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ECOWALL DRY 2.

LA NUOVA STRADA DEL COMFORT


INDICE

1. Sistema ECOwall DRY 2.0! 4


1.1 ECOwall DRY 4
1.1 Composizione del sistema 8
1.2 Circuiti in PE-MDXc 8x1 mm 10
1.3 Tubo per dorsali di collegamento 12
1.4 Raccordi di giunzione 14
1.5 Collettore di distribuzione 16
1.5.1 Regolazione del flusso 17
1.5.2 Dimensionali 17
1.7 Cassetta portacollettori 19

2 Dimensionamento! 21
2.1 Informazioni preliminari 21
2.2 Il progetto 21
2.3 Isolamento termico 22
2.4 Rese in riscaldamento 23
2.5 Rese in raffrescamento 25
2.6 Fluidodinamica 27
2.6.1 Perdite di carico dei pannelli 27
2.6.2 Aria negli impianti radianti 28
2.6.3 Collegamento idraulico dei circuiti 30

3 Installazione! 34
3.1 Prescrizioni generali 34
3.2 Modalità di installazione 34
3.2.1 Fissaggio dei pannelli 34
3.2.2 Installazione a soffitto 35
3.2.3 Installazione a parete 35
3.3 Collegamento dei raccordi 36
3.3.1 Procedura di connessione 37
3.3.2 Procedura di connessione della boccola cieca 39
3.4 Prova di tenuta 41
3.5 Chiusura della superficie radiante 41
3.6 Avviamento dell’impianto 42

4 Voci di capitolato ! 44
Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione anche parziale, è possibile solo previa autorizzazione
dell’azienda RossatoGroup. I prodotti ed i contenuti possono essere cambiati senza preavviso.
Si declina ogni responsabilità in caso di progettazioni ed installazioni eseguite non conformemente a
quanto prescritto dal presente manuale e dalle vigenti norme tecniche. Eventuali configurazioni che
si discostino da quanto contenuto nel presente manuale richiedono preventiva approvazione scritta
da parte dell’azienda RossatoGroup.
ECOWALLDRY 2.0
ECOWALLDRY 2.0

1. Sistema ECOwall DRY 2.0


1.1 ECOwall DRY
ECOwall DRY è il rivoluzionario sistema radiante a parete e soffitto con sistema di adduzioni
integrate.

TUTTI I BENEFICI DEL COMFORT:


•A parete: il sistema con adduzioni integrate richiede ingombri ridotti
•A soffitto: libertà di scelta tra controsoffitto sospeso o in aderenza
•Per ogni stagione: massima resa in riscaldamento e raffrescamento
•Modulare: 4 formati per adattarsi a tutte le esigenze architettoniche
•Avvolgente: superficie attiva aumentata fino all’80%

Il sistema ECOwall DRY è composto da pannelli in cartongesso con geometrie diverse e massima
modularità: 4 formati diversi permettono massima capacità di adattamento alle diverse esigenze
architettoniche. A questo si aggiunge il sistema di adduzioni integrate che, oltre a velocizzare le
operazioni di posa, consente di raggiungere una maggiore percentuale di copertura in termini di
superficie attiva.

TUTTO IN UN PANNELLO

ADDUZIONI INTEGRATE ISOLANTE

TUBO SCALDANTE

STRATO IN CARTONGESSO

Scheda tecnica Sistema radiante ECOwall DRY2.0 Pag. 4 di 49 ©Rossato Group Srl
ECOWALLDRY 2.0

RISPARMIO ENERGETICO
Le serpentine radianti di ECOwall DRY sono alloggiate nel
cartongesso e non nello strato isolante: il massimo fattore di contatto
tra cartongesso e tubo aumenta di quasi il 10% la resa del sistema.
La lastra attiva è accoppiata ad uno strato isolante in EPS ad alta
densità di ben 40 mm: al suo interno passano direttamente le
adduzioni. Nei punti di raccordo l’isolante non si interrompe bensì
rimane una lastra di spessore di 1 cm dietro i tubi: non è necessario
isolare ulteriormente i tubi di adduzione.
L’alimentazione dei pannelli a bassa temperatura ed il massimo
isolamento rendono ECOwall DRY ideale per applicazioni ad alta
efficienza energetica.

Lastra in cartongesso fibrato 15 mm

Lastra isolante in EPS 10 mm


Lastra isolante in EPS 40 mm

150
BASSA INERZIA TERMICA
ECOwall DRY è veloce nella messa a regime e nella
risposta alla regolazione: il ridotto spessore dello strato 100
attivo, solo 15 mm di lastra in cartongesso, conferisce al
sistema bassissima inerzia termica termica. Confrontando
la capacità termica areica della lastra in cartongesso di 50
ECOwall DRY con quella di un massetto tradizionale con
65 mm di spessore, si vede che ECOwall DRY è circa 10
volte più veloce di un sistema radiante sotto pavimento. 0
Massetto Cartongesso

Capacità termica areica ( kJ/m2 K)

๏ Messa a regime in meno di 1 ora


๏ Risposta rapida alla regolazione

RESE CERTIFICATE WSP Lab

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ECOWALLDRY 2.0

RACCORDI A PRESSATURA ASSIALE SENZA O-RING

Il sistema ECOwall DRY 2.0 è completato da una


gamma di raccordi in PPSU a pressatura assiale.
Senza O-Ring con bassissima perdita di carico e
massima tenuta. Con gli appositi accessori,
pressatrice ed espansore, il collegamento idraulico è
pratico e veloce.

FACILE E VELOCE IL COLLEGAMENTO IDRAULICO


I pannelli ECOwall DRY contengono 1 o 2 circuiti idraulici. La geometria ed il passo di posa dei
circuiti sono stati ottimizzati in modo da avere tutti uguale lunghezza: il risultato è un sistema facile
da bilanciare. Il sistema di adduzioni integrate velocizza le operazioni di posa in opera e consente di
raggiungere una maggiore percentuale di copertura in termini di superficie attiva.
๏ Moduli idraulici di uguale lunghezza
๏ Circuiti autobilanciati fino a 6 moduli
๏ Risparmio di tubo con le adduzioni integrate
๏ Nicchie pre-isolate per le connessioni idrauliche

OTTIMIZZATA LA POSA DEL CONTROSFFITTO


๏ Posa più regolare e veloce con minori scarti
๏ Tappi già sagomati per la chiusura delle nicchie

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ECOWALLDRY 2.0

1.0 COMPOSIZIONE DEL SISTEMA

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ECOWALLDRY 2.0
1.1 Composizione del sistema
I pannelli radianti ECOwall Dry sono preassemblati e pronti alla posa a parete o a soffitto.
La caratteristica struttura si compone di uno strato isolante in EPS di spessore di 30 mm ed uno
strato di 15 mm in cartongesso densificato con fibre di vetro e fresato per alloggiare le serpentine. I
circuiti radianti sono a loro volta realizzati con tubo in PE-MDXc con barriera all’ ossigeno, con
diametro 8x1 mm.
Il tubo è sagomato a formare serpentine di uguale lunghezza, 24 m, posate con interasse 5 cm: fa
eccezione solo il pannello ECOwall DRY 60 che è stato sagomato con interasse di 2,8 cm per
mantenere la stessa lunghezza dei moduli di maggiore estensione. Gli estremi dei circuiti idraulici
fuoriescono dai pannelli per una lunghezza di 6 cm per consentire l’agevole connessione alle dorsali
di collegamento.
L’innovazione apportata al sistema ECOwall DRY è l’integrazione delle dorsali di collegamento nel
pannello: due barre di tubo in PEX-AL-PEX 20x2 mm corrono assialmente nel pannello in EPS e
fuoriescono dal pannello in corrispondenza dell’estremità appositamente sagomata.

Stratigrafia dei pannelli

1 1) cartongesso rinforzato in fibre di vetro 15 mm


2
3

2) Tubo in PE-MDXc con barriera a ossigeno 8x1 mm

3) Adduzioni integrate in PEX-AL-PEX 20x2 mm

4) Polistirene espanso sinterizzato 40 mm

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ECOwall DRY 200

Dimensioni (mm) 1200x2000

numero circuiti 2

superficie (m2) 2,3

peso (kg) 30

ECOwall DRY 200 h

Dimensioni (mm) 600x2000

numero circuiti 1

superficie (m2) 1,15

peso (kg) 15

ECOwall DRY 100

Dimensioni (mm) 1000x1200

numero circuiti 1

superficie (m2) 1,15

peso (kg) 15

ECOwall DRY 60

Dimensioni (mm) 600x1200

numero circuiti 1

Dimensioni (mm) 0,7

peso (kg) 9

ECOwall DRY - tappo tamponamento nicchia

superficie (m2) 0,06

peso (kg) 0,8

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1.2 Circuiti in PE-MDXc 8x1 mm
Le serpentine di ECOwall DRY sono in tubo PE-MDXc da 8x1 mm con barriera all’ossigeno in EVOH.
La caratteristica principale del PE-MDXc risiede nella sua elevata flessibilità che lo rende
particolarmente adatto per sistemi di riscaldamento e raffrescamento.

Vantaggi del tubo PE-MDXc:


๏ facile installazione grazie alla sua
flessibilità;
๏ resistente ad alte temperature e
pressioni;
๏ la barriera all’ossigeno previene
incrostazioni e corrosioni;
๏ resistente a solventi e prodotti chimici.

Dati tecnici
In generale, sono veicolabili tutti i fluidi che rispettano le prescrizioni imposte dalla norma ISO 15875 e che sono altresì
compatibili con il materiale di composizione del tubo (si veda in proposito il rapporto tecnico ISO/TR 10358: “Plastics pipes
and DRYtings – Combined chemical – resistance classification table).
Grado di reticolazione (DIN 16894) % ≥60

Densità (T=23°C) (DIN 16894/DIN 53479) g /cm3 ≈0,93

Prova d’urto Charpy (T=23°C) (DIN EN ISO 179-1/2) KJ/m2 nessuna rottura

Resistenza a trazione (T=23°C) (DIN EN ISO 6259-1) N/mm2 17-25

Persistenza (T=23°C) (DIN EN ISO 6259-1) N/mm2 22-26

Prova di trazione (T=23°C) (DIN EN ISO 6259-1) % 350-600

Modulo elastico (T=23°C) (DIN 16894/DIN EN ISO 527-1) N/mm2 500-600

Resistenza a rottura (ASTMD 1693) - nessuna rottura

Umidità assorbita (DIN EN ISO 62) mg (4d) < 0.01

Coef. espansione lin. (DIN16894/DIN EN ISO527-1) (T 0°C-70°C) 1/K 1.5*10−4

Conduttività termica W/(K*m) 0.4

Raggio minimo di curvatura (DIN 4724) mm ≥ 5*D

Tenuta all’ossigeno (DIN 4726) (T= 40 °C) mg/(m2*d) ≤ 0.32

Tenuta all’ossigeno (DIN 4726) (T= 80 °C) mg/(m2*d) ≤ 3.6

Classificazione delle condizioni operative secondo DIN 4724

Classe a** Top (°C) T.*Top (anni) Tmax (°C) T.*Tmax (anni) Tmal (°C) T.*Tmal (h) Applicazioni
impianti a pavimento e
4b** 40 - 60 20c** - 25c** 70 3 100 100 connessioni per radiatori a
bassa temperatura

*T.Top = tempo alla temperatura operativa Top


T.Tmax = tempo alla temperatura massima
T.Tmal = tempo alla temperatura di malfunzionamento
**a = tutte le classi di applicazione fanno riferimento ad una pressione Poper operativa;
b = superati i 50 anni di vita utile impostare la temperatura di funzionamento a 20 °C;
c = applicazioni in classe 4 per un periodo massimo di 50 anni, di cui i primi 20 anni con temperatura a 40°C e i successivi 25 anni a 60°C.

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ECOWALLDRY 2.0

Perdite di carico

100.000

10.000

Velocità con
T = 20°C
(m/s)
Perdita di carico Pa

1.000
2,00
1,50
1,25
1,00

100 0,75

Riscaldamento
raffrescamento
0,50 circuito radiante

10 0,25
10.000
1.000
100
10

Portata l/h

Perdite di carico per metro lineare del tubo in PE-MDXc 8x1 mm con acqua alle condizioni ambiente
(T=293 K; P= 1 atm)

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1.3 Tubo per dorsali di collegamento
I moduli idraulici ECOwall DRY non sono circuiti idraulici indipendenti ma sono interconnessi tra
loro. Per semplicità i singoli moduli possono essere definiti circuiti secondari mentre i circuiti che li
comprendono primari o principali: i circuiti secondari sono raccordati a formare i principali mediante
tubi di diametro maggiore che fungono da dorsali di collegamento.
Le suddette dorsali sono costituite da tubo PEX-AL-PEX 20x2 mm: la composizione a strati del tubo
con anima in alluminio coniuga la flessibilità e resistenza chimica tipiche del polietilene reticolato
all’elevata resistenza del metallo.

Lo strato intermedio di alluminio ha la funzione di barriera all’ossigeno, in modo analogo al tubo


delle serpentine scaldanti. Il risultato è un tubo con elevata resistenza alle alte pressioni e
temperature di esercizio ed elevata resistenza a corrosione. La connessione idraulica dei circuiti
secondari a formare i circuiti primari avviene mediante gli appositi raccordi in PPSU: completato il
circuito principale questo sarà collegato al collettore sempre mediante dorsali di collegamento in
PEX-AL-PEX 20x2mm preisolato con una guaina isolante in polietilene espanso a cellule chiuse di 6
mm.
Il tubo per dorsali è fornito in rotoli disponibili in due colorazioni, rosso e blu, utili in fase di
installazione a distinguere le linee di mandata e ritorno.

Tubo PEX-AL-PEX 20x2 mm preisolato:

๏ robustezza grazie alla reticolazione


๏ barriera all’ossigeno in alluminio
๏ basse perdite di carico
๏ omogeneità dell’isolamento
๏ privo di CFC e HCFC
๏ Installazione semplificata dai colori

DATI TECNICI TUBO PREISOLATO PEX-AL-PEX 20 x 2,0

Diametri Ø mm 20,0 (esterno) 16,0 (interno)

Spessore (mm) 2

Spessore isolante esterno (mm) 6

Contenuto d'acqua l/m 201

Densità kg/m3 33 ± 2

Resistenza a trazione DIN 53571 N/mm2 0,55 (longitudinale) 0,65 (trasversale)

Allungamento a rottura DIN 53571 % 130 (longitudinale) 120 (trasversale)

Conducibilità termica (40°C) UNI EN ISO 8497:1999 W/mK 0.04

Coefficiente di diffusione al vapore PrEN 13469 5000

Reazione al fuoco CL1 Classe 1-1

Film esterno di protezione-spessore µm 200±50

Temperatura di esercizio °C -45±+95

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ECOWALLDRY 2.0

Perdite di carico

1000
900
800
700
600

1
500

0,

m/
0,

s
8

m/
400

0,

m/

s
7
0,

s
m/
6
300

0,

s
m/
5

s
m/
0,

s
4
200

m/
0,

s
3
Portata Kg/h

m/
s
mm

0,
16

2
100 /
20

m/
90

s
80
70
60
0,
1

50
m/
s

40

30

20

10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 101 2 3 4 5 6 7 8 9 102 2 3 4 5 6 7 8 9 103

Perdite di pressione Pa/m (1mbar = 100 Pa)

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1.4 Raccordi di giunzione
Il sistema ECOwall DRY è completo di raccordi per tubi multistrato in PEX-AL-PEX idonei per
riscaldamento e raffrescamento a parete e soffitto.

Raccordi e tappi sono figure necessarie per la connessione dei moduli secondari alle dorsali di
collegamento e per la chiusura dei circuiti stessi.
I raccordi sono di tipo a pressatura assiale senza o-ring e vantano basse perdite di carico ed
omologazione DWGW, KIWA, OVGW. Il PPSU (Polifenilsulfone), di cui sono costituiti i raccordi, è un
materiale termoplastico amorfo caratterizzato da ottima resistenza chimica ed alle temperature
elevate.
Le principali caratteristiche conferite da questo materiale sono:

๏ elevata resistenza meccanica


๏ eccezionale stabilità dimensionale
๏ ottima resistenza agli urti
๏ buona resistenza chimica e all’idrolisi
๏ autoestinguente

Informazioni tecniche generali

Caratteristiche fisiche Unità Valore Norma

Densità g/cm3 1.29 ISO 1183

Modulo elastico a trazione GPa 2.35 ISO 527-1/2

Resistenza a trazione allo snervamento MPa 70 ISO 527-1/2

Modulo elastico a flessione GPa 2.6 ISO 178

Deformazione a temperatura HDT-A °C 207 ISO 75

Deformazione a temperatura HDT-B °C 215 ISO 75

Conducibilità termica W/mK 0,35 DIN 52612

Coefficiente di dilatazione lineare 10-6K-1 56 ISO 1139-1/2

Classe di infiammabilità - V0 UL94

Informazioni tecniche raccordi

Campo di lavoro °C -20±95

Temperatura di picco °C 110

Pressione nominale con tubo in multistrato a 25°C bar 10

Pressione nominale con tubo in multistrato a 95°C bar 3

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Raccordi

Raccordi a pressare in PPSU Funzione

Raccordo TEE 20x8x20 mm a pressatura assiale per la


connessione dei moduli secondari alle dorsali di collegamento.

Raccordo TEE 16x8x16 mm a pressatura assiale per la


connessione dei moduli secondari alle dorsali di collegamento
in pareti radianti stand-alone (integrazione in ambiente
bagno).

Raccordo manicotto 20x20 mm a pressatura assiale per la


giunzione di dorsali di collegamento.

Raccordo manicotto 16x16 mm a pressatura assiale per la


giunzione di dorsali di collegamento.

Raccordo manicotto 8x8 mm a pressatura assiale per la


connessione in serie di moduli radianti secondari.

Raccordo TEE 20x20x20 mm a pressatura assiale.

Boccola terminale Ø 20 mm a pressatura assiale per la


chiusura dei circuiti principali (la boccola viene corredata di un
manicotto mandrinato in tubo PEX-AL-PEX 20x2 mm di
lunghezza 20 mm).

Tappo Ø 16 mm a pressatura assiale per la chiusura dei circuiti


principali in pareti radianti stand-alone (integrazione in
ambiente bagno).

Boccola a pressare Ø 8 mm per circuiti secondari.

Boccola a pressare Ø 16 mm per la connessione dei moduli


secondari alle dorsali di collegamento in pareti radianti stand-
alone (integrazione in ambiente bagno).

Boccola a pressare Ø 20 mm per la connessione dei moduli


secondari alle dorsali di collegamento.

Raccordo Gomito 20x20 mm a pressatura assiale.

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1.5 Collettore di distribuzione
Il collettore Rossato Group è un collettore di nuova concezione per impianti radianti a pavimento,
parete e soffitto, per funzionamento in riscaldamento e raffrescamento. Il numero di uscite è
variabile da un minimo di 2 ad un massimo di 18 e l’installazione può essere sia orizzontale che
verticale.
La conformazione dei moduli, sia di mandata che di ritorno, garantisce una bassa perdita di carico
consentendo qualsiasi adduzione a circuiti radianti, senza alcuna risonanza. La struttura del
collettore è prevalentemente realizzata in PA rinforzata con fibra di vetro, tranne che per alcune
componenti, al fine di garantire elevata resistenza alle alte temperature e pressioni, resistenza alle
deformazioni ed inattaccabilità dai sedimenti calcarei e da qualsiasi tipo di corrosione: il risultato è
una lunghissima durata del componente senza bisogno di interventi di manutenzione.
Un apposito raccordo con aggancio a pulsante, consente l’aggancio dei tubi con una semplice
manovra senza l’ausilio di particolari utensili.

๏ ampia gamma di portate


๏ basse perdite di carico
๏ resistenza alle alte temperature (max 100°C in continuo)

๏ resistenza alle alte pressioni (pressione di scoppio a temperatura ambiente oltre 60 bar)
๏ aggancio del tubo in un’unica manovra
๏ possibilità di posa verticale e orizzontale

Modulo di ritorno
Il modulo di ritorno è dotato di valvole di
intercettazione incorporate con manopola
manuale con cui la portata ai singoli circuiti
può essere ridotta fino alla completa chiusura
del circuito stesso.
Le valvole sono predisposte per l’applicazione
di un comando elettrotermico, per renderle
automatiche su segnale di un termostato
ambiente

Modulo di mandata

Il modulo di mandata è dotato di flussiometri


e valvole di regolazione di portata incorporati.
Mediante la valvola di regolazione la portata ai
singoli circuiti può essere regolata con
precisione al valore desiderato, letto
direttamente sulla scala del singolo flussometro.
La stessa valvola permette di effettuare la
chiusura ermetica del singolo circuito, in caso di
necessità.

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ECOWALLDRY 2.0
1.5.1 Regolazione del flusso
Per la regolazione del flusso si agisce sul volantino rimovibile del modulo di mandata di ogni singolo
circuito.

Si possono inoltre prefissare le varie curve, in funzione di qualsiasi esigenza seguendo le posizioni
numerate.
Il flusso espresso in l/min è leggibile direttamente sulla scala graduata: la regolazione della portata
di ogni circuito consente la taratura dell’impianto in funzione delle prescrizioni progettuali.

50
48
46
44
42
40
38 3,5 Giri
36
3 Giri
34 2,5 Giri
32
Perdita pressione ( kPa)

30
2 Giri
28
26
24 1 Giro
1.5.2 Dimensionali
22
20
Collettori di distribuzione 2-11 attacchi
18
16 Tutto aperto
14
12
10
8
6
4
2
0
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 300 320 340 360 380 400 420 440 460 480 500
Portata ( l/h)

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Collettori d i

distribuzione 12-18 attacchi

Dimensioni dei collettori (mm)

Circuiti n° 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
Lunghezza collettore
203 250 297 344 391 436 482 528 575 622 668 715 761 808 854 947 947
(L)

Dimensioni cassette 400x630 600x630 850x630 1000x630 1200x630

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1.7 Cassetta portacollettori
La cassetta per l’alloggio dei collettori di distribuzione è del tipo da incasso, progettata per
posizionare con facilità i collettori degli impianti radianti.

๏ Corpo in lamiera zincata


๏ Rete elettrosaldata per le parti verniciabili

๏ Binari per il fissaggio veloce dei collettori


๏ Piedini regolabili in altezza
๏ Cornice e sportello di colore bianco
๏ Facile posizionamento del collettore

Dimensioni della cassetta in mm


A 400 600 850 1000 1200
B 720 720 720 720 720
C 110 110 110 110 110
D 10 10 10 10 10
H 650 650 650 650 650
I 450 650 900 1050 1250

L = A + 20 mm

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2.0 DIMENSIONAMENTO

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2 Dimensionamento
2.1 Informazioni preliminari
Gli impianti di riscaldamento a parete e a soffitto ECOwall DRY sono caratterizzati da una parziale
integrazione architettonica per cui si consiglia di coordinare ed integrare tutte le fasi della
progettazione al fine di garantire un ottimo sistema edificio-impianto.

La progettazione dell’impianto richiede la determinazione del fabbisogno termico dell’edificio in


conformità alle vigenti normative sull’efficienza energetica: la potenza termica e/o frigorifera fornita
deve essere equivalente ai fabbisogni nominali di ciascun ambiente.
Informazioni iniziali:
๏ fabbisogni termico e frigorifero (sensibili);

๏ posizione del collettore (centrale);


๏ superfici disponibili all’installazione.

2.2 Il progetto
Il progetto deve essere effettuato sulla base dei fabbisogni dei singoli ambienti e delle rese del
sistema. La superficie radiante attiva rientra negli intervalli riportati nella tabella sottostante:

Area radiante attiva

parete 40÷100%

soffitto 50÷100%

Per i soffitti radianti non è consigliabile abbassare la superficie radiante al di sotto del 50% della
superficie in pianta per non creare asimmetrie termiche e discomfort.
Partendo dalla consultazione dei diagrammi di resa del sistema, i parametri da determinare sono:
- superficie radiante per singolo ambiente;

- temperatura di mandata all’impianto.


La temperatura di mandata si determina partendo dall’ambiente più sfavorito in termini di
fabbisogno termico specifico o di superficie radiante disponibile: essa deve essere calcolata
mantenendo la temperatura superficiale nei limiti consentiti, come si legge al paragrafo successivo.
Se non è possibile o sufficiente innalzare la temperatura di mandata, si può aumentare la superficie
radiante con un’applicazione integrata a parete e soffitto.

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2.3 Isolamento termico
L’inserimento del corretto spessore di isolante è di fondamentale importanza per il buon rendimento
di tutti i sistemi radianti e quindi anche dei pannelli a parete e soffitto che spesso sono integrati in
strutture disperdenti verso l’esterno o verso locali non riscaldati. Lo strato coibente è già presente
in accoppiamento al pannello radiante in cartongesso: i pannelli sono abbinati ad una lastra di EPS
200 di spessore 40 mm. La norma UNI TS 11300-2 risulta utile ai fini della valutazione del
rendimento di emissione dei pannelli radianti: la tabella sottostante ne confronta i valori con quelli di
altri tipi di terminali di emissione.
*Rendimenti di emissione ηe

ventilconvettori 0,96

bocchette in sistemi di aria calda 0,94

pannelli annegati a pavimento 0,99

pannelli annegati a soffitto 0,97

pannelli annegati a parete 0,97

*) prospetto 17 UNI TS 11300-2

La stessa norma prescrive le correzioni da apportare al rendimento di emissione dei pannelli


radianti annegati in strutture disperdenti, in funzione della capacità di trasmissione di calore verso
l’interno e verso l’esterno degli strati contigui ai pannelli radianti. Il fattore correttivo si calcola come
segue:

Uint
(1) fj =
Uint + Uest
(2) Q u = qi . ( RRou + θqii -. Rθuu )
fi - fattore correttivo
Uint - trasmittanza della parte di struttura dal lato interno rispetto all’asse dei tubi
Uest - trasmittanza della parte di struttura dal lato esterno rispetto all’asse dei tubi
qi - flusso termico verso l’interno (W/m2)
Qu - flusso termico verso l’esterno (W/m2)
θi - temperatura interna (°C)
θu - temperatura esterna (°C)
Ru - resistenza termica degli strati interni (m2K/W)
Ro - resistenza termica degli strati esterni (m2K/W)

In accordo alla UNI EN 1264-4, lo spessore dell’isolante deve essere calcolato per garantire una
resistenza termica inversamente proporzionale alla temperatura dell’ambiente di confine, come si
legge dalla tabella sottostante. Questo mantiene elevati i rendimenti di emissione e riduce i costi di
gestione.
Temperatura di confine R (m2K/W)
B Ambiente adiacente riscaldato 0,75
Ambiente adiacente non riscaldato /riscaldato in modo non
C-D 1,25
continuativo /direttamente sul suolo*
Temperatura esterna di progetto
1,25
T≥ 0 °C
Temperatura esterna di progetto
1,50
A 0°C >T≥ -5 °C
Temperatura esterna di progetto
2,00
-5°C >T≥ -15 °C
*) Con un livello di acque freatiche ≤ 5 m, il valore dovrebbe essere aumentato

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ECOWALLDRY 2.0
2.4 Rese in riscaldamento
Curve di resa calcolate numericamente secondo UNI EN 15377 con temperature e coefficienti di
scambio termico conformi alla UNI EN 1264.
Potenza richiesta all’acqua determinata numericamente in funzione delle potenze resa e dispersa
verso un ambiente di confine a 20°C. Non superare le temperature limite superficiali raccomandate
nel paragrafo 2.4.2.
Rese in riscaldamento certificate secondo EN 14037 presso l’istituto WSP Lab di Stoccarda.

RISCALDAMENTO A SOFFITTO

100

90

80

70

60
[W/m ]
2

[°C]
50

40 40

30 30

20 20

10 10

0 0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

Salto termico medio fluido aria H [°C]

Potenza acqua
Potenza resa
Temperatura supericiale

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ECOWALLDRY 2.0

RISCALDAMENTO A PARETE

140
130
120
110
100
90
[W/m ]

80
2

[°C]
70
60
50
40 40
30 30
20 20
10 10
0 0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

Salto termico medio fluido aria H [°C]

Potenza acqua
Potenza resa
Temperatura superficiale

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2.5 Rese in raffrescamento
Curve di resa calcolate numericamente secondo UNI EN 15377 con temperature e coefficienti di
scambio termico conformi alla UNI EN 1264.
Potenza richiesta all’acqua determinata numericamente in funzione delle potenze resa e dispersa
verso un ambiente di confine a 26°C. Per le temperature di mandata attenersi alle raccomandazioni
del paragrafo 2.4.2.
Rese in raffrescamento certificate secondo EN 14240 presso l’istituto WSP Lab di Stoccarda.

RAFFRESCAMENTO A SOFFITTO

100
Salto termico nominale

90

80

70

60
[W/m ]
2

[°C]
50

40

30 30

20 20

10 10

0 0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

Salto termico medio fluido aria H [°C]

Potenza acqua
Potenza resa
Temperatura superficiale

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RAFFRESCAMENTO A PARETE

100
Salto termico nominale

90

80

70

60
[W/m ]
2

[°C]
50

40

30 30

20 20

10 10

0 0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20

Salto termico medio fluido aria H [°C]


Potenza acqua
Potenza resa
Temperatura superficiale

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ECOWALLDRY 2.0
2.6 Fluidodinamica
2.6.1 Perdite di carico dei pannelli
I circuiti dei pannelli ECOwall DRY sono caratterizzati da uguali valori di lunghezza, 24 m, portata e
perdita di carico: cambia solo la geometria per adattare le serpentine a quella dei moduli.

Nel diagramma sottostante sono riportate le perdite di carico per i moduli: è evidenziato il range di
portate ammesse compreso tra la minima, necessaria a garantire la giusta velocità dell’acqua, e la
massima oltre la quale si registrano perdite di carico eccessive. Le perdite di carico espresse sono
comprensive delle perdite di carico accidentali del raccordo di connessione alla dorsale per la quota
parte con diametro 8 mm sia in ingresso al pannello che in uscita allo stesso.

200

100
90
80
P [mbar]

70

60

50

40

30

20
10 12 14 16 18 20 22 24 26 2830 34 38 42 46 50
Portata [kg/h]

Portata nominale Portata massima

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2.6.2 Aria negli impianti radianti
Il corretto dimensionamento degli impianti radianti è necessario per scongiurare la formazione di
sacche e bolle di aria all’interno dell’impianto che possono arrecare numerosi problemi:

- rumorosità nel funzionamento;


- portate e resa insufficiente dei pannelli;
- corrosione delle componenti impiantistiche.
La quantità di aria naturalmente disciolta nell’acqua di riempimento o reintegro si libera quando
l’acqua si riscalda. A questa si somma l’aria eventualmente non correttamente espulsa in fase di
riempimento e/o quella che entra nell’impianto in funzione.
Pressione assoluta
55
4 bar
50 3 bar
litri di aria disciolta per m di acqua (l/m )
3

45
2 bar
40

35
3

30

25 1 bar

20

15

10

0
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Temperatura dell’acqua °C

Per garantire il corretto funzionamento dell’impianto e rimuovere eventuali microbolle in


circolazione occorre adottare degli accorgimenti sia in fase di progettazione che in fase di
installazione. In fase progettuale è bene mantenere sempre la portata nominale del fluido entro il
range nominale ammesso: la velocità del fluido deve permettere il trascinamento dei gas ed il
trascinamento dell’aria nelle curvature dei circuiti dei pannelli radianti evitando la formazione di bolle
e sacche di aria. Analogamente un adeguato livello di velocità deve essere mantenuto anche nei tubi
che costituiscono le dorsali di collegamento: a tale scopo è raccomandabile assicurare ad ogni
circuito principale un numero minimo di 6 circuiti semplici.

Tubi di adduzione PE-MDXc 8x1mm Tubi di adduzione PEX-AL-PEX 20x2mm

Numero di Velocità del Portata (l/ Velocità del fluido Perdite di carico
Portata (l/h)
Reynolds fluido (m/s) h) (m/s) (Pa/m)
10 590 0,09 100 0,14 25,29

15 884 0,15 150 0,21 51


20 1179 0,19 200 0,28 85
25 1474 0,25 250 0,35 126
30 1768 0,29 300 0,41 173
35 2063 0,34 350 0,48 227

* valori riferiti ad acqua a 40°C


Qualora per via delle dimensioni degli ambienti non sia possibile

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garantire questo numero minimo, si può agire in due modi: aumentando la portata ai singoli moduli
idraulici entro i limiti consentiti (vedi grafico) e disareando l’impianto mediante opportuni dispositivi,
come illustrato di seguito.

In fase di installazione, oltre alla disaerazione dell’impianto, bisogna dotare l’impianto di separatori
di microbolle: queste ultime sono molto più difficili da rimuovere rispetto a bolle e sacche d’aria e
questi dispositivi costituiscono un valido aiuto.
All’interno del disaeratore, con l’aumento della sezione di passaggio, si ha un rallentamento del
fluido ed un moto vorticoso intorno al corpo reticolato che favorisce l’aggregazione delle microbolle
in bolle più grandi e la risalita di queste verso la valvola di sfogo aria.

Corretto posizionamento del separatore di microbolle:


- sul ramo di ritorno in presenza di gruppi di pompaggio
miscelati (anche raffrescamento);

- a monte dei gruppi di pompaggio non miscelati;


- sul ramo di mandata ai collettori di zona.

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2.6.3 Collegamento idraulico dei circuiti
Il collegamento idraulico dei moduli deve essere eseguito in modo da garantire in tutte le
circostanze il bilanciamento idraulico dei circuiti secondari. In caso contrario i pannelli radianti
sfavoriti non potranno garantire la resa nominale.
Quando i circuiti principali sono costituiti da massimo 6 moduli secondari, le perdite di carico nelle
dorsali sono trascurabili rispetto a quelle dei moduli ed è possibile effettuare un collegamento al
collettore degli stessi.
Per circuiti più ampi invece è consigliabile il collegamento a ritorno inverso (Tichelmann). Questa
modalità garantisce dorsali idrauliche di uguale lunghezza ai capi di ciascun circuito secondario e
quindi la stessa pressione differenziale. Il circuito principale risulta automaticamente bilanciato
(vedi immagine dopo).
La connessione idraulica tra pannelli e con le
dorsali di collegamento è garantita dai raccordi
in PPSU che, grazie alla tenuta con pressatura
esterna, offrono un’ampia sezione di passaggio al
fluido e garantiscono bassissime perdite di carico.
Per il calcolo delle perdite di carico dei circuiti
principali occorre sommare alle perdite di carico
dei moduli quelle delle dorsali di collegamento e
quelle di attraversamento dei raccordi sfruttando
i valori zeta riportati nella tabella sottostante.

Raccordo Figura Simbolo Valore Zeta

Gomito 20x20 2,90

Tee 20x8x20 0,70

Tee 16x8x16 0,70

Tee 20x20x20 0,90

Tee 20x20x20 3,20

Tee 20x20x20 3,20

Tee 20x20x20 3,20

Manicotto 20x20 0,90

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Configurazione idraulica: esempio 1
Circuito principale con numero di moduli superiore a 6: il sistema di collegamento Tichelmann
consente di avere circuiti di uguale lunghezza (mandata + ritorno) ai capi di ciascun pannello. Ai
moduli cui corrisponde l’adduzione di mandata più breve corrisponde quella di ritorno più lunga:
questo assicura una resistenza uniforme e quindi una portata equilibrata per tutti i pannelli.

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Configurazione idraulica: esempio 2
Esempio di controsoffitto radiante ECOwall DRY in un appartamento: il collegamento idraulico è
semplice nei circuiti con un numero massimo di 6 moduli. Al di sopra di questo numero di moduli il
collegamento è a ritorno inverso. In tutti i casi il sistema con raccordi integrati consente un
considerevole risparmio di tubi in PEX-AL-PEX 20x2 mm.

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3.0 INSTALLAZIONE

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3 Installazione
3.1 Prescrizioni generali
Al ricevimento del materiale in cantiere provvedere allo stoccaggio in luogo asciutto ed al riparo dal
sole e dalle intemperie. I pannelli ECOwall Dry devono essere spostati con cautela sollevandoli dal
lato più lungo senza brusche flessioni.

3.2 Modalità di installazione


3.2.1 Fissaggio dei pannelli
L’applicazione dei pannelli radianti ECOwall DRY può avvenire a parete o a soffitto realizzando
rispettivamente contropareti e controsoffitti radianti.
In entrambi i casi, per la posa dei pannelli radianti è necessaria la realizzazione di una intelaiatura
metallica. Il fissaggio dei moduli ai profili zincati costituenti la struttura avviene mediante un sistema
di viti.
Per una corretta installazione è bene osservare le seguenti precauzioni:
- impiegare viti con una lunghezza minima di 5,5 cm;
- adottare interasse tra le viti di ca. 20 cm;

- posizionare le viti a metà tra le tracce del tubo disegnate sul pannello.
d =50 cm

20 cm < d <25 cm

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3.2.2 Installazione a soffitto
Il soffitto radiante ECOwall DRY può essere di due tipi:
- in aderenza con singola orditura;

- in sospensione con doppia orditura.


In entrambi i casi bisogna prevedere la realizzazione di una struttura portante.
La superficie attiva deve svilupparsi lasciando una distanza di circa 3-5 mm dalle pareti perimetrali:
un’ alternativa può essere quella di utilizzare dei distanziatori.
Come per i normali controsofitti è bene prevedere giunti di dilatazione da applicare ogni 15 mq. Nel
caso di controsoffitto in aderenza, i profili zincati sono applicati direttamente a soffitto a formare
un’orditura semplice. Con questa modalità di installazione, non essendo disponibile il vano tecnico al
di sopra dei pannelli, bisogna garantire delle fasce per il passaggio delle tubazioni di collegamento
dei circuiti principali al collettore. La realizzazione del controsoffitto sospeso, invece, richiede la
realizzazione di una doppia orditura di supporto pendinata e galleggiante a cui fissare i pannelli
prefabbricati. La distanza dei ganci di pendinatura deve essere di circa 90 cm come si vede nelle
immagini seguenti.
In tutti i casi la chiusura del controsoffitto con pannelli non attivi può avvenire solo dopo aver
completato il collegamento idraulico ed aver eseguito la prova di tenuta dell’intero impianto.

3.2.3 Installazione a parete


I pannelli radianti ECOwall DRY possono essere applicati anche a parete mediante singola orditura
metallica, analogamente alle applicazioni a soffitto.

Realizzando un’orditura singola i profili metallici sono applicati direttamente alla parete con un
interasse di posa di 50-60 cm a seconda del senso di posa rispetto ai pannelli radianti: seguire le
prescrizioni del paragrafo 3.2.1.
Il fissaggio avviene mediante il sistema di viti precedentemente illustrato. Il tamponamento, la
rasatura e la stuccatura possono essere eseguiti dopo il collaudo dell’impianto.

Il montaggio in aderenza richiede di prevedere delle fasce di rispetto per il passaggio delle dorsali
di collegamento dei circuiti principali al collettore.
La chiusura del controsoffitto con pannelli non attivi può avvenire solo dopo aver completato il
collegamento idraulico ed aver eseguito la prova di tenuta dell’intero impianto.

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3.3 Collegamento dei raccordi
Le connessioni idrauliche del sistema si effettuano mediante il sistema di raccordi a pressatura
assiale. Per la corretta esecuzione del collegamento è necessario un kit di attrezzi composto
principalmente da:
- tagliatubi;
- pressatrice manuale;
- espansore manuale.

Articolo Descrizioni Tubo ø mm

Tagliatubi per tubo multistrato con corpo in acciaio


al cromo vanadio, bonificato temperato ad olio.
01AT01004 10÷32
Lama in acciaio speciale, temperato ad olio,
intercambiabile.

01PR08012 Cesoia 8-10-12-16-20

01PR08013 Lama di ricambio per cesoia 01PR08012 -

01PR08021 Pressatrice manuale (senza ganascia) 8-10-16-20-26-32

01PR08015 8

01PR08016 Ganascia 16

01PR08017 20

01PR08014 Espansore manuale 8÷32

01PR08018 8

01PR08019 Testina espansione per tubi 16

01PR08020 20

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3.3.1 Procedura di connessione
E’ consigliabile eseguire le connessioni idrauliche prima di fissare a soffitto o parete i pannelli
radianti in modo da velocizzare e facilitare le operazioni di posa. Di seguito si illustra la corretta
procedura per la posa in opera dei raccordi.

1-attrezzatura necessaria 2-posizionare la boccola

3-inserire l’espansore 4-espandere di c.a. il 50%

5-tornare alla posizione iniziale 6-espandere ancora fino a c.a .


girando leggermente lo l’ 80%
strumento nel tubo

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7) tornare alla posizione iniziale 8) completare l’espansione


girando leggermente lo strumento
all’interno del tubo

9) inserire il raccordo nel tubo 10) posizionare la pressatrice


espanso

11) spingere la boccola sul 12) quando la boccola giunge a


raccordo fine corsa la giunzione è terminata

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13) giunzione completata

3.3.2 Procedura di connessione della boccola cieca

Per la chiusura delle linee idrauliche è necessario impiegare le boccole cieche: l’applicazione delle
boccole terminali ai raccordi avviene mediante tronchetti mandrinati di tubo PEX-AL-PEX 20x2mm
forniti a corredo delle boccole stesse.

1) inserire il tronchetto nella 2) riportare tronchetto e boccola


boccola nel senso indicato (con la sul raccordo terminale di fine linea
parte espansa verso il tubo)

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3) posizionare la pressatrice 4) spingere la boccola sul raccordo

5) quando la boccola giunge a fine


corsa la giunzione è terminata

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3.4 Prova di tenuta
Ultimata l’installazione dei pannelli radianti ed effettuato il collegamento dei circuiti semplici a
formare i circuiti complessi, occorre effettuare la prova di tenuta dell’impianto stesso.

La prova di tenuta si effettua facendo avvenire il flussaggio dell’impianto ad una pressione pari a
circa 4 bar per un tempo minimo di 24 ore: la caduta di pressione deve essere inferiore a 0,3 bar.
Quando sussiste il pericolo di gelo, occorre prendere provvedimenti idonei quali il condizionamento
dell’edificio o l’uso di prodotti antigelo. Qualità del liquido di riempimento, temperatura e dilatazione
della tubazione possono far calare la pressione oltre tale valore: in tal caso per completare la prova
è necessario il rabbocco dell’impianto.
Se il normale funzionamento dell’impianto non richiede ulteriori protezioni antigelo, i prodotti
antigelo devono essere drenati e l’impianto deve essere flussato con almeno 3 cambi d’acqua.
Occorre inoltre evitare accuratamente lo sporcamento interno delle linee idrauliche e dei pannelli
radianti.

3.5 Chiusura della superficie radiante


Ultimato il collegamento idraulico e la prova di tenuta, la superficie radiante deve essere chiusa con
pannelli di tamponamento non attivi.

La chiusura delle nicchie in cui sono alloggiati i raccordi, una volta posato il guscio isolante, deve
essere eseguita con gli appositi tappi in cartongesso.

Tappo di tamponamento delle nicchie

I giunti di dilatazione devono essere previsti secondo le indicazioni in uso per le controsoffittature.
Ultimata la posa e completata la superficie radiante, si può procedere alla stuccatura e rasatura
finale. Prima di passare alla finitura finale della parete con pittura muraria si procede alla stesura di
un fondo di colore bianco coprente per uniformare la superficie e regolarizzare l’assorbimento della
pittura stessa. Si raccomanda sempre di seguire le indicazioni del produttore per ciascun materiale
utilizzato e di eseguire le finiture in condizioni di umidità controllata e con una temperatura non
inferiore a 15°C.

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3.6 Avviamento dell’impianto
Prima dell’applicazione della pittura muraria si può procedere all’avviamento dell’impianto radiante
a parete/soffitto, a condizione che l’involucro edilizio sia stato ultimato anche con il montaggio di
porte e finestre.
L’avviamento avviene ad una temperatura iniziale di 25°C, che viene portata alla temperatura di
progetto secondo la seguente scala:

Giorni Temperatura di mandata

1-3 25 °C

4-7 T di progetto

Per rispettare la scala delle temperature è necessario installare una delle seguenti componenti:
• valvola miscelatrice termostatica a punto fisso

• valvola miscelatrice con servomotore collegato a centralina climatica;


• caldaia a bassa temperatura con taratura della mandata elettronica.
Il processo di avviamento del riscaldamento deve essere documentato.

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4.0 VOCI DI CAPITOLATO

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4 Voci di capitolato
Pannello radiante EcoWall Dry 200
Pannello radiante preassemblato con adduzioni integrate per la climatizzazione invernale ed estiva
a bassa inerzia temica. Strato in cartongesso densificato con fibre di vetro classe 0 reazione fuoco.
Dotato di nicchie per il montaggio dei raccordi di collegamento incassati nel pannello. Superficie
scanalata con n° 2 circuiti incorporati realizzati con tubo in PE-MDXc dotato di barriera all’ ossigeno
sec. DIN 4726. Incollaggio con colla minerale ecologica. Adduzioni di mandata e ritorno premontate
nello strato isolante in polistirene espanso sinterizzato (EPS 200) prodotto con materie prime esenti
da rigenerato conforme alla Norma UNI EN 13163. Marchio di conformità I.I.P.-UNI. Marchio CE.
Reazione al fuoco Euroclasse E. Conduttività termica 0,034 W/mK. Resistenza compressione CS (10)
200 kPa. Superficie con marcatura a vista per l’individuazione dei circuiti durante la posa in opera.
DATI TECNICI
- Lunghezza 2000 mm
- Altezza 1200 mm
- Spessore cartongesso 15 mm

- Spessore isolante 40 mm
- Circuiti radianti n°2
- Contenuto totale 1,4 L
- Tubo circuito 8x1 mm
- Tubo adduzione 20x2 mm

- Peso 30 kg
Pannello radiante EcoWall Dry 100
Pannello radiante preassemblato con adduzioni integrate per la climatizzazione invernale ed estiva
a bassa inerzia temica. Strato in cartongesso densificato con fibre di vetro classe 0 reazione fuoco.
Dotato di nicchie per il montaggio dei raccordi di collegamento incassati nel pannello. Superficie
scanalata con n° 1 circuito incorporato realizzati con tubo in PE-MDXc dotato di barriera all’
ossigeno sec. DIN 4726. Incollaggio con colla minerale ecologica. Adduzioni di mandata e ritorno
premontate nello strato isolante in polistirene espanso sinterizzato (EPS 200) prodotto con materie
prime esenti da rigenerato conforme alla Norma UNI EN 13163. Marchio di conformità I.I.P.-UNI.
Marchio CE. Reazione al fuoco Euroclasse E. Conduttività termica 0,034 W/mK. Resistenza
compressione CS (10) 200 kPa. Superficie con marcatura a vista per l’individuazione dei circuiti
durante la posa in opera.
DATI TECNICI
- Lunghezza 1000 mm
- Altezza 1200 mm

- Spessore cartongesso 15 mm
- Spessore isolante 30 mm
- Circuiti n°1
- Contenuto totale 0,7 L
- Tubo circuito 8x1 mm

- Tubo adduzione 20x2 mm


- Peso 15 kg

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ECOWALLDRY 2.0
Pannello radiante EcoWall Dry 200h
Pannello radiante preassemblato con adduzioni integrate per la climatizzazione invernale ed estiva
a bassa inerzia temica. Strato in cartongesso densificato con fibre di vetro classe 0 reazione fuoco.
Dotato di nicchie per il montaggio dei raccordi di collegamento incassati nel pannello. Superficie
scanalata con n° 1 circuito incorporato realizzati con tubo in PE-MDXc dotato di barriera all’
ossigeno sec. DIN 4726. Incollaggio con colla minerale ecologica. Adduzioni di mandata e ritorno
premontate nello strato isolante in polistirene espanso sinterizzato (EPS 200) prodotto con materie
prime esenti da rigenerato conforme alla Norma UNI EN 13163. Marchio di conformità I.I.P.-UNI.
Marchio CE. Reazione al fuoco Euroclasse E. Conduttività termica 0,034 W/mK. Resistenza
compressione CS (10) 200 kPa. Superficie con marcatura a vista per l’individuazione dei circuiti
durante la posa in opera.
DATI TECNICI
- Lunghezza 2000 mm

- Altezza 600 mm
- Spessore cartongesso 15 mm
- Spessore isolante 40 mm
- Circuiti n°1
- Contenuto totale 0,7 L

- Tubo circuito 8x1 mm


- Tubo adduzione 20x2 mm
- Peso 15 kg

Pannello radiante EcoWall Dry 60

Pannello radiante preassemblato con adduzioni integrate per la climatizzazione invernale ed estiva
a bassa inerzia temica. Strato in cartongesso densificato con fibre di vetro classe 0 reazione fuoco.
Dotato di nicchia per il montaggio dei raccordi di collegamento incassati nel pannello. Superficie
scanalata con n°1 circuito incorporato realizzati con tubo in PE-MDXc dotato di barriera all’ ossigeno
sec. DIN 4726. Incollaggio con colla minerale ecologica. Strato isolante in polistirene espanso
sinterizzato (EPS 200) prodotto con materie prime esenti da rigenerato conforme alla Norma UNI EN
13163. Marchio di conformità I.I.P.-UNI. Marchio CE. Reazione al fuoco Euroclasse E. Conduttività
termica 0,034 W/mK. Resistenza compressione CS(10) 200 kPa. Superficie con marcatura a vista
per l’individuazione dei circuiti durante la posa in opera.

DATI TECNICI
- Lunghezza 600 mm
- Altezza 1200 mm
- Spessore cartongesso 15 mm
- Spessore isolante 40 mm

- Circuiti n°1
- Contenuto totale 0,7 L
- Tubo circuito 8x1 mm
- Tubo adduzione 20x2 mm
- Peso 8,5 kg

Scheda tecnica Sistema radiante ECOwall DRY2.0 Pag. 45 di 49 ©Rossato Group Srl
ECOWALLDRY 2.0
Pannello di tamponamento EcoWall Dry
Pannello di tamponamento preassemblato per il completamento delle aree senza circuiti radianti.
Strato in cartongesso densificato con fibre di vetro classe 0 reazione fuoco. Incollaggio con colla
minerale ecologica .Strato isolante in polistirene espanso sinterizzato (EPS 200) di colore bianco
prodotto con materie prime esenti da rigenerato conforme alla Norma UNI EN 13163. Marchio di
conformità I.I.P.-UNI. Marchio CE. Reazione al fuoco Euroclasse E. Conduttività termica 0,034 W/mK.
Resistenza compressione CS (10) 150 kPa.
DATI TECNICI

- Lunghezza 2000 mm
- Altezza 1200 mm
- Spessore cartongesso 15 mm
- Spessore isolamento 40 mm

Tappo di chiusura in cartongesso


Tappo in cartongesso con bordi arrotondati per il tamponamento delle aperture dei Pannelli Ecowall
Dry.

Tubo multistrato 20x2 mm isolato rosso

Tubo multistrato in Pex-Al-Pex prodotto sec. UNI 10954. Collaudato sec. DIN 4726/29.
Caratteristiche tecniche sec. UNI-EN ISO 21003-2. Strato intermedio in alluminio saldato
longitudinalmente con Tig con funzione di barriera antiossigeno secondo UNI-EN 1264. Strato
esterno ed interno in Pex secondo En 579. Fornito preisolato con guaina in Pe espanso a cellule
chiuse privo di CFC e HCFC, classe 1 reazione al fuoco, conforme alla legge 10/91 per tubazioni
correnti in ambienti riscaldati.
DATI TECNICI TUBO:
• Diametro esterno 20 mm
• Diametro interno 16 mm
• Contenuto d’acqua 0,2 l/m

• Raggio curvatura min. 100 mm


• Temperatura esercizio max 95 °C
• Pressione esercizio max 10 bar
• Conduttività termica 0,43 W/mK
DATI TECNICI ISOLANTE:

• Densità: 30 Kg/m3
• Conduttività termica: 0,04 W/ mK
• Permeabilità al vapore: 0,15 mg/Pa

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ECOWALLDRY 2.0
Tubo multistrato 20x2 mm isolato blu

Tubo multistrato in Pex-Al-Pex prodotto sec. UNI 10954. Collaudato sec. DIN 4726/29.
Caratteristiche tecniche sec. UNI-EN ISO 21003-2. Strato intermedio in alluminio saldato
longitudinalmente con Tig con funzione di barriera antiossigeno secondo UNI-EN 1264. Strato
esterno ed interno in Pex secondo En 579. Fornito preisolato con guaina in Pe espanso a cellule
chiuse privo di CFC e HCFC, classe 1 reazione al fuoco, conforme alla legge 10/91 per tubazioni
correnti in ambienti riscaldati.
DATI TECNICI TUBO:

• Diametro esterno 20 mm
• Diametro interno 16 mm
• Contenuto d’acqua 0,2 l/m
• Raggio curvatura min. 100 mm
• Temperatura esercizio max 95 °C

• Pressione esercizio max 10 bar


• Conduttività termica 0,43 W/mK
DATI TECNICI ISOLANTE:
• Densità: 30 Kg/m3
• Conduttività termica: 0,04 W/ mK

• Permeabilità al vapore: 0,15 mg/Pa

Tee 20x8x20 pressatura assiale


Raccordo a Tee 20x8x20 in PPSU per la connessione dei moduli radianti a parete/sofDRYo. Sistema
brevettato a pressatura assiale senza o-ring . Bassa perdita di carico. Omologato DWGW, KIWA,
OVGW. Campo di temperatura d'esercizio: -20°C > 95°C con punta di 110°C. Pressione nominale
con tubo multistrato: 10 bar a 25°C, 3 bar a 95°C.

Boccola terminale pressione in PPSU Ø 20


Boccola in PPSU da utilizzare come terminale per Tee 20x8x20.

Manicotto 20x20 pressatura assiale


Raccordo a manicotto in PPSU per la giunzione del tubo multistrato. Sistema brevettato a
pressatura assiale senza o-ring . Bassa perdita di carico. Omologato DWGW, KIWA, OVGW. Campo di
temperatura d'esercizio: -20°C > 95°C con punta di 110°C. Pressione nominale con tubo
multistrato: 10 bar a 25°C, 3 bar a 95°C.

Manicotto 16x16 pressatura assiale


Raccordo a manicotto in PPSU per la giunzione del tubo multistrato. Sistema brevettato a
pressatura assiale senza o-ring . Bassa perdita di carico. Omologato DWGW, KIWA, OVGW. Campo di
temperatura d'esercizio: -20°C > 95°C con punta di 110°C. Pressione nominale con tubo
multistrato: 10 bar a 25°C, 3 bar a 95°C.

Scheda tecnica Sistema radiante ECOwall DRY2.0 Pag. 47 di 49 ©Rossato Group Srl
ECOWALLDRY 2.0
Note

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ECOWALLDRY 2.0

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