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Figura 3.3.24 - Pressioni per le specie di decapodi Figura 3.3.

25 - Minacce per le specie di decapodi


in ciascuna regione biogeografica. È riportato il in ciascuna regione biogeografica. È riportato il
numero di volte in cui sono state segnalate le pres- numero di volte in cui sono state segnalate le mi-
sioni afferenti a ciascuna categoria di primo livello nacce afferenti a ciascuna categoria di primo li-
gerarchico. vello gerarchico.

3.3.4.6. Conclusioni
Nonostante l’implementazione ed il completamento di numerosi progetti (LIFE e LIFE+) su
Austropotamobius italicus e il susseguirsi di censimenti e studi genetici, le conoscenze sulla di-
stribuzione e i trend dei gamberi d’acqua dolce italiani permangono inadeguatamente conosciuti
in varie regioni italiane; la densità delle stazioni, osservata nelle mappe, sembra nettamente in-
fluenzata dall’intensità dei censimenti, come quello esaustivo del Friuli Venezia Giulia. In ogni
caso le specie italiane di astacidi, un tempo attivamente pescate a scopo alimentare, sono tutte
rigorosamente protette dalle legislazioni delle regioni e province autonome.

Un miglioramento dello status di


conservazione sembra dunque es-
senzialmente legato ad un migliora-
mento delle condizioni di naturalità
e di qualità biologica delle acque, e
al contenimento della presenza di
specie alloctone. I recenti studi e in-
terventi di reintroduzione e ripopo-
lamento, in relazione al complesso
quadro tassonomico rivelato dagli
studi di biologia molecolare, deb-
bono essere eseguiti con oculatezza,
per evitare fenomeni di inquina-
mento genetico, come accaduto in
passato.
Austropotamobius italicus
(Foto Archivio Museo Friulano di Storia Naturale).

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