Chernobyl è una città dell'Ucraina settentrionale, situata circa 130
km a nord di Kiev. Il nome della città è dovuto al grave incendio nucleare avvenuto il 1986. Chernobyl divenne famosa in tutto il mondo dopo il 26 aprile 1986, quando un rettore della centrale nucleare esplose.
All'inizio fu detto alla popolazione che nessuno era in pericolo e
fu comunicato al governo che la radioattività era bassa, ma alcuni abitanti scapparono. Ore dopo l'accaduto, a causa del vento le radiazioni arrivarono nei pressi di una centrale nucleare in Svezia. Il governo svedese chiese spiegazioni alle autorità sovietiche. 36 ore dopo l'incidente fu dichiarato lo stato d'emergenza. Arrivarono moltissimi mezzi di trasporti per trasportare gli abitanti lontano dalla città. Fu detto agli abitanti che sarebbe stato solo un allontanamento temporaneo, ma la popolazione non fece più ritorno.
Nei successivi 14 giorni la nube trasportata dal vento arrivò in
tutta Europa e raggiunse il Mediterraneo. La pioggia contribuì poi a riportare a terra le particelle radioattive.
Nell'ottobre del 1988 si parlò anche di radere al suolo una parte
della città a causa del forte inquinamento radioattivo. Oggi a centrale nucleare non può essere chiusa, infatti fornisce circa il 10% dell’energia elettrica dell’Ucraina, farne cessare l’attività vorrebbe dire compromettere la fornitura in ampie aree del Paese. Nei pressi del reattore continuano a registrarsi altissimi livelli di radioattività perciò è pericoloso esporsi troppo a lungo.