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BACKGROUND

Nome: Krystalynn
Cognome: Mishart
Età: 26
Sesso: Femmina
Razza: Umano
Allineamento: Caotico buono
Descrizione fisica: Occhi neri, capelli argentati e lunghi, mossi alle punte. Fisico
longilineo, 1,70 cm di altezza.
Discendenza: Draconica – Drago d’Argento – Freddo

Zona di origine: Norvegia, Europa.


Clima: freddo, 15 e -20 °C.
Krystalin nasce a Vang i Valdres. Per motivi di studio si trasferisce a Oslo.
Abitanti: 1.616, Piccolo paese.
Situazione economica della famiglia: poveri
Posizione della famiglia: criminali
Prontezza: alta
Etica privata: malvagia
Etica pubblica: senza macchia/oltre ogni disprezzo
Impegno religioso: forte
Reputazione: buona
Orientamento politico: insoddisfatta
Struttura di comando della famiglia: meritocrazia
Antenato: mercante fallito
Educazione prima infanzia: libri
Educazione formale: galateo
Mestiere: ordine monastico/cavalleresco
Eventi dell’infanzia: ferita o difetto fisico
Eventi di gioventù: grande storia d’amore
Evento fondamentale: risveglio religioso (profezia)
Rapporti con i genitori: entrambi i genitori in vita e stanno bene
Fratelli e sorelle: gemello
Nonni: un nonno in vita per parte
Resto della famiglia: alcuni parenti in vita (3)
Amici: pochi e fidati
Nemici: mostro
Istruttori: altra razza

STORIA

Krystalynn Mishart nasce a Vang i Valdres, un comune norvegese di 1.616 abitanti,


nella regione dell’ Oppland. Il piccolo paese sorge lungo le pendici dei monti
Jotunheimen, la più alta catena montuosa della regione. Il clima è tendenzialmente
freddo, con temperature non superiori ai 15 ° di estate e fredde d’inverno, in paese
-20° mentre sulle cime più alte anche -50 °C.
Krystalynn nasce in una famiglia povera. Suo padre Olaf era un mercante di pelli
della zona ma, a causa delle nuove norme a favore della protezione-animali, la caccia
fu proibita e la vendita di pelli messa al bando per favorire il ripopolamento delle
foreste. L’attività di Olaf fallì portando la famiglia sul lastrico. Avendo una moglie e
una figlia sulle spalle ora Olaf fa il taglialegna, sottopagato e a stento arriva a fine
mese.
Sua moglie Thea cerca di portare soldi alla famiglia cercando funghi, frutti di bosco e
altri alimenti selvatici da vendere poi ai vicini della porta accanto.
Olaf viene da un’umile famiglia, gentile e buona di cuore, di cui è in vita solo la
madre, inferma, che cerca di aiutare il figlio e la nipote con la sua pensione. Suo
nonno fu veterano della seconda guerra mondiale, così come suo padre che aveva
militato nell’esercito. Anche lui aveva iniziato la carriera militare ma preferì una vita
tranquilla da mercante a quella pericolosa da soldato.
Di tutt’altro stampo la famiglia di Thea. Tutti umani, nella famiglia di Thea scorre
sangue draconico. In famiglia si narra la storia di un loro antenato che si smarrì sulle
Montagne dei Giganti (Jotunheimen) e di un drago d’Argento che gli salvò la vita.
Per suggellare l’eterna amicizia tra i due, il drago donò il suo sangue all’umano e da
allora iniziò a scorrere nelle vene della famiglia sangue di drago. Ma soltanto i
membri più meritevoli sono sangue di drago.
Da allora la famiglia fu profondamente religiosa verso la divinità del Drago e il loro
potere contribuì a renderla potente e influente. La reputazione di cui gode è buona
non tanto per le buone azioni compiute verso il prossimo, quanto per il timore che
incute. L’attuale struttura politica del paese non è mai andata a genio alla famigliadi
Thea.
Il nonno di Krystalynn, Ragnar, attraverso una serie di azioni losche e illegali riuscì
a suo tempo a farsi eleggere ministro e ora che la sua carica è giunta al termine gode
di ottima rispettabilità, un’ottima copertura per i suoi affari non tanto legali! Essendo
la famiglia in vista e rispettabile, Ragnar non ha mai accettato il matrimonio di sua
figlia con Olaf. Dopo la caduta in disgrazia dei due, decise di prendersi cura di sua
nipote personalmente avendo notato in lei il potenziale che mancava a sua figlia.
Krystalynn stava molto spesso a casa del nonno che le insegnava a leggere, scrivere e
le impartiva lezioni di galateo. Durante uno dei tanti soggiorni da Ragnar, da sempre
incuriosita dai suoi misteri (e suo nonno ne ha tanti!) decise di spiarlo mentre era nel
suo studio. Dal cortile una scala di legno saliva lungo la parete esterna, tutt’intorno
era avvolta da una fitta edera. Krystalynn vi si arrampicava spesso ed era un ottimo
posto per spiare il nonno. Quella sera nell’ufficio entrò una donna sulla quarantina o
poco meno, molto magra, piuttosto alta, con gli zigomi sporgenti e il viso scavato,
due enormi occhi grigi e uno chignon dorato perfetto. Portava con sé un
bambino…con i suoi stessi occhi neri e i capelli bianchi! Lo shock rese la presa sulla
scala incerta e cadde ferendosi ad una gamba. Da allora le rimase una cicatrice sul
ginocchio sinistro.
Olaf e Thea, dopo quell’episodio proibirono a Krystalynn di andare da suo nonno e
vietarono a sua volta a Ragnar di prendersi cura di sua nipote. Purtroppo la loro
povertà fece allertare le autorità per la tutela dei minori.
Ragnar, grazie alle sue conoscenze, fece portare la nipote in un monastero. Il priore
era un suo amico e questo gli permise di farle visita abitualmente. Qui completò i suoi
studi (prettamente classici). Raggiunti i diciassette anni Krystalynn conobbe un
giovanotto che frequentava il monastero, Finn. Non aveva ancora preso i voti. Era
sempre dolce e gentile con lei, elogiava i suoi genitori, che nella povertà si erano
impegnati e ancora adesso facevano il possibile per lei. Stavano sempre insieme e
dall’amicizia nacque l’amore. Cercarono di nascondere la loro relazione ai monaci e
ci riuscirono per diversi mesi.
Una notte accadde qualcosa di imprevisto e incredibile. Qualcosa spaventò Flinn a tal
punto da mettere fine alla loro storia di botto e con queste parole il giovane se ne
andò :< il demonio mi ha trovato, devo seguire il signore, addio!>. Krystalinn non
seppe mai cosa gli era successo.
Arrivata all’età di diciotto anni si iscrisse all’Università di Oslo e qui si laureò grazie
agli aiuti di Ragnar.
Krystalynn vuole bene sia al nonno che ai genitori ma non è mai riuscita a farli
riappacificare. A volte si stente incolpa.
Ragnar però gli è sempre parsa una figura misteriosa, ambigua e a tratti inquietante.
Quel bambino poi non lo ha mai più rivisto e nulla ha mai detto ai suoi genitori.

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