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Sebastian della Torre è solo un bambino di appena dieci anni, appartenente a una famiglia di

archeologi famosi in tutto il mondo, ma nonostante la sua tenera età e grazie all’interesse
tramandatogli dal sangue verso tutto ciò che lo circonda, ha già preso parte a numerose spedizioni e
coltivato una singolare curiosità, espressa con un fiume di domande a ogni situazione propizia.

Durante una spedizione che si rivelerà essere particolarmente importante e dunque pericolosa in cui
Sebastian accompagna i genitori alla ricerca di un bassorilievo di importanza mondiale, la Porta del
Giudizio, l’intero team di ricerca svanisce nel nulla, e per salvaguardare la sua incolumità, verrà
affidato alle amabili cure dello Zio e introdotto a un mondo fino a quel momento a lui del tutto
estraneo, lo Stato Vaticano. In seguito all’iscrizione alla stessa scuola in cui studiarono gli stessi
genitori conosce il Signor Santellini, il proprietario della più antica libreria di Roma, che gli farà dono
de “I libri che non esistono”, testimonianze delle ricerche di un potentissimo alchimista, siglato
G.F.B., che segnerà l’inizio del cammino del piccolo protagonista, trasportato dalla sua proverbiale
curiosità verso i libri e verso tutto ciò che lo riguarderà da lì in avanti, che lo porterà alla
concretizzazione del suo destino: diventare un Magistro.

Tutto quello che lo aspetta sarà per lui un’avventura appassionante in un mondo che fino a quel
momento aveva visto affrontare solo da gente adulta, pieno di misteri occulti, oggetti alchemici e
personaggi ambigui. Grazie alla fiducia nelle scritture alchemiche e nelle sue potenzialità, Sebastian
riuscirà, nonostante la mancanza dei suoi genitori, ad affrontare situazioni a prima vista molto più
grandi di lui, e questo non può far altro che far nascere in chi legge un tenero senso di empatia e
protezione verso il piccolo eroe che, nonostante la sua forza, non potrà far a meno, a tratti, di
svelare il suo lato ancora rimasto umano.

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