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Attraverso la descrizione delle dolci note di un piccolo paesino di campagna in cui il

tempo e le emozioni sembrano ancora avere un’importanza primaria, Lucrezia


Sarnari ci pone di fronte alla questione che tocca l’intimo di ognuna di noi, e parlo al
femminile perché le due sorelle protagoniste del romanzo, Giò e Marta, incamerano i
dubbi esistenziali tipici della donna moderna: scegliere tra la stabilità e la
quotidianità della costruzione di un nucleo famigliare all’interno di una tranquilla
cittadina di provincia come ha fatto Marta, che comunque non riesce a dissimulare il
risentimento per aver messo in secondo piano la fotografia, la sua passione di
sempre, per adempiere a pieno ai ruoli di moglie e madre, e la carriera professionale
come ha fatto Giò, trasferitasi a Parigi per realizzare i suoi obiettivi professionali, ma
che per inseguire la scalata al successo ha preferito rinunciare ai suoi sentimenti.
Le due si troveranno di fronte a questo antico dilemma quando, in seguito al lascito
in eredità della pasticceria della nonna, dovranno tornare al paesello d’origine tra le
campagne umbre per decidere il destino dell’attività, inserita all’interno di una
cornice idilliaca intrisa di amicizie eterne e sorrisi autentici impreziositi dal dolce
profumo di paste e vini, e qui metteranno a confronto le proprie esperienze e scelte di
vita mentre con la piccola spinta di una vecchia conoscenza molto particolare
riusciranno ad affrontare ciò che per tutto quel tempo avevano voluto mettere da
parte, ovvero la paura di essere felici.

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