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Anno16 - n. 94
I V v
RIVISTA MENSILE
2/54 Spad, Ahh. Fanale GrÀ 4710
. i un preclso TEnuosTATo
[IIII
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V
RIVISTA MENSILE
_ N. 94 - 1984
ANNO XVI
MARZO
SOMMARIO
will-DIAMO!!
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00 eum!!! IllIIi i llfwi.
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gm mlimu «mmm mm u;- DUE lempIIcI PREAMPLIFICATORI BF LX.610-611 .. 10
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rulluulm un qunnlo mimo PERIFERICA dl potenza per MICROCONTROLLER LX.587 06
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Il Mlklilxionl i clllllm cm
mirtilli ed lndusllìllfl. PROGETTI IN SINTONIA .................................................... 116
'rum | anni al dmn. o nr Piccoli ANNUNCI .............................................................. 125
ml «mn a pun-u mi ml-
ønll mina, ad anni. tom un:À
m numu I mmm u m
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w .un num m mm .mu
IOKIIIIO all!! IIIIOIIBIHOM Associato III'USPI
mln- mu. unum a Num (Unlom 111l
Emma, periodici Ihlllnl)
Gll amplificatori di bassa frequenza sono onnal ll segnale. proveniente da un preamplificatore,
“regno” quasi esclusivo degli "audiofili" e l'evolu- da un mixer o da una qualsiasi altra fonte di bassa
zlone ln questo campo ha portato da una parte alla frequenza, viene applicato alla base del primo
realizzazione di schemi sempre più sofisticati e transistor preamplificatore, un PNP tipo 2N.3963.
perfezionamenti tali, da soddisfare anche le richie- Dal collettoredi TRl il segnale giungealla base del
ste più esigenti mal d'altro canto` non ha certamen- transistor TFi2. un NPN di media potenza tipo BD
te favorito il fattore costo. anche se ampiamente 139. Sul collettore di TFl2 avremo cosi disponibile
giustificato dall'alta qualita del prodotto. un segnale di ampiezza sufficiente a pilotare i due
Abbiamo perciò accolto le richieste di molti no- transistor finali TR4 e TFlS. Questo finale e un Clas-
stri lettori indirizzando la nostra ricerca verso uno sico amplificatore di potenza in simmetria corn-
schema di amplificatore "LOW-COST" cercando plementare e, come si può notare, i due emettitori
di favorire al massimo I'economicita della realizza- dei transistor TRA (darlington NPN tipo 80X53) e
zione senza dover necessariamente rinunciare a TRS (darlington PNP tipo BDX54), sono collegati
quel livello di fedeltà di riproduzione a cui ormai al condensatore d'uscita C12 tramite fe resistenze
siamo abituati. Proprio perquesto motivo abbiamo a filo da 3-5 watt, indicate nello schema elettrico
adottato una soluzione con finale a “DARLING- con le sigle R13 ed R14.
TON", Intermedia fra i costosi finali HEX-FET e i lI transistor TR4 amplifica Ia semionda positiva
normali finali a transistor che non avrebbero potu- del segnale mentre il transistor TFt5 amplifica la
to dare quelle caratteristiche di potenza e qualità corrispondente semionda negativa. II segnale vie-
che noi desideravamo4 ne ricomposto sommando le due semionde attra-
La potenza da noi scelta per questo amplificatore. verso le due resistenza R13 ad H14 e perciò. nel
15watt con casse da Bohrn e30watt con casse da4 punto di giunzione di queste due resistenze, e pre-
chm, risponde a caratteristiche di “media'` ottimale sente il segnale amplificato che, attraverso il con-
fra costo e qualita. Non e Infatti necessario avere densatore elettrolitico C12, può essere appllcato
delle casse di grande capacità (e di elevato castel!) ad un altoparlante.
per poter resistere e riprodurre fedelmente i Il transistor TR3, collegato sulle basi dei due
50/100W di potenza che i vari amplificatori di B.F. finali, svolge nel circuito due importantissima fun-
sono in grado di erogare (il salto di prezzo fra casse zioni.
da 30W e casse di questa potenza e decisamente Agendo sul trimmer R11 è possibile regolare la
considerevole e, alcune volte è la causa principale corrente a riposo che deve scorrere nei due finali
che scoraggia I'acquisto di tutto un impianto). La (40 mA) in modo da portare questi due transistor
potenza erogata da questo amplificatore e comun› nella migliore condizione di lavoroA La seconda
que più che sufficiente a “sonorizzare” ugualmen- funzione e quella di controllare la temperatura del-
te qualunque ambiente "familiare" o di dimensioni l'amplificatore e ridurre, all'aumentare della tem-
maggiori senza alcun problema. peratura, il valore della corrente di polarizzazione
Il circuito che presentiamo e in versione mono che scorre nei finali dell'amplificatore. infatti, co«
ma è ovvio che, realizzandone due esemplari, e me potete vedere nello schema pratico di montag-
possibile ottenere un finale stereo da 15+ l 5 watt o gio di fig. 3, il transistor TR3 è montato nel mezzo
da 30+30 watt a seconda logicamente delle casse dell'aletta di raffreddamento sulla quale sono mon-
che vengono collegate tati anche i transistor finali equindi, in diretto con-
tatto "termico" con i finali di potenza. Se in tale
SCHEMA ELETTRICO circuito non fosse presente il transistor TR3, af›
l`aumentare della temperatura. aumenterebbe di
In fig. 1 abolamo riportato lo schema elettrico conseguenza anche Ia corrente di polarizzazione
dell'amplificatore. che scorre in questi transistor aumentando ulte-
2
mDARLINGTON
riormente il calore di quest'ultimo4 Così facendo, si
otterrebbe il cosiddetto "eftetto valanga". che por-
terebbe immediatamente alla distruzione dei due
finali. v
Risultando TRS collegato "termicamente" ai due
finali TR4 e TR5, all'aumentare della temperatura
principali caratteristiche tecniche di qu questo transistor provvede automaticamente a di-
iplilicaiore sono. minuire la corrente che scorre sui finali. eliminan-
do cosi il pericolo di mettere tuori uso i due transi-
stor TR4 a TR5 per I'eccessivo calore generato dal
Segnale d'lnqrauo ........ 350mv circuito4
La polarizzazione incontinua dello stadio finale
Aimpedenzad'lmlreuo 100.0000fll è aflidata alla rete resistiva costituita dal trimmer
carloolnuecita Hahn Ft1 e dalle resistenze R2-Ft3-R4 ed H7.
Agende sul trimmer Ft1 infatti` si varia il valore
Temlone alimentazione Milo!! della tensione continua presente sulla base di TFH
'uumrblmuuuwaoiim .eoomA e. di conseguenza, si sposta il valore in continua
i.Mummlmentosußohm....... “OMA
presente sul l'emettitore di quest'ultimo. Attraverso
la resistenza R7, tale valore di tensione viene porta-
to al punto comune di collegamento delle due resi-
Potenzllnulcllalulohm........ MW!!! stenze R13 ed Ft14, allequall fanno capo gli emitter
Petonuln uacltanulohm ........ 15 Witt dei due transistor finali. II valore della tensione in
questo puntodipende perciò, in ultima analisi, dal-
Fattore dlemorumenlo . (maggiore) 100 la posizione del trimmer R1 che andrà regolato,
correntearlpom ............ «IMA come vedremo più in dettaglio nella notedi taratu-
ra, per ottenere sulla giunzione delle due resisten-
lendepasunte ..........10Hz180.000|ll ze R13 ed R14. metà della tensione di alimentazioneV
Questa regolazione. analogamente a quella rela-
tiva alla corrente di riposo. è molto semplice da
effettuare e proprio grazie a tale semplicità. il fun-
3
1- f-Ez
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l-T
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E B sà: E-åfc
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nom zum: 00131
zionamento del circuito si rivela estremamente at- che ci hanno permesso di ottenere il miglior rap-
fidabilei porto fra potenza di uscita e distorsione,
Il segnale di bassa frequenza amplificato rag- La rete R/C costituita da Fl15 e C11 e collegata
giungerà cosìl tramite il condensatore 612, l'alto- nella giunzione delle due resistenze H13 ed R14,
parlante collegato all'usoitaA Ai capi dell'eltopar- serve a compensare, su tutta la banda passante. le
lante troviamo inserita la rete di retroazione costi- variazioni di impedenza dall'altoparlante. In que-
tuita da R16-R4 e CS. sto modo, l'amplificatore l“vede” all'uscita un cari-
Questo circuito, oltre a stabilizzare il funziona- co di valore sempre costante e si ottiene cosi una
mento dell'amplificatore, ne determina anche il maggiore linearità della risposta in frequenza del-
guadagno. intatti, osservando lo schema elettrico l'ampliiicatore stesso.
di fig. 1, si può notare che una piccola parte del l condensatori ceramici C7 e CB, collegati tra
segnale presente sull'uscita` viene prelevato dal base ecollettoredi TR4 eTR5, sono indispensabili
partitore resistivo costituito da Fl16 ed R4e ripone- per prevenire eventuali autoscillazioni su frequen-
to, attraverso il condensatore 03, sull'emettitore ze ultrasoniche che, anche se non udibili attraver-
del transistor TR1. so I'altoparlante. potrebbero surriscaldare i due
In questo modo. si limita dinamicamente il gua- finali Per quanto riguarda l'alimentazione del cir-
dagno dello stadio di ingresso e perciò si limita cuito, non e necessario utilizzare tensioni stabiliz-
anche il guadagno di tutto I'amplificatore. zate in quanto. I'ampliticatore è in grado di funzio-
Variando il valore della resistenza R16, si modifi- nare correttamente con una qualunque tensione
cano percio le caratteristiche dell'amplilicatore: continua non stabilizzata compresa fra 38 e 45 volt.
aumentandolo, si aumenta il guadagno ma. con- L'alimentatore che noi consigliamo è costituito
temporaneamente, si riduce la banda passanteesi semplicemente da un trasformatore con un secon-
aumenta la distorsione mentre, al contrario, dimi- dario da 30 volt - 2,5 am per per poter così alimenta-
nuendo tale resistenza si aumenta la banda pas- re contemporaneamente una cop'pia di amplifica-
sante e si migliora la distorsione ma, owiamente, si tori nell'eventualità si voglia realizzare un finale
riduce la potenza ottenibile in uscita. stereo. La tensione alternata disponibile sul se-
l valori da noi riportati per H1G ed R4 sono quelli condario del trasformatore, viene raddrizzata dal
“WW
Flg.6 Diagnoagnndu-
u naturale dei circuito
stampato necessario per
rullulre lo :indio lllnun-
intorlA
'I RSI uv
e nul: sEMPucl e»
Se c'e stata una lacuna da parte nostra, è giunto risultare maggiore di 16 volte, infatti:
il momento di coimarla ed e quello che ci propo-
niamo di fare presentandovi questi due semplici 0 ¦ 0,5 : 16 volte
schemi. Analogamente. se il segnale applicato sull'in
Si tratta di due preamplificatori` di cui, il primo, gresso risultasse di 2 volt piccwpicco, se non si
che utilizza due let. dispone di un guadagno fisso vuole ottenere in uscita un segnale distorto non e
di 40volte e risultaquindi idoneo per preamplifica- possibile amplificare più di:
re segnali molto deboli che non superino come
ampiezza i 75 millivolt. pari a 0,075 Volt. 0:2:4volte
Dotandolo di un trimmer sull'ingresso, in modo
Generalmente però, quando si ha la necessità di
da dosare l'ampiezza del segnale da preamplifica- utilizzare un preamplificatore, si ha e che fare con
re, affinchè sul gate non giunga mai un segnale
segnali piuttosto deboli (dai 20 millivoit ai 200 mil›
maggiore di 75 miilivolt. e ovvio che è possibile
livoit massimi). per cui potrete indifferentemente
amplificare anche dei segnali di 200 - 300 miilivoit. scegliere tra questi due circuiti quello che secondo
Poichè il segnale applicato all'ingresso viene le vostre esigenze risulta ii più idoneo.
amplificato di 40 volle, applicando 75 millivolt, al-
I'ingresso. in uscita sarà presente una tensione di
circaãvolt picco-picco, valee dire 1,05 volt effica- PREAMPLIFICATORE A DUE FET LX.610
ci (ricordiamo che per passare dal valore picco-
picco di una tensione alternata, al suo valore effi-
Lo schema che vi presentiamo (vedi fig4 1) è in
grado di fornire un guadagno in tensione di circa
cace. basta moltiplicare il primo per 0.35. in prati-
40 volte con una banda passante che va da 10 Hz ad
ca: oltre 200.000 Hz ed una distorsione armonica infe-
vm = vpp ii 0,95 infatti: riore ello 0,1%.
in breve. riportiamo qui di seguito le caratteristi-
a 1 0.35 = 1,05 che principali di questo circuito:
ll secondo preamplificetore utilizza, invece. un Tensione Alimentazione : da 0 e 20 Volt
fet ed un transistor e, come il precedente` accetta Assorbimento : 8 mllllllnper
in ingresso segnali molto deboli, inferiori a 0.075 Banda pensante = da 1 0 Hu 200.000 Hz
Volt, ma anche segnali di ampiezza maggiore, co- Impedenza d'lngreuo 1 Megaohm
me ad esempio di 0.5 -1- 2 - 5 voil in quanto. in Impedenza d'ueclta 5.000 ohm
questo caso, anziche dosare il segnale applicato Distorsione armonica _ 0.1%
all'ingresso, si può predisporre il preamplificatore llax ugnalo d'usclta : 3 Volt picco~ploco
10
Flg. 1
ELENCO COMPONENTI LX.011
R1 : 1 megaohm 1/4wa11
ELENCO COMPONENTI LX.010 R2 3.300 ohm 1/4 wall
R1 : 1 meganhm "Imma`
R2 : 1 meglohm1/4vntl 100 ohm 1/4 vu"
R3 : 150 ohm 1/4 watt R6 : 1.000 ohm trimmer
R4 : 1 magnohm1/4 wu" R7 :100 ohm 1/4 wlfl
C1 : 100.000 pF pollulnu C1 : 100.000 pF polltllire
CZ : 100 mF eleflr. 25 voli C2 : 100 mF eleflr. 25 volt
CS : 1 mF polleslere 63 : 41 mF alam. 25 volt
C4 : 10 mF aleflr. 25 vol! C4 : 10 mF eleflr. 25 volt
FT1 : le( (Ipo BFJM FT1 : 101 llpo BF.244
FTZ : l'1 "po BF.244 TR1 : PNP llpo 812.320
11
Foto del pmmplltlcatore vlalblle In
tig. 1 che Implega due let.
FTZ
Il segnale di BF applicato sulle boccole d'ingres- Questo preampliticatore, non rlcniade per la sua
so tramite il condensatore 01 , raggiunge il trimmer alimentazione una tensione stabilizzata. quindi e
d'ingresso R1 necessario per dosarne l'ampiezza, possibile collegarlo direttamente all'alimentatore
Infatti, il massimo segnale possibile da applicare dell'ampliticatore o dell'apparecchiatura alla quale
sul GATE di FTt, se vogliamo evitare qualsiasi viene collegato, purchè anche quest'ultima eroghi
distorsione, non deve mai risultare superiore a una tensione compresa tra 9 e 20 volt a tutto van-
0.075 volt picco picco, per cui se all'ingresso do- taggio della semplicità della realizzazione e della
vesse presentarsi un segnale di ampiezza maggio- versatilità del circuito.
re. hisognerebbe ridurretale ampiezza agendo ap- Considerato inoltre il basso consumo, nulla im-
punto sul trimmer RL pedisce di alimentarlo direttamente anche con una
Pertanto, questo preampliticatore 'e particolar- normale pila tlpo radio, da 9 volt.
mente adatto per amplificare segnali deboli come
quelli provenienti da un microfono o da un pick-up
magnetico, oppure segnall più torti generati da un PREAMPLIFICATORE CON UN FET ED UN
pick-up piezoalettrico o da un sintonizzatore AM- TRANSISTOR LX.81 1
FM. Questo secondo preampliticatore. il cui schema
Dal cursore di questo trimmer, il segnale giunge elettrico `e visibile in tig. 2, utilizza un tet ed un
poi direttamente sul GATE di FT1 che provvede ad transistor accoppiati in continua ai quali e stato
amplificarlo. _ aggiunto un controllo di guadagno variabile (vedi
Il secondo fet, FT2` collegato sull'uscita di FT1 trimmer R6) che permette di scegliere, a seconda
viene utilizzato principalmente per fornire ad FT1 della posizione in cui viene ruotato di amplilicare
la giusta polarizzazione affinche questa si man- da un minimo di “1" ad un massimo di 40" volte.
tenga sempre costante, per qualsiasi segnale, Le caratteristiche princlpali di questo preampli-
permettendo cosi ad FT1 di trovarsi sempre nelle ticatore sono riportate in tabella:
migliori condizioni di lavoro.
Questa configurazione permette di ottenere una Tomtom Alimentazione - 9 a 20 volt
elevata linearità, un elevato guadagno, con una Aucrhlmento a rlpow 1 mllllampar
bassissima distorsione. senza che venga messo in Banda passante da 10 a 100.000 Hz
atto nessun tipo dl controreazione o di polarlzza- Impedenza d'lngrmo 1 Megaohm
lione di SOURCE per FT1. Impedenza d'uaclta 500 ohm
Dlltorllone armonica 0,1%
Il segnale presente sul DRAIN di FT1, tramite il Max uguale d'usclta = a Volt pleco-pleoo
condensatore elettrolitico C4, raggiunge le bocco-
le d'uscita dalle quali viene prelevato per pilotare Il segnale applicato sulle boccole di “entrata
qualsiasi amplificatore di BF. tramite il condensatore C1` raggiunge direttamen-
12
Flg. 5 Disegno a grandezza naturale del
clreullo numpato.
B G
Flg. 7 Connessioni vlsle da setto del translator e
del let utlllmtl per le reallzznlone dl quutl due
:il: n-å-s pmmplltlulorl dl blue lrequenu. _
mu mu
13
leggero fumo. Non adottando questo semplice ac-
corgimento, il più delle volte si effettuano delle
saldature fredde che non permettono un buon con-
La TRIO
tatto elettrico tra il componente ela pista di rame. produce anche
Passando al montaggio dei pochi componenti
attivil controllate attentamente, che la loro dispo-
sizione sia identica a quella riportata sullo schema
pratico di montaggio prendendo come riferimento
per i let ed i transistor il lato "piatto" del corpo a
mezzaluna.
Non sostituite i fet da noi usati con altri di tipo
Qiàs
diverso. in quanto non tutti i fet hanno la stessa
identica disposizione dei terminali G-D-S e non cs lsszA (lo mm
tutti sono idonei per funzionare con questo tipo di
circuito.
Una volta montati tutti i componenti, e consi-
gliabile collocare ogni preamplificatore entro un bl'.- e
contenitore metallico, per evitare che capti il ron-
zio indotto dalla rete elettrica dei 220 Volt4 Tutti i cs-iozz mmm
collegamenti interessati dai segnali di BF dovran-
no essere realizzati con del cavetto schermato,
avendo cura di collegare la calza metallica dello
schermo.
Dopo aver collegato al circuito i'uscita dal pre-
amplificatore sull'ingresso di un qualsiasi amplifi-
catore di potenza, potrete subito collaudarli se-
guendo le operazioni che descriveremo qui dl se-
guito:
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lI progetto che ora presentiamo risponde pie- ll fet FT1 e il transistor PNPTRI ad esso collega'-
namente a tutte queste esigenze, è infatti semplice to formano un amplificatore invertente ad alta im-
da realizzare (utilizza un solo FET e tre transistor) e pedenza d'ingresso. A questo. segue uno stadio
non richiede strumenti particolari perla sua taratu- finale del tipo a simmetria complementare. (vedi
ra. ln breve riportiamo qui di seguito le sue princi- TR2-TR3) a bassa impedenza d'uscita, necessario
pali caratteristiche: per collegare all'uscita dell'oscillatore dei carichi
interiori a 100 ohm.
funzlone con una comune pila da 0 Volt Il doppio commutatore Si/A - St/B a 2 vie 3
anorbe solo 12 mllllamper posizioni, serve per inserire contemporaneamente
dlepona dl tre dlvem gamme dl frequenza: su ciascuna sezione del commutatore l tre con-
1) dl 20 I 240 Hz densatori C1/C4. 02/05. 63/06. necessari per co-
2) da 113 a 2.350 Hz prire l'intera gemma delle frequenze audio.
3) da 1.750 l 24.000 Hz
Con la capacità di 82.000 pF (vedi Cl eC4) viene
fornlwe ln usclta un segnale dl BF dl 4 Volt picco- coperta la gamma da 20 Hz a 240 Hz, con la capaci-
pløcø (1,4 von en.) tà da 0.200 pF (vedi 02 e CS) invece, la gamma che
dispone dl un controllo automatico d'amplem va da 113 Hz a 2.350 Hz mentre e con la capacita di
tia due ulclto, una ad alto ad una a bano livello B20 pF (vedi CS e C6) viene coperta la gamma da
ha una distorsione Interiore allo 0,5%. 1.150 a 24.000 Hz.
Infine. per variare su ogni portata la sintonia dal
suo minimo al suo massimo, abbiamo utilizzato un
doppio potenziometro lineare da 100.000 +
SCHEMA ELETTRICO 100.000 ohm indicato nello schema elettrico con la
sigla R1/A ed R1/B.
Osservando la tig. 1, nella quale abbiamo rlpor- Poichè tali componenti presentano una cenato!-
tato lo schema elettrico del nostro oscillatoreI po- leranza. non è da considerare un difetto se le
trete notare il'ridotto numero dl componenti im- gamme di frequenza da noi indicate nella tabella
piegati. non collimano perfettamente tra loro. Ad esempio.
Per realizzare lo stadio oscillatore e stato scelto la prima portata, contrariamentea quanto precisa-
il classico PONTE di WIEN. che a quanto risulta, e to. potrebbe iniziare da 15 Hz e raggiungere i 230
la sola configurazione in grado di garantire una Hz, la seconda potrebbe partire da 180 Hz e rag-
bassa distorsione pur mantenendo una circuita- giungere i 2.400 Hz. Quello che possiamo assicu-
zione relativamente semplice. rarvi e la totale copertura della gamma acustica da
17
lLTIl
IMI-HI
LIVELLI!
18
aumentare rispetto al valore prefissato in fase di massima, occorrerà attendere uno o due secondi
taratura (tramlte II trimmer R6), il filamento di LP1. prima che la tensione d'uscita si stabilizzi al giusto
riscaldandosi, aumenta la propria resistenza ed il valore di 4 Volt Questo perchè il filamento della
guadagno del primo stadio si riduce proporzio- lampada. a cause della sua inerzia termica, non
nalmente` riportando la tensione d'usclta a 4 volt riesce in tempi minori a correggere una cosi bru-
picco-picco prestabiliti. Viceversa se la tensione sca variazione di frequenza
d'uscita dovesse scendere al di sotto del valore Per linìre, non rimane che descrivere il circuito
prestabilito, il lilamento di LP1 ralfreddandosi. riA d'uscita del nostro oscillatøre.
duce la propria resistenza ed il guadagno di FT1 e Come già detto. questo è formato da un semplice
TR1 aumenta proporzionalmente lino a ripristina- stadio a simmetria complementare (vedi TR2 e
re. in uscita, il giusto valore di tensione, cioè anco- I TH3) e dall'attenuatore d'uscita. Ouest'ultimo, in
ra 4 Volt picco-picco particolarel e stato realizzato con un semplice po-
Precisiamo che ruotando velocemente da un tenzlometro lineare ed un partitore resistivo (R15
estremo all'altro il potenziometro dello eintonia. ed R16) collegato tra il centrale del potenziometro
cioe passando dalla frequenza minlma a quella e massa. In tal modo si hanno a disposizione due
ß
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i:
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19
uscite: una da “alto livello" ed unaa“basso livello". temporaneamente sia su un settore che suli'altro i
Tale accorgimento si rivela particolarmente utile due condensatori da 820 pF. da 8.200 pF c da
soprattutto se si vuole controllare un preamplifica- 82.000 pF. È owio, infatti, che se su una sezione
tore per il quale occorrono segnali che non supe- viene inserito un condensatore da 820 pF e suli'al-
rano il centinaio di millivolt, oppure un finale di tra un condensatore da 82.000 pF il circuito non
potenza per il quale occorrono segnali superiori ad potra funzionare
1 volt. Se non avessimo adottato questa soluzione La lampada LP1 per il momento la lascerete in
per ottenere un segnale di basso livello da applica- disparte poiche questa deve essere montata solo
re all'ingresso di un preatmpliticatore` senza man- dopo aver completato la taratura dei due trimmer
darlo in saturazione. avremmo dovuto tenere il po- R6 ed R10.
tanziometrod'uscita quasi al minimo, con I'incon-
veniente che anche una lieve rotazione in più o in
meno, avrebbe comportato una variazione di qual-
che centinaio di millivolt della tensione d'uscita. TARATURA
Con tale partitore. sull'uscita a basso livello sl tia
la possibilità di disporre di un segnalevariabile con Per la taratura di questo oscillatore non occorre
continuità da un minimo di 0 Volt sino ad un mas- alcuna particolare strumentazione. bensi, solo un
simo di 400 millivolt picco-picco. semplice tester.
Dopo aver collegato all'oscillatore una pila da 9
volt e acceso l'interruttore S1, collegate il tester
REALIZZAZIONE PRATICA predisposto per la misura della tensione continua
(portata 10 Volt fondo scala), tra il terminale TP1 e
Il circuito stampato. siglato LX.609 necessario per la massa, e ruotate lentamente il trimmer R10 fino a
realizzare questo progetto e visibile a grandezza leggere una tensione di 5 - 5.2 volt.
naturale in fig. 2. Ottenuta questa condizione, stagnate sulla lam-
Per semplificare il montaggio, su questo stesso padina LP1 due fi li come vedesi in fig. 3 ed inserite-
circuito, insieme a tutti gli altri componenti. devo- la sul circuito stampato nella posizione richiesta.
no essere montati anche l due potenziometri ed iI Ruotate ora il cursore del trimmer R6 e quello del
commutatore rotativo S1. in questo modo. gli unici potenziometro di uscita R14 per la massima resi-
collegamenti esterni da effettuare sono quelli rela- stenza. commutate il tester sulla portata 10 volt
tivi alle due boccole d'usclta presenti sul frontale fondo scala TENSIONE ALTERNATA e collegate-
del pannello. lo tra il terminale TP2 e la massa.
Una volta in possesso del circuito stampato, po- Ruotate. ora, il commutatore della portata sulla
treteiniziare il montaggio inserendo le resistenze, i gamma 173-240 Hz e con un cacciavite agite sul
due trimmer di taratura R6 ed R10, ed i tre diodi al cursore del trimmer R6 fino a leggere sul tester una
slllcío DSi-DS2-DSS, controllando attentamente tensione di 1,4 volt che corrisponde in pratica ad
che la tascia che contorna uno solo degli estremi una tensione di 4 volt picco-picco. Ricordiamo,
del corpo sia rivolta come riportato in fig. 3. Se che il tester. in alternata, misura solamente la ten-
avete dei dubbi circa ia polarità di tali diodi. consi- sione efficace e non la tensione picco-picco (come
gliamo di verificare. con l'ausilio di un tester, quale un oscilloscopio). Per passare quindi dai volt
dei due terminali e il katodo e quale l'anodoÀ Puo picco-picco ai volt efficaci bisogna moltiplicarli
capitare infatti che per un difetto i stampa tale per 0.35. Volendo in uscita una tensione di 4 Volt
fascetta si trovi a metà del corpo. quindi inserendo picco-picco sui tester dovrete quindi leggere:
il diodo in senso inverso a quello richiesto. il circui-
to si ritiutera di funzionare l l 0,35 : 1,4 VOI! e".
A questo punto, proseguite nel montaggio inse-
rendo sul circuito stampato tutti i condensatori Ricordiamo inoltre, che ruotando il cursore del
poliestere ad elettrolitici, seguendo attentamente il trimmer R6 per ottenere in uscita un segnale con
disegno serigrafico riportato sul circuito stampato. ampiezza maggiore di 1, 4 volt efficaci aumenta la
Su di esso intatti sono riportate le stesse sigle pre- DISTORSIONE, riducendo invece l`ampiezza del
senti sullo schema elettrico e I'indicazione della segnale a 1 volt efficace, la distorsione si riduce a
polarità dei condensatori elettrolitici. sua volta dallo 0.5% allo 0.3%.
Montate, quindi, il fet ed i transistor, facendo Terminato il montaggio. racchiudete il tutto al-
attenzione ad inserirli in modo chela parte"piatta" l'interno dl un qualsiasi mobile.
del loro corpo sia rivolta come mostrato nelle foto e
nel disegno pratico.
Ora. fissate al circuito stampato il commutatore COSTO DI REALIZZAZIONE
rotative 81 e i due potenziometri R1 ed R14 sar-
vendovi degli appositi dadi. Tutto il materiale necessario perla realizzazione
Per quanto riguarda i collegamenti con i termina- cioe circuito stampato LX.609, resistenze. conden-
li dei commutatore e dei potenziometri. potrete satori` trimmer. potenziometri, lampada da 12 volt,
servirvi di corti spezzoni di fiiodi rame cercando di commutatore, transistor. fet ediodo L. 13.500
limitare per quanto possibile la loro lunghezza. II solo circuito stampato LX.609 . L. 2.700
Inoltre controllate attentamente, che i due ter- l prezzi sopraindicati non includono le spese
minali centrali del commutatore inseriscano con- postali.
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Collegare al vostro ricetrasmettitore un decodi- Applicando tensione al circuito, il transistor TFt1
ticatore e relativo codificatore di chiamata puo ri- non può condurre risultando la sua base allo stes-
sultare notevolmente comodo se, per particolar! so potenziale dell'ernettltore per la presenza della
esigenze, volete comunicare solo ed esclusiva- resistenza R1A
mente con una ristretta cerchia di amici, In tale condizione. non essendo presente alcuna
Quante volte, ad esempio. avrete chiesto ad un tensione positiva sul suo collettore, l'íntegrato lCt
amico di rimanere in ascolto perchè volendo effet- non può funzionare.
tuare delle prove, raggiunta con l'auto o la barca la Pigiando il pulsante P1, la tensione positiva di
zona pretissata, avrete necessità di un controllo. alimentazione raggiunge contemporaneamente
In questi casi per ore e ore egli deve sempre l'integrato lCt che emette cosi Ia sua nota di BF e i
attentamente rimanere in attesa della vostra chia- . due condensatori elettrolitici C2 e C3,
mata e, neli'incertezza, rispondere a qualsiasi A differenza del condensatore elettrolitico 02 Il
chiamata effettuata da altrl sulla stessa frequenza cui terminale negativo risulta direttamente colle-
da voi prescelta. gato a massa, il condensatore elettrolitico CS va a
GHIAMATA
Disponendo del codiiicatore - decodificatore,
che oggi vi presentiamo, questo inconveniente
non potra più verificarsi perchè solo in presenza
del segnale da voi emesso, I'altoparlante, che per
qualsiasi altro segnale rimarrà “muto”. emetterà In blue l destra la toto del
una nota acustica per awisare il vostro corrispon- decodlllcatoro da appllcare
dente che siete pronti perla prova. oull'ulciia del ricetmmottttore.
Questo circuito, come potrete subito intuire.
presenta notevoli vantaggi come ad esempio quei- massa tramite la resistenza R3 sulla quale risulta
lo di avvisare a casa che siete in "panna" sull'auto- poi collegata la base del transistor TR2, un NPN
strada o, in altri casi, può essere utile perchiarnare tipo ac 237,
"solo" gli amici desiderati o anche per eccitare via . Il condensatore CS, durante il periodo di carica,
radio un relè per accendere e spegnere delle inse- determina ai capi della resistenza H3 una differen~
gna, eccitare un antifurto, avvisarvi sempre via ra- za di potenziale. vale a dire che sulla base di TRZ è
dio chequalcuno vista cercando. e questo potreb- presente una tensione positiva. Questo transistor,
be essere il caso di un medico che, disponendo in portandosi in conduzione` cortocircuita su R2 la
auto di un ricetrasmettitore, viene informato che è base di TRi che, essendo un PNP, inizia a condur-
necessaria la sua presenza. re e quindi, sul suo collettore, ritroveremo la ten-
Ora comunque passeremo a descrivere lo ache- sione della pila.
ma elettrico del nostro circuito. Quando il condensatore 03 si e totalmente cari-
cato (tempo medio 1 Osecondi) ai capi`di R3 vienea
mancare la tensione positiva che in precedenza ,
SCHEMA ELETTRICO CODIFICATORE polarizzava la base di TR2 e quindi il transistor si ›
porta in interdizione In tale condizione, anche il
_ il codificatore cpme vedesi in tig4 1 utilizza due transistor TR1 cessa di condurre, togliendo cosi la
soli transistor. un PNP siglato TR1, un NPN siglato tensione di alimentazione all'integrato ICt,
TR2 ed un normale integrato NE<555 siglato IC1. Pigiando nuovamente, per un breve istante, il
In questo schema, i due transistorvengono sirut~ pulsante P1 . si ripristinano le precedenti condizio-
tati come un "interruttore temporizzato" mentre ni ed il nostro codificatora, per altri 10 secondi,
l'integrato Ici come generatore di nota :11.300 Hz. emette la sua nota acustica. ›
22
Come abbiamo detto` il generatore della nota di I'altoparlante del ricevitore, e applicato al circuito
BF è costituito dall'integrato IC1, un NE, 555. ll di decodifica. attraverso i contatti del relè RL1.
condensatore C4 ele resistenze R4 ed R5, collega- La resistenza R12, collegata sul contatto del relè,
te ai piedini 2›6 e 7 di lCi, formano una rete il cui quando questo risulta diseccitato, sostituisce il ca-
valore stabilisce la frequenza della nota generata rico dell'altoparlante. La nota di bassa frequenza
dall'integrato4 emessa dal codificatore, presente ai capi di R12,
Tale segnale presente sul piedino 3 di IC1, rag- viene trasferita. tramite R11 e 05, sul piedino 3 di
giunge I'altoparlante tramite il condensatore elet- ingresso di IC14
trolitico CS. la resistenza R6 ed il trimmer R7. ll I diodi DS1 e D82, collegati in opposizione di
trimmer è utile per poter ottenere in uscita un se- polarità dopo la resistenza R11, servono per limita-
gnale di BFsulficiente ad essere captato dal micro- re I'ampiezza del segnale a circa 1,2 volt.
fono del ricetrasmettitore. L'integrato IC1 è un “TONE DECODER" tipo
Tutto il circuito, durante il funzionamento, con- NE,567 e serve, nel nostro decodificatore. a rico-
suma circa 18 mA e perciò può essere alimentato noscere la sola frequenza emessa dal codificatore
con una normale pila da 9 volt. Poichè a riposo che. in questo progetto, e stata scelta :11,300 HL Il
questo circuito ha un assorbimento praticamente funzionamento di questo stadio è molto semplice
nullo, sarà inutile inserire un interruttore sul positi- in quanto l'integrato confronta la frequenza appli-
vo di alimentazione del circuito stesso. cata al piedino 3, con la frequenza generata da un
oscillatore interno, la cui frequenza e determinata
SCHEMA ELETTRICO - DECODIFIOATORE - dalle resistenze R1, R2 e dal condensatore C2. Se
queste due frequenze sono perfettamente videnti-
Lo schema elettrico relativo al circuito del deco- che. sul piedino 8di|C1è presente un livello logico
dificatoreè riportato in tig4 54 ll segnale di ingresso 0. vale a dire nessuna tensione mentre, in assenza
da decodificare. viene prelevato direttamente dal- di segnale o con un segnale di diversa frequenza
eiema-..erRIGET ASMETTITORI
23
Flg. 1 Schema .lellrlco del cod!-
floltore e cenneulonl dell'lnte-
grato NE.555 e del due translator.
24
Flg. 3 Schema pratico dl montaggio dal codllicltoro.
In proulmlla dell'altoparlanle verrà appllcato ll mlcro-
forio del rloelrumottltou.
25
Flg. 4 Schema elellrlco del decodlllcalore.
L'alloparlnnle collegno sul relè è quello gli
lnurllo nell'lnlorno del rlcolrumollllore.
MW'.
“11...” 1"
UELl' IX
26
Flg. B Schema pratico dl
montaggio del decodltlcaton.
Il relè dovrà essere Inurito
nulle :palle vlnlblle I dutu
del clrculto stampato.
Ill-l' “mi
Ill' Il
._ e
› '_-Ilvimn i. mnílää Alm
decodificatore e collegate sui due terminali del questo punto ruotate il trimmer R2 fino ad ottenere
decodificatore indicati nello schema elettrico con le stessa frequenza letta precedentemente nel co-
la dicitura “DALL'ALTOPAHLANTE DELL'RX", dlticatore.
l'usoita dell'altoparlante del codificatoreÀ Fatto questo, i due circuiti sono perfettamente
Ruotate quindi il trimmer R7 del codificatore a allineati e pronti a funzionare correttamente.
metà corsa e il trimmer R2 del decodificatore tutto Se volete disabilitare il decodificatore. collegare
verso il condensatore C2. Alimentate ora entrambi cioe direttamente l'altoparlante al ricetrasmettito-
i circuiti e pigiate il pulsante P1 del codificatore, re, dovrete semplicemente pigiare il pulsante P2.
Fatto questo dovrete attende almeno 3 secondi e Cosi facendo il relè si eccitera e avrete automati-
poi, lentamente, ruotare il trimmer R2 finoatrovare camente escluso il decodificatore.
quella posizione in cui il relè si eccitaÀ Volendo è possibile modificare la frequenza del-
A questo punto la taratura del decodificatore è la nota di "riconoscimento", per ottenere diversi
ultimata. “canali preferenziali". Per far questo è sufficiente
Scollegate oraiduefiliche sicongiungonoall'al- modificare, nel codificatore, il valore del conden-
toparlante del vostro ricetrasmettitore e collegateli satore C4 e modificare di conseguenza il valore del
sui terminali indicati nello schema elettrico con la condensatore 02 del decodificatore, controllando
dicitura “DALL'ALTOPARLANTE DELL'RX" 6 col- con un frequenzimetro. seguendo la stessa se-
legate gli altri due terminali indicati come "USCI- quenze di operazioni descritte in precedenza, che
TA ALTOPARLANTE", all'altoparlante del ricetra- la frequenza del codificatore corrisponda a quella
smettitore. del decodificatore.
Se disponete di un frequenzimetro digitale. po-
trete utilizzarlo per effettuare la taratura. Alimenta- COSTO DI REALIZZAZIONE
te il circuito del codificatore e pigiate il pulsante P1
in modo da ottenere, all'uscite del codificatore. la Tutto il materiale necessario perla realizzazione
nota di "codice". del codificatore LX.615 cioè il circuito stampato,
Collegando il pulsante del frequenzimetro al resistenze, condensatori trimmer, diodo, integra-
piedino 3 di IC1, leggerete l'esatta frequenza di to,transistorepulsanteN L. 7.500
questa nota, che sarà, come giàdetto, all'incirca di ll solo circuito stampato siglato LX.615 . L. 1.000
1.300 Hz. Non preoccupatevi se Ieggerete 1.250 o Tutto il materiale necessario perla realizzazione del
1420 Hz in quanto, il valore esatto di questa ire~ deoodificatore LX.616 cioè circuito stampato, resi-
quenza` dipende dalla tolleranza delle resistenze stenze trimmer, condensatori, integrato con relativo
R4 ed R5 e del condensatore C4. zoccolo, diodi, transistor. rele e pulsanti ....... `
Ora potrete tarare la frequenza dell'integrato IC1 L. 21.500
presente nel decodificatore. Alimentato perciò ll solo circuito stampato siglato LX.616 _ L. 2.000
quest'ultimo e collegate il puntale del frequenzi- I prezzi sopra riportati non includo le spese
metro sul TP presente sul circuito stampato. A postali.
27
Leggendo su un quotidiano il titolo “CON UN basso a sinistra dl una stanza, per raggiungere la
CHIODO HA INCENDIATO LA CASA", la curiosità scatola di derivazione ubicata in alto a destra della
ci ha spinti a leggere tutto l'articolo per scoprire stessa parete. non si colloca il tilo in verticale per
come sia possibile provocare un incendio piantan- poi raggiungere la scatola di derivazione con un
do un chiodo in una parete, e secondo quanto tratto orizzontale ma “molto più semplicemente" lo
riportato, anche se una volta su mille. questo puo si applica diagonalmente oppure peggio ancora,
ettettivamente accadere. con un percorso tortuoso al fine di evitare una
Qui di seguito abbiamo riportato in modo piutto- trave in cemento o qualche altro ostacolo4
sto condensato parte del testo riguardante l'inci- Cosi, nelle pareti, nei punti più impensabili. può
dente. esservi nascosto un tilo e non c'e quindi da meravi-
il sig. XX non può certo considerarsi un uomo gliarsi se facendo un loro con un trapano per ap-
fortunato. Ieri sera attaccando un chiodo in una pendere un quadro` si rischia di rimanere al buio o
parete del suo appartamento per appendere un come e accaduto al sig. XX. di bruciare I'impianto
souvenir, ha provocato un cortocircuito nell'im- elettrico della casa con il pericolo di un incendio.
pianto elettrico provocandoun incendio Fortuna» Se in commercio fosse reperibile un semplice
tamente l'arrivo dei Vigili del Fuoco ha limitato i "cercatili", questa sorta di inconvenienti non si ve-
danni che comunque si aggirano sui 4 milioni " riticherebbe piùi Basterebbe intatti` controllare,
Pensando a ciò, possiamo aflermare che Il slg prima di forare un muro o piantare un chiodo, se
XX abbia avuto anche una discreta fortuna perche nel punto prescelto e presente o meno un lilo del-
oltre a provocare l'inoendio poteva anche rimanere l'impianto elettrico, ma, purtroppo, un tale disposi-
folgorato tivo non esiste
Casi analoghi a questo si verificano spesso. an- Considerando che un simile accessorio risulte-
che se non sempre con risultati cosi catastrotlci. rebbe molto utile oltre che per attaccare dei quadri
Può intatti eccedere, praticando un toro o una su una parete. anche ad un elettricista per cercare
tagliola nel muro, di tranciare un tilo dell'impianto un guasto, ad un muratore che deve effettuare del-
elettrico` questo perchè per risparmiare qualche le tagliole o ali'idraulico` abbiamo ritenuto utile
metro di lilo. partendo da una presa collocata in progettarne un esemplare.
_ UN GERGAFILI per
ICI - B ici-c
suunurr
30
HM
in tal modo questa fascia si restringere a soli 4-5
Pig. 5 Per tar iuoriuscire Il corpo del diodo led
dal pannello dei contenitore occorre rlplopre I
suol termlnlll ad "L" rlvolgondo, come vodoll In
:tasto disegno, Il terminale più corto (K) verso
tra.
ai
Segue ad IC1/B un altro inverter siglato lCt/C facilitare questa operazione in fig4 6 abbiamo ripor-
funzionante come stadio separatore, mentre gli ul- tato la disposizione dei fori e le rispettive distanze
timi tre inverter lCt/D - lC1/E - lCl/F, collegati in millimetri.
all'uscita di lC1/C, servono a fornire la corrente Chi lo desidera, potrà spostare la posizione del
necessaria ad accendere il diodo led DL1. pulsante P1, collocandolo lateralmente, inditferen›
Per quanto riguarda l'alimentazione di questo tamente su uno dei due lati del mobile, sempre tra
circuito, considerato il suo basso consumo (6 mil- Ia pila ed iI clrcuito.
liamper a led spento e 16 milliamper con II led
acceso) è sufficiente utilizzare una normale pila da
9 volt.
COME SI USA
Considerata l'estrema semplicità della realizza-
zione pratica di questo circuito, il suo funziona-
REALIZZAZIONE PRATICA mento. a montegglo ultlmeto, deve essere Imme-
diato; potrete quindi passare subito alla fase di
Per realizzare questo progetto, oltre al circuito collaudo.
stampato, siglato LX.619 e necessario un integrato
Provate, ad avvicinare il lato sensibile del vostro
del tipo CD.4069, sei resistenze, cinque condensa-
cercafili ad un qualsiasi cavo elettrico connesso
tori ed un diodo led, cioe un numerodi componenti
alla rete, ad esempio quello del vostro saldatore
veramente esiguo.
elettrico, o al tilo di una lampada e vedrete imme-
Date inizio al montaggio seldando per primo lo diatamente il diodo Iad accendersi,
zoccolo per l'integrato, poi tutte le resistenze, I due
Una volta verificato il buon funzionamento del
condensatori poliestere, i due elettrolitici, facendo
dispositivo. provate ad avvicinarlo al muro. in
attenzione, per questi ultimi a rispettare la polarita
prossimità di una presa di corrente, constaterete
dei loro terminali, e in ultimo il condensatore ce-
che anche tenendolo lontano 5 o 6 cm il led si
ramico da 100.000 pF, che come gia accennato,
accendere. A questo punto, prendendo come rite-
serve come sensore per captare la tensione indotta
rimento la presa di corrente e sempre tenendo il
dai fili della rete. Una volta terminato il montaggio cercatili vicino al muro. provata a spostarla in di›
potrete inserire I'integrato lC1 nel suo zoccolo,
verse direzioni Non appena vi allontanerete dalla
inserendolo correttamente, con la tacca dl riferi-
direzione seguita dal filo il led si spegnera indi-
mento rivolta verso il condensatore C3.
candovi _che state seguendo la via sbagliata. Spo-
Dopo aver montato questi componenti, piegate
ad "L" i terminali del diodo led DL1e,comevedesi ' lita riuscirete ad individuare del fili interrati
in tig. 3, collocatelo sul circuito stampato in modo ad una profondità di 30-50 cm.
che il corpo rimanga sollevato dalla base di circa 3
Non meravigliatevi se avvicinandolo al mobile
mm. Controllate inoltre che il terminale più corto
del frigorifero o del televisore, la cui spina risulta
(katodo) si inserisca sulla pista alla quale ta capo
collegata alla presa di rete` il diodo led si accende`
anche la resistenza R6.
rà. Questo e normale, in quanto in tal caso il rivela-
Tale operazione è necessaria sesl desidera che il tore risentirà dell'influenza del motore o del tras-
corpo del diodo led fuoriesce dalpannellofrontale
formatore di questi apparecchi nonche dello stee-
del mobile nel quale, in seguito, dovrà essere col- so mobile metallico interessato anch'esso dalla
locato.
corrente indotta internamente dal proprio impian-
Prendete orala “presa” per la pila e stagnate il to elettrico od elettronico.
filo NERO sulla pista con il segno negatlvo, mentre Quando avrete terminato questo cercafili, potre-
il Iilo ROSSO stagnatelo su uno dei due terminali te tranquillamente piantare sul muro dei chiodi.
del pulsante P1. effettuare dei fori, senza alcun pericolo. e, se un
Servendovi di un corto spezzone di filo di rame, domani avrete necessità di controllare in quale
collegate poi I`altro terminale del pulsante alla pi- scatola di derivazione è collegata la vostra presa di
sta del circuito stampato contrassegnata con il se- corrente. perchè guasta, potrete scoprirlo facil-
gno positivo. mente grazie a questo semplice ed economico
Per quanto riguarda I'interruttore S1, necessario strumento.
per ridurre la sensibilità dei cercafili, dopo aver
stagnato i due fili sui terminali di questo interrutto-
re come mostrato nel disegno dello schema prati-
co di montaggio, collegateli nei duefori presenti in COSTO DI REALIZZAZIONE
prossimità della resistenza RSA
Ora, collocate verticalmente il circuito nella sca- Tutto Il materiale necessario per tale realizza-
nalatura presente nell'apposito contenitore plasti- zione. cioè circuito stampato LX.619, resistenze,
co sistemando il condensatore ceramico C1 verso condensatori, integrato con relativo zoccolo, dio-
il fondo della scatola, la parte cioè, che dovrà esse- do led, pulsante, deviatore e una scatolina in pla-
re avvicinata al muro per seguire il percorso dei Iili stica per contenerlo.. L. 5.500
elettrici. Il solo circuito stampato siglato LX.619 L. 600
Il pulsante P1 e l'interruttore St potranno essere l prezzi sopraindicati non includono le spese
fissati sul pannello di alluminio di tale scatola. Per postali.
32
BECKMAN
IL- sENso DELLA MISURA
-
'- lGOSTRUIAMO unf* ivi
dl constatare, può essere utilizzato da un minimo In bassa questi semplici esempi, volendo cono-
di -50 gradi sino ad un massimo di +150 gradi: scere quale corrente eroga a -50 gradi, a -10 gradi,
questa gamma di temperatura può essere limitata a +20 gradi e a +150 gradi. basta eseguire queste
senza alcuna difficolta in qualsiasi campo di lavo- semplici operazioni:
ro. Ad esempio, per un impianto di riscaldamento
può essere regolato da un minimo di +10 gradi ad 213 - 50 : 223 mlcroamper
un massimo di +30 gradi; per le celle trigorilero, 213 - 10 : 263 mlcroampar
da -30 a 0 gradi; per un bagno di sviluppo da 16a 213 + 20 : 293 mlcroamper
18 gradi e così via. 213 + 150 : 423 mlcroampor
Per realizzare un termostato di precisione, oc-
corre in primo luogo scegliere una "sonda termica" A questo punto. collegando in serie alla sonda
che disponga di particolari caratteristiche, per cui una resistenza da 1.000 ohm come vedesi in tig. 3
non stupitevi se abbiamo scelto l'integrato questa variazione di corrente viene convertita in
AD.5904JH, pur essendo il suo costo piuttosto ele- variazione di tensione ed intattil secondo la legge
vato. di Ohm, per una corrente di 0,000231 mioroamper
Anche se tale sonda si presenta in pratica come (corrispondente ad una temperatura di 0 gradi) al
un normale transistor metallicol nel suo Interno capi di tale resistenza si avra:
sono racchiusi ben undici transistor, un let, quat-
tro normali resistenze, due NTC ed un condensa- 0.000231 x 1.000 : 0.273 volt
tore (vedi tig. 1). Come se questo non bastasse.
essa e in grado di lavorare da -50 a +50 gradi. E ad ogni varlazione in più o in meno di 1 grado si
risulta estremamente precisa, può dare intatti un ottiene una corrispondente In più od in meno dl 1
errore massimo delloO,25% ed inoltre ha un tempo mllllvolt.
34
Applicando ai capi di questa resistenza un preci-
so millivoltmetro digitale, tarato in modo che con
0,273 volt. i display visualizzino il numero 000 è
intuitivo che a +10 gradi i display visualizzeranno
"010", a 50 grado "050" e così via4
Questo millivoltmetro permette di leggere anche
le temperature inferiori allo zero ed intatti a - 5
oppure -10 il primo display di sinistra visualizza il
Segno "_", quindi si vedrà -05 e -10.
Dopo aver spiegato in linea di massima come e
possibile convertire una temperatura in un “nume-
ro" leggibile sul display, diremo ora che per realiz-
zare un termostato occorre un circuito che sia in
grado di fornire tensione ad un elemento riscal-
dante, che può essere costituito da una comune
resistenza di nichel-cromo. oppure ad un relè che
comandi l'accensione di un bruciatore quando la
temperatura risulta interiore al valore richiesto e lo
disinserisca quando questa è stata raggiunta.
Prima di passare allo schema elettrico generale,
ci solfermererno sulla possibilità di ottenere que-
sta seconda funzione utilizzando un particolare
integrato chiamato “comparatore di tensione".
AISBIIJ
e 1
35
Flg. 2 Applicando in :orlo lll'ADåìli un Fly. 3 Se In serie alla sonda viene applica-
mlcroamporømatro, per ogni variazione dl to una resistenza da 1.000 ohm, per ogni
1 grado di temperatura noterete una varia- redazione In più o In meno di 1 grido. Il
zione di corrente di 1 mlcroampor. capi dl tale resistenza al rileva, con un
NOTA : a 0 gradi il lande eroga unl cor- voitrnetro, una variazione dl tensione dl 1
rente di 213 microlnlpor. millivolt.
37
...coca-:au 00:20
vo 22g. in 001:... .Egon o .ni
_ :E
ratura della stanza. quindi la sonda aumenterà la
propria corrente e di conseguenza aumenterà la
tensione presente sul piedino invertente.
Quando questa avrà raggiunto 0,2931 volt. cioè
'I'Il1 : PNP tipo 86.251 0 86.32:"
- LTS 312
- LTS 312
- LTS 312
maggiore di quella presente sul piedino non inver-
tente porterà la sua uscita a livello logico O e la
stufetta si spegnera.
Dopo un certo lasso di tempo, la temperatura
ovviamente inizierà a scendere e dai 20 gradi pas-
Truf. lnnuce
serà, ad esempio, a 19,9 gradi e in tali condizioni ai
Dlmlly 1 : LTm
LTm
LTM
Trllcm
Milo"
lc1 = Lll.311
S1 :
ICS
IC2
TM
'l'2
T1
nuovamente in funzione.
La tensione presente sull'usclta del comparatore
verra utilizzata per eccitare un TRIAC (tramite un
apposito circuito d'innesco) in grado di lavorare
fino ad una tensione massima di 250400 volt su di
un carico di B amper.
A questo punto, compreso il principio di funzio-
namento sarate in grado dl apportare al circuito le
'5 modifiche necessarie per diverse applicazioni se
gzggãifiziiåššifzs
ai šìg-
-
non addirittura opposte rispetto a quelle da nol
indicate.
Ad esempio, applicando la sonda sull'ingresso
non invertente e la tensione di riferimento sull'ln-
greseo invertente (invertendo, cioè, tra loro i due
ingressi del oomparatore) l'uscita si porterà a llvsl-
sisstššiåäååššššå lo logico "1 " quando la temperatura sarà maggiore
âšåãggåšåšššsëëg:
del valore prefissato. Questa funzione inversa si
rivela utile per alimentare una ventola per raffred-
dare un motore prima che questo possa surriscal-
darsi. o le alettedi raffreddamento dei transistor di
41.1m0flll1/4M
: 1Mohm1/lvllfi
R11 :1Mofln2vlút
Swdlntrlmmfl
SCHEMA ELETTRICO
Conoscendo la funzione della sonda e del com~
molin
5m
39
mlflvßfl
40
sue uscite la decod' 'ca ICS (CA.3161) si ha a dle-
posizione un sensibilissimo millivoltmetro a tre oi-
ire.
Commutando I'ingresso di questo voltmetro
tramite il deviatore Si, alternativamente sul piedi-
no 3 (posizione “REGOLAZIONE") e sul piedino 2
(posizione "TEMPERATURA“) di 101, i display vl-
sualizzeranno la temperatura della sonda (quelle
alla quale si trova l'acqua della caldaia` del bagno
di sviluppo ecc.) e quellada noi impostata tramite il
potenziometro R4.
Per quanto riguarda l'alimentezione, la sonda, e
gli integrati l62 e ICS, vengono alimentati con una
tensione stabilizzata a 5 volt mentre lCi viene all-
mentato con una tensione non stabilizzata di 12
volt (vedi VB).
Lo schema elettrico dell'alirnentatore e stato ri-
portato in tig. 1.
La tensione di 9 volt presente sul secondario di
T1 viene dapprima raddrizzeta dal ponte R81 e
quindi applicata ai capi dei due condensatori €15 e
REALIZZAZIONE PRATICA
Per la realizzazione di questo progetto, è yneces-
sario il circuito stampato siglato LX.614 a doppia
faccia con tori metallizzati. Flisultando le piste inie-
riori del circuito gle elettricamente collegate con
quelle superiori non bisogna etlettuare nessun
ponticello tra le due facceÀ
Una volta in possesso del circuito stampato, po-
trete iniziare il montaggio inserendo e seldando gll
zoccoli per i tre integrati e tutte le resistenze.
Ricordiamo che la resistenza di precisione R1,
_da1.D10 ohm presenta sul suo involucro un codice
a5 colori. Le prime quattro fasce indicano il valore
ohmmico, come nelle normali resistenze, mentre la
quinta fascetta indica le tolleranza.
Dopo le resistenze, montate il diodo DS1. collo-
NOTA : Connessioni dell'unlgiun- candolo in modo che la lascetta di riferimento che
zione ZNM In versione metallico o contorna un solo lato del corpo sia rivolta verso il
In versione plastico, sempre viste da condensatore 65, quindi montate i trimmer multi-
sotto. giri cioe R13 - R15 - R14 - R3 - R6 leggendo corret-
tamente il valore ohmmlco riportato sull'involucro.
Infatti, a volte per indicare 500 ohm viene scritto
41
1501», per 50.000 ohm «503›- e per 104000 ohm Ricordiamo che il triac e la sua aletta sono elet›
1403». tricamente collegati alla tensione di rete a 220 volt,
Proseguite nel montaggio inserendo sullo stam- quindi non toccateli assolutamente con le mani e
pato i condensatori poliestere e quelli elettrolitici, lo stesso dicasi per Javvite presente posta sull'altrq
ricordandovi che questi ultimi hanno i terminali lato del circuito'stampato quando il circuito risulta
polarizzati e che quindi non possono essere mon- alimentato.
tati “a caso" bensi. rispettando la loro polarità co- Montale ore ledue morsettiere a 4 e 2 terminali e
me chiaramente mostrato nello schema pratico di infine i tre display.
montaggio riportato In figA 10À Poichè questi ultimi devono essere montati sul-
Una volta montati questi componenti, passate al I'altro lato del circuito stampato, capovolgete la
montaggio di quelli di maggiori dimensioni. co~ basetta di vetronitel ed inserite i tre display come
minciando dal trasformatore d'innesco T2 rispet- vedesi a pag. 36 e prima di stagnarli, controllate
tando la numerazione dei piedini, quindi come ve- che il punto decimale sia rivolto verso il basso.
desi in fig. 10, ponete i terminali indicati con i Dopo aver montato e saldato l'ultimo componen-
numeri 4 a 6 rivolti verso l'integrato ICS. te sul circuito stampato, potrete effettuare i colle-
Anche per quanto riguarda il montaggio del pon- gamenti con i pochi componenti esterni ecioe con
te raddrizzafore, ricordatevi di rispettare i segni + il deviatore Sl. con la sonda AD590 e con il poten-
e -4 ziometro-R3 seguendo attentamente il disegno ri-
Successivamente, montate i transistorTRl -TR2 portato in tig. 104
- TFt3 posizionando!! in modo chela parte "piatte" Per evitare di captare dei segnali spuri che po-
del lore corpo. sia rivolta verso il trimmer R14. trebbero interferire con il buon funzionamento del
mentre per il transistor unigiunzione UJT1,Ia parte comparatore lCt e del voltmetro, sia la sonda che il
piatta dovra essere rivolta esattamente dal lato op- potenziometro di “REGOLAZIONE” dovranno es-
posto cioè verso l'esterno del circuito. sere collegati al resto del circuito con del cavetto
l terminali del triac TRC1, prima di fissarlo sulla schermate4 In particolare, per quanto riguarda la
sua aletta di raffreddamento, dovranno essere pie- sonda, questa dispone di tre terminali che vanno
gati ad "L" e lo stesso dicasi per l'integrato stabiliz- collegati rispettivamente al positivo di alimenta-
zatore IC4. - zione (+). ai capi della resistenza di precisione (-i
ed a massa (M).
Per quanto riguarda il potenziometro. ricordate~
vi che la calza metallica deve essere collegata da
un lato sulla massa del circuito stampato e dall'al-
tro sia su un terminale esterno che sulla carcassa
del potenziometroA
Per i collegamenti con il deviatore Sl, invece.
potrete servirvi di un cavetto non schermato.
Il circuito è ora completo, a questo punto perchè
possa funzionare correttamente, non vi rimane che
tarare i cinque trimmer multigiri secondo quanto
ora diremo.
TARATURA
La taratura di questi trimmer. come potrete con-
statare, risulta tutt'altro cha complessa e se vi at-
terrete perlettamente alle nostre istruzioni. potrete
portarla a termine in breve tempo4
La prima operazione da compiere sarà quella dl
applicare la tensione alternata (9 volt) presente sul
secondario del trasformatore di alimentazione T2,
sulla morsettiera d'ingresso, presente vicino al
ponte raddrizzatore R51.
L'altra morsettiera. invece, (quella a quattro ter-
minali) per il momento dovra essere lasciata libera.
Flg. i Grazle al due trimmer R3 ed R6 e Dopo aver effettuate queste operazioni, proce-
poulbllo tarare la gamma dl escursione del dete come segue.
termostato, come spiegato nell'artloølo.
per Il temperatura MINIMA e MASSIMA i) Stagnate sul terminali TP posti vicino all'aletta
che a vel più lnkmu. ` di raffreddamento del triac due fili, e collegateli al
tester commutato sulla portata 1 volt fondo scala.
tensione continua.
42
Flg. 10 Schema pmlco dl montaggio dal
maemo. Sl ricorda Il Imorl che I'nlom
dl nflnddamomo del Mac è dlmhmum
cullmll llll ml dll 220.
43
2) Scollegate la sonda. In modo che sulla resisten- tura vi necessiti, leggendola direttamente sul dis-
za R1 non giunga alcuna tensione e spostate il play.
deviatore S1 in posizione TEMPERATURA, cioe Sempre leggendo sui display il numero che ap-
sul piedino 3 dell'integrato lCt. pare, potrete incidere sul pannello su quali posi-
3) Ruotate il cursore del trimmer R13 lino a legge- zioni spostare I'indice della manopola del poten-
re sul tester una tensione di 0 volt. ziometro R4 per avere dei salti di 1 grado. cioè
4) Ruotate ora il cursore del trimmer R14flnoatar 15-16-1748 gradi.
apparire sui display il numero "000". in questo modo se anziche 15 gradi, 16 gradi o 17
5) Inserite, ora, al posto della sonda. la resistenza gradi volete ad esempio, una temperatura di 15,5
di precisione da 10.100 ohm, che troverete nel kit; gradi o di 16,5 gradi oppure di 17.5 gradi, sarà
cosi facendo. ai capi della resistenza R1 vi sara una sufficiente suddividere a metà il percorso che la
tensione di "460" millivoltÀ manopola deve compiere per passare da un grado
6) A questo punto, ruotate il cursore del trimmer all'altro, ottenendo così una regolazione di "mezzo
R15 fino a far apparire sui display il numero 460" grado"A
7) Togliete il tester dai due terminali TP e ruotate il E ovvio che questo "mezzo grado", non viene
cursore del trimmer R13 tlno a far apparire sui visualizzato dai display, ma poichè la sonda 'e in
display il numero "185", numero che otterrete sot- grado di valutarlo e importante sapere che ruotan-
traendo alla tensione presente ai capi della resi- do ia manopola sulla "tacca" indicata, il termostato
stenza R1, la tensione fornita dalla sonda a 0 gradi permetterà di reggiungere questa temperatura.
(cioe 275 millivolt), infatti:
400-215:185
Facciamo notare che abbiamo sottratto 275, on- CONTROLLO FINALE
zichè 273. per compensare l'errore introdotto dalla
resistenza da 1.100 ohm. Ora che la taratura del termostato e completa,
A questo punto il termostato è gia tarato, togliete dovrete controllare che II circuito di "potenza"
tensione al circuito, dissaidate la resistenza da (cioè il transistor unigiunzione ed il triac) funzioni
10.100 ohm che avevate precedentemente inserito correttamente.
al posto della sonda e sostituitela con quest'ultima, Se non volete utilizzare la tensione di rete dei 220
cercando di non invertire tra loro il filo positivo e volt, potrete usare, in sostituzione, la TENSIONE
quello negativo che collegano la sonda al circuito ALTERNATA di 9 volt presente sul secondario del
stampato (vedi schema pratico di montaggio). trasformatore di alimentazione T2 ed usare come
Fornendo tensione al circuitol il voltmetro entrerà carico una piccola lampadina da 12 Volt.
immediatamente in funzione visualizzando sui Ponete, quindi. l`interruttore S1 in posizione
display la temperatura mbiente. TEMPERATURA e leggete sui display la tempera-
Come accennato all'i zio dell'articolo, è impor- tura dell'ambiente; se questa risulta +18 gradi,
tante limitare, secondo le proprie esigenze. la spostate il deviatore S1 in posizione REGOLA-
gamma di temperatura nella quale lavorare con lI ZIONE e ruotate il cursore del potenziometro R4
termostato. in modo da poter regolare con la mas- tino a leggere una temperatura inferiore. così ta-
sima precisione, la temperatura che _si desidera. cendo la lampadina dovrebbe spegnersi.
Per poter scegliere la gamma di temperature che Ruotate, ora. il cursore del potenziometro R4
interessaI è necessario tarare i trimmer R3 ed R4. sino a leggere sui display +30 gradi, cioè una
temperatura maggiore; in questa condizione la
Questa seconda taratura, risulta ancora più
lampadina si accendere.
semplice della precedente, sarà intatti sufticiente `
spostare il deviatore St dalla posizione TEMPE-
Riportata l`interruttore S1 in posizione TEMPE-
RATURA alla posizione REGOLAZIONE per leg- RATURA, così da leggere la temperatura della
gere immediatamente. ruotando il cursore del po- sonda ed avvicinatela al vetro della lampadina, o
tenziometro R4. il campo di escursione. alla punta del saldatore. Potrete così notare che sui
Per esempio. ammettendo che sl voglia regolare display Ia temperatura aumenterà sino a raggiun-
gere i 30 gradi ed a questo punto la lampada si
il termostato per un campo di lavoro da +15 a+18 spegnera.
gradi. bisogna agire come segue:
Allontanando ora la sonda dalla lampada tanto
1) Ruotare il potenziometro R4 verso il trimmer da permetterle di raffreddarsi, non appena la sua
R3, poi, lentamente, ruotare il cursoredi tale trim- temperatura sarà scesa anche di poco al di sotto
mer fino a tar apparire sui display il numero "015"A dei 30 gradi, la lampada ritornerà nuovamente ad
2) Ruotare. ora. il potenziometro R4 in senso op- accendersi.
posto, cioe verso il trimmer R6 e come tatto prece- Constatato cheilcircuitotunzione regolarmente
dentemente, ruotare il cursore di questo trimmer potrete sostituire la tensione alternata di 9 volt con
lino a far apparire sui display il numero "(118"À i220 volt della rete elettrica ed al posto della lam-
padina, mettere una resistenza, un fornello ecc.
Cosi facendo il termostato e stato tarato perla- Ricordatevi che poichè l'aletta dl raffreddamen-
vorare entro un "range" che va da +15 a +18 gradi. to del triac risulta ora collegata ad una fase della
All'interno di tale gamma. potrete scegliere. trami- tensione di rete, non dovrete assolutamente toc-
te il potenziometro R4, qualsiasi valore di tempera- carla con le mani.
44
Utilizzando il termostato per un bagno o per un
torno, è sottinteso che dovrete collocare la sonda
all'interno della vaschetta o all'interno della came-
ra del forno.
ln particolare, nel caso vogliate controllare la
temperature di un liquido dovrete evitare che l'ac- Progreesi dell' elettronica
qua possa raggiungere i terminali della sonda;
conviene, quindi. inserirla neli'interno di un tubet- e dell' elettrotecnica ?
to di plastica o vetro che riempirete con del silico-
ne, del tipo utilizzato per fissare vetri, per imper-
meabilizzare delle fessure, normalmente reperibile Vie nuove per una maggiore
in qualsiasi negozio di ferramenta.
Ricordatevi inoltre, che la sondae molto sensibi- redditività nella produ-
le, quindi se eflettuate dei controlli usando un
normale termometro come paragone, troverete zione 9 Comunicazioni
sempre delle piccole differenze a tutto vantaggio
della sonda. migliori 'I' Installazioni
Ad esempio immergendola in una vaschetta pie-
na d'acqua. alta 10 cm. essa rivelerà la differenza dl
temperatura esistente tra il fondo della vasca e ia
più sicureI, Sfruttamento
sua superficie e per avere un valore medio dovrete
immergeria a circa 5 cm di profondità.
razionale dl energia ?
Uno dei vantaggi di questo circuito, infatti, e
proprio quello di poter visualizzare immediata-
Panorama completoed unioo
mente, grazie all'uso dei voltmetro elettronico,
queste vari ioni di temperatura e quindi di cor- nel suo genere ?
reggerle subito.
Un ulteriore vantaggio è ancora dato dal fatto Offerta chiaramente
che tutte le sue parti, cioè lo stadio formato dalla
sonda, dal partitore, dal comparatore, i| circuito di articolata ? Tutto in
potenza formato daiI'UJT e dal triac ed il voltmetro
elettronico, se non necessari per l'uso che si inten- un' unica fiera ?
de fare di questo circuito, possono essere separati
ed usati anche per altre applicazioni.
In questo modo abbiamo cercato di venire in-
contro a tutti i progettisti sempre alla ricerca dì
schemi facilmente adattabili, anche per usi diversi
da quelli da noi proposti.
Così, coloro ai quali interessa un semplice ter-
mostato, per applicazioni industriali. potranno
scegliere, di tale scheme, la sola parte superiore,
eliminare, cioè, il millivoltmetro digitale od usarlo
per qualcos'altro.
Chi trovasse più vantaggioso sostituire il triac
con un relè. potrà escludere tutto il circuito relativo
al transistor unigiunzione ed al triac utilizzando la
tensione presente sull'uscita del diodo DSt per
polarizzare la base di un transistor NPN di medie
potenza (DB.135 - 08.137 o altri similari) sul cui
collettore potremo collegare un rele da 6 o 12 volt.
COSTO DI REALIZZAZIONE
Tutto il materiale necessario per la realizzazione H.: "i" u - Nu: lillìlhfl
del termostato cioe, circuito stampato LX.614, re-
sistenze, condensatori, trimmer, potenziometri, in-
tegrati e relativi zoccoli, transistor, unigiunzione,
umidi 4 - uomini u ma;
.mfi .
diodo, display, aletta di raffreddamento, ponte
raddrizzatore, trasformatore di innesco n.6 e tras-
formatore di alimentazione n. 64... L. 103.000
Il solo circuito stampato siglato LX.614 L. 10.000
l prezzi sopra indicati non includono le spese
postali.
45
.J-.J'J"w «i ..i
*pH-..H
La maggioranza dei ricevitori a transistor viene Out .otto ll toto del convertitore per onde
oggi costruita per ricevere due sole gamme, quella corte gla montato.
delle onde MEDIE e quella della FM da BB a 108
MHz, trascurando volutamente le gamme delle on-
de CORTE e COFlTISSlMEÀ
Anche se queste gamme a causa di motivi corn-
merciali sono state eliminate, non bisogna dimen-
ticare che solo sulle onde corta ecortissimee pos›
sibile captare programmi e notiziari esteri in lingua
italiana che sono impossibili da ricevere sulle onde
medie e ancor più sulla FMV
Èsutliciente esplorare la gamma dal 4ai 13 MHz
per riuscire a captare sia di notte che di giorno
emittenti europee che trasmettono i loro notiziari
in tedesco in francese, in italiano, spagnolo, greco,
arabo, slavo eccV
Anche se non nutrite particolare interesse per
questi notiziari, è imponente sapere che esistono
dei programmi dedicati esclusivamente alla musi›
ca. emittenti che trasmettono in alfabeto morse.
percui, agendo sulla sintonia si finisce sempre per
trovare un programma di vivo Interesse.
Se il vostro ricevitore e sprovvisto di queste
gamme, potrete adattarlo per captare sia le onde _, _
corte che cortissime. .i __ A *_
Per i giovani, che lino ad oggi hanno solo co- “11c COMPONENTI LLI!! ~'
struito semplici preamplificatori o tamporizzatori. .w ^
questo sara un progetto "test" grazie al quale po- 1 - R1 = 1~000 01"" 1/4 VII"
tranno addentrarsi nei campo della ricezione e da 0-000 011m P01- "fi- "lumi".
tale esperienza, constatando che non e pol cosi 00-000 01"" 1/4 WI"
difficile realizzare un convertitore, potranno con m - 00-000 01"" 1/4 'Il'
maggior fiducia tentare in futuro il montaggio di P0 ; 320m 1/4'110 V:
ricevitori notevolmente più complessi.
4a
SCHEMA ELETTRICO la sua uscite risulteranno presenti questo due fre-
quenze:
Avete mai sentito parlare di ricevitori a "doppia
conversione" di frequenza? 1.555 + 1.100 : 2.055 KH:
Se la risposta è affermativa, saprete già cosa
significa esaprete anche che questo sistema viene ed una di:
impiegato prevalentemente nei ricevitori protes-
sionali per aumentarne la sensibilità e la selettività. 1.555 - 1.100 : 455 KH!
Se inveceancora non ne conoscete il signilicato,
diremo che tutti i ricevitori supereterodina. dis› Quindi sull'uscitedi questotransistor miscelato-
pongono di un oscillatore interno in grado di gene- re sara possibile collegare sia una Media Frequen-
rare un segnale di AF che, miscelato al segnale AF za accordata sui 2.655 KHz che una accordata sul
captato dall'antenna, permette di ottenere altre 455 KHz sicuri, che in entrambi i casi si capterebba
Irequenze date dalla somma e dalla sottrazione dei sempre la frequenza di 1.100 KHz.
due segnali di AF. Per una convenzione internazionale il valoredel-
Ammettendo che il nostro ricevitore sia sintoniz- la MF è stato standardizzato sui 455 KHz; quindi
zato per ricevere una irequenza di 1.100 KHz ache possiamo affermare che dalla miscelazione dl que-
la frequenza dell'oscillatore locale presente nell'in- ste due frequenze viene slruttato il solo valore ot-
terno del ricevitore sia di 1.555 KHz, applicando tenuto dalla sottrazione della “frequenza locale"
queste due frequenze al transistor miscelatore, sul- con quella captata dall'antenna.
msn I I
um n _
(I) u '-u
.7 -4
a H' mm
1:.: .A “E m u u m u :_ i u"
'za-'_ .i im u im ¦- m
vFlg. 1
I
Schema elettrico ed elenco componenti.
I
-w
¬
r:raw '
C1 = 10.000 pF pollutero IW! = valleep IIVAIIME
Ci : 4,5 - ZøpFeompenuton DVI : varloap MVAIll.110
cs = 41.000 pF poll-.tm DVI : uriup MVAM.115
04 : 33 pF a disco MSF'H : mollet3N204
g: : 10 mF oleltr. 25 volt "F1 : medie Irequenu Rm
. = 47.000 pF poliestere v I , .A : MF! = media trequenza Rene
,_ 5,, ,DW = wlan «vallettal uno. IM = “Il mmnfiidm
...Ama _ ..mio -. .. .v
47
Flg. 2 Schema pratico di
montaggio dei convertito-
rc. Ricordatevi che nel po-
tenziometri multiri il our-
oore centrale e quello pro-
untl n dutrl ed lndiceto
oon li n. 2.
Nei ricevitori a DOPPIA CONVERSIONE, utiliz- Come abbiamo visto, il segnale di 7.000 KHZ
zati normalmente per ricevere ie onde corte. la prima di esser rivelato, ha subito due complete
irequenza captata dall'antenna subisce due ccn- conversioni, la prima a 1.500 KHz e la seconda a
versioni di irequenza, viene cioe miscelata, suc- 455 KHZÀ
cessivamente, con due diverse irequenze generate ll circuito che utilizzeremo per ricevere le onde
da due diversi oscillatori locali. corteecortissime, utilizzando un normale ricevito-
Ad esempio, ammettendo che il nostro ricevitore re ad onde medie, si basa proprio sul principio
sia sintonizzato sui 7.000 KHz (pari a 7 Megahertz). della "doppia conversione"À
applicando al transistor miscelatore la frequenza Come vedesi in iig. l iI segnale captato dall'an-
locale di 8.500 KHz` iacendo la sottrazione dl que~ tenna viene applicato al primario di una bobina
ste due frequenze si otterrebbe: siglata MF1, dal cui secondario tale segnale viene
poi prelevato e sintonizzato tramite i due diodi va-
..500 - 7.000 : 1.500 KH! ricep DV1 e DV2.
pertanto la Media Frequenza da applicare suli'ueci- Con questi duediodi utilizzati in sostituzione del
ta di questo miscelatore dovrà accordarsi a 1.500
tradizionale condensatore variabile. e possibile
KHz. sintonizzarsi da un minimo di circa 4 MHz ad un
massimo di 13 MHz.
Segue, come in ogni ricevitore, uno stadioampii-
La frequenza sintonizzata viene applicata al Ga-
iicatore di MF a 1.500 KHz e quindi un secondo
miscelatore, provvisto di un oscillatore locale da te 1 (G1) del mosfet 3N204 per essere ampliiicata.
1.955 KHz. ll Gate 2 (G2) di questo mosiet viene impiegato,
All`uscitadi questo secondo miscelatore si otter- invece, per generare ia irequenza dell'osciliatore
ra un nuovo valore di Media Frequenza: locale che miscelandosi a quella presente sul Gate
1 permette di prelevare in uscita Ia diiierenza delle
1.055 - 1.500 : 455 KH: due frequenze.
Utilizzando una seconda bobina indicata nello
Segue quindi uno stadio amplificatore di MF a schema elettrico con la sigla MF2 e due diodi vari-
455 KHz ed infine lo stadio rivelatore AM e i'ampli- cap DV3 o DV4, e possibile iaroscillaretale bobina
iicatore di bassa frequenza. da 5.5 MHz sino a 14,5 MHz. in uscita dello stadio
48
miacetatoreservira ora una MF accordata sul 1.500 do ia tensione d'alimentazione a e Volt viene esplo-
KHz, infatti: rata solo una porzione dl gamma, comprese tra l 4
ed 10,9 MHz, mentre allmentandolo a 15 Volt e
5.5 - 4 : 1,5 MHz (parte 1.500 KHz) possibile esplorare una porzione di gamma com-
11,5 - la = un": (pull 1.500KH1) presa tra i 4 edi 15,6 MHz4
Anche se abbiamo utilizzato per la sintonia un
A tale scopo utilizzeremo la MF3 che in pratica è potenziometro professionale multigiri, per una ain-
una bobina per onde medie facilmente acoordabile tonia più line potrete usareanche quella del ricevi-
su tale frequenza. tore
A questo punto noi abbiamo eseguito una prima Come constaterete, spostando leggermente la
conversione, ma come potremo utilizzarla per ri- sintonia del ricevitore, portandola da 1.500 KHz a
ceverla con una normale radio? 1.510 oppure a 1.490 KHz, è possibile sintonizzarsi
Semplicissimol Sintonizzando la radio sulla fre- perfettamente sull'emittente captata, senza agire
quenza di 1.500 KHz (onde medie), e possibile sul potenziometro multigirl.
sfruttarla come primo stadio amplificatore di Me- Infine, diremo che l`uscita del convertitore, cioe
dia Frequenza. ll secondo oscillatore presenta al- il segnale presente sul secondario della bobina
l'interno del ricevitore, miscelando la sua frequen- MFS, dovrà essere collegata sulla presa
za con quella di 1t500 KHz, effettua una seconda ANTENNA-TERRA del ricevitore ad onde medie.
conversione a 455 KHz, che amplificata dagli stadi Se possedete un ricevitore portatile, e quindi
interni di MF, viene in seguito rilevata ed il segnale queste due prese non sono disponibili. potrete
di BF cosi ottenuto, ampliticato in modo da poter semplicemente avvolgere due o tre spire attorno al
pilotare l'altoparlante della radio. ricevitore come riportato in tlg. 6 e collegare i due
Per la sintonia (esplorare, cioe, tutta la gamma estremi sul secondario della bobina MF3.
delle onde corte e cortissime) viene impiegato un
potenziometro (vedi R2); ruotando il suo cursore
da un estremo all'altro i applica ai diodi varicap
una tensione variabile da 1 volt a 12 volt e cosi
facendo si modifica la capacita interna di tall diodi. REALIZZAZIONE PRATICA
ln pratica le variazioni dl capacita di un diodo II klt che vi verrà fornito e completo dl tutti l
MVAMJ 15 in funzione della tensione applicata ri- componenti necessari per ia realizzazione di que-
sultano all'incirca le seguenti: sto progetto, compreso Il circuito stampato in flbra
1 volt = 500 pF di vetro già lorato, siglato LX612, e visibile a gran-
2 volt : 400 pF dezza naturale in fig. 3.
4 veli = m pF Prima di iniziare ll montaggio dei componenti,
0 volt : 90 pF dovrete, innanzitutto, controilarese i due terminali
12 volt : 35 pF esterni degli schermi delle medie frequenze entra-
15 volt : 25 pF no perfettamente nelle asole presenti sul clrculto
stampato.
Poichè in parallelo alla bobina di sintonia vl sono Se dovessero essere troppo strette. allargatele
collegati due diodi in serie, la capacità riportata leggermente con la punta di una palo di forbici da
nella tabella viene in realtà dimezzato . "manicure" oppure con la sottile lama di un piccolo
ll convertitore. come potrete rilevare dallo cacciavite.
schema elettrico è alimentato con una tensione di Dopo aver effettuato tale controllo, inserite e
12 volt in modo da ridurre al minimo la capacita dei stagnate nel circuito stampato le quattro resisten-
due diodi varicap. A 12 volt, la gamma di sintonia ze, i tre condensatori poliestere miniatura, quello
va da 4 MHz a circa 13,4 MHz; è owio che riducen- ceramico ed ll condensatore elettrolitico.
E:
n
s
c. it-Q- A
mvm ns
@@MAX Mil
:um
Flg. 4 Connection! viste da lotto del Flg. 5 Nel compenutofl ceramici, lo
moflet e del diodo varlcap utlllmtl In massima capacita el ha quando lo parte
hlemmvoduelnMZdaquahloto argentato (da nol colorata In azzurro) e
ùmhpltephnldlhlldlodl. rivolta verso ll tonnlnalo centrale.
49
Flg. 6 I due terminali dl uscite
della MFtl devono come collegati
alle prua ANTENNA e TERRA
del ricevitore ad Onde Medio. Se ll
vostro ricevitore portatile ne e
sprovvllto potrete avvolgere at-
torno al corpo della radio come
vodaal In tlgura, due o tre eplre e
cotteqorne le ettromllà sul tennl<
nali dl ulclla della MFJ. Il ricevito-
re come spiegato nell'artlcole do-
ve «nre :lntonlmto sul 1.500
KHI.
Proseguite, Inserendo ll compensatore cerami- vrete avvolgere attorno al ricevitore due o tra spire
co ed i quattro diodi varicap DVl-DV2-DV3-DV4. di filo di rame collegandola con un cavetto all'usci-
Come vedesi in tig. 2questi diodi hanno la lorma ta della MF3.
di un transistor plastico, ma a differenza di que~ Sintonizzata il ricevitore sulla frequenza di 1.500
st'ultimo, dispongono solo di dueterminali. Poichè KHz e dopo aver collegato un'antenna sull'ingres-
uno di questi e I'anodo e l'altro il katodo. dovrete so del converter provate a sintonizzare una emit-
lare attenzione a non invertirli e ad inserirli sul tente. Appena I'avrete captata. ruotate il nucleo
circuito stampato in modo che rivolgono la parte della MF3 (nucleo ROSSO) per aumentare le een-
“piana” del loro corpo come mostrato nello sche- sibilita del convertitore
ma pratico di tig. 2. Ruotate ora il potenziometro della sintonia e me-
Anche il mostet MSFT dove essere Inserito ri- tà corsa (ricordatevi che il potenziometro comple-
spettando la disposizione dei quattro piedini e per ta la sua corsa con 10 giri, quindi per arrivare e
questo prendete come riferimento la "tacca" che meta corsa dovrete ruotarlo 5 volte) a appena cap
fuoriesce dal corpo metallico che dovrà essere ri- tata una emittente, ruotate il nucleo della MFl lino
volta verso la resistenza R5 e il condensatore 03. a trovare la posizione dove il segnale risulta poten-
Infine inserite le tre medie frequenze, cercando ziato.
di non contonderla tra di loro4 ll nucleo della MF2 ed il compensatore C2 solo
La MF1 e MF2 hanno intatti ii nucleo ROSA e sul per modificare la "SINTONIA"sul due estremi del-
loro involucro è impressa la scritta FIM mentre la la gamma delle onde corte - cortissime.
MF3 ha il nucleo ROSSO e sull'involucro presenta Ad esempio, ruotando il nucleo della MF2 si mo-
la scritta 24mm, o 1802. difica la sintonia sulla frequenza di 4 MHz. ruotan›
Poichè queste medie frequenze dispongono da do invece il compensatore C2 viene moditicata sul-
un lato di 3 terminali e dal lato opposto solamente la frequenza di 13 MHz.
di 2 terminali, queste s'innesteranno nel circuito Per captare il maggior numero di emittenti è ne-
stampato solo e sempre nel verso giusto. cessario applicare al convertitore una buona an-
Per quanto riguarda il potenziometro multigiri tenna, meglio esterna che interna.
R2. ricordatevi che il terminale centrale. aditteren- Ottimi risultati si possono ottenere anche utiliz-
za del normali potenziometrl, e posto verso i'eater- zando la presa TV. in questo caso si utilizza il cavo
no ed è indicato con il n. 2 mentre gli altri due dl discesa come antenna ricevente.
terminali hanno impresso i n. 1 e3.
Terminato il montaggio. potrete subito control- COSTO DELLA REALIZZAZIONE
larne il funzionamento e per tar questo, dopo aver
alimentato ll convertitore con una tensionedi 9-12 Tutto ll kit completo, cioe circuito stampato
volt, collegherete le uscite della MF3 alla presa LX.612, le tre MF, il potenziometro R2, l diodi varl-
ANTENNA e TERRA di un qualsiasi ricevitore per cap eli mostet. resistenze e condensatori L. 28.000.
ONDE MEDIE. ll solo circuito stampato LX.612 ........ L. 1.000.
Come già accennato. utilizzando un ricevitore l prezzi sopra riportati non includono le spese
portatile, sprowiato di presa antenna e terra, do- postali.
50
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Sul secondo canale dei Meteosat, le trasmissioni risultano ora più
frequenti ed Interessanti, poichè adesso è possibile ricevere le imma-
gini dell'altro amiliero, Inoltre vengono ora trasmesse le leobare,
I'altezza delle nuvole, le direzioni del venti, delle perturbazioni e le
temperature ln quota.
METEOSAT 2° CAN
Poichè sul secondo canale, ricevibile sulla fre~
quenza di 134.000 MHz (oppure sui 133.090
133.980 MHz per la tolleranza del quarzo) le tra-
smissioni, durante il corso della giornata. risulta-
vano molto limitate, e stato pian piano trascurato
limitando così la ricezione sempreesolo sul primo
canale che in continuità 24 ore su 24 offre la possi-
bilità di ricevere delle immagini.
Ricevuto poco tempo fà dall'ESA il nuovo pro-
gramma di trasmissione, abbiamo constatato che
su questo canale sono state intensificate le tra-
smissioni di immagini di tipo APT (valea dire codi-
ficate come quelle ricevibili sul canale 1), ed e
quindi possibile ricevere una varietà di informa`
zioni meteorologiche che senz'altro completano
l'uso del sistema4
Di giorno è visibile l'altro emisfero, cioè il Nord
America (ogni singolo stato USA e contornato). il
Messico, il Venezuela, il Mar dei Caraibi, il Nord
Brasile. ad ancora il Sud America tino al Polo Sud,
compresa buona parte dell'Oceano Atlantico.
Sono visibili con molta chiarezza il Rio delle
Amazzoni. la Cordigliera delle Ande, le tempesta
sullo strettodi Magellano, il golfo nel quale sfocia il
Rio Parana che bagna le città di Buenos Aires e
Montevideo. Ben visibili sono inoltre le tanto tri-
stemente famose isole Falkland o Malvinas.
Nel Mar delle Antille e nel Golio del Messico si
possono vedere le formazioni di quei cicloni che
davastano sovente gli Stati Uniti.
Oltre a queste immagini, vengono trasmesse le
tre immagini totali all'infrarosso, al visibilee al va-
por acqueo (immagini E TOTALI) basta avere una
minima cognizionedi meteorologia, per prevedere
la variazioni del tempo a distanza di giorni.
Ancor più interessanti risultano poi le immagini
WEFA (vedi foto) nelle quali sono visibili le zonedi
alta pressione indicate con "H" e quelle di bassa
pressione indicate con una "T" con tutte le isobare
che sono linee che congiungono sulle carte geo-
grafiche tutti i punti della superficie terrestre aventi
uguale pressione atmosferica4
In tali immagini sono riportate anche le pertur-
bazioni in arrivo, come le vediamo nelle previsioni
del tempo trasmesse dalla RAL Nelle immagini Tre toto di cartine lsobarlchetrasmesse dal
WEFA sono riportate anche le direzioni dei vanti e Meteosat. ln tali immagini sono riportatele
le loro intensità, risultanoquindi utili per gli istituti temperature ln quota, le pressioni atmolie-
agrari e istituti di meteorologia, poichè permettono rlche, le dlrexlonl del venti e l trontl delle
di avere dati particolarmente aggiornati diverse perturbazioni.
Abbiamo ancora le immagini CTH sulle quaii
53
REVERSE
IMMAGINI NORMALI
-
_ f v - 1"
(mundo visibile) -'
10,20 11,20 C/Totnl (mondo vielblle)
14,16 13,40 E/Totil (mondo vapor-acqueo)
'I › i ` f, f' I` (ml) '_u
14,18 13,10 D/Total (mondo lnirerosso)
14,38 13,38 E/Total (monde "por-acqueo)
' -' “_ _ mlnldl prove) -M
' H l (mondo Intnroeeo) M
15.26 14,26 (immagine di prova)
15,30 14,30 E/Totel (mondo vlslhile)
' _~ - ' vlslb-inhermme
` vlelb-Inlnr.)
16,10 15,1a 'rm (mt ngI)
16,53 15,58 CTH (altezza nubi)
'1 i ' lnlremeeer i *w
' ^ iulm) l"
C/Totel (mondo al vlslblle)
WEFA (certlne lsobarica)
I :Z ` I"
IRV (Nord-America) Reverse
IRR (Sud-America) Reverse
(eerttne leobutee)\ Rent-r
i e. _ i (elfllne Inberiee) Neville'-
WEFA (cnrtlna lsobarlca) Reverse
WEFA (cartina isobarice) Reverse
. e m I
Oul mpru gll orerl dl treemlulone del secondo cenele del Meteout. Fecclamo preeente che le
lmmeglnl WEFA non sempre vengono trasmesse In REVERSE, qulndl u nelle prime righe notate delle
ecrltte o numeri “rovesclatl” bleoqne :ublto rlportave l'lnterruttore lu poelzlone NORMALE.
sono evidenziate le crocette dei meridiani e dei il colore della terra, si possono considerare ad
paralleli e indicate le altezze (non in metri ma in un'altezza di soli 300 - 500 metri,
leet) cioè in piedi (1 piede = 30,48 cm)A Quindi, Nelle tabella che riportiamo per il secondo cana-
senza ellettuare complicati calcoli, potremo già le. oltre ad indicare l'ora solare e quella legale,
dirvi che le nuvole di colore più intenso si trovano abbiamo anche indicato se per ricevere tali imma-
ad una altezza di circa 5.000 - 6.000 metri, quindi gini è necessario lasciare il deviatore dell'inversio-
più diminuisce I'intensità del colore più queste so- ne immagine in posizione NORMALE o in REVER-
no basse, così quelle più leggere, tanto da sfumare SE.
54
Oul mpu le zone del Nord America e Sud Ameri-
ca vlslblll tramite Meteosat nel nostro Imlslero.
DI Illo due lmmlqlnl lolall dl cul sl puo vedere ll
completa situazione metereologlcl del noltro
emlalero.
Per ricevere le immagini WEFA e delle AMERI- Greenwich cioè un'ora in meno rispetto al fuso
CHE come constatarete. è necessario commutare orario dell'ltalia.
l'interruttore in REVERSE e di questo potrete subi- Dopo un mese di ascolto, abbiamo constatato
to accorgervene, perchè le scritte con le indicazíod che saltuariamente, appaiono altre immagini quali
ni della data e dell'ora sullo schermo risulteranno ad esempio zone del Nord America. del Sud Africa,
invertite. metà pianeta ecc., e non essendo ripetitiva non
L'ora che viene visualizzata. come gia sapete, è abbiamo riportato i loro orari di ricezione nella
quella della ripresa dell'ìmmagine rilerita all'ora di tabella.
55
Sevi chiedessimoquel'e lo strumento più idoneo Scegliendo. ad esempio. una frequenze dl clock
e misurare con elevate precisione qualsiasi tre- di 5 Hz pari ed un tempo di:
quenza. rispondereste senz'altro un frequenzime- (1 : 10) : 0.1 secondi
tro digitale.
ll principio di funzionamento di tali strumenti e Per una frequenza di 2.000 Hz si leggono esat-
molto semplice. tamente
Come vedesi in fig. 1. sull'ingresso di una porte 2.000 x 0.1 : 200 lmpulsl
nand (ingresso A) viene applicata ia frequenza da
leggere, mentre sull'altro ingresso (ingresso B). la Eovvlo chediminuendo il valore delle frequenza
frequenza di clock. 4 da misurare. ad esempio 29 -30 - 31 Hz non e più
L'onda quadra generata dal clock (frequenza del possibile avere una lettura precisa in quanto, I'ul-
quarzo) fornisce ai contatori gli impulsi di "start" e time cifra di qualsiasi apparecchiatura digitale da
di "stop". infatti. non appena il segnale di clock un errore di + o -1 digit; in pratica` i230 Hz letti sui
passa dal livello logico "0"a| livellologico“1"que- display. potrebbero benissimo essere 29 o 31 Hz".
sti cominciano a contare gli impulsi presenti sul A questo punto. volendo ottenere un'elevete
terminale"A". Quando poi, il segnaledi clocktorna precisione di lettura anche per frequenze molto
del livello logico "1" al livello logico "0". i contatori basse. si potrebbe supporre che un frequenzime-
56
tro digitale non sia lo strumento più idoneo per
svolgere tale tunzione; adottando tuttavia qualche
semplice accorgimento, e possibile leggere anche
i decimali, stabilire cioè se una frequenza edi 29 Hz
oppure di 29,5 o di 29,9 Hz.
Come vedesi in tig 2 applicando sull'ingresso A
la frequenza di un oscillatore al quarzo al posto
della irequenza da leggere e impiegando quest'ul-
tima come frequenza di clock applicandola sull'in-
gresso B. si ottiene la precisione desiderata.
Ad esempio, se la frequenze applicata in “A”
risulta di 1 MHz (pari a t .000.000 di Hzal secondo).
applicando in "B" una frequenza di 50 Hz, il conta-
57
z . g g g a ßlnf ninna
Flg. 1 In un lr.-
quenzlmolrodlgll e,
ll quarto dalla ha"
del lampi vlcnc ullllz-
zato per lornlre al
conlalori gli lmpulsl
dl “Suri” e "Slap" e In
illo lauo di lampo,
vengono conlegglail
quanll impulsi della
lrequanza da leggere
(applicaia lull'ln-
grano A) riescono a
raggiunge" l conia-
lori
¦ ¦ II
A I ` l
| |
Flg. 2 Applicando
sull'lngmlo A la dll-
lerenu dl un quarzo
da 1 MHz e ullilxxan-
do. per gli lmpulal di
“alan” e “stop”, la
lrequenza da leggo-
ro, in quesic lampo
vangono conteggiati
quanll impulsi dalla
lraquanza da 1 MH:
riescono a raggiun-
gere l conlalorl.
'
Flg. 3 Applicando lull'lngreuo A (vedi
flg. 2) tre Identlche frequenze. ma con lor-
me d'onda allmmetrlche (vedi 1-2-3) ll fre-
quenxlmolro non valuterà tale dlfflrenzl a
lul dllplay leggeremo sempre lo :mao
ldentloo perlodo.
Ma, come si dice, risolto un problema. ne nasce Ad esempio se sulla prima portata sl leggono:
un altro.
Applicando ad esempio sull'ingresso "B" di flg. 2 1.3" mllllnoondl
le tre frequenze visibili in fig. 3, il "periodimetro"
passando sulla seconda portate si leggono invece
legge sempre lo stesso "periodo" anche se le tre
forme d'onda sono notevolmente diverse tra loro. : 1,” Inlllleooondl '
La prima, infatti. è un'onda quadra. perfettamen-
te simmetrica, per la seconda. invece. l'impulso _ mentre sulla terza portata avremmo solo:
positivo è più stretto di quello negativo, mentre
nella terza l'impulso positivo è più largo di quello :: ,3 mlllleeoondl
negativo
Per certe applicazioni è, tuttavia, molto impor- E sottinteso che si dovra usare sempre la portata
tante stabilire la larghezza dell'impulso positivo in più bassa, passando alla successiva solo quando
rapporto a quello negativo compare l'indlcazione di over-range.
Ad esempio. nei radiocomandi proporzionali e Le ultime due portate infatti, risultano panico-
essenziale che ponendo il ioistick in posizione di Iarmente utili per la misura di impulsi piuttosto
riposo (centrale), la larghezza dell'impulso positi- lunphi, mentre la prima ben si presta per la misura
vo rlaulti di 1,5 milliseoondi contro i 20 milliseoon- di impulsi alquanto brevi, interiori al millisecondo.
dl. circa, dell'impulso negativo (vedi figl 4). Ricordiamo nuovamentecheiltempo visualizza-
Per altre applicazioni. potrebbe essere necessa> to sui display si riferisce solo ad una semiondav
rio un impulso positivo largo esattamente 10 milli- pertanto, per stabilire la frequenza del segnale
secondi. quello negativo solo 4 milliseccndi e cosl d'ingresso. occorre misurare anche la durata del-
via. l'altra semionda e solo dopo averle sommate à
Per controllare questi tempi, è necessario che íl possibile ricavare la frequenza del segnale
periodimetro sia in grado di leggere separatamen- Ad esempio se la durata della semionda positiva
te sia la durata della semionda positiva che di quel- edi 150 millisecondi equella della semioncla nega-
la negativa. tivae di 350 millisecondi. il tempo totale risulta pari a:
Poichè. inoltre. sia in campo modellistica che ln
molte altre applicazioni digitali si ha la necessita di
leggere dei tempi anche notevolmente diversi tra 150 + 350 : 500 Inllllleooml (0,5 mill)
loro` da pochi microsecondi sino ad alcune centi-
naia di mlllisecondi. lo strumento che vi proponia- Cha corrisponde ad una frequenza di:
mo copre un campo di misura che va da 0,001
millieecondi (1 microsecondo) sino a 999,9 milli- 1.000 : 500 : 2 III:
secondi, diviso in tre portate successive:
1) : da 0,001 a 9,999 mllllucodl A questo punto avrete senz'altro capito qual'e ll
2) : da 0.01 a 99,99 mllllseoondl funzionamento di questo strumento, passiamo
3) = da 0,1 da 900.0 mlllllocondl qulndi alla spiegazione dello schema elettrico.
59
W .. W ,w LFZU. 'ban â W ›, nfñwfiwfuu! ...w k W _ r
I :In:
un ¦¦
W
:5.55 . 25:: .__ :5.2 :il:
_. W è; ,. w.. .ãwìfii _
SCHEMA ELETTRICO
In figA 5 abbiamo riportato lo schema elettrico di
i -- nf '
«nm questo misuratore di impulso singolo.
T'
“_ 2 FJ,s.
"Uriv i?
..4.
Poichè lo strumento deve servire per misurare
"_ un impulso prelevato dall'uscita di un integrato
TTL` C/MOS o di qualsiasi altro circuito, abbiamo
- aå adeguato la sua sensibilità a tale esigenza. pertan-
to all'ingresso di questo dispositivo. è possibile
š
E
gang
nasa
â"
“E applicare qualsiasi segnale di ampiezza superiore
un ø â ai 2 VoltÀ
55%: :sg: a2,
TR1 : NPNt po 86.231
NPN l po 80.231
61
*nm
F156 Dlsegnolgrlndu-
u naturale del clrcullo
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Flg. 1 Sul Inlo appello del
clrcullo tumulto vlslblloln
Ilg. 6 mcnlereßl due dlodl
led e I qulflro display, poll-
zlonandoll In modo ch. Il
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Flg. 9 Connmlonl vista da copra degli Integrati e del translator 86.328 ville lllvoce
da lotto. Perl dlodl led ricordatevi che ll tonnlnllo plù lungo è I'lnodo, cio. quello che
vo collegato Il positivo, mentre ll più corto o Il catodo e Indro lompro rlvolta veno ll
Oølløttor. del due tronolator TI" - TRZ.
idoneo a pilotare quattro display a sette segmenti. sia troppo lunga per la portata prescelta. In questo
Aquesto punto il misuratoredi impulsi potrebbe caso i display visualizzeranno solo degli 0 che in-
già funzionare, tuttavia, aggiungendo qualche al- dicheranno che siamo “fuori scala" e contempora-
tro componente è possibile migliorarne ulterior- neamente si accenderà anche il diodo led (DL2) di
mente il funzionamento; ad esempio, al momento “OVER-RANGE"4
dell'accensione, in assenzadi un segnale d'ìngres- ll llip-ilop lCl/B, contenuto sempre nell'interno
so. sui display compariranno dei numeri casuali. dell'integrato 60.4013 viene, in tale schema, strut-
aggiungendo una resistenza (R8), duediodi (DS4e tato esclusivamente per questa funzione.
D85) ed un pulsante,(Pl), si ha la possibilità di ll nand IG1/B` invece, collegato sul terminale «Q
azzerare i contatori cancellando, nel contempo, di lC1/A, viene usato per pilotare tramite il transi-
questi numeri dai display4 stor TR1 il diodo led DL1. Quest'ultimo, intatti, si
Inoltre. eliettuando una misura, può capitare accendere ogni qualvolta verra applicato all'in-
che la durata dell'impulso che stiamo misurando grasso dello strumento un segnale di ampiezza
superiore ai 2 Volt, segnalando cosl la presenza di Rovesciate quindi nuovamente lo stampato in
un impulso da conteggiare. modo cla-montarlo, insieme a tutti gli altri compo-
Nel caso che questi, tuttavia, avesse un'amplez- nenti suil'aitra "faccia" dello stampato. di lato al
z_a troppo elevata (superiore ai 12 Volt) dovrà esse~ compensatore CB.
re ridotto collegando in serie ad R1 una resistenza Ricordiamo, inoltre, che poichè questo compo-
da 5.600 o 6.200 ohm in modo da non sovraccarica- nente non ha i terminali polarizzati, potrete inserir-
rei due diodi di protezione DS1-DSZ collegati ai- lo sullo stampato, in uno qualsiasi dei due sensi?-
I'ingresso del misuratore d'impulsl. _ Una volta terminato il montaggio di tutti i com-
L'intero circuito potra essere alimentato con una ponenti. non vi rimaneche saldare sui relativi capi-
comune pila da 4,5 volt, oppure con urla tensione corda i terminali del cavi che vanno al doppio
stabilizzata di 5 volt. commutatore SZ, ai deviatore Si al pulsante P1 ed
Precisiamo che il consumo di tutto ll circuitoe dl alla pila o al circuito d'alimentazione, utilizzando,
circa 200 miiliamper. per questo scopo. del comune cavetto non scher-
mato e seguendo attentamente le connessioni ri-
portate sullo schema pratico di montaggio.
REALIZZAZIONE PRATICA Per quanto riguarda invece il collegamento con
la boccole d'ingresso, dovrete servi rvi di un cavetto
ln tig. 6 e v' bile il circuito stampato siglato schermate collegando la calza metallica di scher-
LX.613 necessario per la realizzazione di questo mo da un lato alla massa del circuito stampato e
progetto. dali'aitro lato alla massa della boccole d'ingresso.
ll circuito e a doppia taccia a tori metallizzati, Aquesto punto, non vi rimane che inserire i quat-
quindi non dovrete effettuare nessun ponticello tra tro integrati nei relativi zoccoli` regolare il com-
i due lati del circuito stampato. in quanto lo stesso pensatore CB a "metà" corsa (con la mezzaluna
strato metallico deposto ail'interno dei fori, ne as- dorata rivolta verso il condensatore 67) e fornire
sicura il collegamento elettrico. tensione al circuito.
lnízierete quindi il montaggio cominciando dai Cosi lacendo, sarete gia in grado di misurare con
componenti di minori dimensioni, le resistenze, gli un'ottima precisione la duratadi qualsiasi impulso.
zoccoli per gli integrati e i diodi, per i quali vi Se poi siete particolarmente meticolosi, disponete
consigliamo di controllare ia polarità con un tester di un trequenzimetro e volete sempre la massima
poiche non sempre la tascetta di riferimento che precisione potrete collegare il vostro trequenzime-
dovrebbe essere presente in prossimità del katodo tro tra il punto TP1 e la massa per leggere la tre-
è stampata nell'esatta posizione. quenza deil'oscillatore al quarzo (1 MHz), ritoc-
Dopo i diodi, potrete montare l'impedenza JAFt, cando lievemente la posizione del compensatore (38A
i condensatori ceramici, quelli poliestere. ed il
condensatore elettrolitico Cit. facendo attenzio-
ne a non invertire la polarità dei terminali e per
ultimo monterete il compensatore CS. Una volta COME Sl USA
montati tutti i condensatori potrete inserire anche i
transistor collocandoli con la parte "tonda" del L'uso di questo strumento e molto semplice. Le
corpo come visibile nello schema praticodi iig. Be uniche operazioni da effettuare sono, nell'ordlne:
come riportato anche sui disegno serigratico pre- i) selezionare tramite ii deviatore 51 Ia polarità dei
sente sul circuito stampato. segnale di cui sl vuole misurare la durata;
Per quanto riguarda il montaggio dei quattro 2) selezionare tramite il devitore SZ la portata che
display e dei due diodi led DL1 e DL2, questi do- si ritiene più opportuna:
vranno essere applicati suli'altra "faccia" del cir- 3) pigiare per un istante il pulsante oi azzeramento P1:
cuito stampato, quindi, rovesciatelo e saldate per Dopo di che non ví rimane che leggere sul die-
primi idue diodi led, paly (espressa direttamente in millisecondi) la du-
Ricordatevi che anche i terminali di questi diodi rata dell'impulso.
sono poiarizzati; generalmente, il terminale che 4) Nel caso dovesse comparire l'indicazione di
fuoriesce dal catodo è più corto di quello che luo- "over-range" (led DL2), non dovrete tar altro che
riesce dall'anodo. Fate attenzione quindi, nel mon- selezionare la portata successiva (se ad esempio,
tarii, ad inserirli sul circuito stampato in modo che vi trovate sulla prima portata, dovrete passare alla
il terminale più corto sia rivolto verso I'interno dello seconda e cosi via) tramite il deviatore S2.
stampato.
Analogamente, anche l quattro display devono
essere montati tenendo conto della disposizione
dei loro piedini. Prima di stagnarli sul circuito COSTO DI REALIZZAZIONE
stampato. dovrete controllare, con un tester com-
mutato sulla portata ohm x 10 oppure ohm x 1, le Tutto II materiale necessario per tale realizzazione
posizioni del terminale del punto decimale "dp" cioe circuito stampato siglato LX.613, resistenze,
collegando ii tester tra il terminale "k" e "dp". Una condensatori. compensatori, display, integrati con
volta individuata la posizione del punto decimale relativi zoccoli, quarzo, diodi e commutatori L 60.000
sul display, inseritelo sul circuito stampato in mo- Il solo circuito stampato siglato LX.613 _. L. 8.000
do che sia rivolto verso i due integrati ICZ ed IC4. l prezzi sopraindicati non includono le spese
Per ultimo, montate il quarzo XTAL. postali.
65
Quando si 'Inizia una rubrica come questa dedi-
cata al ricetrasmettitori. si sa come si inizia ma non
come si finisce. Il nostro programma era preparato
in modo da concludersi abbastanza velocemente.
condizione che non possiamo più rispettare per-
chè. chiedendoci di introdurre anche un “capitolo”
dedicato ai sistema PLL. non possiamo certamente
trattare l'argomento in poche pagine.
Ciò sarebbe anche possibile. ma non porterebbe
certo ai lettori alcun vantaggio perche ne conosce-
rebbero il solo principio teorico e. volendo in prati-
ca tentare qualche realizzazione. ne otterrebbero
solo un'immensa delusione.
TRASMET ITORI
Le vostre lettere sono una conferma di ciò e la In nanzitutto. come si effettua u na comparazione di
richiesta di “parlare” dei circuiti a PLL significa che frequenza e una comparazione dl fase.
quanto a te letto fino ad oggi altrove. non ha Tutti saprete senz'altro come funziona lo stadio
risolto mi mamente il vostro problema e i vostri "miscelatore" di una supereterodina: la frequenza
dubbi in merito. captata dall'antenna viene miscelata con la fre-
Le domande sono sempre le solite: quenza generata dall'oscìllatore locale e sulla sua
uscita se ne ricavano altre due. ottenute somman-
=come costruire un valido VFO per lo stadio oscil- do e sottraendo il valore delleduefrequenze appli-
latore? cate all'ingresso dello stadio miscelatore.
= perche il PLL non riesce ad agganciare. oppure Ad esempio. se all'ingresso di tale stadio viene
si sgancia cambiando canale? applicata una frequenzadi 1.500 KHze l'oscillatore
= come sintetizzare una certa frequenza? locale genera una frequenza di 1.955 KHz. in uscita
= perchè un divisore X100 divide inspiegabilmen- del miscelatore avremo:
te X101?
= come ottenere sintesi con canali a 10-50-100 1.055 + 1.500 : 3.455 KH:
KHz e cosi via. ' 1.055 - 1.500 : 455 KH:
Questi problemi e molti altri possono essere Di queste due frequenze. si elimina la frequenza
facilmente risolti conoscendo con precisione il della SOMMA e si utilizza la seconda. di valore
funzionamento di un circuito a PLL ed I suoi "pic- standard. sulla quale accordare poi le medie fre-
coli trucchi" di progetto. Diversamente perdereste quenze. cioe i 455 KHz.
solo molto tempo e. dopo giorni di prove e riprove. Se nello stesso miscelatore applichiamo due
finireste con l'abbandonare questo tipo di circuito frequenze molto vicine tra di loro. ad esempio
ritenendolo troppo cvitico o difficoltoso da realiz- 1.500 KHz e 1.502 KHz. ne ricavaremù Sempre due
zare. frequenze. e precisamente:
Noi invece vi dimostreremo. e voi stessi potrete
constatarlo realizzando l progetti che vi proporre- 1.502 + 1.500 : 3.002 KH:
mo. che questo circuito non ha nulla dl misterioso 1.502 - 1.500 : ZKHZ
e progettarne altri. conoscendo ciò che dovete fare
e ccsa non fara. sara molto semplice. Come si potrà constatare. dalla differenza di
Per raggiungere questo scopo, è necessario par- queste due frequenze si ricava un segnale a 3.002
tire da ZERO e. passo per passo. arrivare alle con- KHz pari a 3 megahertz e un segnale a 2 KHz (cioè
clusioni più elaborate. Questo perche il sistema a un segnale di bassa frequenza a 2.000 Hz). Se le
PLL non viene impiegato solo nei ricetrasmettitori due frequenze all'ingresso di un miscelatore risul-
ma anche in demodulatori stereo in FM. demodula- tassero poi uguali. ad esempio entrambe di
tcri AM. nei codificatori FSK, nei controlli di veloci- 1.500.000 Hz. dalla differenza (in questo caso non
tà dei motori sincroni ecc. consideriamo la somma) si otterrebbe un batti-
mento 0. infatti:
66
Considerate le Innumerevoll richieste, descriveremo ln questo artico-
lo I clrculll oscillatorl Phase-Locked-Loop, più comunemente cono-
sciuti con la sigla PLL. II sistema è Il classico clrculto Impiegato nel
rlcetresmettltorl per ottenere, con la sintesi di frequenza, più canali,
facilmente commutablll e tutti molto più stabili, pur utilizzando un
solo quarzo.
RANSISTOB a
1.500.000 a 1.500.100, dalla sottrazione se ne rica-
F10 Fl verebbe un segnale di BF di soli 100 Hz:
Fl 51-"
1.500.100 - 1.500.000 : 100 Hz
E su questo principio che funzionano tutti l cer-
cametalli considdetti "a battimento". In tali appara-
ti esiste, infatti, un oscillatore a quarzo per ottenere
la frequenza di RIFERIMENTO e un oscillatore II-
fl
bero (BOBINA ESPLOFIATFIICE) sintonizzato sul-
la stessa identica frequenza per ottenere un batti-
Fly. 1 Applicando lugll Inglese! A- menta 0. Quando la bobina esploratrice viene po~
B dl un Nor Esclusivo due diverse sta in prossimità dl un metallo, la sua frequenza sl
frequenze lull'ueclta C ci ritrovere- abbassa di qualche centinaio dl Hertz. ricavando-
mo una frequenza pari alla somma dl ne così un segnale di BF idoneo a pilotare un alto-
F1 +F2 e un'altre frequenza ricavata parlante.
lottraendo F1-F2. Dopo Il filtro Questo primo esempio di comparatore di fre-
paul-blue composte da III-62 rl- quenza non è pero ancora sufficiente a spiegare
nultcri pmente solo la frequenza esaurientemente il lunzionarnento del comparato-
più bleu, cloù F1-F2. re di fase e di frequenza di un sistema a PLL anche
perchè. in un ricevitore o in un cercametalli, lo
stadio miscelatore viene ottenuto utilizzando un
transistor mentre, in un circuito PLL si usa preferi-
bilmente` a questo scopo, una porta logica a NOR-
ESCLUSIVO.
Con un NCR-ESCLUSIVO è possibile ottenere
due comparazioni, quella di frequenza e quella al
fm.
COMPARAZIONE DI FREQUENZA
q. 2 Se aull'lngreuo A appli- Iniziamo dalla fig. 1 dove vi presentiamo un cir-
chllmo una frequenza da 1.500.000
cuito con un NCR-ESCLUSIVO usato come com-
Hz e su B una frequenza dl 1.500.100 paratore di frequenza. Esaminando tale circuito
Hz sull'uaclta ritroveremo una Ire-
noteremo. collegati ali'uscita della porta loglca.
quonza dl 3.000.100 Hz e una dl 100
una resistenza R1 ed un condensatore C1. che
Hz. Se il filtro pane-bano è calcola- formano un elementare filtro passa-blue.
to per eliminare tutte le frequenze
Applicando due frequenze ai due piedini di in-
magglorl dl 000.000 Hz, sul punto D
gresso A e B della porta logica, sulla sua uscita nel
risulterà presente solo la frequenza
punto ""C, cioe prima del filtro passa-basso. otte-
del 100 Hz.
niamo due frequenze distinte, derivanti dalla
lemma e dalla differenze dei due segnali, cioe F1
67
Flg. 3 Se l'amplom del uguale da
100 Hz raggiunge un massimo dl 5
volt positivi, lI condensatore del lIltro
paul-bano (vedi tig. 2) sl cancherù
o al acarlcnera da 0 a 5 volt alla Ire- q. 4 Se questo ooolllatorl. (appli-
quenza dl 100 Hz. Ouelta lenllone, cando 2,5 volt al dlodl varlcap). oscil-
come spiegate, urvlra per alimenta- la a 1.500.000 Hz, potremo gli nell:-
re l dlodl varlcap posti sulla bobina ure un semplice clrculte PLI. come
delroeclllatore variabile. riparato in ng. s.
68
A questo punto, risultando perfettamente identi- "slittare" in frequenza, quindi è necessario che ll
chela due frequenze in uscita del NOR - ESCLU- nostro PLL istantaneamente sia In grado dl valuta-
SIVO avremo un battlmento 0, infatti: re se l'oscillatore tende a salire o scendere in fre-
quenza e, istantaneamente, provveda a correggere
1.500.000 - 1.500.000 : 0. tale slittamento.
ln tali condizioni il condensatore non potrà più A questo punto entra in azione la COMPARA-
caricarsi ne scaricarsi in quanto ai suoi capi non ZIONE DI FASE la sola in grado di aumentare o
esisterà più alcun segnale alternato come si aveva ridurre istantaneamente di pochi milllvolt la ten-
in precedenza dal battimento di due frequenze di- sione già presente sui diodi varicap percorreggere
verse. ll condensatore, percio, manterrà la tensio- con queste piccola variazioni ogni più piccola va-
ne di carica immagazzineta precedentemente e, di riazione di frequenza.
conseguenza, manterrà Invariata la tensione di Per spiegare come awiene questa com parazio-
controllo sui diodi varicap. ne di fase dovremo in primo luogo precisare che
A questo punto, usando un termine tipico per sugli ingressi del NOFl è sempre presente un se-
questo tipo di circuito. il sistema e “AGGANCIA- gnale DIGITALE (l'onda sinusoidale deve sempre
T0". cioè si è stabilizzato sulla frequenza voluta. essere convertita in onda quadra) quindi non do-
È abbastanza intuitivo che la frequenza che noi vremo più considerare il NOFt come un vero e pro-
desideriamo «agganciare» dovra essere generata prio integrato digitata.
del VCO nel campo di tensione in cui lavora íi Come tutte le porte digitali, anche ii NOR-
NOR~ESLUSIVO. ESCLUSIVO dispone owiamente di una sue TA-
Se. ad esempio. per ottenere la frequenza di VOLA DELLA VERITÀ che forniee. a seconda del
1.500.000 Hz tosse necessario applicare sui diodi livello logico applicato sui suoi ingressi, un livello
varicap una tensione di 9 volt, riuscendo il NOR- logico corrispondente in uscita.
ESCLUSIVO a fornire un massimo di 5 volt, ll PLL
non riuscirebbe mai ad agganciarsl. TAVOLA VERITÀ NON-ESCLUSIVO
COMPARAZIONE DI FASE ingresso A ingresso B Usciln C
.l F
._F
Flg. 0 Se la lrequenza del VCO, appllcala aull'lngreuo B. londeuea allllara e pamre coil
da 1 .500.000 Hz a 1.499.900 Hz. la dllleranza dl lau aul dua lngraul el modlllcherebbe a In
ulclla del Nor Illmveremmo un'onda quadra ln cul la umlonda paslllvl rlaulla plù LARGA
dalla oemlonda negallva. Rlsullando Il "puo" poelllvo maggiore del negallvo, la lenslona lul
condensatore aumenlerå.
Liv.
Flg. 10 Utilizzando un
quarzo da 1 MHz ad Inu-
rando tra l'usclta dei VCO e
raiiro Ingresso del Nor un
DIVISORE DIGITALE. pos-
siamo ricavare qualsiasi
uanza corna vedremo
In fig. 11 a tig. 14.
71
Flg. 11 Goal. con un
quarzo da 1 MH: a dlvl-
dlfldo la 1requanu dal
VCO dl 26 volte, lugll
Ingreul A-B avranno
ampre 1 MHz anche a0
I'oaclllalon ganara una
Iraquanu dl 26 MHx.
73
,E
“Il”
A1:; *T* igm; Tm;-
m mi:
CEIIIIAIÃ
Flg. 15 8. gli mmpl dponltl In tig. 11-12-13-14- pomno riluitlre vliidi per milzurl
dal trasmettitori nu deienninlin iuquonzn tim, non risultano più vlntagflosi per rail:-
uro riccirnmnttliori “muiticanlil”. Pu ottone" umprn con un mio quarto molteplici
,lslrfrA`
Irequenze. conviene utilizzare del dlvllori ptogrammahiil, collegati a dni commulliori
binari o dip-lwitch.
C'.
.L$T:_ PF!!
' '-_'¦
" "1'«“`""`
Fig. 10 Se come prima dlvlnore x10 abbiamo utiilxznta un integrato ECL, (non sono
programmabili) per potcf oitemr. tanti anali quanti potulmo ottlnlmc con Il circuito
di ilg. 15, occorra ridum in mqucnu dui quam di ritorimonto di 10 volto, cioi utilimn
un quarzo da 0.1 MHz, anzichè una dl 1 MHz.
La frequenza che ottenerne in uscita dal VCO. Perciò, a prima vista, il quarzo da 1 MHz risulta
sarà data dalla semplice formula: più vantaggioso poichè si ottiene un risparmio di
almeno due divisori per 10, Utilizzando come tre-
Freq. quarzox FAfiOREdldIvisiono : Freqd uedta quenza di riferimento un quarzo da 1 MHz. doven-
do dividere da 20 a 25. all'uscita del VCO otterremo
ll FATTORE di divisione si ottiene addìzionando queste frequenze:
Numunlta+Nu|Ldednex10+NmLomtlnlllxiOO Freq. quarzo x Fattore dividono : Freq. ulelta
Se nei commutatori digitali abbiamo impostato il 1 MHz x 20 = 20 MHZ
numero 123. il FATTORE di divisione risulterà pari a: 1 MHZ x 21 = 21 MHZ
1 MHZ x 22 = 22 MHZ
3+ 2110+ 1x100=123 1 MHZ x 23 = 23 MHz
1 MHZ x 24 = 24 MHz
Prendendo sempre come frequenza di riferimento 1 MHZ X 25 = 25 MHZ
1 MHZ. la frequenza che otterremo in uscita dal
VCO risulterà pari a: (vedi tigÀ 15) Cioè solo 0 trequonn diverse. distanti l'una dal~
l'altra di 1 MHZ.
1 MHZ x1232123 MH: Utilizzando invece come riferimento. un quarzo
da 10 KHz, potendo dividere da 2.000 a2,500 volte,
lmpostando sui commutatori digitali il numero otterremo sull'uscita del VCO molte più frequenze:
075. si otterrebbe in uscita una frequenza dl:
Freq. quarzo x Flttorodlvlelone : Freq. uscita
1 MH: X 075 : 75 MHZ 0.01 X 2001 = 20.01 MHZ
ln teoria si potrebbe a questo punto pensare che. 0.01 x 2002 = 20,02 MHZ
impostando qualunque numero sui commutatori 0.01 x 2003 `= 20.03 MHz
digitali, compresi tra 001 e 999. si possano ottenere 0.01 x 2074 = 20.74 MHZ
con lo stesso circuito, tutte le frequenze comprese 0.01 X 2075 = 20.75 MHZ
tra1 MHz e 999 MHz. in realtà. non esiste un VCO 0.01 x 2346 = 23.46 MHz
in grado di coprire una così ampia gamma di ire- 0.01 X 2347 = 23,47 MHZ
quenze applicando ai diodi varicap una tensione Cioè un totale di 501 Irequenn diverse. distam
compresa fra un minimo di OVolt ed un massimo di ziate una dall'altra di soli 10 KHZ.
5 Volt circa, Come potete vedere. la scelta della irequenza
Pertanto, anche se possiamo predisporre i nostri generata dal quarzo di riferimento. determina non
divisori programmabili per dividere da un minimo solo il numero dei divisori ma anche il numero di
dit ad un massimodi 999 volte, potremo utilizzarli "canali" che si possono ottenere con uno stesso
per la sola gamma di escursione dove ein grado di circuito,
lavorare il VCO, applicando sui diodi varicap. co-
Se a noi interessasse raggiungere i 25 MHz. par-
me abbiamo detto. una tensione da O a 5 volt.
tendo da 20 MHz. con dei canali distanziati di soli '
50 KHZ. Cioè 20.150 v 20.200 - 20.250 - 20.300 ecc..
dovremo necessariamente scegliere come ire-
LA FREQUENZA DI RIFERIMENTO quenza di riierimento un quarzo da 50 KHz.
Ovviamente. in iunzieneal quarzo di riferimento
Erroneamente si potrebbe pensare che per la da noi scelto dovremo stabilire di conseguenza, ia
scelta della frequenza di riferimento risulti più van- catena di divisori necessaria. Ritornando ancora
taggioso ed economico. impiegare quarzi a tre- all'esempio precedente. volendo realizzare un PLL
quenze il più elevato possibile perchè. cosi facen- che copra da 20 a 25 MHzl avremo:
do, sono necessari meno integrati DIVISORI.
In elietti. se volessimo realizzare un PLL che Frequenza Quarzo Divisione
copra la gamma da 20 a 25 MHz e volessimo utiliz-
20-25 MHZ 10 Khz 2.000 - 2.500
zare. come frequenza di riterimento. un quarzo da
20-25 MHZ 25 KHZ 800 - 1.000
1MHz. oppure da 0,01 MHZ (pari a 10 KHZ). utiliz› 20-25 MHz 50 KHZ 400 - 500
zando di nuovo la formula riportata all'inizio: 20-25 MHZ 100 KHZ 200 - 250
Froq.dluscltl : Freq. quarzo : Fattoredldlvldone 20-25 MHZ 500 KHZ 40 - 50
20-25 MHZ 1 MHZ 20 - 25
per un quarzo da 1 MHz dovremo disporre di una
catena di divisori in grado di dividere: Così per canal izzare questa gamma di frequenza
con "salti" di 10 KHz. dovremo utilizzare 4 divisori
20 MHZ : 1MHz = 20 volte programmabili per 10. se volessimo invece dei “sal-
25 MHz : 1 MHZ = 25%". tl" di 25 o 50 o 100 KHz. ci occorrerebbero 3 divisori
Per un quarzo da 0.01 MHz dovremo disporre di sempre per 10 e. se volessimo ancora una canaliz-
una catena da: zazione con "salti" di 500 KHZ o 1 MHz, dovremo
disporre solo di 2 divisori programmabili per 10,
20 MHz : 0.01 MHZ = 2.000 volte In pratica. disponendo di un quarzodi riferimen-
25 MHZ : 0.01 MHZ = 2.500 volt. to a 25 KHZ. impostando sui commutatori binari il
75
Flg. 11 Per non uillixflr. com. primo diviso" un ECL, i ponlhiiø modifica" Il circuito,
mlunqnndc uno :indio “mismllion” che convorin la iroqunnu del VCO nd una iro-
quonzl che può un'. accolti. dl un qullnilli TTL. Anche “coli lmnda rlnplrmim
un cono ECL, occorre anche vllular. lo svlnhgglo della compilazione dei circulio od il
collo del quam dal mlscclaioro.
uh
nuova eleflmnica
Flg. 20 Schml olmrlco dl un secondo onclllaìou che polnmo ullllmn per genlnn *
i la lnqucnu dl fllorlmnnlo dl un PLL che utlllm un lnlogralo TTI.. Quale cocllllìon può l
1 funzionare Inchn con quarzl da 10 ll, Il compcnulm prounto nel clrculìo lam pit A;
corrnggue Ivonhull lollcranzo del quarzo.
R JL
SN'IMM
Dluqno a grandezza nuurnl. dal Connmlonlmh da
drculio Impala. :apra doll'lnhgmc.
“I Il!!
Flg. 21 Schema'
elettrico dl un um-
pllcc dlvlsorn pro-
gummahllo.
u-u
'Umm I ..L-..._
"Il __*"“,"
u~l '
, .
004001 004017 .› › !
oppure: . lizzazione pratica di alcuni schemi di divisori pro-
grammabili proseguendo poi, nei numeri succes-
145-140:5MH1 sivi, con tutti i tipi di oscillatori che potrete impie-
1ß-140:0MHI gare, i vari schemi di comparatori di fase e di
frequenza. il calcolo dei filtri passa-bassoe le varie
Owiamerite sfrutteremo sempre la frequenza rl-
soluzioni circuitali più valide tali da portare il vo-
cavata dalla sottrazione. cioe 5-6 MHz. Per cono- stro lavoro ad un sicuro risultato positivo.
scere quale catena di divisori applicare dopo lo
stadio miscelatore, conoscendo le frequenza dal
quarzo di riferimento. 0.1 MHz e I'escursione desl-
derata, cioe da 5 a 6 MHz, dovremo eseguire questa UN PO DI PRATICA SUI DIVISORI
semplice operazione:
Ricordatevi che, per imparare presto e bene, e
GMItz:0,1 :00 sempre necessario prendere il saldatore e provare
SMMZIIJ :50 in pratica quanto studiato in teoria. Così facendo si
riesce molto più velocemente ad assimilare quello
ln pratica ci occorre una “catena di divisori pro- che, leggendo, non ci e parso molto chiaro
grammabili" in grado di dividere da 50 a 60 volte la I progetti che vi presentiamo che consigliamo dl
frequenza ln ingresso. montare e provare, sono tutti divisori programma-
Questo sistema presenta fondamentalmente il bili che. oltre a servirci per futuri oscillatori a PLL,
vantaggio di risparmiare un divisore ECL sempre potranno essere utilizzati anche per tante altre ap-
molto costoso, però, se consideriamo il costo di un plicazioni. quali timer, sintetizzatori generatori di
secondo quarzo e la complicazione circuitale che frequenza campione ecc4
deriva da questa contigurazione, a nostro avviso. è Vi diremo subito che i divisori possono essere
sempre vantaggioso utilizzare un prescaier EGL. realizzati in tre configurazioni principali:
1) DIVISORE CON DECODIFICA DIRETTA
FREQUENZA OI RIFERIMENTO VARIABILE Conta in avanti e il numero impostato sulle
uscite del contatore corrisponde al numero di
In fig. 18 vl presentiamo una “variante” che puo divisioni che vogliamo ottenere.
essere utilissima per realizzare ad esempio del 2) CONTATORE INDIETRO
semplici VFO. Conta all'lndieiro e il numero impostato sul
ll principio di base dal funzionamento e sempre commutatore binario corrispondente ai nu-
lo stesso con la differenza che, anzichè utilizzare mero di divisioni che vogliamo ottenere.
dei divisori programmabili. si utilizza una catenadi
3) CONTATORE AVANTI
divisione FISSA e si VARIA la frequenza dell'oscil-
Iatore di riferimento. Conta in avanti, pero, sul commutatore binario,
occorre impostare un numero diverso (di
Cosi facendo, si ottiene in uscita una frequenza
complemento) dal numero di divisioni che
che sarà date ancora dalla stessa formula: vogliamo ottenere.
a. rifor. l Num. div. : Freq. uscita Se disponete di un oscillatore a quarzo da 1 MHz,
Ad esempio, volendo realizzare un VFO a sinto- oppure di un generatore di onde quadre. anche
nia che copra la gamma di frequenza da 100 MHz a ottenuto con un normale NE.555, e il segnale gene-
110 MHz, e possibile realizzare un oscillatoredl BF rato lo applicate all'ingresso di questi divisori, po-
ad onda quadra. in grado di oscillare da 100.000 Hz trete subito rilevare` applicando un frequenzimetro
a 110.000 Hz, e realizzare una catena di divisori digitale sull'uscita, la frequenza che esce da questi
FISSA che divide n.000. Ruotando il potenziome- divisori impostando un qualsiasi numero sui corn-
tro dell'oscillatore variabile in modo da ottenere mutatori binari e quindi constatarete che quanto
frequenze di riferimento pari a 1004000 Hz, 100.010 spiegato in teoria corrisponde effettivamente alla
Hz, 100.020 Hz e 108.710 Hz, all'uscita del VCO pratica.
otterromo:
81
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Fiq. 29 Connessione del
SNJMIS e disegno a gun-
dlzu naturale del circuito
stampato del progetto rl-
portato In tig. 26.
III,
divisa per il numero che abbiamo scelto, Cosi, se
applichiamo una frequenza di 1 MHz avremo:
Uscita collegata Freq. ottenuta ln uscita .
1 divide x2 = 500.000 Hz
2 divide x3 = 333.333 Hz
3 divide x4 = 250.000 Hz
4 divide x5 = 200.000 Hz
5 divide x6 = 166.666 Hz
6 divide x7 = 142.875 Hz
7 divide x8 = 125.000 Hz
8dividex9 = 111.111 Hz uimva eleummna
9 divide x10 = 100.000 Hz
In tig. 22e visibile lo schema pratico. Consideran- nari che, per la caduta di tensione introdotta dai
do la sua semplicità, riteniamo superflua qualsiasi diodi posti in serie ai commutatori stessi. non risul-
spiegazione. Per risparmiare un commutatore a terebbero più idonei a pilotare correttamente l'in-
nove posizioni, abbiamo utilizzato dei normali ter- gresso di reset dei contatori,
minali che collegheremo. con un tilo qualsiasi, sul L'integrato SN 7474 serve invece per allargare
piedino 5-6 del l'inverter ICZ/B. il circuito può esse- l'impulso di conteggio che, diversamente, risulte-
re alimentato con qualsiasi tensione compresa trai rebhe molto stretto se prelevato, come normal-
5 ed i 15 volt. mente avviene` dall'uscita del reset.
Anche se questo circuito è realizzato con inte-
DIVISORE flno I 990 ASINCRONO grati tipo TTL in gradodi lunzionare correttamente
lino a lrequenze di 20-30 MHz, a causa della conti-
ln tig. 23 riportiamo Io schema di un divisore da1 a gurazionecircuitale, il divisore programmabile co-
999 che utilizza dei normali contatori x10, tipo si ottenuto puo generare degli errori di conteggio
SN.7490. quando la frequenza di ingresso supera i 6-1 MHz.
Questo contatore conta in avanti e. quindi, il La causa di questo errore è dovuta al tatto che i
numero impostato sui commutatori binari corri- contatori, essendo tutti ln serie lu loro, ricevono
sponde al numero di divisioni effettuate dal diviso- gli impulsi di clock ritardati, uno dopo I'altro, dal
re. tempo di propagazione dell'impuiso stesso nell'in-
Con tre di questi divisori. avremo la possibilitàdi tegrato che lo precede.
dividere la frequenza in ingresso da 1 lino a 999 e Come potete vedere in tig. 30, portando all'ingres-
quindi. applicando ail'ingresso una trequenza da 1 so del primo contatore l'impulso di clock della fre-
MHz. potremo ottenere in uscita moltissime fre- quenza da dividerel lo stesso impulso si presenta
quenze (per la precisione 1.000). A titolo diesem- all'ingresso del secondo divisore ritardato di circa
pio possiamo avere: 30 nanosecondi (tempo di propagazione dell'inte-
grato). Sul terzo contatore il segnale giungerà
dlvlw 005 : 200.000 H1 quindi con un ritardo di 30 + 30 nanosecondi e
dlvllo 010 : 100.000 Hz sulla sua uscita avremo ancora un ritardo di 30 +
diviso 020 : 50.000 HZ 30 + 30 = 90 nanosecondi. Aggiungendo a tale
diviso 100 : 10.000 Hz ritardo i tempi di ricarica e di reset, si può arrivare a
divllo 200 : 5.000 Hz 100/120 nanosecoridi che equivalgono ad una lre›
dlvllo 500 : 2.000 Hz quenza di circa 8 MHz. Pertanto, se applichiamo
dlvllo 990 : 1.001 Hz all'ingresso del circuito di divisione una frequenza
In questo circuito il transistor TR1 e I'inverter superiore a 8 MHz. prima che I'ultimo impulso da
IC4-A servono a riportare a livello logico TI'L gli dividere arrivi all'ultimo stadio, dal quale preleve-
impulsi prelevati sulle uscite dei commutatori bi~ remo l'impulso per resettare tutta la catena di tali
86
Flg. 30 Uiiilmndo del diviwrl
ulncronl, poiche l'impulao della
lrequenu da dividere dal prima
dlvlwre pun al secondo diviso-
re, ll iempo dl rlhrdo dl propagl-
zione viene lommlio ad ogni
pllqlo, quindl, più :indi dlvl-
sori aggiungiamo, ml`nore risulte-
rà Il Irequenza massima che po-
tremo applicare lull'lngreuo,
perche il contatore non perda del
clock. Per questo motivo molli
nonno una dlfleronzl Ira in Ire-
quenu generi!! e Il frequenza
Imponllia sul commuiliori blmfl.
B7
ICI ß
_5l IEZ I! ICJ
al 'iu
0
.Iulslljlsl "Isllns B
cnlm l
DEC!!! c Gill'lllll
95!
Flg. 34 Bisogno
a grandezza natu-
rale del clrcullo
Jump-lo.
+ ìHìK
004029
ßl.
i
!
l|
\_}~U'.
É
Flg. 39 magno l granduu
nflurule dll dlvlsorc pro-
grammlbll. lvunII-lndlotro.
94
sul positivo di alimentazione) che come contatore vato' sui commutatori si ottenga invece una divi-
indietro (con SZ commutato a massa). E perciò lo sione per un piccolo fattore.
schema più completo, anche se il più complesso. E ovvio che la stessa regola del complemento
fra quelli fino ad ora presentati. Utilizzando due vale anche se il contatore risultasse non da due ma
soli integrati potremo ovviamente ottenere una di- da quattro cifre.
visione massima di 99 volte anche se, semplice- Con quattro cifre dovremo considerare un nu-
mente aggiungendo allo schema un altro CD 4029. mero massimo di 9.999 e quindi la divisione 115,
è possibile elevare tale limite massimo a 999 o. x4! o per 99 ora la ntterremo lmpostando rispetti-
aggiungendone due. fino a un massimo di 9.999. vamentei numeri:
Questo circuito consigliamo di montarlo e pro-
varlo perchè presenta, fra le tante caratteristiche, 9.:999-15 9.994
una particolarità l“didattica” molto importante. 9.-999 M .955
Quando il divisore viene usato con conteggio 9.-999 99: 9.999
ali'lNDiETFlO` il numero impostato sui commuta-
tori binari è, come sempre. il fattore di divisione Il circuito del divisore SINCRONO. a differenza
che otterremo cioè. impostando 12dividera 12 vol` di quelli ASINCRONI, non introduce nessun errore
te la frequenza applicata all'ingresso. impostando di conteggio. cioè non viene perso alcun impulso
75 dividere per 75 volte ecc. Quando iI divisore di ingresso per il ritardo di propagazione del con-
conta in AVANTI, il numero che lmpostiamo sui teggio stesso.
commutatori e il COMPLEMENTO a 10 del fattore Come potete vedere in tig. 31 intatti, il segnale di
di divisione. clock giunge contemporaneamente a tutti i divisori
Con qualche esempio riusciremo a spiegarvi e perciò il ritardo di propagazione dl tutto Il sistema
meglio il significato di "complemento a 10". non si somma come avviene nei contatori asincro-
Riferendoci al circuito del divisore a due conta- ni ma rimane di circa 30 nanosecondi.
toril se vogliamo dividere la frequenza di ingresso Questo circuito è perciò in grado di sfruttare al
15 volto. dovremo eseguire questa semplice ope- massimo le capacita di conteggio degli integrati
razione: impiegati nel dlvisore e la massima frequenza di
Ingresso. Alimentando il circuito con 12/15V, po-
99-15:M tremo quindi dividere frequenze masslme dl 4-5
Mhz
In fig. 36 riportiamo lo schema pratico dl montag-
ll numero cosi ottenuto è la cifra che dovremo gio di questo circuito e, come potete vedere, la sua
impostare sui commutatori binari del divisore. La realizzazione e molto semplice.
ragione di questo tipo di operazione è molto sem- Facendo riferimento allo schema pratico, rispet-
plice infatti il contatore, all'inizio del ciclo di con- tate il corretto verso di inserzione degli integrati
teggio, carica nel divisore il numero impostato sui nel circuito stampato, rivolgendo la tacca di riferi-
commutatori binari e quindi inizia a contare da mento presente sul loro involucro, cosi come è
questo numero fino ad arrivare a 99. Giunto a que' stato riportato.
sto punto` sul piedino 7 del contatore viene genera- Come tensione di alimentazione e necessaria
to un impulso che, riportato sull'ingresso di cari- una tensione stabilizzata di 5 volt.
camente dei divisori, ricarica la stessa cifra di par-
tenza e ripristina il conteggio.
Caricando ll numero 84, il divisoreiniziera perciò
scontare B4 -85 -86-87 - finoa99 ea questo punto
fornirà in uscita un impulso di reset. COSTO DEI KITS completi Ill CS o htoflrttl.
Se volessimo quindi ottenere una divisione per Kits oscillatore LX 6260 (completo del due circuiti
M, dovremo impostare sui contatori binari il nume- LX 6260 e LX626T ma con uns'olo quarzo) L. 19.000
ro: Kit divisore LX.627 completo t .
99-":55 Kitdivisore LX.628 completo .
Kitdivisore LX.629 completo
Kitdivisore LX.630 completo
Se desideriamo dividere per 90, il numero che Kit divisore LX.631 completo .
imposteremo come ormai avrete gia capito. risulte- Kit dlvisore LX.632 completo .
ra:
PERIFEBIGA di potenza
Una scheda che permette di comandare 8 motori, accendere in se-
quenza programmata un certo numero di lampade, fornire tensione
ad alimentatori o qualalaal altra apparecchiatura che funzioni diret-
tamente a 220 volt.
potremo trasferire su EPROM (la EPROM da pro- piedino 10 dell'iritegrato MM.54240, su questa il
grammare andrà inserita nello zoccolo per lClS segnalalo utilizziamo per pilotare il transistorTRS,
della CPU) quindi ottenere un robot autonomo che un NPN tipo 30337, il cui emettitore alimenta il
segue fedelmente, fin dal momento delle accen- fotodlodo racchiuso nel lotoaccoppiattore indica-
sione e senza alcun intervento esterno, il pro- to nello schema elettrico con la sigla 0014
gramma che abbiamo memorizzato. Questo totoaccoppiatore lo abbiamo usato per
Come utente finale dovremo utilizzare solo: isolare elettricamente questa scheda dal micro-
la scheda CPU controller in quanto, come vedremo, la massa di
la scheda periferica questa periferica risulta collegata ad una tuo della
rete a 220 volt.
cioè non sarà più necessarionetaatloraoùmonltor ll segnale presente sul piedino 5 del foto-
perche, nella EPROM, sono gia scritte tutte le fun- accoppiatore viene applicato al transistorTR10, un
zioni che vogliamo effettuare. NPN tipo 30.337, il quale trasferisce il segnale di
ll vantaggio di tale microcontroller è proprio comando cosl ricevuto, sull'ingresso (Piedino 10)
quello di riuscire a svolgere le funzioni necessarie dell'integrato l02. '
a qualsiasi macchina con due sole schede, la Questo integrato, cioè I'MM.54240. è lo stesso
LXi581 e la periferica LX.586, presentata sul n. 93, usato in tutte le altre schede periferiche SERIALl
oppure quella che oggi vi proponiamo siglata del nostro microcontroller4
LX,587 oppure altre ancora in grado di svolgere Sui piedini 19, 20, 21, 22. 23 e24troviamo. come
altre specifiche funzioni che ancora stiamo prepa- sempre. collegata la rete resistiva R39 e 6 interrut-
rando. in modo da risolvere qualsiasi problema di tori, contenuti in un singolo dip-swithc, S1. Questa
automatizzazioneÀ rete serve ad assegnare a tale scheda un "numero"
di indentificazione (da 0 a 63) che, come abbiamo
SCHEMA ELETTRICO già avuto occasione di dire. servirà a riconoscere e
a comandare una periferica in particolare fra le
Lo schema elettrico di questa scheda periferica è tante che si possono collegare alla stessa uscita
visibile in fig. 1. seriale presente sulla CPU (Connettore “A”).
96
ln pratica. attraverso questi sei interruttori, e Come avrete compreso, i deviatori portati a livel-
possibile assegnare ad ogni scheda (per un mas- lo loqlco 1, sommano il puo doclmllo riportato
simo di 64 schede diverse) un proprio “numero di nella tabella N. 1. Infatti. per il NUMERO 7v aprendo
chiamata" proprio come avviene in una qualunque ideviatori 3-2-1. sommeremo i pesi:
linea telefonica e, quando la CPU vuole comunica-
re con la scheda prescelta, non dovrà tar altro che 4+2+1 = 1
inviare sulla linea seriale di comunicazione, il nu-
Per il NUMERO 20, aprendo i devlatorl 5-3 som-
mero corrispondente, meremo i pesi:
Perassegnare questo numero alla scheda, si do-
vrà formare un codice binario sui sei dio-switch ts+4=zo
contenuti in St, ricordando che l'interruttore chlu-
oo (cioe su ON) corrisponde ad uno 0 logico e Le otto uscite dell'integrato ICZ, tan'no capo ri-
ovviamente l'interruttore aperto corrisponde ad un spettivamente ai piedlni 2-3-4-5-5-7-8-9, della rete
1 logico. ln questo modo. attribuendo ad ogni in- resistiva R37 e sono collegate alle basi degli otto
terruttore il "peso" binario corrispondente, (vedi transistor indicati nello schema elettrico da
tabella n, 1) è possibile formare tutti i numeri com- TR1/TR8.
presl tra O e 63 ed ottenere così le numerazione di
Poichè queste uscite vengono "forzate" a livello
tutte le schede che desideriamo collegare. logico 1 dalla rete resistiva R37, lino aquando sulle
TABELLANJ uscite dell'integrato ICZ non e presente un livello
logico D. tutti gli otto transistor risultano polarizzati
umero dlp-swltch B 5 l 8 2 quindi,conducendo, i trìac risultano eccitati. Idio-
Puodeclmllc ITT-l 4 di led collegati in serie sugli emitterdi questi tran-
sistor, ci permettono di verticare, anche senza ap~
Ad esempio, volendo attribuire alla nostra peri- plicare un carico in uscita ai trìac, quale degli otto
terioa` il numero di chiamatao o1 020 o 63, dovre~ triac risulta eccitato.
mo collocare su ON i corrispondenti deviatori:
Osservando lo schema elettrico di tig. 1, avrete
Numero lchedl Pollzlone su cul Impostare S1 certamente notato che sulle otto uscite di IC2 (sui
pledlni dal 9 al 2), oltre alla rete resistiva H37. sono
0 000000 collegati anche otto diodi, riportati in tale schema
con le sigle DSi-DSZ-DS3-DS4-D85-DSS<DS7-
-1- 010100 D88. tutti collegati, con il terminale positivo, al
collettore del transistor TFlt 1, un NPN tipo BC.337.
97
r_ USCITE [AMPMJE -_-__|
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11 :IEE- _=- 2.:: ai .não-:in su Scu-..i ..u-Ea: e: 255.: .u ..E-:01:00 _ E 2.522.. __ ..un .253% .aci Q ì 05.32:
cut!- .5 Sn ...g eau u 2.0.: 2.0 ...iau ì anni :_ o 252:. 23:0 .RES-.2. 8.2.3 .__un 232.5... .u nua-k. øEozom a .ai
g (du-
.in “sël-H- :a
u _ n
Flg. 3 Schema pratico dl
montaggio dalla scheda del
dlodl led che andre applicata
aul pannello frontalodol mobi-
Io. DI notare la posizione della
tacca dl riferimento dal dlodl
led (cotodo): sempre rivolta
vom II connettore. Nel klt vla- imlfillll
ne fomlta la piattino gli cabb- llllllllll
ta e lnxata per ll collegamen-
to alla piastra bose dl tig. 2.
vIl Ill 'il llllll l l
nuova elettronica uu"
101
Commutatorì per circuiti stampati
Inn-uom
ERMETICI
I oommutatorl serie 5940 e 5960 Sono disponibili in diverse
prodotti dalla FEME configurazioni di comando,
hanno un grado di protezione con albero verticale o parallelo
che garantisce una completa al circuito stampato di vario
errneticità durante l processi diametro e lungheua.
di saldatura automatica , La piedinatura è passo 254 mm
compresa l'immersione v ' I I ed è assicurata
totale in liquidi di lavaggio. lintercambiabilitã Don altri tipi
L'ìmpiego è partioolarmente presenti sul mercato.
indicato ai bassi livelli, Altre caratteristiche sono:
con una ampia scelta di funzioni - disponibilità negli schemi BCD
di commutazioniÀ l commutatori norrnale e negato;
sono stati concepiti - ermetiu'tã lato pannello;
per assicurare una vita elettrica V ' ' › i - contatti i
superiore alle 50.000 rotazioni. oimocircuitanti e non;
con una minima variazione - sgp'mi fino a 6 poli per settore,
della resistenza di contatto. oopun massimo di sei settori.
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iz
u
n
is
n
ou:
ì
v'r
AilzG
trimmer a circa metà corsa da dove i diodi iniziano differenza che ora sl muovono due luci contempo-
ad accendersi e da dove, sempre ruotando il curso- raneamente.
re di tale trimmer, sul diodi non avrete più questa La scansione di accensione e degli estremi della
scansione di accensione (la posizione non e uso- fila di lampade verso il centro e, dal centro, nuova-
Iutarnente critica) ed avrete cosi terminato tutte le mente agli estremi rispettivamente.
operazioni di taratura necessarie al corretto tun- Anche per questo programme va ripetuta I'istru-
zionamento del circuito. zione di "NEW" per I'inizializzazione della memoria
di lavoroA
L'ultimo programma per generare un "eftetto di
ESEMPI DI PROGRAMMI DI UTILIZZO luci" è riportato nell'uemplo n. l. La scansione
che si ottiene è una accensione progressiva di tutte
I programmi che ora vi presentiamo sono degli le otto lampade, partendo da sinistra verso destraV
esempi di utilizzo per il controllodi sequenze lumi- Quando tutte le lampade risultano accese, allora si
nose generate dal controller ed "attuate" dalla inverte il iunzionamento e` sempre da sinistra ver-
scheda di potenza. Per inserire il programma in so destra, si spengono progressivamente tutte le
memoria. ricordatevi sempre di "resettare" la me- ›luci e la sequenza riprende dall'inizio.
morie RAM a disposizione del sistema scrivendo, ll Iistato di tale programma contiene, alle linee 50
come prima istruzione dopo l'accensione del con- e 60, una seconda istruzione relativa alla periferica
troller: e cioè:
103
2) Spegnimento del motorino 1 ed accensione
del motorino 2 per 35 secondi
Trucor'sl 35 secondi:
TGRQTURH DEL YRIHHÉR R35.
8) Spegnimento del motorino 1 ed nocenelon'e
del motorino 3 per 15 secondi e accendono
NEU .1100
NEU del motorino 4 per 1 minuto
XD HRINT 'Nun-ro “Nd-"HINPUT N Trascorsi 15 mondi:
20 LET “Il 4) Spegnimento del motorino 3
30 iEBO 0 'UIQ Tronconi 45 secondi:
lO DELRV lO i) spegnimento del motorino 4 ed aooenelone
50 IF *256 WTO 20
60 91902
per 2 minuti delle lampada
70 GDTCI 30 Se durante questi due minuti non viene erre-
etato Il programme, II ciclo riprende delle
prima operazione.
Questo esempio, riveduto. ampliato e modificato
a piacere. può essere utile nei più svariati casi di
PER EEGUENIA BIDIREZIDMLE DELLE LUCI' automazione. tipo antifurti. controllo di macchina
automatiche, centraline di comando per plastici
NEH ferroviari ecc.
10 PRINT "Nullro lchldl'fllNWT N (La tensione che possiamo applicare ai capi dai
20 9-1 triao infatti puo variare da un minimo di 12 volt ad
.(OFEIO 0- N )Ifl
8838888
SEOUENZQ FRDERQHMTA D
_104
šSSëSSSSSE l:ñ
Foto delle
schede unl-
'105
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0000 000000000000
(Ricordiamo che la posizione OFF significa in- ra alla cella di memoria FEM ed 'e proprio attraver-
terruttore APERTO e che ON significa Interruttore so un bit di tale cella di memoria, (per l'esattezza il
CHIUSO a massa). secodo). che il computer "legge" lo stato della li-
ll transistor TRi e usato solamente come "bur- nea "BUSY LINE" ed interpreta correttamente la
ter" per la linea del "BUSY" e serve a generare un richiesta di interruzione così fatta. intatti se:
segnale di attesa su tale linea di controllo.
Osservando io schema elettrico di tig. 7, la base bit 2 : 0 Une. occupata; ATTESA
del transistor TRI è coilegataa massa attraverso la NI! : 1 Linealiben; SVOLGIMENTO PROG.
resistenza R1 e perciò questo transistor e mante~
nuto interdetto4 Il suo collettore. in queste condi- II secondo transistor, riportato nello schema
zioni, è praticamente un circuito aperto (come si elettrico di tig. 7 con la sigla TRZ, è collegato.
dice in linguaggio più tecnico: è in uno stato di attraverso la resistenza R5, al piedino 12 di IC1.
ALTA IMPEDENZA) e perciò non inIluenza lo stato` Su questo piedino è presente uno stato logico 0
della linea “BUSY” a cui risulta collegato. o 1 a seconda che I'integrato stia comunicando o
Inserendo un interruttore tra il positivo e ii termi- meno con il microcontroller e cioè:
nale “BUSY LINE" della scheda di applicazione
(terminale in basso a sinistra nello schema elettri- Plldlno 12 dl lc'l
co di tig. 7), quando questo interruttore risulta 0 : PERIFERICA DISATTIVA
chiuso. il transistor TFit viene poiarizzato attraver- 1 : COMUNICAZIONE IN ATTO
so la resistenza R2 e si genera cosl un livello logico
0 sulla linea si “BUSY” del connettore "A" a cui Quando su tale piedino è presente il livello logico
risulta collegato il microcontroller. 1, il transistor TRS si porta in conduzione cortocir-
Questo segnale può essere usato, con iI sempli- cuitando a massa il catodo dei diodo led DL1 col-
ce programma riportato nell'elemplo 1, per inter- legato sul suo collettore e così facendo provoca le
rompere lo scorrere delle operazioni svolte dal mi- sua accensione
crocontrolier ed ottenere una semplice ma eftica- Attraverso questo led si ottiene la visualizzazio-
cissima procedura di attesa o di temporizzazione ne istantanea dello “stato di lavoro" della periferica
in Iunzione dello stato dell'interruttore. in modo da sapere, istante per istante` se la perite-
Nel listato del programma riportato nell'esempio rica sta *'coiloquiando" con il microcontroller o se,
n. 7, alla linea 10è presente una istruzione di lettu- contrariamente, e disattivata
107
L'alimentazione di questo circuito si preleva di- Terminate queste operazioni, potrete inserire
rettamente dal microcontroller attraverso il colle- nello zoccolo. l'integrato ICl` facendo attenzionea
gamento sul connettore "A" e perciò non e neces- rivolgere la tacca di riferimento presente sul corpo
sario nessun circuito esterno che provveda a lorni- di tale componente. verso il dio-switch St. Il circui-
re i 5 volt stabilizzatl necessari al circuito. to è cosi terminato ed e già in grado di funzionare
correttamente senza alcuna operazione di taratu-
ra.
REALIZZAZIONE PRATICA Per completare la descrizione delle due schede
ll circuito stampato necessario alla realizzazione periferiche ora presentate, abbiamo riportato al-
di questa scheda siglato LX. 585 e visibile a gran- cuni esempi pratici di applicazione In modo da
dezza naturale in tig. 8. Come potrete notare, tuttii
chiarire, anche nella pratica, il funzionamento di
componenti relativi a tale circuito, occupano so~
tali circuiti.
lamenta metà dello spazio disponibile sullo slam-
patoe la parte lasciata libera da componenti èstata ALCUNI ESEMPI PRATICI
predisposta a “basetta sperimentale" tipo millefori. Nello schema elettrico dl flg. 10 e riportato un
In modo da agevolare il montaggio di qualunque esempio pratico di utilizzo della scheda periferica
circuito sperimentale realizzabile con questo cir- universale.
cuito. lI circuito LX.585 in questo caso. viene usato
Iniziate il montaggio inserendo dapprimatutte le come periferica "di ingresso". pertanto dovrete
resistenze e quindi la rete resistiva R7, rivolgendo posizionare il dlp. 1 e il dlp. a entrambi in OFF.
la tacca di rilerimento presente sul suo involucro. Come potete vederein lig. 10, i piedini di ingres-
verso la resistenza R4. Fatto questo inserite i due so 6-7-8-9 di IC1 sono collegati, attraverso le resi-
transistor TR1 e TR2 e il diodo led DLl. stenze R1-Fl2-R3-R4 (tutte da 2.200 ohm) al positi-
Saldate quindi i due condensatori al poliestere vo di alimentazione e perciò sono normalmente
C2 e CS ed il condensatore elettrolitico Ci. A que- mantenuti ad un livello logico i.
sto punto saldate al circuito stampato lo zoccolo a Agendo sui pulsanti PD~P1-P2-P3. posti tra que-
24 pin. il dio-switch Sl e la m rsettiera a quattro sti ingressi e la massa, si torzano a livello logico O
poli s cui andranno collegati i li provenienti dal questi ingressi Lo schemadi collegamentoe ripor-
connettore "A" del microcontroller. tato nella seguente tabella:
:OP-“UTP
Flg.10 Unesemplopratloodcomepctntc
utlllmro la scheda perilerica unlvcmle _
(vedi articolo). Le resistenze Rå-RZ-Rfl-Rl v ^
ti tu is is u V collegate al quattro pulsanti, sono tutto dl
2.200 ohm.
108
Pulsante P0 - Collegato al pledlno 9 (BIT 0) Eseguiti questi collegamenti dovrete poi deiinire
Pulunt. P1 - collegato al pleame s (BIT 1) il numero di identificazione delle due schede. tor-
Pulsante P2 - Collegato al piedino 'I (BIT 2) mando ovviamente due combinazioni diverse sul
Pulsante P3 - Collegato al piedino 6 (BIT 3) dio-switch delle due schede. Questa precisazione
potrà sembrare a prima vista una banalità ma e
Come potete vedere. al pulsante P0 corrisponde invece molto imponente in quanto e molto facile.
il bit O, al pulsante P1 corrisponde il bit1 ecosi via; per distrazione. impostare allo stesso modo le due
in questo modo ad ognuno dei quattro pulsanti combinazioni. ad esempio 0. Cosi facendo. quan-
corrisponde il "peso" binario: do il computer vorrà comunicare con Ia scheda di
potenza. automaticamente si troverà in contatto
Pulsante - “PESO BINARIO” con entrambe le schede ed i dati così trasmessi sl
P0 1 troveranno ln contlltto tra loro impedendo il corret-
to funzionamento di tutto ii sistema. Dafiniamo
percio due numeri di identificazione, ad esempio
alla scheda di potenza assegnamo ll numero 0 e
alla scheda universale assegnamo il numero 1 e
ll programma riportato nell'ooemplo n. I usa manteniamc, su quest'ultima. la stessa configura-
proprio questa corrispondenza per convenire in zione di quattro pulsanti che avevamo dato nel
decimale il codice binario scritto sui quattro pul- precedente esempio
santi della scheda.
Scrivete perciò nella memoria del computer il
listato di questo programma e digitando RUN se-
guito dal tasto RETURN potrete constatare subito WTROLLD DELLA BEIER-flllm-E DI EFFETTI
che it microcontroller NON USEHA PIU LA TA-
STIERA per acquisire i dati dall'esterno in quanto
le informazioni necessarie al programma verranno
10 PRINT "Nun-ro .cruda lNPUT" IINPUT ñ
SOLO DALLA PERIFERICA che. in questo caso, 20 “BINI "Nun-rn Ich-dl DUTWT'1l1NHJT I
viene usata per trasferire al microcontroller le in~ 25 D-l
formazioni relative allo stato dei quattro pulsanti 30 PIO l LINK .EIA
PO-Pl-PZ-PS collegati agli ingressi di IGLQuestO M XF hm WTO IO
programma e molto imponente proprio perquesto 50 PUNTI' P
GO 0-9 “ND 'OF
motivo in quanto è il primo esempio di utilizzo del 70 D-l- l E-O l Fil
microcontroller in cui, durante lo svolgimento del- M XF Cl] SOTO 300
lefunzloni del computer. vengono eliminatequelle 90 IF C12 BOTO 100
perileriche usate normalmente durante la fase di 100 IF DI. BDTCI 500
programmazione, come appunto la tastlerl, e si HO lF M BOTD 600
120 "TD M
sostituiscono con periferiche seriali di sviluppo. E :00 l(.FEBO¢B)-D
cioe il primo passo verso un computer autonomo :lo DELGV lO
tipo ROBOT. in grado di svolgere automaticamen- S20 IF D-fiG BOTD 350
te le proprie mansioni una volta programmato ed 330 DIDIZ
installato definitivamente nella sua sede di lavoro 340 GOTCI 30
finale. :50 Dfll
Seguendo questo stesso procedimento. abbia- :GO BCITCI 30
“70 l(.FEBOOB)-D
mo sviluppato due programmi. basati anch'essi âlO DELRV 10
sulle due schede periferiche ora presentate, e che A20 IF Elo TNEN DIMZ
permettono di eliminare anche il monitor (e perciò OJO XF E-l YNEN DID/2
tutta la scheda video) durante lo svolgimento del M0 IF n.126 TNEN Eli
programma. 550 XF D-l TNEN E-O
450 BDTO 30
Per eseguire il programma riportato noll'oum- 500 IF (DID DR (H) Ella I ma 5.0
pio n. 9. sono necessarie entrambe le periferiche, 510 IF (DIZ) DR (D17) E* I WTO 5.0
cioe la scheda LX.585 e la scheda LX.587 con le 520 IF (DIS) DI (H) EISÖ l UTD 5.0
due morsettiere di ingresso collegate In parallelo al 5M EIZA
connettore "A" del microcontroller. Dovrete cioe 540 I(.FE50¢B)IE
collegare 550 IF DID THEN DIO
560 DIDbl
Connettore Connettore Connettore 570 BDTD 30
500 .(CFEBO 4- B ì*
MICROCONTv .585 LX.587 610 IF Eli BCITO 660
(Serial OUT) Termlnale 1 Terminale 1 620 D-DOZ
630 FID-l
(GND) Terminale 2 Terminale 2 SAO IF 01255 Tt-EN E.) l kl
550 BDTCI 30
550 DIDIZ
(Susy Lino) Tannlnale 3 ---- - S70 FIM-D
55° IF n.256 THEN EIO l hl
(+ SV) Terminale 4 Terminale 4 550 BOTD SO
ice
Fatto questo possiamo introdurre nella memoria Premendo contemporaneamente due o più pul-
il programma riportato nell'eeemplo n. 9 ricopian- santi` si ottiene l'arresto della sequenze di luci che
do fedelmente tutte le istruzioni riportate in tale in quel momento stava "girando" mentre premen-
listato. Terminata questa operazione. come al soll- do un tasto solo si ottiene automaticamenteil riav-
to bisogna digitare RUN seguito dal tasto RETURN vio della sequenza così selezionata.
e il computer vi richiederà. sul monitor: Il programma riportato nell'eaemplo 10 è analo-
go all'esempio n. 6 della conversione binaria/de-
Numero schede INPUT'I cimale solo che ora, per visualizzare il numero.
anzichè il monitor abbiamo usato un display cov
Avendo assegnato alla scheda unlversale, che struito con la scheda periferica di potenza a cui
sarà usata come INPUT, il numero 1, digitate il _ sono state collegate sette lampade così come ab-
numero 1 e RETURN ed Il controller vi chiederà: biamo fatto precedentemente nell'esempio n. 6
(vedi tig. 6) e i numeri da visualizzare provengono
Numero scheda OUTPUT? dai pulsanti della scheda periferica universale an-
zichè dalla tastiera del computer. E quindi anche
Owiamente digitarete il numero 0 e RETURN e. questo un esempio di come poter usare il micro-
da ora In poi. il computer non userà più nele taetle- controller “automaticamente” awicinandoci ancor
. rene II monitor in quanto le operazioni da eseguire più alla conformazione finale che potrà assumere
vengono ora "comandata" dai quattro pulsanti del- tale sistema nelle sue varie applicazioni.
la scheda universale e non più dalla tastiera e le
Istruzioni cosi ricevute vengono "attuate" dalla
scheda periferica di potenza e non più dal monitor. COMPRESSORE DI PROGRAMMI
Le funzioni svolte da questo programma raccolgo-
no tutti gli effetti di luce descritti negli esempi pre- AI termine di questo articolo abbiamo riportato
cedenti e sono richiamabili semplicemente pre- Un programme che si rivelerà estremamente utile
mendo uno dei pulsanti della periferica universale ogni qualvolta abbiate la neccessità di “ottimizza~
e percio avremo: re" lo spazio di memoria occupato da un pro-
gramma. Si tratta intatti di un “compressore dl
Pulsante 0 : Sequenza monodtrulonale programmi" che, esaminando il listato in memoria,
(Uaato per la taratura delTrlm. R8.) elimina da questotutte le istruzioni superflue come
Puleente1 : Sequenza bidirezionale ad esempio le istruzioni di REM. e tutti gli spazi
Puleante 2 : Doppia mnelone lnutilizzatl durante la stesura del programma stes-
Pulsante 3 : Accensione e spegnimento so e fornisce. come risultato delle operazioni. un
progressivo programma il cui ingombro di memoria è lI mlnlmo
poulblle.
Come esempio di queste operazioni abbiamo
riportato lo stesso programma del compressore
prlma in forma "estesa" nell'eeemplo n. 11. cioe
con tutti i REM, tutte le istruzioni di PRlNT, dl
GOTO, di THEN eco4 scritte in forma estesa e
PRINT “Nu-Ire Ich-dl INWT' quindi, nell'eeemplo n. 12. lo stesso programma
20 PRINT "Nu-rn Ich-dl DUTPUTHIINWT N "compresso". L'occupazione di memoria del primo
25 GDTO 200
30 P-fll LINK-.EIA listato e di ben 2.860 Bytes mentre il listato com-
MJ IF (PIV) DI (PIO) BDTD 3° presso occupa solamente 1.006 Bytes. cloè meno
50 VIP della metal
60 P-HJY P L'uso di questo programma è molto semplice e,
70 PIP flND .OF una volta caricato in memoria il listato riportato
BO PIPO200
90 UTD 'D nell'esempio n. 12. potrete anche caricare su
20° 0-63 I WTO eprom tale routin per averla poi sempre a disposi-
ëšëšääšššššëšääš
201 DIE I NTO zione ogni volta che abbiate la necessità di usarla.
202 DIS! I BOYD (Nelle note a tondo articolo troverete riassunte tut-
203 0-75 I BOTD te le procedure per programmi di utilità e tutte le
20. D-102I BDTD altre routin di uso più frequente come la registra-
205 DIIOSI BDTD
206 D-IZSI BOTO zione e la lettura da registratore. la stampa di pro-
207 0-7 I BOYO grammi ecc.).
DIlZ7I SOTO Se non registrate su eprom questo programma.
n.111! mTD dovrete scrivere RUN e RETURN per farlo "girare"
210 Dilts! mTCI mentre. se e residente su eprom, ad esempio sullo
211 HO l WTO zoccolo ICtO della scheda CPU, allora dovrete
212 H7 I m'l'fl scrivere:
21! 0.12.! BDTD
2|.. D121! mTD
215 0-11!! MTB
NEVHf 0000
300 ltfimìlb RETURN
310 WTO 3°
In entrambi i casi. il programma vl richiedere
110
l'indirizzo dl partenza del programma da compat- Analogamente, con le domanda:
tare con la domanda:
Te ..7
From?
viene richiesto I indirizzo a partire dal quale verrà
e dovrete percio digitare il numero della zone di memorizzato il nuovo listeto del programma
memoria nellaqúale avete iniziato e scrivere II pro- ““compresso. E imponente sottolineare un parti-
gramme da comprimere (Se tosse da compattare il colare in queste operazionl: e sempre meglio pri-
programma dato nell'esempio N. 1, dovremmo ma di comprimere un programma, fare la stampa
scrivere 1100` essendo questo il numero corri- su carta della lorrna estesa con tutte le descrizioni
spondente alla prima linea di memorie che noi ab- e le Istruzioni nella forma originale in quanto, una
biamo assegnato con l'istruzione NEW i' 1100 data volta compresso, la forma estese del programma
all'inizio del programma steseo). viene persa e diventa poi problematica la correzio-
OI Rin u...reunion..noneløoeeoeueeuuøenuuøuøuuuu
REHOOO COHRREEBIDNE PRDERRHII m
RE! come."enoueueeumøuunøumunueumm
CLEAR l EOSUB 67 l REI! Operation! pali-IMM
IF lF-SZ F-Fvl I BDTO 5 I RE" Bplliu in bilmfl
IF .FIM BOBUB 26 I WTO IO I REI! EOFIGQII'I _ " -
IF lF-Sl EUSUB Sl I mTD IO I REI Blrlšiiri - l _
IF “'73 BOSUB :I I IF F)U BOTD 5 I REH Frnbiblll PRINT
IF .FIM mu' 31 I IF FN! BUIO 5 I Ra Frflblh. m ø m
ITIIF I D-IT I LINK .E05 I TITO! I F-Fól
IF l(T-U O III THE WTO 5 I REH Nlln .nenrl l nunvl "IUI
RE" n------- e
_tupa I tut u IEH e
___--_--________.
Is IF F-s men eoro 22 I Ren Fm cupi-unum
:e Drum' I' I nam -- I un" .F
11F-e-I InoIF-m IwrrLlrneIeoeuazaIamos
Is nen a n
20 nen Q Fm unum-Im- - mn." ma" :un een. i:
:I Ren ø
zz n-Iz-r I num '“' I Num '“- r nam - :un Pen. a - `r I eroe
n Rs" ..0.0.0...lOuNl-"mumm"
:A nen o euuuunm pn .cr-Inq- m “su o
NEI! mammeumemleemmnu
flflflflfiääßfiââfißfiåäääSliflüišäähläfiàiä
111
ACLERR I MSIIM?
51 FlF-SQF-FOI l WS
i! Ffi-MBOSUBZS I 501°
'Il FIF-5m EDI 0
112
Il corn puter risponde a questo comando scrivendo pa il programma preesistente In modo da non eo-
sul monitor: vrapporre i due listatiÀ Se ad esempio e presente In
memoria un programma che occupa 200 bytes,
'In Comando? con la stessa locazione iniziale di quello scritto sul
nastro, dovrete scrivereìoll e RETURN. Nel caso
Volendo registrare un programma dovrete scri- invece non sia presente alcun programma, dovrete
vere l'W'l seguito al solito dal tasto RETURN ("W" scrivere semplicemente 0 e RETURN.
sta per "write" che significa appunto "scrlvi") A Fatto queslo premete il tasto "PLAY" del regi-
questo punto sul monitor verrà visualizzala: stratore ed attendete che il programma venga carl-
WHITE Tape cato completamenteV Al termine della operazione
di lettura, il computer vI comunica sul monitor:
From?
Dovrete ora scrivere I'indirizzo iniziale del pro- Finito
gramma da registrare. Nel nostro esempio tale 'Ii Comando?
numero è 1100. Fatto questo. premete Il tasto di
RETURN e alla domanda: a. se non avete altre operazioni dl UTILITY da eee-
guire. potete digitare CTL C e tornare al livello
To? operativo normale.
Prima di poter disporre del programma cosi ca-
dovrete scrivere l'indirizzo finale del programma. ricato` e necessario eseguire alcune istruzioni pre-
cioe l'indirizzo che avete precedentemente otten'u- liminari che servono a riportare il programma letto
to con le richiesta PRINT TOP. Nel nostro esempio nella giusta posizione della mappa di memorilí
tale numero e 2054. Disponete ora il registratore Se non eseguite questa semplice procedura in-
collegato al computer in funzione dl REGISTRA- fatti, chiedendo un LIST del programma, non tm-
ZIONE e. premendo nuovamente RETURN, il lrerete alcun programme residente In memoria.
computer inizierà a trasmettere tutto il listato del Le operazioni necessarie a tal line sono:
vostro programma al registratore e, al termine, vi
comunicherà: NEW u... (TOP) (Premere Rotum)
NEW (Fromm Retum)
Finito NEW ..... (START) (Premere Rotum)
ti comando Per essere più chiari facciamo ancora riferimen-
Per uscire dalla zona delle UTILITIES sara suffi- to all'esempio che abbiamo riportato per il quale
ciente ora digitare contemporaneamente il tasto era:
CONTROL ed il tasto C. (in abbreviazione tale co- TOP = 2056 (Indirizzo finale)
mando lo si definisce CTL C)A START = 1100 (Indirizzo iniziale)
e percio avremmo dovuto scrivere:
NEVHÈIOSG
NEW
La lettura di un programma registrato su casset- NEW#1100
ta. avviene in modo abbastanza simile alla registra-
zione. necessario anche in questo caso. entrare Digitando ora LIST. otterrete regolarmente il li-
nella zona di memoria in cui risiedono le UTILI- stato del programma letto dal registratore.
TIES di lavoro per questa operazione e, perquesto,
dovrete digitare:
NEW .2600
Per stampare un listato di programma e necessa-
Analogamente a prima apparire sul monitor la ria I'inlerlaccia stampante siglata LX.554. apparse
scritta: sul numero 91/92 di Nuova Elettronica e si devono
eseguire alcune semplici operazioni preliminari
'k Comando per informare il microcontroller della presenza "in
linea" di tale periferica.
Per le operazioni di letture da registratore. do- L'istruzione necessaria a tal fine e:
vrete ora scrivere "R" seguito dal tasto di RETURN
("R" sta per "read" che sig tica appunto “leggi"). E1036 : 255
Prima di iniziare la lettura` il microcontroller chie-
de se già esistono in memoria dei programmi scritti Da questo istante in poi, tutto ciò che appare sul
e sul monitor apparirà: video e riportato anche sulla uscita della stampan-
te, percio. scrivendo LIST, il programma inserito in
OFFSETT memoria verrà stampato. '
Per disattivare questa funzione, e sufficiente
ln questo caso infatti. il programma da inserire. scrivere:
proveniente dal registratore, dovrà essere spostato
In avanti di tante celle dl memoria quante ne occu- Q1m:0
113
ERRORE SPIEGAZIONE
1 = Occupazione di memoria più ampie 1 = GOTO ad una linee inesistente
di quella disponibile l = lstruzionediRETURNsenzala rele-
= LABEL usato in modo errato tiva subroutine di chiamata GOSUB
un
114
TELEFUNATEGI eoggisteesovi sPEDIREMo
i kit, i circuiti stampati e i componenti impiegati
nei progetti di Nuova Elettronlca
Se In vostra città abituale e sprowista di Trucono qualche Istante
kits di Nuova Elettronica, e non sapete seguirà la nota acustica
come procurarveli, componete questo e al termine dl tale nota potrete
numero telefonico 0542-311486 e in gior- dettare il vostro ordine
nata (escluso i soli giorni testivi) il vostro senza Ilmltl dl tempo.
pacco verrà consegnato ell'ufficio postale
per l'inoltro. u esempio;
Potete telefonare a quelllul ore dl tutti Signor Fabretti Mario,
l giorni compresi sabato, domenico, via Lughettl n. 45
giorni iestlvl e anche di notte, quando città Traveslo CAP. 33090
le linee telefoniche risultano più libere provincia Pordenone.
Una segreteria telefonica Ripeto Indirizzo (conviene
in lunzlone 24 ore su 24 sempre ripetere I 'indirizzo
provvederà a memorlzzare perche una sola volta per
Il vostro ordine. tele/ana via Lugheiii,
Se ll servlzlo postale potrebbe essere confuso
risulterà efficiente nel con via Laghetti e non
giro di pochi giorni dimenticatevi il CAP
ll pacco vI sara recapitato che risulta Indispensabile
direttamente a casa dal in quanto anziché Travesio
postino con un si potrebbe capire Tarvisio)
supplemento dl sole Ordlno = 1 klt LX.541,
2.000 lire. 2 circuiti I lrrrpltl LXASO,
2 Integrati 4016, 2 zoccoli.
Ettottuaro un ordino 14 piedini, Step.
i molto semplice
Prima dl comporre il numero ' Gil ordini vengono memorizzati
annotate su un taglio di carta nella segreteria telefonica.
tutto ciò che dovete ordinare, Ogni 2 ore l'ordine viene prelevato
cioè la sigla del Kit, del clrculto
dal registratore e
immediatamente il vostro pacco
stampato, il tipo dl Integrato
viene confezionato
o di qualsiasi altro componente
e consegnato all'uiiicio postale.
e le quantita Dopo aver
composto ll numero telefonico
NOTA = Per informazioni
054241386 dopo tre squilll
potrete telefonare allo stesso numero
udirete ll seguente testo
dalle ore 10 alle 12 delle ore 14.30
registrato su nastro. alle 15,30 ol ogni giorno escluso
«servizio celere per le spedizione di Il sabato e teetlvl.
materie/e eietironico. Dettete II
vostro completo indlrlzzo lentamente,
rlpeiendoio per una seconda volte, onde
evitare errori di compreriaiizllireÀ
iniziate a parlare al terrrìlne della nota
acustica che ore ascolterete, grazie'. 0542-31 386
HELTRON via dell'lNDUSTRIA n. 4 - 40026 IMOLA (Bologna)
Distributore Nazionale e per I'ESTERO di Nuova Elettronica
Sly. GRIGOLO SANDRO
SESTO 8. GIOVANNI (Il)
MINITRASM ETTITORE
Mettendo in pratica quello che ho imparato leg-
gendo i vostri articoli sugli operazionali e sui tra-
smettitori. sono riuscito a progettare un plccolo I
trasmettitore FM pratico e funzionale.
Le sue caratteristiche tecniche sono:
ELENCO COMPONENTI
R1 : 3.300 ohm 1/2 watt
R2 : 100 ohm 1/2 watt
R3 : 10.000 ohm trimmer
R4 : 22.000 ohm 1/2 watt
R5 : 10.000 ohm 1/2 watt
R6 : 560 ohm 1/2 wltt
C1 : 4,1 mF elettr. 16 volt
CZ : 1.000 pF a disco
CS : 1.000 pF a disco
C4 : 3-30 pF compensato"
CS : 10 pF a disco
TR1 : NPN tlpo 86.100
IC1 _ uAJfl
L1 : vedi tuto
116
In questa rubrica presentiamo schemi che
giornalmente molti lettori cl Inviano, sce-
gliendo tra questi i più validi ed interessanti.
Per ovvi motivi di tempo e reperibilità dei
materiali` questi schemi non possiamo
.provarli- quindi per il loro funzionamento cl
allidiamo alla serietà dell'Autore. Da parte
nostra` controlliamo solo se il circuito teori-
camente può risultare lunzlonante, comple-
tandolo dove è necessario, di una nota re-
dazionale.
ELENCO COMPONENTI
Sig. MARCHIONNI SILVIO - ROMA R1 : 68.000 ohm 1/2 walt
METRONOMO CON DUE "5.555 R2 : 47.000 Ohm 1/2 will
R3 = 470.000 ohm pot. lin.
Sono un lettore della vostra rivista e durante il R4 : 47.000 ohm 1/2 wfllt `
tempo libero mi dedico alla costruzione di semplici R5 : 56.000 ohm 1/2 wllì
circuiti elettronici. ll progetto che vi propongoè un R6 : 10.000 ohm 1/2 wall
metronomo elettronico, realizzato con due comu- R1 : 100 ohm 1/2 walt
nìssimi integrati NE.555 e pochi altri componenti R0 : 100 Ohm 1/2 watt` -o
passivi. 4.100 ohm 1 /2 watt ~
il primo NEA555 (lCt) viene utilizzato come mul- 2.2 mF ai tantaiio 16 mlt
tivibratore astabile e serve per scandire l'intervalio C2 _ 10.000 pF a disco
delle battute. La frequenza di oscillazione di que- CS : 100.000 pF a disco
sto multivibratore è determinata dai valori delle C4 : 10.000 pF a disco
resistenze R1, R2 ed R3, e dal condensatore Ci e CS : 2,2 mF ai tanialio
può essere variata. agendo sul potenziometro R3, CS 220 rllF elelir. 50 volt
da un minimo di 0,7 Hz ad un massimo di 3.5 Hz. diodo al silicio tipo "00001
il segnale disponibile sul piedino d'uscita 3 di diodo led rosso
iCl, tramite il diodo DS1.vieneapplicato sul piedi-
no 2 dei secondo NE1555(iCZ)usato come multivi-
oratore monosiabile. NPN :mm ° -M
Quest'ultimo funziona, in pratica, come un "con- Altoparlante 8 ohm
tatore" e serve per generare il classico "toe" dei
metronomi. A seconda della frequenza di oscillazio-
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slg. Russo cAaLo ALeEn-ro
cesena (Fo)
AWISATOHE UNIVERSALE
Il progetto che vorrei proporre ai lettori di Nuova
Elettronica. nella rubrica "Progetti in Sintonia",
non è altro che un avvisatore elettroacustico. di
NWI I." uso generale, che potrebbe rivelarsi utile per rnol-
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119
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SET del flip-"op lornito dalle due porte NAND
ic1/B ed ic1/D. (gli ingressi di sET e ui RESET
sono rispettivamente sul piedino 5 di lC1/B e sul
piedino 13 di lC1/D). Le altre due porte NAND
servono invece per ottenere un leggero ritardo nel
segnale di comando del tlip-llop necessario per
evitare che eventuali impulsi spuri captati dalla
piastrine metallica. funzionante come sensore,
possano commutare il flip-flop.
Il transistor TFt1 collegato al piedino 4 di lCi/B
serve per amplificare la tensione fornita in uscita
dai flip-flop ed eccitare cosi il gate del triac TRC1
collegato sull'emettitore di tale transistor4
La massima potenza e che possibile pilotare uti~
lizzando un triac da 400 volt 6 amper e di circa
1.000 watt. il che equivale ad un carico II cul assor-
bimento. alla tensione di 220 Volt. non superi i 5
amper.
L'alimentazione del circuito come vedesi nello
schema elettrico. e ottenuta direttamente della
tensione di rete. senza l'interposizione di un tras-
lormatore. utilizzando. per la caduta di tensione. le
reattanza dei due condensatori 05 - CS collegati in
parallelo4 La tensione raddrizzata da DSi e D82
terno del 004093 viene amplificato ed applicato al viene successivamente liltrata dai due condensa-
potenziometro R14. lunzionante come controllo di
tori elettrolitici C4 e C3 e stabilizzata sul valore di
12 volt dal diodo zener DZ1.
volume. e dal cursore di questo potenziometro al
transistor TR1 il cui carico d'emettitore è rappre~ Con questo tipo di circuito è molto imponente
senteto dalla resistenza R17, dal condensatore 06 non scollegare mai il diodo zener durante il funzio-
e da un piccolo altoparlante da 8 ohm. namento. altrimenti Ia tensione d'alimentazione sa-
lirebbe a oltre 600 volt distruggendo. owlamente.
L'alimentazione di questo circuito non è critica e
puo variare da 3 a 15 Volt mentre il consumo non
ogni altro componente attivo rimasto collegato.
supera i 50 milliemper.
NOTE REDAZIONALI
Un ulteriore uso che si puo lare di questo circul~
to, in aggiunta a que/Io proposto dal Sig. Flusso è
quello di un antifurto. In questo caso basta colle-
gare alle due boccole per isensori del livello di un
liquido un microínterrultora od un contatto ma-
gnetico od un semplice lilo di rame sottile che a
seconda della posizione dl 82 awerta se una porta
o una llriestra. sono rimaste aperte o se il lilo e
stato in qualche modo interrotto.
120
_-Øulv
e um
*la
=u
:eau
La resistenza R10 ed il condensatore C7, colle- Sig. MAZZA MAURIZIO - SEVESO (MI)
gati in parallelo al TRIAC, formano un semplice
circuito dl iiltro perevitere che il triac possa distur~ CONTAGIRI DIGITALE PER AUTO
bere eventuali radio o televisori collegati come ca-
ricoÀ Sono un giovane sperimentatore e nel breve
Poichè tutto il circuito risulta collegato ad une tempo libero a mia disposizione mi dilettoestudia-
re ed a realizzare dei piccoli e semplici "gadget"
iaee della tensione di rete, bisogna iare molta at-
tenzione, una volta collegato alla rete elettrica. a che servono a rendere più completa econtortevole
non toccare nessuno dei componenti. A questo.
la mia autovettura
ovviamente. ia eccezione la piastrine metallica,_
Unodi questi, che invio eiiinchè venga pubblica-
"isolata" dal resto del circuito da due resistenze di to nella rubrica “Progetti in Sintonia", e un valido
valore elevato. intatti, come vedasi nella lista com- contagiri digitale per auto a due cifre, molto eco-
ponenti. R1 ed R2 risultano rispettivamente da 10 nomico e semplice da realizzare.
megeohm e da1 megauhm4 Come vedasi nello schema elettrico. collegando
l'ingresso alle puntine dello spinterogeno il segna-
le limitato in ampiezza dal diodo zener DZ1 (il con-
NOTE REDAZIONÀLI densatore CZ applicato in parallelo a DZ1, serve
per eliminare eventuali impulsi spuri), tramite la
Se toccando la piastrine metallica, il triec non resistenza H2 raggiungerà la base del transistor
dovesse eccilersi provate ad invertire la spina nella TR1 che provvederà ad ampliiicarlo. Dal collettore
presa luce. del transistor TR1 il segnale giungerà ell'ingrmo
121
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(piedino 1) del monostabile costituito delle due Sig. GADALETA VITO - MOLFETTA (BA)
porte NAND IC2/A e IC2/B (contenute in un unico
integrato TTL di tipo uA.7400). Dall'uscita di que- SEMPLICE PREAMPLIFICATORE DI BF
sto monostabile (piedino 3), il segnale, pertetta-
Vi invio questo mio progetto attinche lo pubbli-
mente squadrato, verrà applicato direttamente al
chiate nella rubrica "Progetti in Sintonia".
piedino 2 di un contatore C/mos a due deoediv di
tipo 4518, collegati in cascata, le cui uscite (piedini Si tratta di un semplice preampliticatore audio dl
11-12 -13 - 14 e 3-2 -13 - 12) sono collegateagli uso generale.
ingressi binari dei due display "1" e “2'1 Questi Come potete notare dallo schema elettrico, I'u-
sono del tipoT|L311 e nel loro interno contengono nico componente attivo utilizzato e Il transistor
tutto il sistema completo per la decodifica, la me- TR 1. Il segnale di BF, proveniente da un registrato-
morizzazione ela visualizzazione del dato presen- re. da una radio o da un microfono, viene applicato
tato ai suoi ingressi A - B - C - D (rispettivamente ai alla base del transistorTRi tramite il trimmer R1 ed
piedini a - 2 -13`e12). ll condensatore di disaccoppiamento C1A Il segna-
L'ultima parte necessaria al tunzionamento del le amplilicato viene poi prelevato sul collettore di
TR1 e tramite il condensatore 62 applicato al po-
contagiri è costituito dalla base dei tempiA Prima di
ogni lettura` infatti, il contatore deve essere azzera- tenziometro di volume RSÀ
to per poi memorizzare momentaneamente il nuo- Il trimmer R1 serve invece per regolare la sensibi-
vo dato e farlo apparire sul display. A questo prov- lità di tutto lo stadio ampliiicatore.
vede I'integrato ICS. un normale NE555 in contigu- La tensione di alimentazione e compresa tra i 9
razione astabile. iunzionante come timer. In ed i 12 Volt con un assorbimento medio di circa 2
particolare, sul piedino 3 di ICQ e presente un se- milliamper. Considerato il basso consumo. l'intero
gnale ad onda quadra la cul frequenza è determi- circuito puo essere alimentato direttamente con
nata dai due trimmer R5 ed R6 e dal condensatore una comune pile da 9 volt. '
C5. Questo segnale, applicato tramite il condensa-
tore CG ai piedini 7 e 15 di RESET di IC4. prowede
ad azzerare il conteggio ad ogni impulso positivo.
Lo stesso segnale, applicato al piedino 5 di ciascun
display, prowede, invece, ad ogni impulso negati-
vo. alle memorizzazione ed alla visualizzazione del
dato.
Per quanto riguarda la taratura, basta applicare
ln ingresso al contagiri. una tensione sinusoidale
di circa 10›1 5 volt prelevata, ad esempio. ai capi del
secondario di un traslormatore ed agire sul trim-
mer R6 sino a leggere sul display “30" (equivalente
a 3.000 girl al minuto) per motori a due cilindri,
oppure “15" (equivalenti a 1.500 giri al minuto) per
motori a quattro cilindri.
Chl eventualmente disponesse di un generatore
di frequenza potrà tarare il contagiri per il tondo
scala, pari a 6.000 giri al minuto, usando una ire-
quenza di 100 Hertz (per motori a due cilindri) o di
200 Hertz (per motori a quattro cilindri) ruotando il ELENCO COMPONENTI:
trimmer R6 sino a leggere sul display, in entrambi i
casi, il valore "60". R1 : 1 Mepohm trimmer a
Inline agendo su R5 si dovrà regolare la scansio- R2 : 68.000 ohm 1/4 Witt
ne della lettura, ossia il tempo che intercorre tra 15.000 ohm 1/4 Witt
due misurazioni successive. sino a quando Il nu- 5.600 ohm 1/4 watt
mero che comparire sul display sara chiaramente 1.500 ehm 1/0 watt
leggibile. 10.000 ohm pot. lln.
22 mF elettr. 25 volt
1.000 mF elettr. 25 volt
10 mF elettr. 25 volt
TR1 : NPN tipo 58.101
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1,".
num! i
ELENCO COMPONENTI
R1 : 10.000 ohm 1/4 'Ill
sig. Fonte GAETANO - lssnuui (BA) R2 : 1.000 ohm 1/4 WII!
TorocALclo :LH-monica R3 : 410 ohm 1/4 walt
R4 : 410 ohm 1/4 walt
Sono un studente di 17 anni e vorrei proporre R5 : 470 ohm 1/4 Walt
perla rubrica “Progetti in Sintonia", una semplice R6 : 100 ohm 1/4 walt
realizzazione che penso interesserà tutti gli amanti R7 : 39 ohm 1/4 watt
dell'elettronica e del calcio. HB : 41 ohm 1/4 watt
Si tratta, in pratica, di un generatore di "prono- R9 : 100 ohm 1/4 watt
stico casuale" o, se preferite, in un “totocalcioelet- c1 = 100.000 pr pollame
tronico", che può essere usato per compilare la CZ : 100 mF elettr. 16 volt
solita schedina settimanale4 D51-055 : diodo Il lillolø 1N
Il circuito, come potete vedere dallo schema TR1-TR3 : NPN tipo 50.231
elettrico, è abbastanza semplice in quanto è costi~ IC1 _ "5.555 -
tuito da un generatore di clock, un contatore deci- ICZ _ CD 4017
male e un display completo di decodilica d'inter- Display FND500
tacciamentoi P1 : pulsante norm. aperto
Lo stadio oscillatore e costituito da un integrato
NE.555 (vedi IC1), usato come multivibratore asta-
bile, la cui frequenza. determinata dai valori di R1 -
R2 - C1, e fissata intorno ai 1.000 HzA solo quello collegato all'uscita a livello logico “i”
entrerà in conduzione. `
La tensione di alimentazione di questo integrato
Cosi, ad esempio. quando entra in conduzione il
viene applicata ai piedini 4 e 8 solo quando viene
pigiato il pulsante P1 . Il segnale presenteall'uscita
transistor TR1. tramite la resistenza R6 ed il diodo
DS1 si alimenta il segmento C del display4 Poiche il
3 di lC1 viene applicato direttamente al piedino
d'ingresso14di lCZ, un contatore decimale C/Mos segmento B rimane sempre alimentato, grazie alla
resistenza R9 collegata al positivo di alimentazio-
tipo CD4017. Poichè il piedino 15 di RESET di IC2
ne, sul display stesso si potrà leggere il numero “1"
risulta collegato ad una delle uscite (piedino 7) del
costituito proprio dai segmenti B e C4
contatore. ICZ si resettera automaticamente ogni 4
impulsi di clock. Questo significa che ai piedini 2 - Con la seconda combinazione, cioè quando si
4 - 3, avremo ciclicamente uno di questi tre livelli porta in conduzione il transistor TRE, tramite la
logici: resistenza R7, si alimenterà direttamente il seg-
mento F mentre, tramite i diodi DSG - DS4 - DSS. si
allmenteranno i segmenti E - C - G che assieme al
1) plodlno 3 : 1ptodlno 4 = 0plodlno 2:0 segmento B, che come detto precedentemente ri-
2) piedino 3 : 0 piedino 4 : 1pledlno 2 : 0 mane sempre acceso, si formerà la lettera "H" che
3) plldlno 3 : 0 pledlno 4 : 0plodlno 2 : 1 dovrà essere assunta come pronostico "X".
Infine. con l'ultima combinazione che porterà in
Quando una delle uscite si troverà in condizione conduzione il transistor TFt3 attraverso R8 si ali-
logica 1, le altre due risulteranno sempre a livello menteranno direttamente i segmenti A e D e attra-
logico 0 per cui i tre transistor non potranno mai verso i diodi D82 e DSG i segmenti E e G ottenendo
trovarsi contemporaneamente in conduzione, ma così sul display il numero 2.
124
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