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10/12/2019

Ormai sono due giorni che con eleonora ci siamo separati.

Dopo mesi, in cui la vedevo lontana da me, la vedevo spenta, poco sorridente, sempre giù di morale
quando eravamo insieme, finalmente ha tirato fuori tutta la sua rabbia, repressa,

tutto il suo malessere. Non sono riuscito ad accorgermi che la sua sofferenza era anche dovuta ai miei
atteggiamenti, a non darle abbastanza attenzioni o sguardi, forse non l’ascoltovo più; forse erano cambiati i
nostri interessi, io non ascoltavo lei e lei non ascoltava più me. Sicuramente ero vicino a lei sempre, i mi
sento in questi mesi di esserle stato vicino, di aver cercato di raggiungere i suoi obiettivi di vita. Pensavo
fossero i nostri obiettivi e per questo mi sacrificavo per lei, ma per lei erano solo suoi. Ci sono state alcune
incomprensioni, ma pensavo che amare vuol dire andare avanti, sorpassare queste e cercare di stare vicini;
pensavo che le coccole potessero cancellare queste piccolissime incomprensioni. Ma forse era solo per me,
perché lei le portava dentro. Mi ha accusato di non esserci mai stato nel suo periodo di difficoltà, di non
essere stato più la sua spalla; il mio consiglio per voi tutti è quello di essere voi stessi, di cercare di capire
quali aspetti vuole l’altra persona da te e dalla relazione; vi invito ad aprire gli occhi della mente e cercare di
scrutare quegli aspetti intangibili e non allontanare mai la persona che amate, ditele tutti i problemi che
portate dentro; infatti può darsi che quei dolori che voi nascondete dentro, che vi crogiolano dentro escano
fuori in altre maniere e possiate farvi percepire lontani piano piano e neanche accorgervi.

L’amore deve essere più forti di queste tempeste di dubbi, dovete essere sicuri dentro di voi del vostro
sentimento; bisogna amare in modo sicuro, non dubitare dei vostri sentimenti, però dovete dire cosa vi
blocca e quali atteggiamenti vi infastidiscono, senza rabbia ma aprendo il vostro cuore all’altro.

Dentro sono distrutto, quando vedi una persona che cancella tutto, cerchi di capire il perché, prima pensi
che le colpe che ti ha attributo sono vere, provi un forte senso di colpa, piangi anche le ore…si le ore a
chiedersi il perché, ma poi capisci che si ti amava quanto tu amavi lei mai avrebbe dubitato… cerchi di
ripercorrere tutti gli errori che hai commesso, provi a capirli; ma purtroppo ti senti impotente, sai che hai
fatto tutto, ti chiedi cosa posso fare, a tratti provi rabbia, sconforto, confusione. In questo caos mentale,

solo l’amore che ci ha insegnato Cristo, mi fa capire cosa vuol dire amare.

Si Gesù ha amato fino in fondo, fino alla fine, così anche noi dobbiamo cercare di far emergere il rispetto
dell’altro, dobbiamo provare a trasformare la rabbia in affetto, in compassione o comprensione. L’egoismo
ci rende schiavi del nostro successo, dei nostri sentimenti e mai di quello che prova l’altro.

Perché non cerchiamo di avvicinarci all’altra persona in una nuova ottica, io voglio il tuo bene anche sa va
contro il mio, questo è amare veramente? Si questo è l’insegnamento del Vangelo. Io in questa storia e in
questi giorni ho capito che questa è la mia stazione della mia passione, imparare ad annientarsi per amor
dell’altra persona. Come vorrei buttare addosso all altra persona questa crocie, come sarebbe facile dare
tutto il peso e le colpe all’altro;ma io vi dico come è gioioso accogliere questa croce, mi fa capire cosa vuol
dire essere figli di Dio, essere capaci di non cadere nella bassezza umana. A tutti viene la facile tentazione di
dire che l’altra persona non è matura, che l’altra persona sta sbagliando; tutti in questi casi ti consigliano di
provare a fare lo stronzo, ma noi figli di Dio dobbiamo essere diversi!! Se no cosa andiamo in chiesa a fare?

Gesù ci dice di provare ad essere diversi, all’odio rispondere amore, questa è la nostra missione di Cristiani
Moderni e dobbiamo gridarlo a gran voce!

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