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CAP I

1628, Don abbondio incontra i bravi e racconta tutto a Perpetua.

CAP II

Don Abbondio cerca di procrastinare il matrimonio al periodo tra l’avvento e l’epifania, in modo da
non celebrarlo.
Lo posticipa di 15 gg.
Renzo, tramite Perpetua, scopre tutto e riferisce ad Agnese e Lucia.

CAP III

Lucia racconta dei piani di Don Rodrigo e il cugino Attilio.


Preoccupata, ne aveva parlato con Fra cristoforo.
Renzo va a Lecco da Azzeccagarbugli che lo scambia per un bravo, ma appena capisce che si tratta
di Don Rodrigo, caccia lo sposo in malo modo.
Arriva Fra galdino che raccoglie noci. Le due donne lo mandano a chiamare fra Cristoforo.

CAP IV

Storia di Fra Cristoforo (Ludovico)

CAP V

Fra Cristoforo si reca da lucia, ascolta la storia e si dirige da Don Rodrigo.


Cena Don Rodrigo. Ci sono anche attilio, il podestà e azzeccagarbugli.
Il banchetto è il simbolo dell’ipocrisia della classe nobiliare del diciassettesimo secolo.

CAP VI

Discussione tra Don Rodrigo e Fra Cristoforo.


Quest’ultimo se ne va, ma viene fermato dal vecchio servo di don Rodrigo che si offre di scoprire i
piani del padrone.
Il piano di Agnese per il matrimonio.
Testimoni: Tonio e Gervaso.

CAP VII

Lucia manda un ragazzino, Menico, da Fra Cristoforo.


I bravi adocchiano la casa di Lucia, poiché Don Rodrigo ha comandato al Griso di rapirla.
Renzo, Agnese, Lucia e i testimoni si cimentano a casa di Don Abbondio.

CAP VIII

La notte degli imbrogli.


Il piano non va a buon fine, il sagrestano suona le campane e nel subbuglio scappano anche i bravi,
recatisi a casa di Lucia per rapirla.
Menico porta gli sposi e agnese da Fra Cristoforo, il quale spiega il piano di fuga dal paese.
L’Addio ai monti.
CAP IX

Giunti a Monza, da Pescarenico, Renzo va a Milano, mentre Agnese e Lucia stanno a Monza, dalla
potente Gertrude (la monaca).
Manzoni spiega la storia della monaca: figlia di un nobile, la giovane è stata costretta a farsi
monaca per salvaguardare il patrimonio del padre. Dopo essersi rifiutata di prendere il velo,
Gertrude è stata vittima di una persecuzione psicologica e morale tra le mura di casa, che l’ha infine
spinta ad accettare i voti.

CAP X

Continua la storia di Gertrude, la storia d’amore con Egidio e il delitto ai danni di una conversa, poi
seppellita nel cortile.

CAP XI

Don Rodrigo scopre dove sono Renzo e Lucia, manda il Griso a scoprire il luogo preciso a Monza,
mentre Attilio promette di occuparsi di Fra Cristoforo tramite il conte zio, potente milanese.
Renzo arriva a Milano, dove è in corso la rivolta del pane (il tumulto di S.Martino) e il popolo
assalta i forni per aver da mangiare.
Padre Bonaventura non è al convento, così Renzo si accomoda ai tumulti.

CAP XII

Manzoni si sofferma sulle cause storiche della rivolta, tra cui si possono elencare la perdurante
carestia, l’impreparazione della classe politica, gli sprechi e l’eccessiva pressione fiscale.
Il cancelliere Antonio Ferrer decide prima di calmierare il prezzo del pane, ma poi è costretto a
riportarlo al prezzo di mercato, facendo scoppiare la sommossa. Renzo segue i moti ma in cuor suo
critica le azioni del popolo.

CAP XIII

Viene descritto l’assalto alla casa del vicario di provvigione, in cui in mezzo alla folla si
distinguono le voci dei più violenti e fanatici, che vorrebbero giustiziare coloro che ritengono il
responsabile della carestia. Renzo si ribella a questi propositi assassini, ma rischia di venire
ammazzato dalla folla. L’arrivo di Ferrer, che promette pane alla folla, seda la rivolta e permette il
salvataggio del vicario.

CAP XIV

Renzo fa un’arringa pubblica contro i soprusi dei potenti, passando per un pericoloso sobillatore
delle folle. Si avvicina a lui informatore della polizia in incognito, che vuole condurlo in carcere.
Fermatosi con quest’ultimo all’Osteria della Luna piena e non sapendo chi ha davanti, Renzo si
lascia andare in preda all’ubriachezza a discorsi contro i potenti che abusano della loro posizione.
Con un tranello, l’informatore riesce a farsi dare da Renzo le sue generalità; il giovane, del tutto
ubriaco, è preso in giro da tutti.

CAP XV

Renzo, a causa dell’oste, viene arrestato. Durante il tragitto, però, attira l’attenzione della folla ed i
poliziotti, impauriti, lo liberano.
CAP XVI

Renzo, per raggiungere il cugino Bortolo a Bergamo, passa da Gorgonzola.


Qui, in un osteria, viene scambiato per uno dei capi della rivolta, quindi decide di raggiungere il più
presto possibile l’adda.

CAP XVII

Renzo vaga nel bosco di notte fino a che non sente lo scroscio dell’adda.
Lì si fa dare un passaggio da un barcaiolo e raggiunge il cugino.

CAP XVIII

Attilio raggiunge il conte zio che fa mandare Fra Cristoforo a Rimini.


A Lecco arriva il mandato di cattura per Renzo, ritenuto il capo della rivolta a Milano.

CAP XIX

L’incontro tra il conte zio e il padre provinciale dei cappuccini che si scontrano politicamente.
Infine, il padre provinciale acconsente a trasferire Fra Cristoforo.
Don Rodrigo scopre la posizione di Lucia e dato che Agnese è tornata a Lecco, chiede aiuto
all’Innominato, un uomo potente e malvagio.
Griso e Don Rodrigo si recano dall’Innominato.

CAP XX

L’innominato accetta la proposta di Don Rodrigo e si fa aiutare da Egidio,l’amante di Gertrude.


Nel frattempo, l’innominato vacilla ripensando alle cattiverie commesse.
Egidio convince Gertrude che fa uscire dal convento Lucia, la quale viene rapita da Nibbio, il bravo
dell’Innominato.
Una volta giunta al castello, l’Innominato, colto da pietà, manda una vecchia serva a farle
compagnia.

CAP XXI

Il Nibbio parla all’Innominato delle strane sensazioni suscitate da Lucia.


Lucia prega l’Innominato di liberarla (forzando i discorsi), questo se ne va e lei fa voto di castità.
L’Innominato passa la notte insonne, in preda ai pensieri.
La mattina vede una folla dalla finestra

CAP XXII

Arriva il cardinale Federigo Borromeo.


L’Innominato si reca da questo per confessare la propria inquietudine interiore, ma prima comanda
alla serva di informare Lucia che è libera.

CAP XXIII

Conversione dell’Innominato.
Questo spiega la storia di Lucia; Il cardinale convoca don Abbondio che manda a chiamare agnese.
Tutti si dirigono al castello dell’Innominato.
CAP XXIV

Lucia accorda il perdono all’Innominato, rincontra sua madre (non le dice del voto di castità) e
vengono ospitate da un sarto.
Raccontano tutto al cardinale che promette di occuparsi di Renzo.
L’Innominato convoca i bravi informandoli della sua conversione.
Gli lascia una notte per decidere cosa fare (se cambiare vita o no).

CAP XXV

Don Rodrigo viene a sapere dell’Innominato e parte per Milano.


Il cardinale rimprovera don Abbondio.
Lucia conosce Don Ferrante e Donna Prassede che le offrono protezione poiché sono preoccupati
per la strada scelta da questa.
Lucia accetta.

CAP XXVI

Don Abbondio si pente.


Agnese si reca da donna Prassede e dà a Lucia una dote ricevuta dall’Innominato.
La figlia spiega alla mamma del voto di castità e prega di riferirlo a Renzo.
Di Renzo, però, non si hanno più notizie.
Bortolo, per salvare il cugino ricercato anche da don Gonzalo (governatore di Milano), lo ha
mandato a lavorare nella filanda di un altro paese sotto lo pseudonimo di Antonio Rivolta.

CAP XXVII

Vengono descritte le guerre per il ducato di Mantova e del Monferrato.


Lettere fra Agnese e Renzo.
Renzo non vuole rinunciare a Lucia nonostante il voto.
Donna Prassede calunnia Renzo perché convinta sia un delinquente, ma Lucia ne ricorda le virtù.
Descrizione libreria di Don Ferrante (erudito)

CAP XXVIII

Passa un anno.
Carestia.
Con il raccolto la situazione migliora ma scoppia la guerra per il ducato di Mantova e Monferrato.
La guerra porta i Lanzichenecchi che portano la peste.

CAP XXIX

Temendo i Lanzichenecchi, Agnese, don Abbondio e Perpetua cercano rifugio presso il castello
dell’Innominato che ha aperto le sue porte a tutti gli esuli.

CAP XXX

I Lanzichenecchi non passano dal castello dell’Innominato che regala ad agnese altro denaro.
Tornati a casa, Agnese, don Abbondio e Perpetua scoprono che il paese è stato devastato e molti
loro averi sono stati rubati
CAP XXXI

Ambrogio Spinola gestisce male la città e il contagio si propaga rapidamente.


Si crea la leggenda degli untori su cui si riversa la colpa e la paura della pestilenza.

CAP XXXII

La peste si propaga, il lazzaretto è pieno e iniziano le esecuzioni e i processi di innocenti accusati di


aver portato la peste.

CAP XXXIII

Attilio muore e a don Rodrigo spunta un bubbone.


Griso lo deruba e lo tradisce, ma muore per aver toccato i vestiti infetti.
Renzo e don Abbondio si ammalano ma guariscono.
Renzo si reca prima al paese natale e poi a milano per cercare Lucia e convincerla ad abbandonare il
voto.
Perpetua muore e Agnese è da alcuni parenti, lontana dalla zona del contagio.

CAP XXXIV

Renzo arriva a Milano, vede scene strazianti (come quella della madre di Cecilia).
Arrivato da donna Prassede scopre che Lucia è al Lazzaretto.
Viene scambiato per un untore e si salva saltando su un carro carico di cadaveri.
Giunge al lazzaretto.

CAP XXXV

Nel lazzaretto Renzo ritrova fra Cristoforo, malato.


Questo gli dice dove potrebbe trovare Lucia, ma non gli dà speranze.
Renzo inveisce contro don Rodrigo, ma fra Cristoforo lo convince a perdonare lo sventurato.
I due si recano al suo capezzale a pregare.

CAP XXXVI

Renzo ritrova Lucia che è guarita, ma non vuole rinunciare al voto.


Vanno a chiamare fra Cristoforo, chiedono consiglio e questo scioglie il voto.
Renzo lascia il Lazzaretto per andare a cercare Agnese.

CAP XXXVII

Temporale Provvidenziale che spegne l’epidemia.


Renzo e Agnese decidono di andare a vivere nel bergamasco.
Lucia passa il periodo di quarantena a casa di una mercantessa conosciuta al lazzaretto.
La monaca di Monza è stata fatta trasferire a Milano e vive una vita di privazioni.
Si viene a sapere che Fra cristoforo, donna Prassede e don Ferrante sono morti (quest’ultimo era un
difensore dell’inesistenza della peste).

CAP XXXVIII
Lucia torna al paese ma Don Abbondio di nuovo accampa scuse per non sposare i due giovani. Una
volta scoperto che Don Rodrigo è morto e che la sua casa è occupata da un marchesesuo parente,
Don Abbondio accetta di celebrare le nozze. Il marchese, per rimediare al torto del parente decide di
comprare le case di Renzo e Agnese e di far annullare il mandato di cattura ancora pendente su
Renzo. I tre si trasferiscono al paese di Bortolo, ma diventano delle malelingue del paese sul conto
di Lucia. Allora Renzo, in società con Bortolo, acquista comprano un filatoio nei pressi di Bergamo,
dove lui e Lucia potranno mettere al mondo la prima figlia, Maria. Chiude la vicenda il “sugo di
tutta la storia”, ovvero la necessità della fiducia nella Provvidenza di Dio.

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