Nel
primo settecento con Scarlatti Alessandro la forma della parte a si espande e diventa a sua volta binaria. A'
termina sulla dominante portando B a muoversi verso aree tonali di minore tensione armonica. Intorno al
1700 il modello formale della parte A è Analogo ad un periodo. Scarlatti affianca il modello della smile
binari Form delle forme strumentali dell'epoca danze di suite. L'abilità di Scarlatti era di riuscire a
mantenere invariato il profilo melodico tra A1 e A2 naturalmente con l'adeguata mento tonale con il
cantante tenuto un registro più comodo. Fu usato anche da Vivaldi. Negli anni 30 le dimensioni dell'area si
espansero è i compositori della scuola napoletana abbandonano queste raffinatezze per soluzioni più rozze.
Il rapporto tra aprimo e A2 assume diverse forme
*Le misure iniziali di A2 sono alla dominante Ma poi vengono subito dopo ripetute alla tonica.
* le misure iniziale di A2 sono alla dominante ma poi si ritorna lo tonica senza ripetere l'inizio.
Tutte queste soluzioni ebbero riflessioni nelle forme strumentali del d'epoca.
A metà settecento la forma dell'area con da capo divenne ampia e alcuni compositori decidono di
sacrificare la sezione centrale B creando una forma di aria A1 e A2 detta forma di cavatina. La struttura con
l'aria da capo venne semplificata nella struttura. La ripetizione effettiva è integrale della prima parte
divenne sempre meno necessario spesso sia infatti solo il ritorno di A2. Troveremo quindi la distanza
strutturale in A1 e ritorno alla tonica in A2 il successivo B trio sarà un episodio a sé stante risolvendo poi
direttamente su A2 alla tonica. In alcuni casi vi è nella prima sezione un troncamento di A2 l'interruzione
del flusso musicale dopo A1 quando porta la ricomparsa di A2 dalla sensazione di finire un discorso lasciato
a metà.
Successivamente con la riforma di Gluck si porterà a un superamento del virtuosismo ebbene eliminato il
da capo quindi l'aria divenne bipartita AB. Dall'area bipartita avrà origine il rondò aria con il quale si
conclude un'opera.
Il rondò non va confuso con la forma strumentale per questo i musicologi tedeschi anglosassoni usano
l'accento per il rondò vocale e quello senza per quello strumentale.
Successivamente il modello bipartito Si ampliò fino a dare origine alla solita forma, composta: scena
cantabile tempo di mezzo cabaletta