Sei sulla pagina 1di 6

Approfondimenti per linsegnamento della Fisica 2

Titolare corso: Prof. Francesco Minosso 28 Aprile 2007

Titolare attivit: Pierluigi Di Pasqua pier@cima.unige.it

ESERCITAZIONE n. 2

Insegnare con i problemi

CONSEGNA N.1 - PRIMA FASE Una compressione isoterma Gara di secondo livello - 25 febbraio 1999

Argomento del problema E' un problema di termodinamica, pi precisamente di compressione isotermica di gas perfetti. Elenco delle cose richieste

Rappresentazione grafica del fenomeno, sul piano PV delle pressioni parziali dei gas, ovvero ossigeno e vapore saturo Calcolo della pressione finale della miscela di gas. Calcolare le quantit iniziali dei gas presenti (si considerano i gas perfetti) Calcolare la massa d'acqua condensata al termine del processo di compressione (trascurare il volume dell'acqua condensata) Calcolare il lavoro compiuto dalla miscela durante la compressione

Conoscenze di fisica e modelli di riferimento da utilizzare nella risoluzione Conoscenze e competenze generali: Conoscenze di termodinamica e leggi dei gas. Conoscenza delle equazioni di stato dei gas perfetti Competenze sulle compressioni de gas (isotermica, isocora, etc)

Approfondimenti per linsegnamento della Fisica 2


Titolare corso: Prof. Francesco Minosso 28 Aprile 2007

Titolare attivit: Pierluigi Di Pasqua pier@cima.unige.it

Rappresentazioni grafiche dello stato dei gas Competenze sullo stato termodinamico dei gas. Il lavoro nei gas Conoscenze specifiche: legge di Dalton legge di Boyle equazione dei gas perfetti saturazione e tensione di vapore

Ragionamenti principali o sequenza della soluzione A seguito della lettura del testo, appurato che non vi sono vincoli particolari, riconosciuti tutti i dati in possesso e le ipotesi aggiuntive possiamo stilare una griglia di start-up: Dati in possesso: Volume iniziale recipiente Vin=1dm2; Volume finale recipiente Vfin= dm2; Temperatura 100C; Pressione Pin =3105 Pa; Tensione di vapore acqueo saturo a 100C Psat =1105 Pa; Azioni:
Compressione isotermica; Richieste: Grafico PV; Pfin; Num. Moli nin ; Massa acqua finale mfin-H2O ; Lfin ; Ipotesi: si considerano i gas perfetti;

il volume dell'acqua condensata irrilevante;

Formule e concetti in possesso: Grafico trasformazione isoterma nel piano PV;


legge di Dalton (pressioni parziali):

P misc = P i ;
i =1

legge di Boyle: PV = costante a T costante; legge dei gas perfetti: PV = nRT; Lavoro prodotto dai gas U = Q L

Quesito 1 Dalla legge di Dalton e dalla tensione di vapore ottengo PH20 + PO-in = Pin da cui ricavo la pressione dell'ossigeno iniziale PO-in = 2.0105 Pa. Ora si deve considerare che durante la compressione isotermica la tensione di vapore rimane costante poich si tratta di vapore saturo. Ovviamente una parte di vapore si trasforma in acqua e pertanto cambier il numero di moli.

Approfondimenti per linsegnamento della Fisica 2


Titolare corso: Prof. Francesco Minosso 28 Aprile 2007

Titolare attivit: Pierluigi Di Pasqua pier@cima.unige.it

Dimezzando il volume invece la pressione dell'ossigeno raddoppia e pertanto la pressione finale sar: PH20 + PO-fin = Pfin = 1Pa + 4Pa = 5 Pa = Pfin Quesito 2 Abbiamo tutte le informazioni per applicare la legge dei gas perfetti: PV =nRT ; e , per ogniGAS PV ninit = RT Poich V, R, T, sono costanti per entrambi posso ricavare: ntot = 0.097 mol di cui nH2O-iniz = 1/3 ntot = nO-iniz = 2/3 ntot il calcolo dell'acqua condensata alcuanto intuitivo, poich si dimezzato il volume del vapore a parit di P, R, T, (perch P rimane costante nel vapore saturo)
n H20 fin = P V 2 RT

Grafico 1: si osserva come il vapore conservi la pressione costante. Questo dovuto alla riduzione di moli per condensazione

conoscendo Ma= massa molecolare dell'acqua posso facilmente calcolare la massa della condensa. Quesito 3 Per il lavoro di compressione possiamo applicare la legge di Dalton delle pressioni parziali e considerare la somma dei lavori compiuti da ossigeno ed acqua: Per l'acqua: L=Psat V non serve passare per l'integrale poich P non varia: L= 1105Pa 510-4m=50J Per l'ossigeno: n RT dL= PO dV e devo usare il calcolo integrale poich P funzione di V: P O= O V V fin da cui: LO =nO R T ln V iniz CONSEGNA N. 1 SECONDA FASE Si suppone di voler presentare ai colleghi il problema appena analizzato e risolto per discutere col gruppo la sua problematicit. Organizzare una breve comunicazione in cui sia chiaro il contenuto concettuale e il senso didattico (dove e per cosa pu essere utilizzato questo problema) in relazione alla disciplina i nodi problematici su cui articolato le operazioni essenziali per risolvere il problema i processi mentali che il problema pu attivare negli studenti

Approfondimenti per linsegnamento della Fisica 2


Titolare corso: Prof. Francesco Minosso 28 Aprile 2007

Titolare attivit: Pierluigi Di Pasqua pier@cima.unige.it

Presentazione del problema (argomento, descrizione del sistema, richieste del problema) Il problema si presenta come un quesito di trasformazioni dei gas. Le domande sono rapide e concise, cos come i dati forniti non sono in alcun modo mascherati. Nel complesso si tratta di un problema sufficientemente esplicito, descrittivo di un esperimento ben comprensibile e definito: in un contenitore due gas, ossigeno e vapore saturo, sono compressi e mantenuti a temperatura costante. Una volta ultimata la compressione il volume del contenitore ridotto ad . Anche richieste dei quesiti sono immediate e chiare: Grafico PV; Pfin; Num. Moli nin ; Massa acqua finale mfin-H2O ; Lfin ;

Teorie da utilizzare, modello del sistema (anche mappa concettuale del problema) Il riferimento al grafico ed il fatto di trattare di una trasformazione isoterma richiama immediatamente la legge di Boyle, mentre la presenza dei gas diversi lascia intuire che la legge di Dalton sia necessaria allo svolgimento. L'equazione di stato dei gas perfetti emerge invece dal quesito due. In questa domanda si fa riferimento alla massa e pertanto ho necessit di un'equazione che mi espliciti quest'incognita. Infine l'ultima domanda, con la richiesta del lavoro immediatamente evoca i principi sull'energia dei gas perfetti. Nel complesso si ha esattamente la misura dell'ambito di applicazione del problema. Le ipotesi aggiuntive, in particolare sulla considerazione dei gas perfetti, permettono di relegare la soluzione entro le leggi sopra esposte.

Operazioni fondamentali richieste per la soluzione (anche problemi collegati) Come ogni problema fisico didattico immediatamente percepibile che la soluzione si celi fra cognizioni, leggi e norme note ma, nonostante l'apparente evidenza, non si riesce ad inquadrare perfettamente a quale di queste fare riferimento. Questo accade poich contrariamente all'esercitazione didattica di spiegazione nel problema non vi linearit di esposizione. La regola viene frequentemente presentata con la sequenza dati formula, nel problema invece il dato derivato dall'applicazione di formule intermedie, applicazione di sistemi, risoluzione di equazioni. Nel problema in oggetto possiamo evidenziare alcuni nodi che ne determinano l'apparente difficolt:

Approfondimenti per linsegnamento della Fisica 2


Titolare corso: Prof. Francesco Minosso 28 Aprile 2007

Titolare attivit: Pierluigi Di Pasqua pier@cima.unige.it

1. I dati forniti sembrano parziali a) Ad esempio nella richiesta di disegno del grafico potrebbe attendersi la conoscenza delle quattro grandezze in oggetto (2 pressioni 2 volumi) ma ecco che pare non aver la distinzione fra esse. Il riferimento alla tensione di vapore non immediato e presuppone un percorso esperenziale gi collaudato. b) Il secondo quesito fa riferimento alla massa, ma senza una buona abilit risolutiva l'associazione mole massa non pu emergere e pertanto si ha la percezione di assenza di dati fondamentali 2. Il riferimento alla condensazione pu indurre ad immaginare il sistema pi complesso di quanto sia poich si immaginano parti del gas che scompaiono e conseguenti squilibri interni (ovviamente se si ignora o non collega il fenomeno della saturazione) 3. Il calcolo del lavoro compiuto, nel caso dell'ossigeno, si discosta dalla facile formula L=P V e pertanto si potrebbe percepire la sensazione di sbagliare pur essendo invece sulla strada corretta. 4. Le note ed ipotesi aggiuntive svolgono un ruolo fondamentale in relazione al contesto in cui si pongono. Si osservi ad esempio la nota assumere la tensione di vapore ...; se fosse posta come considerazione necessaria al punto 1, immediatamente si comprenderebbe come la tensione di vapore sia un elemento determinante per la sua soluzione. La mappa in appendice vuole esporre come questi nodi possano essere affrontati per ricondurre il problema ad un percorso lineare. Commenti sul piano didattico (anche senso didattico e processi mentali) L'impostazione di un problema sempre un momento molto delicato dell'attivit didattica: da un lato si ha la necessit di guidare lo studente attraverso un percorso risolutivo che esponga le scelte strategicamente corrette, dall'altro si deve stare attenti a rispettare le soggettivit e l'iniziativa del singolo. La molteplicit di modelli mentali e la conseguenti diversit di scelta possibili costituiscono una congrua ricchezza di situazioni ma anche un potenziale ostacolo per un'esposizione fluida e concisa. Principalmente l'insegnate dovrebbe mostrare metodi pi che percorsi, metodi assimilabili a strumenti utili in un determinato contesto, non necessariamente indispensabili, ma facilmente immagazzinabili e trasferibili nel bagaglio culturale per essere adottati al momento giusto, se familiari e ritenuti accessibili. In questo modo possiamo rispettare la soggettivit di pensiero dell'alunno arricchendo nel contempo le sue potenzialit.

Approfondimenti per linsegnamento della Fisica 2


Titolare corso: Prof. Francesco Minosso 28 Aprile 2007

Titolare attivit: Pierluigi Di Pasqua pier@cima.unige.it

Appendice 1 mappa operativa

Potrebbero piacerti anche