THE POOL ESEMPIO DI UNA STORIA:
Un gioco di ruolo di James V. West
The Pool è un gioco di ruolo orientato alla
collaborazione narrativa tra giocatori e GM.
Potete usarlo per qualsiasi ambientazione
preferiate. Un membro del vostro gruppo dovrà
essere il Game Master o GM, la persona che guida
il gioco. Per giocare avrete bisogno di molti d6
(dadi a 6 fecce) inclusi una manciata di “dadi del
GM” che si distinguano dagli altri.
Prima che inizi la creazione del personaggio, ogni
giocatore ha bisogno di 15 dadi per la loro Riserva
(Pool) iniziale. Il resto dei dadi vanno riposti in
una riserva comune.
Uno: CREAZIONE DEL PERSONAGGIO
Una volta che il gruppo ha deciso l’ambientazione,
potete passare alla creazione del personaggio.
Creare un personaggio è semplice: basta scrivere
una storia di 50 parole. Fate finta che stiate
scrivendo un libro e che questa sia l’introduzione
del vostro personaggio principale. Avete a
disposizione solo 50 parole con cui giocare,
perciò concentratevi sugli elementi più
importanti del vostro nuovo personaggio e su
come il personaggio si inserisce all’interno
dell’ambientazione che avete scelto. Riportare il
nome del vostro personaggio non conta ai fini del
limite massimo di parole.
Ho creato il mio primo personaggio per The Pool.
L’ambientazione è un mondo fantasy, magico e
oscuro.
“Damart è un mago addestrato nella magia
elementale dall’Ordine segreto della Terra Perduta.
E’ stato espulso dall’ordine per essersi innamorato
di una giovane iniziata che rimase uccisa quando
Damart tentò di insegnarle un incantesimo che non
poteva controllare. Ora Damart è in cerca di un
modo per riportarla in vita.”
Due: ASSEGNARE TRATTI E BONUS
Ora scegliete gli elementi più importanti della
vostra storia. Questi sono i Tratti e vi aiuteranno a
prendere il controllo narrativo durante il gioco.
I tratti possono includere qualsiasi cosa, dagli
amici e nemici a un buon cavallo o al talento per
attirare i guai. Qualsiasi cosa di importante sul
vostro personaggio può essere un Tratto. Anche
se potete definire un Tratto nel modo che
preferite, fate attenzione che questo non
contraddica o arricchisca la vostra storia.
Per esempio, la storia di Damart cita “è in cerca di
un modo per riportarla in vita” perciò un Tratto
basato su questa frase si potrebbe chiamare “In
cerca di un modo per strappare la sua amata dalla
morte” oppure “Cerca un modo per resuscitare la
sua amata” o qualcosa di simile. Tuttavia,
chiamare un tratto “ha una vasta conoscenza
della magia nera e della resurrezione” non
andrebbe bene perché la storia non riporta
nessuna specifica competenza o abilità correlata
alla morte.
Accertatevi che i Tratti siano abbastanza specifici
da evitare conflitti di gioco sulla loro
indeterminatezza. Per esempio, Damart è un
mago elementale. Quando usa la magia, questa è
basata sugli elementi, non è magia nera o
qualcosa che gli permetta di lanciare stelle dalle
dita. Evitate di creare Tratti vaghi come “Magia”
o “Studioso”, siate specifici.
Potete assegnare Bonus ai tratti importanti, in
forma di dadi. I Bonus aumentano l’efficacia dei
tratti durante il gioco. Non dovete
necessariamente assegnare un bonus ad ogni
Tratto.
Per assegnare un Bonus, spendete dadi dalla
vostra Riserva iniziale. Il costo in dadi è pari al
bonus moltiplicato per se stesso. Perciò, un
Bonus di +2 costerà 4 dadi, un Bonus di +3 costerà
9 dadi e così via. E’ molto importante lasciare
qualche dado nella Riserva, almeno 3 o 4.
ESEMPIO DI ASSEGNAZIONE DI TRATTI E BONUS:
Dopo aver scritto la storia di Damart, scelgo i
Tratti che desidero e assegno i Bonus. Questi
Bonus costano 9 dadi, lasciandomene 6 nella
Riserva.
- Mago elementale dell’Ordine della Terra Perduta +2
- Reietto dell’Ordine della terra Perduta
- Guidato dall’amore +2
- In cerca di un modo per richiamare la sua amata
dalla morte +1
Tre: TIRARE I DADI
Si tirano i dadi per determinare l’esito generale
dei conflitti. Non è la stessa cosa che tirare
quando vuoi semplicemente effettuare
un’azione. Menare un fendete con la spada si può
fare attraverso il semplice dialogo con il GM,
senza lanciare dadi. L’effetto di un tiro dei dadi in
The Pool è molto più ampio rispetto ad un
semplice colpo di spada.
Chiunque può richiedere un tiro dei dadi quando
un conflitto appare chiaro o quando se ne vuole
introdurre uno nuovo. Dichiarate
sommariamente le vostre intenzioni e tirate i
dadi.
Per vincere un tiro, bisogna ottenere un 1 in uno
qualsiasi dei dadi lanciati. Ignorate qualsiasi altro
risultato. Se non ottenete nemmeno un 1, avete
fallito il tiro.
Quando si lanciano i dadi, il GM assegnerà da 1 a 3
dadi in più al tiro. Se potete dimostrare una chiara
connessione tra le intenzioni dichiarate e uno dei
Tratti del vostro personaggio, potete aggiungere
i dadi Bonus del Tratto, se il Tratto li prevede.
In aggiunta, potete puntare fino a 9 dadi presi
dalla vostra Riserva. Aggiungere dadi al tiro
aumenta significativamente le possibilità di
ottenere un 1 ma se fallite, perdete tutti i dadi
puntati nel tiro. Un cattivo tiro può azzerare
istantaneamente la vostra Riserva.
ESEMPIO DI LANCIO DEI DADI:
Damart si trova in una antica biblioteca. Voglio
che trovi informazioni che lo aiutino nella sua
ricerca, perciò richiedo un tiro basato sul Tratto
“In cerca di un modo per richiamare la sua amata
dalla morte +1”. Il GM mi passa 1 dado della sua
riserva (per il mio Tratto +1) e decide di darmene
altri 2 da aggiungere al tiro (ricordate, può
darmene da 1 a 3). Ho ancora 6 dadi nella mia
Riserva, perciò ne punto altri 4 da aggiungere al
tiro per aumentare le mie possibilità.
Tiro 7 dadi e fortunatamente, ottengo un 1. Se
non avessi ottenuto un 1 avrei perso i 4 dadi
puntati dalla Riserva, rimanendo con solo 2 dadi.
Quattro: SUCCESSO E FALLLIMENTO
Quando hai successo nel tiro, hai due opzioni:
aggiungere un dado alla tua Riserva o effettuare
un “Monologo della Vittoria”.
Se scegli di aggiungere un dado il GM descriverà
l’esito positivo del conflitto, ma lo farà nel modo
che riterrà più opportuno. Questo significa che le
cose potrebbero non andare esattamente nel
modo desiderato.
Tenere un Monologo della Vittoria (o MDV) è
l’unico modo per essere sicuri che il risultato del
conflitto corrisponda a ciò che desideravate.
Tenere un MDV corrisponde a prendere il
controllo del gioco per qualche istante. Potete
descrivere le azioni del vostro personaggio, le
azioni di quelli intorno a lui e l’effetto che queste
azioni producono. Potete anche concentrarvi su
elementi meno diretti, ad esempio cosa sta
accadendo nella stanza vicina o chi sta entrando
in scena.
Potete fare qualsiasi cosa, le uniche reali
limitazioni che bisogna osservare sono le
seguenti:
1) Non apportare modifiche ai personaggi
degli altri giocatori (come ucciderli).
Potete aggiungere complicazioni e
modificare quello che hanno intorno ma
non intromettetevi nella creazione di un
altro giocatore.
2) Tenete la narrazione in sintonia con i fatti
accertati e il tono del gioco. Se avete
bisogno di fare domande al GM o chiedere
informazioni agli altri giocatori durante il
MdV, fatelo.
3) Tenete la narrazione ragionevolmente
corta.
Osservare queste regole di cortesia e coerenza,
aiuterà ognuno a godersi il gioco anche di più. Se
ignorate queste regole, il GM può terminare il
vostro MDV in ogni momento.
Se fallite il tiro, possono accadere due cose.
Primo perdete tutti i dadi che avete puntato.
Secondo, il GM descriverà l’esito in un modo che
non corrisponde a quello che intendevate. I
dettagli dell’esito sono a sua discrezione, può
introdurre nuove complicazioni per i vostri
personaggi o semplicemente narrare una scena
che va in direzione opposta a quella che volevate.
ESEMPIO DI UN MONOLOGO DI VITTORIA:
Con il successo nel tiro dei dadi dell’esempio
precedente, scelgo di tenere un MDV. Il GM si gira
verso di me e tutti quanti ascoltano…
“Dopo due frustranti ore di ricerca tra antichi tomi,
Damart è deciso a desistere. Non c’è nulla qui. Poi
nota una cosa molto strana, in un angolo buio un
libro è appoggiato alla parete. Non è solo
appoggiato, si sta muovendo! Damart lo osserva
più da vicino e il libro sgattaiola sotto il tavolo. Può
camminare! Si china sotto il tavolo e riesce ad
afferrarlo. Il libro si dimena ma non è forte
abbastanza per liberarsi. Sulla sua copertina ci
sono lettere di un antico linguaggio con cui Damart
ha una certa familiarità e recano scritto: ‘Terra dei
Morti’. Sui bordi delle pagine ci sono macchie di
sangue”.
Decido che è un buon punto per fermarsi.
Sono tutti curiosi di saperne di più su questo libro
che cammina ed il GM riprende il controllo del
gioco, tenendo in considerazione questo nuovo
elemento che ho appena inventato.
Cinque: CONTINUARE LA STORIA
Se avete 9 dadi o più nella Riserva, al termine
della sessione, iniziate la sessione successiva con
lo stesso numero. Se ne avete di meno, iniziate la
prossima sessione con 9 dadi nella Riserva.
Alla fine di ogni sessione, potete aggiungere fino
a 15 nuove parole nella storia del vostro
personaggio. Queste possono comporre nuove
righe o essere aggiunte a quelle già esistenti. Puoi
anche conservarle fino alla fine della sessione
successiva e poi scrivere un totale di 30 parole.
Quando fate la vostra scelta, potete aggiungere
nuovi Tratti. In qualsiasi momento potete anche
aggiungere o aumentare i Bonus dei Tratti nello
stesso costo applicato durante la creazione del
personaggio: il Bonus moltiplicato per se stesso
(+2 costa 4 dadi, +3 costa 9 dadi, ecc…).
Sei: ALLE PORTE DELLA MORTE
Il vostro personaggio non ha “punti ferita” o
qualsiasi altra misura della vita. Tuttavia può
morire. Se il vostro personaggio fallisce il tiro in
una situazione che il GM definisce come
assolutamente letale, potete o accettare la morte
e tenere una MDV finale per descriverla (non
serve un tiro), oppure tentare un tiro finale per
salvargli la vita. In questo tiro non potete
utilizzare alcun tratto e il GM non può concedervi
nessun dado extra e vanno puntati tutti i dadi
della Riserva. Gli altri giocatori possono
contribuire puntando fino a 9 dadi ciascuno per
aiutare il vostro personaggio a sopravvivere.
Non importa l’esito del tiro, tutti i dadi tirati
andranno perduti, compresi quelli puntati dagli
altri giocatori.
Se vincete il tiro il personaggio sopravvive
all’incidente ma non ottenete né un MDV né il
dado da aggiungere alla Riserva. Il GM descriverà
come la morte è stata ingannata.
come RPG.net o mandatemi una email con le
vostre considerazioni, commenti, critiche, ecc…
Grazie per aver letto The Pool!
jvwest@gmail.com
www.jwarts.com

Se fallite il tiro, il vostro personaggio muore. In

questo caso potete tenere il MDV finale in cui
descrivete la morte del personaggi nei dettagli.
Fatelo con cura.

END NOTES

Questo gioco è stato progettato più o meno in

una notte nel 2001 o giù di lì. L’ho presentato alla
comunità del deplorevolmente defunto sito Web
indierpgs.com e ho ottenuto buoni riscontri,
incluso questo di Ron Edwards (Sorcerer):

“E’ un gioco gratuito di due pagine, disponibile su

Internet, che può rappresentare l’inizio di una
intera nuova ondata nella progettazione dei GDR.
Presenta un concetto straordinario,
sorprendentemente forte e così puro. I miei
giocatori, veterani incalliti dei GDR, non smettono
di esserne entusiasti.”

Alla fino ho sviluppato il sistema in un gioco

completo chiamato “The Questing Beast”, sempre
grazie ai molti contributi raccolti in The Forge.
Perciò i miei ringraziamenti vanno a Ron
Edwards, Scott Knipe, Paul Czege, Mike Holmes,
Blake Hutchins, Nathan E. Banks, Rene Vernon,
Tim Denee (e rpg.net), bankuei, David Farmer (e
altra gente del “Collector Comics”... ora chiamato
“Little Monsters”), Shawn Martin, James Perrin,
Phillip Keeney, Dawna Keeney ;) ecc...
Ci sono state molte variazioni del gioco create
dalla comunità dei GDR così come alcune
traduzioni in latri linguaggi (Francese, Portoghese
e Italiano).
Li ho resi disponibili in un file zippato:
www.jwarts.com/thepoolvariations.zip.
Sono sempre desideroso di conoscere le
esperienze di altre persone con The Pool. Scrivete
una recensione su uno dei grandi siti sui GDR