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STORIA NATURALE DELLE MALATTIE


FATTORI DI SALUTE
Esistono fattori che hanno una valenza positiva sulla salute e sono considerati fattori
positivi ed alcuni sono in relazione alla persona, altri all’ambiente (es. buono stato
nutrizionale, disponibilità di lavoro, etc.). Occorre sottolineare che la presenza di
handicap o altro, possono coesistere con un alto livello di benessere.

LA MALATTIA
I fattori negativi rendono a ridurre il grado di salute portando alla malattia, che può
essere definita «anormale condizione dell’organismo causata da alterazioni organiche
o funzionali». I fattori negativi, definiti fattori di malattia, sono in parte sconosciuti e
sono suddivisibili in tre gruppi principali:
• Genetici;
• Ambientali, tra cui fattori fisici e socioculturali;
• Comportamentali.
Inoltre, i fattori di malattia si dividono in:

FATTORI DI RISCHIO
Un fattore di rischio è il fattore presente ed attivo che aumenta le probabilità che la
malattia si verifichi. Una qualunque variabile genetica con potenzialità negative che
sia attiva nel soggetto, prima che questo si ammali, può essere considerata fattore di
rischio se studi epidemiologici hanno confermato una sua forte associazione con la
malattia e quindi ne incrementi la sua probabilità di comparsa. È un fattore da
associare a una maggior probabilità della malattia; da non confondere è però in
concetto di associare con quello di causa. I fattori di rischio si possono dividere in tre
gruppi:
• Predisponenti, ossia che creano condizioni di suscettibilità dell’individuo per
una malattia;
• Precipitanti, che facilitano il manifestarsi della malattia;
• Rinforzanti, cioè che aggravano la malattia.

FATTORI CASUALI
Sono fattori determinanti della malattia. Sono di:
• Plausibilità biologica, cioè la compatibilità biologica degli effetti
sull’organismo umano;
• Gradiente biologico degli effetti, cioè la corrispondenza dose/risposta;
• Forza dell’associazione, espressa dal valore Rischio Relativo
• Specificità dell’associazione, espressa dal valore Rischio Attribuibile.
Un fattore causale può essere definito sufficiente quando provoca un inevitabile
effetto (es. malattie genetiche), mentre necessario, quando l’effetto dev’essere
preceduto da una causa (es. patologie infettive).
I fattori poi possono essere maggiori, per distinguersi dai minori o fattori concausali.
Indicatori di rischio → condizioni associate all’insorgenza di una patologia (es. età,
sesso, etc.)

STORIA NATURALE DELLE MALATTIE


Il modello eziologico, ossia che spiega l’insorgenza delle malattie, è unico ed è
PLURICAUSALE, nel senso che non è mai un solo fattore a determinare la malattia.
Nelle malattie cronico – degenerative sono implicati più fattori, che non hanno tutti la
stessa forza. Ciò è ancora più vero nelle malattie infettive, dove il microrganismo
assume un ruolo causale.
La condizione di rischio ha tre evoluzioni:
• Regressione del rischio, con l’eliminazione dei fattori negativi
• Persistenza del rischio, con la permanenza dei fattori negativi
• Insorgenza della malattia, con la permanenza dei fattori negativi che
peggiorano
Le variabili possono inoltre essere inerenti all’individuo (genetica, difese
immunitarie, etc.) o ai fattori di malattia, che a loro volta si dividono in quantitativi e
qualitativi. La storia della malattia presenta quattro fasi:
1. Durata di latenza (patologie non infettive) o incubazione (patologie infettive)
2. Esordio clinico, che può essere clamoroso (il paziente lo accusa) o
drammatico (passa inosservato)
3. Decorso, acuto (giorni o settimane) o cronico (anni o decenni)
4. Esito:
 Rapida guarigione o morte in tempi stretti;
 Stabilizzazione per lungo tempo o progressivo peggioramento, fino alla
morte dopo anni.

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