molto importante per chi si occupa dell’immagine, questo perché le immagini tendono ad andare nella
sintesi. Utile per chi vuole illustrare. Questo per il tasso di analfabetismo, più semplice vedere che leggere.
Gruppo tetrarchico
Era Dioclezianea
Particolarità: volti uguali. I romani tipicamente usano la ritrattistica, usando il reale. Qui invece i volti sono
uguali. Il messaggio è mostrare il potere equivalente dei tetrarchi. Propaganda: “messaggio unico, sintetico,
più semplice del reale”. Scelta politica cimata “Nuova coinè (lingua)” messa in maniera diversa dal
linguaggio romano per forme più orientale. “Paratassiche” parole e frasi messe in fila senza collegamento
(seriali). Influenza ellenistica dopo le conquiste. Ora tendenza plebea, per incantare il popolo.
I segni hanno solo un significato (es: stop) i simboli sono più complessi e tratificati.
Arco di Costantino:
primo indizio di un cambiamento. Dopo un’importante battaglia 315. Rivoluzione Urbis et Orbis (a Roma e
nel mondo). Definita da Berrinson come: “Decadenza della forma” e da Kissinger come: “Morte dell’arte
Classica.” Fatto ad ordine dei Senatori, si ricollega alla tradizione degli imperatori. L’arco di Costantino non
rappresenta tratti medievali, ma mostra una mutazione che non si bloccherà per gli anni a venire. L’arco è
stato fatto molto probabilmente con pezzi di altre opere andate distrutte, come una forma di riciclaggio.
Nell’arco sono messe 4 storie: partenza da Milano, battaglia di Verona, l’Oratio (discorso), Cerimonia di
libberalitas. Una per ogni lato dell’arco.
libberalitas di Costantino
In questo periodo l’arte classica perde lo scontro contro il mondo del medioevo, il quale puntava alla
semplicità e alla comprensione comune
In seguito l’arte bizantina passa da Ravenna e Milano fino a Roma, mettendosi accanto all’arte già presente,
mescolandosi in modo gradevole o sbagliato.
Metà 5° secolo. Pianta a croce non troppo greca. Esterno semplice e spoglio con un interno ricco d’arte a
simboleggiare un fedele, caratteristica di Ravenna.
Link carini
https://www.raiplay.it/video/2018/12/Italia-viaggio-nella-bellezza--Santa-Maria-Antiqua-e-la-pittura-bizantina-
a8822fc6-1e2e-42d9-982f-c2f2adc0e383.html
https://www.youtube.com/watch?v=wlJBGGw7N2U
https://www.youtube.com/watch?v=wlJBGGw7N2U
https://www.radioblognews.it/tag/roma-sparita/
Appunti 07 12
Chiesa di santa Maria Antiqua, ritrovata nel foro romano, segno del cristianesimo come religione di stato.
La chiesa risale al 6°/7° secolo (500). Si appropria di un edificio romano (aula di una biblioteca)
modificandone lo spazio interno per portare una forma più longitudinale. Nell’apparato pittorico si parla
molto, come la parete a palinsesto (ossia una riscrittura, strati di pittura) e la datazione con 30 anni di arte e
substrati di arte antica. Altro materiale decorativo è anche l’Opus Sectile. Lo scema della figura è
gerarchico, piramidale con il cristo in cima per importanza. Il cristo nell’opera è impassibile e meno
europeo, inoltre è vestito. La tuta senza maniche si chiama Colobos, ossia tunica in greco, spesso usato dai
sacerdoti. In seguito diventerà un perizoma per dargli un senso più umano. La rozzezza di quest’opera la
rende più comprensibile a tutti.
San Giovanni: eremita, scuro, esposto al sole. (si è sbagliata forse è battista questo)
Arte bizantina, tratti sintetici, popolari e legati alla popolazione più bassa.
Palinsesto, più strati che rivelano più epoche storiche insieme che seguono diverse mode.
Oreficeria, tradizione barbarica i quali erano esperti nel lavoro del metallo. Queste componenti ritornano
nell’aera longobarda, aiutandoci a comprendere anche l’arte carolingia
Citta conquistata, chiesa di sant’Eusebio, culto ariano. I capitelli sono importanti, le forme sono stilizzate e
vi è un’esaltazione della linea. (fibula alveolata) imitava la natura visto che triangoli simulano LE FOGLIE.
Santa maria foris porta (provincia di Barese, longobardi) questa chiesa è importante per il ciclo di affreschi.
Datazione non molto certa.
Crocifisso di cimabue
Presepe di Greccio
Autore
Titolo
Tecnica
Anno
Collocazione
Autore: Giotto
Anno:
Tecnica:
Collocazione:
Descrizione