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musica&terapia
numero

36 direttore editoriale
Gerardo Manarolo
comitato di redazione
Claudio Bonanomi
Massimo Borghesi
Ferruccio Demaestri
Bruno Foti
Alfredo Raglio
Andrea Ricciotti
segreteria di redazione
Ferruccio Demaestri
comitato scientifico
Rolando O. Benenzon
Università San Salvador, Buenos Aires, Argentina
Michele Biasutti
Università di Padova
Leslie Bunt
Università di Bristol, Gran Bretagna
Giovanni Del Puente
Università di Genova
Edith Lecourt
Università Parigi V, Sorbonne, Francia
Luisa Lopez
Fondazione Mariani, Milano
Giandomenico Montinari
Psichiatra, Psicoterapeuta, Genova
Pier Luigi Postacchini
Psichiatra, Neuropsichiatra Infantile,
Psicoterapeuta, Bologna
Oskar Schindler
Ordinario di Foniatria, Università di Torino
segreteria di redazione Frauke Schwaiblmair
Ferruccio Demaestri Istituto di Pediatria Sociale e Medicina Infantile,
Corso Don Orione 7 Università di Monaco, Germania
15052 Casalnoceto (AL)
tel. 347 8423620
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indice editoriale
numero

36
Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 Questo numero ospita gran parte delle relazioni pre- integrare la componente relazionale con quella stret-
sentate in occasione del congresso Le stanze della tamente scientifica.
Pazienti con prolungato stato coscienza, musicoterapia e riabilitazione neurologica
di alterata coscienza: tenutosi il 21 ottobre 2017, presso il Sermig di Torino. Lo scritto di Anna Forloni, infine, sottolinea la compo-
significato del trattamento riabilitativo e
nente relazionale dell’approccio musicoterapico che
della musicoterapia
La relazione di Andrea Magnoni, Neurologo respon- deve essere inclusa in ogni valutazione di efficacia
Andrea Magnoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
sabile RSD/Hospice S. Pietro, Monza, introduce il te- congiuntamente alla qualità dell’interazione sono-
La valutazione musicoterapica dei pazienti ma descrivendo la complessità delle condizioni cli- ro/musicale; nel suo articolo vengono riportati alcu-
con Disturbi della Coscienza (DoC) niche in cui versano pazienti che presentano uno ni recenti contributi scientifici e l’attenta descrizione di
Rita Meschini, Rossella Fortuna, stato di coma che, a seconda dei casi, potrà o no tre casi clinici.
Antonietta Celentano, Luca Gironelli . . . . . . . . . . . 8 evolvere in uno stato vegetativo ed in uno stato di
Musicoterapia e post coma: minima coscienza. Si tratta di un contesto d’inter- I successivi contributi riguardano tre differenti ambi-
aspetti neurologici e relazionali vento che richiede da parte del musicoterapista at- ti musicoterapici.
Roberto Bolelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 tenzione e delicatezza nel proporsi, anche in virtù
delle potenzialità dell’elemento sonoro/musicale. Roberto Pellizzoni ci offre un’approfondita disamina
Musicoterapia negli stati
sul tema dell’improvvisazione musicale e dei suoi
vegetativi e di minima coscienza:
cosa possiamo fare? Rita Meschini, Rossella Fortuna, Antonietta Celen- rapporti con la specificità dell’improvvisazione mu-
Anna Forloni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 tano, Luca Gironelli, a seguire, descrivono la plu- sicoterapica.
Cosmopolis s.n.c. riennale attività riabilitativa svolta a favore di sog-
Corso Peschiera, 320 Soggettivazione, temporalizzazione getti con disturbi della coscienza presso l’Istituto di Chiara Tamagnone descrive un intervento di grup-
10139 Torino e intersoggettività nella improvvisazione riabilitazione Santo Stefano; di particolare interesse è po rivolto a bambini inseriti nella scuola dell’infan-
tel 011 710209 musicale
la presentazione di una scheda di osservazione in zia sottolineando come tale approccio possa costitui-
L’abbonamento a Roberto Pellizzoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
mu-sicoterapia, Music Therapy Observational Tool, re un‘occasione formativa anche per i docenti.
Musica & Terapia è di
Euro 20,00 (2 numeri). Musicoterapia nella Scuola dell’Infanzia. redatta per fornire un contributo clinico nella dia-
L’importo può essere Proposte, percorsi, prospettive gnosi e nel trattamento di tali pazienti. Maria Ausilia Di Falco ci accompagna nella sua coin-
versato sul c.c.p. 47371257 Chiara Tamagnone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 volgente esperienza di tirocinio svolta in Francia illu-
intestato a
Cosmopolis s.n.c., Un’esperienza di tirocinio in Francia Roberto Bolelli, autore del successivo articolo, svol- strando la ricchezza e l’articolazione della musicote-
specificando la causale
Maria Ausilia Di Falco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 ge la sua attività professionale presso la Casa dei Ri- rapia d’oltralpe.
di versamento e
l’anno di riferimento
svegli Luca De Nigris, Bologna, dove i diversi labora-
Recensioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 tori espressivi (musica e teatro in situazione tera- GERARDO MANAROLO
peutica) fanno parte delle attività riabilitative pro-
Grafica e impaginazione
Articoli pubblicati grammate. La sua modalità operativa segue un’arti-
Cosmopolis snc - Torino sui numeri precedenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 colazione semplice/complesso e si pone l’obiettivo di

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PAZIENTI CON PROLUNGATO


STATO DI ALTERATA COSCIENZA
SIGNIFICATO DEL TRATTAMENTO
RIABILITATIVO E DELLA MUSICOTERAPIA

Andrea Magnoni, Neurologo,


responsabile RSD/Hospice S. Pietro, Monza

Investigating the degrees of Sono un neurologo con esperienza nella cura di per- Stato di coscienza minima: capacità di avere consa- di Preston, 1995, scrive: “era una notte che face-
consciousness alterations following sone con restrizione della coscienza, appassionato pevolezza, anche per brevi momenti ed incostante, va spavento, veramente scantusa. Il non ancora
a brain damage and the resulting musicista, studioso di storia della medicina, affasci- dell’ambiente circostante; tipicamente contatto visi- decino Gerd Hoffer, ad una truniata più scata-
worsening of the body, we analyze the methods nato da parole come psiche, empatia, responsabilità, vo, capacità di comprendere ed eseguire compiti sem- sciante delle altre, che fece trimoliare i vetri
of care and physiotherapy and the life strategies protezione, fragilità, sensibilità, resilienza e dai se- plici, come aprire e chiudere gli occhi o la bocca, com- delle finestre si arrisbigliò con un salto, accor-
around the patient for an emotional access guenti paradossi: restrizione della coscienza, stato ve- piere gesti finalizzati, come allontanare uno stimolo gendosi, nello stesso momento, che irresistibil-
with the music and an integration of good sensory getativo/estrema reattività, fragilità emotiva; creati- doloroso. mente gli scappava.”) né l’attacco aulico e colmo
stimulation. vità/comprensione dell’altro. L’argomento in questio- Rivolgendomi ad una platea di musicoterapisti, attua- di promesse di Raimond Chandler (ne In un giorno
ne richiede la definizione di qualche termine. li o futuri, mi prenderò alcu- di pioggia, 2014, leggiamo:
ne licenze poetiche. Comincio quindi con un “erano pressappoco le un-
Morte cerebrale: persona con un danno cerebrale così Inoltre la mia capacità resi- racconto brevissimo, che è solo dici del mattino, mezzo Ot-
grave da avere una spettanza di vita di pochi giorni liente, dopo anni di univer- tobre, sole velato, e una
od ore, mantenuta in vita da assistenza respiratoria ed sità passati ad assistere a
un incipit, che ci introduce minaccia di pioggia tor-
anestesiologica (una commissione medica apposita lezioni noiose, soporifere ed in una dimensione di coscienza renziale sospesa nella lim-
ne conferma la gravità e dichiara che senza macchi- esiziali per la formazione di che non è la nostra, pidezza eccessiva là sulle
nari la persona morirebbe in pochi secondi; tale con- un medico, mi ha portato quella dello stato vegetativo montagne.
ferma decreta comunque il decesso e la possibilità di ad un impegno inderogabi- Portavo un completo blu
espianto di organi a cuore battente). le con me stesso: se mai, mi dissi un tempo, sarò polvere, ero lindo, ben sbarbato e sobrio; avevo ap-
Coma: persona a occhi chiusi che dorme e che non chiamato a fare formazione a qualcuno prometto di puntamento con quattro milioni di dollari!”).
può essere svegliata; una persona in coma per un impegnarmi ad argomentare lezioni allegre, creati-
evento cerebrale ha spettanza di vita di pochi mesi. ve, autentiche e credibili o altrimenti ad astenermi. Ahinoi ecco il mio:
Dopo la laurea mi sono diplomato all’Accademia di “È quasi l’alba, il turno di notte sta per finire e l’in-
Stato vegetativo: persona sveglia ma non contattabi- Teatro Danza “Teatrando” per poter assolvere il com- fermiere cammina per la corsia vuota e silenziosa,
le, con ripristino del ritmo sonno-veglia; la maggior pito prefissatomi con un minimo di successo. entra in ogni stanza per uno sguardo finale e per
parte delle persone in coma evolve in stato vegetati- Comincio quindi con un racconto brevissimo, che è assicurarsi che tutto venga consegnato correttamen-
vo o, come lo chiamano gli anglosassoni, vigilanza non solo un incipit, che ci introduce in una dimensione te al collega del primo turno; si ritrova in tasca le
responsiva, acquisendo così una possibilità di soprav- di coscienza che non è la nostra, quella dello stato chiavi dell’armadietto degli stupefacenti e comincia
vivenza di alcuni anni (sopravvivenza media di perso- vegetativo. Perdonate la qualità del mio scritto, non a giocherellarci, non vuole rimetterle in tasca per
ne in stato vegetativo: 5 anni). ho l’affabulazione di Andrea Camilleri (ne Il birraio timore di dimenticarle. È nell’ultima stanza e guar-

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da i due ragazzi in stato vegetativo per esiti di trau- menti di una manipolazione o di un trattamento Teniamo a mente quel corpo con le sue reattività arcai- mente, con costanza, gentilezza e pazienza disinne-
matismo, hanno gli occhi chiusi ed il respiro regola- sensoriale. Bisogna cercare equilibrio e condivisio- che ed il suo vestibolo e la sua coclea ed andiamo a scare un meccanismo di allarme.
re, forse dormono. Le chiavi scivolano dalla mano e ne tra curanti in senso lato, paziente e familiari; è fare conoscenza con Lord Charles Scott Sherrington, Credo servano ancora due precisazioni: possiamo
cadono a terra con un piccolo e secco rumore e l’in- questo il difficile compito che ci porterà sulla stra- (1906), neurofisiopatologo inglese nato nel 1857. supporre che forse lo stato vegetativo non esiste ed
fermiere rimane impietrito e sbalordito: i corpi dei da del buon cambiamento e del buon trattamento. Questo signore studiò le una coscienza, anche solo
due ragazzi hanno avuto un sussulto esagerato, una Teniamo presente questo corpo spaventato del pa- reazioni posturali dell’ani- emotiva, è quasi sempre
contrattura sincrona che li ha fatti sobbalzare e stac- ziente in stato vegetativo, un corpo forse in allerta, male decerebrato, cioè del-
Abbiamo una stimolazione presente (assumiamo che
care per un istante dal letto come se il rumore fosse preda di riflessi arcaici che si attivano a difesa di ogni l’animale a cui sono stati di- pericolosa e potente, il suono, il paziente sia fuori dalla fa-
stato quello di una cannonata, i quattro occhi spa- manipolazione o stimolazione non conosciuta; per chi sconnessi gli emisferi cere- ma anche preziosa se se acuta e libero da even-
lancati. L’infermiere riprende a respirare, attende è in bilico una carezza improvvisa può far precipitare brali, effettuando un taglio a pensiamo di poter lentamente, ti infettivi o disturbanti, co-
che i due ragazzi ritornino al loro probabile sonno e in abissi dove la caduta sarà attutita con l’unica pos- livello del mesencefalo, la con costanza, gentilezza me il dolore ad esempio);
pensa che coscienza e reattività sono due cose di- sibilità che è quella di irrigidirsi per timore dell’im- parte alta del tronco del- in secondo luogo conside-
e pazienza disinnescare
verse e che in modo paradossale dove c’è meno patto o per poter fare attrito su qualcosa che possa l’encefalo. Questo anima- riamo che se il paziente è
coscienza a volte c’è maggior reattività.” rallentare la caduta. Teniamo presente questo corpo, le, poverino, si trovava in un meccanismo di allarme in uno stato posturale di al-
Il danno cerebrale esteso a gran parte degli emisfe- le sue arcaiche reattività e i suoni che costituiscono una postura di estrema ri- lerta ed espressivo del ti-
ri ha alterato la funzione di filtro inibitorio di quella forse lo stato vegetativo della musica che diventa gidità dei muscoli estensori dei quattro arti con una more di cadere in un abisso, forse il modo per aiu-
parte dell’encefalo e lo stimolo sensoriale “non fil- tale quando si fa cosciente, quando è piena di vita, posizione caricaturale antigravitaria (faccio di tutto tarlo è rassicurarlo facendolo sentire avvolto da brac-
trato, non inibito, non attu- quando ha a che fare con per non cadere o proteggermi dalla caduta). cia che lo sanno tenere e da persone che pian piano
tito” arriva acuto, amplifi-
A volte una muta osservazione l’emozione, con il ricordo, L’attività di filtro di cui si parlava prima viene abo- possa conoscere e che lo tranquillizzino.
cato risvegliando forse sus- con la durata. lita dalla sezione e l’impulso posturale arcaico sla-
sulti arcaici di paura e di
fornisce più elementi Un poco di neuroanatomia ci tentizzato. Il primo aspetto lo affrontiamo con una breve scena
difesa. Allora ogni stimola- di una manipolazione o di un aiuterà a meglio definire l’in- Ora Sherrington fece dei tagli sempre più bassi e teatrale:
zione potrà essere piacevo- trattamento sensoriale terazione corpo/suono: non scoprì che le zone del tronco encefalico che si atti-
Paziente a letto, ci immaginiamo un paziente in stato
le, benefica oppure irritan- tutti i nervi escono dal mi- vavano, quando non inibite dagli emisferi, sono i
vegetativo; a teatro tutto è concesso e sarà la sua
te, dolorosa e questo dipenderà dalla sua intensità e dollo spinale alcuni escono proprio del cervello e dal nuclei vestibolari, quei nuclei a cui arrivano gli
coscienza a parlare.
dalla dolcezza con cui viene portata. Un movimen- tronco cerebrale; si chiamano nervi cranici e sono 12, impulsi del vestibolo, organo dell’equilibrio. Forse
to passivo di allungamento muscolare, finalizzato a per la precisione: olfattivo, acustico, oculomotore, tro- tutte le problematiche di estrema rigidità, spastici- Scenografia: paziente supino con sguardo fisso lon-
produrre un rilassamento muscolare ma effettuato cleare, trigemino, abducente, facciale, vestibolare-co- tà, che ci troviamo ad affrontare con i pazienti in tano; di spalle, dietro la sua testa seduta su una
troppo velocemente, produrrà un incremento di cleare, glosso faringeo, vago, accessorio, ipoglosso e stato vegetativo, sono dovute alla iperattività non sedia, la sua coscienza C.
spasticità del muscolo. fanno 12. Ci interessa l’ottavo detto cocleare-vestibola- controllata degli organi dell’equilibrio che, nel ten-
Movimenti ripetuti degli arti, come trattamento re; ha due nomi, strano, è un unico nervo che però si tativo di salvare e proteggere, determinano tutte Moglie M, figlia F entrano in silenzio guardando il
passivo in presenza di contrattura muscolare, non divide e la porzione cocleare va alla coclea, organo le problematiche posturali e di rigidità. paziente.
faranno altro che produrre danni articolari. dell’udito, mentre la parte vestibolare va al vestibolo, Ora amici musicoterapisti torniamo al suono, al
Ed eccoci di nuovo al paradosso nel trattamento organo dell’equilibrio, formato dai canali semicircolari e corpo dell’ammalato, alla coclea ed al vestibolo e C: Ohh! Come siete belle! Non vi ho mai visto così
dei pazienti con danno cerebrale importante e con da due piccole cavità dette utricolo e sacculo; bisogna con apprensione rendiamoci conto che l’organo del luminose! Che emozione per me tutte le volte!
coinvolgimento della coscienza; se curiamo “trop- sapere che la coclea, piccola chiocciola dove transita il suono, la coclea, è in continuità con il vestibolo, or- In questo mio corpo dove non c’è più movi-
po” rischiamo di fare peggio favorendo una reatti- processo senso-percettivo, è in comunicazione con il gano dell’equilibrio in iperattività non controllata. mento l’emozione si dilata e mi colpisce come
vità patologica. Bene sanno i bravi fisioterapisti sacculo e quindi con tutto l’apparato deputato all’equili- Rendiamoci conto che il balzo nel letto dei due una scossa e poi mi inonda come una marea!
che, per trattare la spasticità in questi pazienti, una brio e alla percezione del corpo nello spazio. ragazzi del racconto altro non è che un sussulto Che belli i vostri corpi!
buona postura vale più di qualsiasi altro tratta- Singolare, ma forse anche comprensibile se lo colle- sonoro iperaccentuato, tale da produrre un irrigidi-
M: Ciao amore! Un bacio per dirmi cosa stai guar-
mento. Ogni approccio richiederà attenzione, deli- ghiamo a tempo umani remoti quando si doveva so- mento totale del corpo ed un sobbalzo così inten-
dando, cosa stai vedendo. Io dico che starai
catezza, armonia e giusta dose tenendo a bada pravvivere a predatori e il suono sollecitava l’orienta- so da farli staccare dal materasso. Abbiamo una
guardando le montagne all’orizzonte (lo bacia).
l’impulso all’interventismo. mento del capo e del corpo per difendersi, scappare, stimolazione pericolosa e potente, il suono, ma
A volte una muta osservazione fornisce più ele- impietrirsi. forse anche preziosa se pensiamo di poter lenta- C: Le montagne si ti ricordi...

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F: Mamma per favore, (agitata) vogliamo smetter- quilla perché qui sono curato e trattato bene. non ci sentivo più! (pausa) Ma stasera no, sta- sentire una canzone od un accordo che tanta parte
la per una buona volta! Il papà non vede nes- Vorrei che anche tu fossi tranquilla... sera vado a letto presto domani ho la verifica di hanno avuto nella mia vita e che scatenano il brivi-
suna montagna. matematica, la prima dell’anno... do della durata, che è più di un ricordo ed ha la den-
M: Non so quando arriva ma non pretendo che tu
sità temporale di vita vissuta, emozione consueta,
C: Si le vedo… le mie montagne. la veda, stai tranquilla, il papà è ben curato e a C: Grazie non ci speravo proprio che tu riuscissi a
mia, unica.”
me non pesa venire da lui; gli racconto di me parlarmi di te; sento la scossa e la luce che sta
F: Non c’è più nulla nel suo corpo, nella sua mente, Con queste parole vorrei lasciare un poco di stu-
come se scrivessi un diario e forse la luce è una arrivando... Chiudo gli occhi non voglio che tu
se non il vuoto, l’ha detto il dottore il primo pore che mi piacerebbe vedere in voi musicotera-
mia immaginazione. Però per ora a me va bene la veda...
segno di coscienza è l’aggancio visivo. Papà papà pisti quando varcherete la porta della camera del
così, credo di aver superato la fase del dolore. F: Vabbè papà, adesso io vado appunto a studiare,
(grida) sono qua mi vedi seguimi, (si sposta) paziente in stato vegetativo sapendo dei problemi
Ora mi metto di fianco a lui e racconto della ora la mamma arriva (gli dà una carezza e si
seguimi! Non fa nulla mamma, non mi segue complessi che dovrete affrontare e del compito ar-
nostra vita. Ma non sempre, a volte sto zitta, allontana).
mamma, il papà non c’è più lo capisci! Lo capi- duo che vi aspetta; la delicatezza e la motivazione
perché io e tuo padre sappiamo stare vicini
sci? Il papà, il mio papà (dà le spalle alla madre). saranno la cifra che si leggerà sui vostri volti e sui
anche in silenzio, ora come in passato. C: A DOMANI... (gridato).
movimenti del vostro corpo che interpreterà il mo-
C: Hai ragione figlia mia, non faccio nulla; non fac- F: Si a domani (e si gira perplessa guardando il pa- mento emotivo con lo stesso trasporto con cui inter-
C: Che belle cose che hai detto, grazie, anch’io
cio nulla che ti possa aiutare, sono un corpo che dre. Entra la madre). Mamma vado a casa que- preterà la musica che cura.
voglio così. Questa è la mia vita e non posso
ti inquieta, una presenza senza senso, un tor- sto posto oggi mi fa uno strano effetto... (le dà
chiedermi come sia, bella o brutta, è la mia vita.
mento che non voglio infliggerti... un bacio).
Tu hai la tua che spero sempre così serena e
M: Non lo so, il cuore può vedere oltre (pacata). È determinata; dedicami così come fai ora un po’ M: (entra e si avvicina al marito che è rimasto con
vero, non ci guarda, non segue con lo sguardo del tuo tempo e basta e andiamo avanti... gli occhi chiusi) Hai una lacrima (gliela asciuga e
ma, a volte, è come se la luce dei suoi occhi si siede a leggere un libro).
M: Non ti sembra che il papà sia trattato bene?
cambiasse, diventa più viva, come il sole che
esce dalle nuvole e ti stupisci di tanta luce... F: Certo che è trattato bene ma che centra? Stiamo Credo, non servano altri commenti e spiegazioni.
parlando della sua vita, del senso di tutto ciò?
C: Si è quella scossa che sento, una piccola esplo-
sione interna che ha un acme come un bagliore M: Esci da questo tormento figlia mia, lascialo a La seconda precisazione ha a che fare con la musi-
e tu la vedi nei miei occhi... me. Non domandarti più nulla. Amalo se riesci ca ma si riconnette alla prima, alla coscienza emo-
per quello che era pensando che forse quel- tiva; facile suonare da soli, molto più difficile suo-
F: (si gira di fronte alla madre) Io non ho mai visto l’amore che lui ha per te è ancora dentro di lui nare con altri, gli errori si notano ed il ritmo ci
nulla mamma e non è che non voglia vedere, custodito come in uno scrigno. impone attenzione, studio dell’altro, controllo visivo,
ma il papà mi ha insegnato ad essere realista,
F: Mamma smettila! empatia. Ora voi dovete suonare con il paziente in
se usavo la bicicletta sgonfia mi diceva che non Bibliografia
alterata coscienza, una persona difficile all’inizio,
sapevo osservare; se usavo un cacciavite a stel- M: Scusa. Ora vado un attimo di là devo parlare per
diffidente, spaventata, in grado di poter avere un
la per una vite normale mi diceva che non sape- la torta che ho promesso di fare per il com-
attacco di panico. Si parte per la strada complessa ■ Camilleri A.
vo osservare; lui mi ha insegnato a osservare, tu pleanno di Mario, il signore della stanza di fron-
ed emotivamente intensa di aiutare chi è malato ed Il birraio di Preston, Sellerio, Palermo, 1995.
papà (si avvicina al suo viso) mi hai insegnato te (esce).
in difficoltà non solo fisica.
ad osservare ed io ora non vedo la tua luce. C’è ■ Chandler R.
F: (da sola, cammina per la stanza) La mamma ti L’anamnesi sonoro/musicale sarà un biglietto da visi-
papà? C’è la luce che dice la mamma? (si allon- In un giorno di pioggia, Feltrinelli E-book, Milano 2014.
parla, racconta della sua vita, ma come si fa! ta buono per farci conoscere con discrezione, mi
tana) Io non l’ho vista ora, mamma.
Come un diario dice lei, come un diario (pausa). piace ricordare qualche parola del Canto alla durata ■ Handke P.
C: Non so quando arriva figlia mia, ma forse è Come si fa? (pausa). (determinata) Ieri sera il di Peter Handke, 2016, scrittore austriaco “sentirò Canto alla durata, Einaudi, Torino, 2016.
meglio che tu non la veda, ho paura di essere fratello di una mia amica, che fa il DJ, ha suo- poi forse del tutto inatteso il brivido della durata, e ■ Sherrington C.S.
un tormento per te, ti prego non pensare a me, nato a Osnago in una discoteca che si chiama ogni volta per cose di poco conto, nel chiudere con The Integrative Action of the Nervous System,
voglio che tu faccia la tua vita in modo sereno; Tsunami. Ci sono andata, TUM… TUM… TUM... cautela la porta, nello sbucciare con cura una mela, Scribner’s C, New York, 1906.
io saprò godere del poco che ho qua, della quelle musiche pazzesche e basse che senti, il nel varcare con attenzione la soglia, nel chinarmi a
mamma, e del sapere che la mamma è tran- corpo che sussulta, pazzesco, sono uscita che raccogliere un filo” ma anche, aggiungo io, “nel ri-

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LA VALUTAZIONE
MUSICOTERAPICA
DEI PAZIENTI CON DISTURBI
DELLA COSCIENZA (DOC)
Rita Meschini*, Musicoterapista,
Rossella Fortuna*, MD, Antonietta Celentano*, MD,
Luca Gironelli*, MD

Disorders of Consciousness (DoC) I Disturbi della Coscienza (DoC) riguardano tutte quel- duare strumenti di valutazione che consentano di a cui era stata posta la diagnosi di Stato Vegetativo
include coma, the vegetative state (VS) le condizioni in cui sono presenti alterazioni dello definire, con una sempre crescente precisione, il sulla base di valutazioni comportamentali, erano in
and the minimally conscious state (MCS). stato di coscienza a seguito di un grave danno cere- reale stato di coscienza di persone che, in seguito a grado di comprendere ed eseguire ordini verbali attra-
Diagnosis, assessment and treatment planning brale acquisito di origine traumatica e non (Giacino, severe e complesse disabilità motorie, sensoriali e verso l’attivazione di specifiche reti neuronali (Owen,
is a challenge for medicine and rehabilitation due 2002). In particolare si fa riferimento allo stato di co- cognitive, versano in uno stato di bassa responsività 2005; Perrin, 2006).
to the complexity of the severe sensory, motor and ma, allo stato vegetativo e allo stato di minima co- (Bekinschtein, 2009). Molti studi si sono concentrati sull’utilizzo del canale
cognitive impairments of these patients. scienza (Multi-Society Task Force, 1994). Uno dei principali obiettivi della medicina e della uditivo come via di indagine privilegiata per stabilire
Auditory modality and music is often used as a Se molti sono i modelli teorici che cercano di definire riabilitazione, attualmente, è quello di migliorare gli il grado di coscienza, essendo spesso il sistema per-
stimulation to investigate awareness and to improve e spiegare cosa sia la coscienza, su cui non si è trova- strumenti di diagnosi e di valutazione di persone con cettivo più integro a fronte di altre modalità percetti-
responsiveness. ta una univocità e una certezza scientifica, tuttavia è DoC, al fine di programmare trattamenti dedicati, spe- ve che vengono gravemente danneggiate, come quel-
The music therapy observational tool (MuTOT) stato raggiunto un punto di vista condiviso sul fatto cifici e appropriati. la visiva o quella somato-sensitiva.
was created to have an objective tool to improve che la coscienza dipenda dall’attività cerebrale (Da- Nonostante i progressi delle ricerche con tecniche di Per questo motivo, da alcuni anni si sono moltipli-
music therapy observation and treatment of people masio, 2010) e sia a fondamento della regolazione neuroimaging abbiano apportato un importante con- cate le pubblicazioni relative all’utilizzo della musica
who have severe difficulties to communicate delle attività cognitive e delle funzioni adattive, quale tributo nella comprensione e definizione dello Stato come strumento di valutazione, oltre che di stimo-
with the environment. espressione della consapevolezza di sé e dell’ambien- Vegetativo e di Minima Coscienza (Coleman et al., lazione, in ambito medico con persone che versa-
This tool contains patient’s behavioural responses te (Giacino, 2014). Perciò, tutto il lavoro riabilitativo 2009; Giacino, 2014), la valutazione neuro-comporta- no in stato di coma, vegetativo o di minima coscien-
to the vocal and instrumental music therapy proposal. multidisciplinare si concentra, innanzitutto, sul miglio- mentale è considerata attualmente il gold standard za (Vanhaudenhuyse et al., 2010; Perrin et al., 2015;
MuTOT is compared to main assessment scales, ramento dello stato di coscienza come fondamento del condiviso dalla comunità medico scientifica interna- Schnakers et al., 2016). La musica spesso viene con-
used for DoC patients, as LCF and CRS-R. recupero delle diverse funzioni motorie, cognitive e zionale per la diagnosi dei disturbi della coscienza in siderata uno stimolo efficace per indurre il risve-
These Scales and the MuTOT were recorded sociali (Gruppo di lavoro Ministero della Salute, 2009). generale (Mazzucchi, 2012). glio, per favorire il recupero della responsività e
for 35 patients, in the same time, once a month to I comportamenti osservabili in persone con severe La valutazione di pazienti con gravi cerebrolesioni ac- per la riattivazione delle funzioni cerebrali in per-
verify the reliability and validity of the observational alterazioni dello stato di coscienza per Gravi Cerebro- quisite, che presentino una severa compromissione sone con disturbi della coscienza (Heine et al., 2015;
tool. Results showed that the observations recorded lesioni Acquisite (GCA), come lo stato vegetativo, ri- dello stato di coscienza, è condizionata innanzitutto Kotchoubey et al., 2015). La musicoterapia si pone co-
with the music therapy tool can anticipate the guardano l’apertura degli occhi e quindi il recupero da difficoltà oggettive dipendenti dalle gravi disabili- me disciplina che, integrata nell’équipe multidiscipli-
measures of the standardized scales and that they della vigilanza, la presenza di movimenti riflessi e in- tà sensoriali, cognitive e motorie che questo tipo di nare, può contribuire al perseguimento degli obietti-
can provide important information for interdisciplinary volontari, l’assenza di qualsiasi modalità espressiva e pazienti presenta e che limitano o impediscono com- vi riabilitativi attraverso la costruzione di relazioni te-
assessment and treatment of the people in low comunicativa intenzionale e finalizzata (Giacino, 2014). pletamente ogni tipo di comunicazione intenzionale e rapeutiche mediate dall’esperienza del suono (Bradt
awareness. Una delle principali sfide poste in questo campo, per- volontaria. Studi su caso singolo con fMRI (Risonanza et al., 2010; Magee et al., 2014, 2015, 2016).
ciò, è costituita senz’altro dalla necessità di indivi- Magnetica Funzionale) hanno mostrato come pazienti L’obiettivo principale del lavoro interdisciplinare, con-

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diviso da tutte le figure professionali e non, compresi ancora in fase di sviluppo e di verifica della sua vali- variazioni di risposta rispetto alle due modalità, con pia compila la scheda. Infine i risultati vengono con-
i familiari e i caregiver, è quello del ripristino di una dità di tipo psicometrico, mostra come l’indagine una intensificazione dei comportamenti finalizzati in frontati, discussi e registrati nella versione definitiva.
seppure minima coscienza, presupposto fondamenta- musicoterapica sia in grado di apportare un impor- relazione all’uso della voce da parte del musicoterapi- Il MuTOT viene applicato sia a pazienti trattati in repar-
le per il recupero delle varie funzioni: motoria, cogni- tante contributo clinico nella diagnosi e nel tratta- sta (Meschini, 2008). to sia a pazienti trattati in sala di musicoterapia.
tiva, emotiva e comportamentale. mento dei disturbi della coscienza (Magee et al., Nella seconda parte vengono osservati i comporta- I dati rilevati, ad oggi, su 35 pazienti (23 con trauma
Studi neuroscientifici ci stanno confermando che 2014, 2015, 2016). menti attivi del paziente con DoC in presenza di stru- cranico; 12 con emorragia cerebrale), non ancora sot-
l’esperienza sonora e musicale ha la capacità di at- Dopo anni di attività musicoterapica nella riabilitazione menti musicali, quali la presa e la manipolazione spon- toposti ad analisi statistica, sembrano confortare l’osser-
tivare simultaneamente varie aree cerebrali, che ri- di persone con disturbi della coscienza presso l’Isti- tanea, involontaria o fina- vazione empirica, già con-
guardano sia le funzioni vitali sia le funzioni supe- tuto Santo Stefano di Porto Potenza Picena (Meschini, lizzata. Sono quindi inseriti [...] i risultati preliminari mostrano dotta sistematicamente da
riori. Ciò ci consente di affermare che l’esperienza 2002, 2008), è stata studiata la possibilità di predi- vari items che analizzano il
che il MuTOT è utile soprattutto anni all’interno dei percorsi
sonoro-musicale, veicolata in prima istanza dai cana- sporre una scheda di osservazione in musicoterapia, modo in cui gli strumenti di musicoterapia clinica da
li sensoriali uditivo e tattile, possa contribuire ad avvia- con la finalità di apportare un ulteriore contributo vengono eventualmente ma- con persone con gravissime cui è nato il MuTOT, che il
re un processo di recupero della coscienza (Heine et al., nella comprensione e valutazione dello stato di co- nipolati e/o suonati, tenen- compromissioni della funzionalità setting musicoterapico sia
2015; Kotchoubey et al., 2015). scienza dei pazienti a bassa responsività, in un’ottica do conto sia della relazio- motoria e cognitiva [...] favorevole all’elicitazione di
La musica, grazie alla sua multimodalità, può stimo- interdisciplinare. ne con l’oggetto materiale comportamenti finalizzati e
lare simultaneamente i sistemi sensoriali, motori ed Il Music Therapy Observational Tool (MuTOT, 2015) re- (es. “Movimenti volontari e finalizzati alla produzione quindi possa efficacemente contribuire alla compren-
emotivi, assicurando un livello d’integrazione unico gistra le risposte comportamentali dei pazienti in rela- sonora”) sia delle modalità di utilizzo convenzionali e sione dello stato di coscienza dei pazienti con gravi
nel suo genere (Lopez, 2007). Nella presa in carico zione alle proposte vocali e strumentali nel setting di non. Seguono i comportamenti sonoro-musicali del pa- cerebrolesioni acquisite. In particolare, i risultati preli-
di un paziente con DoC, l’os- musicoterapia ed è costi- ziente nella relazione con il musicoterapista (es. “Ri- minari mostrano che il MuTOT è utile soprattutto con
servazione e la valutazio- La musica, grazie alla sua tuito di trenta items che spetta il proprio turno nell’alternanza”). Infine vengo- persone con gravissime compromissioni della funzio-
ne sono tanto fondamen- prendono in considerazio- no analizzati i comportamenti nella relazione ogget- nalità motoria e cognitiva, per le quali la stimolazione
multimodalità, può stimolare
tali quanto complesse nel ne i comportamenti che ri- tuale e intersoggettiva sulla base dei principali para- emotivo-affettiva non verbale può costituire una con-
corso di tutto il processo
simultaneamente i vari guardano la funzione mo- metri sonori (timbro, altezza, intensità, durata) e mu- dizione dirimente. Il MuTOT, rispetto alle scale di valu-
riabilitativo complessivo. sistemi sensoriali, motori toria, l’orientamento visivo sicali (melodia, armonia, ritmo, frase musicale) delle tazione standardizzate, ha il vantaggio, inoltre, di rile-
L’elevata percentuale di erro- ed emotivi [...] e la modalità di utilizzo de- produzioni occorse nella seduta. vare elementi significativi per la comunicazione senza
re diagnostico (Childs, 1993; gli strumenti musicali pro- Il MuTOT è applicato a tutti i pazienti ricoverati con dia- fare ricorso all’utilizzo del linguaggio verbale; ciò po-
Andrews, 1996; Bodien & Giacino, 2016) sull’effettivo pri delle tecniche della musicoterapia attiva. Il MuTOT gnosi di stato vegetativo o di stato di minima coscien- trebbe renderlo uno strumento utile ad una più accu-
stato di coscienza dei pazienti ha sollecitato un’ampia è appunto uno strumento di tipo osservazionale, ba- za con un valore di Levels of Cognitive Functioning rata valutazione dello stato di coscienza anche di pa-
riflessione sulla necessità di sviluppare e migliorare gli sato sulla rilevazione della presenza o assenza (SI e (LCF) pari a 2 e 3, che non presentino complicanze zienti con severi deficit cognitivi e soprattutto con di-
strumenti valutativi e diagnostici (Gruppo di lavoro NO) dei singoli comportamenti, elencati in progressio- gravi delle condizioni generali di salute. sturbi del linguaggio.
Ministero della salute, 2009). In questo senso le tec- ne di crescente significatività per il recupero dello Le rilevazioni del MuTOT vengono confrontate con due Le osservazioni raccolte con il MuTOT, infine, sembre-
niche musicoterapiche si stanno rivelando anche un stato cosciente. delle scale standardizzate già incluse nel protocollo di rebbero anticipare i risultati delle diverse scale di va-
efficace strumento di osservazione che può contribui- Nella prima parte del MuTOT sono registrati i compor- valutazione del processo riabilitativo, quali la LCF e la lutazione (LCF e CRS-R) in uso nell’ambito riabilitativo
re in modo significativo alla corretta definizione del tamenti riconosciuti come significativi nella valutazio- Coma Recovery Scale-Revised (CRS-R), che vengono e potrebbero perciò fornire importanti informazioni
reale stato di coscienza del paziente con gravi lesioni ne dello stato di coscienza (Mazzucchi, 2012; Giacino, somministrate mensilmente in reparto in modo indipen- per la valutazione interdisciplinare e il trattamento di
cerebrali (Magee et al., 2007, 2014, 2016). 2014), come l’apertura/chiusura degli occhi, l’orienta- dente e in cieco rispetto al trattamento musicoterapico. persone con disturbi della coscienza.
Un gruppo internazionale di clinici e ricercatori di mento del capo e dello sguardo (es. “Rotazione del Il MuTOT viene redatto con cadenza mensile dalla mu-
musicoterapia ha elaborato uno strumento di valu- capo in direzione della fonte sonora”; “Orienta lo sicoterapista nella stessa settimana di somministrazio-
tazione, il Music Therapy Assessment Tool for Awereness sguardo in direzione della fonte sonora”), la presenza ne, anche se in modo del tutto indipendente delle al-
in Disorders of Consciuosness (MATADOC), concepito co- di movimenti selettivi di un arto o di una parte del tre scale di valutazione del protocollo riabilitativo (LCF
me sottoscala della SMART (Sensory Modality soma sempre in relazione agli stimoli sonoro-musica- e CRS-R), rilevando i comportamenti dei pazienti in mo-
Assessment and Rehabilitation Technique, Gill- li proposti nella seduta. La stessa sequenza di items dalità ecologica, senza ricorso ad attività predefinite
Thwaites et al., 1999, 2004). Questo strumento, già viene ripetuta sia per le proposte strumentali sia per né a richieste verbali specifiche.
validato per l’applicazione clinica con adulti, tuttavia quelle vocali, considerando che spesso si sono notate Al termine della seduta uno studente di musicotera- * Istituto di riabilitazione S. Stefano, Porto Potenza Picena (MC)

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MUSICOTERAPIA
E POST COMA:
ASPETTI
NEUROLOGICI E RELAZIONALI

Roberto Bolelli, Musicista, Musicoterapista, Bologna

The interventions with post comatose Voglio precisare innanzitutto che il titolo della mia re- sui 20-25 minuti e prevedono stimoli vocali/strumen- degli operatori sanitari del team. Al momento non uti-
patients establish connections lazione non deve far pensare ad una trattazione spe- tali eseguiti dal vivo. lizzo alcuno strumento di valutazione specifico.
between the results of a brain injury cifica di aspetti neurologici, cosa che non mi compe- Il principale modello operativo di riferimento che ho Dal mio punto di vista, l’AdH applicata agli stati vege-
and the relational aspects, typical of music therapy te. Invece ciò che mi preme è indagare come gli esiti adottato, nel panorama teorico della Musicoterapia, tativi può essere un ottimo mezzo per provare ad “ar-
methodologies. The Author briefly describes di una grave cerebrolesione acquisita (GCA) in un è quello dell’Armonizzazione dell’Handicap (AdH), sul monizzare” gli esiti della GCA alle capacità residue
his work at “Casa dei Risvegli L. De Nigris” post-coma, di natura sia traumatica che cerebro/car- quale non mi soffermo, sottolineando solo alcuni con- della persona. Per un approfondimento del mio labo-
of Bologna, focusing the importance of emotions dio-vascolare, vadano ad intrecciarsi con l’approccio re- cetti chiave: armonizzazione interna degli analizzato- ratorio musicale alla CaRis LDN rimando ad alcuni testi
and relationship, connected to the musical identity lazionale che viene realizzato in un intervento musico- ri sensoriali, motori, cognitivi, affettivi; sintonizzazio- citati in bibliografia (Bolelli, 2008; Bolelli et Al., in Pi-
of the humans, not less important than the terapico e in quale modo tale intreccio possa determi- ne affettiva; vita emozionale; modalità relazionale (Po- perno-De Nigris, 2014).
neurological aspects. narsi (anche) grazie alle peculiarità del “linguaggio” stacchini et al., 2001). In articoli e relazioni su questo e altri argomenti mi
sonoro-musicale. L’ultima parte, questa si, compete ad Negli anni, il contenuto da me proposto ha sempre di capita spesso di fare riferimento a paradigmi costitui-
un musicoterapeuta. più seguìto il criterio dell’articolazione semplice/com- ti da due concetti, articolati tra loro secondo varie mo-
La “Casa dei Risvegli Luca De Nigris” (CaRis LDN) è plesso nella strutturazione delle sedute (Kotchubey, dalità, rispetto ai quali l’elemento sonoro-musicale è
un centro bolognese di riabilitazione e ricerca per pa- 2005). Attualmente, la sti- spesso un mediatore privile-
zienti con GCA, in seguito ad episodi di coma, nella molazione sonora, vocale e Attualmente la stimolazione giato per sintetizzare que-
fase post acuta. Nel progetto terapeutico di ciascun strumentale parte da suo- sonora, vocale e strumentale, parte ste dicotomie (che non so-
ospite (10 in tutto) assume un ruolo importante la ni semplici, poco struttura- no certo in contrapposizio-
presenza della famiglia, un cui componente può con- ti, e via via si arricchisce in
da suoni semplici, poco strutturati, ne). Mi spiego meglio.
vivere nei moduli abitativi per tutto il periodo di per- senso ritmico, melodico, ar- e via via si arricchisce in senso La musica ha una valenza
manenza dell’ospite nella struttura. I laboratori espres- monico, in un primo tempo ritmico, melodico, armonico [...] che oscilla tra: scientifico e
sivi (Musica e Teatro in Situazione Terapeutica) fanno attraverso la tecnica della umanistico, digitale e ana-
parte delle attività riabilitative dall’apertura della CaRis improvvisazione, per poi “organizzare” via via i suoni, logico, oggettivo e soggettivo, universale e identitario.
LDN (2005) e danno un importante contributo al per- fino ad arrivare a forme musicali definite, canzoni o L’articolazione tra questi sistemi bi-polari varia a se-
corso di facilitazione cognitiva del protocollo genera- altri brani musicali. conda delle diverse questioni musicali, o delle innu-
le, oltre che favorire in vari modi il recupero di abilità Ovviamente vi sono delle differenze, a seconda delle merevoli esperienze sonore degli individui, e così pos-
motorie, vocali, mnesiche. diverse condizioni dei pazienti: importante punto di siamo considerare i suoni come un complicato sistema
In estrema sintesi, il setting prevede cicli di durata va- confine è lo Stato di Minima Coscienza (MCS). matematico (pensiamo ai manuali di Armonia e Con-
riabile (una ideale media sarebbe di 12-24 sedute). Le Gli obiettivi dell’intervento di musicoterapia (così co- trappunto) oppure come patrimonio culturale, elemen-
sedute (individuali e a cadenza settimanale) durano me per il teatro) vengono definiti a partire da quelli to costitutivo della vita quotidiana degli individui; cioè,

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la musica può essere misurata esattamente dalle par- ne che piaccia di più agli umanisti che agli speri- “Ciao”). Durante il ciclo di musicoterapia (14 sedu- neglect, o il miglioramento dell’orientamento e della
titure, ma può essere anche descritta dalla competen- mentalisti...). Per inciso, anche la teoria dei Neuroni te per un periodo di circa 3 mesi) F. ha mostrato memoria, fino al progressivo recupero della parola.
za comune in termini sociali, associativi, affettivi, emo- Specchio fa riferimento ad una dicotomia, quella tra chiari progressi, anche grazie ad un lavoro partico- La complessità dei meccanismi cerebrali e la tut-
tivi (Stefani, 1982); e ancora: la musica può fare riferi- pensare e agire, che verrebbe superata proprio gra- lare, concordato con la logopedista, nel quale ho t’altro che completa conoscenza di essi rischia di
mento a questioni oggettivamente universali, ance- zie a questo processo mentale e ai comportamenti cercato di stimolarlo a pronunciare, intonandone la creare dei cortocircuiti al momento di formalizzare
strali, oppure può essere qualcosa di personale, intimo. connessi (Rizzolatti, Sinigaglia, 2006). melodia assieme a me, alcune parole della canzone dei percorsi sperimentali, nei quali bisogna correla-
Anche il titolo di questa relazione contiene un sistema Ovviamente, oltre gli aspetti strettamente neurologici, “Leggero” di L. Ligabue, uno dei cantanti preferiti di re, con il mediatore sonoro, in un sistema coerente
bipolare (aspetti neurologici e relazionali), così come la e in stretta connessione con essi, hanno grande rile- F.; accompagnandomi con la chitarra, di volta in volta di elementi sia costanti che variabili, delle gran-
duplice premessa su cui ho fondato il mio protocollo di vanza gli aspetti psicologici e comportamentali. privilegiavo alcune consonanti e sillabe sulle quali dezze fortemente disomogenee, quali sono le emo-
stimolazione sonoro-musicale alla CaRis LDN: molti Talvolta le emozioni assumono il ruolo di filo condut- contemporaneamente la logopedista stava svolgen- zioni, le relazioni, la mente umana e magari anche
studi attestano la miglior latenza dell’udito, rispetto tore (per certi versi misterioso) dei passaggi, tutt’altro do i suoi specifici esercizi. la frequenza cardiaca.
agli altri recettori sensoriali, in presenza di una GCA che chiari, dalla sensorialità più massiva ad una più Qualche anno fa fu costituito un gruppo di ricerca alla Sempre a proposito di dicotomie, posso dire che
(Polo Scientifico); l’elemento sonoro-musicale è patri- definita attività percettiva e dunque ad una elabora- CaRis LDN e fu approntato un protocollo che venne in questi anni di lavoro alla CaRis LDN da un lato
monio di tutti gli individui (Polo Umanistico). E nean- zione cognitiva (Juslin, Sloboda, 2001). chiamato sonoro-emotivo, nel quale proprio la CdC ho dovuto calibrare i miei protocolli d’intervento
che questi due poli sono in contrapposizione, anzi la Le emozioni sono suscitate da relazioni significative: la aveva un ruolo importante (Guaraldi et Al., 2013). su un livello scientificamente formalizzato, attenen-
loro alleanza fortifica la premessa stessa. musicoterapia (MT) ha bisogno di stabilire una relazio- Durante il percorso di revisione per una pubblicazio- domi agli obiettivi condivisi dal team, ma dall’altro
Oggi le tecniche di neuro-imaging riescono ad evi- ne con le persone, anche in un campo come quello del ne, uno dei revisori contestò il fatto che l’esecuzio- ho tenuto conto della specificità del “linguaggio”
denziare gli effetti della musica sulle varie aree del post coma, nel quale gli aspetti neurologici hanno ne della Canzone del cuore del pz avvenisse dal utilizzato; la potenzialità emotigena della proposta
cervello. Ma spesso questo tipo d’indagine riserva un’importanza centrale, per impostare qualsiasi per- vivo, attraverso un arrangiamento per voce e chi- sonoro-musicale è per sua natura ineffabile e tende
grandi sorprese: ricordo, nei corso di stimolazione. tarra realizzato da me. Senza entrare nel merito del- a sfuggire a formalizzazioni scientifiche.
primi anni di esistenza del- Le emozioni sono suscitate Si è svolto da poco, a Bo- le obiezioni sollevate allora, dirò che la mia scelta, Questa sorta di “oscillazione” delle volte provoca
la struttura, il caso di U., af- da relazioni significative: la MT ha logna, un convegno per la regolarmente adottata nelle sedute, si deve pro- qualche disagio, ma (forse) in sostanza bisogna
fetto da una gravissima ce- Giornata dei Risvegli 2017, prio alla ricerca delle dinamiche relazionali, che fa- convincersi che si tratta di una grande risorsa.
rebrolesione, col quale gli
bisogno di stabilire una relazione nel quale un musicista e ri- voriscono gli obiettivi strettamente riabilitativi: quan- Credo che la mia personale esperienza si inscriva, in
esami strumentali mostra- con le persone, anche in un cercatore giapponese, Ryo do si cerca di “imbeccare” un ritornello di una canzo- modo abbastanza coerente, nella situazione genera-
rono l’attivazione di aree as- campo come quello del post coma Noda, ha presentato un suo ne, per riattivare meccanismi mnemonici e/o di artico- le della MT, che sta compiendo (con difficoltà, ma lo
sociative corticali. U. era in protocollo d’intervento, con lazione fonatoria, risulta infinitamente più comoda l’e- sta compiendo) il suo percorso di accreditamento
uno stato pressocché vegetativo. La grande questio- pazienti affetti da Parkinson e Alzheimer, che lui chia- secuzione dal vivo, con la possibilità di rallentare, fino professionale e dunque di consolidamento scientifico.
ne nel post coma è quella della coscienza. Dov’è fini- ma musico-cinetica e nel quale mettendo insieme can- a fermarsi e ripetere (com’è avvenuto con l’afasia di Negli ultimi tempi vanno crescendo le ricerche av-
ta? Deve solo riemergere? Oppure è frantumata e da to corale, movimento corporeo e improvvisazione mu- F., il caso descritto poc’anzi). E tutto questo compensa viate nei più svariati ambiti, anche ricerche quantita-
ricostruire? sicale si producono effetti benefici sulla bradicinesia, ampiamente l’eventuale deficit di scientificità in senso tive e sperimentali e, come abbiamo visto, la stessa
Questo ci mette drasticamente davanti al grosso sulla sfera emotiva e, in definitiva, sullo svolgimento stretto, rispetto alla riproduzione del brano tramite CD CaRis LDN sta provando a dare il suo contributo. Ma
problema del funzionamento del cervello, ancora in delle attività quotidiane. In sostanza, l’impaccio nei o altro supporto tecnologico. Di passaggio, questo ri- questo non deve e non può farci perdere di vista il
buona parte da indagare. E a questo proposito, bi- movimenti scompare con la musica (Ryo Noda, 1997). manda ad una delle dicotomie suddette, ovverossia nostro valore aggiunto, che è la natura identitaria
sogna ricordare che, nel tempo, l’importanza di al- Pensando al mio lavoro di stimolazione alla CaRis analogico/digitale. dell’elemento sonoro-musicale, col suo valore espres-
cuni studi è stata via via ridimensionata: penso alla LDN, mi chiedo: ma forse qualcosa del genere succe- La collaborazione con le altre figure professionali sivo e, appunto, le sue potenzialità relazionali.
questione dei due emisferi rispetto al linguaggio de quando persone con una forte compromissione della struttura è sempre più frequente; la logopedi-
verbale e alle capacità artistiche; e lo stesso è capi- nell’uso della parola cominciano ad articolare le paro- sta, ma anche i fisioterapisti e la terapista occupa-
tato ad alcune teorie sugli effetti della musica sulle le di una canzone, magari la loro canzone del cuore zionale, partecipando alle mie sedute, verificano co-
persone e non solo (l’effetto Mozart, ma anche le (CdC) (Damasio, 1999; Disoteo-Piatti, 2002). me il “linguaggio” sonoro-musicale faciliti lo svilup-
mucche che fanno più latte ascoltando Bach!). Per esempio, un ospite in carico alcuni anni fa, F., 40 po di una relazione significativa, incrementando così
Nel frattempo, in questi ultimi anni, una teoria anni (con esiti di ictus da emorragia cerebrale), ave- la capacità espressiva e intercettando efficacemente
scientifica come quella relativa ai Neuroni Specchio va sviluppato una grave forma di afasia, che lo porta- i loro specifici obiettivi riabilitativi, che si tratti del
riscuote un certo successo (anche se ho l’impressio- va a pronunciare solo alcune parole semplici (“Si-no”, recupero della manualità, il superamento di un

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Bibliografia MUSICOTERAPIA
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ness: Preliminary results, in Journal of Neurological (MCS). The impact of music stimulation on the human 1987; Storr, 1993). Ma la semplice stimolazione sono-
Sciences, 333, 2013. body (brain, emotion, movement) it’s, nowadays, a ro-musicale è musicoterapia? Quale valore ha la rela-
■ Juslin P.N., Sloboda J.A. scientific evidence; but the music stimulus itself is not zione nell’intervento musicoterapico?
Music and Emotion: Theory and Research, Oxford music therapy: it’s a complex process consisting of Nel 2015 è stato pubblicato su “Frontiers in Neuro-
University Press, Oxford, 2001. musical stimulus, therapeutic relationship and science” un articolo dal titolo “A pilot study into the
emotional exchange between the patient and the effects of music therapy on different areas of the brain
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narrativa” (pp. 73-81), Franco Angeli, Milano, 2014. irrelevant stimulus. The interaction and the therapeutic nella neuro-riabilitazione di pazienti in prolungato
relationship in music therapy allow us to discover stato alterato di coscienza, tutti e tre gli aspetti devo-
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those target range, that are useful for the no essere considerati. Mai come in questo ambito, in-
Musicoterapia, Carocci Roma, 2001.
enhancement of the reorganization of patient’s fatti, la relazione assume un’importanza così elevata,
■ Rizzolatti G., Sinigaglia C. self-consciousness. Furthermore, music therapy perché la stimolazione offerta a questa tipologia di
So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni gives us new and creative points of view that allow pazienti diventa utile solo se costante, personalizzata,
specchio, Raffaello Cortina, Milano, 2006. us to interpret - for example - the violent beating specifica.
■ Ryo Noda of the hand as an attempt to communicate with Come sostiene Postacchini (Postacchini, Ricciotti, Bor-
Neurological rehabilitation of Parkinson’s desease by outside world and discover a responsiveness that is ghesi, 2001) dovremmo domandarci che cosa acca-
denied in other contexts. de nel campo intersoggettivo perché è quello che
ci interessa come musicoterapisti; le neuroscienze

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hanno ottenuto molte risposte e raggiunto diversi IL PROBLEMA DELLA CATEGORIZZAZIONE: bene rappresenti l’essenza delle definizioni diagnosti- è peculiare, non solo in quanto essere umano, ma
obiettivi in merito all’influenza della stimolazione CIÒ CHE ACCADE IN SEDUTA SPESSO che più diffuse, presenta molti aspetti d’incertezza e anche in quanto paziente e in questo ambito più che
sonora, ma non hanno tenuto conto di tutto ciò che CONTRASTA CON I RISULTATI DELLE SCALE porta con sé un’elevata frequenza di errore diagnosti- mai è importante sviluppare un tipo di intervento che
viene messo in campo nell’intervento musicoterapi- DI VALUTAZIONE co (40% dei casi). abbia come elemento costituente la creatività, intesa
co e che ha a che fare con il relazionale. Quando un musicoterapista intraprende un percorso Il costrutto della coscienza (consciousness), è il più come modalità di pensiero essenziale, come ricerca e
Nell’ultimo decennio, molte indagini neurofisiologi- musicoterapico con pazienti in prolungato stato di indefinibile: nonostante la letteratura filosofica sia risoluzione, motore energetico dell’intervento musico-
che su pazienti in Stato Vegetativo e in Stato di Mi- alterata coscienza entra in contatto con una realtà molto ampia, non abbiamo alcun modo effettivo di terapico. Perché si possa lasciare spazio alla creatività
nima Coscienza hanno rilevato risposte evocate a complessa, costituita da infiniti punti interrogativi. determinare se un certo paziente ha una covert con- è necessario considerare la realtà piena di cose ‘na-
lunga latenza (ERPs) compatibili con processi di ela- Per semplificare questo ‘complicato mondo’, la me- sciousness (una coscienza segreta, nascosta), o se ha scoste’, nel senso di non ovvie, non immediatamen-
borazione cognitiva - a volte di complessità notevole dicina propone tre grandi macro categorie all’interno una coscienza inconsapevole. Nella mia brevissima te evidenti; ciò ci permette di vedere che ci sono
(Kotchoubey et al., 2001, 2005, 2006; Schiff et al., delle quali sono inseriti (più o meno forzatamente) i esperienza ho incontra- tante possibilità di creare
2002; Schoenle e Witzke, 2004; Wijnen et al., 2007; soggetti in questione: stati vegetativi (o sindrome to almeno una ventina cose possibili. Ed è nel
È la peculiare relazione
Cavinato et al., 2011; Faugeras et al., 2011): risposte da vigilanza non responsiva), stati di minima co- di soggetti, uno diverso campo delle possibilità
a stimoli tonali semplici ma imprevedibili, a stimoli se- scienza, disabilità grave. In tutti e tre i casi, si ha a dall’altro dal punto di vi-
tra musicoterapista e paziente che si svolge la dinami-
mantici (legati al contenuto), a stimoli nominali (no- che fare con una condizione, uno stato, e non una sta clinico, e nessuno di a generare lo spazio possibile ca creativa. La creatività
me proprio in relazione ad altri nomi). patologia. Il vero problema circa gli stati successivi essi risultava effettiva- per l’attuazione della creatività non è altro che un atto:
Tali risposte sono evocate solo dagli stimoli che il sog- alle gravi cerebrolesioni acquisite è innanzitutto un mente appartenere alla più crei più ti viene l’abi-
getto considera significativi (target di riferimento) e problema di definizione; per definire lo SV (stati ve- categoria in cui era stato inserito. Ho iniziato percorsi tudine di creare possibilità, meno lo fai e più hai la
non dagli stimoli considerati irrilevanti: questo è estre- getativi) e l’MCS (stati di minima coscienza) vengo- di musicoterapia con pazienti indicati come MCS ma tentazione di mettere etichette. Ma in un ambito tal-
mamente interessante perché sottende un processo di no utilizzati almeno 3 diversi costrutti: l’anatomia, il che avevano tutte le carte in regola per essere delle mente complesso quanto indefinito come quello qui
riconoscimento e rappresentazione percettiva. comportamento e la coscienza (Anatomy, Behaviour, disabilità gravi, o SV che presentavano momenti di affrontato, ‘mettere etichette’ è una modalità d’ope-
Un giorno, il dott. Ferrari (neurologo presso la Resi- Consciousness); ma non esiste una concordanza, punto veglia il cui livello di coscienza era nettamente supe- rare ben poco redditizia. È la peculiare relazione tra
denza Socio Assistenziale per punto, fra questi tre riore al punteggio delle scale di valutazione. Le scale musicoterapista e paziente a generare lo spazio pos-
‘Virgo Potens’ di Moncri- costrutti - il che comporta di valutazione sono uno strumento di cui ci si serve sibile per l’attuazione della creatività; rapporto che si
vello, VC) dialogando sul- Quando un musicoterapista un ampio margine di inde- per trovare delle risposte all’indefinitezza di questi esprime nell’essere con te. Nel caso di pazienti in cui
le discrepanze tra il mio ri- intraprende un percorso terminatezza proprio nel- stati. Ad oggi si fa riferimento a tre scale di valuta- la percezione di sé e della realtà circostante è forte-
mando d’intervento con un con pazienti in prolungato stato la definizione stessa dello zione: Glasgow Come Scale (GCS), Disability Rating mente alterata e confusa, questa dimensione dell’es-
paziente e i risultati dei di alterata coscienza entra in stato (Giacinto, Kalmar, Scale (DRS), Coma/Near Coma Scale (CNC) - si veda- sere con te assume una notevole importanza.
suoi test neurologici, mi
contatto con una realtà complessa 1997). L’assenza di com- no a tal proposito: Linee di Indirizzo per il Percorso
espone un’interessante ri- portamenti motori inten- Diagnostico della Condizione di Stato Vegetativo, LA MUSICOTERAPIA
flessione: «La stimolazione zionali (behaviour) costi- approvate in Conferenza Unificata il 5 Maggio 2011; COME STIMOLAZIONE SENSORIALE
che noi offriamo al paziente per eseguire i test è una tuisce il punto cardine delle definizioni diagnostiche Ferro, in Facchini (2005); Rappaport et al. (1982); IN PAZIENTI CON PROLUNGATI
stimolazione standard, che non ha nulla a che vedere più diffusamente accettate, ma assenza di movimen- Wright (2000); Rappaport (2000), Rappaport (2005); STATI ALTERATI DI COSCIENZA
con la stimolazione offerta da lei che lo vede regolar- ti intenzionali non significa assenza di movimenti tout Boldrini, Magnarella, Basaglia (1998). La musicoterapia presuppone una visione integran-
mente e utilizza la musica, canale privilegiato per il court; la distinzione tra risposte riflesse e risposte di Se si considera solo la dimensione corporea del pa- te e partecipativa del corpo del paziente: esso
paziente; similmente accade per la stimolazione offer- orientamento-localizzazione è spesso dubbia e/o con- ziente in SV o MCS, si finisce per credere che la per- diventa espressione della totalità della persona;
ta dai parenti che vivono a contatto con il soggetto quo- venzionale: a volte attribuiamo la natura di attività ri- dita delle funzioni cognitive precluda radicalmente la avere un corpo significa avere la possibilità di
tidianamente. È assolutamente plausibile che il nostro flessa a risposte motorie nelle quali non siamo in possibilità della relazionalità e l’essere in grado di comunicare. Il percorso riabilitativo musicoterapico
tipo di stimolazione sia del tutto indifferente per lui». gradi di riconoscere con certezza un significato com- scambiare significati (Reichlin, 2012); in ogni indivi- agisce proprio sugli aspetti del rapporto quotidiano
Ecco che viene messa in luce la forza dell’intervento portamentale (Piperino, 2013). Senza dimenticare duo, invece, interagiscono tre livelli: il corporeo, il di questo Io-corpo con il mondo esterno e favori-
musicoterapico, sia per l’efficacia della stimolazione so- che la responsività dei pazienti può essere, spesso, mentale e l’emotivo. Nel progetto musicoterapico sce, appunto, l’armonizzazione tra il tempo interio-
noro-musicale (di cui esiste ampia letteratura) sia per alterata dai farmaci; infine, non si può trascurare che devono essere prese in considerazione tutte e tre le re e il tempo esteriore, l’integrazione tra memoria
l’importanza che la relazione (elemento fondante della conta molto chi interagisce con il paziente (e anche dimensioni e al centro dello stesso vi deve essere la (tempo passato) e progettualità (tempo futuro), il
musicoterapia) assume in questo ambito d’intervento. come). Il costrutto comportamentale, dunque, seb- relazione che si crea con il paziente. Ogni soggetto rapporto sintonico fra oggetti e corpo (tempo pre-

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sente) – Benenzon (2002). Si tratta di una vera e ro-musicale si perfeziona, facendo proposte sonoro- sto del reparto; il resoconto del lavoro musicoterapi- giunto l’obiettivo nel giro di un anno: inizialmente le
propria ristrutturazione della coscienza di sé e avvie- musicali secondo la nostra conoscenza e competen- co svolto e la sua integrazione all’interno dei per- crisi distoniche sono diminuite durante l’intervento
ne in virtù del fatto che il paziente, in seguito al za. La seconda via è quella della musicalità intrin- corsi di ciascun paziente è facilitato da una buona musicoterapico sino a sparire quasi completamente
trauma (e nella fase post-coma), non ha più la stes- seca (Orians, Heerwagen, 1992); essa ci permette comunicazione e disponibilità da parte di tutti gli per l’intera seduta; A assume un maggior controllo
sa capacità di percepire e immaginare il proprio di ipotizzare una predisposizione estetica, l’esi- operatori del reparto e dal dott. Spalèk (medico di dei movimenti sino ad arrivare (in seduta musicote-
corpo, poiché ha perso i confini tra quel corpo e stenza di categorie emotive che possono corrispon- riferimento). Sulla base del modello di armonizza- rapica e non ancora altrove) a scrivere il proprio
l’ambiente circostante (e persino tra il proprio corpo dere a determinate categorie di produzione sonora zione interna dei vari analizzatori sensoriali, cogniti- nome durante l’ascolto di una delle musiche che più
e quello degli altri); per questo essa passa innanzi- (si veda anche Imberty, 1999). Ogni persona vive vi, affettivi e (non da ultimo) motori (Postacchini lo rilassano (Amore, Ryuichi Sakamoto). Il lavoro con
tutto attraverso la ristrutturazione dello schema cor- esperienze sonore del tutto personali, che formano 2001; 2006), l’intervento si svilupperà in maniera A inizia con la proposta di una stimolazione sonoro-
poreo e la riorganizzazione la predisposizione sogget- più attiva o recettiva a seconda delle possibilità del vibrazionale per favorire il rilassamento; sin da subi-
delle capacità residue della tiva a reagire in particolari paziente (generali e circostanziali). to è stato evidente che solo la compresenza di sti-
La componente emotiva
memoria in termini di ‘vis- modi a determinati suoni; molazione e relazione terapeutica poteva facilitare il
suti del corpo’. La compo-
è una forza importantissima per esempio, alcune perso- Paziente A: ha 30 anni ed è caratterizzato da una suo rilassamento; ad A non basta che gli si metta
nente emotiva è una forza per i processi costruttivi ne sono irritate dal suono tetraparesi spastica e frequenti crisi distoniche non una musica o gli si suoni la chitarra a contatto per-
importantissima per i pro- del treno, mentre altre ne ri- completamente controllate dalle strategie comporta- ché raggiunga una qualche forma di rilassamento;
cessi costruttivi: nella fase post-comatosa, infatti, sultano piacevolmente attratte, magari perché tale mentali e che possono essere causate anche da sti- A ha bisogno della presenza di un’altra persona e
esattamente come nelle prime fasi di vita, gli even- suono è connesso a ricordi percettivi legati al pas- moli emozionali; le crisi sono accompagnate da su- ha bisogno di fidarsi dell’altra persona.
ti esterni si animano secondo valori emozionali e i sato; in altre parole, i suoni che noi percepiamo por- dorazione profusa e respiro affannoso. Il paziente vie- Dal momento in cui inizia la seduta, tutto con A
percorsi esperienziali che proponiamo a questi pa- tano con sé un valore emotivo potenziale (positivo ne indicato come MCS: dal punto di vista dell’inter- assume connotati musicali: affinché si rilassi, devo
zienti devono essere sempre permeati di emozioni, o negativo) legato alla specifica situazione ambien- vento musicoterapico A è a tutti gli effetti una di- pacare il volume della voce, rallentare il ritmo del
che a loro volta devono essere modulate con gradua- tale in cui i nostri antenati ne hanno fatto esperien- sabilità grave; comprende tutto ciò che gli si co- parlato, far risuonare il respiro. A è la dimostrazione
lità, per garantire una sana ristrutturazione dei con- za (Lewis et al., 2004). munica verbalmente (salvo alcuni momenti di as- pratica che la concezione di Ferdinando Suvini del
fini perduti dello schema corporeo. Affidarsi alla teoria della musicalità intrinseca signi- senza) e risponde median- ‘paraverbale musicale’ (defi-
L’evento traumatico si presenta, spesso, come spar- fica accogliere il concetto benenzoniano di Iso Univer- te l’utilizzo dell’indice sini- nizione di chi scrive) è un’ipo-
tiacque ben definito tra un prima e un dopo: i sog- sale: l’identità sonora che caratterizza tutti gli esseri stro attraverso una tabella
[...] sin da subito è stato tesi musicoterapica plausibi-
getti, che riacquistano un livello minimo di coscien- umani indipendentemente dal personale contesto so- comunicativa e un sistema evidente come il raggiungimento le. Ritengo che A presenti
za dopo uno stato comatoso o vegetativo, presenta- ciale, storico, psicofisiologico: l’Iso Universale è la via simbolico motorio di pres- di questo rilassamento una disabilità grave piutto-
no gusti molto differenti rispetto a quelli che si po- d’accesso privilegiata nell’interazione con pazienti in sione del dito. La madre ha fosse reso possibile solo sto che uno stato di mini-
trebbero elencare attraverso un’anamnesi sonoro- prolungato stato alterato di coscienza. molte aspettative su A: dalla compresenza di stimolazione ma coscienza, sulla base di
musicale compilata con i rispettivi tutori. Gusti muove continue richieste al una evidenza musicoterapi-
anche in termini musicali; mi è capitato di proporre LAVORO SUL CAMPO: figlio (“stai fermo, stai drit-
e relazione terapeutica ca; infatti il livello di rela-
“Vasco” ad un ragazzo che era stato indicato come MUSICOTERAPIA to, tira indietro la spalla, giù zione stabilito con A e l’uso
“fan” dell’artista emiliano e non riscontrare alcun E STATI DI MINIMA COSCIENZA la gamba”, ecc.) e vive uno stato ansioso perenne del canale musicale hanno permesso l’emergere di
tipo di reazione; viceversa, sottoponendo ‘casual- Di seguito, alcuni esempi relativi al che cosa possia- che trasmette ad A comunicando con lui attraverso un elemento molto importante. Un giorno, in segui-
mente’ l’ascolto di “Elio e le Storie Tese” il pazien- mo fare in quanto musicoterapisti. un volume alto della voce e un ritmo accelerato – to ad un lavoro di musicoterapia recettiva, chiedo ad
te ha iniziato a rispondere con una grandissima risa- I casi clinici proposti fanno riferimento al mio lavo- questa modalità si presenta in stretta relazione con A se sta bene (la costruzione di forma della doman-
ta che si è poi riproposta per le successive canzoni ro presso la Residenza Socio Assistenziale ‘Virgo la frequenza delle crisi distoniche di A. da è determinata dal fatto che il paziente, attraver-
della band. Con pazienti di cui possiamo conoscere Potens’ di Moncrivello (VC), una clinica in cui sono In base alle richieste della famiglia e dopo essermi so la pressione del dito, può dare solo risposte chiu-
poco (se non indirettamente dai tutori e in riferi- presenti un Nucleo ad Alta Complessità Neurologica consultata con gli operatori, ho iniziato il lavoro con se); mi risponde affermativamente con il dito. A è
mento ad una vita precedente) le vie da percorrere Cronica (NAC) e un Nucleo Stati Vegetativi e Stati di una precisa finalità: controllare la frequenza e l’in- un ragazzo che sorride sempre, anche quando non
sono essenzialmente due: la prima è la via della Minima Coscienza (NSV). Il mio intervento costituisce tensità delle crisi distoniche (attraverso il rilassa- sta bene, per questo gli chiedo se questo star bene
sperimentazione – che non deve mai mancare: spe- un servizio privato (a richiesta delle singole famiglie mento) e ricercare strategie per lo sviluppo di una significhi che è felice. Mi risponde di no. Allora gli
rimentare il più possibile man mano che la nostra dei degenti) all’interno della clinica, in cui posso forma di autocontrollo della distonia da parte del chiedo se sia triste e la sua risposta è affermativa.
conoscenza dei soggetti e del loro panorama sono- usufruire di una stanza multisensoriale isolata dal re- paziente. Il percorso di A, in questo senso, ha rag- A questo punto nasce l’esigenza di introdurre la tabel-

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la comunicativa; gli domando perché sia triste e la di somministrare dei calmanti. Tuttavia avevo avuto menti musicali che C possiede a casa (con l’aggiunta CONCLUSIONI
sua risposta è: “Perché sono qui”. In quella risposta modo di osservare in seduta come per B il movi- di altro strumentario acquistato dalla madre secondo «Avere una mente e una capacità di mentalizzare
c’era tutta la consapevolezza di A. Una consapevolez- mento della mano destra non fosse un segno di rab- le mie direttive). non comporta tanto la capacità statica di esercitare
za di cui nessuno aveva probabilmente mai dubitato. bia o agitazione, ma il tentativo di controllare il movi- Data la presenza d’ipertono diffuso, la sua motricità è certe performance cognitive, ma piuttosto quella
Non essendo terapeuta, rimando il tutto agli opera- mento stesso; inoltre, la sua fonesi era direttamente fortemente compromessa; ho iniziato, dunque, l’inter- dinamica di entrare in rapporto con altre menti,
tori del reparto e A inizia un percorso di psicoterapia connessa a quel movimento: se vi sono state vocali vento musicoterapico cercando un punto di contatto ossia la capacità di scambiare significati […] anche
strutturato appositamente per lui. pronunciate dalla sua bocca, queste si sono sempre attraverso la vocalità: C era un cantautore e ho pen- attraverso altre forme del significare, come quelle
È stata la stimolazione sonoro-musicale a permettere manifestate in accompagnamento a un movimento sato di partire da ciò che lui stesso cantava. connesse al tatto, alla vicinanza corporea, al rivol-
ciò? O forse tutto ciò che avviene in quel campo inter- del braccio destro. Essendo lui un ex pugile, ho intro- Con l’utilizzo della valvola fonatoria, la fonesi che gere lo sguardo, alla postura corporea» (Jennings, in
soggettivo proprio della seduta musicoterapica? dotto un lavoro con i guantoni: indossando il guanto- riesce a produrre e la quantità di fiato che riesce a uti- Reichlin, 2012). Questo è il grande contributo della
ne nella mano destra e tirando pugni contro un so- lizzare è minima; nonostante ciò si riescono a identi- musicoterapia nel trattamento degli stati vegetativi e
Paziente B: ha 32 anni ed è indicato come MCS in stegno rivestito di gommapiuma, la produzione fone- ficare chiaramente una linea melodica o, alternativa- di minima coscienza: offrire un punto di vista diverso
esiti di trauma cranico. Dato il grado di discontinui- tica di B aumenta esponenzialmente in termini di mente (quando è troppo affaticato), una scansione rit- che permetta di cogliere lo scambio di significati anco-
tà della responsività del paziente alla stimolazione intensità, frequenza e precisione. mica del fiato in linea con le frasi del brano proposto: ra presenti in questa tipologia di pazienti. In reparto
sensoriale, gli obiettivi specifici sono stati, inizial- Visti i risultati raggiunti con la musicoterapia, ho co- C sta proprio cantando quella canzone. Con il tempo, mi chiamano scherzosamente ‘quella dei miracoli’
mente, due: ristrutturazione dell’orientamento spa- municato questa chiave di lettura alternativa al medi- avendo riacquisito la mobilità nella mano destra, in- perché ciò che accade in seduta, nella maggior parte
zio-temporale (attraverso la rieducazione dei tempi co, il quale ha sospeso i calmanti. Proseguendo que- troduco la vecchia tastiera di C. dei casi, non accade fuori; nemmeno se durante le
e modi dell’attenzione) e stimolazione del movi- sto lavoro, senza l’azione deviante dei calmanti, B è Sicuramente il suono del proprio strumento (la sua chi- altre attività si fa utilizzo di un sottofondo musicale.
mento finalizzato della mano destra. B non parla, arrivato a pronunciare le parole “mamma” e “ciao”, tarra in particolare) acquista un significato tutto pecu- Allora ci dev’essere qualcosa d’importante all’interno
ma sembra comprendere esattamente ciò che gli in maniera non coerente con il contesto, ma in situa- liare, sono suoni che per C hanno una valenza ulterio- della seduta che non è facilmente presentabile all’e-
viene detto (se è in fase di presenza); paradossal- zioni di disagio (in un certo senso aventi un ‘loro’ re. Il lavoro sulla tastiera si rivela molto interessante: sterno. Quel qualcosa è la risposta alla domanda
mente - ma in perfetta linea con le ipotesi dei tar- contesto). Con il caso di B voglio sottolineare il ruolo seppur con tempi molto dilatati, C muove il dito sulla “che cosa possiamo fare?” ed è dato dalla forza
get di riferimento di cui si è precedentemente par- svolto dalla creatività, che deve sempre permeare tastiera e riesce a schiacciare i tasti; questo lavoro vie- della stimolazione sonoro-musicale, unita al potere
lato - ride alle battute di spirito, alle canzoni propo- l’intervento del musicoterapista. ne svolto da C con una pertinenza tale che mi sotto- della relazione musicoterapica che s’instaura con il
ste sorride sulle parole volgari e alle frasi con dop- pone a molte perplessità. A volte, quando muove il paziente, relazione che permette la scoperta di quei
pio senso. Ha un contatto oculare incostante e un Paziente C: è il soggetto più complesso con il quale dito sulla tastiera, io gli canto il nome della nota cor- ‘target di riferimento’ utili al paziente per il potenzia-
movimento incontrollato della mano destra. Se il ho lavorato sino ad oggi. Ha 21 anni ed è indicato rispondente al tasto sul quale si trova e lui si sofferma mento della ristrutturazione della coscienza di sé,
paziente A è quasi sicuramente una disabilità grave, come un complesso stato di minima coscienza (ossia a schiacciare solo determinati tasti: il suo dito scivola nonché la creazione di punti di vista diversi, nuovi e
B è a tutti gli effetti un MCS nella definizione stan- qualcosa di molto vicino allo SV) e inserito nel repar- avanti e indietro ma senza presentare una ripetizione creativi che permettono di interpretare il battito vio-
dard: molto spesso il paziente B sembra assente, to NAC con una diagnosi di grave trauma cranio-ence- stereotipata nel movimento, né tantomeno una casua- lento della mano come un tentativo di comunicazione
alcuni giorni non c’è stimolazione che lo agganci; falico e toracico. È stato sottoposto a craniectomia de- lità. È proprio come se C capisse ciò che gli sto di- con il mondo esterno, di scoprire una responsività che
altre volte, suona lo shaker seguendo il tempo pro- compressiva, tracheotomia dilatativa e inserimento cendo e componesse una melodia. Ovviamente que- in altri contesti è negata.
posto, o alla tastiera suona il tasto che è stato poco della Peg 1 (che viene rimossa poco dopo per emor- sto presupporrebbe un tipo di coinvolgimento cogni-
prima suonato da me, dimostrando di aver acquisito ragia gastrica). tivo che C non si può permettere, ma potrebbe anche
un buon processo imitativo. Dagli ultimi esami si evidenzia una progressione dei darsi che il suono della tastiera, così come la proposta
Anche con il paziente B il percorso musicoterapico ha diffusi fenomeni atrofici coinvolgenti in particolare l’e- di certi brani cantati, fungano da target di riferimento
portato al raggiungimento di buoni risultati; per me- misfero cerebrale dx e il tronco encefalico risulta ulte- per C e quindi stimolino in maniera efficace il suo siste- Note
glio descrivere un obiettivo raggiunto grazie al pecu- riormente ridotto. Il paziente C è, inoltre, in isolamento ma sensoriale (prima) e le residue capacità del suo
liare punto di vista della relazione musicoterapica, rac- da contatto per K. Pneumoniae e P. Aeruginosa; ciò si- sistema cognitivo (poi). [1] Gastrostomia Endoscopica Percutanea (PEG), è una
conterò quanto segue: dopo un anno di percorso in- gnifica che le sedute avvengono in camera (con tutte C’è un enorme gap - che varia in maniera incostante e procedura chirurgica con cui s’inserisce nel corpo
sieme, B inizia a manifestare quelle che gli operatori le variabili del caso - rumori di corridoio, operatori che incoerente - tra i suoi momenti di assenza e quelli di del paziente un tubo (sondino) per la nutrizione
definisco ‘crisi’: batte insistentemente la mano destra interrompono la seduta, musica in filodiffusione, ecc) presenza, così come esiste un enorme gap tra il riman- artificiale, attraverso la perforazione di stomaco e
sul tavolino della carrozzina, emettendo a volte delle e che non si possono introdurre oggetti esterni; per do del mio lavoro con C e i risultati dei test cognitivi addome; il tubo è collegato a delle sacche ester-
vocalizzazioni (vocale a, urlata). Viene dunque deciso questo si decide con la madre di utilizzare gli stru- effettuati su di lui. ne contenenti il nutrimento fondamentale.

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SOGGETTIVAZIONE,
TEMPORALIZZAZIONE
E INTERSOGGETTIVITÀ NELLA
IMPROVVISAZIONE MUSICALE

Roberto Pellizzoni, Musicoterapista, Lissone (Monza)

Through the interaction of musicological L’analisi dei processi improvvisativi musicali, condot- pertori, dei codici, delle situazioni socio-comunicati- È inoltre assumibile, in una prospettiva antropologica e
concepts elaborated by the theoretical ta da molteplici prospettive (filosofica ed in partico- ve che sempre fanno da cornice e da presupposto al paleoantropologica, che l’origine stessa della musica e
reflection on improvisation in music, with lare fenomenologica, psicologica e psicodinamica, presente della perfomance improvvisata. Pur assu- della pratica musicale, oltre che dall’ascolto e dall’os-
models elaborated in the aesthetic and psychodynamic musicologica, antropologica, estetica) ha consentito, mendo la specificità dei contesti, nei vari approcci servazione dei suoni naturali e dell’ambiente circo-
fields by authors such as Bergson, Pareyson, negli ultimi decenni, di sedimentare una tradizione teorici all’improvvisazione musicale vi è stata una stante, sia stata, come è per ogni bambino, una con-
Bertinetto, Stern, it is possible to delineate aspects of teorica feconda anche per la riflessione sulle poten- tensione ad identificare degli universali o delle carat- dotta esplorativa improvvisativa.
the peculiar dynamics of subjectivation, temporalization zialità ed il senso del metodo improvvisativo in musi- teristiche generali che possano strutturalmente con- L’improvvisazione appare dunque un fenomeno struttu-
and intersubjectivity that the music improvisational coterapia, disciplina nella quale l’improvvisazione mu- notare l’atto improvvisativo musicale. Importanti con- ralmente legato al fare musica ed in qualche modo
process can allow and produce, and that constitute so sicale è presente ab origine, con diverse modalità. tributi in questo senso sono stati apportati dalla fe- universale, fatte salve le specificità dei contesti sto-
much of the reasons for the choice of improvisation in Nella riflessione teorica sull’improvvisazione in musi- nomenologia, dalla semiotica e dagli studi sui primi rico-geografici e culturali. In occidente la consapevo-
numerous methodological models of music therapy. ca, infatti, si possono rintracciare e focalizzare le pe- sviluppi delle condotte musicali nei bambini. lezza critica del nesso improvvisazione-musica è
Musical improvisation is to be understood as a culiari dinamiche di soggettivazione, temporalizzazio- Le forme di improvvisazione in musica, potenzial- stata offuscata dal primato assunto, nella modernità,
process of circular feedback-loops, which act ne ed intersoggettività che il processo improvvisativo mente infinite, sono storicamente attestate in nume- dalla cultura musicale scritta, incentrata sull’estetica
simultaneously on different levels of psycho-physical musicale può consentire e produrre, e che costitui- rosissime espressioni musicali, quali ad esempio il autoriale e sul concetto di opera e di esecuzione, che
functioning, giving rise to a self-structuring process scono tanta parte delle ragioni della scelta della pras- raga indiano, il taksim turco-mediorientale, i melismi poco o nessuno spazio lasciava all’improvvisazione
whose structure and expressive order are given from si improvvisativa in numerosi modelli metodologici delle prefiche nel canto folklorico italiano, il cante nella teoria e nella prassi musicali. L’apporto di cul-
the gestalt forces of the musical-sound form and della musicoterapia. Quest’ultima è infatti incentrata flamenco, i generi strumentali del barocco come la ture musicali altre (mediorientale e araba come nel
from the emotional-eidetic and relational dimension sul soggetto e sulle modalità del suo essere nel mondo, “Folia”, l’improvvisazione organistica europea, quel- flamenco o nella world music; ottomana, nelle musi-
as the “co-regulation of the intersubjective field” nello spazio e nel tempo, sulla costruzione di un senso la jazzistica nelle sue molteplici forme, le musiche che tradizionali balcaniche e in quelle gitane; africa-
(Stern). Every moment recontextualizes and redefines del tempo interno e poi di un tempo condiviso, e sulla africane correlate alla danza. Molto spesso, in questi na nel jazz, nel soul e nella world music), o il recu-
the meaning and shape of the whole in an open messa in gioco dei soggetti in un dialogo sonoro ed in repertori, ad una base regolare (prevalentemente pero dei repertori della musica popolare di tradizio-
and developing totality, and the coping processes una dimensione intersoggettiva. affidata alla dimensione ritmica e/o armonica e raf- ne orale europea, oppure ancora la sperimentazione
are guided by a “forming form” (Pareyson) forzata dalla stabilità della pulsazione e della mag- delle avanguardie novecentesche hanno fatto riaffio-
in which an emotional priority is recognizable, DAL PARTICOLARE ALL’UNIVERSALE gioranza dei parametri del suono, in particolare al- rare, nella musica colta occidentale, la pratica im-
since the “vital affects” and the “vital forms” Come è avvenuto per ogni altro aspetto del feno- tezza ed intensità) si sovrappone uno spazio improv- provvisativa e la consapevolezza teorica ad essa re-
are directly connected with neuro-biological meno musicale, anche l’analisi della prassi improvvi- visativo (che interviene spesso sull’elemento melo- lativa. La musicoterapia ha contribuito, a partire dagli
processes of arousal and, through them, along sativa ha tenuto conto delle specificità dei contesti dico) giocato anche nella relazione tutti-solo. La tra- anni ’70, al recupero di questa consapevolezza teo-
the neural circuits, to the cerebral and cortical areas socio-culturali e storico-geografici in cui essa si è si- dizione del solo jazzistico, che ha radici nel blues e rica ed all’emergere dell’esigenza di un’indagine se-
that preside over emotions. tuata e quindi delle tradizioni, delle estetiche, dei re- nel gospel, è in questo emblematica. miotica, antropologica e psicodinamica dei processi

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dell’improvvisazione musicale che prescindesse dal- Per questa ragione il processo improvvisativo musicale (De Saussure, 2009), una sorta di parole senza lan- successivo svolgimento delle azioni. Dall’altro lato
le variazioni diatopiche e diacroniche. Il contributo più è stato spesso descritto, in primis dai musicisti, con la gue. Assumendo la proposta teorica di Bailey, si può l’intero si dà solo alla fine del processo, quando il pro-
importante della musicoterapia è stato, recentemente, metafora del gioco o quella del viaggio, esperienze affermare che ciascun atto improvvisativo musicale, cesso stesso ha termine e dunque non è più” (Ber-
di connettere gli studi sull’improvvisazione musicale entrambe caratterizzate da una sorta di disordine in musica ed in musicoterapia, è collocabile su una tinetto, 2009). In questa specifica totalità, da cosa
con i saperi della psicologia dell’intersoggettività. ordinato o di ordine in costante divenire. linea continua che va dal massimo di idiomaticità dipendono e come si producono il “senso-direzione”,
Va anche ricordato che alcuni musicoterapisti, che Derek Bailey, chitarrista dell’avanguardia jazzistica alla non idiomaticità, in base alla maggiore o mino- l’ordine, la “struttura”?
hanno offerto importanti contributi teorici alla disci- britannica attivo tra gli anni ’60 e i ’90, che ha svi- re presenza di convenzioni, patterns e topoi di gene- Attraverso quella che, nelle sue ricerche di filosofia
plina, hanno praticato l’improvvisazione prima in mu- luppato nei decenni una lunga esperienza di musici- re o propri, di specifici codici linguistici musicali estetica, Luigi Pareyson definì la “forma formante”
sica e poi in terapia e hanno scoperto nella propria sta improvvisatore in varie formazioni, accompagna- (relativi ad esempio all’incedere armonico, come nel- ovvero una “legge di un’esecuzione in corso: non legge
esperienza musicale le potenzialità di tale prassi per ta da un’attività di ricerca e riflessione teorica, ha l’archetipo del blues, o nella forma-canzone; ovvero enunciabile in termini di precetto, ma norma interna
la terapia. proposto, nel saggio del 1980 “Improvisation. Its al ritmo, come nei repertori classici del valzer o della dell’operare teso alla riuscita; non legge unica per ogni
nature and practise in music”, una classificazione polka o nel 4/4 del rock; o ancora alla melodia, produzione, ma regola immanente d’un singolo proces-
IMPROVVISAZIONE delle esperienze di improvvisazione musicale che come in certe musiche modali). In musicoterapia la so” e “non separabile dal processo” (Pareyson, 1974).
“IDIOMATICA” E “NON IDIOMATICA” risulta interessante allo sguardo della musicoterapia. scelta tra “una improvvisazione idiomatica” e una In “Il suono dell’istante. La pratica improvvisativa in
Le teorie sull’improvvisazione musicale sono state Il musicista e saggista inglese ha definito, infatti, una “non idiomatica” dipende dal progetto terapeutico e musica ed in musicoterapia” (Pellizzoni, 2017), raf-
elaborate a partire da materiali differenti: l’esperienza “improvvisazione idiomatica”, nella quale l’atto dai suoi obiettivi, definiti a partire dall’identità sono- frontando le teorie estetiche pareysoniane da un lato
di musicisti di svariate culture, registrata in documen- improvvisativo si colloca all’interno di un codice lin- ro-musicale del soggetto e dallo sviluppo del percor- con gli studi sulle esperienze di improvvisazione
ti di autonarrazione, o analizzata attraverso lo studio guistico conosciuto, dato, e condiviso dai musicisti, so terapeutico. Una maggiore o minore idiomaticità musicale e dall’altro con le teorie dell’intersoggetti-
semiotico delle strutture linguistico-comunicative che regolamenta l’attività improvvisativa attraverso del linguaggio musicale nel processo improvvisativo, in vità di Da-niel Stern (elaborate a partire dall’osser-
operanti nei repertori e nei codici stilistici e di gene- un repertorio di patterns predefiniti, “fraseggi”, rego- rapporto con la soggettività di chi vi prende parte, vazione e studio delle interazioni madre-bambino),
re; in anni recenti, tramite l’osservazione e lo studio le estetiche, turni di intervento, scansioni temporali. può garantire maggiore o minore contenimento emo- ho proposto l’ipotesi che tale “forma formante” del
delle “condotte musicali” (Delalande, 1993) infanti- Un esempio ne è l’improvvisazione jazzistica nel jazz zionale, attivazione percettiva, attentiva ed emotiva, processo improvvisativo sia di natura emotiva, ed
li; o ancora con la rilevazione e studio, con neu- mainstream, con particolare riferimento alle modalità o ancora facilità espressiva nell’interazione, e quindi abbia le proprie radici nei “vital affects” teorizzati da
roimaging funzionale, del- improvvisative adottate du- realizzare e favorire differenti vissuti in rapporto con Stern (Stern, 1985), o, secondo una lettura filosofico-
l’attivazione dei circuiti ce- rante l’esecuzione dei cosid- la propriocezione, le inibizioni, la motivazione, l’auto- fenomenologica, nel nesso gestaltico gesto-suono-
rebrali durante l’atto im- Il contributo più importante detti “standards”. stima, l’esplorazione di sé e della relazione. In ogni emozione, ovvero nella “competenza incarnata”
provvisativo. Tali studi, ef- della musicoterapia è stato, Da essa si distingue, nella caso, la maggioranza assoluta delle ricerche teoriche (Sparti, 2005) di chi suona, nelle “forme vitali”
fettuati da prospettive radi- recentemente, di connettere proposta di Bailey, un’im- sull’improvvisazione musicale converge nel ritenere depositate nelle aree cerebrali coinvolte nella
calmente differenti per pre- gli studi sull’improvvisazione provvisazione “non idioma- che essa offra un peculiare spazio interiore ed este- memoria a lungo termine e corporea.
supposti teorici ed approc- tica”, nella quale i musicisti riore alle dinamiche di soggettivazione, ovvero al In questa prospettiva, nel processo improvvisativo
ci metodologici, convergono
musicale con i saperi della operano una sospensione processo del farsi e divenire soggetto, intendendo il musicale si realizza una specifica apertura, data
nel sostenere che nell’im- psicologia dell’intersoggettività dei codici, dei repertori, del- soggetto non come un dato bensì come un processo. da una totalità in divenire ed aperta, la cui legge
provvisazione musicale si pro- le regole della grammatica strutturante è di natura emotiva, poiché i proces-
ducono peculiari dinamiche di relazione tra il sogget- musicale, delle estetiche ed interagiscono nel qui ed IMPROVVISAZIONE E SOGGETTIVAZIONE si gestaltici attraverso i quali le strutture musica-
to (l’agente sonoro-musicale) ed il suono, nonché tra ora, costruendo l’atto espressivo all’istante, senza Quali caratteristiche del processo improvvisativo so- li creano nessi, generano aspettative e orientano
i soggetti che partecipano all’atto improvvisativo. affidarsi in alcun modo agli elementi strutturanti pre- no correlate alle specifiche condizioni di soggettiva- la produzione sonoro-musicale, mediante delle
L’improvvisazione produce o consente peculiari di- senti nell’“improvvisazione idiomatica”. zione riscontrabili in esso? leggi linguistiche incorporate nella memoria di
namiche di soggettivazione, di temporalizzazione e di Bailey riconosce questa prassi nelle esperienze delle In primo luogo l’apertura strutturale propria dell’at- chi suona, interagiscono in un flusso di natura
intersoggettività che evidenziano come il processo im- avanguardie jazzistiche della “free improvisation”, to improvvisativo, ovvero il fatto che la totalità non emotiva. Questa proposta è in sintonia anche con
provvisativo non sia caotico o aleatorio, ma risponda testimoniata in particolare negli anni ’60 e ’70 da è data ab initio e precostituita ma processuale e gli studi dello psicologo Mihaly Csikszentmihalyi,
ad una logica interna di sviluppo, che consente di gruppi come Spontaneus Music Ensemble, Music costantemente negoziabile, tale per cui “da un la- che riconosce la presenza, nell’“esperienza di flus-
inglobare in un ordine dinamico processuale anche Improvisation Company, Istant Composers Pool, to l’intero è la totalità (provvisoriamente parziale) so”, un’esperienza improvvisativa peculiare, di un
l’imprevisto, l’inatteso, il casuale, l’estemporaneo, lo Joseph Holbrooke. L’“improvvisazione non idiomati- del processo già compiuto che, seguendo un senso- “sistema aperto” , incentrato sulla “motivazione”
spontaneo. ca” potrebbe essere definita, in termini saussuriani direzione in continua ridefinizione, condiziona il (Csikszentmihalyi, 1992; Csikszentmihalyi, Nakamura,

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2002). Nell’improvvisazione musicale, dunque, il nalità”, “singolarità ed impossibilità logica della rei- modo la materia riplasmata costantemente dal e nel tersoggettività, tema sul quale esiste una vasta bi-
soggetto è posto in condizione di essere sollecita- dentificazione” (Bertinetto, 2009). L’improvvisazione im- presente. Ogni nuovo istante ridefinisce e ricontestualiz- bliografia, vogliamo qui illuminare alcune connessio-
to a realizzare un ascolto di sé e dell’altro che si plica quindi una relazione con una singolarità tempo- za il processo già avvenuto. Al contempo, la temporalità ni tra improvvisazione musicale ed intersoggettività
realizza attraverso un’interazione continua e speci- rale irreversibile ed irripetibile, situata in una dimensio- dell’improvvisazione, intesa attraverso la nozione berg- attraverso la teoria del “mondo interpersonale” (Stern,
fica tra dimensione implicita ed esplicita, o, in un ne spazio-temporale e relazionale che riguarda l’occasio- soniana di “durata reale” o di “tempo vissuto”, rivela 1985) e della “matrice intersoggettiva” (Stern, 2006)
linguaggio psicoanalitico, inconscia e conscia, rea- ne singola. L’improvvisazione infatti, in musica ma anche il processo selettivo costantemente in atto nella di Daniel Stern.
lizzata attraverso il medium sonoro-musicale. anche in musicoterapia “sebbene si basi su esperien- coscienza e dunque nell’agito musicale improvvisativo, Analizzando il processo di “avanzamento terapeuti-
L’improvvisazione mette in gioco (per ritornare alla ze, materiali, forme in parte già disponibili, [...] è un che sceglie continuamente ed istantaneamente il pro- co” nella psicoterapia, tramite un’analisi microtempo-
metafora menzionata in precedenza), pone sulla processo che ha luogo qui e ora e che si esaurisce nel prio “senso-direzione”, filtrando, secondo il filosofo rale e la nozione di “momento presente” come uni-
soglia, di sé e dell’altro, rende permeabili i confini suo accadere” (Bertinetto, 2009). parigino, i dati dell’esperienza attraverso le funzioni tà fondamentale dell’esperienza soggettiva implicita
interni ed esterni, instaura una condizione di ascol- Nei termini della filosofia classica greca l’improvvi- della memoria e della percezione, in un modo d’esse- ed esplicita, Stern evidenzia i processi di co-costru-
to che ingaggia i limiti, le inibizioni, le motivazioni, sazione è un (kairós), un’occasione irripeti- re e di esperire che sta al di zione attivi in terapia, me-
in generale la “presenza”, in un processo in cui le bile e singolare, che si inscrive in (chrónos), là di una rigida distinzione Ancora più interessante diante una reciproca e si-
forme musicali si strutturano come in un “ricerca- il tempo lineare pregresso, presente e futuro, ed anche tra implicito ed esplicito. per la musicoterapia multanea lettura delle in-
re” sulle emozioni. È infatti, quello improvvisativo in (aión), il tempo ricorsivo delle ciclicità. Il modello bergsoniano di tenzioni e degli stati emoti-
musicale, un processo autonomo, ovvero pone e Questa temporalità triplice è presente in ogni sedu- temporalità trova conferma,
è che il processo di costruzione vi da parte di chi vi parteci-
modifica da sé le sue leggi, ed autopoietico, perché ta di musicoterapia incentrata sull’improvvisazione. da una prospettiva psicodi- e manipolazione del tempo pa. Dal canto loro il gruppo
definisce da sé i propri linguaggi ed il proprio senso, Queste peculiari caratteristiche della temporalità del- namica, nel concetto di “rap- possa essere condiviso e creare di ricercatori e scienziati ita-
in un movimento in avanti in cui “ciò che precede l’improvvisazione sono da contestualizzare nella spe- presentazioni multitempora- una temporalità intersoggettiva liani artefici della scoperta
diventa cornice di riferimento di ciò che segue” cifica modalità con cui il soggetto che improvvisa co- li” formulato da Stern e da dei neuroni specchio hanno
(Bertinetto, 2009). L’insieme di queste condizioni si struisce e manipola il tempo lungo il “senso-direzio- lui connesso all’azione selettiva della memoria di lavo- offerto un fondamento neuro-biologico alle teorie
realizza in situazione, e dunque dipende dall’apertu- ne” del processo improvvisativo musicale. ro, grazie alla quale il presente evoca il passato come psicologiche dell’intersoggettività e dell’empatia, con
ra dei soggetti stessi. Questo implica che la prassi Quest’ultimo è infatti un procedimento di costruzio- materiale e lo ridefinisce costantemente, nell’unico am- vari contributi sperimentali e teorici tra cui particola-
improvvisativa musicale, in musica come in musico- ne istantanea ed in fieri basato su feed-back loops bito in cui il passato può esistere, ovvero il “momen- re rilievo ha qui quello di “simulazione incarnata”
terapia, non sia di per sé condizione sufficiente al multipli che correlano costantemente il piano senso- to presente” (Stern, 2006). L’improvvisazione musicale (Gallese, Migone, Eagle Morris, 2006).
superamento delle difese ed alla mobilitazione di motorio (del gesto, del suono, della percezione e del- si configura quindi come un processo di costruzione Nel modello teorico di Stern la “co-regolazione del
una dimensione di autenticità, poiché questa condi- la propriocezione) e quello emotivo-eidetico (delle estemporanea di una temporalità soggettiva e non campo intersoggettivo” avviene attraverso un pro-
zione pertiene invece alla relazione. Quest’ultima è, emozioni e dell’immaginazione), strutturalmente con- lineare, attraverso il simultaneo lavoro di percezione, cesso continuo di “negoziazione” ed “approssimazio-
infatti, ciò che consente, facilita, produce e modula nessi nei circuiti neurali e nelle proiezioni reciproche memoria ed immaginazione, basato sui processi di ne” (Stern, 2006), due concetti particolarmente per-
l’autenticità della soggettivazione. Nel contesto dei delle diverse aree del cervello. feed-back loops che trasferiscono le forme vitali tra la tinenti anche per l’analisi dell’improvvisazione mu-
saperi della musicoterapia, l’improvvisazione musi- Anche il tempo, come il soggetto, nell’improvvisazione dimensione senso-motoria e quella emotivo-eidetica, sicale interattiva.
cale, con le sue caratteristiche strutturali, si situa in musicale, non va inteso dunque come un dato ma co- in una continua circolarità. Esistono, a nostro avviso, una corrispondenza ed un
un percorso di terapia relazionale che la connota in me un processo, e quindi non in termini spazializzati parallelismo riconoscibili tra il processo di improvvi-
modo pervasivo e ne definisce il senso. (tempo lineare) ma, utilizzando concetti proposti dal IMPROVVISAZIONE ED INTERSOGGETTIVITÁ sazione musicale cui partecipano più soggetti e le
filosofo parigino Henri Bergson, come “tempo vissuto” Ciò che tuttavia è ancora più interessante per la mu- dinamiche intersoggettive descritte da Stern. In en-
IMPROVVISAZIONE E TEMPORALIZZAZIONE (Bergson, 1889; Bergson, 1896), costituito da attimi non sicoterapia è che questo processo di costruzione e trambi i casi infatti risultano determinanti le strate-
Le peculiari dinamiche di soggettivazione riscontra- solo quantitativamente ma anche qualitativamente dif- manipolazione del tempo possa essere condiviso e gie di coping (ovvero di adattamento alle condizioni
bili nei processi di improvvisazione musicale ineri- ferenti, che si compenetrano tra di loro come gocce di creare una temporalità intersoggettiva. Le attuali ri- estemporanee della relazione), il procedere per ten-
scono in modo significativo alla dimensione della colore, o come un gomitolo di filo che continuamente cerche sull’interpersonal synchronization, ovvero sul- tativo/errore/riparazione/elaborazione, in cui ogni
temporalità, che è, a sua volta, strutturalmente con- muta e cresce su di sé medesimo. In questa temporali- l’embodied and embedded timing mechanism, stan- mossa relazionale del partner vincola le successive
nessa all’essere nel mondo e all’essere in relazione tà specifica dell’improvvisazione, passato e presente no evidenziando sempre più il ruolo della tempora- ed è vincolata dalle precedenti, i processi di inferen-
del soggetto. Le caratteristiche della temporalità del non si situano su distanze cronologiche lineari, perché lizzazione nell’intersoggettività e nello sviluppo della za delle intenzioni reciproche e le risposte a tali infe-
processo improvvisativo sono, come ha chiarito Ber- l’improvvisazione è un processo in cui tutto si conserva personalità. Senza poter approfondire nello specifico renze, con l’effetto di una “reciproca contestualizza-
tinetto, “irreversibilità”, “estemporaneità o situazio- perché si auto-ricrea, ed il passato costituisce in qualche la relazione tra sincronizzazione interpersonale e in- zione” (Stern, 2006) che si realizza nella dimensio-

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ne implicita pre-verbale e, nel nostro caso, musica- corso delle sue ricerche sull’improvvisazione, risul-
le. In questa prospettiva, nell’improvvisazione musi- tano interessanti in questo senso.
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cale l’elemento simbolizzato ed esplicito del lin- Il musicista indiano Viram Jasani così descrive la
guaggio musicale (le forme musicali) è in contatto modalità con cui il musicista apprende ad improvvisa- ■ Bailey D. ■ Delalande F.
diretto e costante con dinamiche relazionali implici- re il raga, dopo averlo appreso dal maestro: «È lo stu- Improvisation. Its nature and practise in music, La nascita della musica, Franco Angeli, Milano,
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tendo queste osservazioni con i concetti di “improv- verso l’esperienza, con cui devono essere anche intuiti i Improvvisazione. Sua natura e pratica in musica, ■ De Saussure F.
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e la scala di gradazione tra la massima idiomaticità comincia a suonare quelle frasi e poi giunge a uno sta- ■ Bergson H.
e la non-idiomaticità, si può affermare che nelle sin- dio in cui non ripete più le frasi che gli sono state inse- ■ Fabbri F.
Saggio sui dati immediati della coscienza, Raffaello
gole improvvisazioni musicali, e nei vari momenti di gnate dal maestro ma comincia a inventarne di proprie, Il suono in cui viviamo. Saggi sulla popular music, Il
Cortina, Milano, 2002.
esse, è possibile riconoscere operanti forze gestalti- all’interno di quel raga [...]. Una dimostrazione della Saggiatore, Milano, 2008 (terza edizione).
che strutturanti della forma musicale che agiscono comprensione emotiva del raga [...] Sono musicisti e ■ Bergson H. ■ Gallese V., Migone P., Eagle Morris N.
all’interno delle forze del processo di regolazione del pensano alle sensazioni che le note danno loro e ai sen- Materia e memoria: saggio sulla relazione tra il La simulazione incarnata: i neuroni specchio, le basi
campo intersoggettivo, più legate ad una dimensio- timenti che essi nutrono nei confronti delle note. [...] La corpo e lo spirito, Laterza, 2009. neurofisiologiche dell’intersoggettività ed alcune
ne implicita e non simbolizzata. nostra è una musica molto intuitiva, si impara intuitiva- ■ Bertinetto A. implicazioni per la psicoanalisi, Psicoterapia e
Nell’improvvisazione musicale in ogni istante si ha mente; la comprensione delle emozioni di un raga viene Improvvisazione e formatività, in “Annuario filosofi- Scienze Umane, XL, 3 (543-580), 2006.
questa confluenza dei vissuti soggettivi nella dimen- acquisita emotivamente. [....] Bisogna che si sappia pre- co”, 25/2009, pp. 145-174. ■ Heidegger M.
sione intersoggettiva, che ha una parte implicita (le vedere quali delle possibilità rafforzeranno il contenuto
■ Bruscia K. Essere e tempo, Longanesi, Milano, 1976.
mosse relazionali, le negoziazioni e le approssimazio- emotivo del raga». (Bailey, 1980)
Modelli di improvvisazione in musicoterapia, Ismez,
ni) ed una esplicita (le forme sonoro-musicali), in Wadada Leo Smith, trombettista afro-americano, grande ■ Imberty M.
2001.
costante e reciproca relazione. Ad entrambe queste rappresentante ed interprete del free-jazz, così descrive Suoni, emozioni, significati. Per una semantica psi-
dimensioni va riconosciuta una valenza strutturante a sua volta l’esperienza dell’improvvisazione musicale: ■ Csikszentmihalyi M., Csikszentmihalyi I. cologica della musica, CLUEB, Bologna, 1986.
nel processo improvvisativo, in termini di “forma for- «La tecnica, per l’improvvisatore, non è utilizzo arbitra- Optimal experience: Psycological studies of flow in ■ Pareyson L.
mante” (Pareyson, 1974) e legge interna di quel pro- rio di un astratto metodo tipicizzato ma piuttosto un consciousness, Cambridge University Press, 1992. Estetica. Teoria della formatività, Sansoni, Milano,
cesso di co-costruzione, in cui consiste l’improvvisa- modo di sintonizzarsi direttamente con l’energia menta- ■ Csikszentmihalyi M., Nakamura J. 1974; Bompiani, Milano, 1988 2a.
zione musicale interattiva. Quest’ultima si configura le, spirituale e materiale necessaria per l’espressione The concept of flow, Handbook of positive psycology,
dunque come un sistema dinamico non lineare, pla- completa dell’impulso creativo». (Bailey, 1980) ■ Pellizzoni R.
2002.
smato dalle leggi gestaltiche della forma e insieme Infine Evan Parker, protagonista della free improvisa- Il suono dell'istante. La pratica improvvisativa in mu-
dalle modalità di realizzazione del campo intersog- tion britannica, ci parla ancora di “forma”, “direzione” ■ De Backer, J.- Sutton J. sica ed in musicoterapia, Tesi di diploma MT0231,
gettivo, che convergono a costituire una “forma for- e di “immaginazione” (e noi ora possiamo leggere The Music in Music Therapy. European Psychodynamic Centro Artiterapie Lecco, 2017.
mante” nella quale si riconosce una priorità emotiva, oltre e fra le sue parole): «Gli improvvisatori [...] pre- Music Therapy: Clinical, Theoretical and Research ■ Sparti D.
poiché i “vital affects” e le “forme vitali” sono diret- feriscono sia la musica stessa a dettare la propria Approaches, Jessica Kingsley Publishers, London, 2014. Suoni inauditi. L’improvvisazione nel jazz e nella via
tamente connesse con processi neuro-biologici di forma. [...] Troverei molte difficoltà nel dare una descri- ■ Damasio A. quotidiana, Il Mulino, Bologna, 2005.
arousal e, tramite essi, lungo i circuiti neuronali, alle zione precisa di quelle forze che danno ad una improv- Emozione e coscienza, Adelphi, Milano, 1999. ■ Stern D.
aree cerebrali e corticali che presiedono alle emozioni. visazione una forma ed una direzione complessive. C’è
■ Delalande F. The interpersonal world of the infant, Basic Books,
Lasciando in conclusione la parola ai musicisti, la però un tipo di immaginazione che guarda lontano e
Le condotte musicali. Comportamenti e motivazioni 1985, trad. it. Il mondo interpersonale del bambino,
natura della “forma formante” che guida l’improv- che riesce, malgrado si occupi prevalentemente di
del fare ed ascoltare musica, CLUEB, Bologna, 1993. Raffaello Cortina, Milano, 1994.
visazione musicale viene connotata in termini di quello che accade al momento presente, a prepararsi
emozione, energia ed immaginazione: dimensioni le per le successive possibilità». (Bailey, 1980) ■ Delalande F. ■ Stern D.
cui correlazioni abbiamo evidenziato all’interno del Sono, questi, tre modi di sottolineare le diverse com- La musica è un gioco da bambini, Franco Angeli, Il momento presente. In psicoterapia e nella vita
processo improvvisativo. Le osservazioni di tre musi- ponenti del processo improvvisativo musicale come Milano, 2001. quotidiana, Raffaello Cortina, Milano, 2006.
cisti di estrazione culturale differente (indiana, afro- esperienza peculiare di soggettivazione, temporaliz-
americana ed europea) intervistati da Bailey nel zazione ed intersoggettività.

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MUSICOTERAPIA NELLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
PROPOSTE, PERCORSI, PROSPETTIVE

Chiara Tamagnone, Psicoterapeuta infantile,


Musicoterapeuta, Torino

In kindergarten, music has a recognized L’inserimento di un bambino nella Scuola dell’In- - I discorsi e le parole vi con difficoltà evolutive, disabilità sensoriali o disturbi
role. But why to include music therapy fanzia, particolarmente del primo figlio, è un even- - Conoscenza del mondo 3 dello spettro autistico.
where already musical activities are to che coinvolge tutto il nucleo familiare e segna Un ruolo specifico e fondamentale viene riconosciuto Ci si potrebbe chiedere perché sia importante intro-
provided by school programs? This article tries to una tappa importante e nuova del ciclo di vita del- alla musica. Si evidenzia, infatti, nel medesimo docu- durre nella scuola, in modo specifico, un percorso di
answer this question. la famiglia. mento, che: il bambino, interagendo con il paesaggio musicoterapia e non proporre, invece, esclusivamente
Music therapy favors greater social integration of Gli scambi relazionali del figlio si ampliano ed esco- sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e le attività musicali previste dal percorso curricolare.
children with disabilities or handicaps. In addiction, no dalla cerchia dei parenti più stretti, mentre nuove relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare La ragione si può individuare nella preparazione pro-
because of the close and indispensable connection in e specifiche forme di legame vengono ad instaurarsi e discriminare i suoni... 4 fessionale che il musicoterapeuta ha nei confronti della
music therapy between music and relationship, the con il personale della scuola e con i compagni. La musica è dunque proposta dall’istituzione educativa dimensione relazionale, sia musicale che sociale. Suo
music therapist helps the child’s relational growth. I genitori hanno modo di entrare più concretamente quale strumento essenziale di sviluppo, che concorre compito proprio, infatti, è quello di mettere il bambino
Teachers too can benefit from music therapy. In fact, in contatto con alcuni aspetti pratici delle loro respon- alla formazione integrale dell’identità del bambino e al in contatto con l’universo sonoro-musicale ed egli de-
music therapy is also used for professional training sabilità educative, attraverso la collaborazione e lo suo percorso di crescita. Anche la scienza psicologica, ve realizzarlo all’interno di un contesto relazionale af-
and upgrading. scambio comunicativo con l’istituzione scolastica.1 in particolare quella branca che si occupa di studiare fettivo ricco e stimolante. La dimensione di relazione
How to make a music therapy project in the school L’istituzione scolastica si impegna a perseguire la il percorso di sviluppo dell’identità della persona, ha umana e quella dell’esperienza musicale si presentano
for children, both for students and teachers? finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo del- messo in evidenza il ruolo che la dimensione sonora cioè unite e imprescindibili l’una dall’altra. Mentre agi-
In the final part of the article is briefly presented a l’identità, dell’autonomia, della competenza 2. ha nella formazione della struttura mentale del bam- sce attraverso le attività sonoro-musicali, il musicote-
practical example of a music therapy project realized A questo scopo gli alunni sono coinvolti dai docenti bino. In stretta collaborazione interdisciplinare con es- rapeuta deve anche essere in grado di vedere e com-
at the “Margherita di Mirafiori” school in Turin. nel fare esperienza diretta di tutte le attività che sa, gli studi di musicoterapia si sono assunti il compito prendere le dinamiche relazionali che si stanno realiz-
vengono proposte, poiché è tale coinvolgimento nel- di indagare in modo specifico sul rapporto uomo-suono zando al presente e di “intervenire” in modo appro-
l’esperienza ad essere alla base di un apprendimen- e sui meccanismi di interazione tra suono-musica e svi- priato e deliberato su di esse. In tal senso, la sua azio-
to solido e duraturo. Nella scuola dell’infanzia, dun- luppo psicologico 5. ne rientra legittimamente nell’ambito della prevenzio-
que, l’alunno impara entrando in contatto con i dif- Se le attività musicali offrono uno stimolo alla crescita ne del disagio psicologico degli alunni, offre occasioni
ferenti “campi di esperienza”, che le Indicazioni Na- mentale del bambino in generale, si vuole qui di segui- specifiche di integrazione sociale e di prevenzione del-
zionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia, pub- to mettere in risalto come l’inserimento di un percorso l’handicap. A partire da queste premesse, ci si doman-
blicate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e di musicoterapia nella scuola dell’infanzia permetta an- da allora in quale situazione concreta potrebbe essere
della Ricerca nell’anno 2012, così presentano: che di incentivarne, in modo specifico, la crescita nella utilmente impiegato un percorso di musicoterapia in una
- Il sé e l’altro dimensione relazionale. scuola dell’infanzia.
- Il corpo e il movimento Inoltre, questo inserimento consente che si realizzi una Il più evidente utilizzo è certamente legato alla pre-
- Immagini, suoni e colori più ampia integrazione sociale, qualora vi fossero allie- senza di piccoli allievi con disabilità o con una dia-

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gnosi di disturbo generalizzato dello sviluppo: la un bambino la possibilità di vivere e di rielaborare le A tal proposito vorrei presentare brevemente l’espe- Ai bambini dell’ultimo anno è il canto, in particola-
costituzione di gruppi di musicoterapia diviene una dinamiche riguardanti la nascita di un fratello in un rienza della Scuola dell’Infanzia “Margherita di Mi- re, ad essere proposto quale strumento di espres-
risorsa finalizzata ad una maggiore integrazione contesto di musicoterapia di gruppo, in presenza di rafiori” di Torino, presso la quale si svolgono da di- sione e produzione personale, quale fonte di eser-
sociale e alla stimolazione della crescita dei bam- un professionista qualificato dal punto di vista musi- versi anni, in modo ormai regolare, incontri di musi- cizio nell’impiego della produzione verbale, quale
bini con disabilità. Ma anche qualora non vi fos- cale e relazionale, significa anche, inequivocabil- coterapia di gruppo. fonte di identità, di stima e di sicurezza.
sero bambini certificati (ed è questa, naturalmen- mente, esercitare un’azione preventiva precoce sul- La produzione sonora è ampliata dall’uso di stru-
te, la situazione più diffusa nelle scuole), un per- l’eventuale disagio psicologico che ne potrebbe deri- IL PERCORSO DI MUSICOTERAPIA menti che richiedono una modulazione maggior-
corso di musicoterapia con allievi dai tre ai cinque vare in seguito. PRESSO LA SCUOLA DELL’INFANZIA mente integrata tra movimento ed espressività:
anni risulterebbe particolarmente opportuno per le - Non di rado nei gruppi di bambini della scuola del- “MARGHERITA DI MIRAFIORI” DI TORINO batteria, drums, djembé, strumenti etnici, chitarra o
seguenti motivazioni: l’infanzia sono presenti allievi che, pur ricevendo molti Il progetto annuale comprende una serie di almeno piccole cetre, campane tubolari 8.
- I gruppi di bambini con i quali si lavora nel conte- stimoli a livello motorio, o nella manipolazione di 20-25 incontri settimanali di 45 minuti, che coinvol-
sto scolastico si presentano come gruppi “disomoge- giochi e di videogiochi, tuttavia possono essere caren- gono i bambini nelle tre fasce di età dei 3, 4 e 5 anni. PROSPETTIVE IN APERTURA
nei”: non sono rare le situazioni nelle quali, pur non ti nell’ambito degli scambi affettivi-relazionali o Per i bambini di tre anni è il tema degli animali, dei Dopo aver puntato l’attenzione sugli allievi della
essendo stata realizzata ancora alcun tipo di valuta- essere inseriti in contesti caratterizzati da interazio- “cuccioli”, in particolare, che si presta come ottimo scuola dell’infanzia, l’interesse può essere rivolto an-
zione psicodiagnostica, alcuni bambini manifestano ni disorientanti, che favoriscono la confusione nei contenitore per le attività di produzione sonora, ascol- che verso i docenti. Infatti, la musicoterapia può es-
difficoltà evolutive o comportamenti sintomatologici processi mentali. In situazioni come queste, le atti- to, gioco-suono-movimento. sere impiegata con profitto
che appartengono a specifiche sindromi. In tal caso, vità del gruppo di musicoterapia assumono una vera La manipolazione di stru- La musicoterapia può essere anche nell’ambito della for-
un intervento precoce e preventivo durante gli incon- e propria tonalità terapeutica, poiché, attraverso la co- menti idiofoni (maracas, pic- mazione o dell’aggiorna-
tri di musicoterapia permetterebbe una limitazione struzione di una “trama musicale” comune, ordinata e coli cembali, tamburelli, bloc-
impiegata con profitto anche mento dei docenti, partico-
dell’isolamento sociale, potrebbe stimolare le attività differenziata, gli incontri settimanali offrono una sti- chi sonori, guiro…) favori- nell’ambito della formazione larmente di quanti lavorano
integrative sia mentali sia relazionali, potrebbe aiuta- molazione costruttiva ed un orientamento armonico sce i meccanismi di inte- o dell’aggiornamento dei docenti con bambini piccoli.
re i genitori a giungere ad una maggiore presa di anche alle dinamiche affettive dei partecipanti. grazione della percezione, il Essa si dimostra utile per ap-
coscienza di alcune difficoltà dei loro figli. - Per la maggior parte dei bambini, poi, l’esperienza riconoscimento timbrico dei suoni, il consolidamento profondire alcune tematiche quali ad esempio:
- Laddove vi siano ritardi evolutivi lievi o momenti di del laboratorio di musicoterapia diviene strumento di e l’integrazione delle funzioni del Sé Nucleare 6, men- - Gli aspetti non verbali del comportamento dei
regressione nel percorso di crescita degli allievi (si crescita mentale per la forte spinta integrativa che la tre l’espressione vocale onomatopeica e la gestualità bambini
pensi ad esempio ai comportamenti regressivi transito- musica ha sulla costruzione dell’identità interna. permettono di lavorare a livello del Sé Soggettivo 7. - Come favorire la capacità di percezione e di ascol-
ri che possono manifestarsi nei bambini in occasione Impiegando le caratteristiche fondamentali del suono L’esperienza del far risuonare il proprio corpo e di to personale
della nascita di fratelli (intensità, tempo, timbro), esplorarne i confini e le potenzialità espressive è par- - Come favorire dinamiche di collaborazione tra
minori…) gli incontri di mu- Laddove vi siano ritardi il musicoterapeuta può sti- ticolarmente indicata per i bambini di 4 anni, che docenti
sicoterapia possono diven- evolutivi lievi o momenti di molare le esperienze e le at- sono ormai pienamente inseriti nel contesto della - Come promuovere l’integrazione e la crescita per-
tare un vero e proprio stru- tività di integrazione men- scuola e del suo tessuto relazionale. sonale dell’identità del docente (uso della voce,
mento terapeutico.
regressione gli incontri di tale del bambino, renden- L’esplorazione di strumenti che richiedono maggiori creatività, motivazione personale nell’uso delle for-
All’interno del setting musi- musicoterapia possono diventare dolo più abile nella gestio- abilità motorie risulta stimolante per i piccoli allievi me artistiche)
coterapico di gruppo, infatti, un vero e proprio strumento ne sensoriale e motoria del che sono incentivati a partecipare in modo attivo e Gli incontri di musicoterapia possono essere proposti
il bambino può ricercare l’at- terapeutico proprio corpo, nell’espressio- personale alle attività musicali. nel contesto di un piccolo gruppo di lavoro, come parte
tenzione di cui sente di aver ne di alcune dinamiche af- Si può lavorare con la componente ritmica e quella integrante del progetto di formazione e aggiornamen-
bisogno, esercitare con piacere le abilità e le autono- fettive e relazionali, nell’acquisizione e nell’uso del melodica, valorizzando la differenza di altezza, propo- to del personale docente. Ad esempio potrebbe pre-
mie personali già acquisite, rafforzando la stima per- linguaggio verbale. Proprio per la sua azione incen- nendo la variazione dell’intensità in funzione espressi- sentarsi la situazione nella quale nuovi insegnanti deb-
sonale, ampliare il proprio spazio relazionale e la tivante la crescita, la musicoterapia potrebbe essere va, al fine di dare maggior padronanza all’espressione bano essere inseriti nel gruppo docente della scuola e
gestione delle dinamiche di “potere e di controllo”, definita, in questa situazione, come “musicoterapia delle emozioni. debba approfondirsi la conoscenza reciproca, al fine di
utili alla sua crescita, abitare uno spazio “più autono- evolutiva”. Attraverso il canto e la danza può essere favorito l’ap- favorire una modalità di lavoro collaborativa e ar-
mo” rispetto alle novità relazionali che si stanno rea- Come potrebbe, allora, essere proposto e realizzato prendimento della coordinazione motoria e la rap- monica. In tal caso, come mi è stato possibile speri-
lizzando all’interno della famiglia e che possono un percorso di musicoterapia nel contesto di una presentazione mentale dello schema corporeo, del mentare sul campo, proporre una breve serie di in-
anche amplificare alcuni timori ed insicurezze. Dare ad scuola dell’infanzia? corpo in movimento e in comunicazione. contri di musicoterapia di gruppo, con tecniche sia

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di ascolto che di produzione sonora, diventa un’ot-


tima occasione di conoscenza ed integrazione, di ap-
Bibliografia UN’ESPERIENZA
profondimento delle relazioni professionali e della
modalità di collaborazione. ■ Crivellente G., Ferrazzi D. DI TIROCINIO IN FRANCIA
Come già accennato, poi, un percorso musicoterapico Grazie, prego, scusa. Le parole importanti, Mela
esperienziale sulle dinamiche di ascolto o sulla ge- Music, Verona, 2015.
stione degli aspetti non verbali della comunicazione, ■ Foppoli M., Infantino C., Paduano C., Sanna M.
può essere davvero una parte qualificante della for- Animali. Percorsi didattici per la scuola dell’Infanzia,
mazione permanente o dell’aggiornamento del per- Collana Didattica OSI, 2007.
sonale docente che una scuola dell’infanzia può pro-
grammare e proporre. ■ Gamba L.
L’albero fiorito, Progetti Sonori, Mercatello sul Maria Ausilia Di Falco, Ufficio Erasmus e Relazioni
Metauro (PU), 2015. Internazionali, Conservatorio V. Bellini di Palermo
■ Giorgi R., Trotta F.
Ti dico grazie, Ed. Paoline, Roma, 2003.
The current paper presents my traineeship La mia esperienza di tirocinio inizia nel 2016, i primissimi
■ Imberty M.
experience in Musictherapy abroad, di novembre, quando, giunta al terzo anno della scuola di
La Musica e il bambino, in “Enciclopedia della
Note in France, from November 2016 to June Musicoterapia APIM di Torino, ho deciso di dedicare total-
Musica II - Il sapere musicale”, pagg. 477-495,
2017, in several retirement houses in Côte d’Azur mente alla musicoterapia (MT) un anno della mia vita. Ho
Einaudi, Torino, 2002.
[1] Cfr. “Ministero dell’Istruzione, dell’Università e and in Bordeaux Atelier de Musicthérapie. così messo in standby il mio lavoro da insegnante per
della Ricerca: Indicazioni nazionali per il curricolo ■ Lecourt. E. A very formative experience that brought me from un anno e mi sono trasferita in Francia. Avevo trascorso
della Scuola dell’Infanzia”, pag. 17, Roma, 2012. La Musicoterapia, Cittadella, Assisi, 1992. book’s theory and workshops, attended at school, tutta l’estate a cercare online contatti di scuole, enti e
[2] Ivid: pag. 16. ■ Manarolo G. to a real musictherapist job experience. associazioni in Europa dove si praticasse la musicoterapia
[3] Ivid: pag. 21. Manuale di Musicoterapia, Cosmopolis, Torino, 2006. Not only in retirement houses but also in clinics, e dopo aver inviato una decina di curriculum vitae, sono
hospitals, colleges and in many associations for stata contattata dall’Università di Santiago di Compostela in
[4] Ivid: pag. 20. ■ Ministero dell’Istruzione, dell’Università e autistic, deaf-mute, disabled and even normal people Spagna, da un’associazione norvegese e dall’Atelier di musi-
[5] Cfr. Stern D.: “Il mondo interpersonale del bam- della Ricerca suffering anxiety and stress. coterapia di Bordeaux. Ho optato per quest’ultimo in quanto
bino”, Bollati Boringhieri, Torino, 1987; Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola del- An important experience assuring one more time connesso ad altri Atelier sparsi sul territorio francese, come
Postacchini P.L., Ricciotti A., Borghesi M., “Linea- l’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Roma, 2012. how music can be a unique and powerful Parigi e Tolone. E proprio a Tolone ho iniziato a lavorare con
menti di Musicoterapia”, La Nuova Italia Scien-
■ Passarella M. communication mean, which can operate in every l’educatrice e musicoterapista (mt) Lauriane Ditaranto presso
tifica, Roma, 1997.
Il mio corpo da scoprire. Canzoni e proposte opera- complicated situations and how Musictherapy l’AMPCA Atelier de Musicothérapie de Provence Côte D’azur.
[6] Cfr. Stern D.: “Il mondo interpersonale del bambi- tive, Ed. Paoline, Roma, 2014. is mightily affirming its action field and the strength Il mio lavoro introduttivo consisteva nell’affiancare l’at-
no”, pagg. 112-168, Bollati Boringhieri, Torino, 1987. of discipline. tività della mt in diverse case di riposo della Costa
■ Postacchini P.L., Ricciotti A., Borghesi M.
[7] Come esempio di attività e percorsi musicali si Azzurra. Normalmente si trattava di svolgere una sedu-
Lineamenti di Musicoterapia, La Nuova Italia
propone il sussidio didattico-musicale: ta di musicoterapia alla settimana in due differenti
Scientifica, Roma, 1997.
Foppoli M., Infantino C., Paduano C., Sanna M., reparti, della stessa casa di riposo. In altre case di ripo-
“Animali. Percorsi didattici per la scuola del- ■ Siegel D.J. so, invece, le sedute avevano luogo solamente due
l’Infanzia”, Collana Didattica OSI, 2007. La mente relazionale, Raffaello Cortina, Milano, 2001. volte al mese.
[8] Passarella M., “Il mio corpo da scoprire. Canzoni ■ Stern D. Successivamente, a gennaio 2017, mi sono trasferita a
e proposte operative”, Ed. Paoline, Roma, 2014; Il mondo interpersonale del bambino, Bollati Bordeaux dove ho affiancato ogni giorno della settima-
Crivellente G., Ferrazzi D., “Grazie, prego, scusa. Boringhieri, Torino, 1987. na diversi musicoterapisti formatisi nell’Atelier AMBx
Le parole importanti”, Mela Music, Verona, 2015. (Atelier de Musicothérapie de Bordeaux) fondato e di-
Giorgi R., Trotta F., “Ti dico grazie”, Ed. Paoline, retto dal musicoterapeuta Gérard Ducourneau, mem-
Roma, 2003. bro dell’associazione francese di musicoterapia: nor-

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malmente il lunedì sera affiancavo l’etnomusicotera- L’ATELIER A.M.Bx coterapia che deve essere ben circoscritto ma che allo Ducourneau e Colette Maïsterrena, soprattutto conti-
peuta Cabéro Alain, educatore specializzato all’Isti- Gli sviluppi dell’approccio musicoterapico di Gérard stesso tempo si applica ad un vastissimo numero di nuando ad approfondire le ricerche del Dottor Guy Ro-
tuto Nazionale per i ragazzi sordi, nell’ambito di una Ducourneau, che dopo gli studi a Parigi ha investito sulla persone che possono essere affette da sofferenze fisi- solato, psicoanalista il cui lavoro è incentrato sull’utiliz-
seduta di gruppo riguardante un quartetto di ragaz- città di Bordeaux, hanno avuto come prima specificità che, psichiche, sociali di entità medio, lieve o grave. zo della voce e sul collegamento tra suono e linguag-
zi della fascia compresa tra i 19 e i 24 anni con sor- quella di esercitare l’attività musicoterapeutica come in Per questo egli parla di Applicazioni delle Tecniche gio. I riferimenti teorici su cui si fonda tale approccio
dità medio-grave e normodotati, per la messa in un laboratorio continuo; per questo, sganciandosi dal della Musicoterapia. sono tratti dai seguenti testi:
scena di una band rock; il martedì e il mercoledì af- contesto istituzionale, Gérard ha creato l’idea del- “Eléments de musicothérapie”, Gérard Ducourneau,
fiancavo la cantante e musicoterapeuta Mathy l’Atelier de Musicothérapie dove il musicoterapeuta è L’ATELIER A.M.I.F. E L’A.M.P.C.A édition Dunod, 2002; “Eléments de musicothérapie”, 2é
Lugeol, rispettivamente all’interno di un’associazio- operaio e artigiano: egli opera con e dentro la musica L’Atelier di Bordeaux ha formato diversi musicoterapeu- édition, Gérard Ducourneau, édition Dunod, 2014;
ne ricreativa per anziani, con disagio sociale e pato- e costruisce il percorso musicale e terapeutico ad- ti che hanno a loro volta aperto altri centri di musicote- “Théorie de la musicothérapie” Dr Rolando Benenzon,
logie di lieve e media entità di Alzheimer, e all’in- dosso ai pazienti aprendo verso di loro il giusto cana- rapia in diverse zone della Francia: grazie all’apporto del édition du Non Verbal/AMBx, 1992; “Initiation à la
terno di un’associazione per bambini autistici; il gio- le di comunicazione. In tal senso la MT nell’AMBx è musicoterapeuta Jean-Paul Bouceffa è nato l’A.M.I.F. musicothérapie” Gérard Ducourneau, édition Privat,
vedì e venerdì seguivo il lavoro della professoressa concepita come un intervento diretto sulla relazione l’Atelier di musicoterapia dell’Île de France e gra- 1977; “Musicothérapie, Clinique, Technique, Formation”
di canto e musicoterapista uomo/suono, partendo dal zie alla cooperazione tra Jean-Paul e la musicotera- Gérard Ducourneau, édition Privat, 1989.
Cécile Foucard nell’ambito ...la musicoterapia usa proprio presupposto comune che il peuta Lauriane Ditaranto è nato l’A.M.P.C.A. l’Atelier de La mia esperienza di tirocinio in Francia comincia dun-
della musicoterapia usata co- gli elementi della musica quali nostro ambiente è pieno di Musicothérapie della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, do- que a Tolone presso l’A.M.P.C.A., l’Atelier di Musicote-
me tecnica di consapevo- suoni, rumori, silenzi, voci... ve ho iniziato il mio stage lo scorso novembre 2016. rapia del dipartimento Provenza-Alpi-Costa Azzurra, di-
lezza corporea e nella con-
la vibrazione, il ritmo, il suono, e la musicoterapia usa pro- I postulati dell’intervento musicoterapico sono gli stes- retto dall’educatrice e musicoterapeuta Lauriane Dita-
duzione di sedute di rilas- la melodia, l’armonia e, prio gli elementi della musi- si dell’AMBx e seguono i criteri del laboratorio e ranto la quale lavora in differenti case di riposo della
samento tramite la voce e naturalmente, la musica stessa ca quali la vibrazione, il rit- della formazione continua e Costa Azzurra e in diverse
tecniche di danzaterapia e per aprire canali di comunicazione mo, il suono, la melodia, l’ar- il lavoro, incentrato sulla co-
[...] la curiosità di ritrovarmi a
strutture per bambini con
teatroterapia. Ho inoltre af- monia e, naturalmente, la mu- municazione, mira ad aiutare handicap fisici o mentali e
fiancato la docente di educazione musicale e mu- sica stessa per aprire canali di comunicazione. le persone a cambiare alcuni suonare in quei caffè che tanto patologie come l’autismo.
sicoterapista Catherine Postel nell’ambito della mu- Per Ducourneau diventa indispensabile allora definire il aspetti del proprio comporta- hanno ispirato l’arte e di lavorare Con lei ho seguito per due
sicoterapia scolastica applicata agli adolescenti campo della comunicazione: ricercare la storia del sog- mento usando gli elementi all’interno di un Atelier, mi hanno mesi continuativamente gli
con problemi ortografici e grammaticali nella lin- getto in questione e la sua storia musicale per entrare propri della musica, per per- spinto a sceglierla rapidamente interventi musicoterapici con-
gua francese e con adolescenti con problemi di in relazione con la persona e aiutarla a modificare que- mettere loro di raggiungere dotti all’interno delle case di
disagio emotivo e di integrazione sociale, presso il gli aspetti del comportamento che possano migliorare quello stato ideale di salute e
come meta definitiva riposo nelle quali ci recava-
Collège Jean Monnet di Lusignan (Poitiers); la can- il suo stato fisico, psichico e sociale. I principi di base benessere vicino alla defini- mo una volta a settimana o
tante e musicoterapista Valérie Gaulin e il pianista, dell’Atelier sono: non sostituirsi alle strutture esistenti, zione fornita dalla O.M.S.: “La salute è uno stato di feli- due volte al mese a turnazione continua, dal lunedì al
cantante e musicoterapista, Erwan Gallacier, nel- lavorare nel quadro della formazione continua, defini- cità e benessere fisico, mentale e sociale”. venerdì. Non riesco a motivare in maniera puramente
l’ambito della musicoterapia svolta nelle case di re la musicoterapia di volta in volta e con precisione, La prima specificità dell’A.M.P.C.A. è quella di essere un tecnica il perché io abbia scelto la Francia come paese
riposo di Bordeaux e infine il pianista e musicote- fornire strumenti adatti di analisi e lavorare mettendo Atelier. I fondatori hanno scelto di non inserirsi all’interno dove svolgere il mio tirocinio, senza dubbio la Spagna e
rapista Pierre Esterlin nell’ambito della musicotera- sempre in equilibrio teoria e pratica. di un contesto istituzionale ma piuttosto all’interno di un soprattutto la Norvegia mi interessavano moltissimo ma
pia applicata all’interno di una clinica psichiatrica, I fondatori dell’AMBx, Gérard e Colette Ducourneau registro dove le parole chiave sono “apertura”, “artigia- l’idea di trascorrere un periodo della mia vita in una
a Cambes, con pazienti giovani e adulti. Maisterrena hanno lavorato con il “Teatro Labo- no”, collegando strettamente questi termini all’arte. terra così ricca di cultura e tradizione, così dinamica e
Contemporaneamente alla frequenza dell’ultimo an- ratorio” (Wroclaw) diretto da Jerzy Grotowski. Inoltre Creato con e sul modello dell’AMIF e dell’AMBx, l’AMPCA vivace del punto di vista artistico, madre del cinema,
no del triennio della scuola di mt a Torino, ho se- sulla base delle ricerche dello psicoanalista Dr. Guy beneficia, grazie alla proficua e continua collaborazione patria dell’architettura gotica, crocevia culturale e punto
guito gli stage relativi alla formazione musicoterapi- Rosolato, hanno compreso quanto fosse importante la con i due Atelier di Parigi e Bordeaux, di un’esperien- di incontro delle più ricche correnti avanguardistiche
ca praticata in Francia, proprio presso l’AMBx, con il voce in musicoterapia: la voce che intesse un legame za di più di 40 anni di ricerca in questo settore. come l’impressionismo, il cubismo, il surrealismo... la
direttore e mt Gérard Ducourneau, Valérie Gaulin, diretto col linguaggio. Da qui hanno sviluppato l’ap- L’Atelier non si sostituisce alle strutture esistenti e que- curiosità di ritrovarmi a suonare in quei caffè che tanto
Cécile Foucard e Jean Paul Bouceffa, allievo di Du- proccio teorico di riferimento centrato sull’articolazione sto è stato uno dei suoi primi postulati: Jean-Paul hanno ispirato l’arte e di lavorare all’interno di un
courneau e fondatore dell’Atelier di Musicothérapie fra verbale e non verbale. Nel suo Atelier Ducourneau Bouceffa infatti, fondatore dunque dell’AMPCA e del- Atelier, mi hanno spinto a sceglierla rapidamente come
d’Ile de France. sottolinea con precisione il campo d’azione della musi- l’AMIF, ha continuato a cooperare in stretto contatto con meta definitiva.

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L’incontro con Gérard Ducourneau, seppur telematico, rato continuativamente per circa due mesi e ho seguito verso me e la mt, compiaciuti. Alla fine della seduta residenti, a rompere il loro isolamento, sviluppare il
lo scambio via mail con lui durato qualche mese, mi diversi gruppi di pazienti affetti da demenza più o la mt distribuiva il testo di una canzone che loro cono- buonumore, ampliare i loro interessi culturali, sentirsi sti-
ha molto entusiasmato; il suo curriculum, le multiple meno grave, prima come osservatrice e poi come co- scevano e sulla quale stavano lavorando da un po’, molati e sentire di nuovo di poter dare un senso alla loro
esperienze con Benenzon, con lo psicodramma, la sua terapeuta di Lauriane. In particolare ho legato tantissi- invitava i pz a leggere strofe e ritornelli insieme a lei vita. Ho partecipato alle sedute di MT attiva ed ho avuto
formazione e la tradizione musicoterapica in un certo mo con uno di questi gruppi e l’esperienza vissuta è e poi li esortava ad intonare la canzone e a cantarla conferma di quanto la musicoterapia possa risultare
senso avanguardistica del suo Atelier, mi hanno con- stata particolarmente emozionante: racconterò in det- tutti insieme a tempo, sotto la sua guida. La seduta si aggregante, quanto possa regalare a tutti i pazienti un
vinta. Sono partita per la Francia. taglio tutte le fasi e l’evoluzione di questo percorso scioglieva sempre con l’ascolto finale di un brano di momento di condivisione e gioia più di tutte le altre atti-
musicoterapico in un prossimo articolo. cui poi la mt descriveva brevemente la storia, il com- vità e quanto la musica risulti terapeutica per la salute di
MT NELLE MAISON DE RETRAITE Anche a Bordeaux vi sono diverse case di riposo. In positore, il periodo di composizione esortando ciascu- ognuno di loro.
Sparse sulla Costa Azzurra vi sono tantissime case di particolare ho lavorato presso la maison de retraite no di loro a dire qualcosa in libertà. La maggior parte
riposo; strutture bellissime, grandi, dotate di tutti i (EPHAD) “Korian Clos Séréna” nel pieno centro di di loro affermava che il tempo era passato molto in MT E DISAGIO SOCIALE
comfort, solitamente immerse nel verde e vicino al Bordeaux insieme alla cantante lirica e musicotera- fretta, che era stato un momento piacevole e ci rin- Ogni lunedì mattina mi recavo presso l’Associazione
mare. Le case di riposo e le case di riposo medicaliz- peuta Valérie Galin, formatasi sempre presso l’AMBx.; graziava, sperando di rivederci ancora. umanitaria no profit “Envol” al centro Malartic di
zate offrono oggi il supporto necessario alla vita quo- questo EPHAD accoglie soprattutto persone affette Nel Dipartimento della Gironda, per concludere il Gradignan con la cantante jazz e musicoterapista
tidiana dei ricoverati, da diete personalizzate a tratta- dalla malattia di Alzheimer e le attività di MT hanno capitolo delle maison de retraite, ho lavorato anche Mathy Lugeol. Questo centro accoglie adulti e anziani
menti fisioterapici, supporti igienico-sanitari ma an- come obiettivo quello di migliorare la capacità presso la Residence Services in situazioni di emargina-
che attività ricreative e molte attività artistiche: il relazionale di tali pz, rompere l’isolamento che Seniors Danaé di Parempuyre ho avuto conferma di quanto zione, isolamento e disagio
calendario delle attività infatti delle maison de retrai- vivono e sviluppare l’aspetto comunicativo e socia- con il pianista e musicotera- sociale. Non è un centro me-
la musicoterapia possa risultare
te francesi è molto ricco e spazia dalle artiterapie, ai le; la mt Galin propone difatti delle sedute di grup- peuta Erwan Gallacier. dicalizzato, può capitare che
concerti, agli spettacoli teatrali allestiti all’interno delle po basate sull’improvvisazione musicale, sull’ascol- Questa struttura propone ai aggregante [...] e quanto tra gli assistiti ce ne sia qual-
strutture stesse, alle feste, ai momenti conviviali. Da to di diversi brani e sulle tecniche di mt recettiva. Il suoi residenti un quadro di la musica risulti terapeutica cuno affetto da patologie ma
qualche anno grazie al lavoro di promozione e divul- gruppo era sempre misto e composto da circa 14 vita ideale: le persone vivo- per la salute di ognuno di loro di bassa entità.
gazione, operato dalla musicoterapeuta Lauriane Di- persone che frequentavano regolarmente le sedute. no qui in mini appartamen- Il centro accoglie i soggetti
taranto, su suggerimento e Gli ascolti proposti dalla mt ti situati in questa grande struttura al centro del giornalmente, al mattino, e offre loro diverse attività
supervisione del suo inse- [...] il calendario delle attività erano brani che riproduce- paese, ma sono allo stesso tempo immersi nella natu- ricreative, un momento conviviale collettivo e altre
gnante Gérard Ducourneau, delle maison de retraite francesi vano suoni e rumori della ra. Il principio della struttura è quello di migliorare il attività al pomeriggio. Tra queste la mt Lugeol ha
la musicoterapia ha iniziato città, dei mezzi di traspor- benessere dei residenti, offrire loro diversi momenti proposto un laboratorio di sensibilizzazione alla MT. I
a far parte di queste attività
è molto ricco e spazia to, dei treni oppure suoni di convivialità, assicurarsi che rispettino un sano pro- soggetti venivano ogni giorno accompagnati dai fa-
a pieno ritmo e la richiesta dalle artiterapie, ai concerti, della natura. gramma di alimentazione, intrattenerli con diverse miliari, i loro sguardi erano molto tristi e persi nel
ad oggi degli interventi cre- agli spettacoli teatrali, alle feste, La maggior parte di questi attività ricreative e non solo; all’interno della struttu- vuoto. La maggior parte di loro si lamentava e dopo
sce continuamente. ai momenti conviviali pz riusciva a verbalizzare e ra vi è infatti la possibilità di frequentare una pale- qualche minuto si rassegnava, si sedeva in un an-
Dopo alcuni incontri prelimi- dunque la mt chiedeva loro stra, vi sono diverse terrazze all’aperto, una sala per golo e si chiudeva in sé. La seduta si svolgeva all’in-
nari di sensibilizzazione alla musicoterapia diversi anche un riscontro verbale: chiedeva cosa pensasse- vedere film, una biblioteca, una sala di estetica, un terno di un ampio salone predisposto alle attività
Direttori di tali strutture hanno deciso di inserire le atti- ro durante l’ascolto, chiedeva di associare delle im- salone per i concerti e diversi saloni adibiti alle attivi- artistiche e iniziava solitamente con l’ascolto di un
vità nel piano della programmazione annuale; dopo magini ai suoni, di condividere col gruppo i ricordi che tà di animazione e alle sedute di musicoterapia. Il mt brano musicale associato alla condizione metereolo-
aver osservato i risultati ottenuti a lungo raggio e aver affioravano alla loro mente. Altre volte invece i brani viene qui una volta a settimana, solitamente nel primo gica della giornata in corso. Questo dava spunto suc-
accolto nel tempo l’entusiasmo e i miglioramenti di che la mt somministrava erano canzoni legate al viag- pomeriggio, per svolgere una seduta di MT di gruppo cessivamente alla scelta di un tema su cui focalizzar-
pazienti e familiari, il numero delle attività è salito da gio e in quel caso poteva anche chiedere ai pz di suo- dove usa una tecnica mista di MT attiva (improvvisazio- si e lavorare: una volta il sole, una volta la pioggia,
una volta al mese per ciascun gruppo ad una volta a nare a ritmo con gli strumenti che ciascuno di loro ne musicale) e recettiva (ascolto di diverse opere musi- un’altra il vento. Una volta scelto il tema, la mt chie-
settimana. Molti anziani (o chi per loro) scelgono oggi aveva scelto dalla strumentario Orff posto al centro del cali) e un’altra volta a settimana, solitamente al tardo deva al gruppo (non più di 6 persone) di improvvisa-
le case di riposo proprio sulla base delle attività di MT salone: le musiche erano associate a diverse danze del pomeriggio, per proporre ai pz diversi concerti al piano- re cercando di riprodurre con gli strumenti l’atmosfe-
proposte all’interno della programmazione annuale della mondo, c’era la Francia, l’Italia, la Germania... qualcuno forte della durata di circa mezz’ora. Questa scansione ha ra adatta al tema scelto. Data la presenza di un
struttura, motivo per cui in questo momento la richiesta di loro batteva le mani, i piedi, cantava a ritmo sulla dato un ritmo ai pz e li ha abituati a seguire in autono- paziente (pz) spagnolo appassionato di poesia, la mt
di musicoterapeuti è in aumento. In Costa Azzurra ho lavo- canzone. Tutti sorridevano e indirizzavano lo sguardo mia il calendario delle attività, a socializzare con gli altri gli chiedeva di scegliere una poesia adeguata al tema

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e di abbinarla al lavoro musicale. All’inizio era diffici- remmo rivisti, tutti mi salutavano calorosamente e volta parti della strofa e del ritornello. Ho usato MT NELLE CLINICHE PSICHIATRICHE
le coinvolgere i soggetti all’interazione: erano molto sorridendo, e una signora tra loro all’ultimo incontro molto, come supporto, la lavagna per spiegare ai A gennaio ho seguito il mt Pierre Esterlin presso la
lenti a disporsi in gruppo, affaticati e privi di inte- mi ha abbracciato. ragazzi il ritmo delle canzoni e per disegnare un pen- clinica “Les Horizons” a Cambes, una clinica psichia-
resse. L’inizio del brano musicale catturava un po’ tagramma dove annotare le note della melodia del trica nel distretto di Bordeaux che accoglie adole-
la loro attenzione, il fatto di dover scegliere nella MT E SORDI basso e facilitare la memorizzazione dei suoni. scenti e giovani che presentano diverse patologie psi-
stanza un oggetto sonoro li stimolava un po’ di più Ogni lunedì sera mi recavo invece presso la scuola di Il mt ha sviluppato la sua metodica rendendosi conto chiatriche: disturbi di personalità, quadri bipolari, sin-
e il momento dell’improvvisazione musicale era musica “Le Castel” di Gradignan per lavorare insie- che la competenza del sordo cresce se il soggetto dromi ansiose, disturbi ossessivo-compulsivi, quadri de-
solitamente quello più divertente perché i loro me al musicista, etnomusicologo e musicoterapeuta viene educato all’ascolto e al riconoscimento dei pressivi, tossicodipendenze.
sguardi cambiavano e anche le loro espressioni: Alain Cabéro con una rock band composta da ragaz- suoni; egli ha compreso che non basta puntare ad Questa clinica, oltre ad un supporto medico, offre a tali
sorridevano, interagivano tra loro e il disagio inzia- zi audiolesi e da ragazzi normodotati. Questo gruppo una memoria stimolata da pazienti anche l’apporto di
le lasciava spazio ad una sensazione di benessere, era normalmente composto da 5 ragazzi di età com- un’azione di tipo motorio- Per un sordo scoprire e un’équipe multidisciplinare
seppur temporaneo. presa tra i 18 e i 24 anni: una clarinettista, un cantan- visivo-spaziale ma che una
discriminare il suono proveniente il cui lavoro è finalizzato al
A fine seduta la mt invitava i presenti, seduti sem- te, un tastierista, un bassista e un batterista, ma pote- azione di tipo acustico-tem- ripristino psicofisico dei sog-
pre in cerchio, a salutarsi pronunciando a turno in va arricchirsi, di volta in volta, della presenza di mu- porale consente di confron- dalle vibrazioni della cassa getti e all’interno di tale lavo-
senso orario il proprio nome, ritmandolo insieme sicisti diversi. Il cantante e il bassista erano affetti da tare ciò che si dice con ciò del pianoforte, del clarinetto... ro multidisciplinare si inseri-
al proprio strumento in due modi diversi. A sedu- ipoacusia severa. L’ipoacusia ha un impatto molto che si è ascoltato. Poiché o della voce è una scoperta sce anche l’attività musicote-
ta terminata, salutati tutti, era piacevole osservare importante nella vita di una persona, ne influenza in ogni voce umana è fatta di capace di suscitare forti emozioni rapeutica.
dall’esterno che i soggetti continuavano a parlare tra maniera preponderante la qualità della vita perché suoni, il mt inventa un uso Il gruppo di pz che segue
loro, a ripetere i loro nomi e tentavano un minimo causa inevitabili limitazioni comunicative e una ridu- sapiente e sociale del suono tramite l’uso delle vibra- Pierre è normalmente composto da dieci ragazzi, a
approccio di conoscenza e socializzazione che prima zione qualitativa della vita relazionale in vari ambiti: zioni degli strumenti. Per un sordo scoprire e discri- maggioranza femminile e di età compresa tra i 18 e
sembrava impossibile. familiare, scolastico o professionale. Il progetto di minare il suono proveniente dalle vibrazioni della i 30 anni, ma a volte si uniscono al gruppo anche
Il loro sguardo di commiato era pieno e tutti, nes- musicoterapia del mt Cabéro era finalizzato a miglio- cassa del pianoforte, del clarinetto, della batteria o altre persone più adulte che abitano la struttura e che
suno escluso, rivolgevano a me e alla mt degli rare la comunicabilità dei due soggetti sordi, la loro della voce è una scoperta capace di suscitare forti sono attirate dalla musica. Pierre mi spiega che l’an-
ampi sorrisi. Durante questi mesi, oltre ad affian- vita relazionale e l’integrazione col gruppo tramite la emozioni. Il sordo che scopre di provare tali emozio- damento delle sedute dipende molto dallo stato
care il lavoro della mt, un musica e nella fattispecie ni pensa che la vita può essere bella anche se è emotivo dei soggetti. La seduta di solito inizia con l’a-
giorno ho condotto io la Il loro sguardo di commiato tramite la preparazione di povero di questo senso e può trovare il piacere di scolto di un brano di musica rilassante durante la
seduta, con lei accanto, se- alcuni brani rock molto co- fare gruppo, di fare musica insieme nonostante que- quale il mt invita i soggetti ad alzarsi e fare degli
guendo lo schema propo-
era pieno e tutti, nosciuti e scelti dai ragazzi sto grosso deficit, scopre che può migliorare le pro- esercizi di respirazione e di rilassamento coinvolgen-
sto precedentemente nel- nessuno escluso, rivolgevano stessi, finalizzata all’esecu- prie capacità, che può sentirsi utile al gruppo, che do la testa, le spalle, le braccia, le mani, le gambe, i
le sedute. a me e alla mt degli ampi sorrisi zione in concerto della rock prova una certa adrenalina quando si avvicina il piedi. In una seconda fase il mt invita i pz a emette-
Ad ogni appuntamento era band. Alain dirigeva la band momento dell’esecuzione in pubblico e che è ina- re un suono vocalico durante l’espirazione: prima una
difficile farmi riconoscere, tutti i soggetti faticavano non solo in veste di musicista ma soprattutto in spettatamente felice. “o” che poi si trasforma in una “a”, che poi si tra-
prima di ricordarsi chi io fossi e quale fosse il mio veste di musicoterapeuta e seguiva un percorso Questa esperienza è stata molto bella e gratificante sforma in una “e”, poi in una “i”, poi in una “u” e
nome. Più avanti nella seduta c’erano diversi mo- metodologico basato sulla spontaneità naturale e per me: è bello lavorare con ragazzi molto giovani, infine torna ad essere una “o”.
menti di sintonizzazione: catturavo i loro sguardi e sulla memoria dei suoni. Di volta in volta, durante le scoprire che si può essere d’aiuto agli altri divertendo- A poco a poco chiede di associare un movimento al
tramite l’improvvisazione sonora si arricchivano i prove, il gruppo provava le varie canzoni da esegui- si e continuare a meravigliarsi degli infiniti effetti suono, di accompagnarlo con un gesto e di ripeterlo
momenti di dialogo. A fine seduta, dopo il giro dei re in futuro per il concerto. benefici della musica. Sentire le vibrazioni che coin- più volte, lentamente. Gli esercizi vengono svolti dal
nomi ritmato, prendevano coscienza di sé e anche Durante il mio periodo di tirocinio il gruppo stava volgono il gruppo nella sua totalità, nessuno escluso, gruppo tutti insieme, poi uno ad uno in cerchio e poi
della mia persona e al momento del commiato provando “Smoke on the water” dei Deep Purple: il nonostante le nostre differenze fisiche e caratteriali. di nuovo tutti insieme. Il mt chiede a ciascuno, infatti,
qualcuno di loro mi salutava pronunciando il mio mt lasciava liberi i ragazzi di esprimere le loro idee Fare musica insieme è una sensazione di condivisione di proporre un gesto di propria iniziativa e invita gli
nome (grazie al giro ritmato dei nomi) e scambian- e le loro modalità di preparazione del brano. Dava indescrivibile, in questi ambiti ancora di più, a parer altri componenti del gruppo a imitarlo e così via... In
do con me qualche parola in italiano perché ricor- dei compiti ai ragazzi normodotati perché seguisse- mio, perché elimina le differenze, il giudizio, la com- una fase successiva il mt si mette in centro al cerchio,
dava grazie al mio accento, il mio luogo di prove- ro e aiutassero, in prima persona, i ragazzi sordi petizione, l’ansia malsana della prestazione e migliora lancia un vocalizzo e invita un pz ad accoglierlo, a fare
nienza. Qualcuno tra loro mi chiedeva quando ci sa- nella realizzazione della canzone, provando poco alla la comunicabilità e l’interrelazione tra se e gli altri. una piccola improvvisazione con esso, a trasformare il

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suono e a lanciarlo verso un altro componente del normalmente fumano di continuo, riescono a non stenti ci aiutavano sempre a contenere il comportamen- per il reinserimento scolastico di ragazzi in difficoltà
gruppo che poi farà lo stesso. fumare per l’intera durata della seduta di musicote- to dei bambini e usavano molto il verbale per convincerli (anche semplicemente grammaticali) tramite l’uso
Questi esercizi stimolano molto la concentrazione di rapia e quindi per circa un’ora e mezza. Questa espe- a partecipare all’attività musicale. della “frase musicale”. Il progetto è stato inizialmen-
ognuno, spezzano gli stati di ansia e sono portatori di rienza è un’occasione di socializzazione: è il mezzo Successivamente la mt proponeva l’ascolto di una te avviato senza remunerazione, solo a scopo di ricer-
un’energia serena. L’atmosfera nel salone dove facciamo che il musicoterapeuta usa per aiutare il gruppo ma serie di brani selezionati e questo influenzava in ca per sperimentare la contaminazione tra didattica
la seduta cambia nel giro di qualche minuto. Durante è un elemento a cui lui stesso non può sottrarsi rice- maniera gioiosa il corso della seduta e ci permette- musicale e musicoterapia e poter arrivare a dimostra-
l’improvvisazione qualcuno inizia a battere le mani sul vendone un beneficio. L’ho sperimentato in prima per- va di inserire degli elementi puramente musicali all’in- re che lavorare con questi ragazzi usando tecniche di
torace, genera un’imitazione a catena e inizia una im- sona. Resta a volte, per me, ancora incredibile notare terno dell’atmosfera ludica. Durante questi incontri MT attiva poteva apportare un miglioramento concreto
provvisazione basata sulle body percussion. come l’atmosfera sonoro/musicale influenzi positiva- sono stata pervasa da un forte senso di angoscia, mi nelle loro competenze relazionali, nell’integrazione e nel
Finita l’improvvisazione ci sediamo e il mt invita i pz ad mente anche chi non è coinvolto direttamente nella sono immedesimata molto nelle situazioni di questi rendimento scolastico degli alunni stessi, senza appor-
esprimere come stanno e cosa hanno provato, se seduta di MT; infatti anche il personale medico sanita- bambini completamente in- tare loro ulteriore stress di-
vogliono. Sui loro volti appare un’espressione divertita rio o amministrativo della struttura usufruisce dell’ele- controllati, aggressivi. dattico ma, anzi, aggancian-
[...] visti i risultati, il preside ha
e sorridono. La maggior parte di loro dice che aspetta mento musicale e dell’atmosfera gioiosa che si diffonde Bastava che solo uno di loro doli in un atmosfera serena
tutta la settimana che arrivi l’ora della seduta di MT. inevitabilmente nella struttura durante lo svolgimento manifestasse crisi di pianto o
deciso di affidare alla docente e gratificante.
Nella fase successiva il mt invita un ragazzo a prende- dell’attività musicoterapica. grida molto accese perché il un incarico annuale per svolgere Il primo progetto portato
re la chitarra e a suonare qualcosa e suggerisce al grup- gruppo se ne lasciasse in- l’attività di musicoterapia avanti per due anni, con se-
po di ascoltarlo: qualcuno va a ritmo, qualcuno ricono- MT E AUTISMO fluenzare tantissimo. Anche dute di MT di gruppo a ca-
sce la canzone e inizia a cantare. Concluso il primo brano Il mercoledì mattina mi recavo presso un’associazione se durante le sedute seguivo sempre la mia tutor, a poco denza settimanale, ha dimostrato, sulla base di dati
Pierre chiede al ragazzo se ha voglia di suonarne un privata per bambini autistici insieme alla cantante e a poco ho imparato su sue indicazioni a prendere delle quantitativi appuntati nel lavoro sperimentale, un
altro, a poco a poco l’imba- mt Mathy Lugeol. La struttu- piccole iniziative. notevole miglioramento del gruppo classe preso in
razzo iniziale scompare e ra era una palestra dove i Ricordo un momento molto significativo, quando una carico sia dal punto di vista scolastico che relazio-
sostenuto dal gruppo inizia a Resta a volte, per me, bambini potevano essere volta ho preferito ad un certo punto sedermi al centro, nale e, dunque, una volta visti i risultati concreti, il
suonare un’altra canzone. ancora incredibile notare come davvero molto liberi di muo- sola, suonando con diversi strumenti e provando ad preside ha deciso, di affidare alla docente un incari-
Il mt prende la sua chitarra l’atmosfera sonoro/musicale versi: il gruppo era formato agganciare i bambini uno ad uno, quando mi passavano co annuale per svolgere attività di musicoterapia
e inizia a suonare insieme al influenzi positivamente anche da una bambina e da quat- accanto. Devo dire che a volte funzionava ma l’aggancio (che hanno chiamato di “aiuto musicale”).
pz, invita il gruppo a canta- tro bambini autistici, d’età durava pochi minuti. Attualmente la mt segue un gruppo di ragazzi in diffi-
chi non è coinvolto
re, a muoversi come crede: compresa tra i 4 e i 6 anni. Normalmente queste sedute erano le più brevi, non coltà, che individua lei stessa, e un gruppo di ragazzi
è un momento molto libera- direttamente nella seduta di MT Durante la seduta di MT re- duravano più di 25 minuti. che invece scelgono in autonomia di volere partecipa-
torio perché ognuno inizia stavano insieme a noi an- re a tali sessioni. Il lavoro musicoterapico in questi casi
un’improvvisazione accompagnata da diversi movi- che le responsabili della struttura e i caregivers dei MT E DIDATTICA MUSICALE consiste in diversi esercizi di coordinamento, concentra-
menti e dà sfogo alla propria emotività. Finito questo bambini. La seduta non aveva mai una struttura ben Per una settimana mi sono recata a Poitiers per anda- zione, consapevolezza corporea; un lavoro basato sul
momento il mt invita ad un raccoglimento finale, definita perché agganciare i bambini era veramente re a lavorare presso il College “Jean Monnet” di parallelismo tra la frase musicale e la frase grammati-
chiede se qualcuno vuole dire qualcosa, ringrazia e molto difficile. Alcuni di loro andavano agli angoli Luaisant con la docente di educazione musicale e cale che comprende esercizi di ritmo e un lavoro sulle
ci dà appuntamento alla settimana successiva. della palestra e iniziavano a dondolare avanti e indie- musicoterapeuta Catherine Postel. parole messe in musica. La tecnica principale utilizzata
Nelle altre sedute, quando è possibile usare il salone tro rivolti al muro, dandoci le spalle. Gli altri, invece, Il college in Francia corrisponde alle nostre scuole è di tipo attivo ma la docente usa spesso anche tecni-
col pianoforte, il musicoterapeuta lo utilizza per l’im- iniziavano a correre nella stanza compulsivamente. La medie e qui ho seguito con Catherine diversi Atelier che recettive, in quanto lavora sull’ascolto musicale e
provvisazione, al posto della chitarra. I ragazzi sono tutti mt disponeva gli strumenti al centro e invitava i bam- di musicoterapia, principalmente con due gruppi di sulle differenti modalità di ascolto. Il progetto, come
molto soddisfatti, ci ringraziano e ci accompagnano bini ad esplorarli ma era veramente molto difficile ragazzini normodotati: il primo con problemi di inte- suddetto, si chiama “music aidè” ed è sostanzialmen-
all’uscita. È bello vedere i loro volti cambiare così tanto catturare la loro attenzione o stimolare la loro curio- grazione sociale e disagio, il secondo con problemi te un laboratorio di supporto musicale e di sensibilizza-
da inizio a fine seduta: dalla tristezza si può visibil- sità: si avvicinavano, prendevano qualche strumento scolastici ortografici e grammaticali. È stata per me zione alla MT che mira a stimolare il “VAKOG”, lo svi-
mente leggere uno spiraglio di serenità; dalla posizio- e lo mettevano in bocca oppure lo lanciavano. A turno, una grande sorpresa in quanto credevo di dover lavo- luppo di tutti i 5 sensi: visivo, uditivo, cinestesico, olfat-
ne iniziale in cui si sono seduti, con la fronte aggrotta- sia io e che la mt, provavamo ad entrare in contatto con rare con soggetti portatori di qualche handicap. E inve- tivo e gustativo. Ma si articola anche in diverse attività
ta e le braccia conserte, li lasciamo in piedi, rilassati e loro seguendoli nella corsa o assecondando i loro movi- ce questa docente e ricercatrice ha proposto anni di costruzioni di strumenti, di gestione dello stress, di
col sorriso. È piacevole notare che alcuni di loro, che menti, ad esempio quando si buttavano a terra. Le assi- prima, al preside della scuola, un suo progetto di MT respirazione, di lettura ed elaborazione di filastrocche e

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opere musicali (e non), attività dove si usa anche la nuto. Nella seconda fase invece la terapeuta ci gui- paziente fibromialgica peraltro posso ben raccontare i diversi colloqui post-seduta con Lauriane, prezio-
voce, si canta e si suona. Il processo di miglioramento, dava in un lavoro di coppia incentrato sul contatto la distensione muscolare avvertita durante la seduta sissimi i suoi consigli, la sua supervisione, il suo
soprattutto dei bambini dislessici, è lento ma nel tempo e sulla respirazione. che ha alleviato i miei fastidi muscolare non solo in aiuto nella stesura delle relazioni, nella compilazio-
si sviluppa. Alcune di queste sessioni vengono svolte La seconda attività era invece un atelier di voce- quel momento ma anche per l’intero arco della gior- ne dei protocolli. Indispensabile il controllo distante
dalla mt insieme ad un collega docente di francese e movimento terapia e Cécile guidava un gruppo di 8 nata, notte compresa. ma sempre presente di Gérard che poi è diventato
insieme ad un’infermiera che lavora nell’ambito musico- persone, sette donne e un uomo, d’età compresa tra più tangibile quando mi sono trasferita a Bordeaux.
terapico e che interviene nell’attività su nomina apposi-i 50 e i 70 anni, in un percorso di un’ora basato sulla FINE DEL PERCORSO Lo ringrazio enormemente per tutte le esperienze
consapevolezza corporea, sul canalizzare le energie
ta del dirigente. Tutti i dettagli dell’attività si trovano L’esperienza di lavoro all’estero che ho vissuto è stata che mi ha permesso di svolgere affiancando diversi
nell’articolo della Revue di musicothérapie dell’AMBx del corpo in maniera fluida, sulla respirazione e sulla per me molto formativa seppur inizialmente faticosa, musicoterapisti e nei più svariati ambiti: ho davvero
n. 60 del dicembre 2016. vocalità. Partendo, infatti, da piccoli vocalizzi accom- non solo per lo spirito di potuto valutare le mie
pagnati da ampi gesti suggeriti dalla terapeuta, il adattamento che bisogna capacità sul campo, prova-
MT E NORMODOTATI gruppo prendeva, a poco a poco, consapevolezza di sviluppare, per il fatto che In ambito musicoterapico re in diretta le emozioni di
Ho partecipato infine a due esperienze rivolte a grup- tutte le parti del proprio corpo, ma anche del tempo occorra imparare in tempi è assolutamente necessario cui bisogna tener conto
pi di persone normodotate affette da stati di ansia e/o e dello spazio attorno a sé. Nella parte finale della brevi una lingua nuova, per possedere un ampio quando si svolge un lavoro
stress. Tali interventi, che si prefiggevano il rilassa- seduta ci dividevamo in due gruppi e la consegna era gli sforzi a cui si è sottopo- repertorio musicale come questo.
mento psicocorporeo, erano condotti dalla musicotera- quella di realizzare una coreografia fatta di vocalizzi e sti quando l’ambiente che ci Solo sperimentandolo ho
per poterlo adattare
pista e docente dell’AMBx Cécile Foucard. suoni improvvisati (che potevano venire dal corpo o circonda è totalmente di- compreso realmente il sen-
La prima era un’attività di danza-movimento terapia dalla stanza). La mt ci conduceva in questa fase attin- verso da quello che siamo alle varie situazioni terapeutiche so della formazione conti-
svolta con un gruppo di sei donne d’età compresa tra gendo ad una tecnica di teatro-terapia. abituati a vivere, ma soprat- nua che non credo mi ab-
i 40 e i 55 anni. Si lavorava a gruppi di due: tre + tre La preparazione-improvvisazione della coreogra- tutto perché occorre mettersi in gioco in tutto e per bandonerà mai. Ho fatto tesoro delle attività svolte
sulla base di alcune conse- fia avveniva in diretta, era tutto, conformarsi alle regole di un altra tradizione e con Cècile, della sua “calma musicoterapica” e del
gne affidate al gruppo dalla sostanzialmente un’esecu- studiarne la storia, gli usi e i costumi. suo lavoro condotto sulla respirazione: ha fatto bene
terapeuta. Partendo da piccoli vocalizzi zione realizzata nello stes- Specialmente nell’ambito musicale ho dovuto recupe- a me come persona, è abbastanza importante se
Nella prima fase una perso- accompagnati da ampi so momento in cui il secon- rare in breve tempo almeno una piccola parte della vuoi essere musicoterapista, a parer mio.
na si distendeva a terra su gesti suggeriti dalla terapeuta, do gruppo-spettatore pote- tradizione popolare e colta della musica francese. Ho accolto i consigli aggraziati di Mathy per usare al
una coperta, chiudeva gli il gruppo prendeva va godersi lo spettacolo in- In ambito musicoterapico è assolutamente necessario meglio la voce e per eliminare dai miei sentimenti il
occhi, respirava in maniera sieme alla musicoterapeuta possedere un ampio repertorio musicale per poterlo senso di angoscia provato nel lavoro con i bambini
consapevolezza di tutte le parti
consapevole e si abbando- stessa. Durante le prime se- adattare alle varie situazioni terapeutiche. autistici. Ho vissuto con molto entusiasmo il lavoro
nava alle altre due persone del proprio corpo... dute io partecipavo insieme Le basi metodologiche musicoterapiche approfondite di gruppo nella rock band dei ragazzi sordi guidata
che la conducevano ad oc- al gruppo a tutte queste at- presso la scuola APIM di Torino erano grosso modo dal mt Alan: si può lavorare con serietà e rigore
cupare lentamente lo spazio della stanza, tramite tività, permeate all’inizio da un senso di imbarazzo le stesse con le quali si erano formati i miei colle- divertendosi, si può suonare insieme col sorriso,
piccoli movimenti indotti dalla coperta: non c’era che poi, invece, a poco a poco, si rivelavano molto ghi francesi. basando il successo musicale non sulla competizio-
contatto diretto tra le tre persone del piccolo grup- liberatorie e lasciavano in me un grande senso di Applicare questa teoria alla pratica è stato per me ne ma sulla cooperazione di gruppo.
po, il contatto avveniva solo tramite lo spostamento rilassamento e una bellissima sensazione di benes- molto utile e costruttivo, lavorare ogni giorno fianco a Ho adorato il lavoro all’interno del college con
della coperta dentro la quale si trovava la persona. sere, condivisa verbalmente da tutti, durante la fase fianco con Lauriane Ditaranto, durante i primi due mesi Catherine: mi è piaciuto tanto il metodo che usa
Inizialmente questo lavoro avveniva nel più totale del commiato. Nel frattempo ho condotto una fase di trascorsi in Costa Azzurra, mi ha formato in concreto con i ragazzi e il lavoro di contaminazione che
silenzio; in un secondo momento, invece, ascoltan- osservazione e infine ho affiancato la mt nelle atti- alla pratica professionale; dall’osservazione ho speri- opera tra didattica musicale e musicoterapia. Mi ha
do una musica rilassante, a carattere orientale. I vità come assistente/guida del gruppo. mentato il ruolo del co-terapista e infine ho diretto fornito così tanto materiale, tra le altre cose, che è
due gruppi lavoravano separatamente ma contem- L’esperienza è risultata molto catartica e si riversava anche da sola qualche attività musicoterapica. stato per me più semplice impostare un piccolo
poraneamente: il salone adibito ad attività di danza concretamente in uno stato di benessere che accom- Non poche sono state le ansie, le paure, i dubbi, le lavoro a indirizzo musicoterapico da svolgere nelle
era abbastanza ampio per permetterlo e a turno pagnava i pazienti durante l’arco di tutta la giornata. angosce che mi sono portata a casa alla fine della scuole italiane, almeno in prima battuta. Valerie mi
ogni persona provava l’esperienza dell’abbandono. Questo sicuramente è un lavoro lungo, lento ma che, giornata lavorativa, a volte perché mi immedesimavo ha coinvolto enormemente con la sua simpatia e la
Alla fine della piccola esperienza la terapeuta chie- nel tempo, rivela tutti i suoi effetti benefici, non solo troppo nelle situazioni dei vari pazienti. sua leggerezza: ho imparato da lei a togliere nega-
deva un piccolo riscontro verbale su quanto avve- dal punto di vista psichico ma anche fisico. Come Assolutamente necessari in questo senso sono stati tività da questo lavoro e a concentrarmi solo sugli

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aspetti positivi che la musicoterapia apporta anche condato la curiosità di dare una risposta a questa ricor- tirocinio, il gruppo di colleghe senza eguali con cui
in situazioni di grave disagio, come con i pazienti rente domanda in quanto mi sono lasciata più affasci- ho condiviso questi anni entusiasmanti, rappresen-
Bibliografia
sofferenti per gravi forme di demenza. nare dall’aspetto esoterico della musica piuttosto che tano per me non la fine ma l’inizio di un percorso
Grazie a Pierre, infine, ho potuto sperimentare l’im- da quello empirico, così antico e lontano nel tempo. dove ho ancora tantissimo da imparare, dove desi- ■ Bencivelli S.
portanza dell’improvvisazione in musicoterapia che, Finché non ho iniziato a lavorare con la musicotera- dero crescere ogni giorno di più, migliorarmi e Perché ci piace la musica. Orecchio, emozione, evo-
ovviamente conoscevo già, pia, credendo nel forte pote- continuare a lavorare con la musicoterapia per luzione, Ed. Sironi Editore, Milano, 2015.
ma che ho potuto constata- re della musica, nella forza aiutare le persone a sorridere. ■ Benenzon R.
re fisicamente durante le se- C’è qualcosa di terapeutico curativa dei suoni e nello Manuale di Musicoterapia, Ed. Borla, Roma,1999.
dute di gruppo nella clinica nella musica, la musica straordinario canale di comu- ■ Ducourneau G.
psichiatrica, probabilmente ci fa stare semplicemente bene. nicazione che l’elemento so- Elementi di musicoterapia, ed. italiana, Ed. Cosmopolis,
perché, oltre al solito stru- La musica crea uno spazio noro/musicale apre con le Torino, 2001.
mentario, veniva usata la persone. Quasi tutti i percor-
profondo tra noi e il nostro io si di studio che intraprendia-
■ Delalande F.
chitarra e soprattutto il pia-
Le Condotte Musicali, Ed. Clueb, Bologna, 1993.
noforte, strumento a me ca- mo iniziano dalla teoria ma
■ Manarolo G.
ro. I pranzi con Gérard all’Altelier di Parempuyre, le probabilmente è la pratica che ci dà più risposte.
Manuale di Musicoterapia. Teoria Metodo e Applica-
improvvisazioni al pianoforte, gli stage di formazio- Avevo studiato sui libri gli aspetti benefici dei percorsi
zione della Musicoterapia, Ed. Cosmopolis, Torino, 2006.
ne che mi ha permesso di frequentare insieme agli musicoterapeutici e avevo constatato di persona cosa
studenti del corso di musicoterapia di Bordeaux, le volesse dire godere degli aspetti positivi dell’espe- ■ Manarolo G.
responsabilità che mi ha delicatamente affidato, i con- rienza musicoterapica, sottoponendomi io stessa ad Le cure musicali. Applicazioni musicoterapiche in
tatti che mi ha fornito, i consigli che mi ha donato gra- un ciclo di sedute di musicoterapia, ma l’immenso ambito psichiatrico, (a cura di), Ed. Cosmopolis,
tuitamente e con gioia, hanno fatto di me un utensi- potere della musica, dell’improvvisazione in campo Torino, 2012.
le. Adoperarmi per aiutare gli altri, toccare con mano musicoterapico, ha dato ai miei perché un po’ di ■ Manarolo G. , Borghesi M.
i progressi dei pazienti - che fossero anziani, bambini, quelle risposte che cercavo. Musica & terapia. Quaderni italiani di musicoterapia,
adulti o adolescenti - raccogliere i loro sorrisi, ritrovar- (a cura di), Ed. Cosmopolis, Torino, 2004.
mi a mio agio suonando insieme a loro, percepire il Ho iniziato la mia esperienza di tirocinio in Francia, ■ Postacchini P.L.
loro benessere momentaneo, mi ha fatto comprende- nelle maison de retraite della Costa Azzurra, con In viaggio attraverso la musicoterapia, Ed. Cosmopolis,
re che questo lavoro è il mio. Desidero continuare a una valigia sempre piena di strumenti e ho prose- Torino, 2006.
studiare, ricercare, fare esperienza e lavorare con e per guito il mio percorso in diversi Atelier di musicote- ■ Rossi M.
la musicoterapia per tanto tempo ancora. rapia, lavorando, oltre che con gli anziani, con i Dal canto alla parola. La musicopedagogia e la
bambini, con gli adolescenti e talvolta con gli adul- musicoterapia per i sordi di Antonio Provolo, Ed.
RIFLESSIONI CONCLUSIVE ti sia normodotati che affetti da patologie più o me- Franco Angeli, Milano, 2001.
Ci sono dei meccanismi inconsci che si innescano nel no gravi. Da poco sono tornata in Sicilia e ho ini- ■ Schon D, Kabiri L., Vecchi T.
nostro corpo quando sentiamo la musica, scelta e subita, ziato a lavorare in diverse scuole con gruppi di Psicologia della musica, Ed. Carocci Editore, Roma, 2007.
quando proviamo un senso inspiegabile di piacere men- bambini normodotati e con bambini disabili. Oltre
tre le frequenze dei nostri suoni fondamentali si impos- alla valigia piena di strumenti porto sempre con me SITOGRAFIA
sessano del nostro cervello e le cellule del nostro corpo la mia voce che imparo sempre di più a governare
http://www.ambx.net/
non possono sottrarsi a vibrare insieme ad esse. e usare consciamente come consapevole mezzo
http://www.amif-paris.com/#Accueil_AMIF.A
Nessuno di noi può toccare con mano la sensazione sonoro per comunicare con le persone prima anco-
http://www.musicotherapie-ampca-marseille.fr/
che ci regala una musica ma tutti siamo fisicamente ra che arrivino le parole.
atelierdemusicotherapie/
travolti dalle sue onde sonore. Questo percorso mi ha arricchito tantissimo, come
http://s638162061.siteweb-initial.fr/
C’è qualcosa di terapeutico nella musica, la musica ci musicista, come terapista in formazione ma soprat-
http://www.musicotherapie-afm.com/home.html
fa stare semplicemente bene. La musica crea uno spa- tutto come persona.
http://web.tiscali.it/musicoterapia/francese2.htm
zio profondo tra noi e il nostro io. Mi sono sempre Gli stimoli ricevuti, il percorso che ho alle spalle,
chiesta perché, anche se non ho mai realmente asse- le attività con i docenti meravigliosi di Torino, il

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recensioni
MUSICOTERAPIA: tra arte, società e scienza generale presso l’Univ. di Pavia e membro del Brain duzione dei disturbi comportamentali (agitazione, Deborah Parker (Cood. didattico Community Music Project,
II° Convegno Internazionale Confiam Connectivity Center, IRCCS Fondaz. Mondino). depressione) può costituire una preziosa risorsa per assoc. Prima Materia, Montespertoli, Firenze; Project ma-
La relazione di Stefan Koelsch (Prof. presso l’Istituto un approccio di cura più ampio, per un’assistenza oli- nager “Music and Resilience”, Libano; Project manager
Il 14 e 15 ottobre 2017 presso il Conservatorio di di Psicologia Biologica e Medica dell’Univ. di Bergen, stica della persona. “MARS”, Music and Resilience Support), ha presentato la
Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, si è svolto il II° Norvegia) ha illustrato i correlati neuronali delle emo- Stefano Navone (Musicoterapista presso la Comunità sua lunga esperienza nel proporre la Musicoterapia come
Convegno internazionale e il IX° Congresso nazio- zioni evocate dalla musica e gli studi di neuroimaging terapeutica “Ca’ delle ore” in prov. di Vicenza, docen- risorsa per le comunità emarginate di rifugiati. In partico-
nale di Musicoterapia della Confiam (Confedera- funzionale sulla musica e sulle emozioni; secondo i dati te ai Conservatori di Ferrara, L’Aquila e Mantova e al lare è stato illustrato il progetto MARS, sviluppato da una
zione Italiana Associazioni e Scuole di Musicoterapia), emersi la musica può modulare l’attività delle strutture Master di Musicoterapia dell’Univ. di Pavia) ha pre- partnership internazionale sotto la guida dell’International
organizzato dal CMT - Centro di Musicoterapia Studi e cerebrali implicate nella genesi delle emozioni. sentato la sua esperienza di Musicoterapia, denomi- Music Council di Parigi, con i fondi messi a disposizione
Ricerche di Milano, con la partecipazione delle Scuole Percezione, attenzione, memoria, intelligenza, azione, nata “MusiCare!”, nell’ambito delle tossicodipenden- dal programma EU Erasmus Plus: un corso di formazione
di Musicoterapia G. Ferrari di Padova, APIM di Torino e emozione e funzioni sociali, costituiscono “effetti salu- ze. Oltre ad una panoramica delle principali prospetti- per musicoterapisti, musicisti, educatori e operatori sanita-
Genova, Stratos di Bari, InArteSalus (Vicenza) e Centro tari” della musica e della Musicoterapia. ve teoriche e applicative in questo campo di studi, il ri, per accrescere la consapevolezza delle potenzialità della
Artiterapie Lecco. Emmanuel Bigand (Prof. di Psicologia cognitiva presso relatore ha esposto una personale metodologia appli- musica nel ridare forza alle persone deprivate, curandole
Il Convegno ha focalizzato l’attenzione su tre differenti l’Institut Universitaire de France e l’Univ. de Bourgogne cativa che integra una lettura delle sintonizzazioni e dando loro voce nel sostenere la dignità e i diritti.
aspetti: l’indagine scientifica sulle funzioni musicali, gli France Comté) ha esposto i principi e le applicazioni della affettive e della dimensione intersoggettiva nel lavo- I lavori di sabato 14 ottobre si sono conclusi con la relazio-
ambiti di intervento legati a problematiche sociali con psicologia cognitiva musicale nel trattamento dei pazien- ro di gruppo. Navone ha concluso il suo intervento ne “Musicoterapia Migrante: curare in modo nuovo, attra-
le relative prassi cliniche e di ricerca, lo sviluppo delle ti affetti da Alzheimer, presentando alcuni casi clinici e il illustrando le evidenze cliniche di una recente ricerca verso l’integrazione del lavoro clinico, formativo e di ricer-
analisi sull’improvvisazione musicale in Musicoterapia. documentario “La mélodie d’Alzheimer” e definendo i portata avanti con una popolazione di 54 pazienti resi- ca”, presentata da Anna Vandoni (Medico resp. di Unità
Il progredire della ricerca sulla relazione uomo-musi- concetti di memoria implicita (memoria procedurale) e di denti in comunità terapeutica. territoriale di Neuropsichiatria Infantile dell’ASST Santi Paolo
ca in ambito neuroscientifico e in quello proprio della memoria episodica, memorie che successivamente a I risultati di uno studio di training musicale, che ha coin- e Carlo, Milano) e Federica Galli (Psicologa e Ricercatrice
psicologia cognitiva pone alla Musicoterapia nuove quella a breve termine vengono irreversibilmente e pro- volto bambini dagli 8 ai 12 anni affetti da dislessia, sono universitaria in Psicologia clinica). Il progetto, nato nel 2009
questioni relative alle proprie potenzialità in ambito gressivamente perse nelle demenze. stati presentati da Alessio Surian (Prof. associato di Di- in un servizio territoriale di neuropsichiatria infantile come
riabilitativo-funzionale e terapeutico ad indirizzo rela- Gli effetti del training musicale sulle funzioni esecuti- dattica presso l’Univ. di Padova e di Psicologia della Musica risposta ai bisogni di cura dei bambini migranti e dei loro
zionale. Le nuove ricerche musicoterapiche su partico- ve e sull’apprendimento, sono stati presentati nella presso la Scuola di Musicoterapia “G. Ferrari” di Padova) e genitori (in particolare nell’area del linguaggio, dell’appren-
lari aspetti dell’esperienza musicale nel setting creano relazione di Luisa Lopez (Neurofisiopatologa, “Villag- da Giovanna Ferrari (Dirig. scolastico; docente Musicotera- dimento e dei comportamenti), si è sviluppato in una
la possibilità di un rapporto dialogico con le discipline gio Eugenio Litta” di Grottaferrata, consulente scienti- pia Univ. “Ca’ Foscari” di Venezia; fondatrice scuola “G. Fer- dimensione di rete tra i Servizi di Area Materno Infantile, di
a cui la musicoterapia ha finora afferito, gettando le fico della Fondaz. Mariani); in particolare sono stati rari” di Padova). Il training ha impiegato elementi fono-rit- Salute Mentale e di Neurologia, con obiettivi di prevenzio-
premesse per una sua ulteriore evoluzione. illustrati i risultati dello studio randomizzato controlla- mico-motori in maniera interattiva per facilitare il processo ne e di continuità terapeutica, e ha previsto l‘attività for-
Nuovi scenari sociali, alcuni di segno epocale e globa- to “Ritmo e Musica per riabilitare i disturbi di lettura” di lettura/scrittura. Si sono rilevati risultati positivi sia nel- mativa di Musicoterapia in ambito clinico.
le, altri che caratterizzano in particolare la situazione rivolto a un gruppo di bambini dislessici. l’attività individuale che in quella di gruppo. La Terza Sessione, moderata da Rossella Fois, dal titolo
europea e ancor più quella italiana, spingono la Gli interventi del pomeriggio (II Sessione: “Ambiti La Musicoterapista e ricercatrice scientifica Tina Mallon “Prospettive musicoterapiche e neuroscientifiche sulla
Musicoterapia verso nuove direzioni applicative e ver- d’intervento e problematiche sociali”), moderati da (“Children for tomorrow”, Amburgo, Germania; Depart- musica”, si è svolta nella mattina di domenica 15 otto-
so una maggiore specializzazione. Gerardo Manarolo (Psichiatra, Psicoterapeuta, Diri- ment of Primary Medical Care) ha introdotto l’ambito bre. I lavori sono stati aperti da Jos De Backer (Prof. pres-
Rossella Fois (Pres. Confiam e CMT di Milano, docen- gente medico Asl3 Genova, Università di Genova), si della Musicoterapia proposta ai rifugiati in Germania, so LUCA, School of Arts, campus Lemmens, Belgio; Diret-
te ai Conservatori di Ferrara e Mantova), che ha cura- sono aperti con la relazione “Lavorare con la perso- un’esperienza che ha consentito di sviluppare un mo- tore del Corso di Laurea e Master in Musicoterapia; Ri-
to la Segreteria Scientifica del Convegno ha aperto i na al di là della gestione dei sintomi: il contributo dello di matrice psicodinamica, applicato a vari settings cercatore Senior nella Research Unit, educazione musi-
lavori presentando le due giornate di studi e Giuliano della Musicoterapia per un più ampio approccio di cu- (gruppo aperto, piccoli gruppi con medesime culture, e cale & musicoterapia presso LUCA). L’improvvisazione
Avanzini (Prof. Emerito del Dipart. di Neurofisiologia, ra per la demenza” di Orii Mc Dermott (Ricercatrice sedute individuali) all’interno dei quali gli aspetti di clinica ha costituito il “leitmotiv” della relazione “Pri-
Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano) ha presentato la Senior presso il Dipart. di Psichiatria e Psicologia “casa”, “integrazione” e “differenze culturali” sono ma la musica e poi le parole”. Frammenti video di im-
I Sessione dal titolo “Musica e Ricerca Scientifica”, mo- Applicata dell’Univ. di Nottingham, Regno Unito). L’in- stati identificati come argomenti chiave nella terapia provvisazioni musicali affrontati da tre prospettive (si-
derata da Tomaso Vecchi (Prof. ordinario di Psicologia tervento musicoterapico sebbene sia efficace nella ri- (intesa come “luogo sicuro” nel quale stare). lenzio, suono e rêverie), hanno contribuito a risponde-

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recensioni
re ad alcune domande inerenti l’improvvisazione clini- il patrocinio della Confiam (Confederazione Italiana Il musicoterapista Roberto Bolelli, che lavora da tre- che sintetizza le schede descrittive di osservazione).
ca: quali modalità di silenzio incontriamo? Come pos- Associazioni e Scuole di Musicoterapia). dici anni presso la “Casa dei Risvegli Luca De Nigris” Maurizio Scarpa (Musicoterapista, Istituto San Camillo,
siamo essere attenti alle trasformazioni? Qual è il valo- La giornata di studi è stata dedicata all’applicazione di Bologna, ha illustrato come l’elemento espressivo Torino) ha illustrato con l’ausilio di materiale video, la
re della capacità di ascolto del musicoterapista? della musicoterapia nella riabilitazione neurologica, viene utilizzato nel suo lavoro con le gravi cerebro- possibilità di intervenire con la musicoterapia nella
Katrien Foubert (Prof. associato del Corso di Laurea e ambito che comprende interventi ampi e diversifica- lesioni acquisite, in seguito a episodi di coma, nella malattia di Parkinson, attraverso l’interazione ritmico-
Master in Musicoterapia presso LUCA, School of Arts; ti. Le recenti acquisizioni neuroscientifiche indicano fase post acuta. Il Dott. Manarolo (moderatore) ha sonora basata sulla percezione ritmica, sul controllo
Musicoterapeuta presso Univ. Psychiatric Centre KU come l’elemento sonoro possa costituire una preziosa evidenziato l’importanza della dimensione relaziona- motorio e sulla stimolazione ritmico-uditiva (R.A.S.).
Leuven, Belgio) ha evidenziato, attraverso i risultati di risorsa per attivare e riattivare competenze cognitive le nell’intervento musicoterapico e la necessità di Gli obiettivi dell’intervento si riferiscono al tono del-
uno studio che ha coinvolto pazienti con disordini di e motorie deficitarie. I musicoterapisti sono chiamati raccogliere dati oggettivi. l’umore e al controllo dell’ansia, al tono respiratorio e
personalità borderline, come la sincronizzazione inter- a entrare in molte stanze: luoghi di degenza, di cura, Gianpaolo Basso (Prof. associato di Neuroradiologia vocale, all’equilibrio, alla qualità del movimento e
personale e la pulsazione condivisa abbiano un ruolo ma anche stanze immaginarie, spazi della mente a all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e Istituti alle funzioni esecutive.
fondamentale nelle interazioni sociali. volte colpiti da affezioni severe, da compromissioni Clinici Scientifici Maugeri, Pavia), ha presentato la Daniele Molteni (Musicoterapista esperto in tecnolo-
Il Convegno si è concluso con la lezione-concerto di Stefan durature. Luoghi privati in cui, come ospiti rispettosi, relazione “Musicoterapia e neuroscienze, prospettive gie del suono, Pavia) ha presentato la Neurologic Mu-
Koelsch (al violino) insieme a Ruta Stadalnykaite (al pia- è necessario entrare con delicatezza e con coraggio. di ricerca con tecniche di neuroimaging funzionale”, sic Therapy, metodologia standardizzata e basata su
noforte) dal titolo “La musica, come evoca le emozioni nel Gerardo Manarolo, che ha moderato gli interventi del esplorando le similitudini tra musica e linguaggio con evidenze scientifiche, applicata a diversi ambiti clinici
nostro cervello?”, basata sulla “Sonata in Sol magg. op. 78 mattino, ha evidenziato i progressi in ambito neuro- stimolanti riferimenti bibliografici (Patel, Zatorre). (parkinson, stroke, trauma cranico, afasia). La relazio-
n.1” di Johannes Brahms. I risultati degli studi propri della scientifico e introdotto il tema dell’alterata coscienza Lo stato dell’arte della ricerca sulla musicoterapia in ne ha inoltre illustrato la neuroplasticità (proprietà
Psicologia della Musica e del contesto Neuroscientifico e degli stati vegetativi, sviluppato da Andrea Ma- ambito neurologico (stroke, demenze, Parkinson) è intrinseca del sistema nervoso legata alle attività e
hanno reso evidenti i principi che sottostanno all’evocazione gnoni (Neurologo, Responsabile della Residenza stato sviluppato da Alfredo Raglio (Ricercatore Istituti alle esperienze), la sonification (utilizzo di elementi
delle emozioni da parte della musica. Sanitaria Disabili/Hospice S. Pietro, Monza). Magnoni Clinici Scientifici Maugeri, Pavia; Coord. scientifico e sonori per trasmettere informazioni) utilizzata come
Numerosi interventi del pubblico, durante i momenti ha illustrato le differenze tra coma, stato vegetativo didattico Master in Musicoterapia, Univ. di Pavia. Raglio riabilitazione nel post stroke, i principi terapeutici del-
di discussione con i relatori, hanno sottolineato la (vigilanza non responsiva), stato di minima coscienza ha precisato che in questo ambito (si pensi ad esempio la tecnica PSE (Patterned Sensory Enhancement), con-
necessità che i percorsi formativi in Musicoterapia non e morte cerebrale. Ha invitato i terapisti a non fare al trattamento post ictus) la musicoterapia è considera- fluiti nell’intervento “Sonichand” (musicoterapia con
perdano di vista la complessità della disciplina, pre- “interventismo” (ogni stimolazione può essere piace- ta più come un intervento riabilitativo che come una sonification per la riabilitazione neuromotoria della
vedendo insieme all’attenzione per la musica e per la vole ma anche dolorosa o fastidiosa) e a sviluppare terapia relazionale. È necessario analizzare e valutare mano in pazienti con esiti da stroke).
ricerca scientifica, anche approcci antropologici, socio- un’attenta osservazione per avvicinarsi con delicatez- quali musiche e quali stimoli musicali possano produrre La giornata di studi si è conclusa con gli interventi di
logici e studi qualitativi. Una riflessione per giungere za a corpi spaventati, che talvolta inquietano i paren- effetti, con quali obiettivi e in quali contesti, e in questo Bettina Eichmanns (Musicologa, Musicoterapista, Milano)
a una formazione omogenea a livello nazionale che il ti. Magnoni ha concluso il suo intervento con una senso è utile utilizzare strumenti e scale validate. che ha esposto varie riflessioni su uno studio di ricerca
Convegno della Confiam ha senza dubbio stimolato. coinvolgente drammatizzazione di due famigliari (con Gli interventi della mattina si sono conclusi con l’ap- mirato a verificare l’efficacia dello stimolo sonoro-musica-
Gianni Vizzano i loro vissuti e i loro pensieri) in visita a un paziente prezzato intermezzo musicale del duo (violino e chi- le nelle persone in stato vegetativo e di minima coscien-
in stato vegetativo. tarra) di Andrea Cardinale e José Scanu che hanno ese- za, e di Anna Forloni (Filosofa, Musicoterapista, Torino)
Mauro Sarcinella (Musicoterapista, Formatore, membro guito musiche di Rossini, Carulli, De Falla e Paganini. che, attraverso la presentazione di alcuni casi clinici, ha
direttivo A.I.M.) ha presentato il suo lavoro con pazienti I lavori del pomeriggio, moderati da Ferruccio Demaestri, illustrato la teoria della musicalità intrinseca nell’interven-
LE STANZE DELLA COSCIENZA in stato vegetativo: intervento musicoterapico basato sul si sono aperti con la relazione di Rita Meschini to musicoterapico con pazienti in stato vegetativo.
Musicoterapia e riabilitazione neurologica contatto emotivo e sulla ricerca degli stimoli più adatti, (Musicoterapista, Coord. servizio di Musicoterapia Istituto Numerose le domande del pubblico che ha potuto
tenendo conto della musicalità intrinseca (ambito antro- di Riabilitazione “S. Stefano”, Porto Potenza Picena), dal interagire in vari momenti di dibattito con i relatori. La
Il 21 ottobre 2017, per il sesto anno consecutivo, si pologico) e della biografia (l’identità sonoro-musicale in- titolo “La valutazione musicoterapica dei pazienti con Di- presenza delle responsabili delle Ed. Cosmopolis nella
è svolto presso la Sala del Dialogo del Sermig trodotta da Rolando Benenzon). Magnoni e Sarcinella sturbi della Coscienza (DoC)”. Rita Meschini ha presen- sede del Convegno ha permesso ai partecipanti di
(Arsenale della Pace), il Convegno di Musicoterapia hanno eseguito insieme “Il suonatore Jones” (brano di tato il suo lavoro con pazienti in fase post-acuta me- conoscere direttamente varie pubblicazioni sui princi-
di Torino, organizzato dal Corso Triennale di Musico- De André ispirato all’Antologia di “Spoon River” di Edgar diante l’impiego dell’improvvisazione vocale, valutato pali temi inerenti la musicoterapia e le artiterapie.
terapia A.P.I.M. e dall’Associazione Agorà onlus, con Lee Master) per concludere i loro interventi. con scale e test specifici (come ad esempio il MUTOT Gianni Vizzano

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Gli articoli pubblicati dal 1992 al 1998 sono ora raccolti in “Musica & Terapia, Quaderni italiani di Musicoterapia”
edizioni Cosmopolis, Corso Peschiera 320, 10139 Torino - www.edizionicosmopolis.it
articoli pubblicati Sul nostro sito www.musicaterapia.it sono disponibili i pdf consultabili e scaricabili, dall’anno 2000 al 2010.
Dei numeri successivi è possibile visualizzare il sommario.

Volume VII, Numero 1, Gennaio 1999 preventiva e profilassi della gravidanza e del puerperio Parentela) • “Il Serpente Arcobaleno” esperienze di di riabilitazione (F. Inzerillo) • Le tecniche musicoterapiche
Volume VII, Numero 2, Luglio 1999 (F. Pasini, A. Auditore) • Musicoterapia e disturbi comuni- musico-arte-terapia e tossicodipendenza (F. Prestia) (G. Manarolo)
anno 2000 (gennaio n. 1 / luglio n. 2) cativo-relazionali in età evolutiva (F. Demaestri) Numero 13, Gennaio 2006 Numero 17, Gennaio 2008
anno 2001 (gennaio n. 3 / luglio n. 4) Numero 9, Gennaio 2004 La Psicologia della musica: il punto, le prospettive (G. La musicoterapia nel contesto delle neuroscienze (P.
anno 2002 (gennaio n. 5) Psicologia della musica e adolescenza (O. Oasi) • Forme Nuti) • John Cage: caso vs. improvvisazione (C. Lugo) • Postacchini) • La voce delle emozioni: l’espressività voca-
Indici completi degli articoli in: www.musicaterapia.it musicali e vita mentale in adolescenza (A. Ricciotti) • La composizione in musicoterapia (A.M. Gheltrito) • Mu- le tra svelamento e inganno (G. Manarolo) • Associa-
Musica e Adolescenza (G. Manarolo, M. Peddis) • Un sicoterapia preventiva in ambito scolastico: un program- zione Cantascuola: un percorso espressivo musicale scuo-
Numero 6, Luglio 2002 intervento di Musicoterapia con un gruppo di adolescen- ma sperimentale per lo sviluppo dell’empatia (E. la-sanità-scuola (G. Guiot) • Musicoterapia e prevenzione
Relazione, disagio, musica (M. Spaccazocchi) • Musicoterapia ti (L. Metelli, A. Raglio) • L’approccio musicoterapico in D’Agostino, I. Ordiner, G. Matricardi) • Musicoterapia e in pediatria oncologica (M. Macorigh) • La stimolazione
a scuola (M. Borghesi, E. Strobino) • Musicoterapia e inte- ambito istituzionale: il trattamento dei disturbi neuropsi- Riabilitazione: una esperienza gruppale integrata (Flora sonoro-musicale alla casa dei risvegli Luca de Nigris di
grazione scolastica (E. Albanesi) • Un intervento chici dell’adolescenza (F. Demaestri) • Dal rumore al Inzerillo) • Dal Caos all’armonia (R. Messaglia) Bologna (R. Bolelli) • Gruppi di musicoterapia presso il
Musicoterapico in ambito scolastico (S. Melchiorri) • suono, dalla confusione all’integrazione (R. Busolini, A. Numero 14, Luglio 2006 servizio territoriale di neuropsichiatria dell’infanzia e della
L’animazione musicale (M. Sarcinella) • L’educazione musi- Grusovin, M. Paci, F. Amione, G. Marin) Il cervello nell’esecuzione e nell’ascolto della Musica (M. adolescenza (L. Gamba) • Attività di musicoterapia nella
cale come momento di integrazione (S. Minella) • L’im- Numero 10, Luglio 2004 Biasutti) • Interazione, relazione e storia: ragionamenti di riabilitazione psichiatrica (L. Gamba, A. Mainardi, E. Agrimi)
provvisazione vocale in musicoterapia (A. Grusovin) • Espressione dello spazio e del tempo in musicoterapia: musicoterapia e supervisione (F. Albano) • Il suono e la Numero 18, Luglio 2008
L’approccio musicoterapico nel trattamento del ritardo men- sintonizzazioni ed empatia (P.L. Postacchini) • Intratteni- mente: un’esperienza di conduzione di gruppo in psichia- Musica e terapia: alcune riflessioni storiche (S.A.E. Leoni) •
tale grave: aspetti teorici e presentazione di un’esperienza mento, educazione, preghiera, cura... Quante funzioni può tria (G. D’Erba, R. Quinzi) • La condivisione degli stati della Musicoterapia e riabilitazione cognitiva nella schizofrenia:
(Karin Selva) • Musicoterapista e/o Musicoterapeuta? (M. svolgere il linguaggio musicale? (L. Quattrini) • Musicote- mente: una possibile lettura dell’interazione musicotera- uno studio controllato (E. Ceccato, P.A. Caneva, D.
Borghesi, A. Raglio, F. Suvini) rapia in fase preoperatoria (G. Canepa) • L’improvvisazione pica nella grave disabilità (S. Borlengo, G. Manarolo, G. Lamonaca) • Suonare e cantare, tra quotidianità e arte,
Numero 7, Gennaio 2003 sonoro-musicale come esperienza formativa di gruppo (A. Marconcini, L. Tamagnone) • Un’esperienza di musicotera- dalla semiologia alla musicoterapia (R. Bolelli) • Quale
La percezione sonoro/musicale (G. Del Puente, F. Fiscella, Raglio, M. Santonocito) • Musicoterapia e anziani (A. Vara- pia presso l’Hospice della azienda istituti ospitalieri di musicoterapia nella scuola primaria? (C. Massola, A.
S. Valente) • L’ascolto Musicale (G. Manarolo) • La com- gnolo, R. Melis, S. Di Pierro) Cremona (L. Gamba) • La musica come strategia terapeu- Capelli, K. Selva, F. Bottone, F. Demaestri) • A Volte i pesci
posizione musicale a significato universale. Conside- Numero 11, Gennaio 2005 tica nel trattamento delle demenze (A. Raglio) cantano... Musicoterapia e sordità: un esperienza di lavo-
razioni cliniche (G. Scarso, A. Ezzu) • Validità del training Aspetti timbrici in musica e in Musicoterapia (P. Ciampi) • Numero 15, Gennaio 2007 ro con bambini “diversamente” udenti (F. La Placa) •
musicoterapico in pazienti in stato vegetativo persisten- Il problema del “significato” in musicoterapia. Alcune Implicazioni per l’educazione e la riabilitazione della ricer- Alice: percorso sonoro tra improvvisazione e composizione
te: studio su tre casi clinici (C. Laurentaci, G. Megna) • riflessioni critiche sullo statuto epistemologico della disci- ca psicologica sull’improvvisazione musicale (M. Biasutti) • (D. Bruna) • Musicoterapia per operatori sanitari (G. D’Erba,
L’approccio musicoterapico con un bambino affetto da plina, sulle opzioni presenti nel panorama attuale e sui Le componenti cerebrali dell’amusia (L.F. Bertolli) • R. Quinzi) • Viaggio attraverso la memoria (R. Prencipe)
grave epilessia. Il caso di Leonardo (L. Torre) • Co-creare modelli di formazione proposti (G. Gaggero) • Il signifi- Musicoterapia e stati di coma: un’esperienza diretta, il Numero 19, Gennaio 2009
dinamiche e spazi di relazione e comunicazione attraver- cato dell’espressività vocale nel trattamento musicotera- caso di Marco (C. Ceroni) • Forme aperte, forme chiuse: Psicologia della Musica e Musicoterapia: quale dialogo?
so la musicoterapia (M.M. Coppa, F. Santoni, C.M. Vigo) • pico di bambini con Disturbo Generalizzato dello Sviluppo una esperienza di musicoterapia di gruppo nel centro diur- (R. Caterina) • Neuroscienze e musica (L. Lopez) • “L’abi-
L’evoluzione musicale in Musicoterapia (B. Foti, I. Ordiner, (DGS) (A. Guzzoni) • L’esportabilità spazio-temporale del no psichiatrico di Oderzo (TV) (R. Bolelli) • L’inter-vento to che fa il monaco”: il processo terapeutico riabilitativo
E. D’Agostini, D. Bertoni) • L’intervento musicoterapico cambiamento nella pratica musicoterapica: una pre-ricer- integrato tra logopedista e musicoterapista nei bambini di una suora di clausura in Comunità Psichiatrica (G.
nelle fasi di recupero dopo il coma (R. Meschini) ca (M. Placidi) • L’ascolto come luogo d’incontro: un trat- con impianto cocleare (A.M. Beccafichi, G. Giambenedetti) Cassano, M. Carnovale) • Ambiguità e non ambiguità della
Numero 8, Luglio 2003 tamento di musicoterapia recettiva (G. Del Puente, G. Numero 16, Luglio 2007 musica (G. Del Puente, G. Manarolo, S. Guida, F. Pannocchia) •
Gli Istituti Superiori di Studi Musicali e la formazione in Manarolo, S. Venuti) • Armonie e disarmonie nel disagio Legato/staccato: la problematica della creazione e della La costruzione di un intervento clinico integrato:
Musicoterapia... paradigma e curriculum musicale... (M. motorio: una rassegna di esperienze (B. Foti) morte nella musica occidentale del XX° secolo (Michel Psicofisiologia e Musicoterapia (A.R. Sabbatucci, M.
Spaccazocchi) • Dialogo riabilitativo fra la Musicoterapia e Numero 12, Luglio 2005 Imberty) • Memorie di gruppo e musicoterapia (Egidio Consonni) • Musicote-rapia nelle Cure Palliative: l’espe-
l’età evolutiva (P.L. Postacchini, A. Ricciotti) • Musicote- La supervisione in Musicoterapia (P.L. Postacchini) • Le Freddi, Antonella Guzzoni) • Giocando con i suoni: un rienza dell’hospice di Cremona (L. Gamba) • Importanza
rapia e riabilitazione in età evolutiva (R. Burchi, M.E. competenze musicali in ambito musicoterapico: una pro- intervento sul bullismo (E. Prete, A.L. Palermiti, M.G. della ricerca sperimentale in musicoterapia (M. Biasutti)
D’Ulisse) • Musicoterapia e psicomotricità: un’integrazio- posta (F. Demaestri) • L’armonia del sé: aspetti musicali Bartolo, A. Costabile, R. Marcone) • Esserci, Esprimersi, Numero 20, Luglio 2009
ne possibile (R. Meschini, P. Tombari) • L’intervento di dello sviluppo del sé (C. Tamagnone) • Interventi musi- Interagire tra adolescenti attraverso la musica e gli altri Il Canto Sociale della Corale Cavallini di Modena (F. Albano,
musicoterapia nella psicosi (R. Messaglia) • Terapia sono- coterapici con bambini gravemente ipotonici (W. Fasser, linguaggi (Francesca Prestia) • Musicoterapia e demenza: P. Curci) • Il metodo STAM nella psicosi: il contributo della
ro-musicale nei pazienti in coma: esemplificazione tra- G. V. Ruoso) • Emozioni e musica: percorsi di musicote- un caso clinico (M. Gianotti, A. Raglio) • Musicoterapia ricerca (E. Ceccato, D. Lamonaca, L. Gamba, R. Poli, P.A.
mite un caso clinico (G. Scarso, A. Ezzu) • Musicoterapia rapia contro la dispersione scolastica (M. Santonocito, P. nelle strutture intermedie: un’esperienza in una comunità Caneva) • La Composizione Facilitata di Canzoni nella riabili-

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articoli pubblicati
tazione psichiatrica (P.A. Caneva) • L’organiz-zazione tempo- una sequenza sonoro/musicale da impiegare come stru- occhi: costruire l’improvvisazione con un gruppo di ado- e gli Stati Vegetativi (S. De Laurentis) • Musicoterapia e auti-
rale in pazienti psichiatrici (G. Giordanella Perilli) • La misu- mento d’indagine nella fase di valutazione musicoterapica lescenti affetti da disagio neuropsichico (F. Demaestri, P. smo (M. Mingione) • Il trattamento musicoterapico singolo
razione degli esiti nel trattamento musicoterapico (L. Gamba, (G. Manarolo, S. Piattino, C. Lorenzi, F. Pirillo, G. Del Puente) Filighera, P. Giusto, C. Lo Re) e di gruppo nella cura delle demenze (S. Cornara, M.R.
R. Poli) • Anam-nesi di una cover band a proprio (dis)agio (S. Numero 25, Gennaio 2012 Numero 29, Gennaio 2014 Gerosa) • Approccio miusicale globale alla persona affetta
Bolchi, G. D’Erba, R. Quinzi) • Musicoterapia in SPDC (A. Incontro-intervista con Umberto Petrin (F. Demaestri) • Le competenze musicali per accedere alle scuole di for- da demenza (S. Filippi)
Sarcinella) • Quale ricerca in Musicoterapia? (A. Raglio) Musicoterapia e scuola a un bivio: quale direzione? (F. mazione in musicoterapia (M. Spaccazocchi) • Improv- Numero 33, Gennaio 2016
Numero 21, Gennaio 2010 Bottone, A. Cappelli) • La fragilità emotiva del musicista. visazione in musicoterapia: concatenazioni relazionali ed Emozioni, musica e significato (R. Caterina) • Le ricerche psi-
Musicoterapia. Scientifica o Umana? (P.L. Postacchini, M. Report di un’indagine empirica preliminare (P.L. Righetti, affettive (P. Ciampi) • T.I.M.E.: Training Interactive Musical copedagogiche sulle sinestesie in musica (M. Biasutti) •
Spaccazocchi • Apprendimenti musicali e sistema spec- E. Battistella, M. Semenzin) • Dialisi e rilassamento: un’e- Elements una proposta per i D.S.A. (G. Ferrari, A. Nicoletti, Effetti sulla terapia farmacologica di un trattamento musico-
chio (M. Mazzieri, M. Spaccazocchi) • Musicoterapia e sperienza di ascolto in musicoterapia (F. Ricci) • Ripetizione L. Xodo) • Musicoterapia e demenze: l’esperienza presso terapico di gruppo (M. Degli Stefani, M. Biasutti, M.
casi impossibili: le opportunità create da una certa e variazione: chiave della strutturazione del tempo e delle strutture residenziali e diurne (G. Vizzano) • Suzanne. Guadagnini) • Musicoterapia e stati vegetativi: una sindrome
modalità di ascolto musicale (P. Ciampi, A. Cavalieri) • esperienze emotive (G. De Battistini) • Il musicale in musi- Elaborazione di un lutto in un gruppo di musicoterapia (A. recente (M. Sarcinella) • La teoria della musicalità intrinseca
Quando la verità relazionale del vocalico canta intona- coterapia: analisi di un intervento di gruppo (R. Bolelli) Cavalieri, Cooperativa Sociale CrescereInsieme ONLUS) • nell’intervento musicoterapico con pazienti in stato vegeta-
ta (R. Gigliotti) • La cultura e la risposta all’ascolto musi- Numero 26, Luglio 2012 Musicoterapia a scuola (A. Malfatti) • Musicoterapia con il tivo (A. Forloni) • Musica e musicoterapia per l’Alzheimer:
cale. Le immagini come garanti metapsichici (G. Introduzione al tema: la musicoterapia in oncologia (A. bambino autistico (S. Bolchi) un’esperienza personale (P. Reani)
DelPuente, G. Manarolo, S. Guida) Perdichizzi) • Musicoterapia in oncologia: studio quanti- Numero 30, Luglio 2014 Numero 34, Luglio 2016
Numero 22, Luglio 2010 qualitativo in ambito ospedaliero (Alberto Malfatti, Relazione, musicalità e canto nella comunicazione sono- Il modello DIR e l’intervento sul nucleo sintomatico dell’au-
Interpretazione psicoanalitica e interpretazione musicale. Davide Ferrari, Giovanna Ferrandes) • Musicoterapia in ro/vocale tra mamma e bambino nella primissima infan- tismo (G. Campatelli) • Il relazionale e la musica: riflessioni
Osservazioni comparate (F. Petrella) • “Anche oggi ci oncologia un caso clinico (Andrea Perdichizzi) • Efficacia zia (Elena Sartori) • Il canto della voce. La comunicazione sull’approccio musicoterapico nei disturbi dello spettro autisti-
siamo incontrati”. Musica, narrazione, realtà (P. Ciampi) • del trattamento musicoterapico in pazienti con esiti di vocale in musicoterapia (A. Grusovin) • Il nucleo al cen- co (A. Guzzoni) • Musicoterapia: un supporto nel trattamen-
Riflessioni e possibili orientamenti metodologici per il intervento per neoplasia mammaria (C. Laurentaci, W. tro, al centro del nucleo (S. Cornara, M. Colombo, I. Pajoro, to dell’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) (C.
trattamento musicoterapico nei disturbi neuropsichici Cifarelli) • Musica per diminuire il distress e per rafforza- I. Santi) • “Il filo sonoro” Musicoterapia preventiva in Benefico) • Musicoterapia e Songwriting: un’esperienza di
della adolescenza (F. Demaestri) • La persona al centro re le strategie di coping (G. Antoniotti) • Musicoterapia in gravidanza e post-nascita (E. Baratelli) • Il perturbante trattamento di pazienti adulti con doppia diagnosi (A.
dell’ascolto: esperienze di musicoterapia recettiva nel hospice per il malato e i familiari (M. Baroni) musicale quando la voce restituisce il senso alla parola Golembiewski) • Suoni, voci e parole delle persone con
trattamento del paziente psicogeriatrico (M.C. Gerosa, Numero 27, Gennaio 2013 (E. Freddi) • Valutazione di un progetto di musicoterapia: demenza. La musicoterapia al “Rifugio Re Carlo Alberto” (G.
M.A. Puggioni, C. Bonanomi) • L’intervento musicotera- Musicoterapia e disturbi dello spettro autistico: osservazione il punto di vista del personale docente di una scuola ele- Vizzano) • Aspettative e opinioni di un campione di pazien-
pico in ambito psichiatrico (S. Navone) e valutazione dell’attenzione congiunta (A. Guzzoni) • La musi- mentare (A. Malfatti) • L’intervento di musicoterapia nel ti psichiatrici ricoverati rispetto a un’esperienza di musicote-
Numero 23, Gennaio 2011 coterapia presso il Centro Paolo VI di Casalnoceto (Al), una postparto: il progetto mamme in sol (F. Borgarello) rapia recettiva (G. Palmieri, G. Ferrazzi, L. Pingani)
Intervista ad Augusto Romano • Acquisizione linguistica storia lunga trent’anni (F. Demaestri) • Suoni e silenzi della Numero 31, Gennaio 2015 Numero 35, Gennaio 2017
e musica (E. Freddi) • La balbuzie e la voce del padre (L. gravidanza (A. Auditore, F. Pasini) • “La voce dei colori” (P. La musica fra narratività, espressività e drammaticità (M. La narrazione come integrazione del sé. L’importanza delle
Pigozzi) • La musicoterapia presso la Fondazione Sospiro: Candeletti, M. Gentile, G. Vigliaroni, A. (Mauro) Sarcinella) • Imberty) • Esternalizzare l’esperienza musicale (M. Spacca- discipline scolastiche che sanno anche raccontarsi (M.
evoluzione, sviluppi scientifici e riflessioni (A. Raglio) • La Ritmi sospesi (M. Peddis, P. Franza) • “Quello che non ho” (A. zocchi) • La funzione di induzione senso-motoria della Mazzieri, M. Spaccazocchi) • Musica e Sindrome di Rett. Tec-
canzone come strumento terapeutico (P.L. Postacchini) • Cavalieri) • L’incremento dell’attenzione condivisa attraverso musica (C. Cano) • Laetitiae comes, medicina dolorum (R. niche di musicoterapia attiva e recettiva (M. Maienza) •
Musicoterapia: processo, descrizione e analisi del com- l’intervento di musicoterapia in soggetti con disturbo dello Damasio) • Processi interiori e forme musicali: appunti di L’efficacia dello stimolo sonoro-musicale nelle persone in
portamento non verbale (A. Pitrelli) • Schizoaffettività e spettro autistico (S. Cainelli, S. de Falco, P. Venuti) viaggio (S.A.E. Leoni) • Suoni non detti... parole non suo- stato vegetativo e di minima coscienza. Uno studio clinico
musicoterapia l’esperienza della stabilità (S. Neri) • Un Numero 28, Luglio 2013 nate (P. Ciampi) • Un contributo alla validazione italiana comparativo (B. Eichmanns, M. Cavallini, L. Attardo, F. Caruso,
concerto di storie (S. Cornara) Impromptus sull’improvvisazione: in musica, nel lavoro dello Short Test of Musical Preferences Reviseted (STOMP- I. Ferrari, E. Galbiati, L. Bressan, V. Lanzoni, L. Zoppo, R. Stefa,
Numero 24, Luglio 2011 analitico (F. Petrella) • Suono e immaginazione: progre- R) (L. Urgese) A. Marotta, A. Uccero, L. Barretta, R. Palmisano, F. Arenare, N.
La ricerca in musicoterapia: dati quantitativi e qualitativi (R. dire attraverso i linguaggi dell’arte (U. Petrin) • L’improv- Numero 32, Luglio 2015 Bongiorni, A. Grillo) • Valutazione di una riabilitazione cogni-
Caterina) • La ricerca in musicoterapia: lineamenti, temati- visazione come formatività interpersonale (A. Sbordoni) • Musicoterapia e sintomatologia depressiva (S. Navone) • tiva musicale con anziani: una ricerca controllata randomizza-
che e prospettive (M. Biasutti) • Musicoterapia e Danza- Improvvisazione: appunti a margine (C. Lugo) • L’improv- Musica “Attiva-Mente” (C. Tamagnone, L. Gisoldi, C. Arizio, I. ta (M. Biasutti, A. Mangiacotti) • Musicoterapia e riabilitazio-
terapia nel trattamento dei disturbi dell’equilibrio in pazien- visazione nella didattica: una ricerca sulle concezioni dei Corsini) • L’intervento di Musicoterapia secondo il modello ne: un’esperienza personale. La Sindrome di Martin-Bell (R.
ti con sclerosi multipla: studio su due pazienti (C. docenti (M. Biasutti) • Aspetti modali nell’improvvisazio- Benezon nel coma vegetativo (A. Bianco, B. Mamone, R. Pretto) • Musicoterapia e Autismo, seguendo le tracce del-
Laurentaci, M.R. Lisanti, A. Dasco, G. Guida) • Sviluppo di ne musicoterapica (Stefano Navone) • Crediamo ai tuoi Messaglia, O. Perillo, E. Pirlo) • La teoria Sonoro-Vibrazionale l’intersoggettività (G. Marconcini)

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norme redazionali
I colleghi interessati a pubblicare
articoli originali sulla presente pubblicazione
sono pregati di inviare il file relativo,
redatto con Word, in formato .doc, al seguente
indirizzo di posta elettronica: manarolo@libero.it
L’accettazione dei lavori è subordinata
alla revisione critica del comitato di redazione.
Per la stesura della bibliografia
ci si dovrà attenere ai seguenti esempi:
a) LIBRO
Cordero G.F., Etologia della comunicazione,
Omega edizioni, Torino, 1986.
b) ARTICOLO DI RIVISTA
Cima E., Psicosi secondarie e psicosi reattive
nel ritardo mentale, Abilitazione e Riabilitazione,
II (1), 1993, pp. 51-64.
c) CAPITOLO DI UN LIBRO
Moretti G., Cannao M., Stati psicotici nell’infanzia.
In M. Groppo, E. Confalonieri (a cura di),
L’Autismo in età scolare, Marietti Scuola,
Casale M. (Al), 1990, pp. 18-36.
d) ATTI DI CONVEGNI
Neumayr A., Musica ed humanitas. In A. Willeit
(a cura di), Atti del Convegno: Puer,
Musica et Medicina, Merano, 1991, pp. 197-205.
Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente
la responsabilità degli Autori. La proprietà letteraria
spetta all’Editore, che può autorizzare la riproduzione
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