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ORGANI CONSULTIVI, ALTRE ISTITUZIONI E AGENZIE

 ORGANI CONSULTIVI – TFUE ART 300

- “Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sono assistiti da un Comitato


economico e sociale e da un Comitato delle regioni, che esercitano funzioni consultive”
(TUE, art. 13.4)
- I membri non sono vincolati da mandato imperativo
- I membri esercitano le loro funzioni in piena indipendenza, nell’interesse generale dell’Unione

In aggiunta agli organi principali che svolgono tutti una funzione proiettata verso l'esterno (per
produrre delle norme, per attuare delle politiche, per interpretare ed eventualmente sanzionare
l'applicazione del diritto europeo) abbiamo degli organi invece che svolgono una funzione per
così dire interna al circuito decisionale dell'Unione Europea, degli organi consultivi che
servono al Parlamento Europeo, al Consiglio e alla Commissione per affinare il loro pensiero
tenendo conto di esigenze particolari:
- esigenze di carattere socioeconomico
- istanze e bisogni che provengono dai territori diversi e molto distanti gli uni dagli altri dal
punto di vista geografico culturale, di strutturazione economica e politica.

Il trattato dell'Unione Europea ha voluto che parlamento, consiglio e commissione fossero


assistiti cioè aiutarti in sostanza da due organi in particolare:

1) il comitato economico e sociale


2) il comitato delle regioni

Entrambi depositari di funzioni non attive nella legislazione e nell'amministrazione ma


consultive.
In diritto amministrativo viene infatti stabilito che l'attività degli organi pubblici si giova di questa
funzione di supporto di tipo appunto consultivo.

- Organi svincolati dalla logica di appartenenza e di espressione da parte di singoli stati


anche se vengono designati da essi - come i giudici della Corte di Giustizia Europea- non
sono vincolati da un mandato imperativo. quindi una volta assunte le funzioni sono
totalmente indipendenti e non operano più nell'interesse del paese di provenienza ma
nell'interesse generale dell'Unione Europea.

1) COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO - CESE

- organo consultivo dell'UE


- formula pareri per la Commissione europea, il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo (trait
d’union tra le istituzioni dell’UE e i cittadini)
- rappresentanza di organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e di altri gruppi d’interesse
Questo organo riprendo un'impostazione radicata nella storia e politica di quasi tutti i paesi
dell'Unione Europea, cioè quella di tenere conto delle opinioni, delle istanze che provengono
dal mondo del lavoro e dalla società civile in un dialogo sociale e costruttivo.

L'Unione Europea non ha un'impostazione corporativa ma un'impostazione sociale e quindi vuole


avere un ascolto diretto da parte del suo Parlamento, del suo consiglio, della sua commissione; è
un ascolto complesso perché la società europea è molto vasta, è molto frastagliata e così lo sono
anche i singoli paesi.

il Trattato di Maastricht ha dato vita al Comitato economico e sociale europeo

a) COMPITO PRINCIPALE DEL CESE

Incaricato di lavorare e fornire dei pareri a servizio delle tre istituzioni centrali.

b) COMPOSIZIONE

È il trait d’union tra le istituzioni dell'Unione e i cittadini ma non i cittadini in senso generico, cittadini
in senso organizzato, perché abbiamo in questo luogo istituzionale (in questa assemblea) una
rappresentanza strutturata di:
- delle organizzazioni dei lavoratori- quindi dei sindacati.
- dei datori di lavoro -quindi dei soggetti titolari di imprese o aziende.
- di altri gruppi di interesse.

Il dialogo una volta era essenzialmente limitato al rapporto con le forze del lavoro e con le forze
dell'impresa, poi si è esteso naturalmente ad altri aspetti, perché abbiamo altre forme organizzate
di lavoro che sono più di tipo cooperativo, abbiamo forme associative di rappresentanza di
interessi economici ma non necessariamente imprenditoriali o di lavoratori indipendenti, abbiamo
le categorie dei lavoratori autonomi, abbiamo le categorie dei consumatori.

Necessità di fare sintesi di sensibilità estremamente diverse di un mondo particolarmente


articolato.

Si tratta di un organismo vasto, che comprende 329 membri

Compito di elaborare delle indicazioni, un po' come era stato immaginato il CNEL da parte del
Costituente italiano del 1948.

- Componenti del CESE (329 membri)


a) datori di lavoro (gruppo I)
b) lavoratori (gruppo II)
c) diversità Europa (gruppo III)

- indicati dai governi nazionali e nominati dal Consiglio dell'UE per cinque anni (rinnovabili) in
proporzione alla popolazione
Suddivisione è per categorie:

- la categoria dei datori di lavoro


- la categoria gruppo dei lavoratori
- categoria residuale ma non per questo meno importante della cosiddetta diversità Europa,
che raccoglie organismi con varia funzione di catalizzatore di interessi e di bisogni da parte
della popolazione e da parte di vari ambiti.

Selezione dei componenti

Come nel caso della Corte di Giustizia sono i governi nazionali ad indicare i componenti del
Cese e la nomina avviene poi ad opera del Consiglio dell'Unione Europea.
Non è una indicazione diretta ma indicazione mediata da questo passaggio al Consiglio
dell'Unione Europea, sempre a garanzia del fatto che le persone individuate non siano portatrici di
intenzioni e di orientamenti contrari o ostili agli altri paesi.

Condivisione di scelta anche se la voce principale è costituita dal suggerimento e dall'indicazione


che viene da un governo nazionale.

Logica proporzionale
Proporzionale non stretta perché la disparità tra i paesi più grandi e quelli più piccoli è grande, ma
una proporzionalità che fa sì che ci siano più massicce rappresentanze di paesi, di stati membri più
popolati e invece rappresentanze molto più ridotte da parte dei piccoli paesi membri.

c) FUNZIONE

- organo consultivo (obbligatorio o facoltativo) formula pareri per la Commissione, Consiglio e il


Parlamento europeo
- può formulare un parere di propria iniziativa.

Questo organo può svolgere delle funzioni:


- talvolta obbligatorie, es quando si tratta di atti di natura normativa come direttive e
regolamenti
- qualche volta in determinate situazioni invece soltanto intervento facoltativo

Gli organi di vertice - il Parlamento la commissione al consiglio- sono liberi di sollecitare o meno
questi interventi.
però

Possibilità per il comitato di esprimere dei pareri di propria iniziativa: una caratteristica
questa che mette in risalto l'autonomia dell'organismo e la sua possibilità di attivare determinate
pratiche, di consigliare eventuali sviluppi dell'azione politica dell'Unione Europea anche senza
dipendere necessariamente da un procedimento predefinito e rigorosamente canalizzato.
2) COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI - CdR

- organo consultivo dell’UE che rappresenta gli enti locali e regionali d’Europa

Può essere immaginato come una ulteriore camera all'interno delle istituzioni europee.
Molti paesi dell'Unione, molti stati membri hanno una struttura regionale e dei poteri locali molto
forti ma questa articolazione consolidata e tradizionale delle loro strutture e dei loro apparati
costituzionali non è immediatamente riflessa nella dinamica europea

sono gli stati i player e i soggetti detentori dell'autorità, al tempo stesso portatori della
responsabilità sulle decisioni che vengono prese a livello dell'Unione.

Vari step:
- Nel corso degli anni 60 e 70 soprattutto ispirati dalla forte tradizione dei Lander
tedeschi, gli organismi dell'Unione Europea hanno pensato che fosse opportuno
dare voce agli enti locali e regionali tra le istituzioni europee.
- Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta c'è stato un rigoglioso sviluppo della politica di
coesione, i fondi destinati alle regioni si sono moltiplicati, rafforzarsi di strutture regionali
all'interno dell'Unione Europea.
- Si è arrivati negli anni 90 alla costituzione del comitato europeo delle regioni.

Organo consultivo

Rappresentanza non di entità economiche e sociali ma di entità territoriali e di soggetti che


hanno una loro specifica autonomia politica e amministrativa.
Questa autonomia però non è uniforme, è molto diversa da Stato a Stato:
- in qualche caso non esistono sostanzialmente delle entità intermedie tra lo stato e i cittadini
date le dimensioni o comunque sono estremamente fragili e poco significative di una
diversità territoriale
- in altri invece sono molto robuste, sono dei quasi stati come nel caso dei lander tedeschi,
sono delle regioni molto forti come quelle italiane e spagnole
- in qualche caso sono invece predominanti delle strutture di “local-power” che sono
tradizionali e molto radicate nell’autogoverno della cittadinanza.

COMPOSIZIONE

- composto da rappresentanti eletti negli enti locali e regionali, indicati da ciascun paese per 5 anni
in proporzione alla popolazione
- 329 membri provenienti da tutti i 27 Stati membri dell'UE.
- per l’Italia (24 delegati): Presidenti di Regione e Sindaci
- Presidente scelto fra i suoi membri per un mandato di due anni e mezzo

Composto da rappresentanti eletti negli enti locali e regionali


Eletti quindi devono essere, nel momento in cui assumono e durante tutto il perdurare del loro
mandato, dei soggetti che sono stati legittimati democraticamente attraverso elezione, non
possono essere persone designate - per quanto competenti tecnicamente e per quanto utile possa
essere il loro lavoro – ma devono essere titolari di un mandato elettivo che sia locale o regionale e
svolgono questa funzione per la durata di 5 anni.

Suddivisione all'interno della delegazione di ciascuno stato che rispecchia proporzionalmente la


popolazione:
- in Italia abbiamo nella compagine del comitato delle regioni presidenti di regione e sindaci
di grandi medie città e in qualche caso anche piccole entità di amministrazione locale.
La delegazione italiana composta da 24 delegati

Presidenza di questo organismo


Viene adottato - come per la Presidenza del Parlamento Europeo - una logica di turnazione.
Il mandato viene spezzato, all'interno del periodo della legislatura, in due mandati di due anni e
mezzo ciascuno.

FUNZIONI

- elabora e adotta pareri per Commissione, Consiglio UE e Parlamento europeo


- pareri obbligatori per amministrazione locale e regionale, sanità, istruzione, occupazione, politica
sociale, coesione economica e sociale, trasporti, energia e cambiamenti climatici
- può formulare pareri di propria iniziativa

A che cosa serve questa assemblea dei poteri locali e regionali?

Elaborare i pareri che servono a Commissione Consiglio e Parlamento per la loro azione
normativa e politica.
Sono a seconda dei casi:
- pareri obbligatori che si innestano nel procedimento
- pareri che possono essere assunti di autonoma iniziativa del comitato delle regioni.

Quali ambiti vengono interessati da questa attività consultiva?

- l'amministrazione locale e regionale, tutto quanto impatta in un modo o nell'altro con la


gestione di queste comunità e di questi territori
- la sanità
- l'istruzione
- l'occupazione
- la politica sociale
- la coesione economica e sociale tra territori
- trasporti
- energia
- cambiamento climatico
É difficile trovare degli ambiti nei quali non ci sia un coinvolgimento dei poteri intermedi delle varie
regioni e dei vari enti locali.
Oltretutto in molti casi la competenza addirittura piena per queste materie può essere proprio a
quel livello, escludendo addirittura la competenza dello stato nel suo complesso. Es. Belgio e
Germania dove le competenze sono di carattere esclusivo rispetto a quelle della federazione.

Considerare che questi organismi consultivi al di là della loro funzione stretta, sono serviti nel
corso di questi anni ad innalzare il livello di attenzione da parte delle regioni o delle associazioni di
categoria rispetto ai loro interessi localizzati all'interno del singolo stato.
Si tratta di promuovere anche la nascita di una cultura europea, di una cultura politica europea
perché non siano questi enti portatori solo d’istanze localizzate e localistiche ma abbiano il
massimo respiro possibile e la massima sinergia possibile con l'Unione.
In qualche modo sono il trait d’union e il collegamento tra comunità più piccole e la grande
comunità dell'Unione Europea e nel fare questo portano istanze locali ma riportano indietro come
esperienza delle loro stesse classi dirigenti una visione rinnovata e allargata.

 ORGANISMI MINORI DELL’UNIONE EUROPEA


Altre istituzioni e organismi dell’Unione

- Corte dei conti europea


- Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE)
- Banca europea per gli investimenti (BEI), non confondere con la banca centrale europea
- Mediatore europeo
- Garante europeo della protezione dei dati (GEPD)
- Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB)

Alcuni organismi hanno delle funzioni complementari, accessorie, di servizio rispetto alla logica
complessiva dell'Unione.

1) CORTE DEI CONTI EUROPEA

- revisore esterno indipendente dell’UE (“assicura il controllo dei conti dell’Unione”)


- controlla la raccolta e il corretto utilizzo dei fondi UE per migliorare la gestione finanziaria e riferisce
sullo stato delle finanze dell’Unione
- relazioni di audit e segnalazione di casi sospetti di frode, corruzione o altra attività illegale
- Sede: Lussemburgo
- base giuridica: TFUE, artt. 285-287

Tipo di organismo che è previsto anche nel nostro impianto costituzionale, in quanto è previsto che
ci sia un organo ausiliario quindi collaborativo per quanto riguarda il controllo sulla regolarità dei
conti.

Si tratta in questo caso di un revisore esterno ed indipendente:

- esterno: rispetto agli organi decidenti, agli organi di amministrazione attiva e agli organi
politico legislativi dell’unione ma non esterno alla stessa unione.
- organo indipendente, con la funzione di assicurare il controllo dei conti.

Funzione di:

- controllo di stretta legittimità, cioè di correttezza formale della tenuta dei Conti
- qualità sostanziale della tenuta dei conti per quanto riguarda:
a) sia la raccolta, cioè la possibilità di alimentare correttamente le finanze dell'Unione
Europea incamerando quanto le spetta.
b) l'utilizzo dei fondi dell'Unione, cioè sul versante della spesa affinché la gestione
finanziaria complessiva e di settore risulti adeguata e risulti sempre ottimale.
- ruolo anche di riferire costantemente sullo stato delle finanze dell'Unione, di tenere
sotto controllo l'esercizio delle attività finanziarie.

attraverso relazione di audit, che possono portare ad individuare dei casi di frode di
corruzione e di altre tipologie di attività non legali.

+ L’utilizzo anomalo e illegale di fondi dell'Unione Europea è anche oggetto di controllo da


parte delle autorità interne dei singoli stati, quindi se si ravvisano delle distorsioni, delle
forme di corruzione e di malversazione in ordine alle attività finanziate dall'Unione Europea
saranno anche gli organi interni, la polizia giudiziaria e gli organi giurisdizionali a dover
intervenire.

Localizzazione
La Corte dei Conti ha una sua localizzazione nella città del Lussemburgo.

Giurisprudenza
Ha una base giuridica e dei riferimenti nell'ambito dei trattati molto precisi: articoli 285 86-87 del
Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea.

COMPOSIZIONE

- un membro per ciascun paese dell’UE, scelto dal Consiglio “in conformità” alle proposte di ogni stato
membro
- nominati dal Consiglio per 6 anni, previa consultazione del Parlamento per periodi di sei anni
rinnovabili, tra persone dotate di specifica qualifica o esperienza
- scelgono tra loro il presidente per tre anni (incarico rinnovabile)
- indipendenti e perciò liberi di decidere che cosa sottoporre a verifica, le modalità con cui effettuarla e
la forma e i tempi con cui presentarne i risultati

Componenti della corte dei conti

- Persone che devono aver necessariamente fatto parte di organismi di questo tipo (es.
organi di controllo, di revisione contabile) all'interno dei singoli stati
- siano in possesso di specifiche qualifiche per questa funzione o esperienza
- persone che sono scelte in numero di uno per ogni Stato membro e quindi con
rappresentanza sostanzialmente paritaria tra gli stati, si prescinde dal rapporto demografico
e dal peso della popolazione

Organizzazione interna abbastanza conforme con le strutture degli altri organi, con una scelta
all'interno di:
- un presidente per un triennio con mandato eventualmente rinnovabile

Una volta designati questi membri della Corte dei Conti sono liberi, indipendenti nel
decidere come organizzare il loro lavoro, di che cosa occuparsi, non è un lavoro direttamente
collegato con dei procedimenti predefiniti ma possono organizzare di volta in volta la loro attività in
funzione della sua massima efficacia nell'andare a snidare le eventuali anomalie gestionali
all'interno dei vari organi dell'Unione, nonché nelle diverse situazioni di cui devono occuparsi.

COMPITI DELLA CORTE DEI CONTI

a- revisione contabile delle entrate e delle uscite dell'UE per controllare che i fondi UE siano
raccolti e spesi correttamente, usati in modo ottimale e debitamente contabilizzati
b- controlla (anche in loco) su persone e organizzazioni che gestiscono fondi dell’UE e che
beneficiano degli aiuti dell’UE
c- relazioni di audit destinate alla Commissione europea e ai governi nazionali
d- assistere il Parlamento europeo e il Consiglio nell'esercizio della loro funzione di
controllo

a- il lavoro della Corte dei Conti punterà a fare la classica attività di revisione contabile
per l'utilizzo dei fondi dell'Unione Europea raccolti e spesi, in ossequio ai diversi
programmi,e si tratta di una mole enorme di finanziamenti erogati sotto molteplici forme
che devono essere contabilizzati secondo procedure molto dettagliate: le modalità di
finanziamento e di rendicontazione dei fondi europei sono rigorosamente fissati dai
regolamenti approvati dall'Unione Europea.

b- Controllo si svolge anche sulle persone e sugli organismi che gestiscono questi
fondi:

- ci sono in qualche caso degli organismi intermedi a livello degli Stati che a loro volta
redistribuiscono questi finanziamenti
- in altri casi invece finanziamento può essere anche diretto a determinate organizzazioni e
quindi può succedere che la Corte dei Conti debba operare anche al di fuori della sua sede
naturale, andare ad operare in maniera più puntuale sul territorio a contatto con le
situazioni.

c- Relazioni particolari, delle relazioni di audit che in qualche caso vengono inoltrate alla
commissione europea e ai governi nazionali.
d- Il vero interlocutore della Corte dei Conti sono il Parlamento e il Consiglio perché è a loro
che va rivolta la complessa azione di verifica che viene svolta dalla corte.

AUDIT

A che cosa si riferisce questa espressione?

Ci sono diverse tipologie di audit:


- Finanziario, per la ricostruzione della posizione finanziaria, dei risultati e dei flussi di cassa
all'interno di un esercizio finanziario
- di conformità sulle transazioni finanziarie, perché questi trasferimenti di denaro devono
seguire determinate procedure
- gestionali, controlli di gestione che sono finalizzati non ad un accertamento tecnico di
dettaglio ma al conseguimento sostanziale degli obiettivi, a far si che con la minor spesa
possibile e quindi nella maniera più economica possibile si raggiunga pienamente l'obiettivo
che ci si è prefissati.

2) MEDIATORE EUROPEO

Mediatore come una sorta di difensore civico: abbiamo richiamato una nozione che
tradizionalmente viene dal diritto scandinavo che è stata trasfusa in molti ordinamenti europei e
non solo europei.

Funzione principale: questa forma di difesa civica o di mediazione - secondo la terminologia


francese “le médiateur du citoyen” - serve ad individuare situazioni di anomala
amministrazione o di amministrazione non corretta.

- Parlamento europeo elegge Mediatore per cinque anni (rinnovabili)


- indaga su denunce - di cittadini o residenti dei paesi dell’UE, associazioni o aziende con sede
nell’UE - per cattiva amministrazione di istituzioni o organi UE
- indaga autonomamente sulla cattiva amministrazione (comportamento sleale, discriminazione,
abuso di potere, mancanza o rifiuto di informazioni, ritardi ingiustificati, irregolarità amministrative ...)
- informa l'istituzione interessata, cerca soluzioni amichevoli, formula raccomandazioni, invia
relazione generale o speciale al Parlamento europeo
Il Mediatore è eletto dal parlamento.
In questo caso il controllante - il Parlamento Europeo - si dota di uno strumento che gli permette di
entrare nello specifico delle situazioni, addirittura individuali in molti casi, senza dover investire
tutta l'energia di questa complessa macchina dell'assemblea.

Il Mediatore, il suo arco di attività coincide con la legislatura.

Indaga:
1) a seguito di segnalazioni e denunce da parte di cittadini o di persone giuridiche che
abbiano sede all'interno di uno degli Stati membri, quindi che abbiano un rapporto
stretto con l'ordinamento europeo

Le denunce che possono riguardare delle situazioni di mala gestione da parte di istituzioni
dell'Unione Europea di organi dell'Unione Europea.
Dovunque l'Unione Europea si spinga nella sua attività - qui si parla di attività amministrative e non
legislativa- li può arrivare lo sguardo del mediatore.

2) può anche operare autonomamente, indagare di sua volontà su casi di cattiva


amministrazione.
La casistica è piuttosto varia in questo anche se sono situazioni che spesso si ripetono,
possono essere comportamenti sleali o discriminatori da parte delle entità amministrative,
può trattarsi di abusi di potere che magari non possono essere denunciati alla Corte di
Giustizia perché tutto questo implicherebbe una macchina complessa e un ricorso ad
avvocati e spese molto rilevanti per casi che magari sono tutto sommato poco consistenti
dal punto di vista per esempio economico e finanziario, può trattarsi anche di semplici rifiuti
di fornire informazioni , di non rispetto di determinate tempistiche quindi di ritardi non
giustificati o di qualsiasi altra forma di regolarità amministrativa.

Dopo aver indagato, secondo step: informazione.


Il Mediatore informa, se verifica che ci sono presupposti di serietà della denuncia,
l'istituzione interessata e tenta un approccio che non è un approccio sanzionatorio ma è un
approccio di soluzione amichevole.

Attraverso:
- la formulazione di raccomandazioni
- la trasmissione poi di relazioni generali, o di natura anche speciale, al Parlamento Europeo.

MODALITÀ DI LAVORO DEL MEDIATORE EUROPEO


- constata situazioni di mala amministrazione
- investe l'istituzione interessata, che dispone di tre mesi per comunicargli il suo parere
- trasmette poi relazione al Parlamento europeo e all'istituzione, all'organo o all'organismo interessati
- informa la persona che ha sporto denuncia del risultato dell’indagine.
- presenta una relazione annuale al Parlamento europeo sui risultati delle sue indagini.

Sospettata l'esistenza di una situazione di mala amministrazione.

Il Mediatore deve rivolgersi all'istituzione interessata e le assegna il tempo di 3 mesi per


comunicare un parere un'opinione circa la segnalazione che viene fatta.

Ricevuta risposta o non ricevuta la risposta nei termini indicati, il mediatore riferisce al Parlamento
Europeo e all'istituzione o l'organismo che sia responsabile.

A questo punto ne dà anche conoscenza alla persona denunciante ante in modo che ci sia un
ritorno.

L’insieme di azioni di indagine e di tentativi di migliorare l'operatività delle macchine amministrative


sfocia in una relazione annuale al Parlamento Europeo che, come soggetto politico e come
espressione anche della democratica rappresentanza, potrà trarne le conseguenze per migliorare
la macchina amministrativa stessa.

3) SERVIZIO EUROPEO PER L’AZIONE ESTERNA – (SEAE)

- servizio diplomatico dell’UE: attua la politica estera e di sicurezza dell’UE


- gestisce le relazioni diplomatiche dell’UE con paesi extra- UE e conduce la politica estera e di
sicurezza dell’Unione europea
- posta alle dipendenze dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza

Non è un vero e proprio organo esterno dell'Unione, ma è un servizio interno all'Unione.

A tutti gli effetti si tratta del Ministero degli Esteri dell'Unione.

Servizio che è incaricato di attuare la politica estera e di sicurezza


Mantenere quel quadro di relazioni diplomatiche che hanno un carattere permanente presso vari
paesi dell'UE.
Non sostituisce le rappresentanze diplomatiche dei singoli stati, anzi hanno il compito esse
stesse di dare tutela diplomatica alle persone e ai cittadini dell'Unione Europea - anche a persone
di nazionalità diversa da quella della rappresentanza stessa.

Per molti aspetti c'è bisogno, soprattutto nel campo delle relazioni commerciali, di avere dei
contatti permanenti.
Composizione: struttura composta da personale estremamente qualificato, di impronta diplomatica
spesso messo a disposizione dai singoli stati e alle strette dipendenze dell'Alto rappresentante
per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

4) BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI (BEI)

- Tutti i paesi UE sono azionisti


- Consiglio dei governatori: ministri delle Finanze di tutti i paesi UE
- Presidente della BEI + Consiglio di amministrazione: un membro per ogni paese UE e uno per la
Commissione europea
- finanzia progetti per realizzare obiettivi dell’UE, sia all’interno che fuori dell’Unione
- prestiti, blending (combinazione di finanziamenti BEI con altri investimenti), consulenza e
assistenza tecnica
- base giuridica: TFUE, artt. 308-309

È una banca molto singolare, è un soggetto dotato di personalità giuridica che vede come azionisti
tutti gli stati membri dell'Unione.

Governato da un consiglio dei governatori, che sono i ministri delle finanze dei paesi
dell’Unione.

MISSION
Compito di sostenere finanziariamente i progetti più rilevanti dell'Unione Europea, non si
tratta di piccoli progetti e di micro iniziative ma di grandi opere che richiedono un finanziamento
nell'ordine addirittura dei miliardi di euro e in questo la banca non opera di solito come
prestatore esclusivo, anche se interviene sovente con fondi propri, ma opera essenzialmente
come garante in situazioni di blending cioè di combinazione, di cumulo di finanziamenti di
vari soggetti investitori e svolge ruolo di regia un ruolo, di aiuto, di assistenza tecnica, di
consulenza a beneficio dei soggetti promotori.
Es. Potrebbe trattarsi di una pluralità di stati come investitori per opere come i trafori, le grandi
opere stradali, grandi infrastrutture di ammodernamento, infrastrutture di rete e così via.

 DIFFERENZA CON BANCA CENTRALE EUROPEA.


La BEI è uno strumento di carattere finanziario diretto e non uno strumento di governo della
moneta, come è il caso della Banca Centrale Europea.

 Altre realtà minori della complessa struttura organizzativa dell'Unione


Europea
Attenzione su alcune situazioni particolari.

Es. Protezione dei dati personali, concetto di privacy.

Relativamente alla tutela della privacy si è sicuramente partiti negli anni 80, è stata fondamentale
in questo senso la direttiva del 1995 della Unione Europea.
Questo impulso su questo terreno ha prodotto un cambio di sensibilità e rinnovazione di pratiche
all'interno dei singoli paesi; anche l'unione si è organizzata con una apposita istituzione:

a) Il garante europeo della protezione dei dati - GEPD

- garantisce che istituzioni e organi UE rispettino il diritto dei cittadini al trattamento riservato
dei dati personali (privacy)
- UE non deve trattare dati personali riguardanti origine etnica o razziale, opinioni politiche, concezioni
filosofiche o religiose, affiliazione sindacale.
- si possono trattare dati concernenti la salute o l'orientamento sessuale solo per scopi sanitari.
- in caso di disaccordo con la decisione del GEPD, si può deferire la questione alla CGE

Anche nel nostro ordinamento interno abbiamo una figura di garanzia, con funzione di
indipendenza e terzietà che tutela questi aspetti e può accendere i riflettori su singole questioni, su
problematiche nuove a favore sia del legislatore che dell'opinione pubblica.

A livello europeo, quest'operazione di verifica e rispetto del corretto trattamento dei dati
personali da parte delle istituzioni e degli organi dell'Unione Europea ma anche di
approfondimento e di studio generale, di monitoraggio generale è svolta da una figura apposita
che è il garante europeo per la protezione dei dati.

Problema principale

Le limitazioni sono consolidate per quanto riguarda il divieto di trattare dati riguardanti origine
etnica, razziale, opinioni politiche, concezioni filosofiche, religiose, sindacali ed altro, ma oggi la
problematica risulta estesa anche alla gestione che fanno dei dati personali soggetti esterni alle
amministrazioni come es. soggetti commerciali, grandi reti che gestiscono i big data, quindi la
quantità enorme di dati che riguardano anche singole persone che sono in grado di profilare
facilmente desideri, tendenze, orientamenti a scopo perlopiù di consumo ma bisogna anche essere
consapevoli che l'uso di questi dati può essere distorto anche in altra direzione.

Fondamentale avere a livello dell'Unione Europea - dotata di adeguati mezzi e in grado di


confrontare immediatamente le esperienze di tutti i paesi - una istituzione che abbia grande
competenza e che si ponga al centro della rete dei vari soggetti garanti della privacy e della
gestione dei dati.
b) Il comitato europeo per la protezione dei dati – EDPB

- composto da un presidente, due vicepresidenti, ogni autorità nazionale preposta alla


protezione dei dati e il garante europeo (GEPD)
- fornisce guida generale (orientamenti, raccomandazioni e migliori pratiche) a chiarimento dell'RGPD
e adotta conclusioni sul rispetto dell’RGPD

Comitato nel quale tutte le autorità nazionali competenti - per lo più autorità indipendenti ma
potrebbe anche trattarsi di singoli rami ministeriali, di uffici all'interno dei Ministeri, non tutti i paesi
hanno imboccato la via del costituire autorità indipendenti in questo campo – quindi tutti i soggetti
che si occupano di questa tematica al vertice delle strutture in ciascun paese, convergono
in questo comitato.

- Uno di quegli esempi concreti della “comitatologia”


Anche se qui ci poniamo al di fuori delle strutture sottoposte alla diretta gestione e controllo
della commissione europea, ci troviamo di fronte a un comitato che ha una funzione di
guida e quindi anche di implementazione delle normative generali, in questo caso in
particolare del regolamento generale sulla protezione dei dati la cui ultima stesura
risale al 2016.

Funzione principale dei comitati


I comitati come questo hanno il compito di specificare, di entrare maggiormente nel
dettaglio della normativa, di fornire i necessari chiarimenti e dare le utili indicazioni in
proposito.

 AGENZIE

- Entità giuridiche separate, istituite per eseguire compiti specifici in base al diritto dell’UE
- Agenzie decentrate, agenzie per la politica di sicurezza e di difesa comune, agenzie esecutive,
Agenzie e organismi di EURATOM ...

Il dipanarsi in molte direzioni delle politiche dell'Unione Europea con interventi sempre più marcati
sempre più specializzati, ha spinto l'unione a moltiplicare il numero ormai elevatissimo di agenzie.

Sono delle entità separate dal punto di vista giuridico a cui sono affidati dei compiti
particolari, sempre in conformità al diritto dell'Unione Europea.

1) Agenzie decentrate
L'azione di decentramento ha sicuramente una funzione di maggior diluizione della presenza
Europea su un territorio così vasto e costituisce il nervo di una azione che al è tempo stesso
scientifica tecnica e regolamentativa.

Azione regolamentativa

Alcune agenzie non si limitano a studiare questioni, a suggerire proposte e rappresentare


necessità particolari, ma sono veramente anche dei rami regolativi, secondari ma specifici,
perché devono intervenire in campi nei quali la stessa azione del Parlamento o del consiglio
sarebbero oggettivamente impossibili. In qualche caso si tratta anche di tematiche tecniche dal
punto di vista fisico chimico biologico che devono anche essere costantemente aggiornate, quindi
si demanda alle agenzie come organi secondari ma specializzati dell'Unione questa azione
regolativa.
Ci sono quindi delle agenzie decentrate che completano, contribuiscono, implementano
l’attuazione delle politiche dell'Unione, rafforzando nel contempo la cooperazione perché in
quasi tutte queste agenzie abbiamo al vertice delle strutture nelle quali tutti i paesi membri sono
rappresentati, operano in questo dialogo attraverso il quale portano esperienze dei singoli stati e
ricavano al tempo stesso le esperienze i suggerimenti che vengono dalle pratiche, dalle prassi
degli altri paesi.

Queste sono agenzie decentrate perlopiù istituite per periodi indeterminati quindi senza un
mandato temporalmente definito e disseminate all'interno di vari paesi

2) Agenzie che hanno dei compiti molto particolari.

Riguardano per esempio la politica di sicurezza e di difesa comune.


Siamo a volte nel campo dell’intelligence, nel campo militare e questi hanno un ruolo molto
particolare e delicato.

3) Agenzie che hanno un ruolo temporalmente definito.

Agenzie che operano per un periodo limitato di tempo a gestione di compiti particolarmente
specifici e limitati temporalmente, legati spesso a crisi che possono essere scaturite in questo o
quell'altro contesto.
Possiamo definirle “agenzie usa e getta”, strutture esecutive temporanee a servizio dell'azione
della Commissione.

4) Ci sono anche - con una funzione che ha visto ridursi nel tempo il suo impatto - agenzie
e organismi che ha ereditato l'Unione dall'esperienza dell’Euratom, cioè della Comunità
Europea per l'energia atomica.

Nel tempo hanno svolto un ruolo delicato per quanto riguardava i programmi nazionali di ricerca
nucleare per scopi pacifici e dovevano anche, oltre alla fornitura delle conoscenze, delle
infrastrutture e dei finanziamenti necessari per lo sviluppo dell'energia nucleare, garantire
l'approvvigionamento sufficiente e sicuro di questa energia, quindi avevano un ruolo di controllo e
una funzione di verifica dei processi, dei luoghi, delle modalità di comportamento particolarmente
complesso.
AMBITI DI AZIONE DELLE AGENZIE

- Cibo
- Farmaci
- sostanze chimiche
- istruzione
- condizioni di vita e dell’ambiente
- giustizia
- sicurezza dei trasporti
- diritti fondamentali
- conoscenza
- servizi ai cittadini e alle imprese

In tutte le direzioni si sono mosse le agenzie che sono state costituite.


Cibo che mangiamo, farmaci che assumiamo quotidianamente, sostanze chimiche con cui
veniamo in contatto, ai bisogni dei sistemi educativi in termini anche di condivisione di esperienza
di miglioramento qualitativo, le condizioni di vita e dell'ambiente, poi giustizia, trasporti, diritti
fondamentali, servizi ai cittadini e imprese.

Solo un accenno di tematiche di cui si occupano le tante agenzie esistenti.

Alcune tra le più note

- Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex)


- European Asylum Support Office (EASO)
- Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (AESA)
- Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA)
- Agenzia europea dell’ambiente (AEA)
- Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)
- Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA)
- Agenzia europea per i medicinali (EMA)
- Ufficio europeo di polizia (Europol)
- Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust)

Es. Frontex, l'Agenzia incaricata di aiutare i paesi dell'Unione e i paesi associati alla zona Schengen che
devono gestire delle frontiere esterne, che sono frontiere dell'Unione Europea stessa verso l'esterno e quindi
c'è una necessità in questo di assistenza tecnica e di know-how particolari.
Spesso Frontex viene criticata per presunta debolezza rispetto all'impatto della migrazione che si è
riscontrato dall'area mediorientale e attraverso il Mediterraneo, sappiamo comunque che Frontex non è un
progetto ma è una vera e propria agenzia con tanto di strutture e di cui i singoli stati membri sono
parte.

Es. autorità Europea per la sicurezza alimentare – Elsa - che ha sede a Parma che ha un compito
importante cioè quello di fornire dei pareri scientifici, delle informazioni legate ai rischi che possono essere
esistenti o futuri connessi alla catena alimentare. Un osservatorio permanente ma anche un luogo di studio e
di condivisione delle pratiche.
Si tratta di un modello di agenzia che ha un precedente famoso negli Stati Uniti, la Food and Drug
Administration, che è l'agenzia per gli alimenti e i medicinali degli Stati Uniti, è un ente governativo autonomo
che ha questo tipo di vocazione, non solo per i prodotti alimentari ma anche per i prodotti farmaceutici.
VS caso europeo dove alimenti e medicinali sono tenuti ben distinti perché hanno come riferimento
l'agenzia Europea per i medicinali.

in tempi come questi di pandemia sapere che c'è un’agenzia europea per i medicinali che consente anche la
condivisione orizzontale di esperienze, di valutazioni, sperimentazioni è sicuramente di grande momento e le
nostre agenzie nazionali convergono e hanno come punto di riferimento e hanno i loro rappresentanti
all'interno di queste agenzie in modo da operare congiuntamente.

EUROBAROMETRO

- non è un’istituzione, ma una serie di sondaggi transnazionali


- rileva percezione e aspettative dei cittadini nei confronti degli interventi dell'Unione europea e delle
sfide che si trova ad affrontare
- speciale attenzione per le elezioni europee
- quadro dettagliato delle tendenze e dell'evoluzione dell'opinione pubblica sulle questioni europee

Non è una istituzione ma è una modalità di lavoro, che è incardinata presso la direzione generale della
comunicazione della commissione europea.

Nominato spesso parlando, leggendo e di tendenze che vengono registrati a livello europeo.
Strumento di rilevazione, con caratteri continuativi, della percezione cioè del modo in cui è sentita
l'Unione Europea con i suoi interventi e delle aspettative che i cittadini nutrono, delle ansie anche
delle paure delle ostilità a volte che possono nutrire nei confronti dell'Unione nel suo complesso o quanto
delle tematiche di cui si occupa o delle sfide a cui si trova confrontata.

L’Euro-barometro è particolarmente attivo in concomitanza con le elezioni europee ma non è una


istituzione che faccia semplici sondaggi: è proprio nella continuità della rilevazione che si rafforza
l'interesse dello strumento che fornisce quindi un quadro completo e di lungo periodo sulle tendenze e sullo
sviluppo dei comportamenti dell'opinione pubblica intorno alle questioni europee.

Es. Grazie ad esso sappiamo che l’avvio dell'esperienza europea è stato accompagnato da momenti di
grande euforia, di euro ottimismo piuttosto largo e generalizzato, soprattutto in paesi come l'Italia che sono
storicamente stati tra i paesi più apertamente sostenitori del progetto europeo.
L'euro-barometro è particolarmente utile ai nostri giorni in relazione alle crisi di fiducia, nelle crisi di consenso
che si sono registrate nel corso degli ultimi anni e in ordine alla nascita anche di movimenti, partiti, tendenze
ostili alla crescita della Unione Europea.
È utile avere non solo impressioni generiche ma impressioni scientifiche intorno alle quali poi la politica e il
diritto possono ragionare.

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