notazioni utilizzate: le derivate ● La operazioni di derivazione rispetto al tempo (o rispetto a t, x, y etc) si indicano con il simbolo d d d , , dt dx dy ● Ad esempio la derivate di x e f rispetto a t e x si indica con dx df , ... dt dx ● Questa notazione ricorda che la derivata è il limite del rapporto della variazione della funzione e quella della variabile dx Δx = lim dt Δt→0 Δt ● Inoltre ci permette di trattare i vari infinitesimi dx, df, dt in modo algebrico come qualsiasi altra grandezza: ! df $ dv df = # & ⋅ dx a = ⇒ dv = a ⋅ dt " dx % dt Gibin, Fisica Ing. Energ. AA 21/22 Ancora sulle derivate ● La derivazione di una funzione composta (funzione di funzione) come v(x(t)) si scrive in modo naturale come dv dv dx = dt dx dt dv ● Equivalente a dividere e moltiplicare per dx dt dx dv dv dx dv Ø Es. dt v = ; a = dt ⇒ a = dx dt = dx v ⇒ a dx = v dv
● Per le derivate di ordine superiore usiamo i simboli
d2 f d3 f 2 ; 3 ... dt dt ● Dove però i simboli d2f , dt2 etc. non hanno il significato di differenziali e non possono essere trattati in modo algebrico: NON HA SENSO SCRIVERE d2 f d f = 2 ⋅ dt 2 2