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Arthur Conan Doyle

IL METODO DI SHERLOCK HOLMES

Racconto poliziesco. Il brano è tratto da “Il mastino dei Baskerville”


pubblicato per la prima volta a puntate sullo “Strand Magazine” dall’agosto
1901 all’aprile 1902.

Conan Doyle, Arthur (Edimburgo 1859, Crowborough 1930) medico, scrittore


e poeta scozzese è il creatore del famosissimo detective Sherlock Holmes,
protagonista di molti romanzi che inaugurano la serie del giallo classico “a
enigma”.

«Si accomodi, Sir Henry. Mi par di capire che le è successo qualcosa dopo che
è arrivato a Londra, no?»

«Niente di grave, signor Holmes forse si tratta soltanto di uno scherzo.


Stamattina mi è arrivata questa lettera, se così si può chiamare»

Ha posato una busta sulla tavolo e ci siamo tutti chinati a guardare di che si
trattava. Era una comune busta grigia. L'indirizzo, «Sir Henry Baskerville,
Northumberland Hotel», era scritto in stampatello; il timbro postale recava
«Charing Cross» e la data risaliva alla sera precedente.

«Chi sapeva che sarebbe andato al Northumberland Hotel? », ha domandato


Holmes fissando attentamente il nostro ospite.

«Nessuno, l'abbiamo deciso col dottor Mortimer quando ci siamo incontrati.»

«Ma il dottor Mortimer era già alloggiato là, vero? »

«Nient’affatto, io prima ero ospite di un amico», ha precisato il dottore.


«Nessuno poteva sapere dell’hotel.»
«AH! Sembra che qualcuno si interessi molto dei suoi movimenti» Ha tolto
dalla busta un mezzo foglio di carta da scrivere, ripiegato in quattro, lo ha
spiegato e lo ha messo sulla tavola. Nel mezzo c'era una sola frase, composta
con lettere ritagliate e incollate. Diceva “Se vi preme la vita o la ragione tenersi
lontano dalla BRUGHIERA”. Soltanto la parola «brughiera» era scritta a
inchiostro.

«Adesso, signor Holmes, può dirmi che diavolo significa tutto questo?» ha
domandato Sir Henry Baskerville, « Perché mai qualcuno si interessa tanto a
me?»

«Cosa ne pensa, dottor Mortimer? Ammette che non c'è niente di


soprannaturale in tutto questo? »

«No, ma può darsi che venga da qualcuno che ci crede.»

«Crede a che cosa?», ha domandato spazientito Sir Henry. «A quanto pare,


miei cari signori, voi ne sapete molto più di me delle faccende che mi
riguardano.»

«Le prometto, Sir Henry, che prima che se ne vada, la metteremo al corrente
di quello che sappiamo. Lo ha assicurato Sherlock Holmes.

«Per il momento, se permette, esamineremo questo interessantissimo


documento che dev'essere stato preparato e impostato ieri sera. Ha il Times di
ieri Watson?»

«Sì è qui.»

«Le dispiace darmi la pagina interna con l’articolo di fondo?» L’ha scorsa
rapidamente soffermandosi su alcuni punti. «Interessante questo articolo sul
libero scambio. Se permettete ve ne leggo un brano – “Sarete indotti a credere
che il commercio che vi preme o la vostra industria saranno incoraggiati dalla
tariffa di protezione; ma ha ragione chi ritiene che tale legge, a lungo andare,
significherà per il paese, tenersi lontano dal guadagno, diminuirà il valore delle
importazioni e abbasserà, in generale, le condizioni di vita su quest’isola”. Che
gliene pare, Watson?», ha esclamato Holmes tutto su di giri, fregandosi le
mani. «Non le pare una previsione degna di nota??»

Il dottor Mortimer ha guardato Holmes con interesse professionale mentre il


giovane Baskerville mi ha fissato con gli occhi scuri sgranati dallo stupore.

«Non me ne intendo molto di tariffe e cose del genere», ha detto, «ma mi pare
che tutto questoc’entri poco o nulla con la lettera.»

«Al contrario, Sir Henry, penso proprio che siamo sulla giusta traccia. Watson
conosce meglio di lei i miei metodi, eppure neanche lui ha afferrato il
significato di questa frase.»

«No, non riesco a capire la connessione.»

«Eppure, mio caro, c’è ed è assai stretta. "Vi preme", "la vita", "la ragione",
"tenersi lontano", "dalla". Avete capite adesso da dove sono state prese queste
parole?»

«Accidenti, ha ragione! E’ incredibile!» ha esclamato Sir Henry.

«Non ci sono dubbi, perché "tenersi lontano”, è stato ritagliato insieme.»

«È vero!»

«Davvero, Holmes, lei supera ogni mia aspettativa » ha commentato il dottor


Mortimer. «Tutti avrebbero potuto immaginare che le parole erano state
ritagliate da un giornale, ma individuare quale e precisare l'articolo, è davvero
straordinario. Come ha fatto? »

«Immagino, Dottore, che saprebbe riconoscere il cranio di un negro da quello


di un esquimese, vero?»

«Naturalmente. »

«E come?»

«È la mia specialità. La differenza è evidente. La cresta sopra-orbitale, l'angolo


facciale, la curva mascellare, il...»
«E questa è la mia specialità, e la differenza è altrettanto evidente. Ai miei
occhi, fra un articolo di fondo del Times, con il suo carattere garamond
interlineato e la stampa trascurata di un giornale della notte c'è la stessa
differenza che lei nota fra il negro e l’ esquimese. Per un esperto in
criminologia la conoscenza dei caratteri tipografici è assolutamente necessaria,
anche se devo confessare che quando ero molto giovane, ho confuso il Leeds
Mercury col Western Morning News. Ma un articolo di fondo del Times è
assolutamente inconfondibile e queste parole non potevano venire che da lì.
Dal momento che era stata spedita ieri, c’era una forte probabilità che le
parole fossero nella copia di ieri.»

«Mi par di capire che qualcuno ha ritagliato con le forbici... »ha detto Sir
Henry,

«Forbicine», ha precisato Holmes. «Infatti la lama era corta, perché chi ha


tagliato "tenersi lontano"l’ha fatto in due riprese.»

«Va bene. Qualcuno, dunque, ha ritagliato le parole con un paio di forbicine, le


ha attaccate con la colla...»

«Colla liquida», ha precisato Holmes.

«Con la colla liquida, sul foglio. Ma perché la parola "brughiera" è stata scritta
a mano?.»

«Perché non è riuscito a trovarla stampata. Le altre parole erano tutte semplici
e si potevano trovare dappertutto , ma "brughiera" è meno comune.»

«Sì, potrebbe essere questa la spiegazione. E non ha ricavato altro dal


messaggio?»

«Ci sono ancora un paio di indicazioni, ma è chiaro che hanno cercato di


cancellare ogni traccia. Notate che l'indirizzo è scritto in modo vistosamente
elementare. Ma il Times lo leggono persone di un certo livello. Quindi la lettera
è stata scritta da una persona di una certa levatura che non vuole
assolutamente farsi riconoscere da lei né da chiunque altro. Noterete anche
che le lettere non sono state incollate su una linea dritta, ma che alcune sono
più su e altre più giù. Per esempio la parola “vita” è fuori posto. Questo può
indicare scarsa cura oppure agitazione e fretta da parte di chi incollava.
Propendo per quest’ultima probabilità, perché la faccenda evidentemente era
importante e quindi l’ipotesi che chi l’ha messa insieme l’abbia fatto con
noncuranza mi pare da scartare. Se aveva fretta, sarebbe interessante sapere
perché mai, dal momento che qualsiasi lettera impostata la mattina sarebbe
arrivata a Sir Henry prima che se ne andasse dall'hotel. Forse il mittente
temeva un’interruzione… da parte di chi?»

«Stiamo entrando nella sfera dell’immaginazione», ha osservato il dottor


Mortimer.

«Dica piuttosto nella sfera in cui si vagliano le possibilità e si scelgono le più


valide. E’ l’uso scientifico che si fa dell'immaginazione, ma abbiamo sempre
qualche base materiale su cui fondare le nostre speculazioni. Dirà che si tratta
di fantasia ma sono quasi sicuro che questo indirizzo è stato scritto in un
albergo. »

«E come diavolo può affermarlo?»

«Se guarda bene, vedrà che chi ha scritto ha avuto dei guai sia con la penna
che con l'inchiostro. La penna si è impuntata due volte nella stessa parola ed è
rimasta senza inchiostro per ben tre volte, benché l’ indirizzo fosse breve; il
che dimostra che c’era pochissimo inchiostro a disposizione. Ora, raramente
accade che una penna o un porta-inchiostro personali siano in questo stato
ed è rarissimo che lo siano tutti e due. Ma succede negli alberghi, quando non
si dispone di una penna propria. Sì, direi proprio che se potessimo esaminare
tutti i cestini dei rifiuti negli alberghi intorno a Charing Cross, fino a trovare
l'articolo mutilato del Times, riusciremmo a mettere le mani sulla persona che
ha mandato questo strano messaggio…

(Da: “Il mastino dei Baskerville”, traduzione di Maria


Buitoni Duca, Fabbri Editori, 2002 RCS Collezionabili
S.p.A. Milano).

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