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Croce Rossa Italiana

Comitato Nazionale
Area Formazione

I PRINCIPI FONDAMENTALI DEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE DI


CROCE ROSSA E MEZZALUNA ROSSA

I Principi Fondamentali sono il risultato di un secolo di esperienza. Proclamati a Vienna nel


1965, essi assicurano la continuità del Movimento di Croce Rossa, la sua attività umanitaria
e uniscono le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, il Comitato
Internazionale e la Federazione Internazionale.
I Sette Principi Fondamentali rappresentano non solo lo spirito e l’etica dell’azione del
Movimento, ma devono anche ispirare l’operato di ogni suo volontario e aderente.

Umanità
“Nato dalla preoccupazione di soccorrere senza
discriminazioni i feriti dei campi di battaglia, il Movimento
Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna
Rossa, sia a livello internazionale che nazionale, opera
per prevenire e alleviare in ogni circostanza le sofferenze
degli uomini. Si applica a proteggere la vita e la salute, e
a far rispettare la persona umana. Opera per la reciproca
comprensione, l’amicizia, la cooperazione e una pace
durevole tra tutti i popoli”.

Imparzialità
“Non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, di condizione sociale o di
appartenenza politica. Si dedica esclusivamente a soccorrere gli individui a seconda della
gravità e dell’urgenza delle loro sofferenze.”

Neutralità
“Per conservare la fiducia di tutti, il Movimento si astiene dal prendere parte alle ostilità così
come, anche in tempo di pace, alle controversie d’ordine politico, razziale, religioso e
ideologico.”

Indipendenza
“Il Movimento è indipendente. Le Società Nazionali di Croce Rossa svolgono le loro attività
umanitarie come ausiliarie dei poteri pubblici e sono sottoposte alle leggi in vigore dei
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rispettivi paesi. Tuttavia esse devono conservare un’autonomia che permetta loro di operare
sempre secondo i Principi del Movimento.”

Volontariato
“La Croce Rossa è un movimento di soccorso volontario e disinteressato.”

Unità
“In un paese non può esserci che un’unica Società di Croce Rossa o di Mezzaluna Rossa.
Essa dev’essere aperta a tutti e deve estendere la sua attività umanitaria all’intero territorio.”

Universalità
“Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è universale: in
esso tutte le Società hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente.”
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INTRODUZIONE AL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO

Nozione e definizione di D.I.U.


Il diritto internazionale umanitario (in seguito D.I.U.), anche chiamato
diritto umanitario, rappresenta una branca importante del diritto
internazionale pubblico e comprende l’insieme dei trattati
internazionali e delle regole consuetudinarie che, in situazione di
conflitto armato, tutelano le persone che non prendono parte alle ostilità (per esempio un
membro della popolazione civile) o che non sono più in grado di prendere parte alle ostilità
(per esempio un combattente ferito).
In particolare, per rendere efficaci e applicabili le protezioni e le limitazioni previste, le norme
che costituiscono la base del D.I.U. forniscono una serie di principi tutti finalizzati a limitare
gli effetti drammatici di un evento bellico.
Da un lato vengono identificati i “soggetti attivi” del conflitto, cioè coloro che possono
legittimamente compiere atti di violenza bellica, dall’altro vengono individuati i “soggetti
protetti”, ossia le persone, i beni e i luoghi che devono essere preservati dagli effetti delle
ostilità; inoltre, viene limitato il diritto delle Parti belligeranti di scegliere i mezzi e i metodi
del combattimento; sono anche previste le norme che regolano la condotta dei belligeranti
verso i neutrali, nonché in quale modo e con quale scopo i belligeranti possano stipulare
convenzioni fra di loro.
Da ultimo, ma non per importanza, vengono anche sanciti due importanti obblighi a carico
degli Stati firmatari delle Convenzioni:
 quello della diffusione della conoscenza del diritto internazionale umanitario, quale
primo strumento di prevenzione delle violazioni,
 obbligo di procedere alla repressione delle violazioni delle norme del D.I.U. quando
queste si verifichino.
I termini “diritto internazionale umanitario”, “diritto dei conflitti armati” e “diritto della guerra”
possono essere considerati equivalenti e la scelta dell'uno o dell'altro dipenderà
essenzialmente dall'abitudine e dal tipo di pubblico. Le organizzazioni internazionali, le
Università e gli stessi Stati tendono a preferire “diritto internazionale umanitario” (o ”diritto
umanitario”), mentre le altre due espressioni sono usate più comunemente nell’ambito
specifico delle Forze Armate
Attualmente, inoltre, si preferisce impiegare il termine “conflitto armato” piuttosto che
“guerra” in quanto è più ampio nel suo significato e permette di estendere le tutele del D.I.U.
a un maggior numero di tipologie di conflitto quali si possono presentare tra gruppi sociali e
non più necessariamente solo ai conflitti tra due o più Stati.

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