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MADONNA DELL’ETERNO

Il Santuario deve la sua costruzione ad una serie di eventi prodigiosi. Infatti, un


sabato di agosto agli inizi del 17esimo secolo, un guardiani si accingeva alla conta
del gregge portato a pascere in zona, con grande spavento si accorse che la mucca
più bella, quella preferita del padrone, mancava all’appello. Mentre, l’uomo in preda
alla disperazione si preparava per la punizione che il capo gli avrebbe inflitto, udì il
muggito di una vacca, prese una torcia e si diresse nella direzione da dove partì il
verso. Dopo aver affrontato rovi e pendenze, che lo lacerarono nel viso e nel corpo,
infine trovò la mucca inginocchiata verso un muro. Vani furono i tentativi di rimettere
in piedi l’animale, allora anche l’uomo si inginocchiò e prego il Signore. Tutto ad un
tratto, la parete rocciosa crollò e dalla grotta apparve un’icona della Vergine, l’uomo
si batté il petto per redimere i peccati, quest’ultimo allora si adoperò a riportare nel
recinto la vacca e corse nella Piazza di Sant’Eustachio per informare i cittadini della
miracolosa scoperta. I cittadini dopo un po’ di diffidenza si unirono all’uomo e
portarono l’icona presso la Chiesa di Sant’Eustachio. La mattina seguente, l’icona
era sparita, il Parroco comunico al Vescovo con non poca paura l’accaduto, ma
quest’ultimo gli disse di non preoccuparsi, perché la Santissima Vergine gli era
apparsa in sogno e gli aveva annunziato gli accadimenti di quel giorno, difatti l’icona
della Madonna, ritornò al luogo del rinvenimento e quando i fedeli accorsero,
trovarono un manto di neve nello stesso luogo, questo prodigio testimoniava quanto
la Vergine volesse un tempio a lei dedicato in quei luoghi.

Santuario:

Originariamente intitolato a Santa Maria dei Valloni, ma poi sostituita in Maria SS.
Dell’Eterno, in quanto predestinata dall’eternità a compiere prodigi assieme a Gesù.

In meno di un anno dal rinvenimento dell’icona (1623) la Chiesa venne costruita,


Papa Urbano VIII concesse numerosi privilegi, come l’Indulgenza Plenaria per tutti
coloro che si recano al Santuario per omaggiare la Vergine nel mese di maggio.
La struttura del Santuario rimase quella originaria fino alla prima metà del secolo
scorso.

Nel 1875, venne offerta da Luigi Grimaldi di Nola, l’edicola ubicata presso la vecchia
struttura, successivamente, negli anni che vanno dal 1951 al 1956, Pasquale e
Raffaele Mazzarella si adoperarono nei vari restauri, anche grazie ad Angelina
Immediata, che dagli Stati Uniti inviava offerte per completare i lavori, e per
riconoscenza, le venne dedicata una piazzetta-

Padre Alfonso De Simone, assieme a numerosi fedeli, durante gli anni ‘70 si
adoperò molto attivamente per la ristrutturazione e l’ampliamento del Santuario. La
collina venne spianata del tutto per fare spazio ad una nuova grande piazza per
accogliere i pellegrini. A destra venne aperto un nuovo ingresso, la casetta degli
eremiti venne spostata sul lato sinistro del Santuario. Le splendide vetrate
dell’interno che illuminano con magistrali giochi di luce, vennero offerte da molti
fedeli locali e da alcuni paesi vicini o lontani (Olevano, Battipaglia, Eboli ed USA).

Il nuovo ingresso ospita una bellissima edicola con due angeli a lato

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