VIA CRUCIS
G: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
T: Amen.
G: Preghiamo.
O Dio, nostra giustizia e redenzione, che ci hai donato il tuo unico Figlio glorificandolo sul trono
della Croce, infondi nei nostri cuori la tua speranza per riconoscerti presente nei momenti bui
della nostra vita. Consolaci in ogni afflizione e sostienici nelle prove, in attesa del tuo Regno.
Per Cristo nostro Signore.
T: Amen.
~2~
I stazione
Gesù è condannato a morte
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
20 Pilatoparlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. 21 Ma essi urlavano:
"Crocifiggilo! Crocifiggilo!". 22 Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto
costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò
in libertà". 23 Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro
grida crescevano. 24 Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. 25 Rimise in
libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano,
e consegnò Gesù al loro volere.
Lc 23,20-25
Padre nostro.
~3~
II stazione
Gesù è caricato della croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
16Ed egli rispose: "Neanche voi siete ancora capaci di comprendere? 17 Non capite che
tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? 18 Invece
ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l'uomo. 19 Dal cuore,
infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false
testimonianze, calunnie. 20 Queste sono le cose che rendono impuro l'uomo; ma il
mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l'uomo".
Mc 15,16-20
In questi giorni siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico: la guerra. Più volte abbiamo pregato
perché non venisse imboccata questa strada. E non smettiamo di pregare, anzi, supplichiamo
Dio più intensamente.
Chi fa la guerra dimentica l’umanità. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta
delle persone, ma mette davanti a tutto interessi di parte e di potere. Si affida alla logica
diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio. E si distanzia dalla
gente comune, che vuole la pace; e che in ogni conflitto è la vera vittima, che paga sulla
propria pelle le follie della guerra. Penso agli anziani, a quanti in queste ore cercano rifugio,
alle mamme in fuga con i loro bambini… Sono fratelli e sorelle per i quali è urgente aprire
corridoi umanitari e che vanno accolti.
Con il cuore straziato per quanto accade in Ucraina – e non dimentichiamo le guerre in altre
parti del mondo, come nello Yemen, in Siria, in Etiopia… –, ripeto: tacciano le armi! Dio sta
con gli operatori di pace, non con chi usa la violenza. Perché chi ama la pace, come recita la
Costituzione Italiana, «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri
popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» (Art. 11).
Padre nostro.
~4~
III stazione
Gesù cade per la prima volta
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Padre nostro.
~5~
IV stazione
Gesù incontra sua Madre
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di
Cleopa e Maria di Magdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla
madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora
il discepolo l’accolse con sé.
Gv 19,25-27
Da Le Querce di Monte Sole
Le potenze negative agiscono sull'uomo e sul mondo dell'uomo - osserva Schlier - tanto più
quanto più dissimulano la loro azione, e tanto più facilmente restano nell'ombra quanto più
riescono a rivestirsi sotto le spoglie dello zelo pronto e accelerato del bene: «anche satana si
maschera da angelo di luce». L'uomo può intercettarne l'azione, solo sommergendola in sé
nell'amore che rimane», cioè rinnegando il proprio egoismo e continuamente facendo opera di
discernimento, pacato e vigile, degli spiriti, Solo lo Spirito può «far riconoscere il confine spesso
tenuissimo tra lo spirito buono e quello cattivo e penetra l'ambiguità delle cose volutamente
provocata. Dove questo dono è insufficiente, si corre il rischio o di vedere ovunque in azione la
fosca energia del diavolo e perciò di non riconoscerla da nessuna parte o di essere talmente
candidi da non riuscire a vederla quando già si trova in mezzo a noi».
Padre nostro.
~6~
V stazione
Gesù viene aiutato dal Cireneo
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi,
e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.
Lc 23,26
~7~
Canto: Tu per me
Padre nostro.
~8~
VI stazione
La Veronica asciuga il volto di Gesù
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Preghiera
Il volto di Gesù restò impresso nel velo; un riflesso fedele, una vera icona. A questo si
collegherebbe, secondo la tradizione, il nome stesso di Veronica.
Signore Gesù, Tu che hai accettato il gesto disinteressato d’amore di una donna e in cambio hai
fatto sì che le generazioni la ricordino con il nome del Tuo volto, concedi che le opere nostre, e
di tutti coloro che verranno dopo di noi, ci rendano simili a Te e lascino al mondo il riflesso del
Tuo infinito amore. A Te, Gesù, splendore della gloria del Padre, lode e gloria nei secoli.
Amen.
Padre nostro.
~9~
VII stazione
Gesù cade per la seconda volta
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le
sue vesti, le tirarono a sorte.
Lc 23,24
Padre nostro.
~ 10 ~
VIII stazione
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Preghiera
Signore Gesù, Tu che conosci la profondità del nostro cuore, la capacità di bene e di male che è
in ogni uomo, insegnaci a perdonare e a chiedere perdono, ad avere pietà di noi stessi e degli
altri. Ricordati di Gerusalemme, benedetta dal Tuo amore, dilaniata dall’odio degli uomini.
Dona agli uomini e alle donne di quella Terra Santa pace e risurrezione. A Te, Gesù, nel cui
volto risplende la luce del Padre e la tenerezza della Madre, la lode e la gloria con l’eterna Luce
e l’eterno Amore, nel tempo dell’attesa e nel compimento eterno. Amen.
Padre nostro.
~ 11 ~
IX stazione
Gesù cade per la terza volta
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
~ 12 ~
Canto: Crucem tuam
Padre nostro.
~ 13 ~
X stazione
Gesù è spogliato delle sue vesti
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
I soldati, poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti
– una per ciascun soldato – e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta
d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte
a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: «Si sono divisi tra loro le mie vesti e
sulla mia tunica hanno gettato la sorte».
Gv 19,23-24
Dal Messaggio di papa Francesco per la Quaresima 2022
«La Quaresima ci ricorda ogni anno che «il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà,
non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati ogni giorno» (ibid., 11). Chiediamo
dunque a Dio la paziente costanza dell’agricoltore (cfr Gc 5,7) per non desistere nel fare il bene,
un passo alla volta. Chi cade, tenda la mano al Padre che sempre ci rialza. Chi si è smarrito,
ingannato dalle seduzioni del maligno, non tardi a tornare a Lui che «largamente perdona» (Is
55,7). In questo tempo di conversione, trovando sostegno nella grazia di Dio e nella comunione
della Chiesa, non stanchiamoci di seminare il bene. Il digiuno prepara il terreno, la preghiera
irriga, la carità feconda. Abbiamo la certezza nella fede che «se non desistiamo, a suo tempo
mieteremo» e che, con il dono della perseveranza, otterremo i beni promessi (cfr Eb 10,36) per
la salvezza nostra e altrui (cfr 1 Tm 4,16). Praticando l’amore fraterno verso tutti siamo uniti a
Cristo, che ha dato la sua vita per noi (cfr 2 Cor 5,14-15) e pregustiamo la gioia del Regno dei
cieli, quando Dio sarà «tutto in tutti» (1 Cor 15,28). La Vergine Maria, dal cui grembo è
germogliato il Salvatore e che custodiva tutte le cose «meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19) ci
ottenga il dono della pazienza e ci sia vicina con la sua materna presenza, affinché questo tempo
di conversione porti frutti di salvezza eterna».
Preghiera.
Signore Gesù, sei stato spogliato delle Tue vesti, esposto al disonore, espulso dalla società. Ti
sei caricato del disonore di Adamo, sanandolo. Ti sei caricato delle sofferenze e dei bisogni dei
poveri, coloro che sono espulsi dal mondo. Ma proprio così compi la parola dei profeti. Proprio
così Tu dai significato a ciò che appare privo di significato. Proprio così ci fai riconoscere che
Tuo Padre tiene nelle Sue mani Te, noi e il mondo. Donaci un profondo rispetto dell’uomo in
tutte le fasi della sua esistenza e in tutte le situazioni nelle quali lo incontriamo. Donaci la veste
di luce della Tua grazia.
Amen.
Padre nostro.
~ 14 ~
XI stazione
Gesù è inchiodato sulla croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra
e l'altro a sinistra. Gesù diceva: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno".
Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.
Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: "Ha salvato altri! Salvi se
stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto". 36 Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano
per porgergli dell'aceto 37 e dicevano: "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". 38 Sopra
di lui c'era anche una scritta: "Costui è il re dei Giudei".
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e
noi!". 40 L'altro invece lo rimproverava dicendo: "Non hai alcun timore di Dio, tu che sei
condannato alla stessa pena? 41 Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo
meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male". 42 E disse: "Gesù,
ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno". 43 Gli rispose: "In verità io ti dico: oggi con
me sarai nel paradiso".
Lc 23,33-43
~ 15 ~
dell’indifferenza, l’egoismo di chi è infastidito, la freddezza di chi spegne il loro grido di aiuto
con la facilità con cui cambia un canale in televisione.
Padre nostro.
~ 16 ~
XII stazione
Gesù muore in croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio,
perché il sole si era eclissato.
Il velo del tempio si squarciò fino a metà.
Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegnò il mio spirito».
Detto questo, spirò.
Lc 23,44-46
Silenzio.
Padre nostro.
La crocifissione, Giotto
~ 17 ~
XIII stazione
Gesù è deposto dalla croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, buono e giusto. 51 Egli
non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Era di Arimatea, una città della
Giudea, e aspettava il regno di Dio. 52 Egli si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
53 Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella
Padre nostro.
~ 18 ~
XIV stazione
Gesù è sepolto
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Era il giorno della Parasceve e già splendevano le luci del sabato. 55 Le donne che erano
venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come
era stato posto il corpo di Gesù, 56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli
profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto.
Lc 23, 54-56
Da “Il 13 ottobre”
«IMPARÒ DA CIO CHE PATÌ»
Il 13 ottobre il capitano SS che occupa la canonica finge di permettere a don Giovanni di salire
a Monte Sole per seppellire le vittime. Forse capiamo meglio perché di fronte alle resistenze dei
familiari don Giovanni risponde con fermezza e irremovibilità: «Devo andare». Sale da solo ad
un appuntamento in cui viene pestato a morte, lontano dagli occhi di tutti, in quanto testimone
scomodo delle violenze perpetrate nell'eccidio e per aver difeso, la sera prima, l'incolumità delle
ragazze del paese. È l'ultima lezione della sua vita che lo rende ora «maestro» in Cristo. Con
Lui «ha imparato dalle cose che patì» (Eb 5,8).
Nella sua vita Giovanni ha appreso ogni aspetto che poteva essere utile agli altri. L'ultima
lezione nei progetti dei carnefici doveva essere sconosciuta a tutti e cadere nell'oblio, come
ancora oggi la morte di tanti innocenti ad opera di violenti senza scrupoli. A volte il modo in cui
Giovanni ha amato, senza paura di prendere su di sé il disonore di essere tra coloro che si sono
compromessi, è stato segno di contraddizione. Il riconoscimento del martirio ce lo indica ora tra
coloro di cui parlava Gesù quando diceva: «Chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io
compio e ne compirà di più grandi» (Gv 14, 12).
Preghiera di papa Francesco
O Signore, ascolta la preghiera di quanti confidano in Te,
soprattutto dei più umili, dei più provati,
di coloro che soffrono e fuggono sotto il frastuono delle armi.
Rimetti nei cuori la pace, ridona ai nostri giorni la tua pace. Amen
~ 19 ~
Benedizione.
~ 20 ~