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Matilde Serao
Matilde Serao (1856-1927) offre, con la sua vastissima produzione, un quadro realistico di Napoli e dei suoi
abitanti, intenti quotidianamente a lottare per la sopravvivenza. Giornalista e scrittrice, fonda insieme al mari-
to, Edoardo Scarfoglio, le riviste “Il corriere di Roma”, “Il corriere di Napoli” e, dopo la separazione dal marito,
“Il Giorno” (nel 1904). Interessata ad osservare e ritrarre le classi sociali più povere, ma attenta anche ad inda-
gare l’aspetto psicologico dei suoi personaggi, Matilde Serao pubblica venticinque volumi di novelle e sedici
romanzi. Di particolare rilievo è l’inchiesta giornalistica Il ventre di Napoli (1884), i racconti Terno secco,
Telegrafi di Stato, Scuola Normale femminile e il romanzo Il paese di cuccagna (1890), affresco del popolo
napoletano animato da una forte passione per il gioco del lotto. La sua copiosissima produzione di testi nar-
rativi copre un arco di tempo ampio ed è testimone di periodi e stili differenti. Alla prima, intensa attività gior-
nalistica segue un periodo di opere ispirate allo stile e alla poetica del Verismo: appartengono a questa pro-
duzione i suoi romanzi più conosciuti ed apprezzati, nei quali si percepisce il prepotente desiderio di farsi
testimone di realtà difficili, di miseria e di dolore, nonché di degrado.
L’autrice si dedica, dagli inizi del ‘900, ad opere meno impegnate socialmente e più suggestionate da influenze
misticheggianti, di intrinseco spiritualismo: la sua narrazione di questo periodo spazia dal tema del sogno e del
mistero a narrazioni quasi agiografiche e ricche di aneddoti di argomento religioso.
Con l’inchiesta Il ventre di Napoli, Matilde Serao indaga la realtà popolare napoletana, rivelando un’immagine
diversa da quella solitamente diffusa: descrive la vita della povera gente, la sua devozione religiosa, la speran-
za riposta nel gioco del lotto – definito l’acquavite di Napoli – e le varie forme di collaborazione e aiuto che
caratterizzano quella realtà sociale. Il brano qui presentato è l’incipit dell’opera: l’autrice mette in dubbio l’uti-
lità della proposta presentata dal capo del governo, l’onorevole Depretis, di sventrare Napoli, per sconfiggere
la miseria e la delinquenza.
1. onorevole Depretis: Agostino Depretis, uomo politico 6. opere pie: istituti di carità che assistono i poveri fornen-
della Sinistra, è stato primo ministro dal 1876 al 1887. do ricovero notturno e vitto.
2. via Caracciolo: principale via di Napoli. 7. quanto renda… fondiaria: quanto lo Stato guadagni dal
3. glauco: di colore azzurro chiaro. commercio o dalle imposte su terreni e fabbricati.
4. cobalto: di colore azzurro intenso. 8. Monte di Pietà: istituzione che accorda prestiti su pegno
5. tutta questa... far ammenda: Matilde Serao si oppone di beni mobili.
all’immagine di Napoli diffusa al Nord, non rispondente al 9. il governo che sa tutto... lotto: la scrittrice accusa i rap-
vero e volta ad enfatizzare le bellezze del paesaggio, tra- presentanti del governo di essersi da sempre disinteressati
scurando il problema delle condizioni di miseria in cui dei reali problemi della città.
versa il popolo.
10. liscivia: acqua usata per lavare. 13. Taffettanari: coloro che lavoravano la seta.
11. angiporto: vicolo. 14. Marerassari: chi fabbrica materassi.
12. Zabatteria: il nome si riferisce alla contrada dei ciabat- 15. Lanzieri: armaioli.
tini. 16. lubrico: scivoloso.
17. Masaniello: soprannome di Tommaso Aniello, il pesci- 19. i trenta casi: avvenimenti dolorosi.
vendolo che guidò la rivolta napoletana contro gli Spagnoli 20. Sventrare Napoli?: Matilde Serao sostiene che sia
nel 1647. necessaria un’azione sociale ad ampio spettro per risolvere
18. Corradino di Svevia: ultimo discendente della casa di i problemi napoletani, mentre il governo aveva approvato
Svevia, rivendicò il regno di Sicilia contro Carlo d’Angiò ma, semplicemente il progetto di costruire delle strade ampie
tradito, fu decapitato nella piazza del mercato di Napoli. per collegare i diversi quartieri della città.
2. Ricerca nel testo le due frasi che ti paiono più significative. Motiva la tua scelta in uno scritto che non
superi le 10 righe.
3. Matilde Serao ci guida per le vie di Napoli, ci fa vedere, sentire, annusare la multiforme realtà della
sua città.
Prova a rispondere alle seguenti domande senza rileggere il testo, ma basandoti su quanto ti è rimasto
impresso nella memoria dopo la prima lettura:
Vero Falso
a. via dei Mercanti è stretta e sinuosa.
b. Il ruscello che scorre nella via dei Mercanti è quasi sempre pulito.
c. Dalle botteghe dei salumieri esce un profumino invitante.
d. In sezione Vicaria solo la via del Duomo è pulita, mentre
nelle altre vie le case cadono per la vecchiaia.
e. In sezione Mercato sembra proprio che lo spazzino non passi da anni,
ma tutta quella sporcizia si è accumulata in un solo giorno!