Gestione Del Tempo - Tutta La Verità IV Ed

Tutta la verità sui corsi di Gestione del Tempo
Perchè i tuoi tentativi di uscire prima dall’ufficio e di non portarti il lavoro a casa finora sono miseramente falliti!
Indice
• Patti Chiari…Amicizia Lunga! Pag. 3
• I consigli dell’uomo da 9,4 Miliardi di Dollari Pag. 4
• TRE Fasi per vincere la guerra contro il “Tempo” Pag. 7

La Strategia per vincere la guerra Pag. 11
Le Tattiche per vincere le Battaglie Pag. 17
Fai crescere il tuo Arsenale di Armi Pag. 19
• Un passo alla volta si arriva anche in Cina Pag. 23
• Link utili per approfondimenti Pag. 25
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1. Patti chiari...Amicizia lunga
Ciao, sono Eugenio Olmetto e, se stai

cercando un modo diverso di lavorare, che ti
consenta di essere più produttivo, di passare
meno ore al lavoro, di vivere più rilassato e
sereno, avendo così più tempo da dedicare
alle persone che ami e per seguire i tuoi
progetti, sei capitato nel posto giusto.
Voglio però mettere fin da subito le cose in chiaro!
Posso aiutarti a raggiungere il tuo scopo:

• Potrai iniziare a tornare a casa ad un orario decente,
• Avrai più energia per giocare con i tuoi figli
• Basta weekend in ufficio e dopocena passati a lavorare
• Avrai più tempo per quel sogno lasciato troppo a lungo nel cassetto e last but
not least,
• Il tempo che dedicherai ai tuoi cari non sarà strappato al progetto importante
che ti tiene sveglio la notte.
Potrai lavorare meno ore, passare più tempo con la famiglia, vivere più sereno
e fare tutto questo senza sacrificare i risultati che vuoi ottenere nel tuo lavoro.
O se preferisci, potrai lavorare le stesse ore di adesso ma essendo molto più
produttivo e ottenendo così migliori risultati.
Questo però non significa che tutto accadrà per magia e che potrai stare con
le mani in mano!
Te lo dico chiaramente fin da subito perché vedo troppe persone che si fanno
abbindolare da promesse mirabolanti in cui tutto è “facile”, “veloce” e “senza

sforzo”!
Voglio che tu capisca che, se lavori troppo da troppo tempo e se sei
stressato è un problema serio e come tale va affrontato!
Quindi, se eri alla ricerca del trucchetto definitivo che avrebbe risolto i tuoi
problemi senza che tu muovessi un dito…puoi tranquillamente smettere di
leggere questo Report e andare a comprare subito un “gratta e vinci”, giurin
giurella che non me la prendo :)
Se invece sei motivato a migliorare la tua vita e a dare un impulso al tuo

modo di lavorare, allora seguimi con attenzione, nel corso degli anni ho creato
tonnellate di materiale informativo sotto forma di articoli e videolezioni e te li
voglio regalare!
Prima però ascolta i suggerimenti che mi ha dato personalmente Jay
Abraham, quello che in USA è conosciuto come l’uomo da 9,4 miliardi di
dollari.
2. I consigli dell’uomo da 9,4 Miliardi di Dollari

1. Rendigli facile iniziare ad ottenere Risultati!
2. Rendigli facile iniziare a lavorare con te!
3. Non aver paura di insegnare a classi numerose
La risposta che mi ha dato Jay Abraham mi ha lasciato dimmer… di stucco :) !

Sono ad un corso di formazione e il tizio in questione, in caso tu non lo
conosca, è il massimo esperto mondiale di marketing strategico.
Quello che dice però non mi convince affatto.
Sarà che mi sembra un po’ alticcio (sono cresciuto in un bar e riconosco
uno che ha sbevazzato a due km di distanza), ma i suoi suggerimenti mi
sembrano impossibili da realizzare, in fondo mi ha sentito parlare per un paio
di minuti, cosa potrà mai saperne di quello che faccio.
Questo momento di scetticismo dura giusto un paio d’ore.

Grazie a Dio so molto bene come funziona il cervello e sono consapevole
che a parlare non è altro che quello che io chiamo affettuosamente il mio
“IO-PIRLA”, cioè quella parte che ognuno di noi ha e che vuole resistere in
tutti i modi al cambiamento. Per fare questo inizia a cercare e trovare tutte le
giustificazioni per non fare le cose che servono.
Se ci pensi bene però non ha senso ragionare in questo modo!
Quando ti rivolgi ad un professionista del suo calibro, che ha ottenuto

risultati di quel tipo, è meglio di fidarsi del suo giudizio piuttosto che del tuo
e, visto che l’ultima volta che ho controllato sul mio conto corrente non c’era
un miliardo di dollari, decido che seguire i suoi consigli è la cosa giusta da fare.
Il giorno prima Jay Abraham ci aveva introdotto un concetto importante, quello
di PREMINENZA.
Senza avere la pretesa di spiegare in poche righe quello che lui ci ha

trasmesso in un intero pomeriggio, PREMINENZA in sostanza significa:
Partire dal significato originale della parola CLIENTE, e cioè

“colui che è sotto la tua protezione”. Ama il tuo cliente e, qualsiasi
cosa tu faccia, fallo nel SUO migliore interesse!
Pensa al modo migliore per aiutarlo a risolvere i suoi problemi e a

raggiungere i suoi obiettivi.
Se riuscirai a fare questo, nel tempo diventerai per lui PREMINENTE,

cioè sarai il suo punto di riferimento in relazione alla soluzione del
problema di cui ti occupi.
È scontato quindi che il prodotto o servizio che offri deve essere congruente
con questo principio.
Se quello che offri è una ciofeca non sarai mai in grado di soddisfare il
concetto di preminenza (in questo caso puoi migliorarlo o cambiarlo se questo
non è possibile).
Io amo il mio lavoro e amo i miei clienti da prima che me lo dicesse Jay.
E ho studenti che dopo un paio di settimane uscivano già un’ora prima

dall’ufficio (clicca qui per vedere alcune referenze).
Ma per quel che riguarda il secondo e terzo consiglio…beh lì c’era parecchio da
fare!
Come rendere facile alle persone iniziare a lavorare con me? E come puoi
essere ugualmente efficace seguendo 1000 studenti invece di 50?
Mi sono spaccato la testa per capire come dare concretezza ai suoi consigli ed
ora ti mostrerò perché la cosa ti riguarda e ti può essere utile!
Innanzitutto, se stai leggendo questo report, è probabile che tu non sia un
“verginello” della formazione.
Ti piace studiare, sei appassionato di “crescita personale” e probabilmente hai

già frequentato altri corsi di “gestione del tempo”.
Ma non hanno funzionato, altrimenti non saresti qui!
Continui a lavorare più di quello che desideri e a trascurare le persone che ami.
Se è così voglio tranquillizzarti, ci sono passato anche io e so che non è colpa
tua, ci sono delle ragioni ben precise per cui questo accade e voglio aiutarti a
mettere le basi per risolvere il problema una volta per tutte.
3.TRE Fasi per vincere la guerra contro il “Tempo”

TRUE STORY
Gigi lavora 10 ore al giorno, spesso 12.
Esce la mattina presto e torna alla sera tardi, non di rado capita che
si porti il lavoro a casa e che debba sacrificare parte del weekend per
mettersi in pari con gli arretrati.
Quel poco tempo che passa a casa è troppo stanco per giocare con
suo figlio, gli piacerebbe guardare un film con sua moglie alla sera,
ma dopo pochi minuti si è già addormentato sul divano.
Subisce questa situazione da così tanto tempo ormai da non pensare

di poterla più modificare.
In passato ha provato a risolvere il problema, ha frequentato dei corsi

e ha letto diversi libri di crescita personale.
Purtroppo però è stato tutto inutile, le cose non sono cambiate, niente
che gli abbia dato la possibilità di uscire prima dall’ufficio o di vivere il
lavoro in modo più sereno.
Gigi è il mio cliente tipo.

È una persona in gamba e capace, si dà da fare e tiene al suo lavoro, ma si
rende conto che non può andare avanti così ancora a lungo.
Sta trascurando la famiglia, vede poco la moglie e si sta perdendo i migliori
anni di suo figlio, se continua così se lo ritrova che va all’università senza che
neanche se ne accorga. I risultati sul lavoro sono buoni ma non abbastanza
da giustificare la quantità di ore spese in ufficio, senza considerare che spesso
si porta il lavoro anche a casa.
La salute lo preoccupa, è sempre più stressato, stanco e nervoso, così non va

bene, bisogna fare qualcosa!
Già, ma cosa?
In passato ci ha già provato ma non c’è riuscito, nessun risultato significativo.

Gigi è il mio cliente tipo, Gigi ero Io!
Senza voler tornare su un argomento che ho già affrontato* in altri contesti, le

vecchie teorie di “Time Management” funzionano poco e solo per una ristretta
tipologia di persone, perché affrontano il problema esclusivamente dal punto
di vista tecnico.
Gran parte di quello che insegnano sarebbero anche concetti corretti per
carità, ma affrontano il problema in maniera parziale e senza tenere in
considerazione aspetti fondamentali del nostro essere UOMINI (e DONNE).
Queste teorie parlano di come diventare più produttivi ed efficienti, fornendoti

delle tecniche da seguire.
Le tecniche sono corrette, ma da sole, non bastano!
È come se tu dovessi completare un puzzle ma ti mancassero il 90% dei pezzi,

capisci che non è proprio possibile in questo modo?
Sia chiaro che nutro grande ammirazione per Stephen Covey, David Allen e
tutti quelli che hanno scritto la storia del “Time Management”, li considero dei
* All’argomento ho dedicato l’intero capitolo 8 del mio libro: “La tua mappa per il relax lavorativo”
MAESTRI. Ma loro sono persone eccezionali che a 30 anni avevano già creato
degli imperi, non sanno veramente cosa passa per la testa di uno che lavora
sempre di corsa o si riduce all’ultimo.
Te lo immagini un alcolista che chiede ad un astemio come si fa a smettere

di bere? O uno che vuole smettere di drogarsi, può mai chiedere consiglio ad
uno che non si è mai fumato una canna in vita sua?
Io conosco molto bene i problemi di cui ti parlo perché li ho vissuto sulla

mia pelle, ed è per questo che sono più di 15 anni che studio con impegno la
gestione del tempo in tutte le sue diverse forme, perché io per primo ne ho
avuto bisogno.
E sai qual è la prima scoperta che ho fatto?
Che la “Gestione del Tempo e dello Stress” è un problema molto complesso e,

come tale, ha bisogno di soluzioni un po’ più articolate di una qualche tecnica
per pianificare, delegare o per non procrastinare.
Se sono mesi, o addirittura anni, che esci alle sette/otto di sera, non puoi
pensare di applicare una ricetta magica e, come per miracolo, iniziare ad
uscire alle sei.
D’altronde scusa, sei forse scemo che finora non sei riuscito da solo a
trovare una soluzione ad un problema tanto semplice?
Ovviamente no.
Il problema quindi non è tanto conoscere qualche tecnica per fare le cose più
velocemente, per identificare le priorità, per essere in grado di delegare, di non
procrastinare etc.
Il problema, come vedremo più avanti, è quello di avere una Strategia,

conoscere le Tecniche e rinforzare costantemente l’Arsenale di armi a tua
disposizione. Ora che ti ho fatto vedere subito la parte brutta del mostro, eccoti
due buone novelle.
La prima è che ce la puoi fare senza sputare sangue, sudore e fatica.
Puoi iniziare fin da subito a lavorare almeno una mezz’ora in meno al giorno.
Ricordi quello che mi ha detto Jay?
“Rendigli facile iniziare ad ottenere risultati.”
Abbandona il paradigma che il cambiamento sarà doloroso e ti porterà della

sofferenza.
Certo, dovrai metterti scomodo e fare delle cose diverse rispetto a quelle che
hai fatto finora, su questo non ci piove.
Ma un vero cambiamento, perché sia realmente sostenibile nel tempo, deve

essere vissuto con gioia e serenità, altrimenti non funzionerà o funzionerà
solo per un breve periodo.
La seconda buona novella è che finora stavi perdendo la Guerra, ma adesso

sono arrivati gli Alleati con i rifornimenti e puoi risollevare le sorti del conflitto,
fino al raggiungimento della vittoria finale. Finora i cattivi hanno avuto la
meglio perché eri da solo (o mal accompagnato), ma con l’arrivo della
Cavalleria la musica cambia, ora sarai dotato di:
1) Una Strategia per vincere la guerra.

2) Le Tattiche per combattere le battaglie più importanti.
3) Un Arsenale degno di una superpotenza.
Sei pronto a dare battaglia?
La strategia per vincere la guerra
Immagina di doverti spostare da A fino a B e di avere un bagaglio molto ma

molto pesante.
Cosa fai?
Mi auguro che tu apra il bagaglio per vedere se c’è tutto quello che ti serve e
lasciare tutto quello che invece non ti serve.
Se devi attraversare il deserto, portare degli scarponi da sci, probabilmente

non sarà una buona idea. E se devi scalare una montagna di 8000 metri,
magari le infradito non sono le calzature più adatte.
Per quanto questi esempi possano sembrarti esagerati, questa è la situazione

a cui assisto tutti i giorni quando faccio la prima analisi con miei nuovi
studenti.
Le persone passano moltissimo tempo nei quadranti del Babbazzo e dello

Sbalones, sottraendolo al quadrante del Pompiere e del Coltivatore (LEGGI
QUESTO ARTICOLO ALTRIMENTI NON CI CAPISCI NIENTE).
Questo lo so con certezza perché chi inizia a studiare con me, come prima
cosa, deve mandarmi le risposte ad un esercizio in cui traccia il suo tempo e
ricevere il mio feedback personalizzato.
L’obiettivo è di aiutare la persona a identificare con precisione, qual è la sua

situazione attuale e dove vorrebbe arrivare.
Ma già che siamo qui, perché non rispondi anche tu ad alcune delle domande
del questionario?
1. Dove ti trovi, qual è il tuo punto di partenza!
Quante ore lavori al giorno?

_______________________________________________________________________________
Quante ore lavori a settimana?
_______________________________________________________________________________
Lavori i fine settimana? (SI, sempre – SI, spesso - SI, raramente – NO, mai)
_____________________________________________________________________________
Ti porti il lavoro a casa? (SI, sempre – SI, spesso - SI, raramente – NO, mai)
_______________________________________________________________________________
Quanto tempo passi in Riunioni varie? (ore a settimana)
_______________________________________________________________________________
Avete conflitti al vostro interno? (SI, sempre – SI, spesso - SI, raramente – NO,
mai)
_______________________________________________________________________________
Se si, sono conflitti COSTRUTTIVI o DISTRUTTIVI?
_______________________________________________________________________________
Hai un progetto che non riesci a seguire?
_______________________________________________________________________________
Hai dei sintomi legati allo stress? (dormi male, sei irritabile, ti senti stanco, sei
frustrato dalla situazione…)
_______________________________________________________________________________
Quali sono le competenze manageriali che pensi di possedere?*
_______________________________________________________________________________
2. Dove vuole arrivare, qual è la destinazione che vuole raggiungere!
Quante ore vuoi lavorare al giorno?

_______________________________________________________________________________
Quante ore vuoi lavorare a settimana?
_______________________________________________________________________________
* Uno dei problemi è che le persone tendono a pensare di avere delle competenze che in realtà
non posseggono veramente
Il tuo obiettivo è di lavorare di meno o essere più produttivo?

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Quali sono le difficoltà che stai affrontando nel tuo lavoro? (es. conflitti,
urgenze, clienti che non pagano e difficili da recuperare etc.)
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Quali pesi ti stai trascinando e che vuoi assolutamente mollare?
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Quali sono le tue aspettative in relazione al mio corso?
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Quali obiettivi ti aspetti di raggiungere?
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Qual è il primo problema che vuoi risolvere fin da subito?
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Esiste una relazione danneggiata che senti il bisogno di riparare?
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Fare questa analisi è un passaggio obbligato, perché non puoi definire con
precisione la Strategia se non hai CHIARITO fin da subito dove ti trovi, dove
vuoi arrivare, e cosa ti ha impedito fino a questo momento di arrivarci.
L’idea chiave di questa Fase è FARE CHIAREZZA!
Credo che questo sia un concetto che ti puoi portare a casa a prescindere dal
fatto che diventerai o meno un mio studente.
CHIAREZZA su qual è la tua situazione attuale, su cosa sai fare bene e cosa
meno, su quali sono le difficoltà che stai attraversando, le zavorre che ti porti,
le abitudini che ti ostacolano, le relazioni che non funzionano.
CHIAREZZA su quali sono i tuoi obiettivi, cosa desideri dal tuo lavoro, cosa
desideri dalla tua vita più in generale.
CHIAREZZA su cosa finora ti ha impedito di raggiungere i tuoi obiettivi, su quali

sono gli ostacoli che hai bisogno di superare.
Una volta che hai FATTO CHIAREZZA, il passo successivo è capire dove
andare a racimolare il tempo necessario per continuare con profitto il percorso
di studi.
Infatti, qual è il problema principale che ha il mio studente tipo?

Che lavora tanto, a volte tantissimo, ed è quindi molto impegnato.
Questo nella sua testa lo porta a dover superare la paura che aggiungere
un’ulteriore attività gli creerà dei problemi, non sarà fattibile!
“Ho già troppe cose da fare non posso permettermi di aggiungere altra carne
al fuoco”.
Ora, per quanto possa dare fastidio sentirselo dire, il problema vero non è che
hai troppe cose da fare. Questo è l’alibi che ti dai per resistere al cambiamento
e rimanere comodo nelle tue abitudini, anche quando è ormai è evidente che
queste cattive abitudini ti stanno rovinando la vita.
All’inizio non devi aggiungere un’altra attività, devi semplicemente sostituire

quelle attività che non ti servono con delle altre che invece sono più funzionali
ed efficaci.
Premesso che do per scontato che tu abbia “troppe cose da fare”, chiunque
abbia un minimo di ambizione si trova in una situazione del genere (il tempo
è una risorsa finita mentre le attività che puoi svolgere per raggiungere i
tuoi obiettivi sono potenzialmente infinite), il problema vero sul quale devi
concentrarti è che stai lavorando male!
“Eh ma tu cosa ne sai del mio lavoro etc. etc….?” prima che ti metti di traverso,
lascia che ti spieghi cosa intendo per lavorare male:
• Fai delle cose che non dovresti fare.

• Fai delle cose che non dovresti fare TU.
• Ti tocca ripetere più volte la stessa attività perché l’hai fatta male la prima
volta, hai commesso degli errori che ti costringono a rifarla.
• Sei troppo lento nello svolgere alcune attività.
• Non sai dare le priorità.
• Continui a subire delle interruzioni.
• Assegni il lavoro ad un tuo collaboratore e poi ti tocca rifarlo
Devo continuare?
Ti riconosci in qualcuna di queste?
Potrei andare avanti ancora a lungo con gli esempi ma il concetto che voglio
farti passare è che, quando esegui un’analisi accurata di dove va a finire il tuo
tempo, ti renderai conto di quanto tempo sprechi e che, ELIMINANDO ANCHE
UNA SOLA ATTIVITÀ INUTILE, avrai ricavato il tempo che ti servirà per fare
quello che desideri.
Iniziare a recuperare un po’ del tempo sprecato infatti creerà un CIRCOLO

VIRTUOSO*, (Attenzione, leggi questo articolo altrimenti non capisci cosa
significa Q1, Q2, Q3 Q4).
avrai più tempo da dedicare alle attività importanti (in questo caso specifico
lo studio), le attività urgenti inizieranno a calare per via del fatto che non ti
riduci all’ultimo momento, vivrai meno stressato e questo aumenterà la tua
produttività e fiducia di potercela fare.
* Vedi capitolo 11 del mio libro: “La tua mappa per il relax lavorativo”
Una volta creato il tempo che ti serve per studiare puoi passare alla Fase
successiva: trovare dei modi più veloci per fare le cose.
In questa fase ti insegno ad usare le Mappe PRO, una evoluzione delle mappe
mentali inventate da Tony Buzan* per l’apprendimento e che io ho aggiornato
e riadattato in maniera specifica al mondo del lavoro.
Come vedi il problema si può risolvere, ma hai bisogno di una strategia precisa
su cosa fare e sull’ordine in cui farlo!
* Ho creato un eBook GRATUITO in cui insegno ad usare le Mappe Mentali, lo riceverai entro una
decina di giorni dalla tua iscrizione alla Newsletter
Le tattiche per vincere le battaglie!
Solo una volta definita la strategia, puoi iniziare a combattere le tue battaglie.
Ognuno naturalmente ha le sue di battaglie da affrontare e vincere all’inizio.
I sintomi del problema infatti sono uguali per tutti, uscire tardi dall’ufficio,
stress da lavoro, relazioni danneggiate, non veder crescere i figli, etc..
Ma cosa crea il problema dal punto di vista operativo può cambiare a seconda
del tipo di persona che sei, da quello di cui ti occupi e del contesto in cui ti
trovi.
Se sei un imprenditore che non riesce a delegare in maniera efficace,

probabilmente dovrai iniziare a lavorare sul tuo bisogno di CONTROLLO o sulla
SFIDUCIA nei confronti dei tuoi collaboratori.
Se sei un libero professionista che perde un sacco di tempo con clienti che lo
pagano in ritardo, magari sarà meglio iniziare a lavorare sull’identificazione
dei clienti tossici (quelli che non pagano o pagano a babbo morto, quelli che
chiedono continue modifiche agli accordi presi, quelli che chiedono sconti…).
Se sei un manager con un capo che lavora male e che ti fa perdere un sacco
di tempo per i suoi continui cambiamenti di piani, dovrai lavorare sul fare delle
RICHIESTE ed eventualmente esporre dei RECLAMI PRODUTTIVI.
Se nel tuo team perdete un sacco di tempo in riunioni inutili e incomprensioni,

forse sarebbe utile aprire un canale di COMUNICAZIONE diverso, in cui
riusciate a capirvi tra di voi e a collaborare invece che passare il tempo a
scannarvi.
Mi segui?
Le vecchie scuole di Time Management si limitano a darti qualche tattica
legata al procrastinare, il delegare, l’identificazione degli obiettivi, la lista delle

cose da fare, tutte cose utili per carità, ma ormai dovresti aver capito che è un
po’ più complicata di così.
Queste tattiche non funzionano se non sono supportate da una strategia

chiara alla base e se non si tiene in considerazione una cosa che viene troppo
spesso trascurata:
Siamo esseri umani, non robot!
Noi abbiamo delle emozioni…noi siamo fatti di emozioni!
Le nostre decisioni, i nostri stati d’animo, le nostre relazioni dipendono dalle

emozioni che stiamo vivendo.
L’approccio meccanicistico “clicca X e succede Y” non funziona e non può
funzionare se non parte da questo presupposto.
Per lavorare su cosa ti porta a rimandare delle attività, cosa ti impedisce di fare
delle richieste o di dire dei NO, quali problemi affronti nel delegare, cosa porta
problemi nelle relazioni con collaboratori/soci/fornitori, cosa ti porta a subire
costantemente delle interruzioni…hai bisogno di avere delle tattiche che
tengano in considerazione le tue emozioni.
Il piano operativo per risolvere un problema di questo tipo necessita di una

sessione di coaching dedicata e, per i miei studenti lo faccio durante i webinar
dedicati e i Campi Pratica*.
In questo modo lo studente riceve una sessione di coaching personalizzata e

anche tutti gli altri possono imparare dalle esperienze altrui.
* I Campi Pratica sono delle giornate in aula in cui si lavora operativamente su degli argomenti
specifici come DELEGA, PROCRASTINARE, PIANIFICAZIONE, EMOZIONI, FEEDBACK giusto per
citare quelli già svolti
Fai crescere il tuo Arsenale di Armi
Il mondo del lavoro sta diventando sempre più frenetico e competitivo.

Per districarti al giorno d’oggi devi essere una specie di decathleta che eccelle
in un numero svariato di discipline.
Anche solo per ricoprire una posizione manageriale di medio livello, devi
essere in grado di gestire progetti, di prendere decisioni efficaci (e di farlo
velocemente), di saper raccogliere e processare le informazioni (distinguendo
quelle utili da quelle inutili), di comunicare in modo efficace (in modo che sia
chiaro cosa dici e come lo dici).
E se sei un libero professionista o un imprenditore la complessità si accentua

ulteriormente, perché oltre a quanto visto sopra, si aggiunge tutto quello che
serve per mandare avanti la tua attività, il marketing, le vendite e tutto il resto.
Prima si parlava di emozioni, quello che scoprirai è che la vera differenza non
la fanno tanto le competenze tecniche, quanto quelle che vengono chiamate le
Soft Skills.
Le Soft Skills sono quelle competenze “trasversali” che non sono legate ad
una specifica attività ma che toccano molteplici aspetti della vita.
Essere un buon Coach per il tuo team, avere delle doti riconosciute di
Leadership, essere in grado di creare una squadra coesa e motivata, sapersi
adattare alle situazioni, sapersi relazionare gli altri, gestire i conflitti in modo
che non degenerino, avere doti organizzative etc. etc.
È chiaro perché è così difficile essere competitivi nel mondo del lavoro di
oggi? Goleman nel suo Best Seller “Lavorare con Intelligenza Emotiva” cita
una ricerca svolta su 181 ruoli diversi secondo la quale il 67% delle capacità
ritenute essenziali per una prestazione efficace è risultata essere di natura
emotiva. Io non so quanto questi studi siano reali o riadattati appositamente

per supportare la propria tesi, ma l’idea ha perfettamente senso secondo me.
Perché se non possiedi un minimo di empatia, farai fatica a connetterti con

gli altri. E con le persone non hai a che fare solo sul lavoro, hai anche una
famiglia, degli amici...
Se non sai ascoltare e capisci spesso “fischi per fiaschi”, periodicamente ti

tocca risolvere i conflitti dovuti alle incomprensioni, hai presente il classico: “ah
ma io non avevo capito che...”
Vale lo stesso discorso se non sei in grado di comunicare con chiarezza.

Se ogni volta che dici A, i tuoi collaboratori capiscono Z, allora è un bel casino
(piccolo indizio, se passi molto tempo a lamentarti del fatto che gli altri non
capiscono un cazzo, o sei un genio incompreso oppure sei tu che non riesci a
farti capire… mi spiace informarti che di solito è la seconda)!
Se perdi facilmente le staffe, vivrai delle relazioni difficili.

Ovvio che in questo caso le relazioni difficili mica le avrai solo con i colleghi, ne
risentirà anche la tua relazione con il tuo partner, i tuoi figli, i tuoi amici etc.
Se non sei affidabile e in grado di organizzarti, i progetti che segui al lavoro non
saranno gli unici ad andare fuori budget, accadrà poi lo stesso anche quando
ristrutturi casa o prendi degli impegni con tuo figlio e che poi non riesci a
rispettare.
Mi segui?
Se sul lavoro e nella vita ottieni risultati mediocri o risultati eccellenti, se sei
felice o meno, dipende in gran parte dalle soft skills che hai sviluppato!
Ora però ti invito a riflettere su una cosa, sotto trovi un elenco piuttosto
esaustivo delle soft skills più importanti:
-) Capacità di gestire le emozioni

-) Autostima
-) Autocontrollo
-) Senso di Responsabilità
-) Capacità di affrontare gli imprevisti
-) Motivazione
-) Empatia
-) Capacità di comunicare in modo chiaro e convincente.
-) Saper lavorare in Team
-) Capacità di imparare
“che cosa hanno in comune TUTTE le soft skills?”

Pensaci un attimo…
Ci hai pensato?
Esatto, le Soft Skills dipendono tutte dal tuo cervello, da quanto sei in grado di
pensare nella maniera “giusta”.
Se sei una persona responsabile, empatica, che lavora bene in Team, che ha
autocontrollo, che sa affrontare gli imprevisti, che sa gestire le interruzioni,
che sa comunicare in maniera chiara, che rispetta gli impegni etc. etc. dipende
tutto da come funziona la tua testolina.
Anche in questo caso c’è una bella notizia.
La nostra società ci insegna a pensare che nasciamo con doti PRESTABILITE

e IMMUTABILI, sulle quali non si può influire o si può farlo in maniera minima.
È portato/negato per la matematica/le lingue/il disegno etc. etc.

È intelligente ma non si applica.
È pigro, è disordinato etc.
Ma a me viene in mente la frase del più grande coach di basket universitario:

“Ad un giocatore di pallacanestro possiamo insegnare qualsiasi cosa, tranne
che ad essere 2 metri!” (John Wooden)
Fortunatamente l’Intelligenza non è come l’altezza.
Non solo puoi migliorare la tua intelligenza (o meglio le tue intelligenze), ma

è la cosa sulla quale dovresti lavorare di più, perché ogni miglioramento ha
poi una ricaduta positiva su tutto il resto.
Se migliori la tua intelligenza emotiva, sarai più consapevole delle tue capacità,
delle tue emozioni, delle cose che ti vengono bene e di quelle sulle quali devi
migliorare. Se migliori la tua intelligenza sociale, sarai in grado di relazionarti
meglio con gli altri.
Se migliori la tua intelligenza creativa, sarai in grado di trovare soluzioni anche

quando non sembrano essercene... Se migliori la tua intelligenza organizzativa
riuscire a svolgere tue attività in maniera più serena e senza ridursi all’ultimo
momento.
Naturalmente questo genere di miglioramenti hanno effetti benefici a 360°,

su TUTTA la tua vita. Non è che ti relazioni meglio con i colleghi sul lavoro ma
poi a casa picchi moglie e figli. Non è che sul lavoro sei un drago a risolvere i
problemi ma, una volta tornato a casa, ti rincoglionisci e non riesci neanche a
risolvere la settimana enigmistica per bambini. Mi segui?
Potenzialmente, ognuno di noi è intelligente.

Solo che l’intelligenza va allenata. E va allenata nel modo giusto.
Continua ad allenare e migliorare le tue competenze, il tuo arsenale diventerà

sempre più ricco e potente.
TRUE STORY
Cliente: “Eugenio, certo che è un percorso lungo però”
Io: “Si in effetti è un percorso lungo visto che dura tutta la vita…
però vedila come la lettura di un libro, non è importante se il libro ha
1000 pagine, ma quanto è interessante e ti cattura leggerlo”
4. Un passo alla volta si arriva anche in Cina

Ricordi all’inizio cosa mi ha suggerito Jay Abraham?
Rendigli facile iniziare ad ottenere risultati!

Rendigli facile iniziare a lavorare con te!
Ho fatto tesoro dei suoi insegnamenti e in questi ultimi due anni ho lavorato
per andare in questa direzione.
Ho riorganizzato non solo tutto il materiale gratuito che trovi sul blog, ma
ho aggiunto ulteriori contenuti che costituiscono la base che i miei studenti
devono conoscere.
Naturalmente ci sono un paio di ostacoli da superare.
Il primo è che devi partire dal presupposto che la soluzione esiste e quindi devi
aver superato quel senso di rassegnazione generato dall’aver tentato più volte
di risolvere il problema senza riuscirci.
Ma questo non basta, bisogna zittire quella parte di te che ostacola il

cambiamento e che vorrebbe lasciare le cose così come sono, per usare un
termine tecnico bisogna abbandonare la sindrome del “culo pigro”.
Quella tendenza a rimandare le azioni da mettere in campo con la scusa che

questo non è il momento giusto, che hai troppe cose da fare, appena avrò
risolto X allora mi ci metto etc. etc. Questo è solo un modo che il cervello ha di
ingannarti, di farti credere che ti stai prendendo carico del problema anche se
in realtà non lo stai facendo, ricorda che:
POI è fratello gemello di MAI!

Questo report ha esattamente questo scopo, farti capire che se finora non sei
riuscito nel tuo intento non è stata colpa tua, perché prima ti mancavano gli
strumenti.
Ma da ora in poi non hai più scuse, se non fai niente per cambiare la tua
situazione è solo ed esclusivamente responsabilità tua.
Pensaci bene perché il tempo non torna indietro, nessuno ti restituirà le
occasioni che stai perdendo!
Come ripeto allo sfinimento, non c’è una seconda occasione di veder crescere
tuo figlio!
O per riadattare un motto che tanto piace ai BusinessMan.

È vero che Il Tempo è denaro…ma ricorda che il denaro NON è TEMPO!!!
Non lo puoi recuperare, non lo puoi conservare e tutto il resto, ok?
Io voglio che tu non rimanga più vittima di queste trappole, ok?
Ti manderò un vero e proprio corso di Problem Solving via mail, a prescindere

che tu decida o meno di iniziare a lavorare con me, STUDIALO e soprattutto
APPLICALO!
Vedrai che Ti sarà utile.
Pace, Bene e Trigu Meda

Eugenio
5. Link utili per approfondimenti
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Gestione Del Tempo - Tutta La Verità IV Ed

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Tutta la verità sui corsi di Gestione del Tempo

• Patti Chiari…Amicizia Lunga! Pag. 3

• I consigli dell’uomo da 9,4 Miliardi di Dollari Pag. 4

• TRE Fasi per vincere la guerra contro il “Tempo” Pag. 7

• Un passo alla volta si arriva anche in Cina Pag. 23

• Link utili per approfondimenti Pag. 25

1. Patti chiari...Amicizia lunga

Ciao, sono Eugenio Olmetto e, se stai

Voglio però mettere ﬁn da subito le cose in chiaro!

Posso aiutarti a raggiungere il tuo scopo:

abbindolare da promesse mirabolanti in cui tutto è “facile”, “veloce” e “senza

Se invece sei motivato a migliorare la tua vita e a dare un impulso al tuo

2. I consigli dell’uomo da 9,4 Miliardi di Dollari

La risposta che mi ha dato Jay Abraham mi ha lasciato dimmer… di stucco :) !

Questo momento di scetticismo dura giusto un paio d’ore.

Se ci pensi bene però non ha senso ragionare in questo modo!

Quando ti rivolgi ad un professionista del suo calibro, che ha ottenuto

Senza avere la pretesa di spiegare in poche righe quello che lui ci ha

Partire dal signiﬁcato originale della parola CLIENTE, e cioè

Pensa al modo migliore per aiutarlo a risolvere i suoi problemi e a

Se riuscirai a fare questo, nel tempo diventerai per lui PREMINENTE,

E ho studenti che dopo un paio di settimane uscivano già un’ora prima

Ti piace studiare, sei appassionato di “crescita personale” e probabilmente hai

Ma non hanno funzionato, altrimenti non saresti qui!

mettere le basi per risolvere il problema una volta per tutte.

3.TRE Fasi per vincere la guerra contro il “Tempo”

Subisce questa situazione da così tanto tempo ormai da non pensare

In passato ha provato a risolvere il problema, ha frequentato dei corsi

Gigi è il mio cliente tipo.

Sta trascurando la famiglia, vede poco la moglie e si sta perdendo i migliori

La salute lo preoccupa, è sempre più stressato, stanco e nervoso, così non va

In passato ci ha già provato ma non c’è riuscito, nessun risultato signiﬁcativo.

Senza voler tornare su un argomento che ho già affrontato* in altri contesti, le

Queste teorie parlano di come diventare più produttivi ed efﬁcienti, fornendoti

Le tecniche sono corrette, ma da sole, non bastano!

È come se tu dovessi completare un puzzle ma ti mancassero il 90% dei pezzi,

Te lo immagini un alcolista che chiede ad un astemio come si fa a smettere

Io conosco molto bene i problemi di cui ti parlo perché li ho vissuto sulla

E sai qual è la prima scoperta che ho fatto?

Che la “Gestione del Tempo e dello Stress” è un problema molto complesso e,

Il problema, come vedremo più avanti, è quello di avere una Strategia,

“Rendigli facile iniziare ad ottenere risultati.”

Abbandona il paradigma che il cambiamento sarà doloroso e ti porterà della

Ma un vero cambiamento, perché sia realmente sostenibile nel tempo, deve

La seconda buona novella è che ﬁnora stavi perdendo la Guerra, ma adesso

1) Una Strategia per vincere la guerra.

Sei pronto a dare battaglia?

La strategia per vincere la guerra

Immagina di doverti spostare da A ﬁno a B e di avere un bagaglio molto ma

Se devi attraversare il deserto, portare degli scarponi da sci, probabilmente

Per quanto questi esempi possano sembrarti esagerati, questa è la situazione

Le persone passano moltissimo tempo nei quadranti del Babbazzo e dello

L’obiettivo è di aiutare la persona a identiﬁcare con precisione, qual è la sua

1. Dove ti trovi, qual è il tuo punto di partenza!

Quante ore lavori al giorno?

Quante ore vuoi lavorare al giorno?

Il tuo obiettivo è di lavorare di meno o essere più produttivo?

CHIAREZZA su cosa ﬁnora ti ha impedito di raggiungere i tuoi obiettivi, su quali

Infatti, qual è il problema principale che ha il mio studente tipo?

All’inizio non devi aggiungere un’altra attività, devi semplicemente sostituire

• Fai delle cose che non dovresti fare.

Iniziare a recuperare un po’ del tempo sprecato infatti creerà un CIRCOLO

Le tattiche per vincere le battaglie!

Se sei un imprenditore che non riesce a delegare in maniera efﬁcace,

Se nel tuo team perdete un sacco di tempo in riunioni inutili e incomprensioni,