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SIMONE RIGALZA.

è MASSIMO GARAVAGLIA

I primi (fondamentali
10 minuti|perllosteopata
L'indagine differenziale
per un trattamento più sicuro

dll
SIMONE RIGALZA MASSIMO GARAVAGLIA

I primi fondamentali
10 minuti per l'osteopata

L'indagine differenziale
per un trattamento più sicuro

PICCIN

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Indice
PRESENTAZIONE
7.4 Test dei rami toracici è. 000000

PREFAZIONE 7.5 Test delle radici nervose lombari ...


7.6 Irritazioni del SNC

* 00.00.
Test dei nervi craniali 0000000000

Test del | nervo cranico.


ANAMNESI ee rile ae
N. Olfattivo < 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Anamnesi prossima o recente
(motivo del consulto) Test del Il nervo cranico.
sean ni di È è
N. Ottico 0.‘ 0 è © elatororo e è d $ è sé
2.2
0-0 di dì è è
Test del III nervo cranico.
2.3
Sc a N. Oculomotore 73
2.4
parare i 4 Test del IV nervo cranico.
2.5
Re
N. Trocleare 0) RL Serena © È 74
i de

Test del VI nervo cranico.


N. Abducente o so è ee eee 74
INDAGINE DIFFERENZIALE
se è li dà è

17
Test del V nervo cranico.
Indagine differenziale muscol
o- N. Trigemino È © £ s- meet e i è 77
scheletrica LR Me i e LE TERRI 17 Test del VII nervo cranico.
3.2 Indagine differenziale del tessuto
N. Facciale È ® o_o evi ele 80
neurologico o atea è di È de pd 1a 21 Test dell'VIII nervo cranico.
3.3 Indagine differenziale del tessuto N. Vestibolo-Cocleare
cardiovascolare 81
Seta i dè è è d dle 22 7.7.9 Test del IX e X nervo cranico.
3.4 Indagine differenziale del tessuto N. Glossofaringeo e n. Vago e...
respiratorio # Foridle@itcen ie di md è dd 22 7.7.10 Test dell'XI nervo cranico.
3.5 Indagine differenziale del tessuto N. Accessorio spinale
gastro-intestinale © 0 0 0000 0 0 0» 22 7.7.1) Test del XII nervo cranico.
3.6 Indagine differenziale del tessuto N. Ipoglosso
genito-urinario e ginecologico .. . 23
3.7 Red flags e Yellow flags TEST CARDIOVASCOLARI
0000000 23 97
Esame del cuore
ESAME OBIETTIVO
© dele lalla dela srezova 109
000000000 25 Esame del sistema
linfoghiandolare n
TEST POSTURALI 000000000»
RR ITERO O ea 110
5.1 Visione anteriore 0000000000
121
5.2 Visione laterale 000 00080800

5.3 TEST GASTRO-INTESTINALI


000000000 . . 135
10.1 Semeiotica fisica dell'addome . .138
TEST ORTOPEDICI 31
11_
00000000

6.1 TEST GENITO-URINARI


Osservazione 31
I TTT
E GINECOLOGICI CEREA
6.2 Palpazione 31
a LEO 159
è (0 (e oto © e. 0° è è è è è è ‘è ‘e
11.1 Il sistema genito-urinario
6.3 Test di mobilità attiva 31 159
* 0000000» 11.2 Il sistema ginecologico
6.4 Test di mobilità passiva ....... 161
32
6.5 Test specifici è n 12 RED FLAGS E YELLOW FLAGS
0000000 32 . . 169
12.1 Controindicazioni assolute/
TEST NEUROLOGICI . ........ 47 Red flags MIL
12.2
a ER e e .-.169
7.1 Controindicazioni relative/
Disturbo neurologico periferico. . . 48
Yellow flags
7.2 Test neurologici periferici. ..... 49
7.3 Test delle radici nervose cervicali . 50 13_ COMUNICAZIONE EMOTIV
A
7.3.1 IN AMBITO CLINICO
Test del plesso cervicale. ....... . .50 È veda

7.3.2 Test del plesso brachiale ........ 53

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Presentazione

Sin dai primi anni di studio in Medicina e Chirurgia io come la grande maggioranza degli
studenti universitari cercavamo e non con poche difficoltà, come prezioso supporto allo studio,
manuali o libri che concentrassero in forma logica e comprensibile, più di quanto non lo fossero
gli “ufficiali libri di testo”, la medicina clinica, la semeiotica in tutte le sue molteplici applicazioni
specialistiche. Alcuni di questi manuali a dire il vero si trovavano, ma la loro ricerca era alquanto
difficoltosa e solamente in rari casi qualche compagno di studi, parente di Medico, ne poteva
reperire una copia, nella maggior parte dei casi “volumi omaggio” di ormai scomparse case
farmaceutiche, dispensandola come fosse una rarità da collezione... oggi di fatto lo sono.
l'esigenza di una sistematizzazione più completa nasceva dalla necessità che dopo le
cliniche avremmo tutti dovuto affrontare: tutte le materie studiate avrebbero trovato di lì a
poco l’unità necessaria ed obbligata nel momento tanto atteso dell’Esame di Stato che avrebbe
conferito l'abilitazione alla Professione di Medico Chirurgo.
Leggendo questo manuale, apprezzandone caratteristiche ed ambizioni, si riscontra tutto
ciò che un professionista, osteopata o terapista manuale che sia, ha necessità di sapere e di
organizzare nella sua pratica quotidiana ambulatoriale.
Anche per chi abbia già acquisito conoscenze cliniche e di diagnostica differenziale,
per percorsi di studio precedenti, in questo manuale si trovano elementi di valutazione così
sistematici e così ben esemplificati e discussi che sarebbe inopportuno restringere il suo ruolo
all'ambito della “Terapia Manuale” o della “Osteopatia”.
In questo manuale non si trovano infatti soltanto test di valutazione/esclusione vascolare,
neurologica in particolar modo per gli Osteopati ma anche una serie di fondamentali red e
yellow flags che permettono di definire e delimitare l'ambito di intervento dell’osteopata e
soprattutto di chiarire ciò che personalmente ritengo più importante del semplice trattare che
è il sapere “quando” farlo, se e “come” farlo ed anche le modalità con cui eventualmente
inviare il paziente, qualora si riscontrassero segnali specifici di controindicazione relativa o
assoluta, ad uno specialista per le cure e gli accertamenti del caso.
Grazie agli autori di questo manuale, unico nel suo genere, avremo un valido e per nulla
scontato aiuto nell'ottica di quella integrazione di cui da anni mi faccio promotore e che qui
trovo più che degnamente espressa.

ta
Dr. Davide Bongiorno - Medico Chirurgo, Specialista in Chirurgia Generale, Osteopa

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Prefazione

La domanda potrebbe sorgere spontanea: “Perché scrivere un libro sull’approccio clinico,


quando il mestiere dell’osteopata non è quello di stilare diagnosi, ma ricercare le cause
primarie del disequilibrio disfunzionale, trattarle con abili manipolazioni e poi lasciare al
corpo il compito di ricercare una nuova economia, equilibrio e comfort?”.
Questo libro ha una dimensione inevitabilmente esperienziale e non ha certo la
presunzione di gettare le basi di nuove teorie o metodi di indagine clinica attraverso l'esame
obiettivo.
Tenendo sempre ben presente la nostra impossibilità di stabilire alcuna relazione diretta
con la patologia, il fine principale di questo libro è apprendere gli strumenti clinici utilizzati
in campo medico per poter affermare, il più ragionevolmente possibile, che il paziente non
presenti controindicazioni assolute al trattamento osteopatico.
Un secondo scopo di questo lavoro è acquisire, con un metodo veloce ma non per questo
sbrigativo e superficiale, le capacità per poter affermare altrettanto ragionevolmente se
i nostri pazienti presentino controindicazioni a precise tecniche manipolative, ma non
complessivamente al trattamento osteopatico.
Comprendere se un paziente sia definibile come “osteopatico”, senza eccessivi dubbi, ci
permetterà di operare in sicurezza e con maggiore efficacia. Consentirà inoltre di effettuare
tecniche consci delle relative controindicazioni e degli eventuali rischi presenti, ma soprattutto
ci permetterà di acquisire un migliore approccio professionale con il paziente. Ridurre al
è distante
minimo la nostra “pericolosità”, termine troppo spesso sentito pronunciare da chi
dal nostro operato, è il solo obiettivo di questo libro.
con altre realtà europee, ci siamo accorti con il tempo che il nostro
Confrontandoci
di indagine, non
percorso di pura conoscenza dei sintomi e delle patologie, senza un metodo
ci permetteva di trarre conclusioni di indagine differenziale.
di clinica e diagnosi
Finiti gli studi tradizionali di osteopatia, ci siamo iscritti ad un corso
e l'associazione
differenziale condotto in collaborazione con la London School of Osteopathy
A.O.l. ,
inglesi utilizzassero l'indagine clinica per appurare eventuali
Abbiamo compreso come gli
e raccolta dati con estrema
controindicazioni in modo sistematico, conducendo anamnesi
i l o.
precisione in ogni aspetto e per ogni apparato da indagare.
che voglia schematizzare erlordinare
Proposto interamente in italiano sia per lo studente l'eventuale
affrontare con più consapevolezza
le proprie nozioni di fisiopatologia, per poi pratica
che vogliano integrare nella loro già valida
esame obiettivo, sia per colleghi osteopati
un metodo di indagine preciso semplice ed efficace.

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Introduzione

In Italia l’osteopata può effettuare un'indagine differenziale sul paziente solo ai fini di accertarsi
che lo stesso sia idoneo a ricevere un trattamento manipolativo. Occorre approcciarsi al paziente
in modo complementare ad altre figure professionali, per permetterci di dialogare con medici e
fisioterapisti tramite un linguaggio comune e sempre più chiaro rispettando ciascuno il proprio
ruolo.
Il lavoro esperienziale che proporremo e che ci potrà accompagnare nella nostra professione
da osteopati sarà il seguente: in principio tratteremo approfonditamente la fase anamnestica.
Spiegheremo l’importanza e l'utilità che rappresenta per noi operatori la conduzione e l'ordine
con il quale sceglieremo ogni domanda.
Programmeremo l’anamnesi in base al motivo del consulto qualsiasi sia la zona, l'apparato o
il sistema coinvolto con il sintomo riportato dal paziente al suo primo incontro nel nostro studio.
Il secondo processo di indagine che tratteremo sarà l'esame obiettivo in tutte le sue quattro
fasi: ispezione, palpazione, percussione e auscultazione.
Attraverso una più completa ed esaustiva scelta di manovre descritte e illustrate, ci
impegneremo a rivelare e verificare la presenza di una deviazione dalla condizione di normalità
fisiologica.
Approfondiremo inoltre la clinica ortopedica, neurologica, cardiovascolare, respiratoria,
gastro-intestinale e genito-urinaria. Sempre consci di non poterci mai sostituire alle figure
professionali specializzate per tali apparati, il fine di questo lavoro permane unicamente quello
di non manipolare o creare eventuali danni a ciò che non è di nostra competenza. Il lavoro
avrà fine nel momento in cui potremo sentirci “liberi” di intraprendere la nostra professione da
osteopati, riducendo al minimo il rischio di incontrare una patologia al di sotto delle nostre mani.
In un capitolo finale spiegheremo l’importanza del non sottovalutare la comunicazione.
La modalità con la quale sapremo condurre verbalmente ed emotivamente questo lavoro,
dall’anamnesi fino alla manipolazione finale, è un'abilità che dal nostro punto di vista diventa
imprescindibile per una buona riuscita nelle situazioni d'aiuto che proponiamo anche attraverso
sedute osteopatiche.

“Insegnare agli occhi ad osservare,


alle dita a palpare e alle orecchie a sentire”
William Osler

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Scheda di valutazione
CAPITOLO 1
rTT._TTT_ To ECC SONE SISSI SI

Quando si riceve un paziente occorre comu- Successivamente chiederemo il nome e


nicare il nostro nome e la nostra professio- cognome del paziente con la data di na-
ne. Ad alcuni pazienti che potrebbero non scita*, questo ci servirà per iniziare a rac-
conoscere l’osteopatia è necessario chiari- cogliere informazioni preziose e per for-
re che non siamo né medici né fisioterapi- mulare diverse ipotesi; es. sarà differente
sti. Scriveremo sulla nostra scheda la data: trattare una donna di 30 anni rispetto ad
questo ci permetterà di definire nel tempo una di 60 anni.
la progressione cronologica del trattamento. In seguito chiederemo la tipologia di im-
piego, se pratica sport o se ha degli hobby,
lo stato civile, se ha figli e quanti. Queste
informazioni ci serviranno a capire lo stile
Tabella 1 di vita del nostro paziente, ad esempio se è
* Potrebbe essere necessario sostituire il nome un individuo attivo o sedentario, se effettua
e cognome del paziente con un codice alfa- un lavoro seduto per 8 ore consecutive, se
numerico per la salvaguardia della privacy. solleva pesi importanti, se fa maratone o
nuoto, se invece fa giardinaggio oppure se
è pensionato, se è sposato, single o divor-
ziato. Questi fattori di tipo psicosociale pos-
Scheda di valutazione sono influenzare la situazione del paziente,
pertanto è utile raccoglierli e integrarli nel
nostro ragionamento clinico. Inoltre in que-
Nome: sto primo approccio con il paziente si può
scegliere di scrivere il medico referente così
Cognome: da poterlo consultare in caso di necessità
per un confronto.
Età:

Lavoro:

Stato civile:

Sport / Hobbies:

Osteopata:

Nome medico curante:

Numero tel: Tabella 1

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Anamnesi
CAPITOLO 2
= =rSNc = 5 SSSSE SANS
METTToTTT====="TTr=metro—‘V-

L’ANAMNESI SI DIVIDE IN PIÙ PARTI:


- Anamnesi personale
- Anamnesi familiare

l'’anamnesi personale si divide in anamnesi prossima e anamnesi remota.


l'anamnesi prossima, definita anche recente, riguarda il disturbo per cui il paziente
consulta l'osteopata: è il cosiddetto motivo del consulto. Tra l'anamnesi prossima e
quella remota è necessario indagare i vari apparati del paziente che siano in diretta
relazione anatomico-funzionale con il motivo del consulto o appartenenti a manifestazioni
avvenute precedentemente ad esso. L’anamnesi remota consiste nell'indagine cronologica
e ordinata delle malattie, malori, traumi, interventi chirurgici subiti dal paziente nel
passato, includendo malattie infettive, disturbi recidivi, con manifestazioni a distanza
che potrebbero essere responsabili della sintomatologia attuale del paziente. l’anamnesi
familiare consiste nell'indagine cronologica e ordinata delle malattie sofferte dai familiari
del paziente, includendo le sue personali abitudini alimentari e sociali.

2.1 Anamnesi prossima o recente | Motivo del consulto


La consapevolezza con la quale si attuano le prime domande in questa fase di indagine è
di fondamentale importanza. La scelta delle specifiche domande permetterà di ottenere
risposte chiarificatrici. Ad ogni sintomo del paziente corrispondono ipotesi di lesioni a
differenti tessuti; infatti certi movimenti o azioni implicano stress di vari distretti. Sarà in un
secondo momento l'esame obiettivo ad avvalorare la presenza o meno di una possibile
controindicazione assoluta la o relativa Î > al trattamento osteopatico.

1. Prima domanda da effettuare:

Qual è il motivo del consulto?


Dove si trova il disturbo, in quale zona del corpo e se può indicarcelo.
In questa prima domanda è più importante comprendere la localizzazione del dolore, causa
del consulto, che annotare la sintomatologia riferita dal paziente. Non dobbiamo fermarci
alle parole: “Ho la lombalgia” oppure “Ho l'epicondilite”; occorre farci indicare il punto o
l'area esatta della sofferenza. Questa priorità nel localizzare il motivo del consulto, avviene
perché il paziente ha il diritto di non sapere correttamente i nomi delle regioni anatomiche;
es. spesso vi sono pazienti che riferiscono dolore cervicale indicando la regione interscapolare
oppure lamentano una sofferenza renale indicando la regione sacro-iliaca.

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da effettuare:
2. Seconda domanda

l |
Ha irradiazione?
esto dolore èè lo localizzato In un unico
unj PUN,
. a a comprendere se q QU
aiut , chiedo
Questa domanda
| paz ien te ind ica un dolore nel tratto cervicale
presenta un suo percorso. Es. sel in reg ion e craniale, Oppure verso
®
so l'al to qui ndi
remo se presenta un decorso ver continueremo chiedendo;
o ent ram bi. Qua lor a la risp!posta fosse affermativa,
superiore o.
aghi, debolezza, formicoli
tipo di irradiazione: sensazione di
o:
IRLSe compromissione del passaggi
Questi sintomi indicano una possibil
neurologico, es. in seguito ad un ernia discale con com
pressione radicolare;
-
d opera di muscoli o altre strutture.
- vascolare, es. per compressione arteriosa a
l Si
Gli stessi sintomi potrebbero essere provocati da:
di debolezza con
patologia sistemica, quando l’irradiazione è bilaterale in presenza
cause mediche quali sclerosi multipla, malattia reumatologica, artrosi o diabete;
assunzione di differenti farmaci appartenenti a diverse categorie come anestetici, an.
tiepilettici, antibiotici e sedativi.

3. Terza domanda da effettuare:

Qual è il carattere del dolore?


Descrivere con un aggettivo il carattere del dolore aiuta a sviluppare un ragionamento per
iniziare a comprendere quale struttura anatomica è più responsabile del motivo del consulto.
È necessario indagare il dolore con i seguenti aggettivi.

— SE È FORTE E ACUTO
Questo è tipo di dolore è in genere riferito per compressione delle terminazioni nervose. l
dolore causato da un'alterazione temporanea della trasmissione del tessuto neurologico.
La caratteristica di questo dolore è che, una volta terminata la compressione
che grava sul
nervo, la sintomatologia verrà a cessare. È in genere riferito
per disfunzioni discali come

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ANAMNESI PROSSIMA O RECENTE 5

Questo sintomo può essere causato anche da disfunzioni o infiammazioni viscerali. Que-
sta sensazione, se associata alla colonna vertebrale e in presenza di irradiazione, può essere
riconducibile ad un'ernia discale con interessamento della radice nervosa. In “uso caso l’ir-
radiazione seguirà il percorso della radice compressa. Se il sintomo trafittivo è associato alla
zona addominale nell'ipocondrio di destra può essere causato da calcolosi della colecisti con
irradiazione sul percorso del coledoco, oppure potrebbe verificarsi un'irradiazione per altre vie
sensitive viscerali conseguenti all'ostruzione colecistica. Qualora la zona del sintomo trafittivo
fosse nell’epigastrio, mesogastrio o ipocondrio di sinistra la causa potrebbe essere riconduci-
bile ad ulcere gastriche o duodenali. In casi gravi di ulcere perforate si potrebbe verificare un
dolore riferito tra xifoide ed ombelico nell’area di proiezione del piloro. Nella zona addomina-
le qualora fosse presente oltre al dolore trafittivo un segno clinico quale sangue occulto nelle
feci, la causa potrebbe essere riconducibile nuovamente ad ulcera perforata o rappresentare
disfunzioni pancreatiche. Qualora la zona fosse posteriore appartenente alla regione lombare
con una irradiazione sul percorso degli ureteri, la sensazione di dolore trafittivo potrebbe es-
sere causata da una patologia renale.

- SE È RIGIDO
Le cause più comuni di questo carattere del dolore sono da ricercarsi in ambito muscolo-

scheletrico. Quest'ultimo ha la caratteristica di non presentare irradiazione e sarà oggettivato


dall'esame obiettivo.

- SE È PULSANTE
Questa caratteristica indica generalmente una disfunzione di natura vascolare; se questo
toracica profonda (si-
disturbo pulsante è presente in zona lombare, addominale, dorsale,
forte e acuto potrebbe essere
mile ad una lombalgia o dorsalgia) associato ad un carattere
o toracica.
causato da un aneurisma dell'aorta addominale
cervicale associato ad uno o più sintomi
Se questo disturbo pulsante è presente in zona po-
rigidità nucale, nausea e vomito,
quali: cefalee, disturbi visivi, debolezza, parestesie,
vertebrale, dell'arteria carotidea o da un
trebbe essere causato da disfunzioni dell'arteria
aneurisma cerebrale. essere
in zona superficiale potrebbe
Il dolore pulsante, ma con intensità meno rilevante avvertita in zona
attribuibile alla presenza divene varicose. Questa caratteristica pulsante
riferirsi a tromboflebite o flebotrombosi.
profonda soprattutto agli arti inferiori, potrebbe con
essere riferita nella claudicatio intermittens
La caratteristica del dolore pulsante può l
per brevi tratti di deambulazione.
conseguente camminata invalidante anche anch esso
del tessuto vascolare, può presentare
Il dolore pulsante, provocato da lesione può seguire
irradiato con ulteriore sintomo di parestesia. Questa irradiazione
un percorso
il decorso delle vie vascolari.

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6 CAPITOLO 2 + ANAMNESI

-— SEÈ URENTE
x sadica
Il dolore urente o bruciante indica È o st ato infiammatorio, dove saranno pre.
in Re re: striundio lesa.
senti i segni e sintomi di rubor, tumor, calor, do capsulafi faccetiatia articolo
Questo carattere può interessare strutture legamentose, cap 'è sa . ari
e in ultimo, anche se meno frequentemente, può RETE la RE ria Se il
dolore urente è riferito in zona epigastrica ° eeeieno e, sa sali adibze coslore RI
gastroesofageo e si manifesta per la maggior parte del ° vo spia, Sovanogniti d
giornata, inoltre può accompagnare la condizione dell
VecAre ia . ni chetia e alla
condizione di dolore trafittivo.
Con ulcera peptica si indicano disfunzioni che in eressano
la zona gastrica, duodenale o la parte terminale dell'esofago.

— SE È EROSIVO E PROFONDO i
Il paziente riferisce questo carattere, descrivendo la sensazione come se una
parte del pro-
prio corpo venisse “scavata” o “rosicchiata”. Il dolore erosivo se riferito di nola,
nella zona
addominale dopo alcune ore che il paziente si è coricato, potre
bbe indicare un ulcera ad-
dominale dell'intestino. Lo stesso sintomo se riferito alla regione verte
brale e il dolore non
si risolvesse con antidolorifici o farmaci specifici, potrebbe
indicare una possibile neoplasia.
- SE È CRAMPIFORME
Il dolore crampiforme potrebbe essere provocat
o dallo stiramento o distensione del peri-
toneo e del mesentere. Questo dolore cara
tterizza la sindrome del colon irritabile
sente nelle situazioni di costipazione o è pre-
e, se manifestato in maniera più inte
sintomo di appe ndicite, diverticolite o mal attie inf nsa, può essere
iammatorie croniche dell'int
estino.
- SEÈ GONFIO

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ANAMNESI PROSSIMA O RECENTE 7

4. Quarta domanda da effettuare:

Quando è insorto il motivo del consulto? È presente una causa riconosciuta?

Dobbiamo chiedere al paziente quando si è presentato il dolore per la prima volta e se crede
o riconosce vi sia stata una causa scatenante. Indagheremo l'origine dell'evento scatenan-
te come ad esempio un trauma da sforzo o da stress, includendo: cadute, colpi, incidenti,
fattori psicosociali, ambientali e alimentari. Se il paziente non riesce a collegare il motivo
del consulto ad un evento scatenante, possiamo ipotizzare una causa di natura insidiosa,
evolutasi nel tempo e cronicizzata. In tal caso occorre indagare come si è sviluppato il dolore
nel tempo ovvero se è peggiorato o migliorato.

5. Quinta domanda da effettuare:

Qual è la frequenza con cui si presenta? Vi è un momento della giornata in cui il


sintomo è più evidente?

Dobbiamo chiedere al paziente quando si presenta il sintomo nell'arco della giornata, ri-
portando su un grafico la situazione giornaliera dell'andamento della comparsa del dolore
con le seguenti interpretazioni: se il sintomo compare alla mattina forte e intenso, può
essere causato da disfunzioni discali, muscolari, vascolari; se il sintomo compare sempre la
mattina e permane per più ore potrebbe rappresentare una malattia reumatologica. Se il
sintomo si presenta con il movimento, potrebbe rappresentare una sofferenza faccettaria,
capsulare, legamentosa o muscolare. Se il sintomo si presenta soprattutto la sera, dopo
una giornata in movimento, potrebbe dipendere da una disfunzione del disco interverte-
brale.

Motivo del consulto:


v
- A FREQUENZA DEL DOLORE
Dove sente il dolore: -
Ai

Irradiazioni: |
|
Carattere del dolore: î
ci
Quando è comparso: Ha Sera

Causa del dolore:

Tahalln 2

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8 CAPITOLO 2 * ANAMNESI!

6. Sesta domanda da effettuare:

e fatt ori lenitivi?


Esistono fattori aggravanti
indagine di
à d'essere più precisi riguardo all'ipotesi di
Questa domanda ci permetter i i
Iffe,
i
renziale sul motivo del consulto. agare riguardo 0 faiattori
nch ere mo di seg uit o le pri nci pa li situazioni giornaliere da ind
Ele I

aggravanti o lenitivi:
portando pesi;
rimanendo in piedi a lungo;
con movimenti di inclinazione;
quando si lava i denti;
le scarpe;
quando indossa i calzini o si allaccia
o starnutisce 0 tossisce;
quando in bagno ponza oppure quand
dalla sedia;
quando esce dall'auto oppure si alza
trovare posizione confortevole;
se quando è a letto non riesce a
arsi sempre da un lato (decubito late.
se quando è a letto diminuisce o deve posizion
rale);
zona del sintomo.
con il caldo o il freddo diretti sulla

RAZIONALE:
situazioni che aggravano la sintomatolo-
portare pesi o rimanere a lun go in piedi sono
ver ticale tra i corpi vertebrali e i dischi;
gia discale, aumentando la pressione sindrome
se il sintomo si aggrava in inclinazione, può significare una
nei movimenti
faccettaria o una disfunzione muscolare come
ad esempio uno stiramen to. In questo
le faccette artico lari delle rispettive vert
ebre sono indotte a
movimento di inclinazione
medesimo sintomo legato °
un avvicinamento e se infiammate producono dolore. Il
l o stirato;
movimento di inclinazione potrebbe essere prodotto da un musco riv-
nda inere nte all’aggr avam ento del dolor e duran te i I lavarsi i denti,
con la doma
gradi di flessione della colonno:
sciamo a comprendere se il dolore si attiva nei primi
e si manifesterà come trafittivo 5°
In presenza di prolasso discale o discopatia il dolor
no alla posizione eretto:
nella fase di flessione (nel lavarsi i denti) sia nella fase di ritor
colin!"
e durante l'indossare i flessio
nte all’aggravamento del sedolor
con la domanda inereriusc il dolor e si attiva con una n®
allacciarsi le scarpe, iamo a comprendere
eremo alla presenza di disturb! n
significativa della colonna. Tale situazione la relazion la caratteristico d'esse!
gamentosi, capsu lari o muscolari, in questo caso il dolore avrà
urente e/o rigido; Jass®
sen do o sta rnu ten do pot reb be riv ela re UN pro
se il dolore si aggrava ponzando, tos
discale, ernie addominali o inguinali;

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ANAMNESI PROSSIMA O RECENTE 9

- se il paziente afferma che il dolore si aggrava nei movimenti effettuati per entrare o
uscire dall'auto oppure per alzarsi da una sedia, potrebbe significare che l'estensio-
ne è il movimento meno tollerato. In tutti questi movimenti le faccette articolari delle
vertebre lombari vengono indotte ad uno scivolamento e compressione sul loro piano
fisiologico parasagittale, che se infiammate produrranno un dolore urente. Altri distur-
bi responsabili nel provocare dolore acuto all'estensione sono le instabilità vertebrali
come la spondilolistesi e la spondilolisi;
- seil paziente riferisce che in posizione supina non riesce a trovare sollievo ed è costret-
to a continui movimenti antalgici, potrebbe trattarsi di spondiloartrosi o di un disturbo
infiammatorio legamentoso;
- se il paziente trova sollievo sdraiato quindi a riposo in decubito supino potrebbe trat-
tarsi di un disturbo a carico del disco intervertebrale. Se il paziente trova sollievo in
decubito laterale, possiamo ipotizzare che la disfunzione sia situata al lato opposto a
quello di appoggio: ad esempio, potrebbe riferirsi ad una infiammazione a carico della
spalla o della sacro-iliaca;
- il calore è un fattore alleviante il sintomo per disfunzioni viscerali crampiformi o per
tensioni muscolari come esiti di contrattura. Lo stesso fattore diventa aggravante se
applicato alla regione con conclamata infiammazione o infezione;
- ilghiaccio o il freddo sono frequentemente un fattore alleviante per i sintomi prodotti
dalle infiammazioni e per i traumi acuti. Lo stesso fattore diventa aggravante se appli-
cato alle regioni con contratture muscolari.

FATTORI FATTORI
AGGRAVANTI LENITIVI

Tabella 3

Tutti questi fattori sono da considerarsi a scopo esemplificativo. Questo schema serve
da modello, non solo per le strutture vertebrali prese da noi in esame, ma è anche
riproducibile a tutte le articolazioni del corpo. La conoscenza della fisiologia ci permetterà
di formulare nuove domande più comprensibili per il paziente, riferendoci a gesti quotidiani
che possono evocare il dolore riferito in anamnesi come motivo del consulto.

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AMNES!
10 CAPITOLO 2 * AN

da effettuare:
7. Settima domanda
2?
ss at o lo st esso SIN; tomo:
pa
ÈÈ già comparso in
sia un pr oblema recidivante, se sa Si
; me si sia n dÎà |
Con questa domanda dobbiamo pi si nella prima comparsa e co
to,
presentato nella stessa Zona, quer lio la natura del sintomo, ad es Sol
@ compren dere meg
mandando se è già stato
e .
Queste domande ci aiuteranno
i iu eguire mo do
Proseg
0 recidivante. Tot.
classificarlo come sporadico. i a
li risultati.
tato in passato, da quale figura professionale tinti

e:
8. Ottava domanda da effettuar
o consultato qualche medico?
Ha effettuato indagini strumentali
. i È

fatta una diagnosi, se sono stati prescritti farmaci o esami i


Occorre indagare se è già stata del consulto.
ttuato terapie pe r il motivo
diagnostici e se ha già effe

INDAGINE DEL SINTOMO: GENERALITÀ DEL MEDICO:


DIAGNOSI MEDICA: ESAMI DIAGNOSTICI:

FARMACI:

Tabella 4

2.2 Anamnesi degli apparati


La fase de IE prestando attenzione in maniera specifica agli altri apparati.
D . . i
L

conidiiona RESI di domande dettagliate per rilevare eventuale deviazione dalla


a gica. Proporremo domande con lo scopo di evidenziare possibili controin”
icazioni assolute o relative ad un trattamento osteopatico

IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE

+ urbi al tr atto cardiovascolare


Eventuali disfunzioni o disturbi i possono essere indagati i chiede”
chiede”

1. Se il paziente ha contemporaneament
— dolore con sensazione di stretta al petto; al
È
- sofferenza al braccio sinistro talvolta
i
esteest:s
sensazione di una morsa sull’emi
i ac
-f cia sins ira.
ist o ui I

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ANAMNESI DEGLI APPARATI 11

2. Se il paziente ha dolore al torace e la sensazione di percepire il proprio battito


cardiaco troppo forte.
Qualora una o più risposte fossero positive, continueremo la fase anamnestica con do-
mande più specifiche chiedendo:
se si presenta dopo aver fatto esercizio fisico;
se si presenta dopo aver mangiato;
- se si presenta dopo essere stato esposto al freddo;
- se si presenta da seduto o a totale riposo.

3. Se il paziente ha mai avuto sincopi, quindi se è mai svenuto.


4. Se il paziente ha avuto arti che si gonfiano e/o dolenti.
5. Se il paziente ha mai avuto episodi di zoppia, claudicatio intermittens.
6. Se il paziente ha dolore ad una o entrambe le gambe, se questo dolore diminuisce
con gli arti sollevati o peggiora con il caldo.

La risposta positiva ad una o più domande richiederà un approfondimento clinico attra-


verso un esame obiettivo riportato al capitolo 8 che aiuterà noi operatori a comprendere
la presenza di eventuali controindicazioni.

IL SISTEMA RESPIRATORIO

Eventuali disfunzioni o disturbi al tratto respiratorio possono essere indagati chiedendo:

1. Se il paziente ha una sensazione di affanno, respiro corto, mancanza d’aria e se


queste condizioni compaiono anche dopo un semplice sforzo.
2. Se il paziente ha asma e sibili.
3. Se il paziente ha mani e/o piedi freddi.
4. Se il paziente ha dolore al petto.
5. Se il paziente ha tosse produttiva con sudorazione notturna.

La risposta positiva ad una o più domande richiederà un approfondimento clinico attra-


verso un esame obiettivo riportato al capitolo 9 che aiuterà noi operatori a comprendere
la presenza di eventuali controindicazioni.

IL SISTEMA GASTRO-INTESTINALE

Eventuali disfunzioni o disturbi al tratto gastro-intestinale possono essere indagati chie-


dendo: i

1. Se il paziente ha difficoltà a deglutire liquidi o cibi solidi.


2. Se il paziente soffre di bruciore e/o dolore nella regione retrosternale, epigastrica
i dell’ap-
o allo stomaco, se presenta nausea, vomito, indigestioni e cambiament
petito.

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iame nti ; nell
Ù e sue udinoi da
abittand qua ali » OVvero "i
intestin
paziente ha notato camb ia
3. Se il
© diarrea, anno quanto tempoe in
sono insorti episodi di costipazione è i
can ni
vale modalità: e dene.
pres enta stiti chezz a ovve ro emis sion i di feci scarse, asciutte, poco frequenti
_ se

ralmente in modo difficoltoso; ; di feci con minor consistenza e con
MaQggio
rea ovve ro emis sion re
- se presenta diar
frequenza; i
(ret torr agia e enterorragia).
- se presenta sangue nelle feci

di sanguinamento dall’ano con o senza pre.


È presente una classificazione della tipologia
Lu a.
senza di feci:
ue diger ito di colore nero
- in presenza di melena, che è l'emissione tramite le feci di sang
radice della lingua, dell'e.
simile a fondo di caffè, il sanguinamento avviene a livello della
sofago, dello stomaco o del duodeno;
averso le feci, il
- in presenza di enterorragia, che è l'emissione di sangue rosso Scuro attr
digiunale, angolo di Trau be e la metà
sanguinamento avviene tra la flessura duodeno-
destra del colon e intestino tenue;
averso l’ano, il san-
- in presenza di rettorragia, che è l'emissione di sangue rosso vivo attr
guinamento avviene tra colon e retto.

annotando il quadrante e il carattere di


4. Se il paziente ha dolore addominale
dolore che presenta.

La risposta positiva ad una o più domande richiederà un approfondimento clinico attra-


verso un esame obiettivo riportato al capitolo 10 che aiuterà noi operatori a comprendere
la presenza di eventuali controindicazioni.

IL SISTEMA GENITO-URINARIO

Eventuali disfunzioni o disturbi al tratto genito-urinario possono essere indagati chieden-


do:

1. Se il paziente ha notato una modifica del suo abituale flusso, dell’odore © del
colore delle urine. '
Qualora fossero positivi uno
più ‘D; o piùiù didi questi È fattori con i m amnes
ica
fica ©0 c0N
domande più specifiche: finueremo la fase an
se a causa dello stimolo
i si i alza spesso la notte per andare ad urinare, quante volte, 58 ° È
ha avu i "nzion©
Il minzione
presente sangue nelle urine e se di I p perdi
to episodi rdita del controllo de a
(uomo) se ha mai ; avuto »infezioni all
-
7
sehaavuto calcoli renali, se ha dolor
prostata è tetti da
vIsohita].se ha mai avoto cat
. - e nella regione i i o alla dodie
sima costola e se è presente sangue nelle via
pei ne
i o
ver La risposta positiva‘a adae una © più domande richieder linico ot!"
erso un esame obbiettivo riportato al a » un approfondimento € nder®
s . capit
la presenza di eventuali controindicazioni. olo 11 che aiut

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DEGLI APPARATI 13
ANAMNESI

IL SISTEMA GINECOLOGICO

Ad una donna sotto i 45 anni chiederemo:

1. Se la paziente ha mai avuto gravidanze, quante ne ha avute e con che tipo di parti.
Il parto rappresenta un evento fisiologico naturale che potrebbe in alcuni casi presentare
per la donna conseguenze traumatiche legate ai cambiamenti avvenuti durante la gestazio-
ne e il travaglio. Occorre quindi correlare in modo cronologico il motivo del consulto con il
parto avvenuto, considerando l'eventuale relazione tra essi.

2. Seil ciclo mestruale è presente e se è regolare rispetto al suo stato abituale.


Queste domande ci aiutano a comprendere se sono avvenuti dei cambiamenti ormonali
importanti tali da modificare la durata o la quantità del flusso. Chiederemo alla paziente
se correlato al ciclo mestruale sia presente un dolore addominale o lombare e relazionan-
dolo in senso temporale con il motivo del consulto.

Ad una donna sopra i 45 anni chiederemo:


1. Sehailciclo o è in menopausa.

Ad una donna che ha passato i 50 anni chiederemo:


1. Seèinmenopausao se ha riscontrato delle perdite.

Una donna in menopausa è in uno stato che può provocare una serie di mutamenti che
riguardano aspetti trofici, metabolici, sessuali e psicologici con una serie di manifestazioni
emotive che variano a seconda della persona. Occorre utilizzare una certa precauzione nel
linguaggio quando si affrontano questi argomenti. Il rischio è quello di alterare lo stato d'u-
more della nostra paziente, che riceverà domande precise e utili per noi quanto spiacevoli per
lei in questa fase della vita.

La risposta positiva ad una o più domande richiederà un approfondimento clinico attra-


verso un esame obiettivo riportato al capitolo 11 che aiuterà noi operatori a comprendere la
presenza di eventuali controindicazioni.

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2 ANAMNES! ll
14 CAPITOLO

NEUROLOGICO ql
IL SISTEMA
ap pa ra ti è ne cessario effedettl uare
n cono
di an am ne si degli tr a mo ti vo Ult o &
co mp le ta re la nostra parte en zi ar e una relazion e
Per no aiutare ad
ev id
i
domande che ci
possa
p o s s i a m o indagarli ch
rale
sistema neurolog
ico centrale.
bi de l si st em 0 nervoso cent ‘eden.
zioni © di st ur
Eventuali disfun ve rtigini, emicrani ’
e, cef alee
o Perdita
iche , ic tu s,
e is ch e m a ll a se ns ib il it à
do:
subito pato
log i d ella forz e de
se il paziente ha o vi si vo , alterazione
urbi del camp clinico att
di equilibrio, dist profondimento
ederà un ap
t x .
ra.
.
7 }
|

La risposta
it

obietti vo ripo
rtato al cap!
verso un esame cazi oni.
en za di ev en tu a li controindi
la pres

p a r t e n o n d a l la lingua
ne
“La comunicazio e a s c o ltano”
le or e c c h i e c h
che parla ma dal

rati
Anamnesi degli appa

-URINARI O E
SISTEMA GENITO
SISTEMA RESPIRATORIO: SISTEMA GINECOLOGICO
:

SISTEMA CARDIOVASCOLARE:

: SISTEMA NEUROLOGICO:
SISTEMA GASTRO-INTESTINALE

gobel!

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STATO DI SALUTE GENERALE 15

2.3 Stato di salute generale


Per indagare lo stato di salute generale
chiederemo:
Il peso è costante, in aumento o in diminuzio
ne?

Qualora Mi fosse una significativa variazione di peso chiederemo al pazient


e quali siano i
tempi di perdita o aumento e come giudica il suo stato di salute generale (es. in riferimento
alla qualità del sonno). Dobbiamo comprendere se l'eventuale modifica di peso o di sonno sia
legata al motivo del consulto in senso temporale. La forte diminuzione di peso
in breve tempo
potrebbe essere indice di: ipertiroidismo, disturbi pancreatici, neoplasie. Se il
calo ponderale è
repentino e significativo, occorre inviare il paziente al proprio medico, che valuterà con mag-
gior capacità professionale la causa del disturbo. L'aumento del peso può essere correlato a
ipotiroidismo o turbe delle abitudini alimentari.

Stato di PESO:
salute generale: * Costante
e Aumento
e Diminuzione

Tabella 6

2.4 Anamnesi remota

In questo capitolo effettueremo un'indagine cronologica e ordinata dei disturbi avvenuti prima
o contemporaneamente al motivo del consulto.
Per indagare gli eventi remoti chiederemo:

i
1. SEIL PAZIENTE HA SUBITO INTERVENTI CHIRURGICI
o ricoveri
Dobbiamo conoscere se il paziente ha subito interventi di qualsiasi tipo, degenze
utile per rile-
ospedalieri, indicando quando sono avvenuti e con quali esiti. La domanda è
vare la presenza di protesi e cicatrici. La presenza di protesi rappresentano una controindica-
colazione coinvolta.
zione relativa al trattamento osteopatico strutturale diretto all’arti

ONTRATTO MALATTIE NELLA SUA VITA E


NE È AFFETTO TUTTORA
. l'effetto dell . eventuale npa-
li
leon i ta domanda è p oter analizzare attentamente :
reumatiche, infezioni,
malattie
Maratea ques Int eressa quindi includere
tologia sul motivo del consulto.
malattie metaboliche o endocrine.

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ES!
E
16 CAPITO
LO 2 * ANAMN

TR; AUM! sa anti avvenuti pri


: e traumi import
INCIDENTI O Prima del 1
avvenute ed esiti.
e
tu g
re o a
anlno tain
recideil ntPei"! stradodoliin cui sono
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cono scere n irgf
Gebpia ' o.
motivo del consu!to. 1° AL! uti prima d |
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INDAGIN! ST avvenuti
esa"! effettuati
indagini e gli
EIER
li RAco AE ereHA SOL
da
Dobbiamo no sc
consulto.

remota
Anamnesi

INTERVENTI:

MALATTIE:

:
INCIDENTI E TRAUMI

ALA iii
ESAMI DIAGNOSTICI:
Tabella 7

2.5 Anamnesi familiare


fam ili ari del paz ien te, inc lud endo le sue personali abitu-
te dai
Per indagare sulle malattie soffer
ederemo:
dini alimentari e sociali, chi ogi che , met abo lic he, vasc olar i, ipert ensio-
logie neu rol
- se esistono nella sua famiglia casi di pato
ne arteriosa, cefalee o altre malattie; presenta allergie © intolleran
Ze;
are, se
se il paziente osserva un regime alimentare particol
o sostanze stupefacenti.
se il paziente è un fumatore, se consuma abitualmente alcool

Anamnesi familiare

Tobello

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Indagine differenziale
CAPITOLO 3
n " "— e. _GGrGGi

i sulla base delle


lavo ro pro seg ue stil ando una serie di ipotesi di indagini differenzial
Il nost ro quenza
suo cara tter e, alla pre sen za di eventuali irradiazioni, alla sua fre
dalle informazioni utili ricavate dall'anamnesi
zone del dolore, del
nell’insorgere, ai fattori aggravanti e lenitivi, e utate o confermate
di indagine differenziale in seguito verranno conf
remota. Queste ipotesi ttiv
attraverso l'esame obie o e test specifici.
re scritte e suddivise in due ipotesi.
Le considerazioni sull’'indagine differenziale dovranno esse
che defi-
esi ins eri rem o quel le che con tengono controindicazioni assolute
Come prime ipot te il tratta mento osteopatico.
niremo Red flags |, le quali precluderanno interamen tive che de-
ins eri rem o quelle che con tengono controindicazioni rela
Come seconda ipotesi mente il trattamento osteopatico,
low
finiremo Yelteraflags |, le quali non precluderanno intera
ma ne limi nno la zona di trattamento e/o l'utilizzo di alcune tecniche manipolative.
ci specifici ci permetterannorsidi definirenamcon chiarezza se le
l'es ame obie ttiv o ei testzialclini
e da noi formulate al conclude del l'a nes i saranno con-
ipotesi di indagine differen
fermate o confutate.

3.1 Indagine differenziale muscolo-scheletrica


Riporteremo il ragionamento consequenziale alle domande poste in fase anamnestica con
ipotesi a carico dell'apparato muscolo-scheletrico.

. Tessuto muscolo-scheletrico

MUSCOLARE
- Sospetteremo una situazione con principale responsabilità muscolare nel caso in cui ri-
scontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con carattere rigido e/o urente e acu-
to, mai irradiato.
- La frequenza del suo insorgere è legata al movimento, la contrazione e l'allungamento
del muscolo in probabile lesione con il movimento stesso evocheranno il sintomo indipen-
dentemente dal momento della giornata.
- fattori che aggravano la sintomatologia sono: al contatto con il caldo il sintomo si aggrava
sia si tratti di strappo, stiramento o infiammazione. Il caldo infatti stimola la vasodilatazione e
aumenta la perfusione dei tessuti, favorendo così la formazione dell'ematoma e il progredire
dell'infiammazione. La contrazione muscolare o l'allungamento del muscolo sia attivamente
che passivamente in presenza di lesione favoriscono l'aggravamento del sintomo.
- fattori che alleviano la sintomatologia sono: al contatto con il freddo il sintomo si allevia
sia si tratti di strappo, stiramento o infiammazione. Il dolore provocato da trauma o da uno
strappo muscolare spesso viene ridotto dall’applicazione di impacchi freddi, provocando una
vasocostrizione riducendo l'apporto di ossigeno ai tessuti. Anche il riposo può alleviare la
sintomatologia, così come determinati farmaci antinfiammatori. Il caldo può alleviare la sin-
tomatologia muscolare qualora ci trovassimo in presenza di uno spasmo muscolare.
17

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CAPITOLO 3 * INDAGIN
18

BRALI
E
STRUTTUR CAPSUL AR I O FACCET TA RI E VEST , responsabilità nelle strutture ca
tuazione CO Psularj
-— Sospetteremo una si a nel p aziente un sin tomo 8/
vertebrali nel caso in cui riscontreremo
faccettarie ,
Ore
adiato. .
con carattere urente non irr
ue nz a del su suo in so rg er e è le ga ta al mo vimento e non all'eventuale De ento
- La freq del
. n ; sq 3
della giornata. flesso estensione e:
i ch vano la sintomatologia sono: ! movimentialladi fisiologia dell’articol,
rispetto az; ‘ovi.
|menti Sina
deri di iincli i ;ne e! : mM movimenti di rotazione,
nazio One

che causa il sintomo. del sinto.


si sospettasse - una y maggiore> respons abilità
Facendo un esempio pratico, se . i
che tol lererà9
articolari lombari, i movimenti
mo raccolto in anamnesi di una o più faccette e che a n ,
q velli di estensione, si potrà formulare y na
meno il tratto omonimo del paziente saranno
tipo di movimento, conoscendo la disposizio
domanda adeguata a rappresentare questo
i
ne parasagittale di tali strutture anatomiche.
Un altro fattore che generalmente provoca un aggravamento del sintomo, è l'espogi.
diretto.
zione della zona del motivo del consulto al caldo
- fattori che alleviano la sintomatologia sono quelli che portano ad un maggiore allon.
tanamento delle faccette articolari o ad una de-coattazione della capsula articolare. Nel.
lo stesso esempio delle faccette articolari appartenenti alle vertebre lombari, la flessione
migliorerà la sintomatologia, il paziente potrebbe riferirci che nei primi gradi di flessione
del busto e della stessa zona lombare riceverà sollievo.
Un altro fattore che generalmente allevia il sintomo sarà l'esposizione della zona del mo-
tivo del consulto al freddo diretto ed anche l'assunzione di antinfiammatori.

DISCO INTERVERTEBRALE
Sospetteremo una situazione con principale responsabilità del disco intervertebrale, nel
caso in cui riscontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con carattere forte e acuto.
- La frequenza del suo insorgere è legata all’idratazione del disco intervertebrale stes-
so, ed è legato al carico che deve sopportare. Nelle prime ore della giornata è possi:
He a Pia eg si dimostri più lieve, mentre l'aumentare del tempo in o)
a struttura è s o oposta a stress, nello specifico
s£: al peso, provocherà i un aumento de
dolore verso le ultime ore del giorno.
| fattori che aggravano
99 la a sintomatologia
si è sono legati È al movimento Èin direzione
den del la
deformazione discale. Essendo noto che il prolasso o la lesione discale che provoco
maggiore sintomatologia dolorosa nel tra
tto lombare, è generalmente situata P oste:
riormente, i movimenti di flessione
in tale zona provocano
Altri fattori che aggravano la sint un aumento del sintom® i
omat ologia sono: lunghi periodi trascorsi in più
i o sul tronco, attività lavorativa che impon9
- fattori che alleviano la sintom
Galendaladi uria eni o Suioila sono:
ta, l'assenza di carico sul disco iIntent ent”
la sua sintomatologia semplicemente a arruttura lesionata, inoltre il paziente mig
Poso o in decubito supino.

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INDAGINE DIFFERENZIALE MUSCOLO-SCHELETRICA 19

PROLASSO DISCALE
_ Sospetteremo una situazione con principale responsabilità del disco inter-vertebrale
prolassato, nel caso in cui riscontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con ca-
rattere forte, acuto, spesso trafittivo, irradiato.
Ha in genere sintomi simili alla discopatia ma la componente che contraddistingue
questa lesione è l’irradiazione. Le possibili zone o territori che vengono colpiti dal dolo-
re anche distanti dalla lesione discale, hanno sintomatologie con probabile alterazione
della sensibilità tattile, termica e dolorifica, oppure variazione del tono e della forza
muscolare.
La frequenza del suo insorgere è legata al grado della patologia stessa e ad una serie
di fattori non prevedibili teoricamente.
La frequenza non rappresenta un fattore utile per l'indagine differenziale osteopa-
tica.
| fattori che aggravano la sintomatologia sono: in fase acuta della lesione e con
probabile massa erniaria espulsa, il movimento, la stazione eretta con o senza carico,
starnuti, ponzamento e colpi di tosse.
| fattori che alleviano la sintomatologia sono: assunzione di farmaci combinati che
agiscono su tutte le strutture influenzate e poste in disfunzione dal prolasso discale.
Ulteriori fattori che alleviano la sintomatologia sono talune posizioni antalgiche che
favoriscono la decompressione del prolasso discale.

SCIVOLAMENTI VERTEBRALI (spondilolisi, spondilolistesi)


Sospetteremo una situazione con principale responsabilità di una spondilolisi o spondi-
lolistesi, nel caso in cui riscontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con carattere
forte e acuto, in alcuni casi trafittivo con dolore irradiato anche bilateralmente.
Le possibili zone o territori che vengono colpiti dal dolore anche distanti dalla lesione,
hanno sintomatologie con probabile alterazione della sensibilità tattile, termica e dolori-
fica, oppure variazione del tono e della forza muscolare.
La frequenza del suo insorgere non è un fattore rilevante per la nostra indagine.
| fattori che aggravano la sintomatologia sono: i movimenti di estensione del tratto
vertebrale lombare, perché promuovono lo scivolamento vertebrale sia che si tratti di
spondilolistesi o di spondilolisi.
| fattori che alleviano la sintomatologia sono: spesso la flessione del tratto lombare,
perché questi movimenti si oppongono allo scivolamento anteriore delle vertebre appar-
tenenti al tratto lombare.

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3 + INDAGINE DIFFERENZIALE
20 CAPITOLO

ARTROSI 23
pri nci pal e responsabilità artrosica
Sospetteremo una situaz ‘one con Micgjo
ntrer emo nel pazie nte un sin tomo o un dolore con carattere di rigidità So volt y
risco
teme nte ne lle man i, art icolazioni interfalangee
acuto. Si rileverà prevalen IStali. gl.n:
e ver teb ral e.
nocchia, anche e rachid
è leg ata con maggiore incidenza alla Mattina
La frequenza del suo insorgere ione è dovuta alla minore vena ri.
acutizzarsi dopo ripo so prolungato. Que.sta situaz = olor
della cn Qriz.
tom o
.
ric evo no
.
in tali
.
mom ent i
sto sin
zazione che le parti affette da que
. 5
Nata
la sintoma tolog ia sono gene ralm ente il movimento a}; Ivo,
| fattori che aggravano
| fattori che alleviano la sintomato
logia sono il caldo e il movimento passivo

LEGAMENTI legamentoso; n
cipal e responsabilità del sistema
Sospetteremo una situazione con prin e urente
remo ne | paziente un sintomo con caratter
tre
generale, nel caso in cui riscon
,

acuto, mai irradiato.


è legata al movimento.
La frequenza del suo insorgere
: movimenti che portano ad una elon-
| fattori che aggravano la sintomatologia sono to. Per
punto del motivo del consul
gazione del legamento interessato e indicato nel dell'anatomia e della
profonda conoscenza
definire tale movimento è necessaria una i movimenti
nsabile, concependo che saranno
fisiologia della zona considerata respo
logica a provocare dolore e sintomi.
più ampi rispetto ad una dinamica fisio essata, assun-
ia sono: il riposo della zona inter
| fattori che alleviano la sintomatolog
matori e il freddo.
zione di farmaci specifici antinfiam

SACRO - ILIACA ca,


sit uaz ion e con princ ipale resp onsa bili tà dell’articolazione sacro-ilia
Sospetteremo una con cara ttere acuto;
o un dolore
iente un sintomo
nel caso in cui riscontrerem o nel paz
mai irradiato. la nostr a
indagine.
ins org ere non è un fat tor e ril eva nte per
La frequenza del suo
sono: il movimento prev
| fattori che aggravano la sintomatologia
sa o salita di gradini. Un altro
torsione, ad esempio riprodotto nella disce
articolazione, spesso provocabile nel
gravante è la compressione della stessa
diretto sull’articolazione.
sopra il lato affetto, o anche nell’apportare caldo sul lato in
lesion®
il riposo, ma non
| fattori che alleviano la sintomatologia sono:

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INDAGINE DIFFERENZIALE DEL TESSUTO NEUROLOGICO 21

FRATTURA OSSEA
nel caso in cui
Sospalteremo Una situazione icon principale responsabilità dell'osso,
riscontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con carattere acuto, dolorabilità
localizzata, perdita della funzionalità dell'arto e diminuzione della mobilità del di-
stretto interessato.

Fratture di vertebre cervicali, del processo spinoso, omero, scapola, clavicola, radio
e ulna possono evocare dolore acuto localizzato in corrispondenza della lesione che si
irradierà a tutto il braccio, ovviamente aggravandosi con i movimenti.
Altri segni e sintomi associati sono deformità, se le ossa non sono allineate, edema,
compressione alla circolazione distale, parestesie e diminuzione della sensibilità distal-
mente alla sede della lesione.
Le fratture delle piccole ossa del polso e del tarso, possono manifestarsi con dolore
e gonfiore anche parecchi giorni dopo il trauma.
Nelle fratture vertebrali dorsali da compressione il dolore inizialmente può non es-
sere presente fino ad alcuni giorni dall'avvenuta frattura. Le fratture vertebrali dorsali
possono verificarsi anche con il portare pesi o solamente nello stare in posizione eretta,
provocando forte dolore acuto locale, gonfiore, parestesie e diminuzione della sensibi-
lità distalmente alla sede della lesione.
Una frattura o una lesione ossea può provocare danni neurovascolari causando: di-
minuzione o assenza dei polsi arteriosi, cianosi a chiazze, oltre alle già citate parestesie
e diminuzione della sensibilità, il tutto distalmente alla sede di lesione o frattura.
Ogni sospetto di disfunzione ossea necessita una valutazione clinica specifica de-
scritta nel cap. 6 / pag. 39.

3.2 Indagine differenziale del tessuto neurologico


Riporteremo il ragionamento consequenziale alle domande poste in fase anamnestica con
ipotesi a carico dell'apparato neurologico.

Tessuto neurologico

- Sospetteremo una situazione con principale responsabilità neurologica nel caso in cui
riscontreremo nel paziente un dolore con carattere acuto, trafittivo, urente, irradiato o
con sintomi come astenia generale, mancanza di coordinazione, vertigini, emicranie,
parestesie, debolezze unilaterali o bilaterali.
Ogni sospetto di disfunzione del tessuto neurologico necessita una valutazione clinica
specifica descritta nel cap. 7 / pag. 47.

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IALE
DIFFERE NZ
CAPITOLO 3 * INDAGINE
22

zi al e de ] te ss ut o cardiovascolare
3.3 Indagine differen
o consequenziale alle domande poste in fase ANAMNEStITA
Riporteremo il ragionament 7° 5C0N
o cardiovascolare.
ipo.tesi a carico dell’apparat

Tessuto cardiovascolare
|
pri nci pal e responsabilità cardiovascolare NEI cate. s
ion e con sante 6 i
ore con carattere pul
- Sospetteremo una sit uaz
un sin tom o 0 UN dol trafiy
cui riscontreremo nel pazien te e di aghi.
ta for te e acu to ed eve ntualmente irradiato
tivo, tal vol discrimina.
un import ante punto da e:IDire per pole?
- La frequenza del suo insorgere è 0 venoso. Il sintomo riferito
la mattina 0 du,
re int ere ssa men to art eri oso
re un maggio re
e no riconducibile al tessuto arterioso, Ment
rante attività fisica è probabilment un seg
milme nte venoso.
se riferito la sera sarà più verosi scolare necessita una valutazione
ne del tessu to cardiova
Ogni sospetto di disfunzio
/ pag. 97.
clinica specifica descritta nel cap. 8

rio
3.4 Indagine differenziale del tessuto respirato
ica con
Riporteremo il ragionamento consequenziale alle domande poste in fase anamnest
ipotesi a carico dell'apparato respiratorio.

Tessuto respiratorio

- Sospetteremo una situazione con principale responsabilità respiratoria quando riceve.


remo in fase anamnestica risposte affermative alle domande riguardanti tale apparato.
Ogni sospetto di disfunzione del tessuto respiratorio necessita una valutazione clinica
specifica descritta nel cap. 9 / pag. 121.

3.5 Indagine differenziale del tessuto gastro-


intestinale
Riporteremo il tagionanistjo consequenziale alle domande poste in fase anamnestico con
ipotesi a carico dell'apparato gastro-intestinale

Tessuto gastro-intestinale

- Sospetteremo una situazione con princi nel c05°


in cui riscontreremo nel paziente un sint pale responsabilità gastro-intestinale N°"
omo o un dolore con carattere acuto,
urente o crampiforme.
Ogni sospetto di disfunzione del tes 0°

suto gastro-intestinale necessita di UNI valu!


.

zione clinica specifica descritta nel cap


10 / pag. 135.

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INDAGINE DIFFERENZIALE DEL TESSUTO GENITO-URINARIO E GINECOLOGICO 23

3.6 Indagine differenziale del tessuto genito-


urinario e ginecologico

Riporteremo qui il ragionamento consequenziale alle domande poste in fase anamnestica


con ipotesi a carico dell'apparato genito-urinario e ginecologico.
. È n ’ . . . . È

Tessuto genito-urinario e ginecologico

- Sospetteremo una situazione con principale responsabilità genito-urinaria e/o gine-


cologica quando riceveremo in fase anamnestica risposte affermative alle domande
riguardanti tali apparati.
Ogni sospetto di disfunzione del tessuto genito-urinario e/o ginecologico necessita
una valutazione clinica specifica descritta nel cap. 11 / pag. 159.

3.7 Red flags e Yellow flags

* LE RED FLAGS | RAPPRESENTANO CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE AL TRATTAMEN-


TO OSTEOPATICO.

* LE YELLOW FLAGS | RAPPRESENTANO CONTROINDICAZIONI RELATIVE AL TRATTA-


MENTO OSTEOPATICO.

Entrambe le controindicazioni non sono sempre palesate, ma sono ben nascoste tra
i sintomi; la complessa anamnesi proposta è giustificata dall'esigenza di far emergere
l'eventuale presenza di ipotesi di serie condizioni del paziente. Le Red flags e le Yellow
flags nella fase anamnestica rimangono ancora confinate nell'ambito delle ipotesi. È
possibile identificarle con il prosieguo della nostra indagine attraverso l'esame obiettivo.
Definire una controindicazione per noi osteopati non significa identificare una patologia.

Definire una controindicazione significa delineare un


limite dentro il quale poter operare in sicurezza

Scansionato con CamScanner


">
É
DIFFERENZIALE

«ATdi
24 CAPITOLO 3 + INDAGINE

sciiti
tesi di R e d fl ag s /
I po
Yellow flags

o;
et SI
osteopatiche

SRalga
el
ho

SIAT
È
Tabella 9

ANAMNESI RECENTE
i Motivo del consulto
ire zl SILE

_ la ANAMNESI DEGLI|
TO ANAMNESI REMOTA - APPARATI |
| ANAMNESI FAMILIARE —

TRITENE

‘Assenzadi possibili controindicazioni.

._ —Esameobiettivo —. ——. —.

De FE LI TGOnfuta le ipotesi. | È
ali Conferma le ipotesi

NAPRE REN YELLOW FLAGS

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Esame obiettivo
CAPITOLO 4

——7+<_—_—e—o_=———————————————————__»

fase analitica del processo


L'esame obiettivo è il secondo dei tre processi utilizzati nella
obiettivo si
mnesi e gli esami strumentali. Per esame
diagnostico. Gli altri processi sono l’ana presenza o as-
rate per verificare la
‘intende l'insieme di manovre diagnostiche mediche adope condizione
senza, nel paziente, di segni (o sintomi obiettivi) indicativi di una deviazione dalla
di normalità fisiologica.
a standardizzato, anche nel caso in cui
l'esame obiettivo va condotto secondo uno schem
evitare omissioni, conviene che ci si attenga
non si debba stilare una cartella clinica. Onde quale che sia
accurato e completo,
rigidamente a tale schema, conducendo l'esame in modo
il disturbo del paziente.
ervazione, palpazione, percussione
l'esame obiettivo si sviluppa attraverso l'ispezione/oss
e auscultazione.
paziente nel suo aspetto generale e va-
l’ispezione/osservazione: occorre osservare il
lutare:
- la sua corporatura, se è gracile, obeso, alto o basso;
con muscoli visibilmente contratti;
- atteggiamenti posturali difensivi che si esprimono
- movimenti corporei anomali.
ed infine le articolazioni e le ossa.
l'ispezione proseguirà esaminando la cute, i tessuti molli
di soffe-
La cute, come barriera tra il corpo e l'ambiente esterno, costituisce la condizione
ni ed aggressioni ambientali. L'esame
renza dell'organismo stesso e risente delle sollecitazio der-
che non interessano solo il
della cute evidenzia frequentemente espressioni di anormalità
e eventuali disfunzioni cutanee ed orien-
matologo. È indispensabile per l'osteopata riconoscer
vare evidenti segni come:
tarsi verso il loro significato. L'ispezione della cute consiste nell'osser
o post chirurgico;
- cicatrici, recenti o passate per esito traumatico
di vene in rilievo, vene varicose o ca-
- regioni cianotiche, gonfie e con eventuale presenza
di disfunzioni vascolari
pillari superficiali ben visibili. Questi segni possono essere indice
venose;
segni possono essere
- regioni pallide, lucide con eventuale assenza di peli cutanei. Questi
indice di disfunzioni vascolari arteriose;
- regioni arrossate. Questo segno può essere indice di infiammazione cutanea o vascolare;
asim-
- regioni brunastre isolate o eventuale presenza di ciuffi di agglomerati di peli cutanei
ni neurologiche come ad
metrici o atipici. Questi segni possono essere indice di disfunzio
esempio la spina bifida;
- regioni con una alterata consistenza cutanea. Questo segno potrebbe essere indice di una
disfunzione distrofica riflessa;
essere indici di infezioni cutanee
- micosi o escrescenze purulente. Questi segni potrebbero
operatori prendiamo
o neurologiche. Questa osservazione viene effettuata affinché noi
esempio l'uso di guanti.
adeguate precauzioni come ad
muscolari o tumefazioni.
l'ispezione dei tessuti molli consiste nell'osservare evidenti atrofie
per il tronco e per
Si valuta una anormalità mediante il confronto della simmetria bilaterale
le estremità. 25

Scansionato con CamScanner


4 + ESAME OBIETTI vo
26 CAPITOLO

: alie, occorre avvalersi della co


:
. ezione
Se nell'isp cutanea si i evid enziano anomalie, n Uleng,
medica specialistica. a ' s :
evidenti <
L'is doro delle articolazioni e delle ossa consiste nell'osservare
P + arti inferiori. del cingolo pelvico e scapolare;
- dismetrie degli arti inferiori, del c 19 Ca
- alterazioni o deformazioni del profilo artico a i ;
- deviazioni articolari come scoliosi, varismo 0 valg
Palpazione: questa fase segue l'is tana pezione al fine di valutare le stesse strutt
Ur dsa|e
Occor re quind i i valut are la tempe r atura utili3zzando i il d orso dalla
” OSSErv
preceden teme nte.
e delle dita. Questo metodo permette di determinare anomalie e disfunzioni
Occorre delimitare i contorni delle tumefazioni e delle anomalie, utilizzando Una YaSCOlari,
Pressione
delicata al fine di non creare atteggiamenti di difesa con irrigidimento musce olare o di
difesa psicologica. La palpazione dei tessuti molli che comprendono grasso, fas
ce, tendini,
muscoli, legamenti, capsule articolari, nervi e vasi sanguigni si
esegue con una Pressione
maggiore rispetto alla cute.
La percussione: questa fase consiste nel percuotere reperi anatomici al fine di Provocare
un evocato acustico. Le tipologie di evocati acustici variano a seconda dei volumi e
delle consistenze appartenenti agli organi pieni o vuoti
situati nei loro reperi anatomici.
L'interpretazione della percussione consente di visualizzare e definire to
pograficamente
i confini degli organi, eventuali cavità, o presenza di fluidi ne
cessari da indagare ed
individuare.
l'auscultazione: questa fase permette il riconoscimento e l'interpretazione
di suoni e
rumori appartenenti al sistema cardiovascolare
, respiratorio e gastro-intestinale tramite
l'utilizzo del fonendoscopio. Questa procedura
viene da noi considerata di sola pertinenza
medica.

Bibliografia

Bates B. (1979). A Guide to physical examination.


2nd ed. Philadelphia. 4.B. Lippincott
David E. ;
vid E. (2005). Stude Functional pre-manipulative spinal orthopedic
assessment maneuveî
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Evans RC.
(2001). Illustrated orthopedic physical assessment (2nd ed.), is
Mosby, Inc, St. te
a iniuries:
Valle, X. (201 1). Clinical practice guide for muscular inju!
Epidemiology, diagnosis
.

, treatment and preròt su


co)
British Journal of Sports
Medicine;

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Test posturali
CAPITOLO 5
ZZZ NEI INTO E

| test posturali rientrano nella valutazione di osservazione/ispezione del paziente.


Il test posturale è un'indagine utile ad evidenziare delle importanti asimmetrie o contratture
muscolari rilevanti.
A differenza di tutti gli altri test che sono compartimentali e specifici come i test ortope-
dici e neurologici, nell'esame posturale occorre valutare i contributi globali di adattamento
e compensi che consentono all'individuo di bilanciarsi in modo efficace. Questo aspetto
rientra elettivamente in ambito osteopatico quando si presta particolare attenzione al ripri-
stino dell'equilibrio, comfort e risparmio energetico. La postura è la risultante di molteplici
compensi e poiché è raro assumere una postura perfetta o ideale, è importante valutarla
in modo interdisciplinare con una visione olistica dell'individuo. Con questi presupposti è
preferibile non valutare la postura comparandola ad un modello perfetto, ma valutarne la
funzionalità rispetto all’unicità del paziente.
In questo contesto prenderemo in considerazione solo le anomalie macroscopiche e di
rilevanza medica, senza precludere ad ogni professionista di attuare personali valutazioni
derivanti da formazioni individuali.

Occorre quindi valutare i pazienti su differenti piani


dello spazio:

* VISIONE ANTERIORE

* VISIONE POSTERIORE

* VISIONE LATERALE

5.1 Visione anteriore

Dalla visione anteriore in stazione eretta l'o-


peratore osserverà se, in rapporto ad una
linea orizzontale immaginaria, sia presente
una buona simmetria delle seguenti struttu-
re: occhi, acromion, margini inferiori della
gabbia toracica, spine iliache antero-supe-
riori, trocanteri del femore, ginocchia e ca-
viglie.

27

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5 + TEST POS TURALI
28 CAPITOLO

5.2 Visione laterale


. i riferia-
Dalla visione laterale in stazione se
ergloll, il
mo ai modelli proposti da sia Tela
quale classifica quattro tipi di postura

— MILITARE
- CIFO-LORDOTICA
- SCHIENA PIATTA
- CONOSCILLAZIONE INDIETRO (SWAYBACK)

Queste posture si differenziano sulla base del-


la linea di gravità, l'operatore dovrà immaginare
una linea a piombo che passerà dal canale uditivo
dell'orecchio, acromion, gran trocantere e malleolo
esterno.

Postura Postura Postura Postura con


militare cifo-lordotica a schiena piatta oscillazione indietro

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VISIONE POSTERIORE 29

5.3 Visione posteriore

Dalla visione posteriore in stazione eretta


l'operatore osserverà, tracciando una linea
verticale con partenza da inion, un alline-
amento della protuberanza occipitale con i
processi spinosi cervicali, toracici, lombari e
del coccige.
Inoltre l'operatore paragonerà la dimen-
sione dei triangoli della taglia. Gli arti su-
periori dovranno avere uguale distanza dal
corpo da entrambi i lati. Gli arti inferiori do-
vranno apparire ugualmente addotti rispetto
alla linea centrale. | piedi e le caviglie do-
vranno presentare allineamenti bilaterali,
in assenza di pronazione o supinazione. Lo
stesso allineamento dovrà essere osservato
a livello bilaterale dei processi mastoidei,
degli acromion, delle scapole, delle creste
iliache postero-superiori e delle tuberosità
ischiatiche.

Nella valutazione della colonna in stazione eretta nella visione posteriore dovremo presta-
re attenzione sia all’ipercifosità patologica (deformità sul piano sagittale) che alla scoliosi
(deformità sul piano tridimensionale). Queste deformità vertebrali possono essere valuta-
te e misurate clinicamente tramite esame radiografico. Il tracciare attraverso la tecnica di
Cobb-Lippman è pratica esclusiva medica, pertanto dobbiamo astenerci dal “diagnosticare”
eventuali deformità patologiche del rachide.

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Test ortopedici
CAPITOLO 6
INTIIENITTIIOOTT N

| test ortopedici devono essere


6.3 Test di mobilità attiva
effettuati nella loro procedura
seguendo un rigore logico al fine In questa fase occorre predisporre il paziente nella
di non dimenticare nessun tipo di posizione più idonea al fine di effettuare dei test
considerazione. attivi attendibili e soprattutto in sicurezza, pertanto
Occorre eseguire una procedura sceglieremo tra le seguenti stazioni:
di investigazione come proposto — per testare la regione lombare è preferibile
dai testi classici di medicina or- valutare il paziente in posizione eretta;
topedica: — pertestare la regione toracica, cervicale, spalla,
gomito e polso è preferibile valutare il paziente
- OSSERVAZIONE in posizione seduta, al fine di evitare possibili
cadute o disequilibri;
- PALPAZIONE
— per testare anca, ginocchio e caviglia è
- TEST DI MOBILITÀ ATTIVI preferibile valutare il paziente in posizione
- TEST DI MOBILITÀ PASSIVI supina.
- TEST SPECIFICI
In questa fase si indagheranno i movimenti
attivi del paziente, individuando il verificarsi di
6.1 Osservazione possibili compensi del corpo e la comparsa di
limitazione di mobilità. Si chiederà inoltre quando
Nell’osservazione si evidenzie-
nel movimento insorgerà il dolore, annotandone
ranno alterazioni del profilo mu-
l'intensità, l’escursione del movimento e
scolare, articolare ed osseo. Si
l'eventuale comparsa di irradiazioni.
potranno riscontrare eventuali
Sarà possibile apporre nello schema sottostante
cicatrici chirurgiche o traumati-
le annotazioni.
che, tumefazioni (cisti, calli ossei
o esiti di fratture), edemi o versa-
menti (strappi muscolari, lesioni AVANTI
legamentose), rossori (flogosi),
deformità (artrosi). C
Ca
3 a
6.2 Palpazione © o
© i
La palpazione permetterà di va- SINISTRA dl nà DESTRA
lutare la consistenza di tumefa-
zioni o edemi. La palpazione per- |
Vv

metterà inoltre di individuare la .0


presenza di ipertonie o ipotonie
muscolari, di verificare le irrego- di
larità ossee ed aiuta a discrimi-
nare profili anatomici fisiologici
da quelli patologici.
DIETRO

21

Scansionato con CamScanner


DICI S
32 CAPITOLO 6 + TEST ORTOPE

6.4 Test di mobilità passiva


l'ev tuay le comparsa di limiti articolari, annotando ne les
In questo fase si indagherà ù l'even arsa di irradiazioni. ri |
i i l'insorgenza di dolori e l'eventuale comp
d È ati
sibile ifiore lo stesso schema adottato pre
utili MI p A attivi
: Ù
dna liniche che si possono ricavare ca
uesti te
quest
no me
La: considerazioni i cHaI to. à Prenderemo in considerazione "i il tratto cervicale
Di “OMpreNgI
© lomb )il
verso un esempio concreto. tren i dolore in fle
. . . Ore.
|/
72 "Qualero sotramibi i test evidenziassero la grati ra stirameri del TQchide |
i a causa potrebbe essere de peo O muscolo
ii n
un'infiammazione na o un prolasso del disco; "e,
. : in flessione
alora il test attivo evidenziasse la comparsa di dolore n î del rachide Cervicale
— Ai
o lombare ma non fosse presente ne | test È p passivo per il medesimo moviment
| o » | la causa
potrebbe essere di i responsab ilità e;
— responsabili! assemuscolar
qualora il test passivo la la comparsiné a di . un dolore .
maggior e
.
evidenzi maviman te in fle Ssione del
sfisliuiorelo
rachide cervicale o lombare rispetto al cr one lignea] e St attivo, l
causa potrebbe essere determinata da una disfunzione leg e.
La stessa procedura si potrà adoperare per discriminare quale sin golo muscolo o
gruppi
muscolari siano interessati nelle zone necessarie da esaminare.

6.5 Test specifici


Per determinare una maggiore respon-
sabilità di una perturbazione del disco
intervertebrale cervicale si effettueranno
;
seguenti test di stimolazione, che aggra-
veranno la compressione discale.

TEST DI COMPRESSIONE FORA


MINALE
Procedura: paziente sed
uto con la testa
e il rachide cervicale neu
tri, l'operatore
effettuerà una forte spinta
verso il basso
con le sue mani appogg
iate sul suo capo.
La seguen te Manovra potrà
provocare un
dolore locale con © senz
a irradiazione
In entr ambe le situazioni
, si sospetterà
‘un'alterazi; one del disco in

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TEST SPECIFICI 33

TEST DI COMPRESSIONE
IN FLESSIONE
Procedura: con il paziente seduto
sul lettino, l'operatore inclinerà e
fletterà in avanti di pochi gradi la
sua testa, per poi esercitare una
forte compressione verso il basso
appoggiando le mani sul suo
capo.
La seguente manovra potrà
provocare un dolore locale con o
senza irradiazione. In entrambe
le situazioni si sospetterà un'alte-
razione del disco intervertebrale,
ma sarà solo nel primo caso che
potrà indicare una pressione sul-
la radice nervosa.

i Se uno dei due test o entrambi risultassero positivi e si sospettasse un coinvol


gimento
di una radice nervosa, sarà necessario proseguire l'indagine con test neurologici specifici
(vedi cap. 7 / pag. 50).
i Una diminuzione della sintomatologia dolorosa localizzata potrebbe indicare una
disfunzione riguardante
le articolazioni vertebrali cervicali; la compressione in flessione del
rachide cervicale ridurrà sensibilmente il carico sulle articolazioni interapofisari
e posteriori
Motivando la riduzione del sintomo.

Tali test potrebbero evocare sintomatologia dolorosa senza irradiazione a causa di


osteofiti o artropatia degenerativa.
. Sintomi di irradiazione bilaterale potrebbero essere riconducibili a disfunzioni discali
‘nstabilità vertebrali, anterolistesi, stenosi del canale, masse occupanti spazio. i

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34 CAPITOLO 6 + TEST ORTOPEDICI

Per determinare una magg iore responsabilità di 1 una perturba a


a emo | seguenti test; long
delle faccette articolari effettuer

TEST DI COMPRESSIONE IN ESTENSIONE

Procedura: con il paziente seduto sul lettino, l'operatore; Nelinerà


per poi esercita
in estensione di pochi gradi la sua testa,
mani posizionate sul suo capo una compressione verso il bass
La descritta manovra potrà provocare dolore cervicale lo
Tale manovra indurrà una compressione delle articolazio,
appartenenti alle vertebre cervicali e, qualora affette da
irritazione, creerà dolore locale.
Una comparsa del dolore con irradiazione potrà indicare una
disfunzione dei forami intervertebrali; tale condizione rappresen.
terà una controindicazione relativa | ad un trattamento mani.
polativo locale.
Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà
essere inviato ad un medico specialista.
Una diminuzione della sintomatologia dolorosa potrà indicare
un'alterazione postero-laterale del disco intervertebrale.

Scansionato con CamScanner


TEST SPECIFICI 35

TEST IN DISTRAZIONE

Procedura: con il paziente seduto sul lettino,


l'operatore prendendo appoggio al di sotto dei
processi mastoidei trazionerà verso l'alto la testa
del paziente, provocando una riduzione del peso del
capo sulle strutture cervicali sottostanti. La descritta
manovra potrà evocare o incrementare dolore. Tale
manovra provocherà uno stiramento verso l'alto dei
muscoli cervicali, dei legamenti e delle articolazioni
interapofisarie. Una comparsa o un aumento del
dolore potrà indicare una lesione delle strutture messe
in tensione o in stiramento.
Una diminuzione della sintomatologia dolorosa
locale o irradiata, con evidente sollievo, potrà indicare
un'alterazione della zona foraminale o un'alterazione
del disco intervertebrale. La spiegazione razionale per
questa ultima considerazione sarà che quando la testa
verrà trazionata verso l'alto, lo spazio interforaminale
ed intervertebrale aumenterà, decomprimendo le
eventuali strutture compresse.
x
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36 CAPITOLO 6 + TEST ORTOPEDICI

Per determinare una maggiore responsabilità di una perturbazione periferica co


del disco intervertebrale o dell’articolazione del tratto lombare si effettueranno
le s QUO
considerazioni e il successivo test. i "nr ì Venti
L'irritazione o la compressione di una o piÙ radici lombari possono essere CQUSAtE
disfunzione discale, stenosi vertebrale, discopatia degenerativa, osteofiti o masse tumorali
Riporteremo un unico test in grado di determinare una Maggiore responsabilità di u
perturbazione periferica a carico del disco intervertebrale o dell’articolazione. Na
TEST DI SOLLEVAMENTO DELLA GAMBA ESTESA

Procedura: con il paziente in posizione supina, l'operatore solleverà il suo art


esteso fino all’insorgenza del dolore o comunque fino a 90° se il dolore non comp 2. inferiore
Qrirà Prima,
La seguente manovra, se provocherà un aumento del dolore nei primi 30°
dell'anca, rivelerà una maggiore responsabilità del sintomo a carico delle struttu di flessione
re Muscolari
periferiche come una contrattura del muscolo piriforme o tensione eccessiva
ischio-crurali. Un'ulteriore responsabilità sarà da imputare ad un'alterazione ddei MuUSCcoli
egenerativa
dell'articolazione sacro-iliaca.
La seguente manovra, se provocherà un aumenta del dolore tra i 30° e i 70° circa di
flessione dell'anca, rivelerà una maggiore responsabilità del sintomo a carico di una discopatia
o degenerazione di tale struttura intervertebrale.

Qualora si sospetti un coinvolgimento di una radice nervosa causata da una degenera


zione
di uno dei dischi intervertebrali, sarà necessario proseguire l'indagine
con i test neurologici
specifici (vedi cap. 7 / pag. 62).

La seguent
g e manovra, se provocherà un aumenta del dolore tra i 70° e i 90° circa di flessione
dell'anca, rivelerà una maggiore responsabilità del sintomo a carico dell’art
icolazione coxo-
femorale.

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TEST SPECIFICI 37

Riportiamo di seguito alcuni utili test da effettuare per completare una buona clinica
ortopedica e per evidenziare la presenza di eventuali controindicazioni.

Rachide

slump test: si utilizza questo test per verificare la presenza di una compressione delle radici
nervose lombari e una perturbazione del nervo sciatico. Qualora il test fosse positivo sarà
necessario proseguire la nostra indagine con i test neurologici (vedi cap. 7 / pag. 62).
Low midline sill sign: si utilizza questo test palpatorio per investigare l'instabilità vertebrale
{spondilolistesi, spondilolisi). Qualora fosse positivo questo segno e fosse correlato in anam-
nesi dai sintomi dell'instabilità vertebrale rappresenterà una controindicazione relativa |> ad
un trattamento osteopatico diretto sulle vertebre affette. Per una migliore valutazione profes-
sionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.
Segno di Wasserman: si utilizzerà questo test per verificare la presenza di una compres-
sione delle radici nervose lombari e una perturbazione del nervo femorale. Qualora il test
fosse positivo sarà necessario proseguire la nostra indagine con i test neurologici (vedi cap.
7 / pag. 62).
Test di Valleix: si utilizza questo test palpatorio per evidenziare l’irritazione del decorso del
nervo sciatico. Qualora il test fosse positivo sarà necessario proseguire la nostra indagine
con i test neurologici (vedi cap. 7 / pag. 62).
Test Flessione in piedi o Test di Adams: si utilizza questo test per verificare la linearità delle
spinose vertebrali e la presenza di deformazione della colonna vertebrale (es. rotoscoliosi) e
la presenza del segno del gibbo. Qualora il test rilevasse evidenti deformazioni della colonna
o della gabbia toracica, tali segni rappresenteranno una controindicazione relativa | ad un
trattamento osteopatico diretto sulle deformazioni. Per una migliore valutazione professionale
il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

Spalla

Test dell’apprensione anteriore: si utilizza per verificare la stabilità dell’articolazione


glenomerale. Qualora questo test fosse positivo associato a sintomi anamnesîtici riferiti
all’articolazione della spalla rappresenterà una controindicazione relativa | ad un tratta-
mento osteopatico locale.
Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.

Polso

verificare l'eventuale presenza di


Segno di Tinel: si utilizza questo test di percussione per
irritazione del nervo mediano nella regione carpale.
di irritazione del
Test di Phalen: si utilizza questo test per verificare l'eventuale presenza
nervo mediano nella regione carpale. i
nno dolore e/o parast esie nel territorio
Entrambi i test saranno positivi se provochera
dermatomerico del ramo terminale del nervo mediano. Qualora questi test fossero positivi
o osteopatico locale.
rappresenteranno una controindicazione relativa |> ad un trattament
ad un medico
Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato
Specialista.

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6 + TEST ORTOPEDICI
38 CAPITOLO

Anca
"83 , . è

ità dell’articolazione coxo


.f* ,*

Test di Patrick (Faber): si utilizza questo test per verificare l'integr -fe
morale. = È a
Test di Thomas: si utilizza questo test per verificare l'integrità capsulo-legamentyy,
dell'articolazione coxo-femorale. a ri N
Test di Trendelenburtg: si utilizza questo test per Saro integrità muscolo-le
gAMen.
tosa dell’articolazione coxo-femorale. Qualora questi test PAZ IE © associati a sin.
tomi anamnestici riferiti all’art icolazi one coxo-f emoral e rappre s | REL Controindi.
cazione relativa |} ad un trattamento osteopatico diretto su dor — ICO a Per una
migliore valutazione professionale il pazien te dovrà essere inviato ad un medico Specialista,

Ginocchio
Segno del cassetto anteriore: si utilizza questo test per verificare l'integrità del legamento
crociato anteriore,
Test di Lachman: si utilizza questo test per verificare l'integrità del legamento crociato ante.
riore,
Segno del cassetto posteriore: si utilizza questo test per verificare l'integrità del legamen-
to crociato posteriore.
Test di Apley in compressione: si utilizza questo test per verificare l'integrità meniscale.
Test di McMurray: si utilizza questo test per verificare l'integrità meniscale.
Test del raspo rotuleo (grinding test rotuleo): si utilizza questo test per verificare l’inte-
grità dell’articolazione femoro rotulea.
Stress test in abduzione valgo: si utilizza questo test per verificare l'integrità del legamen-
to collaterale mediale.
Test dell’apprensione rotuleo: si utilizza questo test per verificare l'integrità della stabilità
rotulea.
Qualora uno o più di questi test fossero positivi e associati a sintomi anamnestici riferiti
all’articolazione del ginocchio rappresenteranno una controindicazione relativa | » ad un
trattamento osteopatico locale.
Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.

Caviglia

Segno del cassetto anteriore del piede: iede: si sì utilizza


utili su
questo test per verificare la prese?
a
di un'instabilità legamentosa dell’art
icolazione tibio-tarsica
Qualora questo test fosse positivo r x n
. |
Appresenterà una controindicazione assoluta » ad U
OO osteopatico. Ù paziente dovrà essere inviato ad
un medico specialista.
est di \ompson: si utilizza questo test per verificare la presenza di una possibile rotture de
tendine d'Achille. I una p

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TEST SPECIFICI 39

Fratture ossee

Per determinare una maggiore responsabilità di una perturbazione dell'osso, dopo aver
effettuato l'indagine differenziale muscolo-scheletri
ca descritta nel capitolo 3.1 frattura ossea,
si effettuerà il seguente esame obiettivo e il test clinico del diapason. l'esame
obiettivo e
l'anamnesi potranno rilevare la presenza di un cre pitio.
Il crepitio è una vibrazione palpabile
o un suono udibile di scricchiolio, generato quand o un osso sfrega
di con un altro. In presenza
crepitio occorrerà astenersi da qualsiasi manovra, il procedere
ossa eventualmente fratturate, in qualsiasi distre
con uno sfregamento delle
tto, potrebbe convertire una frattura chiusa in
una frattura aperta, con tutte le serie conseguenze
possibili.
La presenza di questo segno clinico insieme ad un'accurat
a indagine differenziale condotta
nel capitolo 3.1 frattura ossea, rappresent
erà una controindicazione assoluta la
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviat ad un
o ad un medico specialista.
Qualora si sospettasse nella nostra indagine anamnestica la presenza di una frattura da
stress procederemo con il test del diapason.

TUNING FORK TEST - TEST DEL DIAPASON

vr
pago»Ad]
Procedura: l'operatore, in un primo momento, porrà il
diapason 128 Hz attivato prossimalmente o distalmente

dig
al sito ove si presume una frattura da stress. Mentre

ere
L-ue3
il diapason sarà appoggiato l'operatore effettuerà

TRE
contemporaneamente un’auscultazione, ponendo uno
stetoscopio nelle immediate vicinanze del sito esaminato,
ascoltando il suono prodotto dalla vibrazione. In un
secondo momento l'operatore porrà il diapason attivato
nel sito controlaterale non disfunzionale e appoggerà il
fonendoscopio nelle immediate vicinanze, ascoltando e
comparando il suono prodotto dalle vibrazioni con il lato
della presunta frattura da stress. Il test risulterà positivo
qualora il suono percepito prodotto dalla vibrazione sia
differente tra i due siti oppure sia assente solo dal lato ove
sia sospettata la presunta frattura da stress.
Qualora questo test fosse positivo rappresenterà
una controindicazione assoluta |P ad un trattamento
osteopatico locale. Il paziente dovrà essere inviato ad un
MD

Medico specialista.
ATRIA na ave,
tagtrZno xl

Scansionato con CamScanner


40 CAPITOLO 6 + TEST ORTOPEDICI

Potrà essere utile avvalersi del test del diapason qualora si SR ettasse una fr
ed il paziente non abbia ancora effettuato indagini na i. Questo Mez
attura
con frequenza a 128 Hz, potrà DEE zo gj i © stre,
piaono indicazioni solo p er fratture
occulte
gn p.e. delo Escafoide o stiloide del radio.
da Stress o fregia
che, nonosta nte siano state condotte i
ricerche in merito olla di Ure
ad oggi sia uno strumento usato in ambito sportivo nell'individuazione
di fratture odia
non esistono evidenze certe che ne confermino la validità. La validità del
tey del dice,
risulterà molto efficace se usata in abbinamento allo stetoscopio che permett erà di oso
un suono differente tra il lato considerato sano rispetto al lato f rattu
rato. Vara

Aspinall W.(1990). Clinical testing for the


Bibliograf
craniovertebral hypermobilijy sd
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methods. Manu gl Th I
Posturology & Rehabilitation Journal = Revista Mon

Scansionato con CamScanner


Scheda completa
Per ipotesi di Yellow flags con motivo del consulto appartenente al tessuto muscolo-scheletrico

SCHEDA DI VALUTAZIONE

Data: XXX Osteopata: XXX Età: 44 anni

Nome: XX Cognome: XXX N°Telefono: XXX

Lavoro: agente di commercio Sport/Hobby: basket

Stato civile: sposato Figli: 2

Nome medico curante: XXX

MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE LOMBARE E AL GINOCCHIO DX

Dove sente il dolore: zona lomba- 5A FREQUENZA DEL DOLORE


re bassa bilaterale e faccia interna Si
ginocchio DX sui
Irradiazioni: XXX » i
Carattere del dolore: a livello lomba- 5
re bruciore; al ginocchio forte e acuto £
Quando è comparso: alla lombare 2
settimane prima della visita; al ginoc-
chio 3 mesi prima
bi l'al Mattino Sera
Causa del dolore: per entrambi l'alle- DOLORE DISCONTINUO
namento

FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI


- freddo i - caldo (per la zona lombare)
- sollevamento carichi i - antinfiammatori (per ginocchio)
- riposo (per entrambi)

Indagine del sintomo: XXX Generalità del medico: XXX

Diagnosi medica: XXX Esami diagnostici: XXX

Farmaci: antinfiammatori
re

41

Scansionato con CamScanner


Scheda completa
ANAMNESI DEGLI APPARATI ci
Sistema cardiovascolare: nessun sint
omo

Sistema respiratorio: “ “

Sistema gastro-intestinale:
.
. .
Ra Je
t/

Sistema genito-urinario e
.
. .

ginecologico:
. . . “” “”

Sistema neurologico:
“ “

[rrmmreazea esere n RIINA


nFO NOR enIernnvORORORA ti
INI I intiateie
e
RR i

* Costante V * Aumento

[PPTPT Pere PEPE ENNA NERE


ER IERI IERI INA NINNI IRI NINNI
|
I
I ari rada
r.

Interventi: intervento a
34 anni L.C.A. DX
Malattie: XXX

Incidenti e traumi: XXX

Esami diagnostici: XXX

0a ANAMNESI FAMILIARE i
XXX

Si

42

Scansionato con CamScanner


Scheda completa
Ca IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE
UOFLERNAAne serena anne emana nia TITTI III ttt tttttttt00t

1 INSTABILITÀ VERTEBRALE
2 DISFUNZIONE MENISCALE E/O LEGAMENTOSA GINOCCHIO DX

1.1 LOW MIDDLE LINE SILL SIGN: esito negativo

2.1 SEGNI DEL CASSETTO ANTERIORE E POSTERIORE: esiti negativi

2.2 TEST DI APLEY: esito positivo |>

2.3 TEST DI MCMURRAY: esito positivo | >


Test attivi Test passivi

INDAGINE OSTEOPATICA

NESSUNA CONTROINDICAZIONE AL TRATTAMENTO LOMBARE


CONTROINDICAZIONE RELATIVA AD UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO
LOCALE AL GINOCCHIO DX

43

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Scheda completa
Per ipotesi di Red flags con motivo del consulto
appartenente al tessuto Muscolo
“Sche etico

SCHEDA DI VALUTAZIO
Hbru x
e NE
SA
EILDI am

Nome: XXX Cognome


: XXX N°Telefon
o: xx
Lavoro: impiega Sport/Ho
to bby: squash
Stato dalle celibe Figli: nessuno
Nome medico curante: XXX

ina
, n

Dove sente il dolore: nella zona


posterio-
re della gamba e calcagno DX

Irradiazioni: nessuna

Carattere del dolore: forte


e acuto

Quando è comparso: il giorno prima


della visita

Causa del dolore: trauma Mattin


in fase di Nas
gioco DOLORE CONTINUO
FATTORI AGGRAVANTI
FATTORI LENITIVI
- mov
Limento
- caldo - freddo
- arto in scarico

Indagine del sintomo: XK


Generalità del medico: XXX
Diagnosi medica: XXX
Esami diagnostici: XXX
Farmaci: XXX

Scansionato con CamScanner


Scheda completa
——
ANAMNESI DEGLI APPARATI
Mutteazerezezsizasaneses. asessn
.
atince seono sarasessarinuesena
o zsizeaeesecsiseonecazeneesiaRAREFR
i SOSEBE

Sistema cardiovascolare: nessun sintomo

Sistema respiratorio:
“ “

Sistema gastro-intestinale: “ “

Sistema genito-urinario e ginecologico: “ ‘

Sistema neurologico: “” “

STATO DI SALUTE GENERALE

PESO: 74 Kg * Costante/—* Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA
it rt I I I O I DOT REI RRIGEANAI

Interventi: ernia inguinale DX a 19 anni

Malattie: XXX

Incidenti e traumi: distorsione tibio-tarsica DX tre settimane prima del trauma

Esami diagnostici: XXX

ANAMNESI FAMILIARE
MTTTIIILINIAAIA NARA AA AVRA ANA ee neeee eee i ili i iis ene ee senazezionezeozeosazez zenaezesaeesezaazzezezzaaezeeanianezazazioneesizaa eee za sini n ani anea tana n ana
MEteziizzaeeaeonao serie re rIzaneneanereseesessee niseonio»esssescos serio tie nana ranianesezzanenenizienen iena vessie

45

Scansionato con CamScanner


Scheda completa

For) DI Rab FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE


seuasarsensensenzesezesezeonezeonicaneseieeeenereseanaeneenie sce ria zanionieneeseeeienesi ver e0s00v,, urrrrrcis.,,

1 ROTTURA DEL TENDINE D'ACHILLE

ESAME OBIETTIVO
messisezezionenioneaazenenenaizeezazenzeneesezeneonesensenen
nesazezesissoszi LL120000000000,,

1.1 TEST DI THOMPSON: esito positivo |»

Test attivi
Test passivi

46

Scansionato con CamScanner


Test neurologici
CAPITOLO 7
————_—_ò
——————————————————————

logia è per noi


rapprendimento della semeiotica neurologica nonché della relativa termino
disturbi al sistema
osteopati imprescindibile per una esatta classificazione dei pazienti con
neurologico.

l'esame obiettivo è indispensabile per:


professionali adatte al
. riconoscere la zona di eventuali lesioni e consigliare le figure
motivo del consulto del paziente;
+ accertare la non discrepanza tra segni clinici e indagini strumentali;
+ comprendere lo stato di disabilità e la sua evoluzione temporale.
rispetto a quelle
La raccolta dei test da noi proposta può sembrare di dimensioni ridotte
neurologica, ma
attese, ricordiamo che il nostro ruolo non è diagnosticare una patologia
o. Il fine di questo
abbiamo come scopo rendere schematico e semplice l'esame obiettiv
e di manipolare pazienti
capitolo è di fornire una via rapida e attendibile per non rischiar del
dovute a disfunzioni
con controindicazioni assolute o relative al trattamento osteopatico
sistema neurologico.
le risposte alle
Il sistema neurologico sarà oggetto di indagine qualora fossero positive
domande rivolte al paziente in anamnesi:
le che decorre fino
presenza di irradiazioni “ad esempio un paziente con dolore cervica
ad un punto dell'arto superiore 0 del capo”;
- dolore con carattere forte, acuto o trafittivo;
intorpidimenti, debolezza, riduzione o assenza di
- presenza di sensazioni di formicolii,
sensibilità in una o più zone;
ictus, vertigini, emicranie, cefalee, perdita di
- presenza di patologie ischemic he,
equilibrio, disturbi del campo visivo.

neurologico provenga dal sistema


Occorre innanzitutto discriminare se il disturbo
nervoso periferico o dal sistema nervoso centrale.

SISTEMA NERVOSO PERIFERICO CHE COMPRENDE:


un nervo craniale;
- un'irritazione della radice di un nervo spinale o del decorso di
- una compressione midollare spinale.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE CHE COMPRENDE:


del primo motoneurone.
- una disfunzione che possa danneggiare la funzionalità

47

Scansionato con CamScanner


ST NEUROLOGIC!
4 capitoLo 7 * TÈ

7.1 Disturbo neur


o logico periferico
fe rici da considerare nel nostro
se gn ! © sin to mi neurologici peri Sam
Le caratteri stiche cliniche, 8
sono:
SEGNI SENSORIALI ALTERATI.
SEGNI MOTORI: - percezione vibratoria;
- differenza di tono, forza e debglezza - percezione della posizione Orticolare.
muscolare; a - sensibilità tattile fine; i
- presenza di fascicolazioni; - sensibilità dolorifica;
-— presenza di miocloni. _ sensibilità termica.

SEGNI DI RIFLESSI EVOCA BILI: ;


inoreflessia è Greffensio:
- riflessi osteo-tendinei con iperreflessia,
- riflessi addominali ridotti o aboliti;
- riflessi plantari positivi (Babinski).

L'esame clinico non si esplica unicamente


= con un singolo
- parametro
re . della valutazio.
ne neurologica, ma si effettua combinando l’anamnesi con l'ispezione, con la palpa.
zione e i tre test individuali: sensoriali, riflessi osteo-tendinei e per la forza muscolare,

Due segni e sintomi che meritano un approfondimento in questa fase di indagine clinica sono
i miocloni e le fascicolazioni.

MIOCLONI
Le mioclonie sono contrazioni rapide, improvvise ed involontarie che riguardano muscoli isolati
o fasci di fibre muscolari. Possono essere causate e provocate da diverse condizioni mediche
quali patologie neurologiche e possono frequentemente annunciare crisi epilettiche. Qualora il
nostro paziente presenti in fase di anamnesi o di ispezione la condizione di contrazioni improv-
vise simili a delle scosse di un singolo muscolo o di un gruppo di muscoli, sarà da considerare
una controindicazione assoluta |® al trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad
un medico specialista.

FASCICOLAZIONI

Scansionato con CamScanner


TEST NEUROLOGICI PERIFERICI 49

Esame obiettivo:

Occorre osservare le fascicolazioni mentre il muscolo interessato è a riposo


Occorre gr rs di eventuale differenza di tono, forza, debolezza con test della
forzo, segni sensoriali e i segni dei riflessi osteo-tendinei se evocabili. Qualora fossero positivi i test
dei parametri indagati, n condizione rappresenterà una controindicazione assoluta |> ad un
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

7.2 Test neurologici periferici


Occorre dall'anamnesi ricavare:

LA LOCALIZZAZIONE, per capire come il sintomo riferito si distribuisce nel corpo, lungo le
radici nervose oppure con una distribuzione generale;
- CARATTERE E GRAVITA DEL DOLORE, per capire i sintomi di lieve perdita di sensibilità, dolen-
zia, e per comprendere il carattere del dolore trafittivo e in alcuni casi urente, la sensazione
da lieve a (in casi gravi) totale perdita della sensibilità e la sensazione di ipostenia muscolare.

Con l'ispezione occorre osservare l'eventuale presenza di aree brunastre pigmentate e/o
regioni pelose soprattutto sul rachide, in corrispondenza del territorio neurologico da lui con-
trollato e ipertrofia muscolare nei tessuti molli.
Questi segni possono indicare un difetto osseo come la spina bifida o una distrofia simpa-
tica riflessa.
Con la palpazione si può valutare la dolorabilità.
Peri test ortopedici che riguardano l’articolarità si ripropone la lettura del capitolo 5 dove
sono ampiamente descritti.
Dopo aver raccolto i dati dall’anamnesi e valutato le caratteristiche cliniche rilevate dall’i-
spezione, palpazione e test specifici ortopedici, qualora sia presente un'ipotesi di controin-
dicazione assoluta al sistema neurologico periferico si procederà indagando tre parametri
fondamentali.

1. PERI SEGNI SENSORIALI ALTERATI INDAGHEREMO:


pen-
- lasensibilità tattile fine e dolorifica, evocabili con un tocco leggero attraverso un
nellino e un tocco pungente tramite uno spillo neurologico;
- la percezione vibratoria con l'ausilio del diapason.

2. PER | SEGNI DI RIFLESSI EVOCABILI INDAGHEREMO:


neurologico.
- i riflessi osteo-tendinei (R.O.T.) con l'ausilio di un martelletto

3. PERI SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI TONO, FORZA E DEBOLEZZA MUSCO-


LARE INDAGHEREMO:
= la forzamuscolare.
sono unilaterali. Sintomi
Nella maggior parte dei casi le irritazioni delle radici nervose
bilaterali ad esempio stenosi canalare, instabilità
denotano una compressione migliora
vertebrale (spondilolisi, anterolistesi), MASSA Sese pante spazio.

Scansionato con CamScanner


50 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

7.3 Test delle radici nervose cervicali


Il rachide cervicale è composto da 8
paia di oep pinna ogn«uno dei
componente sensitiva tramite la sua radice dorsale ed una m otoria tramite laVali
du n
ventrale, SUA h radi.®
| primi . quattro
.
nervi . cervicali
. .
più‘- un'anastomosi
’ î
con
la quinta v ertebra
È

compongono :
il plesso cervicale, i secondi quattro con la pa
rtecipazion e del pri Cervi
toracico compongono il plesso brachiale. Mo
Cale,
Neg

7.3.1 TEST DEL PLESSO CERVICALE

Per indagare l'integrità del plesso cervicale test


eremo:
— peri segni sensoriali alterati, la sensibilità tattile fine e dol or
ifica delle rispetti
con un tocco le ggero attraver v
so un pennellino ed un tocco pu € Greg
neurologico; ngente Meamailee uti © spillo
per i segni motori di differenza di tono
, forza e debolezza muscolare, adop
per la forza muscolare. erando itey

Ogni radice nervosa controlla una distribuzione sensoriale possedendo una


rappresentazione territoriale sul corp
o (dermatomero). Esiste una discreta
segmentaria; pertanto una singola sovrapposizione
lesione monolaterale può colpire
metamerico. più di un territorio
Per i segni sensoriali alterati indagh
eremo la sensibilità tattile fine e
rispettive aree con un tocco leggero attr dolorifica delle
averso un pennellino ed un tocco pungente
uno spillo neurologico. tramite

Descriveremo i dermatomeri delle singole radici:


— perla radice di C2 testeremo come territorio
dermatomerico un emi-occipite fino alla
sutura coronale;

partecipazione di C3 n ° ericC
la zona sovrasternale, cla vicolare testeremo come territorio dermatom
e acromiale

Scansionato con CamScanner


TEST DELLE RADICI NERVOSE CERVICALI 51

I risultati sono da comparare


sempre con il lato considerato
sano. Qualora si rilevassero segni
sensoriali alterati di sensibilità tattile
fine e dolorifica nelle rispettive aree
indagate, non rappresenteranno una
condizione sufficiente a formulare
un'ipotesi di controindicazione relativa
o assoluta al trattamento osteopatico.
L'indagine proseguirà solamente con
i test della forza muscolare, poiché
nessun riflesso osteo-tendineo sarà
evocabile per questa zona. Valutare il
grado di forza espresso dal paziente.

Il nervo spinale di C1 emerge tra l'occipite e la prima vertebra cervicale. Presenta un


ramo posteriore ed uno anteriore. Quello posteriore ha una funzione unicamente motoria
per i muscoli sub-occipitali. Data la difficoltà ad effettuare un test della forza muscolare non
verrà effettuata alcuna indagine per il nervo spinale di C1.

Scansionato con CamScanner


a
52 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

PER I SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI Line FORZA E DEBOLEZZA


ESEGUIREMO I TEST PER LA FORZA MUSCOLARE.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI


DI C2, C3 E C4
Testeremo il muscolo lunghissimo
del collo.

Procedura: con il paziente seduto sul


lettino, l'operatore lo inviterà a flettere
il capo. L'operatore, stabilizzando
la cerniera cervico-toracica con una
mano, con l’altra mano appoggiata
sull’osso frontale eserciterà una
forza per estendere il capo invitando
il paziente ad effettuare una forza
controresistente. Valutare il grado di
forza espresso dal paziente.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI


DI C2, CIEC4
Testeremo il muscolo SCOM.

Procedura: con il paziente seduto sul


lettino l'operatore lo inviterà a ruotare
il capo dal lato opposto allo SCOM da
testare. L'operatore appoggiando una
mano sulla spalla omolaterale allo
SCOM da testare, con l'altra mano
appoggiata al bordo esterno della
mandibola eserciterà una forza per
ruotare il capo invitando il paziente ad
effettuare una forza controresistente.
Valutare il grado di forza espresso
dal paziente e confrontarlo con il lato
controlaterale.

Scansionato con CamScanner


TEST DELLE RADICI NERVOSE CERVICALI 53

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI


DI C2, C3 E C4
Testeremo i muscoli elevatore
della scapola e trapezio.
(ricordiamo che le fibre muscolari
superiori ricevono innervazione anche
dall'XI nervo cranico).

Procedura: con il paziente seduto sul


lettino l'operatore lo inviterà a elevare
entrambe le scapole. L'operatore,
poggiando le mani sul bordo
superiore delle spalle del paziente,
eserciterà una forza per abbassare
le scapole invitandolo ad effettuare
una forza controresistente. Valutare il
grado di forza espresso dal paziente e
confrontarlo con il lato controlaterale.
Ogni test è da comparare sempre con il lato
considerato sano. Gradi minori di forza del
lato considerato affetto possono indicare una
disfunzione della radice nervosa corrispondente
oppure possono rappresentare unicamente
una debolezza, affaticamento o distrazione del
muscolo qualora i test della sensibilità tattile fine
e dolorifica risultino negativi.

7.3.2 TEST DEL PLESSO BRACHIALE

PER INDAGARE L'INTEGRITÀ DEL PLESSO BRACHIALE TESTEREMO:


- peri segni sensoriali alterati, la sensibilità tattile fine e dolorifica delle rispettive aree
con un tocco leggero attraverso un pennellino ed un tocco pungente tramite uno spillo
neurologico;
- peri segni di riflessi evocabili, i riflessi osteo-tendinei;
- peri segni motori di differenza di tono, forza e debolezza muscolare, adoperando i test
per la forza muscolare.

Scansionato con CamScanner


uRoLoGIC!
7 * TEST
NE
54 CAPITOLO

E 3. ee co”?
c3,4 [N c8."'
cs,6 VT!
MEN cs
una
Ogni radice nervosa controlla
ssedendo
distribuzione sensoriale po
oriale sul
una rappresentazione territ
corpo (dermatomero). Esiste una di-
screta sovrapposizione segmentaria;
pertanto una singola lesione monola-
o
terale può colpire più di un territori
metamerico.
Per i segni sensoriali alterati inda-
gheremo la sensibilità tattile fine e
dolorifica delle rispettive aree con un
tocco leggero attraverso un pennelli-
no ed un tocco pungente tramite uno
spillo neurologico.

Descriveremo i dermatomeri delle


singole radici:

- per la radice di C5 testeremo


come territorio dermatomerico la
V deltoidea e il margine esterno
del bicipite;
-— perlaradice di Cé testeremo come
territorio dermatomerico il margi-
ne esterno dell’avambraccio fino
alla colonna del pollice;
- per la radice di C7 testeremo
come territorio dermatomerico il
dito medio e la zona palmare cor-
rispondente; I risultati sono da comparare sempre con i
- perla radice di C8 testeremo come lato considerato sano. Qualora si rilevasser0
territorio dermatomerico la faccia
palmare delle ultime due dita e la
segni sensoriali alterati di sensibilità tottile
fine e dolorifica nelle rispettive aree indago!e
parte distale dell’avambraccio;
— non rappresenteranno condizione sufficiente
perla radice di T] testeremo come
a formulare un'ipotesi di controindicazion:
territorio dermatomerico la parte
interna prossimale dell’avambrac-
relativa o assoluta al trattamento osteopat!°0” ai
cio e il margine interno del brac- proseguirà l'indagine coni riflessi osteo-tendi”
cio. e con i test della forza muscolare.

Scansionato con CamScanner


TEs T DELLE RADICI NERVOSE CERVICALI 55
aa———__

RIFLESSI OSTEO-TENDINEI

| riflessi osteotendinei sono evocabili


allo stiramento dei fusi neuromusco-
Jan percuotendo con il martelletto il
tendine di un muscolo oil punto di in-
serzione del tendine sull’osso.

peri segni di riflessi evocabili indaghe-


remo il riflesso osteo-tendineo.

RIFLESSO BICIPITALE,
PER LA RADICI DI C5
Procedura: l'operatore, percuotendo
con il martelletto da riflessi il proprio
pollice posto sul tendine distale del
bicipite omerale, dovrà osservare la
contrazione del muscolo. Valutare la
risposta della contrazione comparan-
dola con l'arto controlaterale.
FOTO A

RIFLESSO BRACHIORADIALE PER


LA RADICE DI C6

Procedura: l'operatore, percuotendo


con il martelletto da riflessi il pro-
prio pollice posto sul tendine distale © __FOTO-BT7
del brachioradiale, dovrà osservare la
contrazione del muscolo. Valutare la
risposta della contrazione comparan-
dola con l'arto controlaterale.
FOTO B

RIFLESSO TRICIPITALE,
PER LA RADICE DI C7

Procedura: l'operatore percuotendo


con il martelletto da riflessi il tendi-
Ne distale del tricipite omerale, dovr à
osservare la contrazione del muscolo.
Valutare la risposta della contrazione
crparandola con l'arto controlate-
rale,

FOTO €

Scansionato con CamScanner


56 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

LE RESTANTI RADICI NON HANNO NESSUN RIFLESSO EVOCABILE.

I riflessi osteo-tendinei devono essere


comparati a quelli dell'arto considerato
dei riflessi osteo-tendin Sano. Le ris i
ei del lato ritenuto in disfunzione Possono essere
* una contrazione uguale o simile rispe lg Segu enti . POste
tto al lato sano indi
Questa condizione non indica una disfunzione della radiceca nerv UNA risposta non disfunzion
osa; i ale,
* una contrazione minore rispetto al lato sano
indica una risposta disfunzionale. Vesta e
dizione definita iporeflessia unilaterale può
* una contrazione assente rispetto al lato sano indi care una disf unzione delle radici Nervos po
indica una risposta disfunzionale. Questa ci
dizione definita areflessia unilaterale può indi
probabile disfunzione del motoneurone infer
care una interruzione dell'arco riflesso, n
iore; i i i con
* una contrazione maggiore rispetto al lato sano indica
una risposta disfu nzionale,
condizione definita iperreflessia uni Questa
laterale può indicare una disfunzio
Superiore. ne del Motoneurone

Qualora si rilevassero condizioni di iporeflessia,


areflessia e iperreflessi a NON
teranno una condizione sufficiente per form
ulare un'ipotesi di controindi cazi
rappresen.
assoluta ad un trattamento oste opatico. L'indagi on e relativa o
ne proseguirà con i test della forza Muscolar
e,

PER | SEGNI MOTORI DI DIFFER


ENZA DI TONO, FORZA E DEBOLEZZA
ESEGUIREMO I TEST PER LA FORZA MUSCOLARE
MUSCOLARE.

TEST DELLA FORZA PER LA RADICE


DI C5
Testeremo il muscolo deltoide.

Procedura: con il paziente seduto


sul
lettino l'operatore lo inviterà ad
ab-
durre il braccio. L'operatore, appog-
giando la sua mano sul bordo ester-
no del braccio del paziente,
eserciterà
una forza per addurre l'arto
superiore
invitandolo ad effettuare
una forza
controresistente. Valutare
il grado di
forza espresso dal paziente
e confron-
tarlo con l'arto controlaterale.

Scansionato con CamScanner


Test D ELLE RADICI NERVOSE CERVICALI 57

TEST DELLA FORZA


pER LE RADICI DI C5 E C6
Testeremo il muscolo bicipite.
con il paziente seduto sul
procedura:
a flettere
lettino l'operatore lo inviterà
l'avam bra cci o. L'oper ato re, stabilizzando
con una Mano il gomito del paziente e con
l'altra appoggiata sul margine anteriter ore
l'a vam bra cci o, ese rci à
e distale del
una forza per estendere l’avambraccio
invitandolo ad effettuare una forza
re il gra do di forza
controresistente. Valuta
espresso dal paziente e confrontarlo con
l'arto controlaterale.

TEST DELLA FORZA


PER LE RADICI DI C5 E C6
Testeremo i muscoli estensori del
polso, (estensore radiale lungo ed
estensore radiale breve del carpo).

Procedura: con il paziente seduto


sul lettino l’opera tore lo inviterà a
dorsiflettere il polso con la mano chiusa
a pugno. L'operatore, poggiando la mano
sulla porzione dorsale dei metacarpi,
eserciterà una forza per flettere il polso
invitando il paziente ad effettuare una
forza controresistente. Valutare il grado di
forza espresso dal paziente e confrontarlo
con l'arto controlaterale.

TEST DELLA FORZA


PER LA RADICE DI C7
Testeremo il muscolo tricipite.

Procedura: con il paziente supino sul


. lettino l'operatore lo inviterà @ flettere
l'avambraccio con il gomito flesso a 90°.
l'operatore, stabilizzando con una Mano
la parte prossimale dell’omero e ON
l'altra impugnando il polso, esercitere
una forza per flettere l'avambraccio
invitando il paziente ad effettuar e una
forza controresistente. Valutare il grado di
forza espresso dal paziente € confrontarlo
con l'arto controlaterale.

Scansionato con CamScanner


58 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI 9

DI C7
TEST DELLA FORZA PER LA RADICE
Testeremo i muscoli estensori delle cita;
e dell’indi-
(estensore comune delle dita, estensor
ce, estensore del mignolo).

lettino
Procedura: con il paziente seduto sul
-
l'operatore lo inviterà ad estendere l’articola
ngi
zione metacarpofalangea flettendo le fala
o
intermedie e distali. L'operatore, stabilizzand
il polso del paziente con una mano, con l’altra
appoggiata sul margine posteriore delle artico-
lazioni metacarpofalangee, eserciterà una forza
per flettere l'articolazione invitando il paziente
ad effettuare una forza controresistente. Valuta-
re il grado di forza espresso dal paziente e con-
frontarlo con l'arto controlaterale.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI DI C7 E


C8
Testeremo i muscoli flessori del polso, (fles-
sore radiale e flessore ulnare del carpo).

Procedura: con il paziente seduto sul lettino


l'operatore lo inviterà a flettere il polso con la
mano chiusa a pugno. L'operatore stabilizzando
il gomito del paziente con una mano, con l’al-
tra mano appoggiata sulla faccia anteriore del
polso, eserciterà una forza per estenderlo, invi-
tando il paziente ad effettuare una forza contro-
resistente. Valutare il grado di forza espresso dal
paziente e confrontarlo con l'arto controlaterale.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI DI C7 E


C8
Testeremo i muscoli flessori delle dita, (fles-
sore superficiale e profondo delle dita).

Procedura: con il paziente seduto sul lettino


l'operatore lo inviterà a flettere le articolazioni
interfalangee prossimali e distali. L'operatore,
stabilizzando con una mano il polso del pazien-
te, con l’altra mano agganciandeo le articolazioni
interfalangee prossimali e distali con le proprie,
eserciterà una forza per estenderle invitando il
paziente ad effettuare una forza controresisten-
te. Valutare il grado di forza espresso dal pa-
ziente e confrontarlo con l'arto controlaterale.

Scansionato con CamScanner


TEST DELLE RADICI NERVOSE CERVICALI 59

EST DELLA FORZA PER LE RADICI DI C8 E TI


7 steremo i muscoli abduttori delle dita,
fnferosse dorsali, abduttore del mignolo).

procedura: con il paziente seduto sul lettino


l'operatore lo inviterà ad abdurre tutte le dita.
L'operatore, stabilizzando n una mano il pol-
so del paziente, mentre con | altra mano a pin-
10, eserciterà ad ogni coppia di dita una forza
diretta a chiuderle invitando il paziente ad
effettuare una forza controresistente. Valutare
il grado di forza espresso dal paziente e con-
frontarlo con l'arto controlaterale.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI DI CB E TI


Testeremo i muscoli interossei palmari.

Procedura: con il paziente seduto sul lettino


l'operatore lo inviterà ad addurre tutte le dita.
L'operatore eserciterà una forza ad ogni coppia
di dita diretta ad aprirle invitando il paziente ad
effettuare una forza controresistente. Valutare
il grado di forza espresso dal paziente e con-
frontarlo con l'arto controlaterale.

I test sono da comparare sempre con il lato considerato sano. Gradi


minori di forza del
lato considerato affetto possono indicare una disfunzione della radice nervosa corris
pon-
dente Oppure possono rappresentare unicamente debolezza, affaticamento o distrazione
del muscolo qualora i test della sensibilità tattile fine e dolorifica e i riflessi osteo-
tendinei
risultassero negativi.
Gradi minori di forza dal lato affetto combinati a riflessi osteo-tendinei di iperreflessia,
iporeflessia o areflessia e segni di sensibilità tattile fine o dolorifica alterati rappresente-
fanno una controindicazione assoluta D ad un trattamento osteopatico.
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

Scansionato con CamScanner


60 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

7.4 Test dei rami toracici

PER INDAGARE L'INTEGRITÀ DEI RAMI


TORACICI TESTEREMO:
— peri segni sensoriali alterati, la sensibilità
tattile fine e dolorifica delle rispettive aree
con un tocco leggero attraverso un pen-
nellino ed un tocco pungente tramite uno
spillo neurologico;
— peri segni motori di differenza di tono,
forza e debolezza muscolare, adoperando
i test per la forza muscolare.

Ogni radice nervosa controlla una distri-


buzione sensoriale possedendo una rappre-
sentazione territoriale sul corpo (dermato-
mero). Esiste una discreta sovrapposizione
segmentaria; pertanto una singola lesione
monolaterale può colpire più di un territorio
metamerico.

| rami toracici anteriori hanno una distribu-


zione sensoriale con un territorio corrispon-
dente alla stessa altezza sul piano orizzontale
all'insorgenza delle radici anteriori.
Per i segni sensoriali alterati indagheremo
la sensibilità tattile fine e dolorifica delle ri-
spettive aree con un tocco leggero attraverso
un pennellino ed un tocco pungente tramite
uno spillo neurologico.

Descriveremo i dermatomeri
delle singole radici:

-— perla radice di T1/T2 testeremo come ter- on


ritorio dermatomerico la regione sovra- I test sono da comparare sempre ©
mammellare; l'emilato considerato sano. QUISE
-— per la radici di T3 fino a T10 testeremo si rilevassero segni sensoriali altero
come territorio dermatomerico dalla re- di sensibilità tattile fine e dolori
gione mammellare fino all'ombelico es- nelle rispettive aree indagate, sa
sendo tutti con orientamento orizzontale o rappresenterano una condizio I
lievemente inclinato verso il basso soprat- sufficiente a formulare un'ipole” te
tutto nelle ultime due radici T9-T10; controindicazione relativa 0 059° È
- perla radici di T]1 e T12 testeremo come ad un trattamento osteopa i
territorio dermatomerico con una leggera L'indagine proseguirà con i #@
inclinazione verso il basso la regione sotto forza muscolare.
ombelicale fino a quella sovrapubica.

Scansionato con CamScanner


TEST DEI RAMI TORACICI 61

sr| SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI TON O, FORZA E DEBOLEZZA MUSCOLARE


PSEGUIREMO TEST PER LA FORZA MUSCOLAR
c le radici da T2 a T6 non si eseguiranno test a causa della difficoltà che presenta la
‘alutazione dei gradi di forza di tale regione.

rest DELLA FORZA PER LE RADICI DA T7 A


TP) CONUN CONTRIBUTO NEUROLOGICO
LI
DI tremo il muscolo obliquo
dell'addome.

procedura: con il paziente in posizione supina


ed una mano sotto il suo occipite, l'operatore
lo inviterà a ruotare il busto dal lato opposto
al braccio flesso. L'operatore stabilizzando con
yna mano il muscolo obliquo dell'addome
e con l'altra appoggiata sul gomito del
paziente, eserciterà una forza per ruotare
il busto, invitandolo ad effettuare una forza
controresistente. Valutare il grado di forza
espresso dal paziente e confrontarlo con il lato
controlaterale.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI


DAT7 AT12 CON UN CONTRIBUTO
NEUROLOGICO DI L1
Testeremo il muscolo retto dell'addome.

Procedura: con il paziente in posizione supina con


entrambe le braccia piegate e con il dorso delle
mani appoggiato sull’osso frontale, l'operatore
lo inviterà a flettere il busto. L'operatore
stabilizzando con una mano il muscolo retto
dell'addome e con l'altra appoggiata sui palmi
delle mani del paziente, eserciterà una forza per
estendere il busto, invitandolo ad effettuare una
forza controresistente. Valutare il grado di forza
espresso dal paziente palpando e valutando
contemporaneamente i due ventri muscolari
del retto dell'addome, comparando il lato
sa nen con il controlaterale considerato
ano,

, Per valutare l'integrità globale del muscolo retto dell l'addome, con il paziente in posizione
i nferiori a ginocchia estese. L'operatore,
vpina l'operatore lo inviterà a sollevare entrambi gli arti tà del pube, effettuerà delle traslazioni
Ponendo le dita a pinza sull’inserzione distale in prossim!
el fasci, in; senso latero-laterale per ini dividuare la presenza
di lassità o diastasi della
% fascio muscolare
'Nea alba.

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GICI
62 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLO
TP,
rr Pr ter’

; ato Sano. Gradi minori di f OrZA del


:l lato consider

iv ano disfunzione delle oder meno ripone 00


oto

de compere
sg
re sempre con il la : csacsHi

UNO pra ro iegali e del MUSEO],


unicamente
possono i rappresentare ibili ile fine e dolorifica risuta” CT
fine o d Olorifi
(oto
Re affatto combinat i a segn! di sensibilità tattile , tica|
ee radi mipag icazi | ad un tratt
n trattamento Osteopatico,
controindicazione assoluta
alterata rappresenteranno una
dico specialista.
paziente dovrà essere inviato adu n me

e lombari
7.5 Test delle radici nervos
lombari test eremo: —
Per indagare l'integrità delle radici nervo se
segn i senso riali altera ti, la sensi bil ità tat tile fine e dolorifica delle rispettive e
- peri
lino ed un tocco pungente tramite uno spillo
con un tocco leggero attraverso un pen nel
neurologico;
eo-tendineo;
— peri segni di riflesso evocabile, ilr iflesso ost
- peri segni motori di differenza di tono, forz e dob
a olezza muscolare, adoperando i test
per la forza muscolare.

Ogni radice nervosa controlla una distribuzione sensoriale possedendo una


rappresentazione territoriale sul corpo (dermatomero). Esiste una discreta sovrapposizione
segmentaria; pertanto una singola lesione monolaterale può colpire più di un territorio
metamerico.
Per i segni sensoriali alterati indagheremo la sensibilità tattile fine e dolorifica delle
rispettive aree con un tocco leggero attraverso un pennellino ed un tocco pungente tramite
uno spillo neurologico.

Descriveremo i dermatomeri delle singole radici:

- per la radice di L](con contributo T12) testeremo come territorio dermatomerico,


superiormente la linea sovrapubica che comprende la linea immaginaria occupata
dagli slip, inferiormente il margine supero esterno dell'arto inferiore;
— perla radice di L2 testeremo come territorio dermatomerico il triangolo di scarpa che
comprende la radice della coscia e il margine superiore della coscia;
— per la radice di L3 testeremo come territorio dermatomerico la faccia anteriore della
coscia fino al margine mediale del ginocchio;
- per la radice di L4 testeremo come territorio.
orio dermatomerico il margine inferiore del
rotula, il margine mediale della tibia,
interno;
compreso il malleolo interno e l'arco plant”
— per la radice i di L5 testeremo
come erriitor
terr toriio i
piede fino all‘alluce ad esclusione del V dito i dorsale È
- perla radice : RA
di $1 testeremo come ter ritorio |dermatomerico la regione posteri ore dello RS
coscia, il margine postero-laterale

l'arco plantare
del la gam ; lo estern®:
esterno e il V dito del gomba, lazona peroneule, ilmalloe
- perlaradice di S2 testeremo com
coscia‘ e della gamba;
pec e) dermatomericbue
e te ritorio
tori .
o il margine posterio+ ”® dello
per la radice di 52/53 come territori . genitoli
ester ni territorio dermatomerico considereremo gli organ! gen
ii

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TEST DELLE RADICI NERVOSE LOMBARI 63

Mi .5sì
LS,
9 1,92
RE s2,53,54

| test sono da comparare sempre con il lato considerato sano. Qualora si rilevassero segni
sensoriali alterati di sensibilità tattile fine e dolorifica nelle rispettive aree indagate, questi non
rappresenteranno una condizione sufficiente a formulare un'ipotesi di controindicazione relativa
o assoluta ad un trattamento osteopatico. L'indagine proseguirà con i riflessi osteo-tendinei e i
fest della forza muscolare.

RIFLESSI OSTEO-TENDINEI

Triflessi osteotendinei sono evocabili con lo stiramento dei fusi neuromuscolari percuotendo
con il martelletto il tendine di un muscolo o il punto di inserzione del tendine sull'osso.
Per i segni di riflessi evocabili indagheremo il riflesso osteo-tendineo (ROT).

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64 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

RIFLESSO ROTULEO,
PER LA RADICE DI L4

Procedura: l'operatore, percuo-


tendo con il martelletto da riflessi il
tendine rotuleo, dovrà osservare la
contrazione del muscolo. Valutare
la risposta della contrazione com-
parandola con l'arto controlaterale.

RIFLESSO ACHILLEO,
PER LE RADICI DI L5 ED S1

Procedura: l'operatore, percuo-


tendo con il martelletto da riflessi
il tendine achilleo, posizionando il
piede del paziente in leggera dorsi-
flessione, dovrà osservare la con-
trazione del muscolo. Valutare la
risposta della contrazione compa-
randola con l'arto controlaterale.

i a quelli dell'arto considerato sano. Le risp


I riflessi osteo-tendinei devono essere comparat e le seguenti: “A
one possono esser
dei riflessi osteo-tendinei del lato ritenuto in disfunzi
lato sano indica una risposta non disfunzionale.
+ una contrazione uguale o simile rispetto al
Questa condizione non indica una disfunzione della radice nervosa;
mino re rispe tto al lato sano indic a una risposta disfunzionale. Questo
* una contrazione indicare una disfunzione delle radici nervos
e:
defin ita ipore fless ia unila teral e può
condizione
indica una risposta disfunziona!e. Questo
* una contrazione assente rispetto al lato sano so ©0"
può indicare una interruzione dell'arco rifles
condizione, definita areflessia unilaterale,
probabile disfunzione del motoneurone inferiore;
a una risposta disfunzionale. QUA
è yna contrazione maggiore rispetto al lato sano indic
una disfunzione del motonev'o!
condizione definita iperreflessia unilaterale può indicare
superiore.
lessia non rapp!ia od n9ul
entera
Qualora si rilevassero condizioni di iporeflessia, areflessia e iperref uto
una condizione sufficiente a formulare un'ipotesi di controindicazione relativa 0 asso
trattamento osteopatico. L'indagine proseguirà con i test della forza muscolare.

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TE ST DELLE RADICI NERVOSE LOMBARI 65

p | SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI TOcd FORZA E DEBOLEZZA MUSCOLARE


:seGUIREMO I TEST PER LA FORZA MUSCO

EST DELLA FORZA


ogg LE RADICI DI T12, LI, L2, L3
festeremo il muscolo ileo psoas.

procedura: con il paziente seduto sul lettino


operatore lo inviterà a sollevare la coscia,
x ppoggiando la sua mano sopra il ginocchio.
l'operatore eserciterà una forza verso il basso
invitando il paziente ad effettuare una forza
controresistente. Valutare il grado di forza
espresso dal paziente e confrontarlo con l'arto
controlaterale.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI DI L3,


L4
Testeremo il muscolo quadricipite femorale.

Procedura: con il paziente seduto sul lettino


l'operatore lo inviterà a sollevare la gamba
estendendo il ginocchio. L'operatore posizionerà
una mano sulla coscia per stabilizzare l'arto
inferiore, mentre l’altra mano la posizionerà
sulla gamba esercitando una forza verso il
basso e invitando il paziente ad effettuare una
forza controresistente. Valutare il grado di forza
espresso dal paziente e confrontarlo con l'arto
controlaterale.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI DI L4,


L5
Testeremo il muscolo tibiale anteriore.

con il paziente seduto sul


Proc edura:
lettino l'operatore lo inviterà a compiere
Una dorsiflessione del piede. L'operatore
o
Stabilizzerà il piede del paziente impugnand
a caviglia con uria mano mentre con l'altra
e
Mano eserciterà una forza verso la flession
ad effettuare una forza
Plantare invitandolo
forza
controresistente. Valutare il grado di
e 3 n
e confrontarlo con l'arto
Spresso dal paziente
controlaterale.

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66 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI DI LS,


S1
Testeremo il muscolo estensore lungo
dell’alluce.

Procedura: con il paziente supino sul lettino


l'operatore lo inviterà a dorsiflettere l’alluce.
L'operatore stabilizzerà il piede del paziente
impugnando la caviglia con una mano, mentre
con l'altra mano eserciterà una forza per flettere
plantarmente l’alluce invitandolo ad effettuare
una forza controresistente. Valutare il grado di
forza espresso dal paziente e confrontarlo con
l'arto controlaterale.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI DI


19,51
Testeremo il muscolo ischio-crurale.

Procedura: con il paziente supino a gambe


flesse sul lettino, l'operatore lo inviterà a flettere
le gambe. L'operatore stabilizzerà entrambi i
calcagni ed eserciterà una forza per estendere
le gambe invitando il paziente ad effettuare
una forza controresistente. Valutare il grado
di forza espresso dal paziente esaminando
contemporaneamente i due fasci appartenenti
ai muscoli ischio-crurali, comparando il lato
compromesso con il controlaterale considerato
sano.

TEST DELLA FORZA PER LE RADICI DI L5,


S1
Testeremo il muscolo medio gluteo.

Procedura: con il paziente in decubito laterale


sul lettino, l'operatore lo inviterà ad abdurre la
coscia. L'operatore, appoggiando una mano
sulla faccia laterale del ginocchio, eserciterà una
forza verso l’adduzione invitando il paziente ad
effettuare una forza controresistente. Valutare
il grado di forza espresso dal paziente e
confrontarlo con l’arto controlaterale.

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TEST DELLE RADICI NERVOSE LOMBARI 67

rESTRLEDELLA FORZA
RADICI DI L5, S1
fel eremo i muscoli estensori delle
dita
long SBERNGI
procedura: con il paziente supino sul lettino,
l'operatore lo inviterà a dorsiflettere dal
secondo al quinto dito. L'operatore stabilizzerà
il piede del paziente impugnando la caviglia
con una mano mentre con l'altra mano
eserciterà una forza per flettere plantarmente
jutte e quattro le dita, invitandolo ad effettuare
una forza controresistente. Valutare il grado di
forza espresso dal paziente e confrontarlo con
l'arto controlaterale.

I test sono da comparare sempre con il lato considerato sano. Gradi


minori di forza dellato
considerato affetto possono indicare una disfunzione della radice nervos
oppure
a corris ponden te
possono rappresentare unicamente una debolezza,
affaticamento o distrazione
del muscolo qualora i test della sensibilità tattile fine e dolorif
ica e i riflessi osteo-tendinei
risultassero negativi.
Gradi minori di forza dal lato affetto combinati a riflessi
osteo-tendieni di iperreflessia,
iporeflessia o areflessia e segni di sensibilità tattile fine o dolorifica altera
ta rappresenteranno
una controindicazione assoluta b ad un trattamento osteopatico.
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

7.6 Irritazioni del SNC


Occorre indagare segni clinici di patologie che possono
danneggiare il segnale neurologico
In modo sistemico es. sclerosi multipla, diabete, nevriti di origin
Zoster), alcolismo e danno tossico dei e batterica o virale (Herpes
nervi.

QUALORA IL PAZIENTE PRESENTASSE:


— 'Perreflessia nei test dei riflessi osteo-tendin
ei;
Parestesia nei test dermatomerici;
-

dati Anamnestici che riconducano a disturbi neur


-

discali o radicolari; ologici ma non attribuibili a patologie


attori ereditari come ad esempio madre o padre
diabetici o con sclerosi multipla; tali
condizioni potrebbero indicare una lesione neurologica sist
emica.
ca Questi casi occorrerà indagare con i seguenti
test l'integrità del primo motoneurone: test
ni rn Motoneur one,
to clono, segno di Hoffrifle ssi
mann. addo minale cutanei, prova
Consigli di eMIi TI
amo la consultazion sci, dedi
È se
; ° neurologica per effettuare tali test e prov SRI emalla
cati
n Segni o test sopra citati, tale condizione e. Qualora si rilevassero risul tati positivi ad uno
rappresenterà una controindicazione asso
luta B ad
Il amento Osteopatico.
ac: ;
Paziente dovrà essere inviato ad un medico speciaDaf lista.

Scansionato con CamScanner


68 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

L'uso del diapason di Rydle-Seiffer C128 con peso C64 è


utilizzabile per comprendere l'eventuale affezione nervosa
prodotta da una lesione neurologica sistemica.
Questo diapason può essere usato per comprendere
ed individuare le eventuali affezioni nervose definite come
polineuropatie che si manifestano nella forma di una ridotta
sensibilità alle vibrazioni. Tale metodica non sostituisce le
indagini strumentali specifiche né il consulto diagnostico
medico. Permane per noi l’unica metodica utilizzabile nel
nostro campo per poter avvalorare le ipotesi di indagine
differenziale.

Principali cause di affezioni nervose definite come


polineuropatie:

— DIABETE;
- DANNO TOSSICO DEI NERVI;
- ALCOLISMO;
— NEURITI DI ORIGINE BATTERICA.
Tutte queste patologie recano una diminuzione della
conduzione nervosa.
Per stabilire il grado di insensibilità alle vibrazioni,
occorre azionare il diapason battendo i due bracci
contro i
polpastrelli del pollice provocando un'oscillazione.
Nei pesi
presenti sui bracci sono rappresentati due triang
oli visibili
su ogni estremità, uno bianco ed uno nero, entra
mbi con
una scala numerica da 2 a 8. AI momento dell'oscil
lazione
per effetto visivo i triangoli si sdoppieranno
intersecandosi.
Il punto di intersezione dei due triangoli sarà
il livello da
comparare con la scala numerica. Dal mome
nto che la
vibrazione diminuisce, i triangoli aumenteranno la loro
intersezione portando il punto di incontro verso l'alto. La
scala quindi mostrerà l'intensità delle vibrazioni. La scala
di intensità può essere letta sia dal trian
golo bianco che da
quello nero, a seconda della quantità
di luce disponibile,
o a seconda di quale scala è di
più facile lettura per
l'operatore. Una volta azionato il diapa
son si dovrà porre
la base di plastica nei punti dove
è presente una modifica
della sensibilità riferita dal paziente.

Scansionato con CamScanner


IRRITAZIONI DEL SNC 69

SULL OLECRANO IN AFFEZI


ONI DEGLI
ARTI SUPERIOR I SUL PROCESSO DELLA MASTOIDE, IN AFFEZIONI
DELLA REGIONE CRANIALE.

MbLotiti licet ia cei iaia cedirb ian

PER AFFEZIONI DELL'ARTO INFERIORE O UNICAMENTE DEL PIEDE IL DIAPA


SON
POTRÀ ESSERE POSIZIONATO NEI SEGUENTI
PUNTI DI REPERE:
SULLA TESTA
SUL MALLEOLO
DELLA FIBULA
1p9E eee
INTERNO
sm
(

i fé
ko

SULLA TESTA DEL SULLA PUNTA


È METATARSO DELL’ALLUCE
2 Ra

Scansionato con CamScanner


IC!
NEUROLOG
70 CAPITOLO 7 + TEST

di av ve rt ir e le vibrazioni. Possono
care il mome
nto in cui smette Esse,
Il paziente dovrà indi valori:
re considerati norma li i seguenti

o. oa:
-— PAZIENTE <60 ANNI: le raz ion i qu an do sarà visibile sul diapason Un
di percepire vib
smette fisiologicamente
6-8.
triangolo tra la scala
i SI .
un trian
-— PAZIENTE >60 ANNI: le vib raz ion i qu an do sarà visibile sul diapason
di percepire
smette fisiologicamente
golo tra la scala 4-8.
e
i indagine differenzial rig uardo alle ney
si co nf er me ranno le ipotesi! d tore dij
paziente riferirà all'opera
i
Con valori diminuit pos iti vo qu an do il
test sar à
ropatie sensoriali. Il risult
ato del
le sca le fis iol ogi che sop ra riportate. Tale condizione
io ni prima del una
non percepire più le vibraz rel ati va ad un tr attamento osteopatico locale. Per
troindicazione un medico specialista.
rappresenterà una con te dovrà esser e inviato ad
ssionale il pazien
migliore valutazione pro fe

li
7.7 Test dei nervi crania

DE L! NE RV O CR ANICO. N. OLFATTIVO
7.7.1 TEST
raggiun-
sen sit ivo e tra spo rta le percezioni olfattive che
lusiva ment e
l e essenze quali me
nta e
II nervo olfattivo è esc att ivo si tes ta co n del
l’ence fal o. Il nervo olf
gono le fosse nasali al
caffè.
e neurogene:
Principali cause medich
-
INVECCHIAMENTO ANAG
RAFICO;
DI DE ME NZ A PR OG RE SS IVA { ENCE
I
SE ASSOCIATO A SINTOM
-— SINDROME DI JACOBOS
VINA);
FALITE SPONGIFORME BO
SINDROME DI PAGET;
MALATTIE METABOLICHE.
perdita della

alterazioni 0
pal i ca us e me di c he non neurogene che provocano
Princi
percezione olfattiva:

- SINUSITE;
_— DEVIAZIONE DEL SETTO NASALE;
- TABAGISMO.

Scansionato con CamScanner


TEST DEI NERVI CRANIALI 71

per ,indagar e l'integrità


g del | nervo cranico
$ effettueremo:

[EST OLFATTIVO
procedura: l'operatore inviterà il paziente a chi
sotto quella aperta chiederà quale determinato
percepirà. L'operatore ripeterà
vamente lo stesso vasi alla narice opposta. Qualora vi sia un sanso dell'alf
ridotto, tale condizione è riconducibile ad una disfunzi otte. mu lea
one del | nervo cranico Questa di-
sfunzione sarà una controindicazione assoluta > ad un trattame
nto osteo tica Il paziente
dovrà essere inviato ad un medico specialista.
e tei

Riporteremo ora la terminologia medica esatta che descrive le disfunzioni olfattive con
lo scopo unico di eseguire delle indagini differenziali capaci di formulare ipotesi di
controindicazioni relative o assolute al trattamento osteopatico.
Con anosmia si definisce l'assenza della sensibilità olfattiva.
Con ipoesmia si definisce la diminuzione della sensibilità olfattiva.
Con iperosmia si definisce un aumento della sensibilità olfattiva; le cause frequenti
sono la menopausa, ipertiroidismo e gravidanza, con conseguenze di nausea, cefalea
ed eventuali crisi asmatiche.
Con parosmia si definisce la percezione della sensibilità olfattiva diversa dalla sostanza
realmente somministrata; si tratta di allucinazioni olfattive, di origine neuropsichiatrica.
Con cacosmia si definisce la percezione della sensibilità olfattiva sempre sgradevole
indipendentemente dall’essenza somministrata. La cacosmia può essere di origine
oggettiva. o soggettiva, la prima si evidenzierà con affezioni rinosinositiche od
odontoiatriche, la seconda considerata più grave con origine di lesioni olfattive, virali,
tossiche, neoplasiche, neuropsichiatriche.

Scansionato con CamScanner


7 + TEST NEUROLOG ICI
7 CAPITOLO
nr

CO
7.7.2. TEST DEL Il NERVO CRANICO. N. OTTI
oli che |’
Il Il nervo cranico è responsabile dell’acuitàdivisiva e del campo visivo. Consapev
er, è di competenza medico oculistic
Snellar
dell’acuità visiva con la lettura della carta Q, Pro.
esaminarne l'integrità.
cederemo con altre indagini cliniche disponibili p

; s ds ri :tà del Il nervo cranico effettueremo:


Per indagare il campo visivo e l'integrità d

TEST DEL METODO DEL CONFRONTO

Procedura: l'operatore si porrà davanti al paziente ad una distanza tra i 60/80 cm. l'occhio destro
del paziente dovrà essere coperto così come l'occhio sinistro dell'operatore. L'occhio destro dell'e.
saminatore e l'occhio sinistro del paziente dovranno presentare la stessa altezza e non dovranno
muoversi fissandosi reciprocamente per tutta la durata dell'esame per consenure il confronto del
campo visivo. l'oggetto usato come bersaglio dovrà essere ad una distanza intermedia tra pa.
ziente ed esaminatore rappresentando per la sua migliore individuazione un oggetto rosso. La
scelta del rosso è effettuata perché risulta il colore più sensibile nell'evidenziare deficit campime.
trici. L'operatore muoverà il bersaglio dalla periferia verso il centro con movimenti che indaghino
tutti e quattro i quadranti dell'occhio, il paziente dovrà indicare segnalando all'operatore, quan-
do vedrà comparire il bersaglio nel proprio campo visivo. Si ripeterà l'esame sull'altro occhio.
Essendo un test comparativo, il momento in cui il bersaglio sarà avvistato dal paziente dovrà
coincidere con il momento in cui lo avvisterà l'operatore. Il test risulterà positivo quando nonvi
sarà concordanza con il momento di avvistamento del bersaglio tra operatore e paziente. Per
esempio il paziente rivelerà un ritardo rispetto all'operatore alla percezione del bersaglio. Con
un ritardo o un'assenza dell’avvistamento del bersaglio, con una perdita completa uni o bilate-
rale del campo visivo, con una perdita di metà campo visivo (emianopsia) o un difetto parziale
del campo visivo (scotoma), tali condizioni saranno riconducibili ad una disfunzione del Il nervo
cranico. Tali difetti visivi rappresenteranno una controindicazione assoluta | ad un trattamento
osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

DISTANZA DI
60-80cm

BERSAGLIO
ROSSO

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TEST DEI NERVI CRANIALI 79

IIS TEST DEL III NERVO CRANICO. N. OCULOMOTORE


il nervo oculomotore motorio innerva i muscoli
HART medialmente. che fan no ruotare l'occhio
v erso l'al
î to, verso
Questo nervo determina
la costrizione della pupilla, contribuisce
, riflessi Pupillari e innerva l'elevatore della
palpebra superiore.
per indagare l'integrità del III nervo cranico effettueremo il test deiei movimastni enti oculari std
(vedi
cop. 7 / pag. 79)

Occhio Sinistro

è
Pa
Li
{
èÈ
b
È
k
i

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74 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

7.7.4 TEST DEL IV NERVO CRANICO. N. TROCLEARE


Il nervo trocleare motorioÙ. @innerva .il muscolo obliquo
i superioiore dell’occhi
chio, che Provvede
ruotare l'occhio verso il basso e lateralmente.
Per indagare l'integrità del IV nervo cranico effettueremo il test dei movimenti oculari (vedi CÈ
7 / pag. 75).

Occhio Sinistro

7.7.5 TEST DEL VI NERVO CRANICO. N. ABDUCENTE


Il nervo abducente motorio innerva il muscolo laterale dell'occhio,
che fa ruotare l'occhio verso.
l'esterno. a
Per indagare l'integrità del VI nervo cranico effettueremo il test dei movimenti oculari
(vedi cap.
7 / pag. 75).

Occhio Sinistro

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TEST DEI NERVI CRANIALI 75

I nervi cranici III, IV e VI sono tutti associati alla motilità oculare e pupillare, verranno
esaminati insieme per la semplicità che offrono nell'eseguire i rispettivi test.

TEST DEI MOVIMENTI OCULARI

Procedura: l'operatore, per valutare tutti i movimenti oculari, chiederà al paziente di seguire
con gli occhi il percorso di un oggetto bersaglio (es. una penna bianca o rossa). L'operatore
muoverà il bersaglio disegnando nello spazio una grande H davanti al volto del paziente
in modo da portare il movimento degli occhi nelle diverse posizioni possibili dello sguardo.
l’attenzione sarà rivolta nel far seguire il bersaglio solo con gli occhi evitando l'accomodamento
del capo. In fisiologia il paziente seguirà il movimento dell'oggetto in modo continuo e lineare
senza interruzioni né cambi di traiettoria. Il test sarà positivo quindi indicativo di una possibile
disfunzione di uno o più nervi cranici associati alla motilità oculare quando i movimenti
risulteranno non continui, interrotti o con cambi di traiettorie, oppure quando produrranno
diplopia o comparsa di nistagmo. Qualora si verificassero tali condizioni si potrà ipotizzare una
disfunzione del III, IV e VI nervo cranico. In assenza di altre condizioni cliniche sospette, queste
condizioni rappresenteranno una controindicazione relativa | ad un trattamento osteopatico.
Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.
Il nistagmo e la diplopia qualora associati ad eventi traumatici oppure abbinati ad altri segni
clinici come cefalea, vertigini, labirintiti, nausea, rappresenteranno una controindicazione
assoluta | ad un trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.

muscolo retto superiore destro e sinistro, EMIRATI tt ISS


III:NECRANICO VI NECRANICO

VAR

muscolo sto SUSSIRTO destro, MAVIC INIST TS CA ICI sinistro,


IVINECRANICO I NSCRANICO

ORTI
VINSCRANICO

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76 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI
li

rappresentano la motilità
Il terzo, il quarto ed il sesto nervo cranico, che egeta tive del siste
dell'ococchio ri
chio, , ricev ono e I lavora no insieme a fibre neuroveg ma parasi Mpatic
23 seca inse
ortosimpatico. Queste fibre rappr
tilità oculare intrin e ha Tico o eq
esenteranno la motili NNo il Solo
di modificare il diametro delle pupille, la curva tura del ‘ cristallino e l'ampiezza della ri
Ae d
palpebrale. Parte del sistema parasimpatico ed ort osimpatico che generano la m otilità oculareim
intrinseca innervano i seguenti 4 muscoli:
- muscolo sfintere dell'iride; |
- muscolo ciliare;
- muscolo dilatatore dell’iride;
— muscoli tarsali di Muller.
|
La motilità oculare intrinseca verrà esaminata eseguendo i rispettivi test.

ESAME DELLE PUPILLE


Procedura: l'operatore osserverà le pupille del paziente che in condizioni di rispettata
fisiologia si dimostreranno perfettamente circolari (pupille
isocicliche)
(pupille isocoriche). In presenza di stimoli luminosi considerati normalie dello stesso diametro
il diametro Pupillare
è da considerarsi fisiologico tra i 2 e i 6 mm; con un diametro <2 mm la
Pupilla sarà
definita miotica, mentre con un diametro >6 mm la pupilla sarà definita
all'ispezione si riveleranno alterzaioni pupillari non esattamente
midriatica. Qualora
circolari (anisociclia), non
uguali nei loro diametri fra i 2 occhi, con un diametro non compreso tra i 2 e i 6 mm, queste
condizioni rappresenteranno una controindicazione assoluta > ad
un trattamento osteopatico.
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

ESAME DEI RIFLESSI PUPILLARI


I diametri delle pupille hanno la capacità fisiologica di mutare in modo riflesso:
- reazione ad impulsi luminosi;
— risposta all'esigenza della messa a fuoco binoculare delle immagini

vicine;
causa di stimoli dolorosi.
Le condizioni fisiologiche delle pupille saranno da
ricercarsi nelle reazioni definite
‘normoreagenti’ agli impulsi luminosi e all'accomodazio
ne attraverso il riflesso fotomotore e
il rilfesso d'accomodazione.

RIFLESSO FOTOMOTORE
Procedura: l'operatore porrà il paziente in ambi
ente di peno
illuminerà con una lampada diagnostica entrambi gli occhi mbra per alcuni minuti, dopo i quali
separatamente. L'impulso luminoso

RIFLESSO D'ACCOMODAZIONE
Procedura: l'operatore chiederà al pazi
infinito, in un secondo momento chie ente di osse rvare prima un punto molto lontano definito
drà di osserv
una dist anza di 25/30 cm dal viso del are il proprio dito che verrà posizionato 0
riuscirà ad ottenere la definitiva triad paziente. In condizioni di rispettata fisiologia, il paziente
e accomodativa:
— accomodazione conseguita con u

;
e! Suoi 3 punti riveli una risposta considerata N°
osteopatico. Il pazie. nte dovrà essere invia
rà una controindicaz;
to ad un mitico ie pad un fra ttamento
a.

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TEST DEI NERVI CRANIALI 77

7.7.6 TEST DEL V NERVO CRANICO.


NN. TRIGEMINO
:nemino rappresenta il nervo con 6% i L
fl trigert he:
le sue tre branche: Maggiori componenti sensitive per la faccia trasmesse
con
- oftalmica;
_ mascellare, che attraversa il foro rotondo;
_ mandibolare, che attraversa il foro ovale.
Il nervo trigemino possiede sia fibre sensitive
che fibre motorie.
La branca oftalmica V1 possiede fibre sensitive
per: cornea, congiuntiva iride, ghiandola
lacrimale, vasi nasali e per l’area cutanea rappresentata rall'immiaite segu ente in blu.
La branca mascellare V2 possiede fibre sensitive per: mascellare
e arcata dentale superio-
re, parte della mucosa buccale, sen! paranasali, rinofaringe e per l'area
cutanea rappresenta-
ta nell'immagine seguente in giallo.
La branca mandibolare V3 possiede fibre sensitive per: mandibola e arcata dentale
inferio-
re, articolazione temporo mandibolare, ghiandole salivari e per l'area cutane
a rappresentata
nell'immagine seguente in arancione.

Peri segni sensoriali alterati indagheremo la sensibilità tattile fine e dolorifica delle
rispetti-
ve aree con un tocco leggero attraverso un pennellino ed un tocco pungente tramite uno spillo
neurologico.

Descriveremo i territori sensoriali


delle singole branche del
trigemino V1, V2, V3:

- perirami terminali del V] testeremo


come territorio sensoriale la regione
sovraorbitaria e anteriore del naso;
peri rami terminali del V2 testeremo
come territorio sensoriale la regione
dello zigomatico e sovralabiale;
per il ramo terminale del V3 teste-
Temo come territorio sensoriale la
fegione mandibolare ad esclusione
dell'angolo infero-aterale.

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78 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

| test sono da comparare sempre con il lato considerato sano. Qualora si rilevassero sane
:cli alterati è di di sensibilità
sensoriali ‘bilità ile
finefine e dolorifica inofesi
tattile nelle dirispettive
controindizààaree inda Gate ni
rappresenteranno condizione sufficiente a formulare un'ipo icazion e Selativa È
; i i irà
assoluta ad un trattamento osteopatico. L'indagine proseguirà con | i riflessi ifici ei test della
rit es i specifici i

forza muscolare.

RIFLESSI SPECIFICI EVOCABILI SONO:


- Riflesso mandibolare.
Non sempre evocabile e di difficile realizzazione.

- Riflesso corneale.

Procedura: l'operatore inviterà il paziente a guardare verso l'alto e in un secondo Momento


gli sfiorerà la cornea con un batuffolo di cotone nel margine esterno dell'occhio. Il paziente
in assenza di disfunzione neurologica reagirà con una chiusura della palpebra quando la
cornea verrà toccata determinando il riflesso corneale. Questo riflesso ha fibre sensitive che
provengono dal nervo trigemino e fibre motorie che provengono dal nervo facciale. l'assenza di
tale riflesso è riconducibile ad una disfunzione delle vie sensoriali del V nervo cranico o motoria
del VII nervo cranico. In assenza di altri segni clinici sospetti, questa condizione rappresenterà
una controindicazione relativa | | ad un trattamento osteopatico. Per una migliore valutazione
professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.
Qualora questo test fosse positivo, associato ad eventi traumatici o con altri segni clinici
quali cefalee, vertigini, labirintiti, rigidità nucale e nausea, tale condizione rappresenterà una
controindicazione assoluta | ad un trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato
|
ad un medico specialista.

PROSEGUIREMO L'INDAGINE CON | TEST DELLA FORZA MUSCOLARE.


PER I SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI TONO, FORZA E DEBOLEZZA MUSCOLARE
ESEGUIREMO I TEST PER LA FORZA MUSCOLARE.

PER LA TERZA BRANCA


DEL V N. CRANICO
Testeremo il muscolo
pterigoideo laterale.

Procedura: l'operatore chiederà al


paziente di traslare lateralmente la
mandibola da un lato esercitando
una forza controresistenza con il
palmo della mano. Valutare il grado
di forza espresso dal paziente e
confrontarlo con il lato controlaterale.

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TEST DEI NERVI CRANIALI

PER LA TERZA BRANCA DEL V N.


CRANICO
Testeremo i muscoli pterigoidei mediali.
procedura: l'operatore chiederà al paziente di
aprire la bocca, esercitando una forza contro-
resistente conilpalmo della mano contrastandone
l'apertura. Valutare il grado di forza espresso
dal paziente esaminando contemporaneamente
i due muscoli.

PER LA TERZA BRANCA DEL V N.


CRANICO
Testeremo i muscoli masseteri insieme ai
muscoli temporali.

Procedura: l'operatore chiederà al paziente


di chiudere la bocca, esercitando una forza
controresistente con il palmo della mano sulla
sinfisi mentoniera contrastandone la chiusura.
Valutare il grado di forza espresso dal paziente
esaminando contemporaneamente entrambi i
muscoli.

I test sono da comparare sempre con il lato considerato sano. Gradi minori di forza del lato
considerato affetto possono indicare una disfunzione delle rispettive branche del trigemino
corrispondenti oppure possono rappresentare unicamente una debolezza, affaticamento
o distrazione del muscolo qualora i test della sensibilità tattile fine e dolorifica e iriflessi
| risultassero negativi.
Gradi minori di forza dal lato affett o combinati a riflessi assenti e segni di sensibilità
un
tattile fine o dolorifica alterata rappresenteranno una controindicazione assoluta |> ad
trattamento osteopatico.
alista.
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico speci

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80 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

7.7.7 TEST DEL VII NERVO CRANICO. N. FACCIALE

Il VII nervo cranico diventa esocranico uscendo dal forame stilo mastoideo e la sua compra;
sione può essere causata da una otite media, o da un'infezione alle cellule Mastoidee. Su
Il VII nervo cranico possiede fibre motorie per l'innervazione del muscolo stapedio del
muscolo stilo-joideo e del ventre posteriore del muscolo digastrico, controlla l'espressior,
del volto ed i movimenti implicati nella fonazione, innerva inoltre il muscolo COrrugatore Ò
sopracciglio, il muscolo orbicolare dell'occhio e della bocca, il muscolo buccinatore, il MUSCOÌ
mentale e il muscolo platisma. Lo. .
Le fibre eccitosecretrici si dirigono alle ghiandole salivari sottomandibolari e sottolinguali
'

alla ghiandola lacrimale e alle ghiandole della mucosa nasale e palatina. Le fibre SEensitive
specifiche del gusto sono distribuite nella lingua.

PER | SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI TONO, FORZA E DEBOLEZZA MUSCOLARE SI


ESEGUIRANNO I TEST PER LA FORZA MUSCOLARE.

TEST DEI MUSCOLI FACCIALI


Testeremo il muscolo corrugatore della fronte, il muscolo buccinatore, il muscolo
corrugatore della bocca e il platisma.

Procedura: l'operatore inviterà il paziente a promuovere le seguenti mimiche facciali:

CORRUGARE GONFIARE
LA FRONTE LE GUANCE FISCHIARE
\

‘ CONTRARRE
IL PLATISMA

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TEST DEI NERVI CRANIALI 81

7.7.8 TEST DELL'VIII NERVO CRANICO. N. VESTIBOLO-COCLEARE


Il nervo vestibolo-cocleare ha una componen
te ud itiva ed una vestibolare, quest’ultima invia
impulsi correlati all'equilibrio, alla postu
ra ed aim ovimenti della testa e del collo.
Per indagare l'integrità dell'VIII nervo
cranico e samineremo dapprima la componente udi-
tiva ed in seguito la componente
vestibolare.

COMPONENTE UDITIVA

Per indagare l'integrità della componente uditiva del VIII nervo cranico adotteremo dei test
che ci permetteranno di valutare la funzionalità uditiva prima attraverso
uno stimolo verbale
(test della voce sussurrata) poi attraverso test specifici (test di Weber e di Rinne).

TEST DELLA VOCE SUSSURATA

Procedura: l'operatore sussurrerà alcune parole al paziente


ponendosi lateralmente ad un orecchio. l'operatore ripeterà
il test all'orecchio controlaterale. Lo stesso test sarà ripetuto
da entrambe le parti a differenti distanze dal paziente ed ogni
volta l'operatore tapperà l'orecchio non esaminato. L'operatore
chiederà al paziente di riferire se ha sentito la sua voce. Il test
sarà positivo qualora il paziente non sia in grado di ripetere le
parole sussurrate dall'operatore o risultino molto meno udibili.
L'indagine proseguirà con approfondimenti specifici clinici per
avvalorare le ipotesi di indagine differenziale sulla perdita o la
diminuzione di udito.

Si eseguiranno prove semeiotiche con il diapason da 256 Hz


o 512 Hz, per valutare se la mancata percezione del sussurro
abbia una responsabilità della via aerea o della via ossea.

Il test di confronto tra conduzione ossea ed aerea permette una rapida valutazione
per
un disturbo uditivo di tipo conduttivo. La trasmissione di un segnale
acustico per via aerea
si avvale dell'orecchio medio e dell'orecchio esterno per accrescere e indirizzare lo stesso
Segnale acustico. La trasmissione di un segnale acustico per via ossea consente la trasmis-
sione dello stesso all'orecchio interno, eludendo l'orecchio medio
ed esterno, anche a vo-
Ume diminuito, per mezzo delle ossa craniche all'orecchio opposto
. Un'indagine utile per
esamina re la funzione uditiva tramite l’uso del diapason è
il test di Weber. Questo test è în
grado di rilevare una perdita di udito unilaterale di
tipo trasmissivo o di tipo neurosensoria-
le (perdita di udito quando la causa risiede nell'orecchio interno).

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7 + TEST NEUROLOGICI!
82 CAPITOLO

TEST DI WEBER
del capo del Pazia
rator e por rà il diapason attivato sulla sommità
Procedura: l'ope Nie

ricevendo i seguenti risultati: gli orecchi. Tale con diz


sima sensa zione d' osc ill azi one del diapason da tutti e dueriveli la normalità o
- 1, mede re pot rà ipotizzare
l'o per ato
definita come Weber indifferente,
attraverso
ne di segnali e acustico fra i due
orecchi;
la mancanza di differenza di rami idiapa son vvertita comesua superiore DE dall’ orecchi
È ne ‘Ilozi
azione del
- II, sensazio d'oscill a). Tale cond izio ne defin it a come Wh io
è ° 4 o al test della voce sussurra? )
itiv usiaia di di Raxe
disfunzional e (pos
P otrà ipo p tizzare riveli un’ipoacpoacus
l' peratore
i zato dal lato iipoacusicico, o, l'o
lateraliz
trasmissiva; è meli '
- III, sensazione d'oscillazione del diapason RALE ene RSA A orecchio Non
sano. Ta ° con ri l come Weber
disfunzionale non ipoacusico, considerato 3

lateralizzato dal lato considerato sano, l'operatore po rà Ipo


. '
Iveli un'ipoacusia dj
tipo neurosensoriale.

HD
condizione che rivela
condizione che rivela condizione che rivela
normalità (Weber un'ipotesi di disfunzione un'ipotesi di disfunzione
indifferente) trasmissiva (Weber neurosensoriale (Weber
lateralizzato dal lato lateralizzato dal lato
ipoacusico) considerato sano)

(Da Prencipe, L'Esame Neurologico. Quadri Normali e Patologici, Piccin, 2011.)

Principali cause mediche:

SORDITÀ DI TRASMISSIONE, DEFINITA ANCHE TRASMISSIVA O DI CONDUZIONE,


PROVOCATA DA PATOLOGIE DELL’ORECCHIO ESTERNO, PATOLOGIE DEL TIMPANO, O
ANCHE DA TAPPI DI CERUME O CORPI ESTRANEI;
- PATOLOGIE DELL’ORECCHIO MEDIO, AD ESEMPIO OTITI MEDIE, OTOSCLEROSI O
OSTRUZIONE DELLE TUBE DI EUSTACHIO;
= SORDITÀ DI TIPO COCLEARE O SENSORIALE;
- SORDITÀ RETROCOCLEARE O NEURALE, FREQUENTEMENTE ACCOMUNAT E SOTTO lA
DIZIONE DI SORDITA NEUROSENSORIALE, PERCHÉ SI MANIFESTANO CON QUADR
|
SEMEIOLOGICI SIMILI;
-— SORDITÀ CENTRALE.

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TEST DEI NERVI CRANIALI 83

Eseguiremo IN seguito il test di Rinne, che


rappresenta un test
complementare al a di RE Il test permette una rapida valutazione di
n disturbo uditivo valutando rispettivamente la
"5500 e quella aerea del paziente con ipotesi dipercezione della cond L
uzione
i Hz. affez ioni uditiv e.
itive. La prova
viene effettuata con un diapason da 256 o 512

procedura: l'operatore farà vibrare il diapason e lo appog


gerà sul processo
mastoideo © sulla squama del temporale (conduzione ossea CO), fino a
quando il paziente non avrà più la percezione della vibrazione. In seguito
i rebbi del diapason ancora vibrante verranno avvicinati al padiglione
auricolare (conduzione aerea CA) e il paziente potrà percepire:
I) CA > CO, il suono della vi brazione del diapason tramite
CA sarà
percepito per un periodo doppio rispe tto al tempo della percezione vibratoria
della CO. Con un simile risultato si pot rà ipotizzare che il paziente sia definibile
normale.
IIl CO > CA, il suono prodotto dalla vibrazione del diapason tramit
e
CO sarà percepito per un periodo maggiore o uguale rispetto al tempo della
CA. Terminato il tempo di percezione ossea il paziente non percepirà più
alcun suono con il diapason posizionato a 2 cm dal meato acustico esterno.
Con un simile risultato si potrà ipotizzare che il paziente sia in presenza di
ipoacusia di tipo trasmissivo.
II) CA > CO, ma con tempi di percezioni delle due conduzioni CA e
CO nettamente ridotte rispetto ai soggetti normali o all’ orecchio controlaterale
reputato sano. Con un simile risultato si potrà ipotizzare che il paziente sia in
presenza di ipoacusia di tipo neurosensoriale.

I II
Rinne positivo Rinne negativo Rinne positivo con tempi accorciati
(Paziente normale) (Paziente con ipotesi di (Paziente con ipotesi di
Ipoacusia di trasmissione) Ipoacusia neurosensoriale)

DURATA DELLA PERCEZIONE


DELLO STIMOLO VIBRATORIO
a n

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e ulaoa:
84 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

Con la CO maggiore o uguale a CA, in assenza di altri segni clinici sospetti, Questa
cond
non rappresenterà una controindicazione ad un trattamento osteopatico. Per Uno. zione
valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista i
si sospetti un'ipoacusia di tipo neurosensoriale associata ad eventi traumatici o con sli Valora
clinici quali cefalee, vertigini, labirintiti, rigidità nucale e nausea, tale condizione vi Segni
una controindicazione assoluta > ad un trattamento osteopatico. Il paziente dbrà enterà
inviato ad un medico specialista. Sssore

Un'ulteriore condizione che si può verificare è questa: il paziente riferisce la presenza dj


suono definito acufene o tinnito. “i
L'acufene è la condizione che si verifica con la percezione di suoni in assenza di im Isi
acustici. "i
Può manifestarsi in vari modi: ronzio, sibilo, brusio, scroscio.
L'acufene può essere definito tonale o soggettivo, è percepito solo dal paziente in condi.
zioni di bassa rumorosità, lo stesso intuisce un rumore provocato dall'orecchio medio o dall'o-
recchio interno.
l’acufene può essere definito non tonale o obiettivo nel caso in cui può essere percepito
anche dall'operatore posto in prossimità dell'orecchio del paziente. In questo caso il rumoreè
prodotto da una stimolazione meccanica del sistema uditivo.
In assenza di altri segni clinici sospetti, questa condizione riferita all’acufene, non rappre-
senterà una controindicazione ad un trattamento osteopatico, ma per una migliore valutazio-
ne professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

COMPONENTE VESTIBOLARE
x è . sa ‘
e del movimento della testa nel lo
Il sistema vestibolare permette la percezione della posizione
spazio. La registrazione di questi dati grazie alla percezione x cosciente ed incosciente della Pr
corpo in relazione al mondo circostante
È
è di indispensabile
* » . .
importanza
. a
P
sizione del nostro
i i
izi

stabilire un fisiologic o equilibrio. cre ra0


4 % . inte
L'esame del sistema vestibola re ha lo scopo di stabilire se la fu nzio ne del nerv o è 9
compromessa. re sono:
unzionale può presenta
Alcune delle sintomatologie che il sistema vestibolare disf

O;
DISTURBI DELL'EQUILIBRI
DEVIAZIONI TONICO POSTURALI;
VERTIGINI E NISTAGMO.

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TEST DEI NERVI CRANIALI 85

La vertigine può essere definita oggettiva, quando il paziente riferisce che è lo spazio a muOo-
to al corpo è sovente
IR R lui. Questa falsa intuizione del movimento dell'ambiente rispet
tipo rotatorio.
di
La vertigine può essere definita soggettiva, quando il paziente riferisce che è il suo corpo a ruotare
corpo rispetto all'am-
rispetto è uo spaziodi circo stant e. Anche questa falsa intuizione del movimento del
rio.
biente sovente tipo rotato
La crisi vertiginosa è accompagnata da disfunzioni neurovegetative: nausea, vomito, sudora-
zione, miosi, pallore cutaneo, bradicardia, aumento della peristalsi intestinale, ipotensione. Le crisi
verfiginose possono essere associate a nistagmo, condizione clinica che può essere avvertita dal
ziente come un'oscillazione dello spazio circostante. Il nistagmo è un movimento involontario de-
gli occhi che può presentarsi spontaneamente anche in assenza di movimenti dello sguardo, oppure
. ® re . .

può presentarsi associato all'impegno dei movimenti oculari.


Una lesione della componente vestibolare modificherà le sue funzioni qualsiasi sia la causa
(virale, traumatica, compressiva, ischemica) o la sede (orecchio interno, angolo pontocerebellare,
tronco) e comporterà la cosiddetta sindrome vestibolare. Qualora si verificasse in fase d’osserva-
zione la presenza di nistagmo, tale condizione rappresenterà una controindicazione assoluta bal
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

Per indagare l'integrità della componente vestibolare dell'VIII nervo cranico effet-
tueremo il test dell'equilibrio.

TEST DELL'EQUILIBRIO

Procedura: l'operatore valuterà se il paziente riuscirà a mantenere la stazione eretta con


i piedi uniti e arti superiori a riposo lungo i fianchi (posizione di Romberg). In un secondo
momento l'operatore valuterà se il paziente riuscirà a mantenere la posizione di Romberg ad
occhi chiusi (prova di Romberg). : i i
Con un paziente che non sarà in grado di mantenere una stazione eretta stabile, ma oscil-
lerà e rischierà di cadere soprattutto alla chiusura degli occhi, tale condizione determinerà la
positività alla manovra di Romberg. Qualora questo test fosse positivo questa condizione rap-
presenterà una controindicazione assoluta b ad un trattamento osteopatico. Il paziente dovrà
essere inviato ad un medico specialista.

7.7.9 TEST DEL IX E X NERVO CRANICO. N. GLOSSOFARINGEO E N. VAGO

Il IX nervo cranico ha un territorio anatomico-funzionale sovrapponibile al X nervo cranico,


nte in modo unitario.
per questo motivo molti autori trattano i due nervi clinicame

IL NERVO GLOSSOFARINGEO . icon E »


fibre
Il nervo glossofaringeo possiede fibre motorie per i muscoli faringei e laringei e anche
eccitosecretrici per la ghiandola parotide. Possiede inoltre fibre sensitive per il gusto che si
distribuiscono nel terzo posteriore della lingua e per la sensibilità generale alla faringe, alle
.
è
onsille
tonsij e all'orecchiox medio.

ILNERVO VAGO
della faringe ed anche fibre para-
. Nervo vago possiede fibre motorie per | muscoli cos. trittori ' i i 2

Simpatiche per il cuore, per la trachea, per! bronchite perl'apparato digerente, Possiada:inal.
posteriore e
della fossa posa
Ire fibre sensitive somatiche che si distribuiscono alle meningi
Parte dell'orecchio esterno (area territoriale d'innervazione condivisa con il nervo trigemino e
con | .
n il plesso cervicale).

Scansionato con CamScanner


86 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

mil
Per indagare l'integrità delle fibre motorie del IX nervo cranico valuteremo il
scolo costrittore superiore della faringe.

TEST PER IL GLOSSOFARINGEO


superiore della fo
Procedura: l'operatore verificherà la funzionalità del muscolo costrittore
ringe osservando il paziente a bocca aperta, durante l'emissione secca della vocale ‘A’, 9
di lesione la parete laterale della faringe si dimostrerà con un movimento detto “segno dell
tenda” di Vernet verso il lato sano (ovvero l’ugola devia dal lato sano). Nel caso di paralisi
bilaterale il velo del palato non si solleverà.

Per indagare l'integrità della sensibilità e le altre funzioni motorie di questi du


nervi cranici occorre verificare la sensibilità del palato molle, evocando il riflesso
faringeo e il riflesso del vomito.

TEST DEL RIFLESSO FARINGEO

Procedura: l'operatore evocherà il riflesso faringeo toccando con un batuffolo di cotone la


parete laterale o posteriore dell’orofaringe. La risposta riflessa comporta l'elevazione del pala:
to molle con costrizione della faringe a cui si associa retrazione della lingua. Lo stimolo evoce
spesso il riflesso del vomito.
. Qualora si sospetti una lesione del nervo vago, dovuta all'assenza del riflesso faringeo si
procederà con il test dell’evocazione del vomito.

TEST DELL’EVOCAZIONE DEL VOMITO

Procedura: l'operatore con un abbassa lingua stimolerà la parete posteriore della faringe a!
fine di evocare il riflesso del vomito. |

Questi test descritti sono di stretta pertinenza medica. AI fine di effettuare un'indagine
differenziale corretta e nel rispetto dei ruoli, è preferibile far effettuare tali indagini da di
medico specialista.
per ricercare i 5°guenti
L'indagine di questi nervi cranici si avvalerà della fase anamnestica
segni e sintomi:
— ravucedine;
- cambiamento del tono della voce;
-— tosse scatenata da deglutizione di cibi e liquidi.

Scansionato con CamScanner


TEST DEI NERVI CRANIALI 87

7,7.10 TEST DELL'XI NERVO CRANICO. N. ACCESSORIO SPINALE

Il nervo accessorio spinale possiede unicamente fibre motorie che si distribuiscono lungo i mu-
© scoli: SCOM e timpezio; con ruolo fondamentale per il movimento del capo. Entrambi i muscoli
ricevono anche fibre provenienti dalle radici cervicali di G2, Cd è C4,

P er indagare l'integrità dell’XI nervo cranico effettuer


eremo: :

_ ESAME OBIETTIVO;
- PERI SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI TONO, FORZA E DEBOLEZZA MUSCOLARE, ADO-
PERANDO | TEST PER LA FORZA MUSCOLARE;
- TEST SPECIFICI (TEST DELLE MANI GIUNTE).

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre valutare il paziente ricercando asimmetrie nel posizionamento del cingolo scapo-
lo-omerale e del capo;

PALPAZIONE:
occorre testare il trofismo dei muscoli trapezio e SCOM.
Qualora all'esame obiettivo si rilevassero importanti asimmetrie o una netta diminuzione
del trofismo muscolare, tali condizioni non rappresenteranno una condizione sufficiente a
formulare un'ipotesi di controindicazione relativa o assoluta ad un trattamento osteopatico.
Si proseguirà l'indagine con i test della forza muscolare.

PER I SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI TONO, FORZA E DEBOLEZZA MUSCOLARE


ESEGUIREMO | TEST PER LA FORZA MUSCOLARE.

TEST DELLA FORZA PER L’XI N. CRANICO {>


Testeremo il muscolo SCOM (ricordiamo
che le fibre muscolari superiori ricevo-
no innervazione anche dalle radici di C2,
C3,C4).

Procedura: con il paziente seduto sul lettino


l'operatore lo inviterà a ruotare il capo dal
lato opposto allo SCOM da testare. L'ope-
fatore appoggiando una mano sulla spalla
omolaterale allo SCOM da testare, con l'al-
fa mano appoggiata al bordo esterno della
mandibola eserciterà una forza per ruotare il
Sapo invitando il paziente ad effettuare una
ora controresistente. Valutare il grado di
‘oTza espresso dal paziente e confrontarlo con
Îl lato controlaterale.

Scansionato con CamScanner


88 CAPITOLO 7 + TEST NEUROLOGICI

TEST DELLA FORZA PER L’XI N. CRANICO


Testeremo i muscoli elevatore della
scapola e trapezio (ricordiamo che
le fibre muscolari superiori ricevono
innervazione anche dalle radici di C2,
C3,C4).

Procedura: con il paziente seduto sul lettino


l'operatore lo inviterà a elevare entrambe le
scapole. L'operatore, poggiando le mani sul
bordo superiore delle spalle del paziente,
eserciterà una forza per abbassare le
scapole invitandolo ad effettuare una forza
controresistente. Valutare il grado di forza
espresso dal paziente e confrontarlo con il
lato controlaterale.

Ogni test è da comparare sempre con il lato considerato sano. Gradi minori
di forza del
lato considerato affetto possono indicare una disfunzione dell'XI n. cranico Oppure possono

OD
rappresentare unicamente debolezza, affaticamento o distrazione del muscolo. L'indagine.

medr
proseguirà con il test specifico delle mani giunte.

ii ic
TEST DELLE MANI GIUNTE
|
Procedura: l'operatore richiederà al paziente di estendere gli arti superiori e di far combaciare
il palmo delle mani tenendole sotto la linea orizzontale delle spalle. Fisiologicamente le dita
delle mani ad arti superiori estesi sono di eguale lunghezza. Qualora le dita della mano del
lato disfunzionale fossero proiettate più in avanti rispetto al lato sano, il test verrà considerato
positivo.

Scansionato con CamScanner


TEST DEI NERVI CRANIALI 89

ra quest HS 4 a ua 4
(poor 1 i i ua positivo associato all'esame obiettivo una presenza di importanti
dee to affett atta SUNUZIONE del trofismo muscolare, gradi minori di forza del lato
considera 0, st potrà ipotizzare una disfunzione unilaterale dell'XI nervo cranico.
Tale Soncaze sarà da considerare una controindicazione assoluta |> ad un trattamento
osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista

7.7.11 TEST DEL XII NERVO CRANICO. N. IPOGLOSSO


Il nervo ipoglosso possiede unicamente fibre motorie che si distribuiscono per i muscoli della
lingua.

Per indagare i muscoli della lingua e l'integrità del XII nervo cranico effettueremo:

TEST DELLA FORZA PER IL XII NERVO CRANICO

Procedura: l'operatore porrà la mano su una guancia del paziente. L'operatore inviterà
il paziente a spingere la punta della lingua contro l'interno della guancia dove troverà la
resistenza della sua mano. Il test è da eseguire bilateralmente.
Se la pressione esercitata dalla lingua del paziente sarà disuguale, si sospetterà una lesione
unilaterale del XII nervo cranico. La positività di tale test sarà riconducibile ad una disfunzione
del vie motorie del XII nervo cranico. Qualora questo test fosse positivo e cronologicamente
comparisse dopo eventi traumatici o con altri segni clinici come cefalee, vertigini, labirintiti,
rigidità nucale e nausea, tale condizione rappresenterà una controindicazione assoluta > ad
un trattamento osteopatico.
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

Bibliografia

Amoroso A. E Fanelli FR.(2017). Semeiotica Medica e Metodologia Clinica Vol 1 e Vol. 2, Antonio
Delfino Editore.

Burt M.A. (1996). Trattato di neuroanatomia. Piccin.

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Kelly, E. A., Li, B., & Adams, M. E. (2018). Diagnostic Accurand Neck Surgery, 159(2), 220-230.
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. Philadelphia. JB Lippincott.
Barrows HS. (1980). Guide to Neurological Assessment
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ologici, IV edizione, Verduci editore.


Cipriano J.J. (1 998). Test ortopedici e neur
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Fradà e Fradà.(2014). Semeiotica Medica nell'adult
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Kelly, E. A., Li, B., & Adams, M. E. olaryng ology-Head and Neck Surgery, 159(2), 220-230.
. Ot
Loss: A Systematic Review

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Scheda completa
Per ipotesi di Yellow flags con motivo del consulto appartenente al tessuto
neurologico "i

SCHEDA DI VALUTAZIONE _ 1

Data: XXX Osteopata: XXX Età: 33 anni i


Nome: XXX Cognome: XXX N°Telefono: XXX 1

Lavoro: operaio Sport/Hobby: calcetto j


Stato civile: celibe Figli: nessuno |
Nome medico curante: XXX I
Ci

MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE LOMBARE


na fire ere negra n ce 0
sacrale centrale 6 FREQUENZA DEL DOLORE
o '
n;
Irradiazioni: gluteo, faccia posteriore s
coscia, faccia esterna della gamba con o!
formicolio Ca

Carattere del dolore: acuto, trafitivo


3;
£ |

Quando è comparso: 3 settimane fa


Mattino CRESCENTE Sera
Causa del dolore: improvviso;
flettendo il busto andando a lavoro

FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI

— flessione del busto — riposo


— portare pesi — estensione del busto

Indagine del sintomo: XXX Generalità del medico: XXX


210008) medica: lombalgia, Esami diagnostici: RX lombare O
9 (riduzione della fisiologica - lordosi
Farmaci: XX con riduzione spazio intersomatico
15/51)
__—_i

90

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Scheda completa

ANAMNESI DEGLI APPARATI


SREBRENICAsnossaseezeeeosezeosensereIsee0iosereseceeeoriones
auconasenanzzeazeze aes ice ace: 0a re: — 00 d 00 Gravi GG TAI ere O NARRA
iaia zioni ne sessIAREA
sia RORRA
nenenee TOSSICO REI I TNS TA CISL ITTA TSO TI CTTA SERDICI CIC ZZ RCA COSI STI TRI TIRTI TITANI SZ CA niente
seen mmm mnenenaseneeeazeneosenezaseneonesaseonin iene sasea sensa ranesessoneseenee seas eseereseseeseeseoneneo

sintomo
Sistema cardiovascolare: nessun

Sistema respiratorio:
“u “

Sistema gastro-intestinale:
“ “

Sistema genito-urinario e ginecologico: “ “

Sistema neurologico: “ “

STATO DI SALUTE GENERALE


sesuseesioneizeoieenioneIseoeiessoncc serio eo eee ioe seri sererereese»

PESO: 78 Kg e Costante v e Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA
sererenene arsssereseseazzzzeeesesis es ecc cca seesecezeseeeseseeeeresenecseoezeneeseseoneeee

Interventi: XXX

Malattie: XXX

Incidenti e traumi: frattura clavicola DX a 12 anni

Esami diagnostici: RX clavicola a 12 anni (prima)

ANAMNESI FAMILIARE
{ona TE II I i I OO
NOn enel
Uesenesazeasezazesnezaonieseoseearevsosionessieceves ee viracicanneanaraazeanenagonaseneenea0t400
ere sessassnaicazeniaee‘rei—00e
MIMIIIIRINNR TRN TORTI

91

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Scheda completa

oscene ©
IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS seccsscereesseracenesese a0v0sssaseoeeezeoseaseonsasieseoeoneneoo
seso0enosesosnaaneantennenzesenean0000000 000894094
TT eeneet000009, Tg,
uesvosneseeseasesseeaeaneneseee@onenettt
pepganazanenen sera eRenen ian TT EER
cosenegarenesesesnesseneoseseseeee@B9ttttT

1 ERNIA DISCALE L5/


5]

ESAME OBIETTIVO
sersesese,
sesserersnero,
erer00,]

d’anca, nega-
1.1 TEST DELLA GAMBA TESA: esito positivo nei primi 30° di flessione
tivi gli altri gradi di flessione

1.2 SEGNI SENSORIALI: Lg/S; alterati |


1.3 RIFLESSO ACHILLEO: non disfunzionale

1.4 TEST DELLA FORZA: non disfunzionale |”

Test attivi Test passivi

AVI MANTI

lo
È #0).

SINISTRA
$/SP | A\indinazione
%,
% DESTRA

INDAGINE OSTEOPATICA

CONTROINDICAZIONE RELATIVA AD UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO LOCALE


L5/51

92

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Per ipotesi di Red flags con motivo del consulto appartenente al tessuto neurologico
en
SCHEDA DI VALUTAZIONE

Data: XXX Osteopata: XXX Età: 31 anni

Nome: XXX Cognome: XXX N°Telefono: XXX

Lavoro: impiegata Sport/Hobby: nessuno

Stato civile: nubile Figli: nessuno

Nome medico curante: XXX


_

MOTIVO DEL CONSULTO: FORMICOLII E DEBOLEZZA AGLI ARTI INFERIORI

A FREQUENZA DEL DOLORE


Dolore

Dove sente il dolore: ad entrambi gli


arti inferiori, dalle cosce sino ai piedi
del

Irradiazioni: bilaterali, con diffuse


Intensità

parestesie

Carattere del dolore: debolezza

Quando è comparso: da 6 mesi Mattino Sera


INCOSTANTE NELLA GIORNATA
Causa del dolore: XXX
FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI —

- caldo -— riposo in decubito


- movimento
— portare pesi
_——_

Generalità del medico: XXX


Indagine del sintomo: insorto per
la prima volta 6 mesi fa; in costante
aumento Esami diagnostici: RMN lombare
(discopatie multiple)
Diagnosi medica: XXX

Farmaci: XXX
e -

93

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Scheda completa
sersseseoneseeeee seeseeesezezezazeseeaneeaeeaneaneenioniseenenibezizi,,, mrstrro,
eosarennenene» argnenese mettere, tir0e,,
sessneneseaessseneenes "0%,

sintomo
Sistema cardiovascolare: nessun

Sistema respiratorio:
“ “

e meteorismo da 6 mesi
Sistema gastro-intestinale: stitichezza

un sintomo
Sistema genito-urinario e ginecologico: ness

mese
Sistema neurologico: episodi di perdita dell'equilibrio nell'ultimo

STATO DI SALUTE GENERALE

PESO: 45 Kg * Costante V e Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA

Interventi: XXX

Malattie: XXX

1 mese
Incidenti e traumi: colpo di frusta a 21 anni, con uso di un collare cervicale per
Esami diagnostici:

Li e a 21 anni (rettilineizzazione globale con riduzione spazio intersomatico


9 “6

ANAMNESI FAMILIARE
eroscerencesenenosesenenconeene seme ei iii L11000 s0eeses 00080999 PIITILLA
noce vaconaenzeseseenesaseese0e0e09*?*
UestateneeiezenioniszazionInee senese nenaenee

Padre diabetico

94

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Scheda completa
e

IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE


eeseeseotte
sessaresezerenasesazzeseneezasiesanaazenseneazezeezeeeeienenianeenananaeasenIzzaseese”eeseseceseaeereaseseeioneeses
soon 00088**

1 ERNIA DISCALE Ly - Ls - Sq

2 IRRITAZIONE DEL SNC

ESAME OBIETTIVO

1.1 OSSERVAZIONE MUSCOLARE: ipotonia generale


1.2 SEGNI SENSORIALI: L, - Ls - $} alterati
1.3 TEST RIFLESSI: Ly - Lg - S] con esito di iperreflessia

1.4 TEST DELLA FORZA: L, - Ls - Sj con esito debolezza generale


Test attivi Test passivi
2.1 TEST PRIMO MOTO-
NEURONE: esito positivo |>

CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA AD UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO

95

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Test cardiovascolari
CAPITOLO 8

———2ÀkzEmE_—_—t_e—_r_r6KE.É.E.T——mnm®wM

l'attenta analisi di questo sistema ci permetterà di discriminare dolori e sintomi appartenenti


alle seguenti zone: cervicali, cervicobrachiali, dorsali o toraco-lombari, intercostali, arti
superiori ed inferiori di natura muscolare o neurologica come formicolii periferici rispetto a
disfunzioni dell apparato cardiovascolare. Alcuni di questi dolori e sintomi infatti potrebbero
sottendere disfunzioni ben più gravi di un semplice spasmo muscolare. Non essendo nostro
compito formulare diagnosi dell'apparato cardiovascolare, occorre imparare ad effettuare una
serie di domande e test che ci permetteranno di ipotizzare la presenza di una controindicazione
al trattamento osteopatico.

le risposte alle
sarà oggetto di indagine qualora fossero positive
Il sistema cardiovascolare
nte in anamn esi:
domande rivolte al pazie

1. SE IL PAZIENTE HA CONTEMPORANEAMENTE:
- dolore con sensazione di stretta al petto;
- sofferenza al braccio sinistro talvolta estesa al destro;
- sensazione di una morsa sull’'emi-faccia sinistra.

2. SE IL PAZIENTE HA DOLORE AL TORACE E LA SENSAZIONE DI PERCEPIRE IL PROPRIO


BATTITO CARDIACO TROPPO FORTE.
Qualora una o più risposte fossero positive, continueremo la fase anamnestica con domande
più specifiche chiedendo:
- sesi presenta dopo aver fatto esercizio fisico;
- se si presenta dopo aver mangiato;
- sesi presenta dopo essere stato esposto al freddo;
- sesi presenta da seduto oa totale riposo.

3. SE IL PAZIENTE HA MAI AVUTO SINCOPI, QUINDI SE È MAI SVENUTO.


4. SE IL PAZIENTE HA AVUTO ARTI CHE SI GONFIANO E/O DOLENTI.

5. SE IL PAZIENTE HA MAI AVUTO EPISODI DI ZOPPIA, CLAUDICATIO INTERMITTENS.


6 + SE IL PAZIENTE HA DOLORE AD UNA O ENTRAMBE LE GAMBE, SE QUESTO DOLORE
DIMINUISCE CON GLI ARTI SOLLEVATI O PEGGIORA CON IL CALDO.
Di seguito analizzeremo le domande rivolte in anamnesi. Non è nostro interesse ricordare
€ principali cause mediche che provocano tali reazioni; è invece necessario ed imprescindibile
"icordare i segni e sintomi correlati al sistema cardiovascolare, così come eseguire un
Sccurato esame obiettivo. Questo libro conduce a determinare esclusivamente la presenza di
‘ontroindicazioni mediche che precludano l'approccio osteopatico.

97

Scansionato con CamScanner


I
8 + TEST CARDIOVASC OLAR
98 CAPITOLO

Analizziamo ora le domande.

NTE:
1. SE IL PAZIENTE HA CONTEMPORANEAME

- dolore con sensazione di stretta al petto; idbitro;


- sofferenzaal braccio sinistro talvolta esteso a !
a È ' d i inistra.
- sensazione di una morsa sull’emi-faccia sinis î 4

Questi sintomi potrebbero essere riconducibili ad una disfunzione miocardica come


l'infarto
miocardico acuto. Qualora si rilevas sero tali
| sintomi rappresenteranno
> una
ua controindic Ozione
assoluta | ad un trattamen to osteopati co. Il p aziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.

Principali cause mediche:

— INFEZIONE DEL PERICARDIO CON POSSIBILE ESTENSIONE AL CUORE STESSO; i


-— INFEZIONEDA STAFILOCOCCO, CHE POTREBBE DERIVARE DA UN'INFEZIONE POLMONARE A
O DA UN'INFEZIONE DELLA GOLA, PROPAGATESI TRAMITE IL SISTEMA LINFATICO; 3
-— ANEURISMADELL’ARCOAORTICO. LE PERSONE PIU SOGGETTE ALL'ANEURISMA DELL'AORTA ì
SONO I FUMATORI, CON UN SEGNO VISIVO DI UNA LEGGERA PROTUBERANZA SOPRA.
IL MANUBRIO DELLO STERNO O NELLA SUA PARTE MEDIA;
— ANEURISMA AORTICO ADDOMINALE. IN QUESTO CASO IL DOLORE POTREBBE IRRADIARSI
ULTERIORMENTE ALLA ZONA TORACO-LOMBARE POSTERIORE; |
— INFIAMMAZIONE DELLA CARTILAGINE CONDRO STERNALE;
— PRESENZA DI BATTITO ECTOPICO, EXTRASISTOLE.

LA RICERCA DI EVENTUALI CONTROINDICAZIONI PROSEGUIRÀ CON LA SEGUENT


INDAGINE:

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:

Occorre porre attenzione alla presenza


di
del numero delle pulsazioni e dell'i

TEST METODICO DELLA


PALPAZIONE DEI POLSI
Procedura: : l’oper, atore porr x} è se i
sulla proiezione dell'a sala SR di due o tre dita della mano (indice, medio, anulare) |
ui rare. l'operato ua \ ' SD
rete 'arteriosa in rapporto all'arrivo dell'onda sfig re avvertirà come un innalzamento della pd: |
e all'elasticità dei grossi vasi ariaicai
e *3% . 4
mic a che avanzerà x grazie. alla sistole
. cardiaca
Î î

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TEST CARDIOVASCOLARI 99

2. Brachiale
-
x
\
\

4. Sovraclavicolare
ORESTE A e

Scansionato con CamScanner


100 CAPITOLO 8 + TEST CARDIOVASCOLARI S

Una coartazione dell'aorta che rappresenta un restringimento del lume arterioso “ Nsentirà
all'operatore di rilevare una riduzione o un' abolizione dei polsi. Con una sola ma evide
nie ridu.
zione d'ampiezza dei polsi arteriosi tale condizione potrà indicare anomalie cardiache o aOrtiche, I N

manifestarsi di tali condizioni richiederà l'esecuzione del test dell'aorta addominale Per esclude; I
. ' .

e
la presenza di un'anomalia pulsativa determinata da una disfunzione denominata aney risma .

TEST DELL'AORTA ADDOMINALE


Procedura: l'operatore effettuerà l'esame
dell'aorta addominale al fine di rilevare
un'anomalia pulsativa laterale provocata da un
possibile aneurisma. Il paziente in posizione supina
presenterà arti inferiori e busto leggermente flessi.
l'operatore con le dita a pinza sulla proiezione
del lume dell'aorta ne apprezzerà la pulsazione
valutando l'espansione, che in condizione di
normale fisiologia non sarà maggiore di 3 cm.
Qualora si rilevasse una pulsazione espansiva
maggiore di 3 cm, tale condizione rappresenterà
una controindicazione assoluta |} ad un
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere
inviato ad un medico specialista.

AUSCULTAZIONE:
l‘auscultazione nelle sedi dei focolai anatomici è di
competenza medica;

PERCUSSIONE: 3
non essenziale. 1

2. SE IL PAZIENTE HA DOLORE AL TORACE E LA SENSAZIONE DI PERCEPIRE IL PROPRIO


BATTITO CARDIACO TROPPO FORTE

Qualora una o più risposte fossero positive, continueremo la fase anamnestica con domande.
più specifiche chiedendo: ‘59

-— sesi presenta dopo aver fatto esercizio fisico;


- sesi presenta dopo aver mangiato;
- sesi presenta dopo essere stato esposto al freddo;
- sesi presenta da seduto 0 a totale riposo.
a
‘0ii

Scansionato con CamScanner


TEST CARDIOVASCOLARI 101

La risposta positiva aduna VI uesia domande può indicare una non fisiologica ossigenazione
del muscolo cardiaco a causa di una momentanea diminuzione del flusso sanguigno attraverso
coronarie
le arterie ogica
| fsiopatol . Questa
dell’ang condizione clinica è denominata angina pectoris. La classificazione
ina pectoris è la seguente:
SITI

angina stabile: è una condizione clinica che manifesta dei sintomi sempre e solo sotto
sforzo con uguali livelli di affaticamento. Tale condizione si rivelerà alla risposta positiva
ricevuta ad una delle prime domande. Trattandosi di una condizione scarsamente evolutiva
si considererà questa situazione come una controindicazione relativa |» ad un trattamento
osteopatico. Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad
un medico specialista. Le precauzioni da osservare per questa condizione saranno quelle
di non effettuare manovre dirette al torace o alla regione dorsale;

- angina instabile: è una condizione clinica che manifesta dei sintomi a riposo e pertanto non
prevedibile, spesso definita anche “ sindrome pre infartuale”. Tale condizione si rivelerà
alla risposta positiva ricevuta all'ultima domanda. Questa condizione rappresenterà una
controindicazione assoluta |> ad un trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere
inviato ad un medico specialista.

I fattori predisponenti raccolti in anamnesi correlati a questa condizione clinica sono: alti livelli
| dicolesterolo, pressione alta, obesità, diabete, familiarità, fumo, vita sedentaria.

Principali cause mediche:

- INSUFFICIENZA CARDIACA;
- STENOSI AORTICA;
- EMBOLIA.

Ulteriori condizioni che possono provocare un ridotto afflusso di sangue al cuore


sono:
- esposizione al freddo;
- stress emotivo;
assunzione di alcolici;
farmaci vasocostrittori;
uso di cocaina.

Esame obiettivo: |
QUesta indagine è considerata di competenza medica.

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102 CAPITOLO 8 + TEST CARDIOVASCOLARI

QUINDI SE È MAI SVENUTO


3. SE IL PAZIENTE HA MAI AVUTO SINCOPI,
ta di coscienza cpntempeniaganiento al tono
La sincope è un'improvvisa e transitoria perdi
tale per di erenziarla da alcu:
posturale. La perdita del tono posturale è l'elemento fondamen etto infatti deve
ni tipi di epilessia. Per definizione sincope significa evento transitorio; il sogg i
riacquistare la coscienza per poterla definire tale.
Principali cause mediche:

— PATOLOGIE CARDIACHE;
TERRITORI E COMPE.
- ATTACCHI TRANSITORI ISCHEMICI CHE POSSONO DETERMINARE
LA MASSIMA AT.
TENZE DIFFERENTI IN BASE ALL’ARTERIA COLPITA. DOBBIAMO PRESTARE
TENZIONE A QUEI PAZIENTI CHE IN ANAMNESI PRESENTANO OLTRE CHE ALLA PERDITA
DELLA VISTA, A NISTAGMO, CEFALEA, AFASIA, DISARTRIA, EMIPARESI, EMIPLEGIA, DISFAGIA
E PARALISI DEI MUSCOLI FACCIALI;
E CAROTIDEA,|
— SINDROME DELL'ARCO AOQORTICO, PATOLOGIE DELL'ARTERIA VERTEBRALE
SONO DOLo.
SINTOMI DA NON TRASCURARE IN ANAMNESI PER QUESTE CONDIZIONI
VISIVI, STORDI.-
RE E PARESTESIE DIFFUSE AL COLLO, ALLE SPALLE E AL TORACE, DISTURBI
E VOMITO;
MENTO, FENOMENI DI RAYNAUD, CEFALEE, NAUSEA
— SINDROME DEL FURTO DELLA SUCCLAVIA;
— SINCOPE VASO VAGALE.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
di unghie alterata;
occorre verificare la presenza di pelle squamosa o lucida, priva di peli o crescita

PALPAZIONE:
occorre verificare la presenza di zone epidermiche fredde.
ispessi-
Occorre palpare le pareti delle arterie accessibili per ritrovare aree con un eventuale
Le aree
mento o tortuosità differenti dalla loro fisiologica consistenza e disposizione anatomica.
arteriose da indagare attraverso la palpazione saranno:

1_Radiale

2_Brachiale

3_Carotidea

4_Sovraclavicolare

5_Iliaca esterna

6_Femorale

7_Poplitea

8_Tibiale

9_Pedidio

Scansionato con CamScanner


TEST CARDIOVASCOLARI 103

giLEVAZIONE DEL POLSO


ra: l'operatore ”
effettuerà nel punto :in cui è si superficializ i
procedu P i za il decorso dell'arteria
i ic È
i ne d elicata n el suo sito più palpabile con i polpastrelli di indice e medio posti
una pressio . ’ .
perpendicolarmente al decorso. L'operatore rileverà forza, consisten za e sincronia dei polsi:

: resenta |’ i o di : un polso i
rispetto al controlaterale. Se
+ la forza: rapp energia contrattile
risulterà eo solo in un emilato tale condizione potrà indicare disfunzioni come placche
ateromasiche oppure compressione da parte di masse tumorali o ossee; ,

+ la consistenti n la condizione anatomica della parete arteriosa. Potrà risultare


dura e consistente per un suo Ispessimento rispetto al controlaterale causa alterazioni
sclerotiche. Il test procederà con la palpazione del polso attraverso un movimento di
scorrimento delle dita sul vaso alla ricerca di indurimenti;
è Je sincro presentino una vicina contiguità. Il
et PAPRISSARTO la simultaneità di due polsi cheonia.
test si effettuerà per indagare una loro eventuale asincr Tale condizione di asincronia
potrà essere causata da:
- restringimento intrinseco del lume del vaso, alla sua origine o lungo il suo decorso, a
causa di placche ateromasiche;
- restringimento estrinseco da compressione del lume del vaso, a causa di masse tumorali,
linfoghiandolari, dilatazione aneurismatica, costa cervicale accessoria, muscolo scaleno
anteriore e medio ipertrofici che possono ostruire l'arteria succlavia, muscolo piccolo
pettorale ipertrofico o da un processo coracoideo deformato che possono ostruire l'arteria
ascellare.

Qualora i segni e sintomi siano riconducibili ad una disfunzione vascolare relativa alla zona
degli arti superiori, si indagheranno queste aree con le seguenti modalità:
- sincronia tra carotide comune e polso brachiale omolaterale;
- sincronia tra carotide comune e polso radiale omolaterale.
relativa alla zona
Qualora i segni e sintomi siano riconducibili ad una disfunzione vascolare
del torace, si indagherà quest'area con la seguente modalità:
- sincronia tra carotide comune e aorta addominale.
vascolare relativa alla zona
Qualora i segni e sintomi siano riconducibili ad un disfunzione
ti modalità:
addominale, si indagheranno queste aree con le seguen
sincronia tra carotide comune e aorta addominale;
sincronia tra aorta addominale e iliache esterne dx e sx.
delazione solare relativa alla zona
Qualora i segni e sintomi siano riconducibili ad una
con le seguenti modalità:
degli arti inferiori, si indagheranno queste aree
> sincronia tra aorta addominale e iliaca esterna dx e sx;
-
sincronia tra arteria iliaca esterna dx e SX; laterale:
-
Sincronia tra arteria iliaca esterna e polso femorale omo '
-
sincronia tra polso femorale e polso popliteo amnistia
sincronia tra polso femorale e tibiale posteriore O ° :
sincronia tra polso femorale e pedidio omolaterale.

Scansionato con CamScanner


104 CAPITOLO 8 + TEST CARDIOVASCOLARI

Qualora si verificasse la presenza di asin


na cronia associata
4
ad una. variazione
.
della
Fe
consi Ist
e della forza dei polsi, con segni rilevati in osservazione e po one Nconduethi a disf 3
cardiovascolari, tale condizione rappresenterà. una ci roin ian assoluta È ‘onj
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista, Un
n i ni ; o consistenza dei polsi
Qualora vi sia unicamen te una varia aziondie forza
zione
indic relativa |
arterio; si AUEStA
ad un trattament, si
condi zionerappr esenterà una controindicazion no OSteopAtico
locale. i david Îua
Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medic
0
specialista.

Nel caso in cui si rilevasse un’asincronia dei polsi relativa alla zona degli ani
superiori, l'indagine cardiovascolare dovrà proseguire con il test di Wright, ilquale
verrà utilizzato per identificare la presenza di un'insufficienza dell'arteria radiale
causata da un’ipertrofia del muscolo piccolo pettorale o da un processo Coracoideo
deformato che comprimeranno l'arteria ascellare.

TEST DI WRIGHT

Procedura: l'operatore posto alle spalle del paziente seduto, prenderà contatto con il polso
radiale e ne apprezzerà l'ampiezza. In un secondo momento l'operatore abdurrà il braccio del
paziente per apprezzare il polso radiale paragonandolo al primo rilevamento. Una riduzione
d'ampiezza o la scomparsa del polso radiale nel secondo rilevamento, rappresenteranno
una compressione dell'arteria ascellare causata da un piccolo pettorale ipertrofico o da un
processo coracoideo deformato. Qualora il test di Wright rilevi una riduzione d'ampiezza o
la scomparsa del polso radiale nel secondo rilevamento, questa condizione rappresenterà
una controindicazione relativa ad un trattamento osteopatico locale. Per una migliore
valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

AUSCULTAZIONE:
l’auscultazione dei soffi vascolari provocati dal restringimento del lume o dilatazione arteriosa
è di competenza medica.

Scansionato con CamScanner


N

TEST CARDIOVASCOLARI 105

4, SEIL PAZIENTE HA AVUTO ARTI CHE SI GONFIANO


E/O DOLENTI

La causa principale di gonfiore agli arti è l'edema


l'edema consiste in un abnorme aumento di liquidi nei tessuti interstiziali.
Lié zione a in "ai
Nella icondi cui questa imbibizione r aggiungesse gradi discretamente elevati
l'edema si dimostrerà visibile anche all'ispezione. °

principali cause mediche:

- AUMENTO DELLA PRESSIONE VENOSA;


- DIMINUZIONE ONCOTICA DEL SANGUE;
- ALTERAZIONE DELLA PARETE CAPILLARE;
- SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO;
- NEFROPATIE;
- GLOMERULONEFROSI;
- IPOPROTEINEMIA;
- PROCESSI INFIAMMATORI;
- TROMBOFLEBITI;
- STASI LINFATICA O LINFEDEMA;
- FENOMENI ALLERGICI;
- PUNTURE DA INSETTO;
- TRAUMI, CONTUSIONI O FRATTURE;
- SINDROME DELLO STRETTO TORACICO SUPERIORE.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE: . È
occorre osservare la presenza di cute tesa e lucente, con scomparsa delle pieghe naturali
del distretto preso in esame; per gradi ancora più cospicui di imbibizione possono: comparire
smagliature della cute sotto forma di strie più lucenti e più chiare ed infine vescicole, da cui
Può trasudare sierosità;

PALPAZIONE:
consiste nella ricerca del segno della fovea.

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106 CAPITOLO 8 + TEST CARDIOVASCOLARI

IL SEGNO DELLA FOVEA

Procedura: l'operatore, ponendo il paziente


supino, creerà una pressione digitale sul
margine anteromediale della tibia, malleoli e
osso sacro. Attraverso questa manovra si otterà
un infossamento cutaneo che perdurerà anche
dopo la sospensione della pressione stessa.
Spontaneamente e fisiologicamente tale fossetta
sparirà e regredirà in pochi secondi. Qualora
l'infossamento perduri maggiormente il segno
sarà considerato positivo.
La consistenza degli edemi recenti sarà molle,
mentre negli edemi cronici essa diventerà dura e
quindi, maggiore sarà la pressione da esercitare
e meno profondo risulterà l’infossamento cutaneo.
La ricerca del segno della fovea inoltre

citi
permetterà di discriminare l'edema dal mixedema.
Il mixedema è una condizione clinica generata
dall’ipotiroidismo che attribuisce al derma una
consistenza dura ed elastica, con conseguente non
persistenza del segno della fovea una volta sospesa
la pressione digitale. |
Queste condizioni non rappresenteranno con-
troindicazioni assolute né relative al trattamento
osteopatico. La scelta dell'approccio osteopatico
dovrà comunque procedere con l'attenzione ne-
cessaria al fine di non aggravare tale condizione.
Qualora l'edema si presentasse agli arti su-
periori, l'indagine proseguirà con l'esecuzione
del test di Wright cap 8 / pag. 104, per indagare
la presenza della sindrome dello stretto toracico
superiore.

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TEST CARDIOVASCOLARI 107

5, SEIL PAZIENTE HA MAI AVUTO EPISODI DI ZOPPIA, CLAUDICATI


O INTERMITTENS
Lo claudicatio intermittens è una condizione che consi ste in una difficoltà nella deambulazione
he regredisce con la fine del movimento. La r.
yn'occlusione dei vasi arteriosi che determin ano la riduzione di flusso di sangue e dunque
di ossigeno aii muscoli degli î arti inferiori. | fattori predi
edisponenti i acquisiti
tetat Èin anamnesi a sono
jabagismo, Raf eda Assunzione di estrogeni, malattie metaboliche (diabete),
lacche ateromasiche, tut i in grado di provocare sofferenza arteriosa
L'occlusione vascolare, causata da questi num erosi fattori, diminuisce l'apporto
sanguigno
nei muscoli, che lavorando in anaerobiosi inizia no a provocare dolore per la produzione di
acido lattico. Questi sintomi compaiono normal mente al polpaccio ma anche ad un qualsiasi
ceiscolo dell'arto inferiore come
nei glutei ( claudicatio intermittens alta). La claudicatio
infermittens può provocare i seguenti sintomi a carico degli arti inferiori: stanchezza, parestesie
e senso di freddo ai piedi, cute fredda, dolori crampiformi al polpaccio o all’alluce durante la
deambulazione.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre osservare la presenza di pelle squamosa o lucida, priva di peli o crescita di unghie
alterata;
PALPAZIONE:
occorre verificare la presenza di zone epidermiche fredde.
Occorre palpare le pareti delle arterie accessibili per ritrovare aree con un eventuale
ispessimento o tortuosità differenti dalla loro fisiologica consistenza e disposizione anatomica.

Le aree arteriose da indagare attraverso la palpazione saranno:


aorta addominale (foto pag. 100), iliache esterne (foto 5 / pag. 102), femorali (foto 6 / pag.
102), poplitee (foto 7 / pag. 102), tibiale posteriore (foto 8 / pag. 102) e pedidie (foto 9 / pag.
102).
RILEVAZIONE DEL POLSO
Procedura: l'operatore effettuerà nel punto in cui si superficializza il decorso dell'arteria
una pressione delicata nel suo sito più palpabile con i polpastrelli di indice e medio posti
Perpendicolarmente al decorso. l'operatore rileverà forza, consistenza e sincronia dei polsi:

* la forza: rappresenta l'energia contrattile di un polso rispetto al controlaterale. Se risulterà


debole solo in un emilato tale condizione potrà indicare disfunzioni come placche ateromasiche
l Oppure compressione da parte di masse tumorali o ossee; i
fl consistenza: rappresenta la condizione anatomica della parete arteriosa. Potrà risultare
Ura e consistente per un suo ispessimento rispetto al controlaterale, causa alterazioni
Sclerotiche. Il test procederà con la palpazione del polso attraverso un movimento di
: Scorrimento delle dita sul vaso alla ricerca di indurimenti; ric
© sincronia bilaterale: rappresenta la simultaneità dei due polsi i Ian e ate
e! due polsi femorali, poplitei, tibiali e pedidi. Il test si effettuerà per indagare una loro
, eve Yentuale asin
s cr
oniai
;
Sineronia unilaterale: rappresenta la simu Itaneità di due polsi presenti in un solo emilato
€ cor po. Il test si ; effettuerà è per indagare
indaga un'ev entuale asincronia omolaterale.

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108 CAPITOLO 8 + TEST CARDIOVASCOLARI

Le condizioni di asincronia bilaterale o unilaterale possono essere causate da:


- restringimento intrinseco del lume del vaso, alla sua origine o lungo il suo decorso, a cous
di placche ateromasiche; co. de) causate d
- restrin gimento estrinse co da compres sioni del lume del vaso a Masse tumOrAIi A
linfoghiandolari.

la presenza di asincronia associata ad una variazione della


Qualora si verificasse
consistenza e della forza dei polsi, con i segni rilevati in osservazione e palpazione riconducibil
a disfunzioni cardiovascolari, tale condizione rappresenterà una controindicazione assoluta
ad un trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista,
Qualora vi sia unicamente una variazione di forza © consistenza dei polsi arteriosi tale
condizione rappresenterà una controindicazione relativa | ad un trattamento osteopatico
locale. Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un
medico specialista.

6. SE IL PAZIENTE HA DOLORE AD UNA O ENTRAMBE LE GAMBE, SE QUESTO DOLORE


DIMINUISCE CON GLI ARTI SOLLEVATI O PEGGIORA CON IL CALDO

Con questa domanda si indaga prevalentemente la condizione non fisiologica del tessuto
venoso.

Principali cause mediche:

— ANEMIA;
-— — DISFUNZIONI METABOLICHE O TIROIDEE;
— VENE VARICOSE;
- TROMBOSI VENOSA;
- TROMBOFLEBITE.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre verificare in soggetti predisposti a questa condizione la presenza di un cordone varicoso
ovvero una o più vene permanentemente dilatate, allungate e tortuose, causate da una
insufficienza delle valvole venose. L'incontinenza valvolare genera un incremento della pressione
venosa in stazione eretta con conseguente stasi venosa causata da un suo reflusso dalle region!
profonde a quelle superficiali. Questa condizione clinica può generare disturbi a carico della
cute con comparsa di un colore ocraceo tendente al blu. Occorre verificare la presenza di cute
assottigliata e lucente, con edema malleolare ed in taluni casi ulcere varicose.

PALPAZIONE:
occorre verificare la presenza di zone epidermiche fredde. Nel caso di sospetta compromission®
delle vene profonde nell'arto inferiore l'indagine proseguirà con la manovra di compression®
a piena mano del polpaccio.

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ESAME DEL CUORE 109
a

MANOVRA A PIENA MANO DEL POLPACCIO


dura:
Sei l'ope
suo rator e, opone
polpacci ce ndo
i i DITA
i Supi°no sul lettino con anca e ginocchio flesso,
“0a o una compressione, Se la compressione a
: à molto dolorosa la : . piena mano
pes» anice tramite ir n in - considererà positiva. Conseguentemente se il dolore sarà
evocaD! mento sia attivo che passivo in dorsi-flessione plantare, tale
‘zjone rappresenterà una controindicazi
Ndicazione è
assoluta | |> ad un trattamento osteopatico.
pazient e dovrà - essere di
condizio inviato ad un medico specialista Il

Alcuni test specifici vascolari consultabili in altri volumi

segno di Homan.
Manovra di Rima-Trendelenburg.
Manovra di Perthes.

8.1 Esame del cuore


Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre verificare la presenza di cicatrici
sternali come esiti di interventi chirurgici.
Osservare inoltre la presenza di polsi
non fisiologici nella fossa soprasternale.
Le cause mediche predisponenti tali
condizioni sono un possibile dispiegamento
o aneurisma dell'aorta;

PALPAZIONE:
occorre effettuare la palpazione del muro
anteriore dello sterno. Con il palmo della
mano appoggiata sulla regione anteriore
dello sterno in proiezione del pericardio
ricercare la presenza di tremori precordiali
intesi come rumori palpabili;

PERCUSSIONE:
(non essenziale);

AUSCULTAZIONE:
non essenziale).

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LL.
110 CAPITOLO 8 è TEST CARDIOVASCOLARI ©

8.2 Esame del sistema linfoghiandolare


Le principali stazioni linfoghiandolari superificiali da esaminare sono:
- sottomandibolari;
— occipitali;
— cervicali;
- sopraclaveari;
— ascellari;
— epitrocleari;
— retrocrurali;
- inguinali;
— poplitee. nia .
Ometteremo le stazioni profonde (toraciche, addominali e pelviche) per Mancanza dj
competenze professionali nel condurre un adeguato esame.

Principali cause mediche:

— AFFEZIONI SISTEMICHE
— NEOPLASIE MALIGNE
— MALATTIE IMMUNITARIE O ENDOCRINE
— METASTASI
— LINFOPATIE
— INFEZIONIz

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre ispezionare queste aree alla ricerca di rigonfiamenti e arrossamenti;

PALPAZIONE: i
occorre effettuare una palpazione delicata con i polpastrelli delle dita. In condizioni fisiologiche
i linfonodi non sono palpabili. Le stazioni linfoghiandolari superficiali diventano palpabili solo
quando raggiungono un discreto volume. In caso di loro presenza si valuterà gamma
forma, consistenza e dolorabilità. Inoltre si valuterà il numero di linfonodi interessati, cercando
di comprendere tramite la palpazione se sia un gruppo ridotto o cospicuo ad essere i
fisiologico. Occorre verificare se sia presente un rapporto tra i linfonodi considerati Di
fisiologici e se vi sia una continuità con le stazioni linfoghiandolari sopra e sottostanti. SE a
si verificasse la presenza di uno o più linfonodi di dimensioni maggiori, eventualmente dolor
e arrossati, mobili e non duri, tale condizione rappresenterà una controindicazione meal e
ad un trattamento osteopatico locale. Per una migliore valutazione professionale il pazie” 1
dovrà essere inviato ad un medico specialista. Qualora si verificasse la presenza cat
più stazioni linfoghiandolari aumentate di volume, molto dure e ipomobili, tale con oziente
rappresenterà una controindicazione assoluta > ad un trattamento osteopatico. Il p
dovrà essere inviato ad un medico specialista.

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ESAME DEL SISTEMA LINFOGHIANDOLARE 111

sottomandibolari occipitali
avsueeseeazeoneo
gosenes asesseoseeneese sessssseasesezeoreIseIceo
ses ess 0 Io ses es see

cervicali » AMS,
ses ez ese zzenizio i cioizizizenne Lo . a ' | sopraclaveari
Di rceveesizeeesisizse

ascellari
uvcrsneesezesazzosaonecesezezeoeesesececionione serre

epitrocleari
vessessesonzese eesssenee eeresesereoeeeeeee

retrocrurali inguinali
arsasszzzase
resero veoesoneseanasaeeseosseneo0o’ srssrssceneozIzazoseeseneceeoeeoieneee .

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112 CAPITOLO 8 + TEST CARDIOVASCOLARI

L'esame del sistema linfoghiandolare proseguirà con l'ind


agine della tiroide.
TIROIDE

Le manifestazioni cliniche di una disfunzione tiroid


ea interessano diversi apparati
rias sumeremo quelli considerati più importanti per l'ind
agine differenziale osteopati Organici;
| segni e i sintomi principali delle sindromi da ipoti ca.
roidismo da indagare sono:
— ipotonia muscolare diffusa; =
- mixedema;
— diminuzione quantitativa dei peli e fragilità delle unghie;
CA dispepsia; 43 si utt
— ipotensione arteriosa ; NE
— sonnolenza.
| segni e i sintomi principali delle sindro
mi da ipertiroidismo da indagare sono:
— astenia;
- esoftalmo;
— possibile ipertrofia muscolare diffus
a .



tremori fini;
— tachicardia;
— arrossamento del volto;
— iperidrosi.

Principali cause mediche:

— MALATTIA DI BASEDOW - GRAVES;


- GOZZO MULTINODULARE;
- ADENOMA TIROIDEO;
— TIROIDITE.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre verificare la ghiandola tiroidea ed un suo
eventuale ingrossamento (gozzo tiroideo).

PALPAZIONE:
occorre verificare i suoi margini, l'eventuale presenza di
dolorabilità e la sua mobilità sui pian
circostanti. Questi sintomi e segni clinici obiettivi posso
no rivelare una mancanza di fisiologii
della ghiandola tiroidea, tale condizi
un trattamento osteopatico locale.
da riferire ad un medico specialista

Scansionato con CamScanner


TI n

BIBLIOGRAFIA 113

Bibliografia
AA. W. (2010). Manuale di segni e sintomi. IV edizione, Piccin.

Amoroso A. e Fanelli FR. (2017). Semeiotica medica e Metodologia Clinica Vol.1e Vol.2,
Antonio Delfino Editore.

Carpenter, Christopher R. (2005). Abdominal Palpation for the Diagnosis of Abdominal Aortic
Aneurysm. Annals of Emergency Medicine, 5/, Vol.45(5), pp.556-558.

Fontaine, C. ; Weindling, B. ; Dunn, R. ; Billiar, K.L. (2004). A device for quantifying the severity
of lower extremity edema. IEEE 30th Annual Northeast Bioengineering Conference, pp.27-28.

Fradà e Fradà. (2014). Semeiotica Medica nell'adulto e nell'anziano. Piccin.

Larry J. (2018). Harrison'principles of internal medicine, 20th edition, McGrow-Hill.

Pontieri G.M.(2010). Patologia generale. Piccin.

Vickers M. (1999). Clinical examination for abdominal aortic aneurysm in general practice:
report from the Medical Research Councils General Practice Research Framework. British
Journal of General Practice, Vol.49(446), pp.731-732.

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Scheda completa
Per ipotesi di Yellow flags con motivo del consulto appartenente al tessuto car diovascolan
eee
SCHEDA DI VALUTAZIONE è
sa sezezaoe .
rasezeee ezesioseareaeaazereonioreseoa
negsagnene PITTILZZI
ecasdseoo aransaresenee
. vesssesearnasanesPITTI
sasavore
00000990
sasso
Li
ReaRE soscosononzone ssrsosooveneeeeseo voscenes0

Data: XXX Osteopata: XXX Età: 62 anni


Nome: XXX Cognome: XXX N° Telefono: XXX

Lavoro: idraulico Sport/Hobby: nessuno

Stato civile: sposato Figli: 3

Nome medico curante: XXX

MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE AL TORACE LIEVE


sesascssconseneneoneeseesesseoee::o ueneereeeaze0ee0r000
0000399,

Dove sente il dolore: regione anteriore del A FREQUENZA DEL DOLORE


Dolore

torace, zona sternale

Irradiazioni: posteriore, all'altezza di


del

Tato
Intensità

Carattere del dolore: trafittivo

Quando è comparso: da 3 settimane

Causa del dolore: dopo uno sforzo lavo- vato DOLORE DIURNO Sera
rativo prolungato

FATTORI AGGRAVANTI
FATTORI LENITIVI

— sforzi intensi e prolungati


— i — riposo
esposizione al freddo (quando
lavora)
| se taldo

Indagine del sintomo: XXX


Generalità del medico: XXX
Diagnosi medica: XXX
Esami diagnostici: XXX
Farmaci: XXX

Ria

msi

114

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Scheda completa
ei ANAMNESI DEGLI APPARATI 2000000000]
ee
souseraneenezazenezezanezeoezezezeoieneceneazeziana:eraceseozeaa0sa0esicareseseciz sese ressaseraseonenesesasseneesezieese0

PL

sistema cardiovascolare: percezione del proprio battito più forte negli ultimi giorni
is

Sistema respiratorio: nessun sintomo


I

:

Sistema gastro-intestinale

“ “U

Sistema genito-urinario e ginecologico:

Sistema neurologico:
“ “

STATO DI SALUTE GENERALE


nareseezenesesesazezeiseeeeeeziaez az eo ses ‘seeieseceeoieeesionieeeeiceonii—seeeeeeeeeioe p0neososiseseeeazenseniesee ica iesionesee0s 0000)

PESO: 92 Kg (in sovrappeso) * Costante. v * Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA
MALLITETITATEN ZZZ A TATE TETTE TT PETIT ATI TT PRETI T TTT Z ZENIT I A PERA T TATE TEA TANT NI TTT rt anenar Issa nannanananeresIzesereseezeeseeezecereezezananne sese sseeeseoni

Interventi: XXX

Malattie: moderata ipertensione arteriosa

Incidenti e traumi: XXX

Esami diagnostici: XXX

ANAMNESI FAMILIARE
MITILITEEEATI NATIA IA PARA RATA A PATEL PANNA AAT AT TATA
Z TTI TI TTT TA TI TTT TIT TTT TTT T TT LTT Z TNT TT NETTA TTT
TA FATTI T ENIT TE Fani b rana ranianeceneasenivena
tane Munenzesezzoresesesionesese
sorsrssesod

Padre diabetico e cardiopatico. Il paziente è un fumatore.

115

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Scheda completa

IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE


rc EIA Tea RTRITTI resa srssa dora sorga arena onoazeneenconaoagonizzaneeniezzae

1 ANEURISMA TORACICO

2 ANGINA PECTORIS

ESAME OBIETTIVO

1.1 OSSERVAZIONE, PALPAZIONE E RILEVAZIONE DEI POLSI: esiti negativi

2.1 SEGUONO DOMANDE PIÙ SPECIFICHE PER TALE CONDIZIONE: esito positivo |

Test attivi Test passivi

CONTROINDICAZIONE RELATIVA AD UN TRATTAMENTO OSTE OPATICO


CON MANOVRE DIRETTE AL TORACE E ZONA DORSALE

er

116

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N Scheda completa
ascolare
Per ipotesi di Red flags con motivo del consulto appartenente al tessuto cardiov

SCHEDA DI VALUTAZIONE

Data: NK Osteopata: XXX Età: 58 anni

Nome: NK Cognome: XXX N°Telefono: XXX

Lavoro: impiegato Sport/Hobby: calcetto

Stato civile: sposato Figli: ]

Nome medico curante: XXX

MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE TORACICO BASSO


Dove sente il dolore: zona toracica bassa h FREQUENZA DEL DOLORE
Dolore

e addominale
del

Irradiazioni: XXX
Intensità

Carattere del dolore: pulsante, trafittivo

Quando è comparso: da ] settimana


Mattino Sera

Causa del dolore: XXX DOLORE COSTANTE

FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI

- movimento in generale - riposo (poco)

—————

Generalità del medico: XXX


Indagine del sintomo: XXX

Esami diagnostici: NK
Diagnosi medica: XXX

Farmaci: XXX

nu
117

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Scheda completa
ANAMNESI DEGLI APPARATI
Mtetmemizanizazizanezanienezanizanie
‘ZZZ azz enionianiz ariana nio nin eeanianio nia nesanianianiones ariana nes aezeazionizazianizanesanizanizanizaneszenianizaanizanizaniennizzarinitev100,,,,,,
aree eusanaeseeseziseoeeeeieonesioneserecenieriore na
IZZO
gie
"0000,

Sistema cardiovascolare: nessun sintomo

Sistema respiratorio: affanno rilevato nel movimento

Sistema gastro-intestinale: dolore pulsante nella regione epigastrica


e mesogastrica

Sistema genito-urinario e ginecologico: nessun sintomo

Sistema neurologico: “ “

STATO DI SALUTE GENERALE


Prooeeneme®eoneezen bene boca na ante re nea rare ne enna
n rvananenstonnOseainctt Tette eusenarcieezezeceecrec seo eze are seneosseer
esezeonene

PESO: 82 Kg (in sovrappeso) * Costante / e Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA
IZ
A
IA a

Interventi: XXX

Malattie: ipertensione arteriosa da 15 anni


con assunzione di farmaci

Incidenti e traumi: XXX

Esami diagnostici: ecodoppler carotideo (ostruzion


e al 30% della vena DX)

GRUETRE RONN RR AO ERA tarnra ira sganisernen neve nienselivici PELPELEEREZEEneenI RAIN
RICRERRRORA RITI A RI
Renee
sennnna RIN
CEAIRABPO SUSE SION TAN RERRI CRITICO Riario aan
uetmezeniosicezezioneniceeseereneoniseseeaieoneo ae

Dieta ipercalorica. Il
paziente è un fumatore
.

118

Scansionato con CamScanner


Scheda completa

| I ports DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE


MEREAnaE Sete
Pupgaas@uegrn0gPSBeea ARR e APP
ARP vi
RANEERAZAZAAT
AD Ee VT AAZZRRARIRASaene
CA ARRE RO IROTOERETERNI
LI LeORI
near ROROITIVOG SI CITI
VTIN AGOS ELI TSTICENIA LIA POLONIA
TSSICIVIALIAPA NINNI CIVITAS TEVINTER
CI NONGT AVARIATI TOR annie IRENE tina ata 3

1 ANEURISMA AORTA ADDOMINALE

ESAME OBIETTIVO
snouennsegaszasuanzesee0sspsensoverevsvsnezosaan Pena dest TRI IT INN TTTTI TTI LONATE TOONTIITTTITTTTTTTT TITTI TITTI

1.1 OSSERVAZIONE, PALPAZIONE E RILEVAZIONE DEI POLSI:


esiti positivi per le carotidi e per l’aorta addominale d

1.2 TEST DELL'AORTA ADDOMINALE: esito positivo |>

Test attivi Test passivi

CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA AD UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO

119

Scansionato con CamScanner


PO

Test respiratori
CAPITOLO 9

P—Pr————rE< E __-— rs

‘attenta analisi di questo sistema ci permetterà di discriminare dolori e sintomi cervicali,


cevicobrachiali, formicolii periferici, dolori al dorso, dolori intercostali di natura muscolare da
disfunzioni dell apparato respiratorio. Alcuni dolori intercostali infatti potrebbero sottendere
disfunzioni ben più gravi di un semplice spasmo muscolare. Non essendo nostro compito
formulare diagnosi dell'apparato respiratorio, occorre imparare ad effettuare una serie di
domande e test che ci permetteranno di ipotizzare la presenza di una controindicazione al
trattamento osteopatico.
Il sistema respiratorio sarà oggetto di indagine qualora fossero positive le risposte alle
domande rivolte al paziente in anamnesi:

1. SE IL PAZIENTE HA UNA SENSAZIONE DI AFFANNO, RESPIRO CORTO, MANCANZA D'ARIA


E SE QUESTE CONDIZIONI COMPAIONO ANCHE DOPO UN SEMPLICE SFORZO.

2. SE IL PAZIENTE HA ASMA E SIBILI.


3. SE IL PAZIENTE HA MANI E/O PIEDI FREDDI.
4, SE IL PAZIENTE HA DOLORE AL PETTO.
5. SE IL PAZIENTE HA TOSSE PRODUTTIVA CON SUDORAZIONE NOTTURNA.
Di seguito analizzeremo le domande rivolte in anamnesi. Non è competenza osteopatica
ricordare le principali cause mediche che provocano tali reazioni; è invece necessario ed
imprescindibile ricordare i segni e sintomi correlati al sistema respiratorio, così come eseguire
un accurato esame obiettivo. Questo libro conduce a determinare esclusivamente la presenza
di controindicazioni mediche che precludano l'approccio osteopatico.

Analizziamo ora le domande:

I. SE IL PAZIENTE HA UNA SENSAZIONE DI AFFANNO, RESPIRO CORTO, MANCANZA D'ARIA


E SE QUESTE CONDIZIONI COMPAIONO ANCHE DOPO UN SEMPLICE SFORZO.
La condizione che provoca questi sintomi è la dispnea. Si tratta principalmente di una
Sensazione soggettiva riferita dalla persona che spesso per descriverla utilizza termini come
attanno, respiro corto o mancanza d’aria. La dispnea può manifestarsi come un segno, ovvero
“na Manifestazione oggettiva riscontrata anche dall'operatore, nel caso in cui si associa ad
un accelerazione nella frequenza del ritmo respiratorio (tachipnea). i
. 1 fattori Più importanti e responsabili di una insorgenza di dispnea sono una ridotta quota
“ilcolante di globuli rossi, es. alcune forme di anemia. Ulteriori fattori sono l'alterazione
' Strutture che cormpongeno le vie aeree superiori: albero DIL o e pleure.
e . ” et .
,iSpnea può comparire anche nel caso di un'insufficienza cardiaca che non garantisce
Odeguata perfusione di sangue.

121

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CAPITOLO 9 + TEST RESPIRAT ORI
122

Principali cause mediche:

- CUORE POTMONARES,
- EMBOLIA POLMONARE; i
- INFARTO MIOCA RDICO ACUTO (vedi cap. 8 / pag. 98);
- PNEUMOTORACE;
- POLMONITE;
— VERSAMENTO PLEURICO.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE: . na
occorre verificare la presenza di pelle cianotica, fredda, umida. Occorre inoltre verificare la
presenza di atrofia muscolare, fascicolazioni, detrazioni intercostali, sopracostali o riduzione
della motilità del torace. La motilità del torace è un segno molto importante che si riscontra
osservando la respirazione del paziente, individuando movimenti non fisiologici o un'inversione
del normale meccanismo costale. Occorre verificare la presenza di disartria, ovvero l'incapacità
di articolare le parole. Occorre osservare la presenza di edemi declivi, ovvero la
presenza di
edemi presenti in regione perimalleolare o diffusi negli arti inferiori;

PALPAZIONE:
occorre rilevare la presenza di sincronia dei polsi (vedi
cap. 8 / pagg. 102-103). Occorre
rilevare il numero di pulsazioni al minuto ritenendo
fisiologico un ritmo compreso tra 50-80
negli uomini e 60-90 nelle donne;

AUSCULTAZIONE:
occorre rilevare la presenza di tosse secca.

Qualora l'esito dell'esame obiettiv


o avvalorass e l'ipotesi di pre
condizione rappresenterà una senza di dispnea, tale
controindicazione ass oluta |> ad
paziente dovrà essere inviato un trattamento osteopatico. Il
ad un medico speciali sta.

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TEST RESPIRATORI 123

2.56 IL PAZIENTE HA ASMA E SIBILI

‘asma è una sindrome transitoria caratterizzata dall'aumento delle


resistenze nelle vie aeree,
' . .

uito di uno spasmo muscolare bronchiale.


a seg Questo spasmo può essere accompagnato da
edema della mucosa e aumento delle secrezioni
| sibili sono I avventizi con tonalità alta. A differenza dei rantolii crepitanti
e dei ronchi, I SI possono essere eliminati con la tosse. Solitamente sono udibili in fase
espiratoria.

principali cause mediche:

ASMA BRONCHIALE;
ASMA STAGIONALE PER ALLERGIE;
ENFISEMA POLMONARE;
BRONCHITE CRONICA OSTRUTTIVA;
- BRONCHIECTASIA;
- INFEZIONI POLMONARI, POLMONITI E REAZIONI ANAFILATTICHE;
- TUMORI DELLE VIE RESPIRATORIE.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre verificare la presenza di pelle cianotica ed edemi periferici soprattutto negli arti
superiori. Occorre osservare la forma delle dita per ricercare la presenza di ippocratismo
digitale, ovvero una convessità del margine ungueale (dita a forma di bacchetta di tamburo).
Occorre verificare la presenza di un uso eccessivo dei muscoli respiratori accessori a riposo
Iscaleno, elevatore della scapola, piccolo pettorale), verificare la presenza di una forma
asimmetrica 0 a botte del torace con aumento del suo diametro antero-posteriore. Questa
Particolare forma è dovuta alla continua trazione esercitata sui margini costali da parte dei
Muscoli ;
Uscoli respiratori ; ‘
accessori }

ASCULTAZIONE:
Te verificare la presenza di sibili, rantolii, crepitii, espirazioni prolungate, tosse produttiva
‘ulenta maleodorante e tosse stizzosa.
Qual. ora Dt , -
ivo lorasse l'ipotesi di presenza di asma e sibili, con
avvaloras ‘ 3
i periferici con tosse produttiva purulenta, sitali
l'esito quali pelleobiett
dell'esame . o d
condi PIÙ segni
No 0 nin

clinici . sua.
cianotica,
° ca, e
e0€
emi
e assoluta |} ad un trattamento osteopatico.
ph zioni rappresenteranno una controindicazion i di
Paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.

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124 CAPITOLO 9 + TEST RESPIRATORI

3. SE IL PAZIENTE HA MANI E/O PIEDI FREDDI

La causa principale di questa condizione è l'insufficienza respiratoria, caratterizzata


apporto non fisiologico di ossigeno ai tessuti. Le cause si suddividono in fatt ; qi e n
indiretti, entrambe generano l'impossibilità di svolgere in modo fisiologico lo sca mbio 9asso%o
polmonare.
Principali cause mediche dirette:
- EDEMA POLMONARE;
- EMBOLIA POLMONARE;
- PNEUMOTORACE;
— SINDROME DA DISTRESS RESPIRATORIO;
- ASMA.
Principali cause mediche indirette:
- DEFORMITÀ TORACICHE;
- DISORDINI NEUROMUSCOLARI;
— ABUSO QREAZIONI FARMACOLOGICHE.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre verificare la presenza di pelle cianotica e detrazioni intercostali, sopracostali o
riduzione della mobilità toracica. Quest'ultimo segno molto importante si riscontra osservando
la respirazione del paziente individuando movimenti non fisiologici o inversione del normale
meccanismo costale. Inoltre occorre analizzare la forma delle dita per individuare la presenza
di ippocratismo digitale (dita a forma di bacchetta di tamburo). Occorre verificare la presenza
di un uso eccessivo dei muscoli accessori a riposo e di tachipnea, ovvero un ritmo di atti
respiratori più brevi e maggiormente numerosi rispetto alla fisiologia;

PALPAZIONE:
occorre rilevare la presenza di sincronia dei polsi (vedi cap. 8 / pagg. 102-103). Occorre
rilevare il numero di pulsazioni al minuto ritenendo fisiologico un ritmo compreso tra 50-
negli uomini e 60-90 nelle donne;

AUSCULTAZIONE:
occorre rilevare la presenza di tosse secca.

Qualora l'esito dell'esame obiettivo avvalorasse l'ipotesi di presenza di insufficienza respiratorio


con uno o più segni clinici di mani e/o piedi freddi, pelle cianotica, tachipnea, tachicard!®,
riduzione della motilità toracica o inversione del normale meccanismo costale, ta li condizio!
rappresenteranno una controindicazione assoluta > ad un trattamento osteopatico. Il paziente
dovrà essere inviato ad un medico specialista. Con la sola presenza di mani e/o P jedi fred!
senza ulteriori sintomi clinici rilevanti, tale condizione non rappresenterà una controin dicazion
®
assoluta né relativa ad un trattamento osteopatico. La scelta dell'approccio osteopatico °°
comunque procedere con l’attenzione necessaria al fine di non aggravare tale condizione.

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TEST RESPIRATORI 125

q, sell PAZIENTE HA DOLORE AL PETTO

pila risposta positiva di questa domanda occorre proseguire chiedendo:


il dolore è insorto in poco tempo;
sese si irradia alla spalla, collo o nell'addome superiore;
se il dolore peggiora durante le fasi respiratorie, attuando movimenti con il torac
-
e, tossendo
5 starnutendo.

mediche:
principali cause
PLEURITE;
POLMONITE BATTERICA;
TUBERCOLOSI;
TUMORE DEL POLMONE;
LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO; PUÒ ESSERE ACCOMPAGNATO DA ERUZIONE CUTANEA
AFARFALLA, RIGIDITÀ E DOLORE ARTICOLARE.
La risposta positiva a queste domande è sovrapponibile all'approccio anamnestico già
affrontato nel capitolo 8 con le prime due domande che riguardano il sistema cardiovascolare.
Occorrerà effettuare lo stesso esame obiettivo e itest specifici per escludere una controindicazione
assoluta o relativa per responsabilità del sistema respiratorio e/o cardiovascolare (vedi cap. 8
pagg. 87 e 98-100).

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE:
occorre verificare la presenza di pelle cianotica e detrazioni intercostali, sopracostali ©
riduzione mobilità del torace. Quest'ultimo segno molto importante si riscontra osservando
la respirazione del paziente individuando movimenti non fisiologici o inversione del normale
meccanismo costale. Inoltre occorre analizzare la forma delle dita per individuare la presenza
verificare la presenza
di ippocratismo digitale (dita a forma di bacchetta di tamburo). Occorre
i narici dilatate ed eruzioni cutanee a forma di farfalla sul viso, segno esantematico del lupus
eriematoso. Verificare la presenza di tachipnea, ovvero un ritmo di atti respiratori più brevi e
maggiormente numerosi rispetto alla fisiologia;

. Occorre
la pre sen za di sin cro nia dei pol si (vedi cap. 8 / pagg. 102-103) tra 50-80
ten Pizia uto ritenen do fisiologico
un ritmo compreso
di pul saz ion i al min
Negli vo l numero
mini e 60-90 nelle donne;
SUSCorrCUL TAZIONE:
e verificare : sibi
cibili edo 0 produttiva
tolii crepitanti,I tossei secca a , oppure una
e la pre sen za di li, rant ol
'®spirazione aelade e rallentata rispetto ai 16\20 atti respiratori fisiologici.

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CAPITOLO 9 + TEST RESPIRATORI
126

sami o, un iù 3
Qualora l'esito dell'esame obiettivo rivelasse per U" ee da mi PIÙ Segni clinic; qu
pelle cianotica, tachipnea, tachicardia, riduzione della mo” pu Istria INVersione del Norm "e
pori una Cc
x senteranno zione assolut
; ua a |» a gi
meccanismo costale, tali condizioni rappre Con la Un
essere inviato ad un medico specialista.
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà tomi clinici rilevanti, tale situazione non ra sol
presenza di dolore al petto senza ulteriori sin i ms PPFESENtArà ù
né relativa al trattament o osteopatico. La scelta dell'a PProccj
una controindicazione assoluta ; ri ‘a di di non aggra
fine ci 0
I enzione necessaria al
» dovrà x comunque procedere con l’att
osteopatico vare tale
È
condizione.

CON SUDORAZIONE NOTTURNA


5. SE IL PAZIENTE HA TOSSE PRODUTTIVA
ono quando il paziente
La causa principale di questi sintomi è la dispnea, tali condizioni insorg
assume una specifica posizione corporea.

Principali cause mediche:

— ORTOPNEA;
— DISPNEA PAROSSISTICA NOTTURNA;
- EDEMA POLMONARE;
-— INSUFFICIENZA CARDIACA VENTRICOLARE.

Esame obiettivo:

OSSERVAZIONE: inoltre verificare la


tica e di dispnea. Occorre
occorre verificare la presenza di pelle ciano
lare sul collo;
presenza di un'evidente distensione della vena giugu

PALPAZIONE:
(vedi cap. 8 / pagg. 102-103). Occorre
occorre rilevare la presenza di sincronia dei polsi
fisiologico un ritmo compreso tra 50-80
rilevare il numero di pulsazioni al minuto ritenendo
negli uomini e 60-90 nelle donne;
|
AUSCULTAZIONE:
ttiva con emissione di schiuma. Verificare a
occorre verificare la presenza di tosse secca o produ fisiologici (tachipn®0:
atti respiratori
presenza di una respirazione accelerata rispetto ai 16\20
A ni
i cos prese nza di ortop nea col o
Qualora l’esito dell'esame obiettivo avvalorass e l'ipot esi di
tica, dispneo, !" tali
clinici quali tosse produttiva con sudorazione notturna, pelle ciano ed emiss ione di sci ta
nsione della vena giugulare sul collo,
tachicardia, evidente diste
condizioni rappresenteranno una controindicazione assoluta | ad un trattamento osteoP°
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista. clinic!
nza di tosse produ ttiva con sudor azion e nottu rna senza ulteriori S! ntomi
i La sola prese elativa
cazione assoluta né ” re 0"
rilevanti, tale condizione non rappresenterà una controindi - e de
; :
Trattamento osteopatico. La scelta dell'approccio osteopatico dovrà comunque proe
l'attenzione necessaria al fine di non aggravare tale condizione

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BIBLIOGRAFIA 127
e aa nn

Bibliografia

AA. W. (2010). Manuale


di segni e sintomi. IV edizio
ne, Piccin.
Amoroso A. e Fanelli FR. (2017). Sem
eiotica medica e Metodologia Clinic
a Vol.le Vol.2,
Antonio Delfino Editore.

Fradà e Fradà. (2014). Semeiotica Medica nell'adulto e nell'anziano.


Piccin

Pontieri G.M.(2010). Patologia generale. Piccin.

Larry J. (2018). Harrison'principles of internal medicine, 20th edition, McGrow-Hill

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Scheda completa i
Per ipotesi di Yellow flags con motivo del consulto appartenente al tessuto respiratorio

SCHEDA DI VALUTAZIONE '

Data: XXX Osteopata: XXX Età: 55 anni

Nome: XXX Cognome: XXX NTelefono: x

Lavoro: XXX Sport/Hobby: nessuno

Stato civile: sposato Figli: 2

Nome medico curante: XXX

Ò MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE AL TORACE. © iii


Dove sente il dolore: diffuso al torace

Irradiazioni: XXX

Carattere del dolore: rigidità

Quando è comparso: da 1 anno

Causa del dolore: il paziente presume Mattino Sera


la sedentarietà DOLORE CRESCENTE NELL'ARCO DELLA
GIORNATA
FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI

— tosse
srcog Pace — riposo

calcetto)

Indagine del sintomo: episodio


. De * Generalità del medico: XXX
singolare 5 anni prima
i l Esami diagnostici: elettrocardio-
Diagnosi medica: nessuna
3
. ram
Farmaci: XXX 9 ma

128

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Scheda completa
ANAMNESI DEGLI APPARATI

nessun sintomo
te
ma cardiovascolare:
gis

gistema
is respiratorio: dolore diffuso al torace mentre tossisce, qualche volta anche quando
gioca 0calcetto

tomo
Sistema gastro-intestinale: nessun sin

logico:
Sistema genito-urinario e gineco
“U “

Sistema neurologico:
“ “

STATO DI SALUTE GENERALE

PESO: 92 Kg (in sovrappeso) * Costante * Aumento/— * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA
UMeMIertIrsn0r0
00,,

Incidenti e t
raumi: XXX
Esami .

' diagnostici: esami del sangue con trigliceridi alti

ANAMNESI FAMILIARE
toeb00,
Perrr00,,terso
tresso sorsirrsensenaa

Il paziente è un fumatore con vita sedentaria

e
129

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Scheda completa

IPORESI DI REB FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE


ausasressssazeo sasa re sesizezeareoneeeeseo eresse ranececersessase
cOGDALIINIITGGI
urcnsereveseeneaeeesssazio GG GSS IO starete etneo rnttrrrrnne
so ooaoneoseseesesesesesesaseeseseeeneoneteee tito tttnre re tenerone tate 00009,
TTT Eeeeeenecosese00

1 DISFUNZIONE DEL SISTEMA RESPIRATORIO

ESAME OBIETTIVO

1.1 OSSERVAZIONE E PALPAZIONE: esiti negativi

1.2 AUSCULTAZIONE: sensibile aumento della frequenza respiratoria, tachicardia |

Test attivi Test passivi


UustececcezeceQiceciioe:i: sosanasesaseesezeaeseeanene sero eee
sese sezeneneee

a rai
ersereuusse
nso, scenuzesesesenecicer
eorioee ea

CONTROINDICAZIONE RELATIVA AD
UN ACE
LOCALE AL TOR TRATTAME NTO OSTEOPATI
CO

130

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Scheda completa
Red flags con motivo del consulto appartenente al tessuto respiratorio
Per ipote si di

i SCHEDA DI VALUTAZIONE

Osteopata: XXX Età: 35 anni


Cote: XX
Cognome: XXX N°Telefono: XXX
Nome: XK

Lavoro: impiegata Sport/Hobby: nuoto


Figli: 1
Stato civile: sposata

Nome medico curante: XK


__—_—_—

AZIONE DI AFFANNO
MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE AL TORACE CON SENS
soroseaganeranenet0e
v A FREQUENZA DEL DOLORE
Dove sente il dolore: regione sternale 3
i Oi

Irradiazioni: su tutto il torace SU!


Hol '

Carattere del dolore: XXX ci!


5.
Quando è comparso: da 3 giorni
dini Saro
Causa del dolore: caduta dal motorino
con trauma diretto al torace DOLORE COSTANTE

FATTORI LENITIVI
FATTORI AGGRAVANTI

— nessuno
- qualsiasi tipo di movimento
- fase respiratoria
|_- tfossee starnuti

Indagine del sintomo: XXX Generalità del medico: XXX

Diagnosi medica: XXX Esami diagnostici: XXX

Farmaci: XXX

131
—_—

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Scheda completa —.
|

ANAMNESI DEGLI APPARATI ione


serserinesisiani
Mt Stereo rei Inanni
OTTIM een
ATZTAI TADITANTMNIIRITIIItapMna
ER nenAanni ii
Ani, rmnigz
maggigg,,,

Sistema cardiovascolare: dolore al torace diffuso

Sistema respiratorio: mani e piedi più freddi del solito; dolore al


torace

Sistema gastro-intestinale: XXX

Sistema genito-urinario e ginecologico:


XXX

Sistema neurologico: debolezza genera


le e meno forza negli arti

STATO DI SALUTE GENE


RALE

PESO: 60 Kg
* Costante / + Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA

Interventi: parto cesare


o 12 anni prima
Malattie: XXX

Incidenti e traumi: XX
X
Esami diagnostici:
XXX

uesnencerenionaseserneseo
PuCLsLtsenend0s
00000005);PETenPerontenI0
00008000999,
I
RR I o Rama
R I AS
s
SOTTTENA AE renne za I

Scansionato con CamScanner


o Scheda completa

IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE soveseneese0?*

1 DISPNEA

E)
2 DISFUNZIONE DEL TESSUTO RESPIRATORIO (PER IL DOLORE AL TORAC

ESAME OBIETTIVO

1.1 TEST DELLA PALPAZIONE DEI POLSI: esito negativo

1.2 ZONE EPIDERMICHE FREDDE

9.1 OSSERVAZIONE: di retrazione intercostale, con riduzione della


mobilità del torace; segni di cianosi »

Test attivi Test passivi

INDAGINE OSTEOPATICA

CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA AD UN TRATTAMENTO OSTEOPATICO

133

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Test gastro-intestinali
CAPITOLO 10

fondamentali al fine
linico e i test specifici dell'apparato ‘gastro-intestinale sono
lesame © fondere una disfunzione osteopatica viscerale con una possibile condizione che
di non con one. L'indagine clinica viscerale è da ef-
gppresenta una controindicazione alla manipolazi
del consulto, sia quando riteniamo pre-
attuare sia quando il sintomo rappresenta il motivo
estinale e un differente
dente una relazione anatomico-funzionale tra lo stesso tratto gastro-int
anamnestica questo apparato qualsiasi sia il
Motivo del consulto. Indagare comunque in fase
are un approccio efficace a ridurre
Motivo del consulto presentato dal paziente può rappresent
o.
il rischio di incontrare controindicazioni al trattamento osteopatic
da effettuare ogni qualvolta
i | test gastro-intestinali hanno una duplice importanza, sono
e per un'indagine prettamente
î indaghi l'addome per la ricerca di possibili Red flags oppur
È erale osteopatica.

risposte
sar à ogg ett o di ind agi ne qualora fossero positive le
ndae gas
tro-intestinale
al e do matem
ll sis rivolte al paziente in anamnesi:

È SE IL PAZIENTE HA DIFFICOLTÀ A DEGLUTIRE LIQUIDI O CIBI SOLIDI.

). SE IL PAZIENTE SOFFRE DI BRUCIORE E/O DOLORE NELLA REGIONE RETROSTERNALE,


EPIGASTRICA O ALLO STOMACO, SE PRESENTA NAUSEA, VOMITO, INDIGESTIONI E CAM-
BIAMENTI DELL'APPETITO.

}, SE IL PAZIENTE HA NOTATO CAMBIAMENTI NELLE SUE ABITUDINI INTESTINALI, OVVERO


SESONO INSORTI EPISODI DI COSTIPAZIONE O DIARREA, ANNOTANDO DA QUANTO TEM-
PO E IN QUALE MODALITÀ:
se presenta stitichezza ovvero emissioni di feci scarse, asciutte, poco frequenti e general-
‘mente in modo difficoltoso;
Se presenta diarrea ovvero emissioni di feci con minor consistenza e con maggiore fre-
iquenza;
se presenta sangue nelle feci (rettorragia e enterorragia).

R:SE IL PAZIENTE HA DOLORE ADDOMINALE ANNOTANDO IL QUADRANTE E IL CARATTERE


I DOLORE CHE PRESENTA.

Mon è nostro interesse ricordare le principali cause mediche che provocano tali reazioni; è
E° Necessario ed imprescindibile ricordare i segni e sintomi correlati al sistema gastro-in-
14] . . . . . . e e a î È a

SStinale, così come eseguire un accurato esame obiettivo. Questo libro conduce a deter-
pirore esclusivamente la presenza di controindicazioni mediche che precludano l'approccio
2!Gopatico
ko
Èi
u

135

Scansionato con CamScanner


LI
10 + TEST GASTRO - INTES TINA
136 CAPITOLO

Analizziamo ora le domande:


SOLIDI
LUTIRE LIQUIDI O CIBI
1. SE IL PAZIENTE HA DIFFICOLTÀ A DEG

p
dell'esofago.
entement e la funzionalità

i
doma nda si esami na pr ev al
Con questa ne non fisiologica a
paziente testi monia una condizio
Questa sintomatologia rife rita dal

sin
, scial orrea e dolore.
che da rigurgiti, pirosi
carico dell'esofago, caratterizz ata an

Principali cause mediche: i


- DISFAGIA; MAC O;
DELL'ESOFAGO O DELLO STO
= TUMORE DELLA LARINGE,
- DIVERTICOLO ESOFAGEO;

=-— Be a NE ESOFAGEA DA CORP O ESTRANEO i


OSTRUZIO
CIBI IRRITANTI O PREGRESSA
STENOSI DELL'ESOFAGO DA TRAUMA, DA FARMACI, DA
SEVERE E ULCERA DI BARRET;
LESIONE EROSIVA E/O ULCERATIVA, DA ESOFAGITI
— VARICI ESOFAGEE.

Esame obiettivo:

morfologiche e funzionali dell'esofago non permettono di effettuare un


le caratteristiche
nella
esame obiettivo con attendibile validità tale da poter essere utilizzato sistematicamente
nostra indagine.
Sarà la sintomatologia a testimoniare una condizione probabilmente disfunzionale a carico
dell'esofago come ad esempio: presenza di dolore accompagnato da difficoltà al passaggio
di cibi solidi e/o liquidi nel tratto esofageo o presenza di melena.
La difficoltà a deglutire liquidi o cibi solidi se rimarrà l'unica condizione obiettiva non
rappresenterà nessuna controindicazione ad un trattamento osteopatico. La presenza di melena
one
accompagnata da questi segni e sintomi, tale condizione rappresenterà una controindicazi
assoluta | ad un trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.

2. SE IL PAZIENTE SOFFRE DI BRUCIORE E/O DOLORE NELLA REGIONE RETROSTERNALE,


EPIGASTRICA O ALLO STOMACO, SE PRESENTA NAUSEA, VOMITO, INDIGESTIONI È
CAMBIAMENTI DELL'APPETITO |

Qualora risultasse positiva questa domanda l'indagine proseguirà chiedendo se sia presente
eruttazione e rigurgito di liquido acido, accentuata da decubito supino e dalla flessione in avanti
del tronco. Qualora questa condizione si dovesse alleviare rapidamente con l'assunzione di
cibi alcalini o farmaci prescritti dal medico, si potrà ipotizzare una maggior responsabilità a
carico del giunto gastro-esofageo. In assenza di eventuali miglioramenti si attribuirà maggior
responsabilità ad un'alterata funzionalità gastrica denominata in modo generico come
dispepsia.

Principali cause mediche:

> FRONT eTE, |‘ Malcom more


— ESOFAGITE PEPTICA DA REFLUSSO - GASTRITE;

- ULCERA GASTRICA; i — TUMORE GASTRICO.

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TEST GASTRO-INTESTINALI 137

Esame obiettivo:
un esa-
lecaratteristiche morfologiche e funzionali dell'esofago non permettono di effettuare
me obiettivo con attendibile validità tale da poter essere utilizzato sistematicamente nella
oindicazione assoluta né
nostra indagine. Queste condizioni non rappresenteranno una contr
relativa al trattamento osteopatico ma riteniamo utile astenerci da una manipolazione diretta.
are asso-
Qualora ritenessimo strettamente necessario l'intervento osteopatico occorrerà prest
luta cautela nel manipolare il tratto epigastrico, ipocondrio sinistro e retrosternale.

INI INTESTINALI, OVVERO SE


3. SE IL PAZIENTE HA NOTATO CAMBIAMENTI NELLE ABITUD
ANNOTANDO DA QUANTO TEMPO E
SONO INSORTI EPISODI DI COSTIPAZIONE, DIARREA,
IN QUALE MODALITÀ:
e general-
se presenta stitichezza ovvero emissioni di feci scarse, asciutte, poco frequenti
mente in modo difficoltoso;
ovvero emissioni di feci con minor consistenza e con maggiore fre
quenza;
se presenta diarrea
se presenta sangue nelle feci (rettorragia e enterorragia).

Principali cause mediche:

FECALOMA, STENOSI INTESTINALE, NEOPLASIE;


- RAGADI, ULCERE ED EMORROIDI;
SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE;
- STATI PSICONEVROTICI;
ACHIA, RETTOCOLITE ULCERO-
AFFEZIONE ORGANICA DEL TENUE O DEL COLON (CELI
A DEL COLON E DEL RETTO);
SA, MALATTIA DI CROHN, DIVERTICOLI, NEOPLASI
- CONTAMINAZIONE BATTERICA.

Esame obiettivo:

e questa domanda in sede anamnestica


l'indagine della regione addomin ale che comprend dell'addome.
sarà ampiamente descri tta nel paragra fo 10.1 semeiotica fisica

E E IL CARATTERE
4, SE IL PAZIENTE HA DOLORE ADDOMINALE ANNOTANDO IL QUADRANT
DI DOLORE CHE PRESENTA:
agine proseguirà facendosi indicare il punto
Con una risposta positiva a queste domande l'ind
esatto in cui il paziente percepirà il dolore. pulsante,
dal pazie nte potrebbe essere crampiforme,
La caratteristica del dolore descritta e, nausea e sangue nelle feci.
trafittiva, accompagnata da astenia, meteorismo,
febbr

Principali cause mediche:

- ANEURISMA DELL'AORTA ADDOMINALE;


- PERITONITI;
— TUMORI INTESTINALI;
> ERNIE ADDOMINALI O INGUINALI;
— APPENDICITE;
> CALCOLI BILIARI O RENALI;
— EPATOPATIE.

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138 CAPITOLO 10 + TEST GASTRO-INTESTINALI

Esame obiettivo:

per una corretta ispezione e palpazione dell'addome è necessario dedicare un paragrafo


specifico all'interno del quale sarà semplificato il più possibile l'argomento che comprende la
.f». . * fo '

semeiotica addominale. Riteniamo questa scelta indispensabile per una corretta comprensio-
ne e ricerca di un'eventuale controindicazione.

10.1 Semeiotica fisica dell'addome


Un attento esame dell'addome per noi osteopati può presentare non lievi difficoltà. Rimane
una metodica fondamentale per la raccolta di elementi preziosi, utili per stabilire eventuali.
controindicazioni relative o assolute. Gli elementi raccolti attraverso l'esame obiettivo dell'ad-.
dome sono fondamentali per una scelta migliore e più razionale; ovvero incideranno sulle.
scelte del trattamento viscerale più idoneo al paziente in esame. Sarà necessario porre grande
attenzione alla localizzazione topografica dei dati obiettivi, per comprendere a quali strutture
anatomiche siano attribuibili maggiori responsabilità di tali segni. fi
La suddivisione dettagliata di cui ci approprieremo deriva dalla semeiotica medica dell’ad-.
dome, e verrà descritta tracciando due linee verticali che costituiscono il prolungamento in.
basso delle linee emiclaveari e tracciando due linee orizzontali, una che unisce le due spine
iliache antero-superiori, ed una che unisce le due arcate costali passando per il loro margine
inferiore.

Per la parete anteriore si ricave-


ranno nove quadranti così definiti,
andando da destra verso sinistra:
in alto regione ipocondriaca di de-
stra, regione epigastrica, regione
ipocondriaca di sinistra; al centro
regione del fianco destro, regione
mesogastrica o regione ombelicale,
regione del fianco sinistro; in basso
regione fossa iliaca destra, regione
. ipogastrica e regione fossa iliaca si-
o

Poi
nistra.
ld
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La

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SEMEIOTICA FISICA DELL'ADDOME 139

La parete posteriore verrà suddivisa e


delimitata dalla linea verticale che passa per le
apofisi spinose lombari generando una regione
lombare destra ed una regione lombare
sinistra. Tali regioni verranno delimitate
superiormente da una linea destra e sinistra
che seguirà il margine inferiore della XII costa e
inferiormente da una linea destra e sinistra che
seguirà il margine superiore della cresta iliaca.

La rappresentazione degli apparati vi-


scerali sottodiaframmatici sulla parete an-
teriore conferisce la seguente disposizione:

- laregione dell'ipocondrio destro è occupata


dal lobo destro del fegato, dall'angolo colico
destro del colon, dalla porzione supero
esterna del rene destro e dalla ghiandola
surrenale destra;
- la regione epigastrica è occupata dalla
porzione rimanente del lobo destro e dal
lobo sinistro del fegato, dalla cistifellea,
da una porzione dello stomaco, da una
porzione del duodeno, dalle porzioni
superiori e mediali dei reni;

la regione dell’ipocondrio di sinistra è occupata dalla porzione rimanente del lobo sinistro
del fegato, da una porzione dello stomaco, dall'angolo colico di sinistra del colon, dalla
milza, dalla coda del pancreas, dalla porzione supero esterna del rene sinistro e dalla
ghiandola surrenale sinistra;
- la regione del fianco destro è occupata dal colon ascendente e dalla porzione infero-
esterna del rene destro;
- laregione mesogastrica o peri omb elicale è occupata dalla porzione inferiore dello stomaco,
dal piloro, dal primo e secondo tratto duodenale, dalla testa e corpo del pancreas, dal
colon trasverso, dall’intestino tenue mese nteriale con le sue porzioni dell’ileo e del digiuno,
dalle porzioni inferiori e mediali dei reni, dal primo tratto degli ureteri;
- la regione del fianco di sinistra è occupata dal colon discendente e dalla porzione infero-
esterna del rene sinistro;
- la regione della fossa iliaca di d estra è occupata dal colon dalla sua porzione cecale, dalla
estino tenue mesenteriale con la sua
valvola ileo cecale, dall’appendice vermiforme, dall’int
dagli annessi uterini di destra nella
porzione dell’ileo, dal cordone spermatico nell'uomo,
donna;
la regione dell’ipogastrio è occupat a dalla vescica,
dalla porzione terminale degli ureteri,
-
dalla porzione finale del sigma, d all'intestino tenue mesenteriale con la sua porzione
dell’ileo e dall'utero nella donna;
è ‘occupata dal sigma, dal cordone spermatico sinistro
> laregione della fossa iliaca di sinistra donna.
nell'uomo e dagli annessi uterini di sini stra nella

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140 CAPITOLO 10 è TEST GASTRO-INTESTINALI

Esame obiettivo:

l'esame obiettivo dell'addome si esegue tramite


l'osservazione, la palpazione, la percussione
e l'auscultazione, quest
’ultima non di pertinenza osteopatica.
L'esame della parete anteriore viene effettuato con il
paziente in posizione supina, con il bus
sto lievemente inclinato e le gambe flesse in modo da dete
ndere la muscolatura della parete
addominale.
L'esame della parete posteriore viene effettuato a pazien
te seduto.

OSSERVAZIONE:
occorre rilevare nella ragione addominale la simmetri
a, la forma ed il volume dell'addome.

La condizione di asimmetria delle due metà dell'addom


e può verificarsi per:

— accrescimento di un viscere addominale (epatomegalia, splenomegali


a);
— presenza di liquido nella regione addominale (ascite, in questa
condizione l'addome tende
a svasarsi lateralmente e viene definito addome batraciano);
— significativo meteorismo addominale, per condizione causata
da gas nel cavo peritoneale
(pneumoperitoneo);
— aumento di volume di qualche viscere (causato da possibili neoplasie
o cisti);
— stenosi del tenue (causato da possibili neoplasie o fecalomi). Questa
condizione genera un
aumento di volume delle anse intestinali che precedono la stenosi
con un accrescimento
della regione epigastrica e mesogastrica;
— rilievi causati da eventuali tumefazioni del fegato, della colecisti o della
milza, visibili nella
fase di inspirazione grazie allo spostamento in basso dei visceri promossa dalla respira
zio-
ne. Questa condizione è rilevabile nei soggetti con una regione addom
inale sottile;
— un'asimmetria in negativo, ovvero una diminuzione del volume, condizione presen
te in
soggetti dimagriti in maniera repentina;
— un pronunciato avvallamento addominale, causato da una contrattura dei muscoli addo-
minali. Questa condizione è tangibile in fase di palpazione e si riscontra con un'important
e
resistenza (addome ligneo);
i
- una prominenza sulla linea mediana, condizione presente in caso di diastasi dei muscoli
retti addominali;
-— ernie ombelicali, inguinali, crurali, epigastriche. Queste condizioni si possono osservare
come rilievi circoscritti ai forami erniari attraverso | quali si ha la fuoriuscita di un'ansa
intestinale o di altre formazioni intra addominali. Queste prominenze possono avere dif-
ferenti grandezze e possono verificarsi o accentuarsi sotto sforzo per diminuire o sparire N
decubito supino.

Le anomalie riscontrate saranno avvalorate o confutate dalla palpazione e da test clinici sp?"
cifici in seguito descritti.

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SEMEIOTICA FISICA DELL'ADDOME 141

STATO DELL'OMBELICO
La dislocazione dell'ombelico con spostamenti verso l’alto, il basso o lateralmente può essere
| causata da affezioni che generano un accrescimento asimmetrico dell'addome. L'appiana-
mento 0 la sporgenza della cicatrice ombelicale, che fisiologicamente è lievemente infossata,
si verificano in caso di ernia ombelicale, ascite, neoplasie e cisti.
Le anomalie riscontrate saranno avvalorate o confutate dalla palpazione e da test clinici
| specifici in seguito descritti. In questa fase è ancora precoce definire controindicazioni.

_ MOVIMENTI RESPIRATORI

valutare la presenza
l'osservazione dei movimenti respiratori è un valido esame obiettivo per
condizione, nell'atto inspiratorio,
di infiammazione acuta del peritoneo. In presenza di questa con un sollevamento
che in normal e condizione fisiologica è prevalentemente addominale
nti respira-
della parete addominale alta, diviene invece costale. In tale condizione i movime
tori addominali sono limitati o assenti. Le anomalie riscontrate saranno avvalorate o confutate
dalla palpazione o da test clinici specifici in seguito descritti. In questa fase è ancora precoce
definire controindicazioni.

- PULSAZIONI ADDOMINALI

Pulsazioni addominali evidenti possono verificarsi a causa di masse voluminose addominali


che trasmettono e amplificano le pulsazioni dell'aorta con la quale stabiliscono una relazione
anatomico-funzionale.
ne e da test clinici
Le anomalie riscontrate saranno avvalorate o confutate dalla palpazio
controindicazioni.
specifici in seguito descritti. In questa fase è ancora precoce definire

- ASPETTO DELLA CUTE

La cute potrebbe presentare le seguenti alterazioni:


tazione bruna che
- del colore, nell'addome può compar ire la linea nigra che è una pigmen
nr sa
si estende dalla linea mediana dall’om belico al pube. Questa condizione è fisiologica in
gravidanza e può persistere anche dopo il parto; tz i
rappresentano smagliature e spaccature lineari; le strie pos-
- cicatrici e strie, tali alterazioni
erlaceo se presenti
sono presentarsi rosso bluastre se di origine recente, bianco madrep
!N seguito a distensione della parete
nel tempo. Tali smagliature e lacerazioni compaiono un ascite. Le
no aumento di peso o per
addominale in gravidanza, a causa di un repenti
rappresentano una controindicazione
anomalie riscontrate ad eccezione dell’ascite non
conferme-
al trattamento osteopatico. Saranno i test specifici per la raccolta dei fluidi che assoluta o
ipotesi di presenza di una eventuale controi ndicazi one
ranno o confuteranno le
relativa ad un trattamento osteopatico.

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CAPITOLO 10 + TEST GASTRO-INTES TINALI
142

RETICOLO VENOSO SOTTOCUTANEO

in situazione di rispet rapporto


nel Niuzso
tata fisiologia, dal tra vena cava
Il reticolo venoso sottocutaneo, motieniamanto emdliea venoso,
inferiore e vena cava superiore si manifesta con U ta mannaro Li siena atta i
rapp i
sulla parete addominale, dall'alto verso il basso. Questo
izi isi i n risulterà
a TE
circolo collaterale sottocutaneo venoso e questa condizione fisiologica ei sservazio-
si mostrerà r
apprezzabile all’ispezione. Il reticolo venoso sottocutaneo
. i i
ne in presenza di condizioni disfunzionali.
. . . . . li
». .

ee disfunzione
Per ipotizzare la responsabilità del territorio venoso profondo
(vasi venosi intraddominali o intratoracici) occorre indagare l’orientamen USso ematico
con il seguente test di compressione.

TEST DI COMPRESSIONE DEL RETICOLO VENOSO SOTTOCUTANEO

Procedura: l'operatore, dopo aver individuato il tratto venoso sottocutaneo più rilevante, pro-
cederà comprimendolo con gli indici delle due mani. la compressione si effettuerà inizialmente
con le due dita unite tra loro e successivamente proseguirà separando i due indici sul decorso
della vena sottocutanea, provocando lo svuotamento del contenuto ematico. Successivamente
l'operatore interromperà la compressione in modo alterno di un indice e dell'altro sul vaso
premuto. Questa manovra permetterà di osservare da quale lato si verificherà il riempimento
del reticolo venoso esaminato, quindi di stabilire l'orientamento del flusso ematico.
Le regioni addominali in cui si potrà verificare ed osservare la comparsa dei reticolo venosi
sono:
regioni latero-addominali, ipocondrio di destra e sinistra (ipotizzando un ostacolo in am-
bito cavale). In questa condizione l'orientamento del flusso ematico venoso si paleserà
sempre dall'alto verso il basso;
regione epigastrica (ipotizzando ipertensione portale). In questa condizione l'orientamento
del flusso ematico venoso si paleserà dal basso verso l'alto;
regione mesogastrica (ipotizzando ipertensione portale cronica con rappresentazione
del
caput medusae). In questa condizione l'orientamento del flusso ematico
venoso non costi-
tuirà un'indagine di facile interpretazione quanto le altre regioni
addominali.
Principali cause mediche:

- ASCITE;
- TROMBOSI;
- EMBOLIA;
- NEOPLASIE;
- STASI EPATICA.
Qualora all’ispezione si rilevass
e la presenza
addominali citate nel test di com ° di un reticolo venoso sottocutaneo nelle regioni
ne assoluta Dad un re ira tale condizione rappresenterà una controindicazio-
st o osteopatico. : s Fe .
specialista. P Il paziente dovrà essere inviato ad un medico

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SEMEIOTICA FISICA DELL'ADDOME 143

la palpazione è una fase dell'esame


obiettivo importante nell'indagine se-
meiologica dell'addome. Va eseguita con
la mano distesa affondando le falangi
distali delle dita, con l'intenzione di esa-
minare sistematicamente tutti i quadranti
della regione addominale. In questa fase
si ricercherà la densità, la tensione e la
dolorabilità della parete addominale ve-
rificando anche l'eventuale presenza di
masse anomale e versamenti.

La palpazione inizia con un appoggio


superficiale per non provocare contrazio-
ne di difesa della parete, per poi passare
in maniera graduale ad una più profon-
da, evitando manovre brusche e ricercan-
do punti o zone più interne.

La palpazione superficiale è adatta a


ricercare una eventuale area di iperestesia
cutanea e permette di rilevare:
- lo spessore del tessuto sottocutaneo;
- le inserzioni tendinee dei muscoli
retti addominali;
- noduli adiposi o fibrosi.

La palpazione permette inoltre di


controllare la presenza di:
- ernie addominali;
- diastasi dei muscoli retti dell'addome; La palpazione può essere effettuata a
- edemi o ondeggiamenti della parete mano doppia. La mano soprastante ha
lo
e,
addominale; scopo di effettuare una maggior pression
- fluttuazione a livello dei tegumenti. la sottostante ha la sola funzione
mentre
enza di un
di esplorare i visceri, sia in pres
difficoltosa
addome voluminoso sia si dimostri
.
l'esplorazione ad una mano

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144 CAPITOLO 10 + TEST GASTRO-INTESTINALI

TEST SPECIFICI PER RACCOLTA DI LIQUIDI


è a 7 . . (Ag
Se nella fase di palpazione addominale profonda si sospettasse la presenza di un versamento
(ascite) e con segno visivo all'ispezione un ingrossamento della parete addomimnale,
si
proseguirà con la ricerca del fiotto addominale.

TEST DEL FIOTTO ADDOMINALE

Procedura: l'operatore porrà una


mano distesa sulla parete dell'addome
all'opposto di dove è stata ipotizzata la
presenza di raccolta di liquido. L'opera-
tore appoggerà l’altra mano in regione
controlaterale nel punto di raccolta di
liquido ed imprimerà delle piccole spin-
te che genereranno delle onde alla pa-
rete addominale. Nel caso sia presente
una reale raccolta di liquido nell’ad-
dome la mano distesa ad ogni spinta
attuata dalla mano opposta avvertirà
una sensazione di fiotto, ovvero un'on-
da che si scontra con la mano.
Qualora al test del fiotto addomi-
nale si percepisse una sensazione di Eseguita la palpazione superficiale e profonda
onda, tale condizione rappresenterà dell'addome si proseguirà con un preciso esame
una controindicazione assoluta > ad palpatorio circoscritto agli organi addominali, in
SE i LEgIEne Sta “nato. particolare al fegato, alla milza, ai reni, al pancreas,
P allo stomaco e all’intestino.
un medico specialista.

PALPAZIONE DEL FEGATO

Il fegato è situato nell’ipocondrio destro e la palpazione va effettuata dal basso verso l'alto
fino ad incontrare il margine inferiore del viscere che si rivela alla palpazione come levigato
ed omogeneo.
Un fegato leggermente ingrandito oltre i suoi limiti fisiologici con consistenza duro-fibrosa
e dolorante alla palpazione potrà presentare:

— FINI O GROSSOLANE IRREGOLARITÀ;


GROSSI NODULI O MASSE.

La sola presenza di una o più irregolarità sopracitate rappresenteranno una controindica-


zione relativa | ad un trattamento osteopatico manipolativo locale.

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SEMEIOTICA FISICA DELL'ADDOME 145

per una migliore valutazione


fessionale il paziente dovrà essere
foro ad un medico specialista.
i precauzioni da osservare per
pesto condizione saranno quelle di
n effettuare manovre dirette all’ipo-
condrio destro. Qualora tali condizio-
ni fosse ro accompagnate da ulteriori
Bsgni clinici raccolti in anamnesi come
| l'emissione di feci abbondanti e gras-
J iperglicemia, ittero intermittente e
| feci scolorate, rappresenteranno con-
troindicazioni assolute | ad un trat-
jamento osteopatico. Il paziente dovrà
essere inviato ad un medico speciali-
sta.

| Per rilevare una presunta raccol-


ta di liquidi nella loggia epatica
si procederà con il seguente test:

TEST DEL FENOMENO DEL


| GHIACCIOLO
Procedura: l'operatore contatterà con
la mano distesa l’emicostato destro
ed imprimerà dei piccoli colpi antero-
posteriori attraverso le coste sulla
faccia antero-superiore del fegato. In
fal modo si allontanerà il liquido che
ricopre il fegato, il quale provocherà
È urto nel suo ritorno sulle coste; tale
Situazione ricorda la percezione che
Sl può ricevere eseguendo la stessa
Manovra con del ghiaccio immerso in
Un liquido. Qualora la manovra risulti
Positiva a questo test tale condizione
'OPpresenterà una controindicazione
“Ssoluta > ad un trattamento osteo-
Patico, || paziente dovrà essere inviato
© un medico specialista.

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146 CAPITOLO 10 + TEST GASTRO-INTESTINALI

Per indagare un presunto


aumento del volume del fegato
(epatomegalia) si procederà con il
seguente test:

TEST DI PERCUSSIONE EPATICA

Procedura: l'operatore, tramite


una percussione eseguita nell’area
topografica occupata dal fegato,
dovrà rilevare il tipico suono pieno
riprodotto dal fegato. Qualora il suono
della percussione del fegato dovesse
essere riscontrato superiormente
alla IV costa nella regione sovra-
diaframmatica, oppure inferiormente
alle ultime coste, si potrà sospettare
un aumento di volume epatico.
Tale condizione che non rispetta la
normale fisiologia della localizzazione
del fegato in assenza di ulteriori segni
e sintomi clinici sarà considerata una
controindicazione relativa | ad un
trattamento osteopatico.
Per una migliore valutazione
professionale il paziente dovrà essere
inviato ad un medico specialista. Le
precauzioni da osservare per questa
condizione saranno di non effettuare
manovre dirette all’ipocondrio destro.
Un'altra indagine da effettuare in presenza
di un'ipotesi di congestione epatica è il test
del reflusso epato-giugulare. Il reflusso epato-
giugulare ha come possibile causa medica
l'insufficienza cardiaca.
TEST DEL REFLUSSO EPATO-GIUGULARE

Procedura: l'operatore, ponendo il paziente su-


pino con il busto lievemente inclinato e gli arti
inferiori flessi, poggerà la mano a piatto sull'e-
Micostato destro in regione epatica ed effettuerà
Una pressione antero-posteriore. Il test risulterà
positivo quando si osserverà durante la manovra
pressoria un aumento significativo della turgi
dità
della giugulare di destra.
Assenza della i e
pression i e;
antero-posterior
FOTO A.
5
Con la com pressioi
FOTO B ne antero-p«posteriore,
i

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SEMEIOTICA FISICA DELL'ADDOME 147

sul bordo epatico destro, in prossiti. mità della decima costola o della linea verticale emi-
le a destra è localizzata la colecis Come descritto dai manuali di semeiotica medica,
dlavea
la colecisti IN condizioni di normale fisiologia non è percepibile alla palpazione. Qualora la
colecis ti fosse ingrossata e percepibile alla palpazione, con presenza o assenza di dolore, questa
are un segno importante di presenza di flogosi. L'indagine per
c ondizione potrebbe rappresent di Marphy o arresto inspiratorio.
iconoscere tale condizione sarà l’evocazione del segno

EGNO DI MURPHY O ARRESTO INSPIRATORIO

rocedura: l'operatore, dopo aver


individuato il punto di repere della colecisti
appoggerà la
nell'ipocondrio di destra,
ropria mano distesa con le dita rivolte verso
la proiezione di tale punto. L'operatore,
eseguendo una pressione verso l'alto,
chiederà contemporaneamente al pazient e
di compiere un’inspirazione profonda. La
comparsa o l'aumento del dolore potrà
causare l'arresto dell’inspirazione. Questo
arresto inspiratorio sarà la condizione
per cui si valuterà il segno di Murphy
positivo. Qualora il segno di Murphy risulti
positivo tale condizione rappresenterà
una controindicazione assoluta > ad un
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà
essere inviato ad un medico specialista.

PALPAZIONE DELLA MILZA


la milza è situata nell’ipocondrio di sinistra,
relazione anatomica con la cupola
n
diaframmatica sinistra. La sua palpazione
sarà effettuata dal basso verso l'alto con una
pressione graduale antero-posteriore.
di semeiotica
Come descritto dai manuali
medica la milza in condizioni di normale
fisiologia non sarà percepibile alla
palpazione. Qualora nella fase di palpazione
UNA
si apprezzasse il suo polo inferiore come
Ormazione rotondeggiante in movimento
la
con gli atti respiratori, si potrà confermare
SUa condizione non fisiologica denominata
di
Splenomegalia, ovvero un ingrossamento
fale organo. Tale condizione andrà indagata

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148 CAPITOLO 10 + TEST GASTRO-INTESTINALI

TEST DELLA PERCUSSIONE DELLA MILZA

Procedura: l'operatore, tramite una


percussione eseguita nell'area topografica
occupata dalla milza rileverà il tipico suono
pieno riprodotto dal viscere. Qualora il
suono della percussione dovesse essere
riscontrato anteriormente alla linea emi-
ascellare sinistra e inferiormente al di sotto
della XI costa di sinistra, si potrà sospettare
un suo aumento di volume.
Qualora al test della percussione
della milza si sospetti un aumento di
volume, tale condizione rappresenterà
una controindicazione assoluta |} ad un
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà
essere inviato ad un medico specialista.
PALPAZIONE DEL RENE
I reni sono situati in zona retro peritoneale, lateralmente alla colonna vertebrale ed in condizioni
di normale fisiologia non sono palpabili perché non raggiungibili direttamente con le mani.
La palpazione potrebbe diventare possibile solo se si trovassero in sede non fisiologica. Tale
condizione è definibile esclusivamente per mezzo di esami diagnostici o se il loro volume è
notevolmente aumentato. Un aumento cospicuo di volume può derivare da varie disfunzioni
quali idronefrosi, pionefrosi, rene policistico, neoplasia o cisti renale. Qualora dall’anamnesi
si ipotizzasse una maggior responsabilità renale per la presenza di dolore con carattere
trafittivo in regione lombare spesso irradiato alla regione anteriore dell'addome
(calcolosi),
sarà possibile effettuare un unico test clinico capace di confutare o avvalorare questa ipotesi:
la manovra di Giordano.

LA MANOVRA DI GIORDANO

Procedura: l'operatore creerà un urto


colpendo con il suo margine ulnare della
mano posta a taglio in corrispondenza
della loggia renale del paziente, subito al
di sotto dell'arcata costale nel suo tratto
dorsale. Una possibile variante del test si
potrà effettuare appoggiando una mano a
piatto nella regione costale della XI-XII costa
fino alla regione lombare. Con l’altra mano
a pugno l'operatore percuoterà il dorso
della propria mano appoggiata generando
uno shock in tale loggia. Se la manovra
evocasse dolore simile a quello riferito
dal
motivo del consulto la manovra risulterà
positiva. Qualora la manovra di Giordano
fosse positiva, tale condizione rappresenterà
una controindicazione assoluta bb ad un
trattamento osteopatico. Il paziente
dovrà
essere inviato ad un medico specialista.

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SEM FIOTICA*FISICA! DELL'ADDOME
149

principali cause mediche:


i CISTI;
_ PSEUDO CISTI;
_ PANCREATITI ACUTE E CRONICHE;
_ ADENOMI;
_ TUMORI MALIGNI.
Le caratteristiche morfologiche e funzionali del pancreas non permettono di effettuare un
esame obiettivo con attendibile validità tale da poter essere utilizzato sistematicamente nella
nostra indagine. E necessario proporre le giuste domande in fase di anamnesi ed effettuare
una corretta interpretazione dei sintomi raccolti dal paziente per poterlo indirizzare ad un
medico specialista qualora lo ritenessimo non idoneo ad un trattamento osteopatico.

PALPAZIONE DELLO STOMACO


La palpazione dello stomaco, nella condizione in cui al suo interno siano presenti gas o
alimenti, si rivelerà apprezzabile, riuscendo a definirne forma e dimensione. In condizioni
di stomaco vuoto, tale organo si dimostrerà poco apprezzabile alla palpazione. Lo stomaco
diventerà apprezzabile alla palpazione anche in presenza di condizioni disfunzionali.

Principali cause mediche:

- GASTRITI;
- NEOPLASIE;
— STENOSI PILORICA. .
Le caratteristiche morfologiche e funzionali dello stomaco non permettono di effettuare un
esame obiettivo con attendibile validità tale da poter essere utilizzato sistematicamente nella
nostra indagine. È necessario proporre le giuste domande in fase di anamnesi ed effettuare
Una corretta interpretazione dei sintomi raccolti dal paziente per poterlo indirizzare ad un
Medico specialista qualora lo ritenessimo non idoneo ad un trattamento osteopatico.

PALPAZIONE DELL'INTESTINO . i
l'intestino tenue in situazione di rispettata fisiologia, si dimostrerà poco apprezzabile alla
Palpazione, in quanto le sue anse risulteranno sfuggenti e poco e CAO sa
N situazione di rispettata fisiologia, nelle sue porzioni del Se el co mi pe gi e a
Sigma, si rivelerà apprezzabile, riuscendo a definirne forma e e “> dici ia Sii
colon si dimostreranno rilevabili alla palpazione QCOR IDIRISSAIaZZRA I GRIGIONI GISAINZIONE.

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NALI
150 CAPITOLO 10 + TEST GASTRO-INTESTI

Principali cause mediche:

- NEOPLASIE;
— ULCERAZIONI;
- STENOSI;
—- INFIAMMAZIONI;
- FLOGOSI PERITONEALE E
DELL’APPENDICE VERMIFORME.

Qualora alla palpazione si riveli una


tumefazione importante a livello del-
la porzione distale del colon, si potrà
ipotizzare la presenza di una massa
fecale. Tale situazione si verifica fre-
quentemente in soggetti affetti da stipsi
cronica.
Questa condizione non rappresen-
terà una controindicazione assoluta,
né relativa .al trattamento osteopatico,
ma implicherà un'attenzione particola-
re nell'uso di tecniche viscerali dirette
alla regione affetta. Palpando la regio-
ne occupata dall’intestino, è importan-
te esplorare le porte erniarie, cioè zone
ove più frequentemente si localizzano i
processi erniari: ERNIA SC
in caso di
- EPIGASTRICA; soggetto
- OMBELICALE;
-— INGUINALE;
— CRURALE;
— SCROTALE.
Se dalla palpazione in tali zone si sospettasse una
loro presenza (ad eccezione della
localizzazione scrotale per la quale non si è abilita
ti all'indagine), tale condiziona rappresenterà
una
controindicazione relativa | ad un trattament
o osteopatico locale PA
Per una migliore valutazione professionale il pazien
te dovrà essere inviato ad un medico
specialista. Le precauzioni da osservare
per questa condizione saranno di
manovre osteopatiche viscerali dirette
in tali zone. ffettuare
La ricerca di eventuali contro no con ®
ntro
nt indiindicazioni prosegui
eguirà
rà nel val
potranno provocare dolorabilità addo ietà
minale. PRE ERDE a alla Giunio: e
Principali cause mediche:

- FLOGOSI PERITONEALE;
- FLOGOSI VISCERALE;
- FLOGOSI ALL’APPENDICE VER
MIFORME.
Qualora si ipotizzasse un a
i fo

per la presenza di dolore devia Imi rapita peritoneale o dell’appendice vermiforme


test clinico capa
pace ce di di confutare o avval TIVO In regione addominale, sarà
orare queste ipotesi, + Sara ibile
effettuar
possibile effet tuare un
, ovvero ro iill segno di di Blum
Blumb
berg.

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SEMEIOTICA FISICA DELL'ADDOME 151

SEGNO DI BLUMBERG

procedura: l'operatore, con il pazien-


A supino, effettuerà una palpazione
| leggera, aumentando progressivamen-
te la pressione esplorando la regione
addominale e distinguendone le aree
non dolorose da quelle contratte e al-
giche. Individuata la zona di maggiore
dolorabilità, l'operatore eserciterà una
pressione maggiore, per poi rilasciare
rapidamente le mani dal punto di ap-
poggio. Qualora tale manovra evocas-
se dolore acuto trafittivo o generasse un
aggravamento del motivo del consulto,
si riterrà positivo il segno di Blumberg.
Questo segno rivelerà la presenza di
flogosi peritoneale o dell’appendice
vermiforme.
La ricerca di questo segno sarà da
effettuarsi principalmente nel pun-
to di McBurney, sede della proiezione
dell'appendice vermiforme, situato a
2/3 sulla linea che unisce la SIAS con
l'ombelico. L'esacerbazione del sintomo
evocato dalla manovra sopra descrit-
| fasi verifica per la frizione dei foglietti
sierosi del peritoneo, che sono coinvolti
nella flogosi.

Qualora il test risultasse positivo tale


condizione rappresenterà una controin-
dicazione assoluta > ad un trattamento
osteopatico. Il paziente dovrà essere in-
viato ad un medico specialista.

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152 CAPITOLO 10 + TEST GASTRO-INTESTINALI

PALPAZIONE DELLA REGIONE IPOGASTRICA E DELLE FOSSE ILIACHE _


L'osservazione e la palpazione della regione ipogastrica e delle fosse iliache rappresentano
un'indagine efficace ed utile per rilevare segni obiettivi che riguardano i seguenti visceri
addominali: vescica, colon, utero e i suoi annessi.
Qualora alla palpazione fosse presente dolorabilità e/o tumefazione in sede mediana
sovrapubica con possibile irradiazione in regione lombo-sacrale, si potrà ipotizzare una
disfunzione a carico dell'apparato uterino. Qualora alla palpazione fosse presente una
dolorabilità in sede della fossa iliaca destra e/o sinistra, si potrà ipotizzare una disfunzione
degli annessi uterini. In presenza di tumefazione in sede della fossa iliaca destra e/o sinistra,
si potrà ipotizzare inoltre disfunzioni a carico del colon nella sua porzione cecale o del sigma.
Essendo l'indagine di tali regioni di difficile interpretazione, qualora in fase di osservazione
e palpazione si rilevassero evidenti tumefazioni abbinate a forte dolorabilità, tali condizioni
rappresenteranno una controindicazione assoluta » ad un trattamento osteopatico. Il paziente
dovrà essere inviato ad un medico specialista.

Principali cause mediche:

— GRAVIDANZA EXTRAUTERINA;
— MORBO DI CROHN;
— NEOPLASIA DEL CECO;
— NEOPLASIA DEL SIGMA;
— CISTI OVARICA;
— SALPINGITE;
— FIBROMAUTERINO.

Bibliografia
AA. W (2010). Manuale di segni e sintomi. IV edizione, Piccin.

Amoroso A. e Fanelli FR. (2017). Semeiotica medica e Metodologia Clinica Vol. le Vol.2,
Antonio Delfino Editore.

Fradà e Fradà. (2014). Semeiotica Medica nell'adulto e nell'anziano. Piccin.

Pontieri G.M.(2010). Patologia generale. Piccin.

Larry J. (2018). Harrison'principles of internal medicine, 20th edition, McGrow-Hill.

Scansionato con CamScanner


i Scheda completa
per ipotesi di Red flags con motivo del consulto appartenente al tessuto gastro-intestinale

SCHEDA DI VALUTAZIONE

pata: OX Osteopata: XXX Età: 22 anni

Nome: NK Cognome: XXX N°Telefono: XXX

Lavoro: studentessa Sport/Hobby: ginnastica


ritmica
Stato civile: nubile
Figli: nessuno
Nome medico curante: XXX
—_—_2{@:E-

MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE ADDOMINALE


svsrsesenezesaeeeeaeeezaanaeneseeeoeonee sec e;0 eo PITTI ICILI RANA Ra n Pe nanionenena nana ra rara raticeesecteceeceaeo sec es eIceceseeeesionee

Dove sente il dolore: zona Mesogastrica - a FREQUENZA DEL DOLORE


©
Irradiazioni: alla zona epigastrica ed È
ipogastrica 34
Carattere del dolore: rigidità e gonfiore : i
C i

Quando è comparso: da 2 mesi

Causa del dolore: con allenamento Mattino DOLORE Sera


molto impegnativo DISCONTINUO

FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI


- starnuti i — riposo
- allenamento intenso i — decubito supino
- dopo cena (se abbondante)
_———

Indagine del sintomo: XXX Generalità del medico: XXX

Diagnosi medica: XXX Esami diagnostici: elettrocardio-

Farmaci: XXX SPAmna


(_
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Scheda completa
ANAMNESI DEGLI APPARATI
Meterizzezazaz ice’ bb ana zi nana n TA PANI NIA TINI ta nataninnenantonansensenenanasensenesessenesersesesses0ose seransonese sesserssrezarearazzaneneseeseviereceseoneeseoeeareoee

Sistema cardiovascolare: nessun sintomo

Sistema respiratorio: episodio singolare un anno prima con diagnosi medica (espisod
io
benigno)

Sistema gastro-intestinale: nessun sintomo

Sistema genito-urinario e ginecologico: dolore durante il ciclo mestruale da 6


anni, non
correlato al motivo del consulto

Sistema neurologico: nessun sintomo

STATO DI SALUTE GENERALE


erseseresa

PESO: 52 Kg * Costante Vv * Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA
RI
Rc

Interventi: displasia anca neonatale

Malattie: XXX

Incidenti e traumi: tendiniti ricorrenti

Esami diagnostici: visita fisiatrica


con diagnosi di iperlassità legame
ntosa

PRreneneGEnaGn en aae ee ani nieenniosaodna


naonazoneoneninani nre iran MerPes
ns senan
eneIanIn
. IaIre
mersa
nt000
ssosi
0n000
sese onisisr Surtrenenzeresi
sessi
enenza Metetezezeteete . sese nereseceseneveeenese
sescose

154

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IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OST


EOPATICHE
avesasevesezeazaneziosizeoeeeeaeeeoeaniesaneeeeseeie
IN a/Sanscnapegneopepavereternonant Arena nBen Ia SaS Ee A GRATA eee no nanna santa SiR
Mea eee
ABRAM IE ST TARA RR AIRONE SIR
ARREAR AIRONE
EEE RT TOTSR A CELTITATTICI
TTTTTTTTI LITRI ie irta
teentirrnnonnontetarrrtttnnne ra

1 INFIAMMAZIONE PERITONEALE

2 PROCESSO ERNIARIO

3 DISFUNZIONE MUSCOLO RETTO DELL'ADDOME

ESAME OBIETTIVO
l'osveeesseseseosaceneceseseeece sconto neo seen ion ia zione cesee scene stes iva zen tene aerbsrntern nen erne nta rneneoneorasnaseesesenenenesnnenone

1.1 SEGNO DI BLUMBERG: esito negativo

2.1 PALPAZIONE IN ZONA EPIGASTRICA: esito negativo


PALPAZIONE IN ZONA MESOGASTRICA, PERIOMBELICALE ED INGUINALE
DX: positiva]

3.1 TEST MUSCOLO RETTO DELL'ADDOME: esito negativo


Test attivi Test passivi

OS TEOPATICO LOCALE
C NE RELATIVA AD UN TRATTAMENTO DX
ONTROINDICETTA REGIONE MESOGASTRICA ED INGUINALE

155

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Scheda completa
gastro-intestinale.
Per ipotesi di Red flags con motivo del consulto appartenente al tessuto

SCHEDA DI VALUTAZIONE
nescnsssoseneceeeanecasaseconesesense00000 MULIITIZZZI ZZZ A PERA nea e rea a rare re ana ana nana naar E TTT Tane tana nas tantanIonInIA te sIII,,
LursssssenesnesezszeseeszezionezIsIneenionia nani i ceste sen teneraneonne

Data: XXX Osteopata: XXX Età: 46 anni

Nome: XXX Cognome: XXX N°Telefono: XXX

Lavoro: operaio Sport/Hobby: nessuno

Stato civile: celibe Figli: nessuno

Nome medico curante: XXX

MOTIVO DEL CONSULTO: STANCHEZZA GENERALE CON DOLORE IPOCONDRIO Dx

Dove sente il dolore: zona costale bassa o A FREQUENZA DEL DOLORE


DX, fianco DX 3:
Q '

Irradiazioni: zona cervicale e spalla DK 3!


D !

Carattere del dolore: rigidità e costrizio- È


ne i
Quando è comparso: da ] anno
Mattino
Causa del dolore: XXX DOLORE COSTANTE

FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI

- movimento in generale — esercizi che promuovono


- flessione in avanti del busto l'estensione del tronco
- farmaci

Indagine del sintomo: dolore Generalità del medico: XXX


simile già percepito ed indagato 2
anni prima con esito di calcoli alla Esami diagnostici: XXX
cistifellea
Diagnosi medica: XXX
Farmaci: solubilizzanti sotto prescri-
zione medica

156

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ee ANAMNESI DEGLI APPARATI
o Li frati reonreene RESSE eee AIARIE
Lala zizizizizeribeneezienionisinziziaseseezetesieresiezezese necicsenizoaeaceasezsezetesezetenea te etotttttt?
sessssonesasee
iocscreeeeeesszasizeezzezesizazasezzezeionaeia nes izeeianieniani
eaos890*
g0009*

Sistema cardiovascolare: nessun sintomo

Sistema respiratorio:

emissione di feci abbon-


Sistema gastro-intestinale: forte bruciore nella zona epigastrica;
danti e grasse

Sistema genito-urinario e ginecologico: nessun sintomo

Sistema neurologico:

STATO DI SALUTE GENERALE


soreresazaseeniaseseezeseeseseseosion—esssceoneees sec eoseee

* Costante * Aumento * Diminuzione -3 Kg v


PESO: 80 Kg

ANAMNESI REMOTA
oneee senseseseo
soscrererereseseozeeseseeeosiezeaseivseoziosI

Interventi: VC

Malattie: XXX

Incidenti e traumi: XXX

Esami diagnostici: ecografia 2 anni prima che evidenzia presenza di calcoli alla cistifel-
lea,
Esami ematochimici con trigliceridi oltre la normofisiologia

ANAMNESI FAMILIARE
n Ri RARIIRA RIESI AAT TZZ AIA ARENA ARA NA FARA FAMA MERE SAAA
eercssececee:eeeezion
Sio raenseRseazone nba sa da nneea SCATTA FERRERI STINO OT INNI RIRIRME RE TZRITE TA TO AZ AR OTO A NERI STIS”E on Ennai Dasanonsonte

Attacchi d'ansia ed assunzione di alcolici

157

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IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE


arssereveseseseieoeicezercsseaneasioneeeenee uutnereeerscerzo
za

1 EPATOMEGALIA
2 VERSAMENTO DI LIQUIDI NEL'ADDOME
3 FLOGOSI DELLA COLECISTI
4 DISFUNZIONE GASTRICA

ESAME OBIETTIVO
srrsesresani

1.1 OSSERVAZIONE: esito di addome asimmetrico


PERCUSSIONE: esito con aumento del volume epatico
PALPAZIONE: rilevate grosse irregolarità >

2.1 TEST DEL FIOTTO ADDOMINALE: esito negativo

3.1 SEGNO DI MURPHY: positivo >


Test attivi Test passivi
srrsreose

ITTTTTETT

CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA AD UN TRATTAME


NTO OSTEOPATICO

158

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Test genito-urinari
€ ginecologici
CAPITOLO 11

ini
l'esame clinico dell'a pparato ilosuriaan
genito-urinario .
e ginecologico
rent ; :
è fondamentale al fine di non
confondere una disfunzione osteopatica viscerale con una possibile condizione che rappre-
senta una controindicazione alla manipolazione. L'indagine clinica viscerale è da effettuare sia
quando il sintomo rappresenta il motivo del consulto, sia quando riteniamo presente una rela-
| zione anatomico-funzionale tra lo stesso tratto genito-urinario e ginecologico e un differente
motivo del consulto. Indagare comunque in fase anamnestica questo apparato qualsiasi sia il
motivo del consulto presentato dal paziente può rappresentare un approccio efficace a ridurre
il rischio di incontrare controindicazioni al trattamento osteopatico.
l'esame dell'apparato genito-urinario e ginecologico ha una duplice importanza, è da effet-
tuare ogni qualvolta si indaghi l'addome e il piccolo bacino per la ricerca di possibili Red flags
oppure per un'indagine prettamente viscerale osteopatica.

11.1 Il sistema genito-urinario


Il sistema genito-urinario sarà oggetto di indagine qualora fossero positive le risposte alle
domande rivolte al paziente in anamnesi:

1.SE HA NOTATO UNA MODIFICA DEL SUO ABITUALE FLUSSO, DELL’'ODORE O DEL
COLORE DELLE URINE

Qualora fossero positivi uno o più di questi fattori, si continuerà la fase anamnestica con do-
mande più specifiche:
- sea causa dello stimolo si alza spesso la notte per andare ad urinare, quante volte, se è pre-
sente sangue nelle urine e se ha avuto episodi di perdita del controllo della minzione, (vomo)
se ha mai avuto infezioni alla prostata, (donna) se ha mai avuto cistiti.
Queste sintomatologie testimoniano una probabile condizione disfunzionale a carico della
vescica o della prostata.

Principali cause mediche:

IPERTROFIA PROSTATICA;
TUMORE DELLA PROSTATA;
PROSTATITE ACUTA O CRONICA;
IPERTROFIA ADENOMATOSA DELLA PROSTATA;
INFEZIONI BATTERICHE VESCICALI;
INCONTINENZA URINARIA;
DIABETE MELLITO;
INDEBOLIMENTO DEL PAVIMENTO PELVICO;
- ICTUS.
159

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11 + TEST GENITO-URINARI E GIN ECOLOGICI
160 CAPITOLO

Esame obiettivo:

della vescica e della PE de non


le caratteristiche anatomiche morfologiche e funzionali
e una 5 abile causa
permettono di effettuare nessun esame obiettivo. Qualora si dimostrass
cazione asso-
medica dedotta in anamnesi, tale condizione sarà da considerare una controin
. © tivo del consu lto fosse differ ente, ma il paziente
luta > ad un trattament o ostepatico. Se il motivo i id troindicazi
presentasse questa sintomatologia, tale condizione sarà da
relativa|>» ad un trattamento osteopatico viscerale .Il SARE SP
paziente
locale S-
in entram soia [a situaz
be le Li ioni
dovrà essere inviato ad un medico specialista. tei
- Sehaavuto calcoli renali, se ha dolore nella regione del quadrato dei lombi o alla dodice-
sima costola, se è presente sangue nelle urine.

Queste sintomatologie testimoniano una condizione disfunzionale a carico dei reni, urete-
ri, vescica e uretra.

Principali cause mediche:

- CALCOLOSI RENALE;
-— TUMORI RENALI;
— INSUFFICIENZA RENALE;

Esame obiettivo:

palpazione del rene e manovra di Giordano (vedi cap. 10 / pag.


148).

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161
IL SISTEMA GINECOLOGICO

11.2 Il sistema ginecologico


ste alle
| sistema ginecologico sarà oggetto di indagine qualora fossero positive le rispo
nesi:
monde rivolte al paziente in anam
do ederemo:
ad una donna sotto i 45 anni chi
CHE TIPO DI PARTI
1. SE HA MA! AVUTO GRAVIDANZE, QUANTE NE HA AVUTE E STATO ABITUALE
SEI TRUALE È PRESENTE E SE È REGOLARE RISPETTO AL SUO
CICLO MES
modificate o alterate le
domanda, qualora risultassero seriamente
Si riterrà positiva questa
distretto.
biologiche funzionalità di tale
i sono:
Cause mediche principal

_ FIBROMI UTERINSTI;ICO;
7 OVAIO POLICI NATA DA DOLORI ADDOMINALI.
“ ENDOMETRIOSI, SPESSO ACCOMPAG
Esame obiettivo:
tono di
isti che ana tom ich e morf olog iche e funzionali di questo distretto non permet
le caratter a medica dedotta
ora si dimostrasse una probabile caus
effettuare nessun esame obiettivo. Qual considerarsi una controindicazione assoluta > ad un
dall'anamnesi, tale condizione sarà da presentasse
nto oste pati co. Se il moti vo del cons ulto fosse differente, ma la paziente
trattame sarà da considerare una controindica
zione
condizione
comunque questa sintomatologia, tale entrambe le situazioni
ico viscerale locale. La paziente in
relativa] ad un trattamento osteopat
specialista.
dovrà essere inviata ad un medico
chiederemo:
Ad una donna sopra i 45 anni
3, SE HA IL CICLO O È IN MENOPAUSA
50 anni chiederemo:
Ad una donna che ha passato i
CONTRATO DELLE PERDITE
4. SE È IN MENOPAUSA O SE HA RIS
situazioni disfunzionali importanti nella
Le risposte positive a queste domande evidenziano
fase pre e post menopausa.

Principali cause mediche:

- PROLASSI UTERINI;
= TUMORI UTERINI E/O OVARICI.

Esame obiettivo:
permettono di
le caratteristiche anatomiche morfologiche e funzionali di questo distretto non
asse una probabile causa medica dedotta
effettuare nessun esame obiettivo. Qualora si dimostr
dall’anamnesi, tale condizione sarà da considerarsi una controindicazione assoluta > ad un
trattamento osteopatico. Se il motivo del consulto fosse differente, ma la paziente presentasse
Comunque questa sintomatologia, tale condizione sarà da considerare una controindicazion
in entrambe le situazi i
relativa | ad un trattamento osteopatico viscerale locale. La paziente SISI
dovrà essere inviata ad un medico specialista.

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162 CAPITOLO 11 + TEST GENITO-URINARI E GINECOLOGICI

Bibliografia

AA. W. (2010). Manuale di segni e sintomi. IV edizione, Piccin.

Amoroso A. e Fanelli FR. (2017). Semeiotica medica e Metodologia Clinica Vol. le Vol.2,
Antonio Delfino Editore.

Fradà e Fradà. (2014). Semeiotica Medica nell'adulto e nell'anziano. Piccin.

Pontieri G.M.(2010). Patologia generale. Piccin.

Larry J. (2018). Harrison'principles of internal medicine, 20th edition, McGrow-Hill.

Scansionato con CamScanner


Scheda completa
Per ipotesi di Yellow fla
gs con motivo del consul
to appartenente al tessut
genito-urinario e gin o
ecologico

e SCLEDADI VALUTAZIONE
Data: XXX Osteopata: XXX Età: 45 anni
Nome: XXX Cognome: XXX N°Telefono: XXX
Lavoro: impiegata Sport/Hobby: fitness

Stato civile: sposata Figli: 2

Nome medico curante: XXX

MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE ALLADDOME


su | i
Dove sente il dolore: in regione ipogastrica 3: FREQUENZA DEL DOLORE
à!
Irradiazioni: alla fossa iliaca DX 3 :
“>
Carattere del dolore: pulsante 7 :

Quando è comparso: da 6 mesi =

Causa del dolore: XXX Mattino —1DECRESCENTE Sera

FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI


- stare seduta anche per tempi — attività fisica in palestra
brevi -— antinfiammatori
- ciclo mestruale

Indagine del sintomo: XXX Generalità del medico: XXX

Diagnosi medica: XXX Esami diagnostici: XXX

Farmaci: antinfiammatori

lo

163

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Scheda completa
ANAMNESI DEGLI APPARATI
ssa eseezesee0
. eee se surssnzase azeseseses
susssiieeaze eee eser .
naneaneosece eso eeorIeseIoreseeseoneIeeoe
sursacasessaraseseesezeosiceon

Sistema cardiovascolare: leggera zoppia: alla gamba DX negli i u ultimi 9 giorni

Sistema respiratorio: nessun sintomo

Sistema gastro-intestinale: “4

Sistema genito-urinario e ginecologico: ciclo mestruale irregolare da 6 mesi rispetto al


solito; non è a conoscenza se si trovi o meno nel periodo che precede la menopausa

Sistema neurologico: nessun sintomo

STATO DI SALUTE GENERALE

PESO: 59 Kg * Costante * Aumento v * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA
CRITTITALGIOZL00 50 p uo nt SEOSRIRETISIFASVIRA RTR
T RIA

Interventi: XXX

Malattie: XXX

Incidenti e traumi: XXX

Esami diagnostici: XXX

sersrererioo Pre
nbsterenIsea UTTeme
nizionionictontaMTTmtmi ram
i nazUesnan
enezen
esiian
cazizi
ezznin
sanioe
enenen
rarene
a riz sassone
sneivi
nenaiaenenea
onases
neeeez
eanaci
eossez
eeeeze
neeezanieseneennet
t009?

164

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Scheda completa
e

IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOPATICHE


ARIA SINO IRER IA SIIT
et IT Te zezecaoieeenseseeseasezsencesezeaoimitetttttTT
IIIATNI VARIANTI raniezeneci aiiniznaiasiniza ras ienezazezanazisibranenizniasionenazionionica
Loseuveresseesioniziaaszzazizazzasaeeazeeianainieaee ssa
e00o000®**
|, e00®

1 CLAUDICATIO INTERMITTENS

FASE DI PRE-MENOPAUSA
9 SITUAZIONI DISFUNZIONALI APPARTENENTI ALLA

ESAME OBIETTIVO
eeneceseneceeee0e srrseso
Lusssesssenasenesesezeseseneesieseoneeneazeseneneneseenianeaseneseseos
ansasesesso»
envesees0*

DEL POLSO: esito negativo


1.1 OSSERVAZIONE, PALPAZIONE E RILEVAZIONE

21 CONDIZIONE POSITIVA DI PRE-MENOPAUSA|

Test attivi Test passivi

OPATICO LOCALE
CONTROINDICAZIONE RELATIVA AD UN TRATTAMENTO OSTE
AL TESSUTO GINECOLOGICO

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Per ipotesi di Red flags con motivo del consulto appartenente al tessuto
genito-urinario e ginecologico

pe IR SCHEDA2DI VALUTAZION
o E dani cu A
Nome: XXX Cognome: XXX NTelefono: XXX

Lavoro: pensionato Sport/Hobby: sposato


Stato civile: sposato Figli: 3
Nome medico curante: XXX

MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE LOMBARE CON SANGUE NELLE URINE


a ia
Dove sente il dolore: zona lombare 2 FREQUENZA DEL DOLORE
a
Irradiazioni: verso l’avanti in regione 2
addominale; zona ipogastrica È
Carattere del dolore: forte e acuto 3

Quando è comparso: da 2 giorni

Causa del dolore: XXX Matti = DOLORE COSTANTE 5°


FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI
- movimento in generale - farmaci

a ci. sintomo: episodio di


Generalità del medico: XXX
Diagnugl indio JOX
Esami diagnostici: XXX

Farmaci: antinfiammatori

_ i
166

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Scheda completa
5“ ANAMNESI DEGLI APPARATI
PLUSRGNGR ANTE Re RA Renee Eee RINO e e Pea ni EA Neo eee A ALA ANALI LINL ERICA GTONA GOL TTITTITANTITIIFINTFLLLLRI GIANNI NINOIA NO 00Nesentanantnannee ARCO NNISISRETTTTTTI TTT titre?

gistema cardiovascolare: nessun sintomo

. . “
Sistema respiratorio:

Sistema gastro-intestinale:
“ “"

Sistema genito-urinario e ginecologico: dolore corrispondente alle costole fluttuanti; san-


gue nelle urine

Sistema neurologico: nessun sintomo

STATO DI SALUTE GENERALE

PESO: 75 Kg * Costante V * Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA

Interventi: XXX

Malattie: XXX

Incidenti e traumi: frattura sterno a 55 anni

Esami diagnostici: ecografia (10 anni prima) con evidenti calcoli renali

ANAMNESI FAMILIARE

Diabete mellito da parte della madre

167

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ATICHE
IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS OSTEOP eeee Li ARR RRA
aassesaeireoe
cosseesec AINSI TI IT RRTTTREETIAAT
. so sosanaaen è
. eeeesto
arssesezeozeceeeeo ascssseerereseceeeesnesaeseoseoseseneoiò

1 CALCOLOSI RENALE

ESAME OBIETTIVO one


sunarasasesezezeonIeeezev sa 0ssoneeseezenesesieneIcesesieeeeeseorIe s0cssceneserene nercorarsesi)

1.1 SEGNO DI GIORDANO: esito positivo >

Test attivi Test passivi

CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA AD UN TRATTA


MENTO OSTEOPATICO

168

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Red flags e Yellow flags
CAPITOLO 12
pe TIZI TI
A

Completata PR £
l'esame obiettivo e i test specifici è possibile proseguire ipotizzando i
i £ i i î ufo * x . . . . . *

diversi tessuti IN disfunzione e la presenza di eventuali controindicazioni.


Le controindicazioni si dividono in relative e assolute.

12.1 Controindicazioni assolute


Red flags >
Le controindicazioni assolute impediscono, per ragioni di sicurezza nei confronti del paziente, il
prosieguo della visita professionale osteopatica. Occorrerà indirizzare il paziente ad un medico
specialista o al medico curante al fine di garantirgli la miglior cura professionale necessaria.
Attraverso una visita medica sarà possibile smentire o avvalorare l'ipotesi di Red flags di
indagine differenziale. Solo dopo una diagnosi medica, che confuterà l'ipotesi di Red flags, si
potrà proseguire con un'indagine ed una ricerca delle disfunzioni osteopatiche.

12.2 Controindicazioni relative


Yellow flags |
Le controindicazioni relative impediscono per ragioni di sicurezza nei confronti del paziente di
eseguire determinate tecniche osteopatiche oppure di trattare alcune regioni o tessuti. Queste
controindicazioni non impediscono di continuare la visita e quindi di eseguire l'indagine con la
ricerca e il trattamento delle disfunzioni osteopatiche. Concluso il trattamento sarà necessario
consigliare al paziente di rivolgersi ad un medico specialista al fine di porre chiarezza alle
nostre ipotesi di indagine differenziale.

Alcuni esempi di controindicazioni relative e tecniche sconsigliate:

CONTROINDICAZIONI RELATIVE TECNICHE OSTEOPATICHE SCONSIGLIATE

fratture menischi, strappi muscolari tecniche articolatorie, mobilizzazione

strappi muscolari, infezioni, trombosi venosa, flebite tecniche fasciali

instabilità vertebrali, ernie discali HVLA

infezioni, infiammazioni acute, diverticoli tecniche yecerai

traumi craniali cranio - sacrale

169

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Comunicazione em
otiva
in ambito clinico
CAPITOLO 13

——————1—6

In ogni seduta osteopatica è strettamente necessario impegnare un determinato livello di


intelligenza. Questo libro ne è solo un piccolo esempio.
Le figure professionali soprattutto mediche a cui dobbiamo attingere conoscenze, solo
per non commettere errori di valutazione, sono innumerevoli. Pertanto in questo capitolo ci
occuperemo di dimostrare quanto è importante migliorare la comunicazione nelle situazioni
d'aiuto che riproponiamo ad ogni seduta osteopatica nel nostro studio.
Non comprendere e valutare le difficoltà che si possono nascondere nella comunicazione
tra noi e il paziente, ad esempio durante la raccolta anamnestica, è un errore che non
vogliamo correre.
Ciò che manca spesso nella maggior parte dei trattamenti osteopatici è una metodologia
che si impegni a sviluppare unitamente sia l’abilità per arrivare ad un'indagine differenziale
corretta che una comunicazione ed un ascolto del paziente altrettanto professionalmente
adeguata.
Con buona comunicazione intendiamo:
* il nostro comportamento quando ascolteremo il paziente; ovvero come ci comportiamo
quando raccogliamo e carpiamo dati preziosi ed essenziali durante il nostro lavoro;
* il nostro comportamento nel momento che opereremo semplicemente manipolando il
paziente.

“Quando il paziente avverte sla pure in misura minima, l’autenticità


° . . . . »] e _0..,1

del terapeuta, l'accettazione e l’empatia, che il terapeuta prova nei suoi

confronti, > si verificheranno uno sviluppo della sua personalità e una


modificazione del suo comportamento.

CARL R. ROGERS
Psicologo Statunitense

171

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|

172 CAPITOLO 13 + COMUNICAZIONE EMOTIVA IN AMBITO CLINIc O

Non ci arroghiamo la pretesa di considerare questo capitolo come "i e completo


ed esaustivo di come un osteopata debba condurre e mantenere sia verbalmente che emo.
i
tivamente un trattamento nella sua iinterezz a. n
;
Benchè anche ili paziente i
abbiai qualche influenza pp
sulla qu alità del rapporto st esso, rite-
i
niamo che il terapeuta sia il fattore più significativo nel “clima” del rapporto.

Come si può facilitare una situazione d’aiuto con il nostro


comportamento?

Possiamo essere percepiti dal nostro paziente come degni di fiducia, fidati e leali nel senso
più profondo del termine?
Eravamo abituati a pensare in un primo tempo che se rispettando gli appuntamenti e i
loro orari, la natura confidenziale dei colloqui e dei trattamenti osteopatici, se ci fossimo
comportati professionalmente e costantemente allo stesso modo con tutti i pazienti durante i
nostri trattamenti, tale condizione di fiducia si sarebbe realizzata. Confrontando negli anni il
nostro pensiero con altri professionisti, ma soprattutto con altre discipline mediche, quali la
psicologia, abbiamo imparato che comportandoci sempre in modo “apparentemente” gar-
bato, accogliente e rispettoso in una modalità di accettazione con i nostri pazienti, comun-
que a lungo andare, ci avrebbe fatto percepire come incoerenti e non meritevoli di fiducia
da alcuni di essi. Questo pensiero apparentemente incongruente forma una possibilità da
valutare. Capita per esempio di sentirci annoiati, scettici, in preda a qualsiasi altro senti-
mento pur supponendo di permanere in uno stato di accettazione di fronte ai nostri pazienti.
Per noi osteopati non è fondamentale comprendere il motivo della nascita di tali emozioni,
diventa più importante avere la capacità di accorgerci della loro presenza.

Questa semplice capacità di accorgerci delle nostre emozioni, rappresenta


invece il punto
di partenza che ci permetterà, risultando più autentici, di comunicare energe
ticamente qual-
cosa di più onesto e reale.
Riteniamo che questo nuovo modo comunicativo possa riuscire a control
lare e a model-
lare anche lo stato emotivo del nostro paziente.
Siamo giunti alla conclusione che essere meri
te voli di fiducia da parte del nostro pazien-
te, non richiede un comportamente
stereot ipato e rigidamente coerente con
quegli aspetti
professionali che prima ritenevamo utili.
Piuttosto accade che nel tempo come terapeuti
risultiamosemplicemente più autentici. In
questo modo intendiamo dire che qualsiasi sen-
timento o atteggiamento si stia sper
iment ando durante le nostre indagini e manipolazioni
osteopatiche, dovranno essere accompag
nate dalla piena consapevolezza di esse.

ESEMPIO:

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Comu NICAZI
ONE EMOTIVA IN AMBITO CLIN
ICO 173

visito osteopatica il paziente potrebbe continu


valutare la presenza di disfunzioni osteopatic
un arto piuttosto che la colonna in uno
; dei suoi tratti Que sta condizio ; del paziei nte
io ne emotiva
| potrebbe generare sîn noi : una reazione di sofferenz

| stesso, CON conseguente nascita di un giudizio sua PT


as : ao e .
il trat-
I Ua reazione durante la visita e
| amento.
allo a” stesso modo POSS iudi
possi O giudic pei
Cosìè nia are il paziente, che sempre dal nostro punto di vista
risulterà noioso, IFoppo pauroso, paranoico oppure altro ancora °

CONCLUSIONE
dine del giorno. Siccome
Questa sigzione come altre similari sono per noi terapisti all'or
ante è compito e materia di altre
indagare | Snc” il motivo del nostro pensiero giudic del nostro comporta-
figure professionali, possiamo nel nostro studio occuparci unicamente
mente.
mento nell'istante in cui si crea e si realizza tale pensiero nella nostra
stia sperimentando, dovrà essere ac-
Qualsiasi sentimento o atteggiamento io
compagnato dalla piena consapevolezza di esso.
autentici ed unici. Accorgerci della nostra
Quando ciò si verifica saremo dei professionisti pauroso, antipatico,
atico che ci risulta noioso,
reazione emotiva verso un paziente osteop è per
che in realtà potre bbe anche non essere come lo abbiamo giudicato),
ecc. ecc., (ma nte
. Il lavoro princi pale che proponiamo di intraprendere è sempliceme
noi molto impor tante
noioso e antipatico, ecc., ma riconoscere l'emozione che
non pesare quanto il paziente sia
nasce in noi. a noi.
è possi bile spost are l'atte nzione dal nostro paziente
Solo in questo modo la base per creare una realtà
che viene speri-
consapevole è
Questo atteggiamento più
osteopatici come rassicurante.
mentata dai nostri pazienti
a all a pr ec ed en te , è le gata alla nostra
te correlat
Una situazione, strettamen . ci
i sa
espressività. i E ci,a Retpos
di eopati
se pur MIini
NIMA dei i nostri ii i
una percentuale, non completamente
EÈ possibile che es si on e non ve rb al e
una nostra espr RInanE,
essere riconducibile ad em ot iv o ver so Un paziente Senza BESARS
un atteggiamento pr o, la
Quando esprimiamo rc en e o an co ra ce rchiamo pu
ra
decidiamo di non cu i contrad itttorori! . o nosi tre
te consapevoli oppure stro lavoro osteopatic° o conterrà È messagg! re o
comunicazione nel no re Ìil nostro ali CATE il e
to, me nt
un certo significa di vori,
parole comunicheranno a noi ma alt ret tanto forte a!
modo impercettibile
Nostra persona, ' in
l'emozione che viviamo.
' ° e »*

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uma ci nn La

N AMBITO CLINI wi
174 CAPITOLO 13 + COMUNICAZIONE EMOTIVA!

Io dico “non ho paura”,» ma con ili corpo corp la esprim


imo.
o elta di non curarci della nostra emozione potreb.
RORE R
be sconcertare ilcda de
paziente tanto da i, parte biologicamente diffidente alla Manipola-

"Russia salva si può avere anche se lo 08 paziente non si rendesse conto chiara.
na o I ifficoltà che sta vivendo. ne
ciò che accade dentro di
noi è forse OR del
DO clinico
osteopatico, dove elaborando delle complesse formulazioni di indagini
differenzia I, rischia-
mo di considerare il paziente non più come una persona ma come un oggetto.
Un'altra motivazione potrebbe essere quella che accompagna la domanda:
quanto posso
permettermi di sperimentare degli atteggiamenti positivi
verso un paziente, come di calore,
di simpatia, di interesse, di rispetto?
Tali domande sono difficili da affrontare
in alcuni momenti della nostra carriera
sionale, perché arrivano a scuotere profes-
la nostra sicurezza, mettendoci di
sperimentare e a fronte alla Paura di
volte solo di provare liberamente
di una relazione impersonale. le nostre emozioni, con il risultato
finale
Questo modo appena esposto
di osservare le proprie reazioni emotive
tra paziente e terape
uta come un'ulteriore valuta la relazione
opportunità per “raffo rzare” tutto ciò che rappre
-
Mancare nell'ascolto
di successo col paziente.

devo io Stesso cres


cere e
accettare più a fond
o me Stesso”,

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Scheda completa

O Senepa DI VALUTAZIONE
[ . Osîa ins

# SERIO Età:
Nome Cognome:
o: S to
pro ha port hobbies: N°Telefono:
Stato civile: Figli:
Nome medico curante:

n —
MOTIVO DEL CONSULTO:

Dove sente il dolore: ® A


5 FREQUENZA DEL DOLORE
Oi
Irradiazioni: 3
od i

2 i
Carattere del dolore: “ i
o!
RE
Quando è comparso:

Causa del dolore: Mattino Sera

FATTORI AGGRAVANTI FATTORI LENITIVI

—___

Generalità del medico:


Indagine del sintomo:

Esami diagnostici:
Diagnosi medica:

Farmaci:

dii i
gi __

175

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scheda completa
ANAMNESI DEGL APPARERATI
DEGLI I APPA Ei . e aesrss
sespregaenasete00**
coressseseeseeee000?009*
nevonsosesaaasase0ete**
Lacreaeesenasenasereazenet®

are:
Sistema cardiovascol

Sistema respiratorio:

Sistema gastro-intestinale:

Sistema genito-urinario e ginecologico:

Sistema neurologico:

STATO DI SALUTE GENERALE


METEZI NZ ZZZ Tan ET TENETE TINI TETTI A Fara n eni enne ai azera nane niesezenetenenaeessenereseesee sec ee esere esesessenene

PESO: e Costante * Aumento * Diminuzione

ANAMNESI REMOTA
MULILIAIIBnEnTAnIsIinI ana nese neneeeianee
Pansorazeseteresezeaneneee Petestasesezazrzi:iorenconesisecesesesee
eese
sesericcceezeneseceeeeeeioseseoneseone

Interventi:

Malattie:

Incidenti e traumi:

Esami diagnostici:

Seeusssecene
Sueosrescoseesezoan
ane urstressesez
eon isniorecees eee sie soseeeoneoi

176

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Lucagzereseneezezazezozeoneoneeazzaza
qogneaggogenesemeneoneBOtate ttt siae naseniz inniTTT
a nannini PPzizi ni ninni
RO PACE Paniribeninizsviseo
EneneenaneaanananaReI Riti ctvettarrsistro
gag 00**
sent”
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ESAME OBIETTIVO

Test attivi Test passivi

INDAGINE OSTEOPATICA

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