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è MASSIMO GARAVAGLIA
I primi (fondamentali
10 minuti|perllosteopata
L'indagine differenziale
per un trattamento più sicuro
dll
SIMONE RIGALZA MASSIMO GARAVAGLIA
I primi fondamentali
10 minuti per l'osteopata
L'indagine differenziale
per un trattamento più sicuro
PICCIN
* 00.00.
Test dei nervi craniali 0000000000
17
Test del V nervo cranico.
Indagine differenziale muscol
o- N. Trigemino È © £ s- meet e i è 77
scheletrica LR Me i e LE TERRI 17 Test del VII nervo cranico.
3.2 Indagine differenziale del tessuto
N. Facciale È ® o_o evi ele 80
neurologico o atea è di È de pd 1a 21 Test dell'VIII nervo cranico.
3.3 Indagine differenziale del tessuto N. Vestibolo-Cocleare
cardiovascolare 81
Seta i dè è è d dle 22 7.7.9 Test del IX e X nervo cranico.
3.4 Indagine differenziale del tessuto N. Glossofaringeo e n. Vago e...
respiratorio # Foridle@itcen ie di md è dd 22 7.7.10 Test dell'XI nervo cranico.
3.5 Indagine differenziale del tessuto N. Accessorio spinale
gastro-intestinale © 0 0 0000 0 0 0» 22 7.7.1) Test del XII nervo cranico.
3.6 Indagine differenziale del tessuto N. Ipoglosso
genito-urinario e ginecologico .. . 23
3.7 Red flags e Yellow flags TEST CARDIOVASCOLARI
0000000 23 97
Esame del cuore
ESAME OBIETTIVO
© dele lalla dela srezova 109
000000000 25 Esame del sistema
linfoghiandolare n
TEST POSTURALI 000000000»
RR ITERO O ea 110
5.1 Visione anteriore 0000000000
121
5.2 Visione laterale 000 00080800
Sin dai primi anni di studio in Medicina e Chirurgia io come la grande maggioranza degli
studenti universitari cercavamo e non con poche difficoltà, come prezioso supporto allo studio,
manuali o libri che concentrassero in forma logica e comprensibile, più di quanto non lo fossero
gli “ufficiali libri di testo”, la medicina clinica, la semeiotica in tutte le sue molteplici applicazioni
specialistiche. Alcuni di questi manuali a dire il vero si trovavano, ma la loro ricerca era alquanto
difficoltosa e solamente in rari casi qualche compagno di studi, parente di Medico, ne poteva
reperire una copia, nella maggior parte dei casi “volumi omaggio” di ormai scomparse case
farmaceutiche, dispensandola come fosse una rarità da collezione... oggi di fatto lo sono.
l'esigenza di una sistematizzazione più completa nasceva dalla necessità che dopo le
cliniche avremmo tutti dovuto affrontare: tutte le materie studiate avrebbero trovato di lì a
poco l’unità necessaria ed obbligata nel momento tanto atteso dell’Esame di Stato che avrebbe
conferito l'abilitazione alla Professione di Medico Chirurgo.
Leggendo questo manuale, apprezzandone caratteristiche ed ambizioni, si riscontra tutto
ciò che un professionista, osteopata o terapista manuale che sia, ha necessità di sapere e di
organizzare nella sua pratica quotidiana ambulatoriale.
Anche per chi abbia già acquisito conoscenze cliniche e di diagnostica differenziale,
per percorsi di studio precedenti, in questo manuale si trovano elementi di valutazione così
sistematici e così ben esemplificati e discussi che sarebbe inopportuno restringere il suo ruolo
all'ambito della “Terapia Manuale” o della “Osteopatia”.
In questo manuale non si trovano infatti soltanto test di valutazione/esclusione vascolare,
neurologica in particolar modo per gli Osteopati ma anche una serie di fondamentali red e
yellow flags che permettono di definire e delimitare l'ambito di intervento dell’osteopata e
soprattutto di chiarire ciò che personalmente ritengo più importante del semplice trattare che
è il sapere “quando” farlo, se e “come” farlo ed anche le modalità con cui eventualmente
inviare il paziente, qualora si riscontrassero segnali specifici di controindicazione relativa o
assoluta, ad uno specialista per le cure e gli accertamenti del caso.
Grazie agli autori di questo manuale, unico nel suo genere, avremo un valido e per nulla
scontato aiuto nell'ottica di quella integrazione di cui da anni mi faccio promotore e che qui
trovo più che degnamente espressa.
ta
Dr. Davide Bongiorno - Medico Chirurgo, Specialista in Chirurgia Generale, Osteopa
In Italia l’osteopata può effettuare un'indagine differenziale sul paziente solo ai fini di accertarsi
che lo stesso sia idoneo a ricevere un trattamento manipolativo. Occorre approcciarsi al paziente
in modo complementare ad altre figure professionali, per permetterci di dialogare con medici e
fisioterapisti tramite un linguaggio comune e sempre più chiaro rispettando ciascuno il proprio
ruolo.
Il lavoro esperienziale che proporremo e che ci potrà accompagnare nella nostra professione
da osteopati sarà il seguente: in principio tratteremo approfonditamente la fase anamnestica.
Spiegheremo l’importanza e l'utilità che rappresenta per noi operatori la conduzione e l'ordine
con il quale sceglieremo ogni domanda.
Programmeremo l’anamnesi in base al motivo del consulto qualsiasi sia la zona, l'apparato o
il sistema coinvolto con il sintomo riportato dal paziente al suo primo incontro nel nostro studio.
Il secondo processo di indagine che tratteremo sarà l'esame obiettivo in tutte le sue quattro
fasi: ispezione, palpazione, percussione e auscultazione.
Attraverso una più completa ed esaustiva scelta di manovre descritte e illustrate, ci
impegneremo a rivelare e verificare la presenza di una deviazione dalla condizione di normalità
fisiologica.
Approfondiremo inoltre la clinica ortopedica, neurologica, cardiovascolare, respiratoria,
gastro-intestinale e genito-urinaria. Sempre consci di non poterci mai sostituire alle figure
professionali specializzate per tali apparati, il fine di questo lavoro permane unicamente quello
di non manipolare o creare eventuali danni a ciò che non è di nostra competenza. Il lavoro
avrà fine nel momento in cui potremo sentirci “liberi” di intraprendere la nostra professione da
osteopati, riducendo al minimo il rischio di incontrare una patologia al di sotto delle nostre mani.
In un capitolo finale spiegheremo l’importanza del non sottovalutare la comunicazione.
La modalità con la quale sapremo condurre verbalmente ed emotivamente questo lavoro,
dall’anamnesi fino alla manipolazione finale, è un'abilità che dal nostro punto di vista diventa
imprescindibile per una buona riuscita nelle situazioni d'aiuto che proponiamo anche attraverso
sedute osteopatiche.
Lavoro:
Stato civile:
Sport / Hobbies:
Osteopata:
l |
Ha irradiazione?
esto dolore èè lo localizzato In un unico
unj PUN,
. a a comprendere se q QU
aiut , chiedo
Questa domanda
| paz ien te ind ica un dolore nel tratto cervicale
presenta un suo percorso. Es. sel in reg ion e craniale, Oppure verso
®
so l'al to qui ndi
remo se presenta un decorso ver continueremo chiedendo;
o ent ram bi. Qua lor a la risp!posta fosse affermativa,
superiore o.
aghi, debolezza, formicoli
tipo di irradiazione: sensazione di
o:
IRLSe compromissione del passaggi
Questi sintomi indicano una possibil
neurologico, es. in seguito ad un ernia discale con com
pressione radicolare;
-
d opera di muscoli o altre strutture.
- vascolare, es. per compressione arteriosa a
l Si
Gli stessi sintomi potrebbero essere provocati da:
di debolezza con
patologia sistemica, quando l’irradiazione è bilaterale in presenza
cause mediche quali sclerosi multipla, malattia reumatologica, artrosi o diabete;
assunzione di differenti farmaci appartenenti a diverse categorie come anestetici, an.
tiepilettici, antibiotici e sedativi.
— SE È FORTE E ACUTO
Questo è tipo di dolore è in genere riferito per compressione delle terminazioni nervose. l
dolore causato da un'alterazione temporanea della trasmissione del tessuto neurologico.
La caratteristica di questo dolore è che, una volta terminata la compressione
che grava sul
nervo, la sintomatologia verrà a cessare. È in genere riferito
per disfunzioni discali come
Questo sintomo può essere causato anche da disfunzioni o infiammazioni viscerali. Que-
sta sensazione, se associata alla colonna vertebrale e in presenza di irradiazione, può essere
riconducibile ad un'ernia discale con interessamento della radice nervosa. In “uso caso l’ir-
radiazione seguirà il percorso della radice compressa. Se il sintomo trafittivo è associato alla
zona addominale nell'ipocondrio di destra può essere causato da calcolosi della colecisti con
irradiazione sul percorso del coledoco, oppure potrebbe verificarsi un'irradiazione per altre vie
sensitive viscerali conseguenti all'ostruzione colecistica. Qualora la zona del sintomo trafittivo
fosse nell’epigastrio, mesogastrio o ipocondrio di sinistra la causa potrebbe essere riconduci-
bile ad ulcere gastriche o duodenali. In casi gravi di ulcere perforate si potrebbe verificare un
dolore riferito tra xifoide ed ombelico nell’area di proiezione del piloro. Nella zona addomina-
le qualora fosse presente oltre al dolore trafittivo un segno clinico quale sangue occulto nelle
feci, la causa potrebbe essere riconducibile nuovamente ad ulcera perforata o rappresentare
disfunzioni pancreatiche. Qualora la zona fosse posteriore appartenente alla regione lombare
con una irradiazione sul percorso degli ureteri, la sensazione di dolore trafittivo potrebbe es-
sere causata da una patologia renale.
- SE È RIGIDO
Le cause più comuni di questo carattere del dolore sono da ricercarsi in ambito muscolo-
- SE È PULSANTE
Questa caratteristica indica generalmente una disfunzione di natura vascolare; se questo
toracica profonda (si-
disturbo pulsante è presente in zona lombare, addominale, dorsale,
forte e acuto potrebbe essere
mile ad una lombalgia o dorsalgia) associato ad un carattere
o toracica.
causato da un aneurisma dell'aorta addominale
cervicale associato ad uno o più sintomi
Se questo disturbo pulsante è presente in zona po-
rigidità nucale, nausea e vomito,
quali: cefalee, disturbi visivi, debolezza, parestesie,
vertebrale, dell'arteria carotidea o da un
trebbe essere causato da disfunzioni dell'arteria
aneurisma cerebrale. essere
in zona superficiale potrebbe
Il dolore pulsante, ma con intensità meno rilevante avvertita in zona
attribuibile alla presenza divene varicose. Questa caratteristica pulsante
riferirsi a tromboflebite o flebotrombosi.
profonda soprattutto agli arti inferiori, potrebbe con
essere riferita nella claudicatio intermittens
La caratteristica del dolore pulsante può l
per brevi tratti di deambulazione.
conseguente camminata invalidante anche anch esso
del tessuto vascolare, può presentare
Il dolore pulsante, provocato da lesione può seguire
irradiato con ulteriore sintomo di parestesia. Questa irradiazione
un percorso
il decorso delle vie vascolari.
-— SEÈ URENTE
x sadica
Il dolore urente o bruciante indica È o st ato infiammatorio, dove saranno pre.
in Re re: striundio lesa.
senti i segni e sintomi di rubor, tumor, calor, do capsulafi faccetiatia articolo
Questo carattere può interessare strutture legamentose, cap 'è sa . ari
e in ultimo, anche se meno frequentemente, può RETE la RE ria Se il
dolore urente è riferito in zona epigastrica ° eeeieno e, sa sali adibze coslore RI
gastroesofageo e si manifesta per la maggior parte del ° vo spia, Sovanogniti d
giornata, inoltre può accompagnare la condizione dell
VecAre ia . ni chetia e alla
condizione di dolore trafittivo.
Con ulcera peptica si indicano disfunzioni che in eressano
la zona gastrica, duodenale o la parte terminale dell'esofago.
— SE È EROSIVO E PROFONDO i
Il paziente riferisce questo carattere, descrivendo la sensazione come se una
parte del pro-
prio corpo venisse “scavata” o “rosicchiata”. Il dolore erosivo se riferito di nola,
nella zona
addominale dopo alcune ore che il paziente si è coricato, potre
bbe indicare un ulcera ad-
dominale dell'intestino. Lo stesso sintomo se riferito alla regione verte
brale e il dolore non
si risolvesse con antidolorifici o farmaci specifici, potrebbe
indicare una possibile neoplasia.
- SE È CRAMPIFORME
Il dolore crampiforme potrebbe essere provocat
o dallo stiramento o distensione del peri-
toneo e del mesentere. Questo dolore cara
tterizza la sindrome del colon irritabile
sente nelle situazioni di costipazione o è pre-
e, se manifestato in maniera più inte
sintomo di appe ndicite, diverticolite o mal attie inf nsa, può essere
iammatorie croniche dell'int
estino.
- SEÈ GONFIO
Dobbiamo chiedere al paziente quando si è presentato il dolore per la prima volta e se crede
o riconosce vi sia stata una causa scatenante. Indagheremo l'origine dell'evento scatenan-
te come ad esempio un trauma da sforzo o da stress, includendo: cadute, colpi, incidenti,
fattori psicosociali, ambientali e alimentari. Se il paziente non riesce a collegare il motivo
del consulto ad un evento scatenante, possiamo ipotizzare una causa di natura insidiosa,
evolutasi nel tempo e cronicizzata. In tal caso occorre indagare come si è sviluppato il dolore
nel tempo ovvero se è peggiorato o migliorato.
Dobbiamo chiedere al paziente quando si presenta il sintomo nell'arco della giornata, ri-
portando su un grafico la situazione giornaliera dell'andamento della comparsa del dolore
con le seguenti interpretazioni: se il sintomo compare alla mattina forte e intenso, può
essere causato da disfunzioni discali, muscolari, vascolari; se il sintomo compare sempre la
mattina e permane per più ore potrebbe rappresentare una malattia reumatologica. Se il
sintomo si presenta con il movimento, potrebbe rappresentare una sofferenza faccettaria,
capsulare, legamentosa o muscolare. Se il sintomo si presenta soprattutto la sera, dopo
una giornata in movimento, potrebbe dipendere da una disfunzione del disco interverte-
brale.
Irradiazioni: |
|
Carattere del dolore: î
ci
Quando è comparso: Ha Sera
Tahalln 2
aggravanti o lenitivi:
portando pesi;
rimanendo in piedi a lungo;
con movimenti di inclinazione;
quando si lava i denti;
le scarpe;
quando indossa i calzini o si allaccia
o starnutisce 0 tossisce;
quando in bagno ponza oppure quand
dalla sedia;
quando esce dall'auto oppure si alza
trovare posizione confortevole;
se quando è a letto non riesce a
arsi sempre da un lato (decubito late.
se quando è a letto diminuisce o deve posizion
rale);
zona del sintomo.
con il caldo o il freddo diretti sulla
RAZIONALE:
situazioni che aggravano la sintomatolo-
portare pesi o rimanere a lun go in piedi sono
ver ticale tra i corpi vertebrali e i dischi;
gia discale, aumentando la pressione sindrome
se il sintomo si aggrava in inclinazione, può significare una
nei movimenti
faccettaria o una disfunzione muscolare come
ad esempio uno stiramen to. In questo
le faccette artico lari delle rispettive vert
ebre sono indotte a
movimento di inclinazione
medesimo sintomo legato °
un avvicinamento e se infiammate producono dolore. Il
l o stirato;
movimento di inclinazione potrebbe essere prodotto da un musco riv-
nda inere nte all’aggr avam ento del dolor e duran te i I lavarsi i denti,
con la doma
gradi di flessione della colonno:
sciamo a comprendere se il dolore si attiva nei primi
e si manifesterà come trafittivo 5°
In presenza di prolasso discale o discopatia il dolor
no alla posizione eretto:
nella fase di flessione (nel lavarsi i denti) sia nella fase di ritor
colin!"
e durante l'indossare i flessio
nte all’aggravamento del sedolor
con la domanda inereriusc il dolor e si attiva con una n®
allacciarsi le scarpe, iamo a comprendere
eremo alla presenza di disturb! n
significativa della colonna. Tale situazione la relazion la caratteristico d'esse!
gamentosi, capsu lari o muscolari, in questo caso il dolore avrà
urente e/o rigido; Jass®
sen do o sta rnu ten do pot reb be riv ela re UN pro
se il dolore si aggrava ponzando, tos
discale, ernie addominali o inguinali;
- se il paziente afferma che il dolore si aggrava nei movimenti effettuati per entrare o
uscire dall'auto oppure per alzarsi da una sedia, potrebbe significare che l'estensio-
ne è il movimento meno tollerato. In tutti questi movimenti le faccette articolari delle
vertebre lombari vengono indotte ad uno scivolamento e compressione sul loro piano
fisiologico parasagittale, che se infiammate produrranno un dolore urente. Altri distur-
bi responsabili nel provocare dolore acuto all'estensione sono le instabilità vertebrali
come la spondilolistesi e la spondilolisi;
- seil paziente riferisce che in posizione supina non riesce a trovare sollievo ed è costret-
to a continui movimenti antalgici, potrebbe trattarsi di spondiloartrosi o di un disturbo
infiammatorio legamentoso;
- se il paziente trova sollievo sdraiato quindi a riposo in decubito supino potrebbe trat-
tarsi di un disturbo a carico del disco intervertebrale. Se il paziente trova sollievo in
decubito laterale, possiamo ipotizzare che la disfunzione sia situata al lato opposto a
quello di appoggio: ad esempio, potrebbe riferirsi ad una infiammazione a carico della
spalla o della sacro-iliaca;
- il calore è un fattore alleviante il sintomo per disfunzioni viscerali crampiformi o per
tensioni muscolari come esiti di contrattura. Lo stesso fattore diventa aggravante se
applicato alla regione con conclamata infiammazione o infezione;
- ilghiaccio o il freddo sono frequentemente un fattore alleviante per i sintomi prodotti
dalle infiammazioni e per i traumi acuti. Lo stesso fattore diventa aggravante se appli-
cato alle regioni con contratture muscolari.
FATTORI FATTORI
AGGRAVANTI LENITIVI
Tabella 3
Tutti questi fattori sono da considerarsi a scopo esemplificativo. Questo schema serve
da modello, non solo per le strutture vertebrali prese da noi in esame, ma è anche
riproducibile a tutte le articolazioni del corpo. La conoscenza della fisiologia ci permetterà
di formulare nuove domande più comprensibili per il paziente, riferendoci a gesti quotidiani
che possono evocare il dolore riferito in anamnesi come motivo del consulto.
da effettuare:
7. Settima domanda
2?
ss at o lo st esso SIN; tomo:
pa
ÈÈ già comparso in
sia un pr oblema recidivante, se sa Si
; me si sia n dÎà |
Con questa domanda dobbiamo pi si nella prima comparsa e co
to,
presentato nella stessa Zona, quer lio la natura del sintomo, ad es Sol
@ compren dere meg
mandando se è già stato
e .
Queste domande ci aiuteranno
i iu eguire mo do
Proseg
0 recidivante. Tot.
classificarlo come sporadico. i a
li risultati.
tato in passato, da quale figura professionale tinti
e:
8. Ottava domanda da effettuar
o consultato qualche medico?
Ha effettuato indagini strumentali
. i È
FARMACI:
Tabella 4
IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE
1. Se il paziente ha contemporaneament
— dolore con sensazione di stretta al petto; al
È
- sofferenza al braccio sinistro talvolta
i
esteest:s
sensazione di una morsa sull’emi
i ac
-f cia sins ira.
ist o ui I
IL SISTEMA RESPIRATORIO
IL SISTEMA GASTRO-INTESTINALE
IL SISTEMA GENITO-URINARIO
1. Se il paziente ha notato una modifica del suo abituale flusso, dell’odore © del
colore delle urine. '
Qualora fossero positivi uno
più ‘D; o piùiù didi questi È fattori con i m amnes
ica
fica ©0 c0N
domande più specifiche: finueremo la fase an
se a causa dello stimolo
i si i alza spesso la notte per andare ad urinare, quante volte, 58 ° È
ha avu i "nzion©
Il minzione
presente sangue nelle urine e se di I p perdi
to episodi rdita del controllo de a
(uomo) se ha mai ; avuto »infezioni all
-
7
sehaavuto calcoli renali, se ha dolor
prostata è tetti da
vIsohita].se ha mai avoto cat
. - e nella regione i i o alla dodie
sima costola e se è presente sangue nelle via
pei ne
i o
ver La risposta positiva‘a adae una © più domande richieder linico ot!"
erso un esame obbiettivo riportato al a » un approfondimento € nder®
s . capit
la presenza di eventuali controindicazioni. olo 11 che aiut
IL SISTEMA GINECOLOGICO
1. Se la paziente ha mai avuto gravidanze, quante ne ha avute e con che tipo di parti.
Il parto rappresenta un evento fisiologico naturale che potrebbe in alcuni casi presentare
per la donna conseguenze traumatiche legate ai cambiamenti avvenuti durante la gestazio-
ne e il travaglio. Occorre quindi correlare in modo cronologico il motivo del consulto con il
parto avvenuto, considerando l'eventuale relazione tra essi.
Una donna in menopausa è in uno stato che può provocare una serie di mutamenti che
riguardano aspetti trofici, metabolici, sessuali e psicologici con una serie di manifestazioni
emotive che variano a seconda della persona. Occorre utilizzare una certa precauzione nel
linguaggio quando si affrontano questi argomenti. Il rischio è quello di alterare lo stato d'u-
more della nostra paziente, che riceverà domande precise e utili per noi quanto spiacevoli per
lei in questa fase della vita.
NEUROLOGICO ql
IL SISTEMA
ap pa ra ti è ne cessario effedettl uare
n cono
di an am ne si degli tr a mo ti vo Ult o &
co mp le ta re la nostra parte en zi ar e una relazion e
Per no aiutare ad
ev id
i
domande che ci
possa
p o s s i a m o indagarli ch
rale
sistema neurolog
ico centrale.
bi de l si st em 0 nervoso cent ‘eden.
zioni © di st ur
Eventuali disfun ve rtigini, emicrani ’
e, cef alee
o Perdita
iche , ic tu s,
e is ch e m a ll a se ns ib il it à
do:
subito pato
log i d ella forz e de
se il paziente ha o vi si vo , alterazione
urbi del camp clinico att
di equilibrio, dist profondimento
ederà un ap
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ra.
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7 }
|
La risposta
it
obietti vo ripo
rtato al cap!
verso un esame cazi oni.
en za di ev en tu a li controindi
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p a r t e n o n d a l la lingua
ne
“La comunicazio e a s c o ltano”
le or e c c h i e c h
che parla ma dal
rati
Anamnesi degli appa
-URINARI O E
SISTEMA GENITO
SISTEMA RESPIRATORIO: SISTEMA GINECOLOGICO
:
SISTEMA CARDIOVASCOLARE:
: SISTEMA NEUROLOGICO:
SISTEMA GASTRO-INTESTINALE
gobel!
Stato di PESO:
salute generale: * Costante
e Aumento
e Diminuzione
Tabella 6
In questo capitolo effettueremo un'indagine cronologica e ordinata dei disturbi avvenuti prima
o contemporaneamente al motivo del consulto.
Per indagare gli eventi remoti chiederemo:
i
1. SEIL PAZIENTE HA SUBITO INTERVENTI CHIRURGICI
o ricoveri
Dobbiamo conoscere se il paziente ha subito interventi di qualsiasi tipo, degenze
utile per rile-
ospedalieri, indicando quando sono avvenuti e con quali esiti. La domanda è
vare la presenza di protesi e cicatrici. La presenza di protesi rappresentano una controindica-
colazione coinvolta.
zione relativa al trattamento osteopatico strutturale diretto all’arti
remota
Anamnesi
INTERVENTI:
MALATTIE:
:
INCIDENTI E TRAUMI
ALA iii
ESAMI DIAGNOSTICI:
Tabella 7
Anamnesi familiare
Tobello
. Tessuto muscolo-scheletrico
MUSCOLARE
- Sospetteremo una situazione con principale responsabilità muscolare nel caso in cui ri-
scontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con carattere rigido e/o urente e acu-
to, mai irradiato.
- La frequenza del suo insorgere è legata al movimento, la contrazione e l'allungamento
del muscolo in probabile lesione con il movimento stesso evocheranno il sintomo indipen-
dentemente dal momento della giornata.
- fattori che aggravano la sintomatologia sono: al contatto con il caldo il sintomo si aggrava
sia si tratti di strappo, stiramento o infiammazione. Il caldo infatti stimola la vasodilatazione e
aumenta la perfusione dei tessuti, favorendo così la formazione dell'ematoma e il progredire
dell'infiammazione. La contrazione muscolare o l'allungamento del muscolo sia attivamente
che passivamente in presenza di lesione favoriscono l'aggravamento del sintomo.
- fattori che alleviano la sintomatologia sono: al contatto con il freddo il sintomo si allevia
sia si tratti di strappo, stiramento o infiammazione. Il dolore provocato da trauma o da uno
strappo muscolare spesso viene ridotto dall’applicazione di impacchi freddi, provocando una
vasocostrizione riducendo l'apporto di ossigeno ai tessuti. Anche il riposo può alleviare la
sintomatologia, così come determinati farmaci antinfiammatori. Il caldo può alleviare la sin-
tomatologia muscolare qualora ci trovassimo in presenza di uno spasmo muscolare.
17
BRALI
E
STRUTTUR CAPSUL AR I O FACCET TA RI E VEST , responsabilità nelle strutture ca
tuazione CO Psularj
-— Sospetteremo una si a nel p aziente un sin tomo 8/
vertebrali nel caso in cui riscontreremo
faccettarie ,
Ore
adiato. .
con carattere urente non irr
ue nz a del su suo in so rg er e è le ga ta al mo vimento e non all'eventuale De ento
- La freq del
. n ; sq 3
della giornata. flesso estensione e:
i ch vano la sintomatologia sono: ! movimentialladi fisiologia dell’articol,
rispetto az; ‘ovi.
|menti Sina
deri di iincli i ;ne e! : mM movimenti di rotazione,
nazio One
DISCO INTERVERTEBRALE
Sospetteremo una situazione con principale responsabilità del disco intervertebrale, nel
caso in cui riscontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con carattere forte e acuto.
- La frequenza del suo insorgere è legata all’idratazione del disco intervertebrale stes-
so, ed è legato al carico che deve sopportare. Nelle prime ore della giornata è possi:
He a Pia eg si dimostri più lieve, mentre l'aumentare del tempo in o)
a struttura è s o oposta a stress, nello specifico
s£: al peso, provocherà i un aumento de
dolore verso le ultime ore del giorno.
| fattori che aggravano
99 la a sintomatologia
si è sono legati È al movimento Èin direzione
den del la
deformazione discale. Essendo noto che il prolasso o la lesione discale che provoco
maggiore sintomatologia dolorosa nel tra
tto lombare, è generalmente situata P oste:
riormente, i movimenti di flessione
in tale zona provocano
Altri fattori che aggravano la sint un aumento del sintom® i
omat ologia sono: lunghi periodi trascorsi in più
i o sul tronco, attività lavorativa che impon9
- fattori che alleviano la sintom
Galendaladi uria eni o Suioila sono:
ta, l'assenza di carico sul disco iIntent ent”
la sua sintomatologia semplicemente a arruttura lesionata, inoltre il paziente mig
Poso o in decubito supino.
PROLASSO DISCALE
_ Sospetteremo una situazione con principale responsabilità del disco inter-vertebrale
prolassato, nel caso in cui riscontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con ca-
rattere forte, acuto, spesso trafittivo, irradiato.
Ha in genere sintomi simili alla discopatia ma la componente che contraddistingue
questa lesione è l’irradiazione. Le possibili zone o territori che vengono colpiti dal dolo-
re anche distanti dalla lesione discale, hanno sintomatologie con probabile alterazione
della sensibilità tattile, termica e dolorifica, oppure variazione del tono e della forza
muscolare.
La frequenza del suo insorgere è legata al grado della patologia stessa e ad una serie
di fattori non prevedibili teoricamente.
La frequenza non rappresenta un fattore utile per l'indagine differenziale osteopa-
tica.
| fattori che aggravano la sintomatologia sono: in fase acuta della lesione e con
probabile massa erniaria espulsa, il movimento, la stazione eretta con o senza carico,
starnuti, ponzamento e colpi di tosse.
| fattori che alleviano la sintomatologia sono: assunzione di farmaci combinati che
agiscono su tutte le strutture influenzate e poste in disfunzione dal prolasso discale.
Ulteriori fattori che alleviano la sintomatologia sono talune posizioni antalgiche che
favoriscono la decompressione del prolasso discale.
ARTROSI 23
pri nci pal e responsabilità artrosica
Sospetteremo una situaz ‘one con Micgjo
ntrer emo nel pazie nte un sin tomo o un dolore con carattere di rigidità So volt y
risco
teme nte ne lle man i, art icolazioni interfalangee
acuto. Si rileverà prevalen IStali. gl.n:
e ver teb ral e.
nocchia, anche e rachid
è leg ata con maggiore incidenza alla Mattina
La frequenza del suo insorgere ione è dovuta alla minore vena ri.
acutizzarsi dopo ripo so prolungato. Que.sta situaz = olor
della cn Qriz.
tom o
.
ric evo no
.
in tali
.
mom ent i
sto sin
zazione che le parti affette da que
. 5
Nata
la sintoma tolog ia sono gene ralm ente il movimento a}; Ivo,
| fattori che aggravano
| fattori che alleviano la sintomato
logia sono il caldo e il movimento passivo
LEGAMENTI legamentoso; n
cipal e responsabilità del sistema
Sospetteremo una situazione con prin e urente
remo ne | paziente un sintomo con caratter
tre
generale, nel caso in cui riscon
,
FRATTURA OSSEA
nel caso in cui
Sospalteremo Una situazione icon principale responsabilità dell'osso,
riscontreremo nel paziente un sintomo o un dolore con carattere acuto, dolorabilità
localizzata, perdita della funzionalità dell'arto e diminuzione della mobilità del di-
stretto interessato.
Fratture di vertebre cervicali, del processo spinoso, omero, scapola, clavicola, radio
e ulna possono evocare dolore acuto localizzato in corrispondenza della lesione che si
irradierà a tutto il braccio, ovviamente aggravandosi con i movimenti.
Altri segni e sintomi associati sono deformità, se le ossa non sono allineate, edema,
compressione alla circolazione distale, parestesie e diminuzione della sensibilità distal-
mente alla sede della lesione.
Le fratture delle piccole ossa del polso e del tarso, possono manifestarsi con dolore
e gonfiore anche parecchi giorni dopo il trauma.
Nelle fratture vertebrali dorsali da compressione il dolore inizialmente può non es-
sere presente fino ad alcuni giorni dall'avvenuta frattura. Le fratture vertebrali dorsali
possono verificarsi anche con il portare pesi o solamente nello stare in posizione eretta,
provocando forte dolore acuto locale, gonfiore, parestesie e diminuzione della sensibi-
lità distalmente alla sede della lesione.
Una frattura o una lesione ossea può provocare danni neurovascolari causando: di-
minuzione o assenza dei polsi arteriosi, cianosi a chiazze, oltre alle già citate parestesie
e diminuzione della sensibilità, il tutto distalmente alla sede di lesione o frattura.
Ogni sospetto di disfunzione ossea necessita una valutazione clinica specifica de-
scritta nel cap. 6 / pag. 39.
Tessuto neurologico
- Sospetteremo una situazione con principale responsabilità neurologica nel caso in cui
riscontreremo nel paziente un dolore con carattere acuto, trafittivo, urente, irradiato o
con sintomi come astenia generale, mancanza di coordinazione, vertigini, emicranie,
parestesie, debolezze unilaterali o bilaterali.
Ogni sospetto di disfunzione del tessuto neurologico necessita una valutazione clinica
specifica descritta nel cap. 7 / pag. 47.
zi al e de ] te ss ut o cardiovascolare
3.3 Indagine differen
o consequenziale alle domande poste in fase ANAMNEStITA
Riporteremo il ragionament 7° 5C0N
o cardiovascolare.
ipo.tesi a carico dell’apparat
Tessuto cardiovascolare
|
pri nci pal e responsabilità cardiovascolare NEI cate. s
ion e con sante 6 i
ore con carattere pul
- Sospetteremo una sit uaz
un sin tom o 0 UN dol trafiy
cui riscontreremo nel pazien te e di aghi.
ta for te e acu to ed eve ntualmente irradiato
tivo, tal vol discrimina.
un import ante punto da e:IDire per pole?
- La frequenza del suo insorgere è 0 venoso. Il sintomo riferito
la mattina 0 du,
re int ere ssa men to art eri oso
re un maggio re
e no riconducibile al tessuto arterioso, Ment
rante attività fisica è probabilment un seg
milme nte venoso.
se riferito la sera sarà più verosi scolare necessita una valutazione
ne del tessu to cardiova
Ogni sospetto di disfunzio
/ pag. 97.
clinica specifica descritta nel cap. 8
rio
3.4 Indagine differenziale del tessuto respirato
ica con
Riporteremo il ragionamento consequenziale alle domande poste in fase anamnest
ipotesi a carico dell'apparato respiratorio.
Tessuto respiratorio
Tessuto gastro-intestinale
Entrambe le controindicazioni non sono sempre palesate, ma sono ben nascoste tra
i sintomi; la complessa anamnesi proposta è giustificata dall'esigenza di far emergere
l'eventuale presenza di ipotesi di serie condizioni del paziente. Le Red flags e le Yellow
flags nella fase anamnestica rimangono ancora confinate nell'ambito delle ipotesi. È
possibile identificarle con il prosieguo della nostra indagine attraverso l'esame obiettivo.
Definire una controindicazione per noi osteopati non significa identificare una patologia.
«ATdi
24 CAPITOLO 3 + INDAGINE
sciiti
tesi di R e d fl ag s /
I po
Yellow flags
o;
et SI
osteopatiche
SRalga
el
ho
SIAT
È
Tabella 9
ANAMNESI RECENTE
i Motivo del consulto
ire zl SILE
_ la ANAMNESI DEGLI|
TO ANAMNESI REMOTA - APPARATI |
| ANAMNESI FAMILIARE —
TRITENE
._ —Esameobiettivo —. ——. —.
De FE LI TGOnfuta le ipotesi. | È
ali Conferma le ipotesi
——7+<_—_—e—o_=———————————————————__»
Bibliografia
* VISIONE ANTERIORE
* VISIONE POSTERIORE
* VISIONE LATERALE
27
— MILITARE
- CIFO-LORDOTICA
- SCHIENA PIATTA
- CONOSCILLAZIONE INDIETRO (SWAYBACK)
Nella valutazione della colonna in stazione eretta nella visione posteriore dovremo presta-
re attenzione sia all’ipercifosità patologica (deformità sul piano sagittale) che alla scoliosi
(deformità sul piano tridimensionale). Queste deformità vertebrali possono essere valuta-
te e misurate clinicamente tramite esame radiografico. Il tracciare attraverso la tecnica di
Cobb-Lippman è pratica esclusiva medica, pertanto dobbiamo astenerci dal “diagnosticare”
eventuali deformità patologiche del rachide.
21
TEST DI COMPRESSIONE
IN FLESSIONE
Procedura: con il paziente seduto
sul lettino, l'operatore inclinerà e
fletterà in avanti di pochi gradi la
sua testa, per poi esercitare una
forte compressione verso il basso
appoggiando le mani sul suo
capo.
La seguente manovra potrà
provocare un dolore locale con o
senza irradiazione. In entrambe
le situazioni si sospetterà un'alte-
razione del disco intervertebrale,
ma sarà solo nel primo caso che
potrà indicare una pressione sul-
la radice nervosa.
TEST IN DISTRAZIONE
MSA"
ngn
A
e
5a
flo
‘
La seguent
g e manovra, se provocherà un aumenta del dolore tra i 70° e i 90° circa di flessione
dell'anca, rivelerà una maggiore responsabilità del sintomo a carico dell’art
icolazione coxo-
femorale.
Riportiamo di seguito alcuni utili test da effettuare per completare una buona clinica
ortopedica e per evidenziare la presenza di eventuali controindicazioni.
Rachide
slump test: si utilizza questo test per verificare la presenza di una compressione delle radici
nervose lombari e una perturbazione del nervo sciatico. Qualora il test fosse positivo sarà
necessario proseguire la nostra indagine con i test neurologici (vedi cap. 7 / pag. 62).
Low midline sill sign: si utilizza questo test palpatorio per investigare l'instabilità vertebrale
{spondilolistesi, spondilolisi). Qualora fosse positivo questo segno e fosse correlato in anam-
nesi dai sintomi dell'instabilità vertebrale rappresenterà una controindicazione relativa |> ad
un trattamento osteopatico diretto sulle vertebre affette. Per una migliore valutazione profes-
sionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.
Segno di Wasserman: si utilizzerà questo test per verificare la presenza di una compres-
sione delle radici nervose lombari e una perturbazione del nervo femorale. Qualora il test
fosse positivo sarà necessario proseguire la nostra indagine con i test neurologici (vedi cap.
7 / pag. 62).
Test di Valleix: si utilizza questo test palpatorio per evidenziare l’irritazione del decorso del
nervo sciatico. Qualora il test fosse positivo sarà necessario proseguire la nostra indagine
con i test neurologici (vedi cap. 7 / pag. 62).
Test Flessione in piedi o Test di Adams: si utilizza questo test per verificare la linearità delle
spinose vertebrali e la presenza di deformazione della colonna vertebrale (es. rotoscoliosi) e
la presenza del segno del gibbo. Qualora il test rilevasse evidenti deformazioni della colonna
o della gabbia toracica, tali segni rappresenteranno una controindicazione relativa | ad un
trattamento osteopatico diretto sulle deformazioni. Per una migliore valutazione professionale
il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.
Spalla
Polso
Anca
"83 , . è
Test di Patrick (Faber): si utilizza questo test per verificare l'integr -fe
morale. = È a
Test di Thomas: si utilizza questo test per verificare l'integrità capsulo-legamentyy,
dell'articolazione coxo-femorale. a ri N
Test di Trendelenburtg: si utilizza questo test per Saro integrità muscolo-le
gAMen.
tosa dell’articolazione coxo-femorale. Qualora questi test PAZ IE © associati a sin.
tomi anamnestici riferiti all’art icolazi one coxo-f emoral e rappre s | REL Controindi.
cazione relativa |} ad un trattamento osteopatico diretto su dor — ICO a Per una
migliore valutazione professionale il pazien te dovrà essere inviato ad un medico Specialista,
Ginocchio
Segno del cassetto anteriore: si utilizza questo test per verificare l'integrità del legamento
crociato anteriore,
Test di Lachman: si utilizza questo test per verificare l'integrità del legamento crociato ante.
riore,
Segno del cassetto posteriore: si utilizza questo test per verificare l'integrità del legamen-
to crociato posteriore.
Test di Apley in compressione: si utilizza questo test per verificare l'integrità meniscale.
Test di McMurray: si utilizza questo test per verificare l'integrità meniscale.
Test del raspo rotuleo (grinding test rotuleo): si utilizza questo test per verificare l’inte-
grità dell’articolazione femoro rotulea.
Stress test in abduzione valgo: si utilizza questo test per verificare l'integrità del legamen-
to collaterale mediale.
Test dell’apprensione rotuleo: si utilizza questo test per verificare l'integrità della stabilità
rotulea.
Qualora uno o più di questi test fossero positivi e associati a sintomi anamnestici riferiti
all’articolazione del ginocchio rappresenteranno una controindicazione relativa | » ad un
trattamento osteopatico locale.
Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.
Caviglia
Fratture ossee
Per determinare una maggiore responsabilità di una perturbazione dell'osso, dopo aver
effettuato l'indagine differenziale muscolo-scheletri
ca descritta nel capitolo 3.1 frattura ossea,
si effettuerà il seguente esame obiettivo e il test clinico del diapason. l'esame
obiettivo e
l'anamnesi potranno rilevare la presenza di un cre pitio.
Il crepitio è una vibrazione palpabile
o un suono udibile di scricchiolio, generato quand o un osso sfrega
di con un altro. In presenza
crepitio occorrerà astenersi da qualsiasi manovra, il procedere
ossa eventualmente fratturate, in qualsiasi distre
con uno sfregamento delle
tto, potrebbe convertire una frattura chiusa in
una frattura aperta, con tutte le serie conseguenze
possibili.
La presenza di questo segno clinico insieme ad un'accurat
a indagine differenziale condotta
nel capitolo 3.1 frattura ossea, rappresent
erà una controindicazione assoluta la
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviat ad un
o ad un medico specialista.
Qualora si sospettasse nella nostra indagine anamnestica la presenza di una frattura da
stress procederemo con il test del diapason.
vr
pago»Ad]
Procedura: l'operatore, in un primo momento, porrà il
diapason 128 Hz attivato prossimalmente o distalmente
dig
al sito ove si presume una frattura da stress. Mentre
ere
L-ue3
il diapason sarà appoggiato l'operatore effettuerà
TRE
contemporaneamente un’auscultazione, ponendo uno
stetoscopio nelle immediate vicinanze del sito esaminato,
ascoltando il suono prodotto dalla vibrazione. In un
secondo momento l'operatore porrà il diapason attivato
nel sito controlaterale non disfunzionale e appoggerà il
fonendoscopio nelle immediate vicinanze, ascoltando e
comparando il suono prodotto dalle vibrazioni con il lato
della presunta frattura da stress. Il test risulterà positivo
qualora il suono percepito prodotto dalla vibrazione sia
differente tra i due siti oppure sia assente solo dal lato ove
sia sospettata la presunta frattura da stress.
Qualora questo test fosse positivo rappresenterà
una controindicazione assoluta |P ad un trattamento
osteopatico locale. Il paziente dovrà essere inviato ad un
MD
Medico specialista.
ATRIA na ave,
tagtrZno xl
Potrà essere utile avvalersi del test del diapason qualora si SR ettasse una fr
ed il paziente non abbia ancora effettuato indagini na i. Questo Mez
attura
con frequenza a 128 Hz, potrà DEE zo gj i © stre,
piaono indicazioni solo p er fratture
occulte
gn p.e. delo Escafoide o stiloide del radio.
da Stress o fregia
che, nonosta nte siano state condotte i
ricerche in merito olla di Ure
ad oggi sia uno strumento usato in ambito sportivo nell'individuazione
di fratture odia
non esistono evidenze certe che ne confermino la validità. La validità del
tey del dice,
risulterà molto efficace se usata in abbinamento allo stetoscopio che permett erà di oso
un suono differente tra il lato considerato sano rispetto al lato f rattu
rato. Vara
SCHEDA DI VALUTAZIONE
Farmaci: antinfiammatori
re
41
Sistema respiratorio: “ “
Sistema gastro-intestinale:
.
. .
Ra Je
t/
Sistema genito-urinario e
.
. .
ginecologico:
. . . “” “”
Sistema neurologico:
“ “
* Costante V * Aumento
Interventi: intervento a
34 anni L.C.A. DX
Malattie: XXX
0a ANAMNESI FAMILIARE i
XXX
Si
42
1 INSTABILITÀ VERTEBRALE
2 DISFUNZIONE MENISCALE E/O LEGAMENTOSA GINOCCHIO DX
INDAGINE OSTEOPATICA
43
SCHEDA DI VALUTAZIO
Hbru x
e NE
SA
EILDI am
ina
, n
Irradiazioni: nessuna
Sistema respiratorio:
“ “
Sistema gastro-intestinale: “ “
Sistema neurologico: “” “
ANAMNESI REMOTA
it rt I I I O I DOT REI RRIGEANAI
Malattie: XXX
ANAMNESI FAMILIARE
MTTTIIILINIAAIA NARA AA AVRA ANA ee neeee eee i ili i iis ene ee senazezionezeozeosazez zenaezesaeesezaazzezezzaaezeeanianezazazioneesizaa eee za sini n ani anea tana n ana
MEteziizzaeeaeonao serie re rIzaneneanereseesessee niseonio»esssescos serio tie nana ranianesezzanenenizienen iena vessie
45
ESAME OBIETTIVO
messisezezionenioneaazenenenaizeezazenzeneesezeneonesensenen
nesazezesissoszi LL120000000000,,
Test attivi
Test passivi
46
47
Due segni e sintomi che meritano un approfondimento in questa fase di indagine clinica sono
i miocloni e le fascicolazioni.
MIOCLONI
Le mioclonie sono contrazioni rapide, improvvise ed involontarie che riguardano muscoli isolati
o fasci di fibre muscolari. Possono essere causate e provocate da diverse condizioni mediche
quali patologie neurologiche e possono frequentemente annunciare crisi epilettiche. Qualora il
nostro paziente presenti in fase di anamnesi o di ispezione la condizione di contrazioni improv-
vise simili a delle scosse di un singolo muscolo o di un gruppo di muscoli, sarà da considerare
una controindicazione assoluta |® al trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad
un medico specialista.
FASCICOLAZIONI
Esame obiettivo:
LA LOCALIZZAZIONE, per capire come il sintomo riferito si distribuisce nel corpo, lungo le
radici nervose oppure con una distribuzione generale;
- CARATTERE E GRAVITA DEL DOLORE, per capire i sintomi di lieve perdita di sensibilità, dolen-
zia, e per comprendere il carattere del dolore trafittivo e in alcuni casi urente, la sensazione
da lieve a (in casi gravi) totale perdita della sensibilità e la sensazione di ipostenia muscolare.
Con l'ispezione occorre osservare l'eventuale presenza di aree brunastre pigmentate e/o
regioni pelose soprattutto sul rachide, in corrispondenza del territorio neurologico da lui con-
trollato e ipertrofia muscolare nei tessuti molli.
Questi segni possono indicare un difetto osseo come la spina bifida o una distrofia simpa-
tica riflessa.
Con la palpazione si può valutare la dolorabilità.
Peri test ortopedici che riguardano l’articolarità si ripropone la lettura del capitolo 5 dove
sono ampiamente descritti.
Dopo aver raccolto i dati dall’anamnesi e valutato le caratteristiche cliniche rilevate dall’i-
spezione, palpazione e test specifici ortopedici, qualora sia presente un'ipotesi di controin-
dicazione assoluta al sistema neurologico periferico si procederà indagando tre parametri
fondamentali.
compongono :
il plesso cervicale, i secondi quattro con la pa
rtecipazion e del pri Cervi
toracico compongono il plesso brachiale. Mo
Cale,
Neg
partecipazione di C3 n ° ericC
la zona sovrasternale, cla vicolare testeremo come territorio dermatom
e acromiale
E 3. ee co”?
c3,4 [N c8."'
cs,6 VT!
MEN cs
una
Ogni radice nervosa controlla
ssedendo
distribuzione sensoriale po
oriale sul
una rappresentazione territ
corpo (dermatomero). Esiste una di-
screta sovrapposizione segmentaria;
pertanto una singola lesione monola-
o
terale può colpire più di un territori
metamerico.
Per i segni sensoriali alterati inda-
gheremo la sensibilità tattile fine e
dolorifica delle rispettive aree con un
tocco leggero attraverso un pennelli-
no ed un tocco pungente tramite uno
spillo neurologico.
RIFLESSI OSTEO-TENDINEI
RIFLESSO BICIPITALE,
PER LA RADICI DI C5
Procedura: l'operatore, percuotendo
con il martelletto da riflessi il proprio
pollice posto sul tendine distale del
bicipite omerale, dovrà osservare la
contrazione del muscolo. Valutare la
risposta della contrazione comparan-
dola con l'arto controlaterale.
FOTO A
RIFLESSO TRICIPITALE,
PER LA RADICE DI C7
FOTO €
DI C7
TEST DELLA FORZA PER LA RADICE
Testeremo i muscoli estensori delle cita;
e dell’indi-
(estensore comune delle dita, estensor
ce, estensore del mignolo).
lettino
Procedura: con il paziente seduto sul
-
l'operatore lo inviterà ad estendere l’articola
ngi
zione metacarpofalangea flettendo le fala
o
intermedie e distali. L'operatore, stabilizzand
il polso del paziente con una mano, con l’altra
appoggiata sul margine posteriore delle artico-
lazioni metacarpofalangee, eserciterà una forza
per flettere l'articolazione invitando il paziente
ad effettuare una forza controresistente. Valuta-
re il grado di forza espresso dal paziente e con-
frontarlo con l'arto controlaterale.
Descriveremo i dermatomeri
delle singole radici:
, Per valutare l'integrità globale del muscolo retto dell l'addome, con il paziente in posizione
i nferiori a ginocchia estese. L'operatore,
vpina l'operatore lo inviterà a sollevare entrambi gli arti tà del pube, effettuerà delle traslazioni
Ponendo le dita a pinza sull’inserzione distale in prossim!
el fasci, in; senso latero-laterale per ini dividuare la presenza
di lassità o diastasi della
% fascio muscolare
'Nea alba.
de compere
sg
re sempre con il la : csacsHi
e lombari
7.5 Test delle radici nervos
lombari test eremo: —
Per indagare l'integrità delle radici nervo se
segn i senso riali altera ti, la sensi bil ità tat tile fine e dolorifica delle rispettive e
- peri
lino ed un tocco pungente tramite uno spillo
con un tocco leggero attraverso un pen nel
neurologico;
eo-tendineo;
— peri segni di riflesso evocabile, ilr iflesso ost
- peri segni motori di differenza di tono, forz e dob
a olezza muscolare, adoperando i test
per la forza muscolare.
Mi .5sì
LS,
9 1,92
RE s2,53,54
| test sono da comparare sempre con il lato considerato sano. Qualora si rilevassero segni
sensoriali alterati di sensibilità tattile fine e dolorifica nelle rispettive aree indagate, questi non
rappresenteranno una condizione sufficiente a formulare un'ipotesi di controindicazione relativa
o assoluta ad un trattamento osteopatico. L'indagine proseguirà con i riflessi osteo-tendinei e i
fest della forza muscolare.
RIFLESSI OSTEO-TENDINEI
Triflessi osteotendinei sono evocabili con lo stiramento dei fusi neuromuscolari percuotendo
con il martelletto il tendine di un muscolo o il punto di inserzione del tendine sull'osso.
Per i segni di riflessi evocabili indagheremo il riflesso osteo-tendineo (ROT).
RIFLESSO ROTULEO,
PER LA RADICE DI L4
RIFLESSO ACHILLEO,
PER LE RADICI DI L5 ED S1
rESTRLEDELLA FORZA
RADICI DI L5, S1
fel eremo i muscoli estensori delle
dita
long SBERNGI
procedura: con il paziente supino sul lettino,
l'operatore lo inviterà a dorsiflettere dal
secondo al quinto dito. L'operatore stabilizzerà
il piede del paziente impugnando la caviglia
con una mano mentre con l'altra mano
eserciterà una forza per flettere plantarmente
jutte e quattro le dita, invitandolo ad effettuare
una forza controresistente. Valutare il grado di
forza espresso dal paziente e confrontarlo con
l'arto controlaterale.
— DIABETE;
- DANNO TOSSICO DEI NERVI;
- ALCOLISMO;
— NEURITI DI ORIGINE BATTERICA.
Tutte queste patologie recano una diminuzione della
conduzione nervosa.
Per stabilire il grado di insensibilità alle vibrazioni,
occorre azionare il diapason battendo i due bracci
contro i
polpastrelli del pollice provocando un'oscillazione.
Nei pesi
presenti sui bracci sono rappresentati due triang
oli visibili
su ogni estremità, uno bianco ed uno nero, entra
mbi con
una scala numerica da 2 a 8. AI momento dell'oscil
lazione
per effetto visivo i triangoli si sdoppieranno
intersecandosi.
Il punto di intersezione dei due triangoli sarà
il livello da
comparare con la scala numerica. Dal mome
nto che la
vibrazione diminuisce, i triangoli aumenteranno la loro
intersezione portando il punto di incontro verso l'alto. La
scala quindi mostrerà l'intensità delle vibrazioni. La scala
di intensità può essere letta sia dal trian
golo bianco che da
quello nero, a seconda della quantità
di luce disponibile,
o a seconda di quale scala è di
più facile lettura per
l'operatore. Una volta azionato il diapa
son si dovrà porre
la base di plastica nei punti dove
è presente una modifica
della sensibilità riferita dal paziente.
i fé
ko
di av ve rt ir e le vibrazioni. Possono
care il mome
nto in cui smette Esse,
Il paziente dovrà indi valori:
re considerati norma li i seguenti
o. oa:
-— PAZIENTE <60 ANNI: le raz ion i qu an do sarà visibile sul diapason Un
di percepire vib
smette fisiologicamente
6-8.
triangolo tra la scala
i SI .
un trian
-— PAZIENTE >60 ANNI: le vib raz ion i qu an do sarà visibile sul diapason
di percepire
smette fisiologicamente
golo tra la scala 4-8.
e
i indagine differenzial rig uardo alle ney
si co nf er me ranno le ipotesi! d tore dij
paziente riferirà all'opera
i
Con valori diminuit pos iti vo qu an do il
test sar à
ropatie sensoriali. Il risult
ato del
le sca le fis iol ogi che sop ra riportate. Tale condizione
io ni prima del una
non percepire più le vibraz rel ati va ad un tr attamento osteopatico locale. Per
troindicazione un medico specialista.
rappresenterà una con te dovrà esser e inviato ad
ssionale il pazien
migliore valutazione pro fe
li
7.7 Test dei nervi crania
DE L! NE RV O CR ANICO. N. OLFATTIVO
7.7.1 TEST
raggiun-
sen sit ivo e tra spo rta le percezioni olfattive che
lusiva ment e
l e essenze quali me
nta e
II nervo olfattivo è esc att ivo si tes ta co n del
l’ence fal o. Il nervo olf
gono le fosse nasali al
caffè.
e neurogene:
Principali cause medich
-
INVECCHIAMENTO ANAG
RAFICO;
DI DE ME NZ A PR OG RE SS IVA { ENCE
I
SE ASSOCIATO A SINTOM
-— SINDROME DI JACOBOS
VINA);
FALITE SPONGIFORME BO
SINDROME DI PAGET;
MALATTIE METABOLICHE.
perdita della
—
alterazioni 0
pal i ca us e me di c he non neurogene che provocano
Princi
percezione olfattiva:
- SINUSITE;
_— DEVIAZIONE DEL SETTO NASALE;
- TABAGISMO.
[EST OLFATTIVO
procedura: l'operatore inviterà il paziente a chi
sotto quella aperta chiederà quale determinato
percepirà. L'operatore ripeterà
vamente lo stesso vasi alla narice opposta. Qualora vi sia un sanso dell'alf
ridotto, tale condizione è riconducibile ad una disfunzi otte. mu lea
one del | nervo cranico Questa di-
sfunzione sarà una controindicazione assoluta > ad un trattame
nto osteo tica Il paziente
dovrà essere inviato ad un medico specialista.
e tei
Riporteremo ora la terminologia medica esatta che descrive le disfunzioni olfattive con
lo scopo unico di eseguire delle indagini differenziali capaci di formulare ipotesi di
controindicazioni relative o assolute al trattamento osteopatico.
Con anosmia si definisce l'assenza della sensibilità olfattiva.
Con ipoesmia si definisce la diminuzione della sensibilità olfattiva.
Con iperosmia si definisce un aumento della sensibilità olfattiva; le cause frequenti
sono la menopausa, ipertiroidismo e gravidanza, con conseguenze di nausea, cefalea
ed eventuali crisi asmatiche.
Con parosmia si definisce la percezione della sensibilità olfattiva diversa dalla sostanza
realmente somministrata; si tratta di allucinazioni olfattive, di origine neuropsichiatrica.
Con cacosmia si definisce la percezione della sensibilità olfattiva sempre sgradevole
indipendentemente dall’essenza somministrata. La cacosmia può essere di origine
oggettiva. o soggettiva, la prima si evidenzierà con affezioni rinosinositiche od
odontoiatriche, la seconda considerata più grave con origine di lesioni olfattive, virali,
tossiche, neoplasiche, neuropsichiatriche.
CO
7.7.2. TEST DEL Il NERVO CRANICO. N. OTTI
oli che |’
Il Il nervo cranico è responsabile dell’acuitàdivisiva e del campo visivo. Consapev
er, è di competenza medico oculistic
Snellar
dell’acuità visiva con la lettura della carta Q, Pro.
esaminarne l'integrità.
cederemo con altre indagini cliniche disponibili p
Procedura: l'operatore si porrà davanti al paziente ad una distanza tra i 60/80 cm. l'occhio destro
del paziente dovrà essere coperto così come l'occhio sinistro dell'operatore. L'occhio destro dell'e.
saminatore e l'occhio sinistro del paziente dovranno presentare la stessa altezza e non dovranno
muoversi fissandosi reciprocamente per tutta la durata dell'esame per consenure il confronto del
campo visivo. l'oggetto usato come bersaglio dovrà essere ad una distanza intermedia tra pa.
ziente ed esaminatore rappresentando per la sua migliore individuazione un oggetto rosso. La
scelta del rosso è effettuata perché risulta il colore più sensibile nell'evidenziare deficit campime.
trici. L'operatore muoverà il bersaglio dalla periferia verso il centro con movimenti che indaghino
tutti e quattro i quadranti dell'occhio, il paziente dovrà indicare segnalando all'operatore, quan-
do vedrà comparire il bersaglio nel proprio campo visivo. Si ripeterà l'esame sull'altro occhio.
Essendo un test comparativo, il momento in cui il bersaglio sarà avvistato dal paziente dovrà
coincidere con il momento in cui lo avvisterà l'operatore. Il test risulterà positivo quando nonvi
sarà concordanza con il momento di avvistamento del bersaglio tra operatore e paziente. Per
esempio il paziente rivelerà un ritardo rispetto all'operatore alla percezione del bersaglio. Con
un ritardo o un'assenza dell’avvistamento del bersaglio, con una perdita completa uni o bilate-
rale del campo visivo, con una perdita di metà campo visivo (emianopsia) o un difetto parziale
del campo visivo (scotoma), tali condizioni saranno riconducibili ad una disfunzione del Il nervo
cranico. Tali difetti visivi rappresenteranno una controindicazione assoluta | ad un trattamento
osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.
DISTANZA DI
60-80cm
BERSAGLIO
ROSSO
Occhio Sinistro
è
Pa
Li
{
èÈ
b
È
k
i
Occhio Sinistro
Occhio Sinistro
I nervi cranici III, IV e VI sono tutti associati alla motilità oculare e pupillare, verranno
esaminati insieme per la semplicità che offrono nell'eseguire i rispettivi test.
Procedura: l'operatore, per valutare tutti i movimenti oculari, chiederà al paziente di seguire
con gli occhi il percorso di un oggetto bersaglio (es. una penna bianca o rossa). L'operatore
muoverà il bersaglio disegnando nello spazio una grande H davanti al volto del paziente
in modo da portare il movimento degli occhi nelle diverse posizioni possibili dello sguardo.
l’attenzione sarà rivolta nel far seguire il bersaglio solo con gli occhi evitando l'accomodamento
del capo. In fisiologia il paziente seguirà il movimento dell'oggetto in modo continuo e lineare
senza interruzioni né cambi di traiettoria. Il test sarà positivo quindi indicativo di una possibile
disfunzione di uno o più nervi cranici associati alla motilità oculare quando i movimenti
risulteranno non continui, interrotti o con cambi di traiettorie, oppure quando produrranno
diplopia o comparsa di nistagmo. Qualora si verificassero tali condizioni si potrà ipotizzare una
disfunzione del III, IV e VI nervo cranico. In assenza di altre condizioni cliniche sospette, queste
condizioni rappresenteranno una controindicazione relativa | ad un trattamento osteopatico.
Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.
Il nistagmo e la diplopia qualora associati ad eventi traumatici oppure abbinati ad altri segni
clinici come cefalea, vertigini, labirintiti, nausea, rappresenteranno una controindicazione
assoluta | ad un trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico
specialista.
VAR
ORTI
VINSCRANICO
rappresentano la motilità
Il terzo, il quarto ed il sesto nervo cranico, che egeta tive del siste
dell'ococchio ri
chio, , ricev ono e I lavora no insieme a fibre neuroveg ma parasi Mpatic
23 seca inse
ortosimpatico. Queste fibre rappr
tilità oculare intrin e ha Tico o eq
esenteranno la motili NNo il Solo
di modificare il diametro delle pupille, la curva tura del ‘ cristallino e l'ampiezza della ri
Ae d
palpebrale. Parte del sistema parasimpatico ed ort osimpatico che generano la m otilità oculareim
intrinseca innervano i seguenti 4 muscoli:
- muscolo sfintere dell'iride; |
- muscolo ciliare;
- muscolo dilatatore dell’iride;
— muscoli tarsali di Muller.
|
La motilità oculare intrinseca verrà esaminata eseguendo i rispettivi test.
RIFLESSO FOTOMOTORE
Procedura: l'operatore porrà il paziente in ambi
ente di peno
illuminerà con una lampada diagnostica entrambi gli occhi mbra per alcuni minuti, dopo i quali
separatamente. L'impulso luminoso
RIFLESSO D'ACCOMODAZIONE
Procedura: l'operatore chiederà al pazi
infinito, in un secondo momento chie ente di osse rvare prima un punto molto lontano definito
drà di osserv
una dist anza di 25/30 cm dal viso del are il proprio dito che verrà posizionato 0
riuscirà ad ottenere la definitiva triad paziente. In condizioni di rispettata fisiologia, il paziente
e accomodativa:
— accomodazione conseguita con u
;
e! Suoi 3 punti riveli una risposta considerata N°
osteopatico. Il pazie. nte dovrà essere invia
rà una controindicaz;
to ad un mitico ie pad un fra ttamento
a.
Peri segni sensoriali alterati indagheremo la sensibilità tattile fine e dolorifica delle
rispetti-
ve aree con un tocco leggero attraverso un pennellino ed un tocco pungente tramite uno spillo
neurologico.
| test sono da comparare sempre con il lato considerato sano. Qualora si rilevassero sane
:cli alterati è di di sensibilità
sensoriali ‘bilità ile
finefine e dolorifica inofesi
tattile nelle dirispettive
controindizààaree inda Gate ni
rappresenteranno condizione sufficiente a formulare un'ipo icazion e Selativa È
; i i irà
assoluta ad un trattamento osteopatico. L'indagine proseguirà con | i riflessi ifici ei test della
rit es i specifici i
forza muscolare.
- Riflesso corneale.
I test sono da comparare sempre con il lato considerato sano. Gradi minori di forza del lato
considerato affetto possono indicare una disfunzione delle rispettive branche del trigemino
corrispondenti oppure possono rappresentare unicamente una debolezza, affaticamento
o distrazione del muscolo qualora i test della sensibilità tattile fine e dolorifica e iriflessi
| risultassero negativi.
Gradi minori di forza dal lato affett o combinati a riflessi assenti e segni di sensibilità
un
tattile fine o dolorifica alterata rappresenteranno una controindicazione assoluta |> ad
trattamento osteopatico.
alista.
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico speci
Il VII nervo cranico diventa esocranico uscendo dal forame stilo mastoideo e la sua compra;
sione può essere causata da una otite media, o da un'infezione alle cellule Mastoidee. Su
Il VII nervo cranico possiede fibre motorie per l'innervazione del muscolo stapedio del
muscolo stilo-joideo e del ventre posteriore del muscolo digastrico, controlla l'espressior,
del volto ed i movimenti implicati nella fonazione, innerva inoltre il muscolo COrrugatore Ò
sopracciglio, il muscolo orbicolare dell'occhio e della bocca, il muscolo buccinatore, il MUSCOÌ
mentale e il muscolo platisma. Lo. .
Le fibre eccitosecretrici si dirigono alle ghiandole salivari sottomandibolari e sottolinguali
'
alla ghiandola lacrimale e alle ghiandole della mucosa nasale e palatina. Le fibre SEensitive
specifiche del gusto sono distribuite nella lingua.
CORRUGARE GONFIARE
LA FRONTE LE GUANCE FISCHIARE
\
‘ CONTRARRE
IL PLATISMA
COMPONENTE UDITIVA
Per indagare l'integrità della componente uditiva del VIII nervo cranico adotteremo dei test
che ci permetteranno di valutare la funzionalità uditiva prima attraverso
uno stimolo verbale
(test della voce sussurrata) poi attraverso test specifici (test di Weber e di Rinne).
Il test di confronto tra conduzione ossea ed aerea permette una rapida valutazione
per
un disturbo uditivo di tipo conduttivo. La trasmissione di un segnale
acustico per via aerea
si avvale dell'orecchio medio e dell'orecchio esterno per accrescere e indirizzare lo stesso
Segnale acustico. La trasmissione di un segnale acustico per via ossea consente la trasmis-
sione dello stesso all'orecchio interno, eludendo l'orecchio medio
ed esterno, anche a vo-
Ume diminuito, per mezzo delle ossa craniche all'orecchio opposto
. Un'indagine utile per
esamina re la funzione uditiva tramite l’uso del diapason è
il test di Weber. Questo test è în
grado di rilevare una perdita di udito unilaterale di
tipo trasmissivo o di tipo neurosensoria-
le (perdita di udito quando la causa risiede nell'orecchio interno).
TEST DI WEBER
del capo del Pazia
rator e por rà il diapason attivato sulla sommità
Procedura: l'ope Nie
HD
condizione che rivela
condizione che rivela condizione che rivela
normalità (Weber un'ipotesi di disfunzione un'ipotesi di disfunzione
indifferente) trasmissiva (Weber neurosensoriale (Weber
lateralizzato dal lato lateralizzato dal lato
ipoacusico) considerato sano)
I II
Rinne positivo Rinne negativo Rinne positivo con tempi accorciati
(Paziente normale) (Paziente con ipotesi di (Paziente con ipotesi di
Ipoacusia di trasmissione) Ipoacusia neurosensoriale)
Con la CO maggiore o uguale a CA, in assenza di altri segni clinici sospetti, Questa
cond
non rappresenterà una controindicazione ad un trattamento osteopatico. Per Uno. zione
valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista i
si sospetti un'ipoacusia di tipo neurosensoriale associata ad eventi traumatici o con sli Valora
clinici quali cefalee, vertigini, labirintiti, rigidità nucale e nausea, tale condizione vi Segni
una controindicazione assoluta > ad un trattamento osteopatico. Il paziente dbrà enterà
inviato ad un medico specialista. Sssore
COMPONENTE VESTIBOLARE
x è . sa ‘
e del movimento della testa nel lo
Il sistema vestibolare permette la percezione della posizione
spazio. La registrazione di questi dati grazie alla percezione x cosciente ed incosciente della Pr
corpo in relazione al mondo circostante
È
è di indispensabile
* » . .
importanza
. a
P
sizione del nostro
i i
izi
O;
DISTURBI DELL'EQUILIBRI
DEVIAZIONI TONICO POSTURALI;
VERTIGINI E NISTAGMO.
La vertigine può essere definita oggettiva, quando il paziente riferisce che è lo spazio a muOo-
to al corpo è sovente
IR R lui. Questa falsa intuizione del movimento dell'ambiente rispet
tipo rotatorio.
di
La vertigine può essere definita soggettiva, quando il paziente riferisce che è il suo corpo a ruotare
corpo rispetto all'am-
rispetto è uo spaziodi circo stant e. Anche questa falsa intuizione del movimento del
rio.
biente sovente tipo rotato
La crisi vertiginosa è accompagnata da disfunzioni neurovegetative: nausea, vomito, sudora-
zione, miosi, pallore cutaneo, bradicardia, aumento della peristalsi intestinale, ipotensione. Le crisi
verfiginose possono essere associate a nistagmo, condizione clinica che può essere avvertita dal
ziente come un'oscillazione dello spazio circostante. Il nistagmo è un movimento involontario de-
gli occhi che può presentarsi spontaneamente anche in assenza di movimenti dello sguardo, oppure
. ® re . .
Per indagare l'integrità della componente vestibolare dell'VIII nervo cranico effet-
tueremo il test dell'equilibrio.
TEST DELL'EQUILIBRIO
ILNERVO VAGO
della faringe ed anche fibre para-
. Nervo vago possiede fibre motorie per | muscoli cos. trittori ' i i 2
Simpatiche per il cuore, per la trachea, per! bronchite perl'apparato digerente, Possiada:inal.
posteriore e
della fossa posa
Ire fibre sensitive somatiche che si distribuiscono alle meningi
Parte dell'orecchio esterno (area territoriale d'innervazione condivisa con il nervo trigemino e
con | .
n il plesso cervicale).
mil
Per indagare l'integrità delle fibre motorie del IX nervo cranico valuteremo il
scolo costrittore superiore della faringe.
Procedura: l'operatore con un abbassa lingua stimolerà la parete posteriore della faringe a!
fine di evocare il riflesso del vomito. |
Questi test descritti sono di stretta pertinenza medica. AI fine di effettuare un'indagine
differenziale corretta e nel rispetto dei ruoli, è preferibile far effettuare tali indagini da di
medico specialista.
per ricercare i 5°guenti
L'indagine di questi nervi cranici si avvalerà della fase anamnestica
segni e sintomi:
— ravucedine;
- cambiamento del tono della voce;
-— tosse scatenata da deglutizione di cibi e liquidi.
Il nervo accessorio spinale possiede unicamente fibre motorie che si distribuiscono lungo i mu-
© scoli: SCOM e timpezio; con ruolo fondamentale per il movimento del capo. Entrambi i muscoli
ricevono anche fibre provenienti dalle radici cervicali di G2, Cd è C4,
_ ESAME OBIETTIVO;
- PERI SEGNI MOTORI DI DIFFERENZA DI TONO, FORZA E DEBOLEZZA MUSCOLARE, ADO-
PERANDO | TEST PER LA FORZA MUSCOLARE;
- TEST SPECIFICI (TEST DELLE MANI GIUNTE).
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre valutare il paziente ricercando asimmetrie nel posizionamento del cingolo scapo-
lo-omerale e del capo;
PALPAZIONE:
occorre testare il trofismo dei muscoli trapezio e SCOM.
Qualora all'esame obiettivo si rilevassero importanti asimmetrie o una netta diminuzione
del trofismo muscolare, tali condizioni non rappresenteranno una condizione sufficiente a
formulare un'ipotesi di controindicazione relativa o assoluta ad un trattamento osteopatico.
Si proseguirà l'indagine con i test della forza muscolare.
Ogni test è da comparare sempre con il lato considerato sano. Gradi minori
di forza del
lato considerato affetto possono indicare una disfunzione dell'XI n. cranico Oppure possono
OD
rappresentare unicamente debolezza, affaticamento o distrazione del muscolo. L'indagine.
medr
proseguirà con il test specifico delle mani giunte.
ii ic
TEST DELLE MANI GIUNTE
|
Procedura: l'operatore richiederà al paziente di estendere gli arti superiori e di far combaciare
il palmo delle mani tenendole sotto la linea orizzontale delle spalle. Fisiologicamente le dita
delle mani ad arti superiori estesi sono di eguale lunghezza. Qualora le dita della mano del
lato disfunzionale fossero proiettate più in avanti rispetto al lato sano, il test verrà considerato
positivo.
ra quest HS 4 a ua 4
(poor 1 i i ua positivo associato all'esame obiettivo una presenza di importanti
dee to affett atta SUNUZIONE del trofismo muscolare, gradi minori di forza del lato
considera 0, st potrà ipotizzare una disfunzione unilaterale dell'XI nervo cranico.
Tale Soncaze sarà da considerare una controindicazione assoluta |> ad un trattamento
osteopatico. Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista
Per indagare i muscoli della lingua e l'integrità del XII nervo cranico effettueremo:
Procedura: l'operatore porrà la mano su una guancia del paziente. L'operatore inviterà
il paziente a spingere la punta della lingua contro l'interno della guancia dove troverà la
resistenza della sua mano. Il test è da eseguire bilateralmente.
Se la pressione esercitata dalla lingua del paziente sarà disuguale, si sospetterà una lesione
unilaterale del XII nervo cranico. La positività di tale test sarà riconducibile ad una disfunzione
del vie motorie del XII nervo cranico. Qualora questo test fosse positivo e cronologicamente
comparisse dopo eventi traumatici o con altri segni clinici come cefalee, vertigini, labirintiti,
rigidità nucale e nausea, tale condizione rappresenterà una controindicazione assoluta > ad
un trattamento osteopatico.
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.
Bibliografia
Amoroso A. E Fanelli FR.(2017). Semeiotica Medica e Metodologia Clinica Vol 1 e Vol. 2, Antonio
Delfino Editore.
SCHEDA DI VALUTAZIONE _ 1
90
sintomo
Sistema cardiovascolare: nessun
Sistema respiratorio:
“u “
Sistema gastro-intestinale:
“ “
Sistema neurologico: “ “
ANAMNESI REMOTA
sererenene arsssereseseazzzzeeesesis es ecc cca seesecezeseeeseseeeeresenecseoezeneeseseoneeee
Interventi: XXX
Malattie: XXX
ANAMNESI FAMILIARE
{ona TE II I i I OO
NOn enel
Uesenesazeasezazesnezaonieseoseearevsosionessieceves ee viracicanneanaraazeanenagonaseneenea0t400
ere sessassnaicazeniaee‘rei—00e
MIMIIIIRINNR TRN TORTI
91
oscene ©
IPOTESI DI RED FLAGS / YELLOW FLAGS seccsscereesseracenesese a0v0sssaseoeeezeoseaseonsasieseoeoneneoo
seso0enosesosnaaneantennenzesenean0000000 000894094
TT eeneet000009, Tg,
uesvosneseeseasesseeaeaneneseee@onenettt
pepganazanenen sera eRenen ian TT EER
cosenegarenesesesnesseneoseseseeee@B9ttttT
ESAME OBIETTIVO
sersesese,
sesserersnero,
erer00,]
d’anca, nega-
1.1 TEST DELLA GAMBA TESA: esito positivo nei primi 30° di flessione
tivi gli altri gradi di flessione
AVI MANTI
lo
È #0).
SINISTRA
$/SP | A\indinazione
%,
% DESTRA
INDAGINE OSTEOPATICA
92
parestesie
Farmaci: XXX
e -
93
sintomo
Sistema cardiovascolare: nessun
Sistema respiratorio:
“ “
e meteorismo da 6 mesi
Sistema gastro-intestinale: stitichezza
un sintomo
Sistema genito-urinario e ginecologico: ness
mese
Sistema neurologico: episodi di perdita dell'equilibrio nell'ultimo
ANAMNESI REMOTA
Interventi: XXX
Malattie: XXX
1 mese
Incidenti e traumi: colpo di frusta a 21 anni, con uso di un collare cervicale per
Esami diagnostici:
ANAMNESI FAMILIARE
eroscerencesenenosesenenconeene seme ei iii L11000 s0eeses 00080999 PIITILLA
noce vaconaenzeseseenesaseese0e0e09*?*
UestateneeiezenioniszazionInee senese nenaenee
Padre diabetico
94
1 ERNIA DISCALE Ly - Ls - Sq
ESAME OBIETTIVO
95
———2ÀkzEmE_—_—t_e—_r_r6KE.É.E.T——mnm®wM
le risposte alle
sarà oggetto di indagine qualora fossero positive
Il sistema cardiovascolare
nte in anamn esi:
domande rivolte al pazie
1. SE IL PAZIENTE HA CONTEMPORANEAMENTE:
- dolore con sensazione di stretta al petto;
- sofferenza al braccio sinistro talvolta estesa al destro;
- sensazione di una morsa sull’'emi-faccia sinistra.
97
NTE:
1. SE IL PAZIENTE HA CONTEMPORANEAME
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
2. Brachiale
-
x
\
\
4. Sovraclavicolare
ORESTE A e
Una coartazione dell'aorta che rappresenta un restringimento del lume arterioso “ Nsentirà
all'operatore di rilevare una riduzione o un' abolizione dei polsi. Con una sola ma evide
nie ridu.
zione d'ampiezza dei polsi arteriosi tale condizione potrà indicare anomalie cardiache o aOrtiche, I N
manifestarsi di tali condizioni richiederà l'esecuzione del test dell'aorta addominale Per esclude; I
. ' .
e
la presenza di un'anomalia pulsativa determinata da una disfunzione denominata aney risma .
AUSCULTAZIONE:
l‘auscultazione nelle sedi dei focolai anatomici è di
competenza medica;
PERCUSSIONE: 3
non essenziale. 1
Qualora una o più risposte fossero positive, continueremo la fase anamnestica con domande.
più specifiche chiedendo: ‘59
La risposta positiva aduna VI uesia domande può indicare una non fisiologica ossigenazione
del muscolo cardiaco a causa di una momentanea diminuzione del flusso sanguigno attraverso
coronarie
le arterie ogica
| fsiopatol . Questa
dell’ang condizione clinica è denominata angina pectoris. La classificazione
ina pectoris è la seguente:
SITI
angina stabile: è una condizione clinica che manifesta dei sintomi sempre e solo sotto
sforzo con uguali livelli di affaticamento. Tale condizione si rivelerà alla risposta positiva
ricevuta ad una delle prime domande. Trattandosi di una condizione scarsamente evolutiva
si considererà questa situazione come una controindicazione relativa |» ad un trattamento
osteopatico. Per una migliore valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad
un medico specialista. Le precauzioni da osservare per questa condizione saranno quelle
di non effettuare manovre dirette al torace o alla regione dorsale;
- angina instabile: è una condizione clinica che manifesta dei sintomi a riposo e pertanto non
prevedibile, spesso definita anche “ sindrome pre infartuale”. Tale condizione si rivelerà
alla risposta positiva ricevuta all'ultima domanda. Questa condizione rappresenterà una
controindicazione assoluta |> ad un trattamento osteopatico. Il paziente dovrà essere
inviato ad un medico specialista.
I fattori predisponenti raccolti in anamnesi correlati a questa condizione clinica sono: alti livelli
| dicolesterolo, pressione alta, obesità, diabete, familiarità, fumo, vita sedentaria.
- INSUFFICIENZA CARDIACA;
- STENOSI AORTICA;
- EMBOLIA.
Esame obiettivo: |
QUesta indagine è considerata di competenza medica.
— PATOLOGIE CARDIACHE;
TERRITORI E COMPE.
- ATTACCHI TRANSITORI ISCHEMICI CHE POSSONO DETERMINARE
LA MASSIMA AT.
TENZE DIFFERENTI IN BASE ALL’ARTERIA COLPITA. DOBBIAMO PRESTARE
TENZIONE A QUEI PAZIENTI CHE IN ANAMNESI PRESENTANO OLTRE CHE ALLA PERDITA
DELLA VISTA, A NISTAGMO, CEFALEA, AFASIA, DISARTRIA, EMIPARESI, EMIPLEGIA, DISFAGIA
E PARALISI DEI MUSCOLI FACCIALI;
E CAROTIDEA,|
— SINDROME DELL'ARCO AOQORTICO, PATOLOGIE DELL'ARTERIA VERTEBRALE
SONO DOLo.
SINTOMI DA NON TRASCURARE IN ANAMNESI PER QUESTE CONDIZIONI
VISIVI, STORDI.-
RE E PARESTESIE DIFFUSE AL COLLO, ALLE SPALLE E AL TORACE, DISTURBI
E VOMITO;
MENTO, FENOMENI DI RAYNAUD, CEFALEE, NAUSEA
— SINDROME DEL FURTO DELLA SUCCLAVIA;
— SINCOPE VASO VAGALE.
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
di unghie alterata;
occorre verificare la presenza di pelle squamosa o lucida, priva di peli o crescita
PALPAZIONE:
occorre verificare la presenza di zone epidermiche fredde.
ispessi-
Occorre palpare le pareti delle arterie accessibili per ritrovare aree con un eventuale
Le aree
mento o tortuosità differenti dalla loro fisiologica consistenza e disposizione anatomica.
arteriose da indagare attraverso la palpazione saranno:
1_Radiale
2_Brachiale
3_Carotidea
4_Sovraclavicolare
5_Iliaca esterna
6_Femorale
7_Poplitea
8_Tibiale
9_Pedidio
: resenta |’ i o di : un polso i
rispetto al controlaterale. Se
+ la forza: rapp energia contrattile
risulterà eo solo in un emilato tale condizione potrà indicare disfunzioni come placche
ateromasiche oppure compressione da parte di masse tumorali o ossee; ,
Qualora i segni e sintomi siano riconducibili ad una disfunzione vascolare relativa alla zona
degli arti superiori, si indagheranno queste aree con le seguenti modalità:
- sincronia tra carotide comune e polso brachiale omolaterale;
- sincronia tra carotide comune e polso radiale omolaterale.
relativa alla zona
Qualora i segni e sintomi siano riconducibili ad una disfunzione vascolare
del torace, si indagherà quest'area con la seguente modalità:
- sincronia tra carotide comune e aorta addominale.
vascolare relativa alla zona
Qualora i segni e sintomi siano riconducibili ad un disfunzione
ti modalità:
addominale, si indagheranno queste aree con le seguen
sincronia tra carotide comune e aorta addominale;
sincronia tra aorta addominale e iliache esterne dx e sx.
delazione solare relativa alla zona
Qualora i segni e sintomi siano riconducibili ad una
con le seguenti modalità:
degli arti inferiori, si indagheranno queste aree
> sincronia tra aorta addominale e iliaca esterna dx e sx;
-
sincronia tra arteria iliaca esterna dx e SX; laterale:
-
Sincronia tra arteria iliaca esterna e polso femorale omo '
-
sincronia tra polso femorale e polso popliteo amnistia
sincronia tra polso femorale e tibiale posteriore O ° :
sincronia tra polso femorale e pedidio omolaterale.
Nel caso in cui si rilevasse un’asincronia dei polsi relativa alla zona degli ani
superiori, l'indagine cardiovascolare dovrà proseguire con il test di Wright, ilquale
verrà utilizzato per identificare la presenza di un'insufficienza dell'arteria radiale
causata da un’ipertrofia del muscolo piccolo pettorale o da un processo Coracoideo
deformato che comprimeranno l'arteria ascellare.
TEST DI WRIGHT
Procedura: l'operatore posto alle spalle del paziente seduto, prenderà contatto con il polso
radiale e ne apprezzerà l'ampiezza. In un secondo momento l'operatore abdurrà il braccio del
paziente per apprezzare il polso radiale paragonandolo al primo rilevamento. Una riduzione
d'ampiezza o la scomparsa del polso radiale nel secondo rilevamento, rappresenteranno
una compressione dell'arteria ascellare causata da un piccolo pettorale ipertrofico o da un
processo coracoideo deformato. Qualora il test di Wright rilevi una riduzione d'ampiezza o
la scomparsa del polso radiale nel secondo rilevamento, questa condizione rappresenterà
una controindicazione relativa ad un trattamento osteopatico locale. Per una migliore
valutazione professionale il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.
AUSCULTAZIONE:
l’auscultazione dei soffi vascolari provocati dal restringimento del lume o dilatazione arteriosa
è di competenza medica.
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE: . È
occorre osservare la presenza di cute tesa e lucente, con scomparsa delle pieghe naturali
del distretto preso in esame; per gradi ancora più cospicui di imbibizione possono: comparire
smagliature della cute sotto forma di strie più lucenti e più chiare ed infine vescicole, da cui
Può trasudare sierosità;
PALPAZIONE:
consiste nella ricerca del segno della fovea.
citi
permetterà di discriminare l'edema dal mixedema.
Il mixedema è una condizione clinica generata
dall’ipotiroidismo che attribuisce al derma una
consistenza dura ed elastica, con conseguente non
persistenza del segno della fovea una volta sospesa
la pressione digitale. |
Queste condizioni non rappresenteranno con-
troindicazioni assolute né relative al trattamento
osteopatico. La scelta dell'approccio osteopatico
dovrà comunque procedere con l'attenzione ne-
cessaria al fine di non aggravare tale condizione.
Qualora l'edema si presentasse agli arti su-
periori, l'indagine proseguirà con l'esecuzione
del test di Wright cap 8 / pag. 104, per indagare
la presenza della sindrome dello stretto toracico
superiore.
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre osservare la presenza di pelle squamosa o lucida, priva di peli o crescita di unghie
alterata;
PALPAZIONE:
occorre verificare la presenza di zone epidermiche fredde.
Occorre palpare le pareti delle arterie accessibili per ritrovare aree con un eventuale
ispessimento o tortuosità differenti dalla loro fisiologica consistenza e disposizione anatomica.
Con questa domanda si indaga prevalentemente la condizione non fisiologica del tessuto
venoso.
— ANEMIA;
-— — DISFUNZIONI METABOLICHE O TIROIDEE;
— VENE VARICOSE;
- TROMBOSI VENOSA;
- TROMBOFLEBITE.
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre verificare in soggetti predisposti a questa condizione la presenza di un cordone varicoso
ovvero una o più vene permanentemente dilatate, allungate e tortuose, causate da una
insufficienza delle valvole venose. L'incontinenza valvolare genera un incremento della pressione
venosa in stazione eretta con conseguente stasi venosa causata da un suo reflusso dalle region!
profonde a quelle superficiali. Questa condizione clinica può generare disturbi a carico della
cute con comparsa di un colore ocraceo tendente al blu. Occorre verificare la presenza di cute
assottigliata e lucente, con edema malleolare ed in taluni casi ulcere varicose.
PALPAZIONE:
occorre verificare la presenza di zone epidermiche fredde. Nel caso di sospetta compromission®
delle vene profonde nell'arto inferiore l'indagine proseguirà con la manovra di compression®
a piena mano del polpaccio.
segno di Homan.
Manovra di Rima-Trendelenburg.
Manovra di Perthes.
OSSERVAZIONE:
occorre verificare la presenza di cicatrici
sternali come esiti di interventi chirurgici.
Osservare inoltre la presenza di polsi
non fisiologici nella fossa soprasternale.
Le cause mediche predisponenti tali
condizioni sono un possibile dispiegamento
o aneurisma dell'aorta;
PALPAZIONE:
occorre effettuare la palpazione del muro
anteriore dello sterno. Con il palmo della
mano appoggiata sulla regione anteriore
dello sterno in proiezione del pericardio
ricercare la presenza di tremori precordiali
intesi come rumori palpabili;
PERCUSSIONE:
(non essenziale);
AUSCULTAZIONE:
non essenziale).
— AFFEZIONI SISTEMICHE
— NEOPLASIE MALIGNE
— MALATTIE IMMUNITARIE O ENDOCRINE
— METASTASI
— LINFOPATIE
— INFEZIONIz
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre ispezionare queste aree alla ricerca di rigonfiamenti e arrossamenti;
PALPAZIONE: i
occorre effettuare una palpazione delicata con i polpastrelli delle dita. In condizioni fisiologiche
i linfonodi non sono palpabili. Le stazioni linfoghiandolari superficiali diventano palpabili solo
quando raggiungono un discreto volume. In caso di loro presenza si valuterà gamma
forma, consistenza e dolorabilità. Inoltre si valuterà il numero di linfonodi interessati, cercando
di comprendere tramite la palpazione se sia un gruppo ridotto o cospicuo ad essere i
fisiologico. Occorre verificare se sia presente un rapporto tra i linfonodi considerati Di
fisiologici e se vi sia una continuità con le stazioni linfoghiandolari sopra e sottostanti. SE a
si verificasse la presenza di uno o più linfonodi di dimensioni maggiori, eventualmente dolor
e arrossati, mobili e non duri, tale condizione rappresenterà una controindicazione meal e
ad un trattamento osteopatico locale. Per una migliore valutazione professionale il pazie” 1
dovrà essere inviato ad un medico specialista. Qualora si verificasse la presenza cat
più stazioni linfoghiandolari aumentate di volume, molto dure e ipomobili, tale con oziente
rappresenterà una controindicazione assoluta > ad un trattamento osteopatico. Il p
dovrà essere inviato ad un medico specialista.
sottomandibolari occipitali
avsueeseeazeoneo
gosenes asesseoseeneese sessssseasesezeoreIseIceo
ses ess 0 Io ses es see
cervicali » AMS,
ses ez ese zzenizio i cioizizizenne Lo . a ' | sopraclaveari
Di rceveesizeeesisizse
ascellari
uvcrsneesezesazzosaonecesezezeoeesesececionione serre
epitrocleari
vessessesonzese eesssenee eeresesereoeeeeeee
retrocrurali inguinali
arsasszzzase
resero veoesoneseanasaeeseosseneo0o’ srssrssceneozIzazoseeseneceeoeeoieneee .
—
’
tremori fini;
— tachicardia;
— arrossamento del volto;
— iperidrosi.
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre verificare la ghiandola tiroidea ed un suo
eventuale ingrossamento (gozzo tiroideo).
PALPAZIONE:
occorre verificare i suoi margini, l'eventuale presenza di
dolorabilità e la sua mobilità sui pian
circostanti. Questi sintomi e segni clinici obiettivi posso
no rivelare una mancanza di fisiologii
della ghiandola tiroidea, tale condizi
un trattamento osteopatico locale.
da riferire ad un medico specialista
BIBLIOGRAFIA 113
Bibliografia
AA. W. (2010). Manuale di segni e sintomi. IV edizione, Piccin.
Amoroso A. e Fanelli FR. (2017). Semeiotica medica e Metodologia Clinica Vol.1e Vol.2,
Antonio Delfino Editore.
Carpenter, Christopher R. (2005). Abdominal Palpation for the Diagnosis of Abdominal Aortic
Aneurysm. Annals of Emergency Medicine, 5/, Vol.45(5), pp.556-558.
Fontaine, C. ; Weindling, B. ; Dunn, R. ; Billiar, K.L. (2004). A device for quantifying the severity
of lower extremity edema. IEEE 30th Annual Northeast Bioengineering Conference, pp.27-28.
Vickers M. (1999). Clinical examination for abdominal aortic aneurysm in general practice:
report from the Medical Research Councils General Practice Research Framework. British
Journal of General Practice, Vol.49(446), pp.731-732.
Tato
Intensità
Causa del dolore: dopo uno sforzo lavo- vato DOLORE DIURNO Sera
rativo prolungato
FATTORI AGGRAVANTI
FATTORI LENITIVI
Ria
msi
114
PL
sistema cardiovascolare: percezione del proprio battito più forte negli ultimi giorni
is
:
“
Sistema gastro-intestinale
“ “U
Sistema neurologico:
“ “
ANAMNESI REMOTA
MALLITETITATEN ZZZ A TATE TETTE TT PETIT ATI TT PRETI T TTT Z ZENIT I A PERA T TATE TEA TANT NI TTT rt anenar Issa nannanananeresIzesereseezeeseeezecereezezananne sese sseeeseoni
Interventi: XXX
ANAMNESI FAMILIARE
MITILITEEEATI NATIA IA PARA RATA A PATEL PANNA AAT AT TATA
Z TTI TI TTT TA TI TTT TIT TTT TTT T TT LTT Z TNT TT NETTA TTT
TA FATTI T ENIT TE Fani b rana ranianeceneasenivena
tane Munenzesezzoresesesionesese
sorsrssesod
115
1 ANEURISMA TORACICO
2 ANGINA PECTORIS
ESAME OBIETTIVO
2.1 SEGUONO DOMANDE PIÙ SPECIFICHE PER TALE CONDIZIONE: esito positivo |
er
116
SCHEDA DI VALUTAZIONE
e addominale
del
Irradiazioni: XXX
Intensità
—————
Esami diagnostici: NK
Diagnosi medica: XXX
Farmaci: XXX
nu
117
Sistema neurologico: “ “
ANAMNESI REMOTA
IZ
A
IA a
Interventi: XXX
GRUETRE RONN RR AO ERA tarnra ira sganisernen neve nienselivici PELPELEEREZEEneenI RAIN
RICRERRRORA RITI A RI
Renee
sennnna RIN
CEAIRABPO SUSE SION TAN RERRI CRITICO Riario aan
uetmezeniosicezezioneniceeseereneoniseseeaieoneo ae
Dieta ipercalorica. Il
paziente è un fumatore
.
118
ESAME OBIETTIVO
snouennsegaszasuanzesee0sspsensoverevsvsnezosaan Pena dest TRI IT INN TTTTI TTI LONATE TOONTIITTTITTTTTTTT TITTI TITTI
119
Test respiratori
CAPITOLO 9
P—Pr————rE< E __-— rs
121
- CUORE POTMONARES,
- EMBOLIA POLMONARE; i
- INFARTO MIOCA RDICO ACUTO (vedi cap. 8 / pag. 98);
- PNEUMOTORACE;
- POLMONITE;
— VERSAMENTO PLEURICO.
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE: . na
occorre verificare la presenza di pelle cianotica, fredda, umida. Occorre inoltre verificare la
presenza di atrofia muscolare, fascicolazioni, detrazioni intercostali, sopracostali o riduzione
della motilità del torace. La motilità del torace è un segno molto importante che si riscontra
osservando la respirazione del paziente, individuando movimenti non fisiologici o un'inversione
del normale meccanismo costale. Occorre verificare la presenza di disartria, ovvero l'incapacità
di articolare le parole. Occorre osservare la presenza di edemi declivi, ovvero la
presenza di
edemi presenti in regione perimalleolare o diffusi negli arti inferiori;
PALPAZIONE:
occorre rilevare la presenza di sincronia dei polsi (vedi
cap. 8 / pagg. 102-103). Occorre
rilevare il numero di pulsazioni al minuto ritenendo
fisiologico un ritmo compreso tra 50-80
negli uomini e 60-90 nelle donne;
AUSCULTAZIONE:
occorre rilevare la presenza di tosse secca.
ASMA BRONCHIALE;
ASMA STAGIONALE PER ALLERGIE;
ENFISEMA POLMONARE;
BRONCHITE CRONICA OSTRUTTIVA;
- BRONCHIECTASIA;
- INFEZIONI POLMONARI, POLMONITI E REAZIONI ANAFILATTICHE;
- TUMORI DELLE VIE RESPIRATORIE.
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre verificare la presenza di pelle cianotica ed edemi periferici soprattutto negli arti
superiori. Occorre osservare la forma delle dita per ricercare la presenza di ippocratismo
digitale, ovvero una convessità del margine ungueale (dita a forma di bacchetta di tamburo).
Occorre verificare la presenza di un uso eccessivo dei muscoli respiratori accessori a riposo
Iscaleno, elevatore della scapola, piccolo pettorale), verificare la presenza di una forma
asimmetrica 0 a botte del torace con aumento del suo diametro antero-posteriore. Questa
Particolare forma è dovuta alla continua trazione esercitata sui margini costali da parte dei
Muscoli ;
Uscoli respiratori ; ‘
accessori }
ASCULTAZIONE:
Te verificare la presenza di sibili, rantolii, crepitii, espirazioni prolungate, tosse produttiva
‘ulenta maleodorante e tosse stizzosa.
Qual. ora Dt , -
ivo lorasse l'ipotesi di presenza di asma e sibili, con
avvaloras ‘ 3
i periferici con tosse produttiva purulenta, sitali
l'esito quali pelleobiett
dell'esame . o d
condi PIÙ segni
No 0 nin
IÙ
clinici . sua.
cianotica,
° ca, e
e0€
emi
e assoluta |} ad un trattamento osteopatico.
ph zioni rappresenteranno una controindicazion i di
Paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista.
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre verificare la presenza di pelle cianotica e detrazioni intercostali, sopracostali o
riduzione della mobilità toracica. Quest'ultimo segno molto importante si riscontra osservando
la respirazione del paziente individuando movimenti non fisiologici o inversione del normale
meccanismo costale. Inoltre occorre analizzare la forma delle dita per individuare la presenza
di ippocratismo digitale (dita a forma di bacchetta di tamburo). Occorre verificare la presenza
di un uso eccessivo dei muscoli accessori a riposo e di tachipnea, ovvero un ritmo di atti
respiratori più brevi e maggiormente numerosi rispetto alla fisiologia;
PALPAZIONE:
occorre rilevare la presenza di sincronia dei polsi (vedi cap. 8 / pagg. 102-103). Occorre
rilevare il numero di pulsazioni al minuto ritenendo fisiologico un ritmo compreso tra 50-
negli uomini e 60-90 nelle donne;
AUSCULTAZIONE:
occorre rilevare la presenza di tosse secca.
mediche:
principali cause
PLEURITE;
POLMONITE BATTERICA;
TUBERCOLOSI;
TUMORE DEL POLMONE;
LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO; PUÒ ESSERE ACCOMPAGNATO DA ERUZIONE CUTANEA
AFARFALLA, RIGIDITÀ E DOLORE ARTICOLARE.
La risposta positiva a queste domande è sovrapponibile all'approccio anamnestico già
affrontato nel capitolo 8 con le prime due domande che riguardano il sistema cardiovascolare.
Occorrerà effettuare lo stesso esame obiettivo e itest specifici per escludere una controindicazione
assoluta o relativa per responsabilità del sistema respiratorio e/o cardiovascolare (vedi cap. 8
pagg. 87 e 98-100).
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre verificare la presenza di pelle cianotica e detrazioni intercostali, sopracostali ©
riduzione mobilità del torace. Quest'ultimo segno molto importante si riscontra osservando
la respirazione del paziente individuando movimenti non fisiologici o inversione del normale
meccanismo costale. Inoltre occorre analizzare la forma delle dita per individuare la presenza
verificare la presenza
di ippocratismo digitale (dita a forma di bacchetta di tamburo). Occorre
i narici dilatate ed eruzioni cutanee a forma di farfalla sul viso, segno esantematico del lupus
eriematoso. Verificare la presenza di tachipnea, ovvero un ritmo di atti respiratori più brevi e
maggiormente numerosi rispetto alla fisiologia;
. Occorre
la pre sen za di sin cro nia dei pol si (vedi cap. 8 / pagg. 102-103) tra 50-80
ten Pizia uto ritenen do fisiologico
un ritmo compreso
di pul saz ion i al min
Negli vo l numero
mini e 60-90 nelle donne;
SUSCorrCUL TAZIONE:
e verificare : sibi
cibili edo 0 produttiva
tolii crepitanti,I tossei secca a , oppure una
e la pre sen za di li, rant ol
'®spirazione aelade e rallentata rispetto ai 16\20 atti respiratori fisiologici.
sami o, un iù 3
Qualora l'esito dell'esame obiettivo rivelasse per U" ee da mi PIÙ Segni clinic; qu
pelle cianotica, tachipnea, tachicardia, riduzione della mo” pu Istria INVersione del Norm "e
pori una Cc
x senteranno zione assolut
; ua a |» a gi
meccanismo costale, tali condizioni rappre Con la Un
essere inviato ad un medico specialista.
trattamento osteopatico. Il paziente dovrà tomi clinici rilevanti, tale situazione non ra sol
presenza di dolore al petto senza ulteriori sin i ms PPFESENtArà ù
né relativa al trattament o osteopatico. La scelta dell'a PProccj
una controindicazione assoluta ; ri ‘a di di non aggra
fine ci 0
I enzione necessaria al
» dovrà x comunque procedere con l’att
osteopatico vare tale
È
condizione.
— ORTOPNEA;
— DISPNEA PAROSSISTICA NOTTURNA;
- EDEMA POLMONARE;
-— INSUFFICIENZA CARDIACA VENTRICOLARE.
Esame obiettivo:
PALPAZIONE:
(vedi cap. 8 / pagg. 102-103). Occorre
occorre rilevare la presenza di sincronia dei polsi
fisiologico un ritmo compreso tra 50-80
rilevare il numero di pulsazioni al minuto ritenendo
negli uomini e 60-90 nelle donne;
|
AUSCULTAZIONE:
ttiva con emissione di schiuma. Verificare a
occorre verificare la presenza di tosse secca o produ fisiologici (tachipn®0:
atti respiratori
presenza di una respirazione accelerata rispetto ai 16\20
A ni
i cos prese nza di ortop nea col o
Qualora l’esito dell'esame obiettivo avvalorass e l'ipot esi di
tica, dispneo, !" tali
clinici quali tosse produttiva con sudorazione notturna, pelle ciano ed emiss ione di sci ta
nsione della vena giugulare sul collo,
tachicardia, evidente diste
condizioni rappresenteranno una controindicazione assoluta | ad un trattamento osteoP°
Il paziente dovrà essere inviato ad un medico specialista. clinic!
nza di tosse produ ttiva con sudor azion e nottu rna senza ulteriori S! ntomi
i La sola prese elativa
cazione assoluta né ” re 0"
rilevanti, tale condizione non rappresenterà una controindi - e de
; :
Trattamento osteopatico. La scelta dell'approccio osteopatico dovrà comunque proe
l'attenzione necessaria al fine di non aggravare tale condizione
Bibliografia
Irradiazioni: XXX
— tosse
srcog Pace — riposo
calcetto)
128
nessun sintomo
te
ma cardiovascolare:
gis
gistema
is respiratorio: dolore diffuso al torace mentre tossisce, qualche volta anche quando
gioca 0calcetto
tomo
Sistema gastro-intestinale: nessun sin
logico:
Sistema genito-urinario e gineco
“U “
Sistema neurologico:
“ “
ANAMNESI REMOTA
UMeMIertIrsn0r0
00,,
Incidenti e t
raumi: XXX
Esami .
ANAMNESI FAMILIARE
toeb00,
Perrr00,,terso
tresso sorsirrsensenaa
e
129
ESAME OBIETTIVO
a rai
ersereuusse
nso, scenuzesesesenecicer
eorioee ea
CONTROINDICAZIONE RELATIVA AD
UN ACE
LOCALE AL TOR TRATTAME NTO OSTEOPATI
CO
130
i SCHEDA DI VALUTAZIONE
AZIONE DI AFFANNO
MOTIVO DEL CONSULTO: DOLORE AL TORACE CON SENS
soroseaganeranenet0e
v A FREQUENZA DEL DOLORE
Dove sente il dolore: regione sternale 3
i Oi
FATTORI LENITIVI
FATTORI AGGRAVANTI
— nessuno
- qualsiasi tipo di movimento
- fase respiratoria
|_- tfossee starnuti
Farmaci: XXX
131
—_—
PESO: 60 Kg
* Costante / + Aumento * Diminuzione
ANAMNESI REMOTA
Incidenti e traumi: XX
X
Esami diagnostici:
XXX
uesnencerenionaseserneseo
PuCLsLtsenend0s
00000005);PETenPerontenI0
00008000999,
I
RR I o Rama
R I AS
s
SOTTTENA AE renne za I
1 DISPNEA
E)
2 DISFUNZIONE DEL TESSUTO RESPIRATORIO (PER IL DOLORE AL TORAC
ESAME OBIETTIVO
INDAGINE OSTEOPATICA
133
fondamentali al fine
linico e i test specifici dell'apparato ‘gastro-intestinale sono
lesame © fondere una disfunzione osteopatica viscerale con una possibile condizione che
di non con one. L'indagine clinica viscerale è da ef-
gppresenta una controindicazione alla manipolazi
del consulto, sia quando riteniamo pre-
attuare sia quando il sintomo rappresenta il motivo
estinale e un differente
dente una relazione anatomico-funzionale tra lo stesso tratto gastro-int
anamnestica questo apparato qualsiasi sia il
Motivo del consulto. Indagare comunque in fase
are un approccio efficace a ridurre
Motivo del consulto presentato dal paziente può rappresent
o.
il rischio di incontrare controindicazioni al trattamento osteopatic
da effettuare ogni qualvolta
i | test gastro-intestinali hanno una duplice importanza, sono
e per un'indagine prettamente
î indaghi l'addome per la ricerca di possibili Red flags oppur
È erale osteopatica.
risposte
sar à ogg ett o di ind agi ne qualora fossero positive le
ndae gas
tro-intestinale
al e do matem
ll sis rivolte al paziente in anamnesi:
Mon è nostro interesse ricordare le principali cause mediche che provocano tali reazioni; è
E° Necessario ed imprescindibile ricordare i segni e sintomi correlati al sistema gastro-in-
14] . . . . . . e e a î È a
SStinale, così come eseguire un accurato esame obiettivo. Questo libro conduce a deter-
pirore esclusivamente la presenza di controindicazioni mediche che precludano l'approccio
2!Gopatico
ko
Èi
u
135
p
dell'esofago.
entement e la funzionalità
i
doma nda si esami na pr ev al
Con questa ne non fisiologica a
paziente testi monia una condizio
Questa sintomatologia rife rita dal
sin
, scial orrea e dolore.
che da rigurgiti, pirosi
carico dell'esofago, caratterizz ata an
Esame obiettivo:
Qualora risultasse positiva questa domanda l'indagine proseguirà chiedendo se sia presente
eruttazione e rigurgito di liquido acido, accentuata da decubito supino e dalla flessione in avanti
del tronco. Qualora questa condizione si dovesse alleviare rapidamente con l'assunzione di
cibi alcalini o farmaci prescritti dal medico, si potrà ipotizzare una maggior responsabilità a
carico del giunto gastro-esofageo. In assenza di eventuali miglioramenti si attribuirà maggior
responsabilità ad un'alterata funzionalità gastrica denominata in modo generico come
dispepsia.
Esame obiettivo:
un esa-
lecaratteristiche morfologiche e funzionali dell'esofago non permettono di effettuare
me obiettivo con attendibile validità tale da poter essere utilizzato sistematicamente nella
oindicazione assoluta né
nostra indagine. Queste condizioni non rappresenteranno una contr
relativa al trattamento osteopatico ma riteniamo utile astenerci da una manipolazione diretta.
are asso-
Qualora ritenessimo strettamente necessario l'intervento osteopatico occorrerà prest
luta cautela nel manipolare il tratto epigastrico, ipocondrio sinistro e retrosternale.
Esame obiettivo:
E E IL CARATTERE
4, SE IL PAZIENTE HA DOLORE ADDOMINALE ANNOTANDO IL QUADRANT
DI DOLORE CHE PRESENTA:
agine proseguirà facendosi indicare il punto
Con una risposta positiva a queste domande l'ind
esatto in cui il paziente percepirà il dolore. pulsante,
dal pazie nte potrebbe essere crampiforme,
La caratteristica del dolore descritta e, nausea e sangue nelle feci.
trafittiva, accompagnata da astenia, meteorismo,
febbr
Esame obiettivo:
semeiotica addominale. Riteniamo questa scelta indispensabile per una corretta comprensio-
ne e ricerca di un'eventuale controindicazione.
la regione dell’ipocondrio di sinistra è occupata dalla porzione rimanente del lobo sinistro
del fegato, da una porzione dello stomaco, dall'angolo colico di sinistra del colon, dalla
milza, dalla coda del pancreas, dalla porzione supero esterna del rene sinistro e dalla
ghiandola surrenale sinistra;
- la regione del fianco destro è occupata dal colon ascendente e dalla porzione infero-
esterna del rene destro;
- laregione mesogastrica o peri omb elicale è occupata dalla porzione inferiore dello stomaco,
dal piloro, dal primo e secondo tratto duodenale, dalla testa e corpo del pancreas, dal
colon trasverso, dall’intestino tenue mese nteriale con le sue porzioni dell’ileo e del digiuno,
dalle porzioni inferiori e mediali dei reni, dal primo tratto degli ureteri;
- la regione del fianco di sinistra è occupata dal colon discendente e dalla porzione infero-
esterna del rene sinistro;
- la regione della fossa iliaca di d estra è occupata dal colon dalla sua porzione cecale, dalla
estino tenue mesenteriale con la sua
valvola ileo cecale, dall’appendice vermiforme, dall’int
dagli annessi uterini di destra nella
porzione dell’ileo, dal cordone spermatico nell'uomo,
donna;
la regione dell’ipogastrio è occupat a dalla vescica,
dalla porzione terminale degli ureteri,
-
dalla porzione finale del sigma, d all'intestino tenue mesenteriale con la sua porzione
dell’ileo e dall'utero nella donna;
è ‘occupata dal sigma, dal cordone spermatico sinistro
> laregione della fossa iliaca di sinistra donna.
nell'uomo e dagli annessi uterini di sini stra nella
Esame obiettivo:
OSSERVAZIONE:
occorre rilevare nella ragione addominale la simmetri
a, la forma ed il volume dell'addome.
Le anomalie riscontrate saranno avvalorate o confutate dalla palpazione e da test clinici sp?"
cifici in seguito descritti.
STATO DELL'OMBELICO
La dislocazione dell'ombelico con spostamenti verso l’alto, il basso o lateralmente può essere
| causata da affezioni che generano un accrescimento asimmetrico dell'addome. L'appiana-
mento 0 la sporgenza della cicatrice ombelicale, che fisiologicamente è lievemente infossata,
si verificano in caso di ernia ombelicale, ascite, neoplasie e cisti.
Le anomalie riscontrate saranno avvalorate o confutate dalla palpazione e da test clinici
| specifici in seguito descritti. In questa fase è ancora precoce definire controindicazioni.
_ MOVIMENTI RESPIRATORI
valutare la presenza
l'osservazione dei movimenti respiratori è un valido esame obiettivo per
condizione, nell'atto inspiratorio,
di infiammazione acuta del peritoneo. In presenza di questa con un sollevamento
che in normal e condizione fisiologica è prevalentemente addominale
nti respira-
della parete addominale alta, diviene invece costale. In tale condizione i movime
tori addominali sono limitati o assenti. Le anomalie riscontrate saranno avvalorate o confutate
dalla palpazione o da test clinici specifici in seguito descritti. In questa fase è ancora precoce
definire controindicazioni.
- PULSAZIONI ADDOMINALI
ee disfunzione
Per ipotizzare la responsabilità del territorio venoso profondo
(vasi venosi intraddominali o intratoracici) occorre indagare l’orientamen USso ematico
con il seguente test di compressione.
Procedura: l'operatore, dopo aver individuato il tratto venoso sottocutaneo più rilevante, pro-
cederà comprimendolo con gli indici delle due mani. la compressione si effettuerà inizialmente
con le due dita unite tra loro e successivamente proseguirà separando i due indici sul decorso
della vena sottocutanea, provocando lo svuotamento del contenuto ematico. Successivamente
l'operatore interromperà la compressione in modo alterno di un indice e dell'altro sul vaso
premuto. Questa manovra permetterà di osservare da quale lato si verificherà il riempimento
del reticolo venoso esaminato, quindi di stabilire l'orientamento del flusso ematico.
Le regioni addominali in cui si potrà verificare ed osservare la comparsa dei reticolo venosi
sono:
regioni latero-addominali, ipocondrio di destra e sinistra (ipotizzando un ostacolo in am-
bito cavale). In questa condizione l'orientamento del flusso ematico venoso si paleserà
sempre dall'alto verso il basso;
regione epigastrica (ipotizzando ipertensione portale). In questa condizione l'orientamento
del flusso ematico venoso si paleserà dal basso verso l'alto;
regione mesogastrica (ipotizzando ipertensione portale cronica con rappresentazione
del
caput medusae). In questa condizione l'orientamento del flusso ematico
venoso non costi-
tuirà un'indagine di facile interpretazione quanto le altre regioni
addominali.
Principali cause mediche:
- ASCITE;
- TROMBOSI;
- EMBOLIA;
- NEOPLASIE;
- STASI EPATICA.
Qualora all’ispezione si rilevass
e la presenza
addominali citate nel test di com ° di un reticolo venoso sottocutaneo nelle regioni
ne assoluta Dad un re ira tale condizione rappresenterà una controindicazio-
st o osteopatico. : s Fe .
specialista. P Il paziente dovrà essere inviato ad un medico
Il fegato è situato nell’ipocondrio destro e la palpazione va effettuata dal basso verso l'alto
fino ad incontrare il margine inferiore del viscere che si rivela alla palpazione come levigato
ed omogeneo.
Un fegato leggermente ingrandito oltre i suoi limiti fisiologici con consistenza duro-fibrosa
e dolorante alla palpazione potrà presentare:
sul bordo epatico destro, in prossiti. mità della decima costola o della linea verticale emi-
le a destra è localizzata la colecis Come descritto dai manuali di semeiotica medica,
dlavea
la colecisti IN condizioni di normale fisiologia non è percepibile alla palpazione. Qualora la
colecis ti fosse ingrossata e percepibile alla palpazione, con presenza o assenza di dolore, questa
are un segno importante di presenza di flogosi. L'indagine per
c ondizione potrebbe rappresent di Marphy o arresto inspiratorio.
iconoscere tale condizione sarà l’evocazione del segno
LA MANOVRA DI GIORDANO
- GASTRITI;
- NEOPLASIE;
— STENOSI PILORICA. .
Le caratteristiche morfologiche e funzionali dello stomaco non permettono di effettuare un
esame obiettivo con attendibile validità tale da poter essere utilizzato sistematicamente nella
nostra indagine. È necessario proporre le giuste domande in fase di anamnesi ed effettuare
Una corretta interpretazione dei sintomi raccolti dal paziente per poterlo indirizzare ad un
Medico specialista qualora lo ritenessimo non idoneo ad un trattamento osteopatico.
PALPAZIONE DELL'INTESTINO . i
l'intestino tenue in situazione di rispettata fisiologia, si dimostrerà poco apprezzabile alla
Palpazione, in quanto le sue anse risulteranno sfuggenti e poco e CAO sa
N situazione di rispettata fisiologia, nelle sue porzioni del Se el co mi pe gi e a
Sigma, si rivelerà apprezzabile, riuscendo a definirne forma e e “> dici ia Sii
colon si dimostreranno rilevabili alla palpazione QCOR IDIRISSAIaZZRA I GRIGIONI GISAINZIONE.
- NEOPLASIE;
— ULCERAZIONI;
- STENOSI;
—- INFIAMMAZIONI;
- FLOGOSI PERITONEALE E
DELL’APPENDICE VERMIFORME.
- FLOGOSI PERITONEALE;
- FLOGOSI VISCERALE;
- FLOGOSI ALL’APPENDICE VER
MIFORME.
Qualora si ipotizzasse un a
i fo
SEGNO DI BLUMBERG
— GRAVIDANZA EXTRAUTERINA;
— MORBO DI CROHN;
— NEOPLASIA DEL CECO;
— NEOPLASIA DEL SIGMA;
— CISTI OVARICA;
— SALPINGITE;
— FIBROMAUTERINO.
Bibliografia
AA. W (2010). Manuale di segni e sintomi. IV edizione, Piccin.
Amoroso A. e Fanelli FR. (2017). Semeiotica medica e Metodologia Clinica Vol. le Vol.2,
Antonio Delfino Editore.
SCHEDA DI VALUTAZIONE
Sistema respiratorio: episodio singolare un anno prima con diagnosi medica (espisod
io
benigno)
ANAMNESI REMOTA
RI
Rc
Malattie: XXX
154
1 INFIAMMAZIONE PERITONEALE
2 PROCESSO ERNIARIO
ESAME OBIETTIVO
l'osveeesseseseosaceneceseseeece sconto neo seen ion ia zione cesee scene stes iva zen tene aerbsrntern nen erne nta rneneoneorasnaseesesenenenesnnenone
OS TEOPATICO LOCALE
C NE RELATIVA AD UN TRATTAMENTO DX
ONTROINDICETTA REGIONE MESOGASTRICA ED INGUINALE
155
SCHEDA DI VALUTAZIONE
nescnsssoseneceeeanecasaseconesesense00000 MULIITIZZZI ZZZ A PERA nea e rea a rare re ana ana nana naar E TTT Tane tana nas tantanIonInIA te sIII,,
LursssssenesnesezszeseeszezionezIsIneenionia nani i ceste sen teneraneonne
156
Sistema respiratorio:
“
Sistema neurologico:
ANAMNESI REMOTA
oneee senseseseo
soscrererereseseozeeseseeeosiezeaseivseoziosI
Interventi: VC
Malattie: XXX
Esami diagnostici: ecografia 2 anni prima che evidenzia presenza di calcoli alla cistifel-
lea,
Esami ematochimici con trigliceridi oltre la normofisiologia
ANAMNESI FAMILIARE
n Ri RARIIRA RIESI AAT TZZ AIA ARENA ARA NA FARA FAMA MERE SAAA
eercssececee:eeeezion
Sio raenseRseazone nba sa da nneea SCATTA FERRERI STINO OT INNI RIRIRME RE TZRITE TA TO AZ AR OTO A NERI STIS”E on Ennai Dasanonsonte
157
1 EPATOMEGALIA
2 VERSAMENTO DI LIQUIDI NEL'ADDOME
3 FLOGOSI DELLA COLECISTI
4 DISFUNZIONE GASTRICA
ESAME OBIETTIVO
srrsesresani
ITTTTTETT
158
ini
l'esame clinico dell'a pparato ilosuriaan
genito-urinario .
e ginecologico
rent ; :
è fondamentale al fine di non
confondere una disfunzione osteopatica viscerale con una possibile condizione che rappre-
senta una controindicazione alla manipolazione. L'indagine clinica viscerale è da effettuare sia
quando il sintomo rappresenta il motivo del consulto, sia quando riteniamo presente una rela-
| zione anatomico-funzionale tra lo stesso tratto genito-urinario e ginecologico e un differente
motivo del consulto. Indagare comunque in fase anamnestica questo apparato qualsiasi sia il
motivo del consulto presentato dal paziente può rappresentare un approccio efficace a ridurre
il rischio di incontrare controindicazioni al trattamento osteopatico.
l'esame dell'apparato genito-urinario e ginecologico ha una duplice importanza, è da effet-
tuare ogni qualvolta si indaghi l'addome e il piccolo bacino per la ricerca di possibili Red flags
oppure per un'indagine prettamente viscerale osteopatica.
1.SE HA NOTATO UNA MODIFICA DEL SUO ABITUALE FLUSSO, DELL’'ODORE O DEL
COLORE DELLE URINE
Qualora fossero positivi uno o più di questi fattori, si continuerà la fase anamnestica con do-
mande più specifiche:
- sea causa dello stimolo si alza spesso la notte per andare ad urinare, quante volte, se è pre-
sente sangue nelle urine e se ha avuto episodi di perdita del controllo della minzione, (vomo)
se ha mai avuto infezioni alla prostata, (donna) se ha mai avuto cistiti.
Queste sintomatologie testimoniano una probabile condizione disfunzionale a carico della
vescica o della prostata.
IPERTROFIA PROSTATICA;
TUMORE DELLA PROSTATA;
PROSTATITE ACUTA O CRONICA;
IPERTROFIA ADENOMATOSA DELLA PROSTATA;
INFEZIONI BATTERICHE VESCICALI;
INCONTINENZA URINARIA;
DIABETE MELLITO;
INDEBOLIMENTO DEL PAVIMENTO PELVICO;
- ICTUS.
159
Esame obiettivo:
Queste sintomatologie testimoniano una condizione disfunzionale a carico dei reni, urete-
ri, vescica e uretra.
- CALCOLOSI RENALE;
-— TUMORI RENALI;
— INSUFFICIENZA RENALE;
Esame obiettivo:
_ FIBROMI UTERINSTI;ICO;
7 OVAIO POLICI NATA DA DOLORI ADDOMINALI.
“ ENDOMETRIOSI, SPESSO ACCOMPAG
Esame obiettivo:
tono di
isti che ana tom ich e morf olog iche e funzionali di questo distretto non permet
le caratter a medica dedotta
ora si dimostrasse una probabile caus
effettuare nessun esame obiettivo. Qual considerarsi una controindicazione assoluta > ad un
dall'anamnesi, tale condizione sarà da presentasse
nto oste pati co. Se il moti vo del cons ulto fosse differente, ma la paziente
trattame sarà da considerare una controindica
zione
condizione
comunque questa sintomatologia, tale entrambe le situazioni
ico viscerale locale. La paziente in
relativa] ad un trattamento osteopat
specialista.
dovrà essere inviata ad un medico
chiederemo:
Ad una donna sopra i 45 anni
3, SE HA IL CICLO O È IN MENOPAUSA
50 anni chiederemo:
Ad una donna che ha passato i
CONTRATO DELLE PERDITE
4. SE È IN MENOPAUSA O SE HA RIS
situazioni disfunzionali importanti nella
Le risposte positive a queste domande evidenziano
fase pre e post menopausa.
- PROLASSI UTERINI;
= TUMORI UTERINI E/O OVARICI.
Esame obiettivo:
permettono di
le caratteristiche anatomiche morfologiche e funzionali di questo distretto non
asse una probabile causa medica dedotta
effettuare nessun esame obiettivo. Qualora si dimostr
dall’anamnesi, tale condizione sarà da considerarsi una controindicazione assoluta > ad un
trattamento osteopatico. Se il motivo del consulto fosse differente, ma la paziente presentasse
Comunque questa sintomatologia, tale condizione sarà da considerare una controindicazion
in entrambe le situazi i
relativa | ad un trattamento osteopatico viscerale locale. La paziente SISI
dovrà essere inviata ad un medico specialista.
Bibliografia
Amoroso A. e Fanelli FR. (2017). Semeiotica medica e Metodologia Clinica Vol. le Vol.2,
Antonio Delfino Editore.
e SCLEDADI VALUTAZIONE
Data: XXX Osteopata: XXX Età: 45 anni
Nome: XXX Cognome: XXX N°Telefono: XXX
Lavoro: impiegata Sport/Hobby: fitness
Farmaci: antinfiammatori
lo
163
Sistema gastro-intestinale: “4
ANAMNESI REMOTA
CRITTITALGIOZL00 50 p uo nt SEOSRIRETISIFASVIRA RTR
T RIA
Interventi: XXX
Malattie: XXX
sersrererioo Pre
nbsterenIsea UTTeme
nizionionictontaMTTmtmi ram
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t009?
164
1 CLAUDICATIO INTERMITTENS
FASE DI PRE-MENOPAUSA
9 SITUAZIONI DISFUNZIONALI APPARTENENTI ALLA
ESAME OBIETTIVO
eeneceseneceeee0e srrseso
Lusssesssenasenesesezeseseneesieseoneeneazeseneneneseenianeaseneseseos
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envesees0*
OPATICO LOCALE
CONTROINDICAZIONE RELATIVA AD UN TRATTAMENTO OSTE
AL TESSUTO GINECOLOGICO
pe IR SCHEDA2DI VALUTAZION
o E dani cu A
Nome: XXX Cognome: XXX NTelefono: XXX
Farmaci: antinfiammatori
_ i
166
. . “
Sistema respiratorio:
Sistema gastro-intestinale:
“ “"
ANAMNESI REMOTA
Interventi: XXX
Malattie: XXX
Esami diagnostici: ecografia (10 anni prima) con evidenti calcoli renali
ANAMNESI FAMILIARE
167
1 CALCOLOSI RENALE
168
Completata PR £
l'esame obiettivo e i test specifici è possibile proseguire ipotizzando i
i £ i i î ufo * x . . . . . *
169
——————1—6
CARL R. ROGERS
Psicologo Statunitense
171
Possiamo essere percepiti dal nostro paziente come degni di fiducia, fidati e leali nel senso
più profondo del termine?
Eravamo abituati a pensare in un primo tempo che se rispettando gli appuntamenti e i
loro orari, la natura confidenziale dei colloqui e dei trattamenti osteopatici, se ci fossimo
comportati professionalmente e costantemente allo stesso modo con tutti i pazienti durante i
nostri trattamenti, tale condizione di fiducia si sarebbe realizzata. Confrontando negli anni il
nostro pensiero con altri professionisti, ma soprattutto con altre discipline mediche, quali la
psicologia, abbiamo imparato che comportandoci sempre in modo “apparentemente” gar-
bato, accogliente e rispettoso in una modalità di accettazione con i nostri pazienti, comun-
que a lungo andare, ci avrebbe fatto percepire come incoerenti e non meritevoli di fiducia
da alcuni di essi. Questo pensiero apparentemente incongruente forma una possibilità da
valutare. Capita per esempio di sentirci annoiati, scettici, in preda a qualsiasi altro senti-
mento pur supponendo di permanere in uno stato di accettazione di fronte ai nostri pazienti.
Per noi osteopati non è fondamentale comprendere il motivo della nascita di tali emozioni,
diventa più importante avere la capacità di accorgerci della loro presenza.
ESEMPIO:
CONCLUSIONE
dine del giorno. Siccome
Questa sigzione come altre similari sono per noi terapisti all'or
ante è compito e materia di altre
indagare | Snc” il motivo del nostro pensiero giudic del nostro comporta-
figure professionali, possiamo nel nostro studio occuparci unicamente
mente.
mento nell'istante in cui si crea e si realizza tale pensiero nella nostra
stia sperimentando, dovrà essere ac-
Qualsiasi sentimento o atteggiamento io
compagnato dalla piena consapevolezza di esso.
autentici ed unici. Accorgerci della nostra
Quando ciò si verifica saremo dei professionisti pauroso, antipatico,
atico che ci risulta noioso,
reazione emotiva verso un paziente osteop è per
che in realtà potre bbe anche non essere come lo abbiamo giudicato),
ecc. ecc., (ma nte
. Il lavoro princi pale che proponiamo di intraprendere è sempliceme
noi molto impor tante
noioso e antipatico, ecc., ma riconoscere l'emozione che
non pesare quanto il paziente sia
nasce in noi. a noi.
è possi bile spost are l'atte nzione dal nostro paziente
Solo in questo modo la base per creare una realtà
che viene speri-
consapevole è
Questo atteggiamento più
osteopatici come rassicurante.
mentata dai nostri pazienti
a all a pr ec ed en te , è le gata alla nostra
te correlat
Una situazione, strettamen . ci
i sa
espressività. i E ci,a Retpos
di eopati
se pur MIini
NIMA dei i nostri ii i
una percentuale, non completamente
EÈ possibile che es si on e non ve rb al e
una nostra espr RInanE,
essere riconducibile ad em ot iv o ver so Un paziente Senza BESARS
un atteggiamento pr o, la
Quando esprimiamo rc en e o an co ra ce rchiamo pu
ra
decidiamo di non cu i contrad itttorori! . o nosi tre
te consapevoli oppure stro lavoro osteopatic° o conterrà È messagg! re o
comunicazione nel no re Ìil nostro ali CATE il e
to, me nt
un certo significa di vori,
parole comunicheranno a noi ma alt ret tanto forte a!
modo impercettibile
Nostra persona, ' in
l'emozione che viviamo.
' ° e »*
N AMBITO CLINI wi
174 CAPITOLO 13 + COMUNICAZIONE EMOTIVA!
"Russia salva si può avere anche se lo 08 paziente non si rendesse conto chiara.
na o I ifficoltà che sta vivendo. ne
ciò che accade dentro di
noi è forse OR del
DO clinico
osteopatico, dove elaborando delle complesse formulazioni di indagini
differenzia I, rischia-
mo di considerare il paziente non più come una persona ma come un oggetto.
Un'altra motivazione potrebbe essere quella che accompagna la domanda:
quanto posso
permettermi di sperimentare degli atteggiamenti positivi
verso un paziente, come di calore,
di simpatia, di interesse, di rispetto?
Tali domande sono difficili da affrontare
in alcuni momenti della nostra carriera
sionale, perché arrivano a scuotere profes-
la nostra sicurezza, mettendoci di
sperimentare e a fronte alla Paura di
volte solo di provare liberamente
di una relazione impersonale. le nostre emozioni, con il risultato
finale
Questo modo appena esposto
di osservare le proprie reazioni emotive
tra paziente e terape
uta come un'ulteriore valuta la relazione
opportunità per “raffo rzare” tutto ciò che rappre
-
Mancare nell'ascolto
di successo col paziente.
O Senepa DI VALUTAZIONE
[ . Osîa ins
# SERIO Età:
Nome Cognome:
o: S to
pro ha port hobbies: N°Telefono:
Stato civile: Figli:
Nome medico curante:
n —
MOTIVO DEL CONSULTO:
2 i
Carattere del dolore: “ i
o!
RE
Quando è comparso:
—___
Esami diagnostici:
Diagnosi medica:
Farmaci:
dii i
gi __
175
are:
Sistema cardiovascol
Sistema respiratorio:
Sistema gastro-intestinale:
Sistema neurologico:
ANAMNESI REMOTA
MULILIAIIBnEnTAnIsIinI ana nese neneeeianee
Pansorazeseteresezeaneneee Petestasesezazrzi:iorenconesisecesesesee
eese
sesericcceezeneseceeeeeeioseseoneseone
Interventi:
Malattie:
Incidenti e traumi:
Esami diagnostici:
Seeusssecene
Sueosrescoseesezoan
ane urstressesez
eon isniorecees eee sie soseeeoneoi
176
ESAME OBIETTIVO
INDAGINE OSTEOPATICA
177