Luisa Guerrini
Luigi Micarelli
ESERCIZI Ci >02
con soluzioni e
GRT^MATICA
di riferimento
EDIZIONI
ALPHflBETfl
VER LAG EDIZIONI DILIT
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ab ìH
VERLA6
Gli editori sono a disposizione degli aventi diritto
con i quali non è stato possibile comunicare
e per eventuali involontarie omissioni o inesattezze
nella citazione delle fonti.
ISBN-978-88-7223-196-8
•) ■
Il progetto di questo libro nasce dalla continua richiesta di molti studenti: avere a disposizione
una batteria di esercizi e una piccola grammatica di riferimento.
Lo sforzo, utilizzando la precedente esperienza di Volare, è stato quello di creare esercizi
che fossero in sintonia con ciò che ogni giorno si fa in molte classi di lingua, seguendo una
visione comunicativa del processo di apprendimento e soprattutto mettendo lo studente sia
di fronte alle proprie lacune che alla proprie conoscenze e competenze.
Abbiamo cercato di proporre una varietà di esercizi per utilizzare le varie strutture gramma
ticali e "allenare" la competenza testuale e, inoltre, valutare la conoscenza della lingua anche
in relazione alle certificazioni di italiano. Molti esercizi, infatti, tengono conto delle modalità
proposte dagli esami CILS e CELI e possono quindi contribuire alla preparazione per soste
nere tali esami.
Gli esercizi seguono un criterio di gradualità senza dimenticare una "visione circolare" della
grammatica, che prevede un continuo ritorno verso fenomeni della lingua che si reputano
già dati per assimilati. È esperienza comune di tutti gli insegnanti rilevare che, affrontato un
dato argomento, non lo si può considerare concluso nell'arco di qualche spiegazione o di
qualche esercitazione. Affinché gli studenti se ne approprino e ne possano fare un uso co
sciente e consapevole è necessario un allenamento ripetuto all'analisi e all'esercitazione.
Gli elementi grammaticali vengono introdotti senza pretendere una conoscenza e una loro
applicazione esaustiva, ma vengono continuamente ripresi e ripresentati per favorirne un'as
similazione più profonda.
Gli esercizi si propongono di mettere alla prova lo studente da diversi punti di vista e su di
verse competenze: comunicativa, testuale, morfosintattica, lessicale, ecc.
La tipologia degli esercizi è varia e presenta esempi di:
• cloze monotematico;
• cloze politematico;
• cloze puro (una parola cancellata ogni N parole);
Introduzione 3
• analisi di forme grammaticali;
• riscrittura dei testi in cui vengono modificati alcuni elementi;
• scelta multipla;
• incastro di battute;
• lettura con domande per allenare lo studente alla ricerca di informazioni, così come viene
richiesto nelle prove di lettura delle varie Certificazioni;
• applicazione di coesione e coerenza testuale;
• analisi di brani di conversazioni autentiche o spontanee.
Sin dal livello A1 lo studente è chiamato a considerare la complessità del testo e non la frase
semplificata. Qualsiasi testo, sia scritto che orale, ha la sua propria coesione che si manifesta
attraverso una serie di elementi diversi tra di loro, che vanno dalla pronominalizzazione alla
opposizione determinato/indeterminato, alla scelta dei tempi verbali, ecc. E ogni testo ha la
sua coerenza: chi produce un testo deve fare delle scelte linguistiche appropriate in base agli
obiettivi che vuole raggiungere nella comunicazione.
La coesione e la coerenza testuale sono pienamente rispettate in tutti gli esercizi proposti,
anche in quelli che presentano esempi di lingua orale in quanto estratti da conversazioni au
tentiche 0 spontanee.
Il libro si può utilizzare sia in classe, come completamento dei vari argomenti trattati di volta
in volta dall'insegnante, sia a casa in autovalutazione.
Dopo aver svolto gli esercizi, lo studente può confrontare le sue soluzioni con quelle riportate
in appendice e individuare le aree tematiche che dovrà approfondire.
Correda il testo una piccola guida grammaticale alla quale lo studente può fare riferimento
per chiarire i dubbi che di volta in volta emergono.
1 Lettura 10
2 Connettivi 11
3 Lessico 12
10 Lettura 20
11 Produzione scritta 21
13 Riferimento anaforico 22
15 Lessico 24
16 Riscrittura - 25
18 Pronomi relativi 26
20 Produzione scritta 27
21 Lettura 28
23 Preposizioni 29
24 Pronomi. Connettivi 30
25 Lessico 31
26 Politematico 32
28 Politematico 34
29 Preposizioni, articoli 34
30 Correggere 35
31 Riscrittura 35
32 Lettura 36
33 Preposizioni 37
34 Congiuntivo, condizionale 38
35 Politematico 39
37 Congiuntivo, condizionale 41
Esercizi >C1
Ittura
Art. 5 Distribuzione
1) Usufruiscono del prestito diretto: a) i cittadini italiani che hanno compiuto i sedici anni
d'età e che risiedono nella regione Lazio; b)previa documentazione del loro domicilio, i
professori universitari ed i ricercatori; c) per la durata legale degli studi e previa docu
mentazione di iscrizione e domicilio, gli studenti universitari delle università romane, i
laureati iscritti a scuole di alta specializzazione e perfezionamento presentati da un do
cente.
2)Ne possono inoltre usufruire: a)i cittadini dei paesi della CEE che documentino le proprie
necessità di studio e di ricerca ed il proprio domicilio, anche se temporaneo; b)i cittadini
dei paesi extracomunitari che presentino con certificazione attestante il periodo di sog
giorno e che siano presentati dal Consolato o dall'Ambasciata o da un'Istituzione Cultu
rale di rilevanza intemazionale.
3)I requisiti per l'ammissione dei lettori facenti parte delle categorie sopraelencate e di tutti
gli altri cittadini italiani non residenti nella Regione sono valutati dal direttore della bi
blioteca.
4)Possono essere prestate 2 opere per un massimo di quattro volumi.
5)La durata del prestito è di trenta giorni rinnovabile per altri trenta se l'opera non è stata
prenotata da altri lettori.
6)Entro il 31 Luglio di ogni anno tutti i volumi devono essere restituiti per permettere i ne
cessari controlli e riordinamenti delle raccolte.
7) Dal 1° al 14 Agosto non vengono concessi prestiti.
8) Chi non restituisca puntualmente il volume avuto in prestito è sospeso dal servizio fino
a restituzione avvenuta. Chi restituisca il volume danneggiato o lo smarrisca è tenuto, se
condo la valutazione del direttore, al suo reintegro o sostituzione o al versamento della
somma. Chi non restituisca il volume o non provveda ad ottemperare alle disposizioni
del direttore entro trenta giomi dalla recezione di formale invito, è escluso dalla fi-equenza
della biblioteca, è segnalato al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali per l'esclusione
dalle biblioteche pubbliche statali ed è denunciato all'autorità giudiziaria.
9) All'atto della consegna del volume il lettore firma una ricevuta e riceve un permesso da
esibire all'uscita.
7) Chi rovina o perde un libro preso in prestito non può più usufruire del
servizio di prestito. □ □
8) Per uscire dalla biblioteca con un libro preso in prestito bisogna firmare
la ricevuta ali 'uscita.
□ □
ionnettivi
invece^ non altrettantOj infatti, anche che, salvo, anche perché, d'altronde, se
Esercizi >C1 11
Inserisci nel testo le seguenti espressioni.
ludenti, i Vostri componenti dell'ultima serie restano al di sotto delle nostre migliori
aspettative".
piani di studio.
Esercizi >C1 13
B. Per continuare il testo rimetti in ordine le seguenti parole.
Molti
55 anni di solitudine
di Cesare Fiumi
Esercizi >01 15
Coesione e coerenza testuale
Ricomponi il testo mettendo le parole mancanti nell'ordine giusto.
Attenzione: i verbi all'infinito vanno coniugati.
dalla cronaca
IN VIA PERINI
Scooter centra la bici, donna all'ospedale
uscendo da via Endrici a bordo della sua bicicletta 1 1. provenire uno cen
trare scooter che
giungere trasportare
al pronto soccorso la la
l'ordine.
Art.3 Ammissione
1) Sono ammessi in biblioteca coloro che abbiano compiuto i sedici anni di età, purché
in possesso di un documento d'identità personale riconosciuto.
2) Gli ammessi alla frequenza ottengono una tessera che consente l'accesso ai servizi
generali e/o alle singole di consultazione e/o al prestito. La tessera ha
durata e può essere rinnovata alla , previa verifica della
sussistenza dei requisiti. In via ordinaria la tessera sostituisce il documento di iden
tità.
Art.4 Consultazione
1) Per accedere alla sala Studio e alle sale di consultazione è necessario registrare la
propria presenza. La consultazione dei collocati nelle sale Giuridica ed
Umanistica è libera. Per la delle raccolte collocate nelle sale Periodici
e Bio- bibliografica è necessario consegnare al personale di sala la tessera della bi
blioteca o il documento d'identità.
Esercizi >C1 17
ggettivì, pronomi, verbi
Immaginiamo che il protagonista sia italiano. Alla fine del soggiorno, i 76 saponcini
nascosti in valigia, dove il callido viaggiatore ha metodicamente oc
cultati. Risultato: la valigia emana un odore di Cashmere Bouquet,in grado
di abbattere i cani antidroga dell'aeroporto. Al ritomo,[questo turista italiano], mostra con
orgoglio la refurtiva alla moglie, reagisce come i cani antidroga: stramazza al suolo.
La colpa, in questo caso, non è del Cashmere Bouquet. La signora è crollata al pensiero di
76 nuovi saponcini ,come i trecento ,andranno a ingombrare cas
setti e armadi. I saponcini non esauriscono la questione: dai bagni d'albergo asportiamo tutto
che non è saldamente e ha l'aspetto di un omaggio. Conosco un
uomo d'affari che da anni, dovunque , infila in borsa tutti i bottiglini dello
shampoo e porta a casa. Alcuni hanno un colore fosforescente e una consistenza
, e sono prodotti da ditte sconosciute (il nome si scioglie a contatto con
l'acqua: pessimo segno). La refurtiva è nascosta dentro un armadio, ed è intatta. Alcuni
shampoo risalgono ai primi anni settanta, e hanno un aspetto assai . Se quel
mio conoscente se versasse qualche goccia sui capelli, orribili rea
zioni che lascerebbero senza scalpo. Perché l'uomo occidentale
comporta così? Perché ricorda d'essere stato povero? Forse. Perché ritoma
bambino? Anche. Perché intende provare il brivido del furto di qualcosa si può m-
bare? Chissà. Perché vuol far credere d'essere persona ? Può darsi. Tutte
di Daniela Onelli
Nobody digita con lentezza l'ultima stringa di caratteri. Gli occhi sono stanchi, il monitor
sfarfalla da un po'e la linea telefonica continua a cadere. Finalmente sullo schermo appare
un baluginìo azzurro, ce l'ha fatta, è Bankitalia che gli dà il benvenuto. Si concentra ancora
di più, deve lasciare un messaggio per far sapere a tutti che è stato lì. È l'anno 1995, e
l'Italia scopre l'esistenza degli hackers. Adesso Nobody, alias Raoul Chiesa, è il titolare
della Mediaservice di Torino, un'azienda specializzata in sicurezza informatica, dove la
vorano 15 persone, dai 17 ai 28 anni. Lui ne ha 27. Dopo poco tempo da quell'intrusione
in un computer della Banca d'Italia, il 15 dicembre dello stesso anno, i poliziotti busseran
no a casa Chiesa. Nobody, con altre sei persone coinvolte nell'operazione Ice Trap, sa
ranno i primi nel nostro paese a essere condannati per crimini informatici. [...] La
disavventura giudiziaria si conclude con tre mesi di arresti domiciliari e divieto di usare
un computer. Quando Raoul penetra nel primo grande sistema della sua vita, un mainframe
del centro ricerche della Fiat Iveco, ha 14 anni.
Esercizi >C1 19
ettura
Ogni tanto sui giornali si legge del "preoccupante" calo demografico in atto nel nostro
Paese. Ritengo che sarebbe davvero da allarmarsi se nel nostro paese si registrasse una
tendenza all'incremento della popolazione. Il numero di abitanti di un determinato terri
torio non può crescere all'infinito, deve necessariamente rapportarsi con i limiti ecologici
che impone l'ambiente. Il principio, cioè, che gli ecologi chiamano "della capacità di ca
rico" di un ecosistema. I "preoccupati" del calo demografico si sono mai chiesti se l'attuale
popolazione italiana è "sopportabile" dal territorio nazionale, e si pongono la domanda di
come possa fare questo territorio ad assicurarci la sopravvivenza in caso di nuovi aumenti
demografici? Oltre allo spazio per le persone, occorrono spazi liberi e incontaminati.
Che ne sarebbe di questo spazio se fossimo 70 milioni, 80 milioni di abitanti, o ancora di
più? Non sarebbe più bello e più facile vivere in un paese dagli spazi liberi e selvaggi, e
quindi dalle maggiori potenzialità? Un paese di 30 milioni di abitanti? Si potrà essere al
larmati dalla questione demografica, semmai ci sia da allarmarsi, solo quando sarà stata
definita la capacità di carico umano di un Paese come il nostro, che intende garantire alle
nuove generazioni di italiani una vita degna di tale nome,e non quella dell'avanzare im
placabile delle periferie, del sovraffollamento ovunque.
Marco G., Napoli
e) Il numero delle nascite deve essere proporzionato all'estensione del ter- q |—|
ritorio.
Molti luoghi nel mondo, ma anche alcuni monumenti o rovine, hanno una leggenda o una storia
che ne narra la nascita o le vicende che sono lì successe nel corso del tempo.
Scegli una leggenda o una storia relativa al tuo paese o alla città in cui vivi e cerca di ricordare:
- dove e in quale periodo storico ha avuto luogo questa storia o leggenda
- chi sono i personaggi della leggenda o della storia
Racconta per iscritto la storia che hai scelto. Ecco come potresti iniziare: Tanto tempo fa
Cercò di contare gli schizzi che colpivano il vetro, ma dopo cinque minuti si trovò ancora
più annoiato di prima, con un sospiro si staccò dal davanzale e si lasciò cadere a peso
morto sul letto. "Come bello avere un fratellino o un cane" pensò."Se
sempre con loro e così quell'orribile idea non mi
mai in mente, mai". Appena detto "mai", naturalmente l'or
ribile idea cominciò a parlare."Hai fame" diceva."Hai fame e la tua pancia è vuota come
il cestello della lavatrice, fredda come una distesa polare; hai freddo dappertutto, ti senti
debole debole, la gambe non ti reggono, la vista si offusca, se vuoi salvarti puoi fare una
sola cosa: alzati e vai in cucina, riempiti la pancia, saziati!". Michele
alla voce ancora per un minuto o due, tutte le sue forze per combatterla;
poi, lento come un robot ,uscì dalla stanza, il corridoio,
un istante davanti alla porta della cucina, e dopo aver sospirato la
con delicatezza. Lui stava lì, lo quietamente in un angolo. [...]
Esercizi >C1 21
Riferimento anaforico
Esercizi >C1 23
\ Lessico
i_
Inserisci le seguenti parole o espressioni nel testo. Sono in ordine alfabetico.
Attenzione: una parola non va usata!
B stata distratta?
Esercizi >C1 25
BPronomi relativi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
che, che,in cui, la quale, la quale, che, che, che al quale, che di cui
... quel muscolo rosso 1 palpita e batte al centro del nostro petto
ha una sua memoria. È vero che le ultime ricerche parlano di una
memoria legata ad eventi patologici e al ripristino delle funzioni
originali, ma è già una cosa importante. E cosa dire, poi, dei casi
documentati rigorosamente negli Usa hanno sconcertato gli osser
vatori? Uno fra tutti: un ragazzo subisce un trapianto di cuore
senza conoscere l'identità del donatore. Dopo l'intervento comin
cia ad avere incubi notturni sogna di essere inseguito e ucciso da
un coetaneo. Il fenomeno prende toni così ripetitivi e drammatici
che i genitori del ragazzo decidono di chiedere aiuto all'assi
stenza sociale, considerato il ripetersi dell'evento, decide di in
dagare sull'identità del donatore, e scopre che si tratta appunto
di un ragazzo morto assassinato! Ma la storia non finisce qui. Gli
assistenti sociali coinvolgono la polizia, sulla base delle minu
ziose descrizioni del sogno del trapiantato, riescono ad indivi
duare l'assassino poi confesserà. Fantascienza? Oppure una
realtà? Magia? Oppure, semplicemente, dimensioni ancora non co
nosciute da una cultura sociale privilegia soltanto il pensiero lo
gico? Sembra sempre più evidente che le malattie sono la
conseguenza di un'informazione viene veicolata non solo da ele
menti chimico-molecolari, ma anche da impulsi elettromagnetici
(frequenze). [...]
Ed ecco che prende forma una visione di certo affascinante del
nostro corpo: una sorta di linguaggio degli organi grazie il corpo
diventa un essere parlante racconta al mondo la sua storia. [...]
Alla luce delle scoperte abbiamo parlato sarà meglio che tutti,
da oggi in poi, facciamo molta più attenzione a non ferire i senti
menti altrui, perché... il cuore non dimentica.
Ogni tanto sui giornali si legge del "preoccupante"calo demografico in atto nel nostro Paese.
Ritengo che è/sarebbe/sia stato davvero da allarmarsi se nel nostro paese si registrasse/re
gistri/registrerebbe una tendenza all'incremento della popolazione. Il numero di abitanti di un
determinato territorio non può crescere all'infinito, deve necessariamente rapportarsi con i limiti
ecologici che impone/imponga/ abbia imposto l'ambiente. Il principio, cioè, che gli ecologi
chiamano "della capacità di carico"di un ecosistema. I "preoccupati"del calo demografico si
sono mai chiesti se l'attuale popolazione italiana è "sopportabile"dal territorio nazionale, e si
pongono la domanda di come potesse/abbia potuto/possafare questo territorio ad assicurarci
la sopravvivenza in caso di nuovi aumenti demografici? Oltre allo spazio per le persone, occor
rono spazi liberi e incontaminati. Che ne è/sarebbe/fosse di questo spazio se saremmo/siamo
stati/fossimo 70 milioni, 80 milioni di abitanti, o ancora di più? Non sarebbe/sia stato /fosse
più bello e piùfacile vivere in un paese dagli spazi liberi e selvaggi, e quindi dalle maggioripo
tenzialità? Un paese di 30 milioni di abitanti? Si possa/potrà/potesse essere allarmati dalla
questione demografica, semmai ci sia da allarmarsi, solo quando sarà stata definita la capacità
di carico umano di un Paese come il nostro, che intende garantire alle nuove generazioni di ita
liani una vita degna di tale nome, e non quella dell'avanzare implacabile delle periferie, del so
vraffollamento ovunque.
iUProduzione scritta
Leggi questo racconto.
Gino aveva centoquarantatrè anni. Per essere uno gnomo era poco più di un ragazzino. Da
un paio di settimane Gino viveva nella scatola dei pennarelli di Federico. "Prima o poi dovrò
trovarmi un'altra sistemazione", si diceva."Quel benedetto ragazzo non usa i pennarelli molto
spesso, e questo è un bene perché disegna da far schifo, però prima o poi capiterà. Vorrei evitare
di essere schiacciato come uno scarafaggio". Ma come tutti gli gnomi, Gino era di una pigrizia
spaventosa, cosi i giorni passavano e dalla scatola dei pennarelli non traslocava. Ogni tanto fa
ceva dei giretti qua e là per la casa. Giusto per procurarsi qualcosa da mangiare. E naturahuente
per svolgere la sua delicatissima missione.
B. Qual è secondo te la "delicatissima missione" di Gino? Scrivi qui di seguito la tua ipotesi.
C. Ora continua tu a scrivere il seguito del racconto tenendo presente l'ipotesi che hai fatto.
Esercizi >C1 27
Lettura
Completa il testo con le parti mancanti scegliendole tra quelle riportate in basso.
Un popolo di azionisti
"Se le regalassero 50 mila Euro, come li investirebbe!"
Questa è la domanda che un recente sondaggio ha fatto a un campione 1. ... Come era
prevedibile, l'investimento azionario non è esattamente tra i più popolari negli ultimi
tempi. E vero che le borse stanno correndo, forse anche un po'troppo, ma rispetto ai bei
tempi terminati un anno e mezzo fa, 2.... Stando al sondaggio(e come confermano i dati
sulla raccolta netta dei fondi azionari, piuttosto scarsa negli ultimi mesi), quei 50 mila
Euro prenderebbero in preferenza la strada degli investimenti obbligazionari o di liquidità.
Ma,a sorpresa, c'è un popolo in Europa che si dimostra più 'coraggioso' di altri, e che (in
controtendenza) mantiene ancora una fiducia 3. ... Potremmo pensare agli inglesi, i più
abituati agli alti e bassi dei listini. E invece no. E non sono neanche i pragmatici tedeschi
0 i francesi che hanno i fondamentali economici migliori di Eurolandia. Quel popolo
'temerario' sono proprio gli italiani, tra gli ultimi arrivati all'investimento di borsa e tra
4. ... Il 41% degli intervistati italiani metterebbe quei soldi in investimenti legati alle
azioni. Una cosa un po'strana. Si pensava che gli italiani, che in pochi anni hanno spostato
1 propri portafogli dai Bot al Nasdaq (come dire i due estremi quanto a rischio) fossero
pronti a voltare le spalle alle azioni più rapidamente di altri. Come si spiega? Cominciamo
col dire che è facile dirsi pronti a rischiare quando si parla di fantascienza finanziaria: se
quei 50 mila Euro venissero regalati davvero, probabilmente le cose cambierebbero. Ma
questo era vero per tutti gli intervistati. Un'altra spiegazione risiede nel fatto che gli italiani
sono entrati massicciamente in Borsa proprio nel momento in cui queste volavano come
5. ... Per chi ha cominciato a investire con il MibSO a 50 mila punti e il Nasdaq a 5000,
c'è forse la tentazione di pensare che sia quello il livello normale. E questo induce a un
maggiore ottimismo. Un atteggiamento (diciamolo pure) alimentato anche da una certa
'non chalance' di coloro 6.... Altra componente che può avere il suo peso riguarda i ren
dimenti dei titoli di Stato. In Italia, rispetto ad ancora non molti anni fa, sono crollati. Chi
aveva fatto la bocca ai Bot al 15% difficilmente si accontenta del 3%.E forse guarda con
più interesse ai maggiori rendimenti che può ottenere rischiando in borsa. In ogni caso,
credo che questa 'anomalia'nella propensione al rischio degli italiani sia qualcosa su cui
porsi qualche interrogativo. E vero che i migliori affari si faimo comprando quando tutti
vendono e vedendo 7.... Ma se fosse così facile, non dovremmo aspettare che qualcuno
ci regali 50 mila Euro...
Alan Friedman, www.miaeconomia.it
C. piuttosto consistente di cittadini europei D.ehe ha vinto molto negli ultimi anni
E. che hanno meno soldi a disposizione F. a meno che non vogliano rischiare i soldi
G.i più scottati dal calo dei listini H. guadagnavano molti soldi
I. che dovrebbero consigliare gli investitori L. raramente avevano fatto nella loro storia
M.rosa quando tutti vedono nero N. su che cosa si può investire
Inverno romano giù per il viale di Villa Borghese che porta al museo e
intanto pioveva a dirotto. Ma si poteva vedere ogni goccia venir giù rigando di bianco il
cielo nero, per via del sole che risplendeva chiaro in fondo ai boschetti, tra le nuvole che
scappavano da ogni parte, luminoso. Pioveva e c'era il sole; se non che
era gennaio, che fosse marzo, tanto l'aria era dolce e l'erba, nei sottobo
schi, alta folta e verde. Pioveva a stecche d'ombrello e il sole risplendeva che pareva d'oro
e quell'erba, sotto gli alberi, si beveva egualmente la pioggia e il sole. Tutto ad un tratto
felice, con una gran forza nelle gambe, come se un grillo
gigantesco, da potere con un salto salire in cima al tetto del museo che si vedeva in fondo
al viale con la sua bella facciata giallo; e davvero il salto aprendo la bocca
verso il cielo e una goccia di pioggia mi dritta nella bocca e mi parve che ...
mi come se fosse stato un sorso di liquore e pensai:"Ci ho vent'anni... e
ho ancora da vivere questa vita tanto bella almeno altri quaranta o cinquant'anni... viva la
vita." A destra del viale, in cima ad una collinetta, due o tre cavalli grossi
e pasciuti con dei ragazzi ben vestiti in sella che la fine della pioggia ri
parati sotto i lecci e non so perché quei cavalli mi parvero tanto belli e an
cora:"Sono proprio felice".
[continua con l'esercizio seguente]
Is Preposizioni
Completa il testo con le preposizioni, semplici e articolate.
Forse ero felice perché andavo ... mio primo appuntamento ... Gloria, la cassiera ...
un bar ... parti ... piazza della Regina dove io lavoravo come meccanico ... un garage.
Questa Gloria l'avevo accostata ... buio, assistendo ... bar ... televisione; e prima le
avevo sfiorato il braccio ... il braccio, e poi, facendomi coraggio, le avevo messo la
mano ... mano; e cosi finita la televisione, le avevo fissato un appuntamento ... giovedì
che era il giorno ... cui la padrona le dava il cambio ... cassa ... bar. Oggi era giovedì,
io andavo ... appuntamento e mi sentivo felice. ...
da Nuovi racconti romani, Ed. Bompiani
Esercizi >C1 29
Pronomi. Connettivi
CBé
Lessico
.'1;!
Cerca nella lettura n° 21 le espressioni di significato equivalente alle espressioni scritte qui sotto.
Come nell'esempio.
diminuito forte
variazioni coraggioso
comportamento incoraggiato
Esercizi >C1 31
fPolitematico
di amici. Antonio G., era stato in Africa con il contingente coloniale ita
liano. Aveva fatto la guerra, poi inglesi lo avevano
prigioniero e spedito in Kenia. Anche dopo la liberazione
era rimasto nel Centro Africa come ricercatore di minerali per conto una
società romana. Quindi era "assunto" dall'allora imperatore di Etiopia come
ricercatore d'oro era stata assegnata la zona del Volgan, in
quattro anni di lavoro aveva trovato più di otto chili di metallo prezioso, ricevendone in
cambio viveri e vestiario. Ormai sessantenne, era tornato in Friuli con una valigetta rega
latagli stesso segretario dell'imperatore: c'erano pietre
dure, pezzi di minerali come il cobalto, topazi e quella patatina opaca di circa due etti,
che lui stesso aveva raccolto cercando l'oro. [...] Al Ministero degli Esteri aveva trovato
un'impiegata molto gentile, una certa signora Paoletto, di origine eritrea, che l'aveva aiu
tato a le pratiche necessarie per avere la pensione. Antonio G., contrac
cambiò il favore donandole quella pietra opaca come fermacarte. Nei giorni scorsi il
pensionato ha rivisto donna alla televisione in una tra
smissione,raccontava di ricevuto in dono da uno sconosciuto quella pietra:
si trattava di dei più grandi diamanti grezzi del mondo, il suo valore toc
cava il milione. Il friulano si è a Roma,per di parlare con
la Paoletto che non lavora più al Ministero. Ha dormito alla stazione Ter
mini per cinque notti, ma il marito della donna non ha voluto riceverlo.
Via dell'anima
Nei test scientifici per la diagnosi dei disagi psicologici, il cambio di casa compare tra le
cause di grave stress emotivo. Sarà per evitare il trauma, 1...., che secondo i dati più re
centi, i giovani italiani vivono insieme ai genitori ben oltre i trent'anni. Secondo Roberto
Calia, psicologo e psicoterapeuta di Milano, 2. ... "appartenganoper cultura a una ge
nerazione di nomadi, i ragazzi tendono a restare a lungo nella casa paterna, 3.... perché
è il luogo della sicurezza 4.... per tutti il trasloco è un piccolo (o grande) trauma psi
cologico. Perché la casa è il nido, il guscio che ci siamo costruiti nel tempo, quello spazio
emotivo-affettivo che funziona da punto di riferimento e di equilibrio. Ma in alcuni mo
menti della vita cambiare indirizzo è 5.... un evento drammatico."Nelle persone anziane
può produrre una sintomatologia depressiva(con sfiducia in se stessi, pianto immotivato),
disadattamento sociale o peggioramento di una eventuale sindrome psicorganica: aumento
della confusione mentale, del disorientamento spaziale, del deficit della memoria",spiega
Elvira D'Aloja, psichiatra dell'ospedale S.Giovanni Addolorata di Roma."La casa è un
prolungamento di sé. 6.... /'anziano che per necessità deve lasciarla dopo avervi vissuto
anni e anni, ne soffre come per una mutilazione", aggiunge Calia.'^Abbandonare la vec
chia casa può equivalere ad abbandonare la vita per la morte". Ma esiste il modo di aiu
tare un anziano?"È importante il sostegno affettivo di figli o parenti, si deve dare il tempo
per elaborare il "lutto", inteso come separazione dolorosa" concordano gli esperti. Cer
cando, 7. ... , di non costringere a disfarsi di oggetti inutili ma cari, e di ricreare una
situazione simile a quella precedente (per esempio, una stessa distribuzione di mobili
8.... in meno spazio). C'è poi un'altra categoria che subisce il cambio di casa come un
trauma,"Sono gli adolescenti, perché sono loro stessi infase di cambiamento", dice Calia,
che conclude:"per un adulto, in genere, è 9.... un arricchimento: la nuova progettualità,
lefuture opportunità, l'eventuale cambio di stato sociale sono aspetti che riparano il di
stacco ".
A B C D
Esercizi >C1 33
Politematico
Preposizioni, articoli
... anglosassoni, non potendo andare oltre ... uso del pronome, perché già hanno adottato,
come si è detto, ... pronome unico ... tutti, ricorrono sempre più spesso, anche se si rivol
gono a persone ... riguardo, ... nome ... battesimo: è ... loro modo ... dare ... "tu". E ...
Scandinavia, dove ... tempo si dava ... "lei". De,... chi non si conosceva, ora si dà ... "tu"
... tutti, anche ... negozi, ... supermercati, dove ... giovani commesse diconoDu ... più at
tempati avventori. E quindi anacronistica, e ... po'ridicola, l'insistenza con cui si usano ...
titoli ... Italia: commendatore, eavaliere, ingegnere.
[continua con l'esercizio seguente]
È ancora più ridicolo che usa il titolo in prima persona quando ci annuncia al telefono: «Sono il
commendator Tal dei Tali». E che proprio non ha titoli non rinuncia ad autoproclamarsi il signore:
«Sono il signor Mario, la signora Maria». Affinché nessuno si permettano un eecessiva confidenza
C'è poi la faccenda del dottore. In Italia siamo tutti dottori. Il nostro è lo solo paese sul mondo,che
io so, in cui basta una qualsiasi laurea per dare diritto al titolo di dottore, e i stranieri che non
conoscono la nostra generosità in materia si prendono molto nel serio, credendo che ciascuno di
noi ha davvero eonquistato il titolo con speciali approfondimenti di studio, come succeda da loro.
Forse è il caso di smetterlo. Nei rapporti fra le persone sia giusto usare rispetto, specie verso chi
non si conoscono, ma lo rispetto vero è nei modi, è nella sostanza, e non nel formalismo di titoli
che ci adoperano come schermo, per autodifesa, e chi nessuno prende più sul serio.
liscrittura m
Riscrivi le frasi della colonna di sinistra, iniziando con le parole della colonna di destra.
Esercizi >C1 35
lettura
Ricostruisci il testo.
Per dodici anni ha usato l'identità del fratello, negli ultimi sei aveva anche trovato lavoro
1 A come operaio in un'azienda metalmeccanica lombarda. Ma lei era una donna, A.B., 37
armi.
Qui trovano i documenti della trentasettenne, tutti falsificati, e scoprono la sua vera iden
B tità. Per lei è subito scattata una denuncia per usurpazione di identità, ma le indagini
sono solo all'inizio.
L'episodio un anno fa. In fabbrica, la donna, dai tratti talmente mascolini da riuscire ad
ingannare tutti, ha un violento battibecco con un altro operaio. Volano parole grosse,
C
qualche spinta e poi le minacce. La vittima decide allora di sporgere denuncia ai carabi
nieri.
Insomma, una vicenda surreale che richiama alla mente il film "Albert Nobbs", dove
D Glenn Close si traveste da uomo pur di trovare lavoro nella società maschilista di fine
800. Nel 21esimo secolo l'episodio ha lasciato sbalorditi il datore di lavoro e i colleghi.
Prima che la verità venisse a galla è riuscita a collezionare una sfilza di reati: dalle mi
F nacce alle ingiurie, per non parlare delle multe finite nel cassetto. È stata proprio una
minaccia rivolta ad un collega di lavoro che ha dato il via all'indagine.
Soprattutto a rimanere a bocca aperta è stato il fratello della donna che, senza saperlo,
G
negli ultimi sei anni si era ritrovato con il doppio dei contributi pensionistici versati.
A questo punto i militari del maresciallo R. Coco al comando della caserma di zona, de
H cidono di vederci chiaro. Certi che si tratti di scambio di persona, si imbattono nella sor
presa solo varcando la soglia di casa della donna.
Gli inquirenti vogliono capire per quale motivo abbia deciso di costmirsi una vita paral
lela e hanno cominciato a scavare nel suo passato. Al momento la donna non ha fomito
I
spiegazioni al riguardo e il pm che indaga sul caso ha deciso di richiedere una perizia
psichiatrica.
Avete notato? I bambini sono tutti divertenti (specie quando,secondo il detto vittoriano, si vedono
e non si sentono: seen not heard), e a noi italiani piacciono. Ma anche dei / fra/ con i bambini di
pochi anni ci sono i simpatici e gli antipatici. Simpatici sono quelli che, ancora piccolissimi, vanno
seri seri per la / sulla / nella loro strada, e sembrano immersi con / da / in chissà quali misteriosi
pensieri. Colpiti da / con / per qualche cosa che li sorprende, una persona, un cavallo, si fermano
e osservano, meditabondi, macinando profonde riflessioni. Talvolta, più spesso nei Paesi del Nord,
si vedono per la strada quiete processioni di bambinelli all'/ nell' /dell' asilo, in fila indiana o in
/ per / a due: marciano in silenzio, pensierosi. Probabilmente vanno in un museo, dove poi, seduti
per terra ascolteranno rapiti le spiegazioni di un bravo insegnante. Commoventi. Ma mica tutti i
bambini sono ugualmente simpatici. Ci sono anche quelli che nell'aspetto, nelle espressioni del
volto, ispirano scarsa simpatia: talvolta sono addirittura (dispiace dirlo perché non è colpa loro)
un po' antipatici. A causa di una certa goffaggine nei movimenti? Di una certa espressione? Non
lo so: mi sembra però innegabile che simpatia e antipatia, se già manifeste all'/ nell'/ con 1' età
dell'innocenza, siano qualità innate. Un adulto può riuscire antipatico su / per / da quel che dice,
su / per / da quel che fa: ma un bambino di due o tre armi? Anche i popoli, come i bambini,riescono
collettivamente simpatici o antipatici. Mi guardo bene con 1'/ nell'/ dall'esporre adesso una clas
sifica, a/con/per tanto di nomi: ma ogni lettore, se si concede una breve riflessione, si renderà
conto che ha le sue preferenze e le sue avversioni. Come siamo piazzati, alla /con la / nella clas
sifica della simpatia, noi italiani? Senza dubbio tendiamo per la / nella / alla convinzione di essere
simpatici: e tanto più di esserlo se certe nostre caratteristiche sono accentuate. Meglio i napoletani
(nella / con la /alla classifica degli stranieri) che i liguri: perché i napoletani somigliano più dei
liguri al cliché nazionale. Alla simpatia non corrisponde però la stima. Diffusa per / tra / con gli
stranieri, specie in / tra / con quelli di certe nazioni, la convinzione che gli italiani sono simpatici,
ma non vanno presi per il / al / sul serio. Lo dissero anche alla ragazza straniera che stava per spo
sarmi. Stiamo attenti: mi sembra adesso (a / da / con parte le nostre esperienze matrimoniali) che
la seconda parte della sentenza tenda sempre più per / con / a prevalere, oltre i confini, sulla / alla
/ per la prima.
Esercizi >C1 37
34 |®ongiuntivo e condizionale
Completa il testo con i seguenti verbi. Sono in ordine alfabetico.
MibSO a 50 mila punti e il Nasdaq a 5000, c'è forse la tentazione di pensare che
quello il livello normale. E questo induce a un maggiore ottimismo.
Un atteggiamento (diciamolo pure)alimentato anche da una certa 'non chalance' di coloro
che consigliare gli investitori.
Alan Friedraan
olìtematico
Esercizi >C1 39
36 lassato remoto, imperfetto, trapassato prossimo
A. Decidi l'ordine di apparizione nel testo dei verbi, come nell'esempio
1 ...VEDERE 2 3 4
5 6 7 8
9 10 11 12
13 14 15 16
17 18 19
Fascino
di Goffredo Parise
Un pomeriggio di agosto in montagna tra nubi nere e brontolanti una donna con grandi
occhi limpidi pieni di curiosità e un bambino biondo e un po' grassol
un uomo alto che 2 a Clark Gable. Gli occhi 3 ,pensò
"Oh, Dio, è proprio lui" e si fermò con una mano al petto. In quel momento
4 a cadere grosse gocce, si alzò il vento e la donna che non
5 mostrare all'uomo il rossore nel volto 6 a correre
verso il paese tirando dietro di sé il bambino. Il bambino con le sue gambe grassocce e i
piedi piatti 7 subito con la faccia avanti e strillò ma fu raccolto dall'uomo
che 8 : lo alzò da terra con molta semplicità e forza nelle braccia mo
strando denti bianchissimi e occhi neri ridenti che lo 9 di colpo.
"L'accompagno" 10 l'uomo col bambino in braccio, la donna fece sì col
capo senza smettere di guardarlo fisso. Le nubi nere 11 fino alle loro
teste, la pioggia cadde più fitta(l'uomo 12 una mano sulla testa del bam
bino), 13 qualche lampo, schianti lontani tra gole e valli e l'uomo
14 la mano della donna durante quei lampi. Arrivarono all'albergo com
pletamente bagnati, l'uomo la 15 con un sorriso uguale a quello che
16 il bambino e disse un nome; Vargas. La donna 17
in camera, spogliò il bambino e si spogliò, 18 il bambino in un piccolo
accappatoio azzurro e lasciò correre l'acqua del bagno tra i fumi del vapore, poi
19 col bambino in braccio. [...]
da Sillabari 2, Adelphi ed.
A B C D
Esercizi >C1 41
Coesione e coerenza testuale. Lessico
Ciao Rita,
come vedi l'immobilità fisica non sempre si accompagna a quella 1 :-)
Abbiamo pensato di organizzare un incontro pubblico(non oso definirlo 2 )
sul 3 di un pittore meno noto,Vittore Crivelli che abbiamo in parrocchia e
4 c'è anche una teoria dello storico Massimo Temperini che vorrebbe at
tribuire l'ultima figura a destra ad un frate clareno. Dici tu... e allora? Allora ho pensato a
tua figlia Arianna; 5 meglio di lei potrebbe avere 6 sul
l'argomento?? Io ho già la pubblicazione 7 dalla Cassa di Risparmio di
Fermo su Vittore Crivelli ma, poiché vorremmo realizzare un video 8 a
quello che hai già visto sul Parco degli Alberelli, non vorrei 9 a piene mani
da un'opera locale. Ho cercato su intemet, ma a differenza del più famoso Carlo Crivelli
non ho trovato 10 Penso che Arianna abbia il suo 11
per la tesi e non voglio darle 12 impegni, però se tra le sue
13 avesse già qualche cosa di utile 14 sul Crivelli
15 sul nostro dipinto sarebbe una bella cosa. Un altro abbraccio. Loredana
Produzione scritta
ettura
1 A È mezzogiorno e un quarto.
Accompagnerò un gruppo in un viaggio(Nepal e Maldive)che si ritrova fra mez
B
z'ora all'aeroporto.
"Ciao Franca, mi hanno detto che vai in Nepal..."(è mio cugino giornalista,
H
gliel' ho detto io ben due settimane fa!).
"Ti sto mandando viafax(ecco perché il fax mugolava...) una lettera che dovresti
L
portare adAntu Sharma. E il vescovo di Katmandu!".
Esercizi >C1 ^3
JRiscrittura II
Riscrivi i capoversi numerati iniziando come proposto. Tieni presente che potrebbe essere ne
cessario aggiungere, eliminare o sostituire parole.
Aristide Tutino
olitematico
J
Sottolinea la parola corretta.
Avevo 18 anni, pedalavo selvaggiamente sui / nei / ai marmi della centralissima Galleria
a Milano. Mi fermò un vigile alto di / come / per una pertica, con due enormi baffi: fece
alzare / muovere / piombare la sua manona sul manubrio e mi annunciò / sibilò / con
fessò:"Scenda pure". Obbedii senza fiatare / guardare / andare. Coi vigili urbani(di una
volta?) non si scherza. Scherzi da parte / a parte / in parte, uno dei temi sommersi /
messi / emersi dai recenti "Stati generali" della bicicletta era progettare percorsi / strade
/ posti ciclabili in modo da allenare / incontrare / evitare conflitti pedoni - ciclisti.
Esercizi >C1 ^5
44 essico. Congiuntivo
A. Collega ciascuna espressione a sinistra con il suo significato a destra, relativo al testo sotto-
stante.
ingiurie, per non parlare delle multe finite nel cassetto. È stata proprio una minaccia rivolta
ad un collega di lavoro che 3 all'indagine. L'episodio un anno fa.
In fabbrica, la donna, dai tratti talmente mascolini da riuscire ad ingannare tutti, ha un vio
lento battibecco con un altro operaio. 4 qualche spinta e poi le
minacce. La vittima decide allora di sporgere denuncia ai carabinieri. Nome, cognome e
descrizione fisica parlano chiaro e i carabinieri 5 Solo che ad es
sere rintracciato è il fratello, ormai residente al sud da alcuni anni, che quando gli viene
notificata la denuncia 6 Ma è solo presentandosi davanti al Giudice
di pace che il mistero comincia a rivelare i propri contomi. A questo punto i militari
del maresciallo R. Coco, al comando della caserma di zona, decidono di
7 Certi che si tratti / si trattasse / si sia trattato / si fosse trattato
di scambio di persona, si imbattono nella sorpresa solo varcando la soglia di casa della
dorma.
pressioni idiomatiche
individua l'espressione idiomatica nella colonna di sinistra e per ogni espressione trova il signifi
cato equivalente nella colonna di destra.
I se per caso...
1 — .../2-.../3 — .../4-.../5-.../6-.../7—.../
Esercizi >C1 47
^^odi e tempi verbali
Questa lettera è stata spedita al direttore di un quotidiano. Completala con i seguenti verbi.
ero in arresto per detenzione e trasporto di arma da fuoeo. La mia sorpresa non
6 altro esito che indispettire ancor di più il sottufficiale: "Ma come,
Lei se ne va in giro con una calibro 9 e domanda pure cosa ha fatto?". Inutilmente
7 di spiegare che l'andare a spasso si riduceva alle poche centinaia di
metri che 8 da easa dei miei genitori alla stazione dei Carabinieri. E
poi, come 9 ? Semplice: quando uno trova un'arma da fooeo deve li
mitarsi a telefonare alla polizia e aspettare che 10 a prenderla loro. Ma
10 non lo 11 , non è che mi 12 spesso di trovare pi
stole in cantina... peggio per me:la legge non 13 ignoranza. Cosi, mentre
11 mareseiallo 14 a trattarmi in modo inurbano e a ripetermi che
15 un reato gravissimo, ho cominciato ad adattarmi all'idea di un im
minente trasferimento in gattabuia. Già 16 i titoli sui giornali:"PRE
SUNTO TERRORISTA ARRESTATO DAI CARABINIERI CON LA PISTOLA IN
lEspressioni idiomatiche
Individua l'espressione idiomatica nella colonna di sinistra e per ogni espressione trova il signifi
cato equivalente nella colonna di destra.
Esercizi >C1 49
iAggettivi
Scegli l'aggettivo appropriato.
Fascino
di Goffredo Parise
Un pomeriggio di agosto in montagna tra nubi deserte / nere / ridenti/ grasse e brontolanti
una donna con grandi occhi limpidi / puliti / grassocci / miseri pieni di curiosità e un
bambino solo / storto / biondo / obliquo e un po'grasso vide in una stradina nuova / ispida
/ deserta / ruvida un uomo alto / scemo / gentile / volgare che somigliava a Clark Gable.
Gli occhi si spalancarono, pensò "Oh,Dio, è proprio lui" e si fermò con una mano al petto.
In quel momento cominciarono a cadere azzurre / grosse / nere / tonde gocce , si alzò il
vento e la donna che non voleva mostrare all'uomo il rossore nel volto si mise a correre
verso il paese tirando dietro di sé il bambino. Il bambino con le sue gambe limpide / gras
socce / lontane / piatte e i piedi belli / sporchi / piatti / simili cadde subito con la faccia
avanti e strillò ma fu raccolto dall'uomo che arrivava: lo alzò da terra con molta semplicità
e forza nelle braccia mostrando denti foltissimi / bianchissimi / radissimi / magrissimi
e occhi ridenti / illuminati / incandescenti / fiammanti che lo calmarono di colpo."L'ac
compagno" disse l'uomo col bambino in braccio, la donna fece sì col capo senza smettere
di guardarlo fisso. Le nubi bianche / trasparenti / profumate / nere scesero fino alle loro
teste, la pioggia cadde più fitta (l'uomo teneva una mano sulla testa del bambino), ei fu
qualche lampo, schianti rotondi / lontani / imminenti / alti tra gole e valli e l'uomo prese
la mano della donna durante quei lampi. Arrivarono all'albergo completamente bagnati,
l'uomo la salutò con un sorriso lontano / vicino / uguale / prossimo a quello che aveva
calmato il bambino e disse un nome: Vargas. La dorma salì in camera, spogliò il bambino
e si spogliò, avvolse il bambino in un piccolo / minimo / microscopico / chiaro accappa
toio azzurro e lasciò correre l'acqua del bagno tra i fumi del vapore, poi si immerse col
bambino in braccio.
da Sillabari 2, Adelphi ed.
B. Trova nel testo le parole o espressioni che hanno significato equivalente a quelle riportate qui
sotto. Sono in ordine di apparizione.
1. dà
2 assorbita
3. occupate
4. assunte
5. è totalmente influenzata da
6. in piena operatività
Esercizi >C1 51
Lettura
Qualcuno ha detto che i telefoni cellulari sono una catastrofe nazionale alleviata dal cattivo
funzionamento. Non sono d'accordo. I telefoni cellulari, volgarmente chiamati telefonini,
sono troppo importanti per essere liquidati eon una battuta. Rappresentano una rivoluzione
di usi e costumi; sono una di quelle innovazioni del nostro tempo che addirittura provocano,
a giudizio di un fine intellettuale, una mutazione del genere umano, una svolta antropolo
gica, o qualche cosa del genere. Vi prego pertanto di non meravigliarvi se, avendone già
parlato in altre occasioni, tomo sull'argomento. Non sarà l'ultima volta. Al principio, questi
aggeggi in apparenza innocui hanno preso tutti alla sprovvista. La possibilità di parlare con
chiunque si volesse, ovunque ci si trovasse, dava le vertigini. Poi, passata la sorpresa, il
loro uso ha imboccato strade diverse, si è stratificato, dimostrando che il genere umano
può anche subire mutazioni,come sostiene quel fine intellettuale di cui dicevo, però si sud
divide pur sempre, come nel passato, nelle categorie dei ben educati e di coloro che, con
un termine un po' greve, si possono definire cafoni. Anzi, i telefonini sono una cartina tor
nasole, molto utile per distinguere gli uni dagli altri. I bene educati che posseggono un te
lefonino, è come se non lo avessero. Voglio dire che difficilmente ci si accorge che ne
dispongono. A essere sinceri, il processo di civilizzazione è tutt'altro che veloce: esistono
pur sempre esemplari umani di buona famiglia che, in compagnia di amici, o addirittura
nella casa in cui amici generosi li hanno ricevuti, interrompono la loro conversazione per
infilare la mano in tasca o nella borsetta e per estrarre l'aggeggio, attraverso il quale si met
tono a parlottare con chi sa chi. È però evidente che coloro che così si comportano sempre
più provano imbarazzo, e si spera che presto desistano da una pratica incommensurabil
mente riprovevole. I bene educati scoprono in numero crescente, per fortuna, l'esistenza
di un istituto salvifico: la segreteria telefonica. Chi chiama è depistato in segreteria, senza
molestie per chi è chiamato, e per le persone intomo a lui. Gli altri, i maleducati, sono fa
cilmente riconoscibili perché portano scompiglio nell'ambiente in cui si trovano, fanno
chiasso, infliggono agli estranei il racconto dei loro fatti personali. L'altro giomo una donna
(difficile dire una signora) nel vagone ristorante di un treno eurostar parlava palesemente,
al telefono cellulare, con l'amante, che palesemente era un uomo sposato, passando in ras
segna ad alta voce, a uso e consumo dei presenti, i dissapori e le difficoltà del loro burra
scoso rapporto. Il comportamento era così disdicevole che provocò l'intervento di un
cameriere. C'è poi la faccenda di chi usa il telefono cellulare mentre cammina, da solo,
sulla pubblica via. In teoria non disturba nessuno, quindi non viola la prima regola della
buona educazione, che vieta di molestare il prossimo. Eppure, c'è alcunché di disdicevole
in tale comportamento: come tagliarsi le unghie in pubblico, o armodarsi la cravatta davanti
a estranei. Col passar del tempo,sono sicuro che i parlatori della strada diventeranno sempre
più rari, riducendosi agli elementi rozzi della popolazione. Non c'è dubbio: si può essere
buoni cittadini anche se si possiede un telefono cellulare. Tutto sta a fame un uso corretto.
Non vorrei comunque che queste mie parole ingenerassero malintesi, o facessero nascere
il sospetto di un cedimento. Appartengo pur sempre all'esigua minoranza di persone che
non lo posseggono.
4) L'autore prende ''l'uso del telefo a) per distinguere una persona aperta alle novità
nino'" come un parametro di riferi tecnologiche da una che non lo è.
mento utile b) per distinguere una persona maleducata da una
persona educata.
e) per distinguere i cafoni dai maleducati.
5) L'autore del testo afferma che i tele a) hanno cambiato le abitudini e il comportamento
fonini di molte persone.
b) hanno eambiato le abitudini e il comportamento
di chi non lo possiede.
e) hanno cambiato le abitudini e il comportamento
di tutti perché è stata una invenzione antropo
logica.
6) L'autore afferma che la categoria di a) aumenterà sempre di più perché non disturba
chi usa il telefonino con l'auricolare nessuno.
camminando e parlando per la strada b) infrange la prima regola della buona educazione
che vieta di molestare il prossimo.
e) è più simile alla categoria dei maleducati che a
quella dei ben educati.
7) L'autore dice che la segreteria tele a) dirotta le chiamate nelle situazioni in cui è pre
fonica è stata una invenzione utilis feribile non parlare in pubblico.
sima perché b) permette a ehi chiama di lasciare messaggi im
portanti e lunghi.
e) accorcia i tempi della trasmissione delle infor
mazioni.
Esercizi >C1 53
Congiuntivo e condizionale. Futuro
Zagor-te-nai*
di Jovanotti**
* ZAGOR è un personaggio dei fumetti creato nel 1961 da Sergio Bonelli, e da Gallieno Ferri. ZA-GOR-TE-NAY è il
nome indiano di Zagor, che viene tradotto con spirito con la scure. In realtà, nelle lingue dei nativi d'America, questo ter
mine non significa nulla.
** Jovanotti è il nome d'arte di Lorenzo Costantino Cherubini, cantautore.
Trova nel testo le altre sei coppie di parole scambiate, come nell'esempio.
Variabilità invernale
www.meteolive.it
Una perturbazione si manterrà velocemente oggi su tutto il Paese, tomerà più attiva sulle
Alpi di confine, sulle regioni tirreniche e sul nord-est. Sono attese fenomeni abbondanti
sulla Valle d'Aosta e spruzzate sui restanti pianure alpini, così come sul nord bello oltre i
500m.
1. heììo / Appennino 2.
3. 4.
5. 6.
Esercizi >C1 55
olitematico
Iscrìttura
Rileggi l'esercizio n° 40. Riscrivi ora la storia al passato. Inizia così;
Una studiosa italiana ha scoperto che ilfiore era già raffigurato nell'arte romana. Efu
poi eliminato perché troppo "sensuale
Esteti con il gusto della bellezza floreale: cosi 1 gli antichi romani in una
ricerca, pubblicata su Culture Heritage, curata da Giulia Caneva, docente di Botanica am
bientale e applicata all'Università di Roma Tre. Nello studio si scopre che gli abitanti del
l'Urbe conoscevano e 2 molto uno dei fiori più affascinanti della natura,
l'orchidea. Finora si pensava che questo fiore 3 nell'arte italiana solo
con il Rinascimento: G. Caneva, con le ricercatrici Anna Kumberic e Valentina Savo, ha
invece scoperto che la prima rappresentazione di un'orchidea a Roma 4
al 46 a.C. E 5 il tempio di Venere Genitrice, voluto da Giulio Cesare.
Altre orchidee si trovano inoltre 6 su uno dei monumenti più famosi
della capitale, l'Ara Pacis,7 nel 9 a.C. da Augusto,e sulla Casa dei Cre-
scenzi, edificio medioevale, ma costruito e decorato con materiali di spoglio di edifìci an
tichi. La fortuna dell'orchidea, simbolo di bellezza e fertilità, 8 con il
Cristianesimo, soprattutto a partire dal III e IV secolo d.C., a causa della somiglianza che
gli 9 sempre con gli organi riproduttivi umani, maschile e fem
minile. "Insieme ai simboli pagani si 10 eliminare tutto ciò che si
11 legato alla sessualità" dice Giulia Caneva.
12 così attendere mille anni, e il Rinascimento, perché l'orchidea
13 a mostrarsi su dipinti e sculture.
Esercizi >C1 57
»SSICO
Avete notato? I bambini sono tutti divertenti(specie quando, secondo il detto vittoriano, si
vedono e non si sentono: "seen not heard"), e a noi italiani piacciono. Ma anche fra i bam
bini di pochi anni ci sono i simpatici e gli antipatici. Simpatici sono quelli che, ancora pic
colissimi, vanno seri seri per la loro strada, e sembrano immersi in chissà quali misteriosi
pensieri. 1. Uda qualche cosa che li sorprende, una persona, un cavallo, si fermano e os
servano, 2. macinando profonde riflessioni. Talvolta, più spesso nei Paesi del Nord, si
vedono per la strada quiete processioni di bambinelli dell'asilo, in fila indiana o per due:
marciano in silenzio, pensierosi. Probabilmente vanno in un museo, dove poi, seduti per
terra ascolteranno 3.... le spiegazioni di un bravo insegnante. Commoventi. Ma mica tutti
i bambini sono ugualmente simpatici. Ci sono anche quelli che nell'aspetto, nelle espres
sioni del volto, 4. ^scarsa simpatia: talvolta sono addirittura (dispiace dirlo perché non è
colpa loro) un po'antipatici. A causa di una certa 5.i..inei movimenti? Di una certa espres
sione? Non lo so: mi sembra però 6.^ che simpatia e antipatia, se già 7.^nell'età del
l'innocenza, siano qualità 8.^J. Un adulto può 9.... antipatico per quel che dice, per quel
che fa: ma un bambino di due o tre anni? Anche i popoli, come i bambini, riescono collet
tivamente simpatici o antipatici. Mi guardo bene dall'lO. adesso una classifica, con
tanto di nomi: ma ogni lettore, se si concede una breve riflessione, si renderà conto che ha
le sue preferenze e le sue 11.^. Come siamo 12. nella classifica della simpatia, noi
italiani? Senza dubbio tendiamo alla convinzione di essere simpatici: e tanto più di esserlo
se certe nostre caratteristiche sono 13.||g. Meglio i napoletani (nella classifica degli stra
nieri) che i liguri: perché i napoletani somigliano più dei liguri al cliché nazionale. Alla
simpatia non corrisponde però la stima. 14.... tra gli stranieri, specie tra quelli di certe na
zioni, la convinzione che gli italiani sono simpatici, ma non vanno presi sul serio. Lo dissero
anche alla ragazza straniera che stava per sposarmi. Stiamo attenti: mi sembra adesso (a
parte le nostre esperienze matrimoniali)che la seconda parte della 15.... tenda sempre più
3 a prevalere, oltre i confini, sulla prima.
1^.
E Espressioni idiomatiche
Individua l'espressione idiomatica nella colonna di sinistra e per ogni espressione trova il signifi
cato equivalente nella colonna di destra.
/2 /3 /4 /5 /6
Esercizi >C1 59
^erbi, congiunzioni
Inserisci negli spazi le seguenti parole, una delle quali è ripetuta più di una volta.
solo^ soprattuttoj anchej quij piuttostoj, ormai, proprio, subito, soio che, allora
Leggi il testo e poi elenca le ragioni di chi è "a favore" del provvedimento e di chi è "contro"
da «Leggo»
Esercizi >C1 61
'J Produzione scritta
Leggi questa affermazione:
Partendo da questa affermazione scrivi un testo in cui esprimi il tuo punto di vista.
da «Paesesera»
[...] Questa legge 1. ... per la prima volta nel nostro Paese una forma di impresa molto
particolare che, a 2.... di qualsiasi altra società di capitale, non ha per fine il profitto, ma
ha lo 3. ... di "perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e
all'integrazione sociale dei 4.... Un'impresa privata che 5.... il ruolo di pubblica utilità,
non insegue il profitto, ma il bene comune.
Il legislatore ha poi creato due aree distinte 6.... possono operare le cooperative sociali.
La prima è quella dell'?.... socio-sanitaria e educativa, la seconda è quella dell'8.... la
vorativo di persone svantaggiate. Cooperative cioè dove, almeno il 30% dei lavoratori
sono invalidi fisici, psichici e sensoriali, tossicodipendenti, alcolisti, minori 9. ... età la
vorativa in situazioni di difficoltà familiare, condannati ammessi alle misure alternative
alla detenzione.
Le prime vengono denominate di tipo A,le seconde di tipo B.
Queste cooperative, istituite 10. ... da molti anni, rappresentano oggi una realtà 11. ...
dell'economia del nostro paese, capaci di coniugare l'efficienza aziendale con la missione
sociale 12.... le caratterizza.
A B
, Mmì- ss
1 riduce produce introduce
5 recita svolge fa
9 d' per in
Esercizi >C1 63
>/lodi e tempi verbali
Completa il testo con i verbi.
PISA-Un giorno i signori Pistrelli sentirono suonare il eampanello della propria casa. An
darono ad aprire la porta e trovarono una bambina dentro una cesta, con un biglietto su cui
c'era scritto se potevano occuparsi di lei. I signori Pistrelli di tenere la bam
bina e la chiamarono Angela. Verso l'età di cinque anni, Angela a mettere
i denti nuovi e i genitori, quando li videro, si preoccuparono perché
molto aguzzi. Fino a quel momento, alla bambina erano piaciute sempre le verdure, che
volentieri, ma poi cambiò gusti ed iniziò a mangiare soltanto carne al
sangue e tutti i cibi rossi (barbe rosse, lamponi e mirtilli). Angela, inoltre, odiava l'aglio.
I signori Pistrelli, preoccupati per lo strano comportamento di Angela,
il biglietto trovato dentro la cesta e scoprirono così che, anagramman-
done la firma, veniva fuori il nome de "il conte Dracula". Il compleanno di Angela era il
31 ottobre, lo stesso giorno della festa di Halloween e cosi lei di fare
una bella festa ed tutti i suoi amici. Durante la festa, tutti i presenti sen
tirono suonare il campanello; Angela allora ad aprire la porta ed entrò
in casa uno strano individuo, che un mantello nero ed era truccato pro
prio come il conte Dracula. Tutti pensarono che il prestigiatore, ma in
realtà era Dracula in persona, che voleva portarsi via Angela, sua figlia. In soccorso della
bambina allora il signor Pistrelli, che odorare l'aglio
a Dracula e lo in fuga. La famiglia Pistrelli decise quindi di fare una
bella vacanza , però, la Transilvania.
Esercizi >C1 65
Coesione e coerenza testuale
Completa il testo mettendo in ordine le parti numerate della colonna di destra. I verbi devono es
sere coniugati
Il rifiuto d'invecchiare
invece...
essico
Vorrei segnalare errori/orrori che si fanno e chiamano dai media e precisamente due termini:
xenofobo e omofobo. I termini che odiano con "fobo" indicano "paura di qualcosa" non
"odio per qualcosa": quello si indica con "miso". Quindi, quello xenofobo non odia gli
idioti ma ne ha domanda, l'omofobo ha realtà degli omosessuali, non li odia: lo che odia
gli stranieri si chiamerà "misoxeno"? Ecco. La mia paura è proprio questa! Come si sen
tono,in paura, quegli idioti che terminano gli stranieri e gli omosessuali? Stranieri è troppo
generico e troppo poco.
1. 2. 3.
4. 5. 6.
Una studiosa italiana ha scoperto che ilfiore era l\ Iraffigurato nell'arte romana. E
fu l.BHje/zmmato perché troppo "sensuale ".
Esteti con il gusto della bellezza floreale: così appaiono gli antichi romani in una ricerca,
pubblicata su Culture Heritage, curata da Giulia Caneva, docente di Botanica ambientale
e applicata all'Università di Roma Tre. Nello studio si scopre che gli abitanti dell'Urbe co
noscevano e apprezzavano molto uno dei fiori più affascinanti della natura, l'orchidea.
pensava che questo fiore fosse apparso nell'arte italiana 4.m[||con il Rinasci
mento: G. Caneva,con le ricercatrici Anna Kumberic e Valentina Savo,ha 5.discoperto
che la prima rappresentazione di un'orchidea a Roma risale al 46 a.C. E abbelliva il tempio
di Venere Genitrice, voluto da Giulio Cesare. Altre orchidee si trovano 6. raffigurate
su uno dei monumenti più famosi della capitale, l'Ara Pacis, eretta nel 9 a.C. da Augusto,
e sulla Casa dei Crescenzi, edificio medioevale, 7.| Hcostruito e decorato con materiali
di spoglio di edifici antichi.
La fortuna dell'orchidea, simbolo di bellezza e fertilità, declinò con il Cristianesimo,
8.1^^ a partire dal III e IV secolo d.C., a causa della somiglianza che gli era 9.[d|
stata attribuita con gli organi riproduttivi umani, maschile e femminile."Insieme ai simboli
pagani si volle eliminare tutto ciò che si riteneva legato alla sessualità" dice Giulia Caneva.
Occorrerà 10.ISSIattendere mille anni, e il Rinascimento, perché l'orchidea tomi a mo
strarsi su dipinti e sculture.
A B C D
9 sempre e ma soprattutto
10 già soprattutto finora cosi
Esercizi >C1 67
3ih défin iti. CongìtììÉ&o è fh dicàtì\^d^ óinoriim
A, Completa il testo con:
viata dal cattivo funzionamento. Non sono d'accordo. I telefoni cellulari, volgarmente chia
mati telefonini, sono troppo importanti per essere liquidati con una battuta. Rappresentano
una rivoluzione di usi e costumi; sono di quelle innovazioni del nostro tempo
che addirittura provocano, a giudizio di un fine intellettuale, una mutazione del genere
umano,una svolta antropologica, o cosa del genere. Vi prego pertanto di non
meravigliarvi se, avendone già parlato in occasioni, tomo sull'argomento.
Non sarà l'ultima volta. Al principio, questi aggeggi in apparenza innocui hanno preso
alla sprovvista. La possibilità di parlare con chiunque si 2 ,
ci si trovasse dava le vertigini. Poi, passata la sorpresa, il loro uso ha imboccato
strade diverse, si è stratificato, dimostrando che il genere umano può anche subire muta
zioni, come sostiene quel fine intellettuale di cui dicevo, però si suddivide pur sempre,
come nel passato, nelle categorie dei ben educati e di coloro che, con un termine un po'
greve, si possono definire cafoni. Anzi, i telefonini sono una cartina tornasole, molto utile
per distinguere gli dagli . I bene educati che posseggono un tele
fonino, è come se non lo 3 Voglio dire che difficilmente ci si accorge che ne
4 A essere sinceri, il processo di civilizzazione è tutfaltro che veloce: esi
stono pur sempre esemplari umani di buona famiglia che, in compagnia di amici, o addi
rittura nella casa in cui amici generosi li hanno ricevuti, 5 la loro
conversazione per infilare la mano in tasca o nella borsetta e per estrarre l'aggeggio, attra
verso il quale si mettono a parlottare con chi sa chi. È però evidente che coloro che così si
comportano sempre più provano imbarazzo, e si spera che presto 6 da una
B. Trova nel testo i sinonimi delle seguenti parole. Sono in ordine di apparizione.
novità- disordine-
ckiacckierare - sconveniente -
disdicevole - grezzi-
Esercizi >C1 69
70 Lettura
'Ss
Tanti giovani romani guardano con grande simpatia al modello spagnolo. Quando possono
volano a Barcellona o Madrid o Ibiza e tornano sempre entusiasti: per molti versi hanno
ragione, la Spagna è di sicuro un paese pieno di energie, che offre più possibilità ed è più
aperto al vento delle novità. Però sinceramente non capisco perché i nostri ragazzi abbiano
assorbito con tanta disinvoltura anche gli orari della movida o postmovida iberica. Gli ita
liani cenano alle otto di sera, diciamo alle otto e mezza, non alle dieci e passa come accade
in Spagna, e allora come mai le distrazioni serali si sono spostate sempre più verso la notte
fonda? Un tempo si cenava, si facevano due o tre telefonate per organizzare la seratina,
alle nove e mezza ci si vedeva con gli amici e all'una tutto era concluso. Certo capitava
anche di fare le ore piccole, se una discussione si arroventava o se magari ci si imbatteva
in una conquista insperata. Da giovani qualche volta la notte si deve prolungare incontro
alla mattina per confrontarsi spasmodicamente sui temi assoluti o per baciarsi in macchina,
su questo non ci piove. Ma per farsi una birretta in un pub o parlare del più e del meno in
piazzetta, non è necessario uscire di casa a mezzanotte e tornare all'alba, magari incro
ciando con imbarazzo il vecchio padre che si sta preparando un caffè prima di correre al
lavoro. Insomma: che fanno i nostri giovani nelle lunghe ore che precedono l'uscita not
turna? A volte lo chiedo con sincera curiosità ai miei nipoti e ai loro amici e le risposte
sono vaghe: una doccia, un po' di televisione e di computer, una difficile scelta dei vestiti,
persino una dormitina per arrivare belli freschi agli appuntamenti. E cosi si parte che è già
tardi e si fa tardissimo in qualche localetto a Testacelo o a San Lorenzo, abbandonato per
due cometti caldi o un'altra sbevazzata che pare conclusiva ma non lo è, perché si può an
cora fare una puntata in qualche discoteca che non chiude mai, e cosi via, fino ai primi
chiarori e al rintronamento totale. Io propongo semplicemente di uscire e tomare un po'
prima, con tutte le eccezioni che talvolta possono capitare. In fondo questo è un tempo dif
ficile, la crisi bussa e ghigna, meglio mantenere un minimo di energie per la mattina,
quando bisogna alzarsi, rimboccarsi le maniche e affrontare un mondo che somiglia sempre
meno ad una festa senza orari e senza pensieri.
da «la Repubblica»
1. Quali sono le nuove abitudini serali dei giovani italiani su modello dei comportamenti dei
giovani spagnoli?(usa massimo 40 parole)
2. Come si comportavano i giovani riguardo il divertimento serale quando l'autore era gio
vane?(usa massimo 30 parole)
3. Quali sono le critiche dell'autore? (usa massimo 35 parole)
4. Qual è la sua proposta e quali le ragioni che la sostengono?(usa massimo 40 parole)
oncordanze
Variabilità invernale
a. grosso; da www.meteolive.it
Esercizi >C1 71
idesione e coerenza testuale
Aldo, da «Metro»
Esercizi >C1 73
essico
Esercizi >C1 75
Riscrittura
Riscrivi le frasi della colonna di sinistra, iniziando con le parole della colonna di destra.
lèssico: burocrazia
Trova nei primi 4 punti dell'esercizio precedente i sinonimi delle seguenti parole. Non sono in or
dine di apparizione.
deliberato . . . impiegare
collaboratori cancellato
esclusione .. . avvisi
Esercizi >C1 77
Congiunzioni, avverbi, locuzioni avverbiali, segnali discorsivi
A. Completa scegliendo dalla tabella sottostante.
A B C D
da www.corriere.it
ronomi
L'amica
■iMt nr
IJ sono vista piombare in casa come una furia. Rossa in viso, ansante e piena di
borse di varie dimensioni. 2 avevo aperto con molta riluttanza perché non avevo
ancora ben digerito l'ultima volta in cui allo stesso modo 3 era presentata
sull'uscio. Piangente e senza dar 4. il tempo di invitar 5. ad entrare aveva
cominciato a vomitar 6. addosso tutte le sue ultime disgrazie. Cose pesanti ina
datte al pianerottolo. Per fortuna una necessaria soffiata di naso 7 aveva per
pochi istanti bloccata e 8 aveva permesso di propor 9. il mio divano
come luogo più opportuno alla trattazione di certi argomenti. Il problema, allora, fu che
sul mio divano lei 10 insediò, occupando 11. con la sua tristezza durante
il giorno e rimanendo 12. a dormire molte notti. In realtà all'epoca qualche
problema 13 avevo anch'io, certo, niente al confronto, ma lei 14
infischiava, presa com'era dalle sue beghe. Nei giorni a seguire tentai di far 15.
notare. 16 stavo aiutando e avrei continuato a far 17. anche meglio se
18 fosse andata, se 19 .... avesse restituito lo spazio fisico e mentale. Non
20 capiva. 21 mise di tempo per capir 22. Ecco 23. di
nuovo a casa mia. Che cosa 24 riserverà tutta questa concitazione?
25. chiedo ma lei deve prima liberar 26. di tutte le sue borse.
27.......... prende comoda. Come sempre.
"Appunti per chissà cosa" di R.L.
Esercizi >C1 79
èttura
Completa il testo con le parti mancanti scegliendole tra quelle riportate in basso.
Fabrizio Giuliani da "Servir", Associazione Centro Astalli per l'Assistenza agli Immigrati
E. a considerare positiva
D. fa bene alla salute F. e sradicando dai loro paesi
t l'immigrazione
.1^ 1
G. alla linea nera dell'intolle- Ì H. alimentata dai media che questa domanda latente sifa
ranza sparano più pressante
Riscrivi il testo della colonna di sinistra, iniziando con le parole della colonna di destra.
Fisioterapisti a Ravenna
Esercizi >C1 81
Lessico: sinonimi
Scegli nello schema sotto parole o espressioni di significato equivalente a quelle evidenziate nel
testo, come nell'esempio numero 1. Non sono in ordine.
Affari sporchi
Gli stomi romani sono volatili 1. CW politicamente corretti. Dopo aver ricoperto di guano 2 per
anni auto e cappotti di cittadini comuni, da qualche mese hanno eletto domicilio 3 sui pini di Piazza
del Parlamento. Davanti all'ingresso secondario e al parcheggio di Montecitorio. E da lassù due volte al
giorno( alle 6,30 del mattino e alle 16,45 della sera) mitragliano 4 spietati carrozzerie blu
5 e onorevoli grisaglie 6 In maniera trasversale, ce n'è per tutti, è la par condicio 7
Ma per uno in particolare ce n'è di più: A. B. capogmppo della maggioranza alla Camera, che da una sta
tistica sul campo risulta il più bersagliato 8 dai girotondi degli stomi. Uccelletti sensibili. Giomi
orsono 9 una mano anonima ha lanciato nell'aria un mortaretto. Gli stomi hanno somatizzato
10 lo spavento. Due carabinieri di guardia a Montecitorio si sono dovuti cambiare la divisa
11 Una parte del posteggio è recintata, considerata invivibile. I parlamentari inzaccherati
12 sono in rivolta, scrivono lettere indignate chiedendo il deforestamento 13 della piazza
(sette pini o giù di lì 14 )oppure l'allontanamento coatto 15 degli invasori. I Verdi si oppon
gono, i raid continuano.
G. Cavalli
X Y K W
scelto come
E abitato richiesto casa ottenuto casa
abitazione
auto di
G carrozziere carrozze automobili serie
rappresentanza
H il costume la divisione la separazione l'uniforme
vestiti in tessuto di
N vestiti abbaglianti decorazioni grigiori
lana grigio
fanno cacca a
O fucilano usano il mitra con sparano a
ripetizione su
P ufficiale coraggioso forzato voluto
Politematico
Esercizi >C1 83
dicativo. congiuntivo, condizionale
Completa il testo con 1 seguenti verbi. Non sono in ordine.
Cara Rossana,
da www.corriere.it
Riscrivi il testo della colonna di sinistra, iniziando con le parole della colonna di destra.
Esercizi >C1 85
Lettura
Il testo che segue è un breve resoconto di una partita di calcio del campionato di serie A.
Come tutti i resoconti giornalìstici delle partite di calcio viene utilizzato un linguaggio tipico delle
cronache calcistiche. Leggilo più volte aiutandoti con il dizionario e poi rispondi alla domanda che
segue.
Bologna: Pagliuca, Bia, Falcone, Padalino, Castellini (1' s.t. Brioschi), Nervo, Olive,
(39' p.t.Cipriani), Lima, Binotto, Locatelli (29' s.t. Piacentini), Signori. Ali. Guidolin.
Roma: Antonioli, Rinaldi (11' s.t. Mangone), Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Emerson,
Candela, Nakata,(29' s.t. Guigou), Batistuta, Delvecchio (1' s.t. Montella). Ali. Capello.
Arbitro: Racalbuto
Il primo scossone al tabellino è arrivato dopo 12' con la massima punizione di Batistuta.
L'argentino ha trasformato con un destro secco e preciso che non ha dato scampo a Pa
gliuca. I padroni di casa hanno protestato a lungo: secondo loro, infatti. Nervo, autore del
fallo punito da Racalbuto, avrebbe toccato prima il pallone che Tommasi. C'è da dire che,
prima del fischio dell'arbitro, i giallorossi non si sono sbracciati in lamentele. Dieci minuti
dopo, un altro episodio ha mandato su tutte le furie i rossoblu. L'arbitro ha allontanato
Binotto, reo di aver rifilato un calcio sull'inguine ad Emerson, accovacciato sul pallone a
terra. Ma in questo caso la reazione è sembrata netta. Il Bologna si è reso pericoloso in
apertura con un bel tiro di sinistro di Signori dal limite dell'area, neutralizzato da Antonioli
in tuffo. Poi si è lamentato per un tocco di mano di Rinaldi in area al 19'. Dopo il gol del
raddoppio di Emerson, la Roma ha insistito ancora in attacco con un doppio tiro di Bati
stuta dalla distanza e un calcio al volo di Cafu, tutti e tre respinti da Pagliuca. Nei minuti
finali della prima frazione Locatelli ha sfiorato la rete con una bella conclusione di sinistro
in spaccata acrobatica, fuori di poco.
L'avvio della ripresa sembra ispirato allo stesso copione dei primi 45': al 5'Montella, su
bentrato a Delvecchio, colpisce il palo di destro. Ma è l'ultima fiammata dell'armata di
Capello. Sessanta secondi più tardi il Bologna si avvicina alla capolista: Signori spedisce
in area uno splendido traversone a girare dalla sinistra, Brioschi, appena entrato in sosti
tuzione di Castellini, si inserisce sulla traiettoria liftata e insacca di testa sul palo più lon
tano. La Roma potrebbe subito ristabilire le distanze, ma Batistuta non sfrutta al meglio
un servizio di Nakata, complice anche una puntuale uscita di Pagliuca. I rossoblù premono,
ma non riescono a produrre nulla di concreto. L'ex Antonioli non corre pericoli seri, ma
Capello preferisce cautelarsi ugualmente e inserisce Guigou per Nakata. E il campo gli
dà ragione perché, da quel momento, la capolista riprende vigore e si rifà viva dalle parti
di Pagliuca prima con Montella, poi con Batistuta e due volte con Guigou.
Bologna - Roma:
B. Nella lettura ci sono delle espressioni sottolineate. Trova quelle che hanno lo stesso significato
di quelle in basso, come nell'esempio. Le espressioni non sono in ordine di apparizione.
all'inizio attaccano
ha espulso parato
segna ha segnato
•^ Produzione scritta
Lavori per la redazione di un giornale e tieni la rubrica della posta. Scrivi una lettera di risposta al
lettore che ha inviato la lettera qui sotto.
Esercizi >C1 87
?olitematico
Notizie in breve
Esercizi >C1 89
Lessico
Completa il testo.
Fabrizio Giuliani da "Servir" Associazione Centro Astalli per l'Assistenza agli Immigrati
A B C D
Affari sporchi
Gli stomi romani sono volatili politicamente eorretti. Dopo aver ricoperto guano
anni auto e cappotti cittadini comuni, qualche mese hanno eletto
domicilio pini Piazza Parlamento. Davanti ingresso secondario
e parcheggio Monteeitorio. E lassù due volte giomo( 6,30
mattino e 16,45 sera) mitragliano spietati carrozzerie blu e onorevoli
grisaglie maniera trasversale, ee n'è tutti, è la par condicio. Ma uno
particolare ce n'è più: A. B., capogmppo maggioranza Camera,
che una statistica campo risulta il più bersagliato girotondi stomi.
Uccelletti sensibili. Giomi orsono una mano anonima ha lanciato aria un mortaretto.
Esercizi >C1 91
Lèssico: derivazione
Nel testo alcuni verbi e aggettivi sono stati sostituiti da 11 sostantivi da essi derivati.
Trova questi sostantivi e trascrivili nelle colonne; "Sostantivo da sostituire", come nell'esempio.
Nelle altre colonne scrivi i verbi e gli aggettivi da cui derivano, opportunamente coniugati e con
cordati.
"[...] Io non ti amore e nemmeno ti stima a dovere, maleducato e rissoso come sei, te 1
lo dico subito. Sono solo preoccupata per te. Ma come può esserlo una sorella mag- 2
giore. Questo è tutto. Siamo intesi?" 3
Per tutta la durata di quel monologo non riuscii a staccarle gli occhi dalle labbra. 4
"Una sorella ce l'ho già" dissi in un sospiro di desiderio trattenuto."E non saprei cosa 5
farmene di un'altra". 6
"Ho detto 'come può esserlo una sorella'. Come". 7
"E quindi?" 8
"Cosa?" 9
"Non mi vuoi essere sorella" spiegai, elencando con le dita,"non mi ami, non mi stimi, 10
mi giudizio cafone e piantagrane. Giusto?" 11
Era interdetta. "Giusto". 12
"Allora non vedo perché non dovremmo uscire insieme. Dove lo trovi un altro così 13
perfettamente inadatto a te?" Sorrisi seducente. 14
Le si aprirono due fossette sulle guance, ma ricacciò indietro la risata. "Come sei 15
brutto con quei tamponi nel naso", disse. "Fai quasi paura". 16
"Se i tuoi amici combattimento lealmente, e non tre contro uno come hanno fatto, 17
non sarei così ammaccatura". 18
Questa volta riso. Si guardò intomo, e riso ancora. Un tizio incastrò i carrelli della 19
spesa sparsi in giro con un movimento esasperazione. 20
"Allora?" chiesi. 21
"Aspettami fuori, va'... Tre contro uno!" e scossa la testa. 22
Prima di uscire diedi una mano al tizio coi carrelli, li sbattemmo contro il muro. 23
"Grazie", disse alla fine. Poi mi guardò meglio e, stupore, fece:"Ma tu sei quello che 24
se l'è beccate da Tony Champion ieri sera!" 25
"Le cose non sono andate proprio così. C'è tutta una storia...", dissi vaghezza. Le- 26
checcazzo! Pensai. Uno ti da una mano e tu... Ma vaffanculo! 27
"Dicono che t'ha menato perché gli hai graffio la moto", insistè quello. 28
"Prima di tutto, non mi ha menato. M'ha preso solo alla sprovvista. Sono caduto e 29
l'asfalto ha fatto il resto. Seconda cosa, ci si erano messi in cinque. 30
"Seeh", fece quello poco convinto. 31
"Terzo, ficcati in uno di 'sti carrelli e fatti portare a fanculo, la prossima volta". [...] 32
stupore stupito
essico
Trova le sette coppie di aggettivi e verbi scambiate nel testo, come nell'esempio:
presente / delicato.
E un gesto naturale trasmettere vento per il caldo, sventolare gli insetti, attizzare il fuoco.
Sicuramente l'uomo pieghevole usava larghe foglie, rami intrecciati: millenni, e il ventaglio
è diventato prezioso accessorio. In Egitto era impiegato nelle cerimonie,nelle antiche civiltà
- greca, etnisca, romana - si utilizzava per uso nascosto, oltre che per rappresentanza. Il
flabélum, lungo e piumato giunge fino a noi, nelle cerimonie papali. Nell'antica Cina, era
laccato, dipinto magnificamente, i samurai giapponesi lo potevano in prezioso metallo men
tre in guerra prediligevano mandare segnali, farsi ordini. Gli scambi amorosi fra Oriente e
Occidente attribuiscono ventagli in giada, legno di sandalo, avorio, madreperla, tartaruga,
carta dipinta o seta ricamata. Con forme rotonde, a banderuola, a coccarda, decorato con
pietre preziose. E delicato nella pittura del Quattrocento e Cinquecento: appoggiato in
grembo alle dame,impOTante come un gioiello. Nel Seicento diventa primitivo. Lo tengono
domestico in piccole tascM anche gli uomini. Le furbe dame,lentamente diffondono a que
st'oggetto un compito presente: lanciare messaggi commerciali. Ed è così che, a forza di
scacciare, diventa uno strumento di comunicazione: "ci vediamo in giardino","non posso
parlare","stasera sono libera","c'è mio marito in sala","vorrei conoscerti","sei crudele"...
Antichi, brevi sms!
\.presente /delicato. 2 3. 4.
5 6. 7.
Esercizi >C1 93
Connettivi
di Marco Lodoli
Tanti giovani romani guardano con grande simpatia al modello spagnolo. Quando possono
volano a Barcellona o Madrid o Ibiza e tornano sempre entusiasti: hanno
ragione, la Spagna è di sicuro un paese pieno di energie, che offre più possibilità ed è più
aperto al vento delle novità. Però sinceramente non capisco perché i nostri ragazzi abbiano
assorbito con disinvoltura anche gli orari della movida o postmovida
iberica. Gli italiani cenano alle otto di sera, diciamo alle otto e mezza, non alle dieci
come accade in Spagna, e allora come mai le distrazioni serali si sono spo
state verso la notte fonda? si cenava, si facevano due o tre
telefonate per organizzare la seratina, alle nove e mezza ci si vedeva con gli amici e all'una
tutto era eoncluso capitava anche di fare le ore piccole, se una discussione
si arroventava o ci si imbatteva in una conquista insperata. Da giovani qual
che volta la notte si deve prolungare incontro alla mattina per confrontarsi spasmodicamente
sui temi assoluti o per baciarsi in macchina, su questo non ci piove.
per farsi una birretta in un pub o parlare del più e del meno in piazzetta,
non è necessario uscire di casa a mezzanotte e tornare all'alba, incrociando
con imbarazzo il vecchio padre che si sta preparando un caffè correre al la
voro.Insomma: che fanno i nostri giovani nelle lunghe ore che precedono l'uscita notturna?
lo chiedo con sincera curiosità ai miei nipoti e ai loro amici e le risposte
sono vaghe: una doccia, un po' di televisione e di computer, una difficile scelta dei vestiti,
una dormitina per arrivare belli freschi agli appuntamenti.
si parte che è già tardi e si fa tardissimo in qualche localetto a Testacelo o
a San Lorenzo, abbandonato per due cometti caldi o un'altra sbevazzata che pare conclusiva
ma non lo è, perché si può fare una puntata in qualche discoteca che non
da «la Repubblica»
Il Re Moro
di S. Bermi
Il Re Moro entrò nella scuderia. Sul volto d'ebano 1 gli occhi feroci che
tanto terrore 2 ai nemiei durante le battaglie. 3 i due
cavalli, uno bianco e uno nero, purosangue di incredibile bellezza. Li 4
attentamente poi, eon 5 deciso 6 verso il cavallo
bianco. 7 questione di pochi attimi: il cavallo, con doppio balzo,
8 sul Re Moro e lo mangiò. Il Re 9 di essere il re
degli seacehi.
B. Quale verbo, tra i 10 del punto A. si può usare con 1 seguenti sostantivi?
rispetto
paura A timore
spavento soggezione
Esercizi >C1 95
Lettura
Sono un ammiratore senza riserve, ormai, di tatuaggi e tatuati. Svariati sono i motivi ehe
mi convincono in questa mia predilezione, pur non facilmente maturata. Ne ho trovato con
ferma leggendo il servizio di copertina del Venerdì del 3 agosto.Il Paese dei tatuati.
A parte gli ovvi aspetti di ritualità e timbro di appartenenza, in primo luogo emerge il senso
trasgressivo dell'operazione, elemento di ribellismo realizzato sul proprio corpo nel segno
anticonformista indicato da galeotti, forzati, marinai di antiche date. Eppure il tattoo è di
gran moda: dunque si tratta di pratica rassicurante, in quanto decisamente conformista. Os
simoro? E sia: ma quanto di più rassicurante esiste del sentirsi al tempo stesso ribelli e eon-
formisti? Trasgressivi e alla moda? Altro notevole elemento è nell'esibizione del dolore. E
dunque nella valorizzazione del dolore, non limitandosi, il tatuando, ad accettare quello
inflitto dalla sorte, ma collaborando attivamente eon l'infliggerselo per volontà propria -
quasi da auto flagellante - facendola vistosamente esibita e dunque ben visibile.
E oggi, lo insegnano alle elementari, ciò che non è visibile non e'è, non esiste proprio.
Terzo elemento di pregio morale del tatuaggio è il suo rifiuto di un'estetica elitaria e il suo
simbolico adeguarsi al gusto dominante nel nostro tempo: il Kitsch. Il tatuato, democrati
camente, rifugge dall'esperienza aristoeratica della rieerca d'avanguardia e si consegna al
gusto di massa: il suo corpo diviene una sorta di totem del Kitsch, e dunque un testimone
ineccepibile dell'epoca. Non basta. Infatti, lontano da un'idea di sacralità del proprio corpo,
il tatuato tende ad applicarsi una sorta di vero e proprio marchio, oppure rende il suo torso
e le membra qualcosa di analogo a una poltrona o a un muro, utili alle mani esperte di un
tappezziere, abbattendo così ogni umana pretesa di superiorità rispetto ad animali e cose.
E,come non bastasse, contro la dilagante pretesa asettica di liberare il nostro corpo da odori
e altre animalesehe tracce, si oppone realizzando (se ci teniamo ad opportuna distanza, os
servando avambraccio, spalle, polpacci e altro stupendamente istoriati), il prodigioso effetto
zozzone, luridone (in milanese vunciun). E detto tutto questo che faccio, ora? Corro a ta
tuarmi? Che ne dite?
1. Quali sono i motivi per cui lo scrittore si considera un ammiratore dei tatuaggi?(massimo
25 parole)
2. Nel titolo si parla della moda dei tatuaggi, definiti trasgressivi e conformisti. Come spiega
questa apparente contraddizione?(massimo 35 parole)
99
N° ARGOMENTO PAG.
Nasce oggi «CLIQ - Certificazione Lingua Italiana di Qualità», l'acronimo che rivoluziona
la certificazione conoscenza lingua italiana estero. È il Ministro
degli Esteri annunciare il lancio nuovo sistema certificazione uni
ficato, che consentirà all'Italia disporre un marchio qualità lingui
stica chiaramente identificabile pubblico straniero desideroso studiare
l'italiano. L'iniziativa ha preso ufficialmente il via oggi Farnesina termine
incontro il ministro e i rappresentanti quattro enti certificatori
conoscenza lingua italiana stranieri: il Pro Rettore dell'Università
per Stranieri di Perugia, il Rettore Università Stranieri Siena, il
Rettore Università Studi Roma Tre e il Segretario Generale Società
Dante Alighieri. E grazie impegno comune Ministero e quattro
enti - ha sottolineato il capo diplomazia italiana - che è stato possibile varare il
nuovo certificato. 11 nuovo sistema è linea gli standard scientifici fissati
Consiglio d'Europa «Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lin
gue», è conforme migliori pratiche intemazionali certificazione linguistica
e consente superare il problema frammentazione offerte
studio destinate studenti italiano mondo. «Le nostre ambasciate, i
consolati e gli Istituti italiani di Cultura - ha dichiarato il Ministro -sono già pronti
assicurare la massima diffusione CLIQ tutti i Paesi e tal senso è stata
sottoscritta una specifica convenzione Ministero e Associazione CLIQ» gli
Stati Uniti, «mercato» dove la domanda italiano è crescita, è stato previsto
che il nuovo certificato potrà essere rilasciato studenti che supereranno l'esame
italiano Advanced Placement Program(APP),che consente acqui
sire anticipo crediti spendibili importanti Università americane e
altri Paesi. Un modello che il Ministero Affari Esteri intende incoraggiare
tutte le istituzioni scolastiche mondo dove si insegna l'italiano.
"Non 11 vuoi essere sorella" spiegai, elencando con le dita,"non 12 ami, non
13 stimi, 14 giudichi cafone e piantagrane. Giusto?"
Era interdetta. "Giusto".
"Allora non vedo perché non dovremmo uscire insieme. Dove 15 trovi un altro cosi
perfettamente inadatto a 16 ?" Sorrisi seducente.
17 aprirono due fossette sulle guance, ma ricacciò indietro la risata."Come sei
brutto con quei tamponi nel naso", disse. "Fai quasi paura".
"Se i tuoi amici combattessero lealmente, e non tre contro uno come hanno fatto, non sarei
cosi ammaccato".
Questa volta rise. 18 guardò intomo, e rise ancora. Un tizio incastrò i carrelli della
spesa sparsi in giro con un movimento esasperato.
"Allora?" chiesi.
Il giardiniere rampante
spettacolo all'Auditorium di Roma
produzione scritta
Dall'invenzione della scrittura fino alla fine del secolo scorso, i sistemi di comunicazione
hanno accentrato il sapere. Ma il Web ha "democratizzato" la produzione di conoscenza. L
il rock cavalca la globalizzazione della rete, creando meticciati planetari e un'inedita civiltà
collettiva.
Domenico De Masi
Concordi o meno con questa affermazione? Scrivi qual è la tua opinione al riguardo.
Devi scrivere più di 200 parole.
da it.wikipedia.org/wiki/Conversione_di_san_Paolo_(Caravaggio)
Sono sempre più spesso loro a dover sostituire i genitori nella cura e crescita dei figli.
Ma quali sono vantaggi e svantaggi di questa scelta, spesso obbligata.
Ogni neo genitore sa quanto importanti 1 i nonni nella crescita dei propri
figli, un aiuto pratico, un sostegno morale, una 2 di consigli, tanto 3. ...
se non ci fossero bisognerebbe inventarli. 4 dietro ai molti van
taggi di 5 i propri figli ai nonni, si nascondono anche alcuni rischi: sco
priamo assieme 6 sono i prò e i contro. Oggi, affidare i figli ai nonni rimane
la 7 della maggioranza delle nuove coppie. L'84% dei nonni 8. ...
i nipoti più volte alla settimana, sei coppie 9 dieci preferiscono
i nonni 10 asili nido e baby-sitter. Spesso i nonni accompagnano i bimbi
anche in vacanza, al 11 o al posto dei genitori.
Ma i nonni sono sempre la soluzione migliore da 12 ? Come tutte le cose,
anche questa decisione nasconde 13 positivi e alcune controindicazioni. 11
problema nasce quando 14 dei nonni diventa una presenza troppo invasiva,
che rischia di erodere il 15 dei genitori e mettere a 16 prova
la loro capacità futura di relazionarsi con i figli.
[continua con l'esercizio seguente]
Lessico: aggettivi
Reinserisci gli aggettivi concordandoli.
A B C D
No quando:
1 A Sono una pendolare e quasi tutti i giorni utilizzo il treno per recarmi al lavoro.
Lui mi ha detto che dovevo pagare 5 euro (il biglietto per la mia tratta costa 2,40
C
euro) perché non avevo timbrato prima di salire.
Abbiamo cominciato tutti a correre verso il binario dove non c'era alcun treno in
D
partenza.
Una mattina sono salita su un convoglio già al binario e, poiché non funzionava
E
l'obliteratrice, non sono riuscita a timbrare.
Quindi altra corsa sulle scale verso il binario del passante, dove non c'era alcun
G
treno.
L'ho fatto presente al controllore che ha chiuso la porta e ha fatto ripartire il treno
H
lasciandomi li in attesa del convoglio successivo.
Una sera in stazione Garibaldi hanno annunciato che un treno sarebbe partito dai
11 I
binari estemi non facendo la tratta del passante sotterraneo.
Vorrei raccontare due "disguidi" in cui sono incappata nel giro di poche setti
L
mane.
Arrivati alla stazione successiva lui mi ha fatto scendere per timbrare: le macchine
M
obliteratrici però non funzionavano.
Mi sono subito avvicinata al controllore presente nel mio vagone e gli ho chiesto
O
di vidimare il biglietto.
roduzione scritta
Scrivi qual è la tua opinione al riguardo, motivandola. Devi scrivere più di 200 parole.
alle imprese - sia PMI che di grandi dimensioni- per far fronte alle esigenze di liquidità
(come il pagamento delle fatture dei fornitori, degli stipendi, dei servizi ricevuti) o per
2 i progetti di investimento. I finanziamenti possono essere a breve
termine (fino a 18 mesi), medio(da 18 mesi a 5 anni)e lungo termine (oltre i 5 armi) e pos
sono avere o meno una garanzia sottostante.
la carta Bancomat o la carta di altri circuiti (Visa, Maestro, ...) consente al cliente di
7 dal proprio conto corrente, in ogni momento e in ogni parte del
mondo,il denaro contante di cui ha bisogno. Dallo sportello automatico della propria banca
il cliente può anche ottenere informazioni sul proprio conto corrente o sul proprio conto ti
toli, 8 pagamenti e ricariche telefoniche e 9 di
molti altri servizi.
di denaro dal proprio conto corrente al conto che il destinatario intrattiene presso la stessa
banca o un'altra banca. Il conto sul quale devono essere 14 i fondi
deve essere indicato dall'ordinante fornendo alla banca il codice IBAN.
orreggere
In tutte le righe numerate ci sono 2 errori. Individuali e scrivi sopra la forma corretta.
Nel mese di febbraio 2013 Papa Benedetto XVI ha lasciato II Soglio Pontificio. Quelli che seguono
sono 3 interventi su questo fatto storico.
Ricostruisci il testo con le parole della colonna di destra. I verbi vanno coniugati.
eh no, caro, tu adesso stai là, tiri fuori la Grazia, lo Spirito, l'Il
luminazione, la Verità, signori, la vostra presunta Verità e non 7. mi credere in
distruggere cui mi
7 , quello fare
rovinando la vita a me e, soprattutto, ai miei antenati, nei seeoli
dei seeoli. Amen.
Ilaria S.
Caro Beppe,cari Italians. È di oggi la notizia delle del Papa. Una notizia
con coraggio e franchezza: riassumendo, non sente
le forze per portare il suo compito. C'è da ammi
rarlo, non s'è intestardito a voler a ricoprire un ruolo
che, dice lui, sa per il bene della Chiesa di non poter più come prima e
con le necessarie. Dopo Moretti - Habemus Papam - un Papa umano
che per il bene dei suoi fedeli e della comunità cristiano-cattolica. Io
non sono praticante ,sono franca, e si capisce dal riferimento al film, ma in questa scelta
di al mondo intero e di fronte al
olitematico
All'insaputa di...
G. al contante H. le imposte
I. nella gestione dei pagamenti L. utenze e tasse
Nei rapporti familiari è importantissimo l'oblio che i genitori hanno della loro gioventù,
specie di come si comportavano con padre e madre. 1. Ogni generazione soffre per le cose
di cui ha fatto soffrire i suoi padri e le sue madri, accusando i figli non solo di irrespon
sabilità familiare, ma di egoismo generale e inguaribile, un egoismo che anche ai loro
tempi c'era, ma che hanno dimenticato. Ho una famiglia che ogni tanto parte sulla sua
automobile e va fin dove la fermano i mari del Sud, qualche volta a Otranto, più spesso
in Sicilia, dove mia figlia è scesa quest'anno tre volte. Le piacciono le terre dove fioriscono
i limoni? Credo che le piaccia esattamente quello che piace a me: eonoscere il mondo,
andare lungo il mare sempre oltre il promontorio che taglia la strada, conoscere nuova
gente, nuovi amici, partecipare a competizioni sportive o comunque a competizioni. Può
uno che ha passato la gioventù viaggiando lontano da casa lamentarsi se i suoi figli fanno
come lui? Sì, può, perché ogni sofferenza giustifica un lamento e si impone a chi la prova,
perché non è una questione di ragione ma di angoscia, di pura, di pensiero del peggio.
Mia figlia cariea sulla sua auto mio nipote, suo figlio, e parte per il Sud, per il paese dove
fioriscono i limoni. Posso decentemente darle torto, darle della pazza e dell'incosciente
perché si fa delle tratte Milano - Catania tra giorno e notte su quelle strade a saliscendi
senza fine dove confondi il Cilento con il Salento, Sibari con Crotone, il Golfo di Paola
con Roccella Tonica? Ma il gioco della parti è inevitabile, i giovani che fuggono lontano
dai vecchi, la loro curiosità insaziabile eontro la noia progressiva di chi ha già visto, e ha
già provato le interminabili notti dei genitori apprensivi che si chiedono: dove saranno
adesso? Al raccordo anulare di Roma (uno dei nomi che non si dimenticano)? E se si
rompe il motore? "Ma, papà, c'è la tessera dell'Aci e il soccorso stradale". E se uscite
dall'autostrada? Allora vi ricordate dell'antica irrisione per i pavidi:"E se tua nonna avesse
le ruote? Sarebbe un motorino". [...]
Perché la verità è questa: che hanno ragione i figli pieni di vita e di curiosità, ma anche chi
li ha messi al mondo e allevati, e li vede come la sola cosa che gli resta.
La camìcia bianca
sorprendo a sorridere da sola mentre guardo fuori dalla finestra il paesaggio innevato
e io da alcune ore prendo dall'armadio i vestiti estivi per provar,, e riprovar., j
con rinnovato piacere perché, da poco uscita dall'ospedale, dimagrita e quasi ringiovanita
come se fossi stata in una beauty farm low cost, riscopro freschi e ritrovo
dentro con agio, quasi fossero usciti da una collezione nuova solo per me.
Ma riservo il privilegio dell'ultimo capo da provare alla camicia bianca dal collo a corolla,
molto stile Audrey Hepbum. Quando ho vista nella vetrina ho scelta e comperata
immediatamente, senza neanche provar e ho subito pensato a te, al momento in
f avrei indossata e avrei poi incontrato in un chiaro e afoso pomeriggio d'estate
davanti alla libreria in una via laterale di una Torino semideserta e noi rifugiamo
nella saletta di un caffè anonimo a stringer..,.,, le mani come due adolescenti e a raccon
tar,..... e a parlare, a parlare e con le parole che ..,... sovrappongono, ad agganciare ricordi
ed emozioni. O forse ho immaginato d'incontrar.....^ al Valentino e poi mentre insieme
,.... aggiriamo nelle sale fresche e guardiamo senza vedere,come tanti anni fa, una mostra
nel palazzetto della Promotrice di Belle Arti.
E tu ...... prima di salutarmi, nel lasciarmi, mi sussurri: «oggi sei splendida, questa camicia
bianca dona molto...». E che credo alla tua splendida bugia.
Guardo ancora fuori e all'improvviso scorgo nuovi fiocchi di neve scendere copiosi e so,
mentre ...... tolgo la camicia bianca dal collo a corolla e chiudo furiosamente l'armadio,
che non saranno più fiumi di parole né tenere bugie perché proprio io ho chiesto di
chiudere per sempre la nostra storia, per non ferire mi vuole bene e mi ama con i gesti
più che con le parole, così parco di parole.... Questa nostra storia fatta di parole, le nostre
conversazioni a distanza e cosi vicine, il filo dei nostri ricordi... e hai maledettamente
ma giustamente rispettato la mia richiesta.
Sono un ammiratore senza riserve, ormai, di tatuaggi e tatuati. Svariati sono i motivi ehe
mi 1 in questa mia predilezione, pur non facilmente maturata.
Ne ho trovato conferma 2 il servizio di copertina del Venerdì del
3 agosto. Il Paese dei tatuati. A parte gli ovvi aspetti di ritualità e timbro di appartenenza,
in primo luogo 3 il senso trasgressivo dell'operazione, elemento di ribellismo
realizzato sul proprio corpo nel segno anticonformista indicato da galeotti, forzati, marinai
di antiche date. Eppure il tattoo è di gran moda: dunque si tratta di pratica rassicurante,
in quanto decisamente conformista. Ossimoro? E sia: ma quanto di più rassicurante
4 del sentirsi al tempo stesso ribelli e conformisti? Trasgressivi e
alla moda? Altro notevole elemento è nell'esibizione del dolore. E dunque nella valorizza
zione del dolore, non 5 , il tatuando, ad accettare quello inflitto
dalla sorte, ma 6 attivamente con l'infliggerselo per volontà propria
- quasi da auto flagellante -facendola vistosamente esibita e dunque ben visibile.
E oggi, lo insegnano alle elementari, ciò che non è visibile non c'è, non esiste proprio.
Terzo elemento di pregio morale del tatuaggio è il suo rifiuto di un'estetica elitaria e il suo
simbolico 7 al gusto dominante nel nostro tempo: il Kitsch. Il ta
tuato, democraticamente, rifugge dall'esperienza aristocratica della ricerca d'avanguardia
e si consegna al gusto di massa: il suo corpo 8 una sorta di totem
del Kitsch, e dunque un testimone ineccepibile dell'epoca. Non basta. Infatti, lontano da
un'idea di sacralità del proprio corpo, il tatuato 9 ad applicarsi una
sorta di vero e proprio marchio, oppure 10 il suo torso e le membra
qualcosa di analogo a una poltrona o a un muro, utili alle mani esperte di un tappezziere,
abbattendo così ogni umana pretesa di superiorità rispetto ad animali e cose. E, come non
11 , contro la dilagante pretesa asettica di liberare il nostro corpo
da odori e altre animalesche traece, si oppone realizzando (se ci teniamo ad opportuna di-
stanza,12 avambraccio, spalle, polpacci e altro stupendamente isto
riati), il prodigioso effetto zozzone, luridone (in milanese vunciun). E detto tutto questo
che faccio, ora? Corro a tatuarmi? Che ne dite?
Politematico
]
Completa il testo. In ogni spazio devi scrivere una parola.
In fede
XX YY
sperimentare miglioramento
adeguare benefìcio
sfidare
scadere fìnanziare
approcciare irmovare
attivare attivare
erogare
B. Completa il testo con le parole che hai scritto al punto A,come nell'esempio.
Programma PROGRESS
Cali for proposals progetti di sperimentazione sociale
essico
Correnti da nord -est determinano condizioni 1 ... invernali su tutto il paese sino a dome
nica, 2 ... anche delle nevicate lungo il medio Adriatico sino a 3 ... il litorale e attorno ai
200 — 300m sul resto del centro e sino a 300 — 400m sull'Appennino meridionale. Tempo
migliore al nord, dove comunque 4 ... a fare freddo, specie durante la notte. Da domenica
pomeriggio le correnti 5 ... dai quadranti meridionali,6... aria umida che provocherà qual
che nevicata a bassa 7 ..., in serata, lungo le regioni centrali tirreniche. Lunedì 8 ... nevicate
in pianura al nord, in collina al centro.
A B C D
Riscrivi la notizia sostituendo completamente le parti scritte in neretto con le parole della colonna
di destra, mantenendo lo stesso significato, come nell'esempio (0).
ATTENZIONE: i verbi vanno opportunamente coniugati.
E morto ali'età di 95 anni lo scrittorefrancese Stéphane Hessel, autore del bestseller inter
nazionale «Indignatevi!» che ispirò i movimenti di protesta di Occupy e degli Indignati.
Una vita piena è dir poco. E che è fondamentale tenere in considerazione per
presentare il suo libro "Indignatevi!".È un monito e un consiglio per vivere
costruttivamente il tempo. Non serve all'epoca dei nazisti per
farlo. Perché la nostra società, che in linea di massima è molto simile a fran
cese, anche se in particolare può essere molto diversa, offre di motivi per in
dignarsi. La disuguaglianza sostanziale che affligge la maggior della
popolazione rispetto a una ristrettissima elite di "fortunati", per esempio.
Le condizioni del lavoro che ridicolizzano le conquiste nei primi decenni del
dopoguerra. I diritti sociali e umani che si assottigliano, per tutti, non solo per le minoranze
poco importanti e rilevanti economicamente. L'accoglienza dei migranti e dei rifugiati che
è dai politici come un lusso difficile e rischioso da permettersi per uno stato.
I media che contribuiscono ad le paure della gente e si fanno mezzi di pro
paganda e non di informazione e cultura. Il mondo dei "giovani" che potrebbero fare cose
è in mano ai "vecchi" che fanno eose Perché è così. E un no-
vantatreenne sa. E non va bene. E si indigna. E invita i lettori
a seguirlo. Per la dignità di uomo.
Sono una pendolare e tutti i giorni utilizzo il treno per recarmi al lavoro. Vorrei
raccontare due "disguidi" sono incappata giro di poche settimane.
Una mattina sono salita su un convoglio al binario e, non funzionava
l'obliteratrice, non sono riuscita a timbrare. Mi sono subito avvicinata al controllore
nel mio e gli ho chiesto di vidimare il biglietto mi ha detto
che dovevo pagare 5 euro (il biglietto per la mia tratta costa 2,40 euro) perché non avevo
timbrato salire. Ho spiegato che non potevo, la macchina per convalidare era
guasta. Arrivati alla stazione lui mi ha fatto scendere per timbrare: le macchine
obliteratrici non funzionavano. L'ho fatto presente al controllore ha
chiuso la porta e ha fatto ripartire il treno lasciandomi in attesa del convoglio
successivo. E in di una macchinetta funzionante: ne ho trovata solo una sulle
roduzìone scritta
È meglio agire affidandosi all'istinto o alla razionalità? Per secoli abbiamo contato sulla
provvidenza divina. Poi l'epoca industriale ci ha dimostrato che la ragione era vincente.
Ma oggi le passioni tomano a contare. Saranno loro a farci uscire dalla crisi?
Domenico De Masi
Rispondi alla domanda finale motivando la tua opinione. Devi scrivere più di 250 parole.
Di cosa parla questo libro? Scrivi la tua risposta usando più di 50 parole.
Nei rapporti familiari è importantissimo l'oblio i genitori hanno della loro gio
ventù, di come si comportavano con padre madre. Ogni genera
zione soffre per le di cui ha fatto soffrire i padri e le sue madri,
accusando figli non solo di irresponsabilità familiare, di egoismo
generale e inguaribile, un che anche ai loro tempi c'era, che
harmo dimenticato. Ho una famiglia ogni tanto parte sulla sua automobile
va fin dove la fermano i del Sud, qualche volta a Otranto,
spesso in Sicilia, dove mia figlia scesa quest'anno tre volte. Le
le terre dove fioriscono i limoni? che le piaccia esattamente
quello che a me: conoscere il mondo, andare il mare sempre oltre
il promontorio taglia la strada, conoscere nuova gente, amici,
partecipare a competizioni sportive o comunque a competizioni. Può uno che ha
la gioventù viaggiando lontano da casa lamentarsi i suoi figli
fanno come ? Sì, può, perché ogni sofferenza giustifica lamento
e si impone a chi prova, perché non è una questione ragione ma
di angoscia, di paura, pensiero del peggio. Mia figlia carica sua
auto mio nipote, suo figlio, parte per il Sud, per il dove fioriscono
i limoni. Posso decentemente torto, darle della pazza e inco
sciente perché si fa delle tratte Milano- Catania giomo e notte su quelle strade
saliscendi senza fine. [...] Ma il gioco della parti è , i giovani
che fuggono lontano dai , la loro curiosità insaziabile contro la
progressiva di chi ha già visto, ha già provato le interminabili notti
genitori apprensivi che si chiedono: dove adesso? Al raccordo anulare di Roma
( dei nomi che non si dimenticano)? se si rompe il motore? "Ma,
papà, la tessera dell'Aci e il stradale". E se uscite dall'autostrada?
Allora vi ricordate dell'antica irrisione per pavidi: "E se tua nonna avesse le
ruote? Sarebbe un motorino". [ ...] Perché la verità è questa: che ragione i
figli pieni di vita di curiosità, ma anche li ha messi al mondo e
allevati, e vede come la sola cosa che resta.
Trova nel testo i punti dove inserire le seguenti espressioni scrivendo il numero come nell'esempio
n° 1. Sono in ordine di apparizione.
La camìcia bianca
"Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promul-'
ghiamo quanto segue:Articolo unico- Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Suc
cessori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato,
sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla
e difarla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861 ".
Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sar
degna e {valere) come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia, che fece
seguito alla seduta del 14 marzo 1861 della Camera dei Deputati, nella quale
{votare) il progetto di legge approvato dal Senato il 26 febbraio 1861. La legge n. 4671
{promulgare) il 17 marzo 1861 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 68
del 18 marzo 1861. In circa due anni, dalla primavera del 1859 alla primavera del 1861,
{nascere), da un 'Italia divisa in sette Stati, il nuovo regno: un percorso che
parte dalla vittoria militare degli eserciti franco-piemontesi nel 1859 e dal contemporaneo
progressivo sfaldarsi dei vari Stati italiani che {legare) la loro sorte alla pre
senza dell'Austria nella penisola e {concludersi) con la proclamazione di
Vittorio Emanuele II re d'Italia. Tra il 1859 e il 1860 non {esserci) un vero
scontro tra l'elemento liberale e le vecchie classi dirigenti ma una rassegnata accettazione
della nuova realtà da parte di queste ultime. Solo nel regno meridionale {ma
nifestarsi) una qualche resistenza, dopo la perdita della Sicilia e l'ingresso di Garibaldi a
Napoli(7 settembre), senza colpo ferire, con la battaglia del Volturno e la difesa di alcune
fortezze. Il nuovo Stato non {avere) tradizioni politiche univoche(insieme
ad un centro nord con tradizioni comunali e signorili, {esserci) un mezzo
giorno con tradizioni monarchiche fortemente accentrate a Napoli) ma {ba
sarsi) su una nazione culturale di antiche origini che {costituire) un forte
elemento unitario in tutto il paese, uno Stato-come {scrivere) all'indomani
della conclusione della seconda guerra mondiale un illustre storico svizzero, Werner Kaegi
- che già cinque secoli prima dell'unità {avere)"una effettiva coscienza
nazionale" anche se priva di forma politica.
Nel rapidissimo riconoscimento del regno da parte della Gran Bretagna e della Svizzera il
30 marzo 1861, ad appena due settimane dalla sua proclamazione, seguito da quello degli
http://www.italiaunita 150.it/1861-nasce-litalia.aspx
Un mostro che si rispetti va affrontato di (1) l'incontro con / l'apertura notturna / gigantesche /
notte. E(1) il segno della fantasia e / un esercito di / del mito, /
creature / può / nella pietra sotto / mostmose,/ perdersi
/ chi sogna / non / plasmate /
del Bosco Sacro di Bomarzo, meglio noto come il (2) il bizzarro e misterioso / ispirato dall'/
Parco dei Mostri, in programma per l'ultimo sabato di monumentale tardo - rinascimentale /
giugno, dalle 21 alle 24. È l'occasione per scoprire, estro visionario / concepito / complesso /
con una suggestione tutta nuova (e che se avrà suc come un fitto / apparizioni / enigmatiche,
cesso sarà replicata nei prossimi anni ed anche per i / saranno accentuate da / che in questa pas
sabati di luglio ed agosto),(2) seggiata by night / di Pierfrancesco Orsini
(1523-1585), / un'illuminazione / susse
guirsi di /
Cìnquantasette
In una stanza posta al quarto piano di un edificio più grave che nobile, entro un apparta
mento di tre stanze più servizi, sta un signore stempiato che oggi, domenica, ha deciso di
incominciare a scrivere un libro. Egli non ha mai scritto libri, e tutto sommato non ne ha
nemmeno letti molti, e in generale si trattava di libri stolti o di poco peso intellettuale. In
verità, non v'è nessun motivo, morale o pratico, per il quale egli, 1
scrivere un libro; ma durante la notte tra sabato e domenica gli è venuto fuori nell'anima
quel bizzarro 2 , che include l'idea che scrivere un libro sia attività
nobile e 3 Egli si rende conto che nella sua vita non ha mai fatto
4 di nobile, 5 è assolutamente esatto, ma meno
eccezionale di quanto non creda; non ha nemmeno 6 i modesti doveri
sociali, che più o meno tutti 7 ,come sposarsi, mantenere una moglie
e un'amante,fare un paio di figli e mandarli a scuola decentemente vestiti. Ha avuto lezioni
fredde e 8 , giacché egli non ama spendere soldi per alcunché, e
9 non è avaro. In verità non conosce nulla che 10
un uso fatuo e dissipato del denaro. Non è religioso, e nemmeno irreligioso, giacché
11 gli atteggiamenti 12 un'aggressività che egli
non ha. Non legge filosofia, che 13 egli non capirebbe. Ha un impiego
14 ,che non gli 15 decisioni gravose, e non gli
offre 16 eccitanti, che del resto egli non desidererebbe, giacché una
vita noiosa è per lui 17 più ragionevole che una vita eccitante. Tutta
via, questa domenica egli ha deciso di scrivere un libro. Egli vuole nobilitare la sua vita
ma in modo 18 ; il libro uscirà 19
l^nnettivi
Inserisci nel testo i seguenti elementi.
Trova nel testo le altre 9 coppie di parole scambiate, come nell'esempio. Sono evidenziate.
7 8 9
10
Lasciate che i bambini conoscano la noia! È questo,in sostanza, l'appello lanciato da Teresa Belton,
scienziata inglese esperta di problemi dell'infanzia e dell'apprendimento. Preziosa ed impalpabile
sostanza della vita, la noia potrebbe essere considerata come la matrice di un'attività fantastica in
dipendente, la linfa segreta dei processi creativi. Teresa Belton se ne è convinta sollecitando i ri
cordi di infanzia di artisti e scrittori. Tutti cresciuti, ovviamente, in un tempo in cui i genitori non
erano ancora cosi ossessionati dal folle proposito di animare in tutte le maniere le vite dei loro
figli. Per condizione anagrafica, capisco senza difficoltà questa prospettiva. I nostri genitori
non ci amavano meno di quelli di oggi. Ma essendosi molto annoiati durante le loro infanzie, non
vedevano nulla di male nel fatto che condividessimo la stessa sorte. Le cose erano andate così, in
fin dei conti, fin da quando al mondo c'erano stati dei bambini. E non solo i genitori, ma tutti gli
altri adulti che avessero una qualche responsabilità nella nostra vita {baby sitter, maestri e maestre,
istruttori sportivi, parenti...) la pensavano allo stesso modo. Godevamo cosi di un accesso illimitato
alle sterminate miniere della noia, sperimentate lungamente in una gamma praticamente infinita
di variabili. La noia scolastica, la noia pomeridiana, la noia dei viaggi in macchina... E quella po
tentissima, quasi metafisica noia domenicale, che forse è l'incuhatrice di tutti i destini individuali,
di tutti i caratteri. Le preoccupazioni della dottoressa Belton sono dunque tutt'altro che infondate.
La privazione della noia potrebbe equivalere a un grave impoverimento antropologico. Mi convince
di meno, però, l'idea di prendere le parti della noia facendone il presupposto non solo dell'imma
ginazione, ma anche di una concreta predisposizione alla creatività. Per natura, sono troppo incline
alle sottili gioie della noia per non considerarla come un valore assoluto. Poco mi importa se il
bambino che si è annoiato, da grande riuscirà a scrivere un romanzo o a dirigere una sinfonia.
Buon per lui: ma la noia è qualeosa che vale di per sé, non può assolutamente essere confinata a
un ruolo ancillare, preparatorio. Dirò di più: è una forma d'arte degna di stare accanto alla musica,
o alla letteratura. Esige, di conseguenza, un talento da allenare e sviluppare. Ma a differenza di
altre forme d'arte la noia non punta a un'espressione, bensì a una relazione. La situazione di par
tenza è sempre la stessa: da una parte ci siamo noi, e dall'altra c'è tutto quello che, per comodità,
definiamo «il mondo». Se potessimo solo osservare il mondo come uno spettacolo, un puro intrat
tenimento, non avremmo nessun problema. Vivremmo nella condizione angelica di etemi spettatori.
Il nostro problema è che, fin dai primi mesi di vita, noi siamo costretti a stabilire rapporti più com
plessi e duraturi con ciò che ci circonda. In minima ma decisiva parte, ciò che è all'esterno deve
transitare all'interno, assimilato dalla memoria, dalle emozioni, dai desideri. Ed è qui che la noia
interviene in nostro aiuto. Accompagnata dalle sue più fide compagne, la pigrizia e l'ansia, ci in
segna a scegliere, nell'oceano degli oggetti e dei fenomeni, quelli che davvero possiedono un si
gnificato per noi. E non importa che questo significato per gli altri sia assurdo. Ciò che davvero
eonta è quello che siamo riusciti, ognuno a suo modo, ad amare e comprendere. Ma se non ci an
noiassimo, cosa mai avrebbe il tempo di diventare davvero importante per noi? Solo la lentezza e
la mancanza di distrazioni acuiscono la sensibilità, aumentano il grado e l'intensità dell'attenzione.
Rendiamo dunque i dovuti onori alla noia, questa buona fata che ci costringe, sbadigliando, a sce
gliere ciò che è veramente utile per noi: l'unica ricchezza che nessuno ci potrà mai rubare.
da «Repubblica.it»
5. Per lo scrittore
A. la pigrizia e l'ansia sono più dannose della noia
B. nel mare delle esperienze vissute e dei ricordi, la noia ci dà la possibilità di scegliere le
cose a cui veramente teniamo
C. fin dall'infanzia dobbiamo stabilire un rapporto conflittuale con la noia
D. senza la noia la vita sarebbe più noiosa
Produzione scritta
1
La noia
Scrivi un testo diviso in 2 parti: nella prima scrivi un riassunto dell'articolo che hai appena letto
cercando di riportare sia le opinioni dello scrittore. Emanuele Trevi, che della scienziata inglese
Teresa Belton . Nella seconda parte descrivi il tuo personale rapporto con la noia.
Devi scrivere da 200 a 250 parole.
In base al decreto n. 209, firmato il 26 marzo dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, a partire dal prossimo anno scolastico alunni e insegnanti avvalersi di libri
di testo esclusivamente in versione digitale o mista. Gli obiettivi dichiarati? i costi
per le famiglie, alleggerire gli zaini degli studenti, migliorare le competenze digitali dei cittadini
italiani. Il 27 maggio è già polemica: l'Associazione italiana editori comunica in una nota di
ricorso al Tar del Lazio, non perché contraria ai libri digitali, ma ai «tempi e modi di
realizzarne la diffusione» previsti dal ministro. Al di là dei dubbi sulla sua applicazione, è evidente
l'impatto che il decreto sulla didattica, meno chiara la qualità delle conseguenze.
Ne abbiamo discusso con il linguista Luca Serianni, professore di Storia della lingua italiana presso
l'università La Sapienza di Roma, accademico dei Lincei e della Crusca, vicepresidente della So
cietà Dante Alighieri.
Diamo per scontato che uno studente si applichi diligentemente: cambia qualcosa se utilizza
il tablet al posto di un libro?
In teoria, no: uno scopo può essere servito indipendentemente dallo strumento. Ci aiuta un paragone
con il passato: l'avvento della stampa non la scrittura manoscritta. La cultura uma
nistica, in senso lato, per accumulo e non per sostituzione di paradigmi. Va quindi
benissimo l'introduzione del tablet. Tuttavia, non necessariamente questo deve sostituire il libro
tradizionale. Del resto, la didattica della lingua si esprime attraverso tanti canali, il più importante
dei quali è quello orale. Anche se carta e penna ,il tramite indispensabile per met
tersi in contatto con gli altri comunque la lingua, qualunque aspetto
l'atto con il quale
Diversi intellettuali parlano dell'affermazione di una fase della simultaneità in cui prevale
una nuova percezione culturale non più basata sulla successione temporale e logica. C'entra
questo con la diffusione delle tecnologie digitali?
L'informatica l'accesso a una serie di notizie disposte tutte sullo stesso piano, senza
inteso». La possibilità di una banca dati, alla quale ricorrere, può effetti funzionare
bisogno di consultare fonti, che siano scritte o digitali poco importa, è un rielaborarli dei
aspetto cruciale che non dovrebbe essere trascurato e che supera la que
appropriarci per
stione della simultaneizzazione di tutti i dati.
[continua con l'esercizio seguente] senza
A B C D
La paura
La paura, quello stato emotivo di 1 e di ansia che spesso ci 2 ,in modo più o meno
intenso, di fronte a un pericolo reale o immaginario, sarebbe, secondo gli scienziati, 3
vincente che ha permesso all'uomo di sopravvivere. Essa ha infatti una 4 vitale in
quanto il corpo umano, 5 amigdala cerebrale, se allarmato da un possibile pericolo,
che potrebbe essere un rumore strano, un movimento improvviso o altro, si prepara a reagire
6 i muscoli a correre, a lottare e a sopportare meglio gli sforzi o dolori grazie a un
maggiore 7 di sangue. Sta poi ad altri 8 cerebrali analizzare la veridicità dello sti
molo e quindi mettere in atto la giusta reazione fisica. La paura è perciò essenziale per li
mitare la nostra esposizione ai pericoli e 9 alla cautela. I ricordi di traumi, ad esempio,
sono ben 10 dalla memoria poiché sono 11 per far partire le giuste risposte com
portamentali, qualora dovessero ripetersi situazioni pericolose simili a quelle 12
A B C D
1 perdita smarrimento oblio goduria
2 rivolge induce capovolge travolge
3 l'arma la carta la cosa l'orma
4 funzione ritualità finzione funzionalità
5 proprio per 1' grazie all' per via dell' a causa dell'
6 predisponendo esercitando allenando avvertendo
7 influsso deflusso riflusso afflusso
8 organizzatori organici organetti organi
9 indurci riportarci costringerci relegarci
10 introdotti serbati mescolati rimescolati
11 basilari basi basamenti barattabili
12 ritrovate ricordate affrontate confrontate
A. Scrivi la derivazione delle seguenti parole, come nell'esempio. I verbi vanno coniugati.
arricchire crescita
prosperare scelta
curare dimostrazione
Esercizi >C2 U1
Coesione e coerenza
Riscrivi sul quaderno il testo inserendo le parole della colonna di destra. Gli aggettivi vanno con
cordati e alcuni verbi coniugati. Non sono in ordine.
Gelato Artigianale
Il maestro Ferrali"Tra gli ingredienti aggiungete una dose di pazienza"
Da oltre 25 anni nel settore della gelateria artigianale, nonché docente senior della Carpigiani
Gelato University. Per il Maestro Gelatiere Luciano Ferrari, il gelato è come una farfalla: "gra
devole, colorato, ma che può vivere al massimo per due o tre giorni".
•
ingredienti".
da «la Repubblica»
1"
I In arrivo l'ondata dì afa più forte dell'estate
di Antonio Ricchio
Esercizi >C2 U3
ottura
□
Un universo d'oro
Una ricorrenza annuale, il 2 novembre, "giorno dei morti", si celebrava ancora nel 1938 -
avevo 7 anni - con dei regali che loro, " i morti" particolarmente premurosi verso i bambini
facevano trovare al mattino. A me, assieme ai dolcetti tipici, quell'anno era toccato un libro
che mi avrebbe segnata profondamente. Le favole di Andersen, in una elegante edizione
rilegata in tela ruvida, colore delle foglie secche, tante, quelle che a Larderia calpestavamo
nel raccogliere fasci di crisantemi, provocando, divertiti, un allegro scricchiolìo.
Un cavallo alato impresso sul piatto della rilegatura, sembrava invitarmi a cavalcate più
audaci; non sapevo ancora che avrebbe mantenuto la promessa.
Ogni fiaba era illustrata da una incisione in bianco e nero di buona fattura, ma nessuna pia
cevole; non sembravano pensate per dei bambini, serie e spigolose come le ricordo. Quelle
figure mi attraevano e mi inquietavano, non avrei saputo dire perché, forse per la mancanza
dei colori, essenziali all'immaginario dei piccoli. Non so con quanta chiarezza avvertivo
nei disegni la presenza dei "grandi; infatti erano commenti saggi che suggerivano razio
nalità, doveri, e quindi tristezza...
Il libro era diverso dagli altri; la mia attenzione, nella lettura, non si esauriva nel seguire le
storie, per la prima volta vagamente mi pareva che quelle storie fossero fatte con le parole.
Chi "faceva" le parole? O chi le "usava" ? verbi difficili, domande improbabili. "Andersen
ha scritto le favole" mamma cercava di spiegarmi.
Ifiori della piccola Ida, Il soldatino di stagno, La regina della neve. Il baule volante... Mi
pareva che, girandomi di scatto, avrei visto lui, Andersen. Così, portando con sé sacchetti
di parole, poteva far danzare i fiori, liberare i figli del re dall'incantesimo che li aveva tra
sformati in cigni... Poteva fare qualunque cosa. Solo con le parole.
Già prima di imparare a leggere io avevo scoperto il loro grande misterioso potere. Ne par
lavo a mio fratello, non certo come interlocutore, era "piccolo", ma come pubblico. " Se
chiamo il sole 'luna' e la luna 'sole', che succede?" e per maggior chiarezza, con un'arancia
in mano: " Vedi, questa è una pera". Le mie poco comprensibili bravate non facevano per
dere a Nino un grammo della sua adorazione per me; si limitava a tirarmi per il grembiulino:
" Teresa, giochiamo?". Cos'era la realtà, cos'era la fantasia? Né Luna né l'altra parola ap
partenevano al mio vocabolario infantile, a lungo non mi sono accorta della sottile azione
formatrice che esercitava su di me il fascino delle pagine di Andersen; a lungo - se lo avessi
capito - avrei negato di voler sostituire alla realtà la docile fantasia, proprio come avevo
appreso da lui, io, meridionale figlia del sole, dal pallido danese lunare.
-"li essico
La Romana
Dal 1947 a Rimini. Da quest'anno anche a Roma e Madrid. Per quanto riguarda la capitale,
ci troviamo vicino / intorno / nei pressi di Porta Pia, ma a fare spazio / breccia /colpo
questa volta, nel cuore e nel palato, è la nuova bottega del gusto dedicata per i / ai / con i
sapori freddi, infatti / anzi / perdipiù gelati. In un locale curato, apparso / scelto / giocato
sui toni del bianco crema, ecofriendly, con un lungo bancone, musica in sottofondo /
sfondo / aria e qualche tavolino all'interno si possono gustare coni e coppette zeppi / im
bottiti / farciti con creme e frutta realizzati con latte biologico, senza in più / aggiunta /
anche di grassi, prodotti igp, e frutta freschissima. Vedere per credere / sapere / conoscere:
il laboratorio è in vista / a vista / alla vista, così come la fontana di cioccolato che spicca
/ governa / domina la scena. Assaggiate il pesto di nocciola del Piemonte, la mandorla
bio, il mascarpone nel / al / con caffè espresso, il cioccolato belga, il bacio di dama, il bi
scotto della nonna e le quattro declinazioni / realizzazioni / soluzioni della panna: classica,
cacao, nocciola, zabaione. Oppure voltate / girate / virate sullo yoghurt biologico al / nel
/ col cucchiaio da arricchire con nutritivi / nutrienti / nutriti e golose farciture.
Vìa XX Settembre 60. Sempre aperto.
da «Trovaroma»
Esercizi >C2 U5
%' Produzione scritta
Quali dei sette vizi capitali ti sembrano più frequenti nel contesto in cui vivi? Quali ti sembrano più
negativi e perché? Devi scrivere più di 250 parole.
Vittorie e battaglie
di Altroconsumo
Lessico
Purtroppo sono ancora molti gli 1.... in cui scarseggia attenzione nei eonfronti dei consu
matori. Uno per tutti è il commercio online e l'ultimo fenomeno dei siti di vendita di coupon
di sconto. Sono decine le 2. ... che riceviamo ogni giorno dai soci, che lamentano, per
esempio, problemi eon ZZZ. I motivi sono i più 3. ..., ma alla base c'è quasi sempre la
scorrettezza di 4. ... contrattuali o pratiche commerciali. In caso di 5. ..., ad esempio, il
consumatore non sa come far valere il suo diritto a ottenere il rimborso di 6. ... pagate e
non ricevute. ZZZ lascia nell'incertezza il cliente; nelle sue condizioni contrattuali, infatti,
mantiene la 7.... di stabilire caso per caso il diritto al rimborso. Abbiamo segnalato questa
scorrettezza (e molte altre) all'Antitrust. E mentre attendiamo la decisione dell'Autorità
abbiamo 8. ... ZZZ , invitandola ad essere più 9.... con i suoi clienti, altrimenti la porte
remo davanti a un Giudice. Questa è solo una delle nostre battaglie. Ma ce ne sono molte
altre che vi faremo conoscere anche sul nostro sito www.altroconsumo.it. Perché una cosa
è certa: in materia di diritti noi non facciamo 10. ... a nessuno.
A B C D
1 angoli abiti ambiti arbitri
2 segnalazioni segnaletiche sensazioni sottrazioni
3 disperati disadattati disparati sparati
4 clausure chiusure costole clausole
5 dissoluzioni disservizi stravizi devoluzioni
6 prestazioni preclusioni conclusioni postazioni
7 discrezione definizione discrezionalità funzionalità
8 defilato diffidato affidato fi dato
9 trasparente apparente parente deferente
10 scatti affronti conti sconti
roduzione scritta
Scrivi un articolo di giornale per commentare questo titolo. Devi scrivere da 200 a 250 parole.
Esercizi >C2 U7
1^
155 Modi e tempi verbali
Completa il testo con i seguenti verbi. Non sono in ordine.
così, in fin dei conti, fin da quando al mondo dei bambini. L non solo i geni
tori, ma tutti gli altri adulti che una qualche responsabilità nella nostra vita
(baby sitter, maestri e maestre, istruttori sportivi, parenti)la allo stesso modo.
Godevamo così di un accesso illimitato alle sterminate miniere della noia, sperimentate
lungamente in una gamma praticamente infinita di variabili. La noia scolastica, la noia po
meridiana, la noia dei viaggi in macchina... L quella potentissima, quasi metafisica noia
domenicale, che forse è l'incubatrice di tutti i destini individuali, di tutti i caratteri.
Le preoccupazioni della dottoressa Belton sono dunque tutt'altro che infondate. La pri
vazione della noia a un grave impoverimento antropologico. Mi convince di
meno,però, l'idea di prendere le parti della noia il presupposto non solo del
l'immaginazione, ma anche di una concreta predisposizione alla creatività. Per natura, sono
troppo incline alle sottili gioie della noia per non considerarla come un valore assoluto.
da «Repubblica.it»
Esercizi >C2 U9
Politematico
Completa il testo.
Grazie alle nuove tecnologie i libri perdono la loro forma basandosi principalmente sui|
contenuti, ma c'è ancora nutre un profondo amore per il cartaceo ed è affetto
da bibliofilia.
Quanti libri vengono venduti all'anno e quanti smartphone? Il rapporto tra produzione ;
letteraria e lettura non è mai stato più semplici. Se si prova a fare un giro ■
nelle librerie si scoprirà ogni volta tra i banchi e gli scaffali un autore nuovo. Un rapporto
decisamente sproporzionato si pensa sono i desiderosi di
farsi conoscere al pubblico e i lettori. Senza contare l'iter
precede la produzione prima e la pubblicazione di un libro. Uno strumento
consente una rapida diffusione del prodotto, del nominativo
dell'autore e dell'editore, ed un minor dispendio termini di tempo ed
economicità, è dato mondo del web. Considerata l'era
stiamo vivendo, dove ogni giorno la scienza tecnologica compie da gigante
e dove tutto è a portata di grazie a Intemet e all'uso sempre più diffuso
degli iPad, iPod, e iPhone, sembra giunta l'ora per gli editori di "voltare
pagina" rilanciando un nuovo modello di pubblicazione dei libri un sistema
adegui i contenuti al nuovo. Ma come può un contenuto editoriale costi
tuire per la casa editrice il punto di per altri spin-off editoriali? L'idea
di è prendere un prodotto tradizionale e adeguarlo ai nuovi media. Il mondo
del web consente di avere un patrimonio di contenuti e ricombinarlo in modalità diverse,
cosa impossibile a con un prodotto tout court il carta
ceo. Senza contare che la galassia delle nuove tecnologie sta cambiando in profondità
solo il modo si legge, ma anche il modo il
lettore arriva alla decisione di comprare un libro, contribuendo a dare origine ad un prodotto
editoriale che è possibile aggiornare, e si possono evidenziare contenuti
particolarmente interessanti sullo schermo. "Il mercato dell'e-Book ha
due anni di vita ma è comunque un mercato forte espan
sione guardare con attenzione non solo le case editrici più grandi ma anche
da «Leggeretutti»
Dedicherò la prima conferenza airopposizione leggerezza-peso, e sosterrò le ragioni della leggerezza. Que
sto non vuol dire che io consideri le ragioni del peso meno valide, ma solo che sulla leggerezza penso d'aver
più cose da dire. Dopo quarant'anni che scrivo fiction, dopo aver esplorato varie strade e compiuto esperi
menti diversi, è venuta l'ora che io cerchi una definizione complessiva per il mio lavoro. Proporrei questa:
la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure
umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto
e al linguaggio. In questa conferenza cercherò di spiegare- a me stesso e a voi - perché sono stato portato
a considerare la leggerezza un valore anziché un difetto; quali sono gli esempi tra le opere del passato in
cui riconosco il mio ideale di leggerezza; come situo questo valore nel presente e come lo proietto nel
futuro. Comincerò dall'ultimo punto. Quando ho iniziato la mia attività, il dovere di rappresentare il nostro
tempo era l'imperativo categorico d'ogni giovane scrittore. Pieno di buona volontà, cercavo d'immedesi
marmi nell'energia spietata che muove la storia del nostro secolo, nelle sue vicende collettive e individuali.
Cercavo di cogliere una sintonia tra il movimentato spettacolo del mondo, ora drammatico ora grottesco, e
il ritmo interiore picaresco e avventuroso che mi spingeva a scrivere. Presto mi sono accorto che tra i fatti
della vita che avrebbero dovuto essere la mia materia prima e l'agilità scattante e tagliente che volevo ani
masse la mia scrittura c'era un divario che mi costava sempre più sforzo superare. Forse stavo scoprendo
solo allora la pesantezza, l'inerzia, l'opacità del mondo: qualità che s'attaccano subito alla scrittura, se non
si trova il modo di sfuggirle. In certi momenti mi sembrava che il mondo stesse diventando tutto di pietra:
una lenta pietrificazione più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi, ma che non risparmiava
nessun aspetto della vita. Era come se nessuno potesse sfuggire allo sguardo inesorabile della Medusa.
Quelli come me risultano retrogradi, fuori tempo e fuori moda, dei Flintstones, tanto inconsapevoli col
pevoli. Con la nostra aria spaesata, provochiamo lo stesso sgomento degli ignoranti testardi. A volte suscitiamo
compassione, a volte irritazione.
, nonostante l'impressione suscitata di essere l'ultima coda di una retroguardia destinata a estinguersi, da
qualche parte nella mia mente alberga la timida tenace idea di rappresentare un'avanguardia come me si
trovano già li dove, prima o poi, se vogliono ancora vivere, arriveranno gli altri, i collegati risplendono col
legati ogni istante al vasto mondo grazie a telefonini, iPhone sempre accesi, iPad nel cuore e nel cervello, sempre in
linea (un'espressione che ), continuamente cinguettanti, in costante contatto con tutti, surfando fra twitter,
facebook, youtube e il centinaio di social network consimili, tutti , finita l'ubriacatura e l'abuso, dovranno
fare clic e spegnere l'ambaradan d'informazioni e connessioni che intomo e dentro a loro, ingolfandoli.
Un semplice gesto per non soffocare: staccare, scollegarsi, e silenzio. Così possono oziare, e l'ozio è
molto produttivo. Possono stare un po' più con i loro pensieri, coltivarli e affinarli ,en passant, possono
provare a ritrovarsi con se stessi. Tutti collegati mi di todos caballeros. E todos caballeros è una fola, una
favola, una follia. Collegato vuol dire che hai il collo legato: sa di schiavitù, di lacci e lacciuoli, di legaccio al
collo, come ima catena. E che importa ,se è dorata con brillantini, sempre catena I contatti bisogna
farli con tatto. E anche con gusto.
L'altro giorno, un amico, un organizzatore culturale che abita benissimo il presente, se ne è con questa
frase: non ne posso più dei social network, bisogna fondare un individuai network. A tavola, fra chiacchiere, vino
e buona compagnia, non abbiamo avuto il tempo di approfondire gli aspetti tecnici, ma teorici- socializ
zare prima con se stessi-siamo andati forte. Abbiamo appuntamento questo fine settimana. Ci colleghiamo e ca
piamo come fare. Chiediamo collaborazione alla rete e ai suoi amici di Facebook.
lessico
Godono cosi di un vantaggio comparato rispetto a specie più selettive e timorose, come merli e tordi, falchi
e gufi e si faranno - grazie all'intervento dell'uomo - in specie colonizzatrici. Ma la stupidità nottuma di
una sola faina in un allevamento di polli a pieno campo (come è normale negli danni biologici) lascia sul
voto anche 120 polli, cioè un danno diretto di 1200 euro che nessuno rimborserà. E il rischio animale per i
polli? O vale solo quello per gli stomi? Allora, visto che l'uomo con la sua scorribanda modifica radicalmente
gli equilibri e gli ecosistemi, deve ripristinare la responsabilità dell'intervento, anche a benessere di perdere
qualche terreno elettorale, procedendo all'abbattimento necessario a assumersi un minimo di equilibrio e li
mitare i allevamenti che, altrimenti, non trasformano che aumentare. E questo vale anche per il Dipartimento
Ambiente della Capitale, altro che megafoni!
da «Paese Sera»
1. 2. 3.
4. 5. 6.
Ma dove 1 sei?
Ti ho telefonato almeno quattro volte, non rispondi mai. Il tuo cellulare suona
2 , come quello dei mariti 3 e delle amanti offese.
La 4 interminata degli squilli lascia intendere o la tua attiva renitenza o la
tua soave distrazione: e non so quale sia, dei due "non rispondo", il più offensivo. Per non dire della
mia ansia quando non ti trovo, cioè quasi sempre. Ho imparato a 5 tra i miei
vizi, non più tra le tue colpe. Non per questo è meno 6 da sopportare. Ogni
sirena di 7 ,ogni riverbero 8 dei notiziari scoperchia
la scatola delle mie paure. Vedo motorini 9 , risse sanguinose, overdosi
10 ,forze dell'ordine impegnate a reprimere qualche 11
illegale. Leggo con avidità masochista le cronache esiziali del tuo 12 quelli
schiacciati nella calca dei rave party, quelli 13 dagli intrugli chimici, quelli
14 in una rissa notturna in qualche anonimo parcheggio di discoteca, quelli
pestati 15 da gendarmi 16 della loro divisa. Una fra
gilità matema, non 17 ,rammollisce il mio aplomb virile. Mi rendo conto di
sommare le due debolezze: la smania protettiva della Madre,le pretese di 18
del Padre. Mi vedo soccorrerti e contemporaneamente sgridarti, 19 schizo
frenica dell'autorità. (Autorità: accanto a questa parola organizzo, da quando sei nato, convegni
tanto 20 quanto inconcludenti. Ciascuno dei relatori ha la mia faccia, è
un'assemblea dei miei 21 intellettuali che cercano la perduta unità, ciascuno
22 agli altri la loro insipienza. Titolo originale di questa farraginosa con
vention dovrebbe essere;"Quante volte invece di mandarti a fare in culo avrei dovuto darti una ca
rezza. Quante volte ti ho dato una carezza e invece avrei dovuto mandarti a fare in culo.) [...]
Riscrivi sul quaderno gli articoli della colonna di sinistra iniziando con le parole della colonna di
destra.
Art. 2
Art. 3
Art. 4
Art. 6
È possibile affermare che il Brodetto nasce in mare con i pescatori; questo tipico piatto 0
marinaro ha costituito per secoli il principale alimento, se non un unico, del pasto dei 1
pescatori. Ha quindi un origine, oltre se antica, prettamente popolare e deriva sull'abitudine 3
della gente di mare, da utilizzare la parte del pescato che non poteva essere destinata al 1
mercato, sia con la qualità (poco richiesta), si per la troppo piccola taglia, sì per possibili 3
ammaccature e via dicente. Cosi da una "accozzaglia" di pesci, se pur buoni, ma anche di 1
giorno al giorno diversi, ecco nascere il Brodetto. 1
Via vai il palato ha subito evoluzioni sempre poi raffinate conquistando una ben meritata 2
fama in tutto il territorio nazionale e diventando prerogativa indiscutibile delle Marche e di 0
tutti dei territori con tradizioni marinare consolidate. Oltre ehi sulla varietà dei pesci che gli 3
compongono, almeno 13 delle 24 possibili, il brodetto gioca da una sapiente dosatura dei 1
condimenti, che lo conferiscono sapore e delicatezza. 1
L'aggiunta poi di molluschi e crostacei (variante popolare), serva ad elevare il valore 1
gastronomico di questo piatto, che debba risultare di sapore omogeneo, permettendo al tempo 1
stesso l'identificazione e le degustazione di ogni singolo pesce. 1
f5ì"nnulazione
Riscrivi sul quaderno questo inizio di articolo di giornale sostituendo le parti in grassetto con le
parole date sotto, rispettandone il senso. I verbi vanno coniugati.
1. Nel Paese c'è il pericolo di non rispettare gli accordi presi riguardo alla necessità
di diminuire il debito secondo il Patto di stabilità* e 2. c'è la necessità di prendere prov
vedimenti adatti, durante la votazione della legge di bilancio preventivo, per riparare
a queste insufficienze.
1. prevedere, impegni, debito, gli, dal, il, di, di, rischiare, violare. Paese, riduzione, del
2. le, nel, carenze, approvazione,finanziaria, misure, corso, rimedio, dovere, porre, adottare,
a, dell', per, queste, necessarie, della
* Il Patto di stabilità è un accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell'Unione Europea, inerente al controllo delle
rispettive politiche di bilancio pubbliche, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione Economica e Monetaria del
l'Unione Europea(Eurozona)cioè rafforzare il percorso d'integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del Trattato
di Maastricht.
Completa il testo.
sempre stilatej che va, dove sono finite, sono usciti gii artigiani,
che ci relegano, a rincorrere, l'ossatura economica, aprirsi ai lavori,
ritenuti umili, in accordo con, le suole o, di pregio,
collocando questi lavori, del forte abbandono, nell'indicazione
Ci sono sempre più italiani, della classe medio alta, che vanno a portare a riparare le scarpe
dal calzolaio. Purtroppo il calzolaio è un mestiere scomparendo
L'Italia è l'unico paese dove non c'è una scuola per calzolai. Leggendo gli ultimi dati
scolastico tra 10 e i 16 anni mi chiedo
la scuole professionali, quelle di arti e mestieri, dove tra gli anni '50 e '60
ci piccoli imprenditori che hanno costruito dell'Italia
Ho bisogno di lei, della sua esperienza di madre, ma la sua presenza costante mi fa sentire
sotto esame privandomi del piacere di affidarle mia figlia.
Dopo il primo figlio si ritorna figlie. Ma come dire alla nonna che siamo donne?
Ci mancava solo mia madre 1. che complica il mio rientro al lavoro dopo quasi otto mesi di maternità. A
tredici giorni 2. da che ho lasciato il full time di poppate e pannolini, per ritornare alla mia scrivania, mi
chiudo ancora la porta alle spalle, 3. e mi chiedo che cosa succederà nelle successive cinque ore e un quarto
nelle quali mi trovo in via Solferino. Non è bastato l'intervento della puericultrice Marina,4. che ho allertato
circa 10 giorni fa, a mettere ordine nella vita della mia piccola Sara, che lontana dalla sua mamma piange e
si rifiuta di mangiare. Non è bastato neppure 5. che istruisse mio marito e 6. lo trasformasse in mammo
perfetto anche se solo per poche ore. Se ne è accorta mia madre che nel frattempo non aspettava altro che in
tervenire e prendere in mano la situazione. Come 7. le faccio capire che io, già figlia ideale, brava e studiosa,
e da oltre 10 anni giornalista d'assalto, non avrei gradito neppure un minimo d'interferenza 8. visto che sono
assuefatta a libertà e indipendenza assolute? E'la domanda che mi faecio da quando ogni mattina si presenta,
dapprima discreta, poi leggermente pressante, per propinarmi la sua lezione quotidiana. Come vestirla, come
sfamarla, come lavarla. E ancora: borotalco, maglietta della salute, bagnetto nella vaschetta piena d'acqua.
Il collo? Se è sporco e arrossato non è colpa della piccola Sara che da quando ha quattro mesi pesa già sette
chili abbondanti ed è piena di pieghe di carne impossibili da distendere. No. La colpa è mia che non la so la
vare, insaponare e così via. È solo un esempio tra tanti. Invoco pazienza. 9.E spero che non si esaurisca. Mi
siedo in un angolo nella camera della bambina e assisto alla disfatta del mio essere madre, 10. sono stata
sconfìtta dalla mia, la donna che mi ha messo al mondo che quasi rifiuta di considerarmi sua pari.
Tomo ad essere figlia dopo una vita 11. che ho trascorso da sola, dopo 12. che ho impiegato anni per
emaneiparmi da una famiglia all'antica, con la quale ho vissuto sotto lo stesso tetto fino a 34 anni. Da bam-
bocciona, in linea coi tempi. Ma ora non più. Penso di aver fatto passi da gigante, 13. ho recuperato il tempo
perduto, 14. ho accelerato la mia autonomia, 15. ho bruciato le tappe e 16. sono diventata moglie e madre
nel giro di un anno e mezzo. Mi è costato parecchio e ora sembra che non sia servito a nulla. Mi ritrovo qui,
alla mia scrivania, 17. e penso con terrore che a quest'ora lei è davanti al portone, pronta a suonare nel mezzo
della pappa pomeridiana per osservare anche la babysitter. Con la quale, per fortuna, il dialogo è ridotto al
l'osso perché non parla italiano. Vorrei fermarla, ma non so come fare. Non me la sento di dirle 18. che
deve stare lontana, non sono il tipo 19. che alza la voce 20. affinché lei stia zitta. Ho bisogno di lei, della
sua esperienza di madre: con quattro figli alle spalle chi più di lei potrebbe parlare? Ma questa presenza co
stante che mi fa sentire sotto esame, mi rende nervosa, privandomi del piacere di affidarle mia figlia. Perché
è di questo che si tratta: tra tanti consigli insistenti, la piccola Sara è in crisi. So che la nonna potrebbe aiutarla,
ma chi aiuta me a trovarmi a mio agio con lei?
1. 2. 3. 4.
5. 6. 7. 8.
I luoghi comuni sono figli di NN. Prodotti collettivi, come i miti e le leggende. La loro origine è
generalmente sconosciuta, ma in compenso la loro verità è unanimemente riconosciuta. Perché se
dimentata nelle stratificazioni profonde della mente sociale. E soprattutto della mente locale.
In effetti queste ovvietà conclamate sono il chilometro zero del pensiero. Una calma piatta del sentire
contro cui si appuntano regolarmente gli strali acuminati dell'intelligenza critica. E altrettanto re
golarmente si spuntano. Perché a dispetto del suo carattere triviale, un po' heota, il cliché finisce
per avere la meglio sulla lucidità di ogni distinguo. Perché ha la forza passiva della materia inerte.
L'evidenza apparente, ma stringente dell'esistente.
Per questo è sempre difficile rifuggire dai luoghi comuni. Perché sono punti di ritrovo della con
versazione. Servono a mettere tutti d'accordo, evitando le insidie della discussione e sostituendola
con la mediazione. Dove letteralmente convengono la maggior parte degli appartenenti a una col
lettività. 11 che rende queste opinioni formattate condivisibili, ma non esportabili. E ancor meno
traducibili. Quel che è scontato per gli uni, infatti, non è detto che lo sia sotto altre latitudini. Un'af
fermazione come "non esistono più le mezze stagioni" può suonare trita e ritrita nei climi temperati,
mentre detta ai tropici è semplicemente una grullata. E provate a dire a un polinesiano che "l'im
portante è essere belli dentro". Vi prenderà per degli sprovveduti, ignari del fatto che il valore della
persona è stampato sul corpo e non nascosto nell'anima. Insomma il luogo è comune per chi è del
luogo. Come dire che l'ovvietà ha sempre una patria, a differenza della stupidità che ha qualcosa di
insondabilmente universale. Tant'è che qualcuno la considera l'unica prova dell'esistenza di Dio.
La natura teorica e pacificatoria dei luoghi comuni è resa ancora più evidente dai termini che altri
popoli usano per definirli. Lo spagnolo perogrullada, inventato dal grande poeta seicentesco Fran
cisco de Quevedo, deriva dal proverbiale Fedro el Grullo, un personaggio immaginario cui si attri
buisce ogni sorta di frase fatta. Mentre l'inglese bromides viene dalle proprietà sedative del bromuro.
Come dire dei tranquillanti in forma verbale. E il tedesco oscilla tra il comunitario gemeinplatz, let
teralmente spazio comune- proprio come l'antico foro o la piazza del paese-e il dispregiativo kli-
scheewort. Assolutamente simile al cliché dei francesi. Definizioni da cui affiora la rassicurante
piattezza di questi pensieri liofilizzati. Che non approfondiscono, ma al contrario fanno galleggiare
il senso alla superficie della realtà. Mai del tutto falsi, altrimenti nemmeno nascerebbero. E mai del
tutto veri.
Si tratta insomma di verità precotte, semilavorati della lingua, per tenere in stand by l'intelligenza
facendola andare a motore spento. Evitando di gettare sassi nello stagno del sentire collettivo. Spesso
insostenibili, ma comunque insostituibili, proprio come la democrazia, i luoghi comuni sono le lar
ghe intese della ragione contro l'ingovernabilità delle opinioni.
1. L'intelligenza critica
A. usa le sue frecce spuntate
B. si scontra inevitabilmente con le semplificazioni dei cliché
C. ha bisogno di calma piatta per far valere le sue ragioni
D. non può fare a meno dei luoghi comuni
4. I luoghi comuni nelle varie lingue sono la prova che essi sono considerati
A. un prodotto non eccellente.
B. un piatto rassicurante
C. una realtà evidente
D. trasversali ad ogni cultura
olitematico
Completa il testo.
Animalisti e vivisezione
scolastico mondiale
nozionistico appassionante
riflessivo sociale
formativo capace
strategico opportuno
esigente rispettabile
E lo stesso di sempre: già Quintiliano, quasi duemila anni fa, parlava di un insegnante seno,
ma non cupo, SCOSTANTE , ma non sguaiato, che non doveva avere i
VIRTÙ che non ammetteva negli altri, che doveva essere INDISPONI-
BILE E deve conoscere anche il mondo nel quale vivono i suoi alunni:
non può fingere che il mondo non sia cambiato.
Un insegnante deve essere un insegnante, un educatore disponibile a vedere al di là di quello
che il ragazzo appare: non un NEMICO , non uno psicologo, non un ge
nitore, ma una persona che vuole aiutare l'alunno a tirare fuori il meglio di sé, motivandolo,
trasmettendogli il desiderio di imparare. Deve insegnare ad imparare. Non basta insegnare.
Bisogna voler insegnare. Non si può diventare insegnanti per ripiego.
Un insegnante autorevole deve avere tutti questi requisiti: deve essere INGIUSTO
, DISONESTO , INCOERENTE ,
DEBOLE ,INTRANSIGENTE ,gentile,IRRISPET
TOSO , SQUILIBRATO , serio e ECCESSIVO
Un insegnante deve essere preparato, non solo sulla sua materia, ma
anche su tutto quello che riguarda le problematiche dei ragazzi.
^ "Lezioni americane"
di Italo Calvino
Si è perso il vero valore del cibo, ormai scelto solo in base al suo prezzo. E'necessario che
invece si diffondano gli orti comunitari e si ridia valore al lavoro dei contadini. E la base di
questo nuovo sistema sta principalmente nel ridurre lo spreco del cibo che oggi al mondo
raggiunge addirittura il 45% di quello prodotto.
Carlo Petrini, fondatore di «Slow Food»
Cesare Musatti, principale esponente della prima generazione di psicoanalisti italiani, descrive
una sua esperienza.
stente fra i due: il tassi. A quel tempo di tassi ce n'erano pochi. E cercai d'indagare se
3. accadere che frequentemente, o anche qualche volta soltanto,
le due persone, una dopo l'altra, 4 lo stesso tassi. L'agorafo-
bico in tassi generalmente cerca di conversare col conducente, per creare un'atmosfera di
familiarità e sentirsi in ambiente protetto. Era possibile che i due avessero parlato, o che
un tassista 5 loro che cosa 6. a fare si
l'uno dell'esistenza dell'altro. Ma perché poi sono andato a suo tempo,e vado anche adesso,
vie di comunicazione fra i due pazienti? Il mio comporta
mento è veramente privo di senso. Perché se anche i due ^ 7..^.. e
10 frequenti contatti fra loro, li
impossibile che il giovanotto 12 dal sogno della signora. I due
sogni infatti durante la stessa notte e i due pazienti
sono venuti da me nella prima parte della mattinata.
DI TEMPO DI MODO
La mia ricerca di un contatto fra i due non poteva quindi 1 alcun modo portare
ad una spiegazione normale della corrispondenza fra i due sogni. Il mio comportamento
2 pertanto un disperato, quanto vano, tentativo 3 negare la pos
sibilità di un rapporto telepatico. Il mio proposito 4 attenermi ad un assoluto
rigore scientifico, 5 considerare le cose, rischia 6 condurmi ad
un risultato 7 tutto opposto: quello di negare senz'altro la possibilità di una
influenza diretta del pensiero dell'uno 8 quello dell'altro. Qual è allora l'atteg
giamento corretto, ed ineccepibile 9 piano scientifico, 10 quale
11 dovrebbe attenere? Quello di constatare i fatti, evitando, 12
esporli, di lasciarsi cogliere 13 tentazione di 14 per l'uno o per
l'altro tipo di spiegazione, sospendendo quella interpretazione che non abbiamo modo
15 costruire correttamente. Lo stesso ricorso 16 termine telepatia
è comunque un 17 improprio. Dato che non costituisce una spiegazione fondata
e non 18 dice 19 quale processo e con quali mezzi la trasmissione
telepatica potrebbe avvenire. In conclusione telepatia è soltanto una parola 20
indichiamo un fatto 21 ignoriamo come avvenga. 22 casi di que
sto tipo 23 imbatte assai spesso, quando 24 eserciti per lungo
tempo l'analisi. Gli psieoanalisti 25 ne parlano malvolentieri(oppure ne par
lano soltanto fra loro) perché è fastidioso denunciare fatti 26 non si sa dare
una spiegazione. E anche perché - come accadde a Freud - 27 può temere,
parlando di queste situazioni 28 non sappiamo dare una corretta spiegazione,
29 far apparire tutta l'attività psieoanalitica una 30 poco chiara,
e priva 31 quel rigore che si pretende 32 campo scientifico.
[...] Alcuni anni fa andai a visitare al Grand Palais parigino un'eccezionale esposizione che
{rivisitare) i due maggiori pittori della modernità, Henry Matisse e
Pablo Picasso. L'intenzione dei curatori {confessare) esplicitamente: si
{volere) mettere a confronto i percorsi di due artisti per vedere in quali
diversi modi essi {lasciare) la loro impronta nella storia della pittura, con
quali reciproche influenze e con quale rapporto con gli autori e i movimenti che {venire)
dopo di loro. Ho già detto che l'esposizione {essere)
eccezionale per la ricchezza dei dipinti presentati e l'intelligenza dei rimandi tra le opere
esposte. Ma più di tutto mi {colpire) una frase di Picasso che {riprodurre)
a grandi caratteri su una delle pareti. Non ho sotto mano il testo letterale
di quella frase che più o meno diceva così: "Matisse ed io abbiamo profondamente mo
dificato l'arte della pittura. Io l'ho fatto {cambiare) dall'esterno il linguag
gio pittorico, Matisse l'ha cambiato dall'interno e forse la sua rivoluzione artistica {essere)
più profonda della mia".
F Perché, almeno sulla carta, sport è sinonimo di lealtà, rispetto dell'avversario, spirito di
sacrificio, fair play.
G Ma lui, con Okaka* e Oshadogan*, indica il cambiamento, perché è italiano senza avere
genitori italiani". La questione, quindi, va al di là delle iniziative d'integrazione e dei tifosi
razzisti; semmai l'urgenza
H A ben vedere è solo questo che anche i "nuovi italiani" auspicano. E poi che vinca il mi
gliore.
8 I e in maniera sistematica. Lui è il primo a non avere, come dicono i razzisti, neanche una
goccia di sangue italiano. Non
L In questo ambito l'unico discrimine per affermarsi dovrebbe essere il talento, al di là del
colore della pelle o del paese di provenienza. E pazienza se poi queste iniziative il più delle
volte si traducono in stanche partitelle di calcio in campetti polverosi.
M Tutto sommato, queste occasioni sportivo - culinarie male non fanno, anche se integrano
ben poco. Gli stranieri nello sport, però non bazzicano solo queste parate dove il confine
tra il folklore e il dilettantismo si fa labile, ma li troviamo anche a livelli più alti. E qui
basta un nome: Balotelli*.
N è piuttosto quella di mettere mano a leggi e normative che possono arrivare a troncare sul
nascere carriere sportive di talentuosi figli di immigrati nati e cresciuti in Italia,
0 Dove lo spirito agonistico raggiunge il suo acme solo dopo il triplice fischio finale, allorché
giocatori, arbitri e tifosi si riversano, a bordo campo, su piatti ricolmi di couscous e altre
nuove pietanze che i flussi migratori si trascinano dietro.
P Come tutti sarmo Pierre de Coubertin diceva che l'importante non è vincere ma parteci
pare.
I luoghi comuni sono figli di NN. Prodotti collettivi, come i miti e le leggende. La loro origine è
generalmente sconosciuta, ma in compenso la loro verità è unanimemente riconoseiuta. Perehé se
dimentata nelle stratificazioni profonde della mente sociale. 1 della mente locale. 2
queste ovvietà eonclamate sono il chilometro zero del pensiero. Una calma piatta del sentire contro
cui si appuntano regolarmente gli strali acuminati dell'intelligenza critica. E altrettanto regolarmente
si spuntano. Perehé a dispetto del suo carattere triviale, un po' beota, il cliché finisce per avere la
meglio sulla lueidità di ogni distinguo. Perché ha la forza passiva della materia inerte. L'evidenza
apparente, ma stringente dell'esistente. 3 è sempre difficile rifuggire dai luoghi comuni. 4.
sono punti di ritrovo della conversazione. Servono a mettere tutti d'accordo, evitando le insidie
della discussione e sostituendola con la mediazione. 5 letteralmente convengono la maggior
parte degli appartenenti a una collettività. 6 rende queste opinioni formattate eondivisibili,
ma non esportabili. 7 tradueibili. 8 è seontato per gli uni, infatti, non è detto che lo sia
sotto altre latitudini. Un'affermazione come "non esistono più le mezze stagioni" può suonare trita
e ritrita nei elimi temperati, mentre detta ai tropici è semplicemente una grullata. 9 provate a
dire a un polinesiano che "l'importante è essere belli dentro". Vi prenderà per degli sprovveduti,
ignari del fatto che il valore della persona è stampato sul corpo e non nascosto nell'anima. 10. ...
... il luogo è comune per chi è del luogo. II l'ovvietà ha sempre una patria, a differenza della
stupidità che ha qualeosa di insondabilmente universale. 12 qualcuno la considera l'unica
prova dell'esistenza di Dio. [...]
A B C D
[...] La natura teorica e pacificatoria dei luoghi comuni è resa ancora 1 evidente dai
termini ehe altri popoli usano per definirli. Lo spagnolo perogrullada, inventato dal grande poeta
seicentesco Francisco de Quevedo,2 dal proverbiale Fedro el Grullo, un personaggio
immaginario 3 si attribuisce ogni 4 di frase 5 Mentre
l'inglese bromides viene dalle 6 sedative del bromuro. Come dire dei tranquillanti in
7 verbale. E il tedesco oscilla 8 il comunitario gemeinplatz, letteralmente
spazio eomune - proprio come l'antico foro o la piazza del paese - e il dispregiativo klischeewort.
Assolutamente simile al cliché dei francesi. Definizioni 9 eui affiora la rassicurante
piattezza di questi pensieri liofilizzati. 10 non approfondiseono, ma al 11
fanno galleggiare il senso alla superficie della realtà. Mai del 12 falsi, altrimenti nem
meno nascerebbero. E mai del 13 veri. Si tratta insomma di verità preeotte,
semilavorati della lingua, per 14 in stand by l'intelligenza faeendola andare a motore
15 Evitando di gettare sassi nello 16 del sentire collettivo. Spesso in
sostenibili, ma comunque insostituibili, 17 come la demoerazia, i luoghi comuni sono
le larghe intese della ragione 18 l'ingovernabilità delle opinioni.
essico: derivazione
-1
Completa la tabella, come nell'esempio
Inserisci dove ti sembra opportuno le seguenti parole o gruppi di parole, come nell'esempio.
Cara Elasti, non dormo 8 qualsiasi letto e/o superfìcie, ho parola quando si
parla di sciatica e cervicali, i ventenni mi danno del 'Lei' e mi chiamano
'Signora', ripeto cose a mio marito le quattro e le quattordici volte, mia
figlia mi dice:"No, mamma, non hai capito. Ti spiego io" non digerisco più
che ingerisco, frequento corso di Pilates la mattina martedì, la prima volta
una commessa mi ha detto : "Le segna sui fìanchi", ho deciso che la crema
anticellulite non è più scrivo queste cose all'alba, dopo un'ora perché
da «D-Donna»
:%ssico. Preposizioni
Completa il testo con:
le preposizioni sulle righe le seguenti espressioni sulle righe ....
Fra le iniziative che associazioni, istituzioni e varie altre anime pie intraprendono favorire
Ma, come dice Mauro Valeri, uno all'argomento ha dedicato vari libri: ^
aggressioni a Balotelli sono iniziate molto prima che lui fosse considerato una
calda, e in maniera sistematica. Lui il primo a non avere, come i
razzisti, neanche una goccia di italiano. Non ha fatto le Olimpiadi non aveva
ancora compiuto 18 anni, non poteva ancora avere la cittadinanza essendo
nato e vissuto in Italia lui, con Okaka e Oshadogan, indica cambiamento,
perché è italiano senza avere italiani". La questione, quindi, va al là
delle iniziative d'integrazione e dei razzisti; semmai l'urgenza è piuttosto quella
mettere mano a leggi e normative possono arrivare a troncare sul
nascere sportive di talentuosi figli di immigrati e cresciuti in Italia, di solito
dal gergo giornalistico come "nuovi italiani" "seconde generazioni". Finché
vige il principio ius sanguinis, è italiano solo chi figlio di italiani le discri
minazioni basate cittadinanza continueranno a essere all'ordine giorno.
Anche nello sport. Come tutti Pierre de Coubertin diceva che l'importante
è vincere ma partecipare. A ben è solo questo che anche i" italiani" auspi
cano. E poi che vinca migliore
Ho bisogno di lei, della sua esperienza di madre, ma la sua presenza costante mi fa sentire
sotto esame privandomi del piacere di affidarle mia figlia.
Dopo il primo figlio si ritoma figlie. Ma come dire alla nonna che siamo donne?
Ci mancava solo mia madre a complicare il mio rientro al lavoro dopo quasi otto mesi di
matemità.
A tredici giomi dall'aver lasciato il full time di poppate e pannolini, per ritomare alla mia
D.
1 - il cervello è evoluto grazie ai continui 2- il cervello è evoluto attraverso lo svi
ragionamenti che facciamo, in cui il ragio luppo di circuiti selezionati perché appro
namento astratto ha la preponderanza. priati alle sfide della situazione ambientale.
Immaginate di giocare sulla spiaggia con un amico: siete distanti l'uno dall'altro e il gioco consiste
nell'acchiappare una palla di gomma lanciata in modo imprevedibile, a volte velocemente, altre
in modo che percorre una parabola lenta. In che modo riuscite ad acchiappare la palla che ricade
dall'alto nella vostra direzione? Le variabili sono tante: velocità, rotazione, resistenza del vento e
così via. Per la vostra mente A La strategia consiste nel correre regolando la velocità in modo
da tenere costante l'angolo dello sguardo nei confronti della palla. In questo modo un giocatore di
baseball riesce ad acchiapparla anche quando il tiro sembra impossibile: ha solo messo in atto
un'euristica intuitiva o, in parole povere, una strategia scelta senza pensarci troppo. Questo è sol
tanto uno dei tanti esempi che indicano come a volte B : d'altronde, se la nostra mente dovesse
fare troppi calcoli complicati per risolvere molte situazioni della vita quotidiana, saremmo con
dannati all'immobilismo. Quando si tratta di decidere che fare, la mente deve, da un lato, adattarsi
a ciò che percepisce dal punto di vista dei sensi o della comprensione della realtà e, dall'altro, pra
ticare una strategia decisionale che non dipende, generalmente, dalla semplice analisi logica della
realtà ma da meccanismi percettivi e cognitivi, frutto di un processo evolutivo che ha partorito so
luzioni adatte a un particolare ambiente o nicchia, inadatte ad altre. Lo psicologo Gerd Gigerenzer
sostiene che le strategie cognitive alla base del ragionamento umano sono state plasmate in base
ad adattamenti evolutivi e possono fallire in mimerosi casi. Sono soprattutto i ragionamenti
| che
da «Focus»
In questa pagina la scrittrice racconta le circostanze in cui maturò l'idea del matrimonio fra suo
nonno e sua nonna.
"Da Cagliari vengono qui,figlia mia, e tu vuoi andare là! Non c'è più niente in città j
"E'matta."urlava la mia bisnoima "Matta schietta! Vuole andare in città afare la puttana, \
che puòfare soltanto quello, perché non safare niente come vafatto, che ha la testa piena
di vento, da quando era piccola!"*
Non 8 nulla a inventare un fidanzato al fi:onte:Alpi, Libia, Al
bania,Egeo,oppure imbarcato nella Regia Marina. Non ci voleva niente, ma i miei bisnoimi
9 Allora 10 lei a dirglielo, che
non lo amava e non 11 mai essere una vera moglie. Nonno le
12 di non preoccuparsi. Neppure lui la amava.Ammesso che
tutti e due 13 di cosa 14 In
Trova nel testo i gruppi di parole che sono state scambiate, come nell'esempio. Ogni gruppo è
composto di due parole.
1 2 3
4 5 6
Il pane dì ieri
[...] Anche in questo senso Vuti, l'uso, non dimentica mai che esiste al servizio delfruì, del
piacere! Sì, il vero cuoco - 1 cucini per un ristorante di fama, per una
sperduta trattoria, per qualche amico o semplicemente in famiglia- è una persona che ade
risce alla realtà 2 saper usare con maestria tutti gli elementi naturali,
facendo sprigionare il potere dell'acqua, del fuoco, i segreti dell'alchimia culinaria.
3 per procurare piacere. È significativo che il verbo latino sàpere in
dichi 4 "avere conoscenza",5 "essere gustoso" e
6 in italiano quest'unica radice accomuna sapere e sapore. Il cuoco allora
ha bisogno, sì, di una conoscenza pratica esercitata da tutti i sensi: 7 ha da
vanti a sé gli alimenti, li guarda, li contempla, li tocca, li odora, li assaggia... e dovrebbe
esercitare 8 la vista, il tatto, l'odorato, il gusto, ma anche l'udito: saper
riconoscere, per esempio, lo sfrigolio del burro e lo spumeggiare del vino vivace. Accanto
all'officina della cucina c'è poi l'epifania della tavola: li la cultura spicca il volo,il mangiare
diventa convivio, l'occasione quotidiana di comunicazione e di comunione. Gli animali
mangiano cibo crudo,9 prepararlo, ognuno per sé, ma noi uomini ab
biamo inventato il mangiare insieme, la tavola, polo 10 convergiamo
ogni giomo. 11 un tavolo una "tavola"? 12 il fatto
di incontrarsi guardandosi in faccia, comunicando con il volto la gioia, la fatica, la soffe
renza, la speranza che ciascuno porta 13 sé e desidera condividere. Sì,
pranzare o cenare insieme non è 14 anodino: qualcosa dell'istante
dell'evento si inscrive profondamente in noi e certi momenti 15 effi
meri assumono un profumo di eternità. 16 nella tradizione cristiana
antica 17 iniziare a mangiare si diceva una preghiera, si pronunciava
-^5
■si Al ^rreggere
In ogni riga c'è un errore, trovalo e ipotizza la correzione.
Rieti è la città più ricca di acqua d'Europa, edificata sul sito tenuto un tempo da un lago
prosciugato. Conquistata dai romani nel 290 a.C., fu sempre molto connessa a
lei dalla Salaria, la via del sale. L'abbondanza delle acque e le ricorrenti piene del fiume Velino,
rendono necessaria la costruzione di un poderoso viadotto formato da archi crescenti per il
movimento della via Salaria. Intorno alla struttura, oggi inglobata nei sotterranei di
qualche dimore patrizie reatine, si sviluppa un itinerario alla scoperta della Rieti Sotterranea,
con passato zona navigabile che con stretti canali, formati da case-torre costruite
verticale al viadotto romano, si trasformava in una piccola "Venezia di acqua dolce" per poi
andare per brevi periodi di tempo alla praticabilità delle sue strade.
Oggi, sotto la contemporanea via Roma, si apre un mondo straordinario ed
fascinoso fatto di volte, architravi, antichi vicoli che conduce al viadotto e che aspetta solo
di essere identificato dai visitatori.
Un milione di italiani nel corso dello scorso anno hanno segnalato al Ministero dei Beni
e delle Attività Culturali e del Turismo i loro luoghi del cuore. Sono luoghi poco noti che
vale la pena di scoprire e salvaguardare attraverso iniziative di recupero e valorizzazione.
Sono i luoghipiù amati dagli italiani, luoghi da non dimenticare e da continuare ad amare.
Racconta anche tu un tuo luogo del cuore nel tuo paese: dov'è, com'è e perché lo consideri tale.
•ir'®
I^reposizioni, prononni •
Completa il testo con le preposizioni e i pronomi.
Qui si entra nel territorio altamente personale dei concetti la realizzazione di sé, e
ovviamente è difficilissimo dare giudizi: però mi sembra interessante notare il ruolo
che ha avuto intemet(e in particolare i social network) indirizzare i progetti esisten
ziali e professionali una certa parte della mia generazione, che ha, più o meno,
i venti e i trent'anni. Gli intellettuali italiani hanno per anni gridato scandalo
giovani generazioni "che sognano di diventare calciatori o veline"(più recentemente,
concorrenti di reality e talent), denunciando l'appiattimento modelli di vita dif
ficilmente sostenibili, e sottintendendo che l'adesione a modelli era la conseguenza
di un deficit educativo la televisione aveva occupato interamente il campo oriz
zonti culturali. A me sembra che intemet abbia interpretato esattamente lo stesso molo della
televisione per i "giovani creativi" della mia generazione( pure, per provenienza so
ciale e titoli di studio, dovrebbero in molti casi essere possesso di stmmenti culturali
ben più avanzati, pronti puntare progetti professionali diffìcilmente realizzabili:
ricerca, più che di un'effettiva realizzazione professionale, un certo '''stile di
vita creativo"osservato più su Instagram e Tumblr che su Canale 5 e Italia 1: stile di vita
che, ironia sorte, è molto più difficile realizzare quando non ha un soldo
tasca [...]
[...] Poi c'ero io. Mi iscrissi a giurisprudenza perché non sapevo cosa fare, che qualità
1 e se effettivamente ne 2 al di là dei superficiali
successi scolastici, che dipendevano soprattutto dalle mie 3 di improv
visatore. Se Paolo era attento, io ero distratto. Ero 4 ,non ero capace di
concentrarmi, di 5 , ero incapace di 6 le mille
cose a cui mi interessavo. Dall'esterno potevo sembrare un tipo 7 ,
ma non ero capace di fare niente 8 bene. Nei momenti di consape
volezza 9 di essere soprattutto una specie di mistificatore ben
10 Per fortuna questi momenti di 11 erano
piuttosto rari. In generale vivevo in una 12 della eoseienza, leggera
e che mi avvolgeva. Poiché non avevo idee ehiare su me stesso e sugli altri, nella vita
soeiale 13 personaggi, diversi a seconda delle circostanze e
confusamente ispirati a film e a libri. In realtà non sapevo chi 14 e
cosa 15 L'iscrizione a giurisprudenza fu un modo per
16 e per rinviare queste 17 domande.
18 , eravamo diversi ma, in quell'ultimo banco di un'aula
j 19 ,20 amici. [...]
A B C D -■■■I
1 apprensione emozione trepidazione agitazione
2 intervento provvedimento rimedio accorgimento
3 ferite tagli colpi squarci
4 allegria gaiezza gioia letizia
5 furiosamente violentemente bmtalmente fortemente
6 compartimento piano settore reparto
7 azioni situazioni operazioni (nessuno dei 3)
8 valutazione diagnosi prognosi previsione
Riscrivi sul quaderno le 9 parti nnancanti mettendo in ordine le parole, o i gruppi di parole, riportate
in basso.
Gentile Cliente,
la Sua polizza Auto è prossima alla scadenza.
Augurandoci che vorrà confermare la fiducia alla nostra Compagnia,La invitiamo a rivol
gersi al Suo Agente che è a disposizione per fomirLe informazioni sul premio 1 pre
cedente. Con 2 "In prima classe", il nuovo prodotto Auto di PRUDENTE
ASSICURAZIONE. Il suo Agente Ea attende per illustrarLe le innovative caratteristiche
di "In prima classe", la soluzione che Le consentirà di beneficiare di una tutela assicurativa
ancora più ampia e completa. La informiamo che, in base all'articolo 22 della legge n°221
del 17 dicembre 2012, a decorrere dal 1° gennaio 2013 3 Condizioni di Assicura
zione; non 4 Le comunichiamo inoltre che, in base alla disposizione dell'articolo
sopra indicato, la nostra Compagnia garantirà comunque la copertura della Sua polizza
fino alle ore 24 del quindicesimo giorno successivo alla scadenza contrattuale. Allegata
alla presente troverà l'attestazione dello stato del rischio. E'un documento importante per
ché riassume la situazione assicurativa 5 anni: lo conservi con cura. Le ricordiamo
inoltre che, 6 applicazione del malus, è Sua facoltà rimborsare l'importo pagato al
fine di non peggiorare la classe di merito. In 7 Qualora decidesse di non proseguire
il rapporto assicurativo con PRUDENTE 8 assicuratore. Le ricordiamo infine che,
consultando il nostro sito (www.prudente.it) potrà calcolare un preventivo personalizzato
valido per almeno sessanta giorni.
9 saluti.
PRUDENTE ASSICURAZIONE S.p.A
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ISBN 978-88-7223-193-7
ab EDIZIONI
ALPHABETA
Bi>B2, pp. 280, € 17,00,
VERLAG
ISBN 978-88-7223-194-4
ISBN 978-88-7223-196-8
788872