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Consociazioni orto: a cosa serve e quali sono gli

abbinamenti migliori
Come sfruttare nel modo giusto le caratteristiche di ogni vegetale per
avere un orto rigoglioso e produttivo

 
Consociazioni orto, una delle pratiche agricole più antiche, che
consiste nel coltivare più specie diverse sullo stesso terreno in
modo tale che una avvantaggi l’altra. Andiamo a conoscere i
benefici di questa tecnica e alcuni esempi delle principali
consociazioni di ortaggi e piante ornamentali.
Contenuti
 1 Consociazioni orto: cos’è

 2 Consociazioni orto, i vantaggi

 3 Consociazioni orto sinergico

 4 Elenco delle consociazioni nell’orto

 5 Le consociazioni dell’orto da evitare

 6 Consociazioni orto, erbe aromatiche

 7 Consociazioni orto invernale

 8 Consociazioni orto: regole e consigli

 9 Per approfondire

o 9.1 Frutta e verdura

o 9.2 Contro i parassiti

o 9.3 Per la cura del giardino e dell’orto:

Consociazioni orto: cos’è


La coltivazione contemporanea di specie vegetali diverse, che
vengono fatte crescere sullo stesso terreno, accostate una
all’altra può far sì che che si aiutino reciprocamente.

Le piante, infatti, interagiscono tra loro e con il terreno circostante


in svariati modi: scambiandosi sostanze nutritive, attirando o
allontanando insetti, facendo più o meno ombra…

È una pratica agricola molto antica che ‘imita’ la natura. Allo stato
spontaneo, infatti, è la stessa biodiversità vegetale che si
comporta in modo tale da mantenere sano l’ambiente. In
particolare è la base dell’orto sinergico.
Consociazioni orto, i vantaggi
Molteplici sono i vantaggi che derivano dall’applicazione della
consociazione nell’orto per metodo di coltivazione si utilizzi.
Vediamo nel dettaglio:

 ottimizzazione delle produzioni: si possono coltivare


insieme due specie le cui radici scavano a profondità diverse
e non hanno lo stesso tasso di crescita
 allontanamento di insetti nocivi
 miglioramento delle sostanze nutritive
 aumento della fertilità del suolo
 risparmio di spazio
 miglioramento della qualità del prodotto
 impedimento della diffusione delle malattie
 protezione dall’attacco dei parassiti
 possibilità di ombreggiare aree specifiche che necessitano
di uno schermo dai raggi solari
 massimo sfruttamento dell’orto, alternando specie a
crescita lenta con varietà a crescita veloce
Consociazioni orto sinergico
L’orto sinergico è un nuovo modo di coltivare gli ortaggi basandosi sui
meccanismi di auto-fertilità del terreno. È una tecnica giapponese creata da
Masanobu Fukuoka negli anni ’70 e poi importata in Europa da Emilia Hazelip.
Si basa sull’idea che Il suolo è un organismo autonomo, capace di
rigenerarsi, purché i suoi diversi elementi siano in equilibrio. Per
questo bisogna trasformare l’orto in un eco-sistema, dove sono le
piante stesse a fertilizzare il terreno, grazie ai loro residui
organici e ai piccoli animali che lo popolano naturalmente (batteri,
insetti, funghi e lombrichi).
Per questo motivo è fondamentale nell’orto sinergico seguire
determinate consociazioni di vegetali, così da ottenere il
massimo dei risultati.

Tali accostamenti di piante sono riassunti in tabelle di


consociazione. Sia su internet che nei manuali di coltivazione è
possibile trovarne di vari tipi.

Si tratta di strumenti molto utili, di rapida consultazione e di


immediata comprensione. Riassumono infatti le relazioni tra le
piante a colpo d’occhio.

Elenco delle consociazioni nell’orto


Al posto delle tabelle grafiche colorate, noi vi proponiamo un
elenco delle principali specie coltivate nell’orto, a fianco alle quali,
andremo ad indicare le specie con cui vanno d’accordo e che può
essere utile coltivare vicine.

 Aglio e cipolla: stanno bene con zucchine,


barbabietole, pomodori, lattuga e fragole. Piantato vicino alle
erbe aromatiche, l’aglio potenzia il suo potere di proteggere
da funghi e parassiti, inoltre contribuisce alla crescita delle
rose
 Asparagi: si sposa bene con
pomodori, basilico e prezzemolo
 Barbabietola: va bene con cipolle, ravanelli, rape e cavoli
 Carote: bene con cipolla, ravanelli, piselli, lattuga,
porri, salvia e rosmarino
 Cavolo:  perfetto con barbabietole, fragole, lattuga,
pomodori, menta, piselli, spinaci, sedano, salvia e porri. Nello
specifico, sedano, pomodoro e aromatiche allontanano la
cavolaia, la menta aumenta la produzione e la qualità, la
salvia lo rende più tenero, mentre il pomodoro lo protegge
dai coleotteri.
 Fagioli: perfetti con patate, cavoli e carote.
La santoreggia tiene lontani gli afidi, migliora la crescita e il
gusto, mentre la petunia allontana gli insetti.
 Finocchi: ottimi con cicoria, lattuga e piselli. Quelli selvatici
non sono invece consociabili
 Fragole: perfette con ravanelli, lattuga, cavoli e spinaci.
L’erba cipollina le protegge dagli attacchi di acari e Botrytis.
 Lattuga: sta bene insieme a cicoria, cavoli, carote, ravanelli,
fragole, finocchi e cetrioli
 Melanzana: ideale con fagioli, nasturzio, tabacco
ornamentale, calendula, garofano
 Patate: stanno bene vicine a melanzane, fagioli e calendula
 Piselli: vanno insieme a finocchi, carote, crucifere, zucchine,
sedano e lattuga
 Pomodori: accostati a carote, cavoli, cipolle, prezzemolo e
basilico (quest’ultimo ne migliora gusto e sviluppo, ed
allontana mosche e zanzare).
 Porri: bene con cavoli, cipolle, sedani e carote.
 Prezzemolo: via libera a ravanelli, asparagi e pomodori.
 Rapa: perfetta con piselli e mentuccia che tiene lontana
l’altica
 Ravanelli: largo a cavoli, barbabietole, fragole,
lattuga, cerfoglio, piselli, pomodori, prezzemolo
 Sedano: sta bene con porro e cavoli; ed anche con
il rafano che lo protegge dagli insetti e dalla ruggine, e con il
pomodoro che ne stimola la crescita.
 Spinaci: bene insieme a cavoli, fragole e garofano che tiene
gli afidi lontano.
 Zucca: da accostare a fagioli rampicanti, mais,
nasturzio, menta, timo, salvia, garofano, calendula.
 Zucchine: devono essere vicine a cipolle e basilico
(quest’ultimo le protegge dall’oidio).
Le consociazioni dell’orto da evitare
Ovviamente vale anche il discorso contrario: non tutte le specie
stanno bene vicine, anzi.
Ci sono infatti piante che entrano in competizione tra loro,
sottraendosi a vicenda le sostanze utili o rilasciando essenze
sgradite l’una all’altra.

In linea generale, è sconsigliato mettere vicine piante


appartenenti alla stessa famiglia botanica.

Ecco qui però un elenco in cui passiamo in rassegna in maniera


dettagliata le consociazioni da evitare.

 Assenzio: meglio tenerla distante dalla maggior parte degli


ortaggi poichè ne ostacola lo sviluppo
 Aglio: no insieme a broccoli, cavoli, cavolfiore, piselli e
fagioli
 Barbabietole rosse: meglio lontane da patate, porri e
granoturco
 Biete: non amano la vicinanza dei fagioli rampicanti
 Broccoli: non gradiscono la vicinanza di aglio, cipolla, fragole
e finocchi
 Carote: lontane da sedano e prezzemolo
 Cavoli: mai insieme ad aglio, aneto, patate e cipolle
 Cetriolo: non sta bene insieme a pomodori, patate, zucca e
ravanelli
 Cipolla: no a broccoli, cavoli, cavolfiori, piselli e fagioli
 Finocchi: mai vicini a broccoli, cumino, cavolfiore, fragole e
fagioli rampicanti
 Fragole: meglio lontane da broccoli, finocchi, cavolfiore,
patate e pomodori
 Lattuga: no a prezzemolo e sedano rapa vicini
 Melanzane: non gradiscono la vicinanza di pomodori e
prezzemolo
 Patate: mai vicine a barbabietola rossa, cavoli in generale,
cetrioli, fragole, girasole, piselli, lamponi, porro, pomodoro,
prezzemolo, sedano rapa, zucca
 Peperoni: non ama la vicinanza di fagioli e pomodori
 Piselli: meglio lontani da aglio, cipolla, fagioli rampicanti,
pomodori, patate, porri e prezzemolo
 Pomodori: meglio lontani da cetrioli, finocchi, patate e piselli
 Porri: no insieme a barbabietole rosse, fagioli rampicanti e
piselli
 Sedano rapa: mai insieme a lattuga, mais e patate
Consociazioni orto, erbe aromatiche
Tutte le erbe aromatiche rappresentano una presenza positiva
per l’orto.
Come accade in molti casi per l’organismo umano, i loro olii
essenziali sono infatti molto utili anche per l’ecosistema. È
pertanto consigliato non creare un’aiuola o una apposita zona
dell’orto adibita agli aromi, ma di piantare le erbe aromatiche
sparse per l’orto, in modo da favorire le consociazioni.
Qui di seguito vi indichiamo alcune erbe che si distinguono particolarmente
e di cui è vivamente consigliata la coltivazione.

 Assenzio: tiene lontani roditori e altri animali ma va tenuto


ben distante dalle piante orticole
 Camomilla: favorisce la crescita di cipolle, menta e cavoli
 Cumino: rende il terreno più morbido
 Dragoncello: non ha specificità particolari ma risulta utile a
tutto l’orto
 Levistico: stimola la robustezza delle piante
 Rosmarino: tiene lontani parecchi insetti nocivi, soprattutto
quelli che attaccano i legumi e le ombrellifere (carote,
sedano finocchio)
 Salvia: attira le api utili per l’impollinazione ed altri insetti
positivi in quanto predano i parassiti dell’orto
 Santoreggia: tiene lontani gli afidi
 Timo e coriandolo: sgraditi ad alcuni parassiti del genere dei
lepidotteri, attirano però le coccinelle, utilissime per cacciare
gli afidi
 Valeriana: stimola l’assorbimento di fosforo delle piante
vicine e attrae i lombrichi, aumentando così la fertilità
dell’orto
Consociazioni orto invernale
Se pensate che la coltivazione di frutta e verdura nell’orto sia
prerogativa esclusiva della bella stagione vi sbagliate. L’orto
sinergico è anche invernale.

Nella stagione fredda, ogni appezzamento di terra dovrebbe in


linea generale comprendere 3 tipologie di piante:

 una leguminosa, ad esempio le fave che seminano da


ottobre a novembre
 un’erba aromatica, che in genere resistono bene al freddo e
tengono lontani gli insetti dannosi (possono andar
bene rosmarino, timo, erba cipollina)
 una varietà particolarmente resistente alle basse
temperature, come ad esempio il cavolo, la verza o il cardo
Consociazioni orto: regole e consigli
Consultare l’elenco sopra esposto o una delle tabelle reperibili su
internet è fondamentale. Vi sono però anche delle regole generali
di cui tener conto. Vediamole insieme:

 mai coltivare nella stessa area specie appartenenti alla


stessa famiglia (es. anguria e melone, piselli e fagioli, patate
e melanzane) poiché, avendo bisogno dei medesimi
nutrienti, impoveriscono il suolo col rischio di entrare in
competizione idrico-alimentare ed attirare così i parassiti
verso i quali sono più vulnerabili
 evitare di mettere vicine piante che utilizzano il terreno allo
stesso modo, ossia che sviluppano le radici in maniera
simile
 mischiare (o alternare a rotazione) piante che fungono da
concime (leguminose, erba medica, trifoglio…) a verdure che
hanno bisogno di un substrato ricco (es. pomodori)
 inserire piante che tengono lontani i parassiti di altre oppure
che attraggono utili insetti predatori e impollinatori per le
loro vicine
 abbinare piante a rapido sviluppo con specie più lente così
che non entrino in competizione per spazio e luce
 sistemare vicine piante con esigenze d’irrigazione simili
 isolare specie dall’azione tossica come ad es. l’assenzio e la
pianta di noce
 piantare fiori nell’orto in quanto, alcuni attraggono utili
insetti impollinatori, mentre altri tengono lontani insetti
nocivi

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