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L'Unione Europea è un'organizzazione internazionale costituita da diverse istituzioni, organi

e agenzie che hanno un compito ben preciso e permettono il suo pieno funzionamento. Le
istituzioni e gli organi sono la parte fondamentale, e ricoprono tutti gli ambiti più importanti
dell'organizzazione: economia, giurisdizione, cooperazione e mediazione tra gli stati
membri. 

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA


Si tratta del luogo in cui tutti i paesi dell'Unione Europea possono esprimere le loro opinioni.
Qui i ministri di tutti i governi s'incontrano per discutere, modificare o adottare delle leggi. È
uno dei principali organi decisionali europei insieme al Parlamento Europeo. Il consiglio si
occupa di coordinare i paesi, elaborare la politica estera dell'UE e i rapporti con gli altri paesi
e, insieme al Parlamento Europeo, approva il bilancio europeo. Si riunisce ogni tre mesi a
Bruxelles mentre il presidente viene eletto dai membri e ricopre una carica di sei mesi.
COMMISSIONE EUROPEA
È un organo permanente dell'Unione che si occupa di promuove l’interesse generale dell’UE
proponendo le leggi e assicurandone il rispetto. Si occupa di attuarle tenendo conto delle
politiche interne degli stati e del bilancio economico europa. Si tratta di un braccio
politicamente indipendente dagli altri organi europei e viene eletto ogni 5 anni. Ecco le
mansioni principali della Commissione Europea:

 propone nuove leggi


 gestisce le politiche europee
 assegna i finanziamenti
 assicura il rispetto delle leggi
 rappresenta l'Europa all'estera

È composto da 27 commissari, uno per ogni paese, e un presidente della Commissione


(eletto dal Consiglio Europeo) che assegna le mansioni ad ogni commissario.
CONSIGLIO EUROPEO
Diverso dal Consiglio dell'Unione europea, il Consiglio Europeo definisce l’orientamento
politico generale e le priorità dell’Unione europea. I membri sono costituiti dai capi di Stato o
di governo dei paesi dell'UE, presidente del Consiglio europeo e dal presidente della
Commissione europea. Il Consiglio europeo riunisce i leader dell'UE per definire l'agenda
politica dell'Unione europea. Rappresenta il livello più elevato di cooperazione politica tra i
paesi dell'UE. Solitamente si riunisce 4 volte l'anno, salvo le sessioni straordinarie.
 
 
PARLAMENTO EUROPEO
È l'organo legislativo dell’Unione eletto a suffragio universale, cioè direttamente dai cittadini
dell'unione. Ha il compito di vigilare sugli stati e sulle azioni dell'UE e di redarre il bilancio
dell'unione. È costituito da 705 deputati e un presidente (attualmente è l'italiano David-Maria
Sassoli). Le tre funzioni principali del parlamento sono:

 legislazione
 supervisione
 bilancio

Per saperne di più:

 Parlamento Europeo: riassunto, elezioni e funzioni spiegate facili

CORTE DI GIUSTIZIA
Ha il compito di garantire che il diritto dell'UE venga interpretato e applicato allo stesso
modo in ogni paese europeo, poi di garantire che i paesi e le istituzioni dell’Unione rispettino
la normativa dell’UE. È composta da un giudice per ogni paese europeo, più 11 avvocati
generali. Il Tribunale, che dipende strettamente dalla corte, è costituito da 2 giudici per ogni
stato europeo. Ha sede a Lussemburgo, dove vengono gestite tutte le controversie tra stati e
cittadini. Questi sono i compiti della Corte di Giustizia:

 interpretare del diritto


 assicurare il rispetto della legge
 annullare atti giuridici dell'UE
 assicurare l'intervento dell'UE
 sanzionare le istituzioni dell'UE

ALCIDE DE GASPERI
Alcide de Gasperi  è ritenuto uno dei padri fondatori della Repubblica Italiana e non solo.
Accanto al suo nome potremmo associare anche cognomi di un calibro elevatissimo come
Adenauer e  Schuman, considerati i padri fondatori dell’Unione Europea. E’ una delle figure
fondamentali per la storia della politica Italiana. Attivista anche nel periodo delle grandi
guerre, di certo fu uno dei primi ad inserirsi nella Politica Italiana, arrivando poi a proclamare
il bel paese, in Repubblica. Alcide Amedeo Francesco De Gasperi nasce a  Tesino, 3 aprile
1881 e muore a Borgo Valsugana il  19 agosto 1954. La sua vita personale e il suo essere
furono profondamente indirizzati ad un ruolo politico, che ovviamente, ancora oggi, viene
ricordato con ammirazione. Fece dell’Italia una Repubblica e gettò le basi per l’ineguagliabile
Costituzione Italiana. Infatti fu uno dei firmatari più importanti della Costituzione Italiana, e
come lui stesso affermava, in una celebre frase, “politica significa realizzare”. La sua
formazione politica inizia proprio dal Trentino, dalla sua terra d’origine, in cui per un periodo,
fu capo direttore di un giornale.  Ed è all’ora che si dedica totalmente alla vita politica, e
scrisse una serie di articoli, ancora oggi ricordati in cui difendeva a spada tratta, l’autonomia
culturale del Trentino a fronte del Tirolo tedesco, ma non mise mai in discussione
l’appartenenza di tutto il Tirolo all’Impero austro-ungarico. Argomento toccante nel periodo in
cui egli nasce e vive. Firmatario della Costituzione Italiana, fu uno dei primi politici Italiana,
che al termine della guerra si mise in campo per ottenere la pace e  la libertà del paese.
Ancor prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, De Gasperi contribuì alla fondazione
del partito della Democrazia Cristiana, che eredita le idee e l’esperienza del Partito Popolare
di don Sturzo. Il leader democristiano s’impegnò per creare un partito di massa che tenne 
insieme le diverse anime del movimento cattolico, ed occupò il centro dello schieramento
politico e che sia interclassista. Dal 1945 De Gasperi favorì in tutto e per tutto determinate
alleanze di Governo che portarono, L’Italia a favorire l’adesione al Patto Atlantico, ovvero la
NATO.  Partecipando in più alle prime consultazioni che avrebbero condotto all’unificazione
economica dell’Europa. La sua importanza non fu rilevante solamente nella politica Italiana,
ma anche nella religione Cattolica Cristiana, tanto che è venerato dalla Chiesa Cattolica
come Servo di Dio.
Se mi dovessi soffermare sui vantaggi dell’Unione Europea sottolinerei sicuramente:
-il fatto che aumenta l’influenza politica del paese: i meccanismi di funzionamento
dell’Unione Europea consentono anche ai paesi piccoli di avere un peso. Ovviamente il
maggior potere appartiene a quei paesi che per storia, peso economico e militare sono
davanti agli altri (cioè la Germania, la Francia, l’Italia e prima il Regno Unito, oggi sostituito
dalla Spagna). Però anche i piccoli paesi possono contare e noi italiani lo sappiamo bene.
Ma il vantaggio più considerevole è che l’intero blocco dell’Unione, che condivide la moneta
unica (euro) e degli obiettivi di crescita, sviluppo ed economia sostanzialmente simili,
rappresenta la seconda potenza economica mondiale. Non è un caso che paesi come Stati
Uniti e Russia vogliano indebolirla, aumentando le fratture tra i paesi membri.
-Sicurezza e pace: il più grande traguardo dell’Unione Europea è stato quello di assicurare
decenni di pace a un territorio tormentato come l’Europa. Oggi chi parla contro l’Unione
Europea può farlo perché ha vissuto nel lusso di una pace duratura. Ma basta aprire un libro
di storia per rendersi conto dei disastri provocati dalle guerre, scatenate quasi tutte da
egoismi nazionali (nazionalismo) che oggi ritornano sotto mentite spoglie. Il nazionalismo,
che è il padre putativo del sovranismo, è responsabile di aver causato le due guerre più
devastanti della storia.
-Gli stati mantengono la loro indipendenza. Probabilmente c’è troppa sovrastruttura e
burocrazia nell’Unione Europea, ma la verità è che gli stati mantengono la loro sovranità di
base. Hanno ceduto parte di quella economica perché condividono la moneta e la banca
centrale. Ma all’interno di questa cornice i governi sono liberi di prendere le decisioni che
vogliono, anche di uscire dall’Unione se lo ritengono più comodo.
-Libertà di spostamento: grazie agli accordi di Schenghen i paesi europei hanno introdotto la
libera circolazione delle persone all’interno dei confini dell’allora Comunità Economica
Europea. Questo accordo è poi entrato a far parte delle regole dell’Unione Europea. In
pratica oggi i cittadini europei possono circolare liberamente tra le frontiere dei paesi
membri, senza subire controlli tipici di frontiera. Anche le merci circolano liberamente prive di
dazi doganali e quindi a costo zero.
Per quanto riguarda gli svantaggi:
-Eccesso di burocrazia: a volte si ha la sensazione che il governo di Bruxelles sia formato da
burocrati che non sanno nulla delle realtà locali. Ogni procedura sembra incredibilmente
lenta e farraginosa. C’è sicuramente un’eccessiva burocrazia, alimentata dal prestigio
economico e dal potere effettivo derivante dai trattati internazionali.
-I paesi europei sono tassati più che altrove. La stragrande maggioranza dei paesi europei
ha un sistema fiscale complicato e pesante, reso necessario dal mantenimento del welfare e
dalle inefficienze locali. Non è colpa dell’Unione Europea naturalmente, ma uniformare il
fisco doveva essere un obiettivo che ancora non è stato raggiunto.
-Permangono gli egoismi nazionali. È chiaro che la risposta a questo non dovrebbe essere
quella di aumentare gli egoismi nazionali, perché poi ogni stato pensa per sé. Ci vorrebbe
più Europa, o meglio una Europa più giusta ed equa.. Sulla politica dell’immigrazione, i paesi
del nord e del centro Europa hanno mostrato ben poca solidarietà verso l’Italia, paese
esposto a causa della sua posizione geografica. Gli esempi sono molteplici: questa
sensazione di divisione, che non ha ancora portato alla creazione di un esercito europeo,
che sarebbe un enorme passo avanti (eliminando la dipendenza dall’economia bellica
americana), si riflette anche nella politica internazionale. Francia e Italia, anziché essere
alleate, sono spesso rivali per grandi questioni. E questo è sbagliato.

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