Alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1946 a Parigi si tiene la conferenza di
pace, durante la quale si divide il mondo in due zone d’influenza:
Europa orientale sotto l’influenza dell’URSS
Europa occidentale sotto il controllo degli Stati Uniti
La Germania viene divisa in quattro zone di occupazione: una americana, una inglese,
una francese, una sovietica. Anche Berlino riceve la stessa sorte. Le due superpotenze
(USA e URSS) che si sono distinte durante la seconda guerra mondiale a partire dalla
fine del conflitto daranno il via ad un lungo periodo di tensioni denominato Guerra
Fredda. Scopriamo quali sono le fasi principali e approfondiamo l’argomento con
appunti e schemi per ripassare.
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Il mondo diviso in due: NATO e Patto di Varsavia
Subito dopo il conflitto gli Stati Uniti offrono aiuti economici ai paesi europei con
il Piano Marshall, inviando tra il 1948 e il 1952 oltre 13 miliardi di dollari in prestiti e
merci. Grazie al piano Marshall l’Europa può avviare la ricostruzione, ma allo stesso
tempo comincia l’influenza americana nelle zone in cui vengono accettati gli aiuti
economici. L’URSS, temendo un’eccessiva influenza degli Stati Uniti nel suoi territori,
non accetta alcun tipo di aiuto. Le due superpotenze sono differenti tra di loro:
gli Stati Uniti sono liberal-democratici e capitalisti
I due paesi spaccano il mondo in due parti con alleanze economiche e militari:
NATO (1949): alleanza militare che unisce quasi tutti i paesi occidentali dell’Europa e
il Canada agli USA.
Patto di Varsavia (1955): alleanza militare con i paesi dell’Est Europa governati da
partiti comunisti sotto la guida dell’URSS.
Per approfondire: Il dopoguerra: egemonia USA-URSS. zone di influenza e guerra
fredda