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L’ECO DI BERGAMO

MARTEDÌ 8 SETTEMBRE 2020 35


Focus Da riscoprire Artista del legno

Alcide Gavatelli, liutaio di Bergamo


che ha avuto successo in Argentina
Abilità e cultura. Un famoso violinista e musicologo di Buenos Aires, Pablo Saraví, lo ha inserito in un saggio
sugli artigiani della musica italiani. E ce lo racconta: «Partì nel 1918, aprì un laboratorio davanti al Teatro Colón»
CARLO DIGNOLA soldi, e anche tanti musicisti e modello ispirato agli Stradivari,
C’è un liutaio berga- molta cultura. La manodopera da lui personalizzato. Le sue
masco, da noi praticamente di- qualificata era richiesta. Arri- caratteristiche più notevoli so-
menticato, che nella prima me- vavano artigiani, architetti, e no le personalissime “ff” e so-
tà del ‘900 ha avuto successo in anche musicisti: molti sono di- prattutto i bordi rialzati, fine-
Argentina. Tanto che i suoi ventati maestri nei nostri con- mente lavorati, un po alla ma-
strumenti si vendono ancora servatori. Toscanini è stato qui niera dei Degani. Ha usato ver-
nelle aste internazionali. a Buenos Aires come direttore nici a base di alcol, che andava-
Si chiamava Alcide Gavatelli: molte volte, i rapporti tra la Sca- no dall’ambra chiaro al marrone
lo riporta alla nostra attenzione la di Milano e il Teatro Colón rossastro. A volte, a causa del
Pablo Saraví, musicista laurea- sono sempre stati stretti». trattamento del legno con un
to due volte, nel 1999 e nel 2009, Gavatelli si stabilì subito a mordente, spesso il mallo di
dal Premio Konex come «una Buenos Aires. Lì riuscì ad aprire noce, prima della verniciatura,
delle figure più importanti della un primo laboratorio in un luo- alcuni dei suoi strumenti appa-
musica classica in Argentina», go strategico, in Calle Talcahua- iono oggi un po’ scuri, o manca-
oggi violino «di spalla» dell’Or- no, 648, «proprio di fronte al no di trasparenza. Usava i legni
chestra Filarmonica del Teatro maestoso Teatro Colón. I suoi tradizionali della liuteria, an-
Colón di Buenos Aires. Saraví clienti furono dapprima i musi- che facendoli arrivare dall’Ita-
è anche musicologo ed esperto cisti che uscivano dal teatro, ma lia: abete rosso per la tavola,
di liuteria: ha scritto di Gavatel- presto la sua fama si diffuse e acero per le fasce. Ma anche
li in un libro in cui ha raccolto venivano da tutta l’Argentina. l’abete della Patagonia è un
62 brevi storie di «Liuteria ita- Certo, a quel tempo ce n’erano buon legno argentino che molti
liana in Argentina» (Eric Blot anche altri di bravi liutai, ad liutai italiani adoperavano».
editore), un argomento che stu- esempio il Lecchese Camillo In molti violini ancora in uso
dia da trent’anni. Aveva in pro- Mandelli, eccellente, allievo an- in Argentina compare l’etichet-
gramma di partecipare alla Fie- che lui dell’Antoniazza. L’ulti- ta-firma di Gavatelli, dove tra
ra Mondomusica di Cremona a mo indirizzo che io conosca del i suoi «titoli d’onore» metteva
fine settembre, ma laboratorio di Gava- Alcide Gavatelli (Bergamo 1874 - Buenos Aires 1950) nel suo laboratorio di liuteria in Argentina subito Bergamo: «Su alcuni
per quest’anno il telli era all’incrocio strumenti applicava un mar-
Covid lo ha tenuto tra le strade di Rio- chio all’interno, e a volte lo uti-
lontano. bamba e Tucumán: lizzava anche all’esterno, sotto
«Gavatelli - spie- attraverso le grandi la “nocetta”» spiega Saraví: «Il
ga da Buenos Aires vetrate potevi vede- suono dei suoi strumenti è ge-
- era un artigiano ri- re lui e il suo colla- neralmente molto buono. Gli
conosciuto e ap- boratore, un altro archi poi, se vengono conservati
prezzato qui. Ho abile liutaio italia- appropriatamente, e suonati
avuto insegnanti di no, Santo Zucchelli, regolarmente, con il passare del
violino che lo cono- Pablo Saraví, chini sui banchi del tempo migliorano, il legno si fa
scevano bene. Era violinista argentino laboratorio. Oggi lì più morbido, la “voce” diventa
nato proprio a Ber- c’è una libreria». ogni anno più bella, come dimo-
gamo il 7 gennaio 1874, ed è Conquistata stima e fama in Una delle etichette che incollava nei suoi strumenti: Bergamo in vista strano gli Stradivari o i Guarne-
morto a Buenos Aires nel 1950. Sud America, Gavatelli veniva ri del Gesù che i più grandi soli-
Da giovane andò a imparare il poi invitato a diverse mostre in sti del mondo suonano ancora
mestiere a Cremona. Ma fu al- Italia, «a Milano, Torino e Ro- con emozioni incredibili. An-
lievo anche di Gaetano Anto- ma, dove ha ottenuto diversi ch’io quattro anni fa ho avuto
niazzi a Milano, e poi di uno dei diplomi e menzioni d’onore. l’opportunità di suonarne uno:
suoi figli, Romeo. Io credo, an- Con un suo violino ha vinto una il “Vesuvio”, del 1727. Emozio-
che se non ne ho prove docu- medaglia d’oro all’Esposizione nante. Il suono è meraviglioso,
mentali, che sia stato del tempo di Rio de Janeiro nel 1922. Ho qualcosa vibra dentro di te. Sen-
anche a Venezia, perché il suo calcolato che ne ha costruiti un ti che non è quel violino a essere
stile di costruzione è molto vici- centinaio, una quindicina di entrato nella tua vita, ma sei tu
no a quello dei Degani, una fa- viole (la maggior parte di for- a essere entrato a far parte della
miglia di liutai molto conosciu- mato piuttosto piccolo) e venti sua storia: quell’oggetto ha visto
ta in Laguna. È uno stile molto violoncelli, in tutta la vita. La personaggi incredibili, in tre
riconoscibile: piccoli dettagli sua produzione non è partico- secoli di esistenza! Gli Stradiva-
ma che un esperto può identifi- larmente vasta, era rimasto un ri hanno davvero una vibrazio-
care subito». artigiano, sebbene di alto livel- ne speciale, che senti nel petto,
L’artigiano bergamasco emi- lo: ha dedicato molto tempo an- e ti carica, come se fosse una
grò in Argentina nel 1918, alla che alla messa a punto, al re- dinamo».
fine della Prima guerra mondia- stauro e alla riparazione di stru- Uno dei violini da lui costruiti Il liutaio bergamasco, con alcuni clienti, nel 1948 ©RIPRODUZIONE RISERVATA

le: «Molto probabilmente - dice menti ad arco, campo in cui ha


Saraví -, come tanti altri italia- dimostrato notevoli abilità na-
ni, per motivi economici: gli an- turali. Molti musicisti d’orche- L'INTERVISTA MATTEO PONTIGGIA.
ni subito dopo la guerra furono stra facevano sistemare da lui ancora un punto di riferimento
Anche il liutaio di via Pignolo bassa, come molti, si è formato
di crisi in Europa. La gente non i loro strumenti. E dovevano in Italia. Soprattutto qualche strumenti ad arco. E Silvia Zan-
chiedeva certo violini, il proble- prenotarsi molto tempo pri- alla scuola artigianale di Cremona, famosa in tutto il mondo anno fa era il riferimento mon- chi, in via Martinella, che co-
ma era trovare da mangiare. E ma». diale, sia dal punto di vista co- struisce strumenti a pizzico,
fu anche il periodo di una rapida I violoncelli di Gavatelli era-
industrializzazione, l’artigiana- no particolarmente famosi e
to venne in gran parte distrutto. «sono stati molto ben suonati,
In città c’è ancora struttivo che di vendite: vanno
anche tanti stranieri a studiare
lì. In Germania c’è Mittenwald,
chitarre classiche in prevalen-
za. Lavoriamo sia con i musici-
sti che con le scuole - non solo

una piccola tradizione


in Italia c’erano moltissimi liu- e apprezzati da grandi profes- in Francia Mirecourt; nel Re- il conservatorio, ma tutte quel-
tai, ma i clienti si erano drasti- sionisti. Oggi c’è un violinista gno Unito costruiscono ottimi le a indirizzo musicale, dalle
camente ridotti. L’Argentina in- assai bravo, Martin Fava, del- violoncelli. Ma per un berga- elementari ai licei. Io propongo
vece, negli anni ’10 e ’20 del ’900 l’Orchestra nazionale argenti- masco è piuttosto normale for- da strumenti di fabbrica, per
era un Paese ricco, c’erano tanti na, che possiede un Gavatelli marsi a Cremona, anche se da principianti, che possono co-

C’
bellissimo: la vernice ha un to- è ancora una piccola Pignolo bassa, e lavoro quasi 7 qualche anno anche la Civica di stare 2/300 euro (in prevalenza
no squisito. E Alberto Marullo tradizione di liutai giorni su 7: questo mestiere è Milano ha aperto una sezione di origine cinese), fino a stru-
n n Costruiva ha un violoncello». Anche Sara-
ví possiede un violino di Gava-
nella nostra città. Di
solito si sono formati
la mia vita. Faccio sia costru-
zione di strumenti ad arco, sia
di liuteria dedicata agli stru-
menti ad arco».
menti fatti a mano che possono
costare da 2 a 6 mila euro; oltre
strumenti ad arco telli del 1919: «Gli strumenti di a Cremona: come Matteo Pon- manutenzione di strumenti a si entra nel campo delle case
Gavatelli - dice - testimoniano tiggia: «In passato ci sono state corda in generale. E anche la d’asta, delle quotazioni, degli
di grande qualità: era una mano sapiente e un gusto famiglie famose a Bergamo, so- messa a punto, fino al restauro,
Ce ne sono altri come lei?
«Bruno Costardi, che ha fatto strumenti antichi... Quelli rag-
famoso soprattutto personale ben definito. Quasi prattutto nella costruzione di se necessario. Ho frequentato anche lui la scuola a Cremona, giungono qualsiasi tipo di
senza eccezioni, nella costru- chitarre. Io sono 12 anni che ho la scuola di liuteria intitolata a prima di me, e ha il laboratorio cifra».
per i suoi violoncelli» zione di violini ha utilizzato un aperto il mio laboratorio in via Stradivari a Cremona, che è in via San Giovanni: costruisce C. D.

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