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SISTEMA UROGENITALE

SISTEMA URINARIO
Comprende un insieme di organi con funzioni di filtrazione del sangue e conseguente eliminazione
dei cataboliti all’esterno
È costituito da:
 reni
 vie urinarie: superiori :calici minori, calici maggiori, pelvi renale e ureteri
inferiori :vescica urinaria e uretra

RENI

Ciascun rene mediante i corpuscoli renali ( o di Malpighi) realizza la filtrazione del sangue per la
produzione della preurina
La preurina viaggia quindi all’interno del sistema tubulare dei tubuli renali , che provvedono al
riassorbimento di metaboliti , acqua e Sali minerali, formando cosi l’urina definitiva

I reni sono organi parenchimatosi pari, situati nello spazio retroperitoneale della parte
posterosuperiore della cavità addominale; sono contenuti nella loggia renale ai lati della colonna
vertebrale. Tra la T12 e la L3
L’ilo del rene che da inserzione al peduncolo renale costituito dalle prime vie urinarie, dall’arteria
renale e dalla vena renale
Sono rivestiti da una capsula di tessuto connettivo
FASCIA RENALE: sdoppiamento della fasica anteriore dell’addome che delimita la loggia renale in
un foglietto anteriore o prerenale e uno posteriore o retrorenale. Superiormente, sopra la ghiandola
surrenale, i due foglietti si accollano determinando la chiusura della loggia renale, mentre
inferiormente si disperdono nel connettivo della fossa iliaca senza fondersi.
CAPSULA ADIPOSA: tra la fascia renale e la capsula del rene, vi è uno strato di grasso, rimane
invariato nel tempo, in quanto non viene usato dall’organismo come riserva energetica, essa
rappresenta il mezzo di fissità del rene.
DIFFERENZA DI POSIZIONE TRA RENE DX E RENE SX: il rene Dx è leggermente più in basso del Sx
a causa della presenza del lobo del fegato. I reni si spostano di 3cm durante l’atto respiratorio.
CAPSULA: connettivale che dà ai reni un aspetto lucido e rosso bruno per l’intensa
vascolarizzazione. Forma di fagiolo.
FACCIA ANTERIORE: a Dx, prende rapporto con il fegato, la fessura colica, la parte discendente del
duodeno, e le anse intestinali. A Sx con lo stomaco, pancreas, milza, fessura duodenodigiunale e le
anse del digiuno, colon discendente.
FACCIA POSTERIORE: entrambi i reni entrano in contatto con formazioni muscolari, come il
diaframma per la parte posterosuperiore, l’aponeurosi del muscolo trasverso dell’addome, il
quadrato dei lombi, il grande psoas.
POLO SUPERIORE: per entrambi ricoperta della ghiandola surrenale che continua anche sulla parte
superiore del margine mediale.
POLO INFERIORE:
MARGINE LATERALE: convesso, Dx con il fegato, a Sx con milza e colon.
MARGINE MEDIALE concavo, presenta il seno renale con le arterie e vene, complesso dei calici.
SENO RENALE: al centro del margine mediale, comprende l’ilo renale, che da inserzione al
peduncolo renale, costituito dalle prime vie urinarie, rami dell’arteria e della vena.
CONFORMAZIONE INTERNA: il parenchima renale, rivestito da una capsula di tessuto connettivo, si
divide nella corticale renale e nella midollare renale, organizzata in piramidi. L’unità
morfofunzionale del rene è il nefrone.

ORGANIZZAZIONE TISSUTALE DEL RENE


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SISTEMA UROGENITALE

Parenchima renale si divide in corticale e midollare.


La Corticale renale invia delle propaggini dette colonne renali a sepimentare la midollare che
assume così l’aspetto di una serie di 8/18 strutture di forma triangolare, denominate piramidi renali,
con l’apice rivolto verso l’ilo del rene, separate tra loro dalle colonne renali.
 Ogni piramide renale determina il lobo renale
 L’apice delle piramidi (papilla renale) si spinge all’interno di strutture cave a forma di
imbuto, calici minori ,che rappresentano la prima porzione delle vie urinarie (raccoglie
l’urina dalle piramidi)
Lobo renale: formato da una piramide renale con il parenchima della corticale che la circonda.
Papilla renale: è l’apice della piramide e si spinge all’interno di strutture cave a forma di imbuto,
chiamate calici minori, che rappresentano la prima porzione delle vie urinarie.

In tutta la corticale renale si nota un abbondanza di formazioni ,chiamati Corpuscoli Renali (o di


Malpighi)
 Sono formati da una capsula glomerulare (di Bowman) che è una rete di capillari, un
gomitolo di capillari arteriosi e cellule che si dispongono sopra (mesangio iuxtaglomerulare)
 La capsula è costituita da due foglietti di cellule epiteliali che continuano a livello della
zona in cui due vasi penetrano all’interno del corpuscolo: l’arteria afferente ( che rifornisce
di sangue i capillari del glomerulo) e l’arteria efferente ( che drena il sangue proveniente
dal glomerulo). Questo è chiamato polo vascolare( dove entra il sangue e poi viene drenato)
 Il foglietto parietale (più esterno) è formato da un epitelio pavimentoso semplice
 Il foglietto viscerale( interno) circonda completamente ciascun capillare del glomerulo ed è
formato da cellule epiteliali chiamate podociti .
 È proprio questo contatto tra l’endotelio dei capillari e questi podociti che vanno a realizzare la barriera di
filtrazione glomerulare, tra il sangue e quello che verrà depositato nello spazio compreso tra il foglietto
esterno della capsula e quello interno.

Quindi, nella corticale renale:


corpuscoli renali: o di Malpighi o glomeruli: parte convoluta o labirinto corticale: strutture
tubulari convolute
raggi midollari: tubuli diritti che vanno dalla corticale in direzione della midollare.

Tubuli contorti prossimali:


 Rivestiti da epitelio cilindrico semplice corredato di un orletto a spazzola con lunghi
microvilli
 Presenta numerosi mitocondri che necessitano poi di un abbondante richiesta di ATP per far
lavorare le pompe ioniche di membrana, che mediante il riassorbimento attivo di Na e Cl ,
provocano l’assorbimento dell’acqua per gradiente osmotico
 A questo livello avviene anche il riassorbimento del glucosio , degli ioni k e bicarbonato , e
di proteine di basso peso molecolare, peptidi e aa ultrafiltrati

Ansa di Henle:
 Origina dal segmento rettilineo del tubulo convoluto prossimale
 Presente una prima porzione discendente che è molto penetrabile all’acqua e ai soluti,
seguita da un segmento sottile che compie l’ansa ad “u” , poi una terza porzione ascendente
parallela alla discendente , che risale nella direzione della corticale ( non permette all’acqua
di fuoriuscire e riassorbe attivamente Cl seguito da Na.
 Nell’ansa c’è un processo fisiologico noto come moltiplicazione per controcorrente ( o
concentrazione in controcorrente): in base al gradiente che si viene a creare, viene

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SISTEMA UROGENITALE

riassorbito il necessario sia che ne tengo di meno sia che ne tengo di più (riassorbimento
forzato)

Tubulo contorto distale:


 Rivestito da epitelio cubico cilindrico semplice con cellule sprovviste di microvilli e con
numerose invaginazioni basali della membrana plasmatica contenente mitocondri
 Prosegue il riassorbimento attivo di sodio, seguito dall’acqua , in risposta all’aldosterone
( ormone prodotto dalla regione corticale del surrene sotto lo stimolo del sistema renina-
angiotensina, in risposta alla bassa pressione arteriosa). Il riassorbimento dell’acqua
aumenterà il volume del sangue circolante, aumentando la pressione arteriosa
 Nel punto in cui il tubulo contatta il polo vascolare del corpuscolo renale si sviluppa un
importante dispositivo endocrino di controllo della pressione, il complesso
iuxtaglomerulare:
formato da cellule specializzate del tubulo contorto distale che vanno a realizzare il
complesso della macula densa
il complesso della macula densa ha una funzione chemiorecettoriale (recettore per
valutare la concentrazione del sodio dell’urina). In base a questo partono dei segnali
relativi al cambiamento di concentrazione di sodio di cui noi abbiamo bisogno, della
bassa pressione
in caso di bassa pressione, le cellule iuxtaglomerulari, sotto l’impulso delle cellule
della macula densa, rilasciano un ormone renina, che agisce sull’ angiotensinogeno ,
trasformandolo in angiotensina.
questa angiotensina agisce poi sull’aldosterone ,che ha lo scopo di trattenere più
sodio, quindi far aumentare la pressione

Nella parte midollare:


è organizzata in piramidi renali separate tra loro dalle colonne renali
 All’interno delle piramidi troviamo una serie di dotti a decorso rettilineo e parallelo , che
vanno a costituire le papille renali che vanno poi ad essere raccolte dal calice minore
Raggi midollari: tubuli diritti che vengono dalla corticale
Dotti papillari: da cui l’urina filtra nei calici minori.
- Da tanti dotti collettori si formano i dotti papillari
- Hanno il compito di portare l’urina all’apice della papilla renale e quindi nei calici e nella
pelvi renale
- Sono costituiti da un epitelio cilindrico semplice che con l’aumento del calibro diventa
progressivamente stratificato

Nefrone: è l’unità funzionale del rene,


In ciascun rene ci sono cc 1 milione di nefroni che svolgono la funzione di produrre urina, che
prevede tre fasi:
a. Filtrazione: filtra il sangue formando circa 180 litri di ultrafiltrato o preurina.
Avviene grazie ai corpuscoli renali. I glomeruli renali sono avvolti da una capsula costituita da due
epiteli, al cui interno penetra l’arteriola glomerulale afferente che rifornisce di sangue i capillari del
glomerulo renale e l’arteriola glomerulale deferente che drena il sangue proveniente dal glomerulo
renale. L’epitelio esterno del glomerulo è fatto di epitelio pavimentoso semplice, quello interno
invece è formato da podociti, cellule epiteliali dotate di prolungamenti citoplasmatici. Questo
complesso (endotelio dei capillari, podociti e le loro membrane basali) forma la barriera di
filtrazione glomerulare, responsabile della filtrazione del sangue e della formazione
dell’ultrafiltrato. L’ultrafiltrato si accumula tra il foglietto esterno e quello interno e confluisce
verso il polo opposto a quello vascolare, chiamato polo urinario.
b. Riassorbimento costitutivo: che riporta circa 178,5 litri di acqua e soluti e ioni al sangue.
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SISTEMA UROGENITALE

Avviene nei tubuli convoluti contorti prossimali. Sono fatti di epitelio cilindrico, con microvilli,
deputati all’assorbimento dei liquidi, attraverso il consumo abbondante di ATP per far lavorare le
pompe ioniche di sodio e cloro, provocando l’assorbimento dell’acqua per gradiente osmotico.
c. Riassorbimento regolato: che riporta dai 0,5 agli 1,2 litri di acqua ioni per rene al sangue.
Avviene nell’ansa del nefrone, e nei tubuli convoluti o contorti distali, dotti collettori. A partire
dall’ansa vengono riassorbiti gli ioni Cl e di Na ma non l’acqua. Mentre nei tubuli contorti distali,
avviene riassorbimento di Sodio, e di acqua solo in base all’aldosterone… il riassorbimento
dell’acqua aumenterà il volume del sangue facendo salire la pressione arteriosa. La pressione
arteriosa è controllata dal complesso iuxtaglomerulare, posizionato tra il dotto collettore in cui
confluisce il tubulo contorto distale e le arteriole glomerulari deferenti. Il complesso
iuxtaglomerulare è fatto di cellule specializzate, fortemente colorate che prendono il nome di
macula densa, svolgono funzioni chemiorecettoriali in relazione alla concentrazione del sodio
nell’urina.
Dotto collettore: riceve vari tubuli convoluti distali e ha una parete impermeabile all’acqua in
assenza di ADH (vasopressina), epitelio cubico semplice.
Ricorda che il rene è controllato dalla neuroipofisi che decide a che livello deve operare un ulteriore
riassorbimento di acqua. A livello del dotto il riassorbimento è facoltativo perché dipende dal ADH
( in presenza di ADH i dotti diventano permeabili all’acqua, che può attraversare passivamente la
parete di questi tubuli) questo meccanismo è responsabile dell’ipertonicità dell’urina (quindi si sta
per formare l’urina finale)

Dotti papillari: si formano in confluenza di più dotti collettori e trasportano l’urina definitiva fino
all’apice delle papille renali e quindi nei calici e nella pelvi renale.

Le strutture che si occupano delle tre fasi:


o Corpuscoli renali- filtrazione
o Segue il tubulo contorno (convoluto) prossimale – riassorbimento costitutivo
o Segue l’ansa di Henle, tubulo contorno distale e tubuli collettori- riassorbimento regolato
-i corpuscoli ed i tubuli prossimali e distali si trovano nella parte convoluta della corticale
-l’ansa di Henle ed il dotto collettore si trovano nella parte midollare

VIE URINARIE

La tonaca mucosa presenta aspetti comuni a tutti i suoi tratti


L’epitelio di rivestimento (urotelio) è un epitelio di transizione dotato di capacità di distensione
quando sottoposto a tensione (monostratificato quando è pieno, pseudostratificato quando è vuoto)
CALICI MINORI :
sono la prima parte delle vie urinarie, con la forma conica e in numero di uno per ciascuna papilla
renale, raccolgono l’urina sgocciolata a livello delle papille.
CALICI MAGGIORI: rappresentano le ramificazioni della pelvi renale, alla quale fanno defluire
l’urina.
PELVI RENALE: ha forma di cono con concavità inferiore schiacciato in senso anteroposteriore; fa
defluire l’urina agli ureteri.
URETERI: organi cavi che collegano la pelvi di ciascun rene con la vescica urinaria; si distinguono:
a. Addominale: retroperitoneale
b. Pelvica: sottoperitoneale
c. Intramurale: nello spessore della parete vescicale.
VESCICA URINARIA: la vescica urinaria è un organo cavo delle vie urinarie inferiori deputato alla
raccolta dell’urina e situato nella piccola pelvi posteriormente alla sinfisi pubica. La forma della
vescica cambia, se vuota ha forma triangolare, se piena ovoidale. Presenta:
a. Una base: o fondo, inferoposteriore
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b. Un corpo: a forma di cupola che presenta una faccia anteriore, una posteriore, e due laterali
che convergono anteriormente formando l’apice e inferiormente formando il collo vescicale
da cui origina l’uretra.
c. un apice: che fornisce il legamento ombelicale mediano, un residuo embrionale
le due fasce laterali e quella posteriore convergono inferiormente nel collo vescicale, da cui
origina l’uretra; internamente presenta il trigono.
d. Trigono: triangolo i cui angoli superiori corrispondono agli sbocchi degli ureteri e quello
inferiore all’orifizio dell’uretra.
e. Muscolatura: tonaca muscolare è organizzata in tre strati ortogonali fra loro. A livello del
trigono vescicale la muscolatura si dispone in fasci circolari attorno all’orifizio dell’uretra
formando il muscolo sfintere interno all’uretra.

RAPPORTI
ANTERIORMENTE: pube
LATERALMENTE: muscoli otturatore interno ed elevatore dell’ano
POSTERIORMENTE: retto, nella donna è separata dal retto per l’interposizione del collo dell’utero

URETRA
Organo cavo, impari, mediano, deputato al trasporto dell’urina dalla vescica all’esterno, con
decorso e rapporti differenti tra maschio e femmina.
URETRA MASCHILE: è lunga 15/20cm, ha la doppia funzione di convogliare l’urina durante la
minzione e consentire il passaggio dello sperma durante l’eiaculazione. Divisibile in quattro parti:
a. PREPROSTATICA: brevissimo, è il tratto dell’uretra dove passa esclusivamente l’urina.
b. PROSTATICA: è la porzione di uretra dentro la prostata, ha un diametro maggiore rispetto
alle altre parti,
a. nella parte posteriore si trova un rilievo ai cui lati si apre la gran parte dei dotti
delle ghiandole prostatiche.
b. Nella sua parte centrale presenta i due orifizi di sbocco dei dotti eiaculatori, per
mezzo dei quali l’uretra riceve il liquido seminale che si aggiunge al liquido
prostatico.
c. MEMBRANOSA: passa attraverso il diaframma urogenitale, termina nel bulbo del pene. È
circondata dal muscolo sfintere esterno dell’uretra.
d. SPONGIOSA: è contenuta nel corpo spongioso del pene, nella sua parte prossimale ci sono i
dotti escretori delle ghiandole bulbouretrali.

URETRA FEMMINILE: è 4/5cm ( quella maschile è lunga cc 15-20cm), più semplice rispetto alla
maschile, attraversa il diaframma urogenitale così da suddividere l’organo in una parte pelvica e in
una parte perineale.

ORGANIZZAZIONE TISSUTALE DEL SISTEMA URINARIO


a. Vie urinarie: funzione di trasporto ed escrezione delle urine: calici minori, calici maggiori,
pelvi renale, uretere, vescica urinaria, uretra.
Epitelio di transizione.

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SISTEMA UROGENITALE

ORGANIZZAZIONE TISSUTALE DEL SISTEMA GENITALE MASCHILE


Tre funzioni:
1. Spermatogenesi: produzione dei gameti
2. Secrezione degli ormoni sessuali
3. Copulazione

È costituito da: gonadi, vie spermatiche , ghiandole e organi genitali esterni


A. GONADI (testicoli o didimo): rivestito da una tonaca sierosa, chiamata tonaca vaginale, sotto la
tonaca vaginale c’è la tonaca albuginea da cui prendono origine setti convergenti verso il
mediastino del testicolo che suddivide il testicolo in 200 o 300 lobuli. Il tessuto connettivo lasso
presente all’interno di essi sostiene e nutre ad un sistema di:
a. tubuli seminiferi: condotti che occupano i lobuli del testicolo, sboccano nella rete
testis del mediastino.
- L’epitelio dei tubuli seminiferi è formato da cellule di sostegno dell’epitelio
spermatogonio ( o di Sertoli).
- All’esterno dell’epitelio si trovano gli spermatogoni di tipo A, le cellule
staminali responsabili della ripopolazione dei gameti
- Lungo le pareti delle cellule di sostegno si osservano in successione gli
spermatogoni di tipo B, gli spermatociti e gli spermatidi
- gli spermatidi sono rilasciati nel lume del tubulo seminifero e completano la
maturazione a spermatozoi nel primo tratto dell’epididimo
b. cellule interstiziali: cellule endocrine steroidogeniche, disperse nel tessuto lasso che
riempie gli spazi fra i tubuli seminiferi dei lobuli. Le cellule interstiziali del testicolo
formano nel loro insieme la ghiandola interstiziale del testicolo e rilasciano ormoni
androgeni.
Il testicolo è la sede di produzione di spermatidi e della secrezione degli ormoni sessuali maschili
DESCRIZIONE ANATOMICA: forma ovoide, si trova medialmente alla radice delle cosce. Il volume
dell’organo varia in base al contenuto di sangue e allo stato di attività funzionale. Ha questi
rapporti:
- polo superiore: sormontata dalla testa dell’epididimo.
- Margine posteriore: corpo e coda dell’epididimo e dotto deferente.
- Posteriormente: l’ilo
- Polo inferiore: è fissato al fondo del sacco scrotale mediante il legamento scrotale.

B. VIE SPERMATICHE: complesso di canalicoli, posti tra il mediastino del testicolo e l’uretra.
All’interno dei quali viene convogliato il liquido seminale e all’interno dei quali avviene la
maturazione finale degli spermatidi a spermatozoi.
L’epitelio di rivestimento è un epitelio di riassorbimento. Epitelio ciliato nei condotti efferenti e
nell’epididimo
Funzione: maturazione funzionale, nutrimento, accumulo e trasporto degli spermatozoi.
Costituite da:
- Tubuli seminiferi retti: porzione terminale dei tubuli seminiferi contorti.
- Rete testis( simile ad un ilo): insieme dei canalicoli derivanti dai tubuli seminiferi retti e
anastomizzati tra loro occupa il mediastino testicolare. Siamo ancora nel testicolo
- Epididimo: organo a forma di virgola, formato da un tubulo spiralizzato su se stesso dove
avviene la maturazione degli spermatozoi, si divide in
- testa
- corpo
- coda
- Dotto deferente: circa 40 cm continua l’epididimo fino al dotto eiaculatore al di sotto della
vescica, passando per il canale inguinale.
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SISTEMA UROGENITALE

- Dotto eiaculatore: si forma per la confluenza delle ampolle del dotto deferente con i dotti
escretori delle vescicole seminali. Attraversano il parenchima della prostata per sboccare
nell’uretra prostatica.
Funicolo spermatico: cordone contenuto nello scroto e nel canale inguinale, non fa parte delle vie
spermatiche ma le contiene.

C.GHIANDOLE ANNESSE ALLE VIE SPERMATICHE

Producono un secreto che favorisce l’attività e la motilità degli spermatozoi

- vescicole seminali
- prostata
- ghiandole bulboretrali
Prostata:
- organo impari ghiandolare a forma di castagna.
- Formata da cc 30-50 ghiandole esocrine tubolo alveolari ramificate
immerse in un abbondante stroma fibromuscolare
- Produce cc 30% del liquido seminale, mentre la maggior parte è
prodotta dalle vescicole seminali
⸗ Base:
⸗ Apice:
⸗ Faccia anteriore
⸗ Faccia posteriore:
- quattro lobi:
o Medio: compreso tra i dotti eiaculatori e l’uretra.
o Anteriore:
o Laterale:
o Laterale:
circonda la porzione pelvica dell’uretra (uretra prostatica)

Vescicole seminali: organo pari e simmetrico, posto tra la base della vescica
e la faccia anteriore del retto. Tubulare, ripiegata su se stessa, da origine al
dotto eiaculatore, secerne il 60% del liquido seminale.
- Presentano un epitelio cilindrico semplice che secerne proteine,
fruttosio, acido citrico e prostaglandine
- Penetrano nella prostata e raggiungono la porzione prostatica
dell’uretra
- Qui vengono formati i liquidi seminali e dall’uretra prostatica in caso
di eiaculazione ci sarà il passaggio dello sperma all’esterno
- Si trovano posteriormente alla vescica e subito sopra la postata cion
cui comunicano
-
Ghiandola bulbouretrali: organo pari nello spessore del diaframma
urogenitale.
- Sbocca nella parte iniziale dell’uretra spongiosa.
- Forma tondeggiante.
- Il secreto alcalino neutralizza l’acidità dell’uretra, dove è immesso
nella fase immediatamente precedente l’eiaculazione.

Organi genitali esterni:


Sacco scrotale:
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SISTEMA UROGENITALE

- Struttura sacciforme la cui parete è formata da 6 tonache sovrapposte


- È un sacco contenente il testicolo, l’epididimo ed il primo tratto del
dotto deferente
- vari strati:
 lo strato più esterno è di cute pigmentata d’aspetto corrugato, ricca di follicoli
piliferi e ghiandole sebacee e sudoripare.
 Lo strato intermedio è costituito da tonaca dartos ricca di cellule muscolari
lisce responsabili del corrugamento della pelle.
 Strato interno: sottodartoico, formato da tessuto connettivo lasso e adipe.

Pene: organo copulatore maschile, formato da tre strutture erettili, de corpi


cavernosi del pene (dx e sx) e l’uretra spongiosa che termina con il glande
- Due corpi cavernosi: hanno un meccanismo affascinante per
l’erezione, infatti in stato di erezione le cavernule si riempiono di
sangue che vi ristagna, a pene flaccido, invece il sangue vi circola ma
non vi ristagna perché le arterie elicine non hanno ricevuto lo stimolo
eccitatorio.
- Uretra Spongiosa: che termina con il glande, si distingue dalla
turgidità del pene e questo mantiene l’uretra beante permettendo il
passaggio dello sperma al momento dell’eiaculazione.

ORGANIZZAZIONE TISSUTALE DEL SISTEMA GENITALE FEMMINILE


ovaie(gonadi), vie genitali (tube uterine, utero, vagina) ed organi genitali esterni

Ovaio: organo parenchimatoso, rivestito da epitelio cubico monostratificato, sotto l’epitelio vi è la


tonaca albuginea, che delimita il parenchima dell’organo.
localizzato nella parete laterale della cavità pelvica intraperitoneale
Quest’ultimo è formato da:
a. Parte corticale: parte periferica dell’organo, caratterizzata dalla presenza di follicoli ovarici
e di corpi albicanti.
I follicoli si trovano in vari stadi di maturazione (primordiali e primari)
- Sono la struttura funzionale che faranno maturare un ovocita per ogni ovulazione
- Partono da follicoli primordiali che vengono ereditati dal soggetto alla nascita, poi al
momento della pubertà comincerà la produzione degli ormoni sessuali femminili
(estrogeno e progesterone) che servono per la maturazione del follicolo e a preparare
la mucosa uterina nella fase estrogenica( in pratica quando c’è stata l’ovulazione il
follicolo subisce una trasformazione e diventa corpo luteo)
- Sono costituiti da un oocita circondato inizialmente dalle cellule follicolari, che a
loro volta si circonderanno dalle cellula della teca
- Oocita= gamete femminile di 23 cromosomi

 Follicolo terziario o antrale: ha l’antro follicolare


 Follicolo maturo: presenta lo stigma da dove sarà espulso l’oocita sotto impulso degli
ormoni ipofisari LH
 Corpo luteo: si forma in seguito alle trasformazioni subite del follicolo maturo dopo
l’ovulazione, sono le cellule del follicolo che ha espulso l’oocita, producono il
progesterone per un paio di settimane, se non avviene la gravidanza o al termine della
gravidanza si trasformano in corpo albicante.

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SISTEMA UROGENITALE

-Al momento dell’ovulazione, il follicolo ovarico collassa e nella cavità


follicolare si forma un coagulo ematico che viene rapidamente sostituito da
tessuto connettivo
- Produce progesterone perché la mucosa uterina si deve preparare per un
eventuale fecondazione
- Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo, dopo una decina di giorni va
incontro ad un atrofia, quindi incontro allo sfaldamento – mestruazioni
- Se invece avviene la fecondazione, a livello del terzo prossimale della tuba , il
corpo luteo non va incontro a regressione produce il progesterone per altri 3-4
mesi, perché poi la cellula fecondata si va ad annidare nell’endometrio fino a
quando sarà la placenta a produrre il progesterone e il corpo luteo andrà
incontro ad involuzione
 Corpo albicante: una sorta di cicatrice di consistenza ialina sulla superficie dell’ovaio.
b. Midollare: di tessuto connettivo lasso, con i vasi venosi, arteriosi e linfatici, in
corrispondenza dell’ilo ci sono cellule steroidogeniche che producono ormoni androgeni.

Vie genitali:
 Tube Uterine: le vie genitali iniziano dalle tube uterine nelle quali si localizza l’oocita
espulso dall’ovaio
- Sbucano nell’utero
- È un condotto pari e simmetrico , che nella cavità pelvica collega l’ovaio all’utero
- Suddiviso in 4 parti: infundibolo (simile ad un fiore con i petali rappresentati da una
dozzina di prolungamenti detti fimbrie), ampolla ( sede di fecondazione),
istmo( porzione stretta e breve situata all’angolo superiormente), parete uterina o
intramurale
- tonaca mucosa ( endosalpinge) con epitelio cilindrico semplice ciliato con cellule
secernenti glicoproteine e fruttosio, con cellule muscolari la cui contrazione aiuta
l’oocita a raggiungere l’utero.
- La mucosa ha un aspetto labirintico in quanto deve far progredire l’ovocita che viene
captato dalla porzione distale della tuba con le fimbrie
- La mucosa appoggia sua una tonaca muscolare( miosalpinge) formata da due strati di
cellule muscolari la cui contrazione aiuta la progressione dell’oocita nella tuba
- Le tube sono rivestite da una sierosa data dal peritoneo
 Utero:
Struttura costituita da tre regioni : il fondo, il corpo e la cervice ( o colo) dell’utero .
È posto al centro della cavità pelvica in continuità con le tube uterine e la vagina inferiormente
Ha forma di un a pera rovesciata appiattita in direzione anteroposteriore con la base posta in alto ed
in avanti.
È l’organo della gestazione perché vi si annida la blastocisti
Mezzi di fissità dell’utero, che hanno lo scopo di mantenere una certa sospensione degli organi:
 Legamento rotondo dell’utero
 Legamento uteroovarico
 Legamento largo
 legamento della cervice
La parte del fondo e del corpo è formata da una tonaca mucosa ( endometrio), da una tonaca
muscolare liscia ( miometrio) e da una tonaca sierosa ( perimetrio)
a. Endometrio: subisce modifiche durante il ciclo mestruale, avendo fase di
proliferazione, maturazione e sfaldamento.
- Al termine della fase proliferativa presenza un epitelio di rivestimento
cilindrico semplice

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SISTEMA UROGENITALE

-Nella lamina propria si trovano le ghiandole uterine a cui secreto ricco di


glicoproteine e fruttosio, serve a nutrire la blastocisti prima dell’impianto
nella mucosa uterina
b. Miometrio: fasci di cellule muscolari lisce, vascolarizzate.
- Molto robusto (cc 1cm)
c. Perimetrio: è il peritoneo dell’utero, lo riveste quasi tutto, tranne che in
corrispondenza della parte anteriore e laterale del collo.
- Tonaca mucosa rivestita da un epitelio pavimentoso stratificato non
cheratinizzato
 Vagina: epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato

- È un canale che oltre a favorire lo svuotamento del materiale desquamato


dell’utero serve anche per il coito, quindi troviamo un epitelio più robusto
pavimentoso stratificato

organi genitali esterni:


formano la vulva, son posti in corrispondenza della regione urogenitale, inferiormente alla sinfisi
pubica
comprendono : formazioni cutanee, formazioni erettili a struttura cavernosa e ghiandole con
funzione lubrificante
d. Piccole labbra
e. Grandi labbra
f. Corpi erettili: clitoride e bulbi del vestibolo.

Studiare bene a parte:


il meccanismo renina angiotensina aldosterone
le fasi ormonali e fisiche del ciclo ovarico e ciclo mestruale

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