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Indirizzi Class/Pop/Rock/Jazz
Lezione 3 Parte I
M° Alessandra Mazza
Musica diegetica e musica extradiegetica
• Musica interna alla narrazione, musica in, musica infradiegetica;
• Musica esterna alla narrazione, musica off, musica extradiegetica.
Musica originale e musica pre-esistente
• Sul piano poietico, la scelta musicale ha due opzioni:
• Musica originale;
• Musica preesistente o adattata.
Dimensione poietica e dimensione estesica
della musica
• I due livelli che rappresentano la produzione e la fruizione della
musica sono:
• la dimensione poietica (piano della produzione, di chi pensa e fa la musica per
film);
• La dimensione estesica (piano della fruizione, di chi fruisce la musica nel film).
3 livelli di ascolto
• Sul piano della fruizione, quindi sul piano estesico,
esistono tre livelli di ascolto:
• livello dell’ascolto distratto;
• livello dell’ascolto cognitivo/emozionale/consapevole;
• livello dell’ascolto analitico/critico.
Ascolto distratto
• È l’ascolto inconsapevole e indifferente.
• Per es. è fruizione distratta l’ascolto della musica nel supermercato oppure lo
sfondo acustico delle trasmissioni televisive, oppure il lavoro fatto mettendo
musica di sottofondo.
Ascolto cognitivo ed emozionale, ma non
analitico/critico
• È un ascolto consapevole, che coinvolge attivamente la sfera cognitiva ed
emozionale, sulla base del proprio vissuto personale e culturale.
• È possibile perché la musica porta con sé la capacità di stimolare reazioni a
diversi livelli, per es.:
• reazioni motorie all’ascolto di musica dance;
• reazioni distensive all’ascolto di musica new age;
• reazioni di raccoglimento spirituale all’ascolto di musica gregoriana;
• reazioni emotive perché un certo tipo di musica evoca ricordi personali;
• reazioni cognitive se conosciamo o riconosciamo un brano eseguito
• Esempi:
• Primavera di Vivaldi;
• Forma-canzone nei Beatles.
Ascolto analitico/critico
• È l’ascolto altamente consapevole, attento alle strutture formali
(forma, ritmo, melodia, timbro ecc.). Richiede un esame attento. Sa
cogliere la struttura interna e la grammatica di ciò che si ascolta,
operando anche collegamenti tra la musica e altri linguaggi, come la
storia, la filosofia etc.
• E’ un livello che si incontra con il livello della produzione (poietica).
• Esempi su:
• Primavera di Vivaldi;
• Forma AAB dei Beatles.
Le domande della fruizione analitica
• Cosa è?
• Come è fatto il brano?
• Da dove viene?
• In quale contesto è stato composto?
• A cosa serve?
• Quale è il suo scopo?
• Che cosa significa?
• Chi lo ha composto?
Considerazioni
• le informazioni desunte non riguardano solo la struttura
propriamente musicale di un brano, ma anzi la conoscenza di questa
struttura si arricchisce di dati e riflessioni di ordine culturale. E
questo appartiene a tutti i livelli:
• All’analisi di un brano classico;
• All’analisi di un brano jazz;
• All’analisi di una canzone.
La scheda di ascolto
• Quali fonti sonore vengono utilizzate?
• Quali caratteristiche dinamiche presenta la musica?
• Quali caratteristiche agogiche?
• Quali caratteristiche ritmiche?
• Quali caratteristiche melodiche?
• Quali caratteristiche armoniche?
• Quali caratteristiche formali?
Dalla estesica alla poietica
• La produzione, il piano della poietica, nel concepire un brano di
musica per film, tiene conto dei 3 livelli di ascolto.
Il violino stridente in Psyco di Alfred Hitchcock
•Scena da visionare
• Il compositore è Bernard Herrmann, nato Max Herman (New York
29 giugno 1911, – Los Angeles 4 dicembre 1975), anche direttore
d’orchestra.
• Ha lavorato con Alfred Hitchcock , Orson Welles, Francois Truffaut,
Brian De Palma, Martin Scorsese.
• Nella partitura scritta per la scena esaminata il compositore impiegò
solo la sezione archi senza alcun ausilio di strumenti a fiato
• Lo scopo era quello di rendere raccapricciante e agghiacciante le modalità
dell’omicidio di Marion
Sperimentazioni
• Visionare:
• Psyco: omicidio Marion con altra musica
Poietica e abitudini culturali
• Sul piano poietico il compositore opta per scelte musicali finalizzata,
sul piano estesico, a rappresentare, con precisi criteri compositivi, una
determinata situazione narrativa
L’uso espressivo della musica è un concetto antico
• L’uso funzionale che il cinema fa delle qualità espressive della musica,
non è un’invenzione del cinema
• Hitchcock, quando usa i violini stridenti a scopo espressivo per creare
suspence e tensione porta nel cinema un principio antico
Origini antiche della qualità espressiva della musica
• Il concetto di qualità espressiva della musica affonda le sue
radici:
• in Grecia, a quando i Greci, da Platone, ad Aristotele a Damone,
parlavano di teoria dell’ethos:
• La musica è profondamente capace di influenzare il pensiero e il
comportamento
• Nel Medioevo;
• Nel Rinascimento:
• Monteverdi, dell’uso espressivo della musica, ne ha fatto una bandiera di
modernità, perché è il primo compositore ad utilizzare proprio il principio
impiegato da Hitchcok dei suoni ribattuti sul violino per dare sensazione di
suspence e tensione. Lo ha fatto applicandolo ad una delle primordiali
forme di teatro musicale moderno, ossia il celebre “Combattimento di
Tancredi e Clorinda”.
Combattimento di Tancredi e Clorinda
• Uso dei suoni ribattuti sui violini per creare suspence e tensione