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nutrimento l'anim

19 giugno 2022 anno 13 / n° 14


seria settimanale
Foglio di insegnamenti
spirituali e catehetici


per
„ della Diocesi Ortodossa
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (MT. 4, 4) Romena d’Italia

PRIMA DOMENICA DOPO PENTECOSTE


Di tutti i Santi SANTO APOSTOLO. EBREI 11, 33 - 12, 2

Fratelli, tutti i santi per mezzo della fede hanno capre, bisognosi, afflitti, maltrattati - di loro il mondo
abbattuto regni, hanno operato la giustizia, hanno non era degno! - errando nei deserti e sui monti, nelle
conseguito le promesse, hanno chiuso la bocca dei grotte e nelle fenditure della terra. Tutti questi, pur
leoni, hanno spento la potenza del fuoco, sono sfug- avendo ricevuto testimonianza per mezzo della fede,
giti al filo delle lame, sono stati rinvigoriti dalla ma- non hanno ottenuto la promessa avendo Dio previsto
lattia, sono diventati forti in guerra, hanno messo per noi qualcosa di meglio, affinché non giungessero
in fuga le schiere degli stranieri, le donne hanno ri- alla perfezione senza di noi. Anche noi dunque, cir-
cevuto dopo la risurrezione i loro morti. Altri invece condati da tale nube di testimoni, deposto tutto ciò
furono torturati, non accettando la liberazione onde che appesantisce e il peccato che ci irretisce, corriamo
ottenere una risurrezione migliore. Altri provarono con pazienza nella corsa che ci sta davanti, tenendo
scherni e flagelli, catene e prigione. Furono pre- fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore
si a sassate, furono segati, morirono assassinati a della fede.
coltellate, vagarono coperti con pelli di pecore e

VANGELO. MATTEO 10, 32-33, 37-38; 19, 27-30


Il Signore ha detto ai suoi discepoli: “Chi mi ri- abbandonato tutto e ti abbiamo seguito; che ne sarà
conoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò dunque a noi?” E Gesù disse loro: “In verità vi dico: voi
davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rin- che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il
negherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò Figlio dell’uomo siederà sul trono della sua gloria, sie-
davanti al Padre mio che è nei cieli. Chi ama il padre derete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici
o la madre più di me non è degno di me; chi ama il tribù di Israele. E chi ha lasciato case, o fratelli, o so-
figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non relle, o padre, o madre, o moglie, o figli, o campi per il
prende la sua croce e mi segue, non è degno di me”. mio nome, riceverà il centuplo e avrà in eredità la vita
Allora Pietro rispose e gli disse: “Ecco, noi abbiamo eterna. Molti primi saranno ultimi e gli ultimi primi”.

PAROLA DEL GIORNO


CONFESSARE CRISTO PUBBLICAMENTE prosegue dicendo: Chiunque quindi renderà la sua con-
Dopo aver scacciato dunque la paura e l’angoscia fessione in me davanti agli uomini, anch’io lo riconos-
che agitavano la loro anima (tramite le parole: „non cerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi
abbiate paura di quelli che ucidono il corpo, ma non rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò
possono ucidere l’anim; temete piuttosto colui che può davanti al Padre che è nei cieli (Mt 10, 32-33).
far perire l’anima e il corpo nella geena”; Mt 10 20), in- Non li sollecita soltanto con la prospettiva dei beni,
coraggia di nuovo gli apotosli con le parole seguenti, ma anche con ciò che è contrario e termina con accenti
scacciando il timore con il timore, e non soltanto con cupi. Osserva la sua precisione. Non ha detto: confes-
il timore, ma anche con la speranza di grandi ricom- serà me, ma in me, per indicare che chi confessa lo fa
pense; minaccia con molta autorità, esortandoli in en- non in virtù della propria forza, ma con l’aiuto della
trambi i modi alla franchezza in difesa della verità, e grazia celeste. Invece di chi rinnega non ha detto: in

Appare con la benedizione di Sua Eccelenza Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia
nutrimento per l’anima • 19 giugno 2022 • anno 13 • n° 14

splendidi, pensa come saranno nel momento della ri-


compensa! Se quaggiù i nemici applaudono, come non
ti ammirerà e ti esalterà colui che ama più teneramen-
te di tutti i padri? Allora ci saranno i doni per le nostre
buone opere e i castighi per quelle cattive. Sicché colo-
ro che rinnegano Cristo ne saranno danneggiati quag-
giù e lassù: quaggiù, perché vivranno con la coscienza
cattiva, e se non muoiono, moriranno senz’altro; lassù,
perché subiranno i più gravi castighi. Gli altri invece
trarranno vantaggio quaggiù e lassù, perché quaggiù
volgeranno in guadagno la morte, divenendo così più
fulgidi dei viventi, e lassù godranno dei beni ineffabili.
Dio è pronto non soltanto a punire, ma anche a bene-
Affresco – Domenica di tutti i Santi ficare, e più a questo che a quello. Ma perché presenta
me, perché rinnega in quanto è privo del dono (vale a una sola volta l’azione benefica e due volte quella pu-
dire della grazia divina). Perché allora, si potrebbe obie- nitiva? Sa che si è indotti a resipiscenza più in questo
ttare, viene rimproverato, se rinnega in quanto è stato modo. Perciò, dopo aver detto: Temete colui che può far
abbandonato? Perché l’essere abbandonato dipende perire l’anima e il corpo nella geenna, dice ancora: lo
dalla persona stessa che viene abbandonata (nel senso rinnegherò anch’io. Così fa anche Paolo, richiamando
che la grazia esige la cooperazione dell’uomo). alla mente continuamente la geenna.
Perché non si limita alla fede dell’animo, ma richiede NON ANTEPORRE NULLA ALL’AMORE DI CRISTO
anche la confessione con la bocca? Per prepararci alla Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di
franchezza nel parlare, ad un amore più intenso e ad me, e chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di
un atteggiamento più fervido, per innalzarci ad un live- me Chi non prende la sua croce e mi segue, non è degno
llo superiore. Perciò parla a tutti, e non tratta solo con di me( Mt 10, 37-38). Hai visto la dignità del Maestro?
i discepoli, perché cerca già di fortificare non soltanto Hai visto come mostri di essere figlio autentico del
loro, ma anche i loro discepoli. Chi ha appreso questo Padre, egli che ordina di lasciar perdere tutto e an-
non solo insegnerà con franchezza, ma anche soffrirà teporre il suo amore? E perché parlare, dice, di amici e
tutto facilmente e prontamente. Credere a questa pa- di consanguinei? Anche se anteponi la tua vita al mio
rola fece sì che molti fossero attratti verso gli apostoli. amore, sei lontano dall’essere mio discepolo. E allora?
Nella punizione maggiore è il castigo e nei beni più Non è contrario questo all’Antico Testamento? Non sia
grande è la ricompensa. Poiché con il tempo chi opera mai! Anzi concorda assai con esso. Difatti lì non soltan-
rettamente si avvantaggia e chi pecca, per il rinvio del to ordina di detestare gli idolatri, ma anche di lapidarli,
castigo, crede di guadagnarci, ha introdotto un vantag- e nel Deuteronomio, ammirando costoro, dice: Chi dice
gio equivalente, anzi molto maggiore, un supplemento al padre e alla madre: Non ti ho visto, e non conosce i
di ricompense. Hai guadagnato, vuol dire, per il fatto di suoi fratelli e ignora i suoi figli, ha osservato la tua pa-
riconoscermi per primo quaggiù? Anch’io, dice, ti farò rola (Dt 33, 9). Non meravigliarti se Paolo dà molte pre-
guadagnare dandoti di più e immensamente di più, scrizioni riguardo ai genitori, ordinando di obbedire ad
perché lì ti riconoscerò. Vedi che lì sono messi in serbo essi in tutto (Ef 6, 1), perché dice di obbedire soltanto
sia i beni, sia i mali? Perché allora ti affanni e ti affre- in ciò che non nuoce alla pietà verso Dio. È sacrosan-
tti? Perché cerchi quaggiù le ricompense, se sei salvato to infatti rendere loro ogni altro onore, ma quando
dalla speranza? Perciò, anche se fai qualcosa di buono richiedono più dell’onore dovuto, non si deve obbedi-
e non ne ricevi quaggiù la ricompensa, non turbarti, re. Perciò Luca dice: Se uno viene a me e non odia suo
perché nel tempo futuro ti attende, incrementata, la padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli e perfino la
ricompensa di quanto hai fatto. Anche se fai qualcosa propria vita, non può essere mio discepolo (Lc 14, 26).
di cattivo e non sei punito, non essere indolente perché Non ordina di odiare in senso assoluto, perché sarebbe
lassù ti attenderà il castigo, se non cambi e non diventi assai iniquo, ma: Quando vuole essere amato più di me,
migliore. Se non ci credi, cerca di immaginare il futu- odialo in questo. Ciò rovina sia chi è amato, sia chi ama.
ro in base alla realtà presente. Se infatti nel momen- Lo diceva per rendere più coraggiosi i figli e più miti
to delle prove coloro che confessano Cristo sono così i padri che li avrebbero ostacolati. Difatti, vedendo che

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aveva una così grande forza e potenza da separare i ma anche ignominiosa. Non parla ancora affatto della
figli da loro, avrebbero desistito dall’impresa in quan- sua passione, perché, ricevendo intanto questi inseg-
to impossibile. Perciò rivolge il discorso ai figli, lasci- namenti, accogliessero più agevolmente il discorso su
ando stare i padri e ammonendoli a non tentare tale di essa. Non c’è da rimanere sbigottiti di fronte al fatto
impresa in quanto impossibile. Poi, perché essi non si che, ascoltando queste cose, la loro anima non se ne sia
irritassero e si sdegnassero, vedi dove spinge il suo dis- andata via dal corpo, in quanto ovunque erano presen-
corso. Difatti dopo aver detto: Chi non odia il padre e la ti le sventure, mentre i beni erano oggetto di speranza?
madre, ha aggiunto: e perfino la propria vita. Perché, Perché dunque non se ne è andata via? Grande era la
vuol dire, mi parli dei padri, dei fratelli, delle sorelle, potenza di chi parlava e l’amore di coloro che ascol-
della moglie? Nessuno ha niente che gli appartenga tavano. Perciò, pur ascoltando cose molto più dure e
più della vita; tuttavia però, se non detesti perfino qu- moleste di quanto non avessero ascoltato quei grandi
esta, subirai tutto il contrario di chi ama. Non ha or- uomini Mosè e Geremia, persistettero nell’obbedienza,
dinato semplicemente di odiarla, ma fino al punto di senza obiettare nulla. (Frammenti dalle Omelie 34-a
consegnarla a guerre, battaglie, uccisioni, spargimento e 35-a, dalle Omelie sul Vangelo secondo Matteo-2 di
di sangue. Chi non porta la sua croce e viene diètro di San Giovanni Crisostomo, Introd. Trad. e note a cura
me, non può essere mio discepolo (Lc 14, 27). Non ha di Sergio Zincone, Edizioni Città Nuova, Roma, 2003, p.
detto soltanto che dovevano essere pronti alla morte, 142-144; 152-154)
ma anche ad una morte violenta, e non solo violenta,

.
PENSIERO DEL GIORNO

„Non appena ti levi dopo il sonno, subito, in primo luogo, la tua bocca renda gloria a Dio e intoni cantici e salmi
poichè la prima preoccupazione alla quale lo spirito si apprende fin dall’aurora, esso continua a macinarla come
una mola per tutto il giorno, sia grano, sia zizzania. Perciò sii sempre il primo a gettar grano, prima che il tuo
nemico getti zizzania”.
Detti dei Padri del Deserto

San Giovanni Crisostomo (347-407)

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