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CAPACITÀ GIURIDICA

attitudine di una persona fisica o giuridica ad essere titolare di rapporti giuridici, intese come situazioni
giuridiche passive o attive.

A) Si ACQUISTA al momento della nascita, ossia della separazione del feto dal corpo. Tuttavia, anche il
nascituro può essere titolare di diritti (comunque subordinati all’evento della nascita):
- Nascituro concepito può succedere a causa di morte e ricevere donazione
- Nascituro non concepito può succedere a causa di morte solo per vocazione testamentaria e ricevere
in donazione solo se figli di una determinata persona viva.
La L. 40/2004 riconosce diritti a tutti i soggetti, incluso il concepito, ad esempio prevedendone la tutela con
il “divieto di sperimentazione” o il “divieto di crioconservazione e soppressione degli embrioni”.

B) LIMITI: la capacità viene riconosciuta a tutti, in via eccezionale, sono previsti limiti eccezionali, legati a:
- età, es. 18 anni per contrarre matrimonio
- sesso, le donne non possono svolgere lavori che ne compromettano lo svolgimento della loro essenziale
funzione familiare, es. lavori in miniera.
- salute, l’interdetto per infermità mentali non può contrarre matrimonio
- condanne penali, alcune condanne penali prevedono come pena accessoria la perdita o la sospensione
della responsabilità genitoriale
- onore, il fallito non può accedere agli uffici tutelari gli possono essere ridotti gli alimenti per la sua
riprovevole condotta.

C) PERDITA: la capacità giuridica si perde esclusivamente al momento della morte. È importante infatti
definire tale momento al fine di definire il momento da cui tale evento produrrà i suoi effetti.
L’accertamento della morte presuppone la verifica dell’interruzione di qualsiasi attività elettrica celebrale.
Solo dopo la dichiarazione di morte presunta si avrà perdita della capacità giuridica alla quale la legge
ricollega gli stessi effetti della legge naturale. La morte presunta va distinta dalla morte civile, istituto posto
per la tutela dei rapporti giuridici e della libera disponibilità del patrimonio del soggetto assente da 10 anni,
fermo restando la possibilità di un accertamento contrario.

D) CONDIZIONE GIURIDICA DELLO STRANIERO lo straniero può godere dei diritti civili attribuiti al cittadino
italiano a condizione di reciprocità, ossia nei limiti che l’ordinamento dello Stato dello Straniero impone al
cittadino italiano. La regola della reciprocità può essere derogata da norme costituzionali, di diritto
internazionale, norme comunitarie e leggi speciali.
La previsione normativa non è in contrasto con l’art. 3 della costituzione (Principio di Uguaglianza) in
quanto la norma riguarda solo i “cittadini”.
Inoltre la portata del principio riguarda solo i diritti patrimoniali escludendo i diritti fondamentali della
persona, che la persona riconosce a tutti, cittadini e stranieri.
Il D.L. n. 130 del 2020 ha reintrodotto la protezione umanitaria statuendo il divieto di espulsione o
respingimento verso uno Stato in cui lo straniero può essere oggetto di persecuzione, tortura o trattamenti
inumani o degradanti, per motivi discriminatori (comma 1.1).
Comma 1.2. nel caso di rigetto della richiesta di protezione internazionale in presenza dei presupposti di cui
al comma 1.1., la Commissione territoriale trasmette gli atti al Questore per il rilascio di un permesso di
soggiorno per la protezione speciale, che il Questore ha l’obbligo di concedere.

COMMORIENZA
Si ha quanto muoiono più persone nello stesso evento e non si è in grado di stabilire la priorità della morte
di uno o dell’altro.
In tal caso il codice civile sancisce che si presumono tutti morti nello stesso istante, fermo restando che è
consentita la dimostrazione della sopravvivenza di un commoriente rispetto all’altro.

INCERTEZZA SULL’ESISTENZA DELLA PERSONA


A) SCOMPARSA – è un fatto giuridico che si verifica in caso di allontanamento di una persona dal suo ultimo
domicilio o residenza e di cui non si hanno più notizie. Le conseguenze giuridiche sono:
- lo scomparso non potrà ricevere eredità e non potrà più acquisire diritti.
- Tribunale di ultimo domicilio/residenza può essere nominato curatore per la gestione del suo patrimonio,
su istanza di un interessato o del PM.

B) ASSENZA – è una situazione giuridica che viene dichiarata con sentenza dal tribunale di ultimo
domicilio/residenza dell’assente nel caso la sua assenza si protragga almeno da 2 anni. I legittimati a
farne richiesta sono i suoi legittimi successori e coloro che dalla morte creda di vantare dei diritti sui beni
dello scomparso. L’A. opera solo nel campo dei diritti patrimoniali, diversamente dalla morte presunta,
quindi il coniuge dell’assente non può contrarre matrimonio e se riesce comunque e farlo il matrimonio
non sarà annullato finché perdurerà l’assenza.

C) DICHIARAZIONE DI MORTE PRESUNTA – nell’ottica della certezza delle situazioni giuridiche, la morte
presunta viene dichiarata con sentenza quando la scomparsa di un soggetto si protrae per almeno 10
anni, su istanza del PM o di un interessato.
Prescinde dalla dichiarazione di assenza.
Effetti che ne conseguono sono quelli della morte accertata e riguardano sia il campo patrimoniale che
personale:
- gli aventi diritto possono disporre liberamente dei suoi beni
- Viene aperta la successione ereditaria
- Il coniuge può contrarre matrimonio
- Si estinguono i diritti personali
E in caso di ritorno: il matrimonio è nullo e i beni sono restituiti al presunto morto.

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