Sei sulla pagina 1di 8

Restaurazione

Gianluca Riboni
Maggio 2022

1 Il nuovo ordine europeo: il congresso di Vienna


• Le armate di Napoleone sono sconfitte
→ congresso di Vienna (1814-1815) = inizio dell’età della Restaurazione
→ obiettivo:
– tutelarsi dal rischio di nuove rivoluzioni
– ripristinare l’ordine precedente l’Impero napoleonico:
∗ riportando al potere gli antichi sovrani spodestati (= principio di legittimità)
∗ stipulando accordi e alleanze per la salvaguardia dei regimi assoluti
→ Santa Alleanze, Quadruplice Alleanza
• Vengono definite le aree di controllo delle 4 grandi potenze:
– Austria
– Gran Bretagna
– Russia
– Prussia
→ tutti gli Stati maggiori devono disporre di una forza equilibrata, per evitare peri-
colose supremazia (= principio di equilibrio)

– Francia: viene riportata agli antichi confini
– Prussia: espansione verso le aree tedesca e baltica
– Austria: espansione verso l’Italia e l’Adriatico
→ crea il Lombardo-Veneto e controlla indirettamente i ducati del centro
– Russia: ottiene il controllo della Polonia
– Gran Bretagna: ampia discrezionalità per estendere il proprio dominio sui mari
e sulle colonie extraeuropee
– Italia:
∗ ampliamento dello Stato sabaudo (annessione della Repubblica di Genova)
∗ Borbone tornano al potere nel Regno di Napoli e di Sicilia
→ Regno delle Sue Sicilie (Ferfinando primo tenta una moderata riforma
amministrativa per ottenere l’appoggio della borghesia)

1
– Per mantenere l’equilibrio nascono:
∗ Santa Alleanza:
· Austria
· Prussia
· Russia
∗ Quadruplice Alleanza:
· Austria
· Prussia
· Russia
· Gran Bretagna

2 Limiti della Restaurazione


• Restaurazione concepita a Vienna = strumento inadatto a:
– soffocare le aspirazioni alla libertà
– rivendicazione di sistemi politici costituzionali
• Era impossibile una restaurazione sociale e politica dell’Ancien Régime (soprattutto
per l’opposizione della borghesia in ascesa)

– Francia: Luigi XVIII di Borbone concede una Costituzione
– Gran Bretagna: più conservatrice, ma comunque rimane l’assetto costituzionale
liberale
→ regimi non assolutistici, che portano a un fattore di squilibrio nell’assetto politico
del continente

3 L’opposizione alla Restaurazione


• L’ideologia dietro alla Rivoluzione si stava insediando nella popolazione
→ filoni di pensiero avversi alla Restaurazione:
– liberalismo
– ideologia democratica
→ entrambe queste idee sono fautrici di:
– libertà individuali
– estensione del diritto di voto
– separazione dei poteri dello Stato
• Gli oppositori alla Restaurazione di organizzano in società segrete, mirate alla realiz-
zazione di dimostrazioni e insurrezioni
→ è però un fenomeno d’élite, privo di diffuso sostegno popolare
→ Carboneria = più note società segreta europea degli anni ’20 dell’Ottocento

2
4 I moti del 1820-1825
• Grazie all’azione delle società segrete di orientamento liberale s’innesca un ciclo rivoluzionario
in Europa
→ 1820-1821 coinvolge:
– Spagna
– Portogallo
– Regno delle Due Sicilie
– Piemonte
– Russia

→ la Santa Alleanza reprime militarmente ogni insurrezione


• Le rivoluzioni erano deboli poiché:
– sono espressione di una minoranza di cospiratori
– sottovalutazione del contesto internazionale (dominato dalle potenze della Restau-
razione)

• La Grecia vince la guerra indipendentista


→ sottrae il paese al dominio dell’Impero Ottomano
• Napoleone invade la Spagna, creando un vuoto di potere nel mondo coloniale
→ 1811-1825 in America Latina si combatte la guerra di indipendenza dalla Spagna
(e dal Portogallo, per il Brasile)
→ il movimento indipendentista (nato su impulso della borghesia creola) viene guidato
da condottieri militari di grande carisma:
– José de San Martin
– Simon Bolivar

5 I moti del 1830-1831


• 1830-1831 nuova ondata rivoluzionaria in Europa
→ rivendicazione dei principi liberali da parte degli strati sociali borghesi

• 1830 La Francia fu la prima


→ ”Rivoluzione di luglio” = nata da una temporanea convergenza tra le aspirazioni
della borghesia e l’insofferenza degli strati popolari
→ pone fine al regno del reazionario Carlo X di Borbone e pone sul trono Luigi Filippo
d’Orléans

• 1830 Belgio insorge contro il re dei Paesi Bassi


→ conquista indipendenza e formazione di una monarchia costituzionale
• 1831 Polonia, ducati dell’Italia centrale e Stato pontificio falliscono tragicamente nelle
insurrezioni

3
• Giuseppe Mazzini diventa leader di un movimento democratico e repubblicano in Italia
→ fonda la Giovine Italia

Mazzini è consapevole del carattere elitario dell’associazionismo clandestino e dei limiti
delle insurrezioni tentate fin’ora
→ propone allora:
– fondare la lotta sulle aspirazioni nazionali
– allargare l’orizzonte delle rivendicazioni
→ tenta di raccordare i progetti per l’unificazione nazionali italiana con le analoghe
aspirazioni altri popoli europei

1844 i fratelli Bandiera vengono fucilati in seguito a una sconfitta in Calabria

6 Nuovi moti liberali in Italia


6.1 Le rivolte a Modena e nell’Italia centro-settentrionale
• In Italia ci sono rinnovate ispirazioni liberali (ispirate alla rivoluzione francese)
→ ci sono complotti e preparativi insurrezionali
• Congiura Estense: con l’avvocato modenese Enrico Misley vuole porre il duca di Mod-
ena Francesco IV d’Asburgo-Este a capo di un movimento liberale e costituzionale
→ il duca finge l’appoggio al progetto insurrezionale per perseguire un proprio piano
espansionistico
→ vuole estendere i domini del ducato in Emilia e ottenere il trono del Regno di
Sardegna
• Francesco IV all’inizio sostiene la cospirazione
→ si tira poi indietro poiché:

– teme che i liberali possano diventare tanto forti da sfuggire al suo controllo (>>
Rivoluzione di luglio)
– teme che la reazione dell’Austria possa travolgerlo
• Francesco IV dà mano libera a Misley
→ Misley affida l’organizzazione dell’insurrezione a Ciro Minotti (= giovane commer-
ciante affiliato alla Carboneria)
→ Minotti dà vita a comitati insurrezionali in:
– Bologna
– Romagna
– Firenze
– Mantova
→ mantiene i contatti con Francesco IV, che:
– non si oppone formalmente all’iniziativa

4
– cerca di tenerla sotto controllo
– sta attento a non esporsi
• 1831 si scopre il doppio gioco di Francesco IV
→ Ciro Menotti viene tradito e arrestato dai soldati del duca assieme ai suoi compagni
(sarà condannato a morte a maggio)
• Nonostante l’arresto dei leader, l’insurrezione scoppia comunque a:
– Bologna = rovesciamento dell’amministrazione pontificia
– Ducati di Modena e di Parma = sovrani costretti alla fuga
→ vengono istituiti dei governi provvisori, che puntano sull’intervento a loro favore da
parte della Francia di Luigi Filippo

appena si capisce che la Francia non agirà (Luigi Filippo è ora più moderato) si ordina
l’intervento repressivo dell’esercito austriaco
• Viene restaurato il Ducato di Parma
• Francesco IV rientra a Modena con l’aiuto degli austriaci

6.2 Giuseppe Mazzini e la critica delle società segrete


• Fallimento dei moti italiani = debolezza della natura stessa delle società segrete:
– sanno attrarre esponenti liberali delle gerarchie militari
– non riescono a creare una cospicua partecipazione popolare nell’organizzazione e
realizzazione dei progetti insurrezionali
→ sono un fenomeno d’élite destinato al fallimento
• C’erano anche molte rivalità interne, sia sul piano ideologico sia su quello operativo
• Dopo l’insurrezione di Menotti si capisce che fu proprio la segretezza ad aver:
– impedito di raggiungere e persuadere le masse
– ostacolare il dibattito e la circolazione delle idee
– reso difficoltoso il coordinamento operativo
• Si capisce anche che era sbagliato riporre speranza nei sovrani più illuminati (Francesco
IV e Luigi Filippo)
→ i principi erano invariabilmente condizionati dagli assetti di potere interni e inter-
nazionali e dall’ambizione e interesse personali (seppur illuminati)
• Portatore di tutte queste considerazioni è Mazzini
→ nel 1831 ha solo 26 anni, ma sta già maturando un profondo rinnovamento dell’idea
di rivoluzione in Italia

si deve fondare su una nuova iniziativa nazionale in grado di superare le divisioni
interne alle società segrete e di coordinare con maggiore efficacia i piani insurrezionali

5
• All’inizio Mazzi aderisce alla Carboneria, ma presto ne rimane deluso (è debole poiché
non organizzato)
→ Mazzini auspica nuove forme organizzative

dal Romanticismo prende ispirazioni per sviluppare gli ideali di:
– libertà politica
– indipendenza nazionale
→ questi ideali devono essere coltivati dal basso, senza riporre alcuna speranza nell’azione
dei sovrani
→ il punto di partenza deve essere il popolo (e non una minoranza di cospiratori), cosı̀
da raggiungere una visione di dimensione nazionale

6.3 Giuseppe Mazzini (1805-1872)


• 1805 Giuseppe Mazzini nasce a Genova
→ a 33 anni si affilia alla carboneria
• 1830 viene arrestato e si rifugia in esilio a Marsiglia, dove fonda la Giovine Italia:
– Educazione: il popolo va educato agli ideali nazionali con un’azione pedagogica
(= ”apostolato”)
– Insurrezione: teorizza la guerra di popolo = ”santificata da un intento nazionale,
nella quale si dica al popolo: la causa per cui combatti è la tua; tuo sarà il premio
della vittoria; tuoi devono essere gli sforzi per ottenerla”
• 1831 invita provocatoriamente con una lettere il nuovo re di Sardegna (Carlo Alberto)
a porsi alla guida del movimento di liberazione dell’Italia
→ riceve un ordine di arresto nel caso in cui decida di rientrare nel Regno sardo
• Primi anni ’30 la Giovine Italia va incontro a diversi fallimenti
→ nell’insurrezione in Savoia e a Genova partecipò anche Giuseppe Garibaldi
→ seguono arresti e condanne
→ molti esuli politici italiani si rifugiano in Sud America e Inghilterra
• Mazzini va in Svizzera (da cui viene espulso), e poi a Londra (dove entra in contatto
con la nuova realtà dell’emigrazioni italiana, dove i poveri lasciano la campagna per
lavorare a Londra)
• Prende le distanze dalle ideologie comuniste e socialiste che si stanno affermando
→ elabora una sua proposta riformatrice, imperniata sulla riduzione dell’orario di
lavoro e sull’istruzione gratuita

6.4 La Giovine Italia


• Giovine Italia = organizzazione emblema dell’aspirazione alla realizzazione di una
nuova entità nazionale
→ mira apertamente a riunire il maggior numero possibile di aderenti e ha obiettivi

6
pubblici (v.s. società segrete)
→ grande importanza assume la propaganda

non ci sono segreti
→ tutti i membri devono essere istruiti sugli scopi e sugli ideali comuni
• Idee da diffondere:
– religione = connotato identitario più profondo di un popolo (”Dio e popolo”)
– ”Pensiero e azione” = le idee e le convinzioni devono tradursi in una realtà vissuta
e operante

→ al centro c’è il concetto di popolo (esteso al complesso di quanti vivono e operano


in un paese)
→ non è un’astrazione, ma una nazione che per realizzarsi deve impegnarsi a essere
unita e libera (dal dominio di uno straniero, ma anche di un proprio sovrano)

• La Giovine Italia vuole una nazione:


– unita
– libera
– indipendente
– repubblicana

6.5 Sviluppi e limiti del mazzinianesimo


• Mazzini è costretto all’esilio prima in Francia e Svizzera, poi a Londra
→ qui intensifica i contatti con gli esuli politici italiani ed europei
→ chiarisce:
– carattere democratico e repubblicano del proprio programma
– esigenza di raccordarlo alle analoghe aspirazioni nazionali presenti in altri paesi
europei
→ fonderà la Giovine Europa

• In Italia il popolo a cui vuole rivolgersi è per lo più formato da contadini


→ essi davano la priorità alla questione sociale e alla loro condizione di povertà e di
dipendenza economica dai grandi proprietari terrieri (e tenevano in poco conto i grandi
ideali illuministi)

questo scollamento tra ideali nazionali e realtà sociale fu all’origine del fallimento dei
primi tentativi insurrezionali della Giovine Italia (1833-1834)
→ Mazzini inizia una ”tempesta di dubbio” sulla propria visione
• Nell’esilio a Londra (dal 1837) si adopera per attribuire maggior rilievo alla questione
sociale
→ fonda l’Unione degli operai italiani (= sezione della Giovine Italia

7
• 1844 i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera vengono brutalmente sconfitti durante una
spedizione insurrezionale in Calabria
→ erano ufficiali della marina asburgica iscritti alla Giovine Italia, e avevano organiz-
zato una spedizione contro i Borbone
→ furono traditi da uno dei pochi compagni sbarcati con loro

vengono subito arrestati dalle truppe borboniche del Regno delle Due Sicilie, proces-
sati e fucilati
→ per l’opinione pubblica la responsabilità era soprattutto di Mazzini (nonostante
avessero agito di loro iniziativa)
→ questa e altre azioni minarono la credibilità di Mazzini (accusato di mandare allo
sbaraglio giovani idealisti senza valutare le effettive possibilità di successo delle insur-
rezioni)

Potrebbero piacerti anche