gli fomirà una coscienza ed intuizione corrette, cosi come Ia stessa
conoscenza in sé. Posso addirittura affermare che il vizio ed il cattivo sentimento vanno sempre insieme. Esistono due modi ben distinti di usare 1’ intelletto: 1.) dali’ alto in basso (dalle idee alia realtà), dando adito a immaginazione e fantasia, cercando di soddisfare la curiosità; questo atteggia- mento è realizzato dagli individui senza etica, che nutrono un grande interesse per la televisione, giomali, riviste e radio; 2. ) di sotto in su (dalla realtà verso le idee) tipica delle persone equi- librate (etiche), che desiderano davvero arrivare alia conoscenza. La prima condotta è di imposizione delia própria teomania e nar cisismo, mentre la seconda è di umiltà, all’ accettare la realtà (buona, corretta e graziosa). Posso affermare che 1’ eliminazione delia base etica nella fi losofia è stata realizzata dalla matematica introdotta principal mente da Pitagora, quando ha sostituto la realtà con illusioni — ed il numero costituisce il maggior inganno deli’ umanità. Qual- siasi scienza che si occupa di numeri è destinata al fallimento, come attualmente 1’ economia, che non riesce neppure a capire i conti che realizza! La verità è che 1’ essere umano resiste ad accettare quel che è piu importante per lui: i suoi problemi etici — il che gli im- pedisce alio stesso tempo di raggiungere la visione di tutta la ma- gnificenza che esiste nell’ universo creato e non creato. Quando c’ è un’ informazione falsa sulla conoscenza, possiamo essere si- curi che si basa su di una condotta anteriore antietica; anche quando si fa una previsione sbagliata, o si accetta un’ idea falsa, è perché 1’ indivíduo ha permesso che predomini la sua disonestà. Non ci sono dubi che lo studio piu importante fra tutti riguarda la condotta umana, base e centro di tutto ciò che accade a questo mondo, a tal punto che Rousseau ha affermato, all’ inizio deli’ Emilicr. «tutto è bene quando esce dalle mani deli’ Autore delle cose, tutto degenera fra le mani deli’ uomo». Dal canto suo, Ber- nard Le Bovier de Fontenelle (1657-1757) nel suo libro Oeuvres, II, pag. 35, dice: «La Storia è il domínio delle passioni umane —- la física segue e rivela le linee deli’ intelligenza e sapienza in finita che tutto ha prodoto, mentre la Storia ha per oggetto gli effetti delle passioni e dei capricci deli’ uomo». Da quel che ve- diamo, la Storia deli’ Umanità è abbastanza «pródiga» in avve- nimenti antietici.