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Il matrimonio per l'ordinamento italiano è un negozio giuridico

CONVENZIONI MATRIMONIALI
E’ diretto a stabilire un regime patrimoniale tra coniugi alternativo rispetto a quello della comunione
legale. Ha come fine quella di stabilire un insieme di regole, che stabiliscono i criteri di distribuzione
della ricchezza tra coniugi (acquisita durante il matrimonio). Sono atti personalissimi degli sposi, ai
quali non possono partecipare terzi. Le convenzioni matrimoniali sono disciplinate dalle leggi e quindi
sono considerati contratti tipici.

Nel caso di separazione dei beni ogni bene acquisito durante il matrimonio sarà soggetto alla titolarità
esclusiva del coniuge che l’ha acquisito; tuttavia qualora il coniuge non sia in grado di dimostrare la
proprietà esclusiva sarà di proprietà indivisa per pari quota.

Non possono essere compresi nella comunione convenzionale i beni di uso strettamente personale
(beni acquistati dopo il matrimonio per donazione o successione) e quelli che servono all’esercizio
della professione del coniuge i beni ottenuti in relazione della ridotta capacità lavorativa.

1-Cause tassative divorzio:attengono principalmente ad ipotesi in cui uno dei coniugi abbia
- attentato alla vita o alla salute dell'altro coniuge o della prole
- abbia compiuto specifici reati contrari alla morale della famiglia.

In difetto di disposizioni aggiuntive dei coniugi, la legge provvede a disciplinare le modalità di


distribuzione delle ricchezze tra i coniugi, in relazione alla ricchezza acquisita durante il matrimonio

6-SEPARAZIONE: La separazione assume due forme:


-separazione consensuale (quando vi è accordo tra I due coniugi, richiede solamente l’omologazione
del Tribunale)
-separazione giudiziale (che ai fini dell’efficacia giuridica richiede la sentenza di separazione)

5-Il FONDO PATRIMONIALE è costituito di fronte ad un notaio, è inerente alla condizione giuridica
di determinati beni sui quali ricade una condizione giuridica caratterizzata da un vincolo di
destinazione per far fronte ai bisogni della famiglia. La condizione del fondo patrimoniale attribuisce ai
beni una condizione di inalienabilità e di inespropriabilità (beni trascritti in appositi registri).
Il fondo patrimoniale può essere costituito da uno dei coniugi, da entrabi o da un terzo. Può avere come
oggetto beni mimmobili o mobili iscritti ai pubblici registri o titoli di credito.
i beni in esso inseriti non possono essere pignorati dai creditori.
Il fondo patrimoniale non tutela dai debiti anteriori alla costituzione del fondo stesso. Viene in rilievo la
data in cui è nata l’obbligazione e non quando si è verificata la morosità.
Bisogna però fare un’importante precisazione: Per i pignoramenti iscritti nei registri immobiliari entro
un anno dalla costituzione del fondo, la procedura può essere avviata automaticamente. Sicché, il fondo
patrimoniale decadrà subito.
Invece, per quanto riguarda i pignoramenti iscritti dopo un anno dalla costituzione del fondo è
necessario che il creditore avvii prima una causa contro il debitore: la cosiddetta azione revocatoria.
L’azione revocatoria può essere intrapresa solo a patto che:
•non siano passati più di cinque anni dall’annotazione del fondo patrimoniale a margine dell’atto di
matrimonio;
•il debitore non sia titolare di altri beni facilmente pignorabili. 
Ne consegue che il fondo patrimoniale non è mai aggredibile:
•dopo cinque anni dalla sua costituzione, fermo restando che, dopo il primo anno, l’aggredibilità
richiede un percorso più tortuoso, ossia l’avvio della revocatoria, che spesso costituisce
un disincentivo per il creditore;
•o quando il debitore è comunque titolare di altri beni che possono essere comunque pignorati dal
creditore e che possono soddisfare il diritto di quest’ultimo. 
3,4-REGIMI PATRIMONIALI
Inanzitutto abbiamo due divisioni:
-regime patrimoniale primario: regole di valenza di natura ptrimoniale che fanno riferimento alla
posizione del soggetto all’interno della famiglia (in relazione allo status familiare); sono inderogabili e
indisponibili, operano indipendentemente dalla volontà dei soggetti.
-regime patrimoniale secondario a differenza di quello primario può essere modificata o derogata
dagli accordi delle parti. La finalità è quella di stabilire I criteri di distribuzione della ricchezza tra I due
coniugi della ricchezza acquisita durante il matrimonio.
A tal fine si fa riferimento a due criteri:
- separazione dei beni (I beni che vengono acquisiti durante il matrimonio, la titolarità è del
soggetto che li ha acquisiti, la proprietà esclusiva si avrà qualora il coniuge sia in grado di qualora sia
in grado di provare la proprietà esclusiva sul bene; altrimenti saranno considerati come parte dei beni in
comune.
-comunione legale/convenzionale (la convenzione legale, opera in difetto di disposizioni specifiche
stabilite dalle parti)
La comunione legale può essere modificata dai coniugi attraverso la così detta convenzione
matrimoniale. Guarda pagina precedente

SCIOGLIMENTO DEL MATRIMONIO


Con la separazione si ha un effetto di attenuazione dello status matrimoniale (a seguito della volontà
di uno o due coniugi) a seguito della pronuncia giudiziale.
L’annullamento del matrimonio si verifica in una situazione nella quale sono presenti dei vizi
correlati al negozio matrimoniale (in particolare vizi della volontà, a differenza del divorzio dove il
negozio è stato concluso senza vizi ma tuttavia gravato da una impossibilità di prosecuzione del
rapporto coniugale)
L’annullamento opera EX TUNC
il divorzio opera EX NUNC
Dopo 3 anni sarà possibile procedere con la pronuncia del divorzio
Il divorzio è caratterizzato da uno scioglimento del vincolo, viene pronunciato con una sentenza.
Con la pronuncia del divorzio si stabilisce l’assegno di divorzio, che comprende il contributo per
l’allevamento dei figli a favore del coniuge al quale vengono affidati, e a favore del coniuge, qualora
riversi In condizioni di necessità, in misura alla situazione economico/patrimoniale che persiste al
momento del divorzio.

Lo status di coniuge invece persiste fino a quando il coniuge divorziato non passi a nuove nozze.
Quest’ultime fanno venire meno al diritto agli assegni (ma non al contributo per il mantenimento dei
figli)
Anche la separazione consensuale (come quella giudiziale) acquista rilevanza solamente con
l’omologazione del giudice.
E’ previsto un termine di 12 mesi nel caso della separazione personale
6 mesi nel caso di separazione consensuale
di separazione ininterrotta ai fini della domanda di divorzio.

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