Il nostro Rinascimento si apre e si chiude nel segno del poema cavalleresco con i capolavori
di Ariosto e del Tasso.
Questi racconti si fanno popolari, e spesso la popolazione si riunisce nelle piazze per
ascoltarli dai giullari. Questi scritti, per venire incontro a un pubblico meno colto, assume
caratteristiche parodiche e buffonesche.
Il Morgante
Poema cavalleresco di 28 canti in ottave, la prima parte è ispirata alla chanson de roland
con spunti parodici. Voleva dare ai racconti solennità epico-religiosa, rielaborando allo
stesso tempo la tradizione francese.
Si diffonde oralmente prima di essere stampato, la narrazione non è organica o unitaria,
dato che gli episodi narrati sono quasi casuali.
L’opera è ispirata da poesie popolari e dialettali del comico-realista. I paladini per esempio
vengono degradati e stereotipati a livelli buffoneschi (in maniera crassa), abbassando
quindi il registro linguistico dell’epica.
trama: la guerra tra cristiani e saraceni e le imprese dei paladini per conquistare la bella
angelica, figlia del re del catai. le cose sono complicate dalle fontane dell’odio e dell’amore.
l’amore rappresenta invece la gioia della vita. angelica incarna l’amore, è una donna nera,
complessa, con scopi e obiettivi. Angelica e i personaggi vengono però seguiti dall’autore
con distacco. Orlando cade in pazzia a causa dell’amore.
La narrazione è lineare, continua, e gli eventi si intrecciano. La lingua è dal fondo letterario
toscano con latinismi: immediata e popolare.
Il proemio riprende i saltimbanchi e presenta l’opera come narrata a un pubblico nobile di
corte.
L’orlando innamorato sarà la base dalla quale partirà Ariosto con l’orlando furioso,
poema più travagliato e complesso.
L’Orlando Furioso
composto nel 1515 era un poema per la corte ferrarese. L’ultima edizione presenta una
revisione linguistica, secondo i canoni di Bembo. Indirizzata a un pubblico colto, il suo scopo
era allietare. Si intrecciano le vicende degli eroi in un complesso intreccio.
Prime due edizioni volgare ferrarese, poi volgare fiorentino illustre di Bembo
L’inchiesta: la quest
Tutti i personaggi sono mossi dal desiderio (profano) di ottenere qualcosa di profano.
Nessuno di loro riuscirà nell’impresa, perché compiono errori. Movimento circolare
senza meta
materiali: si allontanano dall’oggetto di desiderio
spirituali: perdono e dimenticano della loro missione e dei loro valori.
intellettuali: follia di orlando
Lo spazio è definito orizzontalmente, a parte il viaggio di astolfo sulla luna, riflettendo così le
idee tipiche rinascimentali: il movimento è dettato dalla volontà umana e dall’azione del
caso. Dante spazio lineare e verticale, Boccaccio esalta le capacità umane
Narra le vicende come svaghi per le corti signorili e per capire la sua concezione del mondo.
L’opera ebbe un successo enorme, producendo una serie di imitazioni scadenti, cosa che
non accadde alla Gerusalemme Liberata di Tasso, in quanto trattava argomenti legati al
sentimento religioso. Anche se l’Orlando fu criticato perché faceva saltare molte regole
epiche della narrazione (fabula, storia principale e poi secondaria), il poema resta il punto
più alto di riferimento, tanto che il Trissino nella sua “Italia liberata dai Goti” ripropone i
prototipi regolari del poema cavalleresco inventando l'endecasillabo sciolto, che sarà il metro
normalmente utilizzato nella nostra letteratura.
Ariosto non crede nell’attualizzazione del mondo cavalleresco: solo piacere. risalta la
concezione del mondo di ariosto. primo romanzo “contemporaneo”. vuole dipingere la realtà
e osservare la fortuna
Torquato Tasso e la Gerusalemme Liberata (1581-1584)
Nato nel 1544, fu importante per la letteratura italiana, mai ai livelli di Petrarca o Boccaccio.
Vive in un clima di repressione portato dal tribunale dell’inquisizione e la controriforma.
Segue il padre in esilio e in seguito si fa ospitare dalla corte estense. Dopo aver finito la
gerusalemme liberata, inizia a farla circolare per chiedere se era peccaminosa. Durante la
sua prigionia le copie della gerusalemme liberata vengono pubblicate (titolo dato dagli
amici). ottiene il successo del pubblico ma non della critica. Dopo il carcere “pulisce” l’opera
dal peccato, rendendola peggiore poeticamente.
Vorrebbe vivere l’aria di novità del Rinascimento ma vive la controriforma in un
bifrontale tormento. (reale/ideale) Vorrebbe scrivere per diletto ma scrive per
insegnamento, unendo realismo storico alla religione.
Inserendosi nell’entusiasmo per la vittoria di Lepanto, vuole insegnare ai guerrieri cristiani a
comportarsi come crociati.
Tasso inventerà la lingua barocca, piena di metafore, figure retoriche, concettismo
(metafora portata alle sue estreme conseguenze), lingua alta e monolinguismo
La Gerusalemme Liberata
Struttura ispirata a una tragedia classica, solenne con importanza all’aspetto religioso. trama
narra delle imprese di Goffredo di Buglione (prima crociata contro i musulmani),
“canto l’arie pietose” : estrema ratio cristiana: usare la violenza per liberare le terre. storie
guerresche intrecciate all’amore, con apparizioni cristiane. L’insegnamento vince sul diletto.
I personaggi sono tormentati come Tasso. I demoni appaiono solo ai musulmani, gli angeli ai
cristiani. Goffredo non è tormentato perché non si fa imbrogliare dall’amore.
Il problema vero che “Il Principe” propone è quello dell’autonomia del fare politica rispetto
a ogni codice di comportamento, che non sia all’interno della politica stessa, con quella
divaricazione tra morale politica che ha fatto dell’opera un elemento di novità assoluta per i
secoli a venire nella cultura occidentale, anche nel senso, ancora oggi, dello scandalo e
della riprovazione.
Il dramma dell’opera è appunto questo: l’eterna lotta tra Virtù e Fortuna (operare per il
bene comune), nel senso alto del termine, che deve fare i conti col Caso, mantenendo
sempre alto il livello di attenzione per poter cogliere il momento migliore per agire,
ovvero l’Occasione.
Da quanto espresso, si ricava che il Principe deve mettere in atto tutti i mezzi a sua
disposizione per il bene comune del suo popolo: il fine giustifica i mezzi.