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In ambito internazionale i processi di rivitalizzazione delle medicine non occidentali hanno subito

un’accelerazione verso la fine degli anni ’70: nella Dichiarazione di Alma Alta (1978) si invitavano i governi a
fare ricorso ai medici tradizionali che avrebbero potuto collaborare con le equipe mediche per meglio
rispondere ai bisogni delle comunità nell’ambito della salute. Inizialmente ci fu resistenza da parte dell’OPS,
che considerava, in sintonia con la prospettiva indigenista statale, il terapeuta tradizionale come un
ostacolo all’azione istituzionale che doveva portare allo sviluppo nella comunità. Inoltre, negando
l’impostazione olistica che caratterizza le pratiche native tradizionali, l’interesse per la medicina tradizionale
era rimasto identificato con lo studio scientifico delle proprietà farmacologiche piante medicinali sino agli
anni 80, quando venne stilato un programma di sviluppo (COPLAMAR)

By AL

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