Baccalà fritto
Il mussillo, sia esso di baccalà o di stocco (ma nel caso dello stocco cambia nome e si
dice cureniello) è la parte migliore del pesce (merluzzo), ricavata dalla sua groppa , ed
à il nome di mussillo risultando essere polposa e morbida tal quali le labbra di una
giovane donna; il mussillo ‘e baccalà che si presta ad essere fritto si distingue da quello
di stocco (cureniello) per essere quello di baccalà piú compatto e bianco oltre che piú
polputo mentre ‘o cureniello ‘e stocco è di color ambra, è meno polputo, si apre a fogli
e si presta ad esser lessato e condito in bianco all’agro con olio, limone, aglio, sale
doppio e prezzemolo.
Gustosissimo piatto che esalta la povera cosa che è il merluzzo da dove si ricava il
baccalà di cui i napoletani ed i genovesi sono i ghiottissimi maggior consumatori; i
vicentini consumano invece lo stocco (merluzzo eviscerato seccato ed affumicato)
sebbene chiamino una loro tipica ricetta baccalà alla vicentina, laddove sarebbe piú
corretto che dicessero stocco alla vicentina!
Il baccalà è un grosso merluzzo eviscerato, salato e seccato conservato in barile;
l’etimo è dallo sp. bacalao, o dal portoghese bacalhao ed ambedue dal fiammingo
kabeljauw.
Preparazione
Dissalare il mussillo sotto il getto di acqua fredda corrente, spugnarlo senza farlo disfare
tagliarlo in pezzi regolari di cm. 5 per 3
spellarli e privarli di ogni spina; infarinarli accuratamente su ogni lato
portare a temperatura tutto l'olio e friggervi i pezzi di bacclà fino a che risultino
uniformemente dorati e non bruciati
porre i pezzi su carta paglia a far perdere l'eccesso di unto
se si ecceduto nella dissalazione aggiustare di sale, spolverizzare di pepe e servire
guarnendo con qualche spicchio di limone e con un contorno di broccoli all'agro.
Questa portata può essere adeguatamente sostituita con le zeppole di baccalà.