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12. Indicare gli stadi dello sviluppo cognitivo proposti da Piaget e le relative età./ 13.

Indicare le capacità
che consentono il passaggio fra gli stadi teorizzati da Piaget.

1. Stadio senso motorio: da zero a due anni. In questo stadio i bambini acquisiscono conoscenza del
mondo attraverso le azioni fisiche che compiono su di esso. Essi coordinano le esperienze sensoriali
con queste azioni fisiche. L'infante progredisce da un'azione riflessiva e istintuale tipica della nascita
all' affiorare del pensiero simbolico verso la fine dello stadio. Ci sono vari sottostati:
 riflessi innati: corrisponde al primo mese dopo la nascita; in questa fase sensazioni azioni sono
primariamente coordinate attraverso comportamenti riflessi. Riflesso: azione automatica, ma
organizzata in risposta a uno stimolo specifico. Dopo aver interagito con l'ambiente solo per mezzo
di riflessi dà inizio ad azioni e struttura attivamente le sue esperienze evolvendo le modalità
automatiche che sono i riflessi e assimilando nuovi oggetti
 primi abitudini e reazioni circolari primarie: comprende il periodo da uno a quattro mesi e l'infante
coordina le informazioni provenienti dagli organi di senso e due tipi di schemi: quello delle abitudini
e quello delle reazioni circolare primarie. Abitudine: schema basato su un riflesso che diventa
completamente indipendente dal suo stimolo elicitante. Il concetto di reazione circolare indica un
meccanismo di fissazione dell'esperienza attraverso la ripetizione che sfocia in un nuovo
comportamento o schema d'azione
 reazioni circolare secondarie: terzo sotto stadio senso motorio che si sviluppa tra i 4 e gli 8 mesi
d'età; l'infante è più orientato verso degli oggetti e le azioni che vengono ripetute sono orientate
verso l'ambiente.
 coordinazione delle reazioni circolare secondarie: 8 12 mesi. Le azioni sono più dirette verso
l'esterno, per poter passare a questa fase l'infante deve coordinare vista e tatto, mani occhi, e
cambiamenti più significativi di questo stadio coinvolgono la coordinazione degli schemi e
l'intenzionalità. Conquista di questo periodo presenza dell'intenzionalità
 Reazioni circolari terziarie novità e curiosità: tra i 12 e 18 mesi i bambini sono affascinati da molte
caratteristiche degli oggetti e dalle molte cose che possono fare con essi; le reazioni circolare
terziarie sono schemi in cui il bambino intenzionalmente esplora nuove possibilità con gli oggetti
facendo cose sempre nuove con essi ed esplorandone i risultati
 ultimo stadio, 18 24 mesi; interiorizzazione degli schemi: ha inizio la capacità di usare simboli
rudimentali. Piaget definisce il simbolo come un'immagine sensoriale interiorizzata o una parola
che rappresenta un evento. il bambino acquisisce la capacità rappresentativa, cioè impara a
rappresentarsi mentalmente oggetti che percettivamente non sono davanti a lui: costruisce
immagini mentali, percepisce un effetto e capisce che cosa lo ha provocato (nascondiamo una
pallina e lui la cerca pensando alla pallina, ne costruisce un'immagine mentale da ritrovare nella
realtà). Indicatori della capacità rappresentativa:
• imitazione differita (il bambino imita qualcosa che ha visto tempo prima, quindi sa evocare
mentalmente una situazione accaduta tempo prima),
• uso del linguaggio (perchè abbina parole a oggetti), •
gioco simbolico (usa oggetti come se fossero altre cose).
Acquisisce la permanenza dell'oggetto, anche se è un processo che inizia già con la prima fase: se
gli viene nascosta una pallina davanti agli occhi, lui inizia a cercarla.

2. preoperatorio: da 2 a 7 anni. Il bambino comincia a utilizzare le rappresentazioni mentali per


comprendere il mondo. Piaget chiama questo periodo preoperatorio, ed è uno stadio
fondamentale e non una mera fase di attesa prima del pensiero operatorio concreto. Il nome
preoperatorio enfatizza il fatto che, il bambino in questo momento non compie effettivamente
delle operazioni: ossia azioni interiorizzate che permettono al bambino di compiere mentalmente
ciò che prima poteva fare solo fisicamente, azioni mentali reversibili. Il bambino in questo stadio
inizia a rappresentarsi il mondo attraverso parole immagini e disegni e giochi. Compare
l'egocentrismo, ossia il bambino non riesce a percepire un punto di vista diverso rispetto al suo.
ll pensiero è preoperatorio e prelogico perché dominato dalla realtà immediata e incapace di
considerare più di un aspetto alla volta. Mancanza di reversibilità, ossia la capacità di invertire
mentalmente un'azione precedente. Si divide in due sotto stadi:
 sotto stadio della funzione simbolica: va dai due ai quattro anni, il bambino riesce a
rappresentarsi mentalmente un oggetto non presente, ma continua a prevalere
l'egocentrismo intellettuale.
 sotto stadio del pensiero intuitivo: dai quattro ai 7 anni i bambini cominciano a utilizzare
ragionamenti rudimentali e vogliono risposte a tutti i tipi di domande; Piaget definisce
questa fase intuitiva perché da una parte i bambini sembrano sicuri del loro sapere e della
loro conoscenza e dall'altra sembrano inconsapevoli di come sappiano ciò che sanno
 altri concetti: centrazione: concentrazione dell'attenzione su una sola caratteristica a
esclusione di tutte le altre; conservazione: la consapevolezza che una data quantità rimane
inalterata al di là di come il suo contenitore cambia; trasduzione: nel pensiero
preoperatorio il bambino ricava erronee conclusioni di carattere causale tra eventi contigui
nello spazio o nel tempo, ossia credono che i due eventi siano collegati da un legame causa
effetto solo perché si verificano contemporaneamente.
3. stadio operatorio concreto: terzo stadio della teoria di Piaget e va dai 7 agli 11 anni di età circa; il
ragionamento logico sostituisce quello intuitivo nei casi in cui ragionamento può essere applicato a
esempi specifici o concreti. I bambini in questo stadio possono compiere delle operazioni concrete
ossia azioni mentali reversibili che riguardano oggetti reali e concreti. Superano anche
l'egocentrismo intellettuale. Emergono alcune capacità come la classificazione la seriazione e la
transitività
4. stadio delle operazioni formali: quarto e ultimo stadio della teoria di Piaget e avviene tra gli 11 e 15
anni, qui gli individui passano oltre le esperienze concrete e pensano in modi più astratti e logici.
Utilizzo del ragionamento ipotetico deduttivo: la concezione del pensiero delle operazioni formali
secondo cui gli adolescenti sviluppano la capacità cognitiva di fare ipotesi su come risolvere un
problema e sistematicamente deducono o concludono quale sia il miglior percorso da seguire
Nuova forma di egocentrismo adolescenziale: gli adolescenti credono che gli altri siano interessati a
loro e al loro senso di unicità e invincibilità tanto quanto lo sono loro stessi
 pubblico immaginario: tendenza tipica dell'egocentrismo adolescenziale ad assumere
comportamenti per richiamare l'attenzione su di sé
 fiaba personale parte dell'egocentrismo adolescenziale che comprende la sensazione di
unicità e di invincibilità dell’adolescente

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