Repository ISTITUZIONALE
Appunti di topografia
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Appunti di topografia / C. Sena. - ELETTRONICO. - (2013).
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14 April 2022
2-Elementi di Cartografia
Superfici di riferimento
Soluzioni
Soluzioni analitiche
geometriche
Formule di
Proiezioni
corrispondenza
Carta di Gauss
4
Ric.1
CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA I.G.M.I
1875
• proiezione di Flamsteed equivalente
• Proiezione di Bonne
1940
• Carta conforme di Gauss
1946
• Rappresentazione U.T.M.
1980
• Carte tecniche regionali
5
Superficie totale PIANETA TERRA
510000000 km2
Superficie terre
emerse
149450000 km2
• Le aree incolte e improduttive
Superficie Europa
sono variabili e possono giungere
10396839 km2
in alcuni casi al 50% del totale.
Superficie Asia
44443738 km2
Superficie America
(sett.+cent.)
24227189 km2 • In Europa rimangono ancora
Superficie America (~ 2000÷2002 ) più di 500.000 km2
meridionale
con CARTOGRAFIA a scala
17833382 km2 minore di 1:250.000
Superficie Australia
8939562 km2
Superficie Antartide
13176727 km2
Superficie Italia
324000 km2
6
UTILIZZO CARTE
Strumenti di comunicazione
per fornire informazioni su
come certi fenomeni sono
distribuiti sul territorio.
“Banca dati”
sistema di recupero di
informazioni spaziali.
7
CLASSIFICAZIONE delle CARTE
Prospettiche
Metodi
Proiezioni
geometrici Cilindriche
Per
sviluppo
INQUADRAMENTO Coniche
Carte
conformi
Carte
afilattiche
8
Ric.2
CLASSIFICAZIONE delle CARTE
1
Geografiche <
500000
1 1
Corografiche ÷
500000 200000
SCALA
1 1
A piccola scala ÷
100000 50000
1
A media scala 25000
Topografiche
1 1
A grande scala ÷
10000 5000
1 1
A grandissima scala ÷
2000 500
9
Carte generali
CONTENUTO
Posizione assoluta
Metrico
Posizione relativa
CONTENUTO Natura
Qualità
Qualitativo
Utilizzazione
10
Con metodi tradizionali
Rilevate
Con metodi fotogrammetrici
PROCESSO di GENERAZIONE
11
UTILIZZO delle CARTE
Pianificazione territoriale generale, dalla relazione dei P.R.G.
al successivo sviluppo di piani particolareggiati
P.R.G. = piano regolatore generale
Supporto per esigenze
PROGETTUALI Integrazione con le informazioni catastali, in modo da
collegare i dati sul possesso con i dati geometrici del
territorio
Reti tecnologiche
Amministrazione degli
Supporto per interventi edilizi privati e Rete stradale
esigenze pubblici
GESTIONALI Rete fluviale
Controllo dei fenomeni Verde pubblico
dell’abuso edilizio ed
urbanistico Emergenze ambientali
Toponomastica
12
Geologia
Geotecnica
Geopedologia
Sismologia
A LIVELLO REGIONALE
Idrogeologia
Pianificazione regionale
13
CLASSIFICAZIONE delle PROIEZIONI
Si distinguono i seguenti
tipi di proiezioni:
Pure Modificate
14
Ric.3
In riferimento alla posizione del In riferimento alla posizione del
PUNTO di QUADRO
PROIEZIONE
CENTROGRAFICHE o POLARE
GNOMONICHE
• Quadro tangente ad
• Punto nel centro un polo
STEREOGRAFICHE
EQUATORIALE
• Punto sulla sfera
• Quadro tangente
all’equatore
SCENOGRAFICHE
15
Modelli proiettivi
Cilindrica Regolare
(Regular Cylindrical)
Cilindrica Trasversale Cilindrica Obliqua
(Transverse
Transverse Cylindrical) (Oblique Cylindrical)
Conica regolare
(Regular Conic)
.
FIG.1 Polare azimutale piana Obliqua azimutale piana
(Transverse
Transverse Conic) (Oblique Conic)
16
Proiezione stereografica polare (prospettica)
π ϕ
r = M ' P1 = 2 Rtg − FIG. 2
4 2
π ϕ
x = r cos λ = 2 Rtg − ⋅ cos λ
4 2
y = rsenλ = 2 Rtg π − ϕ ⋅ senλ
4 2
17
Eliminando λ si hanno le equazioni dei paralleli (φ = costante sono circonferenze)
Eliminando φ si hanno le equazioni dei meridiani (λ = costante sono rette)
E’ usata principalmente:
• Nelle carte internazionali del mondo 1:1.000.000
• Nella carta aeronautica del mondo OACI-WAC
WAC
• Nella carta U.P.S (analoga alla U.T.M per le calotte polari)
18
Proiezione cilindrica diritta
y = R ⋅λ = v
.FIG.3 x = R ⋅ tg ϕ = u
19
Proiezione conica e proiezione cilindrica
Coni tangenti e secanti Cilindri tangenti e secanti
FIG.4
20
CARTOGRAFIA ANALITICA
E’ possibile estrapolare la rappresentazione cartografica tramite metodi analitici.
FORMULE di CORRISPONDENZA
x = x' (ϕ , λ ) x = x (u, v)
FIG.5 y = y ' (ϕ , λ ) y = y (u, v)
(λ, ϕ) rappresentano le coordinate ellissoidiche,
mentre (u,v) le coordinate curvilinee che
precisano le distanze sulla superficie di riferimento.
21
Moduli di deformazione
• lineare
dsr
Rapporto tra la lunghezza
dell’arco infinitesimo misurato sul m=
piano cartografico e la lunghezza dse
dello stesso arco sull’ellissoide.
• areale
dσ r
Rapporto tra l’area infinitesima
mA =
misurata sul piano cartografico e
l’area corrispondente sull’ellissoide. dσ e
FIG.6
• angolare
Differenza tra il valore di un angolo
misurato sul piano cartografico, in
riferimento alla trasformata di un
arco di geodetica, ed il suo valore
sulla superficie del geoide,
misurato in riferimento al medesimo
arco di geodetica.
Trasformazione lineare di arco di geodetica
δ = α r − α e = α '−α
22
Modulo di deformazione LINEARE
FIG.7
Sul piano cartografico XY, si ricavano le coordinate degli estremi dell’elemento lineare, la
cui distanza infinitesima è data da:
(2) ds = dx + dy
2
r
2 2
23
x = x ' (ϕ , λ )
Riconsiderando le formule di corrispondenza:
y = y ' (ϕ , λ )
si ricavano gli incrementi infinitesimi di ascissa e di ordinata:
∂x ∂x
dx = ⋅ dϕ + ⋅ dλ
∂ϕ ∂λ
∂y ∂y
dy = ⋅ dϕ + ⋅ dλ
∂ϕ ∂λ
Sostituendo nella (2) si ottiene:
∂x
2
∂y
2
∂x ∂ x ∂y ∂y ∂x
2
∂y
2
dsr =
2
+ ⋅ dϕ + 2
2
+ ⋅ d ϕ d λ + + ⋅ d λ2
=
∂ϕ ∂ϕ ∂ϕ ∂λ ∂ϕ ∂λ ∂λ ∂λ
= e⋅ dϕ + 2 f ⋅ dϕdλ + g ⋅ dλ
2 2
24
Gli archi infinitesimi di meridiano e parallelo sono determinabili come:
ds e
dϕ = cos α
ρ ⋅ dϕ = ds e ⋅ cos α ρ
r ⋅ dλ = ds e ⋅ sen α ds e
dλ = senα
r
:
Si calcola dunque il valore dl modulo di deformazione lineare, ponendo:
ds r
m =
ds e
Si ricava pertanto:
e 2f g
m = 2 cos α +
2 2
senα cosα + 2 sen2α
ρ rρ r
o alternativamente:
25
Modulo di deformazione AREALE
FIG.8
26
Moduli di deformazione: RIEPILOGO
• MODULO di DEFORMAZIONE LINEARE m2 = e* cos2 α + 2 f *senα cos α + g *sen2α
con:
∂x 2 ∂y 2 ∂x ∂x ∂y ∂y ∂x 2 ∂y 2
+ ∂ϕ ∂λ + ∂ϕ ∂λ +
∂ϕ ∂ϕ g ∂λ ∂λ
=
f
e* = 2 =
e f* = g = 2 =
*
ρ ρ
2
rρ rρ r r2
1 ∂y ∂x ∂x ∂y
• MODULO di DEFORMAZIONE AREALE mA = ⋅ −
rρ ∂ϕ ∂λ ∂ϕ ∂λ
ρ g
r − 1 ⋅ tg α
e
• MODULO di DEFORMAZIONE ANGOLARE tg δ =
ρ g
⋅ tg 2 α
r e
Ric.4 27
EQUAZIONI DELLE CARTE
• CARTE CONFORMI
Sono carte ISOGONE, ovvero l’angolo formato da due elementi infinitesimi sull’ellissoide
(angolo tra le tangenti a due linee uscenti da un punto) è uguale all’angolo formato tra le
tangenti alle trasformate di tali linee sulla piano cartografico della rappresentazione. Quindi
nelle carte conformi la deformazione angolare risulta nulla:
g ρ r2
mα = 0 −1 = 0 g= e
e r ρ 2
ρ ρ
e+2f tgα e + e ⋅ tg 2α e e(1 + tg 2α e ) + 2 f tgα e
ml = r = r
ρ (1 + tg 2α e )
2
ρ (1 + tg α e )
2 2
28
Ponendo f = 0 si ottiene:
e
ml =
ρ2
r2
g = 2 e
ρ
f =0
Si introduce un parametro u (detto latitudine ridotta o isometrica)
isometrica legato a ϕ dalla
seguente relazione:
ϕ e
ρ 1 − e ⋅ senϕ 2
π ϕ
u = ∫ dϕ = ln ⋅ tg +
0
r 1 + e ⋅ senϕ 4 2
29
Si può pertanto scrivere, a seguito di alcuni calcoli:
∂y ∂x
∂u = ∂λ
∂x = − ∂y (1)
∂u
∂u ∂λ
Le equazioni delle carte conformi possono anche essere scritte usando la seguente relazione:
x +i ⋅ y = F(u +i ⋅ λ)
Sviluppando, e separando la parte reale da quella immaginaria, si ottiene la forma definitiva
delle equazioni delle carte conformi:
λ2 λ3
x + i ⋅ y = F(u) + i ⋅ λ ⋅ F' (u) − ⋅ F' ' (u) − i ⋅ ⋅ F' ' ' (u) +...
λ2 2 3
x = F (u ) − ⋅ F ' ' (u ) + ...
2
y = λ ⋅ F ' (u ) − λ 3
⋅ F ' ' ' (u ) + ...
3
30
• CARTE EQUIVALENTI
Oppure: ∂y ∂x ∂x ∂y
− = ρr
∂ϕ ∂λ ∂ϕ ∂λ (2)
OSSERVAZIONE
Non è possibile che il sistema (1) e l’equazione differenziale (2) vengano soddisfatte
contemporaneamente. Ne deriva che una carta può essere o ISOGONA o EQUIVALENTE, ma
non può possedere entrambe le proprietà.
31
EQUAZIONI delle CARTE CONFORMI
Si sono già ricavate le relazioni che devono essere soddisfatte da una carta conforme:
1 III 1 V 1 1
Y = f I
(u ) ⋅ λ − ⋅ f (u ) ⋅ λ3
+ f (u ) ⋅ λ5
− ... = a1 λ + a3 λ3
+ a5 λ5
+ ...
6 120 6 120
X = f (u ) − 1 ⋅ f II (u ) ⋅ λ2 + 1 f IV (u ) ⋅ λ4 − ... = M − 1 a λ2 + 1 a λ4 − ...
2 24 2
2
24
4
Dove: 3 45 175 6
A = 1 + e2 + e4 + e + ...
4 64 256
3 15 525 6
B = e2 + e4 + e + ...
4 16 512
15 4 105 6
C= e + e + ...
64 256 FIG.9
35 6
D= e + ...
512
32
• PER FUSI LIMITATI si può scrivere:
1 3 1 5
x = λ N cos ϕ + λ N cos 3
ϕ (1 − t 2
+ η 2
) + λ N cos 5 ϕ (5 − 18t 2 + t 4 + 14η 2 − 58t 2η 2 )
6 200
y = lϕ + 1 λ2 Nsenϕ cos ϕ + 1 λ4 Nsenϕ cos 3 ϕ (5 − t 2 + 9η 2 + 4η 4 )
2 24
Essendo:
t = tgϕ
N −ρ a 2
− c 2
η2 = = cos 2
ϕ
ρ c 2
33
FORMULE INVERSE:
X2 X4
ϕ = ϕ1 + (1 − η1 )t1 + t (5 − 3t12 + 6η12 − 6η12 t12 )
2
2 4 1
2 N1 24 N1
λ = X X3 X5
− (1 + 2 t 2
+ η 2
) + (5 + 28t 2
+ 24t 4
− 6η 2 2
t + 8η 2 2
1 t1 )
N 1 cos ϕ1 6 N 1 cos ϕ1
3 1 1
120 N1 cos ϕ1
5 1 1 1 1
Essendo:
t1 = tgϕ1
N −ρ
η12 =
ρ ϕ =ϕ1
lϕ = lunghezzaarco di meridiano
34
CARTA di GAUSS
FIG.10
λ III λ3
y = i λ F I
(u ) − i F (u ) + ... = λ N cos ϕ + N cos 3
ϕ (1 − t 2
+ η 3
) + ...
3! 6
ϕ
1 λ 2
x = F (u ) − F (u ) + ... = ρdϕ + Nsenϕ cos ϕ + ...
∫0
II
2 2
35
Rappresentazione conforme di Gauss
•il meridiano centrale della zona da cartografare e l'equatore si rappresentano come rette;
•le
le distanze siano conservate lungo il meridiano centrale;
•la carta è conforme.
Il sistema piano di Gauss serve come sostituto dei calcoli geodetici. Questi si riducono
allora a semplici operazioni sul piano, con ricorso alla geometria analitica e alla
trigonometria piana. I risultati vanno però sempre opportunamente corretti.
36
Modulo di deformazione lineare nella rappresentazione
conforme
• Lungo un parallelo ( α = 90° ):
1 ∂x 2 ∂y 2
m = g* = 2
2
+
∂ λ ∂ λ
p
r
1 2 1 x2
m = 1 + λ cos ϕ = 1 + λ cos ϕ = 1 +
2 2 2
2 2 N2
37
Calcoli geodetici sul piano di Gauss
• RIDUZIONE ALLA CORDA
( 2YA + YB )( X A − X B )
ε AB =
6 ρN (0,9996 ) 2
ε = ε ⋅ 636620
ε ' ' = ε ⋅ 206265
FIG.12
Essendo:
X = Coordinata Nord
Y = Coordinata Est
y = Coordinata Est − Falsa origine
AB
ρ , N = Raggi di curvatura di AB calcolati nel punto P , che dista da A
3
38
• CONVERGENZA del MERIDIANO
y
γ = arctg (V ⋅ tgξ ⋅ tg h ⋅ 0,9996)
c
γ app = ∆λ ⋅ sin ϕ
Essendo:
ϕ
ξ = arctg tg
cos( V1 ⋅ ∆ λ )
ϕ = latitudine
λ = longitudin e
∆ λ = differenza tra longit . del punto e longit . del meridiano centrale del fuso
V = 1 + e ' 2 cos 2 ξ
V1 = 1 + e ' 2 cos 2 ξ
39
TRASFORMATE GEODETICHE sul PIANO Conoscendo ad es. le coordinate
cartografiche dei punti P e A, la
relazione che permette il calcolo
corretto dell’azimut è ( fig.13):
α = θ’PA + γ - ePA
θ’PA = arctan [(EA-EP)/(NA-NP)]
ePA = (YP-YA)(2XP-XA)/6rCNC
--> rC
e NC sono i raggi di curvatura
principali calcolati in C sulla
geodetica che dista 1/3 da P. Per
distanze di 300 km possono essere
calcolati alla latitudine media di PA.
εPA 0
0 se ruotando in senso orario incontra prima la trasformata
εPA ≠ εAP
40
• MODULO di DEFORMAZIONE LINEARE per ELEMENTI FINITI
41
ELLISSOIDI
BESSEL locale
•α = 1 : 299,15281285 = 0,003342773181579
. .
• a = 6 377 397,15500 m
. .
• b = 6 356 078,96325 m
• e2 = 0,006674372230614
• α = 1 : 297 = 0,003367003
. .
• a = 6 378 388m
. .
• b = 6 356 911,94613 m
• e2 = 0,006722670022333
a 2 − b2
• eccentricità prima =e = = 8,199188998 .10-2
a
42
ELLISSOIDI
KRASSOWSKI locale
•α = 1 : 298,3 = 0,003352330
. .
• a = 6 378 245 m
. .
• b = 6 356 863,0188 m
• e2 = 0,00669342162297
WGS 84 Geocentrico
•α = 1 : 298,257223563 = 0,003352811
003352811
. .
• a = 6 378 137 m
. .
• b = 6 356 752,314 m
• e = 8,181919084 .10-2
• e’ = 8,209443795 .10-2
43
Schema dei fusi sferici
per la costruzione di un globo terrestre
FIG
FIG.14
44
CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIANA
• Legge del 1875:
• Proiezione equivalente di Flamsteed
1875 • Scala 1:100.000
• Dimensione fogli specificata a lato:
• Proiezione di Bonne
• Scala 1:50.000
• Foglio diviso in 4 quadranti
• Scala 1:25.000
• Quadrante diviso in 4 tavolette
45
PROIEZIONE di MERCATORE (1569)
FIG.15
46
Proiezione universale trasversa di Mercatore (1569)
FIG.16
FIG.17
Transverse Mercator Projection
47
RAPPRESENTAZIONE U.T.M.
(Universal Transverse Mercator)
FIG
FIG.18
Sezione verticale di un fuso UTM da 6°
6
48
Esempio : distanza reale 1000 m
(a quota di 300 m)
Distanza ridotta s.r. =999,953 m
FIG
FIG.19 Distanza cartografica = 999,553
Sezione che illustra la quotatura lungo il meridiano centrale di una zona UTM
49
PROIEZIONE CONFORME di GAUSS: Italia
FIG.20
50
RAPPRESENTAZIONE U.T.M.
(Universal Transverse Mercator)
Divisione dei fusi:
n. 60 da 6°ciascuno Taglio delle ZONE
6°x 8°
Numerazione da W a E
10 zone per ogni
FIG.21
emisfero, contrassegnate
con lettere alfabetiche
(escluse “I” e “O”)
Taglio dei
QUADRANTI
100 km
di lato
51
FIG.22
Non vi sono formule rigorose per mettere in relazione le coordinate nel sistema UTM con quello Gauss-Boaga, tuttavia vi
sono formule empiriche (dovute all‘ IGMI) che valgono per zone limitate, oppure apposite tabelle che forniscono le
differenze delle coordinate di un punto.
52
TAGLIO dei FOGLI
secondo la normativa vigente
Scala Scala
1:2.000 FIG
FIG.23 1:1.000
Denominazione:
• Sezione 1:10.000 FFF SSS E M
• Elemento 1:5.000 MAPPA
FOGLIO 1:2.000
• Mappe 1:2.000 1:50.000 1:1000
1:1.000 SEZIONE ELEMENTO
1:25.000 1:5.000
53
SISTEMI di RIFERIMENTO:
RIFERIMENTO
Superfici e parametri di posizione
Sistemi cartografici di
riferimento
Roma 40 ED 50 WGS 84
54
CARTOGRAFIA I.G.M.
I.G.M : scala 1:100.000
FIG.25
Si è pensato di rappresentare tutta la superficie d’Italia in un
certo numero di fogli di dimensioni via via decrescenti,
andando dalle zone meridionali a quelle settentrionali.
La divisione si è ottenuta con un reticolato di meridiani e
paralleli (fig.. 25).
In ogni foglio si rappresenta una superficie quadrilatera
curvilinea compresa tra due meridiani che hanno una
differenza di longitudine di 30’ e due paralleli aventi una
differenza di latitudine di 20’.
55
I fogli in realtà hanno forma
trapezoidale (effetto esaltato
nella figura 26 a fianco),
tuttavia la differenza tra i due
lati paralleli dello stesso foglio
è così piccola che
graficamente quasi non si
avverte.
I fogli oltre da un numero
progressivo sono individuati
anche dal nome della più
importante località in esso
contenuta. FIG.26
.26
Forma dei fogli
Data la piccolezza della scala (1 mm sulla carta corrisponde a 100 m sul terreno) ben pochi
sono i particolari che possono essere rappresentati in modo reale sulla carta, pertanto strade,
fiumi, torrenti, ecc. verranno rappresentati con opportuni segni convenzionali.
Sulla carta 1:100.000 l’orografia è a sfumo e con curve di livello equidistanti 50 metri.
56
Esempio di CARTOGRAFIA I.G.M. : scala 1:100.000
FIG.27
57
SEGNI CONVENZIONALI: Scala 1:100.000
FIG.28
58
Esempio : CARTOGRAFIA I.G.M.
I.G.M : scala 1:100.000
FIG.29
59
Esempio di CARTOGRAFIA I.G.M. : scala 1:100.000
FIG.30
Carta topografica d’Italia alla scala 1:100 000 - F. 21 - Trento - Ed. 7 - 1963, Stampa, a sei colori con orografia a curve di livello e sfumo.
60
CARTOGRAFIA I.G.M.
I.G.M : scala 1:50.000
61
Esempio di CARTOGRAFIA I.G.M.I : scala 1:50.000
Carta topografica d’Italia alla scala 1:50 000 - F. 60 - Trento - Ed. 1 – 1966. FIG.33
62
Esempio di CARTOGRAFIA I.G.M. : scala 1:50.000
FIG.34
63
SEGNI CONVENZIONALI: Scala 1:50.000
64
65
CARTOGRAFIA I.G.M.
I.G.M : scala 1:25.000
Per una più precisa e particolareggiata rappresentazione
del terreno i quadranti sono stati ulteriormente divisi in 4
“tavolette” in scala al 25.000 in grado di visualizzare
7’30” X 5’
5 di territorio.
L’altimetria del terreno è rappresentata con curve di livello
equidistanti 25 metri.
Ogni tavoletta viene indicata con il numero arabo del foglio
ed il numero romano del quadrante ai quali appartiene e
con la posizione geografica assunta all’interno del
quadrante
quadrante.
Per rappresentare il territorio compreso in un foglio al
100.000 occorrono 16 tavolette che, nel loro insieme,
costituiscono un trapezio piano la cui area è 16 volte
maggiore rispetto a quella del foglio al 100,000.
Pertanto si possono rappresentare moltissimi particolari in
vera grandezza senza ricorrere a segni convenzionali;
tuttavia non si può far a meno di quest’ultimi per
evidenziare strade, ponti, chiese, colture varie, ecc.
Paragone tra rappresentazione FIG.35
al 100.000 e al 25.000
66
Esempio di CARTOGRAFIA I.G.M.
I.G.M : scala 1:25.000
FIG.36
67
Esempio di CARTOGRAFIA I.G.M. : scala 1:25.000
FIG.37
68
SEGNI CONVENZIONALI: Scala 1:25.000
69
70
Esempio di CARTOGRAFIA I.G.M. : foglio 1:25.000
FIG.38
71
Confronto tra alcune scale di rappresentazione
FIG.39
Esempio delle cartografie riguardanti la stessa zona in alcune delle più importanti scale di rappresentazione.
72
Coordinate geografiche (ϕ,λ)
( 1
FIG.40
73
Coordinate geografiche (ϕ,λ)
( 2
Ellissoide internazionale,
orientamento E.D. 1950.
L’origine della λ è collocata sul
meridiano di Greenwich).
FIG.41
74
Coordinate Gauss - Boaga (E,N) 1
Ellissoide internazionale,
orientato a Roma (Monte Mario
1940).
FIG.42
75
Coordinate Gauss - Boaga (E,N) 2
Ellissoide internazionale,
orientato a Roma (Monte Mario
1940).
FIG.43
76
Reticolato chilometrico U.T.M. 1
(dati europei 1950)
dove:
3 cifre = hm;
FIG.44 4 cifre = dam.
77
Reticolato chilometrico U.T.M. 2
(dati europei 1950)
FIG.45
78
TABELLA delle LONGITUDINI 1
Ellissoide di BESSEL orientato a Genova
λ λ
FIG
FIG.46
79
TABELLA delle LONGITUDINI 2
Ellissoide INTERNAZIONALE
λ
λ
λ
λ
λ
λ
Meridiano di
Postdam
FIG.47
80
CARTOGRAFIA I.G.M.I. - Coordinate UTM e Gauss - Boaga
FIG
FIG.48
FIG.49
82
SISTEMA di RIFERIMENTO CATASTALE
Definizione
Realizzazione
83
Rappresentazione cartografica
Coordinate di Gauss-Boaga
• ellissoide internazionale orientato a Roma.
Coordinate Cassini-Soldner
• ellissoide di Bessel con vari orientamenti (M.te
( Mario per l’Italia centrale;
Genova per l’Italia Settentrionale; Castanea delle Furie in Sicilia per
l’Italia Meridionale).
84
Passaggio di coordinate tra i due sistemi
Le mappe catastali sono a scale molto grandi (1/4000 ÷ 1/ 1000) e sono planimetriche
( con qualche eccezione).
85
1. Si riducono le coordinate Cassini-Soldner
Soldner alla loro vera grandezza:
xc = x − d 1
yc = y
86
3. Si attribuiscono a queste coordinate parziali le deformazioni
caratteristiche delle coordinate Gauss-Boaga:
Gauss
3 ⋅Y 2
inX
→ ∆ X ⋅
Y1 2 + Y1Y 2 + Y 22 6⋅ρ ⋅N
s⋅
6⋅ρ ⋅N Y 02 + Y 0 Y + Y 2
inY
→ ∆ Y ⋅
6⋅ρ ⋅N
87
IN DEFINITIVA
[ ] [ ]
∆X = X − X 0 = x ⋅ cos γ ⋅ (m − 4 ⋅10 −4 ) + y ⋅ sin γ ⋅ (m − 4 ⋅10 −4 ) + d1
[ ] [ ]
∆Y = Y − Y0 = y ⋅ cos γ ⋅ (m − 4 ⋅10 − 4 ) + x ⋅ sin γ ⋅ (m − 4 ⋅10 − 4 )
88
Esempio di MAPPA CATASTALE 1/4.000 – 1/ 2.000
FIG.50
I fogli di mappa hanno dimensioni notevoli, qui ne riportiamo uno ridotto opportunamente per rientrare nell’impaginazione.
89
Esempio di MAPPA CATASTALE 1:2.000
FIG.51
90
CARTOGRAFIA NUMERICA
Cartografia
Vari prodotti
Definizione
91
Coordinate
Informazione Informazione
qualitativa metrica
92
La produzione di cartografia
numerica avviene
93
Cartografia numerica digitalizzata
Operazione di digitalizzazione
Scala c.f.n.
Scala c.n.d.
• E’ il massimo rapporto di scala a cui si
può riprodurre una carta numerica,
mediante plotter (dipende dalla • E’ la stessa della carta grafica
precisione metrica del contenuto, digitalizzata
dovuto alle procedure di costruzioni
della carta).
94
Costruzione della cartografia numerica
Si registrano
Nel caso di c.f.n. occorre aggiungere l’operazione di “EDITING”: cioè ripulire e completare
con procedure ed algoritmi di tipo analitico, basati sull’uso di sistemi videografici interattivi, le
congruenze geometriche e le omissioni.
95
Sviluppo dell’ INFORMAZIONE GEOGRAFICA nelle Regioni
E’ poi forse più corretto parlare di SIT (sistemi informativi territoriali) piuttosto che
di GIS (geographic information system).
96