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Il delitto perfetto

Era una calda mattinata di fine maggio, quando al detective Eric


Johns venne assegnato uno dei delitti più complicati mai visti
finora. Nessuna pista, nessun indizio, solo quattro ragazzi che si
trovavano con la vittima durante la sua morte. Eric si trovava nel
suo ufficio a Washinton, nel bel mezzo della degustazione di uno dei
te più pregiati al mondo, il “Da Hong Pao” quando uno dei suoi
informatori, entrò correndo nel suo ufficio sbattendo la porta e
facendo volare tutti i documenti presenti sulla sua scrivania, per
informarlo di un nuovo caso che gli era stato commissionato. Il
committente era Avril Haines, direttore dei Servizi di Intelligence
Americana. Era morto il figlio di uno degli ex segretari di Stato
mentre trascorreva una giornata come le altre a scuola. Era stato
scelto Eric per risolvere questo caso perché era amico dell’ex
segretario e perché era uno dei migliori detective Americani sotto
copertura che aveva lavorato per il suo paese per ben quindici anni.
Non ci pensò due volte e accettò il caso. Eric era sempre affiancato
da Thomas, il suo assistente, erano ormai cinque anni che i due
lavoravano assieme e finora si erano sempre trovati bene. Eric era
la “mente”, era straordinariamente intelligente e non si è mai fatto
abbattere dalla sua malattia, la sindrome di Asperger ossia una
sindrome di autismo molto lieve, ma non era molto bravo nel
relazionarsi con le persone, per questo era Thomas a gestire le
interviste e a parlare con gli indagati. Indossò il suo nuovo papillon
colorato e si recò all’aeroporto per salire sul suo nuovo jet privato.
Mentre era in viaggio visiono sul suo taccuino le informazioni che gli
erano state fornite riguardo il caso che doveva risolvere. Era morto
un ragazzino che aveva da poco compiuto i quindici anni d’età. Era
un ragazzo tranquillo, studioso che frequentava il secondo anno di
scuola superiore. Il giorno del suo omicidio Andrew, così si
chiamava il ragazzo, si trovava in punizione a scuola con altri
quattro studenti quando improvvisamente cadde in terra in seguito
ad uno shock anafilattico, queste erano le testimonianze che erano
state rilasciate ai medici dai ragazzi. La prima domanda che
Thomas fece a Eric fu: “Secondo te si è trattato di un’incidete
oppure c’è qualcosa di più misterioso sotto”? Rispose Eric che non
sapeva ancora dargli una risposta al momento ma che sicuramente
gli indiziati principali erano i quattro ragazzi che quel giorno si
trovavano in punizione con lui. Arrivarono a Los Angeles la sera
perché durante il volo c’erano state delle turbolenze. La sera stessa
andarono all’ospedale dove era stato portato il ragazzo prima della
sua morte e lessero l’autopsia dei medici. Andrew TIllerson, causa
del decesso: shock anafilattico da arachidi; ora del decesso: 11:07;
segni di violenza fisica o macchie sugli indumenti: nessuna.
Dall’autopsia già si poteva intendere che sicuramente non era stato
un suicidio, quindi restavano due opzioni, o era stato uno dei
ragazzi o era stato qualcuno che aveva già pianificato il suo
assassinio. La mattina seguente i detective si recarono alla scuola
nella quale era accaduto l’omicidio e Thomas fece convocare i
quattro ragazzi che il giorno prima erano in punizione con Andrew.
Ascoltò le versioni dei quattro e iniziò a farsi un’idea su come
fossero andate le cose il giorno del delitto. Un particolare che
accumunava tutti e quattro gli studenti era che Andrew stava per
pubblicare sul suo profilo social i loro segreti. Infatti, da due anni a
questa parte Andrew aprì un profilo social su cui pubblicava tutti i
segreti degli studenti di quella scuola, così ogni giorno non sarebbe
stato noioso come gli altri. Questa cosa l’aveva messo contro tutta
la scuola, ma a lui non importava molto perché secondo lui era
importante non avere segreti gli unii con gli altri. Gli unici amici che
aveva erano una ragazza che gli era sempre stata amica e un
ragazzo, Lee, che era il suo vecchio migliore amico. Il fatto che
Andrew stava per pubblicare i segreti dei quattro ragazzi era
sicuramente una motivazione in più sul perché. Qualcosa però al
detective non quadrava: “perché ucciderlo se in punizione si
trovavano solo loro quattro, e non farlo in altre occasioni”? Si
domandava Eric. I ragazzi presenti quel giorno erano: Liana,
studentessa modello che si stava contendendo il primato di migliore
studente dell’istituto con Andrew; Simon, ragazzo dalle grandi doti
nel baseball che si era trasferito in questa città solo per affrontare
un provino per una grande squadra che ne determinerà il suo
futuro; Nate, ragazzo svogliato che si comportava da bullo e aveva
avuto un passato difficile; Kate, ragazza molto popolare a scuola e
sui social, ragazza di Lee ex miglior amico di Andrew. Questi erano i
quattro indiziati principali, tutti accumunati da un unico elemento.
Le ricerche continuavano e i quattro ragazzi apparivano molto
compatti tra di loro e si sostenevano a vicenda, tant’è vero che si
venne a sapere che facevano anche degli incontri segreti in luoghi
abbandonati per aggiornarsi a vicenda riguardo alle nuove cose che
saltavano fuori sull’omicidio, questa cosa non faceva altro che
insospettire di più i detective. Due giorni dopo Eric fece ispezionare
gli armadietti dei ragazzi, e nell’armadietto di Kate oltre ai libri, al
trucco e a oggetti vari, fu ritrovato dell’olio per capelli alle arachidi,
in seguito a questo nuovo indizio la scena fu incentrata su Kate la
quale affermava che non era stata lei ad ucciderlo e che quell’olio
non avrebbe potuto mandare Andrew in shock anafilattico, siccome
era solo un’essenza. Allora l’olio fu mandato in laboratorio per
essere esaminato, nel mentre aspettavano il verdetto dal
laboratorio lei rimaneva l’indiziata principale. Dopo diversi giorni i
detective andarono a far visita alla famiglia di Andrew, la quale si
mostrò molto disponibile e collaborativa. Gli fecero diverse
domande riguardo al problema che avesse il ragazzo e come di
come si relazionava con gli altri ragazzi. Chiesero se potessero
ispezionare camera sua per vedere se c’era qualche indizio utile a
risolvere il caso, ma non trovarono nulla di utile se non il suo
portatile al cui interno erano presenti dei file criptati. Dalle risposte
dei genitori ebbero la conferma che non aveva molti amici e che
aveva un modo di fare al quanto solitario e misterioso. Nel mentre
a scuola gli studenti si stavano recando in mensa per il pranzo
quando improvvisamente su tutti i loro telefoni cellulare arrivò una
notifica. Sul profilo social di Andrew era appena stato svelato un
altro segreto. Era quello di Simon che lascio tutti a bocca aperta. Il
messaggio era il seguente : Ciao ragazzi spero di esservi mancato
😂. Dunque una cosa che non sapete sul vostro caro compagno
Simon è che in realtà non è così etero come pensate tutti. Ci
vediamo domani con un altro segreto. Questa cosa sconvolse tutti,
nessuno se lo sarebbe mai aspettato siccome era anche fidanzato
con una ragazza. La cosa peggiore però è che in America baseball e
ragazzi gay sono due cose opposte cioè vengono mal visti i
giocatori gay in America e questa cosa potrebbe rischiare di non
fargli passare i provini per la squadra. La rivelazione di questo
segreto scaldò gli animi di tutti , ma soprattutto fece capire ad Eric
e a Thomas che non era solo Andrew a postare i segreti altrui ma
che era anche un’altra persona che utilizzata il suo profilo social.
Passavano i giorni e le indagini continuavano, veniva fatta sempre
più pressione su Eric e Thomas i quali dovettero attivarsi ancora di
più per risolvere il caso. Arrivò il giorno del funerale del ragazzo e i
detective si recarono di nuovo a casa di Andrew per osservare
coloro che si sarebbero presentati al suo funerale. Erano presenti
molte persone adulte, parenti, conoscenti, i quattro ragazzi, Lee e
Arianna, l’attenzione dei due ricadde sui quattro ragazzi e sui
movimenti che avrebbero fatto. Eric e Thomas decisero di situarsi in
parti opposte della casa così da avere tutto sotto controllo. La
celebrazione procedette tranquillamente fino a quando Liana non si
diresse al piano di sopra nella camera di Andrew, Thomas la notò e
la insegui, entrò nella camera di Andrew ma non c’era nessuno, uscì
fuori dalla stanza e chiuse la porta. Un attimo dopo Liana rotolo da
sotto il letto e come una vera e propria iena iniziò a rovistare
ovunque nella camera del ragazzo alla ricerca di qualcosa che li
avrebbe potuti aiutare per uscirne fuori dall’indagine, ma niente,
non erano presenti indizi. Alla fine del funerale la madre di Andrew
invitò Lee a salire in camera di suo figlio per poter prendere qualche
oggetto appartenente ad Andrew, scelse la sua Xbox, perché gli
ricordava il tempo passato insieme a giocarci, disse il ragazzo. I
detective alla fine della commemorazione fecero il punto della
situazione: Simon, Nate e Kate rimasero tutto il tempo sempre
sotto controllo, mentre Liana diverse volte scomparve e con lei
anche Arianna. Il caso si faceva sempre complesso e i detective
studiavano gli indizi notte e giorno a volte senza neanche dormire
per riuscire a risolvere il caso. Passavano i giorni e i segreti di molti
altri ragazzi continuavano ad essere svelati. Un giorno Kate litigò
con gli altri tre ragazzi a causa di un segreto che voleva non
sapessero e dovette scegliere se restare con i suoi amici o con Lee,
alla fine decise di riavvicinarsi a Lee che nell’ultimo periodo è stato
sempre molto solo. Eric era riuscito a decriptare i file presenti sul
computer di Andrew, al cui interno erano presenti dei messaggi
scambiati tra lui e Lee. Dopo ore di ricerche trovò un file di vitale
importanza per la svolta del caso, però non poteva essere copiato e
l’unico modo era recuperare l’Xbox di Andrew che si trovava a casa
di Lee. Non essendo un documento ufficiale, Eric non ebbe
l’autorizzazione dal governo per poter perquisire la casa di Lee, ma
grazie alla sua intuizione era sicuro al 100% che quello sarebbe
stato l’unico modo per risolvere il caso. Per loro fortuna Lee aveva
deciso che proprio quel weekend avrebbe voluto dare una festa in
maschera a casa, sarebbe stata un’ottima opportunità per
recuperare l’Xbox pensò Thomas e allora i due si decisero e
andarono all’azione. Alla festa, i due detective con dei vestiti stile
trono di spade e delle maschere che gli coprivano il volto riuscirono
ad intrufolarsi alla festa. Con le maschere sarebbe stato impossibile
riconoscerli. La parte più complicata era raggiungere il piano
superiore dove era situata la camera di Lee, per loro sfortuna la
scala era sorvegliata da un bodyguard. Grazie ad un lampo di genio
Thomas ebbe la brillante idea di creare un diversivo che sarebbe
consistito nell’inscenare una lite così che l’altro avesse potuto
raggiungere la camera di Lee. Il diversivo funzionò e Eric si ritrovò
nella camera di Lee, la console era tenuta in una teca sotto chiave e
quando Eric provò ad avvicinarsi venne inviato un avviso a Lee
avvertendolo che qualcuno si trovasse in camera sua. A questo
punto non restava molto tempo a Eric il quale grazie ad un
tagliavetro riuscì a rompere la teca e a prendere la console, non
doveva fare altro che fuggire. Uscì dalla camerà e vide Lee che
stava salendo le scale, pensava di essere fregato, ma grazie a
Thomas riuscì a cavarsela. Si finse ubriaco e si gettò addosso a Lee,
così facendo lo distrasse e diede il tempo a Eric di uscire dalla casa
e di allontanarsi il più possibile. Il mattino seguente la console fu
portata alla polizia e vennero lette le chat presenti al suo interno.
Parlavano di una sfida che Lee aveva lanciato ad Andrew qualche
giorno prima della sua morte. La sfida consisteva nel far spaventare
i quattro ragazzi presenti in punizione con lui ingerendo delle
arachidi alla quale era allergico, per poi essere salvato da Lee se
sarebbe arrivato con dell’adrenalina salvargli la vita ma non è
andata così. Infatti Lee aveva architettato di uccidere Andrew fin
dall’inizio, infatti è stato lui a prendere tutte le siringhe di
adrenalina presenti a scuola così che per Andrew non ci sarebbe
stata una fine diversa che la morte. Queste furono le parole
affermate da Thomas alla conferenza stampa avvenuta alla
risoluzione del caso. L’unica cosa che però i due detective non sono
riusciti a capire è perché uccidere Andrew, a questa domanda non
si ebbe mai una risposta.

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