MEDICINA

MEDICINA ESTETICA SEMPREGIOVANI

MAGGIO-GIUGNO 2018

ESTETICA C hir urgi aament i

e tratt

Botox sì, botox no:

è veramente sicuro?
Picotage & Rimage,
il “ritocchino” prima dell’estate

Alimentazione:
Grassi? No, solo “gonfi”
Addio al doppio mento?
Questione di dieci minuti!

Il “lato B” a prova
di Copacabana
Ultrasuoni: le magiche
virtù della cavitazione

Eleonora
Giorgi
Bella la vita
a sessant’anni!
BIMESTRALE - N.29 € 8.90

P.I. 16-05-2018

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 EDITORIALE

I segreti della felicità: yoga

e buona alimentazione

L’
MEDICINA
SEMPREGIOVANI
articolo sul fitness non manca mai sulla nostra rivista,
MEDICINA ESTETICA

MAGGIO-GIUGNO 2018

ESTETICA Chirurgi aament i

e tratt

Botox sì, botox no:

ma talvolta sembra la cenerentola, relegato in fondo,
un po’ a disagio accanto a tanti articoli che parlano di
è veramente sicuro?

iniezioni, interventi, pratica di tecnologie all’avanguar-

Picotage & Rimage,
il “ritocchino” prima dell’estate

Alimentazione:
Grassi? No, solo “gonfi”
Addio al doppio mento?
Questione di dieci minuti!
dia. Il fitness, invece, è antico come l’uomo, apparentemente non
Il “lato B” a prova
di Copacabana ci sarebbe nulla da dire a suo riguardo. Inoltre, per molte persone,
viene visto come una specie di punizione autoimposta (“Mannag-
Eleonora
Giorgi gia, oggi ho la palestra!”). L’articolo dedicato alle attività sportive di
Bella la vita
a sessant’anni!
BIMESTRALE - N.29 € 8.90
questo numero, invece, è un inno alla fatica volontaria, esprime la
P.I. 16-05-2018

gioia di praticare attività che restituiscono il buon umore.

Il fitness non è necessariamente un sacrificio sull’altare della for-
ma fisica, al contrario: i suoi numerosi benefìci sono solo un ef-
HANNO COLLABORATO fetto secondario (buono, anzi ottimo), la vera finalità è lo sport in
A QUESTO NUMERO:
sé, la gioia di farlo. Se ti alleni da solo hai il piacere di confrontar-
Prof. GIULIO BASOCCU
Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ti con te stesso, riflettere, mentre fai andare gambe e braccia, su te-
ed Estetica mi che solitamente trascuri; se invece ti alleni in compagnia dall’al-
profbasoccu@gmail.com
lenamento comune scaturisce l’allegria, il piacere di stare insieme,
Dott.ssa STEFANIA BIZZARRI si ride e si scherza con semplicità. Lo sport fa ritrovare la freschezza
Medicina Estetica e Omotossicologia
stefaniabizzarri@gmail.com della gioventù, anche a chi se l’è lasciata alle spalle da tempo.
Nell’articolo a pag. 82 l’autore, Luigi D’Agostino, dedica spazio
Dott.ssa CRISTIANA BIANCA
Specialista in Chirurgia maxillo-facciale anche allo yoga. Questa attività è una vera scoperta, per chi lo pro-
cristiana.bianca@gmail.com va per la prima volta. Lo yoga è vita, pensiero: carne e spirito in-
Dott. ALESSANDRO MANCINI sieme, uniti, fusi. Lo yoga può medicare le ferite dell’anima, può
Biologo e giornalista scientifico cambiare la visione della vita. Il successo crescente di questa attivi-
ale.mancini@tiscali.it
tà è la prova che chiunque vi si accosti, anche per caso o per capric-
Dott. MARIO LEONZI
cio, scopre una vera fonte di benessere.
Medicina Estetica e Laserterapia
marioleonzi@libero.it Parliamo del botox, così discusso, capace di suscitare entusiasmi
GIOVANNA ASTOLFI
(quando dà i risultati sperati) o frustrazioni (quando delude le atte-
Giornalista se, a volte eccessive). Per chiarire in modo definitivo i meriti e i li-
giovannaastolfi@gmail.com miti di questa sostanza, abbiamo interpellato un esperto di fama
LUIGI D’AGOSTINO mondiale, il professor Giulio Basoccu: leggete l’articolo a pag. 28 e
dagostino.luigi@hotmail.com vi toglierete ogni dubbio in proposito.
FRANCESCA GENOVESI Merita una segnalazione anche l’articolo sull’alimentazione (pag.
genovesi.francesca@libero.it
74), che mette a fuoco un aspetto importante della nostra forma fi-
MANUELA PAGNOTTA sica: gli inestetismi non causati dal grasso (che talvolta c’è, ma è in-
manuela@leggiillustrate.it
nocente) ma dal gonfiore, il vero responsabile del vestito che non
BARBARA BIZZARRI
Giornalista e archeologa si abbottona più o “tira” in modo beffardo e crudele. Il colpevole è
bbizzarri@gmail.com l’intestino, lì vanno cercate le cause di questo problema e di nume-
SARA ZUCCARI rosi altri. E siccome la “gola” è nemica giurata dell’intestino, biso-
Direttore Editoriale Velvet Mag gna guardarsi dalle cose “buone” ma insidiose. La filosofia di una
sara@metup.it
buona alimentazione deve essere: è buono solo ciò che fa bene.
Arrivederci al prossimo numero.

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 3

003_Editoriale_E29.indd 3 30/04/18 10:08

 SOMMARIO
6 Tematico
Quando il bisturi permette
di recuperare dignità e identità
12 Tu domandi io rispondo
La posta del Chirurgo
18 Chirurgia e non solo
Il “lato B” a prova
di Copacabana
28 L’intervista al chirurgo
Botox sì, botox no:
è veramente sicuro?
36 Alternative al bisturi
Addio al doppio mento?
Questione di dieci minuti
42 Scienza & Bellezza
L’unione fa la forza:
la Società Italiana
di Medicina Estetica
48 Beauty Routine
Belle anche in menopausa
54 L’arte del massaggio
Elettricità e benessere
a fior di pelle
58 Intervista al Vip
Bella la vita a sessant’anni!
64 Risorse antiaging
Pitotage & Rimage,
il “ritocchino” prima dell’estate
68 Nuove tecnologie
Ultrasuoni: le magiche
virtù della cavitazione
74 Alimentazione
Grassi? No, solo “gonfi”
82 Fitness
Allenarsi in compagnia
sconfigge lo stress
88 Storia
La bellezza nell’Antica Grecia
96 Moda & Personaggi
La festa degli Oscar:
una tavolozza multicolore
98 Mantenere la mente in forma
Sudoku e rebus

18 58

74 82

4 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

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Ogni giorno
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 TEMATICO

Quando il bisturi
permette di recuperare
dignità e identità
L’imponente arrivo di migranti ha
reso di drammatica attualità anche da
noi l’orrore dell’infibulazione. Oggi,
grazie alle tecniche chirurgiche
più recenti, per milioni di donne,
perlopiù africane, sottoposte in tutto
il mondo a mutilazioni genitali,
si apre una nuova speranza
di Alessandro Mancini

Q uando si parla di “Mutilazioni Genitali Femmi-

nili” (MGF) ci si riferisce a un’ampia (purtrop-
po…) casistica di pratiche culturali di modifica-
zione dei genitali femminili, molto diversificate e
con nomi specifici a seconda della popolazione
e dell’etnia, dovute a procedure tribali diffuse in molte don-
ne africane e mediorientali trasferitesi nel nostro continente
a seguito dell’imponente esodo migratorio in corso negli ulti-
mi decenni. Queste pratiche prevedono, a seconda della po-
polazione coinvolta e della sua cultura, diversi tipi d’intervento
con vari gradi di rischio per la salute, da quelli più invasivi - co-
me l’infibulazione - a varie forme di escissione.
Il fenomeno è diffuso in diverse aree geografiche, in parti-
colare in numerosi paesi africani (Kenia, Nigeria, Ghana, Be-
nin, Mali, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Mozambico, Egit-
to, Sudan, Etiopia, Eritrea, regioni sahariane dell’Algeria) e
del Medio Oriente (Yemen, Arabia Saudita, Iraq, Giordania,
Siria). Trattandosi di pratiche spesso traumatiche e sempre ri-
schiose per la salute psicofisica delle donne coinvolte, il feno-
meno ha attirato l’attenzione e le risorse delle agenzie interna-
zionali (Nazioni Unite, UNICEF, Organizzazione Mondiale
della Sanità), che considerano le MGF come una violazione dei
diritti umani, formulando numerose raccomandazioni volte a
sradicare questa pratica attraverso campagne di sensibilizzazione,
raccomandazioni agli Stati e progetti di cooperazione con es-
si. Queste azioni di contrasto e di rimedio del fenomeno del-
le MGF hanno contribuito in misura decisiva a sensibilizza-
re i paesi interessati, sia quelli di origine sia i paesi occidenta-
li con una forte presenza di stranieri, fino a condurre in molti
di essi a nuove leggi che vietano tali pratiche di tradizione tri-
bale, come avvenuto in Benin, Costa d’Avorio, Etiopia, Gha-
na, Nigeria, Burkina Faso, Egitto e Sudan, ma anche in Italia,
con la Legge n. 7/2006.
Una pratica barbara
a danno delle bambine
Una disposizione concernente la prevenzione e il divieto del-
le pratiche di mutilazione genitale femminile è in vigore in Italia
(nota come Legge Consolo), e vieta l’esecuzione di tutte le for-
me di MGF. Purtroppo questa ed altre leggi emanate nei vari
paesi occidentali non sembrano ancora sufficienti ad eradicare
drasticamente le MGF, trattandosi di pratiche profondamen-
te radicate (relative al corpo, ai ruoli sessuali e all’identità di
genere) nell’insieme delle tradizioni e dei valori culturali del-

6 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

006_8_Tematico_E29.indd 6 30/04/18 10:10

 Sopra, per le figlie di migranti nate e cresciute in Italia e
negli altri paesi occidentali una mutilazione genitale può
ritardare o arrestare l’integrazione, causando complessi che
nelle adolescenti scavano profonde ferite psicologiche.
Nella pagina a fianco, le mutilazioni genitali femminili
vengono praticate principalmente su bambine  di neonate di pochi giorni, come avviene nello Yemen. Oltre
tra i 4 e i 14 anni di età.
le popolazioni che le coltivano, tra le quali rivestono funzioni
sociali e significati tramandati da secoli. Si è osservato ad esem-
pio, in alcuni casi, che la paura della sanzione penale por-
ta molte donne ad effettuare l’operazione alle proprie figlie in
età più precoce, anziché rinunciarvi.
A fronte dell’articolata variabilità e multiformità delle
forme di mutilazione o modificazione dei genitali femmini-
li diffuse in diverse parti del mondo, le agenzie internaziona-
li hanno tentato di costruire delle tipologie ritenute funziona-
li ad individuare i target a rischio sanitario. La più nota è la clas-
sificazione stilata a Ginevra da un gruppo tecnico congiunto
OMS/WHO nel 1995 e successivamente più volte aggiorna-
ta, secondo la quale il tipo più comune è l’escissione del cli-
toride e delle labbra (circa l’80% dei casi), mentre la forma
più estrema, l’infibulazione, è per fortuna meno diffusa (cir-
ca il 15% dei casi). L’escissione di parte o dell’intero clitori-
de con totale o parziale escissione delle piccole e grandi lab-
bra è una mutilazione particolarmente diffusa in Egitto, in
alcuni paesi dell’Africa orientale e tra numerosi gruppi etni-
ci della fascia sub-sahariana. La cosiddetta “circoncisione fa-
raonica”, o infibulazione, implica invece la chiusura parzia-
le dell’orifizio vaginale dopo l’escissione di una varia quantità
di tessuto vulvare. Nella sua forma più orribile e cruenta ven-
gono asportati tutto o parte del monte di Venere, le grandi e
piccole labbra e il clitoride; i due lati della vulva vengono poi
cuciti tra loro con una sutura, riducendo in tal modo l’orifi-
zio vaginale e lasciando solo un piccolo passaggio nell’estre-
mità inferiore, per l’emissione del flusso mestruale e dell’uri-
na. La cicatrice richiusa forma una sorta di “cappuccio” che
copre l’uretra e in parte o quasi tutta la vagina, costituendo
una barriera fisica che rende il rapporto sessuale difficolto-
so e totalmente privo di piacere per la donna. Al termine del
processo di cicatrizzazione si controlla l’ostio residuo e, se es-
so non è sufficientemente piccolo, l’operazione si ripete una
seconda volta. Questa pratica è particolarmente diffusa in
Somalia, in Sudan e presso alcune tribù del Mali.
Le mutilazioni genitali femminili vengono praticate prin-
006_8_Tematico_E29.indd 7
cipalmente su bambine tra i 4 e i 14 anni di età. Tuttavia, in
alcuni paesi vengono operate su bambine con meno di un an-
no di vita, come accade in quasi la metà dei casi in Eritrea e
in oltre un terzo dei casi nel Mali, talvolta perfino a danno
che umilianti, le mutilazioni genitali sono estremamente do-
lorose. Le bambine che vi sono sottoposte possono morire per
cause che vanno dallo shock emorragico (le perdite ematiche
sono cospicue) a quello neurogenico (provocato dal dolore e
dal trauma), all’infezione generalizzata (sepsi). Va poi consi-
derato il grave trauma psicologico, testimoniato da stato di
shock a causa dell’intenso dolore e dal pianto irrefrenabile che
segue. Non mancano inoltre le complicanze nel medio e lun-
go periodo: formazione di ascessi, calcoli e cisti, crescita ab-
norme del tessuto cicatriziale, infezioni e ostruzioni croniche
del tratto urinario e della pelvi, forti dolori durante le me-
struazioni e i rapporti sessuali, incontinenza, per non parlare
di una maggiore vulnerabilità all’infezione da HIV/AIDS, all’e-
patite e alle altre malattie veicolate dal sangue. Le conseguen-
ze delle MGF si manifestano tragicamente anche a distanza di
anni, in occasione del parto, aumentando notevolmente il ri-
schio di mortalità materna per travaglio chiuso o emorragia.
Per l’UNICEF, qualunque tipo di mutilazione genitale
femminile rappresenta una “palese violazione dei diritti del-
la donna, è fortemente discriminatorio e viola il diritto delle
bambine alla salute, alle pari opportunità, a essere tutelate da
violenze, abusi, torture o trattamenti inumani, come prevedo-
no tutti i principali strumenti del diritto internazionale”.
Il chirurgo plastico può restituire
normalità e serenità
La chirurgia plastica è sempre più impegnata nel socia-
le, e soprattutto negli ultimi anni, di pari passo con il cre-
scere dell’esodo migratorio dai paesi del Terzo Mondo, si sta
cercando di porre rimedio all’orrore delle mutilazioni geni-
tali femminili. Queste possono essere corrette con interven-
ti chirurgici ricostruttivi di competenza del chirurgo plasti-
co e del ginecologo che abbiano perseguito una particola-
re specializzazione in tale ambito, ripristinando in molti ca-
si anche una sensazione di benessere fisico e psicologico. Le
tecniche chirurgiche ricostruttive potrebbero ridare speran-
za e gioia di vivere a milioni di donne sottoposte in tutto il
mondo a questa barbara pratica, restituendo loro quasi in-
tegralmente le funzioni sessuali e contribuendo così a guari- ®
MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 7
30/04/18 10:10
 TEMATICO
L’INSIEME DI PROGRAMMI, CONVENZIONI
E ACCORDI INTERNAZIONALI, STANNO
AIUTANDO A COMBATTERE UNA PRATICA
ESTREMAMENTE RISCHIOSA, DANNOSA E
UMILIANTE PER LE DONNE CHE LA SUBISCONO.
re le ferite emotive e psicologiche derivanti dalla mutilazio-
ne. Uno dei precursori di queste tecniche ricostruttive è sta-
to il dottor Hannes Sigurjónsson, dell’ospedale Karolinska
di Solna, in Svezia, che nel 2011 è riuscito per la prima vol-
ta a ricostruire il clitoride rimuovendo attentamente il tes-
suto cicatriziale e facendo emergere la parte nascosta, dato
che la sua radice è lunga una decina di centimetri e la muti-
lazione riguarda esclusivamente la parte visibile del clitoride.
Inizialmente si trattava di un’operazione lunga e complessa,
per la sua delicatezza, e richiedeva 3-4 ore di tempo, ma og-
gi, grazie ad una sempre maggiore padronanza della tecnica
impiegata, la si effettua in non più di un’ora e mezza, e ne-
gli ultimi cinque anni sono oltre 350 le pazienti operate dal
dottor Sigurjónsson.
Gli interventi di ricostruzione nel campo delle mutilazio-
ni genitali femminili sono sempre più numerosi e diversifica-
8 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
006_8_Tematico_E29.indd 8
ti, a seconda del tipo di MGF da trattare. L’intervento più co-
mune consiste nel separare le grandi labbra, unite dal tessuto
cicatriziale, per poi suturarle assicurandosi che non aderiscano
nuovamente tra loro, mentre il clitoride (o quel che ne rima-
ne) viene trattato in modo da permettere di rigenerare spon-
taneamente il tessuto cutaneo che lo ricopre, favorendo il re-
cupero della sensibilità. Segue un trattamento post-operato-
rio, che prevede due applicazioni al giorno di una pomata an-
tibiotica la cui azione accelera la guarigione permettendo la
nuova formazione della mucosa.
Questa e altre tecniche stanno portando, passo dopo pas-
so, all’obiettivo comune dei medici e dei chirurghi esteti-
ci di tutto il mondo: riparare e guarire le mutilazioni geni-
tali femminili con le loro devastanti conseguenze fisiche e
psicologiche.
È uno dei casi, sempre più numerosi, in cui la medicina
estetica ha un’importante funzione sociale. Sanare e ricostru-
ire le ferite del corpo e un passo necessario per sanare le ferite
dell’anima: un bisturi magistralmente utilizzato, può dare la
felicità a chi non l’ha mai conosciuta. n
Le MGF possono essere corrette con interventi chirurgici
ricostruttivi di competenza del chirurgo plastico e
del ginecologo, ripristinando in molti casi anche una
sensazione di benessere fisico e psicologico.
30/04/18 10:10
 Black Serum
Black Serum
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Siero
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Lifting
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La soluzione Viso
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a portata
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Cosmetico di ultima generazione dalla rilevante attività
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Anti-Aging.
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Cosmetico di ultima
L'Esapeptide-19, generazione
il Collagene, dalla rilevante
l’Elastina ed NMFattività
(fattore
Anti-Aging.
naturaleL'Esapeptide-19, il Collagene,
d’idratazione) in sinergia l’Elastina ed NMF (fattore
tra loro, svolgono
un’azione decontraente
naturale “BOTULINO-LIKE”,
d’idratazione) in sinergia rassodante
tra(fattore
loro, svolgono
L'Esapeptide-19, il Collagene, l’Elastina ed NMF
e ridensificante, subito apprezzabile al tatto e alla vista.
naturaleun’azione
d’idratazione) decontraente
in sinergia tra“BOTULINO-LIKE”,
loro, svolgono rassodante
e ridensificante,
un’azione subito apprezzabile
decontraente “BOTULINO-LIKE”, al tatto e alla vista.
rassodante
e ridensificante, subito apprezzabile al tatto e alla vista.
Risultati visibili immediatamente dalla prima
applicazione con una significativa
Risultati
Risultati visibili
visibilidelle
attenuazione immediatamente
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rughe dalla prima dalla prima
d'espressione
applicazione
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 {
IL BUONO DELL’OZONOTERAPIA
L’ossigeno-ozonoterapia è una terapia medica,
che può essere eseguita solo da medici ed è una terapia affidabile
ed efficace in molte patologie
L’
ozonoterapia è una terapia che utilizza come
agente terapeutico una miscela di gas naturale
medicale, l’ozono appunto, miscelato in piccole
percentuali con ossigeno medicale. Sostanzial-
mente, l’ozono migliora la capacità del sangue di apportare
ossigeno ai tessuti: ne consegue una riattivazione del micro-
circolo e della ossigenazione periferica. Questa terapia ha
un’azione antinfiammatoria e antalgica, favorisce l’attivazio-
ne dei processi riparativi e rigenerativi, la fluidificazione del
sangue, l’immunostimolazione e l’immunomodulazione e sti-
mola i processi di detossificazione.
Utilizzo medico dell’ozono
L’ozonoterapia viene utilizzata in tanti campi medici al fine di
guarire alcune malattie. Parliamo, ad esempio, della dermato-
logia. Qui per la sua azione disinfettante, sterilizzante antibatte-
rica, antivirale e antimicotica si fa ricorso all’ozonoterapia in ca-
so di piaghe infette, Herpes simplex o zoster, quello che più co-
munemente viene conosciuto come “Fuoco di Sant’Antonio”,
micosi cutanee, acne e foruncoli, fistole e ascessi.
In campo estetico: capillari, varicosità degli arti, insuffi-
cienza venosa periferica, ulcere periferiche, inestetismi del vi-
so-collo-decolletè, cellulite. Ma anche per Herpes simplex e
zoster, eczemi, acne, psoriasi, micosi, ulcera diabetica, flebi-
ti, varici dolorose, arteriopatie, piaghe da decubito. L’ozono
si è dimostrato efficace, grazie alle sue proprietà, in grado di
migliorare l’ossigenazione cellulare e il microcircolo sangui-
gno. E’, inoltre, efficace per il trattamento della candida, la
più comune delle infezioni femminili.
A differenza dei comuni farmaci, che agiscono con un
meccanismo recettoriale, l’OZONO si comporta come un
PRO-FARMACO che attiva molti eventi sub-cellulari.
Le vie di somministrazione sono varie: vie parenterali e to-
piche sono impiegate per somministrare l’ozono senza ef-
fetti tossici e solo con minimo disagio. Scarsi effetti collatera-
li, bassi costi, facile ripetibilità del metodo, facile esecuzione
(ambulatoriale) e precisione nell’erogazione di ozono non
possono che essere di ausilio per una metodica medica.
ABITUDINI DI VITA: fumo, stress, lampade abbronzan-
ti, esposizione al sole, cattiva alimentazione, acidosi, foto-
aging (ovvero il processo di invecchiamento cutaneo dovu-
to all’azione delle radiazioni ultraviolette sulla pelle) possono
portare a macchie cutanee, rosacea, rughe perioculari e
perilabiali, pelli mature e spesse, pieghe e rugosità, elastosi,
cedimenti, contorno mandibolare. Gli obiettivi ricercati negli
ultimi anni sono il garantire risultati con metodiche più natu-
rali, agendo sulla prevenzione con un’azione di “camoufla-
ge” sui tessuti cutanei e sottocutanei.
010_11_Named_E29.indd 2
L’Ozonoterapia: RIPULISCE, RIPRISTINA, RIGENERA (Cit. dr.
Federico Berni – Volterra)
“Ripulisce”:
• attiva i mediatori dell’infiammazione
(ANTINFIAMMATORIA)
• lega 10 volte più all’acqua dell’ossigeno (ESSICCARE)
• bonifica germi ed agenti tossici depositati e quiescenti
(ANTIINFETTIVA, CHELANTE)
“Ripristina”:
• attiva e migliora il MICROCIRCOLO
• ha azione TROFICA sui TESSUTI
• attiva l’attività dei mitocondri (ENERGIZZANTE tissutale)
“Rigenera”
• antiossidante a lungo termine con l’aumento della di-
sponibilità di OSSIGENO
• aumenta l’ELASTICITA’ e il TURGORE dei tessuti
• ha azione RICOSTRUTTIVA/RIORGANIZZATIVA
OZONOTERAPIA & MEDICINA ANTI-AGING
I vari meccanismi di azione dell’Ozonoterapia sul micro-
circolo, sul metabolismo, sul trofismo dei tessuti e sul sistema
immunitario sono adatti per il trattamento Anti-aging.
L’Ozonoterapia attivando il metabolismo cellulare e au-
mentando l’utilizzo dell’ossigeno nelle cellule ha un’azione
protettiva multi-organo, mantenendo l’organismo “giovane”.
OZONOTERAPIA MEDICINA ESTETICA & MEDICINA
ANTI-AGING
L’obiettivo è il ripristino dell’equilibrio funzionale sia degli
organi interni sia della pelle, ritardando così l’invecchiamen-
to con evidenti risultati estetici e di benessere soggettivo.
OZONOTERAPIA SISTEMICA IN MEDICINA ESTETICA E
ANTI-AGING
Nel trattamento WELLNESS ed in MEDICINA ESTETICA una
grande potenzialità è data dalla Ozonoterapia SISTEMICA
OZONOTERAPIA & MEDICINA ESTETICA
Non riempie la ruga ma “BONIFICA” il tessuto e lo prepara
per eventuali altri presidi da utilizzare. Non ha effetto “TUTTO
& SUBITO” ma ha azione medio-rapida, non ha effetto lifting.
OZONOTERAPIA e CELLULITE o Pannicolopatia Edemato Fi-
bro Sclerotica (P.E.F.S.)
L’Ozonoterapia è in grado di indurre un miglioramento
della “cellulite”, anche negli stadi avanzati, e delle adiposità
localizzate, grazie ad alcuni dei suoi riconosciuti effetti: 
• Effetto Lipolitico (“brucia grassi”)
• Effetto Antiedemigeno (“anti ritenzione”)
• Ossigenazione dei tessuti
• Miglioramento del microcircolo
30/04/18 09:40
 {
Effetto Lipolitico: L’Ozono facilita la solubilità dei gras-
si, provocando la scissione degli acidi grassi a catena lun-
ga e rendendo queste catene corte e idrofile; i grassi posso-
no così facilmente legarsi ai liquidi e venire espulsi attraver-
so le urine.
Effetto Antiedemigeno: marcata riduzione dei liquidi “ri-
stagnanti” interstiziali (ritenzione idrica), che si formano sia
per un aumento di volume delle cellule adipose, che, com-
primendo i capillari, rallentano la circolazione e favoriscono il
ristagno di liquidi e tossine, sia per problemi circolatori di altra
natura (ormonali, da farmaci anticoncezionali, patologie cir-
colatorie, abitudini scorrette, etc.).
Ossigenazione dei tessuti: L’Ozono aumenta la produ-
zione di un fattore (2-3 DPG) responsabile della cessione
dell’Ossigeno alle cellule e a tutti i tessuti, attivando il meta-
bolismo cellulare.
OZONOTERAPIA & RIGENERAZIONE CUTANEA DI VISO, COL-
LO e DÉCOLLÉTE’
• Rughe mimiche: si manifestano sul volto a causa di mo-
vimenti dei muscoli facciali e possono presentarsi anche nel
giovane
• Rughe da senescenza: dopo i 30 anni; causate da rilas-
samento dei tessuti cutanei e muscolari profondi
• Malattie, raggi solari, lampade UVA, fumo, disequilibri
endocrini, stress e aumento delle Rughe
Poiché le cause dell’invecchiamento cutaneo dovute
all’azione del tempo e degli agenti atmosferici non possono
essere fermate, è importante comprendere che dei TRATTA-
“La salute non è solo l’assenza di malattia
ma il pieno godimento del benessere psichico e fisico della persona” (OMS)
Medozon compact:
per ozonoterapia
e autoemoterapia normobarica
Named S.p.A. Via Lega Lombarda, 33 - 20855 Lesmo (MB)
Tel. +39 039 69 85 01 - Fax +39 039 69 85 030 - Ozonoterapia.named.it - info@named.it
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MENTI DI MEDICINA ESTETICA, COMPRESA L’OSSIGENO-OZO-
NOTERAPIA non è sufficiente un singolo trattamento. I risultati
si vedranno dopo le prime 3-4 sedute.
OZONOTERAPIA e CAPILLARI (TELEANGECTASIE) - (Cit. dr.
Federico Berni – Volterra)
L’OZONOTERAPIA è usata con successo, nel trattamen-
to ambulatoriale, incruento, delle teleangectasie (dilatazio-
ni dei vasi capillari del derma) i quali, per la maggior parte,
si manifestano come chiazze, strie, aspetti inestetici agli ar-
ti inferiori o al viso. In questo caso si sfrutta l’azione sclerosan-
te dell’Ozono. L’ OZONO non chiude il vaso definitivamente e
il flusso sanguigno non imbocca vie alternative!
Con l’Ozonoterapia si riduce in modo significativo la pre-
senza in superficie di questo fenomeno vascolare e la scom-
parsa può durare per diverso tempo (6-8 mesi).
OZONOTERAPIA ED ACNE
L’acne è un’infiammazione cronica del follicolo pilo seba-
ceo e del tessuto perifollicolare, che si manifesta soprattut-
to sul volto, sul dorso e sulla regione medio-toracica anterio-
re del corpo. E’ caratterizzata dalla presenza di comedoni,
papule, pustole o cisti che si possono presentare in contem-
poranea o in fasi successive. Generalmente l’acne colpisce
i giovani nella pubertà, tende a scomparire intorno ai 25 an-
ni d’età, spesso è accompagnata da recidività.
L’OZONOTERAPIA può affrontare l’ACNE grazie alle sue
proprietà biologiche: come PRO-FARMACO, agisce e stimola
il sistema immunitario, il microcircolo, riduce l’infiammazione,
ha azione antibatterica ed esercita rigenerazione tissutale.
Medozon compact, grazie all’e-
strema affidabilità, alla quali-
tà dei materiali, al design
innovativo, alla pratici-
tà di utilizzo grazie al
touchscreen e all’otti-
mo rapporto qualità-
prezzo ha conquista-
to in pochi anni un
posto di assoluto rilie-
vo nel settore dei ge-
neratori di ozono in medici-
na e medicina estetica.
30/04/18 09:40
 LA POSTA DEL CHIRURGO

La posta
del chirurgo
Le lettere per il prof. Basoccu possono essere inviate presso
VENUS LASER MEDICAL,
Via di Campo Marzio 69, 00186 Roma.
Indirizzo di posta elettronica:
profbasoccu@gmail.com
Sito internet: www.studiobasoccu.com

Il professor Giulio Basoccu,

specialista in Chirurgia Plastica,
Estetica e Ricostruttiva.

tutto su lifting, peeling e sulle nuove Così come i laser, esistono disposi-
Ringiovanire applicazioni del laser contro l’invecchia- tivi a luce infrarossa che permettono di ri-
con gli infrarossi mento della pelle, essendo un’assidua durre e contrastare alcuni segni dell’invec-

S
to per raggiungere la fatidica
soglia dei cinquanta e, pur es-
sendo ancora piuttosto soddisfatta della
mia forma grazie anche a uno stile di vi-
ta decisamente salutare (non bevo alco-
lici, non fumo e pratico regolare attività
fisica), comincio ad accorgermi di una
“stanchezza” della pelle, con la compar-
sa di piccole ma persistenti rughe so-
prattutto sul viso e sul décolleté. So già
lettrice della vostra bella rivista. Tutta-
via, non ho trovato nulla su una nuova
tecnologia agli infrarossi (io conoscevo
solo il laser, ma mi dicono che è una lu-
ce diversa), che può essere anche abbi-
nata alla radiofrequenza. A sentire una
mia amica avrebbe effetti “miracolosi”,
restituendo alla pelle la giovinezza dei
vent’anni… Sarà vero? Può spiegarmi di
cosa si tratta? Francesca, email.
chiamento cutaneo quali le rughe e la per-
dita di tono cutaneo. Tale metodica è sta-
ta approvata dalla FDA (Food and Drug
Administration) già dal 2005, per il ri-
modellamento cutaneo del viso e del col-
lo (ma osservazioni recenti dimostrano che
altri distretti cutanei possono beneficiar-
ne, con diminuzione della lassità cuta-
nea ed aumento del tono a livello dell’ad-
dome, del seno e delle braccia). La radia-
zione infrarossa determina la contrazione
immediata del collagene e la sua produ-
zione nei mesi successivi al trattamento. Si
tratta in pratica di ringiovanimento cu-
taneo non ablativo, senza alcuna altera-
zione delle strutture superficiali e quindi
senza alcun danno epidermico. Lo stimo-
lo termico favorisce un progressivo miglio-
ramento della lassità cutanea e delle rughe
per almeno 3-6 mesi, con mantenimento
dei risultati per almeno 14-18 mesi, nella
maggior parte dei casi trattati. In un’alta
percentuale di casi, immediatamente dopo
la seduta, è possibile già osservare un mi-
glioramento, soprattutto a livello del col-
lo e dell’area mandibolare. La durata di
una seduta con il sistema a luce infrarossa
prevede tempi variabili da 30 a 90 minu-
ti. I tempi sono condizionati dall’area del-
la zona trattata e dal numero di passag-
gi. Un manipolo posto sulla cute permet-
te il trasferimento dell’energia negli strati
profondi del derma. L’effetto termico della

12 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

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 luce infrarossa può dare una sensazione di
calore, normalmente ben tollerata dal pa-
ziente pur essendo soggettiva e variabile a
seconda delle aree trattate. Grazie al mo-
desto disagio, non è prevista anestesia lo-
cale di tipo iniettivo, eventualmente vie-
ne applicata, sulla zona da trattare, una
crema anestetica. Generalmente gli effet-
ti collaterali sono assenti e l’attività socia-
le e lavorativa non viene condizionata dal
trattamento. L’eritema (rossore), quan-
do presente, è davvero minimo e scompa-
re dopo poche ore. Molto raramente posso-
no manifestarsi piccole ustioni superficia-
li o erosioni in sede di trattamento, feno-
meni che hanno il carattere della transi-
torietà e la cui durata non è superiore al-
la settimana. Un paio di trattamenti sono
sufficienti per ottenere risultati significati-
vi nella maggior parte dei pazienti tratta-
ti. Non esistono controindicazioni per ul-
teriori trattamenti, ma è consigliabile un
intervallo di tempo di almeno due me-
si per la ripetizione del procedimento. Va
sottolineato che questa metodica di rin-
giovanimento non può essere paragonata
per risultati ad un atto chirurgico estetico.
D’altro canto, i miglioramenti su alcuni
aspetti dell’invecchiamento cutaneo sono so in eccesso viene aspirato ed eliminato.
da considerarsi significativi, senza i disa- La novità della liposuzione ad ultrasuo-
gi e gli effetti collaterali riconducibili alla ni è che, oltre ad aspirare il grasso, gli ul-
chirurgia. Alcune pubblicazioni scientifi- trasuoni creano una contrazione postope-
che confermano l’efficacia di tale procedu- ratoria del derma, dovuta appunto al ri-
ra, che come ripetiamo non comporta ef- scaldamento, che ha come conseguenza un
fetti collaterali importanti.  rassodamento cutaneo, l’aumento della ®
Liposuzione
o lipoaspirazione?
I l mio problema è un eccesso di
pelle sia nella zona dell’interno
coscia che delle ginocchia. Preciso subi-
to che non mi interessano interventi dal
risultato limitato nel tempo, ne ho già
fatti numerosi dalla mia estetista pas-
sando dall’entusiasmo alla delusione più
cocente. Per cui vi chiedo: cosa si può
fare di definitivo? Ginevra, email.
Onore alla sua chiarezza! Per eli-
minare la pelle in eccesso e restituire for-
ma ed armonia sia alle ginocchia che
all’interno coscia, è senz’altro preferibile
intervenire o con una classica liposuzione
o con la più moderna lipoaspirazione ad
ultrasuoni. Il principio è lo stesso: il gras-

La Medicina Estetica a congresso

D al 18 al 20 maggio si terrà a Roma, presso il Cen-

tro Congressi Rome Cavalieri Waldorf Astoria il
39° Congresso della SIME (Società Italiana di Medicina Este-
tica), unitamente al 13° Congresso AIMAA (Accademia Ita-
liana di Medicina Anti-Aging), con il patrocinio della Union
Internationale de Médecine Esthétique.
Filo conduttore dellla tre giorni della prestigiosa mani-
festazione annuale, che riunisce i maggiori specialisti italiani e
internazionali, sarà quest’anno “L’eleganza in Medicina Este-
tica – il nuovo look della moderna tecnologia”. Tanti come
sempre i temi trattati, fra i quali spiccano:
• Sole, vitamina D e fotoprotezione.
• Insuccessi nei trattamenti di Medicina Estetica:
analisi critica.
• Microbotulino: sì o no?
• Alimentazione e scienze omiche,
dal DNA alla proteina.
• Esercizio fisico programmato adipolitico.
• L’eleganza delle labbra: esercizio di stile.
• Ginecologia estetica e funzionale
nei pazienti oncologici.
• Medicina Estetica e Agopuntura: esperienze cliniche.
• Medicina Estetica ricostruttiva.
La nostra rivista sarà naturalmente presente all’evento e
non mancheremo di pubblicare un reportage sulle novità più
interessanti per i nostri lettori.

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 13

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 LA POSTA DEL CHIRURGO
compattezza dei tessuti, una maggiore re-
cettività da parte dei fibroblasti (le cellule
del derma che producono collagene ed ela-
stina, responsabile del tono e della texture
della nostra pelle). Di solito la scelta vie-
ne fatta in base alle esigenze della pazien-
te, anche se entrambe non prevedono ane-
stesia totale, semmai una leggera sedazio-
ne per consentire alla paziente di sostene-
re l’intervento in totale tranquillità, essen-
do comunque un trattamento chirurgico
eseguibile in sala operatoria. In entram-
bi i casi la paziente dovrà portare per due
settimane una calza elastica compressa e
prendersi qualche giorno di riposo.
Luce pulsata,
non solo peli superflui
V
orrei sottopormi a un trat-
tamento anti-aging per vi-
so, décolleté e cosce non invasivo (nien-
te lifting chirurgico, per intenderci), tra
le diverse alternative mi hanno propo-
sto la luce pulsata. Francamente sono ri-
masta perplessa, non perché non la co-
nosca, al contrario: mi ci sono già sotto-
posta in passato e con buoni risultati, ma
per l’epilazione e non certo per spianare
le rughe o rendere più tonica ed elastica
la mia pelle! Com’è possibile che la stessa
tecnica possa essere impiegata in campi
così diversi?! Mi sembra tanto una “bufa-
la”, voi cosa ne pensate? Lorena, email.
Molte tecnologie scoperte e messe a
punto in diversi campi della medicina e del-
la biologia, dalla cura dei tumori a quel-
la delle ferite o delle lesioni da traumi o da
malattie gravi, hanno trovato successiva-
mente applicazione nel settore della medi-
cina estetica. Ma certamente la luce pulsa-
ta (IPL) le batte tutte: in passato questa me-
todologia era infatti utilizzata nell’industria
14 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
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aeronautica per sverniciare le carlinghe de-
gli aerei (!), prima di acquistare una merita-
ta popolarità in ambito estetico per la depi-
lazione, alla fine dello scorso millennio. Di-
ciamo subito che la IPL non è un laser (fon-
te di emissione luminosa coerente), ma una
tecnologia che, basandosi su un insieme di
condensatori, emette un raggio luminoso in-
coerente che viene “tagliato” in punti diver-
si della sua emissione passando attraverso
dei prismi di vetro, generando così lunghez-
ze d’onda differenti. L’operatore può sceglie-
re quindi tra diverse lunghezze d’onda quel-
la più adatta al trattamento per le necessi-
tà del paziente, e utilizzare un solo strumen-
to per asportare lesioni o imperfezioni cuta-
nee differenti che richiederebbero altrimen-
ti l’impiego di più tipologie di laser. La luce
pulsata può essere applicata anche da perso-
nale non medico e ciò ne ha indubbiamente
agevolato la diffusione capillare, va ricorda-
to però che le strumentazioni utilizzate nei
centri estetici (e dunque utilizzabili da figu-
re professionali non mediche) emettono ener-
gie molto più limitate, a scapito dell’effica-
cia del trattamento. Oltre che per la depila-
zione, la IPL viene utilizzata anche per il
fotoringiovanimento, garantendo un tratta-
mento personalizzato per il trattamento del-
le imperfezioni del volto e degli arti cau-
sate dall’invecchiamento. Come? Duran-
te la seduta, il fascio luminoso opportuna-
mente impostato dal dermatologo va a colpi-
re in modo estremanente preciso sia le mac-
chie che i capillari, esercitando un effetto ter-
mico sulle fibre di collagene e sui fibrobla-
sti con un’azione di rassodamento (tighte-
ning) e miglioramento della texture cuta-
nea. Da questo punto di vista la luce pulsa-
ta si può considerate un’applicazione non in-
vasiva e non ablativa, in quanto agisce me-
diante un processo di termolisi selettiva su
diverse componenti cutanee, senza asporta-
re porzioni superficiali di epidermide (come
nel peeling) e consentendo così un recupero
molto rapido, senza effetti collaterali degni
di nota. Un ciclo completo di trattamento
antiaging richiede dalle 3 alle 5 sedute, me-
glio se lontano dal periodo estivo, dopo aver
preparato la pelle con cure specifiche domici-
liari e con peeling e veicolazione transdermi-
ca effettuati dal medico per ottenere un ri-
sultato migliore.
Addio per sempre
alla inestetica “pancetta”
S ono un sessantenne in buona
salute: mangio sano e sto at-
tento agli eccessi, non fumo, faccio jog-
ging tutti i giorni, evito sempre di pren-
dere l’ascensore o le scale mobili per po-
ter fare un po’ di moto in più, insomma
conduco uno stile di vita a mio avviso sa-
lutare. Il mio problema, che negli ulti-
mi tempi sta diventando una vera… os-
sessione, è la pancetta: sì, perché a veder-
mi sembro magro o comunque di corpo-
ratura assolutamente normale, ma quan-
do abbasso gli occhi e sono senza il “con-
tenimento” di cinta e pantaloni mi ritro-
vo sempre quella “ciccia” strabordante.
Ho provato con gli addominali in pale-
stra ma non ho né il tempo, né (lo con-
fesso) la costanza e la voglia di sottopor-
mi a lunghi e faticosi esercizi. Mi piace-
rebbe sottopormi a qualche trattamento
che risolva finalmente il mio problema.
Cosa mi consigliate? Claudio, email.
Vista la sua necessità di elimina-
re la pancetta, le consigliamo, ovviamente
previa attenta analisi, la tecnica lipolaser.
Si tratta di un trattamento meno inva-
sivo rispetto alla liposuzione classica, ma
che da altrettanto ottimi risultati, soprat-
tutto se i volumi da trattare non sono im-
portanti. Si esegue con una piccolissima
cannula con all’interno una fibra otti-
ca di 3 mm (poco più di un capello), che
inserita nel tessuto adiposo veicola la lu-
ce del laser. Il grasso in questo modo vie-
ne sciolto e la cannulina aspira contem-
poraneamente in prossimità della pun-
ta. Il trattamento si esegue in ambulato-
rio, senza dolore, senza lividi o ematomi.
Il motivo della non traumaticità di que-
sta tecnica è che la fase della triturazio-
ne del grasso, quella che comporta il trau-
ma, non avviene in modo meccanico, ma
il grasso viene semplicemente sciolto all’i-
stante. La cannula si limita ad aspirare
quello che il laser ha reso disponibile per
essere aspirato in modo dolce. n
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 {
OGGI LA RIDENSIFICAZIONE
È DINAMICA
A
l concetto di equilibrio si ispira da sempre la Me-
dicina Estetica, una disciplina nata dall’intuizione
che una persona è veramente sana solo quando si
sente in armonia con il proprio aspetto fisico. «Che
cosa posso fare per affrontare gli anni che passano senza
perdere la mia bellezza, il mio aspetto naturale?» Di fronte a
domande ricorrenti come questa, siamo ormai consapevoli
che la risposta più efficace consiste nel richiamare i benefici
di una prevenzione a ogni età.
Dai 25 anni in poi la nostra pelle inizia a invecchiare.
A partire dai 40 anni, in particolare, i segni
dell’età diventano sempre più evidenti: rughe,
svuotamento, lassità, colorito spento, discro-
mie, irritabilità, fragilità. All’invecchiamento
biologico si aggiungono quotidianamente
molteplici fattori dannosi, determinati dall’in-
quinamento urbano, dall’esposizione solare,
dai nostri stessi stili di vita e di alimentazione.
L’aging cutaneo cambia, dunque, in rela-
zione all’età e si può considerare la somma
di una quota genetica di invecchiamento
(cronoaging) e di una legata, invece, alle
abitudini e agli stress esterni cui ciascuno di
noi sottopone la pelle giorno dopo giorno:
si parla solitamente di fotoaging.
I molteplici fattori ambientali all’origine
del fotoaging producono il temuto “stress
ossidativo” e il conseguente accumu-
lo di radicali liberi nelle cellule, che porta-
no al deterioramento delle proteine elasti-
che del derma, collagene ed elastina, at-
tenuando la luminosità della pelle. Il pro-
cesso di ossidazione cellulare si traduce
anche in un danno significativo per l’aci-
do ialuronico, un altro componente na-
turale della pelle che, come una spu-
gna, ha il potere di trattenere acqua
mantenendo il derma morbido, elastico
e compatto. Con gli anni, la produzio-
ne di acido ialuronico rallenta e la pelle
diventa più secca, più sottile, più fragi-
le e a ogni movimento non si ricompat-
ta più come in gioventù. Sul derma si formano delle pieghe,
che inizialmente sono “rughe sottili”, ma progressivamente,
se non trattate, si trasformano in solchi, alterando l’armonia
generale del volto.
Come sottolinea la Dott.ssa Stefania Bizzarri, “le critici-
tà aumentano nella stagione calda, in quanto l’esposizione
aumentata ai raggi ultravioletti è causa di eritemi, secchezza
e perdita di elasticità”. In queste condizioni, “la pelle ha
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bisogno di maggiori cure per non disidratarsi e danneggiar-
si”. La domanda sorge dunque spontanea: come si posso-
no contrastare le molteplici forme dell’invecchiamento e pre-
venire gli antiestetici danni dei radicali liberi? “Oggi – prose-
gue la Dott.ssa Bizzarri – possiamo fare molto grazie a un trat-
tamento medico-estetico combinato, capace di agire su di-
versi fronti”.
Il riferimento è alla ridensificazione dinamica, che abbi-
nando l’uso di un filler “dinamico” di ultima generazione, Te-
osyal RHA 1 a quello di un biorivitalizzante con complesso
dermoristrutturante, Teosyal Redensity [I], è in grado di con-
seguire importanti risultati:
• Correzione degli inestetismi
(Reshaping)
• Inversione dei processi ossidati-
vi e protezione dai fattori ambientali
(Fotoaging Strategy)
• Ridensificazione e rigenerazio-
ne dermo-epidermica (Cronoaging
Strategy)
Si tratta, nel complesso, di un nuo-
vo modo di valutare e trattare i segni
del tempo e gli inestetismi. La novità è,
innanzi tutto, nei prodotti.
Il nuovo filler “dinamico” RHA (Re-
silient Hyaluronic Acid), fornisce perfor-
mance sorprendenti proprio nella valu-
tazione dinamica del risultato estetico. Si
tratta di un gel a base di acido ialuroni-
co che, in virtù della tecnologia brevet-
tata Preserved Network, ha caratteristi-
che di morbidezza ed elasticità non pa-
ragonabili a quelle degli altri filler presen-
ti sul mercato. Gli studi dimostrano che,
grazie a un minore quantitativo di BDDE,
il metodo Preserved Network mantiene al
meglio le proprietà viscoelastiche natura-
li delle lunghe catene di acido ialuronico
e si ottiene quindi un gel dalla elevata pu-
rezza e dalla struttura dinamica, che ga-
rantisce, nello stesso tempo, una correzio-
ne di lunga durata.
La formula del biorivitalizzante con complesso dermo-
ristrutturante ha caratteristiche uniche sul mercato, proprio
per la natura e il ruolo dei suoi componenti. Gli amminoaci-
di hanno una funzione rigenerante e di stimolo della produ-
zione di collagene, rinforzando così la giunzione dermo-
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 {
epidermica. Tutta la composizione degli antiossidanti va a Età 45-60 anni, con fotoaging avanzato. Trattamento con-
lavorare proprio sull’aging, all’interno dei tessuti e delle cel- sigliato: ridensificazione dinamica (1+2), combinando il filler
lule, bloccando l’invecchiamento tissutale vero e proprio. In “dinamico”.al biorivitalizzante con complesso dermoristruttu-
particolare, viene apportato il glutatione, l’antiossidante più rante. Modalità: 1 trattamento con filler “dinamico” + dopo
forte. La componente dei minerali e degli enzimi agisce in due settimane, 2 trattamenti biorivitalizzanti distanziati di 3
funzione anti-infiammatoria. Inoltre, l’acido ialuronico conte- settimane l’uno dall’altro. Nel fotoaging avanzato, infatti, è in-
nuto nel biorivitalizzante, dal momento che non è cross-lin- dispensabile associare alla ridensificazione standard un’azio-
kato, ha un effetto idratante: attira acqua e, così facendo, ne di reshaping del tessuto, a correzione delle depressioni e
dà idratazione ai tessuti. Grazie a questa azione meccani- delle piccole rughe, che consenta, grazie al nuovo filler “dina-
ca viene portato uno stimolo ulteriore alla rigenerazione del mico”, di distendere i lineamenti e uniformare i volumi. Il tratta-
collagene. mento, così modulato, consente di raggiungere buoni risultati
Sia per la biorivitalizzazione sia per la correzione degli ine- sia nella texture cutanea che nella durata del filler usato.
stetismi con il filler “dinamico”, i professionisti hanno ora a lo-
ro disposizione un esclusivo dispositivo elettronico di iniezio- Età oltre i 60 anni, con fotoaging severo. Trattamento
ne: Teosyal Pen. Grazie alla tecnologia avanzata e alla sua consigliato: ridensificazione dinamica (2+2). Modalità: 2
maneggevolezza (è il primo device elettronico cordless di trattamenti con filler “dinamico” a distanza di 4 settimane
questo tipo), Teosyal Pen rende il trattamento estetico più + 2 trattamenti con il biorivitalizzante a distanza di 4 setti-
confortevole e garantisce tempi di recupero più rapidi. Con mane. Nel fotoaging severo è necessario raddoppiare l’azio-
una normale siringa il medico deve premere lo stantuffo per ne di reshaping del tessuto garantita dal filler “dinamico”.
iniettare il gel; e la pressione applicata, inevitabilmente irre-
golare, può risultare dolorosa per il paziente. Teosyal Pen, in- Naturalmente si tratta di indicazioni di massima, che cia-
vece, consente al medico una maggiore precisione e de- scun medico potrà interpretare e articolare in maniera diversa
licatezza. La quantità di gel e la velocità di iniezione, infatti, a seconda delle esigenze concrete dei pazienti. Ad esempio,
possono essere programmate a seconda delle caratteristi- nell’età più avanzata, sopra i sessant’anni, va certamente be-
che specifiche dell’area da trattare. Il gel, poi, viene iniettato ne seguire il protocollo del 2+2, talvolta però è consigliabile pro-
gradualmente e in maniera omogenea, con una significati- cedere a 3 trattamenti con il biorivitalizzante, anziché limitarsi a
va riduzione degli effetti collaterali transitori. In virtù di queste 2. Con due sedute, infatti, i pazienti cominciano a intravedere
caratteristiche, Teosyal Pen permette ai medici di esprime- un risultato (sentono la pelle più idratata, più sana), ma con tre
re al meglio la propria arte nella cura estetica e consente ai hanno la netta sensazione che qualcosa sia cambiato e no-
pazienti di non soffrire più tano un miglioramento del-
in nome della bellezza. la texture cutanea. Se par-
A partire dagli stru- liamo di aging severo van-
menti e dai prodotti ap- no prese in considerazione
pena descritti, sono stati anche più sedute, in base
studiati tre protocolli per- alla gravità dell’inestetismo,
sonalizzati sulle esigen- distanziandole trenta gior-
ze della pelle, modulati ni una dall’altra, in perfet-
per agire secondo i tem- ta sinergia con il turn over
pi biologici di risposta del- cellulare.
la cute: Infine, è importantissi-
mo abbinare questi proto-
Età 25-45 anni, con fo- colli medico-estetici con
toaging lieve-modera- una beauty routine quo-
to. Trattamento consiglia- tidiana. Da questo pun-
to: ridensificazione der- to di vista, la Skincare Line
mica con biorivitalizzan- di TEOXANE Cosmeceuti-
te (complesso dermori- cals rappresenta un valo-
strutturante). Modalità: 1 re aggiunto perché con-
trattamento ogni 3 setti- tiene gli stessi principi attivi
mane, da ripetere 3 vol- della gamma filler. Si tratta
te, per garantire il man- di prodotti con i quali i pa-
tenimento nel tempo dei zienti imparano a curare in
risultati di ridensificazio- modo diverso la loro pel-
ne cutanea, idratazio- le, arrivando al trattamen-
ne del derma e protezio- to estetico successivo con
ne dai radicali liberi, as- una pelle migliore e “pron-
secondando il turn over ta” al lavoro che si svolge
cellulare in ambulatorio.

016_17_Teoxane_E29.indd 3 30/04/18 09:40

 CHIRURGIA E NON SOLO

Il “lato B” a prova di
Copacabana
Quando si evoca un bel
fondoschiena femminile alto
e sodo si pensa subito a quello
delle brasiliane sulle mitiche
spiagge assolate di Rio. Per
ottenere il Brazilian butt lift ci sono
diverse tecniche, come ben sanno
molte celebrità quali Iggy Azalea, Nicky
Minai, Amber Rose e Kim Kardashian
di Alessandro Mancini

18 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

018_24_Chirurgia_E29_2.indd 18 30/04/18 10:13

 N
ell’agosto del 2016 si è spento a 93 anni nel-
la sua Rio de Janeiro Ivo Pitanguy, un nome
che forse suonerà sconosciuto a molti ma la
cui scomparsa è stata onorata con il lutto in
tutto il Brasile. Solo poche ore prima era sta-
to scelto tra le personalità più stimate e conosciute della città
carioca come tedoforo per portare la fiamma dei giochi olim-
pici brasiliani attraverso le strade di Rio, sulla carrozzina con
cui era costretto a spostarsi da qualche tempo. Il dottor Pitan-
guy è stato il più famoso e stimato chirurgo plastico sudame-
ricano, fondatore della storica “scuola brasiliana” di chirur-
gia e medicina estetica ancor oggi tra le più rinomate e all’a-
vanguardia nel mondo. La sua vocazione è nata quasi per ca-
so e in circostanze tragiche, nel lontano 1961, quando il gio-
vane medico rimase impressionato dai volti sfigurati di alcune
persone coinvolte nell’incendio del tendone di un circo, e vol-
le dedicarsi alla loro ricostruzione.
Da allora, come sappiamo, la chirurgia plastica ha trat-
to profitto dall’insegnamento del grande maestro, ampliando
sempre più il suo campo d’azione, con una crescente impor-
tanza della branca più propriamente estetica, la cui finalità è
l’armonia delle forme e delle proporzioni, attraverso la corre-
zione dei difetti e l’esaltazione della bellezza. Oltre a conosce-
re bene le tecniche di intervento, il chirurgo estetico deve es-
sere dotato di senso artistico e capacità di prevedere il risulta-
to a distanza di tempo, ma soprattutto deve comprendere le
necessità e le richieste dei pazienti e offrire una prospettiva di
risultato nei limiti di un’aspettativa realistica.
Parliamo ad esempio di un fenomeno di tendenza in con-
tinua crescita (oltre 350.000 interventi all’anno nel mondo,
con un incremento annuo del 20% secondo le più recenti sta-
tistiche), quale l’aumento e il rimodellamento dei glutei. Da
qualche anno, infatti, impazza – specialmente nei mesi che
precedono l’estate – la corsa per ottenere un fondoschiena
tondo, sodo e importante, insomma “alla brasiliana”, tanto da
meritarsi appunto il nome di Brazilian butt lift (“sollevamen-
to del sedere brasiliano”). Ma prima di prendere una simi-
le decisione è bene informarsi in maniera approfondita: mol-
te sono le storie che circolano su interventi disastrosi, perché
intervenire sul “lato B” non è affatto semplice e può compor-
tare problematiche anche gravi. Prima di questo intervento è
meglio informarsi bene su ciò a cui si va incontro.

Un intervento duraturo
ma molto impegnativo
La gluteoplastica propriamente detta (chirurgia di incre-
mento o rimodellamento del gluteo) consente di aumentare
e/o modificare la forma dei glutei in pazienti che presentano
un rilassamento dei tessuti causato da un importante dima-
grimento o dal naturale trascorrere del tempo, oppure un “la-
to B” semplicemente plasmato da madre natura poco eviden-
te o troppo piccolo. La tecnica classica prevede l’inserimento ®

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018_24_Chirurgia_E29_2.indd 19 30/04/18 10:13

 CHIRURGIA E NON SOLO

IL BRAZILIAN BUTT LIFT (BBL) È UN INTERVENTO
CHE CONSENTE NON SOLO DI AUMENTARE IL
FONDOSCHIENA IN MODO NATURALE, MA ANCHE
DI RIMODELLARE LA ZONA DEI GLUTEI.
di protesi in silicone, analogamente a quanto si fa con la ma-
stoplastica, ma più robuste delle protesi mammarie per soste-
nere il peso del corpo quando ci si siede o ci si corica. Le pro-
tesi glutee di ultima generazione hanno una superficie liscia e
sono costituite da silicone conforme all’utilizzo medico, spe-
cifiche per essere impiantate nella regione glutea. A dispetto
delle voci allarmanti che ancora circolano in proposito, è sta-
to dimostrato scientificamente che l’impianto di protesi in si-
licone non provoca, né aumenta l’incidenza di malattie au-
toimmuni o di malattie del tessuto connettivo. L’incisione per
il posizionamento dell’impianto viene fatta nella parte alta dei
glutei, nel solco intergluteo, in modo che la cicatrice rimanga
nascosta tra le due natiche. Le protesi possono essere posizio-
nate all’interno del muscolo grande gluteo (tecnica di Gonza-
les), oppure più superficialmente, al di sotto della fascia che
ricopre il muscolo (tecnica di De La Peña). Le maggiori case
produttrici garantiscono le protesi di gluteo per circa dieci an-
ni, al termine dei quali suggeriscono la sostituzione per evita-
re eventuali deformazioni e/o rotture delle stesse.
Una possibile complicanza della gluteoplastica è la con-
trattura capsulare, causata dalla reazione dell’organismo al-
la protesi glutea; intorno alla protesi si forma una cicatrice
che in alcune persone è esuberante, può provocare col tem-
po dolore e in casi estremi compromettere il risultato estetico
dell’intervento. Complicanze come infezioni, sieromi, perdita
di sensibilità, sciatalgia sono invece eventi molto rari. Le pro-
tesi utilizzate nella chirurgia di aumento del volume dei glu-
tei, analogamente a quelle usate in altri interventi di chirur-
gia estetica (mastoplastica additiva, aumento di volume dei
polpacci) possono talvolta andare incontro ad una compli-
canza chiamata “dislocazione”, che si verifica quando la pro-
tesi si sposta dalla tasca nella quale è stata collocata o ruota
su se stessa cambiando la sua posizione. Questa complicanza
è molto rara nella mastoplastica additiva, mentre può verifi-
carsi più frequentemente nella chirurgia di aumento del volu-
me dei glutei a causa delle diverse sollecitazioni cui è soggetta
questa parte del corpo.
La chirurgia estetica dei glutei può essere effettuata in ane-
stesia loco-regionale con sedazione, in regime di day-hospital,
oppure in anestesia generale con una o due notti di ricovero
in clinica. La durata dell’intervento è variabile (di solito non
oltre un paio d’ore) e termina con una medicazione compres-
siva. Il decorso post-operatorio è purtroppo abbastanza dolo-

L’utilizzo di protesi
è indicato nelle
pazienti che non
hanno sufficienti
accumuli adiposi per
effettuare l’aumento
di volume dei glutei
mediante lipofilling.

20 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

018_24_Chirurgia_E29_2.indd 20 30/04/18 10:13

 roso; il dolore è comunque controllabile farmacologicamente
mediante efficaci analgesici. Dopo l’intervento di gluteopla-
stica si deve rimanere a riposo per 48 ore. In questa prima fa-
se possono verificarsi gonfiore, ecchimosi e dolore a livello dei
glutei. Dal terzo giorno post-operatorio è possibile riprendere
a svolgere una vita normale.

Quando il tuo grasso

ti aiuta a essere più bella
Il risultato che si può ottenere con la chirurgia estetica dei
glutei è generalmente molto buono e duraturo, ma non può
dirsi del tutto permanente perché soggetto ai normali proces-
si di invecchiamento del corpo e agli effetti della gravità, inol-
tre come detto le protesi andrebbero sostituite ogni dieci anni
circa. Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo
di intervento, ma è preferibile attendere il completo sviluppo
corporeo che avviene generalmente intorno alla maggiore età.
Se si ha in previsione di sottoporsi ad una dieta, è consigliabi-
le affrontare la gluteoplastica solo quando il proprio peso cor-
poreo si sarà stabilizzato, in modo da massimizzare i risultati
dell’intervento chirurgico. Il costo di una gluteoplastica parte
dai 5.000 euro in su, ma non è consigliabile farsi influenzare,
nella scelta del chirurgo, dalla sua parcella e da tutti i costi sa-
nitari relativi. Se si fa economia in questo tipo di interventi si
rischia di doversene poi pentire. ®

Da qualche anno l’estate

scatena la corsa per
ottenere un fondoschiena
tondo, sodo e importante,
“alla brasiliana”.
Sopra, con il lipofilling
si eliminano i fastidiosi
accumuli adiposi
dalle aree in cui sono
antiestetici e si usano per
“rimpolpare” quelle che
invece ne hanno bisogno.

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 21

018_24_Chirurgia_E29_2.indd 21 30/04/18 10:13

 CHIRURGIA E NON SOLO

IL LIPOFILLING È INDICATO IN PAZIENTI

CHE PRESENTINO SUFFICIENTI ACCUMULI
ADIPOSI POICHÉ PREVEDE L’UTILIZZO
DEL PROPRIO GRASSO PER AUMENTARE E
RIMODELLARE I GLUTEI.
La tecnica del lipofilling sta sempre più diffondendosi per
la sua invasività assai ridotta e per la quasi completa assenza
di complicanze rispetto alla gluteoplastica con il bisturi, inol-
tre grazie ad essa si ottiene un doppio risultato: si elimina-
no i fastidiosi accumuli adiposi dalle aree in cui sono antie-
stetici e si usano per “rimpolpare” quelle che invece ne han-
no bisogno.
La tecnica è nota: si prelevano, mediante, piccolissime
cannule gli accumuli di grasso localizzato in alcune zone co-
me cosce, addome e fianchi, che vengono così assottiglia-
ti con grande soddisfazione della paziente (con una vita più
stretta il nuovo “lato B” risalterà ancora meglio!). Per ottene-
re grasso in quantità sufficiente è necessaria la lipoaspirazione
di due o tre zone - una piccola parte può essere prelevata an-
che dai margini del sedere stesso - così da proiettare maggior-
A seconda del grado di rilassamento, il chirurgo,
conoscendo il problema da risolvere, crea il pattern
(modello) più adatto per consolidare i tessuti,
incrociando i fili in reticoli più o meno complessi.

mente la parte centrale. Il grasso viene quindi posto in una

centrifuga che separa le cellule adipose vive da quelle morte e
da eventuale fluido residuo. Alla soluzione così ottenuta si ag-
giunge una piccola percentuale di plasma e piastrine, anch’essi
autologhi (cioè prelevati dalla paziente stessa), che contribui-
scono ad assicurare la sopravvivenza dell’impianto nella nuova
sede. La soluzione adiposa viene quindi re-iniettata nei glu-
tei con la tecnica cosiddetta delle “microgocce”: si effettua-
no circa un centinaio di micro iniezioni di grasso, in varie
direzioni e a diverse profondità, che non lasciano cica-
trici evidenti poiché nascoste dalla piega del gluteo.
La buona esecuzione della tecnica iniettiva (re-
quisito di medici particolarmente esperti) è fonda-
mentale per ottenere un risultato naturale e omoge-
neo. È una procedura ben tollerata (il grasso è auto-
logo, quindi nessun rigetto o rischio infezioni), non
permangono esiti cicatriziali in quanto il lipofilling
viene effettuato senza alcun bisogno di effettuare in-
cisioni. La quantità di grasso necessario per ottenere
un buon aumento di volume del sedere è compresa tra
Al termine 250 e 600 cc.
dell’intervento L’unico svantaggio di questa tecnica è che una par-
di lipofilling va
indossata una te di grasso re-innestato (variabile da persona a persona, in
guaina elastica media circa il 30%) viene col tempo riassorbito, e quindi è
compressiva necessario sottoporsi ad almeno una successiva seduta di cor-
per un paio rezione per confermare il risultato acquisito.
di settimane, Al termine dell’intervento va indossata una guaina elastica
ma il gonfiore
scompare già compressiva per un paio di settimane, ma il gonfiore scompa-
dopo la prima re già dopo la prima settimana circa. Il costo complessivo par-
settimana. te da 4.000 fino a 10.000 euro, a seconda dell’entità del pre- ®

22 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

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®

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003_Editoriale_E26.indd 3 23 30/04/18 11:44
26/10/17 10:13
 CHIRURGIA E NON SOLO
PER CHI NON VOLESSE SOTTOPORSI
A INTERVENTI COMUNQUE IMPEGNATIVI È
POSSIBILE RICORRERE ALLE PIÙ
SEMPLICI INIEZIONI DI ACIDO IALURONICO
A LENTISSIMO RIASSORBIMENTO.
rimodellamento dei
con acido ialuronico
immediatamente.
lievo e della complessità dell’operazione.
Per chi non volesse sottoporsi a interventi comunque im-
pegnativi è possibile ricorrere alle più semplici iniezioni di
acido ialuronico a lentissimo riassorbimento. Il Macrolane®,
in particolare, è un gel riassorbibile e biocompatibile, che ben
si presta al rimodellamento dei glutei. Gli effetti sono imme-
diati e moderatamente duraturi (12-18 mesi). Tra le sostanze
iniettabili, l’acido ialuronico è il più sicuro in quanto è natu-
ralmente presente nel nostro corpo e viene riassorbito nei tes-
suti con il tempo. Non si contano ormai più gli studi scien-
tifici che hanno dimostrato la sicurezza dell’acido ialuronico
come filler. L’aumento di volume dei glutei viene effettuato in
anestesia locale, non lascia cicatrici e non necessita di ricove-
ro. Il filler viene iniettato nelle aree da rimodellare attraverso
un ago-cannula e al termine del trattamento si applica un ce-
rotto; dopo 24 ore la paziente può tornare a svolgere tutte le
sue attività quotidiane. I rari casi di complicanze sono tran-
sitori e comunque risolvibili da un chirurgo plastico esperto.
Uno dei vantaggi di questo trattamento è che è possibile ef-
fettuare dei ritocchi nel caso la paziente desideri ulteriormen-
te aumentare volume o rimodellare alcune zone dei glutei. Il
rovescio della medaglia è dato dalla relativa brevità (circa un
anno) del risultato estetico, è però possibile sottoporsi nuova-
mente al trattamento il cui costo è decisamente più contenu-
to rispetto agli altri (a partire da 800-1.000 euro).
24 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
018_24_Chirurgia_E29_2.indd 24
La tecnica Shaping Up (fili di trazione) è una valida alter-
nativa soft al lifting chirurgico e per questo sempre più diffu-
sa. Si tratta infatti di un intervento in chirurgia ambulatoria-
le eseguito in anestesia locale, dopo il quale la paziente può tor-
nare subito a casa e riprendere dopo qualche ora le sue attività
quotidiane. Sono fili riassorbili in PDO (polidiossanone), ma-
teriale completamente biocompatibile e riassorbibile, capace di
esercitare un’azione di miglioramento della
texture cutanea. Bidimensionali e tridimen-
sionali, i fili si inseriscono con un ago sotti-
I risultati del
lissimo nel sottocute, costituendo una vera
glutei effettuato trama su cui l’apposizione di nuovi fibro-
blasti e la conseguente sintesi di collagene
sono visibili determinerà un rassodamento importante
della zona. L’effetto lifting dipende dal nu-
mero di fili inseriti (per un lato B “brasilia-
no” servono dai 10 ai 40 fili) e il risultato
è subito visibile con un gluteo sodo e ben
modellato. Anche quando i fili si riassorbi-
ranno (dopo circa sei mesi), la rete di fibro-
blasti ed il nuovo collagene avranno deter-
minato un tessuto cutaneo nuovo e i glutei
rimangono sodi e prominenti anche se l’ef-
fetto “brasiliano” si perde in parte.
Le altre soluzioni: dai fili
alla ginnastica specifica
Per questo intervento, il chirurgo pla-
stico effettua una minima incisione a li-
vello laterale del gluteo, a circa 10-12 cm
dall’inizio del solco intergluteo. Da qui fa
entrare e passare intorno al gluteo stesso
un ago ricurvo e il filo di sutura molto re-
sistente e leggermente elastico. Tirando i
due capi del filo, il tessuto adiposo natu-
ralmente presente si raccoglie e si solleva fino ad ottenere l’ef-
fetto desiderato. Il risultato è immediato, non restano cicatrici
evidenti, non occorrono bendaggi e non viene rimossa la cu-
te. Può comparire solo un rossore ed un blando edema diffu-
so, che si risolve dopo poche ore (nelle quali sono vietate at-
tività fisica, saune e simili). Consigliabili comunque almeno
due settimane di riposo per evitare indebite trazioni sulle zo-
ne trattate, mentre le attività sportive possono essere ripre-
se mediamente dopo un mese, a seconda dell’intensità dello
sforzo. Il costo varia dai 2.000 ai 4.000 euro.
Per finire, è bene ricordare che si può tonificare e rassoda-
re il fondoschiena in modo semplice e naturale in palestra e
anche a casa. Sono sempre più popolari i corsi di ginnastica
specificamente dedicati a questa zona, basati su esercizi pensa-
ti per sollevare, rimodellare e scolpire i glutei in modo fatico-
so, certo, ma con benefici in tutto l’organismo. Il più famoso
è quello del personal trainer delle star d’oltreoceano, Leandro
Carvalho (brasiliano anche lui!), che con il suo programma
di allenamento chiamato non a caso Brazil Butt Lift promet-
te un sedere degno di Jennifer Lopez in poche settimane. La
sua tecnica è basata sul cosiddetto Triangle Training, un meto-
do per lavorare sui tre maggiori muscoli dei glutei da diverse
angolazioni, il tutto accompagnato da consigli nutrizionali e,
ovviamente, tanta musica brasiliana. La musica rende i movi-
menti più armoniosi e non fa sentire la fatica. n
30/04/18 10:13
il primo lifting non chirurgico non è un sogno, è scienza

una sola seduta senza bisturi né aghi

zero tempi di recupero

FDA
APPROVED
USA MASSIMA SICUREZZA CON GUIDA ECOGRAFICA

risultati naturali evidenti e progressivi

un milione
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viso

collo

décolleTé

Risultati di una sola seduta dell’unico lifting non invasivo approvato FDA,
il più severo ente di controllo della sanità americana

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 {
QUALI SONO I BENEFICI
DELLA COMPRESSIONE?

L
e prime prove dell’utilizzo della compressione risalgono buona salute o di competere come atleta professionista. Infat-
all’Antica Grecia, quando i medici iniziarono a capire ti, questi indumenti compressivi, migliorano le prestazioni spor-
che la compressione poteva avere dei benefici per i lo- tive di chi le indossa. La compressione,infatti, aiuta il riscalda-
ro pazienti. Con i secoli, la ricerca scientifica e la tec- mento dei muscoli, migliora la performance, diminuisce il ri-
nologia si sono evolute considerevolmente creando cosi dei schio di crampi muscolari e velocizza il recupero. .
capi compressivi sofisticati che potessero produrre dei risulta- • Linea snellente e modellante:
ti provati e positivi. Infatti, è bene sapere che le fasi importan- Appositamente progettata per consentire a chi lo indossa
ti non sono rappresentate solo dalla preparazione e dall’in- di apparire e sentirsi al meglio, gli indumenti modellanti han-
tervento chirurgico stesso. Il decorso post operatorio, infatti, no contribuito a trasformare il modo in cui le persone si vesto-
è uno step fondamentale per la buona riuscita dell’operazio- no. Infondono sicurezza in sé stessi attraverso una compressio-
ne, ed è per questo che la convalescenza richiede una serie ne mirata per produrre un aspetto più snello senza sacrificare il
di regole e restrizioni per un periodo di tempo variabili. comfort. L’abbigliamento Shape effettua un micromassaggio
Grazie ai molteplici benefici della compressione, og- che migliora la circolazione del sangue, il drenaggio linfatico,
gi, i migliori chirurghi consigliano prodotti compressivi do- il tono della pelle riducendo gli inestetismi della cellulite.
po un qualsiasi intervento chirurgico. È stato,
infatti, dimostrato da numerosi studi clinici che il
paziente che utilizza un capo compressivo dopo
un intervento chirurgico ottiene risultati migliori e
durevoli nel tempo. Infatti, la compressione:
• Minimizza il gonfiore, i lividi e la formazione
delle cicatrici;
• Riduce il rischio di infezione;
• Modella il corpo e stabilizza le protesi (laddo-
ve ci sono);
• Riduce il dolore e accelera il processo di
guarigione.
Questo tipo di scienza si applica in vari mo-
menti della vita di un paziente: post-operatorio
(step 1 e step 2), sportivo e nella quotidianità co-
me snellente e modellante (step 3).
Possiamo classificare questi capi compressivi
in tre linee:
• Linea proget tata per il recupero
post-operatorio:
La compressione medicale deve essere appli-
cata ai pazienti sia per procedure e trattamenti
non invasivi, o per problemi come la trombosi ve-
nosa profonda, sia nel caso di recupero post-chi-
rurgico dopo un intervento di chirurgia plastica,
mastectomia o post-parto. Ma cosa fa la com-
pressione? Essa esercita una forza sulle aree col-
pite dal trauma, riducendo il gonfiore e gli edemi
presenti promuovendo e mantenendo nel tempo
i risultati chirurgici.
• Linea Sportiva:
Questi indumenti sportivi offrono una compres-
sione utile al miglioramento dei risultati, assicuran-
do una maggiore sicurezza a chi li indossa, indi-
pendentemente dall’attività. Sia che si tratti sempli-
cemente di mantenere uno stile di vita attivo e in

052_53_crhealth_E28.indd 2 28/02/18 15:43

 {
Perché scegliere i capi compressivi
dell’azienda Marena?
MARENA è il leader mondiale della compressione da cir-
ca 20 anni grazie alla produzione di un tessuto innovativo, bre-
vettato e all’avanguardia che presenta 7 caratteristiche che lo
differenziano dagli altri, rendendolo unico ed insostituibile. In-
fatti, l’innovazione tessile riguarda:
• Il controllo dell’umidità:
Certificato Coolmax permette il controllo e la dispersione
dell’umidità mantenendo la pelle sempre fresca ed asciutta.
• La durata:
La moderna ed esclusiva tecnologia garantisce che le
guaine durino nel tempo e mantengano la loro forma.
• La protezione solare:
con protezione solare pari a 50 SPF, le guaine sono proget-
tate per proteggere la pelle dai danni provocati dalle radia-
zioni solari.
• Potere di allungamento:
Il tessuto Marena può essere allungato nei quattro assi sen-
za che se ne modifichi il grado di compressione medicale o
che si allarghi. Le guaine Marena modellano il corpo garan-
052_53_crhealth_E28.indd 3
tendo un grado di compressione costante. .
• Protezione antimicrobica:
Silvadur ™ è l’agente antimicrobico utilizzato nella produ-
zione di questo tessuto innovativo, per prevenire i cattivi odori
e promuovere la freschezza evitando la formazione di batteri e
mantenendo la pelle asciutta e fresca sempre.
• Ipoallergenico:
Il tessuto Marena non presenta gli agenti irritanti comuni in
tutti gli altri tessuti come lattice, siliconi e formaldeide.
• Morbidezza Superiore:
Tessuto certificato F7 prodotto con filamenti di prima qua-
lità incredibilmente soffici per la pelle, per garantire la como-
dità per più tempo possibile. SOFT LYCRA è avvolta intorno a
TACTEL NYLON facendo sì che il tessuto sia morbido al tatto e si
adatti al corpo una volta indossato.
Marena Recovery è la linea di capi compressivi creati ap-
positamente per il recupero post-operatorio. La linea presenta
una vasta gamma di presidi medici come reggiseni, guaine,
corpetti e coprispalle. Ogni guaina viene utilizzata per un inter-
vento in particolare e per un tempo diverso che sia un prodot-
to del primo o del secondo stage.
In questa linea figurano capi compressivi del
primo e del secondo stage disegnati specificata-
mente per ogni forma del corpo perché ogni for-
ma fisica è unica.
• Il primo stage riguarda le prime quattro set-
timane. In questa fase il corpo del paziente risulta
gonfio e dolorante. Per questo si consigliano pro-
dotti della Linea Recovery che sono progettati per
essere facilmente indossati grazie alla presenza di
aperture con ganci laterali e/o frontali.
• Il secondo stage dura dalla quarta alla do-
dicesima settimana. Si presuppone che dopo la
terza settimana, il gonfiore si riduca ed il corpo ini-
zi ad assumere quasi la forma desiderata. In que-
sta fase è consigliabile utilizzare i prodotti Marena
Recovery senza aperture in modo da formare la
silhouette e ridurre gli ematomi rimasti sul corpo.
• Dalla dodicesima settimana si parla di ter-
zo stage. Il corpo è notevolmente migliorato, gli
ematomi sono spariti e la pelle inizia ad assestar-
si. Per continuare a supportare i muscoli ed evita-
re che la pelle inizi a cedere è consigliabile con-
tinuare ad indossare capi contenitivi. Per questa
fase, i capi della linea Marena Shape sono i mi-
gliori. I leggins utilizzabili nella quotidianità, favo-
riscono la circolazione ed il drenaggio dei liquidi
effettuando un micromassaggio sulla pelle che
dà sollievo e fa sentire sicuri. La linea Shape è pro-
gettata per tutte le donne che vogliono sentirsi
sempre belle.
“Circa 50 mila medici oggi usano e consiglia-
no Marena per il recupero Post-operatorio! “
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28/02/18 15:43
 L’INTERVISTA AL CHIRURGO

Botox sì, botox no:

è veramente sicuro?
Quasi cinque milioni di trattamenti nel mondo ogni anno, oltre centomila solo in
Italia: la tossina botulinica, o botox, è tra i golden standard della medicina estetica,
eppure resta sempre al centro di polemiche suscitate da dubbi e perplessità.
Un esperto di fama mondiale fa chiarezza una volta per tutte
di Alessandro Mancini

L
a tossina botulinica è un farmaco che permette di tico, e proprio dagli USA viene il nome “Botox” con cui que-
inibire temporaneamente l’azione dei muscoli mi- sto farmaco è oggi comunemente (anche se impropriamente)
mici del volto riducendo la formazione delle ru- conosciuto.
ghe da espressione. Se ne conoscono almeno set-
te tipi diversi, classificati con un codice alfanume- Immobilizza temporaneamente
rico (A, B, C1, D, E, F e G), tutti derivati da ceppi del batte- i muscoli del viso
rio Clostridium botulinum selezionati in laborato- In Italia l’uso della tossina botulinica è stato au-
rio. Quelli utilizzabili in medicina estetica e torizzato dal Ministero della Salute nel 2004,
presenti attualmente in commercio so- in pazienti di età non superiore ai 65 an-
no essenzialmente il tipo A e il tipo ni, a condizione che il preparato ven-
B. Come è quasi la regola tra i far- ga iniettato da uno specialista in
maci golden standard della me- chirurgia plastica, dermatologia,
dicina estetica, anche la tossina neurologia o chirurgia maxil-
botulinica è stata inizialmen- lofacciale. Dal 2010 è presen-
te utilizzata in altre branche te una nuova tossina botuli-
della medicina, nel caso spe- nica con caratteristiche mol-
cifico per prevenire gli spa- to simili, autorizzata dal Mi-
smi neuromuscolari del- nistero della Salute. Anche
le palpebre e per correggere se il farmaco è stato appro-
lo strabismo. Solo dalla se- vato unicamente per il trat-
conda metà degli anni Ot- tamento delle rughe glabel-
tanta negli Stati Uniti se ne lari (che si formano tra le so-®
sperimentò con successo l’u-
tilizzo anche in ambito este-
Il botox è un trattamento di
medicina estetica assolutamente
sicuro, da consigliare, però solo
se affidato alle mani esperte di
un professionista.

28 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

028_32_Botox_E29.indd 28 30/04/18 10:17

 Quando la tossina inizierà
ad agire si attenueranno fino
a sparire del tutto le rughe
della fronte, della glabella
e le famigerate “zampe
di gallina”: ciò conferirà al viso
un aspetto più riposato,
disteso e ringiovanito.

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 29

028_32_Botox_E29.indd 29 30/04/18 10:17

 L’INTERVISTA AL CHIRURGO
IL MINISTERO DELLA SALUTE HA AUTORIZZATO
L’USO DELLA TOSSINA BOTULINICA SOLO SE
PRATICATO DA MEDICI CHIRURGHI SPECIALISTI
IN CHIRURGIA PLASTICA, DERMATOLOGIA,
NEUROLOGIA E CHIRURGIA MAXILLOFACCIALE.
30 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
028_32_Botox_E29.indd 30
pracciglia), la tossina botulinica è indicata soprattutto per ri-
durre o eliminare le rughe da espressione (dinamiche) della par-
te superiore del volto (fronte e regione perioculare) provocate
dalla contrazione dei muscoli facciali. Un’altra importante indi-
cazione all’uso della tossina botulinica è l’iperidrosi, ovvero l’ec-
cessiva sudorazione ascellare, alle mani o ai piedi che può essere
efficacemente eliminata con questo trattamento.
La tossina botulinica viene iniettata senza anestesia (essen-
È importante che l’utilizzo della tossina
botulinica sia preceduto dallo studio
del volto in statica e dinamica, cioè da
un’attenta e precisa osservazione delle
rughe presenti a riposo e di quelle che
si formano durante il movimento e i
cambiamenti espressivi.
30/04/18 10:17
 do praticamente indolore) in piccolissime dosi nelle regioni
interessate, all’interno dei muscoli mimici, mediante una si-
ringa dotata di un ago sottilissimo che non lascia alcun segno
visibile. Agendo sulle terminazioni nervose a livello della giunzio-
ne neuromuscolare è sconsigliato usare questo trattamento nella zo-
na contorno bocca per non incorrere in sgradevoli effetti collaterali.
L’effetto di rilassamento dei muscoli mimici e di attenuazione
delle rughe inizia dopo circa quattro giorni dal trattamento e
dura dai tre ai sei mesi, dopodiché è possibile ripetere il trat-
tamento ciclicamente.
Il risultato estetico nelle regioni trattate è talmente sod-
disfacente che la tossina botulinica in questi ultimi anni ha
praticamente sostituito l’intervento chirurgico di lifting del-
la fronte. Eppure, questo farmaco continua ad essere al cen-
tro delle polemiche, talora anche giudiziarie. Insomma, il bo-
tox è sicuro o no? Risponde per noi il professor Giulio Basoc-
cu, uno dei più noti e affermati chirurghi plastici ed estetici,
responsabile della Divisione di chirurgia plastica, estetica e ri-
costruttiva dell’INI (Istituto Neurotraumatologico Italiano)
di Grottaferrata.
Il botox è un trattamento di medicina estetica assolutamen-
te sicuro, da consigliare, però, solo se affidato alle mani esperte di
un professionista.
Quindi, nessun pericolo se si sceglie lo specialista giusto,
dalla comprovata serietà e dalla lunga esperienza, afferma il
028_32_Botox_E29.indd 31
La tossina botulinica è indicata soprattutto per ridurre o eliminare
le rughe da espressione della fronte e della regione perioculare,
provocate dalla contrazione dei muscoli facciali.
professore. Parliamo di uno dei farmaci più studiati e speri-
mentati al mondo, i cui danni sono imputabili solo a medi-
ci inesperti o, peggio ancora, a sostanze illegali fatte passare
per botox. È vero che in Italia l’uso di questo farmaco è auto-
rizzato solo per le rughe glabellari e le indicazioni vanno ri-
spettate, però è altrettanto vero che nel resto del mondo vie-
ne utilizzato in grandissime quantità (e quindi anche con un
imponente valore statistico) pure in altri distretti come occhi,
fronte e collo.
Poche complicanze,
ma qualcuna fa notizia
D unque possiamo stare tranquilli sul versante sicurezza?
A livello mondiale, la casistica di fenomeni avversi e dei dan-
ni che può provocare l’uso del botox è davvero molto bassa, so-
prattutto se pensiamo che è di fatto il trattamento di medicina
estetica senza bisturi più diffuso in assoluto. Le rare complican-
ze dovute perlopiù a imperizia o scarsa qualità del prodotto fan-
no purtroppo molto clamore, magari perché coinvolgono qualche
vip, ma realisticamente sono molto limitate. ®
MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 31
30/04/18 10:17
 L’INTERVISTA AL CHIRURGO

Le complicazioni che bisogna conoscere

È un intervento da “pausa pranzo” che
richiede di solito non più di mezz’ora,
ma come in tutte le terapie, il botulino
non dà a tutti gli stessi risultati. In casi
eccezionali possono sorgere delle com-
plicanze spiacevoli, come:
• ptosi palpebrale (diminuita capacità
si tenere sollevata la palpebra);
• appiattimento del sopracciglio;
• innalzamento eccessivo del ter-
zo distale del sopracciglio (il cosiddetto
“sguardo mefistofelico”);
• sdoppiamento temporaneo della vista.
Occorre esserne preventivamente
consapevoli, ma senza eccessivi allar-
mismi: questi effetti collaterali gene-
ralmente regrediscono nel giro di qual-
che settimana, ad eccezione dell’im-
munoresistenza, che può perdurare
e di fatto rendere inutile il trattamen-
to. Tali complicanze sono in parte atte-
nuabili con il retouch che usualmen-
te si programma a 15 giorni dalla pri-
ma infiltrazione, e completamente re-
versibili in 3-6 mesi, periodo entro cui
la tossina perde di efficacia.
In conclusione, a dispetto del no-
me inquietante, non bisogna aver timo-
re della tossina botulinica o dei suoi pos-
sibili effetti collaterali, in gran parte re-
versibili così come (purtroppo) i suoi in-
discutibili benefici. Per fortuna il tratta-
mento si può ripetere prolungandone
indefinitivamente i risultati fino ad un’età
compresa entro i 65 anni, superati i qua-
li diventa sconsigliato.

approfondita l’anatomia del viso. Ogni piccolissimo muscolo ha

L’USO DELLA TOSSINA BOTULINICA NON È
UN TRATTAMENTO PER TUTTI.
È INFATTI SCONSIGLIATO NEI PAZIENTI
CON MENO DI 18 ANNI O CON PIÙ DI 65 ANNI,
E NELLE DONNE IN GRAVIDANZA.
A questo proposito, una domanda sorge spontanea: il
botox viene somministrato davvero solo negli ambulatori me-
dici, o ci si può sottoporre a questo trattamento anche in un
comune centro estetico?
Come detto, i rischi maggiori sono da imputare alla man-
canza di professionalità ed esperienza. Purtroppo è vero che oggi
molti trattamenti di botox “spianarughe” vengono fatti non cor-
rettamente nei centri estetici, da persone con il solo diploma da
estetista. Senza nulla togliere a questa professione, ma per usa-
re questo farmaco bisogna essere preparati, conoscere in maniera
una funzione nei movimenti e se si inocula tossina botulinica in
maniera sbagliata o esagerata, si possono far danni non sempre
facilmente riparabili.
P er concludere, qual è il suo consiglio, professore, a chi
voglia sottoporsi a questo trattamento per avere un volto più
fresco e giovane, senza rischiare alcun “effetto collaterale”?
Rivolgersi solo a chirurghi e medici estetici, chiedere infor-
mazioni sul liquido che ci stanno per iniettare, farsi mostrare le
fiale e accertarsi che sia un prodotto autorizzato esclusivamen-
te per uso estetico e non adattato, e soprattutto non di provenien-
za cinese.
Sulla base dell’autorevole parere del professor Basoccu,
quindi, la risposta al dilemma “botox sì/botox no” è: botox sì,
senza problemi, a patto di rispettare le basilari norme di sicu-
rezza, che consistono nell’accertarsi che il prodotto sia legale,
garantito, e l’operatore un esperto credibile, dotato di compe-
tenza e di esperienza specifica. n

Sono sempre più numerosi

gli uomini che si sottopongono
a questo semplice intervento
per la prevenzione e correzione delle
rughe di espressione del volto.

32 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

028_32_Botox_E29.indd 32 30/04/18 10:17

 {
CRYOLIPOSCULPT:
LO SHOCK TERMICO
CHE RIMODELLA LA SILHOUETTE
C
on un know how e un’espe-
rienza di oltre 25 anni nella
progettazione, nello sviluppo
e nella commercializzazione
di elettromedicali per la Medicina Este-
tica, Biotec Italia è oggi riconosciuta in
tutto il mondo come un’azienda leader
di mercato nell’offerta di apparecchia-
ture medicali sicure, efficaci e certifica-
te; tra le ultime sue innovazioni, il nuo-
vo dispositivo medico Fusiomed Cryoli-
posculpt, l’ultima e rivoluzionaria frontie-
ra della medicina estetica che consen-
te di trattare l’adiposità localizzata e
034_35_Biotech_29.indd 32
la pannicolopatia edemato-fibroscle-
rotica in modo non invasivo e senza il
dolore e il fastidio delle classiche meto-
diche di criolipolisi.
Già scelta e apprezzata in oltre 50
Paesi nel mondo, grazie alla collabo-
razione di Biotec Italia con consolida-
ti partner esteri, l’apparecchiatura me-
dicale Fusiomed Cryoliposculpt ha già
raggiunto in poco più di 3 anni un suc-
cesso e una considerazione tali da atti-
rare l’attenzione di numerosi e prestigiosi
studi medici italiani, grazie agli eccellen-
ti risultati con essa ottenuti.
30/04/18 09:39
 {
Cryoliposculpt è infatti una metodica
medico-estetica non invasiva che per-
mette di ridurre l’adipe localizzato attra-
verso il congelamento dello stesso e la
biostimolazione tissutale con l’innovativa
tecnologia brevettata “Tissue Active”,
che consente di preservare la vascola-
rizzazione del tessuto sfruttando la siner-
gia del vacuum modulato e attivo e dei
campi magnetici. Ed è proprio questa in-
novativa tecnologia che permette di evi-
tare il fenomeno degli accumuli di tessu-
to ghiacciato e doloroso al tatto, che ap-
paiono, invece, con l’uso delle metodi-
che di criolipolisi tradizionali.
La procedura di Cryoliposculpt è to-
talmente indolore in quanto le micro-
correnti utilizzate alle frequenze indivi-
duate da Biotec Italia agiscono sull’inter-
stizio cellulare stimolando lo scambio io-
nico trans membrana e attivando così
sia un drenaggio linfatico, sia una mi-
gliore vascolarizzazione; queste esclusi-
ve messe a punto nei laboratori di ricer-
ca Biotec Italia rendono l’apparecchiatu-
ra Fusiomed Cryoliposculpt il gold stan-
dard per il trattamento delle adiposità
localizzate.
Grazie alla tecnologia Fit4 il dispositi-
vo consente di trattare fino a quattro zo-
ne in contemporanea eliminando i limi-
ti comuni agli altri dispositivi e riducendo
drasticamente il numero di applicazioni
necessarie.
Per ottenere un rimodellamento si-
gnificativo sono sufficienti, general-
mente, una o due sedute: in una so-
la seduta è infatti possibile ottenere
una riduzione degli accumuli adiposi
dal 20% al 30%, nel rispetto totale del-
la sicurezza e del comfort del paziente,
che può tranquillamente riprendere le
consuete attività sociali subito dopo il
trattamento.

L’evoluzione della criolipolisi

Tecnologia FIT4®

Applicatore Medium
TissueActive®

Impostazioni semplificate

Manipoli ergonomici

Applicatore Large
Tecnologia trasportabile

Applicatore Viso

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034_35_Biotech_29.indd 33 30/04/18 09:39

 ALTERNATIVE AL BISTURI

Addio al doppio mento?

Questione di dieci minuti!
36 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

036_38_Doppio mento_E29.indd 36 30/04/18 10:17

 Il doppio mento è uno degli inestetismi più comuni, sia negli uomini
che nelle donne. Non è solo brutto da vedere ma può comportare anche disturbi
e malesseri non trascurabili. Ai trattamenti tradizionali più o meno invasivi
se ne è affiancato da poco tempo uno davvero innovativo e privo di controindicazioni
di Elena Cappelletti

I
l processo d’invecchiamento porta ad inevitabili mo- minuire il deposito di grasso sottocutaneo e dei liquidi in ec-
difiche dei tessuti molli del collo, tra le quali l’aumen- cesso, con netto miglioramento di tonicità ed elasticità della
to del deposito di grasso sottomentoniero, il cosiddet- cute trattata. In associazione alla mesoterapia è possibile inte-
to “doppio mento”. Si tratta di un accumulo di grasso grare qualche seduta di carbossiterapia, la cui funzione è quel-
localizzato sottocute tra il platisma (un muscolo dell’e- la di aumentare il metabolismo tessutale e incrementare l’at-
spressione) e il collo. È in parte ereditario e può comparire tività del farmaco lipolitico attraverso la somministrazione di
perciò in persone giovani e naturalmente magre, che posso- anidride carbonica allo stato gassoso per via sottocutanea o
no soffrirne anche come conseguenza di terapie cortisoniche per via intradermica mediante micro-aghi ad effetto lipoclasi-
croniche. Ma sono soprattutto l’età e il sovrappeso a compor- co (gli aghi rompono le membrane degli adipociti riducendo-
tare il fisiologico cedimento di muscoli e cute, inoltre la for- ne il volume), favorendo inoltre un incremento dei processi
mazione del doppio mento è favorita da cattive abitudini co- ossidativi dovuto all’aumentata biodisponibilità dell’ossigeno.
me il trascorrere molte ore al computer o dormire con il dop- La carbossiterapia è un intervento ottimale prima del rimo-
pio cuscino. Il doppio mento non è solo un inestetismo par- dellamento e della liposcultura del mento: si ottiene infatti un ®
ticolarmente sgradito perché in grado di cambiare letteral-
mente (in peggio) l’armonia del nostro volto, ma compor-
ta spesso anche fastidiose conseguenze che possono risul-
tare dannose per la nostra salute: premendo sull’ugo-
la, infatti, l’eccesso di grasso rende più faticosa la re-
spirazione specie durante il sonno, causando le ap-
nee notturne, frequenti pause del respiro responsabili
di una cattiva ossigenazione del cervello che compor-
ta sonnolenza diurna, cefalee ricorrenti, scarsa capaci-
tà di concentrazione, ipertensione arteriosa. Insomma, li-
berarsene una volta per tutte non è solo un capriccio pu-
ramente estetico!

Tre tecniche
ad azione combinata
L’approccio tradizionale alla correzione della zona sotto-
mentoniera consisteva in passato nel classico lifting chirurgi-
co del viso o nella liposuzione o lipoaspirazione, che comporta
la rimozione dei depositi di grasso non desiderati da aree speci-
fiche tra le quali appunto il mento. Ciò avviene aspirando, tra-
mite microcannule di metallo collegate ad un aspiratore, il tes-
suto adiposo dall’area in cui è depositato grasso in eccesso. Va
sottolineato che la lipoaspirazione è un vero intervento chirur-
gico, e che non serve per dimagrire bensì per eliminare accu-
muli di grasso localizzati in alcune aree specifiche del corpo che
non è possibile rimuovere né con la dieta né con l’esercizio fisi-
co, come appunto il caso del doppio mento.
Oggi l’evoluzione di terapie alternative assai meno invasive
del lifting chirurgico e della lipoaspirazione ha aumentato le pos-
sibilità di intervento per eliminare o perlomeno attenuare questo
inestetismo del volto. Parliamo ad esempio di tecniche combina- Il classico lifting chirurgico
te di mesoterapia e carbossiterapia associate a fili di trazione. del viso e la liposuzione
comportano la rimozione dei
Il trattamento iniziale prevede quattro sedute settimana- depositi di grasso dal mento,
li di mesoterapia lipolitica (mirata all’eliminazione dell’adipe restituendogli un profilo
localizzato tramite l’infiltrazione di farmaci lipolitici), per di- decisamente più armonioso.

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 37

036_38_Doppio mento_E29.indd 37 30/04/18 10:17

 ALTERNATIVE AL BISTURI
LA SCELTA SE OPTARE PER L’INTERVENTO
CHIRURGICO O UN TRATTAMENTO
NON INVASIVO, VALUTANDO IL RISULTATO
CHE SI VUOLE OTTENERE, SPETTA
SEMPRE AL MEDICO ESTETICO.
miglioramento del risultato finale e la diminuzione dei tempi
di recupero post-intervento. Successivamente, quando l’area
trattata risulta migliorata in termini di tonificazione e ridu-
zione del grasso, si posizionano dei sottilissimi fili di trazione
(tra 0,05 e 0,20 mm di diametro, il numero varia in base alla
lassità cutanea) in polidiossanone (PDO), materiale che vie-
ne completamente riassorbito in circa 8 mesi e capace di eser-
citare un’azione di miglioramento della texture cutanea. I fili
presentano sul loro percorso delle piccole ancore, che hanno
la funzione di trazionare la cute verso l’alto; inoltre stimolano
i fibroblasti alla produzione di collagene migliorando anche la
compattezza della pelle. Anche dopo il loro riassorbimento i
fili, quindi, garantiscono un risultato duraturo grazie alla loro
funzione biostimolante.
Chi guarda anche ai fili di trazione con diffidenza, se non
con paura, può avvalersi oggi di un’altra innovativa tecnica as-
L’età e il sovrappeso comportano un fisiologico cedimento di
muscoli e cute, inoltre la formazione del doppio mento è favorita
da cattive abitudini sia nel lavoro che nel riposo.
38 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
036_38_Doppio mento_E29.indd 38
solutamente non invasiva, se si accetta comunque l’idea di
sottoporsi a piccole punture peraltro niente affatto dolorose,
tanto che l’intervento si può effettuare senza necessità di ane-
stesia. Si tratta di un farmaco sintetico a base di acido desos-
sicolico, presente naturalmente nel nostro organismo al pari
dell’acido ialuronico e, come questo, assolutamente biocom-
patibile e privo di rischi per la nostra salute.
Semplice e indolore,
ma solo in mani esperte
L’acido desossicolico, iniettato localmente in quantità pro-
porzionali al grasso da eliminare, rompe la membrana cellu-
lare delle cellule adipose, ovvero le cellule che immagazzina-
no il grasso che viene così sciolto e gradualmente riassorbi-
to dall’organismo. Si tratta di un intervento brevissimo (10-
15 minuti), che come detto non richiede anestesia e permet-
te di tornare subito alle normali attività: insomma, un classico
trattamento da “pausa pranzo”! Sono sufficienti dalle due alle
quattro sedute, effettuate a distanza di un mese l’una dall’al-
tra, per ottenere risultati ben visibili e soddisfacenti, nonché
duraturi. Attenzione, però: brevità e semplicità non devono
far rima con superficialità! Quello con acido desossicolico è
un trattamento medico a tutti gli effetti, per il quale è più che
mai consigliabile affidarsi a un esperto: il medico estetico o il
dermatologo non solo lo effettueranno con la necessaria pe-
rizia manuale, ma lo faranno precedere da un’accurata visita
dell’area di intervento per valutarne la fattibilità e, in caso af-
fermativo, stabilire il giusto quantitativo di farmaco necessa-
rio allo scopo. n
30/04/18 10:17
PUBB.indd 3 30/04/18 10:02
 {
ULTHERAPY:
IL LIFTING NON CHIRURGICO
NON È UN SOGNO, È SCIENZA
U
ltherapy è il primo e unico lifting con ultrasuoni mi-
crofocalizzati approvato FDA che rigenera la pelle in
profondità, rendendola più tonica, compatta e levi-
gata, senza bisturi né aghi, in una sola seduta.
La soluzione non invasiva alla lassità cutanea
L’efficacia e la sicurezza di Ultherapy sono documenta-
te da oltre 110 studi clinici e pubblicazioni scientifiche e rico-
nosciute a livello internazionale dal rigoroso ente di controllo
statunitense FDA.
Ultherapy agisce in profondità, dove il rilassamento cu-
taneo ha origine: gli ultrasuoni stimolano la produzione di
040_41_Merz_E29.indd 32
nuove fibre collagene e la rigenerazione intensa dei tessu-
ti. Con il trascorrere delle settimane la pelle diventa più toni-
ca e compatta donando a viso, collo e décolleté un effetto
lifting naturale.
Una sola seduta, zero tempi di recupero
Il trattamento Ultherapy si svolge in ambulatorio e dura
dai 30 ai 90 minuti. Il paziente è disteso sul lettino mentre il
medico fa scorrere sul suo viso una speciale sonda ecogra-
fica con tecnologia di visualizzazione brevettata DeepSEE.
La guida ecografica consente allo specialista di trattare con
la massima precisione solo le aree d’interesse massimizzan-
do l’efficacia del trattamento ed evitando
effetti indesiderati. Terminato il trattamento
il paziente può di norma tornare alle sue
attività quotidiane in quanto gli effetti in-
desiderati si limitano in genere a un arros-
samento o un lieve indolenzimento delle
aree trattate.
Risultati naturali e progressivi
Subito dopo il trattamento si può già
notare un effetto di turgore sulle aree trat-
tate, ma i veri risultati di Ultherapy si mani-
festano in maniera progressiva nell’arco di
2-3 mesi: per vedere l’effetto lifting è neces-
sario rispettare i naturali tempi della biolo-
gia e attendere che le fibre collagene si si-
ano completamente rigenerate donan-
do nuova tonicità alle aree trattate. Qua-
si 1.000.000 di pazienti nel mondo hanno
già scelto Ultherapy per il lifting naturale e
non invasivo di viso, collo e décolleté.
Il paziente ideale
Il candidato ideale per il lifting non chi-
rugico Ultherapy presenta una lassità cu-
tanea lieve o moderata e ha una pelle
che ha perso tono e compattezza. Alcu-
ni esempi di questa condizione sono: ce-
dimento del sopracciglio, pelle lassa sul
collo e nella zona sottomentoniera, rughe
sul décolleté. Ultherapy può essere esegui-
to su qualunque fototipo e in qualunque
stagione.
30/04/18 09:39
 {

il primo lifting non chirurgico non è un sogno, è scienza

unA solA seDutA senzA bistuRi né Aghi

zeRo tempi Di RecupeRo

FDA
APPROVED
USA mAssimA sicuRezzA con guiDA ecogRAFicA

RisultAti nAtuRAli eviDenti e pRogRessivi

un milione
di trattamenti

viso

collo

décolleTé

Risultati di una sola seduta dell’unico lifting non invasivo approvato FDA,
il più severo ente di controllo della sanità americana

Solo nei Centri Medici Certificati

www.ultherapy.it

040_41_Merz_E29.indd 33 30/04/18 09:39

 SCIENZA & BELLEZZA

L’unione fa la forza:
la Società Italiana
di Medicina Estetica
Fondata a Roma nel lontano 1975, la SIME è un’associazione culturale
senza scopo di lucro che ha per obiettivi lo studio, la ricerca e l’informazione
concernenti la Medicina Estetica. Facciamo conoscenza con questa “Accademia
di Bellezza” che riunisce l’eccellenza dei medici e chirurghi estetici italiani
di Alessandro Mancini

42 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

042_44_Sime_E29.indd 42 30/04/18 10:18

 U
n numero sempre crescente di medici, in Italia e nel
resto del mondo, si occupa oggi di Medicina Este-
tica, in risposta all’aumento crescente delle solleci-
tazioni di una clientela sempre più numerosa, do-
cumentata ed esigente. Pochi avrebbero scommes-
so su questa branca della scienza medica alla metà degli anni Set-
tanta. Ci credette fermamente un medico specialista in Cardio-
logia, Gastroenterologia, Gerontologia e Geriatria, il dottor Car-
lo Alberto Bartoletti, che ebbe la geniale intuizione della neces-
sità di una Medicina per “curare” la qualità della vita e di consi-
derare la salute non solo come condizione fisica ma come espres-
sione del benessere psicofisico, in una chiave preventiva e cor-
rettiva: fondò così il 22 aprile 1975 la Società Italiana di Medi-
cina Estetica (SIME). Sulla base del principio che alla base del-
la nuova branca medica dovessero esserci una qualificazione pro-
fessionale di altissimo livello e un’adeguata preparazione del me-
dico, sin dall’anno della sua fondazione la SIME ha promosso fi-
no ad oggi ben 39 congressi nazionali e 6 congressi internaziona-
li, oltre a diversi corsi e seminari a livello nazionale ed internazio-
nale di Medicina Estetica, con la collaborazione di strutture uni-
versitarie, ospedaliere e pri-
vate e delle società scienti-
fiche nazionali e internazio-

Sopra, la SIME accetta tra le sue file solo medici qualificati,

che utilizzano nella propria pratica clinica sostanze
autorizzate e macchinari idonei.
A sinistra, dal 1994 la Società Italiana di Medicina Estetica
gestisce scientificamente il Servizio ambulatoriale di
Medicina Estetica dell’Ospedale «S. Giovanni Calibita»
Fatebenefratelli all›Isola Tiberina di Roma.
Sotto, il dottor Carlo Alberto Bartoletti, scomparso nel
2013, è stato il fondatore della SIME.

nali più interessate ai problemi di medicina estetica, avvalendosi

del patrocinio dei Ministeri della Salute e della Pubblica Istruzio-
ne e di prestigiose società scientifiche nazionali ed internazionali.
Tutto ciò per garantire la qualità e il rigore dei temi e delle meto-
dologie affrontate, sottoposte sempre a meticolose verifiche. Tra
principali obiettivi della SIME vi è quello di favorire la collabo-
razione interdisciplinare tra medici di diverse specializzazioni
per la soluzione di problemi inerenti la Medicina Esteti-
ca, nonché di stimolare la ricerca e la sperimentazio-
ne in campo medico-estetico, rafforzando gli scam-
bi culturali e le relazioni con le analoghe istituzio-
ni di altri Paesi.

Medicina Estetica
al servizio della comunità
I medici aderenti alla SIME sottoscrivo-
no un codice etico e deontologico e sono am-
messi come membri ordinari solo dopo aver se-
guito un corso di formazione specifico in Me-
dicina Estetica, perché solo al termine di un se-
rio percorso formativo il medico matura le com-
petenze sufficienti per poter operare con sicurezza in
questo campo della Medicina in cui i pazienti sono ge-
neralmente sani e in cui il margine di sicurezza deve essere il
più ampio possibile, come elevato deve essere anche il comporta- ®

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 43

042_44_Sime_E29.indd 43 30/04/18 10:18

 SCIENZA & BELLEZZA

Il Decalogo della Medicina Estetica per i pazienti

1) Informarsi bene. Andare oltre le
notizie spesso superficiali dei media e ri-
volgersi solo a professionisti certificati e
competenti.
2) Chiedere spiegazioni. Diffidare dei
medici che non fanno una visita com-
pleta e approfondita prima di effettuare
qualsiasi trattamento. Lo specialista de-
ve spiegare bene tutto quello che pensa
di fare, i limiti e le complicanze possibi-
li. Pretendere sempre dal medico il con-
senso informato.
3) Rivolgersi solo a professionisti cer-
tificati. Verificare che il medico sia iscritto
a società scientifiche, aggiornato e specifi-
catamente formato in medicina estetica.
4) Prevenire è meglio che curare. Co-
(a cura della SIME)
mincia a pensare oggi a come sarai tra
10 anni e fatti indicare i comportamenti
migliori da tenere per evitare di accelera-
re il passaggio del tempo.
5) Valutare le alternative. Riflette-
re sulle possibili metodiche d’intervento
e in caso d’incertezza scegliere comun-
que la soluzione meno invasiva. È ve-
ro che tecniche soft danno anche risulta-
ti soft, ma tali saranno anche le possibi-
li complicanze.
6) No alla bellezza “pronta e subito”.
Fare attenzione a chi promette troppo,
ai sedicenti maghi, ma soprattutto fidarsi
dei consigli del professionista preparato.
7) Pretendere la documentazione.
Farsi sempre rilasciare dal medico il det-
taglio dei trattamenti effettuati, dei far-
maci e dei presidi utilizzati.
8) Non dare il risultato per scontato.
Non andare dal medico estetico come
se fosse una passeggiata.
9) Spiegare bene quale obiettivo
estetico si vuole ottenere. Non basta
desiderare un risultato per ottenerlo. De-
scrivere al medico quello che si desidera
e pretendere di essere informati di quel-
lo che la medicina estetica è in grado di
fare, ma soprattutto di non fare.
10) Non puntare a modelli irraggiun-
gibili. Veline e modelle nella vita reale non
sono quasi mai come appaiono sulla scena
o sul red carpet, i trucchi della televisione
sono magici come i ritocchi alle fotografie!

ma con una preparazione relativa, non integrata, decisamente in-

LA SIME METTE AL BANDO I MEDICI CHE
COMMETTONO ABUSI CLINICI, UTILIZZANDO
SOSTANZE NON AUTORIZZATE
O MACCHINARI E AMBIENTI NON IDONEI,
MAGARI SENZA UNA FORMAZIONE SPECIFICA.
mento etico del medico di riferimento. Per questo, la SIME met-
te al bando i medici che commettono abusi clinici, ad esempio
utilizzando nella propria pratica clinica sostanze non approvate o
macchinari e ambienti non idonei, magari senza formazione spe-
cifica e quindi improvvisandosi, mettendo così irresponsabilmen-
te a rischio la salute del paziente. La mancanza di corsi universi-
tari di specializzazione nella nuova disciplina (forse anche per la
difficoltà di realizzare un insegnamento multidisciplinare) ha in-
fatti creato negli anni operatori medici legittimamente abilitati
completa. Come detto, sin dalla propria fondazione la SIME ha
cercato di sopperire alle necessità culturali dei medici che si occu-
pano di questa branca con riunioni congressuali annuali, realiz-
zate sempre in collaborazione con istituzioni mediche universita-
rie e ospedaliere.
A coronamento del percorso iniziato quindici anni prima, il
dott. Bartoletti nel 1990 ha dato vita, con la collaborazione della
Fondazione Internazionale Fatebenefratelli, alla Scuola Interna-
zionale quadriennale di Formazione in Medicina Estetica, riser-
vata a laureati in Medicina e Chirurgia, ancora oggi il più impor-
tante e completo percorso didattico della disciplina. Nel frattem-
po, ormai “istituzionalizzata” dal punto di vista didattico e scien-
tifico, restava da completare il sogno forse più ambizioso e diffi-
cile da interpretare per chi – purtroppo la maggioranza delle per-
sone – identifica ancora con la futilità e la vanità questa branca
della scienza medica: sviluppare e affermare il ruolo sociale del-
la Medicina Estetica. La SIME e il suo fondatore ci sono riusci-
ti nel 1994, con l’apertura del primo Servizio Ambulatoriale di
Medicina Estetica presso l’Ospedale San Giovanni Calibita – Iso-
la Tiberina di Roma, il cui obiettivo è di rendere più accessibile
la fruizione da parte dei pazienti. Questo servizio nasce per il ti-
rocinio pratico, a partire dal secondo anno di frequenza, dei me-
dici che frequentano la Scuola Internazionale di Medicina Este-
tica della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli (FIF). È il
primo esperimento a tutt’oggi di servizi ambulatoriali ospedalieri
di Medicina Estetica che permette ad un più largo strato sociale
di popolazione di usufruire con tariffe “ospedaliere”, e quindi cal-
mierate, di una medicina essenzialmente preventiva e correttiva a
sfondo sociale, che si rivolge a chi vive con disagio la propria vita
per un inestetismo mal accettato. n

Tra i principali obiettivi della SIME vi è quello di favorire

la collaborazione interdisciplinare tra medici
di diverse specializzazioni per la soluzione di problemi
inerenti la Medicina Estetica.

44 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

042_44_Sime_E29.indd 44 30/04/18 10:18

 {
3 STEP, 30 MINUTI
LA PELLE PIÙ BELLA DELLA TUA VITA
GODITI L’ESPERIENZA
MOSTRANE IL RISULTATO
A cura della dott.ssa Cristina Sartorio
H
YDRAFACIAL è l’ultima frontiera della pulizia
del viso e della cura della pelle, è ormai uno
dei trattamenti più popolari nelle cliniche
d’élite di medicina estetica in tutto il mondo
e molto apprezzato dalle star di Hollywood. È un trat-
tamento non invasivo che agisce come idro-dermo
abrasione attraverso un delicato pennino a effetto
vacuum, purificando l’epidermide in profondità e sti-
molando la rigenerazione cellulare. La fase finale, An-
tiox-6™, in cui viene veicolato un cocktail di sostanze
altamente idratanti e anti-aging, è stata pluripremia-
ta negli USA come “Miglior prodotto antiossidante”, as-
soluto best kept secret delle star. Inoltre Hydrafacial ha
ottenuto la certificazione da parte dell’FDA (Food and
Drug Administration) e ha ricevuto nel 2013, per la ter-
za volta consecutiva, il  Beauty Award come ‘Best An-
tioxidant Product’. Inoltre, nessuno dei programmi Hydrafacial preve-
La nuova tecnologia brevettata Vortex Fusion – com-
binata con ingredienti nutrienti – crea una brillantezza
istantaneamente gratificante e trasforma il trattamen-
to in un piacevole rituale di relax, un momento di coc-
cole e benessere.
A cosa serve Hydrafacial? Hydrafacial è una ap-
parechio medicale usato unicamente in studi medici.
Viene considerato uno dei più potenti trattamenti di
ringiovanimento non invasivo e la zona da sottoporre
non è solo il viso, ma anche collo e decolleté, schie-
na, braccia, gambe e mani: aumenta il livello de-
gli antiossidanti e stimola la produzione dei fibroblasti
rendendo la pelle più compatta e tonica. È dunque
ideale per purificare la pelle in profondità, rimuoven-
do le impurità, i punti neri, le cellule morte e idratan-
dola allo stesso tempo, migliorare l’aspetto dell’acne,
prevenire e attenuare le rughe, ridurre le iperpigmen-
tazioni e l’aspetto dei pori dilatati, rassodare la pelle
e uniformarne il colorito, combattere i processi di fo-
to e crono-invecchiamento, aiutare la seboregolazio-
046_47_Enermedica_E29.indd 2
ne, ottenere un effetto botox senza l’utilizzo degli aghi,
e molto altro ancora.
Si differenzia da altri metodi d’esfoliazione grazie
all’utilizzo delle tips monouso HydraPell brevettate: l’ele-
vato livello di sicurezza di sterilità e l’ampio assortimento
delle tips permettono di creare un programma indivi-
duale a ogni singolo cliente. Il trattamento, infatti, non
ha controindicazioni, è adatto a tutte le età e a tutti i ti-
pi di pelle, ed è particolarmente consigliato per quelle
impure, secche e con macchie scure o solari. Si adat-
ta a tutte le necessità di cura della pelle e viene spes-
so utilizzato dai pazienti per trattamenti anti-age e di
estetica viso, per prevenire e attenuare le rughe, dona-
re vitalità e uniformità alla pelle, regolare l’iperpigmen-
tazione, ridurre i pori dilatati e curare la pelle conge-
stionata e grassa.
de tempi di recupero, sarà dunque possibile fin da
subito ritornare alle proprie attività e la pelle appari-
rà istantaneamente più compatta, tonica e liftata, più
idratata e levigata, più luminosa, con un colorito più
uniforme e radiante, e con risultati a lunga durata.
Come funziona? Il trattamento si articola in 3 step,
per una durata di 30 minuti:
Step 1: Detersione e Peeling. Si tratta di una fase de-
tossinante che genera un effetto idratante, purifican-
te e rivitalizzante esfoliando la parte più superficiale del-
la pelle e allentando lo strato corneo. Il siero universa-
le Activ-4TM – adatto a tutti i tipi di pelle e ricco di sostan-
ze nutritive – e il peeling acido GlySalTM – caratterizzato
dall’effetto morbido e delicato che genera sulla pelle –
purificano i pori dallo sporco e rimuovono le cellule mor-
te senza danneggiare in alcun modo la cute.
Step 2: Estrazione e Idratazione. La purificazione
vacuum profonda e indolore realizzata dal siero Beta-
HDTM, grazie ai suoi particolari componenti attivi, idra-
ta la pelle e genera un effetto sebo-regolabile, anti in-
30/04/18 09:39
 {
fiammatorio e antibatterico. Il siero Beta-HDTM è ideale
nel trattamento della pelle grassa con tendenza ac-
neica poiché asporta impurità, punti neri, comedoni
e sebo in eccesso. Al termine di questa fase, a secon-
da del tipo di pelle, si procede all’applicazione di led
con luce blu per seboregolarizzare la cute nella zona
T o nelle zone che necessitano di minimizzare la pro-
duzione di sebo, o con luce rossa, fondamentale per
riattivare la circolazione. La luce rossa ha un effetto
benefico anti-aging e un effetto calmante sul rossore
post trattamento.
Step 3: Protezione. L’ultima fase di trattamento for-
nisce un’idratazione profonda alla pelle grazie al sie-
046_47_Enermedica_E29.indd 3
ro Antiox-6TM che, grazie al mix di vitamine e sostanze
altamente idratanti contenute al suo interno, nutre e
protegge il derma in profondità, massimizzandone la
brillantezza.
Inoltre i prodotti utilizzati nel trattamento sono rici-
clabili, non sono testati sugli animali e non contengo-
no metalli pesanti, antibiotici, steroidi, parabeni, gluti-
ne, colori e fragranze artificiali.
L’ultima novità di Hydrafacial è la partnership san-
cita con ZO® Skin Health, un accordo che permette
l’utilizzo di nuovi sieri co-branded che forniscono un’e-
sperienza unica, complementare e risultati superiori
per i pazienti.
30/04/18 09:39
 BEAUTY ROUTINE

Belle anche
in menopausa
Smettiamola una volta
per tutte di focalizzarci
sugli aspetti negativi di
questa stagione della vita
femminile, che può essere
anche liberatoria, più
divertente, un po’ pazza
e anche più sexy rispetto
agli anni precedenti. La
cosmesi ci viene in aiuto
grazie a prodotti sempre
più mirati ed efficaci
di Stefania Bizzarri

Passato il traguardo dei 50,

sarebbe meglio rinunciare
al fondotinta: oggi è
possibile sostituirlo con le
BB cream colorate, meno
“pesanti” e coprenti ma
con effetto decisamente
più naturale.

48 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

048_50_Bauty_E29.indd 48 30/04/18 10:19

 L
a menopausa è l’evento fisiologico che corrisponde
al termine del ciclo mestruale e dell’età fertile, non-
ché alla fine dell’attività ovarica femminile. Tale sta-
to provoca una serie di mutamenti nella donna con
una serie di manifestazioni più o meno marcate:
• Fenomeni immediati: vampate di calore, depressione,
ansia, irritabilità, nervosismo, disturbi del sonno;
• Fenomeni differiti: diminuzione dell’elasticità della cute
e del desiderio sessuale, cistiti, disturbi urinari;
• Fenomeni tardivi: dolori muscolari, diminuzione della
massa ossea, calo di energia fisica, possibile osteoporosi.
Strano a dirsi, ma fino a poco tempo fa non esistevano
prodotti cosmetici per donne in menopausa: oggi per fortuna
si assiste ad un interesse crescente per questo particolare setto-
re, che interessa milioni di donne. Spray rinfrescanti, deodo-
ranti ad effetto prolungato contro le sudate notturne, creme
di fito-estrogeni per trattamenti profondi contro la perdita di
tono della pelle.
Le acque micellari
meglio dei soliti detergenti
In Italia come nel resto dell’Occidente la popolazio-
ne sta invecchiando (5 milioni sono da noi le donne fra i
45 e i 55 anni, e ben 6 milioni le over 55) e di conseguen-
za l’industria cosmetica si concentra sempre più su prodot-
ti non solo anti-aging, ma anche a misura dei disagi fem-
minili causati dalla menopausa. Ecco allora i primi deodo-
048_50_Bauty_E29.indd 49
ranti a “rilascio programmato”, a base di peptidi o di sali
ad azione astringente, ideati per far fronte alle sudate im-
provvise, e le innovative fragranze che conciliano il sonno,
di cui beneficia indirettamente anche la pelle che sarà più
morbida e rilassata durante il giorno.
A proposito di pelle, i ricercatori dell’industria cosmeti-
ca stanno mettendo a punto nuove creme a base di estradiolo
(un ormone estrogeno prodotto dalle ovaie e già noto contro
i sintomi del climaterio) e di derivati estrogenici vegetali co-
me la genisteina (un isoflavone estratto dalla soia e dalla gine-
stra), che applicati alla pelle soggetta al calo ormonale posso-
no restituirle il giusto tono, favorendo un sensibile aumento
del collagene dermico e quindi della compattezza cutanea.
Risultati più che incoraggianti sulla trama cutanea si
stanno ottenendo anche con principi attivi quali la carno-
sina (una proteina antiossidante utile a proteggere la pel-
le dai danni dell’ossidazione), i flavonoidi e i polifenoli ve-
getali (composti chimici estratti dalle piante, anch’essi po-
tenti antiossidanti), mentre come idratanti stanno assumen-
do un’importanza crescente nella composizione delle creme
sostanze quali l’acido ialuronico, la glicerina (efficace con-
tro pelli secche, dure e screpolate, ma anche nella protezione
dei capelli dai danni del sole), i ceramidi (componenti na-
turali della nostra epidermide, dove formano uno stra-
to impermeabile all’acqua che protegge la pelle dagli
agenti irritanti esterni e dalla disidratazione) e matrici
che rilasciano un mix di peptidi, vitamina C e sali minerali. ®
Dal laser al fotoringiovanimento
con luce pulsata e led, anche la
Medicina estetica può aiutarci
a riacquistare autostima,
contrastando in modo sempre
più efficace e naturale il
trascorrere degli anni.
MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 49
30/04/18 10:19
 BEAUTY ROUTINE

Ogni età ha la sua beauty routine

N on esistono cosmetici per tutte le
età, perché la nostra pelle cambia
radicalmente con gli anni e necessita
pertanto di trattamenti differenti. Vedia-
mo con quali criteri.
• 20-30 anni: lo spessore della
pelle e le fibre di collagene sono al
massimo (100%), la percentuale di
acido ialuronico è intorno al 90%. I
cosmetici per le più giovani devono
soprattutto idratare e prevenire il foto-
aging (invecchiamento precoce da
esposizione solare eccessiva).
• 30-40 anni: è necessario
energizzare, utilizzando prodotti anti-
aging, che agiscano anche sulle rughe
d’espressione.
• 40-50 anni: lo spessore della
pelle diminuisce di un quarto (scende
al 75%) rispetto a vent’anni prima,
la percentuale di fibre di collagene
e di acido ialuronico praticamente
si dimezza (rispettivamente 55% e
50%). Occorre schiarire e illuminare
la pelle, agendo sulla texture e sulle
rughe più profonde.
• 50-60 anni e oltre: con la menopau-
sa e l’avanzare degli anni la pelle si as-
sottiglia ulteriormente (lo spessore scen-
de al 60% rispetto ai primi anni di vita),
le fibre di collagene si riducono quasi a
un terzo rispetto a una ventenne (arriva
mediamente al 38%) e l’acido ialuronico
crolla al 15%. I cosmetici devono rim-
polpare e ridensificare, e contenere prin-
cipi attivi che suppliscano alla ridotta at-
tività ormonale: creme e sieri con acido
retinoico e acido glicolico, betaglucano e
idrossipinacolone acetato.

IN ITALIA LA I cosmetici
per le più giovani
POPOLAZIONE STA devono soprattutto
idratare e prevenire
INVECCHIANDO E il foto-aging.

DI CONSEGUENZA
L’INDUSTRIA COSMETICA
SI CONCENTRA SU
PRODOTTI A MISURA
DEI DISAGI FEMMINILI
CAUSATI DAL CLIMATERIO.

Ma non finisce qui. Nella beauty routine di tutti i giorni,
i classici latte e tonico detergenti si possono sostituire con le
più recenti ed efficaci acque micellari a base di siliconi, men-
tre almeno una volta a settimana andrebbero applicate al viso
maschere esfolianti e idratanti. Non dimentichiamo, con l’ar-
rivo della bella stagione che ci porta inevitabilmente a trascor-
rere sempre più tempo all’aperto, una buona crema idratante
con filtro solare e peptidi. E il fondotinta? Un altro classico a
cui, passato il traguardo dei 50, sarebbe meglio rinunciare, ri-
sultando spesso insoddisfacente se non addirittura sgradevole:
oggi è possibile sostituirlo con risultati assai più immediati e
duraturi con le BB cream colorate, meno “pesanti” e coprenti
ma con effetto decisamente più naturale.
Non dimenticare mai
l’importanza dell’alimentazione
Tutto questo aiuta ma, va sottolineato una volta di più, la
semplice cosmesi sotto forma di creme, sieri e oli non può es-
sere risolutiva contro il drastico assottigliamento della pelle (v.
il box in queste pagine) causato dalla diminuzione di collage-
ne, acido ialuronico ed elastina, nonché dal rallentamento del
ricambio cellulare. Occorre sempre affiancare alla beauty routi-
ne uno stile di vita salutare, a partire dall’alimentazione: il defi-
cit idrico che inaridisce la nostra pelle va compensato anche be-
vendo almeno due litri d’acqua al giorno, insieme a una dieta
ricca di sali minerali e vitamine in cui non devono mancare le
carni bianche, il pesce e le proteine vegetali, soprattutto quelle
dei legumi come la soia. Importante anche l’assunzione regola-
re di integratori con antiossidanti e acido ialuronico.
Infine, ultimo ma non meno importante, anche la medi-
cina estetica può aiutarci ad acquistare autostima, contrastan-
do in modo sempre più efficace e naturale il trascorrere degli
anni: dal laser e fotoringiovanimento con luce pulsata e led, al
peeling, radiofrequenza e veicolazione transdermica di amino-
acidi che fanno da base per la produzione delle proteine del-
la pelle, fino all’infiltrazione di mini-dosi di acido ialuronico
tramite micro-aghi.
Insomma, non ci sono più scuse per trascurare di guardar-
si ogni giorno allo specchio con soddisfazione anche dopo i
primi cinquant’anni… n

50 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

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 {
IL PROFILO
CHE “RACCONTA’’ DI NOI
A cura della dott.ssa Tiziana Manenti
R
isale a  Platone, l’asserzione che, la mimica
facciale ,fosse in accordo con i ‘’ vizi e le vir-
tù dell’anima’’, trasmettendone il messag-
gio attraverso i tratti del viso..
 In effetti ,una persona con il naso adunco, può
assumere  un’ aspetto arcigno , ed ancora un in-
dividuo con  il mento sfuggente, spesso associa-
to alla bocca  aperta , ci da la sensazione di poca
intelligenza..
In virtù di ciò, perchè non correggere ed atte-
nuare simili inestetismi, con piccoli e graduali ritoc-
chi realizzati dal  Medico Estetico ??
052_53_Galderma_29.indd 32
Laureata in medicina
e chirurgia e
specializzata in
odontoiatria, ha studio
a Roma Velletri
In questi casi , i filler utilizzati dovranno avere 
però,caratteristiche particolari.
Dovranno essere sicuri, di lunga durata,  molto
‘’performanti’’, con grandi capacità di ‘’spinta’’ dei
tessuti.
Si comporteranno infatti, come dei picchetti di
sostegno per riempire in modo, duraturo ed effica-
ce strutture del viso come naso e mento, ma an-
che zigomi e mandibola. 
Nello specifico i gel NASHA sono da me i più usati.
 Oltre alle  caratteristiche già elencate, possie-
dono un parametro sempre più importante per
30/04/18 09:38
 {
questi  interventi, e cioè un alto grado di G’ .
  Questa caratteristica,in reologia rappresenta,
spiegando in modo semplice , la capacità liftante
e di spinta del filler, che risulta molto consistente.
 Maggiore è il G› e migliori saranno i risultati.
 Per quanto riguarda il numero di sedute da
effettuare per ogni ‹›rimodellamento››, dipendono
052_53_Galderma_29.indd 33
dall’entità del dismorfismo. 
Non bisogna avere fretta, può bastare una uni-
ca seduta di pochi minuti, ma in caso di necessità,
meglio effettuare due o più sedute , che garantisca-
no il miglior risultato fatto di armonia e naturalezza. 
Anche in  Medicina Estetica, l’eleganza , a mio
parere, regna sempre Sovrana!
30/04/18 09:38
 L’ARTE DEL MASSAGGIO

Elettricità e benessere
a fior di pelle
Il piacevole momento di relax che ci
concediamo durante un massaggio può
trasformarsi in un valido trattamento
estetico. Il massaggio con i guanti ad alta
conducibilità, collegati a un dispositivo
che genera impulsi elettrici, attiva la
circolazione sia superficiale che profonda,
migliorando la struttura della pelle
di Elena Cappelletti

54 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

054_56_Massaggio_E29.indd 54 30/04/18 10:19


Utilizzando guanti ad alta
conduttività, che provocano la
contrazione muscolare, si esegue
un massaggio dell’area da trattare,
facilitando così la penetrazione dei
prodotti utilizzati, scelti a seconda
del tipo di pelle.
Sotto, i guanti facilitano l’attività
dell’operatore rendendo più
efficaci le manovre di drenaggio.
054_56_Massaggio_E29.indd 55
L ’
uso dell’elettricità in medicina estetica, magari
come alternativa al bisturi per eliminare l’ec-
cesso di grasso o combattere la cellulite, non è
una novità. È ben nota e utilizzata soprattut-
to in funzione anticellulite, ad esempio, con il
trattamento di elettrolipolisi, nel quale si utilizzano mini-
aghi sterili di varie lunghezze sempre disposti a coppie, in-
seriti sotto la cute fra derma ed ipoderma, collegati ad un
erogatore di corrente alternata bipolare, a bassa intensità e
frequenza (10-50 Hz). Il campo elettrico che si viene a for-
mare tra la coppia di aghi determina non solo il fenomeno
dell’elettrolisi delle cellule di grasso, ma anche una stimo-
lazione elettrica delle cellule circostanti, con effetti bene-
fici sulla circolazione sanguigna e linfatica, sull’attività di
particolari enzimi deputati a eliminare il grasso e sulla to-
nicità tissutale, effetti che determinano un graduale perdi-
ta dell’aspetto della cute cosiddetto a “buccia d’arancia”.
Per quanto poco invasiva, si tratta però pur sempre
di una tecnologia che fa uso di “punture” e quindi spes-
so guardata con sospetto, se non rifiutata, da molte don-
ne. Quando invece parliamo di massaggio puro e semplice,
che si avvale cioè solo dell’abilità manuale di chi lo pratica
e di un dispositivo che non ha nulla di cruento, non preve-
dendo alcuna penetrazione meccanica sottocutanea.
La microcorrente
rilassa e fa bene alla pelle
Il massaggio con i guanti ad alta conducibilità migliora la
struttura della pelle, in quanto attiva i fibroblasti, aumentando
di conseguenza la produzione di collagene e di elastina. Si ese-
gue effettuando manovre precise, leggere, superficiali e ritmi-
che, che attivano e migliorano la circolazione linfatica seguen-
do le sue traiettorie naturali e favorendo l’eliminazione del-
la linfa e dei liquidi intercellulari. Il massaggio facilita infatti il ®
MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 55
30/04/18 10:19
 L’ARTE DEL MASSAGGIO
Sopra, la manipolazione con i guanti elettrici è
totalmente sicura e innocua per l’organismo
e genera una sensazione piacevole in chi
vi si sottopone.
A destra, il massaggio agisce
direttamente sul sistema
linfatico, eliminando le tossine
e mantenendo il sistema
immunitario in ottimo stato.
processo di drenaggio lin-
fatico, grazie all’applicazio-
ne degli impulsi bioelettrici
che favoriscono la circolazio-
ne profonda e superficiale; il
miglioramento della funzione
di drenaggio consente l’elimi-
nazione dei liquidi in eccesso e
delle tossine, ristabilendo la cor-
retta circolazione, evitando la for-
mazione di edema e promuovendo il
nutrimento cellulare. Gli impulsi gene-
rati dal dispositivo provocano anche con-
trazioni isometriche muscolari; sulle fibre mu-
scolari la contrazione ha un effetto tonificante e rasso-
dante, agisce sul metabolismo dei lipidi, accelerandolo e favo-
rendo così un effetto snellente. Sul tessuto cellulare sottocuta-
neo, oltre a mobilitare il deposito di grasso, la contrazione mu-
scolare agisce promuovendo come detto sia la mobilitazione
che il riassorbimento dei liquidi interstiziali, sul sistema circola-
torio esercita una funzione di pompaggio che favorisce la circo-
lazione di ritorno.
La microcorrente è in grado di generare delle contrazio-
ni visibili dei muscoli facciali, ottenendo così un incremento
evidente della tonicità, con l’obiettivo di prevenire o trattare
la flaccidità muscolare. È necessario utilizzare un gel condut-
tivo o un altro prodotto da scegliere in base al tipo di pelle, in
quanto il massaggio favorisce anche la penetrazione del pro-
dotto. I guanti speciali ad alta conducibilità hanno una lun-
ghezza di circa 20 cm e vengono indossati dall’operatore so-
56 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
054_56_Massaggio_E29.indd 56
LE ONDE EMESSE, OLTRE AD ATTIVARE
LA CIRCOLAZIONE SUPERFICIALE E PROFONDA,
STIMOLANO IL METABOLISMO,
AUMENTANDO GLI SCAMBI NUTRITIVI.
pra guanti “usa e getta” isolanti, che devono essere lunghi al-
meno 23 cm. Infatti, se la pelle dell’operatore estetico en-
trasse in contatto con i guanti ad alta conducibilità, il tratta-
mento non avrebbe effetto o perderebbe comunque gran par-
te della sua efficacia. Durante il funzionamento dell’apparec-
chiatura, se l’operatore toglie i guanti/manipoli dalla pelle del
paziente, il dispositivo si spegne automaticamente, ripren-
dendo a funzionare appena i guanti/manipoli tornano nuova-
mente a contatto con la pelle.
Quattro tipi di onde
per i diversi strati di pelle
Il dispositivo a basso voltaggio (30 volts) può emet-
tere quattro tipi di onde: triangolare, continua,
combinata e pulsata. Per un trattamen-
to standard si inizia con l’onda triango-
lare, allo scopo di preparare al me-
glio la zona da trattare. Si prose-
gue con l’onda continua per to-
nificare e migliorare l’elasticità
del muscolo, successivamente
si passa all’onda combinata,
che ha una maggiore capa-
cità di penetrazione rispet-
to alle precedenti. Per finire,
l’onda pulsata penetra meno
delle altre e agisce sullo stra-
to più superficiale della pel-
le. Più alta è la frequenza (60-
120 Hz), minore è la capacità
di penetrazione dell’onda nella
pelle, indicata quindi per trattare
l’epidermide in superficie. Vicever-
sa, più bassa è la frequenza (0,1-30
Hz), maggiore è la capacità di penetra-
zione dell’onda, dunque ideale per il trat-
tamento del derma sottocutaneo. L’impostazio-
ne dell’intensità varia per ogni paziente e dipende dal-
la sua soglia di sensibilità. Chi si sottopone a questo massaggio,
infatti, deve percepire la microcorrente come un piacevole e lie-
ve formicolio, sentendosi a suo agio senza provare assolutamen-
te il minimo dolore o fastidio. Una seduta di trattamento in-
tensivo dura mezz’ora, ed è consigliabile una sessione alla setti-
mana. Il trattamento di mantenimento preventivo ha la stessa
durata ma si può ripetere a cadenza mensile.
Come sempre, anche nei trattamenti più innocui, esisto-
no delle controindicazioni, che devono essere ben illustrate
dall’operatore prima del massaggio: persone affette da malat-
tie cardiache o nervose, con dermatiti in atto, protesi metal-
liche nel corpo (durante il trattamento non si deve indossare
nessun oggetto metallico, né gioielli) e donne in dolce attesa
non possono sottoporsi al massaggio con guanti ad alta con-
ducibilità. n
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 INTERVISTA AL VIP
Bella la vita a sessant’anni!
Una vita piena, intensa,
vissuta tra gioie e dolori,
amori e separazioni, come in
un lungo film. Incontriamo
Eleonora Giorgi, attrice
romana tra le più amate del
cinema italiano, protagonista
di numerose commedie
brillanti ma anche valente
regista, sceneggiatrice e
produttrice cinematografica
di Roberta Valentini
58 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
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T
re amori importanti (gli ex mariti Angelo Rizzoli e Mas-
simo Ciavarro, lo scrittore Andrea De Carlo) e due figli,
Andrea e Paolo, nati dai rispettivi matrimoni, che sono
il suo orgoglio. Un’etichetta di sex-symbol del cinema
italiano da cui ha faticato a sdoganarsi, uno straordina-
rio senso dell’umorismo e dell’ironia, uniti a una curiosità che, an-
cora oggi, la spinge a conoscere e a sperimentare. Ecco Eleonora
Giorgi, reduce dall’esperienza televisiva di “Ballando con le stelle”,
il talent-show di Milly Carlucci dove si è messa in gioco nell’ine-
dita veste di ballerina, in coppia con l’insegnante Samuel Peron.
H a fatto sognare almeno due generazioni di italiani da-
gli anni Settanta, protagonista di tanti film nei quali non ha
mai avuto paura di esporre il suo corpo perfetto. Quando si
guarda allo specchio, oggi, che donna vede?
Vedo una donna che accetta la sfida degli anni che passano,
che vuole rimanere se stessa, senza cercare di eliminare i segni
del tempo che inevitabilmente passa. Ho 64 anni, e mai come
ora mi sento me stessa! In tv ho mostrato le mie rughe e le mie
forme di donna non più giovane con ironia e fierezza. Mi piac-
30/04/18 10:19
 ciono i miei lineamenti ammorbiditi dall’età, tanto che quando
mi capita di rivedere i miei vecchi film, e mi confronto con lo
specchio, non mi assale la malinconia; perché sono in una fase
della vita in cui mi sento completamente libera.
L ibera da che cosa?
Dall’idea di perfezione, dal mito del sex-symbol a tutti i co-
sti, dall’ossessione di piacere per forza. Oggi, finalmente, penso
a comunicare, riesco ad avere un rapporto con gli altri senza il
filtro del divismo che il cinema, a volte, impone: per questo ho
accettato di mettermi alla prova in un’esperienza televisiva inso-
lita come “Ballando con le stelle”.
La predizione
dell’astrologo indiano
In passato, però, ha ceduto alla tentazione del lifting…
È stato quindici anni fa, nella zona del collo, perché la mia
pelle chiara da bionda si è rovinata presto, e devo dire che non
me ne sono pentita. Poi, però, non ho più fatto nulla; forse
adesso dovrei intervenire di nuovo, ma mi sono detta che è me-
glio di no. Meglio lasciare le cose come stanno.
P erché adesso è contraria ai trattamenti di medicina e
chirurgia estetica?
Perché sono in un’età in cui, secondo me, è meglio non
stuzzicare troppo l’invidia degli Dei. Ritrovarsi in una sala ope-
ratoria per motivi estetici, quando già potrebbe capitare di ri-
trovarcisi per altre ragioni… Preferisco evitare anestesie inuti-
li. Dico sì alle cure alternative e naturali, no ai pomelli alle go-
te. E, dopo anni di vita sedentaria, ora grazie a “Ballando con le
stelle” ho ripreso la padronanza del mio corpo, sono dimagrita
e ho riscoperto il piacere della ginnastica e del movimento.
N on voler stuzzicare l’invidia degli Dei, significa che
la morte le fa paura?
Cerco di non pensarci. E, soprattutto, penso che quando
accadrà, lascerò una testimonianza importante, i miei due fi-
gli, che sono in assoluto la cosa più bella e importante che ho
fatto nella mia vita.
M a è vero che durante un viaggio in India, tanto
tempo fa, le hanno addirittura predetto l’anno in cui l’ani-
ma avrebbe abbandonato il corpo?
Sì, sono passati quasi quarant’anni da quella predizione. Ero
sposata con Angelo Rizzoli, il mio primo marito, e l’India era
spesso meta dei nostri viaggi. Una volta, un astrologo fece il tema
natale a entrambi e, ancora lo ricordo, per Angelo scrisse di una
serie di avvenimenti tragici e sconvolgenti che avrebbero travolto
la sua vita. E non sbagliò neanche con me. Resta da verificare se
ha sbagliato per la mia uscita di scena finale (lo dice sorridendo).
A proposito di religione: lei è credente?
Credo nella spiritualità nel senso più ampio del termine.
Mi sono avvicinata al buddismo, alla meditazione, e sono ar-
rivata alla conclusione che una delle figure più rivoluziona-
rie della religione cattolica è quella della Madonna. Se ci pen-
siamo un momento, è una donna a cui Dio ha dato un ruolo
fondamentale, quello di partorire Gesù Cristo: una figura fem-
minile materna ma forte. Un messaggio per tutte noi donne.
058_60_Intervista_E29.indd 59
S i considera femminista?
Femminile, piuttosto. Ritengo che ci sia, nella nostra socie-
tà, ancora una forma di maschilismo strisciante che influenza il
nostro pensiero: quello va combattuto e trasformato.
Q uindi, qual è il messaggio che vorrebbe trasmette al-
le donne?
Di tenere duro, di essere sempre solidali tra di loro, di non
cedere all’invidia e alla rivalità. In Italia c’è ancora poca solida-
rietà femminile: basti pensare al sospetto che spesso coglie le al-
tre donne quando una di noi trova il coraggio di denunciare
molestie e abusi di potere.
A proposito dello scandalo sulle molestie, esploso in
America con Weinstein, a lei sono mai capitate esperienze
sgradevoli di quel tipo?
Ho scoperto da ragazzina, già a 7 anni, che era meglio non
restare sola con un uomo adulto in una stanza: ero molto ca-
rina e riservata, ma avevo intuito il pericolo di tanti compor-
tamenti maschili. Da adulta, invece, nel mondo del cinema,
mai. Mi è successo con uomini politici, all’epoca potenti, di
cui non farò mai i nomi, che mi hanno anche scaraventata sul
divano, con una sicumera e uno stupore, di fronte ai miei no
decisi, che mi hanno fatto capire quante donne ci fossero di-
sponibili a buttarsi tra le loro braccia.
S e ripensa al passato sentimentale, invece, qual è la
qualità che più ha conquistato gli uomini che l’hanno ama-
ta: la bellezza o la personalità?
Penso che siano stati attratti soprattutto dal mio candore, dal-
la mia totale incapacità di fare giochi e sotterfugi di alcun tipo.
Un ricordo del suo primo marito, Angelo Rizzoli?
Lui mi ha salvata dall’uso della droga. Ci siamo incontrati a
casa di amici e, nonostante la differenza di età, abbiamo trovato
tante affinità: un misto d’amore e d’infelicità in entrambi, che
si sono attratti tra loro. Ma il mondo del potere e dei soldi che
si portava dietro, e che poi sarebbero crollati con le note vicissi-
tudini, dall’arresto in poi, ecco quello non lo ho mai amato. Le ®
Eleonora Giorgi festeggia insieme a Carlo
Verdone il 35° anniversario del film “Borotalco”
alla Festa del Cinema 2017 di Roma.
MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 59
30/04/18 10:19
 INTERVISTA AL VIP

DI PADRE ITALIANO E MADRE UNGHERESE,
ELEONORA GIORGI DEBUTTÒ COME ATTRICE
PROTAGONISTA NEL 1973 IN “STORIA
DI UNA MONACA DI CLAUSURA”,
INSIEME A CATHERINE SPAAK.
sue vicende giudiziarie mi hanno procurato tanta sofferenza, ho
dovuto imparare a tacere, ho subìto critiche impietose, ma di
lui mi è rimasto un figlio meraviglioso, Andrea.
sono tradizionalisti. Dovranno trovare un punto di incontro
con le donne al loro fianco.
A “Ballando con le stelle” si è messa in gioco con
grande ironia: in futuro, quale nuova avventura le piace-
rebbe vivere?
Sembrerà strano, ma sono attratta anche dai reality, che da
qualche anno seguo come fenomeno sociale. Non “L’Isola dei
famosi”, anche se la guardo, perché non amo stare in costu-
me. Però, nella mia totale dissennatezza, potrebbe piacermi il
“Grande Fratello Vip”. Mi vedrei bene nel ruolo di cambusie-
ra e mamma… da reality all’interno della Casa.

D opo Rizzoli, la sua vita cambia con Massimo
Ciavarro…
È stato la risposta a tutto quello che era successo prima. In
quel periodo ho trovato la mia pace, in campagna con le galline
e con Massimo, che è un “maschio alpha”, uno che si preoccu-
pa, che sa fare, che aggiusta. Insieme a lui ho messo su il mio più
grande tentativo di famiglia che ha avuto come risultato Paolo.
E con Andrea De Carlo, invece, perché è finita?
Chissà, forse Andrea era l’uomo giusto al momento sbaglia-
to. Non saprei dirlo. Con lui ho provato emozioni profonde,
forse poteva essere quello più compatibile. Forse.
Non è un mistero che lei abbia conquistato anche War-
ren Beatty: com’è stato frequentare una star hollywoodiana?
Ma lui era tutto fuorché una star: intelligente, ironico, e
molto colto, quando vedeva un piano ci si sedeva e comincia-
va a suonare. Io mi sono sempre tenuta alla larga dai cosid-
detti rubacuori, ma lui di sicuro era uno di quelli. Eppure era
capace di un romanticismo e di una dedizione inaspettati. È
stato bello, finché è durato.
O ggi è single, anzi - come le piace dire - autonoma:
M a non pensa che un reality potrebbe gettare un’om-
bra su un personaggio di spicco del cinema come lei?
E perché? I tempi sono cambiati, il reality ha messo il per-
sonaggio sullo stesso piano dei non famosi. Al di fuori del lavo-
ro, sono molto riservata, ma nella professione mi piace molto il
contatto con le persone. E la tv, rispetto al cinema, dove sul set
si vivono momenti di solitudine e di grande disciplina, mi dà
l’occasione di confrontarmi con gli altri. E in questa fase della
vita, per me, è un divertimento buttarmi nella mischia.
Salutando Eleonora Giorgi ricordiamo il suo libro autobio-
grafico “Nei panni di un’altra” pubblicato da Mondadori Elec-
ta nel 2016. Nel libro si è messa a nudo, molto più che nei film
erotici che, agli inizi degli anni Settanta, l’hanno resa famosa.
Dall’infanzia felice, trascorsa nei quartieri alti di Roma, al com-
plicato rapporto con celebrità, con l’ex marito Angelo Rizzoli,
l’esperienza di droga, i lutti, i grandi amori. Una vita affascinante
raccontata con sincerità da donna e talento da regista. n
La Giorgi con Samuel
Peron a “Ballando
con le stelle”.

il suo cuore è ancora aperto ai sentimenti?

Penso che ci si possa innamorare a qualunque età, non ci
sono limiti. Però sono un po’ particolare anche nei sentimen-
ti. E, dal momento che sono incantata dalla bellezza, non va-
do così pazza per i miei coetanei, perché li vedo un po’ “sfran-
ti”. Mi piacciono più i giovani, ma siccome sono sana di
mente e consapevole di essere in un’età pericolosa, non mi av-
venturo (conclude con una sonora risata). Però, mai dire mai,
non si sa quello che la vita può riservarci, a qualunque età.

M a ora, per lei, l’amore che cos’è?

L’amore è un sentimento universale, libero da falsi obiettivi,
che io vivo minuto per minuto da quando apro gli occhi la mat-
tina, nei confronti del mondo e di qualsiasi creatura. E poi, dal
momento che sono una mamma italiana, l’amore è rappresenta-
to dai miei due figli, che amo e proteggo, anche se con rispetto.

È vero che le piacerebbe diventare nonna?

È il mio più grande desiderio: ci sono poche cose belle
nella vita, una è stare con i bambini. Per me sarebbe come vi-
vere con dei piccoli angeli: un contatto continuo con la pu-
rezza e il candore. Io ci spero, però non so se mi faranno pre-
sto questo regalo, perché vedo che le ragazze di oggi sono mo-
derne e con tanti obiettivi, mentre i miei figli – di contro –

60 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

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impedire completamente l’invecchiamento,
ma permettono di diminuire gli effetti visibili
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del tempo. Le donne desiderano diminuire
visibilmente le loro rughe e correggere
i segni dell’invecchiamento, ma oggi
cercano soprattutto una pelle radiosa che
restituisca ai visi lo splendore della giovinezza,
consentendo loro di sentirsi più giovani
dell’età reale. Le attese della consumatrice
jeunesse mettono in primo piano l’efficacia,
il piacere, l’innovazione scientifica e, non
24/04/18 16:02
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ultima, una certa idea di bellezza che
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 RISORSE ANTIAGING

Picotage & Rimage,

il “ ritocchino”
prima dell’estate
Il rimage è una
correzione degli
inestetismi del volto con
materiali biocompatibili,
del tutto riassorbibili.

L’estate si avvicina, e per rinfrescare il viso prima di andare in vacanza esistono

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64 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

064_66_Antiaging_E29.indd 64 30/04/18 10:20

 D
ove non arriva un’accurata beauty routine anti- Sopra, la tecnica del picotage prevede superficiali e
age possiamo trovare un valido aiuto nei tratta- indolori microiniezioni di acido ialuronico naturale che
menti dermatologici soft surgery che, a seconda attivano i fibroblasti del tessuto connettivo.
Sotto, la beauty routine a base di soli cosmetici
del risultato che si vuole ottenere, possono ave- superficiali può affiancarsi ma non sostituire
re un’azione preventiva, rigenerativa o riempiti- trattamenti antiaging più risolutivi come quelli
va. In tutte le condizioni di invecchiamento e di fotoinvec- presentati in questo articolo.
chiamento della pelle di viso, collo e décolleté è particolar-
mente indicato il picotage (dal francese picoter “pizziccare”). so già dalle prime applicazioni. L’acido ialuronico iniettato
È un trattamento light adatto soprattutto alle zone stimola i fibroblasti a produrre collagene ed elastina, ren-
più delicate del viso, ovvero alle rughe sot- dendo la pelle più soda e compatta e rinforzando
tili intorno a occhi, bocca e collo, co- le difese naturali contro i raggi del sole; è in
sì difficili da “spianare”. In questo grado di idratare la matrice cellulare ed è
trattamento, si predilige la ri- inoltre capace di contrastare i radicali
generazione cutanea piutto- liberi. Questa sostanza è particolar-
sto che il gonfiaggio delle mente sicura e per questo mol-
rughe o la paralisi delle to utilizzata in medicina este-
espressioni. I risultati tica, che permette di esegui-
che si ottengono so- re più interventi negli an-
no perciò molto na- ni in totale sicurezza; inol-
turali: le rughe non tre, è una sostanza presen-
scompaiono ma te anche nelle creme co-
si attenuano visi- smetiche di facile reperi-
bilmente, confe- bilità, sia nelle profume-
rendo al volto un rie che nelle farmacie, in-
aspetto fresco e lu- teressando così una larga
minoso, che non fetta di consumatori.
ha nulla di artifi-
ciale. Si può prati- La bellezza migliora
care prima e dopo la in pausa pranzo
stagione estiva per li- Il picotage si pratica ogni
mitare i danni del so- tre mesi, ma soprattutto nel
le, o quando ci si reca in periodo che precede un’esposi-
montagna a sciare. zione al sole: stimola infatti una
Il trattamento non è do- sorta di fotoprotezione attiva. Si ef-
loroso: si utilizza un microago fettua preferibilmente dai 30 anni in
che dà soltanto la sensazione di un su e prevede un paio di sedute a distan-
pizzicotto (picot, in francese), eseguen- za di un mese. Come detto, le iniezioni sono
do secondo una metodica sequenziale picco- molto superficiali e non lasciano alcun segno, solo
le iniezioni di acido ialuronico molto superficiali che non raramente la pelle può rimanere lievemente arrossata per cir-
giungono alle terminazioni nervose dolorifiche. Hanno un ca un’ora. Il picotage si può praticare anche nella pausa pran-
potere idratante, distensivo e donano una certa armonia al vi- zo, e si può tranquillamente tornare al lavoro subito dopo la ®

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 65

064_66_Antiaging_E29.indd 65 30/04/18 10:20

 RISORSE ANTIAGING
UNA DELLE TECNICHE PIÙ EFFICACI, QUANDO
SI PARLA DI CONTRASTARE L’INVECCHIAMENTO
DELLA PELLE MA SOPRATTUTTO I DANNI CAUSATI
DAL SOLE, È INDUBBIAMENTE IL PICOTAGE,
SEMPLICE, RAPIDO E INDOLORE.
seduta. Si sconsiglia, tuttavia, a chi ha problemi vascolari, la
consulenza del dermatologo è quindi sempre fondamenta-
le. La durata dell’effetto è di circa tre mesi e il costo medio di
una seduta è 400 euro per il solo viso, 600-800 euro per viso
e décolleté.
Un mix naturale
per riempire i vuoti
Il rimage (recentissimo neologismo della medicina esteti-
ca, intraducibile in italiano) viene invece praticato per rime-
diare alle perdite di volume importanti (soprattutto nella zo-
na guance). Ha infatti un effetto molto più riempitivo rispetto al
metodo precedente. Vuoti, asimmetrie, zigomi poco pronun-
ciati e altri inestetismi del volto possono spesso rappresenta-
re il cruccio di molte donne, in particolare di chi si è sottopo-
sto a una dieta drastica con sensibile perdita di peso: il rima-
ge viene in soccorso offrendo la possibilità di rimodellare il vi-
so e di modificare gli inestetismi da “pelle flaccida” causati dal
dimagrimento. Anche la tecnica del rimage sfrutta l’azione ri-
66 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
064_66_Antiaging_E29.indd 66
Il picotage è una tecnica
per migliorare l’idratazione,
l’elasticità, il turgore di tutto
il viso, il collo e il décolleté.
empitiva dell’acido ialuronico, ma in una versione più concen-
trata rispetto a quella del picotage e spesso con aggiunta di un
mix di collagene e acido polilattico opportunamente dosati
dal medico: non va praticato su cute infiammata, inoltre per
evitare di creare rigonfiamenti il medico dovrà studiare il ma-
teriale più adatto al tipo di pelle. Si tratta peraltro di una ti-
pologia di acido assolutamente naturale e bioriassorbibile, che
viene eliminata dal corpo in un periodo che va dai tre ai quat-
tro mesi. Per avere un buon risultato sono consigliate almeno
tre sedute. La tecnica del rimage dovrebbe essere eseguita da
un medico estetico specializzato, servendosi di un ago mol-
to sottile con il quale si inietta l’acido ialuronico (nella versio-
ne come detto concentrata) ad una profondità di 4-5 mm cir-
ca nei punti da riempire. La seduta di rimage è pressoché in-
dolore, in quanto l’acido ialuronico viene iniettato in manie-
ra molto lenta e la penetrazione nel tessuto è perciò gradua-
le. L’intervento è inoltre effettuato in ambulatorio e, a secon-
da delle zone da trattare e riempire, può durare da mezz’ora a
un’ora circa: si tratta quindi di un altro trattamento da “pau-
sa pranzo”. Per quanto riguarda la sua applicazione, ricordia-
mo che è possibile eseguire il trattamento su zigomi, fronte,
labbra e solchi tra le rughe naso labiali. Il rimage prevede 2-3
sedute all’anno (ma a distanza almeno di un mese una dall’al-
tra) e può essere effettuato dai 40 anni in su. Il prezzo medio
di una seduta di rimage si aggira intorno ai 500 euro, suscet-
tibili però di variazioni importanti a seconda delle zone su cui
eseguire il trattamento e del numero di fiale di prodotto da
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 ALTERNATIVE AL BISTURI

Ultrasuoni: le magiche
virtù della cavitazione
La liposcultura ultrasonica è un trattamento estetico poco invasivo che sfrutta
le virtù degli ultrasuoni per combattere il grasso localizzato e la cellulite:
ambulatorialmente, senza ricorrere alla chirurgia, e di conseguenza all’anestesia e
al ricovero, in modo sicuro e assolutamente indolore
di Elena Cappelletti

L
a cavitazione o liposcultura ultrasonica esterna
trans-dermica è una tecnica ideata per la riduzio-
ne non chirurgica delle aree di accumulo di gras-
so attraverso l’utilizzo di ultrasuoni a bassa frequen-
za (40-200 Khz), onde sonore di frequenza superio-
re a quelle mediamente udibili dall’orecchio umano. Pur es-
sendo nota come principio dagli anni Ottanta, solo negli anni
Novanta ha cominciato ad essere utilizzata in campo estetico,
sotto la sigla di ILCUS (Idro-Lipo-Clasia-Ultra-Sonica).
La cavitazione estetica si differenzia da quella medica per il
fatto di prevedere l’utilizzo trans-dermico degli ultrasuoni con
potenza molto più bassa rispetto a quella medicale. Fino al
2011 gli apparecchi per la cavitazione estetica potevano essere
utilizzati anche dai semplici estetisti, oggi le apparecchiature
ad ultrasuoni a bassa frequenza non possono essere più utiliz-
zate nei centri estetici e richiedono l’uso di un operatore spe-
cializzato. Gli ultrasuoni trans-dermici esercitano un’azione li-
politica e sono quindi indicati per il trattamento delle mas-
se adipose, ma migliorano notevolmente anche la circolazione
sanguigna e linfatica, nonché il tono e l’elasticità del tessuto

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068_70_Cavitazione_E29.indd 68 30/04/18 10:20

 cutaneo, con sensibile riduzione del fenomeno della cellulite.
I migliori risultati li ottengono persone con una discreta for-
ma fisica che non riescono ad eliminare, mediante l’esercizio
fisico e la dieta, delle adiposità localizzate in alcune parti del
corpo o che presentano una cellulite di tipo edematoso.
Onde sonore
efficaci e precise  ricorrere alla chirurgia e all’anestesia, in modo sicuro e assolu-
Il passaggio di ultrasuoni attraverso la cellula adiposa de-
termina ciclicamente la formazione di onde depressorie e
pressorie ad altissima velocità. Durante la prima fase di
depressione si ha lo sviluppo di microbolle all’in-
terno della cellula, mentre durante la succes-
siva fase di compressione avviene l’implo-
sione delle microbolle sotto l’enorme
pressione esercitata. Questo fenome-
no fisico è chiamato cavitazione e
si osserva in innumerevoli campi,
dai motori diesel al sistema vasco-
lare delle piante. Nel trattamen-
to estetico, le variazioni di pres-
sione prodotte determinano al-
terazioni a livello della membra-
na cellulare, alterandone la per-
meabilità e liberando così i lipi-
di contenuti all’interno della cellu-
la (effetto biologico e biochimico).
A causa della rottura della membra-
na cellulare, il grasso contenuto nell’a-
dipocita (la cellula che accumula il gras-
so) fuoriesce e passa nello spazio interstiziale,
quindi attraverso il circolo linfatico è trasportato
al fegato, dove viene metabolizzato come un qualsiasi gras-
so alimentare ed eliminato tramite i reni. Le onde sonore uti-
lizzate sono molto selettive e non danneggiano gli altri tessuti
(come il connettivo), né i muscoli, i nervi e i vasi sanguigni.
Grazie alla sua azione lipolitica, associata ad un aumento
della circolazione sanguigna e linfatica e al miglioramento del
tono e dell’elasticità del tessuto cutaneo, la liposcultura ultra-
sonica consente di ridurre il grasso ambulatorialmente, senza
tamente indolore. Inoltre, può essere eseguita in qualsiasi pe-
riodo dell’anno, non comportando alcuna convalescenza o di-
sagio per il paziente.
Si possono trattare: glutei, sottoglutei, cosce,
ginocchia, gambe, caviglie, fianchi, addome
e arti superiori. Non si può invece utiliz-
zare a livello della testa, del collo, delle
mani, dei piedi, dei genitali o con la
sonda diretta verso le ovaie.
Donne in gravidanza e persone
con patologie quali dislipidemie
croniche, importanti patologie
epatiche, gravi disfunzioni della
coagulazione del sangue, porta-
tori di pace-maker o di apparec-
chi acustici non dovrebbero sot-
toporsi al trattamento. 
Il numero delle sedute neces-
sarie per ottenere il miglior risulta-
to va da un minimo di 5 a un massi-
mo di 10-12; la durata di ciascuna se-
duta può variare da mezz’ora a un’ora e
mezza, a seconda dell’estensione della zona
da trattare. Per non affaticare eccessivamente il fe-
gato e i reni, le sedute non devono essere troppo ravvicina- ®

Si avvicina la “prova costume”,

e la cavitazione ultrasonica può
aiutarci a superarla.
Sopra, l’utilizzo di ultrasuoni
transdermici è sicuro, efficace,
non invasivo e indolore.

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 69

068_70_Cavitazione_E29.indd 69 30/04/18 10:20

 ALTERNATIVE AL BISTURI

IL RISULTATO DELLA CAVITAZIONE È
GENERALMENTE MOLTO BUONO IN QUANTO
COMPORTA LA ROTTURA E
L’ELIMINAZIONE DELLE CELLULE DEL GRASSO
PRESENTI NELLE ZONE TRATTATE.
te nel tempo (in genere si consiglia una seduta alla settima-
na). Il trasduttore (un manipolo che converte energia elettrica
in energia ad ultrasuoni) viene passato più volte sull’area inte-
ressata, a diretto contatto con la pelle. Durante il trattamen-
to non si avverte né fastidio né dolore, al massimo può essere
percepito un lieve senso di calore. Al termine possono com-
parire eritema o edema dell’area trattata, ma sarà immediata-
mente visibile una riduzione della consistenza del pannico- mediatamente successivi è possibile riprendere la normale at-
lo adiposo. tività lavorativa e sociale, compresa l’esposizione al sole.
Seguendo una dieta bilanciata e praticando esercizio fisi-
Bere tanta acqua co regolarmente, si avrà la garanzia che i risultati ottenuti con
per favorire il trattamento questo tipo di trattamento saranno praticamente permanen-
Una volta terminata la terapia, è necessario bere ancora ti. Beninteso, i risultati estetici conseguibili con la cavitazio-
abbondante acqua e indossare delle calze compressive in mo- ne estetica non possono raggiungere il livello di quelli otteni-
do che il tessuto adiposo, ridotto di spessore dalla cavitazio- bili con una liposuzione classica. Tuttavia questa limitazione
ne, rimanga compatto. Nelle 48 ore successive al trattamento è compensata da molti vantaggi quali l’assenza di anestesia, la
è consigliabile effettuare una leggera attività sportiva ed even- non necessità di una terapia pre- e post-trattamento e di una
tualmente un massaggio drenante in modo da favorire l’eli- convalescenza. Altro vantaggio non trascurabile, un costo de-
minazione delle sostanze presenti nelle cellule del grasso rotte cisamente accessibile (intorno ai 150 euro a seduta). Vale la
dagli ultrasuoni (trigliceridi, colesterolo, ecc.). Nei giorni im- pena provare, no? n

Gli ultrasuoni trans-

dermici sono indicati
per il trattamento
delle masse adipose,
ma migliorano
notevolmente anche il
tono e l’elasticità del
tessuto cutaneo, con
sensibile riduzione
del fenomeno della
cellulite.
In alto, per la rottura
della membrana
cellulare, il grasso
contenuto nell’adipocita
fuoriesce e attraverso
il circolo linfatico viene
metabolizzato ed
eliminato tramite i reni.

70 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

068_70_Cavitazione_E29.indd 70 30/04/18 10:20

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Estetica e Cosmesi di nuova generazione

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DAL GENOMA
ALLA FARMACOGENOMICA
FINO ALLA GENOCOSMETICA

L
a Farmagens Health Care è una tra le società italiane zate per utilizzare batteri genomici, glicoproteine, aminoaci-
più innovative nel campo della Ricerca Biotecnologi- di e nuovi principi attivi, identificandone i meccanismi di ces-
ca, da anni impegnata nello sviluppo e nell’approfon- sione, di trasporto e di ricombinazione, attraverso procedi-
dimento della Biologia Molecolare applicata. menti e fasi che risultano essere idonee per nuove ed effica-
La Farmagens Health Care è leader mondiale nella ri- ci terapie per la salute ed il benessere, in particolare della
cerca nel campo della NUTRIGENOMICA e della FARMACO- donna.
GENOMICA, con collaborazioni scientifiche di settore conso- La conoscenza sempre più approfondita nel campo del-
lidate sia in Italia che in campo internazionale. la Genomica, Metabolomica, e Protomica, ha consentito di
La Farmagens Health Care, attraverso procedimenti ri- identificare le interconnessioni utili tra probioma umano e mi-
gorosi, ha prodotto e sviluppato tecnologie brevettate avan- crobiota e le correlazioni tra sistema immune e sequenze ge-
netiche, consentendo quindi dal Genoma, attraverso la Far-
macogenomica fino alla Genocosmesi, di acquisire compe-
Salute, Benessere e Bellezza della donna
tenze esclusive per produrre nuovi ed efficaci trattamenti per
contrastare l’invecchiamento cutaneo.

Dal Genoma alla Farmacogenomica Estetica e Cosmesi di nuova generazione

per la cura e la bellezza della cute
fino alla
La Genocosmesi, dopo le conoscenze acquisite dei
Estetica e Cosmesi di nuova generazione meccanismi dell’invecchiamento cutaneo, ha consentito
per la cura e la bellezza della cute
una svolta di nuova generazione all’approccio cosmetico,
estetico e cosmeceutico.
Attraverso la Genomica, sono stati scoperti 1500 geni
coinvolti nel processo di invecchiamento della pelle.
Lo sviluppo della Genosmesi, consente oggi di produrre
cosmetici idonei sia per la donna che per l’uomo in relazio-
Special Spring Promotion ne al profilo genetico e alle caratteristiche intrinseche della
cute che possono condizionare la risposta verso i trattamenti
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casei F19 (microrganismo nanovettore) di interagire, in ma-
niera inconfutabile, attraverso dei mediatori immunologici,
su alcune sequenze geniche la cui deregolazione è causa
di processi infiammatori e disordini dell’assetto metabolico.
Dimostrazioni di evidenza sia in vitro che in vivo ci hanno
La prima Formula Genocosmetica in gra-
do di veicolare attraverso il nanovettore Riempie e corregge rughe, pieghe e segni del tempo portato a capire come batteri, sistema immunitario e geni si-
Lactobacillus paracasei subsp. paracasei Riduce le rughe di espressione e ridefinisce il contorno degli occhi
F19 complessi funzionali come: Clamydo-
monas Nivalis, Acido Ialuronico, e princi-
Rigenera, idrata e dona una piacevole sensazione di vellutata morbidezza ano in stretta correlazione, e come sostanze, alimenti e mi-
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pi attivi come: Olio Jojoba, Olio di Argan,
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Previene e rallenta l’invecchiamento cutaneo cronutrienti influenzino l’espressione di alcuni geni, compre-
tamina E, Vitamina C e Sodio Alginato, Stimola la produzione di collagene, favorisce il turnover cellulare e
permettendo loro di agire sull’espressione protegge dallo stress ossidativo
Utile prima e dopo gli interventi di chirurgia estetica (blefaroplastica,
so quello che codifica per Klotho, gene antietà parte inte-
del gene di Klotho e sulle fibrille collage-
ne del derma papillare, mantenendo tono,
elasticità, vitalità e lucentezza della pelle.
mastoplastica addittiva e riduttiva, gluteoplastica, rinoplastica e
cheiloplastica)
grante del genoma umano.
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Il Lactobacillus paracasei subsp. paracasei F19 pos-
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siede spiccate proprietà antinfiammatorie. L’infiammazione
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cronica e la sovrapproduzione di citochine proinfiammato-
rie rappresenta certamente la base patogenetica più docu-

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 {
mentata dei processi di invecchiamento cutaneo.
Il Lactobacillus paracasei subsp. paracasei F19 è,
inoltre, un importante agente biotecnologico in grado di
scindere catene glicoproteiche in frammenti funzionali e fun-
gere da nanovettore biologico per il trasporto attivo di so-
stanze (Clamydomonas nivalis e Acido ialuronico) cui si lega
grazie a siti insiti nella struttura della sua parete cellulare, ri-
ducendo l’invecchiamento cutaneo e conferendo alla pelle
del viso lucentezza, idratazione, elasticità e vitalità.
“Nihil sine cute. Intus et in cute. Intus ut in cute”
(La pelle è lo specchio dell’anima)
Cicerone
L’aspetto fisico è la conseguenza dello stato di salute ge-
nerale del nostro organismo.
La bellezza è strettamente collegata alla salute e quindi
all’equilibrio del probioma umano.
L’organismo è un sistema aperto nel quale ogni singolo
distretto del probiota umano (apparato digerente, apparato
urogenitale, apparato respiratorio e CUTE) comunica e col-
labora con gli altri per garantire equilibrio dinamico, meta-
bolico e psicofisico; è al suo interno che sono contenuti tutti
gli “ingranaggi” responsabili della funzione della pelle, della
postura, del cervello, dell’immagine ecc. La parola cosme-
tico deriva dal greco“Kosmetikos” che significa capacità di
mettere ordine.
Questo concetto si addice perfettamente alla vera bel-
lezza, quella che coinvolge la persona a 360 gradi.
La pelle è lo specchio del benessere
dell’organismo
Per la salute, il benessere e la bellezza della cute, la Far-
magens Health Care ha ideato e prodotto la PRIMA FOR-
MULA GENOCOSMETICA denominata CLOTOGEN DERMA-
CARE, in grado di veicolare attraverso il nanovettore Lacto-
bacillus paracasei subsp. paracasei F19 complessi funziona-
li come: Clamydomonas Nivalis, Acido Ialuronico, e principi
attivi come: Olio Jojoba, Olio di Argan, Aloe Vera, Mirtillo Ne-
ro, Vite Rossa, Vitamina E, Vitamina C e Sodio Alginato, per-
mettendo loro di agire sull’espressione del gene di Klotho e
sulle fibrille collagene del derma papillare, mantenendo to-
no, elasticità, vitalità e lucentezza della pelle, che può esse-
re utile per:
riempire e correggere rughe, pieghe e segni del tempo,
ridefinire il contorno degli occhi
rigenerare, idratare e donare alla pelle elasticità e tonici-
tà, stimolare la produzione di collagene, favorendo il turno-
ver cellulare e proteggendo dallo stress ossidativo
CLOTOGEN DERMACARE è inoltre utile prima e dopo
gli interventi di chirurgia estetica (blefaroplastica, masto-
plastica addittiva e riduttiva, gluteoplastica, rinoplastica e
cheiloplastica)
Bellezza e salute binomio
imprescindibile
Bellezza e salute formano un binomio imprescindibile che
esige un approccio olistico mirato.
046_47_Famagens_E28.indd 27
Con il progredire dell’età, specie nelle donne, durante
il periodo del flusso mestruale, in età del climaterio o della
menopausa o in corso di alterazioni metaboliche/endocri-
ne, l’equilibrio del probioma umano femminile è determi-
nante per la salute della donna. La composizione del Mi-
crobiota può essere modificata da diversi fattori, variazioni
climatiche, dieta, antibiotici, contraccettivi, igiene scorret-
ta, utilizzo di cosmetici non idonei, interventi chirurgici e di
chirurgia estetica.
La variazione della composizione del microbioma uma-
no indotta da questi fattori può causare la disbiosi del mi-
crobiota cutaneo, spesso causa di patologie della pel-
le, fastidiosi inestetismi ed è coinvolto in maniera determi-
nante dell’invecchiamento cellulare, in particolare di quel-
lo cutaneo.
I metodi e i trattamenti più appropriati per la salute, il be-
nessere e la bellezza della donna nell’esclusività e nella com-
plementarietà farmacogenomica e genocosmetica sono
ben rappresentati dall’avanzamento biotecnologico della
Farmagens Health Care attraverso le formule per uso topi-
co CLOTOGEN DERMACARE, RE-MOVEO SkinCAre e Clean-
sing care e dalle linee Calagin (Calagin ellen, Calagin gel,
Calagin caps, Calagin buste Complex) e Genelasi caps.
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27/02/18 16:30
 ALIMENTAZIONE

Ritenzione idrica e cibi

che “gonfiano” sono
spesso la causa degli abiti
improvvisamente troppo…
stretti: il gonfiore, infatti,
può essere non solo
apparente, ma reale.

Grassi?
No, solo
“gonfi”
Non sempre un girovita eccessivo
e un vestito che non si abbottona più
sono colpa della “ciccia”, ovvero
del grasso che si accumula nelle nostre
cellule adipose. Spesso si tratta
invece del classico “gonfiore di pancia”,
un mix di cibi che gonfiano, malfunzionamento
intestinale e ritenzione idrica
di Alessandro Mancini

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074_78_Alimentazione_E29.indd 74 30/04/18 10:15

 I
l gonfiore di stomaco, lamentato da moltissime per- elemento prezioso ma di cui il nostro organismo necessita
sone, può essere causato da diversi fattori. Se il distur- solo in un quantitativo minimo, pari a un massimo di 0,6
bo è ricorrente e assume aspetti anche dolorosi oltre- grammi giornalieri, ovvero non più di un grammo e mezzo
ché fastidiosi, è sempre consigliabile affidarsi a un me- di sale. Le statistiche ci dicono che gli italiani consumano
dico nutrizionista che verificherà innanzitutto l’assen- in media ben 12 g di sale al giorno, cioè quasi dieci volte
za o meno di intolleranze e sensibilità, se non di vere e pro- più del fabbisogno strettamente necessario!
prie allergie alimentari (a proteine del latte, agli zuccheri, al
glutine, ecc.). Tuttavia, le persone che realmente soffrono di Quei carboidrati
allergie e intolleranze a certi alimenti sono una minoranza: la che ci fanno sentire gonfi
maggioranza di noi ne è esente, ciò nonostante si ritrova fre- La maggioranza di noi non ne è consapevole, anzi è con-
quentemente con lo stomaco o l’intestino “gonfi” dopo qua- vinta di “mangiare insipido” solo perché evita di aggiungere
si ogni pasto. sale ai cibi. In realtà, il sale è “nascosto” in quasi tutti gli
Ritenzione idrica e cibi che “gonfiano” so- alimenti che consumiamo, anche i più insospet-
no spesso la causa degli abiti improvvisa- tabili (perfino nei dolci!): occhio all’etichet-
mente troppo… stretti: il gonfiore, in- ta, dunque, dove dovrebbe essere ripor-
fatti, può essere non solo apparen- tato il quantitativo di sodio (e di sale)
te, ma reale. La ritenzione idrica è contenuto, consentendoci di rego-
provocata in molti casi da un ec- larci di conseguenza. Abituiamoci
cesso di sale nella dieta, causa a consumare pane senza sale (una
anche dell’ipertensione che af- sola fetta di pane salato contie- ®
fligge un numero crescente di
persone: purtroppo, infatti, A fianco, abituiamoci ad
assumiamo molto più sale di eliminare il più possibile panini
quanto necessario al nostro imbottiti e “junk food” in
organismo, e il bello è che genere, specialmente fuori dagli
orari abituali dei pasti.
non ce ne accorgiamo nem- Sotto, Praticare ginnastica dolce
meno! Ogni grammo di sa- o yoga facilita lo sgonfiamento,
le contiene poco meno di mez- mantenendo il tono muscolare
zo grammo di sodio, un oligo- senza sforzarlo eccessivamente.

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 75

074_78_Alimentazione_E29.indd 75 30/04/18 10:15

 Progetto1

ALIMENTAZIONE

Impariamo a leggere
con attenzione le
etichette dei cibi che
acquistiamo, scopriremo
che alcuni di essi
andrebbero consumati
con moderazione o
eliminati del tutto.

ne già il 15% del nostro fabbisogno quotidiano), ad elimi-

IL SALE IN ECCESSO NEI CIBI È UNA nare il più possibile insaccati e salumi, pizza, panini imbot-
DELLE CAUSE PRINCIPALI DELLA RITENZIONE titi, cibi preconfezionati e in scatola, ecc.
Una scoperta recente in campo nutrizionale riguar-
IDRICA: IL FABBISOGNO È DI 1,5 G da l’identificazione dei cosiddetti “Fodmap”, un acroni-
AL MASSIMO, MA IN ITALIA NE CONSUMIAMO mo inglese composto dalle iniziali di Fermentable Oligosac-
charides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols. Oli-
OGNI GIORNO PIÙ DEL DOPPIO. gosaccaridi, disaccaridi e monosaccaridi sono vari tipi di ®

Undici punti da ricordare

I l nutrizionista Nicola Sorrentino (autore
del libro Siamo gonfi, non siamo gras-
si, Mondadori) raccomanda una serie di
semplici regole da seguire per evitare il
gonfiore di stomaco e/o intestino:
1. Mangiare lentamente, masticando
a lungo;
2. Evitare di bere con le cannucce.
3. Non aggiungere sale ai cibi non ba-
sta, bisogna fare attenzione al sale “na-
scosto” negli alimenti (pane, salumi, per-
fino dolci!).
4. Ridurre o evitare i Fodmap (car-
boidrati che nel nostro apparato di-
gerente fermentano producendo gas
intestinali).
5. Evitare o ridurre al minimo il consu-
mo di bibite gassate, birra, vino e alcoli-
ci in genere.
6. Bandire, o ridurre al minimo, i dolci:
in particolare quelli fritti (ciambelle, frit-
telle, ecc.).
7. Bere almeno due litri di acqua al
giorno (aiuta la motilità intestinale ed eli-
mina le tossine).
8. Meglio consumare pasti leggeri ma
frequenti durante la giornata che due so-
li pasti abbondanti.
9. Coricarsi alla sera dopo alme-
no tre ore dall’ultimo pasto (bere una
buona tisana aiuta a riassorbire i cibi
fermentanti).
10. Integratori come i probiotici pos-
sono regolarizzare le funzioni digestive e
favorire lo sgonfiamento.
11. Praticare ginnastica dolce o yo-
ga, facilitano lo sgonfiamento mante-
nendo il tono muscolare senza sforzarlo
eccessivamente.

76 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

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Progetto1_Layout 1 09/04/15 16:42 Pagina 1

074_78_Alimentazione_E29.indd 77 30/04/18 10:15

 ALIMENTAZIONE

È l’intestino che ci tiene in forma

L’ intestino ha un ruolo fondamenta-
le per il benessere del nostro orga-
nismo, se non è in perfettamente fun-
zionante non possiamo godere di buo-
na salute. Un’alimentazione povera di
acqua, verdura, frutta e uno stile di vita
squilibrato possono mettere a dura pro-
va la funzionalità dell’intestino, alteran-
do la qualità del microbiota (l’insieme
dei microrganismi che vive in simbiosi
nel nostro apparato digerente) e facen-
do aumentare la quota dei batteri nocivi
a scapito di quelli buoni.
Per il mantenimento dell’equilibrio del
microbiota è importante consumare a
tavola regolarmente cibi ricchi di probio-
tici, in particolare bifidobatteri e lactoba-
cilli. Questi microrganismi, che a miliar-
di popolano l’intestino, sono preziosi al-
leati della nostra salute: facilitano la di-
gestione e migliorano l’assorbimento del
cibo, contribuiscono ad aumentare le di-
fese immunitarie proteggendo l’organi-
smo dall’attacco di agenti patogeni, mi-
gliorando così il benessere psicofisico.
Inoltre, è utile introdurre cibi a base di fi-
bre prebiotiche, sostanze in grado di nu-
trire i batteri amici, che ne favorisco-
no la sopravvivenza e la proliferazione
nell’intestino.

Batteri buoni

Batteri cattivi

Sopra, la maggioranza dei legumi appartiene

ai Fodmap, tuttavia il loro consumo è utile e
raccomandabile nelle diete purché non se ne abusi.
A destra, per il mantenimento dell’equilibrio del
microbiota è importante consumare regolarmente
alimenti ricchi di probiotici, in particolare i “batteri
buoni” preziosi alleati della nostra salute.

zuccheri o carboidrati, mentre i polioli (o polialcoli) so- I Fodmap, nocivi ma

no i classici dolcificanti sostitutivi dello zucchero, come il
mannitolo. Tutti carboidrati che il nostro intestino spesso
non riesce ad assorbire efficacemente, per cui al suo inter-
no tendono a fermentare, producendo gas e quindi a dar-
ci quella sgradevole sensazione di “pancia gonfia” che può
essere non solo virtuale ma anche effettiva, aumentando il
nostro girovita. Praticamente nessun alimento è del tutto
privo di Fodmap, ma alcuni ne contengono un quantitati-
vo considerevolmente superiore rispetto agli altri. Eccone
un breve ma significativo elenco:
• frutta secca: pistacchi, anacardi, mandorle;
• snack: cracker di segale, biscotti di grano;
• cereali: segale, frumento, avena, farro, pasta di grano duro;
• latte e latticini: latte vaccino, yogurt intero, formaggi mol-
li, panna, crema pasticcera, gelati preparati con panna o latte;
• frutta: mela, pera, pesca, susina, prugna, anguria, mango.
• verdure: carciofo, cavolfiore, cipolla, aglio, porro, verza,
sedano, mais, barbabietola;
• legumi: fagioli, lenticchie, ceci.
spesso indispensabili
Come si vede scorrendo la lista, molti di questi alimen-
ti rientrano in quelli maggiormente consigliati da dietologi e
nutrizionisti, come diverse varietà di frutta, verdura e cereali.
Eliminare completamente o ridurre drasticamente i Fodmap
provocherebbe dunque un drastico squilibrio alimentare, i cui
effetti sarebbero probabilmente a lungo andare più dannosi
del pur fastidioso gonfiore.
Come sempre, la scelta migliore è nell’equilibrio: non esa-
gerare con il consumo di certe verdure o, meglio, considerar-
le non un contorno ma il piatto principale, se non unico. Ad
esempio, la barbabietola rossa ha un potere saziante molto su-
periore a quello di una semplice insalata con cetrioli, conside-
rata quasi “Fodmap free”: ciò vuol dire che, grazie al suo bas-
sissimo contenuto calorico (appena 43 kcal per 100 g), questo
ortaggio può farci alzare da tavola mantenendoci sazi a lungo
preservandoci da improvvisi “attacchi di fame” nelle ore se-
guenti. Non vale la pena rinunciare a qualche snack o porzio-
ne in più a tavola per salvaguardar la linea? n

78 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

074_78_Alimentazione_E29.indd 78 30/04/18 10:15

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a cura di sé stessi deve essere un gesto quotidiano,
più efficace se realizzata con prodotti naturali.
L’atto più semplice da compiere per il proprio benes-
sere è quello di bere un bicchiere d’acqua ogni ora,
mantenendo così il proprio corpo idratato e in buona salute.
Ma le acque che beviamo non sono tutte uguali, si diffe-
renziano per le loro proprietà.
Acqua Lauretana è un dono della natura, di fonte mon-
tana che sgorga dal Monte Rosa, nella zona alpina del-
le montagne biellesi, in un territorio incontaminato ad oltre
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1000 metri di altezza. Decidere di assumerla con regolarità è
una scelta per prendersi cura del proprio corpo, grazie alle
sue caratteristiche uniche.
Detiene il primato di acqua più leggera d’Europa, grazie
al residuo fisso di soli 14ml/litro, che favorisce un’elevata diu-
resi, l’eliminazione dei residui del metabolismo, come urea e
creatinina, e aiuta a prevenire la formazione di calcoli renali.
Bere acqua Lauretana è un’esperienza unica di idratazio-
ne per gli organi e i tessuti del corpo, aiuta a prevenire l’in-
vecchiamento cutaneo e a purificare la pelle, donandole
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elasticità, freschezza e tonicità.
L’acqua Lauretana, con il suo pH 6.3, è leggermente aci-
da e dunque aiuta la digestione e contribuisce a prevenire i
processi di ossidazione del corpo.
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de inoltre indicata per le diete povere di sodio.
Per preservare al massimo tali caratteristiche, l’acqua vie-
ne imbottigliata come nasce dalla sorgente per conservar-
ne al meglio gusto, qualità e durata naturale, senza nessun
rischio di contaminazione batteriologica. Lauretana inoltre
investe in nuove tecnologie per le linee di produzione che
sono completamente rinnovate e di ultima generazione,
con sistemi di controllo igienici all’avanguardia, garantendo
così i più alti standard di qualità e di sicurezza.
L’eccellenza dell’acqua Lauretana ha ottenuto ricono-
scimenti anche a livello internazionale, primo tra tutti quel-
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& Quality Institute (iTQi), che nel 2016 ha assegnato 3 Stel-
le d’Oro all’Acqua Minerale Naturale e altrettante all’Acqua
Frizzante.
L’acqua Lauretana è la scelta quotidiana di benessere
per tutti coloro che vogliono prendersi cura di sé.

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 FITNESS

Allenarsi in compagnia
sconfigge lo stress
Molti di noi hanno bisogno di motivazioni per imporsi la fatica e la pazienza
necessarie per fare sport in maniera costante e sistematica. Allenarsi in gruppo può
essere più soddisfacente e più produttivo rispetto ad un allenamento individuale,
e se si sceglie una disciplina antistress ne gioverà anche il morale
di Luigi D’Agostino

S
tare a contatto con altre persone che praticano i
nostri stessi esercizi fa sì che i loro progressi e i loro
risultati ci stimolino e ci motivino affinché possia-
mo continuare ad allenarci con costanza e dedizio-
ne. Un po’ di spirito di competizione aiuta e diver-
te. Alcuni ricercatori dell’University of New England College of
Osteopathic Medicine hanno monitorato 70 studenti di Medi-
cina lungo un periodo di tre mesi, durante il quale essi hanno
praticato diversi tipi di sport e di allenamenti, alcuni in grup-
po (aerobica, spinning, zumba, ecc.), altri da soli (corsa, pe-
si, ecc.). Al termine di ogni mese si chiedeva ai partecipanti
di indicare i livelli di stress mentale e fisico sopportati. Esami-
nando i dati raccolti, è emerso che coloro che avevano svolto
attività di gruppo mostravano significativi miglioramenti nel-
la qualità della loro vita sia mentale che fisica, con i livelli di
stress ridotti di oltre un quarto rispetto ai coetanei che si era-
no allenati individualmente. Dai dati raccolti, basta mezz’ora
di attività fisica svolta in compagnia per migliorare il proprio
benessere psicologico del 12,6%, la forma fisica del 24,8% e
la salute emotiva del 26%. In cinquanta minuti di attività fi-
sica di gruppo si è arrivati a misurare un consumo medio di
ben 700 kcal. Non male, vero? Soprattutto perché quasi non

82 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

082_85_Fitness_E29.indd 82 30/04/18 10:05

 ci si accorge di faticare e sudare, il tempo passa in fretta e… i
chili in eccesso anche! Chi pratica gli stessi esercizi da solo be-
neficia invece di una riduzione complessiva dei livelli generali
di stress di appena l’11%.
Basandosi su questo e su altri significativi test su varie ti-
pologie di sportivi si può senz’altro affermare che un allena-
mento di9 gruppo porta a risultati maggiori rispetto ad un al-
lenamento individuale, per un motivo semplice ma non tan-
to scontato: qualunque obiettivo si voglia raggiungere - toni-
ficazione, dimagrimento o semplice attività fisica senza troppe
pretese – sarà più difficile arrivarci in solitudine. Questo per-
ché da soli è molto più invitante mollare, accorciare le ripeti-
zioni, magari aumentare di poco o niente i carichi di lavoro
che dovrebbero essere crescenti fino a raggiungere una quota
prefissata. Il lavoro di gruppo, o semplicemente fatto insieme,
sarà comunque uno strumento molto forte in termini di mo-
tivazione, ispirazione e risultati, E sarà alla lunga sicuramente
più soddisfacente e appagante.
Le 5 discipline
antistress
Che questo trend sia in crescente aumento lo si può vede-
re in molte palestre e sale fitness, dove – dopo anni di perso-
nal trainer e programmi di allenamento sempre più persona-
lizzati e individualisti – si sta tornando a divertirsi “faticando”
in compagnia. In palestra, dunque, si va sempre più spesso
anche per socializzare, oltre che per una remise en forme che,
specie con l’estate alle porte, non guasta di certo: è più piace-
vole andare in vacanza con i muscoli sciolti e tre-quattro chili
in meno (che si cercherà di non riprendere). Ecco quindi tor-
nare di moda l’aerobica e i balli di gruppo, capaci di porta-
re magari per la prima volta tanta gente in palestra: in termi-
ni di iscrizioni ai centri sportivi, se priima eravamo il fanalino
di coda dell’Europa Comunitaria, dal 2016 abbiamo superato
082_85_Fitness_E29.indd 83
la Spagna e stiamo per raggiungere la Francia (che vanta quasi
5 milioni e mezzo di iscritti in palestra), anche se siamo anco-
ra lontani dai 9-10 milioni di praticanti del fitness di Germa-
nia e Regno Unito.
Ma quali sono le attività sportive più consigliate dagli
esperti? C’è da dire che la scelta è molto personale che varia
a seconda dei gusti, delle tendenze e predisposizioni, in ge-
nerale possiamo dire che lo sport è un ottimo antistress per-
ché quando si pratica attività fisica si tiene la mente occupata
e di conseguenza si allontanano i pensieri negativi, ci si con-
centra su un’attività che si ama, il corpo si rigenera e il flusso
di energie positive torna a scorrere, ci mette di buon umore e
poi ci fa sentire davvero bene.
Tra le attività più indicate a essere praticate insieme ci so-
no la danza, la corsa, il nuoto, la bicicletta e lo yoga.
Il ballo è l’attività più gettonata tra gli sport antistress. Che
si tratti di danza classica, moderna, Hip-hop o di balli latino
americani non c’è nessuna differenza. Ballare fa bene all’umore,
al cuore, al corpo, alla socializzazione e quindi allo stress. Non
ci sono limiti di età o controindicazioni, anche se prima di ini-
ziare occorre sempre sottoporsi a visita medica (senza della qua-
le, del resto, non si viene accettati in palestra). Se non ci si vuo-
le iscrivere ad un corso specifico oggi sono molto frequenti nel-
le palestre le lezioni collettive di di vari tipi di ballo. Tra i più ri-
chiesti c’è lo Zumba. È un’attività di gruppo creata alla fine de-
gli anni Novanta dal coreografo colombiano Alberto Perez. È
basta sui movimenti tradizionali dell’aerobica utilizzando ritmi
musicali come la samba, studiati per permettere un consumo
calorico molto alto, grazie all’intensità.
Le varie coreografie dello Zumba sono studiate per svol-
gere un intenso lavoro cardio-vascolare e di tonificazione mu-
scolare, principalmente di gambe e glutei. Molte star hanno
dichiarato di amare questo sport, tra loro Jennifer Lopez, Em-
ma Watson, Vittoria Beckham e Halle Berry. Non importa se ®
Idrobike e acquagym
permettono di godere
anche in acqua dei
benefici psicologici
dell’attività in gruppo.
MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 83
30/04/18 10:05
 FITNESS
PRATICARE SPORT REGOLARMENTE, SENZA
ESAGERARE, È UN OTTIMO SISTEMA PER
COMBATTERE LE TENSIONI CHE SI ACCUMULANO
NELLE NORMALI ATTIVITÀ GIORNALIERE.
si sbaglia un passo o se non si esegue tutta la coreografia, ciò
che è fondamentale è l’attitudine positiva che pervade chi bal-
la con la voglia di lasciarsi andare e liberare il corpo al ritmo
degli irresistibili ritmi sudamericani.
I benefici dell’acqua
e della respirazione
La seconda attività consigliata è la corsa. Per capire quan-
to questa attività si sia diffusa basta andare nei parchi, nel-
le zone residenziali e nei percorsi ciclabili. In Italia è pratica-
ta da 6 milioni di persone più o meno nella stessa percentuale
tra uomini e donne. È necessario indossare un abbigliamento
traspirante, scarpe da ginnastica adatte alla pianta del piede e
musica che possa dare il ritmo al percorso, ed ecco che la cor-
sa si trasforma in una cura contro lo stress da fare all’aperto o
sul tapis-roulant, alternando momenti in solitaria con altri in
gruppo. L’umore mette le ali e vola alto.
Con l’arrivo della bella stagione un’alternativa alla corsa è
la bicicletta. Tra gli sport antistress questo non poteva non es-
sere menzionato: è il perfetto bilanciamento tra prova della re-
sistenza fisica e superamento degli ostacoli. La fatica si trasfor-
ma in positività, la mente e gli occhi si rigenerano. Tra i bene-
fici dell’andare in bicicletta c’è quello di bruciare molte calorie:
pedalando a ritmo medio si bruciano da 300 a 600 calorie in
un’ora. Se si pedala a ritmo sostenuto, ad una velocità di circa
20 km orari, il consumo delle calorie varia dalle 500 alle 600.
Altro vantaggio è quello di limitare il rischio di traumi non do-
vendo sostenere alcun peso; per questo motivo è ideale per le
persone che soffrono di sovrappeso o che possiedono articola-
zioni fragili. A livello estetico tonifica tutta la silhouette: peda-
lando si rafforzano le cosce, i polpacci e i glutei, si sollecitano
anche le braccia, la parte lombare e gli addominali. Infine. oltre
a essere un mezzo di locomozione economico e anti-inquina-
mento, è un ottimo antistress perché in bicicletta si sta all’aria
84 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
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Foto 1: Dopo anni di personal
trainer e programmi di
allenamento sempre più
personalizzati e individuali
si sta tornando a ballare
e divertirsi “faticando” in
compagnia.
Foto 2: La bicicletta è il
perfetto bilanciamento tra
prova della resistenza fisica e
superamento degli ostacoli.
Foto 3: Zumba è una lezione
di gruppo che utilizza i ritmi
musicali (dalla samba al pop-
commerciale) e i movimenti
tradizionali dell’aerobica,
per permettere un consumo
calorico molto alto, grazie
all’intensità proprio dei
1 movimenti. 2
aperta, si evitano gli ingorghi, si guadagna tempo e si produco-
no le endorfine, le sostanze che generano il buon umore!
La quarta attività consigliata dagli esperti è il nuoto. Sta-
re in acqua riporta ognuno di noi alle proprie origini produ-
cendo un senso di rilassamento generale utile per curare gli
stati di ansia e preoccupazione. Per quanto riguarda i bene-
fici a livello fisico il nuoto rafforza tutti i muscoli del corpo.
La pressione dell’acqua, infatti, obbliga ogni singolo musco-
lo ad una contrazione per mantenere la posizione e coordina-
re il movimento. È un ottimo sport per chi soffre di gambe
gonfie: il movimento di contrazione muscolare migliora il re-
flusso venoso, e la posizione orizzontale uniti alla freschezza e
pressione dell’acqua alleviano i gonfiori. A livello estetico affi-
na la silhouette: il consumo calorico in un’ora di attività varia
da 200 a 600 calorie, a seconda dell’intensità dei movimen-
ti. Come abbiamo detto, nuotando si coinvolgono un gran
numero di muscoli e questo produce una tonificazione equi-
librata ed uniforme del corpo, è uno sport quindi completo
utile per dimagrire, rassodare e tonificare i tessuti.
L’importanza sconosciuta
di respirare correttamente
Parlando di inestetismi non tutti sanno che il nuoto è lo
sport più utile per combattere la cellulite: come tutte le at-
tività aerobiche permette l’allungamento dei muscoli che
contrasta in maniera efficace il ristagno dei liquidi negli ar-
ti inferiori. Nel nuoto, oltre allo sforzo fisico sfrutta vi è l’a-
zione benefica del movimento dell’acqua sulla pelle, crean-
do una sorta di massaggio drenante. Tra i 4 stili di nuoto (li-
bero, dorso, rane e delfino) lo stile libero è più indicato per
l’intensità della respirazione mentre la rana risulta essere più
efficace per rassodare zone specifiche dove la cellulite è più
presente, come glutei, interno cosce e la parte superiore del-
le braccia. Alcuni pensano che il nuoto sia noioso perché
viene effettuato in piscina andando avanti e indietro in tota-
le solitudine. In realtà la possibilità di cambiare stile lo ren-
de più vario e divertente rispetto alla corsa o alla bicicletta
dove il gesto atletico è ripetitivo, ma per chi ama queste ul-
time due discipline oggi è possibile iscriversi a corsi di idro-
bike (pedalando con una cyclette in acqua) o di acquawalk
(camminando in acqua grazie all’uso di uno speciale tapis-
roulant) o di acquagym o acqua zumba (lo zumba in acqua)
30/04/18 10:06

per godere dei benefici psicologici dell’attività in gruppo.
Infine, parliamo dello yoga. I benefici di questa discipli-
na millenaria (nata in India 5.000 anni fa) sono innumere-
voli: migliora l’elasticità muscolare, la flessibilità delle arti-
colazioni, corregge la postura, rafforza la funzionalità car-
diaca, aumenta la coordinazione, il tono muscolare e l’equi-
librio. L’elemento fondamentale dello yoga è la respirazio-
ne. Respirare è la forma di movimento più costante, ma an-
che più inconsapevole, che pratichiamo. Respirare corretta-
mente è uno degli ingredienti principali della bellezza! Far-
lo in modo sbagliato per giorni e giorni, anni e anni, signifi-
ca non garantire alle cellule tutto l’ossigeno di cui hanno bi-
sogno e questo può accelerare l’invecchiamento.
La prima fase per trarre beneficio dalla yoga è
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quindi imparare a respirare correttamente. Ma come si fa? Il
primo passo consiste nel prendere consapevolezza del proprio
respiro per cominciare a rallentarlo e, quindi, a respirare più
profondamente e a pieni polmoni. Nello yoga i ritmi della re-
spirazione variano a seconda dello stile che si pratica.
Esistono tantissimi stili di yoga con caratteristiche mol-
to diverse, alcuni più dinamici e focalizzati sul corpo, altri più
“terapeutici” e incentrati maggiormente sul lato spirituale (lo
yoga è essenzialmente un’attività dello spirito), in base all’o-
biettivo che si vuole raggiungere si può scegliere la tipologia
che si desidera. Tra i più diffusi in occidente troviamo:
Hatha yoga, più adatto ai principianti, essendo basato su
posizioni di equilibrio e incentrato sulla respirazione e medi-
tazione con ritmo rilassato;
Anasura yoga, abbastanza dinamico e spirituale, è una pra-
tica che oltre a dare benefici sul lato fisico agisce sui blocchi
energetici che possono portare a malattie fisiche e psichiche;
Ashtanga yoga, molto fisico e dinamico, prevede diverse
posizioni ognuna propedeutica all’altra;
Bikram yoga, è lo stile più impegnativo e non adatto ai
principianti. Solitamente si esegue in una stanza ben riscalda-
ta, in modo che con il sudore si perdano più tossine.
Ideale da praticare alla sera, quando la necessità di un mo-
mento di relax e decompressione arriva al suo punto massi-
mo, lo yoga è ormai diffuso in tutti i centri, dove associazioni
culturali o centri sportivi offrono corsi di vario livello.
Con l’arrivo della bella stagione ci si domanda spesso: è
meglio lo sport all’aria aperta o in palestra? In genere quel-
li all’aria aperta hanno un effetto molto potente sull’umore.
Ma per i fan delle palestre, trovare un corso che faccia suda-
re ma soprattutto divertire e sorridere è senza dubbio un’ot-
tima scelta! n
MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 85
30/04/18 10:06
 {
AUTOTRAPIANTO
DI CAPELLI F.U.E.
Gestione del post operatorio
L’
autotrapianto di capelli FUE (Follicular Unit Extrac-
tion) è oggi la tecnica migliore volta al recupero
completo e naturale della propria piena capiglia-
tura per il quale va sempre considerato un aspet-
to di assoluta rilevanza: il monitoraggio a cui dovrebbe es-
sere sottoposto il paziente dopo l’intervento.
Si tratta di un controllo periodico e costante della ricre-
scita dei capelli impiantati. L’autotrapianto di capelli è un in-
tervento i cui risultati non sono immediati ma graduali: i fol-
licoli inizieranno a produrre capelli nuovi in base alla fase
del ciclo vitale in cui si trovavano al momento dell’estrazio-
ne. Proprio per questo motivo è imprescindibile tenere sotto
controllo il paziente fintanto che la ricrescita dei capelli, se-
guendo i propri tempi biologici, non raggiunge la stabilità
necessaria.
Un intervento che prevede
risultati graduali e permanenti
L’autotrapianto di capelli F.U.E. viene eseguito tramite uno
strumento denominato Punch o micromotore monobulba-
re che consente di prelevare le singole unità follicolari attra-
verso quello che si può definire “carotaggio” del cuoio ca-
pelluto. Il reimpianto delle unità follicolari viene eseguito inve-
ce tramite l’implanter, un’apparecchiatura che consente di
alloggiare le unità follicolari nella
zona da rinfoltire senza effettua-
re incisioni ma solo attraverso la
puntura di un micro ago.
L’intervento viene effettuato in
anestesia locale. Ha una durata
di circa 4-5 ore. L’innovativa tec-
nica FUE non prevede l’asporta-
zione chirurgica di strisce di tessu-
to lineare, come con le tecniche
utilizzate in passato, e non lascia
nessuna cicatrice. Un primo risul-
tato apprezzabile alla vista si avrà
dopo 6 mesi mentre il risultato de-
finitivo si potrà vedere dopo 12
mesi dall’autotrapianto.
La tecnica F.U.E. assicura risulta-
ti permanenti se effettuato da me-
dici chirurghi competenti e con la
dovuta accortezza. Affidandosi a
strutture non in grado di seguire
un iter ottimale per l’osservazione
continua delle condizioni del cuo-
086_87_Pandora_E29.indd 32
io capelluto e dei capelli in via di ricrescita, vi è il probabile ri-
schio di non ottenere i risultati desiderati.
Il controllo della ricrescita
dopo un Trapianto Capelli F.U.E.
Il monitoraggio dei risultati è una parte fondamentale
dell’iter successivo ad un autotrapianto di capelli F.U.E. ed è
volto a verificare periodicamente che la ricrescita dei capelli
segua i normali ritmi biologici. Istituto Helvetico Sanders rico-
nosce l’estrema importanza del monitoraggio ai fini del con-
seguimento del miglior risultato possibile, tanto da prevede-
re necessariamente 2 medicazioni dopo l’intervento (a 24/48
ore) e 2 consultazioni con il chirurgo (a 6 e a 12 mesi).
Durante questo intervallo di tempo sono previsti dei con-
trolli periodici in sede con i nostri esperti (con una cadenza
mediamente mensile), costantemente in contatto con il chi-
rurgo che ha effettuato l’intervento. Trascorsi 6 mesi dell’in-
tervento, il chirurgo riceve il paziente, verifica lo stato di ricre-
scita dei capelli e la salute generale del cuoio capelluto. A
12 mesi, lo specialistica riceve nuovamente il paziente in mo-
do da appurare i risultati di ricrescita raggiunti ad 1 anno.
Rispettare la routine dei controlli dopo un trapianto capel-
li, permette di verificare periodicamente la corretta ricresci-
ta dei capelli dai follicoli, garantire di conseguenza la mas-
sima qualità dei risultati e con-
sente di avere esperti sempre a di-
sposizione per consigli e chiari-
menti durante tutto il periodo post
operatorio.
Gli altri vantaggi
di un Autotrapianto
eseguito in Italia
Oltre all’impossibilità di essere
visitato costantemente e in prima
persona dal chirurgo, quando ci si
rivolge a cliniche non qualificate,
come spesso succede rivolgendo-
si all’estero, ci si trova di fronte ad
altre problematiche ricorrenti, in
grado di poter compromettere il ri-
sultato finale: intervento effettuato
mirando solamente alla velocità di
esecuzione, senza nessuno studio
adeguato della propria casistica
da parte del personale sanitario e,
non per ultimo, impossibilità di co-
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 {
noscere preventivamente nome, storia e formazione del chi-
rurgo al quale affidare i propri capelli.
Altro ulteriore rischio del ricorso ad autotrapianti di capel-
li presso strutture non qualificate, consiste negli interventi in-
tensivi che danneggiano la nuca e rendono impossibili ul-
teriori interventi in caso di necessità. Non sono pochi i chi-
rurghi che trapiantano un numero enorme di unità follicola-
ri (graft), non essendo questa sempre la soluzione migliore o
quella necessaria. In realtà il numero di unità che si possono
prelevare dipende dalle condizioni della nuca: in Italia (co-
me dovrebbe essere normalmente) l’utilizzo dei follicoli è at-
tentamente progettato per garantire un’eccellente copertu-
ra senza compromettere la zona donatrice.
Occorre quindi prestare attenzione a questa serie di fat-
tori, fondamentali per avere la garanzia che il risultato otte-
nuto rispecchi appieno le proprie aspettative e si evitino ef-
fetti estetici insoddisfacenti o compromettenti, così come un
danneggiamento d’immagine capace di incidere anche
sulla propria sfera psicologica.
Prima - dopo frontale
Prima - dopo laterale
086_87_Pandora_E29.indd 33
I migliori chirurghi
e le migliori garanzie del settore
Scegliendo le cliniche di eccellenza in Italia si assume
inoltre una maggior sicurezza rispetto alle normative sull’a-
deguatezza di strutture e strumentazioni operatorie, sempre
molto più stringenti rispetto alle normative sanitare straniere.
A dimostrazione di ciò il gemellaggio tra la Socie-
tà Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
(SICPRE) e l’American Society of Plastic Surgeons, la più
autorevole società di chirurgia plastica al mondo, che
hanno firmato nel 2013 un protocollo d’intesa che sanci-
sce l’entrata di SICPRE tra le società con il più alto stan-
dard scientifico del settore.
Nelle migliori strutture operano chirurghi che possono van-
tare una grande esperienza e che possono garantire il massi-
mo standard qualitativo ai pazienti. Gli oltre 100 specialisti tra
chirurghi, assistenti sanitari e biologi di Istituto Helvetico San-
ders sono formati e aggiornati continuamente alle nuove tec-
niche che la scienza tricologica mette a disposizione.
30/04/18 09:38
 STORIA

La Bellezza
nell’Antica Grecia
Kalos kai agathos, il bello e il buono. Un’affermazione che al giorno
d’oggi potrebbe far prendere più di una solenne fregatura, ma al tempo dei Greci
era una verità incontrovertibile. La bellezza, che loro veneravano, si esercitava in
palestra, si manteneva con i cosmetici e si rappresentava nelle opere d’arte
di Barbara Bizzarri

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088_92_Storia_E29.indd 88 30/04/18 10:04

 P
er i Greci, chi era bello doveva anche essere buono:
la bellezza, summa di tutte le virtù, non poteva es-
sere l’involucro di un’anima mediocre. Quindi, se si
è belli, si è anche virtuosi per principio e benedetti
dagli dei, perché chi, se non un dio, può elargire ta-
le dono a un misero mortale? La triade perfetta era bello-buo-
no-fortunato: senza eccezione. I Greci non si limitavano a ve-
nerare la bellezza in quanto dono divino: la pensavano. Furo-
no i primi. Socrate e Platone si interrogano sul mistero che è
la ricerca della bellezza.
Platone, Socrate e Aristotele ritenevano vi fosse una con-
nessione fra bellezza e matematica e un bell’aspetto era con-
siderato il frutto di tre componenti fondamentali: simmetria,
armonia e proporzione delle parti. Niente attrae lo sguardo
quanto un corpo e un viso aggraziati. I Pitagorici guardavano
alla bruttezza come espressione di un caos interiore, mentre
Alcune meravigliose statue
realizzate fra il V e il III secolo a.C.
non sono rappresentazioni
idealizzate, ma furono modellate
su figure reali ricoperte
di intonaco, da cui
si trasse poi il calco.
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osservare un bel viso è come ammirare l’armonia del cosmo.
Proprio perché è una parte tanto significativa dell’esperien-
za umana, la bellezza è spesso associata al piacere (Afrodite è
anche la dea dell’amore carnale), e la connessione alle sensa-
zioni lascia intendere che non si tratti soltanto di una quali-
tà, ma di un’emozione evocata dall’oggetto stesso. È proprio
questo turbamento che spinge gli esseri umani a migliorare il
proprio aspetto e a vivere in modo equilibrato. Gli standard
greci includevano, dunque, proporzioni, simmetria, armonia,
pelle chiara, e giovinezza: non c’è molta differenza con quel-
lo che oggi ci propinano i media. La maggior parte delle per-
sone non nasce così (giovinezza esclusa, ovvio) e molti altera-
no le proprie caratteristiche con ciò che hanno a disposizione,
adesso come allora, per avvicinarsi il più possibile ai canoni
estetici imperanti. Quasi quello che diceva l’eroina cinemato-
grafica Agrado. Nel film del regista spagnolo Almodovar, Tut- ®
Le donne greche,
proprio come noi,
amavano i loro
cosmetici, e il
loro scopo era il
fascino semplice,
realizzato con
mezzi innaturali.
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30/04/18 10:04
 STORIA
to su mia madre, Agrado elenca soave-
mente il listino prezzi dei suoi inter-
venti di chirurgia plastica, perché
“essere autentiche significa somi-
gliare il più possibile all’idea che
si ha di se stesse”. Per esempio, se
dentro di me ci fosse una bion-
da, sfrontata e bombastica desi-
derosa di emergere, ebbene, sa-
rebbe mio dovere aiutarla a ogni
costo. Una dote maieutica, insom-
ma, come direbbe Socrate. Siamo
tutti un po’ Greci.
Le donne greche:
belle ma cattive
L’arte greca tocca ciascuno di noi con la pu-
rezza e l’assoluta simmetria delle sue forme, anima-
ta dalla forza di un’anima tanto bella da plasmare il suo con-
tenuto e viceversa. Una fame di infinito che si sente nella ten-
sione dei muscoli, nelle pieghe dei corpi e nei panneggi delle
vesti, come quelle gonfiate dal vento della Nike di Samotra-
cia, la vittoria alata che troneggia su una scalinata del Louvre.
Certo, avere a che fare con queste meraviglie deve essere
stato impegnativo, ma i greci non si perdevano d’animo: bi-
sogna pure ispirarsi a qualcuno e, potendo scegliere, meglio
un atleta raffigurato al culmine del suo splendore. Perciò, gli
uomini si barricavano in palestra, dove oltre al fisico poteva-
no anche esercitare tutte le loro magnifiche virtù, quali tem-
peranza, coraggio, sprezzo del pericolo, eccetera. Del resto, fu
Alessandro Magno a rispondere, a chi gli consigliava di attac-
90 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
088_92_Storia_E29.indd 90
I Greci chiamavano l’olio di oliva “elisir di
vita” e non lo usavano solo per i capelli,
mixato a sale o zucchero diventava un
fantastico scrub per il corpo, mentre
combinato con il miele era uno
straordinario antiaging.
care i Persiani di notte, “io non
rubo la vittoria”. E a proposito di
Persiani, erano considerati dei vi-
gliacchi perché combattevano con
l’arco, quindi tenendosi a distan-
za di sicurezza dal nemico. Ma un ve-
ro elleno dimostra la sua forza nel com-
battimento corpo a corpo. Quindi, eroi-
smo e parecchia palestra. Un uomo greco
dalle labbra piene e il volto cesellato era certo di
due cose: che la sua perfezione fisica rivelava un’inte-
riorità ugualmente perfetta e che gli dei gli volevano proprio
tanto bene.
Alcune squisite statue realizzate fra il V e il III secolo a.C.
non sono rappresentazioni idealizzate, ma furono modellate
su figure reali ricoperte di intonaco, da cui si trasse poi il cal-
co. Perciò, un greco con parecchio tempo libero poteva tra-
scorrere anche otto ore in palestra: il corpo degli atleti, ot-
tenuto a costo di prolungati allenamenti, era praticamente
adorato come incarnazione dell’eccellenza. Ma se la prestan-
za maschile era un dono divino e rappresentava tutto quanto
vi fosse di bello e di buono, per le donne il discorso cambiava
parecchio. Esiodo, un autore greco vissuto fra il VII e l’VIII
secolo a. C., descrive la prima donna semplicemente come
Le pitture murali
di Creta e Santorini
ci mostrano eleganti
abiti e affascinanti
acconciature
femminili.
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 GLI STANDARD GRECI INCLUDEVANO e pyrrhos, fulvo, sono epiteti usati per descrivere gli eroi nel-
la letteratura epica. Il pensiero ortodosso ci dice che si trat-
PROPORZIONI, SIMMETRIA, ARMONIA, PELLE ta di un topos letterario, ma chi ha visto capelli biondi o ros-
CHIARA, E GIOVINEZZA: NON C’È MOLTA si di qualche fortunello (o fortunella) retroilluminati dal sole
mediterraneo, sa che l’effetto può essere dirompente. Per una
DIFFERENZA CON QUELLO cultura appassionata di gioielli d’oro tanto da creare una sin-
CHE OGGI CI PROPINANO I MEDIA. gola collana fatta di 16.000 pezzi lavorati singolarmente, il
potere dei capelli chiari è stato creduto reale.

kalon kakon. Una bella cosa cattiva, per intenderci. La don- Pelle chiara
na era cattiva perché bella, e bella perché cattiva. L’uomo bel- sinonimo di eleganza
lo è una benedizione divina, la donna bella è una rogna: basti Elena di Troia è descritta bionda, ma il suo potere deri-
pensare alla celeberrima Elena di Troia. Per lei, Paride perse la vava soprattutto da come faceva sentire gli uomini e da cosa
famiglia, il regno e pure la vita. Dopo questa ecatombe, lei è li induceva a fare. Nel III Libro dell’Iliade, gli anziani can-
tornata con il marito Menelao a Sparta, mentre quell’altro va- tano di lei: ”Oh, che terribile bellezza! Come quella di una
gava per i Campi Elisi. dea”, il che significa un tipo di presenza che spinge gli uo-
Sarà per questo che si dice che la moglie di Socrate, San- mini alla follia. La letteraria Elena, figlia di Zeus - per riba-
tippe, fosse bruttissima? Astuto, il filosofo. Per le donne, co- dire l’origine divina della bellezza - e della mortale Leda,
munque, i guai non finivano certo qui: perché essere bel- conduceva gli uomini sia al suo letto che alla loro morte. Il
le era anche uno sport molto competitivo. Un concorso, in- suo aspetto era un’arma di distruzione di massa.
fatti, è all’origine di tutte le sfortune di Paride. Tre dee va- Nella mentalità greca, tutto aveva un si-
nitose, una mela dorata lanciata dalla solita divinità stizzita gnificato intrinseco: niente era inu-
(Eris, dea della discordia) con l’iscrizione alla più bella e dal- tile. La bellezza aveva uno sco-
la vittoria assegnata ad Afrodite, che gli promette in cam- po; è una realtà attiva e in-
bio l’amore della donna più bella del mondo, sono sca- dipendente, non una qua-
turite guerre, morte e disgrazie. Forse le proposte di lità nebulosa. L’enorme
Era e Atena non erano da sottovalutare, ma Paride numero di specchi tro-
era un greco vero e sceglie la bellezza, rovinandosi vato nelle tombe gre-
l’esistenza. Non che questo li abbia fatti desiste- che mostra che l’a-
re: le gare in cui si giudicava l’avvenenza delle spetto fisico conta-
concorrenti - kallisteia - sono state un appun- va davvero e che So-
tamento fisso nei campi di allenamento per crate e Platone, im-
le Olimpiadi a Elis e sulle isole di Lesbo e pegnati nei loro dia-
Tenedo. Le sfidanti erano giudicate men- loghi in cui cerca-
tre camminavano avanti e indietro, in- vano di spiegare co-
vece i soliti perfettissimi uomini legava- me uno spirito lumi-
no nastri attorno alle loro caratteristiche noso potesse alber-
vincenti (di solito, i bicipiti). La statua gare nell’aspetto pan-
della Afrodite Callipigia (dalle belle na- ciuto di un satiro, tra-
tiche) ci informa che fianchi larghi, sede- dizionale raffigurazio-
re tornito e braccia candide, a volte sbian- ne del primo, percor-
cate dal trucco, erano considerati obbliga- ressero effettivamen-
tori per ottenere la tanto agognata vittoria. te una strada tutta in
Così come avere i capelli rossi: respinte co- salita. L’ideale femmi-
me streghe in epoca medievale e ritenute an- nile era rappresenta-
cora tali in certi Paesi, le donne dai capelli rossi to dalla statua di Afro-
possiedono un potere preistorico, come mostra- dite, le cui misure sono
to in una delle opere d’arte più sublimi dell’anti- 86/69/93 e considerate
chità. Le pitture murali dell’Età del Bronzo sull’i- perfette fino a poco tem-
sola greca di Thera (l’odierna Santorini), conserva- po fa. La pelle chiara era
te in seguito all’eruzione del 1600 a. C., mostrano considerata segno di ele-
un gruppo di bellezze raffigurate accanto alla divini- ganza e prestigio, quindi
tà, ma soltanto dopo il restauro si è scoperto che ad una l’uso di prodotti cosmetici ®
sola di esse è consentito avvicinarsi alla dea, ed è grazie a
una sontuosa criniera di capelli rossi. Xanthos, dorato,

Atena, figlia prediletta

di Zeus, dea della
sapienza ma anche
della guerra.

MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 91

088_92_Storia_E29.indd 91 30/04/18 10:05

 STORIA
RESPINTE COME STREGHE IN EPOCA MEDIEVALE
E RITENUTE ANCORA TALI IN CERTI PAESI,
LE DONNE DAI CAPELLI ROSSI POSSEDEVANO
UN POTERE FIN DALLA PREISTORIA.
era indispensabile. Le donne schiarivano il volto soprattutto
con il piombo bianco, diventando letteralmente vittime del-
la moda, dato che il veleno contenuto nel piombo si accumu-
lava nel corpo a causa dell’uso continuo, oppure con il gesso,
particolarmente volatile e che doveva essere incollato alla pelle
con il miele, che almeno la manteneva idratata, a cui aggiun-
gevano qualche goccia di olio per un tocco luminoso. I loro
ideali erano in continuo conflitto con i doni elargiti da ma-
dre natura: avevano pelle e capelli scuri (un affresco nel palaz-
zo di Cnosso a Creta li mostra proprio così) e come volevano
essere? Biondi e pallidi. Quindi, intridevano le loro chiome
con aceto o succo di limone e per completare l’opera si espo-
nevano al sole abbastanza a lungo per attivare la decolorazio-
ne. Ovviamente, questa pratica aveva qualche effetto collate-
rale: abbronzatura (cui si rimediava col piombo di cui sopra
o con copricapi a falde larghe e senza la copertura centrale) e
capelli letteralmente cotti. Nulla a cui non si potesse porre ri-
medio con un buon impacco di olio di oliva, magari mesco-
lato a qualche uovo. I Greci chiamavano l’olio di oliva “elisir
di vita” e non lo usavano solo per i capel-
li. Mixato a sale o zucchero diventava
un fantastico scrub per il corpo, men-
tre combinato con il miele era uno
straordinario antiaging. Un’altra
pratica molto diffusa era immer-
gersi in bagni termali aromatici
arricchiti da erbe essiccate: que-
sti rituali da spa, validi ancora
oggi, ringiovaniscono la pelle ed
offrono un vero sollievo ai musco-
li stanchi. Le donne greche, proprio
come noi, amavano i loro cosmetici, e il
loro scopo era il fascino naturale, realizza-
to con mezzi innaturali. Le guance e le lab-
bra erano delicatamente illuminati con pa-
ste di colore rosso fatte con ossido di fer-
ro e argilla ocra, oppure con olio d’oliva
e cera d’api. L’olio d’oliva era un
ingrediente essenziale de-
gli ombretti, mescolato al
carbone.
L’ideale della
bellezza femminile
era rappresentato
da Afrodite,
incarnata in
innumerevoli
statue tra cui la
celebre “Venere
di Milo”.
92 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA
088_92_Storia_E29.indd 92
Venere di Milo
simbolo di perfezione
Le acconciature erano importanti: soltanto le schiave porta-
vano i capelli corti. Le donne libere avevano capelli lunghi, ma
potevano portarli sciolti soltanto finché erano single. Nel mo-
mento in cui si sposavano, legavano i capelli, tradizionalmen-
te in una sorta di chignon, spesso decorato con diademi, petti-
nini decorati, spille e altri accessori che completavano il look.
Nell’Atene del V secolo a.C., nacquero nelle agorà i primi saloni
di parrucchiere, chiamati koureia. Gli uomini portarono capel-
li ricci e barbe lunghe fino ai tempi di Alessandro, che costrin-
se i suoi soldati a tagliarle per evitare lesioni da strappi durante i
combattimenti. Le donne prediligevano invece pettinature sim-
metriche, con una scriminatura centrale e ricci raccolti sulla nu-
ca. Il krobylos, un taglio di capelli intrecciati completamente rac-
colti era molto popolare e parecchi storici attribuiscono ai Gre-
ci l’invenzione dello styling riccio: acconciature così complesse
erano necessarie per distinguersi dai barbari del Nord, che por-
tavano capelli corti e spettinati. Unica eccezione erano le donne
di Sparta. Le ragazze spartane, per motivi pratici, non potevano
avere capelli lunghi ed era concesso loro al massimo un caschet-
to medio. Pur essendo soggette all’autorità del padre e del mari-
to, erano libere di esercitarsi in palestra, soprattutto nella lotta,
ed erano le uniche donne cui era permesso di partecipare ai gio-
chi olimpici. L’attività fisica non era certo praticata per questio-
ni estetiche, ma per garantire alla città madri forti e atletiche, in
grado di generare ottimi soldati. L’eugenetica a Sparta era un da-
to di fatto: i neonati erano controllati accuratamente e, ad-
dirittura, risulta che le bambine fossero nutrite meglio dei
maschi, proprio per garantire la perfetta salute necessaria
a concepire figli sani. Nella più lasciva Atene, però, si
seguiva la moda, e i profumi: essenze aromatiche a ba-
se di spezie, fiori e oli, erano utilizzate su corpo e ca-
pelli, perché anche questi erano doni degli dei. I cri-
teri estetici occidentali nascono da una visione greca,
e la suggestione della loro arte fa parte del nostro im-
maginario collettivo: si pensi alla Venere di Milo, tutto-
ra un simbolo di perfezione femminile. Il fascino dell’enig-
matica dea senza braccia ha attraversato i secoli fino ad arri-
vare anche a David Lynch, che l’ha piazzata nella loggia nera
di quel capolavoro tv che è Twin Peaks. Questa statua, con-
siderata fra le massime espressioni dell’arte greca del pe-
riodo classico, è stata in pratica mandata all’infer-
no, in perfetta coerenza con il pen-
siero greco, per cui la bellez-
za di una donna è una rovina
per gli altri, che ne sono ab-
bacinati e, presumibilmen-
te, pure per lei. Senza i Gre-
ci, oggi non avremmo le stes-
se idee sulla bellezza. Oscar
Wilde, appassionato grecista e
studente pluripremiato di lette-
ratura greca al Trinity College di
Dublino e a Oxford, ne ha dato
la definizione che forse più avrebbe
soddisfatto l’antica civiltà che amava
tanto: “Ciò che bello è una gioia per
tutte le stagioni, ed è un possesso per
l’eternità”. n
30/04/18 10:05
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 {
NUOVE FRONTIERE:
IL GENE
CHE CI MANTIENE GIOVANI
L
a medicina estetica incontra l’epigenetica, ovvero la
conoscenza di come l’ambiente (dall’alimentazione ai
vari fattori atmosferici) riesce a influenzare l’espressio-
ne dei geni: infatti, nonostante il DNA di ogni individuo
sia uguale in tutte le cellule, queste come sappiamo hanno
caratteristiche e funzioni diverse, perché solo determinati ge-
ni vengono espressi di volta in volta. Grazie a questa sinergia
stanno affermandosi nuove discipline, di fondamentale im-
portanza per la cura e la bellezza del nostro corpo, per far-
ci vivere più a lungo e in salute. Ne parliamo con Rosanna
Catizzone, Coordinatrice Generale del Capitolo Accademia
della SIME (Società Italiana di Medicina Estetica).
084_85_Famagens_E26.indd 26
Dottoressa Catizzone, può illustrarci brevemente que-
ste nuove discipline che stanno facendosi strada con cre-
scente successo nel campo della medicina estetica?
Noi medici estetici siamo sempre più convinti che vada
superato il concetto del “particolare”, cioè dell’intervento fi-
nalizzato solo al miglioramento estetico di specifici distret-
ti corporei senza tenere conto del resto del corpo. La geneti-
ca e in particolare l’epigenetica, cioè la conoscenza di tut-
ti quei meccanismi ambientali che influenzano l’espressio-
ne genica, sta assumendo perciò una crescente importan-
za in questa branca della medicina. E’ quindi fondamentale
per comprendere l’origine e l’evoluzione di ciò che andiamo
26/10/17 12:00
 {
a correggere permettendoci di intervenire al meglio e di pre-
venire l’insorgenza di altre problematiche. L’epigenetica ha
consentito la nascita di discipline sempre più seguite come
la nutrigenomica (che si occupa dell’interazione tra i micro-
nutrienti e il sistema immunitario) e la farmacogenomica (lo
studio dei principi attivi dei farmaci che interagiscono col si-
stema immunitario influenzando l’espressione dei geni). At-
traverso esse si è arrivati a concepire la Genecosmesi, ba-
sata sulla conoscenza e sul ruolo del “gene klotho” (dal no-
me di una delle Parche della mitologia greca, che allunga-
va o recideva il filo che rappresenta la vita di ognuno di noi)
o “gene antietà”. Il gene Klotho è stato individuato anni fa da
ricercatori italiani e americani e ulteriormente studiato in det-
taglio dal 2005 in avanti dai biologi di diverse Università degli
USA (Texas e Harvard), europee, e da un Gruppo di Studio
Italo-cinese, ed è ritenuto determinante per l’invecchiamen-
to e la degenerazione cutanea.
Può spiegarci che cos’è questo gene e come agisce
nel nostro organismo?
Innanzitutto è bene precisare che non parliamo di un sin-
golo gene, bensì di un complesso costituito da circa 1.500
geni che agiscono sull’invecchiamento cutaneo, di cui il klo-
tho è certamente il più importante. Esso controlla la produ-
zione dell’ormone omonimo che a sua volta regola e con-
trolla uno dei nostri principali fattori di crescita, la somatome-
dina, prodotta soprattutto nel fegato e nel derma sottocu-
taneo (fibroblasti) e importantissima nel processo di cresci-
ta del bambino ma anche in età adulta, favorendo la sintesi
del collagene e intervenendo sulla riparazione e rigenera-
zione di pelle, ossa e cartilagini. La lunghezza della nostra vi-
ta è sotto il controllo di un complesso meccanismo di segna-
lazione del rapporto insulina/fatto-
re di crescita, e la proteina klotho
codificato dal gene omonimo
sembra sia in grado di spe-
gnere questo meccanismo,
aumentando così la longevi-
tà dei vari organi e appara-
ti. Insomma, inibendo que-
sto meccanismo il gene ci fa-
rebbe vivere molto più a lun-
go, ma dal punto di vista pratico
la strada da fare è ancora in sali-
ta: finora la sperimentazione è sta-
ta effettuata solo sui topi (aumen-
tandone la longevità fino al 30%:
se fosse replicabile sugli umani,
supereremmo tutti agevolmen-
te il secolo di vita!), inoltre non so-
no ancora stati chiariti eventuali
effetti collaterali legati a questo ge-
ne/ormone, che ha anche al-
tre importanti funzioni tra
cui quella di regolatore
del metabolismo degli
zuccheri.
084_85_Famagens_E26.indd 27
Veniamo alla genecosmesi: come può aiutarci ad es-
sere più belle e soprattutto a star meglio e magari ad al-
lontanare nel tempo i sintomi dell’invecchiamento?
Come detto all’inizio, la medicina estetica opera or-
mai a 360 gradi in ambito scientifico, e in questo nuovo
approccio si inserisce la microbiologia, cioè lo studio dei
batteri e dei microrganismi. Molti di noi non lo sospettano
neppure, ma miliardi di essi abitano il nostro corpo (costi-
tuiscono il cosiddetto “microbioma”) e sono fondamenta-
li per la nostra salute, senza di loro non saremmo in grado
di digerire il cibo o combattere molte infezioni e malattie. Il
microbioma subisce un’evoluzione continua durante l’inte-
ro arco di vita di ciascuno di noi. Al veloce sviluppo nell’in-
fanzia e nell’adolescenza segue infatti un lungo periodo
di stabilità nell’età adulta, per poi andare incontro ad ul-
teriori cambiamenti con l’arrivo della vecchiaia, associa-
ti all’alterazione di molte funzioni fisiologiche e in partico-
lare alla diminuzione dell’efficienza del sistema immunita-
rio. Oggi sappiamo che alcuni microrganismi possono in-
fluenzare direttamente l’espressione dei geni, inclusi quelli
che agiscono sull’invecchiamento. In particolare, i prodot-
ti della genecosmesi si giovano essenzialmente della co-
noscenza dei meccanismi di trasporto e cessione di prin-
cipi attivi attraverso l’effetto “carrier” e “nanovettore” svol-
to dal microrganismo Lactobacillus paracasei subsp para-
casei F 19.
A proposito di prodotti, quali sono le tipologie mag-
giormente impiegate in genecosmesi e come agiscono
sul nostro organismo?
Si utilizzano sia presidi di tipo topico (creme), applica-
bili sulla pelle per migliorare l’idratazione cutanea, sia in-
tegratori alimentari che agiscono direttamente all’interno
del nostro organismo. Questi ultimi contengono appunto il
Lactobacillus paracasei subsp paracasei F 19, che oltre ad
interagire direttamente col sistema immunitario “comuni-
cando” con i geni, funge da nanovettore trasportando la
Chlamydomonas, il microorganismo che deriva dall’Alga
Nivalis che va ad influenzare positivamente l’espressione
genica del gene klotho. Tutto ciò in modo assolutamente
naturale, senza processi chimici o sintetici.
L’intervista con la dottoressa Catizzone riflette la situa-
zione scientifica attuale, in costante evoluzione e lancia-
ta verso futuri (ma probabilmente non lontani) grandi risul-
tati, come il rallentamento e il controllo dell’invecchiamen-
to cutaneo.
E nel campo della medicina estetica i riflessi sono già
estremamente importanti. L’essere in grado di compren-
dere a fondo le complesse relazioni esistenti all’interno
del nostro microbioma, ci permette di elaborare program-
mi dietetici, farmacologici, estetici e cosmetici ed in par-
ticolare di controllare e rallentare l’invecchiamento cuta-
neo e la degenerazione dell’epitelio, riducendo e spesso
risolvendo frequenti e fastidiosi inestetismi estetici con evi-
denti benefici anche su alcune patologie croniche di ti-
po cutaneo come la Rosacea, la psoriasi, il lupus e la
sclerodermia.
26/10/17 12:00
 MODA & PERSONAGGI

La festa
Questa rubrica ha più
a che fare
col pettegolezzo
che con la bellezza,
ma dove c’è

degli Oscar:
pettegolezzo
ci sono donne, e
quindi bellezza, intrigo,
fermento
di umori e di amori.

Le star sul red carpet

della novantesima una tavolozza
multicolore
edizione degli Academy
Awards hanno ostentato
tinte sgargianti, tra viola
acceso, giallo becco
d’oca, fucsia, turchese: Greta Gerwig

una rassegna dell’anti-

eleganza. C’è da chiedersi:
chi è stata la peggio
vestita degli Oscar 2018?
di Sara Zuccari

M
olte apparizioni nel grande
raduno annuale di star ci-
nematografiche hanno fat-
to venire il mal di stoma-
co a chi era abituato al-
le sobrie nuances dei grandi stilisti italia-
ni. Va bene che, dopo il nero dei Gol-
den Globes, le dive di Hollywood erano
in astinenza colore, ma così sono andate
in overdose. Vederle tutte insieme è sta-
to come guardare attraverso il buchino
di un caleidoscopio, tra tonalità squil-
lanti, ricami d’oro e d’argento come se
piovesse, balze e volant, scollature abis-
sali e paillettes.

Betty Gabriel e Kelly Marie Tran

le più vistose del Red carpet
Persino la divina Salma Hayek, at-
trice messicana considerata sul tappe-
to rosso degli ultimi Oscar la “peggio
vestita” di sempre è riuscita a supe-
rarsi. Lei, che con quel fisico perfet-
tamente proporzionato può indossa-
re davvero quello che vuole, che deve

96 MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA

096_97_Moda_E29.indd 96 30/04/18 10:03

 Betty Gabriel
solo chiamare uno stilista e farsi man-
dare il vestito che le piace di più, ha
scelto un abito tutto balze, tutto colla-
ne, tutto lilla, tutto… troppo. Eppu-
re era un Gucci! Sui social sono fioc-
cate le battute: cos’è, una tenda vitto-
riana? Un albero di Natale? La regina
di Saba?
Ma non è l’unica celebrità che ha
lasciato perplessi anche i più ben di-
sposti alle novità “modaiole”. Che di-
re della candidata alla migliore regia,
Greta Gerwig? Non è certamente una
bomba sexy: allora perché indossa-
re un abito sottoveste di un giallo che
più giallo non si può, per di più rico-
perto di paillettes e pietre dorate? Un
capo Rodarte che è sembrato fare a
pugni con la sua personalità, oltre che
con la tonalità della sua pelle e dell’ac-
conciatura. E Saoirse Ronan, candi-
data anche lei ma nella categoria mi-
glior attrice protagonista, voleva emu-
lare la Gwyneth Paltrow al suo primo
Oscar con il Calvin Klein rosa confet-
to? Peccato che su di lei sembrasse in-
forme, visto che il suo seno non è ab-
bastanza fornito (che non sarebbe un
096_97_Moda_E29.indd 97
Saoirse Ronan
problema), per sostenere un corpetto
senza spalline. Perché poi ostentare un
fiocco tanto civettuolo su una donna
dai lineamenti così meravigliosamen-
te giovanili? Più che la principessa Pal-
trow è sembrata una bimba alle prese
con il suo primo abito da sera.
Anche Ashley Judd, in Badgley Mi-
schka, non ha convinto. Stavolta pe-
rò non c’entrava il modello (bellissimo
e principesco), il colore (un viola mol-
to acceso) o i gioielli di Bulgari, che
non hanno bisogno di presentazioni.
La colpa è stata degli zigomi: turgidi
e tirati a lucido come appena “gonfia-
ti” da punturine di acido ialuronico.
Certo, a pensar male si fa peccato, ma
spesso ci si azzecca...
Più fata turchina scollacciata che
divina sul Red carpet è apparsa Betty
Gabriel in Tony Ward Couture vestita:
un abito difficile, molto carico, proba-
bilmente ci voleva una silhouette più
androgina e un’acconciatura raccol-
ta. Così si riesce solo a focalizzare lo
sguardo sul décolleté profondo come
la Fossa delle Marianne e la coda da
oceano in tempesta.
Kelly Marie
Una deliziosa parodia
della Fata Turchina
Al secondo posto nella categoria “fa-
te turchine”, Kelly Marie Tran in Jenny
Packham. L’azzurro fa subito fatina, se si
sceglie poi la gonna di tulle a strati e il
corpetto aderente con cristalli, mancano
solo cappello a punta e bacchetta magi-
ca per completare il quadretto.
In genere si dice dulcis in fundo, ma
l’ultima star a meritare l’ingresso tra le
“peggio vestite” non ha nulla di dol-
ce, almeno in apparenza. Casomai sem-
bra la visione di un figlio dei fiori sot-
to l’effetto di una droga. Ci riferiamo a
Whoopi Goldberg, con cui concludia-
mo questa rassegna: la famosissima at-
trice nera ha scelto un abito con gon-
na a meringa di Christian Siriano. Di
che colore? Boh, fortunati i daltoni-
ci! Un po’ blu, un po’ viola, un po’ ver-
de, un po’ giallo. Le dona? No. È il suo
stile? No. Ci si sente a suo agio? Non si
direbbe. E allora perché non scegliere
il classico abito nero? Noioso sì, ma al-
meno non un pugno in un occhio!
Però, a pensarci bene, per un’attrice
comica la scelta può avere un senso. n
MEDICINA & CHIRURGIA ESTETICA 97
30/04/18 10:03
 PER MANTENERE LA MENTE IN FORMA

Sudoku e Rebus
Come si gioca a sudoku suna casella del quadrato centrale di destra, poiché tale quadrato con-
Il sudoku è un gioco con una sola regola, molto semplice: ogni riga, ogni tiene già un “5” (e la stessa cifra non si può scrivere due volte né sulla
colonna e ogni riquadro 3X3 dello schema deve contenere i numeri da 1 a stessa riga, né sulla stessa colonna, né nello stesso quadrato di 3x3 ca-
9, senza ripetizioni. Tutto qui. Vediamo un esempio di come si deduce un selle), inoltre, delle altre due possibilità rimaste, una è occupata dal “5”
numero. Cominciamo con il cercare di posizionare la cifra “5” nella sesta ri- scritto nella colonna centrale. Ci rimane quindi una sola possibile posi-
ga dello schema qui a destra. Sappiamo che non può essere scritto in nes- zione (evidenziata nel cerchietto) e possiamo quindi inserire il numero.

Facile Difficile Rebus (4,10)

TE mas, tram P, ala TO = tema strampalato

Rebus (6,2,9)

Il prImo settImanale ItalIano per gIocatorI dI sudoku

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Sede amministrativa: Via Torino 51
20063 Cernusco s/Naviglio (MI)
Tel. +39 02 92432240
Fax +39 02 92432236
Email: info@sudokuedizioni.it
Stampa: Rotolito Lombarda
Distributore per l’Italia e per l’Estero:
Press-Di Distribuzione Stampa e
Multimedia srl - 20134 Milano
Pubblicazione settimanale
registrata con il n. 600
del 20/07/2005 al Tribunale di Milano.
ISSN 1826-4751
Direttore Responsabile: Luca Sprea
Coordinamento editoriale:
Alessandro Agnoli, Stefano Pernarella
Progetto grafico: Silvia Taietti
Impaginazione: Nicole Bombelli

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  pia N, T Adige, LS omino = Pianta di Gelsomino
 

a pagina 23

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Tanti schemi di tutti i livelli: rebus, curiosità, Ogni venerdì in edicola.

7 3
5 8 9 2 5 6

“I guai sono 4
8
5
4
2
9 7
3 4 2
8 1
1
3
8
4
6 3 5 6 4 9
come i fogli 5 4 7
8 7 6 3 2
4 1
5 9 7
8

di carta igienica: 8 5 2
6
4
2
3
9
2 9
8 1 7 3
5
7
6 1 7 9
8

ne prendi uno,
4
7 6 8
5 3
3 2 9
3
Cinque griglie
2 3 5
intrecciate per veri
ne vengono dieci„ 5 4 3 7 8 1

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8
9 6 3
4 1
6 9 5 7 8 4
1 appassionati
2 7 6 8 9 3 2 8 2 3 9 7

Woody Allen 6
9 3 1
8 3
2 4 5 9 1
9 3 6
3 2 4 7 4 8 a pagina 44
Regista statunitense 5
1
7
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