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Funzioni dello Stato e il principio della separazione dei poteri

La separazione dei poteri è un principio fondamentale per la costituzione di uno Stato liberal-democratico, in virtù
del quale ogni funzione statale deve essere esercitata da organi diversi (parlamento, governo, magistratura),
ciascuno dotato di proprio potere di decisione, senza interferenze tra l’uno e l’altro.

Distinguiamo tre funzioni:

 La funzione legislativa è esercitata dal Parlamento mediante l’emanazione delle leggi;


 La funzione esecutiva è esercitata dal Governo tramite l’attuazione di provvedimenti e atti amministrativi;
 La funzione giurisdizionale è svolta dalla Magistratura attraverso la pronuncia di sentenze.

Il Parlamento e la funzione legislativa


Il Parlamento, titolare della funzione legislativa dura circa 5 anni ed è un organo:
 Costituzionale;
 Compromesso e bicamerale poiché costituito da due camere: Camera dei deputati e Senato;
 Collegiale poiché composto da una pluralità di soggetti;
 Rappresentativo poiché rispecchia la volontà politica del corpo elettorale;
 Perfetto in quanto le due camere hanno uguali funzioni, poteri e prerogative e partecipano allo stesso modo
alla funzione legislativa.
La funzione legislativa è esercitata colletivamente dalle due Camere e consiste nella preparazione, nell’esame e
nell’approvazione delle leggi. Le fasi dell’iter legis nello specifico sono:

 Iniziativa legislativa, consistente nella presentazione di un progetto di legge diviso in articoli, all’ufficio di
presidenza di una delle due Camere. I soggetti ai quali spetta l’iniziativa sono:
 Governo, in questo caso l’iniziativa viene definita “disegno di legge”;
 Consigli regionali;
 Consigli comunali;
 Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro;
 Popolo (iniziativa legislativa popolare), in questo caso la proposta deve essere presentata e firmata
da almeno 50.000 elettori.
 Istruttoria, effetuata da una o più Commissioni che hanno il compito di esaminare il progetto;
 Costitutiva (discussione e approvazione), che dove avvenire “articolo per articolo e con votaione finale”;
 Promulgativa, il Presidente della Repubblica controlla la regolarità del procedimento di approvazione e
svolge una verifica di costituzionalità. Può rifiutarne la promulgazione una sola volta;
 Pubblicazione, viene inserita nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e nella Raccolta Ufficiale degli
atti normativi. Le norme contenute entrano in vigore di norma 15 giorni dopo la pubblicazione.

Il Governo e la funzione esecutiva


Il Governo, con sede a Roma a Palazzo Chigi, è l'organo incaricato alla direzione della vita politica, amministrativa ed
economica del paese con l'obiettivo di raggiungere finalità di interesse pubblico. È titolare della funzione esecutiva,
ovvero del potere di realizzare concretamente le disposizioni contenute nelle leggi.

Il Governo è composto da 3 (tre) distinti organi costituzionali, ciascuno dotato di specifiche funzioni:
 Il Presidente del Consiglio detto anche Capo di Governo, dirige la politica generale del governo e ne
mantiene l'unità di indirizzo politico;
 Il Consiglio dei Ministri è un organo collegiale che contribuisce alla formazione e all'attuazione del
programma di Governo ed è formato dal Presidente del Consiglio che lo presiede e da tutti i ministri.
Delibera sui disegni di legge, sui decreti legge, sui decreti legislativi, sui Decreti del Presidente del
Consiglio dei Ministri ( D.P.C.M) e sulla legge finanzia detta anche legge di bilancio;
 I Ministri, come membri del Governo sono a capo dei singoli Ministeri (detti anche Dicasteri) e sono
responsabili individualmente per gli atti adottati e affidati al proprio dicastero e, collegialmente, delle
delibere del Consiglio dei Ministri.

La funzione esecutiva consiste nel portare ad esecuzione le leggi, sia quelle già esistenti sia quelle di volta in volta
approvate dal Parlamento
La Magistratura e la funzione giurisdizionale
La funzione giurisdizionale consiste nell’applicazione delle norme giuridiche generali e astratte, ai casi concreti,
giudicando i comportamenti contrari alla legge e applicando le relative sanzioni. L’organo titolare della funzione
giurisdizionale è la Magistratura (composta da giudici).

La Costituzione dedica numerosi articoli alla funzione giurisdizionale:

 L’articolo 24 introduce due diritti fondamentali per le persone:


 il potere di agire in giudizio, si garantisce a chiunque la possibilità di rivolgersi ad un giudice per far
valere i propri diritti soggettivi o interessi legittimi, quando si ritiene che essi siano stati lesi.
 Il diritto alla difesa garantisce a chiunque la possibilità di esporre le proprie ragioni davanti al giudice
per ottenere una sentenza favorevole. Il giudice, nello svolgimento delle sue funzioni, deve essere
IMPARZIALE, cioè al di sopra delle parti.
 L’articolo 25 della Costituzione stabilisce che il cittadino non può essere sottratto al giudice naturale
precostituito per legge. Lo stesso articolo stabilisce anche che nessuno può essere punito se non in forza di
una legge che è entrata in vigore prima del fatto commesso: è il Principio dell’Irretroattività della legge
penale.
 L’articolo 27 della Costituzione definisce alcuni importanti principi in materia di giustizia penale, in
particolare:
 la responsabilità penale è personale;
 l’imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva (PRINCIPIO della PRESUNZIONE
di NON COLPEVOLEZZA);
 le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso dell’umanità e devono tendere alla
rieducazione del condannato.

La Magistratura si distingue in:


 ORDINARIA è esercitata dai giudici ordinari. E’ competente in materia di giurisdizione civile, ossia nelle
controversie tra privati cittadini, quando si è verificata la lesione di un diritto soggettivo, e in materia di
giurisdizione penale, per accertare l’esistenza di reati e applicare le relative sanzioni;
 SPECIALE comprende principalmente la giurisdizione amministrativa, esercitata dai giudici amministrativi nel
caso di controversie tra privati e Pubblica Amministrazione in merito alla violazione di interessi legittimi.

Attraverso il PROCESSO si rende concreto il potere giurisdizionale dello Stato. Al termine del processo i soggetti
coinvolti, definiti PARTI, ottengono una decisione sul contenzioso ed è contenuta nella SENTENZA emanata dal
giudice.

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