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IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.

INTRODUZIONE all’IMU

Che cos’è L’IMU - Imposta municipale propria, entrata in vigore dal 1° gennaio 2012 è stata
l’I.M.U.
introdotta dal decreto legislativo n. 23 del 2011 (“decreto sul federalismo municipa-
le”). Successivamente Il decreto legge n. 201/2011 (“decreto salva Italia”) ha antici-
pato l’applicazione in via sperimentale della nuova imposta per il triennio 2012 -
2014, mentre la sua applicazione a regime è fissata a partire dal 2015.

La Legge di stabilità 2013 in vigore dal 1° gennaio 2013, ha introdotto radicali


modifiche riguardanti, in particolar modo, la spettanza del gettito derivante dal
l’imposta in esame.
Nel corso del 2013 si sono susseguiti vari interventi per sospendere e poi esenta-
re varie tipologie di immobili dall’IMU.

L’IMU, è un imposta diretta calcolata con riferimento al valore degli immobili, e sosti-
tuisce l’ICI.

Per gli immobili non locati e non affittati l’IMU sostituisce anche l’IRPEF, l’addi-
zionale regionale e l’addizionale comunale.

Il gettito dell’IMU, dal 2013 è destinato esclusivamente ai comuni con la sola esclu-
sione dell’imposta dovuta ,sugli immobili ad uso produttivo del gruppo catastale D.

Per l’anno 2012, invece, il 50% dell’imposta calcolata con l’aliquota base dello
0,76% era destinata allo stato ad eccezione dall’imposta relativa all’abitazione princi-
pale e pertinenze e ai fabbricati rurali strumentali, che era interamente destinata al
Comune .

Gli immobili Gli immobili assoggettati all’IMU sono i fabbricati (anche rurali), le aree fabbricabili
assoggettati
all’IMU. e i terreni agricoli ubicati nel territorio dello Stato italiano compresi quelli strumen-
tali o prodotti nell’esercizio dell’attività di impresa e destinati alla vendita o allo
scambio.

Definizione Per fabbricato si intende l’unità immobiliare iscritta, o che deve essere iscritta,
degli immobili
nel catasto edilizio urbano, cui sia attribuita o attribuibile una autonoma rendita ca-
tastale.

Per area fabbricabile si intende l’area utilizzabile a scopo edificatorio in base agli
strumenti urbanistici generali o attuativi, ovvero in base alle possibilità effettive di edi-
ficazione, determinate secondo i criteri previsti agli effetti dell’indennità di espropria-
zione per pubblica utilità.

Per terreno agricolo si intende quello adibito all’esercizio di una attività agraria qua-
le coltivazione, silvicoltura, allevamento del bestiame, acquacoltura, coltivazione di
funghi.

Gli immobili Esistono categorie di fabbricati e terreni che per espressa previsione normati-
esenti da IMU
va sono esenti da IMU.
In particolare si tratta di:
• immobili posseduti:
 dallo Stato,

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 da regioni, province, comuni
 dalle comunità montane,
 dagli enti del servizio sanitario nazionale
destinati esclusivamente ai compiti istituzionali.
• fabbricati appartenenti alle categorie catastali da E/1 a E/9
• fabbricati di proprietà di Stati esteri o di organizzazioni internazionali,
• terreni agricoli o terreni incolti e fabbricati rurali ad uso strumentale, ri-
cadenti in aree montane o collinari pubblicati da apposito elenco.
• immobili utilizzati da enti pubblici e privati, diversi dalle società, residen-
ti nel territorio dello Stato che non hanno per oggetto esclusivo o principale
un’attività commerciale e destinati esclusivamente allo svolgimento di at-
tività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, ricreative, cul-
turali, ricreative e sportive.

Gli immobili esenti IMU, quando previsto dalla legge, sono assoggettati alle im-
poste sui redditi e relative addizionali.

ATTENZIONE: il decreto legge numero 133 del 2013 ha previsto che per l’anno
2013 non sia dovuta l’IMU per i terreni agricoli, nonché quelli non coltivati pos-
seduti e condotti dai coltivatori diretti a dagli imprenditori agricoli professionali
iscritti nella previdenza agricola. Pertanto su tali terreni, come abbiamo visto nelle
precedenti lezioni, è dovuta l’irpef, mentre non risulta dovuta per i terreni posse-
duti da soggetti che non sono coltivatori diretti e imprenditori agricoli, in quanto
gli stessi hanno pagato solo la seconda rata IMU, che comunque sostituisce le impo-
ste sui redditi.

Inoltre lo stesso decreto ha ufficializzato l’abolizione della seconda rata dell’imu


2013 sull’abitazione principale e pertinenze aventi caratteristiche non di lusso (la
prima rata IMU era stata abolita con il decreto legge n. 102 del 31 agosto 2013),
malgrado al ricorrere di una specifica condizione, i contribuenti hanno dovuto effet-
tuare un conguaglio entro il 24 gennaio 2013.

Pertanto, anche su questi immobili non è dovuta l’IRPEF, in quanto l’IMU, anche
se pagata in minima parte, svolge comunque la sua funzione sostitutiva.

La mini IMU Il conguaglio che si è dovuto versare entro il 24 gennaio 2014, detto mini IMU, è do-
vuto quando l'aliquota applicata dal Comune è superiore all'aliquota base per le
seguenti tipologie di immobili:
 abitazione principale (Categoria da A/2 ad A/7) e relative pertinenze (C/2,
C/6, C/7), una pertinenza per categoria catastale;
 terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli impren-
ditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola;
 cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale
e relative pertinenze dei soci assegnatari, nonché alloggi regolarmente as-
segnati dagli IACP o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque
denominati, aventi le stesse finalità degli IACP.

L'importo della Mini IMU corrisponde al 40% della differenza tra imposta calco-
lata con aliquote base e imposta calcolata con le aliquote deliberate dal Comu-
ne per ciascuna tipologia di immobili.
Per le abitazioni principali, non classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9,
il calcolo andava effettuato per i mesi in cui l'immobile è stato abitazione prin-
cipale, o equiparato, nell'intero anno 2013 e non solo nel secondo semestre.

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Relativamente agli immobili per cui l'assimilazione all'abitazione principale de-
corre dal 1° luglio 2013 il calcolo andava invece essere effettuato solo per i mesi
del secondo semestre 2013.

Per i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprendi-
tori agricoli professionali, il calcolo andava effettuato nell’intero anno 2013.

In presenza di altri immobili con rendite molto basse era necessario verificare se l'I-
MU dovuta su tutti gli immobili, compresa la Mini IMU, fosse inferiore o meno all'im-
posta minima annuale per cui era dovuto il pagamento, stabilita dal comune nel Re-
golamento comunale.

I soggetti attivi I soggetti passivi d’imposta sono:


dell’imposta
• le persone fisiche, le società, gli enti commerciali e non che possiedono
immobili a titolo di:
- proprietà
- usufrutto
- uso
- abitazione
- superficie
- enfiteusi
anche se non residenti o che non esercitano la loro attività nel territorio dello
Stato.

Attenzione, tra i soggetti passivi, rientra anche l’ex coniuge assegnatario della
casa coniugale, in quanto, ai soli fini IMU, si considera titolare di un diritto di a-
bitazione.

Sono soggetti passivi anche:


• i locatari, in caso di locazione finanziaria (leasing);
• i concessionari di aree demaniali.

Se più soggetti vantano il diritto di proprietà o altro diritto reale sullo stesso
immobile, la soggettività passiva si estende, pro-quota a tutti i contitolari. Tale
principio vale anche in caso di multiproprietà di un immobile.

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La TASSAZIONE I.M.U. per l’anno 2013

Tipologia immobile e utilizzo I RATA II RATA MINI IMU

L’abitazione principale e relative pertinenze Dovuta “Mini IMU”


(una per ciascuna delle categorie catastali se il Comune aveva
C/2, C/6 e C/7) ad eccezione degli immobili di Non Non deliberato aliquota
categoria catastale A/1, A/8 e A/9 e relative dovuta dovuta maggiore di quella
pertinenze. base statale (0,4%).

Pertinenze di A.P non esonerate (es. 2°


Dovuta Dovuta
C/6).

L’abitazione principale categoria catastale


A/1, A/8 e A/9 (case di lusso, ville e castelli o
Dovuta Dovuta
palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e re-
lative pertinenze.

Gli immobili che risultavano assimilati (in ba-


se delibera comunale):
1) all'abitazione principale quali le abita-
zioni e le relative pertinenze possedute
Dovuta “Mini IMU”
a titolo di proprietà o di usufrutto da
Non Non se il Comune aveva
anziani o disabili che abbiano trasferito
dovuta dovuta deliberato aliquota
la residenza in istituti di ricovero pur-
maggiore di quella
ché non locate;
base statale (0,4%).
2) le abitazioni e le relative pertinenze dei
cittadini italiani residenti all'estero pur-
ché non locate.

Immobili concessi in comodato a “parenti in


linea retta, entro il primo grado” (genitori – Dovuta “Mini IMU”
figli) che utilizzano il suddetto immobile come se il Comune aveva
Non
“abitazione principale” (disposizione operante Dovuta deliberato aliquota
dall’1.7.2013 se deliberato assimilazione ad dovuta maggiore di quella
abitazione principale dal Comune). base statale (0,4%).

Immobili concessi in comodato di uso gra-


tuito non equiparate all’abitazione principale. Dovuta Dovuta

Le unità immobiliari delle cooperative edili-


zie a proprietà indivisa adibite ad abitazione
principale e relative pertinenze dei soci asse-
Dovuta “Mini IMU”
gnatari nonché alloggi regolarmente assegnati
Non Non se il Comune aveva
dagli Istituti autonomi per le case popolari
dovuta dovuta deliberato aliquota
(I.A.C.P.) o dagli enti di edilizia residenziale
maggiore di quella
pubblica, comunque denominati, aventi le
base statale (0,4%).
stesse finalità degli IACP .

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Tipologia immobile e utilizzo I RATA II RATA MINI IMU
Dovuta “Mini IMU”
La casa coniugale assegnata al coniuge a se il Comune aveva
seguito di provvedimento di separazione lega- Non dovu- Non do- deliberato aliquota
le, annullamento, scioglimento o cessazione ta vuta maggiore di quella
degli effetti civili del matrimonio. base statale (0,4%).

Terreni agricoli posseduti da non coltivatori Non


Dovuta
diretti o imprenditori agricoli. dovuta

Terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, di Dovuta se il Comu-


cui all’art. 13, comma 5, del D.L. n. 201/2011, ne aveva deliberata
Non Non
posseduti e condotti dai coltivatori diretti e da- un’aliquota supe-
gli imprenditori agricoli professionali iscritti nel- dovuta dovuta riore a quella di ba-
la previdenza agricola. se statale (0,76%)

I fabbricati rurali ad uso strumentale .


Si precisa che, ai fini del riconoscimento della rura-
lità per gli immobili strumentali, non rileva la cate-
goria catastale dell’immobile ma la sua destinazio- Non Non
ne allo svolgimento delle attività agricole di cui dovuta dovuta
all’art. 2135 del Codice Civile. Il requisito di rurali-
tà deve essere riconosciuto negli atti catastali
mediante una specifica annotazione.

Le abitazioni possedute dal personale del


comparto sicurezza.
Si precisa che non sono richieste le condizioni della
dimora abituale e della residenza anagrafica ai fini
dell’applicazione della disciplina IMU concernente
l’abitazione principale e le relative pertinenze, a un
unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edi-
lizio urbano come unica unità immobiliare, purché il Dovuta “Mini IMU”
fabbricato non sia censito nelle categorie catastali se il Comune aveva
Non
A/1, A/8 o A/9, che sia posseduto, e non concesso Dovuta deliberato aliquota
in locazione, dal personale in servizio permanente
dovuta maggiore di quella
appartenente alle Forze armate e alle Forze di poli- base statale (0,4%).
zia ad ordinamento militare e da quello dipendente
delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché
dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuo-
co e, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 28,
comma 1, del decreto legislativo 19 maggio 2000,
n. 139, dal personale appartenente alla carriera
prefettizia.

I fabbricati costruiti e destinati dall’impresa


costruttrice alla vendita, fintanto che per- Non
Dovuta
manga tale destinazione e non siano in ogni dovuta
caso locati.

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IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.)

I PRESUPPOSTI E GLI ELEMENTI PER IL CALCOLO DELL’IMPOSTA

Periodo e mo- L’IMU è dovuta per ciascun anno solare proporzionalmente ai mesi di possesso
dalità di calco-
lo degli immobili.
Per le frazioni di mese superiore a 15 giorni si considera il mese intero.
A differenza di quanto previsto per la dichiarazione dei redditi, l’IMU è versata per
l’anno in corso, per cui nel 2014, si deve versare l’imposta per il 2014.
L’IMU e’ calcolata applicando alla base imponibile, le aliquote previste per le diver-
se tipologie di immobili, e riducendo il valore ottenuto delle detrazioni spettanti.

La base impo- La base imponibile, cioè il valore degli immobili soggetti ad imposta, è calcolata
nibile
con modalità diverse a seconda della tipologia di immobile.

Il calcolo della  Per i fabbricati di tutte le categorie catastali iscritti in Catasto con attribuzione
base imponibi-
le di rendita si moltiplica la rendita catastale rivalutata del 5% per i seguenti co-
efficienti:

Fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C2,


160
C6 e C7, esclusa la categoria catastale A10
Fabbricati classificati nel gruppo catastale B (collegi, convitti, case di cura,
140 uffici pubblici) e nelle categorie catastali C3 (laboratori per arti e mestieri),
C4 (fabbricati per esercizi sportivi) e C5 (stabilimenti balneari)
Fabbricati classificati nella categoria catastale D5 (banche e assicurazioni)
80
e nella categoria A10 (uffici e studi privati)

Fabbricati di categoria D (opifici, alberghi, teatri, ospedali) esclusa la cate-


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goria catastale D5.

55 Fabbricati classificati nella categoria catastale C1 (negozi e botteghe)

 Per i fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non ancora censiti in cata-
sto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati, l’imponibile
IMU, è rappresentato dal costo di acquisizione + i costi incrementativi rivalu-
tati sulla base di specifici coefficienti .
 Per le aree fabbricabili il valore imponibile è quello “venale di comune
commercio” al 1° gennaio dell’anno di riferimento . I Comuni possono
determinare periodicamente i valori venali delle aree fabbricabili .
Attenzione si considera il solo valore dell’area anche in caso di opere in corso
di realizzazione, fino alla data di ultimazione dei lavori.

 Per i terreni agricoli si moltiplica il reddito dominicale rivalutato del 25% per i
seguenti moltiplicatori:

• 110 per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali iscritti


nella previdenza agricola. A questi terreni sono riconosciute altre agevolazioni
che saranno esaminate in seguito.
• 135 per gli altri soggetti.

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Le aliquote Le aliquote base fissate dalla legge statale sono le seguenti
 Aliquota ordinaria 0,76%
 Aliquota abitazione principale 0,4%
 Aliquota immobili rurali strumentali 0,2%

Tali aliquote possono essere variate in aumento o in diminuzione dai singoli Comuni
secondo quanto indicato nella seguente tabella:
Aliquota variazione Oscillazione a-
Tipologia aliquote base dei liquota
statale Comuni comunale
Ordinaria 0,76% -0,3 +0,3 0,46% - 1,06%
Abitazione principale 0,4% -0,2 +0,2 0,2% - 0,6%
Rurali strumentali 0,2% - 0,1 0,2% - 0,1%

I Comuni possono inoltre ridurre l’aliquota base dello 0,76% fino allo 0,4% per le
seguenti fattispecie:
• immobili non produttivi di reddito fondiario;
• immobili posseduti da soggetti IRES
• immobili concessi in locazione

Le detrazioni L’imposta dovuta per l’abitazione principale di categoria catastale A1, A8 e A9 (abi-
tazioni di lusso) sia ridotta dalle seguenti detrazioni:
• una detrazione base di euro 200,00
• una detrazione pari a 50,00 euro per ogni figlio di età non superiore a 26
anni per un totale massimo di euro 400,00
La detrazione base può essere aumentata dai Comuni fino a concorrenza
dell’imposta lorda.

Le delibere I Comuni, in forza del loro potere regolamentare e nei limiti previsti dalla legge stata-
comunali
le, fissano annualmente, con apposita delibera del Consiglio Comunale, le aliquo-
te e le detrazioni IMU.
Le aliquote possono essere variate in diminuzione o aumento rispetto a quella fis-
sate dallo Stato, ma anche diversificate all’interno della stessa fattispecie per
attenuare e rendere più equo il carico tributario.
Ad esempio diversi Comuni hanno previsto all’interno della fattispecie “abitazione
principale” una riduzione di aliquota per i nuclei familiari in cui è presente un disabile,
o per nuclei familiari che hanno un valore ISE sotto una certa soglia.

Riferimenti Vedi anche copia di deliberazioni particolari IMU di alcuni Comuni.

I regolamenti I Comuni, al fine di disciplinare correttamente i presupposti e gli elementi dell’imposta


comunali
ed in forza della loro potestà regolamentare (Art. 52 del D.Lgs 446/1997), devono
dotarsi di appositi regolamenti IMU.
Nei regolamenti, predisposti, nel rispetto dei limiti imposti dalla legge statale, i Co-
muni possono intervenire autonomamente su determinate questioni quali:

 l’assimilazione di immobili all’abitazione principale


 gli importi minimi di versamento dell’imposta
 le caratteristiche di fatiscenza dei fabbricati inagibili o inabitabili

L’anticipazione sperimentale dell’IMU, con un’attenuazione dell’autonomia regola-


mentare dei comuni, rispetto alla vecchia ICI, ha creato diversi problemi di coeren-
za tra il dettato normativo e i contenuti dei regolamenti.

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Il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha predisposto delle linee guida e
un prototipo di regolamento con l’intento di fornire una lettura univoca della potestà
regolamentare in materia di IMU.
Ciononostante permangono ancora molte criticità nella gestione dell’imposta, dovute
soprattutto alle continue modifiche normative.

Riferimenti Vedi anche copia di regolamento comunale.

La pubblica- I comuni devono trasmettere telematicamente le delibere e i regolamenti al Ministero


zione delle
delibere e dell’Economia e delle Finanze.
dei regola- L’efficacia delle delibere di approvazione delle aliquote e delle detrazioni, decorre
menti. dalla data di pubblicazione sul sito informatico del ministero e avranno effetto dal
1° gennaio dello stesso anno se pubblicate entro una data stabilita.

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IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.)

CALCOLO DELL’IMU: LE DIVERSE CASISTICHE

Definizione di Come già detto, nel presupposto impositivo dell’IMU vi è anche il possesso del
abitazione
principale l’abitazione principale e delle relative pertinenze, ma per effetto dei vari interventi le-
gislativi intervenuti nel 2013, l’imposta è rimasta solo sugli immobili di categoria A1,
A8 e A9.
Approfondiamo di seguito la normativa che continua a determinare la tassazione di
tali immobili.
La norma istitutiva dell’IMU ha ridefinito il concetto di abitazione principale preveden-
do che:
• l’abitazione principale deve essere costituita da una sola unità immobilia-
re iscritta o iscrivibile in catasto a prescindere dal fatto che vengano utilizzate
come abitazione principale più unità immobiliari distintamente censite.
• per abitazione principale si deve intendere quella in cui il possessore e il
suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamen-
te. Nel caso in cui
non ci sia coincidenza tra dimora e residenza anagrafica l’immobile non potrà
essere considerato abitazione principale.
Ciò comporta inoltre che nel caso in cui marito e moglie abbiano stabilito dimora
abituale e residenza in immobili diversi nello stesso comune, la agevolazioni si
applicano per un solo immobile.
Questa limitazione non opera nel caso in cui gli immobili siano ubicati in due diversi
comuni.

Coniugi che ri- Vediamo di capire meglio con esempio


siedono e di-
morano in due La moglie è proprietaria al 100% di un immobile nel comune di Bologna dove dimora
abitazioni di- e risiede.
verse Il marito è proprietario al 100% di un altro immobile nel comune di Bologna dove di-
mora e risiede.
Le agevolazioni relative all’abitazione principale si applicano solo ad un’unità immo-
biliare

Le pertinenze Il regime agevolato previsto per l’abitazione principale si applica anche alle perti-
dell’abitazione
principale nenze.
Possono essere considerate pertinenze dell’abitazione principale solo le unità
immobiliari classificate nelle categorie catastali C2,C6,C7 e nella misura massima di
una sola unità per ogni categoria catastale.

Abitazione L’aliquota stabilita per l’abitazione principale e le sue pertinenze è pari allo 0,4%
principale: ali-
quote e detra- con facoltà dei comuni di ridurla o aumentarla di 2 punti . L’imponibile è costituito
zioni dal valore della rendita catastale rivalutata del 5%, moltiplicato per 160.
In diminuzione dell’imposta lorda è prevista
• Una detrazione base pari a euro 200,00 su base annua rapportata al perio-
do in cui l’immobile è stato adibito a abitazione principale.
Si ricorda che i comuni possono aumentare la misura di tale detrazione fino
a concorrenza dell’imposta lorda.
• Una detrazione aggiuntiva pari a euro 50,00 su base annua per ciascun figlio
di età non superiore a 26 anni, purché dimorante abitualmente e residente
anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. La de-
trazione va rapportata al periodo dell’anno nel quale sussistono i requisiti ri-

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chiesti. L’importo complessivo della maggiorazione, non può superare
l’ammontare di 400 euro, ovvero 50 euro x 8 figli.
Non rileva il fatto che i figli siano fiscalmente a carico.

Le detrazioni vengono computate per mesi interi. Il mese si considera intero se le


condizioni richieste sono soddisfatte per almeno 15 giorni. In caso di immobili pos-
seduti in comproprietà le detrazioni vanno divisi in parti uguali tra i proprietari
residenti e dimoranti nell’abitazione a prescindere dalla quota di possesso.

Esempio 1 Vediamo di capire meglio con un esempio.


Il Signor Rossi ha acquistato un’abitazione (categoria catastale A8 e rendita catastale euro 1.000) in data 4 luglio
2013. Egli ha trasferito dimora e residenza il 10 ottobre 2013. Il Comune ha deliberato l’aliquota dello 0,4% per
l’abitazione principale, dell’ 0,76% per gli altri immobili e la detrazione di euro 200,00.

Periodo luglio –settembre


1000 x 1,05 = 1050 rendita catastale rivalutata
1050 x 160 = 168.000,00 imponibile
168.000,00 x 0,76% = 1276,80 x 3/12 = 319,20 imposta

Periodo ottobre - dicembre


1000 x 1,05 = 1050 rendita catastale rivalutata
1050 x 160 = 168.000,00 imponibile
168.000,00 x 0,4% = 672,00 x 3/12 = 168,00 imposta lorda
200,00 x 3/12 = 50 detrazione spettante
168,00 - 50,00 = 118,00 imposta netta
319,20 + 118,00 = 437,00 imposta totale

Esempio 2 Consideriamo ora un secondo esempio.


Il Signor Verdi è proprietario al 100% di un immobile (categoria catastale A8 e rendita di euro 1500,00) in cui dimora
e risiede insieme ai figli Pippo e Giorgio. Il contribuente possiede anche due autorimesse (C6) con rendita 100 euro
e 200 euro.
Pippo compie 26 anni il 12 marzo 2013
Giorgio ha 23 anni ma il 27 settembre 2013 si trasferisce in altro immobile
Il Comune ha deliberato l’aliquota dello 0,4% per l’abitazione principale, del 0,76% per gli altri immobili e la detrazione
di euro 200,00

Abitazione
1500,00 x 1,05 = 1575,00 rendita catastale rivalutata
1500,00 x 160 = 252.000,00 imponibile
252.000,00 x 0,4% = 1008,00 imposta lorda
200,00 Detrazione base
50,00 x 2/12 = 8,33 detrazione figlio Pippo
50,00 x 9/12 = 37,50 detrazione figlio Giorgio
200,00 + 8,33 + 37,50 = 245,83 totale detrazioni
1008,00 – 245,83 = 762,17 imposta netta abitazione

Autorimessa 1
200,00 x 1,05 x 160 = 33.600 x 0,4% = 134,40
Autorimessa 2
100,00 x 1,05 x 160 = 16.800 x0,76% = 127,68

762,17 + 134,40 + 127,68 = 1024,25 totale imposta

Immobili assi- Le agevolazioni previste per l’abitazione principale, aliquote e detrazioni si appli-
milati
all’abitazione cano anche:
principale. • alle abitazioni di anziani e disabili che acquisiscono la residenza in istituti di
ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, ma solo e unicamente
se l’estensione dell’agevolazione è stata deliberata dal Comune. Il beneficio
in ogni caso non si applica se l’immobile è stato locato.
• Alle abitazioni di cittadini italiani residenti all’estero, non locate, ma solo e
unicamente se l’estensione dell’agevolazione è stata deliberata dal Comu-
ne.
• Alla casa coniugale, assegnata all’ex coniuge, che diventa soggetto passi-
vo d’imposta in quanto titolare, ai soli fini IMU, di un diritto di abitazione.

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Le altre assimi- La finanziaria 2013 ha introdotto nuove ipotesi di assimilazione all’abitazione prin-
lazioni introdot-
te dalla Finan- cipale. Le stesse riguardano:
ziaria • le unità immobiliari concesse in comodato ai parenti in linea retta, entro il pri-
mo grado (figli e genitori), che utilizzano il suddetto immobile come “abitazione
principale” (ad esclusione delle unità immobiliari di categoria catastale
A/1, A/8 e A/9), limitatamente alla seconda rata 2013, solo se deliberato dal
Comune;
• unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivi-
sa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari,
per tutto l’anno 2013;
• unica unità immobiliare, non concessa in locazione, posseduta da militari e
poliziotti, per tutto l’anno 2013.

Aree edificabili. Per area fabbricabile si intende


• un’area utilizzabile a scopo edificatorio in base agli strumenti urbanistici gene-
rali o attuativi.
• un’area utilizzabile a scopo edificatorio in base ai criteri previsti agli effetti
dell’indennità di espropriazione per pubblica utilità.

La base imponibile è costituita dal valore venale in comune commercio al 1° gen-


naio dell’anno di imposizione.

I Comuni possono deliberare il valore imponibile delle aree fabbricabili da utilizzare


per il calcolo IMU.

Attenzione: le aree qualificate fabbricabili, ma coltivate da un coltivatore diretto o


un imprenditore agricolo a titolo principale sono comunque considerate agricole ai
fini fiscali.

Terreni agricoli Per terreno agricolo si intende il terreno adibito all'esercizio delle attività indicate
nell'articolo 2135 del codice civile. Il reddito imponibile dei terreni, ai fini IMU, è co-
stituito dal valore del reddito dominicale rivalutato del 25%
• moltiplicato per 110 se i terreni agricoli, compresi quelli non coltivati, sono
posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli
professionali, iscritti nella previdenza agricola.
• moltiplicato per 135 negli altri casi

I terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli pro-


fessionali, iscritti nella previdenza agricola, sono assoggettati all'imposta limitata-
mente alla parte di valore eccedente euro 6.000 con le riduzioni riportate di seguito:

a) del 70% dell’imposta gravante sulla parte di valore eccedente € 6.000 e fino a €
15.500;

b) del 50% dell’imposta gravante sulla parte di valore eccedente € 15.500 e fino a €
25.500;

c) del 25% dell’imposta gravante sulla parte di valore eccedente € 25.500 e fino a €
32.000.

Attenzione sono esenti da IMU i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di col-
lina .

Ia 11
Per l’individuazione di tali aree, fino all’emanazione di un apposito decreto ministeria-
le, si fa riferimento all’elenco contenuto nella circolare ministeriale n. 9 del 14 giugno
1993.

Si ricorda che i terreni esenti devono essere assoggettati a IRPEF e relative ad-
dizionali barrando l’apposita colonna del quadro B del modello 730.

Fabbricati rurali Le regole di tassazione sono differenti a seconda che il fabbricato sia ad uso abitativo
o a uso strumentale .
• Per i fabbricati rurali abitativi si seguono le stesse regole previste per gli altri
fabbricati, per cui se l’immobile è adibito ad abitazione principale beneficerà
delle relative agevolazioni.
• Per i fabbricati rurali strumentali (iscritti a catasto con la categoria D10 o
con altre categorie catastali) l’aliquota base è dello 0,2%, e può essere ri-
dotta dal comune fino allo 0,1%.

Attenzione i fabbricati rurali strumentali ubicati in Comuni classificati montani o


parzialmente montani previsti nell’apposito elenco ISTAT sono esenti IMU.
Si ricorda che i requisiti richiesti per il riconoscimento della ruralità sono quelli previsti
dall’art. 9 del D L 557/1993 e già analizzati nelle lezioni sul quadro B del modello
730.

I fabbricati rurali dovevano essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 no-
vembre 2012.

Fabbricati di in- Per gli immobili di interesse storico e artistico, riconosciuti tali dal D.Lgs 42/2004,
teresse storico
e artistico l’imponibile, determinato secondo le modalità ordinarie, previste per gli altri fab-
bricati, è ridotto del 50%.

Fabbricati ina- Per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, la base im-
gibili
ponibile è ridotta del 50%, limitatamente al periodo dell’anno nel quale sussistono
tali condizioni.

L’inagibilità e l’inabilità sono accertate dall’Ufficio tecnico comunale con perizia


a carico del committente. In alternativa il contribuente può presentare una dichiara-
zione sostitutiva di atto notorio.

I Comuni nei loro regolamenti possono disciplinare le caratteristiche di fatiscenza so-


pravvenuta del fabbricato, non superabile con interventi di manutenzione.

Ia 12
IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.)

IL VERSAMENTO DELL’IMPOSTA

Il versamento Il pagamento dell’imposta deve essere effettuato dai soggetti passivi a favore del
della imposta
Comune e, nei casi previsti dalla legge, dello Stato, sul cui territorio sono situati
gli immobili oggetto dell’IMU.

In caso di contitolarità devono essere effettuati tanti versamenti quanti sono i


contitolari, ciascuno per la sua quota.

Il versamento L’art 9 del D.Lgs 23/2011 stabilisce che l’imposta dovuta è versata in due rate di pari impor-
del saldo e
dell’acconto
to:
• La prima rata di acconto deve essere versata entro il 16 giugno (per il
2013 il termine è stato prorogato al 17 giugno, in quanto il termine di scaden-
za, coincideva con una domenica).
• La seconda rata, deve essere versata entro il 16 dicembre.
Il contribuente, può anche pagare l’imposta in unica soluzione, entro il 16
giugno (acconto e saldo).

Attenzione, per gli anni 2012 e 2013, in relazione allo slittamento dei termini di ap-
provazione delle aliquote da parte dei Comuni, è stato previsto un particolare mecca-
nismo di versamento:
• La prima rata era pari al 50% dell’importo ottenuto applicando le ali-
quote e le detrazioni base previste dalla legge.
• La seconda rata si determinava ricalcolando l’imposta per intero an-
nuo sulla base delle aliquote e detrazioni deliberate da Comune, e
sottraendo l’importo versato in acconto.

Nell’anno 2012, inoltre per la sola imposta dovuta sull’abitazione principale, il ver-
samento poteva essere effettuato in tre rate.

Importo mini- I Comuni, nei propri regolamenti, possono stabilire gli importi minimi di versamento.
mo del versa-
mento Nel caso di mancata regolamentazione del Comune, l’importo minimo di versamento
non può essere inferiore a 12 euro.

Attenzione: per determinare il valore minimo di versamento non si fa riferimento alle


singole rate, ma all’imposta complessivamente dovuta.

Le modalità di Il pagamento dell’imposta poteva essere effettuato esclusivamente tramite il model-


pagamento.
lo F24 fino al 30 novembre 2012. Dal 1° dicembre 20 12, il versamento può essere ef-
fettuato sia con il modello F24 che con il bollettino di conto corrente postale.

Per il versamento dell’IMU, con modello F24, sono previsti appositi codici tributo in
relazione alle diverse casistiche.

I codici tributo individuavano separatamente la quota IMU destinata allo stato


e la quota destinata al Comune.

Tutti i contribuenti hanno la possibilità in sede di versamento, di compensare il debi-


to IMU con le eventuali eccedenze di imposta che dovessero risultare dal modello
della dichiarazione dei redditi.

Ia 13
In caso di compensazione è necessario compilare il modello di pagamento F24.

Modalità di Le persone fisiche non residenti nel territorio italiano possono effettuare il pa-
versamento
per residenti gamento tramite bonifico bancario o vaglia internazionale ordinario.
estero

Esempio Vediamo ora un esempio pratico come deve essere compilato il modello F24
Il signor Mario Rossi è proprietario al 100% di un immobile adibito ad abitazione principale (categoria A1 e rendita
catastale 923,42) ubicata nel comune di Bolzano. Nel suo nucleo familiare non ci sono figli inferiori ai 26 anni.
Il comune per il 2013 aveva deliberato per l’abitazione principale l’aliquota del 0,4 %
Determinazione della prima rata e seconda rata

923,42 X 1,05 = 969,59 rendita catastale rivalutata


969,59 X 160 = 155.134,56 imponibile
155.134,56 X 0,4 % X 50% = 310,27 imposta lorda
310,27 – 100,00 (detrazione) = 210,27 prima rata in acconto
310,27 – 100,00 (detrazione) = 210,27 seconda rata a saldo

I modelli F24 per il versamento della prima e della seconda rata saranno così compilati:
F24 per
l’acconto

Ia 14
Come sanare La sanzione prevista in caso di omesso o ritardato versamento dell’IMU è pari al 30%
gli omessi o
tardivi dell’imposta omessa o tardivamente versata. Tuttavia i ritardatari potranno sanare la
versamenti. violazione:
 Entro 15 giorni dalla scadenza, versando insieme al tributo una sanzione
pari allo 0,2% dell’imposta, per ogni giorno di ritardo.
 Entro 1 mese dalla scadenza, con il ravvedimento a breve, versando insie-
me al tributo e agli interessi legali una sanzione pari al 3% dell’imposta.
 Entro 1 anno dalla scadenza, con il ravvedimento lungo, versando insieme
al tributo e agli interessi legali una sanzione pari al 3,75% dell’imposta.

Attenzione: il tasso legale degli interessi era del 2,5% fino al 31 dicembre 2013;
dal 1° gennaio 2014 passa all’1%.

Ia 15
IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (I.M.U.)

LA DICHIARAZIONE IMU

La dichiara- La dichiarazione IMU consiste di fatto in una comunicazione che i possessori di


zione IMU
immobili devono fare, quando si verificano determinate variazioni nei presupposti
per il calcolo dell’imposta.

Rapporto tra La norma stabilisce che mantengono la loro validità le dichiarazioni presentate ai fini
dichiarazione
ICI e dichiara- ICI, in quanto compatibili.
zione IMU.
Ciò significa che con l’entrata in vigore dell’IMU, non c’è l’obbligo per il contri-
buente di comunicare la situazione di tutti gli immobili posseduti, ma solo di quelli
per cui è variato il presupposto impositivo.

Esonero La dichiarazione IMU non deve essere presentata, in linea generale, quando gli
dall’obbligo di-
chiarativo. elementi rilevanti ai fini dell'imposta dipendono da atti per i quali sono applicabili le
procedure telematiche previste dalla disciplina del modello unico informatico
(MUI). Inoltre non c’è l’obbligo dichiarativo:
• per le abitazioni principali, compreso il caso in cui si usufruisca della detra-
zione per figli di età non superiore a 26 anni
• per le pertinenze dell’abitazione principale
• per l’unità immobiliare di anziani o disabili che acquisiscono la residenza in
istituti di ricovero o sanitari e che il Comune ha assimilato all’abitazione
principale.
• per l’ex coniuge assegnatario della casa coniugale. L’obbligo sussiste per il
coniuge assegnatario quando il Comune in cui si trova l’ex casa coniugale
non è né il Comune di celebrazione del matrimonio, né il suo Comune di na-
scita.

Quando esiste L’obbligo di presentazione della dichiarazione IMU si distingue in relazione a due di-
l’obbligo di-
chiarativo verse situazioni:
• immobili che godono di riduzioni dell’imposta;
• mancato possesso, da parte del Comune, delle informazioni necessarie
per verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria.

Obbligo di- La dichiarazione IMU, deve essere presentata, per gli immobili che beneficiano di
chiarativo:
immobili che riduzioni dell’imposta. Tra questi rientrano:
godono di ri- • i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di
duzioni
dell’imposta.
fatto non utilizzati;
• i fabbricati di interesse storico o artistico;
• gli immobili per i quali il Comune ha deliberato
la riduzione dell’aliquota ai sensi dell’art. 13 comma 9, D.L. 201/2011 vale a
dire
 gli immobili non produttivi di reddito fondiario
 gli immobili posseduti da soggetti passivi IRES
 gli immobili locati o affittati. In questo caso la dichiarazione IMU de-
ve essere presentata solo per i contratti di locazione e di affitto re-
gistrati precedentemente all’1.7.2010

Attenzione la dichiarazione va presentata sia quando si acquista sia quando si perde


il diritto alla riduzione.

Ia 16
Obbligo di- La presentazione della dichiarazione IMU è obbligatoria anche quando il Comune
chiarativo:
mancanza del- non dispone delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento
le informazioni dell’obbligazione tributaria. In questo gruppo rientrano, tra le altre, le seguenti fatti-
da parte del
Comune.
specie:

• l’acquisizione, cessione o modifica del valore è relativo ad un’area fab-


bricabile. Tuttavia la dichiarazione non deve essere presentata se il contri-
buente per il versamento dell’imposta si adegua al valore venale dell’area
predeterminato dal Comune
• il terreno agricolo è divenuto area fabbricabile
• l’area è divenuta edificabile in seguito alla demolizione
del fabbricato. Tale fattispecie si riferisce all’ipotesi di utilizzazione edificato-
ria dell’area, di demolizione di fabbricato e successivi interventi di recupero;
• l’immobile è assegnato al socio della cooperativa edilizia a proprietà di-
visa in via provvisoria . L’assegnatario provvisorio , infatti, è tenuto al pa-
gamento dell’imposta nonostante non sia stato ancora stipulato l’atto nota-
rile di compravendita.
• è intervenuta, relativamente all’immobile, una riunione di usufrutto, non di-
chiarata in Catasto
• è intervenuta, relativamente all’immobile, un’estinzione del diritto di abita-
zione, uso, enfiteusi o di superficie. L’obbligo non sussiste se , tale e-
stinzione é stata dichiarata in Catasto o dipenda da atto per il quale sono
state applicate le procedure telematiche del MUI
• si è verificato l’acquisto o la cessazione di un diritto reale sull’immobile per
effetto di legge (ad esempio l’usufrutto legale dei genitori).
• l’immobile posseduto in Italia da cittadino residente all’estero, è stato as-
similato, dal Comune all’abitazione principale

Presenza di In presenza di più titolari la dichiarazione può essere presentata da uno solo dei tito-
più titolari
lari riportando nell’apposito spazio l’indicazione degli altri contitolari.
In caso di variazioni intervenute sulle parti comuni del condominio la dichiarazione
deve essere presentata dall’amministratore.

Termini e mo- La dichiarazione IMU deve essere compilata, sul modello ministeriale, in due copie.
dalità di pre-
sentazione Una viene conservata dal contribuente e l’altra presentata direttamente al Co-
della dichiara- mune nel cui territorio sono ubicati gli immobili o inviata per raccomandata senza
zione. ricevuta di ritorno.

Inizialmente la dichiarazione IMU doveva essere presentata entro novanta giorni


dalla data, in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute va-
riazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta. Ora, il Decreto Legge
35/2013 ha previsto che la Dichiarazione IMU va presentata al Comune in cui so-
no ubicati gli immobili entro il 30 giugno dell'anno successivo alla data in cui il
possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini
della determinazione dell'imposta.

La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifi-
chino modificazioni dei dati e degli elementi dichiarati ,cui consegue un diverso
ammontare dell’imposta dovuta.

Termini: nor- Per gli immobili, per i quali l’obbligo di presentare la dichiarazione IMU, è sorto
ma transitoria
per il 2012. dall’1.1.2012, è stato previsto un termine “fisso”. Tale termine, prima scadente al 30

Ia 17
novembre 2012, è stato poi fissato a 90 giorni dalla data di pubblicazione in Gaz-
zetta Ufficiale del decreto di approvazione del modello.

Poiché tale decreto è stato pubblicato 5.11.2012, la dichiarazione IMU deve essere
presentata entro il 4.2.2013.

Nel passaggio dal regime transitorio a quello ordinario, il contribuente potrà usufruire
comunque del termine di 90 giorni: ad esempio, se l’obbligo sorge il 15.12.2012, la
dichiarazione potrà essere presentata fino al 15.3.2013.

La compilazio- Il modello di dichiarazione IMU è composto di due parti:


ne del modello
di dichiarazione • il frontespizio in cui occorre indicare:
IMU.  l’anno per il quale si presenta la dichiarazione
 i dati del contribuente
 il dichiarante se la dichiarazione viene presentata da un soggetto
diverso dal contribuente
 i contitolari se la dichiarazione viene presentata anche per conto di
uno o più contitolari
• il retro in cui occorre indicare:
 i dati descrittivi dell’immobile, evidenziando la variazione intervenuta
 il numero del modulo se la dichiarazione si compone di più moduli
 la firma del contribuente

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Modello di di-
chiarazione
IMU.

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APPROFONDIMENTO COPIA DI BELIBERE COMUNALI RELATIVE ALL’IMU.

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APPROFONDIMENTO

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APPROFONDIMENTO

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