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Il rafforzamento

della figura del


pontefice

Nel 1045 a Roma diverse fazioni promuovono tre diversi papi,

allora Enrico III depone i tre papi e impone come nuovo papa il vescovo di Bamberga, Clemente II.

Con l'intervento di Enrico III, a partire da Clemente II, i suoi successori si impegnano in usa serie di azioni di riforma. 

Nel 1054 papa Leone IX si


scontra con il patriarca di
Costantinopoli, Michele La controversia del 1054 si trasforma in una rottura definitiva
Cerulario. I rapporti tra la Lo scisma

Chiesa d'Occidente e quella d'Oriente


d'Oriente erano già tesi da molti
secoli.

Alla morte di Enrico III viene eletto papa Niccolò II che, nel 1059, promulga il

Sovverte il "Privilegium Othonis", stabilendo che il diritto di scegliere il papa spetta ai


cardinali. "Decretum in electione
L'imperatore non ha più alcun ruolo, se l'imperatore riceve la sua piena leggittimità papae"
dall'inconorazione effettuata dal papa, è evidente che la figura del papa è superiore.

Passano pochi anni e lo scontro tra papa e imperatore esplode.

Ne sono protagonisti l'imperatore Enrico IV e papa Gregorio VII.

Nel 1075 papa Gregorio VII fa pubblicare un documento, il


"Dictatus papae", nel quale si afferma che solo il papa può
nominare o deporre vescovi, che il papa è superiore a ogni altra
carica al mondo. 

Enrico IV reagisce convocando u n concilio di vescovi tedeschi che depone il papa,

 e il papa reagisce scomunicando l'imperatore.

Per l'imperatore la situazione si fa complessa ed è costretto a un rituale di sottomissione, 

dopo questo il papa ritira la scomunica.

Il conflitto si chiuderà con il Concordato di Worms, sottoscritto


dall'imperatore Enrico V e papa Callisto II.

Il Concordato stabilisce che l'investitura religiosa dei vescovi è riservata al pontefice, tuttavia in Germania

l'elezione di un vescovo può avvenire in presenza dal sovrano,

che conferisce al vescovo anche gli eventuali benefici laici.

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