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un marito violento e arrestato per sequestro di persona e stupro di una nigeriana.. si trova in difficolta..

cerca aiuto e gli portano via i figli.. leggetela non e noiosa.. anche se un po lunga...

ADRIANA, UN MARITO VIOLENTO A PIEDE LIBERO E DUE FIGLI DATI IN AFFIDO A UNA COPPIA DI FANATICI RELIGIOsi
Oggi alle 0.47

Ricevo almeno una storia come questa ogni giorno e qualunque cosa faccia ho l'impressione che non sia mai abbastanza, perch questa sorta di "sistema" deve essere debellato soprattutto con delle leggi che impediscano questo tipo di comportamenti e che tutelino le donne vittime di uomini violenti e i loro bambini.Oggi troppo spesso non cos e le donne se non vengono uccise fisicamente dai loro partner violenti, vengono ammazzate moralmente togliendo loro i figli. roberta lerici una storia vera raccondata da adriana.. Salve; Mi rivolgo a lei dopo aver passato due anni lontana dai miei due bambini, sottratti ingiustamente da assistente sociale, e mai piu ritornati a casa, nonostante non mi mancano i requisiti per potermi occuppare di loro. Ma le scrivo tutto in ordine- intanto vorrei precisare, che la mia storia ha inizio proprio nella sede della USL di Riccione... M chiamo Adriana, ho 32 anni e di origine sono Slovacca, ma da anni vivo a Rimini.Ho deciso di scrivere questa storia tante persone, ministri e giornali, ma nessuno mi ha mai contattata, anche se per me e una storia veramente incredibile e l'indiferenza della gente verso chi ha bisogno porta a non chiedere piu nulla a nessuno-e fare di testa propria- e poi cosi ci si diventa delinquenti...(Visto la storia di Reggio Emilia - che riguarda la piccola Anna

Giulia...)La mia vita non e mai stata facile, ma dopo ogni caduta sono sempre riuscita a rialzarmi, ma ultimamente e veramente trop po e non so pi a chi mi devo rivolgere. Sono arrivata in Italia per vacanza, ed e stato proprio qui, che ho conosciuto padre di miei figli - F.T., nato in Tunisia. Al inizio era tutto normale-bello, come in ogni storia, ma poi ho scoperto anche suo lato violento e agresivo. Non sto qui a scrivere quante volte sono stata picchiata ecc, sta di fatto, che e stato arrestato varie volte anche per i fatti gravi(sequestro di persona, violenza sessuale...ecc). Non potevo lavorare per le sue gelosie (ho una laurea in lingue).E cosi ci manteneva lui.Fino che e stato arrestato per violenza sessuale 2 anni fa. Io anno scorso avuto lo sfratto(se cosi lo possiamo chiamare, visto che non ho mai avuto contratto con questi signori -e soldi del affito se li mettevano drittamente in tasca-senza pagare le tasse)- e visto che mio compagno e stato arrestato per un grave reato-sono rimasta da sola con due bambini A.e S., nati a Rimini. Comunque mi sono rivolta a servizi sociali di Riccione, dove gia prima sono stata seguita dalla Ass.soc. A.F.per potermi dare una mano- visto che le persone, che svolgono questo lavoro si fanno chiamare ASSISTENTI SOCIALI - viene da parola assisteregiusto? La A. pero si occupava di adozioni, ed era sostituita dalla M. M. -ed e proprio questa signora, che agendo di sua iniziativa ha trovato soluzione nel allontanare i bambini da me, dicendo che non appena mi sistemo, saranno tornati a casa con me...Vorrei sottolineare che non ho perso la mia potesta, non sono una tossicodipendente, ne altro c he possa allontanare i miei figli da me. Quindi,i bambini li hanno sistemati in una specie di casa famiglia a SARSINA - il 5.agosto 2008, nonostante ho insistito con la M.M. per poter trovare una casa famiglia,

dove potessimo stare insieme io e bambini, ma lei con tanta aroganza mi ha risposto che tutela i minori, e non i genitori...Quindi, i bambini sono stati portati in struttura, dopodiche sono senza mio consenso stati affidati dopo circa due mesi ad una famiglia di GAMBETTOLA, che nemmeno aveva tutte le carte in regola-visto che li ha portati a casa sua la donna delle pulizie della struttura - MR, senza mai aver frequentato un corso per i genitori affidatari - ne lei, ne suo marito A.P. Ritengo sottolineare, che non ho mai firmato nulla, ne ricevuto nessuna comunicazione di cio che stava accadendo -e fino ad oggi non ho mai firmato nessun documento. Per di piu, la M. M., alle mie richieste di poter interferire nel sapere le comunicazioni da lei scritte al giudice mi ha sempre negato ogni tipo di notizia. Insomma di questo trasferimento dalla struttura di SARSINA mi ha informato mio figlio in uno dei nostri pochi incontri che avevamo (2 volte al mese durata 1 ora con i microfoni e operatori dietro la vetrata). Piu volte ho chiesto di poter tornare con i bambini in Slovacchia, dove ho la mia famiglia, che e giustamente anche quella di miei figli. Desideravo che la scuola la iniziassero proprio li, e anche la mia famiglia ci sperava, che un giorno potra accadere...Invece mi e stato negato anche solo dire una parola su questo argomento ai bambini, per non destabilizzarli...! Mi hanno spiegato, che hanno dei dubbi su di me che potrei portarli via al mio paese (sono Slovacca).Ma certo- e sola cosa che vorrei fare-visto che in queste condizioni non sta bene nessuno dei tre...li almeno saremo insieme, cosi come deve essere per ogni figlio-quando chiedete ad un bambino, dove e la sua casa-risponde:"DOVE E LA MAMMA..." Mai quando ho chiesto, cosa succedera, oppure quando potranno tornare con me a casa mi hanno da to una risposta

valida. Anzi, ce anche problema del padre di bambini, che e uscito anno scorso(per scadenza termine-senza essere giudicato) dal carcere, varie volte ha tentato di portare i bimbi in Tunisia, ha sospesa la patria potesta, ma li vede anche lu i come me una volta al mese.. . E vero-ora sto lavorando, ho una casa con la loro cameretta pronta, ma pago cmq quasi 600 euro, ma sono una persona onesta, che ha studiato, non mi drogo, ne mi prostituisco.Qui non posso stare, perche lui ora e fuori e mina ccia di portare bambini in Tunisia. Addirittura 12.maggio 2010 si e presentato nel Tribunale minorile di Bologna, per chiedere rimpatrio di bambini in Tunisia! Varie volte ha aspettato mio figlio davanti la scuola, fino al intervento di carabinieri, ma nonostante tutto, ha diritti uguale ai miei...LA LEGGE NON E UGUALE PER TUTTI ! Vorrei invitare tutte le mamme, che hanno questo problema di riunirsi e combattere contro queste leggi disumane. MAI puo nessuno strappare un bambino ad una madre ... Comunque anno scorso padre dei miei figli e uscito di prigione, per scadenza dei tempi(e stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di una ragazza straniera-con tanto di testimoni ecc). Ovviamente mi ha cercata, e cosi anche i bimbi...Varie volte entrato nel mio apartamento, sono stata agredita, mi ha fato perdere lavoro, mi chiamava tutte le ore, mi ha minacciato...Ho fato delle denuncie, ma ancora e fuori(dopo le denuncie che sono quasi 20 in tutto, e anche per aver violentato una ragazza senegalese...) Mi chiedo-come mai? Ora bambini non posso avere con me, anche se ho un apartamento e un

lavoro, e abito circa 30 km da Rimini, dove sta padre...Perche? Nel paese di origine non posso tornare, perche assistente sociale non e daccordo...Ma intanto anni passano...E forse se lei e madre, sa che vuol dire... I miei figli da due anni vivono con altre persone, che sono tra altro anche dei fanatici religiosi, e li costringono spesso a pregare gia alle sei del mattino...Non ce l'ha faccio piu.. .Rivoglio la mia famiglia, vi prego, aiutatemi...Ora la mia residenza e a S., e i bambini stanno a G.. Mi sono andata anche informare perche non posso cambiare la ass.sociale con quella di zona, ma non so perche, mi e stato impedito anche questo...Sono disposta a tutto per crescere i miei bambini con me - ma assistente sociale continua ad agire di propria iniziativa - sospendendo pure incontri con i miei figli per ben TRE MESI (PERIODO NATALIZIO), causandone instabilita e sofferenza da parte di bambini-sia a scuola(PAGELLA DI A. LO PUO MOSTRARE),che in casa affidataria.
Roma, 7 marzo 2011, Colosseo

"Mai pi violate": lo slogan della campagna contro la violenza sulle donne promossa insieme da Regione Lazio e Roma Capitale. Al centro dell'iniziativa, un manifesto programmatico elaborato congiuntamente, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e di lanciare misure concrete di supporto alle donne. "E' importante", ha detto il Sindaco, "che si dia insieme un segnale chiaro. Serve uno sforzo complessivo di tutte le istituzioni". Per questo sia il primo cittadino della Capitale che la governatrice del Lazio rivolgono uninvito a tutto campo per ulteriori adesioni al manifesto. Il documento sar presentato il 7 marzo al Colosseo, alle 19, e proiettato sul monumento illumin ato. L'impegno comune sul tema stato illustrato dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e dal sindaco Gianni Alemanno. Il manifesto sar redatto da un gruppo composto dall'assessore regionale al Lavoro, Mariella Zezza, dal consigliere regionale Isabella Rauti e dalla delegata del Sindaco alle Pari Opportunit, Lavinia Mennuni. Occorre inoltre evitare, ha sottolineato Alemanno, di far confusione "tra la violenza sessuale e il tema della sicurezza", ricordando che la maggior parte degli episodi si verifica tra quattro mura. Per cui "la violenza va combattuta non solo in termini di sicurezza urbana ma anche da un punto di vista culturale". Il Sindaco ha quindi elogiato le forze dell'ordine per la loro azione di contrasto, sottolineandone la presenza assidua sul territorio. Quella del 7 marzo, ha concluso Alemanno, "dev'essere la manifestazione di tutti contro la violenza sulle donne". Dal suo canto, il delegato del Sindaco per le Pari Opportunit, Lavinia Mennuni, ha reso noto che il prossimo 8 marzo si svolger, in accordo con la presidente della Commissione delle Elette in Campidoglio, il rinnovo del tavolo tecnico interistituzionale contro la violenza sulle donne, attivato a novembre 2010. L'obiettivo "mettere in rete tutte le istituzioni che si occupano di questo drammatico fenomeno, dalle forze dell'ordine alle autorit giudiziarie, dalle associazioni alle strutture

sanitarie che hanno attivato il codice rosa per l'accoglienza delle donne vittime di violenza". Intanto in Campidoglio, nell'Aula Giulio Cesare, tutta la giornata dell'8 marzo sar dedicata alla violenza contro le donne, mentre per il secondo anno si svolger la giornata di sensibilizzazione nelle scuole, affidata all'associazione Telefono Rosa. "Riteniamo ha dichiarato Lavinia Mennuni che il primo passo per combattere questo fenomeno sia partire dall'educazione e dalla formazione delle nuove generazioni. In termini di prevenzione, attiveremo una campagna di sensibilizzazione sull'importante modifica del regolamento del servizio taxi, per essere certe che tutte le donne sappiano di poter contare sulla 'galanteria' del tassista che tenuto ad attendere il loro ingresso a destinazione quando viaggino sole nelle ore notturne, oltre ad assicurare lo sconto del 10%" Sar inoltre rinnovata la pubblicazione dell'opuscolo di consigli utili per le giovani donne, tradotto in pi lingue e frutto di una collaborazione tra Comune, Atac e Telefono Rosa. "Sar presto lanciata ha concluso la Delegata del Sindaco una grande campagna di sensibilizzazione sui pericoli in cui le donne possono incorrere. Di fondamentale importanza in questo senso anche il servizio antiviolenza SOS donna attivo 24 ore su 24, un canale diretto per tutelare e sostenere le vittime di abusi".

GRAF. 6 - AUTORE DELLA VIOLENZA

Fonte: archivio utenza TDComo 1991-2005. Nel grafico sono rappresentati i valori percentuali delle risposte positive, pari all'84% dei dati complessivi

http://www.telefonodonnacomo.it/
che il maltrattatore il pi delle volte il partner o lex partner (86%). Se a questo dato si aggiungono quelli relativi a padre/fratelli, figli/e ed altri parenti, si ottiene un 95% di autori di violenza che appartengono allambito familiare.

GRAF. 7 - TIPOLOGIA DELL'AUTORE DELLA VIOLENZA

Fonte: archivio dati TDComo 1991 -2005. Nel grafico sono rappresentati i valori percentuali delle risposte positive, pari al 66% dei dati complessivi

Tra laltro possiamo notare che solo il 5% rappresentato da non familiari e che, quindi, le violenze sono per lo pi perpetrate da individui ben noti e normali [grafico 7], che quindi non presentano particolari patologie (alcolisti, tossicodipendenti e uomini con disturbi psichiatrici rappresentano solo il 29%).

Italia In Italia, gli unici dati ufficiali disponibili sono quelli che derivano dalla recente Indagine Multiscopo sulla sicurezza delle donne condotta dall Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT, 2007), indagine che ha misurato la violenza (fisica, sessuale e psicologica) e i maltrattamenti contro le donne, dentro e fuori la famiglia. Il campione dell indagine costituito da 25.000 donne di et compresa tra i 16 e i 70 anni, intervistate telefonicamente tra il gennaio e l ottobre 2006. Le violenze rilevate nell ambito di comportamenti di stalking si riferiscono a episodi

messi in atto da ex partner al momento della separazione, che avrebbero coinvolto 2 milioni e 77 mila donne, pari al 18,8% del totale. E in particolare, emerso come il 48,8% delle donne vittime di violenza fisica o sessuale ad opera di un ex partner abbia subito anche comportamenti persecutori. Comportamenti Donne vittime di stalking da parte di un ex partner (per 100 vittime) ha cercato insistentemente di parlarle 68,5% ha chiesto ripetutamente appuntamenti 61,8%, si appostato nei pressi di casa/lavoro/scuola 57% ha inviato sms, email, lettere, telefonate o regali indesiderati 55,4% l ha seguita o spiata 40,8% Altro 11% Istat 2007 (http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070221_00) E possibile ricavare, inoltre, dati indiretti e parziali da alcune ricerche su gruppi non rappresentativi. Un indagine svolta su 27 studenti universitari mostrava un incidenza di stalking del 30%13. Un secondo studio, riguardante i professionisti della salute mentale, riportava un incidenza dell 11%14. Questa ricerca ha riguardato 475 13 Aramini M., Lo stalking: Aspetti psicologici e fenomenologici, in: Gullotta G. & Pezzati S.(eds)

Sessualit, diritto e processo, Milano, Giuffr, 2002, pp. 495-539. 14 Galeazzi G.M., Elkins K., & Curci P., The stalking of mental health professionals by patients, Psychiatric Services 2005; 56: 137-138. 13 professionisti della salute mentale operanti nei settori pubblico e privato della provincia di Modena. Un ulteriore ricerca, condotta dall Osservatorio Nazionale sullo Stalking (National Observatory on Stalking) mediante un questionario su gruppi auto selezionati, rilevava un incidenza del 20% (cfr. www.stalking.it).

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