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IL SACRO ROMANO IMPERO

SERVITORE DELLA CHIESA


Carlo Magno prese anche provvedimenti in materia ecclesiastica: come per esempio l'obbligo di rispettare il riposo
della domenica. Inoltre stabilì forti relazioni dirette con le autorità religiose concedendo larghe immunità agli enti
ecclesiastici.
Ma Carlo Magno differenza degli imperatori di Bisanzio non
penso mai di sostituirsi ai vescovi e al Papa virgola e non confuse IMMUNITA’
mai il potere spirituale con quello temporale. Egli si comportò “non sottoposto a obbligo”. L'immunità
sempre come un fedele servitore di Roma, con il compito di indica in generale il privilegio di un individuo
combattere i nemici della chiesa. virgola di un gruppo, di un'istituzione che,
per le funzioni ricoperte, gode di un
particolare trattamento rispetto la legge.

IL NATALE DELL'800
Nella basilica di San Pietro quel giorno si svolse una solenne cerimonia: con sorpresa il Papa leone III incoronò con
una corona d'oro Carlo, che era inginocchiato in preghiera e lo programmo imperatore. Per la prima volta dalla caduta
dell'impero Romano, un monarca occidentale acquisiva la carica di cui nessun altro sovrano aveva mai osato fregiarsi e
che ricava il suggello della consacrazione papale (gesto simbolico=potere direttamente da Dio=potere religioso più
importante di quello temporale cioè Dio più importante di un sovrano).

L'incoronazione di Natale fu una geniale mossa politica del Papa leone terzo:
egli divenne l'artefice del sacro romano impero e con questo gesto la sua
posizione risultava rafforzata sul piano interno e internazionale, dove costui
esaltava la potenza di sovrani franchi rispetto a quelli bizantini. Papa Leone
III era stato accusato di corruzione e quindi scappò e andò da Carlo Magno.
Quest’ultimo ovviamente lo difese e fece congiurare tutti gli accusatori.

Per ringraziarlo, il papà lo incoronò (questo fatto era considerato un gesto


simbolico e voleva dire che Carlo Magno aveva ricevuto il potere da Dio).
Carlo Magno fu prima incoronato dal pontefice “imperatore dei romani” e poi acclamato dalla folla dei franchi. Questo
rituale aveva un profondo significato politico: indicava che il potere imperiale discendeva da Dio e dal suo
rappresentante in terra, il Papa.

GUERRA CON I BIZANTINI


A Bisanzio incoronazione di Carlo Magno fu considerata come una vera e propria usurpazione del titolo che era
spettato da sempre al vero imperatore romano.

Iniziò una dura guerra combattuta nel Veneto, in Istria e in Dalmazia. Il conflitto si concluse senza sostanziali
modifiche territoriali e con una piccola vittoria diplomatica per Carlo Magno: con il trattato di Acquisgrana stipulato,
Carlo Magno, in cambio di alcune concessioni territoriali, fu infatti riconosciuto dall’imperatore bizantino Michele I
“imperatore Augusto”, anche se non imperatore dei romani. L'impero carolingio venne intitolato impero “Franco e
cristiano”.

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