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Assigment Data Crunching

Salvatore Frau
Master in Strategia e Imprenditorialità
Cenni storici

La Franciacorta è un territorio particolarmente famoso per la viticoltura


ed è situata all’estremo confine settentrionale della Pianura Padana, a
sud del lago di Iseo. Sin dal sedicesimo secolo vanta una produzione
vitivinicola particolarmente importante, mantenuta viva grazie all’attività
di un ristretto numero di cantine e agriturismi dove è possibile gustare
vini di alta qualità prodotti localmente.

In Franciacorta si otteneva del vino prelibato già nel sedicesimo secolo ma


esclusivamente per un consumo locale o per le zone limitrofe. Sino al
1900 nonostante l’alta produzione non si commercializzava nel resto
dell’Italia.
La rinnovata nascita dell’enologia, in Franciacorta, risale alla fine degli
anni ‘50, quando si assistette a una nuova tendenza che portò alcuni
imprenditori locali a credere nelle potenzialità del territorio,
particolarmente adatto a produrre vini-base ottimali per la
spumantizzazione.

È del 1967 il riconoscimento della denominazione Franciacorta,


fortemente voluta da un piccolo gruppo di produttori e viticoltori locali
incoraggiati dalle nuove leggi emanate in Italia riguardanti la
denominazione di origine.
Il Pinot di Franciacorta DOC si ottiene da uve Pinot Bianco con la
possibilità di aggiunte di Pinot Grigio e Pinot Nero, generalmente con
rifermentazione naturale in bottiglia.

A partire dal 1970 numerosi imprenditori e manager provenienti da tutta


Italia iniziarono ad acquisire terreni nella Franciacorta, con l’obiettivo
principale di produrre vini di buona qualità per il consumo italiano.
In breve tempo tutta la zona si trasformò in un piccolo laboratorio
enologico grazie soprattutto agli specialisti del settore che affiancarono i
produttori storici e seppero valorizzare la qualità del prodotto riuscendo a
commercializzare un numero consistente di bottiglie Franciacorta.
Il territorio della
Franciacorta

Il Consorzio Franciacorta

Il Consorzio nasce il 5 marzo 1990 a Corte Franca con l’obiettivo di


proteggere e controllare la tecnica di produzione del Franciacorta.

Nel 1993 il Consorzio si trasferisce ad Erbusco dove tuttora si trova la


sede.
Il Consorzio Franciacorta conta circa 200 soci tra viticoltori, vinificatori,
imbottigliatori, interessati alla filiera produttiva delle denominazioni
Franciacorta DOCG, Curtefranca DOC e Sebino IGT. Una particolare
menzione deve ricevere il logo estremamente significativo ovvero la effe
merlata che si rifà alle antiche torri medievali, caratteristiche dei 19
comuni limitrofi alla Franciacorta: Adro, Brescia, Capriolo, Cazzago San
Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Gussago,
Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano,
Provaglio d'Iseo, Rodengo Saiano e Rovato.

Mercato dei vini in Italia

Il vino italiano è uno dei prodotti emblema del “Made in Italy” nel mondo,
le esportazioni sono effettivamente in aumento considerando il periodo
che va dal 2000 al 2013 mentre, come possiamo evincere dal Grafico 1,
sono in calo i consumi nella Penisola.

Analizzando i dati presentati è possibile riscontrare come effettivamente i


consumi interni di vino in Italia siano passati dai 30 milioni del 2001 ai 22
milioni del 2013, al contrario per quanto riguarda le esportazioni esiste un
aumento notevole considerando i 16 milioni del 2001 passati nel 2013 a
21 milioni.

Esportazioni vs. Consumi

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Esportazioni Consumi
Grafico 1

I motivi che hanno portato ad un aumento consistente delle esportazioni


dei vini italiani negli ultimi anni possono essere attribuiti all’apertura di
nuovi mercati precedentemente inesistenti come quello della Cina, che ha
aumentato le importazioni del vino arrivando a 80 milioni di euro alla fine
del 2015.

Per quanto concerne il consumo interno di vino in Italia è chiaro come sia
avvenuta una modifica delle abitudini di acquisto. Esistono ormai due
categorie di consumatori, che possono giustificare l’abbassamento del
consumo interno: chi assiduamente acquista vino a prezzo basso per
continuare ad usarlo come alimento e chi invece inizia a ricercare vini di
qualità più elevata.
Mercato mondiale del vino al 2015

Nel 2015 l’Italia ha fatto registrare un record storico nelle esportazioni di


vino, guadagnando terreno sulla Francia e rimanendo saldamente al
secondo posto come esportatore davanti alla Spagna.
Dopo i primi 3 paesi, da sempre considerati i più grandi esportatori in
volume e in fatturato, si colloca il Cile che ha recentemente superato
l’Australia e subito dietro troviamo gli USA.

Analizzando il trend degli ultimi anni e con l’avanzata di altri paesi


produttori come Cile e Argentina, l’Italia dovrebbe dedicarsi a valutare un
incremento delle esportazioni in paesi sino ad ora poco considerati con
l’obiettivo di consolidare la propria presenza a livello internazionale.

È interessante notare come nei primi tre paesi produttori (Francia, Italia e
Spagna) si registri un trend negativo di consumo di vino (Grafico 2).
Grafico 2

Al contrario nei paesi asiatici (principalmente Cina, Giappone, India) e in


Russia si è registrata una crescita nei consumi di oltre il 100%.

Esportazioni di sparkling wine dall’Italia

Procedendo con un’analisi più dettagliata prendendo in esame il 2014-


2015 possiamo notare come i principali paesi dove si importa sparkling
wine (categoria nella quale rientra il Franciacorta) italiani siano
fondamentalmente i seguenti: Regno Unito, U.S.A., Germania, Svizzera,
Russia, Giappone, Belgio, Austria, Lettonia, Francia, Svezia, Canada,
Olanda, Australia e Cina (Grafico 3).

importazioni dall'Italia
304550871

2014 2015
241786021

216194882
202102210

111200753
95641405

63190130
58548999

53409726

42427339
39650976
37703369

35838883

34068933
32910245
29105760

28370176

27739560
27523921

26716415

24226030
24150065
21681046

17515804

17339570

16215870
15916032

14439921

13301490
12729267

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Grafico 3
Consumi di “sparkling wine” nel Mondo: la prospettiva cinese

È interessante analizzare il trend dei consumi di sparkling wine nel mondo


in modo da poter evidenziare potenziali mercati non ancora pienamente
sfruttati, dal Grafico 4 vediamo come tra i primi quindici paese con
consumi rilevanti di sparkling wine spiccano la Cina e gli U.S.A.

Consumi per paese 2011 - 2015


25000

20000

15000

10000

5000

0
a ce y y l
in A l
an om na ia ai
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2011 2012 2013 2014 2015


Grafico 4

È opportuno tener presente che il Consorzio Franciacorta al 2014 serve


già il mercato nordamericano come evidenziato dal Grafico 5 e non è
ancora penetrato in maniera significativa nel mercato cinese, che come
prima sottolineato risulta essere particolarmente interessante soprattutto
negli ultimi anni con la graduale apertura della Cina alle importazioni dai
paesi occidentali.
Grafico 5

Analisi dei prezzi medi e scelta paese

Il prezzo medio di una bottiglia di Franciacorta in Italia è di 19,41 euro IVA


inclusa, questo ci porta ad escludere mercati esteri dove sarebbe
complicato proporre un prezzo inferiore. Inoltre alcuni dei mercati
sopracitati sono chiaramente saturi o comunque già ben serviti, tenendo
conto del Grafico 6 dove abbiamo analizzato i prezzi medi per gli sparkling
wine di cinque paesi considerati i più interessanti sia dal punto di vista dei
consumi sia dal punto di vista delle importazioni dall’Italia notiamo come
effettivamente il Consorzio Franciacorta entrando nel mercato cinese
potrebbe proporre un prezzo vantaggioso che non si discosta
particolarmente dal prezzo medio di commercializzazione in Italia.
Il mercato della Cina rimane dunque il più interessante, nonostante sia
necessario valutare le possibili barriere sia per quanto riguarda la stabilità
macroeconimica (possibili restrizioni governative all’investimento
straniero) sia per quanto riguarda la stabilità politico-sociale cinese
(possibili trend economici che possono in qualche modo rallentare il
business delle esportazioni in Cina o eventuali variazioni del tasso di
cambio del renminbi e del tasso di inflazione).

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