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MINISTERO DELLISTRUZIONE, DELLUNIVERSIT E DELLA RICERCA

Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario

Undicesimo Rapporto sullo Stato del Sistema Universitario

- Gennaio 2011 -

Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario previsto dallarticolo 2 della legge 370/99. Il Comitato organo istituzionale del MIUR con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle attivit delle universit; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle universit o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle universit; svolgere per il Ministro attivit consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attivit delle universit, nonch ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Con decreto del 14 maggio 2004, esaurito il primo mandato quadriennale, il Comitato stato ricostituito e sono stati nominati i seguenti membri: prof. Luigi Biggeri (Presidente), prof. Giovanni Azzone, prof. Carlo Calandra Buonaura, prof. Alessandro Corbino, prof. Giacomo Elias, prof. Luigi Fabbris, dott. Guido Fiegna, dott.ssa Daniela Primicerio, prof. Patrizio Rigatti. In occasione della riunione di insediamento del Comitato, il prof. Giovanni Azzone stato eletto Vice - Presidente. Il Comitato stato prorogato sino alleffettiva operativit dellANVUR. Il decreto istitutivo assegna al Comitato una segreteria amministrativa e tecnica per assicurare il supporto necessario. Inoltre, per le esigenze derivanti dall'attivit del Comitato, possono essere affidati incarichi ad esperti, a gruppi di lavoro, enti e societ specializzate per lo svolgimento di ricerche, studi e indagini. I documenti prodotti dal Comitato si articolano nelle seguenti tipologie: DOC Documenti prodotti dal Comitato in ottemperanza alle disposizioni di legge o su richiesta di parere da parte del Ministro; RdR Rapporti di ricerca prodotti da altri per conto del Comitato; REPRINT Relazioni presentate a convegni e articoli pubblicati in altra sede da parte di componenti del Comitato. Il contenuto di tali studi , ovviamente, responsabilit degli autori e non frutto del lavoro collegiale del Comitato. Ulteriori informazioni sul Comitato e sulla documentazione fin qui prodotta sono contenute nel sito internet: www.cnvsu.it. La documentazione del preesistente Osservatorio contenuta nel sito internet: www.murst.it/osservatorio. Tel.06/9772.6401/6410 fax 06/9772.6480 e_mail: valuniv@miur.it

INDICE
1 La sintesi del Rapporto: principali caratteristiche del sistema universitario, con particolare riferimento alla formazione universitaria e alla gestione delle risorse umane e finanziarie 1.1 Premessa 1.2 Le analisi e le chiavi di lettura 1.3 Principali caratteristiche del sistema universitario italiano e sua posizione internazionale 1.4 La domanda di formazione universitaria e i servizi agli studenti 1.5 La programmazione e gestione dei processi di formazione 1.6 Gli indicatori di processo e di risultato. Loro validit e condivisione
1.6.1 1.6.2 Gli indicatori di processo e di risultato La condivisione degli indicatori: il confronto tra indicatori grezzi e indicatori comparabili

1.7 La programmazione e gestione del reclutamento e sviluppo delle carriere del personale docente 1.8 Lacquisizione e gestione delle risorse finanziarie 1.9 Alcune considerazioni conclusive

PARTE PRIMA: LA FORMAZIONE UNIVERSITARIA


2 La domanda e lofferta di formazione universitaria di primo e di secondo livello 2.1 La domanda potenziale e quella effettiva: i maturi, gli immatricolati e gli iscritti 2.2 Le caratteristiche degli immatricolati
2.2.1 Gli immatricolati per et e per anni di distanza dal conseguimento del diploma 2.2.2 Gli immatricolati per voto di diploma di scuola secondaria superiore 2.2.3 La mobilit regionale degli immatricolati e gli studenti stranieri

2.3 Le caratteristiche degli iscritti


2.3.1 Gli iscritti per et 2.3.2 Gli iscritti a tempo parziale

2.4 Lofferta didattica e la sua organizzazione


2.4.1 2.4.2 2.4.3 2.4.4 2.4.5 Il corpo docente nelle universit Lofferta di corsi di laurea e di laurea specialistica La distribuzione territoriale dellofferta Lofferta di insegnamenti I docenti per corso di studio e gli insegnamenti per docente

2.5 Indicatori di processo


2.5.1 Levoluzione nel tempo per vecchio e nuovo ordinamento 2.5.2 Lanalisi per gruppo di facolt 2.5.3 Una analisi della variabilit degli indicatori di ogni gruppo di facolt tra gli atenei

2.6 Loutput della formazione universitaria di primo e secondo livello


2.6.1 2.6.2 2.6.3 2.6.4 Levoluzione del numero di laureati I laureati per et La regolarit dei laureati I laureati precoci

2.7 Una stima di indicatori di efficienza dei processi formativi confrontabili, per le lauree triennali

Lofferta di servizi agli studenti 3.1 Introduzione 3.2 Le informazioni fornite dalle universit: i requisiti di trasparenza 3.3 Orientamento e tutorato 3.4 Stage e tirocini
3.4.1 Lorganizzazione del servizio 3.4.2 I tirocini curriculari 3.4.3 Gli stage post-laurea

3.5 La mobilit internazionale degli studenti


3.5.1 3.5.2 3.5.3 3.6.1 3.6.2 3.6.3 3.6.4 3.6.5 3.6.6 I flussi di mobilit internazionale Il sostegno finanziario I crediti acquisiti allestero Introduzione Il quadro normativo Le risorse impiegate La principale forma di intervento: la borsa di studio Il servizio alloggio Il servizio di ristorazione

3.6 Gli interventi degli Enti per il diritto allo studio universitario

3.7 Gli esoneri dalla tassa discrizione e dai contributi universitari 3.8 Lopinione degli studenti frequentanti sulla didattica 4. La formazione alla ricerca: i dottorati di ricerca 4.1 Caratteristiche generali dellofferta formativa e della domanda 4.2 La copertura finanziaria delle borse di studio 4.3 Le caratteristiche dei dottorandi 4.4 Linserimento professionale dei dottori di ricerca
4.4.1 La condizione occupazionale a tre e a cinque anni dal dottorato 4.4.2 Lavoro stabile e nel campo della ricerca: per quanti Dottori? 4.4.3 Le retribuzioni e la soddisfazione per il lavoro

4.5 Considerazioni di carattere generale

PARTE SECONDA: LA GESTIONE DELLE RISORSE DEL SISTEMA


5. Le risorse umane delle universit: caratteristiche attuali ed evoluzione negli ultimi anni) 5.1 Premessa 5.2 Situazione attuale: Consistenza e caratteristiche del personale docente di ruolo delle Universit statali e non statali al 3.11. 2010
5.2.1 Docenti utilizzati nelle varie Istituzioni universitarie, per qualifica e aree scientificodisciplinari e facolt di appartenenza 5.2.2 La composizione per fasce det del personale e per aree scientifico-disciplinari nel 2010 5.2.3 La presenza femminile tra il personale docente

5.3 Levoluzione quantitativa del personale docente in servizio nelle universit statali e non statali dal 1998 al 2010
5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.3.4 Levoluzione del personale docente per qualifica Levoluzione della struttura per et dei docenti Levoluzione delle et di ingresso nei ruoli dei docenti dal 2000 al 2010 Levoluzione della presenza femminile tra il personale docente di ruolo delluniversit

5.4 Analisi delle caratteristiche delle entrate e delle uscite dal sistema universitario dal 1999 al 2010
5.4.1 Il reclutamento dei docenti dopo la Legge n. 210 del 1998 5.4.2 Le caratteristiche delle uscite dal sistema: il turn-over effettivo (2000-2010)

5.5 Le stime del turn-over teorico del personale docente (2011-2015) nelle universit statali e non statali

5.6 Gli assegnisti di ricerca 5.7 Il personale amministrativo e tecnico di ruolo nelle universit statali alla fine del 2009 5.8 Levoluzione del personale tecnico e amministrativo nelle universit statali dal 2005 al 2009
5.8.1 La presenza femminile tra il personale Amministrativo e tecnico 5.8.2 I flussi di ingresso ed uscita per il personale amministrativo e tecnico 5.8.3 Il personale con rapporti a tempo determinato

La politica delle risorse finanziarie degli atenei statali 6.1 La capacit del sistema universitario di attrarre risorse finanziarie
6.1.1 6.1.2 6.1.3 6.1.4 Le principali componenti delle entrate Le entrate finalizzate Analisi dei dati relativi ai Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) Le entrate contributive

6.2 Limpiego delle risorse nel sistema universitario


6.2.2. Unanalisi delle spese per il personale

PARTE TERZA: FOCUS SUI CONFRONTI INTERNAZIONALI


7 Il sistema universitario italiano in unottica internazionale 7.1 La domanda di formazione universitaria 7.2 Lofferta formativa e loutput del processo di formazione dei corsi di studio di tipo A 7.3 La disponibilit dei docenti per studente e la spesa per istruzione universitaria 7.4 La performance delle singole universit e dei sistemi universitari: le classifiche internazionali

NOTA INFORMATIVA SULLE FONTI UTILIZZATE

APPENDICI
Appendice al Capitolo 2 Appendice al Capitolo 4 Appendice al Capitolo 5 Appendice al Capitolo 6

Capitolo 1. La sintesi del Rapporto: principali caratteristiche del sistema universitario, con particolare riferimento alla formazione universitaria e alla gestione delle risorse umane e finanziarie
1.1 Premessa Il Rapporto sullo stato del sistema universitario rappresenta un momento di riflessione sulle sue caratteristiche, nonch sulle sue pi recenti evoluzioni e problematiche. Le elaborazioni presentate utilizzano dati provenienti da molteplici fonti statistiche che non sono sempre facilmente comparabili per luniverso e il tempo di riferimento e per la definizione delle variabili. Tuttavia il Cnvsu ha predisposto un sistema informativo a disposizione sia dellautorit centrale, sia di ogni universit e attore del sistema universitario che da qualche anno, e ancor pi oggi, consente di restituire, abbastanza tempestivamente1 e con molto dettaglio, il quadro complessivo del sistema e la collocazione relativa di ciascun ateneo. La principale rilevazione utilizzata quella annuale effettuata tramite i Nuclei di valutazione delle Universit, prevista dalla legge n. 370/99. Comunque gli sforzi fatti - con la collaborazione dellUfficio Statistico del Miur e del Cineca - hanno portato a disporre di una serie di informazioni statistiche, contenute in vari archivi, impensabili qualche anno fa: sugli studenti, sullofferta formativa, sui servizi forniti agli studenti, sui dottorati di ricerca, sul personale in servizio, sui bilanci delle universit redatti secondo criteri omogenei, sulle attivit di ricerca scientifica cofinanziate dal Miur, e cos via. Tutte queste informazioni si prestano, ovviamente, a molteplici analisi che non possono essere effettuate e riportate tutte assieme ed estesamente in ciascun Rapporto annuale. Questanno si segnalano alcune novit, sia per le fonti dei dati che per gli argomenti affrontati. Per quanto riguarda i dati2, oltre alle fonti tradizionali, sono stati utilizzati i risultati di una indagine dellIstat sui dottori di ricerca e di tre Gruppi di ricerca attivati del Cnvsu sui servizi agli studenti, sugli indicatori di efficienza della formazione universitaria e sui dottori di ricerca. Con riferimento alla struttura del Rapporto si pu osservare che simile a quella degli anni precedenti, tuttavia sono presenti alcune ulteriori analisi che saranno successivamente richiamate. Sostanzialmente il Rapporto si divide in due parti. Nella prima si presentano le analisi riguardanti la organizzazione, la gestione e i risultati dei processi di formazione universitaria, con particolare riguardo alla domanda e allofferta di formazione (cap. 2), ai servizi agli studenti (cap. 3) e alla formazione alla ricerca (cap. 4). Nella seconda parte sono illustrate le caratteristiche e i problemi di gestione delle risorse, con riferimento alla gestione delle risorse umane (cap. 5) e alla politica e gestione delle risorse finanziarie (cap. 6). Infine, al termine del Rapporto viene presentato un focus sul posizionamento del sistema universitario italiano in una ottica internazionale (cap. 7).

Purtroppo i dati analitici riguardanti gli studenti, per tener conto dei trasferimenti e delle cancellazioni in corso danno , si riferiscono non allanno accademico appena terminato ma a quello precedente. Cosicch ora si dispone dei dati definitivi alla.a. 2008/09, mentre pu darsi che nellanno accademico 2009/10 si siano registrati cambiamenti rilevanti. Per questo motivo, pur limitandosi ad alcuni aggregati, si presentano anche i dati, ancorch provvisori, relativi allanno accademico 2009/10. Tuttavia, occorrer trovare un modo per rendere i dati maggiormente tempestivi. 2 Per il dettaglio sulle fonti dei dati utilizzate si veda la Nota Informativa alla fine del Rapporto. 1

1.2 Le analisi e le chiavi di lettura Le analisi effettuate e contenute in questo Undicesimo Rapporto consentono, come sempre, di fornire elementi sulle situazioni, comportamenti ed evoluzioni che si ritengono validi sia del sistema universitario nel suo complesso, sia delle singole universit, ma anche, e forse soprattutto, di indicare gli elementi di debolezza del sistema se non veri e propri campanelli di allarme che richiedono riflessioni ed interventi a livello sia centrale che di ciascun ateneo. Come del resto si gi fatto in altre occasioni, occorre a questo riguardo richiamare ancora una volta, e con forza, lattenzione di tutti sulla necessit di non fermarsi alla sola analisi dei valori medi. Questi sono certamente importanti perch consentono di fornire gli elementi di quadro e di sintesi, ma, ovviamente, non illustrano da soli la situazione del sistema. Essi attirano di pi lattenzione della stampa e del lettore, ma indispensabile, per avere un quadro pi preciso della situazione universitaria e della sua evoluzione, entrare nel dettaglio e corredare lesame dei valori medi dei vari indicatori con lanalisi della loro variabilit (tra atenei, facolt, settori scientificodisciplinari, territori, ecc.). Soltanto questa analisi in grado di qualificare i valori medi mettendo in evidenza se essi derivino da situazioni e/o comportamenti sostanzialmente allineati (omogenei) tra i diversi Atenei e tra le unit interne agli atenei o siano il risultato di una compensazione tra situazioni, comportamenti e risultati fortemente divergenti (eterogenei). Questo aspetto essenziale per una corretta progettazione delle politiche universitarie al livello di sistema e di ateneo; in presenza di comportamenti simili tra Atenei (o tra le unit di produzione allinterno di ciascun ateneo), infatti, il miglioramento dei risultati deve necessariamente passare attraverso interventi strutturali. Al contrario, in presenza di una forte variabilit dei risultati pu essere utile identificare i motivi di eventuali debolezze per rimuoverle e good practice per agevolarne il trasferimento al resto del sistema e/o dellAteneo. Inoltre, essenziale evitare che politiche progettate per assicurare il miglioramento dei peggiori atenei (o unit allinterno degli atenei) si ripercuotano negativamente sulle prestazioni dei migliori atenei (o unit). Daltra parte anche lanalisi nel tempo della situazione e dei risultati del Sistema e dei singoli atenei interessante per capire levoluzione della eventuale divergenza tra le unit; in altri termini interessante cercare di comprendere se nel tempo si sia attivato un processo imitativo, spontaneo o non, che ha portato a ridurre il gap tra le unit con prestazioni migliori e le altre, o, al contrario, i differenziali si siano accentuati. A questo fine, anche importante dare pi peso ai veri cambiamenti strutturali di medio e lungo periodo e molto meno peso ai cambiamenti congiunturali che poi non si trasformano in modifiche strutturali; cos come opportuno non dare peso al rumore a volte provocato da eventi casuali e/o eccezionali, e depurare levoluzione dei fenomeni da tali eventi. In questa sintesi, nel presentare i singoli argomenti si ritiene opportuno partire, quando possibile, dal richiamo della posizione del nostro sistema nellambito internazionale, mettendo in evidenza le principali criticit attuali e presentando analisi interpretative che possano fornire spunti per affrontarle e superarle.

1.3 Principali caratteristiche del sistema universitario italiano e sua posizione internazionale Come ben noto, il sistema universitario italiano certamente di grandi dimensioni ed molto cresciuto negli ultimi decenni: bastano alcuni dati per metterlo in evidenza. Nel 2009/2010 le Universit, statali e non statali, sono 95 (comprese le 6 Scuole Superiori ad ordinamento speciale), con entrate che nellanno 2009 per le sole universit statali sono state pari a 13.200 milioni di euro. Il numero dei Comuni dove presente una sede di almeno un Corso di studio, di primo o secondo livello, allinizio dellanno accademico 2010/2011 pari a 222. Il numero dei Corsi di studio attivi nel 2009/2010 (lauree di primo e secondo livello e a ciclo unico) era di 5.493 e i Corsi di insegnamento attivati nel 2008/2009 erano 159.000. Il personale docente di ruolo (professori ordinari e associati e ricercatori) era pari a 57.363 unit alla fine del 2010. Il personale tecnico amministrativo di ruolo era di 56.991 unit a fine 2009. Ma qual il posizionamento di questo grande Sistema nel panorama internazionale? Si tratta di una domanda che sempre presente, esplicita o implicita, quando si analizza la situazione delle universit italiane, e proprio per questo si sono presentati alcuni dati e analisi nel cap. 7 del Rapporto. Il confronto tra i sistemi universitari dei diversi paesi non sicuramente agevole. Le informazioni esistenti sono limitate e, spesso, poco tempestive; inoltre, larticolazione dellistruzione superiore in ciascun Paese presenta alcune peculiarit, che rendono difficile un confronto puntuale tra le diverse realt anche per le differenze strutturali tra i Paesi. Comunque, la posizione del nostro sistema universitario, cos come appare esaminando le classifiche internazionali prodotte da QS World University Ranking e Times Higher Education, piuttosto buona. Il ranking QS, che fa riferimento a 500 Top universities, e tiene conto di 6 indicatori che misurano la qualit dei processi formativi e della ricerca, mette in evidenza che nessuna universit italiana nelle posizioni di rilievo (la prima Bologna che occupa la 176-esima posizione). Tuttavia interessante e importante far presente che nelle prime 500 universit del mondo ve ne sono 15 italiane che rappresentano, complessivamente, il 41,8% del sistema universitario nazionale in termini di studenti e oltre il 46,5% in termini di docenti. Ci significa, verosimilmente, che il nostro sistema assicura una buona qualit media pi che riuscire a far emergere effettive punte di eccellenza. Del resto una conferma di tale ipotesi si ricava esaminando il ranking QS SAFE che presenta una valutazione diretta dei sistemi universitari nazionali basata su quattro criteri: complessivamente, il sistema universitario italiano si colloca al 10 posto al mondo e al 5 in Europa, valutazione che costituisce la media tra risultati molto diversi ottenuti rispetto a ciascun criterio di valutazione. Pur tenendo presente questa buona posizione, i dati disponibili mettono in evidenza che lo sviluppo complessivo del sistema universitario italiano dalluniversit di elite alluniversit di massa - avvenuto con una perdita complessiva - pi o meno continua - di efficienza e di efficacia e, forse, di qualit della formazione, dovuta anche alla disomogeneit di preparazione dei nuovi maturi che si iscrivevano alluniversit. Molti sono stati i provvedimenti, settoriali e di carattere pi generale, che hanno stimolato il sorgere di sistemi di controllo e di programmazione anche ai fini dellallocazione delle risorse e,
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successivamente, di valutazione interna ed esterna delle universit per migliorare lefficienza e lefficacia del sistema e dei singoli Atenei nel campo della formazione e della ricerca. Nonostante ci, si sono rilevati negli ultimi due decenni vari elementi di criticit del sistema universitario: (i) elevati, e soprattutto molto variabili, costi per studente; (ii) alti tassi di abbandono dopo il primo anno; (iii) elevata quota di studenti inattivi (cio che non sostengono esami); (iv) molti studenti fuori corso; (v) tempi lunghi per il conseguimento della laurea e di conseguenza et avanzata al momento del suo conseguimento; e notevole variabilit di tutti questi indicatori tra i vari Atenei. Nellultimo decennio poi, altri elementi di criticit sono sorti con riguardo allattivazione di troppi corsi di studio, anche in sedi decentrate, e a difficolt nella gestione delle risorse umane e finanziarie pur in presenza (o a seguito?) dellautonomia didattica e finanziaria degli atenei. Si ritiene perci importante soffermare lattenzione soprattutto sui dei processi di formazione universitaria e sulla gestione dellofferta formativa, alla luce delle criticit esistenti nellanno accademico 1998/99 e della modifica degli ordinamenti didattici del 1999, nonch sulla capacit degli atenei nel programmare e gestire il reclutamento e lo sviluppo delle carriere del personale docente e nellacquisire e gestire le risorse finanziarie. 1.4 La domanda di formazione universitaria e i servizi agli studenti Come risulta dai dati pubblicati dallOCSE, relativamente al 2008, la percentuale di giovani che si iscrivono alluniversit - alle lauree triennali - in Italia pari al 51%, minore rispetto alla media sia dei Paesi Ocse (56%) che alla media dei paesi europei (55%), senza considerare che nel nostro Paese non sono attivati corsi universitari brevi di tipo tecnico-pratico come invece avviene in altri Paesi. In realt in Italia, dopo la riforma didattica del 1999, la percentuale di diciannovenni che si immatricola accedendo al sistema universitario era aumentata (fino al 56,5% nella.a. 2003/04), ma negli ultimi anni in continua diminuzione e nel 2009/10 risultata pari al 47,7%. Cio meno di un diciannovenne su due si iscrive, subito o negli anni successivi, alluniversit3. Si deve rilevare che dai dati analitici riportati nel cap.2 si evidenzia che i diciannovenni che si iscrivono subito alluniversit sono pi o meno sempre la stessa percentuale. E questa una informazione importante che va evidenziata. Tuttavia, occorre anche evidenziare che cambia nel tempo la percentuale degli stessi diciannovenni che si iscrivono alla (sono attratti dalla) universit qualche anno dopo la maturit: sono questi ultimi che nel complesso determinano quanti diciannovenni entrano prima o poi nel sistema universitario. La diminuzione, sopra segnalata, dipende dalleffetto combinato sia della riduzione della percentuale di giovani diciannovenni che conseguono la maturit (dal 77,5% del 2006/07 al 72,6% del 2009/10), sia dalla riduzione della percentuale di maturi che decide di proseguire gli studi (dal 74,5 del 2002/03 al 65,7 del 2009/10): luniversit italiana manifesta pertanto una ridotta capacit di attrarre i maturi, che non siano quelli che gi da tempo avevano deciso (loro o tramite le loro famiglie) di iscriversi alluniversit. C per una forte differenziazione tra le universit nellattrarre gli studenti migliori (gli studenti che hanno un voto di maturit superiore a 90 si ritrovano pi frequentemente in alcune universit: Luiss, Bocconi, Campus Biomedico di Roma, San Raffaele di Milano, Universit della Calabria; mentre viceversa davvero modesta la percentuale di immatricolati con voto di maturit elevato nelle Universit Telematiche).

Questo riportato un indicatore grezzo, poich perch ancora non possibile effettuare una adeguata analisi per coorti. 4

Gli effetti delle dinamiche descritte segnalano, nellarco di 8 anni, una forte riduzione degli immatricolati: dal picco di oltre 338 mila nellanno accademico 2003/04 a 293.179 nel 2009/10 . Questo andamento non di facile interpretazione, anche perch certamente influenzato dallandamento del mercato del lavoro come, almeno in parte, risulta dal confronto effettuato a livello provinciale (si veda il cap. 2, par. 2.1.) tra domanda potenziale (i maturi) e domanda effettiva (gli immatricolati) di formazione universitaria. Lindicatore di proseguimento degli studi dalla scuola superiore alluniversit presenta infatti differenze non banali tra le varie province e in molti casi sembra che dove c maggiore occupazione i giovani si immatricolano meno. Daltra parte per potrebbe anche darsi che le famiglie non riconoscano pi alluniversit la capacit di promozione sociale dei giovani che si laureano Dai dati della fine degli anni 90 era evidente che gli studenti, che si iscrivevano alluniversit, senza una adeguata selezione, lo facevano spesso senza tener conto delle loro conoscenze e capacit e in alcuni casi consideravano luniversit quale area di parcheggio in mancanza della possibilit di trovare un lavoro. Era opinione corrente che la scelta della facolt e del corso di studi avveniva per lo pi secondo la moda del momento, con conseguenze rilevanti sullo sviluppo e la conclusione degli studi (in termini di abbandoni, inattivit e di capacit e tempi per conseguire il titolo di studio). Era facile sentenziare che gli strumenti pi opportuni per migliorare lefficienza dei processi di formazione erano, tra laltro, lorientamento, anche prima della conclusione degli studi della scuola media superiore (al fine di avere iscritti che possono e vogliono impegnarsi nello studio) e il tutoraggio durante gli anni di studio alluniversit. Si doveva dare una risposta adeguata impegnandosi sulla attivazione di questi strumenti, ma questa sembra che non ci sia stata (almeno in molti atenei) o sia stata per lo pi insufficiente. Soltanto recentemente sembra si sia capito quanto queste azioni sono importanti. Daltra parte, gli studenti rappresentano la categoria primaria di stakeholder del sistema formativo universitario, essendo al tempo stesso utilizzatori diretti e compartecipi del processo di formazione. , quindi, a loro che si dovevano e si devono, in primo luogo, dirigere le attenzioni del sistema, mettendo a disposizione servizi che favoriscano il diritto a studiare nel sistema, il diritto a fare scelte congrue con lofferta formativa esistente e con la possibilit di lavorare a studi conclusi, e il diritto ad apprendere quanto serve per realizzarsi nel lavoro e nella societ civile. Per questo motivo il Cnvsu ha ritenuto opportuno svolgere una serie di rilevazioni e analisi sui Servizi agli studenti, affidate ad appositi Gruppi di ricerca (si veda il Cap. 3). Ecco in estrema sintesi cosa emerge per quanto riguarda lorientamento: gli studenti non ricorrono ai servizi di orientamento in modo generalizzato e prima di ogni scelta, bens se e quando ne avvertono il bisogno; chi ricorre allorientamento ha risultati scolastici mediamente inferiori rispetto agli studenti che decidono con i mezzi informativi a disposizione.

Ci non implica giudizi di merito sulle azioni di orientamento, bens la scarsa consapevolezza degli studenti in merito alle potenzialit dellorientamento per le decisioni di medio-lungo periodo. Ricorrono allorientamento, infatti, solo una parte degli studenti, talvolta i meno consapevoli dei percorsi universitari. Le informazioni contenute nei siti web degli Atenei sono, in genere, trasparenti e chiare e sono facilmente accessibili; ma in alcuni casi emergono criticit e giudizi non positivi sulle informazioni relative allorganizzazione della didattica. Daltra parte, in non pochi casi, le informazioni disponibili sono insufficienti per le scelte degli studenti. La generalit degli studenti chiede, infatti, che siano loro rese disponibili informazioni
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sui legami esistenti tra la formazione acquisibile nei corsi di studio e i possibili esiti lavorativi e professionali una volta conseguito il titolo, in modo da poter giustapporre questi legami con le proprie attese esistenziali, in un processo di scelta del corso di studi e dellateneo da frequentare. Dalle rilevazioni risulta anche che gli studenti non sono soddisfatti neppure del tutorato, perch spesso svolto da persone non qualificate. evidente, da quanto appena detto, che si richiede un generale ripensamento nel modo di concepire e attuare lorientamento e il tutorato nel sistema universitario italiano. Per quanto riguarda gli altri servizi agli studenti (interventi per il diritto allo studio, alloggio, mensa, stage, tirocini, programmi e borse di studio per mobilit internazionale) si rileva, da quanto riportato nel cap.3, che, negli ultimi anni, il sistema e le singole universit vi hanno investito di pi, ma purtroppo lentit dei servizi offerti ancora molto bassa e quindi occorrono forti investimenti in questo campo. Basti osservare che: nel 2010, si registra una diminuzione del 60% dei fondi impiegati per lerogazione delle borse di studio; a seguito di questa ultima diminuzione il fondo integrativo torna ad avvicinarsi allimporto di dieci anni fa: nel 2008/09 quasi il 10% del complesso degli iscritti risultato idoneo allottenimento di una borsa di studio; ma la percentuale di studenti idonei che poi ottiene concretamente la borsa di studio varia a seconda delle regioni, con un dato medio complessivo dell81,8%; gli alloggi disponibili (circa 38mila) sono appena il 22% degli aventi diritto alla borsa di studio nellanno accademico 2008/09; La percentuale scende al 2,1%, se si rapporta il numero di posti disponibili al totale degli studenti iscritti; i tirocini curriculari sono aumentati del 9,7% nel 2008/09 e sono stati 253.169; ovvero uno studente su quattro ha effettuato il tirocinio; ma in altri paesi questo rapporto molto pi elevato; il numero degli studenti che va allestero per un periodo di studio sta aumentando molto in termini relativi (+23,4% nel 2008/09), ma si tratta di un valore ancora modesto (22 mila 600 studenti; cio poco pi del 2%). Infine, occorre far presente che sono molti i lavorati-studenti e che da tempo gli universitari cercano sempre pi di coniugare lo studio al lavoro e perci si assistito (si vedano le indagini Eurostudent) al sorpasso degli studenti-lavoratori sugli studenti solo studenti. Il sistema universitario e i singoli atenei dovevano e devono dare risposte forti ai cambiamenti nelle caratteristiche e nella domanda degli studenti, ma queste non sempre ci sono state. 1.5 La programmazione e gestione dei processi di formazione Passando a considerare lofferta didattica e la sua organizzazione evidente che essa dipende in modo rilevante, anche se non esclusivo, dallentit del corpo docente a disposizione. Il numero totale del personale docente (professori ordinari, professori associati e ricercatori), del sistema universitario italiano, dopo essere cresciuto da 54.001 unit nella.a. 2001/02 fino a 62.762 nella.a. 2008/09 poi diminuito nella.a.2009/10 a 60.879 unit, e continua e continuer a diminuire come si pu vedere dalle informazioni contenute nel cap. 5. Dai dati OCSE riferiti al 2008, si rileva che il rapporto tra studenti iscritti ad un corso universitario e docenti universitari ha per lItalia un valore pari a 19,7, ovvero in media si hanno circa 20 studenti per ogni docente nelle universit italiane. Si tratta del valore pi alto, anche se non di molto, tra i paesi sviluppati: il valore medio registrato per i Paesi OECD infatti pari a 16,2; la media europea invece pari a 15,8; ci significa che in media il carico didattico dei docenti superiore nel nostro sistema universitario. In media quindi non vero, come spesso si sostiene, che i docenti universitari nel nostro paese sono troppi, anzi, comparativamente, vi una
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certa carenza di personale docente universitario, ma ovvio che lammontare di docenti necessario dipende dal tipo di offerta formativa attivata dalle universit dei vari paesi. Per fornire le informazioni utili ad analizzare questa problematica, si sono riportati nel Cap. 2 i numeri medi di immatricolati, di studenti regolari e di studenti totali per docente, per la.a. 2009/10. Da notare che il numero medio degli immatricolati e degli studenti per docente si sono ridotti fino a qualche anno fa, in relazione allaumento del numero dei docenti, ma ora stanno aumentando, visto che il numero dei docenti negli ultimi anni diminuito. I dati analitici mettono in evidenza la forte variabilit del carico didattico dei docenti per i vari gruppi di facolt. Si tratta di dati che devono comunque essere analizzati attentamente per verificare la variabilit tra atenei per ciascun tipo di facolt e, ovviamente, a livello dettagliato per capire, e se possibile giustificare, le differenze. Nonostante la non abbondanza di personale docente, questo stato sempre molto impegnato dagli Atenei nellattivazione di numerosi corsi di studio, utilizzando anche la disponibilit al riguardo dei Ricercatori universitari. Dopo la riforma delOfferta didattica (ex D.M. 509/99) il numero dei Corsi di studio notevolmente aumentato, in molti casi anche senza la giustificazione di una nuova offerta formativa richiesta dal mercato (del lavoro, della conoscenza e della ricerca) e dagli studenti. Infatti, come si messo in evidenza nel Rapporto dello scorso anno, la programmazione dei corsi di studio di primo e secondo livello non sempre stata attenta e effettuata tenendo conto delle esigenze degli studenti. In tale Rapporto si sono analizzati anche i motivi della frequente mancanza di una adeguata programmazione, tra laltro imputabili anche alla non corretta interpretazione dei requisiti minimi e, successivamente, dei requisiti necessari per lattivazione delle nuove lauree, sia triennali che specialistiche. E si osservava anche che la programmazione ed organizzazione di corsi di studio era tuttavia molto diversa tra facolt e facolt e di conseguenza tra atenei; inoltre si rilevava che molti atenei stavano rispondendo positivamente alle recenti richieste ministeriali di razionalizzare lofferta formativa riducendo sia il numero dei corsi di studio che degli insegnamenti, sia chiudendo alcune sedi decentrate, per cui la situazione al riguardo stava migliorando. Una domanda viene quindi spontanea: i dati pi recenti confermano che in atto un processo di razionalizzazione? In realt, in molti atenei si assiste, anche, e forse soprattutto, a seguito delle regolamentazioni Ministeriali, ad un chiaro processo di riduzione (razionalizzazione?) dellofferta formativa e alla diminuzione del numero dei corsi di studio attivati. Infatti, i dati provvisori del 2009/10 fanno registrare una flessione significativa: il numero di corsi di studio attivi sceso dai 5.835 della.a. 2007/08 a 5.718 della.a. 2008/09 e, infine, a 5.493 con una riduzione complessiva di oltre 340 corsi di studi. Il numero degli insegnamenti attivi molto aumentato nel dopo riforma (si passati dai 116mila della. a. 2001/02 ai 180 mila nella.a. 2006/07), ma successivamente c stato un ridimensionamento: gli insegnamenti sono stati ridotti a 171mila nella.a. 2007/08 e a 159mila nel 2008709. Diminuisce significativamente nella.a. 2008/09, attestandosi al 30,7%, la percentuale di insegnamenti ai quali sono attribuiti fino a 4 CFU (era pari al 36,2% nel 20077208). La frammentazione dellofferta formativa, che era una delle caratteristiche negative della riforma, si ridotta considerevolmente nel 2008/09 tanto che a ciascun insegnamento sono attribuiti in media 6,1 crediti formativi (erano 5,9 nel 2007/08, 5,8 nel 2006/07, 5,6 nel 2005/06 e 5,3 nel 2004/05)

In realt alcune osservazioni sono opportune su tale processo di razionalizzazione: in primo luogo, si pu verificare che in molte universit certamente in atto una razionalizzazione e riduzione dei corsi di studio, ma spesso per lo pi imposta dai vincoli definiti e imposti a livello centrale (e ovviamente ci non fa onore agli organi di gestione delle Universit che si sarebbero dovuti preoccupare autonomamente della programmazione e razionalizzazione dei corsi di studio e di insegnamento); in secondo luogo, dai dati emerge che nel 2009/10 in media la riduzione del numero dei corsi di studio corrisponde, in termini relativi alla riduzione dei docenti (sembra quindi che la riduzione del numero di docenti abbia probabilmente imposto la riduzione del numero dei corsi di studio). E perci presumibile che, nella maggior parte dei casi, la razionalizzazione non sia il frutto, di una programmazione attenta alle effettive esigenze del mercato e degli studenti, quanto di cambiamenti imputabili alla disponibilit attuale e futura di docenti, sia a livello di universit e di facolt, sia a livello di aree scientifico-disciplinari. Il risultato dipende pertanto dai reclutamenti dei docenti effettuati nel passato e non piuttosto da una strategia ad hoc per la razionalizzazione dellofferta formativa. Se cos , lulteriore riduzione del numero dei docenti prevista per i prossimi anni e lapplicazione dei recenti limiti imposti, in modo generalizzato, dal Decreto Ministeriale n. 17 del 2010 per la definizione dellofferta formativa, creeranno problemi pi o meno rilevanti alle varie facolt e universit, in relazione alla loro carenza o sovrabbondanza di personale docente dei vari settori scientifico-disciplinari. La necessit di verifica della validit dellofferta formativa e della sua efficienza ed efficacia sollecita, quindi, con sempre pi urgenza lattivazione delle procedure di Accreditamento dei corsi di studio, cos come proposto da molti anni dal Cnvsu. 1.6 Gli indicatori di processo e di risultato. Loro validit e condivisione 1.6.1 Gli indicatori di processo e di risultato Dai dati disponibili nel rapporto OECD Education at a Glance (2010) in Italia soltanto il 32,8% degli studenti porta a termine un corso di laurea a fronte di una media OECD pari al 38%. E perci importante analizzare con dettaglio, anche se inizialmente sulla base dei valori medi, i pi importanti indicatori di processo e di risultato dei processi formativi del nostro sistema universitario. Come noto, dopo la riforma degli ordinamenti didattici, si assistito ad un miglioramento di tali indicatori per alcuni dei quali si segnala ora una stasi o, addirittura, una inversione di tendenza. I risultati degli indicatori di processo evidenziano che: Ogni dieci studenti iscritti in totale alle universit italiane quattro sono fuori corso. Gli studenti regolari sono poco pi di un milione, pari quindi in complesso a circa il 60%; inoltre la regolarit degli studi in diminuzione; infatti: Si conferma, anche per motivi di trascinamento agli anni successivi, con il passare del tempo, la diminuzione della regolarit per gli studenti dei corsi del nuovo ordinamento: dal 66,8% della.a. 2007/08 al 64,8% del 2008/09 Gli iscritti regolari alle lauree triennali erano pari al 63,0% nella.a. 2006/07 e al 61,4% nella.a. 2007/08. Nel 2008/09 si riducono ancora attestandosi al 59,9% Le facolt con gli studenti pi regolari sono quelle dove vi sono prove di selezione allingresso e accessi programmati.

Con riguardo allo svolgimento e proseguimento dellattivit di studio nei vari anni di corso, si hanno indicatori con evoluzioni differenti che evidenziano situazioni in progesso e in regresso: Continua anche nella.a. 2008/2009 la diminuzione delle mancate iscrizioni al II anno di corso: gli abbandoni erano pari al 17,5% si riducono al 16,7% nellanno accademico 2008/09; la percentuale, comunque elevata, indica la necessit di una pi efficace attivit di orientamento e tutoraggio nei confronti dei nuovi ingressi; Per i corsi del nuovo ordinamento le mancate iscrizioni al II anno sono pari al 18,2% per i corsi di laurea triennali; al 3,4% per i corsi di laurea specialistica a ciclo unico ed al 15,2% per le lauree magistrali a ciclo unico La quota percentuale di immatricolati inattivi vale a dire di iscritti ad un anno dallimmatricolazione che non hanno sostenuto alcun esame o acquisito crediti nellultimo anno solare cresce rispetto allanno precedente attestandosi globalmente al 13,3%. Circa 16 immatricolati ad un corso di laurea triennale ogni 100 non hanno acquisito alcun credito nellanno 2009 Si hanno 9 immatricolati inattivi ogni 100 alle lauree specialistiche a ciclo unico; 17 ogni 100 gli immatricolati inattivi per le lauree magistrali a ciclo unico; 5 ogni 100 alle lauree specialistiche Oltre la met (52,8%) degli studenti iscritti al vecchio ordinamento sono inattivi; Per i corsi del nuovo ordinamento, sono il 13,6% gli iscritti alle lauree triennali che nel corso dellanno 2009 non hanno acquisito alcun credito: ma si tratta di un segnale positivo rispetto allanno accademico precedente quando gli iscritti inattivi erano il 17,1%. Diminuiscono rispetto alla.a. 2007/08 anche gli studenti inattivi iscritti alle lauree specialistiche o magistrali a ciclo unico (nella.a. 2008/09 ammontano al 9,2% ed al 10,3%, rispettivamente) ed alle lauree specialistiche (7% di iscritti inattivi). Si deve osservare che gli indicatori di processo medi sopra richiamati presentano una forte variabilit, in particolare tra gruppi di facolt e, allinterno dei gruppi di facolt, per ateneo, con lindicazione di situazioni di efficienza davvero modesta in alcuni casi (si vedano i dati e i boxplot riportati nei paragrafi 2.5.2 e 2..5.3). E evidente che una buona parte degli iscritti non si impegnano a tempo pieno e si rileva lentezza negli studi sia per le difficolt incontrate nello studio di alcune discipline o per lo svolgimento contemporaneo di attivit lavorativa, sia per una presumibile non equilibrata distribuzione dei carichi didattici dei vari corsi di insegnamento. Questa ultima osservazione fa ritenere che spesso i crediti collegati ad un corso di insegnamento non sono ben valutati come unit di misura dellimpegno sostenibile dallo studente medio. Comunque, anche con riferimento a questi risultati evidente che occorre estendere, come si gi detto, orientamento e tutorato e sviluppare le iscrizioni a tempo parziale, che consentiranno agli studenti di scegliere il regime di impegno e agli atenei di conoscere il vero carico didattico che gli studenti possono sopportare. Per quanto riguarda gli indicatori di risultato, che fanno riferimento agli studenti che conseguono il titolo di studio, si rileva che: Nel 2009, cos come nel 2008, il numero di laureati scende sotto la soglia dei 300 mila: in totale sono 292.798 coloro che nel 2009 hanno conseguito il titolo di studio triennale, la laurea specialistica (o magistrale) o un titolo del vecchio ordinamento. Vanno ad esaurimento i laureati del vecchio ordinamento. Erano circa 164 mila nel 2004; sono passati a 64mila nel 2007, 41mila nel 2008 si attestano a 28.015 nel 2009;
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Diminuiscono i laureati di primo livello (laurea triennale): nel 2009 sono 171.208 (circa 2mila laureati in meno rispetto al 2008); Si attenua la crescita delle lauree specialistiche (quasi 9 mila in pi rispetto ai circa 15 mila in pi del precedente anno); Si rileva una accelerazione nellaumento delle lauree specialistiche a ciclo unico, che passano da 11.616 nel 2007 a 15.234 nel 2008 ed a 19.485 nel 2009, dovuta presumibilmente allintroduzione dei corsi quinquennali in Giurisprudenza. Con riferimento ai tempi di conseguimento del titolo di studio, si rileva che meno di un laureato su quattro (24,3%, in diminuzione rispetto al 2008) consegue la laurea di I livello nei tempi previsti. Altri due laureati su quattro con 1 o 2 anni di ritardo. Inoltre, .sono aumentati i tempi per conseguire la laurea triennale 4,85 anni in media; pi del 50% della durata canonica e si allontana quindi lobiettivo di ridurre la durata del tempo di conseguimento della laurea; Diminuzione dei laureati triennali precoci(che conseguono il titolo prima dei tempi previsti): erano pari a 7100 nel 2008, sono 3500 nel 2009 e rappresentano il 2,1% dei laureati triennali (in diminuzione rispetto al 2008, quando erano il 4,3%). 1.6.2 La condivisione degli indicatori: il confronto tra indicatori grezzi e indicatori comparabili Gli indicatori di cosiddetti di efficienza dei processi formativi, che sono stati finora commentati, vengono spesso usati per lassegnazione delle risorse: in tali occasioni sono sempre oggetto di critiche, non solo in Italia, sia a livello scientifico che di organismi che si occupano della valutazione. Il Cnvsu, la Crui, il Cun pi volte hanno ribadito che gli indicatori di efficienza dei processi formativi usualmente calcolati non sono confrontabili tra le varie unit produttive, facolt e universit, poich non tengono conto della diversa situazione in termini di risorse disponibili e del contesto in cui le unit operano, e proprio per questo gli indicatori sono detti indicatori parziali di efficienza perch non vengono calcolati a parit di condizioni. Per fornire un contributo al riguardo, il Cnvsu, ha affidato ad un Gruppo di esperti una apposita ricerca per individuare metodi di stima di indicatori di efficienza dellofferta formativa confrontabili, i cui principali risultati sono riportati nel par. 2.7 del cap. 2, cui si rinvia per approfondimenti Lapplicazione di appositi modelli economici e di metodi statistici adeguati ha consentito di esplorare la costruzione di indicatori aventi il requisito della comparabilit ed in grado di riflettere in modo adeguato il concetto di efficienza tecnica del complesso processo di formazione universitaria, grazie alla introduzione dei molteplici input impiegati nel processo di formazione. Le analisi svolte dal gruppo di ricerca hanno riguardato lintero processo di formazione universitaria degli immatricolati ad un corso di laurea triennale usando i seguenti output (intesi comunque come formazione e miglioramento del capitale umano): i) numero di studenti equivalenti alla fine del primo anno; ii) numero di studenti equivalenti alla fine del secondo anno; iii) numero di studenti equivalenti alla fine del terzo anno; iv) laureati in corso; v) laureati entro un anno fuori corso. Gli indicatori di efficienza comparabili ottenuti dai modelli stimati, sono stati confrontati con gli usuali indicatori di efficienza parziale usualmente calcolati ed utilizzati, al fine di avere qualche indicazione sulla validit in termini di comparabilit di questi ultimi indicatori.
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I confronti, che sono stati fatti tenendo conto della posizione nelle due graduatorie delle varie Facolt (si vedano gli scatter riportati nel cap.2). Gli scatter mettono chiaramente in evidenza differenti graduatorie per i due tipi di indicatori (parziali e comparabili. Inoltre, gli scatter mostrano che le facolt che si trovano ai primi posti o agli ultimi posti delle graduatorie in genere lo sono per entrambi gli indicatori. In sostanza, le facolt peggiori o meno efficienti, cio con indicatore di efficienza usuale pi basso, continuano ad essere peggiori anche costruendo un indicatore di efficienza tecnica che tiene conto delle diverse caratteristiche degli studenti e delle diverse dotazioni strutturali delle unit e di contesto (per loro il risultato non cambia e quindi avrebbero pi o meno lo stesso giudizio di inefficienza). Un discorso speculare vale per gli atenei migliori. Si evidenzia invece una maggiore, e in alcuni casi anche elevata, dispersione (differenza) nella parte centrale delle graduatorie, con facolt che salgono o scendono nelle graduatorie degli indicatori comparabili rispetto alla posizione che occupano nella graduatoria degli indicatori parziali. Ci significa che gran parte delle facolt avrebbero giudizi piuttosto diversi (ad esempio si pu vedere che varie facolt considerate tra le prime 100 secondo lindicatore tradizionale, si troverebbero al 300 posto secondo lindicatore comparabile) I risultati della ricerca mettono quindi chiaramente in evidenza che opportuno ridiscutere le definizioni e le misure degli indicatori di efficienza da utilizzare per i giudizi sulla formazione universitaria e per la correlata attribuzione di risorse, ed eventualmente precisarli, modificarli o integrarli, se necessario. 1.7 La programmazione e gestione del reclutamento e sviluppo delle carriere del personale docente Le risorse umane sono per tutte le imprese un fattore strategico che per anche al tempo stesso piuttosto rigido, poich possibile modificarne entit e struttura soltanto nel medio o, addirittura, nel lungo periodo. E ovvio, quindi, che la gestione delle risorse umane condizioni le attivit delle singole istituzioni universitarie, sia in termini di capacit operative e di offerta di servizi, sia quale ostacolo alle loro trasformazioni strategiche. Infatti, anche in relazione alla regolamentazione vigente, esistono vincoli che incidono nel governo degli atenei impedendo i vantaggi che sarebbero possibili con tempestivi ed efficaci interventi, che soltanto una programmazione degli ingressi di medio-lungo periodo consentirebbe di superare. Tra laltro levoluzione delle spese non comprimibili per le retribuzioni fisse al personale - in larga misura indipendenti dalle scelte degli atenei - compromettono spesso, per la loro sostenibilit, i processi di cambiamento di cui il sistema ha bisogno. Nel capitolo 5 viene presentato un quadro informativo, il pi completo possibile, sulle risorse umane disponibili nelle universit italiane e sulla loro evoluzione negli ultimi dieci anni. Attraverso lanalisi di tali dati si possono valutare, sia pure approssimativamente, anche gli effetti delle norme e delle differenziate scelte adottate, le criticit attuali, quelle prospettiche, nonch le opportunit offerte da particolari situazioni degli atenei e delle diverse aree scientifico-disciplinari. Si ritiene importante sintetizzare qui la situazione, per tentare di capire se vi stata una adeguata programmazione degli ingressi del personale docente in relazione agli effettivi fabbisogni almeno a livello di sistema universitario nel suo complesso.
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Si inizia con i dati sulla partecipazione ad un dottorato di ricerca che si pu ritenere un prerequisito per entrare nella carriera di docente (si veda il cap. 4), per passare poi ad alcune informazioni sugli assegnisti di ricerca e alle varie categorie di personale docente, accentrando lattenzione anche su alcune criticit riguardanti la loro elevata et45, che evidenziata dai confronti internazionali. Nel 2009/10 i dottorandi delle universit italiane erano 12.006, distribuiti su 1886 dottorati di ricerca, con una et media allingresso di circa 29 anni (pi bassa per le donne). Si attesta al 39% la quota di coloro che frequentano un corso di dottorato senza ricevere alcun tipo di sostegno. I dottorandi complessivamente sono certamente pochi se confrontati con quanti ve ne sono negli altri paesi, in quanto dai dati pubblicati dallOcse (si veda il cap.7) risulta che gli studenti iscritti, in totale, a Advanced Research Qualifications sono in Inghilterra pi del doppio che in Italia e in Francia e Spagna oltre 1,7 volte. Daltra parte occorre anche rilevare che verosimilmente le imprese italiane, anche per la loro piccola dimensione, sono poco interessate ad assumere dottori di ricerca (pur a volte investendo in borse di studio), mentre questi ultimi sembra siano interessati quasi esclusivamente a far carriera universitaria. Del resto da una apposita recente indagine dellIstat risulta che: a tre anni dal conseguimento del titolo, il 92,8% dei dottori di ricerca del 2006 svolge unattivit lavorativa, anche se i livelli di occupazione variano a seconda dei diversi ambiti disciplinari e una consistente quota di persone (29,7%) erano occupati da prima del conseguimento del titolo; molti sono tuttavia (circa il 48%) i dottori di ricerca occupati in posizioni professionali a termine, siano esse alle dipendenze (15,0%), o impegnati in assegni di ricerca (12,6%), borse post-dottorato (6,6%), in lavori a progetto o prestazioni dopera occasionali (10,3%); la quota di occupati in posizioni subordinate a tempo indeterminato risulta pari al 38%; coloro che sono lavoratori autonomi rappresentano complessivamente il 19,3%; la quota dei dottori di ricerca che dichiarano di svolgere nel proprio lavoro attivit di ricerca e sviluppo, in modo prevalente, modesta essendo di poco superiore al 48%, e pi del 20% dei dottori dichiara di svolgere attivit lavorative per nulla connesse a ricerca e sviluppo; la gran parte dei dottori di ricerca si dichiara molto o abbastanza soddisfatta per le mansioni svolte, il grado di autonomia e la possibilit di arricchimento professionale; mentre oltre il 40% si dichiara poco o per nulla soddisfatti rispetto a possibilit di carriera, trattamento economico e stabilit del posto di lavoro. Nel 2010 gli assegnisti di ricerca erano 12.933, di cui oltre la met possedeva il titolo di dottore di ricerca6. Si riportano sinteticamente alcune loro caratteristiche:

Come risulta dai dati del Cap. 5, le criticit sono evidenti soprattutto in alcune aree scientifico-disciplinari. Non si hanno informazioni adeguate sul numero complessivo delle borse post-dottorato o sul altri tipi di borse di studio.
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et pi frequente di 31 anni; et media di 35 anni, peraltro si rilevano presenze consistenti in et superiori ai 40 anni; anzianit di servizio: 28,6% da meno di 2 anni; 45,8% tra 2 e 4 anni; 20,8% tra 5 e 6 anni. Negli ultimi anni gli assegni di ricerca sono divenuti un importante canale di transito prima di un inquadramento tra il personale di ruolo delle universit. Comunque, dei circa 37.000 ex-assegnisti (cio coloro che hanno usufruito di tale posizione prima del 2010) soltanto(?) 9.963 (circa il 27%) risultano nel 2010 inquadrati nei ruoli del personale universitario (docente e non docente) di cui il 79,1% come ricercatore universitario e il 12,7% come professore associato o ordinario. Nel periodo 2006-2010, quasi 700 assegnisti per anno sono entrati tra i ricercatori di ruolo. Al novembre 2010, i ricercatori universitari sono 24.784. La loro et media allingresso in ruolo stata, negli ultimo dieci anni, pari a circa 37 anni e let media di quelli attualmente in servizio pari a 45,5 anni. Si rileva anche che quasi 1.500 ricercatori hanno pi di 60 anni (6,5% del totale), mentre 2.862 (11,5%) hanno 35 anni o meno. I professori associati sono 16.745. La loro et media allingresso in ruolo stata, negli ultimi 10 anni, di circa 43 anni e let media di quelli in servizio di 53,2 anni. Il 6,5% professori associati (1.086) ha pi di 65 anni, il 22,9% (3.838) ha pi di 60 anni e soltanto il 5,4% (897) ha 40 anni o meno. I professori ordinari sono 15.834. La loro et media allingresso negli ultimi 10 anni stata di oltre 51 anni (con una punta di oltre 57 anni nel 2008) e let media di quelli in servizio di 59,2 anni. Il 19,6% dei professori ordinari (3.106) ha attualmente oltre 65 anni e il 49,3% (7.813) ha pi di 60 anni, mentre soltanto lo 0,5% (81) ha 40 anni o meno. Due considerazioni emergono dai dati presentati. In primo luogo, pur tenendo conto della notevole quota di nuovi entrati nei ruoli dopo la riforma dei concorsi del 1998 e labbassamento delle et per la permanenza in servizio degli ultimi anni, non si riuscito a realizzare latteso ringiovanimento del corpo docente (con et allingresso e medie elevate) ed , invece, prevalso il naturale invecchiamento di quanti erano gi presenti nel sistema. In secondo luogo, non sembra esservi stata alcuna programmazione degli ingressi nella docenza universitaria. Lo confermano i numeri dei dottori di ricerca e degli assegnisti, se comparati con quello dei ricercatori. La base di giovani da cui si parte per la formazione del personale docente di un ceto rilievo e capace. In realt i dottori di ricerca e gli assegnisti di ricerca (che sono in media piuttosto anziani) sono per molti rispetto a quanti ne pu assorbire il sistema universitario nei ruoli di ricercatore. Mentre, occorre sottolinearlo, i dottorandi, i dottori e gli assegnisti di ricerca producono molti e rilevanti lavori scientifici che trovano spesso collocazione in riviste anche internazionali di rilievo ed ampia diffusione, si rileva che per queste figure gli ingressi nel sistema universitario in pianta stabile avvengono ad et avanzate e, soprattutto, non vi sono ingressi programmati nelle figura del ricercatore universitario con, ovviamente, la presenza di personale precario e scoraggiato (scontento della scarsa considerazione che riceve dal sistema). Quanto la programmazione del personale e lo sviluppo delle carriere siano mancate si rileva anche dai dati sulla evoluzione del personale docente.
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Dal 1998 al 2010 il numero dei docenti di ruolo aumentato di 7.407 unit (+15%) e gli aumenti riguardano in particolare i Ricercatori (+32%) ed i Professori ordinari (+21%), mentre il numero dei Professori associati diminuito (-8 %). In realt, come facile vedere dalle tabelle e dalle figure riportate nel cap. 5, sia i professori ordinari che quelli associati sono aumentati (i primi anche molto) fino al 2006, mentre successivamente hanno registrato una consistente riduzione (complessivamente di 6.063 unit, di cui 3.842 professori ordinari e 2.221 associati) mostrando il prevalere, per tali ruoli, delle uscite sugli ingressi. A questo proposito conviene considerare che, da un lato, le uscite sono state particolarmente significative per i caratteristici profili delle et ma anche a causa delle norme che hanno ridotto quelle massime per la permanenza in servizio e, dallaltro, gli ingressi sono stati ritardati dalla revisione e dal rinvio delle procedure concorsuali e, per le universit statali, dai limiti fissati per le spese di personale in rapporto al FFO assegnato annualmente. A questo riguardo importante sottolineare con maggiore enfasi alcuni dati sulle uscite dal sistema del personale docente: tra il 2000 ed il 2010 si rileva che le uscite effettive sono state sempre pi del doppio di quelle previste per il solo raggiungimento dei limiti di et, e nel 2010 hanno addirittura superato il triplo; tra i docenti usciti nel periodo 2004-2010 il 33,4% risultano dimissionari (il 22,9% tra i professori ordinari, il 37,7% tra i professori associati e il 50% tra i ricercatori di cui il 20% ha una et inferiore ai 45 anni); il rilevante aumento delle cessazioni nel corso del 2010 appare anche determinato dalle recenti norme che limitano (per alcuni anni) gli incrementi retributivi per anzianit e ritardano (a partire dal 2011) la corresponsione di una quota del trattamento di fine rapporto Con riguardo alle presumibili cessazioni dal servizio del personale si pu stimare che queste saranno oltre 14.000 nei prossimi 5 anni. Occorre peraltro evidenziare che le uscite per limiti di et (turn-over stimato) non sono ovviamente distribuite in modo uniforme nei vari atenei e nelle varie aree scientifico-disciplinari e che, per questo motivo, un condizionamento di nuove assunzioni al solo turn-over verificato nellanno precedente potrebbe esasperare squilibri gi presenti. Nei prossimi anni, infatti, vi sono aree scientifiche a rischio di emorragia. Ad esempio, entro il 2015 usciranno dallUniversit, per limiti di et, circa il 32% dei professori ordinari delle aree di Scienze Fisiche e di Ingegneria civile e di Architettura. Questa situazione fa emergere grandi rischi per lo sviluppo del sistema. Lanalisi dinsieme segnala che il reclutamento e lo sviluppo delle carriere del personale docente avvenuto, nel complesso e in gran parte degli atenei, senza una reale e appropriata programmazione capace di tenere in considerazione il vero fabbisogno formativo e di ricerca. Il disegno futuro, data lurgenza di intervenire, potrebbe, ancora una volta, basarsi su compromessi tra gruppi interni di potere alluniversit, che con le numerosissime uscite dei docenti dai
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differenti settori scientifico disciplinari potranno cambiare profilo. Nelle facolt dove entro il 2015 andr in pensione una percentuale elevata di ordinari se non si far programmazione adeguata sar inevitabile che i docenti che restano tendano ad allargare i posti disponibili nelle loro discipline. I gruppi di potere nell'universit dipendono dalla forza dei settori scientificodisciplinari, e la loro prevalenza sii modificher o si potrebbe modificare anche in relazione alla mancanza di programmazione che investe l'intero sistema. Occorre evitare questi comportamenti e approntare opportuni disegni strategici e programmazione ad hoc. La programmazione degli accessi dei giovani (per garantire ricambi qualitativamente adeguati), e delle modalit di richiesta dei posti da mettere a concorso (anche per gli sviluppi di carriera), in relazione alle effettive esigenze delle attivit di formazione e di ricerca che si modificano nel tempo, perci irrinunciabile, pena il verificarsi di vere e proprie emorragie di docenti, in determinate aree di studio, come sopra segnalato. 1.8 Lacquisizione e gestione delle risorse finanziarie Lanalisi, riportata nel capitolo 6, ha mirato ad evidenziare le capacit degli atenei di attrarre risorse e di impiegarle in modo efficace e efficiente, nonch la coerenza complessiva tra risorse disponibili e funzioni svolte. Le entrate complessive del sistema universitario italiano, che hanno mostrato un trend crescente dal 2001 al 2009 (aumento di circa il 60%), calano nel 2009. Al netto delle partite di giro, sono state pari nel 2008 a oltre 13,6 miliardi di euro, con un incremento del 6% rispetto allanno precedente. Nel 2009 scendono a circa 13,2 miliardi di euro. E purtroppo sulla base della legislazione vigente sono calate nel 2010 e caleranno ancora nel 2011 e 2012. La aumentata capacit degli atenei statali di finanziarsi, presso studenti, imprese e istituzioni (attraverso convenzioni, contratti e vendita di servizi a imprese e istituzioni), confermata con un aumento del 50% dal 2001 al 2009 (anche se presenta qualche criticit fra il 2008 e il 2009); cos come confermata la riduzione dellincidenza complessiva del finanziamento MIUR (complessivamente di circa 10 punti percentuali, dal 72,9% del 2001 al 64,3% del 2007, 63,2% nel 2009). Dal punto di vista dellimpiego delle risorse, aumenta lincidenza dei costi del personale sul totale delle spese (64,9% nel 2009, 62,6% nel 2008), si riduce del 2,7% la spesa del personale tecnicoamministrativo tra il 2008 e il 2009, e va segnalato il forte aumento degli interventi a favore degli studenti. Purtroppo si conferma una ulteriore riduzione delle spese per lacquisizione e la valorizzazione dei beni durevoli (investimenti in infrastrutture), che hanno raggiunto il valore pi basso nel decennio. In sintesi si pu rilevare che i comportamenti gestionali sono stati validi in media. In generale, si deve comunque osservare che i comportamenti di gestione degli atenei sono stati molto diversi. I modelli e gli indicatori utilizzati per lallocazione dei fondi che sono stati definiti dal Cnvsu sia per il cosiddetto riequilibrio (al quale sono state dedicate poche risorse), sia per incentivare alcuni comportamenti hanno certamente fatto conseguire importanti risultati, ma non sempre sono stati applicati nello stesso spirito e nella stessa direzione a livello delle singole universit. Un altro esempio di differenti comportamenti riguarda le indicazioni normative di contenimento dei costi
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fissi del personale che hanno avuto scarsa efficacia (anche per incertezze nella definizione e applicazioni delle sanzioni). Certo che i tagli ai finanziamenti, verificatisi negli ultimi anni e quelli previsti nei prossimi anni, renderebbero in molti casi non sostenibile la gestione finanziaria di molte universit. Infine, si riportano sinteticamente alcuni approfondimenti effettuati, in questo Rapporto, sulle entrate finalizzate e, in particolare sulle entrate contributive e sui finanziamenti ai progetti di ricerca. Per quanto riguarda i contributi richiesti agli studenti persiste una rilevante differenza tra gli atenei del Nord e quelli del resto del Paese, con un differenziale che risulta aumentato. Oltre il 44% degli iscritti paga una contribuzione superiore ad 800, con una forte variabilit di comportamenti tra le diverse aree geografiche (il 66,8% al Nord-Ovest, 80% nel Nord-Est, 39,5% al Centro, 19,7% al Sud e 19,1% nelle Isole). La contribuzione media per studente pi che doppia negli atenei del Nord-Ovest (1.270 euro circa per studente) rispetto a quella degli atenei del Sud (552 euro per studente). Tra le entrate finalizzate degli Atenei un posto di rilievo spetta ai finanziamenti dei Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (i cosiddetti PRIN), che nel corso del tempo hanno registrato un andamento altalenante. Si deve rilevare che mentre nel 2001 lentit del finanziamento concesso dal Miur era pari a 124,7 milioni di euro, nel 2008 si attesta a 90,3 milioni di euro, (con un minimo di 81,6 milioni di euro nel 2006). Viceversa, cresciuta la partecipazione ai bandi PRIN, sia in termini assoluti - da 24.113 partecipanti nel 2001 a 32.765 nel 2008 - , sia in rapporto al numero di docenti di ruolo complessivamente presenti (nel 2001 partecipava il 44,7% dei docenti, il 52,2% nel 2008). E aumentata anche la capacit dei partecipanti ai bandi di ottenere un giudizio positivo. Erano 14 mila 242 pari al 59,1% dei partecipanti nel 2001, sono 27mila30 nel 2009, pari all82,5% dei partecipanti. Tuttavia, poich diminuita lentit complessiva del finanziamento, si riduce anche il numero di soggetti finanziati, pur in presenza di una lieve ripresa negli ultimi tre anni (oltre 10mila nel 2001, pari al 71,6% dei valutati positivamente a quasi 13.000 nel 2004, ma pari al 50,1% e sotto la soglia dei 10mila nel 2008 pari al 37,0%). 1.9 Alcune considerazioni conclusive Come spesso emerso dalle analisi contenute nei Rapporti annuali del Cnvsu, emergono luci ed ombre. Soffermandoci sulle criticit si ricorda che la programmazione dei corsi di studio, e degli insegnamenti, di primo e di secondo livello non sembra sia stata attenta e svolta tenendo conto delle esigenze del mercato e della conoscenza e quindi delle esigenze degli studenti e neanche dei carichi di lavoro loro richiesti. Occorre certamente fare molta attenzione affinch i processi di formazione non perdano ulteriormente efficienza. Occorre attivare subito laccreditamento dei corsi di studio, in modo che tutti gli operatori saranno poi costretti a ragionare ed operare seconda tale logica, che richiede lattenzione al livello di efficienza, di qualit e di efficacia dei processi e al loro miglioramento.
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Certamente le analisi hanno messo in evidenza una forte carenza di programmazione e di valutazioni di impatto (con esperimenti e simulazioni), sia al centro che in molti atenei, per quanto riguarda: la organizzazione dei corsi di studio in genere e delle lauree magistrali in particolare; la gestione del personale, in particolare docente, con riferimento al reclutamento e lo sviluppo delle carriere. Si deve anche osservare, che in realt si riscontra molta variabilit negli indicatori di processo e di risultato, tra corsi di studio, tra facolt e tra universit. Si riscontrano certamente situazioni e processi di avanguardia, efficienti e efficaci, ma anche molti processi formativi non efficienti e poco efficaci. Ancora una volta sembra che latteggiamento prevalente (ma per fortuna non di tutti gli attori) sia di limitare i danni (evitare il cambiamento?) rispetto ad interventi del Ministero: quando esce una circolare ministeriale o si paventa un nuovo intervento si discute subito, negli atenei, nelle facolt e nei dipartimenti, di come si pu fare appunto per limitare i danni e non della validit del provvedimento e di quali dovrebbero essere i veri obbiettivi che si dovrebbero perseguire. Nonostante questo gli Atenei hanno recentemente aderito alle richieste ministeriali di razionalizzazione dellofferta formativa, il che significa che possono reagire positivamente di fronte a richieste mirate, ma forse questa volta in modo troppo pedissequo. E certamente indispensabile che si faccia di tutto per migliorare la loro governance e la loro capacit di programmazione, ma altrettanto indispensabile che venga preservata la loro autonomia. Da questultimo punto di vista non vi dubbio che il Ministero dovrebbe essenzialmente fornire linee guida di carattere generale stabilendo gli obiettivi da perseguire - cosa che sta gi facendo evitando per di entrare in prescrizioni minuziose, tanto pi in presenza di una forte variabilit dei risultati come si registra nel nostro sistema. La modalit di valutazione in questo caso determinante: opportuno valutare soprattutto i risultati, con applicazione di consistenti e prestabiliti, premi, incentivi, disincentivi e penalizzazioni. Come si messo in luce, le informazioni disponibili consentono, intanto, di effettuare una analisi a livello di sistema universitario, e la loro analisi pu fornire elementi per definire interventi di programmazione nazionale che considerino le opportunit offerte dalla situazione attuale e dalla evoluzione degli assetti normativi, con particolare riferimento a quelli attuati o che saranno in discussione. Ci appare indispensabile per evitare che prevalgano esigenze individuali o di gruppo rispetto a quelle istituzionali. A livello di sistema , inoltre, essenziale evitare che politiche progettate per assicurare il miglioramento dei peggiori atenei (o unit allinterno degli atenei) si ripercuotano negativamente sulle prestazioni dei migliori atenei (o unit). Infine, dato che il sistema informativo-statistico di cui si dispone molto ampio e dettagliato a livello di singole unit, possibile e opportuno utilizzare tali informazioni per individuare i campanelli di allarme di situazioni carenti e poi verificarne la loro consistenza a qualsiasi livello (centrale, di ateneo, di sub unit allinterno degli atenei) e cercare di comprendere i motivi che le hanno causate in modo da intervenire adeguatamente. E quindi importante che vengano usati i dati e che le analisi siano svolte con cognizione di causa, al fine di effettuare interventi sia a livello centrale che di singole atenei ed unit. Siamo fiduciosi che ci avvenga, perch si constata che nelle universit si sviluppano sempre pi il desiderio e le capacit di effettuare analisi per decidere sulla base di informazioni statistiche adeguate.
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Capitolo 2. La domanda e lofferta di formazione universitaria di primo e di secondo livello


In questo capitolo si analizzano la domanda e lofferta di formazione nelle universit statali e non statali1. I dati utilizzati2 sono aggiornati fino allanno accademico 2008/09 e allanno solare 2009, tuttavia, pur limitandosi ad alcuni aggregati, si presentano anche i dati, ancorch provvisori, relativi allanno accademico 2009/10. La presentazione dei dati e delle analisi cos organizzata: innanzitutto, si illustra la situazione attuale e levoluzione della domanda di formazione, mettendo in evidenza quanta parte della domanda potenziale misurata, sia pure approssimativamente, dai maturi della scuola secondaria superiore, si trasforma in domanda effettiva, cio in immatricolati e, con il passare degli anni, in iscritti alluniversit. Si analizzano poi alcune caratteristiche degli immatricolati per: (i) et e momento in cui effettuano la immatricolazione rispetto al conseguimento della maturit; (ii) voto conseguito alla maturit; (iii) localizzazione della sede universitaria in cui si sono immatricolati (per verificare la loro mobilit rispetto ala regione di residenza); nonch alcune caratteristiche degli iscritti per: (i) et; (ii) impegno a tempo pieno e tempo parziale. Successivamente, si analizza lofferta didattica e la sua organizzazione, iniziando con la presentazione sintetica del principale fattore che la condiziona, cio il personale docente3. Lanalisi riguarder distintamente lofferta dei corsi di laurea e di laurea specialistica e la loro distribuzione sul territorio, nonch lofferta di insegnamenti. Il risultato dei processi formativi, e della loro efficienza, poi esaminato sia con riguardo al percorso prima di arrivare alla laurea (in termini di abbandono, dispersione e attivit o inattivit degli studenti), sia in termini di risultato complessivo dei percorsi formativi misurato dal numero di laureati (di primo e secondo livello) e dal tasso di laurea. Infine, un ultimo paragrafo dedicato alla presentazione di alcune stime di indicatori di efficienza comparabili che consentono di verificare le difficolt che si incontrano quando si utilizzano, anche per la ripartizione dei fondi, indicatori parziali di efficienza, cio indicatori calcolati non a parit di condizioni (di risorse, di fattori di contesto, ecc.). Come si vedr, nel periodo di riferimento, i laureati del primo ciclo di lauree triennali sono presenti dal 20044 ed i primi laureati delle lauree specialistiche dal 2006. Quantunque siano passati sette anni dallintroduzione generalizzata dei nuovi corsi di studio sulla base della riforma degli ordinamenti didattici5, lintero sistema di formazione universitaria non pu ancora considerarsi pienamente a regime, sia per la presenza di corsi del vecchio ordinamento accanto a corsi del nuovo ordinamento, sia per i passaggi di studenti dai corsi del vecchio a quelli del nuovo ordinamento, senza considerare che dopo tale data vi sono stati ulteriori cambiamenti istituzionali riguardanti la progettazione e la modifica degli ordinamenti didattici6.

I dati presentati si riferiscono a 93 istituzioni universitarie, statali e non statali. Le universit non statali comprendono anche le universit telematiche. 2 Per la descrizione delle fonti e delle caratteristiche dei dati si rinvia alla Nota Informativa contenuta in Appendice. 3 Unanalisi dettagliata della situazione e dellevoluzione del personale delle universit riportata nel capitolo 5 destinato alle risorse umane. 4 Va precisato che, seppure in minima parte, sono presenti laureati triennali anche negli anni 2002 e 2003. 5 DM 509/99 e DM 270/04. 6 Il DM. 26.7.2007, n. 386 sulle linee guida per la progettazione dei nuovi ordinamenti didattici e il DM 31.10.2007, n. 544 sui Requisiti necessari hanno dato avvio allulteriore modifica degli ordinamenti didattici. Tale revisione ha previsto lavvio parziale dei nuovi corsi dalla.a. 2008/09 e quindi sar praticamente impossibile valutare gli effetti netti della riforma partita nel 2001/2002. 18

2.1 La domanda potenziale e quella effettiva: i maturi, gli immatricolati e gli iscritti Nellanno accademico 2008/09, prosegue la tendenza alla diminuzione, sia pure modesta, di nuovi ingressi nel sistema universitario, confermata anche dai dati provvisori del 2009/10, mentre si arresta quella relativa al numero complessivo degli iscritti (Tabella 2.1). Nel dettaglio, il numero degli immatricolati per la prima volta ad un corso di laurea universitario ha raggiunto il massimo di oltre 338mila immatricolati nellanno accademico 2003/04 per poi per diminuire progressivamente fino a quota 294.933 nel 2008/09 (Tabella 2.1. e Figura 2.1.), con una ulteriore diminuzione nel 2009/10, per attestarsi a 293.179 immatricolati. Praticamente quasi tutti gli immatricolati (il 99,2%) accedono a corsi del nuovo ordinamento (Tabella 2.4). Il numero totale di iscritti, che permane nel corso degli anni sempre di poco superiore a 1.800 mila, aveva raggiunto un picco di quasi 1.824 mila iscritti nellanno accademico 2005/06 ridottisi nellanno accademico 2007/08 a poco pi di 1.809 mila, per risalire nel 2008/09 a 1.812 mila. I dati provvisori 2009/10 fanno registrare una diminuzione di circa 15mila unit del numero totale degli iscritti, che cos scendono, sia pure di poco, sotto il milione e ottocentomila. La maggior parte degli studenti iscritti lo ora a corsi del nuovo ordinamento. Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento continuano a diminuire, a causa delluscita dal sistema degli studenti dei corsi pre-riforma (Tabella 2.4) e la loro percentuale rispetto al totale degli iscritti scende a quota 9,1%, oltre due punti in meno del precedente anno. Permangono gli oltre tremila immatricolati al vecchio ordinamento di Scienze della formazione primaria. A parte questi dati di carattere generale, certamente interessante verificare quanta parte della domanda potenziale, misurata, sia pure approssimativamente, dai maturi della scuola secondaria superiore, si trasforma in domanda effettiva, cio in immatricolati. A questo riguardo, per comprendere bene il processo, in realt necessario considerare come domanda potenziale iniziale il numero dei giovani della classe di et corrispondente allet teorica di conseguimento del diploma di maturit e, successivamente, il numero dei maturi che sono coloro che in pratica si possono iscrivere alluniversit. I tre indicatori calcolati sulla base di tali informazioni e riportati nelle tabelle 2.2 e 2.3 e nelle figure 2.1 e 2.2, consentono di verificare quanto accaduto dallanno accademico 1980/81 al 2009/10. Come si pu vedere, il rapporto percentuale tra Maturi e 19enni - cio lindicatore di conseguimento del diploma distruzione superiore - dopo un aumento dalla.a. 2001/2002 alla.a. 2006/07 fino al 77,5%, negli ultimi due anni sceso a quota 74,0%. Il rapporto percentuale tra Immatricolati e Maturi - cio lindicatore di proseguimento agli studi dalla scuola superiore alluniversit, che indica quanta parte della domanda potenziale si trasforma in domanda effettiva - dopo il picco del 2002/03 (74,5%) subisce anchesso una progressiva diminuzione, fino al 66,0% nel 2008/09, circa due punti percentuali in meno rispetto allanno precedente. La diminuzione confermata anche dai dati provvisori del 2009/10.

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Tabella 2.1 - Diciannovenni, maturi, immatricolati, totale degli iscritti, iscritti regolari, laureati e diplomati universitari, dalla.a. 1980/81 al 2009/10
Anno a. t/t+1 1980/81 1981/82 1982/83 1983/84 1984/85 1985/86 1986/87 1987/88 1988/89 1989/90 1990/91 1991/92 1992/93 1993/94 1994/95 1995/96 1996/97 1997/98 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10*** 19enni (31.12.t) 858.959 889.383 917.523 970.925 951.466 946.539 917.793 903.399 912.855 884.947 898.022 883.904 867.141 860.725 818.471 770.467 729.175 700.716 662.800 643.277 633.148 624.373 605.191 598.432 593.327 578.316 579.441 605.507 603.857 614.146 Maturi (a. s. t-1/t) 328.825 338.823 347.125 375.559 378.762 382.216 380.495 383.468 402.376 406.593 438.612 453.253 478.538 490.871 495.773 490.348 489.377 485.149 480.217 454.065 444.367 455.756 443.842 454.061 454.240 446.584 449.063 449.651 446.746 445.968 Immatricolati (a.a. t/t+1) 244.071 244.645 245.219 245.794 246.368 246.942 260.365 279.971 299.841 322.854 341.722 361.927 373.830 355.036 336.495 335.122 332.218 320.416 310.044 278.379 284.142 319.264 330.802 338.036 331.893 324.184 308.185 307.533 294.933 293.179 Iscritti totali * (a.a.t/t+1) 1.060.274 1.072.674 1.085.074 1.097.475 1.109.875 1.122.275 1.134.675 1.202.756 1.272.171 1.362.734 1.456.780 1.547.518 1.611.838 1.628.715 1.660.747 1.684.863 1.672.280 1.674.186 1.676.702 1.673.960 1.688.804 1.722.457 1.768.295 1.814.048 1.820.221 1.823.886 1.810.101 1.809.192 1.812.261 1.797.462 Iscritti regolari** (a.a.t/t+1) 776.443 785.925 795.407 804.889 814.371 769.667 789.751 832.678 884.851 949.003 1.008.404 1.064.067 1.125.635 1.135.546 1.121.726 1.115.864 1.101.777 1.078.451 1.048.326 931.946 929.112 962.135 998.859 1.038.543 993.495 1.025.918 1.048.341 1.060.277 1.053.502 1.039.612 Laureati e diplomati (anno t) di cui in corsi di N. laurea specialistica totale non a ciclo unico 73.927 73.735 73.544 73.353 73.161 72.970 74.085 77.270 84.036 85.811 87.212 90.113 92.539 98.961 104.936 112.388 124.457 131.987 140.128 152.341 161.484 171.806 201.118 234.939 268.821 301.298 301.376 300.135 294.977 292.798 1 99 2.971 4.247 10.454 29.620 50.538 65.411 74.090

NB. La serie dei 19enni stata ricostruita sulla base di dati Istat. I dati sui maturi dal 2000 al 2007 sono stati tratti dallUfficio di statistica del MIUR. Fino al 1998, i dati sugli immatricolati, iscritti totali, iscritti in corso e laureati e diplomati sono desunti dalle rilevazioni del MIUR al 31 gennaio di ogni anno e tengono conto dei soggetti che hanno pagato la prima rata di iscrizione; dal 1999 al 2008 i dati sono ricavati dalla Rilevazione sullIstruzione Universitaria dellUfficio di statistica del MIUR al 31 luglio di ogni anno. Fra i laureati sono compresi sia i laureati dei corsi di laurea triennale che quelli della specialistica.
* Sono compresi anche gli studenti con a.a. di prima immatricolazione sconosciuto e quelli gi in possesso di un titolo di studio universitario. ** Per il calcolo della regolarit negli studi bisogna fare riferimento alla.a. di prima immatricolazione al sistema universitario. Pertanto, sono stati esclusi gli studenti con a.a. di prima immatricolazione sconosciuto e quelli gi in possesso di un titolo di studio universitario. Dalla.a. 2003/04 nel calcolo degli studenti regolari sono compresi anche gli iscritti alle lauree specialistiche; in tal caso la regolarit stata calcolata con riferimento alla.a. di prima iscrizione al primo anno di un corso di LS, escludendo gli iscritti con a.a. di prima iscrizione sconosciuto. *** I dati 2009/10 sono da considerarsi provvisori.

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Tabella 2.2 - Indicatori concernenti il conseguimento della maturit e limmatricolazione alluniversit dalla.a. 1980/81 al 2009/10
Anno a. t/t+1
1980/81 1981/82 1982/83 1983/84 1984/85 1985/86 1986/87 1987/88 1988/89 1989/90 1990/91 1991/92 1992/93 1993/94 1994/95 1995/96 1996/97 1997/98 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 % Maturi (a.s t-1/t) su 19-enni (anno t) 38,3 38,1 37,8 38,7 39,8 40,4 41,5 42,4 44,1 45,9 48,8 51,3 55,2 57,0 60,6 63,6 67,1 69,2 72,5 70,6 70,2 73,0 73,3 75,9 76,6 77,2 77,5 74,3 74,0 72,6 % Immatricolati (anno t/t+1) Su maturi (a.s t-1/t) 74,2 72,2 70,6 65,4 65,0 64,6 68,4 73,0 74,5 79,4 77,9 79,9 78,1 72,3 67,9 68,3 67,9 66,0 64,6 61,3 63,9 70,1 74,5 74,4 73,1 72,6 68,6 68,4 66,0 65,7 % Immatricolati (anno t/t+1) su 19-enni (anno t) 28,4 27,5 26,7 25,3 25,9 26,1 28,4 31,0 32,8 36,5 38,1 40,9 43,1 41,2 41,1 43,5 45,6 45,7 46,8 43,3 44,9 51,1 54,7 56,5 55,9 56,1 53,2 50,8 48,8 47,7

Tabella 2.3 Indicatori concernenti il conseguimento della maturit e la propensione allimmatricolazione alluniversit, per intervalli quadriennali (dal 1980/81 al 2009/10)
Anni 1980/81-1983/84 1984/85-1987/88 1988/89-1991/92 1992/93-1995/96 1996/97-1999/00 2000/01-2003/04 2004/05-2007/08 2008/09-2009/10 % Maturi (a.s t-1/t) su 19-enni (anno t) 38.2 41.0 47.5 59.0 69.8 73.1 76.4 74.0 % Immatricolati (anno t/t+1) % Immatricolati (anno t/t+1) su maturi (a.s t-1/t) su 19-enni (anno t) 70.5 67.8 78.0 71.6 65.0 70.8 70.7 66.2 26.9 27.8 37.1 42.2 45.4 51.7 54.0 49.0

21

Figura 2.1 Popolazione italiana 19enne, numero di maturi e di immatricolati alluniversit dalla.a. 1980/81 al 2009/10
1.200.000 19enni Maturi 1.000.000 Immatricolati

800.000

600.000

400.000

200.000

Figura 2.2 Indicatori percentuali di partecipazione agli studi universitari dalla.a. 1980/81 al 2009/10
90,0

80,0

70,0

60,0

50,0

40,0 maturi su 19enni 30,0 Immatricolati su 19enni Immatricolati su maturi 20,0

10,0

0,0

22

Tabella 2.4 Studenti immatricolati, iscritti totali, iscritti regolari(*) dalla.a 2001/02 alla.a 2009/10, distintamente per vecchio e nuovo ordinamento ** (valori assoluti e percentuali)
2001/02 N Immatricolati 319.264 % 100 2002/03 N 330.802 % 100 2003/04 N 338.036 % 100 2004/05 N 331.893 % 100 2005/06 N 324.184 % 100 2006/07 N 308.185 % 100 2007/08 N 307.533 % 100 2008/09 N 294.933 % 100 2009/10 N 293.179 % 100

vecchio ordinamento

14.241

4,5

5.484

1,7

5.064

1,5

4.827

1,5

4.454

1,4

3.145

3.356

1,1

3.282

1,1

2.432

0,8

nuovo ordinamento Iscritti totali

305.023 1.722.457

95,5 100

325.318 1.768.295

98,3 100

332.972 1.814.048

98,5 100

327.066 1.820.221

98,5 100

319.730 1.823.886

98,6 100

305.040 1.810.101

99 100

304.177 1.809.192

98,9 100

291.651 1.812.261

98,9 100

290.747 1.797.462

99,2 100

vecchio ordinamento

1.211.046

70,3

929.742

52,6

711.064

39,2

517.789

28,4

372.305

20,4

271.925

15

206.616

11,4

164.585

9,1

131.072

7,3

nuovo ordinamento

511.411

29,7

838.553

47,4

1.102.984

60,8

1.302.432

71,6

1.451.581

79,6

1.538.176

85

1.602.576

88,6

1.647.676

90,9

1.666.390

92,7

Iscritti regolari (*)

963.272

100

1.003.092

100

1.038.873

100

993.516

100

1.025.918

100

1.048.341

100

1.060.277

100

1.053.502

100

1.039.612

100

vecchio ordinamento

527.479

54,8

309.475

30,9

153.278

14,8

42.945

4,3

18.256

1,8

14.949

1,4

13.632

1,3

13.243

1,3

11.991

1,2

nuovo ordinamento

435.793

45,2

693.617

69,1

885.595

85,2

950.571

95,7

1.007.662

98,2

1.033.392

98,6

1.046.645

98,7

1.040.259

98,7

1.027.621

98,8

(*) Iscritti da un numero di anni non superiore alla durata del corso. (**) I corsi del vecchio ordinamento comprendono: Corsi di Laurea (CdL), Corsi Diploma Universitario (CDU), e Scuole Dirette a Fini Speciali (SDFS). I corsi del Nuovo Ordinamento comprendono: Lauree Triennali (L), Lauree Specialistiche/Magistrali a Ciclo Unico (LSCU e LMG) e Lauree Specialistiche (LS).

23

In relazione allandamento dei due precedenti indicatori, si ha che la percentuale di diciannovenni che si immatricola accedendo al sistema universitario negli ultimi tre anni in continua diminuzione: nel 2008/09 del 48,8%, diminuendo rispetto al 2007/08 (50,8%) e ancora di pi rispetto al 2003-2006 quando si era attestata al 56%. Luniversit italiana attrae quindi un po meno della met dei giovani diciannovenni, e certamente meno di quanto accade in molti altri paesi (come si vedr nel capitolo 7). Poich questi due indicatori (ossia la percentuale di diciannovenni e la percentuale dei maturi sui diciannovenni) fluttuano, anche in relazione allandamento economico congiunturale7, occorrer monitorare attentamente il fenomeno nei prossimi anni per capire se linversione di tendenza che si verificata continuer. Comunque, anche dallesame dei dati contenuti nella tabella 2.4, si rileva una indubbia tendenza allesaurimento degli effetti positivi, in termini di nuovi ingressi nel sistema universitario, indotti inizialmente dalla riforma del 3+2. Dal punto di vista della relazione tra domanda potenziale e domanda effettiva di formazione universitaria, certamente interessante estendere il confronto a livello territoriale (provinciale e regionale) tra i maturi delle scuole di ciascuna provincia, nellanno scolastico 2007/08, con gli immatricolati al sistema universitario, nellanno accademico 2008/09, residenti della stessa provincia. I risultati sono riportati nella tabella 2.5, nella quale ci sono anche i tassi di occupazione e disoccupazione, per mettere in evidenza le caratteristiche del mercato del lavoro delle singole province. Come facile rilevare, lIndicatore di proseguimento degli studi dalla scuola superiore alluniversit presenta differenze non banali tra le varie province: i valori pi alti si hanno nelle province di Teramo, Bologna, Isernia e Rieti (con oltre 80 immatricolati ogni 100 maturi), mentre i valori pi bassi si registrano nelle province di Catania, Sondrio e Vercelli (con una percentuale di immatricolati su maturi tra il 40% ed il 50%)8.

Ad esempio, esiste certamente una correlazione, sia pure non elevata, tra la percentuale di immatricolati su maturi e il reddito disponibile (il coefficiente lineare di correlazione calcolato per il periodo 1999-2007 pari a 0,54). 8 In realt il valore pi basso del rapporto si verifica nella provincia autonoma di Bolzano (pari al 37 %), ma riteniamo che ci sia dovuto al fatto che i maturi della scuole di lingua tedesca della provincia si iscrivano ad universit tedesche o austriache. 24

Tabella 2.5 - Indicatore di proseguimento agli studi universitari e tassi di disoccupazione e occupazione, per provincia, regione e ripartizione geografica Anno 2008
Ripartizione geografica Nord Ovest Regione LIGURIA Provincia GENOVA IMPERIA LA SPEZIA SAVONA BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO PAVIA SONDRIO VARESE ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VERBANO-CUSIOOSSOLA VERCELLI AOSTA Immatricolati residenti a.a. 2008/09 3.329 690 912 971 5.902 3.967 4.315 2.202 1.442 1.466 871 1.241 16.278 1.917 559 3.368 37.626 1.485 713 649 2.069 1.316 8.926 513 559 16.230 478 60.236 EMILIA ROMAGNA BOLOGNA FERRARA FORLI' MODENA PARMA PIACENZA RAVENNA REGGIO EMILIA RIMINI 3.924 1.135 1.537 2.431 1.538 1.005 1.362 1.601 1.295 15.828 GORIZIA 507 1.128 872 2.080 4.587 780 3.626 859 3.371 2.975 3.523 3.229 18.363 2.219 1.229 42.226 3.237 Maturi nelle scuole della provincia a.s. 2007/08 4.882 1.192 1.304 1.576 8.954 6.925 7.331 3.120 2.505 1.964 1.455 1.873 21.993 3.115 1.202 5.942 57.425 2.317 1.049 1.054 3.674 2.205 13.505 998 1.167 25.969 657 93.005 4.778 2.167 2.553 4.207 2.666 1.654 2.137 2.692 2.101 24.955 829 2.003 1.326 3.347 7.505 1.416 5.884 1.701 5.895 4.902 5.705 5.946 31.449 3.405 3.295 70.609 5.086 % Immatricolati su maturi 68,2 57,9 69,9 61,6 65,9 57,3 58,9 70,6 57,6 74,6 59,9 66,3 74,0 61,5 46,5 56,7 65,5 64,1 68,0 61,6 56,3 59,7 66,1 51,4 47,9 62,5 72,8 64,8 82,1 52,4 60,2 57,8 57,7 60,8 63,7 59,5 61,6 63,4 61,2 56,3 65,8 62,1 61,1 55,1 61,6 50,5 57,2 60,7 61,8 54,3 58,4 65,2 37,3 59,8 63,6 Tasso di Tasso di disoccupazione occupazione giovanile (15-24 (15 anni ed anni) 2008 oltre) 2008 20,3 45,9 27,7 46,9 28,6 44,9 16,6 45,6 22,0 45,9 8,5 52,5 6,1 52,1 14,1 52,4 19,7 51,6 9,4 53,4 13,9 53,4 12,5 52,8 13,9 53,8 22,4 49,4 15,3 50,6 14,2 51,4 12,5 52,7 12,7 45,3 15,7 49,7 17,8 49,5 6,8 53,0 17,5 50,4 18,5 49,3 7,9 17,7 14,9 12,1 13,9 4,4 18,0 11,2 13,0 10,9 9,9 14,7 12,1 11,1 11,1 32,5 16,4 13,4 9,0 13,9 10,0 10,4 16,8 12,9 12,9 8,8 7,7 10,7 8,5 6,0 10,7 23,1 49,3 47,4 49,4 52,7 51,1 53,8 50,5 50,8 54,8 53,9 50,9 52,8 56,6 52,9 53,4 47,0 52,2 46,2 49,3 49,1 50,7 54,2 48,0 54,4 48,9 53,6 52,6 52,4 52,8 57,9 52,7 40,3

LIGURIA Totale LOMBARDIA

LOMBARDIA Totale PIEMONTE

PIEMONTE Totale VALLE D'AOSTA Nord Ovest Totale Nord Est

EMILIA ROMAGNA Totale FRIULI VENEZIA GIULIA

PORDENONE TRIESTE UDINE FRIULI VENEZIA GIULIA Totale VENETO BELLUNO PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA VERONA VICENZA VENETO Totale TRENTINO TRENTO ALTO ADIGE BOLZANO Nord Est Totale Centro LAZIO FROSINONE

25

Ripartizione geografica

Regione

Provincia LATINA RIETI ROMA VITERBO

Immatricolati residenti a.a. 2008/09 3.408 940 22.320 1.554 31.459 2.335 2.107 1.500 1.624 7.566 1.446 3.693 854 1.285 1.436 805 1.736 990 872 1.057 14.174 3.005 1.047 4.052 57.251 2.293 1.918 1.823 1.728 7.762 1.350 2.668 4.018 2.724 4.979 1.098 4.154 1.137 14.092 2.882 1.905 5.770 18.212 7.346 36.115 1.556 644 2.200 9.423 2.510 4.789 5.413 3.356 25.491 3.081 1.241 746 1.963 7.031

LAZIO Totale MARCHE

ANCONA ASCOLI PICENO MACERATA PESARO AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA PISA PISTOIA PRATO SIENA PERUGIA TERNI

MARCHE Totale TOSCANA

TOSCANA Totale UMBRIA UMBRIA Totale Centro Totale ABRUZZO

CHIETI L'AQUILA PESCARA TERAMO MATERA POTENZA CATANZARO COSENZA CROTONE REGGIO CALABRIA VIBO VALENTIA AVELLINO BENEVENTO CASERTA NAPOLI SALERNO CAMPOBASSO ISERNIA BARI BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO CAGLIARI NUORO ORISTANO SASSARI

ABRUZZO Totale BASILICATA BASILICATA Totale CALABRIA

CALABRIA Totale CAMPANIA

Sud e Isole

CAMPANIA Totale MOLISE MOLISE Totale PUGLIA

PUGLIA Totale SARDEGNA

SARDEGNA Totale

Maturi nelle scuole della provincia a.s. 2007/08 4.741 1.159 30.297 2.229 43.512 3.695 3.344 2.441 2.596 12.076 2.527 6.106 1.483 2.019 2.209 1.244 2.428 1.679 1.313 1.624 22.632 4.902 1.444 6.346 84.566 3.522 2.547 3.051 2.104 11.224 2.414 3.957 6.371 3.856 7.693 1.605 5.803 1.705 20.662 4.231 3.129 9.749 32.217 12.700 62.026 2.098 789 2.887 14.507 3.650 6.183 7.483 5.553 37.376 5.421 1.989 1.042 3.314 11.766

% Immatricolati su maturi 71,9 81,1 73,7 69,7 72,3 63,2 63,0 61,5 62,6 62,7 57,2 60,5 57,6 63,6 65,0 64,7 71,5 59,0 66,4 65,1 62,6 61,3 72,5 63,9 67,7 65,1 75,3 59,8 82,1 69,2 55,9 67,4 63,1 70,6 64,7 68,4 71,6 66,7 68,2 68,1 60,9 59,2 56,5 57,8 58,2 74,2 81,6 76,2 65,0 68,8 77,5 72,3 60,4 68,2 56,8 62,4 71,6 59,2 59,8

Tasso di Tasso di disoccupazione occupazione giovanile (15-24 (15 anni ed anni) 2008 oltre) 2008 21,6 44,0 23,9 42,9 27,6 49,2 27,4 42,4 26,2 47,4 14,4 49,2 13,9 48,1 9,9 49,4 11,7 49,1 12,6 48,9 19,6 50,5 9,2 51,7 7,4 49,2 11,0 45,8 11,4 46,0 29,3 43,4 16,2 50,8 11,3 48,2 26,7 50,4 13,1 49,5 14,4 49,2 13,6 50,1 17,7 45,5 14,4 48,9 19,6 48,3 22,8 44,1 26,2 44,2 19,5 46,1 10,3 46,8 19,7 45,2 36,8 38,5 33,6 38,7 34,6 38,7 40,3 36,7 28,6 36,0 38,0 30,2 34,3 33,8 41,4 34,3 34,5 34,9 24,9 40,4 28,3 37,9 38,1 32,2 33,3 33,4 30,6 38,2 32,4 34,9 31,4 40,7 22,2 41,8 28,8 41,0 27,8 40,4 25,5 36,3 33,1 33,9 43,1 35,6 31,9 36,3 31,6 37,3 35,1 45,4 26,6 40,8 36,4 39,8 51,5 37,3 36,8 42,1

26

Ripartizione geografica

Regione SICILIA

Provincia AGRIGENTO CALTANISSETTA CATANIA ENNA MESSINA PALERMO RAGUSA SIRACUSA TRAPANI

Immatricolati residenti a.a. 2008/09 2.604 1.471 4.999 942 3.968 6.507 1.501 2.217 2.325 26.534 123.243 11.977 294.933

SICILIA Totale Sud e Isole Totale ESTERO Totale

Maturi nelle scuole della provincia a.s. 2007/08 4.329 2.373 10.777 1.639 5.949 11.116 2.498 3.787 3.786 46.254 198.566 0 446.746

% Immatricolati su maturi 60,2 62,0 46,4 57,5 66,7 58,5 60,1 58,5 61,4 57,4 62,1 66,0

Tasso di Tasso di disoccupazione occupazione giovanile (15-24 (15 anni ed anni) 2008 oltre) 2008 60,4 33,1 33,9 32,5 32,4 34,8 36,4 33,5 37,9 35,6 49,2 34,6 22,1 41,3 40,4 34,3 27,0 36,1 39,3 35,0 33,6 21,3 36,9 45,9

27

2.2 Le caratteristiche degli immatricolati Le caratteristiche degli studenti che entrano nel sistema universitario condizionano le caratteristiche dello stesso e, in parte, i risultati dei processi formativi; per tale ragione di seguito ne esaminano alcune di interesse. 2.2.1 Gli immatricolati per et e per anni di distanza dal conseguimento del diploma Come si rileva dalle tabelle 2.6 e 2.7, gran parte degli studenti si immatricola alluniversit per la prima volta lo stesso anno del conseguimento del diploma di maturit (78,4% nella.a. 2008/09) e entro il 19esimo anno di et (69,7%). Il fenomeno degli studenti che si iscrivono per la prima volta alluniversit dopo tre o pi anni dal conseguimento del diploma di maturit, che ha avuto rilievo nel determinare laumento delle immatricolazioni nei primi anni di applicazione della riforma ex DM 509/99, attualmente non pi cos importante: dallanno accademico 2002/03 al 2008/09, la percentuale di iscritti a pi di tre anni dal conseguimento del titolo, diminuita dal 23,8% al 10,8% degli immatricolati per ciascun anno. Nellanno accademico 2008/09 le percentuali di iscritti, per anni trascorsi dal conseguimento del titolo, sono inferiori a quelle pre-riforma del 2000/01; sempre nel 2008/09 si rilevato un corrispondente aumento degli iscritti nello stesso anno di conseguimento della maturit. In linea con questo fenomeno si verifica un generale abbassamento dellet allimmatricolazione, come si pu osservare dai dati riportati nella tabella 2.7. Tabella 2.6 - Studenti immatricolati in vari anni accademici, per anni trascorsi tra il conseguimento del diploma di maturit e liscrizione (valori percentuali)
Anno 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 Stesso anno 75,1 72,0 72,4 70,8 73,4 70,9 74,6 75,7 78,4 1 anno prima 8,0 8,0 7,1 7,7 7,1 8,7 7,9 8,2 7,9 2 anni prima 3,9 3,9 3,4 3,0 2,7 3,0 2,8 3,0 2,9 3 anni e pi prima 13,0 16,2 17,0 18,5 16,7 17,4 14,7 13,1 10,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Tabella 2.7 - Studenti immatricolati per la prima volta, per anno accademico ed et allimmatricolazione (valori percentuali)
Anno 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 <=18 anni 8,7 7,6 7,5 7,3 6,9 6,7 5,9 5,4 5,5 19 anni 56,6 54,0 54,1 54,9 57,0 56,4 59,9 62,4 64,2 20 anni 13,4 12,9 12,5 12,1 12,2 12,0 12,3 12,4 13,4 21 anni 5,2 5,6 5,1 4,6 4,5 4,4 4,4 4,3 4,3 >= 22 anni 16,1 19,9 20,8 21,1 19,4 20,6 17,4 15,5 12,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 28

2.2.2 Gli immatricolati per voto di diploma di scuola secondaria superiore Nella tabella 2.8 contenuta la composizione degli immatricolati della.a. 2008/09 per classe di voto di maturit, nei diversi gruppi di facolt. Nel complesso gli immatricolati nel sistema universitario italiano9 si distribuiscono tra le classi di voto di laurea nel modo seguente: il 27,3% si diplomato con un voto inferiore a 69; il 25,6% con voto di maturit compreso tra 70 e 79; il 21,0% con voto di maturit tra 80 e 89; il 26,1% con voto di maturit superiore o uguale a 90 su 100. Nellultima riga della tabella riportata la distribuzione dei maturi dellanno scolastico 2007/08 per classe di voto conseguito alla maturit. Dal confronto di questi dati con la distribuzione degli immatricolati per classi di voto si rileva che la propensione al proseguimento degli studi , come ovvio, stata pi elevata per i soggetti con voto di maturit pi alto. La quota di immatricolati migliori con voto di maturit tra 90 e 100, del 37,1% ad ingegneria, e poco oltre il 30% alle facolt di Medicina e Chirurgia, Scienze statistiche e Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. La quota di immatricolati con voto di maturit pi basso (classe di voto 60-69) invece consistente nelle facolt di Scienze Motorie (il 50,4% degli immatricolati) e Sociologia (38,2%). Facendo riferimento alle singole universit (Tabella 2.9), si rileva che la percentuale di immatricolati che hanno un voto di maturit superiore a 90 pi elevata in alcune universit non statali: la Luiss di Roma (68,1%), la Bocconi di Milano (58,0%), il Campus Biomedico di Roma (52,6%) e il San Raffaele di Milano (52,5%); seguono lUniversit della Calabria ed il Politecnico di Bari con il 40,8%. Allo stesso tempo si rileva come sia davvero modesta la percentuale di immatricolati con voto di maturit 90-100 nelle Universit Telematiche. I dati mettono in evidenza come il passaggio dei maturi alluniversit sia fortemente condizionato, oltre che dal tipo di facolt, anche dal territorio. Tabella 2.8 - Immatricolati a.a. 2008/09 per gruppo di facolt e classe di voto conseguito alla maturit (valori percentuali)
Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lett. filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Interfacolta' Totale Totale Maturi 2007/08 % Immatricolati con voto di maturit 60-69 33,3 30,4 28,2 24,5 29,1 17,1 29,1 25,0 27,7 27,4 29,2 33,2 33,1 22,9 50,4 21,0 38,2 33,5 27,3 con voto di maturit 60-69 46,9 Immatricolati con voto di maturit 70-79 28,1 25,6 25,7 25,5 25,6 21,9 26,1 25,1 28,8 23,6 29,8 27,5 30,1 25,5 30,0 35,3 27,5 24,6 25,6 con voto di maturit 70-79 26,7 Immatricolati con voto di maturit 8089 19,5 21,8 20,9 21,8 21,1 23,9 20,7 22,4 20,1 18,6 18,9 20,9 19,8 21,2 13,6 13,0 22,4 20,7 21,0 con voto di maturit 80-89 16,6 Immatricolati con voto di maturit 90100 19,1 22,2 25,2 28,2 24,1 37,1 24,1 27,4 23,5 30,4 22,1 18,4 16,9 30,3 5,9 30,7 12,0 21,2 26,1 con voto di maturit 90-100 9,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 100,0

Il totale degli immatricolati, presi come riferimento in questo paragrafo, pari a 287.696 in quanto non vengono considerati coloro che hanno conseguito un diploma straniero, corrispondente al 2,8% del totale.

29

Tabella 2.9 - Immatricolati per ateneo e classe di voto di maturit 90-100 (valori totali e percentuali)
Ateneo Roma LUISS Milano Bocconi Roma Biomedico Milano San Raffaele Calabria Bari Politecnico Torino Politecnico Catania Napoli Federico II Milano Politecnico Marche Pisa Sannio Reggio Calabria Roma San Pio V Roma Tor Vergata Pavia Bari Palermo Modena e Reggio Emilia Perugia Messina Salerno Siena Padova Napoli L'Orientale Bologna Napoli II Parma Salento Ferrara Trento Catanzaro Sassari Macerata Cagliari Firenze Trieste Foggia Roma LUMSA Genova L'Aquila Venezia C Foscari Roma Tre Milano Cattolica Torino Roma Mercatorum Immatricolati con voto 90-100 862 1.258 113 167 2.119 827 1.277 2.597 4.328 1.939 1.048 2.374 300 457 50 1.887 1.142 2.799 2.709 907 1.294 1.656 1.740 803 2.411 406 3.596 1.132 1.306 1.219 671 578 500 503 365 968 1.877 655 627 194 1.268 841 748 1.277 1.712 2.301 8 Totale immatricolati (senza diploma straniero) 1.266 2.170 215 318 5.188 2.027 3.655 7.528 12.974 5.851 3.170 7.218 949 1.466 165 6.303 3.831 9.467 9.343 3.134 4.480 5.776 6.157 2.848 8.633 1.475 13.083 4.125 4.918 4.647 2.559 2.207 1.917 1.965 1.435 3.823 7.604 2.665 2.625 856 5.623 3.823 3.403 5.843 7.840 10.626 37 % Immatricolati voto 90-100 68,1 58,0 52,6 52,5 40,8 40,8 34,9 34,5 33,4 33,1 33,1 32,9 31,6 31,2 30,3 29,9 29,8 29,6 29,0 28,9 28,9 28,7 28,3 28,2 27,9 27,5 27,5 27,4 26,6 26,2 26,2 26,2 26,1 25,6 25,4 25,3 24,7 24,6 23,9 22,7 22,6 22,0 22,0 21,9 21,8 21,7 21,6 30

Ateneo Udine Castellanza LIUC Venezia Iuav Camerino Roma La Sapienza Chieti e Pescara Brescia Enna - KORE Basilicata Cassino Piemonte Orientale Bergamo Milano Verona Urbino Carlo Bo Tuscia Bolzano Insubria Milano Bicocca Teramo Napoli Benincasa Roma TEL.M.A. Roma UNINETTUNO Molise Roma Marconi Napoli Parthenope Reggio Calabria - Dante Alighieri Bra - Scienze Gastronomiche Torrevecchia Teatina - Leonardo da Vinci Benevento - Giustino Fortunato Milano IULM Perugia Stranieri Roma UNISU Milano UNITEL Napoli Pegaso Aosta Novedrate - e-Campus Siena Stranieri Roma Foro Italico Casamassima - J.Monnet Totale

Immatricolati con voto 90-100 607 67 177 239 3.972 946 535 158 261 382 332 477 2.070 801 333 331 96 302 947 169 286 25 65 211 183 571 9 5 9 4 88 24 70 6 37 15 84 8 21 7 74.746

Totale immatricolati (senza diploma straniero) 2.822 315 837 1.137 18.997 4.535 2.569 766 1.273 1.877 1.665 2.470 10.885 4.324 1.806 1.882 549 1.742 5.487 986 1.728 157 423 1.409 1.224 3.863 61 35 64 32 747 208 617 56 364 150 887 85 228 196 286.689

% Immatricolati voto 90-100 21,5 21,3 21,1 21,0 20,9 20,9 20,8 20,6 20,5 20,4 19,9 19,3 19,0 18,5 18,4 17,6 17,5 17,3 17,3 17,1 16,6 15,9 15,4 15,0 15,0 14,8 14,8 14,3 14,1 12,5 11,8 11,5 11,3 10,7 10,2 10,0 9,5 9,4 9,2 3,6 26,1

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2.2.3 La mobilit regionale degli immatricolati e gli studenti stranieri La mobilit territoriale degli immatricolati per la prima volta al sistema universitario in Italia analizzata confrontando la regione di residenza degli studenti immatricolati (esclusi i residenti allestero) con la regione sede del corso di studi. Nella.a. 2008/09, la quota di coloro che scelgono di iniziare il proprio percorso universitario nella stessa regione di residenza dell80,8%, valore sostanzialmente stabile da parecchi anni; infatti negli ultimi dieci anni si va da un massimo dell81,6% registrato nel 2002/03 ad un minimo del 79,0% nel 2005/06. Esistono per differenze significative, come vedremo pi avanti, tra le varie regioni ed aree geografiche. Sostanzialmente stabile anche la bassa presenza di studenti stranieri: gli studenti residenti allestero, immatricolati in Italia nel 2008/09, sono 11.986: si tratta del 4,0% degli immatricolati complessivi, contro il 3,8% del precedente anno accademico10. Per analizzare le differenze regionali, utile considerare le seguenti informazioni sugli immatricolati al sistema universitario (Tabella 2.10 e Figura 2.3): A. Immatricolati per regione di residenza; B. Immatricolati per regione sede del corso discrizione (a prescindere dalla residenza); C. Immatricolati nelle sedi universitarie della regione e residenti nella stessa regione (indicatore di permanenza); D. Immatricolati nelle sedi universitarie della regione provenienti da altre regioni (indicatore di mobilit in ingresso); E. Immatricolati residenti nella regione che si iscrivono in altre regioni (indicatore di mobilit in uscita). I tre indicatori consentono di mettere in evidenza: 1. Uscita dalla regione: la percentuale di studenti che scelgono di immatricolarsi in una regione diversa da quella di residenza sul totale degli immatricolati residenti nella regione [= E/A]. Se prendiamo ad esempio lUmbria, il rapporto tra gli studenti residenti nella regione che decidono di iscriversi in una universit di unaltra regione (995 usciti dalla regione) ed il totale degli immatricolati residenti nella regione stessa (4.052 studenti residenti). Tale rapporto 24,6%, cio, un immatricolato umbro ogni quattro studia fuori regione. Questo dato individua le regioni di forte emigrazione (Valle DAosta, Basilicata e Molise), caratterizzate generalmente da una scarsa presenza di corsi di studio, come la Valle DAosta, dove presente una sola universit non statale. 2. Attrattivit delle sedi regionali: la percentuale di studenti immatricolati in una sede universitaria della regione ma provenienti da altre regioni sul totale degli immatricolati iscritti nelle sedi della regione [= D/B]. Esprime la quota di studenti extraregionali; ad esempio su 24.972 studenti immatricolati in Emilia Romagna, il 42,9% proviene da altre regioni (ovvero 10.711 studenti). Forte attrattivit, dopo lEmilia Romagna, caratterizza anche il Molise (42,2% di studenti extraregionali) e lAbruzzo (41,7% studenti extraregionali). Va notato, tuttavia, che lattrattivit di una sede universitaria pu dipendere dalla situazione economica congiunturale e dal contesto.

10

Il dato si riferisce al Decimo Rapporto sullo Stato del Sistema Universitario CNVSU, dicembre 2009.

32

3.

Saldo migratorio netto: la differenza tra gli immatricolati in ingresso e gli immatricolati in uscita [= D-E]. Consideriamo ad esempio la regione Lazio: il saldo migratorio netto positivo di 10.190 la differenza tra il numero di studenti provenienti da altre regioni che si sono immatricolati nel Lazio (ovvero 12.841 studenti in ingresso) ed il numero di studenti residenti nella stessa regione che sono andati a studiare in altre regioni (cio 2.651 studenti in uscita). Si tratta di un bilancio tra ingressi ed uscite di studenti che individua le regioni nelle quali prevalgono gli studenti in entrata (ha valore positivo molto alto, nel Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana) rispetto alle regioni nelle quali prevalgono gli studenti in uscita; lindicatore assume valore fortemente negativo in Puglia, Calabria e Campania.

Tabella 2.10 Indicatori di mobilit regionale degli immatricolati nella.a. 2008/09


A B C D E E/A D/B Attrattivit delle sedi regionali (valore %) 24,7 24,8 20,8 34,8 42,9 34,4 33,8 20,2 30,8 28,7 31,9 38,9 41,7 20,2 3,9 4,0 42,2 5,9 2,1 8,3 22,5 D-E Saldo migratorio netto 172 7.594 472 -257 9.143 1.174 -107 -819 10.190 299 4.336 948 1.906 -2.455 -5.380 -4.411 -483 -6.425 -1.193 -2.718 11.986

Area geografica

Regione

Immatricolati Immatricolati Uscita dalla Immatricolati Immatricolati Immatricolati per regione di per regione regione* stazionari* in ingresso in uscita* residenza* discrizione (valore %) 5.902 37637 16.374 481 15.829 4.587 3.448 18.366 31.459 7.566 14.174 4.052 7.762 4.019 14.169 36.115 2.200 25.491 7.032 27.312 283.975 6.074 45231 16.846 224 24.972 5.761 3.341 17.547 41.649 7.865 18.510 5.000 9.668 1.564 8.789 31.704 1.717 19.066 5.839 24.594 295.961 4.572 34.007 13.343 146 14.261 3.780 2.213 14.004 28.808 5.610 12.614 3.057 5.639 1.248 8.449 30.441 992 17.940 5.717 22.557 229.398 1.502 11.224 3.503 78 10.711 1.981 1.128 3.543 12.841 2.255 5.896 1.943 4.029 316 340 1.263 725 1.126 122 2.037 66.563 1.330 3.630 3.031 335 1.568 807 1.235 4.362 2.651 1.956 1.560 995 2.123 2.771 5.720 5.674 1.208 7.551 1.315 4.755 54.577 22,5 9,6 18,5 69,6 9,9 17,6 35,8 23,8 8,4 25,9 11,0 24,6 27,4 68,9 40,4 15,7 54,9 29,6 18,7 17,4 19,2

LIGURIA Nord-Ovest LOMBARDIA PIEMONTE VALLE D'AOSTA EMILIA ROMAGNA Nord-Est FRIULI VENEZIA GIULIA TRENTINO-ALTO ADIGE VENETO LAZIO Centro MARCHE TOSCANA UMBRIA ABRUZZO BASILICATA CALABRIA Sud e Isole CAMPANIA MOLISE PUGLIA SARDEGNA SICILIA Totale

* non sono compresi gli studenti residenti allestero (pari a 11.986)

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Figura 2.3 Indicatori di mobilit regionale degli immatricolati nella.a. 2008/09 Uscita dalla regione Attrattivit della regione Saldo migratorio

Migrazione dalla regione (%) 0 - 10 10 - 20 20 - 30 30 - 50 Oltre 50

Attrattivit (%) 0 - 10 10 - 20 20 - 30 30 - 40 Oltre 40

Saldo netto Negativo Positivo

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La mobilit degli immatricolati (esclusi quelli provenienti dallestero) pu essere analizzata anche con lausilio di matrici di provenienze/destinazione, riportate nella tabella 2.11. Nella prima matrice, il numero di immatricolati complessivi nel sistema universitario italiano distribuito per ripartizione geografica di residenza e per ripartizione sede del corso discrizione. Dalla seconda matrice, che contiene le percentuali di riga, si possono capire le scelte di studio dei residenti nelle varie ripartizioni: ad esempio, dei 57.251 studenti del Centro, il 92,1% studia in una sede della stessa ripartizione geografica, contro il 77,5% della ripartizione del Sud. I maggiori movimenti si registrano dalle aree del Sud e delle Isole verso il Centro (il 12,9% degli immatricolati del Sud e il 7,4% degli immatricolati delle Isole si iscrivono al Centro). Le percentuali per colonna, contenute nella seconda matrice, evidenziano la composizione per provenienza degli immatricolati nei corsi aventi sede in ciascuna ripartizione geografica; il Nord-Est caratterizzato da presenze di studenti provenienti da fuori regione abbastanza variegate: il 7,2% dal Sud ed il 6,1% dal Nord Ovest; nel Centro, invece, prevalgono gli immatricolati provenienti dal Sud (16,7%). Tabella 2.11 - Matrice di provenienza/destinazione degli immatricolati a.a. 2008/2009 per ripartizione geografica
Ripartizione geografica di residenza degli immatricolati Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Totale
% di riga

Ripartizione geografica sede del corso Nord Nord Est Centro Sud Isole Ovest 55.777 2.925 1.322 160 210 2.062 38.877 1.133 134 24 1.094 1.633 52.973 1.509 42 3.427 3.461 11.589 69.598 1.681 1.864 1.299 2.542 329 28.310 64.224 48.195 69.559 71.730 30.267 Ripartizione geografica sede del corso Nord Nord Est Centro Sud Isole Ovest 92,4 4,8 2,2 0,3 0,3 4,9 92,1 2,7 0,3 0,1 1,9 2,9 92,5 2,6 0,1 3,8 3,9 12,9 77,5 1,9 5,4 3,8 7,4 1,0 82,4 22,6 17,0 24,5 25,3 10,7 Ripartizione geografica sede del corso Nord Nord Est Centro Sud Isole Ovest 86,8 6,1 1,9 0,2 0,7 3,2 80,7 1,6 0,2 0,1 1,7 3,4 76,2 2,1 0,1 5,3 7,2 16,7 97,0 5,6 2,9 2,7 3,7 0,5 93,5 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Totale 60.394 42.230 57.251 89.756 34.344 283.975

Ripartizione geografica di residenza degli immatricolati Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Totale
% di colonna

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Ripartizione geografica di residenza degli immatricolati Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Totale

Totale 21,3 14,9 20,2 31,6 12,1 100,0

NB: non sono compresi gli immatricolati provenienti dall'estero (in totale sono 11.986)

Per fornire informazioni pi analitiche su questo fenomeno, in appendice si riportano anche le matrici di provenienza/destinazione per le regioni italiane. Anche in tal caso sono esclusi gli immatricolati provenienti dallestero.

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2.3 Le caratteristiche degli iscritti 2.3.1 Gli iscritti per et Nella tabella 2.12 sono riportati i dati degli iscritti per classe di et. Come si rileva, la maggior parte degli iscritti ha unet compresa tra i 18 e i 24 anni (67%) ed pi o meno stabile nel periodo. Una sensibile e continua diminuzione si registra fino alla.a. 2005/06, per la fascia di iscritti in et compresa tra 25 e 29 anni; negli ultimi due anni accademici, gli iscritti in questa fascia det hanno rappresentato, rispettivamente, il 18,7% e il 19,1% degli iscritti totali. E possibile poi osservare un progressivo incremento, nel corso degli anni, della quota percentuale di iscritti cosiddetti in et avanzata (di et pari o superiore a 35 anni): nella.a. 2001/02 (anno di avvio generalizzato della riforma didattica secondo il D.M. 509/99) gli studenti di 35 e pi anni erano pari al 5,4% del totale, mentre negli ultimi anni tale percentuale stabile intorno all8%. Per linterpretazione di questo dato, opportuno ricordare che lammontare degli iscritti in et avanzata attribuibile, da un lato, al naturale processo di avanzamento delle et di quegli iscritti che, pur mantenendo attiva la loro posizione di iscrizione al sistema universitario, non sostengono esami e non conseguono una laurea e, dallaltro, ad una maggiore attrattivit dei corsi post-riforma, che potrebbe aver portato anche individui in et pi adulta ad iscriversi ad un corso di laurea e a rimanere nel sistema universitario. Tabella 2.12 - Iscritti alluniversit per et: distribuzione percentuale dalla.a. 2001/02 alla.a. 2008/09
Anno accademico t/t+1 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 18 e meno
1,3 1,8 1,9 2,6 3,6 1,0 0,9 0,9

19
11,3 11,2 11,4 11,6 11,2 10,9 11,5 11,3

20-24
51,9 51,9 51,9 52,0 52,0 53,4 53,7 53,8

25-29
23,5 22,2 21,0 19,3 18,0 19,1 18,7 19,1

30-34
6,6 7,0 7,2 7,3 7,2 7,2 6,9 6,6

35 e pi
5,4 5,9 6,6 7,2 7,9 8,3 8,3 8,2

Totale
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

36

2.3.2 Gli iscritti a tempo parziale Un aspetto interessante, con riferimento agli iscritti11, la modalit di iscrizione a tempo parziale ad un corso universitario. Agli studenti , infatti, riservata la possibilit di dichiarare al momento delliscrizione un impegno, in termini di acquisizione di crediti, inferiore rispetto a quanto previsto per gli studenti a tempo pieno, generalmente pari a 60 CFU annui. Nella.a. 2008/09 al momento delliscrizione circa 44.000 studenti hanno optato per un impegno part-time. Seppure lincidenza percentuale di tali studenti non sia rilevante (il 2,7% del totale degli iscritti), un esame disaggregato per gruppi di facolt consente sia di caratterizzare gli ambiti diffusione del fenomeno, sia di cogliere differenze e specificit per gruppo di facolt per quanto riguarda limpegno in termini di crediti da parte degli studenti. Dalla tabella 2.13 possibile osservare come gli iscritti a tempo parziale siano maggiormente presenti nelle facolt di Architettura (10,53%), Ingegneria (5,95%) e Scienze Politiche (3,56%). Tabella 2.13 Iscritti part-time, iscritti totali (valori assoluti) e iscritti part-time sul totale degli iscritti (percentuale) per gruppi di facolt, a.a. 2008/09
Gruppo di facolt Iscritti part-time Iscritti totali % iscritti part-time

Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lett. filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Interfacolta' Totale

400 7148 5081 310 2282 12680 4393 1406 69 315 661 3141 2593 2707 237 9 145 518 44.095

25.643 67.909 226.845 54.189 178.663 212.970 221.814 57.909 13.810 154.411 46.628 88.230 88.584 142.006 15.778 3.672 16.476 32.139 1.647.676

1,56 10,53 2,24 0,57 1,28 5,95 1,98 2,43 0,50 0,20 1,42 3,56 2,93 1,91 1,50 0,25 0,88 1,61 2,68

Al momento delliscrizione, il 40,8% degli studenti part-time ha dichiarato un numero di crediti da acquisire compreso tra 31 e 45 (Tabella 2.14); il 30,4% si impegnato, nella.a. 2008/09, per un numero di crediti compreso tra i 16 e i 30. Circa il 16% degli studenti si iscritto per acquisire, nel corso dellanno accademico, al massimo un quarto dei crediti solitamente previsti per gli studenti iscritti a tempo pieno. La differenziazione a livello di singolo gruppo di facolt, seppure caratterizzata talvolta da un numero esiguo di studenti, consente di distinguere tra facolt, quali Medicina e Chirurgia, Sociologia e Scienze Statistiche, in cui la maggior parte o la totalit degli studenti part-time si
11

Lanalisi svolta in questo paragrafo fa riferimento agli iscritti a corsi di laurea secondo gli ordinamenti introdotti dai DDMM 509/99 e 270/04, ossia agli iscritti ai corsi di laurea di primo livello, agli iscritti ai corsi di laurea specialistica e magistrale e agli iscritti ai corsi di laurea specialistica e magistrale a ciclo unico. 37

impegnata ad acquisire un numero di crediti inferiore o pari alla met dei crediti tradizionalmente previsti dai piani di studio (generalmente pari a 60), da altre facolt, quali Medicina Veterinaria e Farmacia in cui, invece, la maggior parte degli studenti a tempo non pieno ha dichiarato di voler acquisire, nel corso dellanno, un numero di crediti comunque superiore a 30. Tabella 2.14 Studenti part-time per numero di crediti dichiarati (valori percentuali), a.a. 2008/09
Gruppo di facolt
Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lettere e Filosofia Lingue e Letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze motorie Scienze statistiche Sociologia Interfacolt Totale

Fino a 15 crediti 0,0 33,0 2,1 3,9 1,9 30,3 5,7 2,8 0,0 0,6 8,2 2,0 3,7 5,9 0,4 55,6 36,6 5,4 16,2

da 16 a 30 Crediti 41,5 26,7 31,7 37,1 26,2 31,4 33,5 34,2 14,5 36,8 22,5 24,1 32,1 34,5 38,4 44,4 35,2 26,6 30,4

da 31 a 45 crediti 54,3 24,4 52,8 45,5 55,7 25,4 48,1 54,5 81,2 60,6 57,8 67,3 54,1 45,3 56,1 0,0 2,1 63,5 40,8

da 46 a 60 crediti 0,5 15,8 13,4 13,5 16,2 12,8 11,7 8,5 0,0 1,6 0,2 6,3 9,7 13,9 5,1 0,0 26,2 1,2 12,2

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Per quanto concerne la tipologia di corso (Tabella 2.15), liscrizione a tempo parziale si ritrova in misura maggiore tra gli iscritti ad una laurea specialistica (4,1%), probabile sintomo di un maggiore connubio tra iscrizione alluniversit e svolgimento di una attivit lavorativa. Il 2,8% degli iscritti ad una laurea di primo livello che dichiara un impegno part-time, contro lo 0,6% degli iscritti ad un corso di laurea a ciclo unico. Tabella 2.15- Iscritti part-time: valori assoluti e valori percentuali per tipologia di corso, a.a. 2008/09
Tipologia corso di studi Lauree di primo livello Lauree specialistiche/magistrali a ciclo unico Lauree specialistiche/magistrali non a ciclo unico Totale Iscritti part-time 31.422 1.520 11.153 44.095 Totale iscritti 1.110.335 266.230 271.111 1.647.676 % iscritti parttime 2,8 0,6 4,1 2,7

38

2.4 Lofferta didattica e la sua organizzazione 2.4.1 Il corpo docente delle universit Prima di analizzare lofferta didattica delle universit italiane, certamente opportuno richiamare alcuni dati fondamentali sul personale docente di ruolo disponibile per la organizzazione dei corsi di studio e per lo svolgimento dei corsi di insegnamento, anche perch i cosiddetti requisiti minimi e i requisiti necessari in termini di docenti condizionano il numero dei corsi di studio che al massimo una Facolt pu organizzare12. Il numero totale del personale docente (professori ordinari, professori associati e ricercatori), dopo essere cresciuto da 54.001 unit per la.a. 2001/02 fino a 62.762 nella.a. 2008/09 poi diminuito nella.a.2009/10 a 60.879 unit, e continua a diminuire come si vedr nel cap. 5. Per rendersi conto del carico didattico medio dei docenti si pu calcolare il numero medio di immatricolati, di studenti regolari e di studenti totali per docente. Nella tabella 2.16 sono riportati i valori di tali rapporti con riferimento al sistema universitario nel suo complesso per gli anni accademici dal 2001/02 al 2009/10 e nella tabella 2.17 per Gruppi di Facolt per lultimo a.a., mentre in appendice si riportano i dati per Ateneo e per Facolt. Tabella 2.16 Indicatori del carico didattico medio dei docenti, dal 2001/02 al 2009/10
Anno Accademico 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 Docenti di ruolo (31.12.t) 54.001 56.385 55.542 56.251 59.900 61.741 61.922 62.762 60.879 Immatricolati 319.264 330.802 338.036 331.893 324.184 308.185 307.533 294.933 293.179 Studenti regolari 962.135 998.859 1.038.543 993.495 1.025.918 1.048.341 1.060.277 1.053.502 1.039.612 Studenti totali 1.722.457 1.768.295 1.814.048 1.820.221 1.823.886 1.810.101 1.809.192 1.812.261 1.797.462 N. N. N. studenti studenti immatricolati regolari per totali per per docente docente di docente di di ruolo ruolo ruolo 5,9 17,8 31,9 5,9 17,7 31,4 6,1 18,7 32,7 5,9 17,7 32,4 5,4 17,1 30,4 5,0 17,0 29,3 5,0 17,1 29,2 4,7 16,8 28,9 4,8 17,1 29,5

12

Come si gi detto, una analisi dettagliata della situazione e dellevoluzione del personale delle universit riportata nel capitolo 5 destinato alle risorse umane. 39

Tabella 2.17 Indicatori del carico didattico medio dei docenti per gruppo di facolt, a.a. 2009/10
Gruppo di facolt (*) Docenti di ruolo Immatricolati (31.12.2009) 5.256 9.050 43.655 11.702 33.084 38.372 32.882 11.618 1.866 27.813 6.384 14.098 16.880 Studenti regolari 15.251 41.717 149.484 37.540 121.578 129.462 120.089 37.820 7.784 116.274 26.012 48.983 60.236 Studenti totali 27.186 73.077 240.757 59.093 214.808 227.037 228.959 61.531 14.329 166.332 47.429 89.717 118.593 N. N. N. studenti studenti immatricolati regolari totali per docente per per di ruolo docente docente di ruolo di ruolo 2,3 6,7 11,9 3,9 17,9 31,4 9,1 31,1 50,1 6,1 19,6 30,9 8,9 32,6 57,6 4,7 15,9 27,8 5,1 18,7 35,6 7,9 1,7 2,2 8,1 6,1 9,0 3,0 11,3 1,9 5,9 4,8 25,7 7,3 9,2 33,2 21,3 32,0 9,3 34,9 7,0 20,1 17,2 41,9 13,4 13,2 60,5 39,1 63,1 15,9 52,5 11,4 39,6 29,1

Agraria 2.281 Architettura 2.328 Economia 4.803 Farmacia 1.915 Giurisprudenza 3.727 Ingegneria 8.163 Lett. filosofia 6.427 Lingue e letterature 1.470 straniere 1.072 Medicina veterinaria Medicina e chirurgia 12.641 Psicologia 784 Sc. Politiche 2.297 Scienze della 1.880 formazione Scienze MFN 9.337 Scienze Motorie 303 Scienze statistiche 316 Sociologia 417 Totale 60.161 (*) Escluse interfacolt o non definite

28.400 86.385 148.340 3.410 10.575 15.897 605 2.217 3.594 2.471 8.381 16.494 287.546 1.033.044 1.753.173

Naturalmente il numero di studenti totali per docente pi alto rispetto a quello degli studenti regolari e degli immatricolati (nellanno accademico 2009/10 rispettivamente 29,5, 17,1 4,8). Da notare che il numero medio degli immatricolati e degli studenti per docente si sono ridotti negli ultimi anni in relazione allaumento del numero dei docenti, ma ora stanno aumentando, visto che il numero dei docenti nellultimo anno diminuito e, probabilmente, diminuir anche negli anni futuri. I valori medi di carattere generale riportati nella tabella 2.16 hanno poco significato in quanto esiste una forte variabilit dei rapporti calcolati a livello di singola facolt (si vedano i dati riportati in appendice), che dipende da molteplici fattori tra cui le caratteristiche e lorganizzazione di corsi di studio e degli insegnamenti. Tuttavia come si vedr nel capitolo 7 relativo ai confronti internazionali, si tratta di un valore medio per il sistema universitario italiano pi alto di quello registrato negli altri Paesi, ci significa che in media il carico didattico dei docenti superiore. La tabella 2.17, mette in evidenza la forte variabilit, di cui si appena detto, del carico didattico dei docenti per i vari gruppi di facolt. Si tratta di dati che devono comunque essere analizzati per verificare le variabilit tra atenei per ciascun tipo di facolt per capire le differenze. 2.4.2 Lofferta di corsi di laurea e di laurea specialistica13 Come noto, da quando partita la riforma didattica delle universit (ex D.M. 509/99), il numero di corsi di studio di primo e di secondo livello aumentato, passando da 3.234 del 2001/02 a 5.835 del 2007/08, nonostante le raccomandazioni a livello centrale di razionalizzare lofferta formativa.
13

Si tenga comunque presente che lofferta di formazione qui descritta non tiene conto degli altri percorsi formativi attivati, quali i master di primo e secondo livello, che in vari atenei sono presenti anche in misura rilevante. La Banca dati dellOfferta formativa fornisce dati soltanto sui corsi di laurea e di laurea specialistica attivati dalle universit italiane e non integrata con informazioni riguardanti le possibilit di studio e perfezionamento suddette. 40

Laumento complessivo, in particolare negli anni pi recenti, dipende in buona parte dallavvio generalizzato delle lauree specialistiche che, dalla.a 2003/04 al 2008/09, passano da circa 1.400 ad oltre 2.700, comprendendovi anche quelle a ciclo unico (Tabella 2.18). Comunque, si rileva che laumento degli ultimi anni pi modesto; nella.a. 2008/09 si registra una pur lieve flessione. In realt, in molti atenei si assiste, forse a seguito delle regolamentazioni Ministeriali, ad un chiaro processo di razionalizzazione dellofferta formativa e alla diminuzione del numero dei corsi di studio attivati. Infatti, i dati provvisori del 2009/10 fanno registrare una flessione significativa: il numero di corsi attivi scenderebbe a 5.493, con una riduzione di oltre 200 corsi rispetto allanno precedente. Entrando in modo pi specifico sulle caratteristiche dei corsi di studio attivati nel 2009/10, si rileva che il rapporto tra il numero di corsi di laurea specialistica (escluso quelli a ciclo unico) e quello di corsi triennali , come nel 2008/09, pari a 0,82 (era 0,39 nel 2003/04, 0,67 nel 2004/05, 0,74 nel 2005/06 e 0,76 nel 2006/07 e nel 2007/08), vale a dire che nel 2009/10, per ogni 100 corsi triennali attivati, ne sono stati attivati 82 del biennio specialistico. E questo un aspetto delicato della organizzazione dei corsi di studio poich stato pi volte ribadito14 che lavvio di nuovi corsi di laurea specialistica dovrebbe essere vagliato attentamente, sia a livello di ateneo che a livello di sistema. Infatti, nuovi corsi specialistici in un ateneo dovrebbero essere attivati soltanto quando vi sono sviluppate le relative attivit di ricerca, eventualmente specializzandole in modo da complementare quelle di altri atenei. Inoltre, anche lammissione dei laureati di primo livello alle lauree specialistiche dovrebbe essere controllata in relazione alle potenzialit di riuscita degli studenti stessi. Tabella 2.18 Numero dei corsi attivi(*) negli anni accademici 2001/02 - 2009/10 per tipologia di corso (valori assoluti e percentuali)
Tipologia di corso Laurea V.O. (CDL) Diploma V.O. (CDU) Laurea Scuole dirette a Laurea specialistica o Laurea di I livello specialistica o fini speciali magistrale a ciclo unico (L) magistrale V.O. (SDFS) (LSCU o LMCU) (LS o LM) Totale

157 194 10 v.a. 4,9 6 0,3 % 84 7 4 v.a. 2,2 0,2 0,1 2002/03 % 81 4 4 v.a. 1,8 0,1 0,1 2003/04 % 65 2 1 v.a. 1,2 0 0 2004/05 % 45 0 1 v.a. 0,8 0 0 2005/06 % 35 0 0 v.a. 0,6 0 0 2006/07 % 33 0 0 v.a. 0,6 0 0 2007/08 % 34 0 0 v.a. 0,6 0 0 2008/09 % 31 0 0 v.a. 2009/10 0,6 0,0 0,0 % (*) Sono considerati corsi attivi quelli che hanno almeno un immatricolato o specialistica. Non sono considerati attivi, i corsi ad esaurimento. 2001/02

2.726 7 140 3.234 84,3 0,2 4,3 100,0 3.024 533 168 3.820 79,2 14 4,4 100,0 3.068 1.204 178 4.539 67,6 26,5 3,9 100,0 3.089 2.064 179 5.400 57,2 38,2 3,3 100,0 3.082 2.281 182 5.591 55,1 40,8 3,3 100,0 3.076 2.361 262 5.734 53,6 41,2 4,6 100,0 3.134 2.399 269 5.835 53,7 41,1 4,6 100,0 2.976 2.428 280 5.718 52,0 42,5 4,9 100,0 2.842 2.316 304 5.493 51,7 42,2 5,5 100,0 uno studente iscritto per la prima volta ad un corso di studi di laurea

14

Cfr. Doc 1/00 del Cnvsu. 41

Nella.a. 2009/10, considerando i soli corsi aperti alle immatricolazioni, ovvero ai nuovi ingressi di studenti nel sistema, si contano in totale 3.177 corsi di studio (2.842 corsi di laurea di primo livello, ai quali vanno aggiunti 304 corsi a ciclo unico e 31 corsi di laurea del vecchio ordinamento ancora attivi). Nella tabella 2.19 si riporta la distribuzione di tali corsi in termini di classi di numerosit di immatricolati. Tra i corsi considerati, ce ne sono 249 (il 7,8%) con 5 o meno immatricolati, e 208 (il 6,5%) aventi da 6 a 10 immatricolati. I corsi di studio con un numero di immatricolati non superiore a 15 unit pari al 20,3% (644 corsi su 3.177). Si deve tener presente che molti corsi di studio di ridotte dimensioni sono ad accesso programmato ed a livello nazionale, infatti, tale percentuale si riduce notevolmente (10,5% ovvero 238 corsi su 2.264) non considerando i corsi ad accesso programmato (Tabelle 2.21 e 2.22).

42

Tabella 2.19 Numero dei corsi attivi*, anno accademico 2009/10, per classi di numerosit di immatricolati
N. di immatricolati 1-5 6 - 10 11 - 15 16 - 20 21 - 30 31 - 50 51 - 75 76 - 100 101 - 150 151 - 200 201 - 250 251 - 300 301 - 400 oltre 400 Totale N. corsi di N. Corsi di Frequenza N. corsi a Frequenza laurea laurea di N. corsi totale percentuale ciclo unico percentuale vecchio primo livello cumulata ordinamento 225 24 249 7,8 7,8 1 188 19 208 6,5 14,4 2 174 11 187 5,9 20,3 2 166 2 170 5,4 25,6 3 256 9 268 8,4 34,1 4 406 24 434 13,7 47,7 7 364 49 420 13,2 60,9 3 284 37 324 10,2 71,1 6 319 38 363 11,4 82,6 2 180 24 206 6,5 89,0 94 18 112 3,5 92,6 1 60 11 72 2,3 94,8 62 14 76 2,4 97,2 64 24 88 2,8 100,0 31 2.842 304 3.177 100,0

(*) Sono considerati corsi attivi quelli che hanno almeno un immatricolato. Non sono considerati attivi, i corsi ad esaurimento.

Per quanto riguarda i 2.316 corsi di laurea magistrale o specialistica attivi nel 2009/10, si pu osservare (Tabella 2.20) che l8,7% di questi hanno meno di 5 iscritti al primo anno e che il 27,8% hanno meno di 15 iscritti al primo anno. Tali percentuali sostanzialmente non si modificano escludendo i corsi a programmazione nazionale degli accessi (Tabella 2.22). Tabella 2.20 Numero dei corsi attivi*, anno accademico 2009/10, per classi di numerosit di iscritti al primo anno
N. di iscritti al primo anno 1-5 6 - 10 11 - 15 16 - 20 21 - 30 31 - 50 51 - 75 76 - 100 101 - 150 151 - 200 201 - 250 251 - 300 301 - 400 oltre 400 Totale N. corsi di laurea Frequenza specialistica relativa o magistrale 202 8,7 205 8,9 237 10,2 245 10,6 386 16,7 457 19,7 276 11,9 126 5,4 117 5,1 31 1,3 11 0,5 13 0,6 6 0,3 4 0,2 2.316 100,0 Frequenza relativa cumulata 8,7 17,6 27,8 38,4 55,1 74,8 86,7 92,1 97,2 98,5 99,0 99,6 99,8 100,0

(*) Sono considerati corsi attivi quelli che hanno almeno uno studente iscritto per la prima volta ad un corso di studi di laurea specialistica. Non sono considerati attivi, i corsi ad esaurimento

43

Tabella 2.21 Numero dei corsi attivi*, anno accademico 2009/10, per classi di numerosit di immatricolati (esclusi corsi ad accesso programmato nazionale)
N. di immatricolati 1-5 6 - 10 11 - 15 16 - 20 21 - 30 31 - 50 51 - 75 76 - 100 101 - 150 151 - 200 201 - 250 251 - 300 301 - 400 oltre 400 Totale N. corsi di laurea vecchio ordinamento 1 1 1 N. Corsi di laurea di primo livello 139 35 50 69 169 341 321 257 295 170 90 56 60 61 2.113 N. corsi a ciclo unico 9 3 1 9 22 13 16 16 12 9 14 24 148 N. corsi totale 148 39 51 70 170 350 343 270 311 186 102 65 74 85 2.264 Frequenza percentuale 6,5 1,7 2,3 3,1 7,5 15,5 15,2 11,9 13,7 8,2 4,5 2,9 3,3 3,8 100,0 Frequenza percentuale cumulata 6,5 8,3 10,5 13,6 21,1 36,6 51,7 63,6 77,4 85,6 90,1 93,0 96,2 100,0

(*) Sono considerati corsi attivi quelli che hanno almeno un immatricolato. Non sono considerati attivi, i corsi ad esaurimento

Tabella 2.22 Numero dei corsi di laurea specialistica o magistrale attivi*, anno accademico 2009/10, per classi di numerosit iscritti al primo anno (sono esclusi i corsi ad accesso programmato nazionale)
N. corsi di N. di iscritti laurea al primo anno specialistica o magistrale 1-5 202 6 - 10 194 11 - 15 216 16 - 20 228 21 - 30 358 31 - 50 444 51 - 75 276 76 - 100 125 101 - 150 116 151 - 200 31 201 - 250 11 251 - 300 13 301 - 400 6 oltre 400 4 Totale 2.224 Frequenza relativa 9,1 8,7 9,7 10,3 16,1 20,0 12,4 5,6 5,2 1,4 0,5 0,6 0,3 0,2 100,0 Frequenza relativa cumulata 9,1 17,8 27,5 37,8 53,9 73,8 86,2 91,9 97,1 98,5 99,0 99,6 99,8 100,0

(*) Sono considerati corsi attivi quelli che hanno almeno uno studente iscritto per la prima volta ad un corso di studi di laurea specialistica. Non sono considerati attivi, i corsi ad esaurimento

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2.4.3 La distribuzione territoriale dellofferta E importante valutare anche la razionalit dellofferta didattica dal punto di vista della localizzazione territoriale dei corsi di studio. Nella figura 2.4 sono rappresentati graficamente sul territorio italiano i comuni in cui hanno sede attivit formative universitarie di primo o di secondo livello15, distinguendo (come nella tabella 2.24) per tipologia di sede: - Comune sede centrale di Ateneo (il riferimento alla sede del Rettorato); - Comune sede di Facolt (al di fuori della sede centrale di Ateneo) - Comune sede di corso di studi (al di fuori della sede centrale di Ateneo e della sede di Facolt) - Comune sede di soli corsi di studi delle professioni sanitarie (al di fuori della sede centrale di Ateneo e della sede di Facolt); - Comune sede di corsi ad esaurimento (ovvero comuni in cui insistono corsi di studio con numero di iscritti superiori a zero ma che non sono pi presenti nella offerta formativa delle universit nel 2010/11) Mentre nel seguito si commentano i dati aggregati (Tabelle 2.23 e 2.24), nellappendice sono riportate la distribuzione per ateneo e facolt del numero di corsi attivi per tipo e la distribuzione, per ciascun comune sede di almeno un corso di laurea, del numero di iscritti e di immatricolati, nonch del numero di corsi offerti per tipologia. Dallanalisi dei dati della Banca dati Offerta Formativa degli ultimi otto anni (dal 2003/04 al 2010/11) emerge che il numero di comuni che ospitano almeno un corso di studi di primo o di secondo livello cresce da 216 nel 2003/04 a 246 nel 2006/07. Successivamente si assiste ad una loro diminuzione, infatti se ne contano 222 nel 2010/11, 6 sedi in meno rispetto alla.a. 2009/10, e 20 in meno rispetto al 2008/09. La diminuzione riguarda i comuni dove sono attivati corsi di laurea di primo livello. Questa tendenza alla riduzione della dispersione lesito dellazione di contenimento dellapertura di nuove sedi avviata da tempo a livello centrale e della parallela azione di autocontenimento delle universit. Per quanto riguarda i corsi a ciclo unico va considerato leffetto dellintroduzione del percorso quinquennale per i corsi di laurea magistrale in Giurisprudenza, in sostituzione del precedente percorso basato su due livelli formativi, avvenuto tra il 2005/06 ed il 2006/07. In altri termini, nellanno accademico 2010/11 il numero di comuni nei quali sono presenti corsi universitari regredito ai livelli del 2003/04. Tabella 2.23 Tipologia di corso e per anno accademico del numero di comuni sede di almeno un corso di studi di primo e di secondo livello
Tipologia corso Corsi di laurea di primo livello Corsi di laurea di secondo livello Corsi di laurea a ciclo unico Totale N. di comuni in cui viene offerto almeno un corso 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11 215 233 232 244 239 231 214 211 101 120 123 128 129 126 125 124 55 56 58 84 85 86 87 87 217 236 235 251 246 242 228 222

Dalla tabella 2.24 si pu osservare che dei 222 comuni sede di almeno un corso di studi, 57 sono sede centrale di una universit, tale dato, come prevedibile, rimane pi o meno stabile nel periodo considerato; infatti le nuove universit non statali (perlopi telematiche) sono state istituite laddove gi esistevano altri atenei. Le sedi decentrate sono in progressiva diminuzione, nel 2010/11 ci sono 130 comuni che sono sede di almeno un corso di studi e nei quali non ha sede alcun ateneo e alcuna facolt (nel 2006/07 erano 162). Occorre precisare per che in una cospicua parte di tali sedi ci sono solo iniziative formative relative alle professioni sanitarie (50 comuni nel 2010/11) svolte in convenzione con il Servizio sanitario nazionale e ad accesso programmato a livello nazionale.
15

I dati sono ricavati dalla Banca dati Offerta Formativa relativa alla.a. 2010/11. 45

Tabella 2.24 Numero di comuni per tipo di sede dal 2003/04 al 2010/11
Tipo sede 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 N. Comuni sede di Ateneo (per gli atenei a rete di sedi il riferimento 54 54 54 56 alla sola sede legale) N. comuni sede di facolt (non in 31 32 33 33 sede di Ateneo) N. comuni sede di corso di studi (non in sede di ateneo e di facolt) - sedi 132 150 148 162 decentrate - di cui sede esclusivamente di corsi 30 36 41 45 di studio delle professioni sanitarie 2007/08 57 33 156 39 2008/09 2009/10 2010/11 57 34 151 45 57 35 136 38 57 35 130 50

46

Figura 2.4 La distribuzione territoriale delle sedi universitarie, comuni con almeno un corso di studi attivo, anno accademico 2009/10

47

NORD

48

CENTRO

49

SUD E ISOLE

50

2.4.4 Lofferta di insegnamenti Il numero di insegnamenti attivi assai elevato: erano 116mila nella.a 2001/02 (Tabella 2.25), aumentano fino ad un massimo di 180mila nella.a 2006/07, e da allora si riducono passando nel 2007/08 a 171mila e nel 2008/09 a 159mila16. La percentuale di insegnamenti ai quali sono attribuiti non pi di 4 crediti formativi si mantiene stabile nello stesso periodo intorno al 40%, anche qui per con una diminuzione nellanno accademico 2007/08 (36,2%) ed ancor pi marcata nel 2008/09 (30,7%, cfr. Tabella 2.26). La distribuzione per tipo di facolt non uniforme; infatti, ad esempio, nelle facolt di Medicina e Chirurgia si registra la frammentazione massima (al 54% degli insegnamenti vengono attribuiti non pi di 4 CFU), mentre la frammentazione minima si ha nelle facolt di Giurisprudenza, dove la percentuale di insegnamenti fino a 4 crediti di poco inferiore al 10% e nelle facolt di Statistica (6,6%). In conclusione, la frammentazione dellofferta formativa, che era una delle caratteristiche negative della riforma ex D.M. 509/99, si ridotta considerevolmente nel 2008/09 tanto che a ciascun insegnamento sono attribuiti in media 6,1 crediti formativi (erano 5,9 nel 2007/08, 5,8 nel 2006/07, 5,6 nel 2005/06 e 5,3 nel 2004/05); pare dunque che i probabili effetti dellapplicazione sistematica del DM 270/04 abbiano portato ad una ulteriore riduzione della lamentata frammentazione. Pu essere interessante considerare anche un indicatore relativo allimpegno didattico dato dal numero medio di crediti formativi per docente di ruolo (Tabella 2.27) che, a livello nazionale, pari a 12,0 mentre pari a 6,5 per le facolt di Medicina e Chirurgia (esclusa lattivit assistenziale), e 7,8 per Medicina Veterinaria. La proporzione di crediti coperti da docenti di ruolo dello stesso ateneo del 77,1%, quella coperta da docenti esterni all'ateneo ma appartenenti a ruoli universitari del 4,2%, mentre quella coperta da docenti esterni all'ateneo non appartenenti a ruoli universitari del 18,7%. Si constata che, oltre alla proporzione degli insegnamenti ai quali sono attribuiti fino a 4 crediti formativi, anche quella degli insegnamenti coperti da docenti esterni agli atenei molto differente per gruppi di facolt. Ad esempio, la copertura dei crediti affidata alla docenza extra-accademica per il 36,9% nelle facolt di Architettura, per il 33,9% nelle facolt di Scienze Motorie e per il 31,7% nelle facolt di Medicina. Tale proporzione minore, invece, nei corsi di studio delle altre discipline. La compenetrazione tra universit e mondo del lavoro, dal quale proviene la larga maggioranza dei contrattisti che tengono corsi universitari, dunque considerevole. La quota tuttavia destinata a comprimersi in ragione dellaumento della consistenza in termini di CFU dei corsi.

16

I dati relativi allanno accademico 2009/10 saranno rilevati con la procedura Nuclei 2011.

51

Tabella 2.25 Insegnamenti attivi, totali e fino a 4 crediti formativi dallanno accademico 2001/02 al 2007/08 per gruppo di facolt (Valori assoluti e percentuali)
a.a 2001/02 Insegn. attivi 4.270 4.231 9.425 3.078 4.225 16.611 12.226 3.253 1.458 27.874 1.028 4.080 4.277 17.766 489 596 673 622 116.182 Insegn. attivi 4.776 5.150 11.583 3.522 5.081 19.742 16.243 3.472 1.660 35.649 1.561 4.669 6.433 21.569 640 628 1.203 1.471 145.052 a.a 2002/03 Insegnamenti fino a 4 CFU N 1.542 1.896 1.919 870 928 2.795 4.962 918 803 28.130 836 1.095 3.492 7.895 173 40 907 544 59.745 % 32,3 36,8 16,6 24,7 18,3 14,2 30,5 26,4 48,4 78,9 53,6 23,5 54,3 36,6 27 6,4 75,4 37 41,2 Insegn. attivi 5.020 6.168 12.174 3.783 5.521 21.748 17.704 4.298 1.940 35.421 1.611 5.434 7.161 24.201 912 676 1.344 2.429 157.545 a.a. 2003/04 Insegnamenti fino a 4 CFU N 1.808 2.268 2.444 1.003 1.118 3.235 5.299 1.246 1.097 28.022 916 1.371 4.015 9.211 450 74 984 1.086 65.647 % 36 36,8 20,1 26,5 20,2 14,9 29,9 29 56,5 79,1 56,9 25,2 56,1 38,1 49,3 10,9 73,2 44,7 41,7 Insegn. attivi 5.468 5.802 13.192 4.018 6.194 23.217 21.441 5.083 1.964 34.566 1.824 6.038 7.286 25.486 1.096 702 1.379 2.592 167.348 a.a. 2004/05 Insegnamenti fino a 4 CFU N 2.112 2.360 2.614 1.107 967 3.550 6.875 1.160 1.107 25.508 1.046 1.338 4.003 10.553 571 95 882 1.109 66.957 % 38,6 40,7 19,8 27,6 15,6 15,3 32,1 22,8 56,4 73,8 57,3 22,2 54,9 41,4 52,1 13,5 64 42,8 40 Insegn. attivi 5.385 6.364 13.831 3.929 6.726 22.825 22.010 5.768 1.756 34.009 2.098 6.136 7.673 26.800 1.023 704 1.431 2.947 171.415 a.a. 2005/06 Insegnamenti fino a 4 CFU N 2.330 2.636 2.387 1.138 1.239 3.605 6.927 1.530 963 25.578 1.136 1.515 4.047 11.599 465 88 859 1.346 69.388 % 43,3 41,4 17,3 29 18,4 15,8 31,5 26,5 54,8 75,2 54,1 24,7 52,7 43,3 45,5 12,5 60 45,7 40,5 Insegn. attivi 5.522 6.561 14.733 4.163 7.277 23.352 23.083 6.447 1.836 35.343 2.341 6.387 8.333 27.678 1.305 677 1.582 3.381 180.001 a.a. 2006/07 Insegnamenti fino a 4 CFU N 2.409 2.671 2.497 1.234 906 3.466 7.465 1.691 955 25.785 1.255 1.546 4.275 11.769 653 112 860 1.489 71.038 % 43,6 40,7 16,9 29,6 12,5 14,8 32,3 26,2 52 73 53,6 24,2 51,3 42,5 50 16,5 54,4 44 39,5 Insegn. attivi 5.281 6.456 14.019 4.077 7.382 22.432 22.158 5.957 1.539 31.607 2.319 6.683 8.099 26.762 1.291 698 1.581 2.725 171.066 a.a. 2007/08 Insegnamenti fino a 4 CFU N 2.124 2.397 2.065 1.187 763 2.927 6.402 1.485 592 21.132 1267 1.563 4.173 10.939 659 123 871 1.220 61.889 % 40,2 37,1 14,7 29,1 10,3 13,0 28,9 24,9 38,5 66,9 54,6 23,4 51,5 40,9 51,0 17,6 55,1 44,8 36,2

Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lett. filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Non definita Totale

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Tabella 2.26 - Indicatori inerenti alla copertura degli insegnamenti nella.a 2008/09 per gruppo di facolt
Di cui fino a 4 CFU Gruppo di facolt Insegn. attivi N % % crediti Numero Crediti coperti da di medi per docenti di crediti insegn. ruolo dell'ateneo % crediti % crediti coperti da coperti da docenti docenti esterni esterni all'ateneo all'ateneo ma non appartenenti appartenenti ai ruoli ai ruoli

Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lett. filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Non definita Totale

4.921 6.066 13.347 3.744 6.816 20.961 20.596 6.206 1.438 28.187 2.487 5.960 7.873 24.542 1.206 639 1.458 2.506 158.953

1.628 2.106 1.930 1.053 674 2.855 4.426 1.705 549 15.186 1142 1.120 3.396 8.978 518 42 650 771 48.729

33,1 34,7 14,5 28,1 9,9 13,6 21,5 27,5 38,2 53,9 45,9 18,8 43,1 36,6 43,0 6,6 44,6 30,8 30,7

28.388 47.474 87.383 26.184 52.353 132.214 143.160 43.692 9.062 136.048 13.240 42.123 42.675 136.034 6.347 4.112 7.718 15.398 973.600

5,8 7,8 6,5 7,0 7,7 6,3 7,0 7,0 6,3 4,8 5,3 7,1 5,4 5,5 5,3 6,4 5,3 6,1 6,1

88,1 60,6 78,0 92,5 78,9 84,9 76,9 69,3 93,5 62,8 72,5 78,9 68,6 88,6 62,1 91,9 68,6 74,8 77,1

1,8 2,6 6,4 0,9 9,1 2,3 4,5 4,7 1,0 5,5 7,8 3,8 7,0 1,9 3,9 2,3 6,2 2,1 4,2

10,1 36,9 15,6 6,6 12,0 12,8 18,7 26,0 5,6 31,7 19,7 17,2 24,4 9,5 33,9 5,8 25,2 23,1 18,7

Tabella 2.27 Crediti formativi erogati da docenti di ruolo per gruppo di facolt a.a. 2008/09
Numero di crediti erogati da docenti di ruolo 25.024 28.750 68.132 24.210 41.328 112.201 110.029 30.276 8.469 85.420 9.600 33.252 29.281 120.530 3.944 3.928 5.298 11.518 751.185 Numero di docenti di ruolo 2.357 2.433 4.867 1.984 3.766 8.425 6.734 1.552 1.089 13.145 800 2.350 1.917 9.703 299 324 435 582 62.762 Numero medio di crediti per docente di ruolo 10,6 11,8 14,0 12,2 11,0 13,3 16,3 19,5 7,8 6,5 12,0 14,1 15,3 12,4 13,2 12,1 12,2 19,8 12,0

Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lett. filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Non definita Totale

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2.4.5. I docenti per corso di studio e gli insegnamenti per docente Al fine di verificare come i docenti di ruolo contribuiscono in media alla organizzazione dei corsi di studio e allo svolgimento degli insegnamenti, utile calcolare i seguenti due rapporti: numero di docenti di ruolo per corso di studio e numero di insegnamenti attivi per docente di ruolo17. Questi rapporti sono riportati nella tabella 2.28, per il complesso del sistema universitario dalla.a. 2001/02 al 2009/10, e nella tabella 2.29 per i gruppi di facolt nella.a. 2009/10 (2008/09 per gli insegnamenti). Tabella 2.28 Docenti di ruolo, corsi di studio e corsi di insegnamento attivi per anno accademico
Anno Accademico 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 Docenti di ruolo (31.12.t) 54.001 56.385 55.542 56.251 59.900 61.741 61.922 62.762 60.879 N. corsi di studio attivi 3.234 3.820 4.539 5.400 5.591 5.734 5.835 5.718 5.493 N. corsi di insegnamento attivi 116.182 145.052 157.545 167.348 171.415 180.001 171.066 158.953 nd N. di docenti di ruolo per corso di studio 16,7 14,8 12,2 10,4 10,7 10,8 10,6 11,0 11,1 N. di insegnamenti per docente di ruolo 2,2 2,6 2,8 3,0 2,9 2,9 2,8 2,5 nd

Tabella 2.29 Docenti di ruolo, corsi di studio e corsi di insegnamento attivi, a.a. 2009/10 (insegnamenti a.a. 2008/09)
Gruppo di facolt (*) N. corsi di Docenti di N. corsi di insegnamento ruolo studio attivi attivi (31.12.2009) 195 151 512 104 202 809 739 141 40 963 75 251 250 800 38 21 46 5.337 4.921 6.066 13.347 3.744 6.816 20.961 20.596 6.206 1.438 28.187 2.487 5.960 7.873 24.542 1.206 639 1.458 156.447 N. di docenti di ruolo per corso di studio 11,7 15,4 9,4 18,4 18,5 10,1 8,7 10,4 26,8 13,1 10,5 9,2 7,5 11,7 8,0 15,0 9,1 11,3 N. di insegnamenti per docente di ruolo 2,2 2,6 2,8 2,0 1,8 2,6 3,2 4,2 1,3 2,2 3,2 2,6 4,2 2,6 4,0 2,0 3,5 2,6

Agraria 2.281 Architettura 2.328 Economia 4.803 Farmacia 1.915 Giurisprudenza 3.727 8.163 Ingegneria 6.427 Lettere e filosofia Lingue e letterature 1.470 straniere 1.072 Medicina veterinaria Medicina e chirurgia 12.641 Psicologia 784 Sc. Politiche 2.297 Scienze della 1.880 formazione Scienze MFN 9.337 Scienze Motorie 303 Scienze statistiche 316 Sociologia 417 Totale 60.161 (*) Escluse interfacolt o non definite
17

I due rapporti fanno riferimento soltanto al personale di ruolo, quando invece sia per lorganizzazione dei corsi di studio che per lo svolgimento degli insegnamenti le universit possono utilizzare altre figure di docenti (a contratto retribuito o gratuito, ecc.). E ovvio quindi che il primo rapporto sottostimato, mentre il secondo sovrastimato. 54

E interessante rilevare che a livello generale il numero medio di docenti di ruolo per corso di studio nettamente diminuito dal 16,7 per la.a. 2001/02 al 10,4 per la.a. 2004/05. In quel periodo, probabilmente stato prevalente lobiettivo di aumentare il numero di corsi di studio attivati (offerta formativa) pi di quanto aumentasse il numero dei docenti consigliabile per attivare una offerta formativa di qualit. Nel 2008/09 il rapporto stato pari a 11,00 a seguito di una riduzione del numero di corsi di studio attivati e di un aumento dei docenti di ruolo. Infine, nel 2009/10 il numero di docenti per corso di studio praticamente rimasto uguale in quanto si sono ridotti in misura relativamente uguale sia i corsi di studio che i docenti. Il numero medio di insegnamenti per docente di ruolo aumenta fino alla.a. 2004/05 per poi ridursi consistentemente. I dati medi a livello di gruppi di facolt mettono in evidenza una forte variabilit, sia del numero di docenti per corso di studio che del numero di insegnamenti per docente. Ovviamente questi valori dipendono dalle caratteristiche delle diverse tipologie dei corsi, ma anche dalla consistenza di personale docente di ruolo che i gruppi di facolt hanno acquisito nel tempo (si veda al riguardo il capitolo 5). Non vi dubbio, tuttavia, che le differenze possono rappresentare dei campanelli di allarme che invitano ad effettuare analisi che chiariscano i comportamenti delle varie facolt nellorganizzare la loro offerta didattica. Come si visto nei paragrafi precedenti, certamente in atto, in molte universit, una razionalizzazione (riduzione) dei corsi di studio, per lo pi imposta dai vincoli definiti a livello centrale. Tuttavia facile osservare che nel 2009/10, in relazione a quanto rilevato sopra, la riduzione del numero di docenti ha probabilmente imposto la riduzione del numero dei corsi di studio. E perci presumibile che la richiamata razionalizzazione non venga fatta, nella maggior parte dei casi, in base ad una programmazione attenta delle effettive esigenze del mercato e degli studenti, ma che dipenda per lo pi da cambiamenti imputabili alla disponibilit attuale e futura di docenti, sia a livello di universit e di facolt, sia a livello di aree scientifico-disciplinari. Dipende quindi in ultima istanza dai reclutamenti dei docenti effettuati nel passato e non dalle esigenze attuali. Su questo punto si ritorner anche nel capitolo 5.

55

2.5 Indicatori di processo 2.5.1 Levoluzione nel tempo per vecchio e nuovo ordinamento

Landamento di alcuni indicatori di processo negli anni immediatamente precedenti la riforma e in quelli della riforma, presentato nelle tabelle 2.30 2.32. A otto anni dallintroduzione della riforma possibile valutarne gli effetti con maggiore cognizione rispetto al passato, quantunque il sistema mantenga ancora al proprio interno elementi dellordinamento precedente, anche se minoritari, e vi siano state successive modifiche normative: Gli studenti regolari, cio iscritti in corso, sono un po pi di un milione, pari al 59,9% del totale iscritti corretto18 (Tabella 2.30). Rispetto alla.a. 2007/2008, per il quale lo stesso indicatore aveva un valore pari a 60,2%, si nota nella.a. 2008/09 una lieve diminuzione nella regolarit degli studi. Letto dal punto di vista complementare, gli studenti fuori corso o ripetenti ammontano al 40,1% degli iscritti. Per i corsi del vecchio ordinamento, la percentuale di iscritti regolari sul totale iscritti corretto aumentata nellultimo anno accademico: si passati, infatti, dal 7,0% del 2007/08 al 8,7% del 2008/09 (Tabella 2.31). Si conferma, anche per motivi di trascinamento con il passare del tempo, la diminuzione della regolarit per gli studenti dei corsi del nuovo ordinamento (Tabella 2.32). Se la quota percentuale di iscritti regolari alle lauree triennali era pari al 63,0% nella.a. 2006/07 e al 61,4% nella.a. 2007/08, nellultimo anno accademico questo indicatore si riduce ancora attestandosi al 59,9%. Una riduzione della regolarit degli studi si registra anche per tutte le altre tipologie di corsi di laurea del nuovo ordinamento. Per gli iscritti alle lauree specialistiche a ciclo unico si passa dal 75,8% di iscritti regolari nella.a. 2007/08 al 72,3% nella.a. 2008/09; gli iscritti regolari alle lauree magistrali a ciclo unico sono pari all82,4% nella.a. 2008/09 (erano pari all87,4% nel 2007/08); per le lauree specialistiche si passa dal 77,6% del 2007/08 al 72,5% del 2008/09. Continua anche nella.a. 2008/2009 la diminuzione delle mancate iscrizioni al II anno di corso. Se nel 2007/2008 il 17,5% degli studenti immatricolatisi lanno accademico precedente non si iscriveva al secondo anno, la stessa percentuale si riduce al 16,7% nellanno accademico 2008/2009. Ambedue le percentuali sono, seppur di poco, inferiori agli anni pre-riforma. 19 I corsi del vecchio ordinamento mostrano un numero di iscritti al II anno superiore a quello degli immatricolati nellanno precedente che tuttavia rappresentano una quota esigua del totale degli immatricolati. Il valore delle mancate iscrizioni pari al -3.1%, stabile nel 2008/09 rispetto allanno accademico precedente. Per i corsi del nuovo ordinamento (ex D.M. 509/99 e D.M. 270/04 2008/09) le mancate iscrizioni al II anno per i corsi di laurea triennali sono pari al 18,2%; al 3,4% per i corsi di laurea specialistica a ciclo unico ed al 15,2% per le lauree magistrali a ciclo unico.

Il Totale iscritti corretto dato dal Totale iscritti al netto degli studenti con a.a. di prima immatricolazione sconosciuto e quelli gi in possesso di un titolo di studio universitario. Nelle tabelle 2.1 e 2.4 sono indicati gli Iscritti totali. 19 Tuttavia, il valore registrato alto e spinge verso la necessit di introdurre una pi efficace attivit di orientamento e tutoraggio nei confronti dei nuovi ingressi. Si veda al riguardo il capitolo 3. Si dovr comunque considerare la possibilit congiunta di anticipare lattivit di orientamento verso luniversit ben prima che si concluda il periodo di studi pre-universitari e, al tempo stesso, lerogazione di informazioni di natura pi strategica che valutano le possibili conseguenze delliscrizione ai corsi in funzione delle implicazioni dopo il conseguimento del titolo per le scelte del giovane e della sua famiglia. 56

18

La quota percentuale di immatricolati inattivi vale a dire di iscritti ad un anno dallimmatricolazione che non hanno sostenuto alcun esame o acquisito crediti nellultimo anno solare che un altro indicatore di irregolarit cresce rispetto allanno precedente attestandosi globalmente al 13,3%. E pari al 10,4% la quota di immatricolati inattivi del vecchio ordinamento, in crescita di oltre un punto percentuale rispetto allanno accademico precedente (nel 2007/08 la quota percentuale di immatricolati inattivi era pari al 9,2%). Per i corsi del nuovo ordinamento, invece, si hanno circa 16,5 inattivi ogni 100 immatricolati alle lauree triennali; circa 9 inattivi ogni 100 immatricolati alle lauree specialistiche a ciclo unico. Ammontano invece al 17,7% gli immatricolati inattivi per le lauree magistrali a ciclo unico ed al 5,2% per le lauree specialistiche. Diminuiscono, seppure in modo lieve, gli iscritti inattivi, il cui valore percentuale pari al 19,8%. Si nota nella.a. 2008/09 linevitabile peggioramento per i corsi del vecchio ordinamento (52,4%). Per i corsi del nuovo ordinamento sono il 13,6% gli iscritti alle lauree triennali che, nel corso dellanno 2009, non hanno acquisito alcun credito: si tratta di un segnale di ripresa rispetto allanno accademico precedente quando gli iscritti inattivi erano il 17,1%. Sempre rispetto alla.a. 2007/08 diminuiscono gli studenti inattivi iscritti alle lauree specialistiche o magistrali a ciclo unico (nella.a. 2008/09 ammontano al 9,2% ed al 10,3%, rispettivamente) ed alle lauree specialistiche (7% di iscritti inattivi). Tabella 2.30 Indicatori di proseguimento negli studi degli studenti iscritti al vecchio e al nuovo ordinamento, per anno accademico (valori percentuali)

Anno accademico

Iscritti regolari su totale iscritti corretto 56,3 56,0 55,0 57,2 58,0 58,8 56,0 57,7 59,3 60,2 59,9

Mancate iscrizioni Immatricolati inattivi (b) al II anno (a)

Iscritti inattivi (c)

1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09

20,9 19,2 18,3 19,3 20,3 19,2 20,7 20,3 19,8 17,5 16,7

25,1 24,0 24,1 19,3 20,9 16,5 21,3 15,6 15,7 12,5 13,3

19,1 18,3 16,7 20,5 20,1 18,5 21,2 21,1 22,3 20,5 19,8

(a) Sono escluse le lauree specialistiche (LS) (b) Sono considerati inattivi gli immatricolati ad un corso universitario nella.a. t/t+1 che, nell'anno solare t+1, non sostengono alcun esame o non conseguono alcun credito. A partire dalla.a. 2005/06 stato possibile includere gli studenti delle LS, considerando come immatricolati gli studenti che si sono iscritti per la prima volta al primo anno di un corso di LS. (c) Sono considerati inattivi gli iscritti ai corsi universitari che, nell'anno solare successivo a quello di riferimento, non sostengono alcun esame o non conseguono alcun credito; sono stati calcolati al netto degli immatricolati inattivi.

57

Tabella 2.31 Indicatori di proseguimento negli studi degli studenti iscritti al vecchio ordinamento, per anno accademico (valori percentuali)
Anno accademico 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 Iscritti regolari su totale iscritti corretto 56,3 56,0 55,0 44,4 33,9 22,2 8,5 5,1 5,7 7,0 8,7 Mancate iscrizioni al II anno 20,9 19,2 18,3 n.d. 45,9 20,3 18,0 17,1 13,6 -3,1 -3,1 Immatricolati inattivi (a) 25,1 24,0 24,1 20,8 27,2 26,2 27,8 24,9 11,9 9,2 10,4 Iscritti inattivi (b) 19,1 18,3 16,7 21,4 23,4 25,4 31,7 38,3 44,9 49,7 52,4

(a) Sono considerati inattivi gli immatricolati ad un corso universitario nella.a. t/t+1 che, nell'anno solare t+1, non sostengono alcun esame o non conseguono alcun credito. (b) Sono considerati inattivi gli iscritti ai corsi universitari che, nell'anno solare successivo a quello di riferimento, non sostengono alcun esame o non conseguono alcun credito; sono stati calcolati al netto degli immatricolati inattivi.

58

Tabella 2.32 Indicatori di proseguimento negli studi degli studenti iscritti ai corsi del nuovo ordinamento negli aa.aa. 2006/07, 2007/08 e 2008/09
Iscritti regolari su iscritti totali corretti
2005/06 2006/07 2007/08 2008/09

Mancate iscrizioni al II anno (a)


2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2005/06

Immatricolati inattivi (b)


2006/07 2007/08 2008/09 2005/06

Iscritti inattivi
2006/07 2007/08 2008/09

Laurea di I livello (L) Laurea specialistica a ciclo unico (LSCU) Laurea specialistica (LS) Laurea Magistrale Ciclo Unico (LMCU) Totale Nuovo Ordinamento

67,3 79,8 91,0 -71,0

63,0 77,7 84,1 93,5 68,5

61,4 75,8 77,6 87,4 66,8

59,9 72,3 72,5 82,4 64,8

21,4 5,4 --20,4

25 -0,6 --20,0

18,9 -1,0 -18.5

18,2 3,4 -15,2 16,9

18,6 9,1 6,0 -15,5

19,2 7,9 6,0 23,3 15,7

15,2 9,2 4,2 20,3 12,5

16,5 9,3 5,2 17,7 13,4

16 8,9 11,3 -15,0

18,3 11,1 13,4 12,8 16,9

17,1 11,0 11,5 12,3 15,5

13,6 9,2 7,0 10,3 15,6

17,7

(a) Sono escluse le lauree specialistiche (LS). (b) Sono considerati inattivi gli immatricolati ad un corso universitario nella.a. t/t+1 che, nell'anno solare t+1, non sostengono alcun esame o non conseguono alcun credito. A partire dalla.a. 2005/06 stato possibile includere gli studenti delle LS, considerando come immatricolati gli studenti che si sono iscritti per la prima volta al primo anno di un corso di LS. (c) Sono considerati inattivi gli iscritti ai corsi universitari che, nell'anno solare successivo a quello di riferimento, non sostengono alcun esame o non conseguono alcun credito; sono stati calcolati al netto degli immatricolati inattivi.

59

2.5.2

Lanalisi per gruppo di facolt

Nella tabella 2.33 si riportano gli indicatori di processo per tipo di facolt per i corsi del nuovo ordinamento per gli aa.aa. 2006/07-2008/09. Liscrizione con regolarit in leggera diminuzione in tutti i gruppi di facolt. Gli estremi, positivi e negativi, sono rappresentati rispettivamente da Medicina e Chirurgia (77,3%) e Sociologia (57,7%). Per le mancate iscrizioni al secondo anno si registrano valori differenti da gruppo a gruppo: si va dal valore minimo registrato per la facolt di Medicina (-2.2%) al valore massimo associato al gruppo delle facolt di Scienze MFN (27,9%). Proprio il valore di questi due estremi, potrebbe essere lindicazione dellesistenza di una particolare comportamento: molti studenti, non riuscendo a superare i test di ammissione alle Facolt di Medicina al primo anno, si iscrivono dapprima a facolt attigue dal punto di vista scientifico per decidere di trasferirsi alla facolt di Medicina dopo aver superato il test, a partire dallanno successivo. I gruppi appartenenti alle facolt di Medicina e Chirurgia ed Architettura fanno registrare valori inferiori alla media sia per gli immatricolati inattivi (rispettivamente 6,4% e 6,0%) che per gli iscritti inattivi (9,3% e 9,9%). Tabella 2.33 Indicatori di proseguimento negli studi degli studenti iscritti ai corsi del nuovo ordinamento per gruppo di facolt (aa.aa. 2006/07, 2007/08 e 2008/09)
Gruppo di facolt
Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolt Lettere e filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Totale

Iscritti regolari su totale iscritti


2006/07 2007/08 2008/09

Mancate iscrizioni al II anno


2006/07 2007/08 2008/09

Immatricolati inattivi
15,9 6,5 14,9 14,0 20,8 14,1 17,2 21,4 12,4 20,6 7,0 6,5 21,8 17,3 16 9,7 10,1 19,4 15,7 13,2 5,3 13,8 14,9 19,1 10,9 8,0 12,4 10,1 16,2 5,1 4,5 14,6 17,7 13,8 13,0 9,3 14,8 12,5 16,7 6,0 13,4 14,9 18,0 12,9 10,0 14,1 10,5 16,6 6,4 11,3 14,1 18,3 14,9 14,4 13,2 14,3 13,4

Iscritti inattivi (*)

2006/07 2007/08 2008/09 2006/07 2007/08 2008/09

62,1 69,9 70,2 74,4 73,1 63,6 69,3 63,6 68,9 66,1 81,2 68,5 65,1 63,9 66,5 66,8 73,4 63,0 68,5

59,8 66,8 68,9 72,6 71,1 61,6 64,4 61,6 67,4 63,4 79,8 66,3 64,1 62,5 65,4 68,8 70,8 60,7 66,8

59,7 65,2 67,2 70,0 69,0 60,9 62,1 59,4 65,5 59,8 77,3 62,3 60,2 59,5 63,1 67,8 67,2 57,7 64,8

29,4 6,1 18,7 24,3 23,9 19,5 20,1 20,6 17,7 9,9 15,7 9,1 23,4 16,4 25,8 14,3 17,8 35,1 20,0

23,7 5,1 17,4 23,4 21,5 19,2 19,8 17,9 16,7 13,4 4,6 6,0 20,1 19,1 26,5 13,7 17,2 22,7 17,7

22,6 4,5 17,1 27,1 18,9 17,5 15,1 17,1 15,4 12,0 -2,2 8,4 27,0 15,2 27,9 20,3 17,5 16,3 16,7

18,6 9,7 16,8 15,2 20,2 18,2 18,0 19,6 13,9 21,2 9,4 11,2 19,1 17,6 19,5 15,8 18,2 15,2 16,9

18,8 9,6 16,3 14,9 17,6 16,8 13,2 15,6 13,3 16,3 9,5 13,5 20,1 17,3 17,0 19,2 18,0 16,2 15,5

19,1 9,9 16,0 14,6 17,7 17,0 13,1 16,9 13,0 16,6 9,3 14,0 18,0 17,9 17,1 16,0 17,1 17,2 15,6

(*) Sono stati esclusi dal computo gli immatricolati inattivi.

60

Per lanno accademico 2008/09 si riportano di seguito i valori assunti dagli stessi indicatori gi introdotti, ma distinti oltre che per tipologia di facolt anche per tipologia di corso in accordo al nuovo ordinamento ex D.M. 509/99 e D.M. 270/04 (Tabelle 2.34 2.36). La regolarit degli iscritti ad un corso di laurea triennale maggiore per gli studenti delle facolt di Medicina e Chirurgia (76,2%), Scienze Statistiche (68,7%) e Scienze Motorie (65,3%). Il valore pi basso si registra, invece, per il gruppo di Giurisprudenza che fa registrare anche la percentuale pi elevata di iscritti inattivi (30,0%). Tabella 2.34 Indicatori di processo per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale: distinzione per gruppo di facolt (a.a. 2008/09)
Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolt Lettere e filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Totale Iscritti regolari su totale iscritti 56,4 62,4 64,2 57,1 34,8 58,5 58,1 56,3 63,7 62,7 76,2 60,6 57,0 57,2 60,3 65,3 68,7 54,2 59,9 Mancate iscrizioni al II anno 22,6 8,7 17,3 31,3 24,8 18,1 15,4 17,2 15,4 36,6 5,5 8,4 27,0 18,8 27,9 20,3 17,5 16,3 18,2 Immatricolati inattivi 20,6 8,1 17,0 19,0 24,9 17,3 12,0 17,7 12,6 25,9 7,5 14,7 17,7 21,0 18,9 16,6 15,0 18,9 16,5 Iscritti inattivi 20,1 11,9 17,0 21,5 30,0 19,9 13,6 17,6 13,7 21,6 9,8 16,3 18,7 18,2 18,1 16,5 20,2 17,0 13,6

Liscrizione alle lauree specialistiche/magistrali (Tabella 2.35) presenta una maggiore regolarit: circa 7 studenti ogni 10 sono iscritti da un numero di anni inferiore o pari alla durata legale del corso (pari a 2 anni). La pi elevata regolarit degli studi si evidenzia per le facolt del gruppo medico, di farmacia e di scienze motorie. Per il gruppo di medicina veterinaria si registra, invece, la percentuale pi elevata di immatricolati inattivi (11,8%). Per quanto riguarda gli iscritti inattivi (Tabella 2.36), le pi elevate percentuali si hanno per Sociologia (18,5%), Medicina Veterinaria (15,4%) e Scienze della formazione (15,3%).

61

Tabella 2.35 Indicatori di processo per gli studenti iscritti ai corsi di laurea specialistica o magistrale: distinzione per gruppo di facolt (a.a. 2008/09)
Iscritti regolari su totale iscritti 77,1 69,8 78,5 80,9 69,8 66,3 74,3 71,1 75,4 83,8 89,9 66,2 72,4 72,0 75,8 83,1 63,8 71,1 72,5 Immatricolati inattivi 5,2 2,3 4,6 4,3 4,6 3,7 6,3 6,2 3,8 11,8 3,7 5,7 6,8 10,7 4,5 6,9 10,0 4,8 5,2 Iscritti inattivi 12,4 7,1 11,0 5,6 9,0 9,4 11,2 13,8 8,5 15,4 9,3 8,1 14,2 15,3 11,2 11,8 10,8 18,5 7,0

Gruppo di facolt

Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolt Lettere e filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Totale

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Tabella 2.36 Indicatori di processo per gli studenti iscritti ai corsi di laurea specialistica o magistrale a ciclo unico: distinzione per gruppo di facolt (a.a. 2008/09)
Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolt Lettere e filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Totale 77,1 10,2 14,5 9,7 100,0 8,1 57,1 57,8 77,4 -15,9 -30,7 68,2 85,1 72,8 81,9 68,6 97,3 89,2 5,3 4,0 15,1 8,7 -11,3 9,3 26,0 17,4 6,5 -7,5 Iscritti regolari su totale iscritti Mancate iscrizioni al II anno Immatricolati inattivi 6,0 9,9 13,9 19,0 8,5 4,3 14,7 Iscritti inattivi 7,4 10,7 13,3 13,4 10,0 5,9 10,6

Giacch le facolt di Medicina e Chirurgia presentano caratteristiche peculiari che le pongono agli estremi per quanto riguarda gli indicatori analizzati, appare interessante valutare il valore assunto dagli indicatori di processo, per gli studenti iscritti ai corsi del nuovo ordinamento, escludendo dallanalisi gli iscritti ai corsi di laurea afferenti al gruppo di Medicina e Chirurgia (Tabella 2.37). Tabella 2.37 Indicatori di proseguimento negli studi degli studenti iscritti ai corsi del nuovo ordinamento con lesclusione del gruppo delle facolt di Medicina e Chirurgia valori percentuali per gli aa.aa. 2007/08 e 2008/09
Iscritti regolari su totale iscritti 2007/08 2008/09 Mancate iscrizioni al II anno 2007/08 2008/09 18,9 Immatricolati inattivi 2007/08 13,1 2008/09 14,0 Iscritti inattivi (*)

2007/08 16,2

2008/09 16,3

Totale Nuovo Ordinamento 65,5 63,5 19,1 (*) Sono stati esclusi dal computo gli immatricolati inattivi.

Se escludiamo le facolt di Medicina e Chirurgia, il livello di regolarit degli studi inferiore, per la.a. 2008/09, di oltre un punto percentuale rispetto al livello complessivo. Le mancate iscrizioni al II anno raggiungono il 18,9%, distanziandosi di oltre 2 punti percentuali dal corrispondente valore ottenuto considerando i corsi di laurea del nuovo ordinamento di tutte le
63

facolt. Valori pi elevati si registrano, come si nota dalla tabella 2.37 anche per la quota percentuale di immatricolati e di iscritti inattivi (rispettivamente, pari al 14 e al 16,3%). Linclusione delle facolt di Medicina e Chirurgia conduce pertanto, nella globalit e seppur con variazioni talvolta di modesta entit, a sottostimare il valore degli indicatori che esprimono un aspetto negativo del sistema universitario (quale il livello di mancate iscrizioni al secondo anno) ed invece a sovrastimare la regolarit negli studi. 2.5.3 Unanalisi della variabilit degli indicatori di ogni gruppo di facolt tra gli atenei

Il valore degli indicatori di processo rilevato a livello medio per ciascun gruppo di facolt, sebbene contribuisca a delineare le peculiarit di ogni singola tipologia di facolt, non riesce ad evidenziare la variabilit esistente allinterno di ogni gruppo e, pertanto, non consente di comprendere se i valori registrati siano il risultato di comportamenti sostanzialmente allineati tra diverse facolt di una stessa tipologia e appartenenti ai diversi Atenei, oppure siano il risultato di una compensazione tra risultati notevolmente divergenti. Considerare questo aspetto risulta essenziale in unottica di corretta valutazione delle performance di ciascun gruppo, anche in funzione di una corretta progettazione di politiche universitarie opportunamente strutturate e mirate. Tra laltro i valori analitici per singola facolt e ateneo consentono di individuare lesistenza di eventuali problemi di efficienza dei processi formativi che devono essere analizzati. Non certamente questo il luogo per analizzare i dati in dettaglio, ma alcune analisi di carattere generale vengono presentate (facendo riferimento alle figure e alle tabelle che seguono) che consentono di valutare la variabilit interna ad ogni gruppo, con riferimento alla percentuale di iscritti regolari (Figura 2.5. e tabella 2.38), alla quota percentuale di immatricolati inattivi (Figura 2.6 e Tabella 2.39) e di iscritti inattivi (Figura 2.7 e tabella 2.40). Per quanto riguarda gli iscritti regolari (Figura 2.5), un allineamento tra i diversi atenei si registra, ad esempio, per le facolt di Scienze Statistiche, Farmacia e Scienza Motorie (anche se in presenza di alcuni valori anomali), ma si deve tener conto che la loro numerosit piccola. Gli altri gruppi di facolt sono caratterizzati da una pi elevata variabilit interna. E da notare, inoltre, la presenza di facolt allinterno di alcuni gruppi per le quali si registrano valori notevolmente positivi (in cui la totalit degli iscritti regolare): si tratta di facolt attive in universit di recente istituzione e con ridotto numero di iscritti.

64

Figura 2.5 Iscritti regolari su totale iscritti: box-plot per gruppi di facolt (a.a. 2008/09)

% iscritti regolari (su totale iscritti corretto*) 0 20 40 60 80 100

Architettura

Farmacia

Sc. Politiche

Agraria

Medicina e chirurgia

Scienze statistiche

Giurisprudenza

Ingegneria

Interfacolta'

Ling. lett. stran.

Med. veter.

Scienze MFN

Lett. filosofia

Economia

Scienze Motorie

Tabella 2.38 Valore minimo, massimo e valore mediano degli iscritti regolari sul totale iscritti per gruppi di facolt, a.a. 2008/09
Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolt Lettere e filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze MFN Scienze Motorie Scienze della formazione Scienze statistiche Sociologia Valore mediano 61,2 68,2 65,3 70,3 67,7 61,3 62,4 60,4 65,4 61,2 78,2 63,3 59,0 63,3 69,3 60,0 66,7 55,5 Valore minimo 42,4 45,8 48,1 57,2 41,5 43,0 0,0 44,0 47,9 42,3 58,2 48,7 43,1 48,0 57,6 43,8 55,6 44,5 Valore massimo 100,0 100,0 95,6 99,4 93,8 95,1 78,7 98,9 86,7 71,0 96,4 89,6 92,3 97,4 100,0 100,0 75,5 97,9

Scienze della formazione

Sociologia

Psicologia

65

Figura 2.6 Immatricolati inattivi: box-plot per gruppi di facolt (a.a. 2008/09)
80 0 20 % Immatricolati inattivi 40 60

Architettura

Agraria

Giurisprudenza

Medicina e chirurgia

Ling. lett. stran.

Sc. Politiche

Farmacia

Interfacolta'

Med. veter.

Ingegneria

Scienze statistiche

Scienze MFN

Lett. filosofia

Scienze Motorie

Economia

Psicologia

Come emerge dalla figura 2.6, Medicina e Chirurgia rappresenta il gruppo di facolt ove si registra il maggiore allineamento tra i diversi atenei della percentuale di immatricolati inattivi, seppure in presenza di taluni valori estremi. Contenuto altres il campo di variazione per i gruppi di facolt di Sociologia, Scienze Statistiche ed Architettura. Al contrario, come emerge anche dalla tabella 2.39, Scienze Motorie, Ingegneria e Giurisprudenza presentano i valori pi elevati del campo di variazione e presenza di valori estremi nella distribuzione. Tabella 2.39 Valore minimo, massimo e valore mediano della percentuale di immatricolati inattivi, a.a. 2008/09
Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolt Lettere e filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze MFN Scienze Motorie Scienze della formazione Scienze statistiche Sociologia Valore mediano 16,6 4,9 13,7 11,8 16,5 11,6 9,1 11,1 10,5 12,2 3,4 11,7 12,6 11,4 14,3 12,3 18,0 14,4 Valore minimo 2,8 0,0 1,0 3,0 0,2 1,9 0,0 0,0 0,0 1,3 0,0 0,0 1,0 2,6 1,5 0,0 4,2 4,5 Valore massimo 40,0 19,4 40,5 43,9 50,0 55,4 30,4 41,2 24,4 31,7 39,2 27,1 40,0 35,4 63,6 49,9 23,0 21,0 66

Scienze della formazione

Sociologia

Figura 2.7 Iscritti inattivi: box-plot per gruppi di facolt (a.a. 2008/09)

10

20

% iscritti inattivi 30 40 50 60

70

80

Architettura

Farmacia

Agraria

Sc. Politiche

Medicina e chirurgia

Scienze statistiche

Giurisprudenza

Ingegneria

Interfacolta'

Ling. lett. stran.

Med. veter.

Scienze MFN

Economia

Psicologia

Scienze Motorie

Lett. filosofia

Anche per gli iscritti inattivi si rileva una diversa variabilit per i differenti gruppi considerati (Figura 2.7). Tra i raggruppamenti di facolt per i quali si registrano valori maggiormente concentrati intorno al valore di gruppo vi sono quelli di Medicina Veterinaria, Farmacia, Scienze Motorie insieme a Sociologia, Psicologia e Architettura per i quali, tuttavia, sono presenti strutture cui sono associati valori estremi dellindicatore che, come noto, vanno poi ad incidere sulla performance media del gruppo stesso. Dallanalisi della tabella 2.40 si nota che il minore campo di variazione si registra per le facolt del gruppo di Medicina Veterinaria dove la percentuale di iscritti inattivi compresa tra un minimo di 12,4% ed un massimo di 28,6%. Allestremo opposto si colloca, sempre con riferimento al campo di variazione, il raggruppamento di corsi di laurea Interfacolt in cui il valore minimo registrato pari allo 0,3% ed il valore massimo pari all80%.

Scienze della formazione

Sociologia

67

Tabella 2.40 Valore minimo, massimo e valore mediano della percentuale di iscritti inattivi per gruppi di facolt, a.a. 2008/09
Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolt Lettere e filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze MFN Scienze Motorie Scienze della formazione Scienze statistiche Sociologia Valore mediano 19,7 12,4 19,2 16,4 25,0 17,7 11,3 20,9 16,7 18,2 10,3 15,2 21,1 18,1 17,4 18,4 21,0 20,5 Valore minimo 0,2 3,6 0,3 8,1 0,8 1,9 0,5 0,5 0,3 12,4 1,1 0,2 1,6 0,5 8,1 0,6 11,0 0,4 Valore massimo 33,6 27,0 31,2 25,0 41,1 28,3 80,0 33,7 29,0 28,6 19,2 21,6 35,6 27,7 28,2 41,4 35,1 35,7

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2.6 Loutput della formazione universitaria di primo e secondo livello 2.6.1 Levoluzione del numero dei laureati Nel 2009, cos come nel 2008, il numero di laureati scende sotto la soglia dei 300 mila (Tabella 2.41): nel 2009 sono 292.798 coloro che hanno conseguito il titolo di studio triennale, la laurea specialistica (o magistrale) o un titolo del vecchio ordinamento; la diminuzione di 2.179 laureati rispetto al precedente anno. Tale riduzione determinata, almeno in parte, dalla diminuzione del numero di laureati in corsi del vecchio ordinamento (pari a 13.075 tra laureati e diplomati) che, in quanto residuali nel sistema, vanno ad esaurimento e rappresentano ormai quote minime del numero complessivo di laureati. Infatti la quota degli iscritti al vecchio ordinamento appena sopra il 10% del complesso degli iscritti e i nuovi ingressi in tali corsi si sono stabilizzati intorno all1%20. Per la prima volta nel 2009, si verifica una significativa riduzione del numero di laureati di primo livello, che scende di circa 2mila unit. Si verifica inoltre unattenuazione nella crescita delle lauree specialistiche (quasi 9mila in pi rispetto ai circa 15mila in pi del precedente intervallo annuo) ed unaccelerazione nellaumento delle lauree specialistiche a ciclo unico, che passano da 11.616 nel 2007 a 15.234 nel 2008 ed a 19.485 nel 2009; ci dovuto probabilmente allintroduzione dei corsi quinquennali in Giurisprudenza. Tabella 2.41 Laureati/diplomati per tipologia di corso di studi dal 2001 al 2009
Vecchio ordinamento Nuovo ordinamento Totale Totale laureati Scuole laureati Lauree Anno Corsi di Nuovo Totale Diplomi dirette a Lauree Vecchio specialistiche a Ordinamento Lauree laurea Universitari fini specialistiche Ordinamento ciclo unico speciali 2001 153.976 16.201 355 170.532 1.267 1 6 1.274 171.806 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 164.531 164.375 161.050 142.993 100.078 63.864 40.864 27.882 13.012 7.800 3.829 1.625 784 433 224 129 355 221 92 64 26 13 2 4 177.898 22.304 172.396 53.747 164.971 92.304 144.682 138.307 100.888 161.445 64.310 173.671 41.090 173.054 28.015 171.208 99 2.971 4.247 10.454 29.620 50.538 65.411 74.090 817 5.825 7.299 7.855 9.423 11.616 15.422 19.485 23.220 201.118 62.543 234.939 103.850 268.821 156.616 301.298 200.488 301.376 235.825 300.135 253.887 294.977 264.783 292.798

Dalla tabella 2.41 emerge un apparente forte aumento (di oltre il 70%) dal 2001 al 2009 dei soggetti che conseguono un titolo di studio. I dati riportati tuttavia non consentono di effettuare una corretta comparazione tra i laureati del nuovo e del vecchio ordinamento, in quanto coloro che conseguono un titolo specialistico dopo aver ottenuto un titolo di primo livello sono conteggiati due volte. Un confronto corretto dovrebbe fare riferimento al totale degli anni di studio necessari per conseguire le varie lauree, per cui tenendo conto che le lauree specialistiche sono di 2 anni laumento del 70% sopra indicato sovrastima certamente laumento reale.

20

Come si visto nel primo paragrafo, si tratta esclusivamente degli immatricolati nei corsi di laurea in Scienze della formazione primaria che non sono mai stati trasformati. 69

2.6.2

I laureati per et

Dalla distribuzione per et dei laureati (Tabella 2.42) possibile osservare come, a seguito dellintroduzione della riforma dei corsi di studio secondo il D.M. 509/99, vi sia stato un incremento complessivo (con una flessione negli ultimi anni) dei laureati in et giovani (tra 22 e 24 anni) ed un contemporaneo incremento della quota dei laureati in et pi avanzate (ossia di 35 anni e pi). Lincremento dei laureati in et compresa tra i 22 e i 24 anni pu essere spiegato in parte anche facendo riferimento a due diversi risultati, innescati dalla riforma dei corsi di studio: da un lato, dai laureati triennali che in questa fascia di et conseguono il titolo di studio entro la durata legale del corso (o con al pi due anni di ritardo) e, dallaltro lato, dagli studenti di una laurea specialistica o specialistica a ciclo unico che riescono a terminare gli studi in tempi regolari. Pertanto, a circa 8 anni dallintroduzione della riforma dei corsi di studio possibile asserire, andando a comparare le distribuzioni degli anni estremi (Tabella 2.42), che se nel 2001 quasi il 70% dei laureati aveva unet pari o superiore a 26 anni, nel 2009 (grazie anche agli effetti sortiti dai corsi di studio di tipo 3+2) coloro che conseguono il titolo nella stessa fascia di et sono meno del 50% dei laureati totali. Tabella 2.42 Distribuzione percentuale per et dei laureati: anni solari 2001 - 2009
Anno 21 anni 22 23 24 25 26 27 28 29 o meno anni anni anni anni anni anni anni anni 2001 0,2 1,6 3,8 9,9 15,7 16,2 13,9 10,7 7,6 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 0,3 0,4 1,3 1,5 1,0 0,7 1,0 0,7 2,4 5,5 9,8 10,4 10,4 10,1 10,3 10,1 4,4 5,7 9,1 14,2 14,8 14,4 14,5 14,2 10,4 10,7 11,9 13,2 13,9 13,8 14,0 13,9 15,4 14,5 13,8 13,1 13,7 14,4 14,6 14,9 14,9 13,5 11,7 10,2 10,0 10,1 11,3 11,6 12,5 10,8 9,2 7,7 7,2 6,9 7,0 8,0 10,0 8,6 7,0 5,8 5,4 4,9 4,7 5,0 7,3 6,7 5,4 4,4 4,0 3,7 3,5 3,3 30-34 35 anni Totale anni e pi 14,2 6,2 100,0 14,4 14,1 12,4 10,7 10,0 9,4 8,8 8,3 8,0 9,3 8,5 8,8 9,5 11,4 10,4 10,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Permane tuttavia un aspetto critico rappresentato dalla quota di laureati, cui si faceva riferimento pocanzi, di et pari a 35 o superiore. Nellanno solare 2001 i laureati in et avanzate rappresentavano il 6,2% del totale. Negli anni successivi si sempre assistito ad un incremento di tale gruppo di laureati per arrivare a toccare, nellanno 2007 un valore dell11,4%; il fenomeno si attenuato nel 2008 (10,4%) e nel 2009 (10,0%). Dallo stesso grafico possibile osservare come la quota di laureati in et comprese tra 22 e 25 anni cresca nel periodo considerato a scapito della quota di laureati tra 26 e 29 anni. Appare interessante, e anche pi corretto per le comparazioni di anno in anno, analizzare la distribuzione per et dei laureati solamente per i corsi di laurea di primo livello (Tabella 2.43). Si pu osservare che la percentuale di laureati di et inferiore o pari a 25 anni aumenta fino allanno solare 2005 raggiungendo il valore del 72,8% per poi decrescere fino al valore del 67,6% nel 2009

Tabella 2.43 Distribuzione percentuale per et dei laureati: anni solari 2003 - 2009
Anno 21 anni 22 23 24 25 26 27 28 29 30-34 35 anni Totale 70

o meno 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 1,7 3,6 3,2 1,9 1,3 1,7 1,2

anni 21,6 27,5 22,4 19,3 17,5 17,5 17,3

anni 13,8 19,5 28,0 26,4 23,8 23,4 23,2

anni 9,1 9,4 12,0 17,1 15,8 15,5 15,6

anni 6,9 6,3 6,3 8,1 10,5 10,3 10,3

anni 5,9 4,8 4,2 4,7 5,5 7,0 7,0

anni 4,9 3,7 3,1 3,2 3,4 3,9 4,9

anni 4,3 2,9 2,3 2,3 2,4 2,5 3,0

anni 3,5 2,5 1,8 1,8 1,9 1,8 2,0

anni 11,0 8,0 6,0 5,2 5,4 5,3 5,3

e pi 17,4 11,9 10,6 10,1 12,5 11,0 10,3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

2.6.3 La regolarit dei laureati Limitando lanalisi ai soli laureati in corsi di primo livello, si pu osservare (Tabella 2.44) che anche nel 2009 prosegue la flessione di lauree conseguite in tempi inferiori o uguali a quelli canonici: se si considerano i laureati precoci insieme ai regolari ed a quelli che si laureano entro un anno (oltre la durata del corso), si raggiunge complessivamente il 54,4% dei laureati totali di primo livello, mentre tale insieme rappresentava il 56,3% nel 2008, il 60,3% nel 2007, il 64,3% nel 2006 e il 75,5% nel 2005. Tale diminuzione, nellanno di riferimento, in parte dovuta alla forte riduzione dei laureati precoci, che rappresentano il 2,1 % dei laureati nel 2009, contro il 4,3% dei laureati nel 2008, ed il 6,7% dei laureati nel 2007. Largomento dei laureati precoci ripreso nel Paragrafo successivo. Tra i laureati in tempi lunghi stabile, negli ultimi due anni, la quota di coloro che si laureano in 4 anni oltre la durata del corso, pari al 6,8% (negli anni precedenti non era mai scesa sotto la quota del 4%), mentre aumenta la quota di coloro che fanno registrare tempi di conseguimento ancora pi lunghi (la quota dei laureati con 5 o pi anni dalla durata del corso passa da 8,2% nel 2008 a 10,5% nel 2009). Comunque le distribuzioni percentuali per anni di conseguimento del titolo sembrano stabilizzarsi e ci comunque significherebbe, se confermato nei prossimi anni, che i risultati dei corsi di studio del nuovo ordinamento sarebbero in parte positivi. Delle variazioni sopra esaminate risente anche la durata media degli studi, che passa da 4,5 anni nel 2007, a 4,7 anni nel 2008 ed a 4,9 anni nel 2009. Ci fa emergere un peggioramento nella regolarit dei tempi di conseguimento del titolo da parte degli studenti dei corsi di primo livello del nuovo ordinamento. Si accentua nellanno considerato la differenza nei tempi di conseguimento del titolo tra i laureati di primo livello e i laureati nelle professioni sanitarie, tutte ad accesso programmato (Tabella 2.45): al 56,3% dei laureati entro un anno (oltre la durata del corso) corrisponde il 77,9% della corrispondente quota per le lauree sanitarie.

71

Tabella 2.44 Laureati nei corsi di laurea di primo livello nel 2005, nel 2006, nel 2007, nel 2008 e nel 2009 per anni di conseguimento del titolo (rispetto al primo ingresso nel sistema universitario) e durata media degli studi valori assoluti e percentuali
Laureati Precoci Regolari un anno oltre la durata del corso 2 anni oltre la durata del corso 3 anni oltre la durata del corso 4 anni oltre la durata del corso 5 anni oltre la durata del corso Tempo conseguim ento titolo (anni) 2 3 4 5 6 7 8 2005 n. di laureati 6.537 % 5,1 2006 n. di laureati 7.434 39.468 52.751 31.503 9.697 4.564 2.649 1.633 5.243 154.942 6.503 161.445 4,39 % 4,8 25,5 34 20,3 6,3 2,9 1,7 1,1 3,4 100 2007 n. di laureati 11.240 % 6,7 2008 n. di laureati 7.129 38.064 49.017 30.043 18.031 11.420 4.226 2.193 7.256 167.379 5.675 173.054 4,71 % 4,3 22,7 29,3 17,9 10,8 6,8 2,5 1,3 4,3 100,0 2009 n. di laureati 3.503 % 2,1

39.398 30,5 51.571 39,9 14.936 11,5 6.062 3.367 2.172 1.354 3.973 129.370 8.937 138.307 4,19 4,7 2,6 1,7 1 3,1 100

38.817 23,1 51.274 30,5 30.096 17,9 18.531 6.623 3.217 2.013 6.559 168.370 5.301 173.671 4,52 11 3,9 1,9 1,2 3,9 100

36.735 22,2 49.927 30,1 29.108 17,6 17.926 10,8 11.196 7.192 2.885 7.267 6,8 4,3 1,7 4,4

6 anni oltre la durata del corso 9 7 anni e pi oltre la durata del 10 corso Laureati totali (*) Laureati gi in possesso di un titolo precedente o di cui non si conosce la.a. di prima immatricolazione Totale Durata media degli studi (in anni)

165.739 100,0 5.469 171.208 4,85

(*) Sono esclusi i laureati gi in possesso di un titolo di studio universitario e quelli di cui non si conosce la.a. di prima immatricolazione.

Tabella 2.45 Laureati nei corsi di laurea delle professioni sanitarie, anno solare 2009
Numero di laureati % sul totale Precoci 1.298 7,1 Regolari 7.741 42,2 un anno oltre la durata 5.267 28,7 due anni oltre 1.793 9,8 tre anni oltre 750 4,1 quattro anni e pi oltre 1.515 8,2 Totale (*) 18.364 100,0 (*) Sono esclusi i laureati gi in possesso di un titolo di studio universitario e quelli di cui non si conosce la.a. di prima immatricolazione. Tipologia di Laureati

Nella successiva tabella (Tabella 2.46) si analizza in dettaglio, per ciascuna tipologia di facolt, il dato relativo alla durata media degli studi dei laureati nei corsi di laura di primo livello negli anni solari dal 2003 al 2009.

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Tabella 2.46 Durata media degli studi (in anni) dei laureati di primo livello per gruppo di facolt ed anno solare di conseguimento del titolo.
Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolt Lettere e filosofia Lingue e letterature straniere Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Totale 2003 4,84 3,79 4,20 5,51 6,00 4,56 4,26 4,69 4,53 5,29 3,20 4,29 4,79 4,74 4,81 4,45 5,37 3,37 4,13 2004 4,80 4,05 3,75 5,42 3,97 4,29 3,77 4,25 4,22 4,79 3,52 4,04 4,23 4,56 4,38 4,79 4,68 3,59 4,06 2005 4,87 4,17 4,00 5,16 4,01 4,55 3,97 4,36 4,29 5,01 3,56 4,18 4,06 4,57 4,50 4,38 4,39 4,02 4,19 2006 4,98 4,37 4,22 5,35 4,48 4,74 4,17 4,58 4,53 4,75 3,71 4,40 4,14 4,59 4,67 4,54 4,34 4,37 4,39 2007 5,12 4,52 4,43 5,27 4,91 4,85 4,36 4,78 4,62 5,17 3,53 4,56 4,25 4,85 4,89 4,80 4,27 4,65 4,52 2008 5,16 4,62 4,66 5,41 5,18 5,01 4,58 4,98 4,70 5,07 3,87 4,62 4,23 5,07 4,97 4,88 4,31 4,94 4,71 2009 5,25 4,99 4,69 5,49 5,55 5,22 4,74 5,09 4,76 5,23 4,02 4,64 4,59 5,22 4,95 4,97 4,34 5,22 4,85

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Dal confronto tra i corsi di durata triennale e quelli di durata maggiore delle vecchie lauree (Tabella 2.47), si osserva che la durata media era comunque superiore a 7,5 anni per il vecchio ordinamento (comprendendo tutti i corsi di durata di 4, 5 o 6 anni), contro i 4,9 anni delle triennali. Nelluno come nellaltro caso le medie del tempo di conseguimento sono oltre al 50% rispetto al tempo canonico. La distribuzione delle frequenze, per durata degli studi, anche molto differente: nella lauree triennali le quote percentuali pi alte sono rappresentate dagli studenti che si laureano 1, 2 o 3 anni oltre la durata regolare del corso, mentre per le lauree di 4 o 5 anni, i ritardi pi frequenti sono di 2, 3 e 5 anni e pi (oltre la durata regolare del corso). In particolare, lultima classe (5 e pi anni oltre la durata del corso) presenta la differenza di maggior rilievo: rappresenta oltre il 30% dei laureati quadriennali e appena meno del 30% dei laureati quinquennali; la medesima quota di laureati triennali inferiore all8% dei laureati complessivi del nuovo ordinamento nel 2008. Meno rappresentativo, appare il confronto tra le lauree triennali e le lauree della durata di 6 anni, per il basso numero di unit che questultimo insieme complessivamente coinvolge. Tabella 2.47 Laureati nellanno 2000 (corsi del vecchio ordinamento) per anni di conseguimento del titolo e durata dei corsi
Corsi di durata 4 anni Tempo di conseguimento del titolo Variabile n. di laureati % in anni Laureati regolari 4 1.617 1,8 Laureati 1 anno oltre la durata del corso 5 10.629 11,9 Laureati 2 anni oltre la durata del corso 6 17.182 19,3 Laureati 3 anni oltre la durata del corso 7 17.621 19,7 Laureati 4 anni oltre la durata del corso 8 13.598 15,2 Laureati 5 anni oltre la durata del corso 9 9.967 11,2 Laureati 6 anni e pi, oltre la durata del corso 10 e pi 18.632 20,9 Laureati totali (*) 89.246 100,0 Laureati gi in possesso di un titolo precedente o di cui non si conosce la.a. di prima 2.452 immatricolazione Totale 91.698 Durata media degli studi (in anni) 7,5 Corsi di durata 5 anni Tempo di conseguimento del titolo Variabile n. di laureati % in anni Laureati regolari 5 2.242 5,0 Laureati 1 anno oltre la durata del corso 6 7.457 16,5 Laureati 2 anni oltre la durata del corso 7 8.653 19,2 Laureati 3 anni oltre la durata del corso 8 8.192 18,1 Laureati 4 anni oltre la durata del corso 9 5.961 13,2 Laureati 5 anni e pi, oltre la durata del corso 10 12.680 28,1 Laureati totali (*) 45.185 100,0 Laureati gi in possesso di un titolo precedente o di cui non si conosce la.a. di prima 423 immatricolazione Totale 45.608 Durata media degli studi (in anni) 8,0 Corsi di durata 6 anni Tempo di conseguimento del titolo Variabile n. di laureati % in anni Laureati regolari 6 1.904 29,9 Laureati 1 anno oltre la durata del corso 7 1.444 22,7 Laureati 2 anni oltre la durata del corso 8 952 15,0 Laureati 3 anni oltre la durata del corso 9 590 9,3 Laureati 4 anni e pi, oltre la durata del corso 10 1.473 23,1 Laureati totali (*) 6.363 100,0 Laureati gi in possesso di un titolo precedente o di cui non si conosce la.a. di prima 189 immatricolazione Totale 6.552 Durata media degli studi (in anni) 7,7 (*) Sono esclusi i laureati gi in possesso di un titolo di studio universitario e quelli di cui non si conosce lanno accademico di prima immatricolazione. I dati non comprendono i diplomi universitari.

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Nellesame del numero e della regolarit dei laureati nei corsi triennali si pu tenere conto del numero di immatricolati tre anni prima, non disponendo di dati trasversali e non potendo effettuare unanalisi per coorti di immatricolati come si potrebbe fare ricorrendo ai dati dellanagrafe nazionale degli studenti. Agli immatricolati di tre anni prima rapportiamo il numero dei laureati ed il numero dei laureati regolari, ottenendo due indicatori: il tasso di successo e il tasso di successo con regolarit. Il primo dei due indicatori, il tasso di successo grezzo, aumenta di oltre due punti percentuali rispetto allo scorso anno (Tabella 2.48 e Figura 2.8): nel 2009 si contano ancora 60 laureati ogni 100 immatricolati tre anni prima. Peggiora, invece, il tasso di successo con regolarit: nel 2009 sono 14 coloro che conseguono la laurea nei tempi previsti, ogni 100 immatricolati tre anni prima, contro 15 laureati in tempi regolari del 2008 e 16 nel 2007. Tabella 2.48- Tasso di successo e tasso di successo con regolarit dei laureati nei corsi di laurea di primo livello negli ultimi cinque anni
19-enni Immatricolati residenti Laureati tre anni Laureati tre anni regolari prima prima 289.747 307.544 313.205 306.713 301.429 286.168 624.373 605.191 598.432 593.327 578.316 579.441 92.304 138.307 161.445 173.671 173.054 171.208 40.680 45.935 46.902 50.057 45.193 40.238 Laureati Laureati totali su Laureati regolari totali su 19immatricolati su immatricolati enni tre anni tre anni prima residenti prima tre anni (tasso di (tasso di successo prima successo) con regolarit) 31,9 14,0 14,8 45,0 14,9 22,9 51,5 15,0 27,0 56,6 16,3 29,3 57,4 15,0 29,9 59,8 14,1 29,5

anno solare

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Figura 2.8 Evoluzione del tasso di successo e del tasso di regolarit.


70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Tasso di successo

Tabella 2.49 Tasso di successo e tasso di regolarit dei laureati nellanno 2000 nei corsi di laurea del vecchio ordinamento
Media 19Media enni Laureati immatricolati 4, residenti 4, totali anno 5 e 6 anni prima 5 e 6 anni solare 2000 prima 311.884 772.704 144.158 Laureati totali su Di cui entro la media durata del corso immatricolati 4,5 (regolari) e 6 anni prima 5.763 46,2 Laureati regolari su media immatricolati 4,5 e 6 anni prima 1,85 Laureati totali su media 19enni 4,5 e 6 anni prima 18,7 75

2.6.4 I laureati precoci Per laureati precoci si intendono coloro che si laureano prima dei tempi previsti per il conseguimento del titolo. Si tratta di un fenomeno che ha assunto dimensioni rilevanti dopo la riforma degli ordinamenti didattici (ex D.M. 509/99). Infatti, nei corsi del vecchio ordinamento il fenomeno era nettamente pi contenuto: ad esempio, nellanno solare 2004 su un totale di 161.050 laureati in corsi di laurea di durata pari a 4, 5 e 6 anni, i soggetti che ottenevano il titolo prima dei tempi previsti erano poco meno di 500 (ovvero circa lo 0,3%). Ci dovuto essenzialmente alla possibilit che gli studenti hanno di iscriversi ad anni successivi al primo, ottenendo un riconoscimento in termini di crediti (come previsto dal DM 509/99 e confermato dal DM 270/04 delle competenze acquisite in attivit lavorative pregresse; tale riconoscimento, pu essere chiesto individualmente o essere il frutto di specifiche convenzioni stipulate dagli atenei. Dallanalisi dei laureati nei corsi del nuovo ordinamento di primo livello degli ultimi anni emerge che un numero non banale di studenti si laureato prima dei tempi previsti per il conseguimento del titolo. Il fenomeno, seppure in diminuzione, nel 2009 riguarda ancora 3.503 individui, cio il 2,1% dei laureati del 2009 (nel 2008 erano 7.129, pari al 4,3% del totale, mentre erano 11.240, pari al 6,8%, nel 2007). Seppure il fenomeno appaia ormai abbastanza marginale se consideriamo lintero sistema universitario scendendo nel dettaglio per gruppo di facolt (Tabella 2.50), si pu osservare che sempre negli stessi gruppi di facolt dove prevalgono i laureati precoci, anche se le percentuali sono cambiate (ovviamente dipende dalla posizione professionale e dal lavoro svolto dallo studente): nelle facolt di Medicina e Chirurgia il fenomeno si attenua (dal 23,5% al 13,8% al 7,1% del 2009) come anche nelle facolt di Scienze Politiche (dal 19,7% al 24,8% al 9,9% del 2009). Nella distribuzione per ateneo (Tabella 2.51), sono 13 gli atenei che superano il valore medio complessivo di 2,1% di laureati precoci. Si tratta di 9 atenei statali, 4 Universit non statali di cui 3 Telematiche Tabella 2.50 Laureati in corsi di studio di primo livello nellanno 2009 per gruppo di facolt
Laureati % laureati precoci sul totali (*) totale laureati 7 2.506 0,3 7 7.205 0,1 352 25.313 1,4 0 933 0,0 49 6.424 0,8 29 19.673 0,1 Interfacolt 23 4.320 0,5 Lettere e filosofia 288 26.148 1,1 Lingue e letterature straniere 19 7.295 0,3 Medicina veterinaria 0 345 0,0 Medicina e chirurgia 1381 19.464 7,1 Psicologia 9 5.452 0,2 Sc. Politiche 1230 12.454 9,9 Scienze della formazione 71 10.040 0,7 Scienze MFN 16 14.107 0,1 Scienze Motorie 3 1.500 0,2 Scienze statistiche 2 478 0,4 Sociologia 17 2.082 0,8 Totale 3.503 165.739 2,1 (*) Sono esclusi i laureati gi in possesso di un titolo di studio universitario e quelli di cui non si conosce la.a. di prima immatricolazione. Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Laureati precoci

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Tabella 2.51 Distribuzione per ateneo del totale laureati e dei laureati precoci nel 2009, nei corsi di primo livello
Universit Napoli Pegaso Roma UNISU Chieti e Pescara Siena Roma TEL.M.A. Tuscia Foggia Perugia Stranieri L'Aquila Firenze Aosta Padova Siena Stranieri Roma Tor Vergata Pisa Milano Bocconi Bolzano Torino Enna - KORE Roma UNINETTUNO Genova Roma San Pio V Trento Camerino Catania Reggio Calabria Casamassima - J.Monnet Trieste Molise Castellanza LIUC Bologna Verona Ferrara Milano Cattolica Macerata Napoli Benincasa Pavia Udine Sassari Perugia Urbino Carlo Bo Messina Roma La Sapienza Parma Napoli Federico II Venezia Iuav Milano Bicocca Roma Tre Milano Venezia C Foscari Salento Torino Politecnico Laureati precoci 171 84 815 921 25 234 105 25 123 315 5 158 2 50 67 31 3 61 3 1 27 2 10 4 27 4 1 9 3 1 37 11 6 20 4 3 8 6 3 8 4 7 32 6 14 2 7 6 10 4 4 3 Laureati totali
(*)

286 281 3.504 4.706 144 1.929 907 280 1.805 5.413 94 6.904 89 2.938 3.970 1.844 259 5.941 294 110 3.190 238 1.344 549 3.755 648 185 1.692 624 223 8.520 2.547 1.436 4.838 1.034 781 2.092 1.686 937 2.927 1.492 2.652 12.389 2.363 5.556 854 3.090 2.908 5.222 2.092 2.372 2.388

% laureati precoci sul totale 59,8 29,9 23,3 19,6 17,4 12,1 11,6 8,9 6,8 5,8 5,3 2,3 2,2 1,7 1,7 1,7 1,2 1,0 1,0 0,9 0,8 0,8 0,7 0,7 0,7 0,6 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,1 77

Universit Milano IULM Cassino Piemonte Orientale Insubria Palermo Salerno Milano Politecnico Calabria Bari Bari Politecnico Basilicata Benevento - Giustino Fortunato Bergamo Bra - Scienze Gastronomiche Brescia Cagliari Catanzaro Firenze IUL Marche Milano San Raffaele Milano UNITEL Modena e Reggio Emilia Napoli II Napoli L'Orientale Napoli Parthenope Novedrate - e-Campus Roma Biomedico Roma Europea Roma Foro Italico Roma LUISS Roma LUMSA Roma Marconi Sannio Teramo Torrevecchia Teatina - Leonardo da Vinci

Laureati precoci 1 1 1 1 2 1 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Laureati totali
(*)

873 981 1.022 1.051 4.278 2.314 4.776 2.418 4.121 765 445 25 1.682 53 1.279 2.175 1.084 23 1.740 270 18 1.797 2.263 1.146 1.262 19 73 38 159 673 704 780 596 494 20

% laureati precoci sul totale 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

(*) Sono esclusi i laureati gi in possesso di un titolo di studio universitario e quelli di cui non si conosce la.a. di prima immatricolazione.

78

2.7 Una stima di indicatori di efficienza dei processi formativi confrontabili, per le lauree triennali Lutilizzo di indicatori di efficienza dei processi formativi per lassegnazione delle risorse stato sempre oggetto di critiche sia a livello scientifico che di organismi che si occupano della valutazione, anche in Italia. Il Cnvsu, la Crui, il Cun pi volte hanno ribadito che gli indicatori di efficienza dei processi formativi usualmente calcolati non sono confrontabili tra le varie unit produttive, facolt e universit, poich non tengono conto della diversa situazione in termini di risorse disponibili e del contesto in cui le unit operano, e proprio per questo gli indicatori sono detti indicatori parziali di efficienza perch non vengono calcolati a parit di condizioni. Non vi dubbio del resto che la condivisione degli indicatori da parte degli stakeholders e degli attori del sistema universitario indispensabile qualunque sia il fine per il quale si usano e, soprattutto, quando si utilizzano per ripartire risorse. E, daltra parte, nella scelta di un indicatore occorre anche considerare la sensibilit e la specificit rispetto al fenomeno che si vuole misurare nonch la sua capacit discriminatoria, con riguardo alla variabilit dellindicatore considerato tra le diverse unit, siano essi Atenei, Facolt, Dipartimenti o corsi di studio che compongono il sistema in esame. E perci opportuno ridiscuterli e eventualmente precisarli, modificarli o integrarli, se necessario. Per fornire un contributo al riguardo, il Cnvsu, ha affidato ad un Gruppo di ricerca una apposita ricerca per individuare metodi di stima di indicatori di efficienza dellofferta formativa confrontabili. In questo paragrafo vengono presentati alcuni dei risultati raggiunti da tale gruppo di ricerca21, il cui Rapporto inserito nel sito del Cnvsu. Lapplicazione di appositi modelli economici e di metodi statistici adeguati ha consentito di esplorare la costruzione di indicatori aventi il requisito della comparabilit ed in grado di riflettere in modo adeguato il concetto di efficienza tecnica del complesso processo di formazione universitaria, grazie alla introduzione dei molteplici input impiegati nel processo di formazione. Le analisi svolte dal gruppo di ricerca hanno riguardato lintero processo di formazione universitaria degli immatricolati ad un corso di laurea di primo livello (Tabella 2.52). Con particolare riferimento ad un generico corso di laurea triennale come espressione dei processi completi, sono stati considerati i seguenti processi produttivi: 1) il processo completo di formazione universitaria dei laureati in corso 2) il processo completo di formazione universitaria dei laureati entro un anno fuori corso. Per quanto riguarda i processi intermedi, sono stati considerati: 3) Il processo di produzione di capitale umano al termine del primo anno, definito in termini di crediti acquisiti attraverso il concetto di studenti equivalenti al primo anno22;

Il presente paragrafo rappresenta un estratto del rapporto di ricerca realizzato dal gruppo di ricerca Individuazione di un sistema di indicatori per la misura dellefficienza della formazione universitaria attivato dal CNVSU composto dal prof. Guido Ferrari (coordinatore), dalla prof.ssa Tiziana Laureti, dalla prof.ssa Monica Pratesi, dalla dott.ssa Margherita Velucchi e con la collaborazione, per la segreteria tecnica del CNVSU, del dott. Luca Secondi. 22 Il numero di studenti equivalenti prodotti al termine del primo anno di iscrizione (e allo stesso modo per gli studenti superstiti negli anni successivi) ottenuto rapportando lammontare dei crediti conseguiti entro il primo anno di iscrizione al numero teorico di crediti conseguibili da uno studente in una laurea triennale, pari generalmente a 60 per ciascun anno di iscrizione. 79

21

4) Il processo di produzione di capitale umano al termine del secondo anno, definito in termini di crediti acquisiti attraverso il concetto di studenti equivalenti al secondo anno; 5) Il processo di produzione di capitale umano al termine del terzo anno, definito in termini di crediti acquisiti attraverso il concetto di studenti equivalenti al terzo anno; Adottando un approccio per coorte, sono stati analizzati, mediante lapplicazione di modelli di frontiera stocastica23, i risultati conseguiti, in termini di avanzamento negli studi, dagli studenti immatricolati nella.a. 2004/05 nei successivi 4 anni di iscrizione, utilizzando un complesso e completo data-base appositamente costruito con i dati elementari sulla coorte di studenti, nonch su informazioni sulle risorse, di contesto, ecc., desunti da altre fonti statistiche. Lapplicazione di tali modelli, che costituisce soltanto una parte del lavoro condotto dal gruppo di ricerca in oggetto, ha permesso da un lato di studiare le variabili che esercitano uninfluenza decisiva sui diversi processi considerati e, dallaltro, ha reso possibile la costruzione di indicatori di efficienza comparabili in grado di porre in essere confronti ceteris paribus tra le diverse unit statistiche considerate. Tabella 2.52 - La rappresentazione formale del processo di formazione universitaria preso in esame
Descrizione del processo Unit produttive Facolt (452 unit) Formazione universitaria laurea triennale Tipologia di Processo Processo completo Laureati in corso 1. 2. Input Immatricolati nella.a. 2004/05 Numero medio di professori per studente Numero medio di ricercatori per studente Numero medio di aule per studente Numero medio di posti in aula per studente Numero medio di posti in laboratorio per studente Numero medio di libri in biblioteca per studente Abbonamenti a riviste Personale non docente per studente Sesso Area di residenza Tipo di diploma Voto di maturit Et allimmatricolazione Gruppo di corso di laurea Output 1. Laureati in corso(a.a.2006/07) 1. Laureati entro un anno fuori corso(a.a.2007/08) 1. Studenti a pieni crediti (equivalenti) primo anno 1. Studenti a pieni crediti (equivalenti) secondo anno 1. Studenti a pieni crediti (equivalenti) terzo anno

3. Processo completo Laureati entro 1 anno f.c. 4. Sub-processo studenti equivalenti al primo anno (STEQI) Sub-processo studenti equivalenti al secondo anno (STEQII) Sub-processo studenti equivalenti al terzo anno (STEQIII) 5. 6. 7. 8. 9. 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Caratteristiche individuali

Nella selezione e specificazione dei modelli di frontiera stocastica, finalizzati alla costruzione di indicatori di performance (laureati e crediti conseguiti), giocano un ruolo determinante lintroduzione delle caratteristiche degli studenti e leterogeneit di situazioni e di comportamento tra le facolt. Al fine di effettuare un confronto a parit di condizioni infatti necessario includere nellanalisi, in modo opportuno, le caratteristiche degli studenti ed i fattori di contesto fuori dal

Si rimanda allintero rapporto di ricerca disponibile allindirizzo www.cnvsu.it per gli aspetti metodologici e le analisi dettagliate svolte. 80

23

controllo dellunit produttiva, che agiscono nel territorio e che caratterizzano il contesto socioeconomico nel quale la facolt opera. Gli indicatori di efficienza comparabili cos ottenuti dai modelli stimati, sono stati confrontati con gli usuali indicatori di efficienza parziale usualmente calcolati ed utilizzati dal MIUR, al fine di avere qualche indicazione sulla validit in termini di comparabilit di questi ultimi indicatori. In generale il confronto per ciascun indicatore delle due graduatorie delle facolt, costruite luna sulla base dellusuale indicatore di efficienza parziale e laltra sulla base degli indicatori di efficienza comparabili, mostrano una maggiore stabilit nella parte alta e in quella bassa della classificazione. Si evidenzia invece una maggiore dispersione nella parte centrale della distribuzione, con facolt e universit che salgono o scendono nelle graduatorie degli indicatori comparabili rispetto alla posizione che occupano nella graduatoria degli indicatori parziali. Le facolt peggiori o meno efficienti, cio con indicatore di efficienza usuale pi basso, continuano ad essere peggiori anche costruendo un indicatore di efficienza tecnica che tiene conto delle diverse caratteristiche degli studenti e delle diverse dotazioni strutturali delle unit e di contesto. Un discorso analogo vale per gli atenei migliori. I risultati di questi confronti tra indicatori comparabili e non sono riportati nei grafici che seguono, per ciascuno dei processi analizzati. Questi mettono chiaramente in evidenza le differenti graduatorie e sono, come suol dirsi, facilmente interpretabili dal lettore, per cui si aggiunge soltanto qualche breve descrizione, rinviando al Rapporto del gruppo di ricerca per maggiori informazioni. Figura 2.9 - Indicatore di Efficienza comparabile al I anno vs Indicatore di Efficienza parziale al I anno

0 0

Graduatoria basata su IEC CFU I anno 100 200 300 400

100 200 300 Graduatoria basata su IEP CFU I anno

400

Sette facolt che occupavano le prime dieci posizioni nella graduatoria basata sullindicatore di efficienza parziale (IEP) riguardante i CFU acquisiti al I anno permangono nelle prime dieci posizioni anche nella graduatoria basata sullIndicatore di Efficienza Comparabile (IEC). Si tratta prevalentemente di facolt del gruppo di Medicina e Chirurgia. Delle ultime dieci facolt classificate secondo lIEP otto permangono nella parte pi bassa della classifica anche nella graduatoria basata sullindicatore comparabile.
81

Cinque facolt tra le prime dieci classificate in base allIEP riguardante i CFU acquisiti al secondo anno di corso si posizionano tra le prime dieci anche nella graduatoria basata sullIEC. Si tratta prevalentemente di facolt localizzate in Atenei del Nord e Centro Italia di medie e grandi dimensioni. Otto facolt mantengono le ultime dieci posizioni in entrambe le graduatorie. Figura 2.10 - Indicatore di Efficienza comparabile al II anno vs Indicatore di Efficienza parziale al II anno

0 0

Graduatoria basata su IEC CFU II anno 100 200 300 400

100 200 300 Graduatoria basata su IEP CFU II anno

400

Figura 2.11 - Indicatore di Efficienza comparabile al III anno vs Indicatore di Efficienza parziale al III anno

0 0

Graduatoria IEC CFU III anno 100 200 300

400

100

200 300 Graduatoria IEP CFU III anno

400

82

Tre facolt delle prime dieci nella classifica basata sullIEP CFU III anno permangono tra le prime dieci anche nella classifica basata sullIEC. Sette facolt posizionate tra le ultime dieci nella graduatoria IEP permangono tra le ultime dieci anche nella graduatoria basata sullIEC. Il confronto tra le graduatorie costruite in base agli indicatori relativi ai laureati in corso, rispettivamente lIEP (rappresentato dal tasso di laurea) e lIEC (che emerge dalle stime dei modelli di frontiera stocastica) evidenzia una maggiore stabilit nella parte bassa della classifica24. Sono infatti sette le facolt che permangono tra le ultime dieci anche se classificate con lIEC. Delle prime dieci facolt classificate in base al tasso di laurea soltanto una permane tra le prime dieci. Delle sette facolt che permangono tra le ultime dieci, cinque sono facolt di Giurisprudenza. Figura 2.12 - Indicatore di Efficienza comparabile- Laureati in corso vs Indicatore di Efficienza parziale - Laureati in corso

0 0

Graduatoria basata su IEC Laureati in corso 100 200 300 400

100 200 300 Graduatoria basata su IEP Laureati in corso

400

Soltanto una facolt permane tra le prime dieci se dalla classifica basata sul tasso di laurea (un anno oltre la durata legale del corso) si passa alla graduatoria basata sullIEP. Sette sono invece le facolt che permangono negli ultimi dieci posti in entrambe le graduatorie

Va sottolineato che nella formazione di queste graduatorie sono state escluse le facolt (in totale 12) che presentano un valore pari a zero dei laureati in corso. 83

24

Figura 2.13 - Indicatore di Efficienza comparabile- Laureati entro un anno vs Indicatore di Efficienza parziale - Laureati entro un anno
Graduatoria basata su IEC Laureati entro 1 anno oltre dur. legale 0 100 200 300 400 0

100 200 300 Graduatoria basata su IEP Laureati entro 1 anno oltre dur. legale

400

84

Capitolo 3. Lofferta di servizi agli studenti

3.1 Introduzione Gli studenti rappresentano la categoria primaria di stakeholder del sistema formativo universitario, essendo al tempo stesso utilizzatori diretti e compartecipi del processo di formazione. , quindi, a loro che si devono, in primo luogo, dirigere le attenzioni del sistema, mettendo a disposizione servizi che favoriscano il diritto a studiare nel sistema, il diritto a fare scelte congrue con lofferta formativa esistente e con la possibilit di lavorare a studi conclusi, e il diritto ad apprendere quanto serve per realizzarsi nel lavoro e nella societ civile. I servizi agli studenti sono dunque il modo in cui il sistema universitario e le singole strutture formative intervengono al fine di soddisfare i diritti degli studenti. Sono il modo in cui il sistema, nel suo complesso, interpreta la propria funzione formativa a corredo di quella didattica in senso stretto. Servizi agli studenti di qualit possono contrastare lirregolarit degli studi; lassenza di servizi di supporto pu accelerare la decisione di abbandonare i corsi. Non v dubbio, infatti, che la decisione di abbandonare luniversit non la mera reazione ad un evento, bens la parte finale di un processo sociale di logoramento iniziato nella scuola superiore e forse gi in quella dellobbligo. I voti bassi diventano causa di alienazione per lo studio universitario, di perdita del senso di appartenenza alla comunit degli studenti studiosi e di rinuncia alle attese di riuscita scolastica. La scuola perde gradatamente il significato di luogo nel quale merita investire per assumere quella di luogo di costrizione. Si finisce, quindi, per frequentarla quanto meno possibile e poi la si abbandona al verificarsi di eventi contrari. E pertanto importante verificare lentit e le modalit dei servizi resi agli studenti, tanto pi che, come risulta dagli indicatori riportati nel capitolo precedente, la dispersione durante gli studi1 presenta livelli troppo elevati nelle universit italiane. difficile dire quale sia lesatta stima del tasso di dispersione anche a causa della pratica impossibilit di consultazione, a questo fine, dellAnagrafe Nazionale degli Studenti collocata presso il Cineca, tuttavia dai dati disponibili nel rapporto OECD Education at a Glance (2010) in Italia soltanto il 32,8% degli studenti porta a termine un corso di laurea a fronte di una media OECD pari al 38%. Tale dispersione non certamente imputabile esclusivamente alla carenza dei servizi, ma dettagliate informazioni e analisi sulla disponibilit di questi potrebbero essere utili per promuovere lavvio di un piano nazionale partecipato di contrasto dellirregolarit negli studi universitari intervenendo sui servizi per gli studenti. Il Comitato, vista limportanza del tema, ha organizzato il 17 novembre 2010 un apposito seminario su Servizi agli studenti e strumenti volti a ridurre abbandoni e ritardi alluniversit cui hanno partecipato oltre ai componenti del CNVSU, il Direttore generale per lUniversit, lo studente e il diritto allo studio universitario, i coordinatori di due gruppi di ricerca attivati dal Comitato e rappresentanti del CNSU, di ANDISU, Confindustria, Ministero del Lavoro e di Banca dItalia (cfr. www.cnvsu.it). In tale occasione sono state presentate molte iniziative svolte dalle singole universit per migliorare i servizi agli studenti, alcune delle quali potrebbero essere considerate anche come best practices da diffondere. Le aree di attivit per le quali presentiamo qui dati e commenti sono le seguenti. In primo luogo (paragrafo 3.2), si illustrano i risultati di una rilevazione sulle informazioni fornite nei siti web delle universit, utili per gli studenti. Successivamente si analizzano i dati disponibili sui servizi che
1

Dispersione scolastica il nome che si d al fenomeno del mancato o del ritardato completamento degli studi. 85

vengono resi, sia a tutti gli studenti che a specifici gruppi di studenti. Si presentano: nel paragrafo 3.3 alcuni elementi informativi sulle attivit di orientamento e tutorato; nel par. 3.4 i dati sugli stage e sui tirocini svolti durante o dopo gli studi e nel par. 3.5 le attivit di supporto alla mobilit internazionale degli studenti. Nei paragrafi 3.6 e 3.7 vengono illustrati, rispettivamente, gli interventi degli enti per il diritto allo studio (borse di studio, alloggi e mense) e quelli delle universit (esoneri e riduzione delle tasse e contributi) promossi con il medesimo obiettivo a favore degli studenti meritevoli ma con insufficienti disponibilit economiche. Infine, nel paragrafo 3.8 si presentano i dati di sintesi delle valutazioni espresse dagli studenti frequentanti sulla didattica universitaria e i servizi connessi. Esse sono state inserite in questo capitolo proprio per evidenziare il ruolo di stakeholder primario che gli studenti hanno nel sistema formativo. I dati che si presentano sono stati spesso analizzati anche tenendo conto della dimensione dellateneo (grande, medio e piccolo) e del territorio dove gli atenei operano (Nord, Centro, Sud e Isole), in quanto dalle analisi svolte gli anni scorsi emerso che lammontare e le caratteristiche dei servizi resi agli studenti si differenziano anche in relazione alle caratteristiche suindicate.

3.2 Le informazioni fornite dalle universit: i requisiti di trasparenza I requisiti di trasparenza hanno lo scopo di garantire alle parti interessate (studenti, famiglie e altri stakeholder) le informazioni necessarie per conoscere lorganizzazione di ciascuna universit e per valutare i corsi di studio con cognizione di causa, fornendo chiare informazioni sui corsi di studio relativamente agli obiettivi, al tipo di preparazione scolastica consigliata, ai profili professionali, alle competenze acquisibili, agli aspetti organizzativi (corsi, infrastrutture, personale, esercitazioni, esami, tesi ecc.) e quantaltro si ritenga utile considerare, ai fini della redazione del Manifesto degli Studi2. Data limportanza delle informazioni richiamate, il Cnvsu, nellambito del percorso tracciato verso un compiuto sistema di accreditamento dei corsi di studio universitari, ha dato particolare rilevo allaspetto legato alla trasparenza delle informazioni trasmesse3. Il MIUR, con DM 544/20074 ha introdotto tra i requisiti necessari ai fini dellattivazione di ciascun corso di studi (in seguito CdS), i cosiddetti Requisiti di trasparenza (art. 2), ossia quellinsieme di informazioni che gli Atenei sono tenuti a rendere pubbliche sulle iniziative didattiche che intendono offrire. Le informazioni che gli atenei sono tenute a fornire agli utenti, a livello di ateneo, facolt, corso di studi e singolo insegnamento, sono suddivise in: informazioni che le Universit devono inserire nella Banca dati dellofferta formativa ad integrazione di quelle gi inserite precedentemente; informazioni gi inserite Banca dati dellofferta formativa, che saranno rese disponibili nella Offerta formativa pubblica; informazioni da riportare nei siti internet di ateneo, i cui indirizzi devono essere inseriti dalle universit nella Banca dati dellofferta formativa; elaborazioni effettuate dal Ministero, con riferimento in particolare, ai dati inseriti dagli atenei nellAnagrafe nazionale degli studenti.

Cnvsu, RdR 01/05. Cnvsu, Doc 7/07. 4 Tali requisiti sono stati definiti, in attuazione dellart. 2 del DM 544/2007, con successivo Decreto Direttoriale (n. 61 del 10 giugno 2008), redatto anche sulla base delle indicazioni fornite dal CNVSU nel citato Doc 7/07.
3

86

Il citato Decreto Ministeriale5, inoltre, attribuisce ai nuclei di valutazione dateneo ed al Cnvsu le verifiche, anche in itinere, sulla qualit delle informazioni inserite dagli atenei nella Banca dati dellofferta formativa. Nel 2009 il Cnvsu ha deciso di intraprendere una prima indagine al fine di analizzare il grado di rispondenza degli Atenei ai requisiti di trasparenza, consultando i siti internet di ciascuna Universit statale e di ciascuna facolt allinterno dellateneo. Sono stati esaminati i siti internet di 61 Universit statali e 505 facolt. In tabella 3.1 si riporta la distribuzione degli atenei statali esaminati per ripartizione geografica e per dimensione dellateneo (distinti in grandi, medi e piccoli)6. Tabella 3.1- Atenei statali per dimensione e ripartizione geografica, a.a. 2008/2009
Dimensione Grande Medio Piccolo Totale Nord 4 13 5 22 Centro 3 6 7 16 Sud e Isole 4 9 10 23 Totale 11 28 22 61

La ricerca stata avviata visionando lhome page dellateneo e dei siti delle facolt presenti allinterno dellateneo. In merito alle informazioni sono stati verificati: la presenza/assenza, il grado di accessibilit e il livello di chiarezza. Il giudizio stato espresso in: 4= decisamente positivo 3= abbastanza positivo 2= abbastanza negativo 1= decisamente negativo Per quanto concerne laccessibilit sono stati considerati: il tempo e il percorso da seguire per il reperimento delle informazioni; lattribuzione del livello di giudizio stato inversamente proporzionale: maggiore il tempo, minore il punteggio. In riferimento alla chiarezza del dato si valutato, per ogni singola informazione, la rapidit di comprensione di quanto descritto e il livello di dettaglio delle notizie. Si evidenzia che talvolta descrizioni eccessivamente complesse tendono a ridurre il grado di chiarezza dellinformazione. Per alcune ricerche, come ad esempio i servizi medici per gli studenti e le assicurazioni, la valutazione stata diretta, infatti se presenti, sono anche descritti i servizi offerti. Alcuni atenei tendono a demandare le notizie per gli studenti alle pagine di facolt, in questi casi il dato nella scheda di valutazione dellateneo stato considerato assente. Una delle maggiori difficolt incontrate nelle valutazioni da attribuire alla disomogeneit delle strutture dei siti degli Atenei oggetto di indagine, ed a volte anche delle diverse facolt presenti allinterno di uno stesso Ateneo. Ci, insieme alla presenza di un solo valutatore, ha comportato un inevitabile aumento del grado di soggettivit nellattivit di valutazione. Il presente esercizio di valutazione potrebbe essere ripetuto in futuro, prevedendo protocolli di valutazione pi rigidi (ovvero attraverso la previsione di precisi tempi di accesso alle informazioni relativi a ciascun livello) e la valutazione di ciascun ateneo da parte di almeno due valutatori. Nel complesso la qualit dei siti internet degli atenei, e delle informazioni messe a disposizione degli utenti, risultata abbastanza soddisfacente sia per la rapidit di accesso che per la chiarezza. Dallanalisi effettuata sono emerse alcune note comuni di criticit:
5 6

DM 544/2007, art. 2, cc. 2 e 3. A tal fine si considera grande un Ateneo con oltre 40.000 iscritti, medio un Ateneo con iscritti tra 15.000 e 40.000 e piccolo un Ateneo con meno di 15.000 iscritti. Sono stati esclusi dallindagine le Scuole superiori ad ordinamento speciale.

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1) Il numero di atenei che pubblica il Calendario Accademico (tabella 3.2) inferiore al 50%; linformazione, generalmente, viene demandata alle pagine del sito di Facolt. Tabella 3.2 - Pubblicazione del calendario accademico
Dimensione Grande Medio Piccolo Totale N atenei 11 28 22 61 Di cui pubblicano il calendario accademico 5 13 8 26

2) Organizzazione generale (organi di governo, strutture didattiche e scientifiche): linformazione relativa agli organi di governo sempre presente; spesso non vengono descritti i compiti e le attivit svolte ma solo i nominativi dei componenti. E invece da valutare positivamente la descrizione delle strutture. 3) Le informazioni relative agli alloggi per studenti, mense, servizi medici e attrezzature sportive sono reperibili su siti esterni (Aziende regionali per il diritto allo studio universitario, ASL, CUS etc.). 4) E scarso il numero di atenei che pubblicano le informazioni riguardanti le assicurazioni e i servizi medici dedicati agli studenti. 5) Corsi di lingua/informatici (non specifici dei singoli corsi di studio): risulta estremamente basso il numero degli atenei in cui possibile trovare linformazione (Tabella 3.3). Tabella 3.3 - Pubblicazione dellinformazione relativa ai corsi di lingua/informatici (non specifici dei singoli corsi di studio)
Dimensione Grande Medio Piccolo Totale N atenei 11 28 22 61 Di cui pubblicano 6 9 5 20

6) Una realt particolare rappresentata dalle Facolt di Medicina e Chirurgia, Farmacia, Veterinaria, dove le pagine web sono molto complesse e le informazioni sono reperibili nei singoli siti dei corsi di laurea o dei dipartimenti. A livello di Facolt, si conferma la mancanza di omogeneit dellimpostazione delle pagine internet delle Facolt appartenenti allo stesso ateneo, sia per limpostazione visiva che per le informazioni pubblicate. Al fine di favorire una migliore fruizione del servizio da parte degli utenti, fatte salve le specificit dellofferta formativa di ogni singola Facolt, sarebbe auspicabile che per le informazioni generiche (tutoraggio, servizi di segreteria, progetti internazionali etc.) si mantenga una linea comune di accessibilit. Luniversit di Firenze rappresenta un buon esempio di omogeneit per la facilit di accesso e reperibilit delle informazioni. Altro esempio eccellente, in termini di presentazione delle informazioni, rappresentato dalluniversit di Parma. Dallhome page dellateneo possibile, selezionando una facolt, avere un primo insieme di informazioni generali (informazioni sui corsi, programmi, orari, mappe etc); una struttura di questo tipo consente di avere una prima fotografia dinsieme rapida e sufficientemente dettagliata. Quasi tutte le facolt pubblicano i programmi dei corsi con la relative informazioni fornendo un servizio chiaro e facilmente utilizzabile dallo studente, ma si evidenzia una generale mancanza
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dellinformazione relativa alla lingua utilizzata nello svolgimento delle lezioni; analoga situazione si riscontra per la pubblicazione dei curricula dei docenti. In tabella 3.4 sono riportati i risultati sul livello di informazione per i singoli item, cos come emergono dallanalisi delle 505 facolt esaminate. Tabella 3.4 - Informazioni disponibili per il complesso delle Facolt (%)
Tipo di informazione la/le sede/sedi il programma, eventualmente suddiviso fra i vari moduli (presenza del n di crediti attribuiti/lingua dellinsegnamento) curricula scientifici del docente responsabile e degli eventuali altri docenti coinvolti testi di riferimento orario di ricevimento dei docenti calendario delle prove desame la mappa: aule, laboratori didattici, presidenza, servizi, ecc lorganizzazione: Presidenza, e organi di coordinamento della didattica i servizi per la didattica e gli studenti: aule informatiche, biblioteche, tutorato, altri servizi (segreteria studenti, ecc) i nominativi dei rappresentanti degli studenti Presenza/assenza Giudizio sulla accessibilit dellinformazione dellinformazione Presente Assente Totale 1 2 3 4 Totale 95,5 4,5 Giudizio sulla chiarezza dellinformazione 1 2 3 4 Totale 5,6 92,1 100,0

100,0 2,1 1,7 5,0 91,3 100,0 0,8 1,4

79,1

20,9

100,0 4,3 8,5 16,8 70,4 100,0 3,5 9,3 12,5 74,7 100,0

55,9 72,5 72,9 72,7 55,9 74,3

44,1 27,5 27,1 27,3 44,1 25,7

100,0 3,2 9,6 12,8 74,4 100,0 4,0 7,6 11,2 77,3 100,0 100,0 4,7 7,2 13,2 74,9 100,0 2,2 4,7 11,3 81,8 100,0 100,0 3,0 4,7 11,0 81,4 100,0 2,7 7,4 6,0 83,8 100,0

100,0 4,5 3,6 16,2 75,7 100,0 4,2 6,7 11,4 77,7 100,0 100,0 2,5 3,9 14,6 78,9 100,0 3,6 7,5 16,8 72,0 100,0 100,0 2,1 4,8 6,4 86,7 100,0 9,9 24,6 19,8 45,7 100,0

63,6

36,4

100,0 4,4 8,8 14,7 72,2 100,0 6,2 20,2 20,9 52,6 100,0

57,5

42,5

100,0 0,7 3,1 7,6 88,6 100,0 0,3 3,1

7,6 89,0 100,0

Come si pu osservare, per quanto riguarda la presenza/assenza delle informazioni ritenute necessarie ai fini della trasparenza, le maggiori criticit riguardano le informazioni relative ai nominativi dei rappresentanti degli studenti in seno agli organi accademici (non presenti nel sito internet delle facolt nel 42,5% dei casi), quelle relative ai curricula dei docenti (assenti nel 44% dei casi), ed alla dislocazione delle strutture di facolt (anche in tal caso nel 44% dei casi tali informazioni non sono presenti nel sito internet della facolt). Anche le informazioni relative ai servizi per la didattica risultano non presenti in oltre un terzo delle facolt oggetto di indagine (il 36,4%). Laddove presenti le informazioni risultano essere spesso facilmente accessibili, infatti per ciascuno degli aspetti indagati, il punteggio massimo (4) viene attribuito ad almeno il 70% delle facolt in cui linformazione risulta presente. Per quanto riguarda la chiarezza delle informazioni contenute (laddove presenti) nei siti internet delle facolt esaminate, si rilevano delle criticit nel caso delle informazioni relative
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allorganizzazione, ovvero la presidenza e gli organi di coordinamento della didattica; infatti solo il 45,7% delle facolt in cui tale informazioni sono presenti ottiene un punteggio decisamente positivo, mentre circa il 35% ottiene un giudizio negativo di cui il 10% decisamente negativo. Anche le informazioni relative ai servizi per la didattica e gli studenti risultano essere non chiaramente rese, in tal caso infatti il 26,4% delle facolt ottiene un giudizio negativo o decisamente negativo. 3.3 Orientamento e tutorato I principali servizi utili agli studenti, prima e al momento del loro ingresso alluniversit e durante il percorso di studi, sono le attivit di orientamento e di tutorato. Lorientamento verso, durante e dopo gli studi universitari uno dei principali strumenti di contenimento della dispersione scolastica. Lorientamento degli immatricolandi assume anche la forma di sistema di informazioni strutturate che aiutano lo studente (e la sua famiglia) a scegliere il corso di studi e lateneo pi conformi alle sue attese, di cui si parlato nel paragrafo precedente . Il ri-orientamento durante gli studi mira a correggere le decisioni che si dimostrino inadeguate. Lorientamento in uscita consiste nel supporto informativo e formativo delle decisioni che il laureato prender verso e nel mondo del lavoro. Non sono disponibili dati nazionali certi sul ricorso allorientamento se non sullultima delle tre fasi descritte (questi dati sono presentati nel par. 3.4), e poco noto se e come i tanti interventi che le universit riversano sui propri studenti si traducano in regolarit e profitto negli studi. Per questo motivo, faremo riferimento alle realt universitarie che il CNVSU ha esaminato con il supporto scientifico di due gruppi di ricerca7, senza con questo voler necessariamente generalizzare i risultati a tutto il sistema universitario. Dalle ricerche risultato che: gli studenti non ricorrono ai servizi di orientamento in modo generalizzato e prima di ogni scelta, bens se e quando ne avvertono il bisogno; - chi ricorre allorientamento ha risultati scolastici mediamente inferiori rispetto agli studenti che decidono con i mezzi informativi a disposizione8. Ci non implica giudizi di merito sulle azioni di orientamento, bens la scarsa consapevolezza degli studenti in merito alle potenzialit dellorientamento per le decisioni di lungo periodo. Ricorrono allorientamento, infatti, solo una parte degli studenti, talvolta i meno consapevoli dei percorsi universitari. Daltra parte, in non pochi casi, le informazioni disponibili sono insufficienti per le loro scelte. La generalit degli studenti chiede, infatti, che siano loro rese disponibili informazioni sui legami esistenti tra la formazione acquisibile nei corsi di studio e i possibili esiti lavorativi e professionali una volta conseguito il titolo, in modo da poter giustapporre questi legami con le proprie attese esistenziali, in un processo di scelta del corso di studi e dellateneo da frequentare. Gli studenti chiedono a questo fine di poter disporre di informazioni imparziali e, per quanto possibile, complete e valide per poter decidere autonomamente le proprie strategie di vita
I due gruppi di ricerca sono stati coordinati dai professori Santo di Nuovo dellUniversit di Catania (nel 2009) e Paolo Feltrin dellUniversit di Trieste (nel 2010). Gli esiti delle ricerche sono stati presentati a Roma in un convegno nazionale organizzato dal MIUR e dal CNVSU il 17 novembre 2010. I contributi al convegno sono reperibili sul sito del CNVSU (http://www.cnvsu.it/strumenti/eventi/eventi.asp?ID_EVENTO=34). Le universit coinvolte sono quelle di Basilicata, Catania, Milano Statale, Napoli Federico II, Napoli Orientale, Napoli Parthenope, Seconda Universit di Napoli, Padova e Suor Orsola Benincasa di Napoli. 8 Si veda a questo proposito la relazione del prof. Di Nuovo (http://www.vsu.it/_library/downloadfile.asp?id=11751) dalla quale traspare che chi partecipa ad esperienze di orientamento ha un indice di successo accademico di 0,68 e chi non vi partecipa di 0,63. Lindice di successo accademico calcolato come rapporto tra il numero di crediti acquisiti dallo studente, moltiplicato per la media dei voti acquisiti, e il numero di crediti previsti per lanno frequentato moltiplicato 30. Lindice varia tra 0 e 1.
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universitaria e non. Le informazioni devono essere imparziali per poter avere valore comparativo, e quindi erogate non (solo) da universit, ma da enti terzi, e in ogni caso rese disponibili su internet; complete per poter costituire elemento di decisione consapevole dello studente, e quindi siano il risultato di un forte impegno delle istituzioni per evidenziare i collegamenti tra la formazione e il lavoro; strategiche per essere utilizzabili come collegamento tra le attese dello studente e la realt lavorativa e sociale, percorrendo i sentieri giusti dentro luniversit. evidente che quanto sopra esposto richiede un generale ripensamento nel modo di concepire e attuare lorientamento nel sistema universitario italiano. Come si detto, un secondo ambito di intervento delle universit il tutorato, vale a dire linsieme delle iniziative di supporto allapprendimento rivolto in modo particolare ma non esclusivo agli studenti in difficolt negli studi. Anche il tutorato, che pratica corrente di quasi tutti gli atenei, oggetto di critiche da parte degli studenti. Le critiche riguardano ancora una volta la struttura organizzativa, pi che la prassi. Dalle indagini realizzate risulta che spesso a svolgere le attivit di tutorato siano studenti pi anziani. Gli studenti, invece, reclamano che, a svolgere le attivit di sostegno, non siano studenti loro pari, bens professori o ricercatori, o dottorandi, vale a dire persone con carisma didattico e comprovate capacit di trasmissione dei saperi. Lo studente in difficolt chiede non solo aiuto per la soluzione di esercizi ma anche collaborazione consapevole per le proprie scelte strategiche, collaborazione che lui non ritiene possa ottenere dai propri pari, per quanto siano preparati. Anche per il tutorato si pone, dunque, un ripensamento generale in una visione di sistema che collochi lo studente, anzi gli studenti, come si esprime la Fondazione Rui9 per evidenziare che esistono varie categorie di studenti ciascuna con problemi diversi, al centro delle decisioni di intervento delle autorit accademiche

3.4 Stage e tirocini E possibile fornire un quadro delle attivit di tirocinio/stage poste in essere dagli atenei italiani negli anni accademici dal 2005/06 al 2008/09, sulla base dei risultati delle successive rilevazioni Nuclei dei vari anni. Secondo lart. 1 del D.M. 142/98 il tirocinio/stage un periodo di formazione svolto presso unistituzione pubblica o privata al fine di realizzare momenti di alternanza fra studio e lavoro nellambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Le universit possono attivare due tipologie di tirocinio/stage: - curriculari: inseriti nel piano di studi in ottemperanza alle disposizioni del Regolamento di Corso di Studi, oppure come libera scelta del singolo studente tra le Altre attivit formative proposte dal piano stesso; - formativi e di orientamento: destinati a laureandi e a laureati entro 18 mesi dal conseguimento del titolo, tendenti ad agevolare le scelte professionali e a favorire linserimento nel mondo del lavoro. Le analisi che si presentano di seguito riguardano lorganizzazione del servizio, e poi, separatamente, i tirocini curricolari e gli stage post laurea.
Si veda, a questo proposito, Finocchietti G. (2004) Students and universities in Italy in an age of reform, European Journal of Education, 39(4): 459-469. 91
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3.4.1 Lorganizzazione del servizio Il servizio stage e tirocini pu essere organizzato nei vari atenei su pi livelli: a livello centrale (di ateneo) e, contemporaneamente o meno, anche a livello di facolt e di corso di studio. Come risulta dalla tabella 3.5, il 92,1% degli atenei ha un servizio a livello centrale, il 61,8% degli atenei ha un servizio a livello di facolt e nel 35,5% degli atenei c un servizio a livello di corso di studio. Tabella 3.5 Atenei che hanno attivato il servizio di stage e tirocini per ciascun livello della struttura ed area geografica (%)*
Livello Nord Centro Sud e Isole Totale

Ateneo 93,3 85,0 96,2 92,1 Facolt 56,7 65,0 65,4 61,8 Corso di 40,0 25,0 38,5 35,5 Studio * risposte multiple, un ateneo pu attivare il servizio su pi livelli.

Dalla tabella 3.6 emerge che il 38,2% degli atenei dichiara di offrire ai propri studenti, oltre al sostegno amministrativo e organizzativo, anche il servizio di accompagnamento in azienda. Tabella 3.6 Atenei per tipologia di attivit svolte dal servizio stage e tirocini ed area geografica (%)*
Attivit svolta Stage e tirocini per studenti Stage post-lauream Accompagnamento in azienda Documentazione e studi
* risposte multiple

Nord 100,0 96,7 36,7 56,7

Centro 100,0 100,0 40,0 55,0

Sud e Isole 100,0 96,2 38,5 65,4

Totale 100,0 97,4 38,2 59,2

Inoltre, circa l80% degli atenei nei quali opera il servizio stage e tirocini ha dichiarato di aver attivato un sistema di valutazione ex post dello svolgimento di tali attivit, attraverso la somministrazione di questionari, prevalentemente agli studenti ed alle aziende/enti ospitanti (93,4%), ma anche ai laureati (83,6% dei casi) ed in misura molto minore ai tutor universitari (36,1%) (tabella 3.7).

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Tabella 3.7 Atenei che hanno attivato la valutazione delle attivit di tirocinio e stage per destinatari del questionario ed area geografica (%)
% Nord Adottano un sistema di valutazione ex post Con questionari rivolti a: Studenti Aziende/Enti Tutor Universitari Laureati
* risposte multiple

% Centro 80,0 93,8 87,5 37,5 62,5

% Sud e Isole 65,4 88,2 94,1 29,4 94,1

% Totale 80,3 93,4 93,4 36,1 83,6

93,3 96,4 96,4 39,3 89,3

3.4.2 I tirocini curriculari Nella.a. 2008/2009, sono stati attivati complessivamente dagli atenei italiani 253.169 tirocini e stage curriculari, facendo registrare un incremento rispetto alla.a. precedente del 9,75%. Se si desidera, come in questo caso, analizzare i tirocini e gli stage attivati per dimensione di ateneo e area territoriale, occorre rapportare i partecipanti a tali attivit alla effettiva dimensione dellAteneo e alla sua collocazione geografica. La popolazione dei potenziali studenti che svolgono stage o tirocini non univocamente individuabile, in quanto i requisiti per laccesso sono stabiliti dal regolamento del singolo corso di studio. Pertanto, al fine di definire la popolazione di riferimento, si operato in questo modo: per i tirocini/stage curriculari sono stati considerati gli studenti che, nella.a. di riferimento, risultavano iscritti almeno al terzo anno di un corso di laurea, di laurea specialistica a ciclo unico e di laurea del vecchio ordinamento e gli iscritti dal secondo anno in poi alle lauree specialistiche, poich questi sono gli anni in cui vengono effettuati, in misura prevalente, gli stage o tirocini curriculari. A livello nazionale, per il 25,3% degli studenti potenziali destinatari stato avviato un tirocinio curriculare: un valore in continua crescita nel periodo considerato (Tabella 3.8). Per quanto riguarda la rilevanza della zona geografica in cui lAteneo situato, emergono valori percentuali diversi che riflettono situazioni distinte: negli ultimi due anni accademici sono le universit del Centro Italia quelle che hanno dedicato maggiore attenzione allattivazione di stage e tirocini curriculari, in particolare nel 2008/09 sono stati circa 33 i tirocini attivati ogni cento studenti negli atenei del Centro, mentre gli atenei del Nord ne hanno attivati 26 e quelli del Sud 20 (tuttavia in tali atenei si registrata la crescita pi elevata rispetto alla.a. immediatamente precedente). Tabella 3.8 Tirocini e stage attivati ogni 100 studenti iscritti, per area geografica - aa.aa. 2005/06, 2006/07, 2007/08 e 2008/09
Area geografica Nord Centro Sud e Isole Totale 2005/06 23,4 17,5 8,5 16,2 2006/07 27,8 21,4 10,4 19,2 2007/08 24,3 26,5 12,9 20,6 2008/09 26,5 33,1 20,3 25,3

Lulteriore livello di dettaglio dellanalisi rappresentato dalla dimensione dellateneo, che si va ad aggiungere alla variabile di stratificazione Area geografica, consente di osservare che sono i piccoli atenei del Nord e gli atenei medi e grandi del Centro a far registrare le performance migliori con oltre 36 tirocini/stage attivati ogni 100 studenti nel 2008/09. possibile notare anche, dal
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confronto temporale, che i miglioramenti pi rilevanti si sono realizzati nei grandi atenei del Centro ed in tutte le tipologie di atenei del Sud e delle Isole. (Tabella 3.9 e Figura 3.1). Tabella 3.9 Tirocini e stage attivati ogni 100 studenti iscritti, per area geografica e dimensione dellateneo - a.a. 2008/09
Area geografica Nord Centro Sud e Isole Totale Grandi 23,3 36,2 13,4 21,3 Dimensione Medi 26,9 36,7 31,6 30,6 Piccoli 36,9 18,1 14,2 21,4

Figura 3.1 Tirocini e stage attivati ogni 100 studenti iscritti, per area geografica e dimensione dellateneo aa.aa. 2005/06, 2006/07, 2007/08 e 2008/09
45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 Grandi Medi Nord 2005/06 2006/07 Piccoli Grandi Medi Centro 2007/08 Piccoli Grandi Medi Piccoli

Sud e Isole 2008/09

interessante capire se anche lo status dellateneo (statale/non statale) possa avere un peso nella propensione degli atenei ad offrire tali opportunit ai propri iscritti. Dato che il semplice confronto tra statali e non statali poco significativo, poich coinvolge atenei con caratteristiche molto diverse tra loro, si ritenuto opportuno confrontare realt omogenee per dimensione, quindi sono stati considerati solo gli atenei di piccole dimensioni che sono pi frequenti tra quelli non statali. La tabella 3.10 evidenzia, ancora una volta, che lelemento discriminante per i tirocini attivati soprattutto la collocazione geografica dellateneo. Se, infatti, a livello nazionale il numero di tirocini attivati dagli atenei non statali e statali di piccole dimensioni molto simile, rispettivamente, pari a 21,7 e 21,3 ogni cento studenti, le differenze emergono in misura maggiore a seconda della zona geografica che si va a considerare.

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Tabella 3.10 Tirocini e stage attivati ogni 100 studenti iscritti nei piccoli atenei per tipo di universit e area geografica - aa.aa. 2005/06, 2006/07, 2007/08 e 2008/09
Ripartizione geografica Nord Centro Sud e Isole Totale Italia Tipo Universit Non statali Statali Non statali Statali Non statali Statali Non statali Statali 2005/06 31,6 34,1 15,7 14,4 3,5 5,9 18 15,1 Anno accademico 2006/07 2007/08 39,2 35,5 38,1 23,3 15,1 14,8 18,9 27,4 3,1 4,6 6,9 13,1 19,9 24 17,7 20,4 2008/09 39,2 35,9 11,1 20,3 8,5 15,0 21,7 21,3

Con riguardo ai crediti attribuiti per i tirocini e gli stage si rileva che a livello di intero sistema universitario alla maggior parte dei tirocini (il 43,6%) vengono attribuiti da 6 a 12 crediti (Tabella 3.11). Tale percentuale assume valore pi elevato negli atenei di grandi dimensioni del Centro (63,7%). Sia la collocazione geografica che la dimensione dellateneo hanno comunque un peso decisivo nel numero di crediti acquisibili dagli studenti per ciascun tirocinio. Tabella 3.11 Tirocini e stage per numero di crediti maturati, negli atenei delle varie ripartizioni geografiche (%) a.a. 2008/09
Numero di crediti maturati Ripartizione geografica Dimensione ateneo Grandi Medi Piccoli Grandi Medi Piccoli 0 4,6 7,2 9,6 6,6 0,7 2,0 13,4 2,7 4,9 0,4 1,9 1,9 3,5 3,5 7,9 4,1 da 1 a 5 21,0 22,0 16,5 20,8 18,4 33,9 29,1 27,3 19,5 27,4 38,3 26,5 19,8 26,9 26,0 24,4 da 6 a 12 34,6 42,7 51,2 41,1 63,7 53,5 45,0 56,7 46,3 30,0 42,3 36,4 46,4 40,9 47,1 43,6 13 ed oltre 31,4 11,4 22,7 20,3 16,6 9,9 4,9 12,0 29,0 42,0 6,7 33,6 26,3 22,0 14,0 22,4 Non disponibile 8,4 16,8 0,0 11,2 0,6 0,7 7,6 1,3 0,3 0,2 10,8 1,6 3,9 6,7 5,0 5,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Nord Nord Totale Centro Centro Totale

Grandi Sud e Isole Medi Piccoli Sud e Isole Totale Grandi Italia Medi Piccoli Totale Italia

La collocazione geografica dellateneo risulta essere una variabile determinante anche per il settore economico di svolgimento degli stage e tirocini (tabella 3.12). Al Nord, infatti, il peso relativo dei tirocini nellarea sanitaria (33,8%) inferiore a quello dei tirocini svolti presso le imprese (37,5%); al Centro del Paese, invece, larea sanitaria quella in cui si concentrano circa la met dei tirocini effettuati, con un picco registrato per gli atenei di medie dimensioni (68,9%). Infatti, se a livello nazionale larea sanitaria ad avere il maggior numero di tirocinanti (44,4%, essendo in tale area il
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tirocinio obbligatorio), le universit appartenenti a diverse aree geografiche dimostrano una diversa capacit di interagire con il contesto economico di riferimento. Non tutti gli atenei, per riescono a monitorare in maniera esaustiva tale aspetto del fenomeno: quelli di grandi dimensione hanno dichiarato per il 18,4% al Nord, per il 14,9% al Centro e per il 13,7% al Sud di non disporre dellinformazione disaggregata circa larea di svolgimento dei tirocini. Tabella 3.12 Tirocini e stage per settore economico di svolgimento, nelle varie ripartizioni geografiche (%) a.a. 2008/09
Settore economico di svolgimento Ripartizione Dimensione geografica ateneo Grandi Medi Piccoli Grandi Medi Piccoli Enti Pubblici, Scuola 19,6 20,2 16,4 19,4 12,9 15,5 44,9 17,4 30,8 24,1 23,9 26,1 20,7 20,4 24,5 21,0 Imprese, Studi professionali 39,8 35,1 39,8 37,5 42,1 11,4 32,1 25,5 20,9 12,4 21,7 16,1 35,4 20,9 32,4 27,5 Area Sanitaria 22,1 39,7 42,5 33,8 30,2 68,9 13,7 48,2 43,4 61,9 50,3 55,0 30,3 55,1 39,3 44,4 Settore non disponibile 18,4 4,9 1,3 9,2 14,9 4,1 9,3 8,9 4,8 1,5 4,1 2,8 13,7 3,5 3,8 7,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Nord Nord Totale Centro Centro Totale

Grandi Sud e Isole Medi Piccoli Sud e Isole Totale Grandi Italia Medi Piccoli Totale Italia

3.4.3 Gli stage post-laurea Per gli stage post-laurea, essendo la popolazione di riferimento individuabile nei laureati al pi da 18 mesi, sono stati analizzati i dati relativi ai laureati nei due anni solari precedenti alla.a. di riferimento (sono stati quindi presi in considerazione gli anni 2004 e 2005 per la.a. 2005/06, gli anni 2005 e 2006 per la.a. 2006/07, gli anni 2006 e 2007 per la.a. 2007/08 e gli anni 2007 e 2008 per la.a. 2008/09). Nellanno accademico 2008/09 gli atenei italiani hanno attivato complessivamente 28.779 stage per laureati (circa 4.000 in pi dei 24.859 nel 2007/08). Ci corrisponde a circa 5 stage ogni 100 laureati. Il dato, comunque, costituisce un miglioramento rispetto allanno precedente, in cui il numero di stage attivati ogni 100 laureati era poco oltre 4.

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Il confronto degli stage post-laurea tra atenei statali e non di piccole dimensioni (tabella 3.13) mette in evidenza che lo status dellateneo determinante: infatti sono 9 gli stage attivati nelle universit non statali di piccole dimensioni rispetto ai circa 3 attivati nelle universit statali, ogni 100 laureati.
Tabella 3.13 Stage post-laurea per 100 laureati attivati nei piccoli atenei - Confronto tra universit statali e non statali dal 2005/06 al 2008/09
Ripartizione geografica Nord Centro Sud e Isole Totale Italia Tipo Universit Non statali Statali Non statali Statali Non statali Statali Non statali Statali 2005/06 11,5 3,2 5,6 3,4 3,4 5,3 8,9 4,1 Stages per 100 laureati 2006/07 9,3 2,5 8,5 2,1 0,9 2,3 7,6 2,3 2007/08 10,5 3,7 7,8 1,3 2,4 4 8 3,2 2008/09 10,3 4,2 9,7 1,2 2,8 3,9 8,7 3,3

3.5 La mobilit internazionale degli studenti La rilevazione dei dati sulla mobilit internazionale ha preso avvio, attraverso la procedura Nuclei, a partire dalla.a. 2002/03. I dati dellultima rilevazione riguardano lanno accademico 2008/09 e si riferiscono ai programmi di mobilit attivati dagli atenei italiani. Le analisi che seguono riguardano la consistenza numerica del fenomeno in termini di studenti in entrata e in uscita distinti per tipologia di corso di studi (vecchio e nuovo ordinamento), area di studio, paese di destinazione e di provenienza. Sono analizzate, altres, le spesa per la partecipazione a programmi di mobilit internazionale (distinguendo tra quelle a carico degli atenei e quelle a carico di fondi comunitari e/o di altre istituzioni) e il numero di borse di mobilit erogate (distinte per tipo di programma e per soggetto finanziatore). Conclude questo paragrafo lanalisi dei dati relativi ai crediti acquisiti dagli studenti degli atenei italiani per attivit svolte allestero. 3.5.1 I flussi di mobilit internazionale Gli studenti stranieri che trascorrono un periodo di studio nel nostro sistema universitario sono, nel periodo considerato, in progressivo aumento. Nel 2008/09 gli studenti stranieri in entrata sono 19.785, con un aumento del 7,0% rispetto al 2007/08, mentre tra questo ed il 2006/07 laumento era stato del 4,6%. Lanno accademico 2008/09 conferma anche per gli studenti in uscita landamento positivo. Rispetto al primo anno considerato laumento complessivo degli studenti che trascorrono un periodo di studio allestero del 23,4% (da 18.323 nel 2005/06 a 22.610 nel 2008/09), anche se con un trend pi lento rispetto agli ultimi anni. Il rapporto percentuale tra studenti in entrata e studenti in uscita stabile, intorno all87%, negli ultimi tre anni considerati.

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Tabella 3.14 Studenti in mobilit internazionale e rapporto tra studenti in entrata ed in uscita (%) aa.aa. dal 2005/06 al 2008/09
Anno accademico 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 Studenti in Studenti in entrata uscita 17.026 17.671 18.485 19.785 18.323 20.208 21.427 22.610 % entrata/ uscita 92,9 87,4 86,3 87,5

Un maggior dettaglio di analisi per la comprensione delle dinamiche di mobilit internazionale emerge dalla Tabelle 3.15 e 3.1610. Se si focalizza lattenzione sui soli studenti iscritti al nuovo ordinamento, si nota per gli studenti in entrata una variazione annua superiore a quella rilevata nel 2007/08: si passa dal + 4,6% del 2007/08 al + 7% nel 2008/09); per gli studenti in uscita, si registra s un trend positivo, ma si segnala un decremento della variazione che passa dal + 6,0% del 2007/08 al + 5,3% del 2008/09.
Tabella 3.15 Studenti in mobilit internazionale, variazioni aa.aa. 2001/02 e 2002/03
Ordinamento V. e N. O. V. e N. O. A.A. 2001/0211 2002/03 Studenti in entrata 10.332 12.002 Studenti in uscita 15.716 16.962 Variazione % rispetto allanno precedente (entrate) n.d. 16,2 Variazione % rispetto allanno precedente (uscite) n.d. 7,9 % entrata/ uscita 65,7 70,8

Tabella 3.16 Studenti in mobilit internazionale, variazioni aa.aa. 2003/04- 2008/09


Studenti in entrata 13.836 15.465 17.026 17.671 18.485 19.785 Studenti in uscita 14.165 17.546 18.323 20.208 21.427 22.610 Variazione % rispetto allanno precedente (entrate) 15,3 11,8 10,1 3,8 4,6 7,0 Variazione % rispetto allanno precedente (uscite) -16,5* 23,9 4,4 10,3 6,0 5,5 % entrata/ uscita 97,7 88,1 92,9 87,4 86,3 87,5

Ordinamento N.O. N.O. N.O. N.O. N.O. N.O.

A.A. 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09

* Il valore negativo dovuto al fatto che dalla.a. 2003/2004 si rilevano solo gli studenti del nuovo ordinamento, mentre negli aa.aa precedenti sono stati rilevati anche quelli del vecchio ordinamento V= Vecchio ordinamento; N.O.=Nuovo ordinamento

Landamento del tasso di partecipazione degli studenti italiani ai programmi di mobilit internazionale, (tabella 3.17), nel 2008/09 pari all 1,37% degli iscritti, lievemente maggiore rispetto allanno 2007/08 dove era pari all 1,34%.

10

Le Tabelle 3.15 e 3.16 devono essere lette con cautela, relativamente ai flussi in uscita. Per i primi due anni indicati (a.a. 2001/02 e 2002/03), relativamente ai flussi in uscita in quanto, pur essendo indistinti gli studenti del vecchio e nuovo ordinamento, si pu ragionevolmente ritenere che si tratti prevalentemente di studenti del vecchio ordinamento, per due ragioni: - lo studente decide di fare unesperienza di studio allestero non prima del secondo anno; - negli anni accademici 2001/02 e 2002/03 lelevato tasso di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento (nella.a. 2002/03 il nuovo ordinamento copre gi il 47% degli iscritti totali) induce a pensare che la quasi totalit degli studenti in mobilit sia del vecchio ordinamento (transitata nel nuovo). A partire, invece, dalla.a. 2003/04 (Tabella 3.16)., invece, si pu ritenere che la mobilit internazionale interessi soltanto gli iscritti puri al nuovo ordinamento, in quanto quelli del vecchio sono quasi tutti non regolari e, in quanto tali, poco propensi ad esperienze di mobilit. 11 I dati della.a. 2001/2002 derivano da una indagine ad hoc.

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Tabella 3.17 Studenti in mobilit internazionale verso lestero dal 2001/02 al 2008/09
% uscite su iscritti regolari 1,63 1,69 1,60 1,85 1,82 1,96 2,05 2,17

Totale in Anno Accademico uscita 2001-02 15.716 2002-03 16.962 2003-04 14.165 2004-05 17.546 2005-06 18.323 2006-07 20.208 2007-08 21.427 2008-09 22.610

Totale iscritti 1.722.457 1.768.295 1.102.984 1.302.432 1.451.581 1.538.176 1.602.576 1.647.676

Di cui regolari 963.272 1.003.092 885.595 950.571 1.007.662 1.033.392 1.046.645 1.040.259

% uscite su iscritti 0,91 0,96 1,28 1,35 1,26 1,31 1,34 1,37

Distinguendo il flusso degli studenti in uscita sulla base del tipo di corso (Tabella 3.18), possibile notare come la partecipazione a programmi di mobilit internazionale si registri maggiormente nel biennio di laurea specialistica, durante il quale il 3,39% degli iscritti decide di fare unesperienza di studio allestero. Per le lauree triennali e specialistiche a ciclo unico invece, solo uno ogni cento iscritti decide di trascorrere un periodo di mobilit allestero. Queste evidenze, confermano, anche per lanno accademico 2008/09, la difficolt per gli iscritti a tali corsi di laurea di trovare il tempo per unesperienza allestero, probabilmente anche a causa dei carichi didattici e delle regole di valutazione del profitto indotte dagli atenei. Tabella 3.18 Studenti in mobilit internazionale verso lestero per tipologia di corso dal 2006/07 al 2008/09
2006/07
Tipologia corso
In uscita Tot. Iscritti % stud. Uscita su iscritti In uscita

2007/08
Tot. Iscritti % stud. Uscita su iscritti In uscita

2008/09
Tot. Iscritti % stud. Uscita su iscritti

Corsi di laurea 11.618 1.130.216 Corsi di laurea specialistica 6.872 212.264 o magistrale Corsi di laurea a ciclo unico 1.718 195.696 Totale 20.208 1.538.176

1,03 11.057 1.116.871 3,24 8.142 247.431

0,99 10.601 1.110.335 3,29 9.184 271.111

0,95 3,39 1,06 1,37

0,88 2.228 238.274 1,31 21.427 1.602.576

0,94 2.825 266.230 1,34 22.610 1.647.676

La distinzione della mobilit studentesca per aree di studio consente di valutare, sia in termini assoluti che relativi, le differenze e le peculiarit che contraddistinguono ciascuna area in termini di flussi in entrata e in uscita (Tabella 3.19). Le aree di studio che, in valori assoluti, fanno registrare pi elevati flussi di mobilit in entrata sono, quelle ad indirizzo economico, linguistico-filologico, ingegneria tecnologica, scienze umanistiche, scienze mediche e scienze sociali. Le aree di studio che in uscita fanno registrare i valori pi alti, sono quelle ad indirizzo economico, linguisticofilologico, ingegneria tecnologica, scienze sociali, diritto, scienze umanistiche, scienze mediche. I flussi pi bassi, sia in entrata che in uscita si hanno invece, nelle aree della geografia/geologia, delle scienze agrarie. Le aree di studio che riescono ad attirare un numero di studenti stranieri superiore al numero degli studenti in uscita, sono quelle di scienze agrarie (144,6%), istruzione formazione insegnanti (21,9%), arti e design (120,8%), e scienze umanistiche (108,1%).

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Tabella 3.19 Studenti in mobilit e rapporto di scambio tra studenti in entrata e in uscita, per area di studio dal 2007/08 al 2008/09
2007/08 Area di studio Scienze agrarie Architettura, pianificaz Arti e design Studi indir.econom Istruzione, formaz.insegn Ingegneria Tecnologia Geografia, geologia Scienze umanistiche Lingua e filologia Diritto Matematica, informatica Scienze mediche Scienze naturali Scienze sociali Scienze della comunic Altre aree di studio Non indicata Totale Entrata 381 1.263 597 3.305 457 1.827 104 1.846 2.143 1.242 317 1.511 492 1.696 579 271 454 18.485 Uscita 289 1.151 438 3.727 353 2.275 145 1.855 3.547 1.628 538 1.666 601 2.291 714 181 28 21.427 % entrata 2,1 6,8 3,2 17,9 2,5 9,9 0,6 10,0 11,6 6,7 1,7 8,2 2,7 9,2 3,1 1,5 2,5 100,0 % uscita 1,3 5,4 2,0 17,4 1,6 10,6 0,7 8,7 16,6 7,6 2,5 7,8 2,8 10,7 3,3 0,8 0,1 100,0 % entrata/ uscita 131,8 109,7 136,3 88,7 129,5 80,3 71,7 99,5 60,4 76,3 58,9 90,7 81,9 74,0 81,1 149,7 (*) 86,3 Entrata 405 1.338 552 3.449 407 2.045 126 1.951 2.313 1.345 409 1.739 511 1.694 616 431 454 19.785 Uscita 280 1.350 457 4.343 334 2.385 154 1.805 3.476 1.814 523 1.779 636 2.191 766 260 57 22.610 2008/09 % entrata 2,0 6,8 2,8 17,4 2,1 10,3 0,6 9,9 11,7 6,8 2,1 8,8 2,6 8,6 3,1 2,2 2,3 100,0 % uscita 1,2 6,0 2,0 19,2 1,5 10,5 0,7 8,0 15,4 8,0 2,3 7,9 2,8 9,7 3,4 1,1 0,3 100,0 % entrata/ uscita 144,6 99,1 120,8 79,4 121,9 85,7 81,8 108,1 66,5 74,1 78,2 97,8 80,3 77,3 80,4 165,8 (*) 87,5

(*) In questo caso il rapporto di scambio non calcolato data la difficolt dichiarata dagli atenei nellattribuire unarea di studio di appartenenza agli studenti in mobilit in entrata

100

La distribuzione per area geografica degli studenti in mobilit (tabella 3.20) se, da un lato, evidenzia la pi elevata capacit di attrarre studenti stranieri da parte degli atenei del Centro (si hanno infatti circa 110 studenti in entrata ogni 100 in uscita), dallaltro lato mostra anche come, rispetto al 2007/08 le diverse aree geografiche (eccezion fatta ancora una volta per le universit del Centro) abbiano visto una sostanziale stabilit della loro attrattivit. Tabella 3.20 Studenti in entrata e in uscita e rapporto tra studenti in entrata e in uscita, per ripartizione geografica nel 2007/08 e 2008/09
Ripartizione geografica Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole Totale Studenti in entrata Num % 5.853 34,1 4.953 28,9 5.406 31,5 2.273 13,3 18.485 107,8 a.a. 2007/08 Studenti in uscita Num % 7.079 37,4 5.183 27,4 5.287 28,0 3.878 20,5 21.427 113,3 % entr/uscite 82,7 95,6 102,3 58,6 86,3 Studenti in entrata Num % 6.162 34,7 5.300 29,8 5.714 32,1 2.609 14,7 19.785 111,3 a.a. 2008/09 Studenti in uscita Num % 7.504 35,7 5.492 26,1 5.201 24,7 4.413 21,0 22.610 107,5 % entr/uscite 82,1 96,5 109,9 59,1 87,5

La mobilit studentesca nella.a 2008/09 si sviluppa prevalentemente nellarea europea, verso cui diretto l86,9% dei flussi in uscita e da cui proviene quasi l84% degli studenti in entrata. I paesi da cui maggiormente provengono gli studenti in entrata sono la Spagna, la Francia, la Germania ed il Regno Unito (Tabella 3.21). Lambito extra europeo, interessa il 13,1% degli studenti italiani in uscita. Fuori dallEuropa, gli Stati Uniti sono la meta preferita dai nostri studenti (vi si reca circa il 37,6% degli studenti che sceglie un paese extra-europeo); la seconda meta rappresentata dalla Cina, che viene scelta dal 13,2%. Per quanto riguarda i flussi in entrata da fuori Europa (che rappresenta il 16,1% degli studenti in entrata totali), gli Stati Uniti sono il principale paese di provenienza (40,7%), seguiti dal Brasile (12,2%) e dal Messico (7,0%). Tabella 3.21 Studenti in entrata/uscita per area geografica di provenienza/destinazione (%) a.a. 2008/09
Area EUROPA di cui: Spagna Francia Germania Regno Unito Portogallo Paesi Bassi EXTRA-EUROPA di cui: Stati Uniti Cina Australia Canada Brasile India Argentina Giappone Messico Totale % Entrata 83,9 35,4 10,4 9,9 4,3 5,4 2,0 16,1 40,7 5,2 4,5 3,8 12,2 1,5 3,5 2,9 7,0 100,0 % Uscita 86,9 34,3 15,3 9,2 8,0 4,2 3,5 13,1 37,6 13,2 9,0 7,9 4,5 3,9 3,6 3,2 2,7 100,0 % entr/usc 84,5 87,3 57,3 90,8 45,7 109,3 47,4 107,4 116,2 41,9 53,8 51,5 291,7 41,9 104,7 95,8 274,1 87,5 101

3.5.2 Il sostegno finanziario12 Lopportunit di effettuare un periodo di mobilit internazionale garantita per il 94,3% dalle borse erogate dal programma Socrates-Erasmus. In tale ambito, il 45,1% delle borse finanziato da enti esterni o soggetti privati (Tabella 3.22). Lottenimento di una borsa di studio, indipendentemente dalla fonte finanziaria di copertura, stato garantito per la.a. 2008/09 al 79,8% degli studenti in uscita (compresi i 1.418 dottorandi, che costituiscono il 5,9% dei 24.028 studenti di primo secondo e terzo livello in uscita), i quali hanno trascorso un periodo di mobilit allestero per una durata media di oltre 9 mensilit (Tabella 3.23). Tabella 3.22 Borse erogate per tipo di programma e per soggetto finanziatore a.a. 2008/09
Tipologia di programma Totale borse di cui finanziate/cofinanziate di studio da enti esterni o soggetti privati N Erasmus Altro Totale % N 8.163 325 8.488 % 45,1 29,5 44,2

18.084 94,3 1.101 5,7 19.185 100,0

Tabella 3.23 Copertura della mobilit studentesca con borse e durata media delle borse a.a. 2008/09
Anno accademico 2008/09 Totale borse erogate 19.185 Totale studenti e dottorandi in uscita 24.028 % copertura mobilit con borse 79,8 Mensilit erogate 182.138 Mensilit/borse 9,5

Per quanto riguarda la composizione delle fonti di finanziamento (Tabella 3.24), nellanno 2008 la spesa per la partecipazione a programmi di mobilit stata di oltre 52 milioni di Euro, di cui il 40,7% a carico del bilancio di Ateneo (includendo i fondi concessi dal MIUR) e il 59,3 a carico dei fondi UE. Dal confronto con il precedente anno emerge una maggiore quota di fondi dellUnione Europea o di altre istituzioni, infatti nel 2007 la quota del bilancio dateneo era pari circa a quella a carico dei fondi EU o di altre istituzioni. Tabella 3.24 Spese sostenute per la partecipazione a programmi di mobilit nel 2007 e nel 2008(a)
2007 2008
Spese sostenute Euro % Euro % A carico del bilancio di ateneo (compresi fondi MIUR) 26.346.290 50,5 21.276.262 40,7 A carico di fondi UE o altre istituzioni 25.801.420 49,5 30.949.413 59,3 Totale 52.147.710 100,0 52.225.675 100,0
(a) Comprende spese: per lintegrazione di borse Erasmus, per lorganizzazione di corsi di lingua italiana per stranieri, per il servizio di ricerca alloggi per studenti stranieri, per la gestione di alloggi negli studentati, per attivit culturali e per attivit varie a supporto dei borsisti in uscita. Non tutti gli atenei hanno incluso tutte le voci indicate. Per ragioni contabili, alcuni atenei hanno dichiarato che limporto indicato si riferisce allanno accademico anzich allanno solare, come richiesto; inoltre per molti atenei non stato possibile distinguere tra le spese sostenute per gli studenti del nuovo ordinamento e quelle per gli studenti del V.O., quindi gli importi indicati sono complessivi.

12 Le spese per partecipazione a programmi di mobilit e il numero di borse erogate si riferiscono alla totalit degli studenti, comprendendo quindi sia gli iscritti ad un corso di laurea che ad un corso di dottorato.

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3.5.3 I crediti acquisiti allestero Nelle tabella 3.25 e 3.26 sono riepilogate le annualit e i crediti, rispettivamente, superate e acquisiti allestero dagli studenti nel corso degli ultimi anni13. Essendo le annualit una categoria tipica dei corsi di studio del vecchio ordinamento, naturale il costante calo nella percentuale acquisita allestero (per lanno 2009 pari allo 0,07%). Rimane sempre molto bassa la percentuale di crediti acquisiti per attivit svolte allestero, sul totale dei crediti acquisiti nel corso dellanno solare, dagli studenti del nuovo ordinamento (0,62%). Tabella 3.25 Annualit superate allestero rispetto a quelle previste (%), a.s. 2003-2009
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Vecchio Ordinamento 0,68 0,66 0,11 0,08 0,12 0,07 0,07 Nuovo Ordinamento 0,13 0,27 0,33 0,48 0,54 0,59 0,62 Totale 0,16 0,28 0,33 0,48 0,54 0,59 0,62

Per quanto concerne, invece, lammontare medio dei crediti acquisiti allestero dagli studenti (tabella 3.26), la.a. 2008/09 conferma landamento positivo registrato negli ultimi anni, facendo registrare un valore medio di crediti acquisiti, per il periodo trascorso allestero pari a 13,9. Tabella 3.26 Crediti acquisiti allestero (%), a.s. 2004-2009
Anno accademico Anno solare 2003/04 2004 2004/05 2005 2005/06 2006 2006/07 2007 2007/08 2008 2008/09 2009 Crediti acquisiti (a.s.) 93.535 132.632 210.457 254.037 286.572 313.839 Studenti in uscita (a.a.) 14.165 17.546 18.323 20.208 21.427 22.610 Numero medio di crediti acquisiti per studente 6,6 7,6 11,5 12,6 13,4 13,9

3.6 Gli interventi degli Enti per il diritto allo studio universitario 3.6.1 Introduzione Accanto a servizi garantiti alla generalit degli studenti, la cui fruizione pu comportare una partecipazione al costo del servizio stesso, sono previsti servizi e provvidenze economiche riservati alla non generalit degli studenti14, forniti gratuitamente o a tariffa agevolata a favore degli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi, nellambito di interventi del cosiddetto diritto allo studio universitario; di cui si tratter in questa sezione. Si tratta non solo dellerogazione della borsa di studio ma anche di altre forme di sostegno, come la possibilit di alloggiare nelle strutture apposite degli Enti per il diritto allo studio gratuitamente o a prezzo ridotto o di consumare pasti
13 Al fine di fornire una visione completa del fenomeno, la tabella si riferisce sia al nuovo che al vecchio ordinamento mentre, come gi chiarito precedentemente, a partire dalla.a. 2003/04 la rilevazione nuclei fa riferimento al solo nuovo ordinamento) 14 Art. 7, legge 390/91.

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nelle mense universitarie a tariffa agevolata o a titolo gratuito; possono altres essere previste altre forme di agevolazioni o di intervento, decisi a livello locale. Prima di analizzare i dati relativi alle risorse impiegate e alle varie forme di intervento (borse di studio, servizio alloggio e servizio di ristorazione), si ritiene opportuno presentare un sintetico quadro normativo di riferimento sul diritto allo studio universitario al fine di metterne in evidenza lattuale organizzazione. 3.6.2 Il quadro normativo Il fondamento degli interventi per il diritto allo studio si riscontra negli ultimi due commi dellarticolo 34 della Costituzione, in base al quale I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi pi alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. I principali interventi legislativi volti e rendere effettivo tale diritto allo studio universitario sono analizzati nel presente paragrafo. I princpi fondamentali per la realizzazione di un diritto allo studio uniforme nel territorio (mediante legislazioni delle Regioni) sono contenuti nella legge quadro sul diritto allo studio15. In tale legge16 sono ripartite le competenze tra lo Stato (che si occupa di indirizzo, coordinamento e programmazione degli interventi), le regioni (delegate allattuazione degli interventi volti a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per la concreta realizzazione del diritto allo studio universitario) e le universit (che organizzano i propri servizi, compresi lorientamento ed il tutorato, in modo da rendere effettivo e proficuo lo studio universitario). Relativamente ai servizi e le provvidenze economiche riservati alla non generalit degli studenti, tale sottocategoria di studenti individuata mediante particolari procedure selettive definite da un apposito DPCM17. Disposizioni per luniformit di trattamento sul diritto agli studi universitari con il quale, al fine di garantire luniformit di trattamento sul territorio nazionale, si stabiliscono: a) I criteri per la determinazione del merito e delle condizioni economiche degli studenti, nonch per la definizione delle relative procedure di selezione, ai fini dellaccesso ai servizi e godimento degli interventi di cui alla presente legge non destinati alla generalit degli studenti (); b) Le tipologie minime e i relativi livelli degli interventi (); c) Gli indirizzi per la graduale riqualificazione della spesa a favore degli interventi riservati ai capaci e meritevoli privi di mezzi. Nellultimo DPCM stabilito18, tra le altre cose, che siano emanati annualmente due Decreti Ministeriali per aggiornare i limiti massimi dellindicatore della situazione economica equivalente, della situazione patrimoniale equivalente e gli importi minimi delle borse di studio19. Il DPCM dovrebbe avere cadenza triennale, ma lultimo DPCM risale al 2001; inoltre, alla fine dello stesso anno intervenuta limportante modifica del titolo V della Costituzione20, che ha trasformato il diritto allo studio da mero principio generale ad un sistema integrato di diverse funzioni e servizi, cui concorrono diversi attori operanti secondo il principio di sussidiariet: allo
Legge del 2 dicembre 1991, n. 390. Articolo 3, legge 390/91. 17 DPCM del 9 aprile del 2001, previsto nellart. 4 della legge 390/91. 18 Art. 4, comma 11 ed art. 9 comma 8 del citato DPCM. 19 Gli ultimi due decreti che seguono questa disposizione sono: il DM del 28 febbraio 2010, che aggiorna gli importi minimi delle borse di studio per la.a. 2010/2011; il DM del 24 febbraio 2010 che aggiorna i limiti massimi dellIndicatore della condizione economica equivalente e dellIndicatore della condizione patrimoniale equivalente per la.a. 2010/2011. 20 Legge costituzionale del 18 ottobre 2001, n. 3.
16 15

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Stato spetta la competenza nellemanare leggi sui livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ma in tale senso dal 2001 il quadro normativo non mutato. Le Regioni diventano competenti esclusive in materia di diritto allo studio a livello normativo e rendono effettivo tale diritto attraverso appositi organismi regionali di gestione, gli Enti per il diritto allo studio, i cui interventi sono analizzati nei prossimi paragrafi. 3.6.3 Le risorse impiegate Le principali risorse impiegate negli interventi per il diritto allo studio sono costituite dalle risorse proprie delle Regioni, dal fondo integrativo statale e dalla tassa per il diritto allo studio. La tassa regionale per il diritto allo studio21, costituisce unimposta a carico della generalit degli studenti, ma con vincolo di utilizzo per lerogazione delle borse di studio e dei prestiti donore. Il fondo integrativo statale, istituito per erogare i prestiti di onore22, successivamente stato destinato anche allerogazione di borse di studio23. Tale fondo ripartito tra le regioni secondo criteri che investono maggiormente in termini di spesa per il diritto allo studio e di alloggi disponibili, nonch tenendo conto del numero di idonei presenti nella stessa regione, ed in base al rispetto di specifici termini temporali per lerogazione degli interventi, come stabilito di volta in volta nei diversi DPCM24. Dai dati relativi agli ultimi quattordici anni, presentati in figura 3.2 emerge una tendenza allaumento dellimporto del fondo integrativo fino al 2006, che poi diminuisce nei due anni successivi, per toccare un picco di oltre 246 milioni di euro distribuiti nel 2009. Nel 2010, ultimo anno dellanalisi, si registra una forte diminuzione nei fondi impiegati per lerogazione delle borse di studio di oltre il 60%, rispetto al precedente anno: in seguito a questa ultima diminuzione il fondo integrativo torna ad avvicinarsi allimporto di dieci anni fa. Figura 3.2 Fondo integrativo (valori in migliaia di euro), dal 1997 al 2010

Fonte: Gazzetta Ufficiale, vari anni

21 22

Introdotta con la legge n. 549 del 1995. Istituito con la Legge 390/91, art. 8. 23 Legge 662/96, art.1 comma 89. 24 Ultimo DPCM del 9 aprile del 2001.

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3.6.4 La principale forma di intervento: la borsa di studio La prestazione che in Italia caratterizza il diritto allo studio la borsa di studio, i cui LEP - costituiti dallimporto minimo della borsa stessa e dai criteri relativi allindividuazione degli aventi diritto (requisiti di merito e condizioni economiche) - devono essere definiti ed aggiornati dallo Stato mentre le Regioni garantirebbero lattuazione dei LEP, scegliendo di corrispondere limporto corrispondente in moneta, erogando servizi equivalenti, oppure un misto moneta-servizi, nonch la possibilit di decidere eventuali interventi aggiuntivi (ampliamento del range degli aventi diritto o aumento degli importi delle borse), mediante lutilizzo di degli introiti provenienti dalla tassa regionale per il diritto allo studio integrate da risorse proprie. Gli importi minimi delle borse di studio per la.a. 2010/2011 sono stati cos definiti in seguito allaggiornamento annuale25: per gli studenti fuori sede 4.701,22, per gli studenti pendolari 2.591,70 mentre per gli studenti in sede 1.771,99. Nella tabella 3.27 riportato per tutti i corsi di primo e secondo livello26, il numero di idonei (ovvero coloro che risultano avere i requisiti richiesti per ottenere la borsa di studio), il numero dei borsisti ed il grado di copertura; questo indicatore rappresenta la percentuale di studenti che vedono soddisfatto il proprio diritto alla borsa di studio. Infatti, si osserva che avere i requisiti per lottenimento della borsa di studio condizione necessaria ma non sufficiente per disporne: nella met delle regioni i fondi stanziati non permettono di erogare un numero di borse adeguato rispetto agli studenti aventi diritto. LItalia, se consideriamo il dato per area geografica della tabella 3.28, risulta divisa in due macroaree: le regioni del centro-nord, dove praticamente tutti gli aventi diritto ottengono la borsa, senza distinzione per livello di studio; uniche eccezioni sono il Veneto (88,4%) e le Marche (88,5%). Al Sud la percentuale media complessiva di copertura appena superiore al 60%; questo dato riassume un grande divario allinterno della stessa area geografica: il grado minimo di copertura del 42,8% in Molise mentre il massimo per larea geografica rappresentato dall85,7% della Sardegna. Le ragioni del forte divario territoriale sono da ricercarsi nella concentrazione della quota degli idonei al Sud, che rappresenta il 44,6% degli idonei complessivi, alla quale non corrisponde la capacit finanziaria dei governi locali per farvi fronte.

25 Gli importi minimi sono stati definiti mediante il DM del 28/02/2010, aggiornando gli importi del precedente anno accademico in relazione alle intervenute variazioni del costo della vita, di cui allIndice generale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati corrispondente, per lanno 2010, al + 0,7 %.

26

Corsi di laurea, corsi di laurea specialistica, corsi di laurea specialistica a ciclo unico (nuovo ordinamento), corsi di diploma e corsi di laurea (vecchio ordinamento).

106

Tabella 3.27 Studenti idonei, borsisti e grado di copertura27 per regione, a.a. 2008/09
Regione PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA TRENTINO-ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZI MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Totale
N.P.: dato non pervenuto

Studenti idonei 9.763 285 14.740 3.499 9.897 3.316 3.994 12.055 10.236 4.796 4.598 17.535 5.217 1.181 16.909 14.481 N.P. 10.229 20.302 8.122 171.155

Studenti borsisti 9.763 285 14.740 3.499 8.749 3.316 3.994 12.055 10.236 4.796 4.071 17.535 3.669 505 9.991 8.160 N.P. 5.598 12.003 6.960 139.925

Grado di copertura 100,0 100,0 100,0 100,0 88,4 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 88,5 100,0 70,3 42,8 59,1 56,3 54,7 59,1 85,7 81,8

27

Il grado di copertura il rapporto percentuale di borsisti rispetto agli studenti che avrebbero diritto alla borsa di studio. 107

Tabella 3.28 - Studenti idonei, borsisti e grado di copertura per area geografica - a.a. 2008/09
Area geografica Nord Centro Sud Italia Studenti idonei 57.549 37.165 76.441 171.155 Studenti borsisti 56.401 36.638 46.886 139.925 Grado di copertura 98,0 98,6 61,3 81,8

Il dato complessivo relativo alla percentuale di studenti che vedono riconosciuto il diritto alla borsa di studio dell81,8%. Dallevoluzione temporale del grado di copertura, presentata in tabella 3.29 e figura 3.3 per gli ultimi nove anni, emerge una tendenza accentuata allaumento verso lattuale livello di quasi massima copertura per il centro-nord del Paese, a fronte di un miglioramento molto graduale al Sud (escluso per lultimo anno dellanalisi nel quale al sud si registra un lieve declino del grado di copertura). Tabella 3.29 - Grado di copertura per area geografica, aa.aa. 2000/01- 2008/09
Grado di copertura Area geografica Nord Centro Sud Italia 2000/01 81,8 91,7 49,2 71,9 2001/02 75,1 80,4 40,3 62,2 2002/03 87,6 80,0 43,0 66,7 2003/04 94,1 76,0 51,9 71,5 2004/2005 95,0 90,8 54,7 77,1 2005/06 94,7 93,0 53,5 77,2 2006/07 97,5 99,4 59,3 82,2 2007/08 98,1 98,7 63,1 82,9 2008/09 98,0 98,6 61,3 81,8

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Figura 3.3 - Grado di copertura per area geografica, aa.aa. 2000/01 - 2008/09

Con riferimento allevoluzione temporale del grado di copertura, si pu osservare (figura 3.4 e tabella 3.30) che sia il numeratore che il denominatore di questo rapporto sono aumentati fino alla.a. 2000/01. Nellanno successivo il numero di idonei ha raggiunto un picco di oltre 200 mila, in quanto si tratta dellanno nel quale entrato in vigore un nuovo DPCM, con il quale si sono apportate modifiche ai requisiti di merito e reddito che hanno comportato un notevole ampliamento della platea di aventi diritto alla borsa; di conseguenza, nello stesso anno il grado di copertura sceso al 62,2% contro il 78,3% del precedente anno, per poi subire progressivo aumento fino allultimo anno, in cui il grado di copertura inverte la tendenza. Nel 2008/09 si registra infatti una flessione di quasi un punto del grado di copertura: il numero di borse (quasi 5.500 borse in meno rispetto al precedente anno) diminuito del 3,8% ossia pi che proporzionalmente rispetto alla diminuzione degli aventi diritto (che stata del 2,4%). In conclusione, nonostante la riduzione del numero di idonei, non si riuscito a fare fronte ad una maggiore copertura degli aventi diritto.

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Tabella 3.30 Studenti idonei, borsisti e grado di copertura delle borse, aa.aa. 1996/97 2008/09
Anno accademico 1996/97 1997/98 1998/99 1999/00 2000/01 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 Studenti idonei 115.388 121.775 122.951 149.964 167.691 204.374 188.075 175.245 168.490 168.661 172.224 175.382 171.155 Studenti borsisti 63.352 81.958 97.088 118.754 131.231 127.126 125.522 125.293 129.848 130.276 141.562 145.401 139.925 Grado di copertura 54,9 67,3 79,0 79,2 78,3 62,2 66,7 71,5 77,1 77,2 82,2 82,9 81,8

Figura 3.4 - Borse erogate e numero di idonei, dalla.a. 1996/1997 alla.a. 2008/2009

110

3.6.5 Il servizio alloggio Come si vede nella tabella 3.31, i posti alloggio complessivamente disponibili in Italia alla fine del 2009 sono quasi 38 mila: si tratta dei posti alloggio messi a disposizione da parte degli Enti per il diritto allo studio; non si computano dunque i posti disponibili nei collegi universitari statali (547 nel 2009) e collegi legalmente riconosciuti (3.428 nel 2009), in quanto solo una piccolissima parte di questi ultimi attribuita sulla base delle condizioni di merito e reddito stabilite dalla Legge 390/91 sul diritto allo studio. Il numero complessivo di alloggi degli enti per il diritto allo studio cresciuto negli ultimi anni, sicuramente anche per effetto del cofinanziamento ministeriale al 50% del costo di nuovi alloggi28. Tabella 3.31 Posti alloggio degli enti per il diritto allo studio dal 1996 al 2009
Anno 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 N. posti alloggio 26.924 26.385 27.411 28.004 29.072 30.270 31.843 31.871 31.842 32.602 34.461 35.755 37.624 37.817

Per avere unidea del potenziale ricettivo regionale gli alloggi disponibili sono stati rapportati rispetto al numero degli idonei alla borsa di studio, scegliendo tale dato come approssimazione del numero di potenziali fruitori dellalloggio (che invece costituito dal sottoinsieme degli studenti fuori sede e pendolari in corso e i fuori corso che possono avere diritto ad un periodo di proroga per lalloggio)29. I valori di questi rapporti, contenuti nella tabella 3.32 e nella figura 3.5, mettono in evidenza che, per il totale Italia, appena il 22% degli aventi diritto alla diritto alla borsa di studio ha ottenuto un posto alloggio nellanno accademico 2008/09; la percentuale scende al 2,1%, se si rapporta il numero di posti disponibili al totale degli studenti iscritti.

28 29

Legge n. 338 del 14 novembre 2000, Disposizioni in materia di alloggi e residenze per gli studenti universitari Tale dato non disponibile.

111

Tabella 3.32 - Posti alloggio, percentuale posti alloggio per idoneo e per iscritto - dati per regione - a.a. 2008/09
Regione Posti alloggio Distribuzione regionale posti (%) 5,0 0,0 17,6 4,9 8,7 2,6 2,1 7,9 10,5 3,9 8,5 5,7 0,6 0,0 1,4 3,7 7,1 5,8 3,9 100,0 Totale idonei Posti alloggio per idoneo (%) 19,5 0,0 44,8 51,9 32,7 29,5 19,7 24,4 38,4 30,1 69,5 12,2 4,0 0,0 3,0 9,6 25,9 10,6 18,0 21,8 Iscritti totali a.a. 2008/09 102.888 1.311 237.651 18.792 102.813 34.754 35.248 148.775 129.201 34.049 51.594 257.003 61.283 10.468 202.814 111.442 9.360 55.518 159.969 47.328 1.812.261 Posti alloggio /iscritti totali (%) 1,9 0,0 2,8 9,8 3,2 2,8 2,3 2,0 3,1 4,3 6,2 0,8 0,3 0,0 0,3 1,3 n.p. 4,9 1,4 3,1 2,1

PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA TRENTINO-ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA TOTALE
N.P.: dato non pervenuto.

1.909 0 6.673 1.851 3.301 987 794 2.969 3.975 1.460 3.221 2.166 212 0 517 1.418 n.p. 2.696 2.197 1.471 37.817

9.795 290 14.910 3.565 10.102 3.347 4.025 12.187 10.362 4.846 4.632 17.731 5.264 1.220 17.028 14.711 10.418 20.766 8.176 173.375

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Figura 3.5 - Posti letto per 100 idonei alla borsa di studio, per regione

I dati regionali sono riassunti per area geografica nella tabella 3.33. Anche nel caso degli alloggi si conferma il divario tra le due macro-aree geografiche del Centro-Nord e del Sud, dove la percentuale di copertura del numero di idonei pari alla met del dato nazionale. Tabella 3.33 - Posti alloggio per 100 idonei alla borsa di studio, per area geografica, a.a. 2008/2009
Area geografica Nord Centro Sud Italia Idonei 58.221 37.571 77.583 173.375 Posti alloggio 18.484 10.822 8.511 37.817 % di copertura 31,7 28,8 11,0 21,8

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3.6.6 Il servizio di ristorazione Il numero di mense universitarie esistenti in Italia di 225 (Tabella 3.34), la maggior parte delle quali (192 mense, corrispondente all85,3% del complesso) costituito da mense a gestione indiretta, cio date in appalto ad aziende di ristorazione collettiva. Per quanto riguarda la dimensione, le mense a diretta gestione degli Enti per il diritto allo studio sono mediamente di dimensione doppia rispetto a quelle date in gestione (365 numero medio di posti, contro 165 delle mense a gestione indiretta) ma tale tipologia di mense fornisce il 27,5% dei 43.745 posti-mensa complessivamente disponibili sul territorio nazionale. In dieci regioni esistono esclusivamente mense a gestione indiretta, mentre nelle restanti regioni queste coesistono con mense a diretta gestione degli Enti per il diritto allo studio. Accanto alle mense universitarie, completano il servizio di ristorazione universitaria gli esercizi convenzionati, ovvero ristoranti e bar dove gli studenti possono utilizzare i buoni pasto, sulla base di accordi tra gli stessi esercizi e le universit o Enti per il diritto allo studio; non si hanno dati statistici circa il numero di convenzioni stipulate. Tabella 3.34 - Mense e posti mensa disponibili per tipo di gestione e regione nel 2009
Regione PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA TOTALE Mense a gestione diretta Posti Numero Numero disponibili medio di in totale posti 0 0 7 0 4 0 2 0 7 0 7 1 0 0 1 0 n.p. 0 0 4 33 0 0 1.942 0 1.800 0 400 0 2.622 0 1.804 544 0 0 1.608 0 n.p. 0 0 1.320 12.040 277 450 200 375 258 544 1.608 330 365 Mense a gestione indiretta Posti Numero Numero disponibili medio di in totale posti 8 2 18 12 3 17 4 20 28 7 8 29 7 0 2 15 n.p. 3 7 2 192 1.330 400 4.216 2.136 995 2.914 700 3.620 892 1.600 580 4.001 1.204 0 185 2.688 n.p. 1.438 2.394 412 31.705 166 200 234 178 332 171 175 181 32 229 73 138 172 93 179 479 342 206 165 114

3.7 Gli esoneri dalla tassa discrizione e dai contributi universitari Unaltra importante forma di intervento a favore di determinate categorie di studenti, comprendenti non solo degli studenti meritevoli ed in condizioni economiche disagiate, lesonero (totale o parziale) dalle tasse discrizione e contributi universitari. Nella tabella 3.35 presentato il numero di esoneri totali concessi dagli atenei italiani nella.a. 2008/09 per le principali tipologie di studenti aventi diritto (tra quelle previste dal DPCM del 9/04/2001). Gli studenti idonei alla borsa di studio sono esonerati totalmente dal pagamento delle tasse universitarie, a prescindere dalla disponibilit della copertura finanziaria per lerogazione della borsa stessa. Gli esoneri totali riguardano soprattutto tale categoria di studenti, insieme a coloro ai quali concesso un prestito donore. Lesonero totale concesso anche agli studenti in situazioni di handicap con invalidit oltre il 66% e agli studenti particolarmente meritevoli (che hanno concluso gli studi entro i termini o che hanno conseguito annualmente tutti i crediti previsti dallordinamento del proprio corso di studi), a prescindere dalle loro condizioni economiche. Limitandosi agli studenti dei corsi di laurea (primo, secondo livello e ciclo unico) si rileva che hanno beneficiato dellesonero totale oltre 22 mila studenti idonei che non hanno conseguito la borsa di studio30, altri 12 mila sono stati esonerati perch hanno invalidit grave, quasi 5 mila perch sono stati particolarmente rapidi nel concludere i propri studi e altri 9 mila sono in altre categorie speciali prevista dal citato DPCM. Complessivamente, nel 2008/09 hanno ottenuto lesonero totale dalle tasse e contributi universitari oltre 180 mila studenti dei corsi di laurea, corrispondente a circa il 10% del totale degli iscritti alluniversit e a circa il 17% degli studenti regolari (cio il numero di studenti iscritti da un numero di anni inferiore o uguale alla durata normale del corso di studio). Tabella 3.35 - Studenti esonerati, per motivo dellesonero per tipo di corso (a.a. 2008/2009)
Tipologia di esonero Beneficiari borse studio e prestiti d'onore - (DPCM 09/04/2001, art. 8, comma 1) Idonei non beneficiari borse di studio - (DPCM 09/04/2001, art. 8, comma 1) Studenti in situazione di handicap con invalidit oltre il 66% - (DPCM 09/04/2001, art. 8, comma 1) Studenti che concludono gli studi entro i termini previsti e studenti che hanno conseguito annualmente tutti i crediti previsti - (DPCM 09/04/2001, art. 8, comma 7b e 7c) Altre tipologie non comprese nelle precedenti voci Totale esoneri Corsi di laurea I e II livello 131.083 22.504 12.390 4.940 9.089 180.006 Corsi di dottorato 367 57 37 0 13.048 13.509 Corsi di specializzazione 1.002 353 132 0 61 1.548

Corsi di laurea: Corsi di laurea, corsi di laurea specialistica, corsi di laurea specialistica a ciclo unico (nuovo ordinamento),corsi di diploma, corsi di laurea (vecchio ordinamento).

30 Il numero di beneficiari di borse di studio, art. 8 comma 1 del DPCM 09/04/2001, inferiore al numero di borsisti presentato nel paragrafo sulle borse di studio in quanto proveniente da una rilevazione effettuata successivamente sugli Atenei (anzich sugli Enti per il Diritto allo studio): il numero minore di esoneri, rispetto al numero di borse concesse, potrebbe essere dovuto a borse revocate in seguito o concesse ma non ancora rilevate dagli Atenei come esoneri.

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3.8 Lopinione degli studenti frequentanti sulla didattica A conclusione di questo capitolo sui servizi resi agli studenti, certamente interessante presentare qualche informazione sui giudizi espressi dagli studenti sullorganizzazione e qualit della didattica. Larticolo 1 comma 2 della legge 370/99 prevede che i Nuclei acquisiscono periodicamente, mantenendone lanonimato, le opinioni degli studenti frequentanti sulle attivit didattiche e trasmettono unapposita relazione, entro il 30 aprile di ciascun anno, al Ministero delluniversit e della ricerca scientifica e tecnologica, e al Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario unitamente alle informazioni e ai dati di cui allart. 2, comma 1, lettera c). In questo paragrafo si presentano le informazioni sul grado di copertura della rilevazione - effettuata tramite i Nuclei di valutazione - in termini sia di numero di questionari raccolti sia di insegnamenti rilevati31 ed elaborati32 nonch della distribuzione del livello di soddisfazione degli studenti. In questo paragrafo verranno I dati analizzati si riferiscono alla rilevazione Nuclei 2010 e pertanto sono riferiti alla.a. 2008/09. Il primo aspetto preso in esame concerne il grado di copertura della rilevazione, definito come il rapporto tra il numero di insegnamenti per i quali stata rilevata lopinione degli studenti ed il numero degli insegnamenti attivati, sia a livello di Ateneo (Tabella 3.36) che per gruppo di facolt (Tabella 3.37)33. A livello di intero sistema universitario, nella.a. 2008/09 stata rilevata lopinione degli studenti frequentanti per il 71,9% degli insegnamenti attivi. Tale percentuale inferiore per gli atenei di grandi dimensioni (67,9%) mentre raggiunge il 77% per gli atenei di piccole dimensioni. Gli Atenei situati nel Nord Italia presentano un grado di copertura sempre pi elevato rispetto ad atenei situati al Centro o nel Sud e Isole. Per il 38% degli insegnamenti al Sud e 31% al Centro ed il 19% al Nord non si rileva la valutazione34.

In questo paragrafo si parler di insegnamento rilevato per indicare un insegnamento per il quale sono stati somministrati agli studenti i questionari sulla valutazione dellattivit didattica. 32 Un insegnamento verr definito rilevato ed elaborato (od elaborato) qualora le opinioni rilevate sugli studenti frequentanti siano state successivamente elaborate. 33 In Appendice riportato invece lo stesso indicatore per ciascun Ateneo. 34 La rilevazione sullopinione degli studenti non viene effettuata per insegnamenti con un basso numero di studenti frequentanti.

31

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Tabella 3.36 Grado di copertura della rilevazione delle opinioni degli studenti frequentanti dimensione e collocazione: valori percentuali distinti per localizzazione e dimensione dellAteneo, a.a. 2008/09
Dimensione Ateneo Localizzazione Ateneo Nord Centro Sud e Isole Totale Grande 77,8 61,9 62,4 67,9 Medio 81,6 73,9 58,0 73,2 Piccolo 85,4 76,2 69,7 77,0 Totale 80,9 68,6 61,9 71,9

Nota: Grandi atenei n. iscritti >40.000, medi con iscritti tra 15.000 e 40.0000, piccoli meno di 15.000 iscritti

La valutazione degli insegnamenti frequentati da parte degli studenti risulta maggiormente diffusa presso le facolt del gruppo ingegneristico (il grado di copertura si attesta al valore di 85,9%) . Invece, soltanto il 61% circa degli insegnamenti attivi nella.a. 2008/09 stato valutato dagli studenti frequentanti i corsi di insegnamento nelle facolt del gruppo di Medicina e Chirurgia. Un altro aspetto relativo alla diffusione della valutazione della didattica attraverso la somministrazione di questionari agli studenti frequentanti emerge dallindicatore ottenuto rapportando il numero di questionari raccolti al numero di studenti regolari, ovvero gli studenti iscritti ad un corso di laurea da un numero di anni inferiore o pari alla durata legale del corso (sebbene tale indicatore influenzato anche dalla frammentazione dei corsi di insegnamento). Nella.a. 2008/09, in media, ogni studente regolare ha compilato 3 questionari. Tabella 3.37 Questionari raccolti, numero di questionari per studente, a.a. 2008/09
Numero di questionari raccolti Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolta' Lett. filosofia Ling. lett. stran. Med. veter. Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Totale Numero di questionari studente

58.406 145.150 455.692 121.427 184.957 519.410 37.704 312.485 112.346 43.008 503.102 57.563 115.422 138.977 341.376 25.963 10.158 19.617 3.204.300

3,89 3,36 3,04 3,31 1,54 4,07 1,84 2,42 3,00 5,32 4,38 2,13 2,24 2,23 3,87 2,46 4,40 2,14 3,04
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Andando a distinguere per gruppo di facolt si pu notare che il pi elevato numero di questionari per studente si raggiunge nelle facolt di Medicina Veterinaria (5,32). Il valore minimo si ha invece nelle facolt di Giurisprudenza (1,54). La tabella 3.38 evidenzia per gruppi di facolt, la percentuale di insegnamenti per i quali stato rilevato il parere degli studenti frequentanti insieme alla percentuale di insegnamenti rilevati per i quali il parere viene poi elaborato. Sebbene il numero di insegnamenti rilevati ed il numero di insegnamenti rilevati ed elaborati non dovrebbe teoricamente differire, si nota che per 5 insegnamenti ogni 100 rilevati il parere degli studenti frequentanti non viene elaborato. Salgono a circa 9 ogni 100 gli insegnamenti rilevati e non elaborati presso le facolt del gruppo di Sociologia.

Tabella 3.38 - Insegnamenti attivi ed insegnamenti per i quali stato rilevato ed elaborato il parere degli studenti frequentanti, per gruppo di facolt - a.a. 2008/09
% insegnamenti rilevati sul totale attivi 81,0 74,3 81,1 83,5 74,4 85,9 63,6 68,2 73,9 73,7 61,1 66,9 77,4 64,5 67,6 62,4 84,2 75,5 71,9 % di insegnamenti rilevati ed elaborati1 sul totale rilevati 96,6 98,2 95,3 98,7 96,9 97,2 98,1 96,9 94,7 96,6 87,5 98,6 97,6 96,2 96,1 94,8 93,5 91,4 95,2

Insegnamenti attivi Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolta' Lett. filosofia Ling. lett. stran. Med. veter. Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Totale
1

4.921 6.066 13.347 3.744 6.816 20.961 2.506 20.596 6.206 1.438 28.187 2.487 5.960 7.873 24.542 1.206 639 1.458 159.425

Tale valore ottenuto rapportando il numero di insegnamenti rilevati ed elaborati al numero di insegnamenti rilevati

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Con riguardo alla valutazione degli insegnamenti, si rileva che oltre il 91,4% degli insegnamenti per i quali sono state possibili le elaborazioni, viene valutato in modo positivo35 dagli studenti. Tale percentuale un po pi elevata negli atenei di piccole dimensioni situati nelle regioni del Nord Italia (94,0%), dato evidente in tabella 3.39. Tabella 3.39 - Insegnamenti valutati positivamente dagli studenti: valori distinti per localizzazione e dimensione dellAteneo (%) - a.a. 2008/09 Grande Medio Piccolo Totale Nord 90,6 92,3 94,0 92,0 Centro 91,1 92,6 92,5 91,9 Sud e Isole 92,1 91,9 90,7 91,7 Totale 91,2 92,3 92,5 91,9 Le facolt di tipo umanistico (Lettere e Filosofia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze della formazione e Sociologia) presentano una percentuale di studenti complessivamente soddisfatti dei corsi di insegnamento che hanno frequentato superiore al 95% (Tabella 3.40). Per gli altri gruppi di facolt si registrano comunque percentuali elevate e sempre superiori all80%. La soddisfazione minore si registra per le facolt di Architettura (86,10). Tabella 3.40 - Insegnamenti valutati positivamente dagli studenti, per gruppo di facolt - a.a. 2008/09
Gruppo di facolt Agraria Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Interfacolta' Lett. filosofia Ling. lett. stran. Med. veter. Medicina e chirurgia Psicologia Sc. Politiche Scienze della formazione Scienze MFN Scienze Motorie Scienze statistiche Sociologia Totale Insegnamenti % insegnamenti presi in esame valutati positivamente 3.851 93,59 4.424 86,10 10.320 93,33 3.087 92,52 4.917 95,93 17.494 88,45 1.564 91,62 13.606 96,24 4.342 94,08 1.024 94,82 15.075 87,71 1.641 92,75 4.504 95,34 4.883 95,29 15.932 91,96 713 89,48 503 88,67 1.006 95,13 109.137 91,91

Per quanto riguarda la valutazione complessiva degli insegnamenti si fa riferimento alla domanda Sono complessivamente soddisfatto di come stato svolto questo insegnamento?, presente nei questionari distribuiti per la rilevazione dellopinione degli studenti frequentanti. La valutazione complessiva di un insegnamento va valutata confrontando la frequenza delle valutazioni positive con la frequenza delle valutazioni negative, dove per valutazioni positive si intendono le risposte "pi s che no" e "decisamente s", mentre per valutazioni negative le risposte "decisamente no" e "pi no che s" del questionario proposto nel Doc. 9/02 del CNVSU. Nel caso di scala 1-10, le valutazioni positive sono quelle da 6 a 10. Nel caso di scale con numero di modalit di risposta dispari, la modalit centrale (neutra) non va considerata n tra i giudizi positivi n tra quelli negativi. Un insegnamento si considera con valutazione complessiva positiva quando la frequenza delle valutazioni positive superiore o uguale alla frequenza delle valutazioni negative.

35

119

Capitolo 4. La formazione alla ricerca: i Dottorati di ricerca


In questo capitolo sono analizzati i dati relativi ai corsi di dottorato di ricerca ed ai dottorandi. Le analisi proposte fanno riferimento a due distinte fonti di dati: anagrafe dottorati ed anagrafe dottorandi. Lanalisi dellofferta formativa e della domanda di formazione terziaria, nonch lanalisi della copertura finanziaria delle borse di dottorato, vengono realizzate sulla base dei dati contenuti nellAnagrafe dottorati, la cui disponibilit dei dati si estende fino alla.a. 2009/10, includendo quindi tutti i dottorati il cui concorso stato bandito nellanno 2009. Lanalisi delle caratteristiche dei dottorandi (quali mobilit, tipologia di sostegno finanziario a supporto della frequenza del corso di dottorato, et alliscrizione, ecc.) saranno invece analizzate facendo riferimento allanagrafe dottorandi, la cui disponibilit di dati si estende fino allanno 2008, includendo quindi coloro che si sono iscritti al primo anno di un corso di dottorato il cui concorso stato bandito nel 2008. Lanagrafe dei dottorandi strumento interessante, in quanto in grado di evidenziare oltre ai dati anagrafici dei dottorandi, anche le informazioni circa il tipo di laurea posseduta dagli stessi, nonch lateneo di provenienza e lanno di conseguimento del titolo (per maggiori dettagli sulle fonti dei dati si veda la Nota informativa in appendice). In questo capitolo viene presentata lanalisi dellofferta e della domanda di formazione terziaria, la disponibilit e la copertura delle borse di studio per i dottorandi, nonch la descrizione delle caratteristiche (quali mobilit, et alliscrizione, tipologia di sostegno finanziario a supporto della frequenza del corso di dottorato, ecc ) di coloro che partecipano ai concorsi di dottorato e che poi divengono dottorandi. Inoltre, ritenendo importante conoscere gli sbocchi occupazionali dei dottori di ricerca, riportiamo, a titolo informativo, i risultati di una recente indagine condotta dallIstat. 4.1 Caratteristiche generali dellofferta formativa e della domanda Come si rileva dalla Figura 4.1, e dalle Tabelle 4.1, 4.2, e 4.3, nella.a. 2009/10 relativamente allofferta e domanda dei corsi di dottorato in Italia, si evidenzia un significativo decremento rispetto alla.a. precedente, sebbene permanga il fenomeno della eccessiva frammentazione dei corsi di dottorato nel nostro Paese, in pi occasioni segnalato dal CNVSU1 .

Cfr. Doc. 2/02 e Doc. 10/03 del CNVSU (www.cnvsu.it) 120

Figura 4.1 Offerta di Corsi di Dottorato di ricerca in Italia aa.aa. 2003/04 2009/2010 (valori assoluti)

Tabella 4.1 Numero di corsi attivati, di posti banditi e posti banditi per corso, per area geografica e dimensione dellateneo(1) - anno 2009
Area Geografica Dimensione N posti per N corsi Posti Banditi Ateneo corso Grande 89 873 9,8 Medio 223 1844 8,3 Nord Ovest Piccolo 79 522 6,6 Totale 391 3.239 8,3 Grande 168 1312 7,8 Medio 180 1292 7,2 Nord Est Piccolo 22 148 6,7 Totale 370 2.752 7,4 Grande 255 1805 7,1 Medio 213 1370 6,4 Centro Piccolo 90 612 6,8 Totale 558 3.787 6,8 Grande 151 1000 6,6 Medio 154 1008 6,5 Sud Piccolo 99 525 5,3 Totale 404 2.533 6,3 Grande 76 430 5,7 Medio 78 508 6,5 Isole Piccolo 9 36 4,0 Totale 163 974 6,0 Grande 739 5420 7,3 Medio 848 6022 7,1 Totale Piccolo 299 1843 6,2 Totale 1.886 13.285 7,0 (1) Grandi atenei n. iscritti >40.000, medi con iscritti tra 15.000 e 40.000, piccoli meno di 15.000 iscritti

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Tabella 4.2 Corsi di dottorato per macro-area scientifico disciplinare(1) nel periodo 2006/07 2009/10
Macro-area scientifico-disciplinare 2006/07 n. Scienze di base Scienze della vita 600 855 2007/08 n. 603 851 2008/09 n. 604 833 2009/10 n. 583 743

Ingegneria 532 536 521 484 Scienze umane 555 553 554 488 Scienze economico-giuridico-sociale 610 614 612 557 TOTALE 3.152 3.157 3.124 2.855 (1) Un corso di dottorato pu essere afferente a pi macro-aree. Il raggruppamento in macro-aree stato effettuato aggregando le
diverse aree scientifico-disciplinari come segue. Scienze di base include le aree di: scienze matematiche, fisiche, chimiche e della terra. Scienze della vita include: scienze biologiche, mediche, agrarie e veterinarie. Ingegneria: ingegneria civile e architettura, ingegneria industriale e dellinformazione. Scienze umane include le aree di: scienze dellantichit, filologiche e storico artistiche, scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche. Scienze giuridico-economico-sociale include: scienze giuridiche, economiche e statistiche, politiche e sociali.

Sono circa 12 mila studenti coloro i quali nella.a. 2009/10 si sono iscritti ad un corso di dottorato: quasi mille in meno rispetto agli iscritti nella.a. 2008/09 (Figura 4.2). Figura 4.2 Nuovi iscritti ai corsi di dottorato, a.a. 2003/04 2009/10

Continua invece la crescita seppure lieve (quasi un punto percentuale in pi, rispetto allanno accademico precedente: dal 7,3% dell a.a. 2008/09 all 8% dell a.a. 2009/10) degli iscritti a corsi di dottorato in Italia che hanno conseguito il Titolo di laurea in un Ateneo straniero (Tabella 4.3).

122

Tabella 4.3 Nuovi iscritti e iscritti stranieri(1) ai corsi di dottorato, aa.aa. 2003/04 2009/2010
Iscritti Anno ai nuovi Accademico cicli 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 12.079 12.738 12.700 13.147 12.862 Media nuovi iscritti per corso di dottorato 5,7 5,9 5,6 6 5,9 Di cui stranieri 387 531 627 779 829 % iscritti stranieri su iscritti 3,2 4,2 4,9 5,9 6,4 7,3 8,0

2008/09 12.949 6 951 2009/10 12.006 6,4 963 (1) Iscritti che hanno conseguito la laurea in un Ateneo straniero

Tabella 4.4 Nuovi iscritti e iscritti stranieri(1) ai corsi di dottorato nella.a. 2009/10 per macroarea scientifico disciplinare del dottorato
Area scientifico-disciplinare Scienze di base Scienze della vita Ingegneria Scienze umane Scienze giuridico-economico-sociale TOTALE (1) Iscritti che hanno conseguito la laurea in un Ateneo straniero Iscritti ai nuovi cicli Di cui nuovi iscritti stranieri 2011 3665 2353 2040 1937 12006
(1)

219 237 224 99 184 963

123

Dalla Figura 4.3 possibile analizzare graficamente la distribuzione territoriale dei corsi di dottorato sul territorio nazionale nella.a. 2009/10. Figura 4.3 Distribuzione territoriale dei corsi di dottorato a.a. 2009/10

124

4.2 La copertura finanziaria delle borse di studio NellAnagrafe dei corsi di dottorato gli atenei devono dichiarare, tra laltro, la provenienza delle somme destinate alla copertura delle borse di studio, distinguendo tra fondi Miur, fondi di Ateneo (inclusi fondi da atenei consorziati), fondi provenienti da altri enti e altri fondi. I dati riportati nel paragrafo in esame e nei successivi paragrafi sono stati aggregati, per facilitare il commento, a livello di area geografica e di tipologia di ateneo. Tuttavia nelle tabelle di appendice i dati sono stati esposti anche per regioni. Figura 4.4 Copertura finanziaria delle borse di studio erogate per i dottorati di ricerca per lanno 2009 (distribuzione percentuale)

Come riscontrabile dalla Tabella 4.5, lanalisi stata condotta su 70 atenei per lanno 2009 (per gli altri atenei i dati rilevati sono evidentemente non congruenti con il numero di borse erogate). Nellanno considerato il MIUR rimane il principale finanziatore delle borse (45,7%); i fondi di Ateneo, inclusi in essi i fondi di Atenei consorziati, rappresentano il 31,4%; il restante del finanziamento previsto proveniente specificamente per il 4,2% da enti di ricerca, per il 9,8% da privati finanziatori e per il 5,6% da enti pubblici. Negli Atenei del Nord Ovest, come in quelli del Nord Est si evidenzia rispetto alla percentuale nazionale, una quota parte maggiore di attribuzione proveniente rispettivamente da privati (15,1% e 12%, rispettivamente); il valore percentuale del finanziamento proveniente dal Miur risulta inferiore rispetto alla media nazionale, ed pari al 41,6% per gli Atenei del Nord Ovest ed al 44,8% per gli Atenei del Nord Est; anche le partecipazioni dellAteneo rispetto al finanziamento delle borse appaiono inferiori rispetto alla media nazionale: per gli Atenei del Nord ovest corrispondono al 25,1% e per gli Atenei del Nord Est al 25,8%. E interessante evidenziare che negli Atenei del Centro come del Sud e delle Isole, la quota parte dei finanziamenti Miur e dei fondi di Ateneo, superiore rispetto alla media nazionale, con una implicita ricaduta rispetto al valore del finanziamento proveniente, da fondi esterni degli Enti di ricerca e da privato o enti pubblici.

125

Tabella 4.5 Fondi destinati a copertura finanziaria delle borse di studio erogate per i dottorati di ricerca (anno 2009) per area geografica, tipologia e dimensione degli atenei valori %
Area geografica Fondi a Fondi Esterni carico Fondi di Fondi Fondi di Statale/Non Dimensione N MIUR da enti progetti di atenei da da Enti Statale Ateneo Atenei per di di Ateneo consorziati privati pubblici dottorato ricerca ricerca MIUR Non Statale Medio Piccolo Grande Statale Medio Piccolo Totale Non Statale Piccolo Grande Nord Est Statale Medio Piccolo Totale Non Statale Piccolo Grande Centro Statale Medio Piccolo Totale Non Statale Piccolo Grande Sud Statale Medio Piccolo Totale Statale Totale Non Statale Medio Piccolo Grande Statale Medio Piccolo Totale Grande Medio 1 4 2 5 4 16 1 2 8 2 13 5 3 6 9 23 1 1 6 6 14 1 3 4 1 11 9 28 21 70 34,3 36,9 49,0 40,8 38,3 41,6 0,0 46,2 38,3 86,6 44,8 29,5 39,0 63,8 28,7 46,2 0,0 60,5 46,8 59,0 53,4 60,9 31,9 42,1 34,3 30,4 46,4 46,2 45,8 45,7 0,0 0,0 2,7 1,4 0,0 1,4 0,0 4,5 0,1 0,0 2,4 0,0 0,0 2,7 0,0 1,0 0,0 0,0 0,0 1,6 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,7 1,1 0,4 1,2 22,9 36,6 24,0 24,1 24,6 25,1 93,3 26,5 25,5 8,8 25,8 53,4 45,7 13,5 46,5 34,3 18,5 22,4 37,8 24,8 30,1 27,0 47,0 39,9 22,9 45,5 33,1 25,7 31,7 29,8 6,3 0,0 1,2 0,5 2,2 0,9 0,0 2,5 1,3 1,3 1,9 0,0 2,2 1,5 1,9 1,8 27,9 2,0 1,5 1,1 1,7 1,8 1,2 1,4 6,3 1,0 2,1 1,1 1,6 1,6 0,0 0,0 1,8 15,0 0,7 9,7 0,0 0,7 2,6 0,0 1,4 3,6 3,0 2,2 2,7 2,7 0,0 5,5 3,3 3,9 4,1 1,6 1,6 1,6 0,0 1,0 2,4 6,4 2,3 4,2 36,5 25,2 20,5 9,5 27,7 15,1 0,0 12,2 13,7 0,0 12,0 7,6 3,7 12,0 7,5 7,4 53,6 4,3 3,8 2,6 4,1 4,7 9,5 7,8 36,5 19,0 8,4 10,1 9,2 9,8 0,0 1,3 0,7 8,2 5,1 5,8 0,0 5,0 13,3 1,2 8,2 6,0 3,7 4,3 11,0 5,1 0,0 1,6 4,1 6,9 3,8 4,0 0,4 1,6 0,0 2,5 3,5 7,0 7,6 5,6 Altri fondi TOTALE

0,0 0,0 0,0 0,5 1,4 0,4 6,7 2,4 5,2 2,2 3,6 0,0 2,7 0,0 1,8 1,5 0,0 3,7 2,7 0,0 2,5 0,0 8,4 5,4 0,0 0,6 2,3 2,3 1,3 2,1

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Nord Ovest

Isole

TOTALE

(1) Grandi atenei n. iscritti >40.000, medi con iscritti tra 15.000 e 40.000, piccoli meno di 15.000 iscritti (2) Dallanalisi sono stati esclusi gli atenei che hanno dichiarato importi valutati non congruenti.

126

Tabella 4.6 Fondi destinati a copertura finanziaria delle borse di studio erogate per i dottorati di ricerca (anno 2009) per tipologia e dimensione degli atenei valori assoluti in migliaia di Euro
Dimensione Ateneo Tipo di Ateneo Medio Non statale Piccolo Grande Medio Statale Piccolo TOTALE 589,2 2812,0 52582,8 64317,3 15455,6 135756,8 Fondi MIUR per dottorato Fondi a Fondi Esterni carico di Fondi Fondi di da enti progetti di atenei da da Enti di di Ateneo consorziati privati pubblici ricerca ricerca MIUR 0,0 0,0 392,8 4202,6 109,1 88,7 2415,0 1559,3 555,0 0,0 95,9 2711,8 781,5 627,4 1759,0 9573,1 3103,3 0,0 230,2 Altri fondi

TOTALE

0,0 51,0

1718,4 9239,3 113346,6 139325,7 33709,7 297339,7

1977,5 37492,2 1590,1 35829,2 144,7 10694,8 3712,3 88611,7

3995,6 2598,6 9812,2 3200,8 2548,3 426,6 16586,3 6277,0

8931,7 14085,1

4727,0 12520,9 29147,8

127

4.3 Le caratteristiche dei dottorandi A livello nazionale solo il 37,3% dei partecipanti alle prove per lammissione ai corsi di dottorato si laureato in ateneo diverso da quello del dottorato, con percentuali molto diverse per localizzazione geografica e dimensione dellateneo. Gli atenei maggiormente attrattivi per gli studenti esterni sono i piccoli atenei del Nord Ovest (55,7%), i medi del Nord Est (48,6%) e i medi del Centro (51%), forse perch offrono maggiori possibilit, disponendo di un numero minore di laureati e di buone strutture. Come regola generale si potrebbe dire che i partecipanti esterni hanno minori possibilit di risultare idonei rispetto ai partecipanti interni, ma il confronto tra atenei non omogeneo in quanto, ciascun ateneo ha la possibilit di stabilire le modalit di svolgimento delle prove di idoneit. Diretta conseguenza di quanto stato scritto sopra, la percentuale di iscritti provenienti da altri atenei: quasi del 30% a livello nazionale. Il maggiore grado di apertura si rileva nei piccoli atenei del Nord Est (il 50,4% degli iscritti si laureato in un altro ateneo) e nei piccoli Atenei del Centro (50,8%). Ci che emerge che, in pochi casi il numero di partecipanti provenienti da atenei diversi da quello in cui attivato il corso di dottorato maggiore dei partecipanti domestici; si tratta nello specifico di Atenei piccoli del nord ovest (55,7%) e medi del centro (51%). Dai dati a disposizione non possibile individuarne le cause: se si tratta di una scelta di comodo del dottorando quella di rimanere nel proprio ateneo, oppure se si tratta di una scelta obbligata derivante dalla consapevolezza di avere minori possibilit negli altri atenei, non solo di raggiungere lidoneit ma anche di ottenere una forma di sostegno finanziario. Il fatto che la percentuale di successo degli interni sia superiore a quella degli esterni un elemento tendenzialmente non positivo, specie quando questo si accompagna ad una forte selezione degli idonei. Non pensabile infatti che gli esterni siano di qualit decisamente inferiore e facciano domanda perch pensano di non avere possibilit nella sede di origine. Anzi frequentemente sono i laureati migliori a fare domanda in pi sedi e, nel caso di pi idoneit, scelgono la sede migliore. Tabella 4.7 Tassi di partecipazione, idoneit e iscrizione di candidati provenienti da altri atenei anno 2009
Dimensione Partecipanti Area Geografica Ateneo(1) totali Grande 2.070 5.168 1.417 8.655 3.363 4.210 627 8.200 3.800 3.218 3.413 10.431 Idonei totali 1.082 3.579 830 5.491 1.987 2.181 218 4.386 2.563 2.012 955 5.530 Iscritti totali 745 1.558 452 2.755 1.171 1.263 133 2.567 1.575 1.288 579 3.442 Partecipanti Idonei altro Altro Ateneo Ateneo 769 1.692 789 3.250 1.219 2.048 261 3.528 1.187 1.641 1.518 4.346 353 1.001 405 1.759 555 965 119 1.639 696 924 463 2.083 % % Iscritti Partecipanti Idonei Altro altro Altro Ateneo Ateneo Ateneo 215 413 208 836 258 482 67 807 350 534 294 1.178 37,1 32,7 55,7 37,6 36,2 48,6 41,6 43,0 31,2 51,0 44,5 41,7 32,6 28,0 48,8 32,0 27,9 44,2 54,6 37,4 27,2 45,9 48,5 37,7 % Iscritti Altro Ateneo 28,9 26,5 46,0 30,3 22,0 38,2 50,4 31,4 22,2 41,5 50,8 34,2

Nord Ovest

Medio Piccolo Totale Grande

Nord Est

Medio Piccolo Totale Grande

Centro

Medio Piccolo Totale

128

Dimensione Partecipanti Area Geografica Ateneo(1) totali Grande 2.336 1.942 1.020 5.298 1.129 1.033 0 2.162 12.698 15.571 6.477 34.746

Idonei totali 1.364 1.352 680 3.396 640 663 0 1.303 7.636 9.787 2.683 20.106

Iscritti totali 900 947 477 2.324 428 490 0 918 4.819 5.546 1.641 12.006

Partecipanti Idonei altro Altro Ateneo Ateneo 385 643 412 1.440 171 218 0 389 3.731 6.242 2.980 12.953 211 437 265 913 80 138 0 218 1.895 3.465 1.252 6.612

% % Iscritti Partecipanti Idonei Altro altro Altro Ateneo Ateneo Ateneo 131 294 175 600 56 99 0 155 1.010 1.822 744 3.576 16,5 33,1 40,4 27,2 15,1 21,1 0,0 18,0 29,4 40,1 46,0 37,3 15,5 32,3 39,0 26,9 12,5 20,8 0,0 16,7 24,8 35,4 46,7 32,9

% Iscritti Altro Ateneo 14,6 31,0 36,7 25,8 13,1 20,2 0,0 16,9 21,0 32,9 45,3 29,8

Sud

Medio Piccolo Totale Grande

Isole

Medio Piccolo Totale Grande

Totale

Medio Piccolo Totale

(1) Grandi atenei n. iscritti >40.000, medi con iscritti tra 15.000 e 40.000, piccoli meno di 15.000 iscritti

Lattrattivit di un corso di dottorato emerge da due aspetti: la percentuale di partecipanti alle prove di selezione e la percentuale di iscritti rispetto ai posti banditi. La possibilit di partecipare a pi selezioni per corsi di dottorato determina la presenza alle prove di un numero di aspiranti doppio rispetto ai posti disponibili. Tutto questo interesse non si traduce in un numero di iscritti sufficiente a coprire i posti disponibili (90,4%), probabilmente a causa della scarsit di sostegni finanziari per il triennio del corso.
Tabella 4.8 Posti banditi, partecipanti e iscritti ai corsi di dottorato per area geografica anno 2009
Area Geografica

Dimensione Ateneo(1) Grande Medio Piccolo Totale Grande

NAtenei 2 6 9 17 2 8 3 13 3 6 15 24 2 7 10 19

Posti Banditi

% % Partecipanti Iscritti Partecipanti/Posti Iscritti/Posti totali totali banditi banditi 873 2070 745 237,1 85,3 5168 1417 8655 3363 4210 627 8200 3800 3218 3413 10431 2336 1942 1020 5298 1558 452 2755 1171 1263 133 2567 1575 1288 579 3442 900 947 477 2324 280,3 271,5 267,2 256,3 325,9 423,6 298,0 210,5 234,9 557,7 275,4 233,6 192,7 194,3 209,2 84,5 86,6 85,1 89,3 97,8 89,9 93,3 87,3 94,0 94,6 90,9 90,0 93,9 90,9 91,7 129

Nord Ovest

1844 522 3239 1312 1292 148 2752 1805 1370 612 3787 1000 1008 525 2533

Nord Est

Medio Piccolo Totale Grande

Centro

Medio Piccolo Totale Grande

Sud

Medio Piccolo Totale

Area Geografica

Dimensione Ateneo(1) Grande Medio Piccolo Totale Grande


(2)

NAtenei 2 3 1 6 11 30 38

Posti Banditi

% % Partecipanti Iscritti Partecipanti/Posti Iscritti/Posti totali totali banditi banditi 430 1129 428 262,6 99,5 1033 0 2162 12698 15571 6477 490 0 918 4819 5546 1641 203,3 0,0 222 234,3 258,6 351,4 96,5 0,0 94,3 88,9 92,1 89,0 90,4 36

Isole

508 974 5420 6022 1843

Totale

Medio Piccolo

Totale 79 13.285 34.746 12.006 261,5 (1) Grandi atenei n. iscritti >40.000, medi con iscritti tra 15.000 e 40.000, piccoli meno di 15.000 iscritti (2) Universit Kore di Enna

Volendo indagare se esiste una tendenza a discriminare tra iscritti locali/interni e non nellassegnazione di una qualsiasi forma di sostegno finanziario stata predisposta la Tabella 4.9, dalla quale emerge che il 39% dei dottorandi non riceve alcun sostegno per il triennio di dottorato. Gli esterni sono pi penalizzati rispetto a quelli locali/interni nellassegnazione di un sostegno finanziario: a livello di sistema la differenza di 5,3 punti percentuali, ma le differenze pi evidenti si riscontrano negli atenei del Nord Ovest (10%), del Nord-Est (8,8%) e del Sud (7,5%). Tabella 4.9 Dottorandi 2008 per tipologia di sostegno ottenuta e ateneo (stesso o altro) di provenienza(1)
Area Geografica Tipologia Ateneo di Provenienza Altro Ateneo Nord Ovest Stesso Ateneo Altro Ateneo Nord Est Stesso Ateneo Altro Ateneo Centro Stesso Ateneo Altro Ateneo Sud Stesso Ateneo Altro Ateneo Isole Totale complessivo
(1)

Altro Assegno 10 8 3 1 31 27 21 43 0 0 65 79 144 10 25 14 23 7 7 7 16 4 6 42 77 119

Borsa 503 1235 510 1020 602 1062 334 1045 139 626 2088 4988 7076

Nessun sostegno Totale 296 449 346 466 628 1184 262 580 119 422 1651 3101 4752 819 1717 873 1510 1268 2280 624 1684 262 1054 3846 8245 12091

% nessun sostegno 36,1 26,2 39,6 30,9 49,5 51,9 42,0 34,4 45,4 40,0 42,9 37,6 39,3

Diff altrostesso Ateneo 10,0

% con borsa o assegno 62,6 73,4

8,8

60,0 69,1

-2,4

48,0 46,9

7,5

54,7 63,0

5,4

54,6 60,0

Stesso Ateneo Altro Ateneo Stesso Ateneo Totale

5,3

55,4 61,4 59,5

sono stati esclusi gli studenti provenienti da atenei stranieri

La tabella 4.10 contiene la distribuzione dei dottorandi per area geografica di localizzazione dellateneo di provenienza (inteso come ateneo in cui stata conseguita la laurea) e ateneo di iscrizione al dottorato (stesso o altro ateneo). Solo il 41,3% dei laureati che decidono di proseguire gli studi sceglie di trasferirsi in un altro ateneo, probabilmente anche a causa dalle maggiori difficolt che si incontrano nellassegnazione di sostegno allo studio (vedere Tabella 4.9). Una maggiore propensione alla mobilit si registra per i laureati dei piccoli atenei delle aree geografiche
130

del Nord ovest, Nord est, del Centro e delle Isole, probabilmente a causa della ridotta offerta di corsi di dottorato in queste sedi. Tabella 4.10 Mobilit dei dottorandi per area geografica dellateneo di conseguimento della laurea(1) - anno 2008
Ateneo di Provenienza Ateneo di iscrizione al corso di dottorato

Area Geografica di Provenienza

Dimensione Ateneo(2) Grande

Altro Ateneo 327 319 117 763 451 309 20 780 719 345 153 1217 399 235 129 763 208 114 1 323 2104 1322 420

Stesso Ateneo 615 936 166 1717 796 688 26 1510 1305 765 210 2280 785 641 258 1684 612 439 3 1054 4113 3469 663

Totale complessivo 942 1255 283 2480 1247 997 46 2290 2024 1110 363 3497 1184 876 387 2447 820 553 4 1377 6217 4791 1083

% altro Ateneo 34,7 25,4 41,3 30,8 36,2 31,0 43,5 34,1 35,5 31,1 42,1 34,8 33,7 26,8 33,3 31,2 25,4 20,6 25,0 23,5 33,8 27,6 38,8 31,8

Nord Ovest

Medio Piccolo Nord Ovest Totale Grande Medio Piccolo Nord Est Totale Grande Medio Piccolo Centro Totale Grande Medio Piccolo Sud Totale Grande Medio Piccolo Isole Totale Grande Medio Piccolo

Nord Est

Centro

Sud

Isole

Totale

Totale 3846 8245 12091 (1) Sono esclusi gli iscritti che hanno conseguito la laurea in un ateneo straniero (2) Grandi atenei n. iscritti >40.000, medi con iscritti tra 15.000 e 40.0000, piccoli meno di 15.000 iscritti

Le distribuzioni dei dottorandi per area geografica di localizzazione dellateneo, sede del corso di dottorato e tipo di laurea posseduto dagli iscritti (vecchio o nuovo ordinamento), sono riportati nella Tabella 4.11. A livello di sistema, i laureati del vecchio ordinamento sono il 43,7% degli iscritti ai corsi di dottorato nellanno 2008, ma c una rilevante differenza tra le diverse aree geografiche: si passa dal 34,1% del Nord Ovest al 58,7% delle Isole. Come gi rilevato per gli anni passati, lorigine di una percentuale cos elevata potrebbe essere ricercata nel passaggio dalla laurea triennale alla specialistica: per il primo titolo gli atenei delle isole accolgono l11,8% del totale
131

nazionale (12,3% nella.a. 2006/07), percentuale che minore significativamente per le lauree specialistiche (7,2% nella.a. 2007/08; 6,4% nell a.a. 2006/07), come emerge dalla tabella 4.12. Tabella 4.11 Dottorandi 2008 per ateneo di iscrizione e tipo di laurea
Area Geografica Dimensione Ateneo(1) Grande Nord Ovest Totale Grande Nord Est Totale Grande Centro Totale Grande Sud Totale Grande Isole Totale Grande TOTALE
(1)

Laurea Vecchio Ordinamento 318 429 119 866 385 472 52 909 735 594 218 1547 418 494 277 1189 460 302 11 773 2316 2291 677

LS, LSCU, LM 520 897 253 1670 673 748 53 1474 924 740 337 2001 480 450 189 1119 279 251 13 543 2876 3086 845

Totale dottorandi 838 1326 372 2536 1058 1220 105 2383 1659 1334 555 3548 898 944 466 2308 739 553 24 1316 5192 5377 1522

% Laureati Vecchio Ordinamento 37,9 32,4 32,0 34,1 36,4 38,7 49,5 38,1 44,3 44,5 39,3 43,6 46,5 52,3 59,4 51,5 62,2 54,6 45,8 58,7 44,6 42,6 44,5 43,7

Medio Piccolo

Medio Piccolo

Medio Piccolo

Medio Piccolo

Medio Piccolo

Medio Piccolo

Totale 5284 6807 12091 Grandi atenei n. iscritti >40.000, medi con iscritti tra 15.000 e 40.000, piccoli meno di 15.000 iscritti

Tabella 4.12 Iscritti ai corsi di laurea negli aa.aa. 2006/07 e 2007/08 (per tipo di corso di laurea)
Vecchio Ordinamento CDL 2006/07 2007/08 14,4 15,0 14,1 14,1 27,0 26,8 30,0 29,9 14,5 14,3 100,0 100,0 L 2006/07 21,1 17,2 25,6 24,1 12,0 100,0 2007/08 21,5 17,0 25,6 24,1 11,8 100,0 Nuovo Ordinamento LS 2006/07 2007/08 27,7 26,0 21,0 20,4 27,6 28,0 17,4 18,4 6,4 7,2 100,0 100,0 LSCU- LMCU 2006/07 2007/08 18,9 18,2 16,5 15,8 23,9 24,1 27,9 29,1 12,8 12,7 100,0 100,0

Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Totale

La tabella 4.13 contiene la distribuzione dei dottorandi per tipo di laurea posseduta e classe di et. A fronte di una et media di accesso ad un corso di dottorato pari a 29 anni, si nota una marcata differenza nella distribuzione per classi di et tra dottorandi in possesso di una laurea del vecchio
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ordinamento e quelli con laurea del nuovo ordinamento: oltre il 90% dei laureati del nuovo ordinamento accede ad un dottorato entro il trentesimo anno di et (e quasi il 50% entro il venticinquesimo anno di et) contro il 48% circa dei laureati del vecchio ordinamento (soltanto il 4,5% accede ad un dottorato entro il venticinquesimo anno di et). Inattesa una cos elevata percentuale (44,8%) di dottorandi che hanno conseguito la laurea in atenei stranieri nella classe da 26 a 30 anni, considerata la minore et media alla laurea. Tabella 4.13 Dottorandi per provenienza, tipo di laurea posseduto e classe di et (distribuzione percentuale)
V.O. Classi di et Fino a 25 da 26 a 30 da 31 a 35 da 36 in poi Totale 4,5 43,8 29,4 22,4 100,0 49,4 43,2 5,4 2,0 100,0 28,0 46,6 13,5 12,0 100,0 29,6 43,7 15,7 11,0 100,0 N.O. Ateneo Straniero Totale

La distinzione in base al sesso (Fig. 4.5), mostra come le donne che si iscrivono ad un corso di dottorato in et inferiore a 28 anni sono in misura maggiore degli uomini, probabilmente anche in virt della minore et al conseguimento della laurea. Figura 4.5 Piramide per et dottorandi 2008

Fonte: Anagrafe Dottorandi, 2008

Per analizzare il numero degli anni trascorsi tra il conseguimento della laurea e liscrizione al dottorato sono stati considerati solo i possessori di un titolo del vecchio ordinamento in quanto linclusione dei laureati del nuovo ordinamento, a causa della recente introduzione, avrebbe condizionato i risultati. La decisione di continuare con la formazione di terzo livello subito dopo il conseguimento della laurea (entro due anni) assunta dal 36,5% dei laureati, con marcate differenze tra il Nord Ovest (32,6%) ed il Sud (42,4%). La percentuale pi elevata di iscritti a corsi di dottorato 10 anni ed oltre dal conseguimento della laurea si registra nel Centro (16,4%).

133

Tabella 4.14 Dottorandi in ritardo per numero di anni dalla laurea(1) ed area geografica: distribuzione percentuale
Area Geografica Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Fino a 2 anni 32,6 34,9 35,5 42,4 35,8 Da 3 a 5 anni 33,8 31,1 27,1 28,3 30,7 29,7 Da 6 a 10 anni 20,8 18,9 21,0 17,4 22,3 20,0 Oltre 10 anni 12,8 15,2 16,4 11,9 11,2 13,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Totale 36,5 (1) Sono inclusi i soli laureati del vecchio ordinamento

4.4 LInserimento professionale dei Dottori di ricerca La tematica relativa agli sbocchi occupazionali dei Dottori di ricerca certamente importante, sia per comprendere la validit reale del titolo, sia per verificare quali sono i settori di attivit nei quali il titolo maggiormente utilizzato. Il Cnvsu stante la rilevanza dellargomento, aveva infatti gi in passato affidato ad un Gruppo di ricerca2 , il compito di effettuare una rilevazione campionaria al riguardo, che ha indagato altres il profilo di occupabilit per le diverse aree di Dottorato, relativamente ai dottori intervistati che hanno conseguito il titolo nel 2008. Tuttavia, poich nel frattempo lIstat ha pubblicato i risultati di una sua rilevazione totale condotta, nellanno 2009-2010, dal titolo Linserimento professionale dei dottori di ricerca3,abbiamo ritenuto opportuno illustrare sinteticamente questi ultimi risultati4.,. La rilevazione dellIstat ha riguardato due coorti: i Dottori che hanno conseguito il titolo nel corso dellanno 2004 e nellanno 2006, evidenziando la condizione occupazionale a tre e cinque anni dal conseguimento del titolo. Lindagine stata totale, con un universo di riferimento costituito complessivamente da 18.568 dottori di ricerca, di cui 8.443 unit per il 2004 e 10.125 unit per il 2006, ma con tassi di risposta intorno al 70%5. I risultati vanno quindi interpretati con una certa cautela, anche se le stime sono state corrette per tener conto dellinfluenza delle mancate risposte.

Ricerca dal titoloCondizione attuale e prospettive occupazionali dei dottori di ricerca; Coordinata dal Prof. Bruno Chiandotto Universit degli Studi di Firenze Prof.ssa Matilde Bini, Universit Europea di Roma, Prof. Leonardo Grilli, Universit degli Studi di Firenze, Dott. Bruno Bertaccini, Universit degli Studi di Firenze; Collaborazione Dott. Lucio Masserini. I risultati della ricerca sono riferiti ad un campione dei dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo negli anni 1998, 2003, 2008 (totale 14.831 dottori intervistati) nei 71 Atenei.

Fonte: http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20101214_00/testointegrale20101214.pdf ) Ricerca Istat: La condizione occupazionale dei Dottori di Ricerca. Nella rilevazione sui dottori di ricerca, per le attivit svolte nellambito del lavoro e la produttivit scientifica (intesa sia come realizzazione di opere che come partecipazione a progetti di ricerca), sono state raccolte dettagliate informazioni in modalit Casi-Web (Computer Assisted Software Interviewing tramite collegamento WEB). Lanalisi riportata nella presente nota si riferisce esclusivamente alla parte dellindagine svolta con tecnica CATI; quella derivante dalla sezione rilevata in modalit Casi-Web verr presentata dallIstat successivamente. 5 Ricerca Istat: La condizione occupazionale dei Dottori di Ricerca. Sono state realizzate 12.964 interviste (5.689 a dottori del 2004 e 7.275 a dottori del 2006), con un tasso di risposta complessivo di circa il 70%, pi elevato per i dottori che hanno conseguito il titolo nel 2006 (quasi il 72%), sebbene si evidenzi un buon risultato anche per le interviste a cinque anni di distanza dalla conclusione del dottorato (oltre il 67%). Di conseguenza, i dati raccolti hanno risentito di un tipo di errore non campionario che deve essere tenuto in debita considerazione nella fase di calcolo delle statistiche (medie, percentuali o totali). stata quindi adottata una procedura di stima, basata sulla definizione di correttori per la mancata risposta totale affinch linsieme dei rispondenti fosse rappresentativo dellintera popolazione oggetto di interesse. I coefficienti sono stati calcolati mediante una procedura di calibrazione, vincolando rispetto alle distribuzioni marginali (note dallarchivio relativo alluniverso dei dottori desunto dalle universit nella fase preliminare 134
3 4

4.4.1. La condizione occupazionale a tre e a cinque anni dal dottorato Lindagine Istat ha evidenziato che, a tre anni dal conseguimento del titolo, il 92,8% dei dottori di ricerca del 2006 svolge unattivit lavorativa, il 5,4% in cerca di occupazione, mentre l1,8%, pur non lavorando, dichiara di non essere alla ricerca di lavoro (Tabella 4.15). La quota di occupati tra i dottori di ricerca del 2004 (intervistati quindi a cinque anni dal conseguimento del dottorato) sale al 94,2% e quella di quanti sono ancora in cerca di lavoro scende al 4,4%, mentre appare simile quella relativa a coloro che non lavorano e non cercano lavoro (1,5%) (Tabella 4.16). Tra i dottori, sia a tre anni sia a cinque anni dal dottorato, si rileva una consistente quota di persone occupate da prima del conseguimento del titolo, rispettivamente il 29,7% (Fig. 4.6) e il 24,6% (Fig. 4.7). I livelli di occupazione variano a seconda dei diversi ambiti disciplinari. In particolare, a tre anni dal conseguimento del titolo, quanti hanno portato a termine il dottorato nellarea dellingegneria industriale e dellinformazione fanno registrare la quasi totale occupazione (oltre il 97% lavora). La quota di occupati tra i dottori di ricerca del 2006 relativamente pi contenuta nei corsi afferenti alle scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (88,2%), alle scienze dellantichit, filologico-letterarie e storico-artistiche (89,0%) e alle scienze politiche e sociali (89,5%). La situazione di questi raggruppamenti si allinea a quella degli altri, ove si passa a considerare una distanza dal conseguimento del titolo di cinque anni (vale a dire i dottori del 2004). Infatti, per questi ultimi la quota di occupati per area disciplinare varia da un minimo del 91,4% (scienze biologiche e scienze agrarie e veterinarie) ad un massimo del 98,6% (scienze fisiche). Tabella 4.15 Condizione occupazionale nel 2009 dei dottori di ricerca dellanno 2006 per area disciplinare
Lavorano Non lavorano Lavoro Lavoro N. Non iniziato iniziato Cerca cercan rispon prima del dopo il Totale no Totale denti o conseguime conseguim lavoro lavoro nto del ento del Dottorato Dottorato 92,2 92,8 91,7 90,9 92,2 94,6 91,9 92,8 97,1 89,0 88,2 95,1 95,1 89,5 94,4 91,2 92,8 20,9 15,2 20,5 24,8 18,3 39,0 28,3 408 28,1 30,3 29,4 40,8 27,4 32,4 32,0 27,5 29,7 71,3 77,6 71,2 66,1 74,0 55,6 63,6 52 69,1 58,7 58,8 54,3 64,7 57,1 62,5 63,8 63,1 7,8 7,2 8,3 9,1 7,8 5,4 8,1 7,2 2,9 11,0 11,8 4,9 4,9 10,5 5,6 8,8 7,2 6,1 4,4 4,9 5,8 4,5 4,4 6,4 5,8 2,4 9,1 10,1 3,1 3,5 7,7 4,2 6,6 5,4 1,6 2,8 3,4 3,2 3,2 1,0 1,7 1,4 0,4 1,9 1,7 1,8 1,4 2,9 1,4 2,2 1,8 349 466 536 224 1.010 1.367 648 758 1 899 895 801 613 324 4.977 5.148 10.125

Area disciplinare

Scienze matematiche e informatiche Scienze fisiche Scienze chimiche Scienze della terra Scienze biologiche Scienza mediche Scienze agrarie e veterinarie Ingegneria civile e Architettura Ingegnaria industriale e dell'Informazione Scienze dell'antichit, filologico-letterarie e storiche-artistiche Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche Scienze giuridiche Scienze economiche e statistiche Scienze politiche e sociali Totale maschi Totale femmine Totale complessivo

allindagine) delle seguenti variabili: (i) cittadinanza (italiano, straniero); (ii) area disciplinare distintamente per sesso, (iii) ateneo, con accorpamento degli atenei con meno di 10 unit (pari a 8 nel 2004 e a 4 nel 2006). 135

Figura 4.6 Condizione occupazionale nel 2009 dei dottori di ricerca del 2006

Lanalisi, in unottica di genere, fa emergere nel complesso una situazione relativamente pi favorevole per gli uomini rispetto alle donne; il divario tra i sessi meno marcato tra quanti hanno conseguito il dottorato pi recentemente (2006) rispetto a coloro che hanno ottenuto il titolo nel 2004. Va tuttavia sottolineato che, sia tra i dottori intervistati a tre anni dal titolo che tra quelli a cinque anni, le differenze di genere tra coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il conseguimento del dottorato sono particolarmente contenute (a favore degli uomini per la coorte del 2004 e, sia pure di poco, a favore delle donne per quella del 2006). Pertanto, i differenti livelli di occupazione complessivi risultano determinati dalle quote di occupati prima del conseguimento del dottorato: pi elevate per i maschi in entrambe le coorti e con una differenza pi accentuata in quella del 2006. Tabella: 4.16 Condizione occupazionale nel 2009 dei dottori di ricerca dellanno 2004 per area disciplinare
Lavorano Lavoro Lavoro iniziato iniziato prima del dopo il conseguimen conseguim to del ento del Dottorato Dottorato 20,2 14,6 11,5 17,8 16 32,1 20,8 39,8 21,8 22,2 24,9 35,5 25,0 19,3 26,1 23,1 24,6 75,6 84 80,3 74,1 75,4 61,7 70,7 56,5 76,4 71,2 67,7 58,4 71,0 73,2 70,6 68,7 69,6 Non lavorano N. rispon denti

Area disciplinare

Totale

Totale

Cercano lavoro

Non cercano lavoro

Scienze matematiche e informatiche Scienze fisiche Scienze chimiche Scienze della terra Scienze biologiche Scienze mediche Scienze agrarie e veterinarie Ingegneria civile e Architettura Ingegnaria industriale e dell'Informazione Scienze dell'antichit, filologico-letterarie e storiche-artistiche Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche Scienze giuridiche Scienze economiche e statistiche Scienze politiche e sociali Totale maschi Totale femmine Totale complessivo

95,9 98,6 91,8 91,8 91,4 93,8 91,4 96,3 98,2 93,4 92,5 93,9 96,0 92,2 96,7 91,8 94,2

4,1 1,4 8,2 8,2 8,6 6,2 8,6 3,7 1,8 6,6 7,5 6,1 4,0 7,5 3,3 8,2 5,8

1,8 0,6 7,0 7,0 6,8 4,2 6,0 2,7 0,9 5,2 5,5 5,1 5,1 2,5 6,1 4,4

2,3 0,8 1,2 1,1 1,8 2,0 2,6 1,0 0,9 1,4 2,0 1,0 2,5 0,8 2,1 1,5

251 416 446 243 867 1.272 529 699 864 758 723 616 231 4.096 4.347 8.443

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Figura 4.7 Condizione occupazionale nel 2009 dei dottori di ricerca del 2004

4.4.2. Lavoro stabile e nel campo della ricerca: per quanti Dottori? Quanto al livello di occupazione per i dottori di ricerca, dallindagine Istat risultato una percentuale di occupati superiore al 90% per entrambe le leve analizzate. Molti sono, tuttavia, i dottori occupati in posizioni professionali a termine o impegnati in assegni di ricerca o borse postdottorato (Figura 4.8). Figura 4.8 Dottori di Ricerca del 2004 e del 2006 occupati nel 2009 per posizione nella professione

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In particolare, per la coorte che ha conseguito il titolo nel 2006, la quota di occupati in posizioni subordinate a tempo indeterminato risulta pari al 38%, mentre le posizioni a termine (siano esse alle dipendenze, lavori a progetto, prestazioni dopera occasionali, assegni di ricerca, borse di studio o di ricerca) riguardano circa il 48% degli occupati. La leva del 2004, a cinque anni dal titolo, mostra unincidenza maggiore di lavori alle dipendenze con contratto a tempo indeterminato (52%). Tuttavia, ancora consistente la presenza di persone impegnate in lavori a termine (oltre il 35%). I lavoratori autonomi pesano per circa il 13% sul totale degli occupati in ambedue le leve. interessante notare come, per la coorte del 2006 la quota degli assegnisti di ricerca risulti particolarmente consistente (16,2%), un valore quasi doppio di quello (8,4%) registrato tra i dottori del 2004. Si deve rilevare che i dati finora pubblicati dallIstat non consentono di conoscere il settore e il tipo di attivit dei dottori di ricerca che si dichiarano dipendenti a tempo determinato e a tempo indeterminato, per cui non possibile sapere se sono impiegati formalmente in una posizione lavorativa che prevede attivit di ricerca6. Tuttavia, la rilevazione ha messo in evidenza che lo svolgimento di attivit di ricerca e sviluppo nellambito dellattivit lavorativa, seppur con diverse forme contrattuali, risulta assai simile per le due leve dei dottori di ricerca. Sia tra coloro che hanno conseguito il titolo nel 2006 sia tra quanti hanno concluso il dottorato nel 2004, la quota di quanti dichiarano di svolgere nel proprio lavoro attivit di ricerca e sviluppo, in modo prevalente, modesta essendo di poco superiore al 48%, mentre, per circa il 27%, tali attivit sono svolte solo parzialmente. Anche tenendo conto di questi ultimi risulta che, tra i dottori di ricerca occupati, almeno uno su quattro svolge attivit lavorative per nulla connesse a ricerca e sviluppo.

Dalla ricerca coordinata dal prof. Chiandotto, richiamata allinizio di questo paragrafo, risulta che una percentuale non banale dei dottori di ricerca lavorava come impiegato o intermedio (il 14,3%). 138

4.4.3 Le retribuzioni e la soddisfazione per il lavoro Quanto allanalisi della retribuzione dei dottori di ricerca del 2006, che lavorano a tempo pieno, si rivela dallindagine che, i Dottori di ricerca guadagnano in media 1.687 euro netti al mese. A cinque anni dal titolo, la retribuzione netta media mensile risulta solo leggermente pi elevata: 1.759 euro (Tabella 4.19). Tabella 4.19 Reddito mensile netto (valori in euro) dei dottori di ricerca di ricerca del 2004 e del 2006 che nel 2009 svolgono un lavoro a tempo pieno, per genere e area disciplinare
Area disciplinare Scienze matematiche e informatiche Scienze fisiche Scienze chimiche Scienze della terra Scienze biologiche Scienze mediche Scienze agrarie e veterinarie Ingegneria civile e architettura ingegneria industriale e dell'informazione Scienze dell'antichit, filologico-letterarie e storiche-artistiche Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche Scienze giuridiche Scienze economiche e statistiche Totale complessivo Dottori di ricerca del 2004 Dottori di ricerca del 2006 Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine 1.690 1.746 1.599 1.537 1.581 1.447 1.840 1,871 1.768 1.837 1.895 1.708 1.612 1.667 1.562 1.565 1.674 1.470 1.655 1.808 1.462 1.491 1.506 1.470 1.549 1.696 1.484 1.502 1.587 1.463 2.059 2.427 1.826 2.048 2.301 1.869 1.478 1.548 1.404 1.492 1.571 1.409 1.783 1.922 1.585 1.627 1.738 1.468 1.897 1.976 1.613 1.833 1.833 1.834 1.391 2.068 1.991 1.560 1.759 1.440 2.268 2.182 1.700 1.916 1.360 1.853 1.735 1.409 1.595 1.444 1.898 1.807 1.557 1.687 1.578 2.161 1.998 1.600 1.815 1.349 1.635 1.578 1.511 1.553

Tra i dottori di ricerca del 2006, guadagnano di pi quanti hanno concluso il dottorato nellarea delle scienze mediche (2.048 euro), seguiti da quelli di scienze giuridiche (1.898 euro), scienze fisiche (1.837 euro), ingegneria industriale e dellinformazione (1.833) e scienze economiche e statistiche (1.807). I dottori dellarea delle scienze dellantichit, filologico-letterarie e storicoartistiche registrano i guadagni pi bassi, con una retribuzione media di 1.334 euro netti al mese. Non raggiungono i 1.500 euro di stipendio anche i dottori in scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (1.444 euro), scienze della terra (1.491 euro) e scienze agrarie e veterinarie (1.492). Fatta eccezione per larea dellingegneria industriale e dellinformazione (in cui non si rileva alcuna differenza di genere), le remunerazioni degli uomini risultano sempre pi elevate rispetto a quelle delle donne (mediamente quasi del 17%), con differenziali particolarmente alti (superiori ai 400 euro) negli ambiti disciplinari delle scienze giuridiche, delle scienze mediche e delle scienze economiche e statistiche. Anche tra quanti hanno conseguito il titolo nel 2004, nei primi posti della graduatoria si collocano gli stipendi dei dottori di ricerca nelle aree delle scienze giuridiche (2.068 euro) e delle scienze mediche (2.059 euro); seguono i dottori in scienze economiche e statistiche (1.991) e in scienze fisiche (1.840). A guadagnare di meno sono, anche per la leva del 2004, quanti hanno concluso il dottorato nellarea delle scienze dellantichit, filologico-letterarie e storicoartistiche (1.391 euro), seguiti da quelli in scienze agrarie e veterinarie (1.478). Il differenziale di reddito tra uomini e donne, pi elevato rispetto a quello riscontrato nella coorte del 2006, particolarmente consistente soprattutto tra quanti hanno concluso i corsi di dottorato afferenti alle
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aree disciplinari delle scienze mediche (circa 600 euro), delle scienze economiche e statistiche e delle scienze giuridiche (oltre 400 euro in entrambi i casi). Dai dati riportati risulta evidente che il campo di specializzazione e il settore in cui i dottori di ricerca possono prestare lavoro incidono molto sulle retribuzioni che essi possono conseguire. Infine, laccoglienza riservata dal mercato del lavoro risulta, per alcuni aspetti, gratificante. La gran parte dei dottori di ricerca, infatti, si dichiara molto o abbastanza soddisfatta per le mansioni svolte, il grado di autonomia e la possibilit di arricchimento professionale. Rispetto ad altre caratteristiche del lavoro svolto (possibilit di carriera, trattamento economico e stabilit del posto di lavoro) si osservano, tuttavia, quote consistenti (oltre il 40%) di poco o per nulla soddisfatti 4.5 Considerazioni di carattere generale Linsieme dei dati presentati suggerisce due considerazioni di un certo rilievo per landamento futuro dei dottorati. La prima riguarda la disponibilit di borse di studio dottorali. Cresce e si attesta al 39,3% nellanno considerato la quota di coloro che frequentano un corso di dottorato senza ricevere alcun tipo di sostegno; la stessa quota risultava pari al 34,4% nello scorso anno. E difficile credere che la situazione relativa al finanziamento delle borse di studio possa mantenersi nel prossimo futuro invariata o migliorare, sia perch prevista una significativa riduzione di risorse, sia perch il contributo di enti esterni, seppur non trascurabile e costante negli ultimi anni, non detto che non possa subire una riduzione, data la situazione di crisi economica generale che coinvolge anche gli enti di ricerca, enti pubblici e soggetti privati. Molto probabilmente si continuer ad assistere ad una riduzione generale dellofferta di posti e borse dottorali, che sar maggiormente sentita in quelle aree scientifiche che non accedono a finanziamenti esterni. Tenuto conto che una frazione importante dei dottori di ricerca, in particolare di aree scientifico-tecniche, emigra per le maggiori opportunit offerte in altri Paesi, questo si tradurr in una minore presenza di ricercatori. La seconda considerazione riguarda la mobilit degli studenti di dottorato. Come sopra mostrato, vi sono indubbie difficolt ad accedere al dottorato in una sede diversa da quella in cui si conseguita la laurea. Queste sono solo in parte legate ad atteggiamenti accademici protezionistici: molto probabile infatti che a limitare la mobilit siano condizioni di tipo economico-logistico, come le spese di residenzialit, i disagi del trasferimento, etc. . Seppur lievemente continua la crescita (quasi un punto percentuale in pi, rispetto allanno accademico precedente: dal 7,3% della.a. 2008/09, all 8% della.a. 2009/10) degli iscritti a corsi di dottorato in Italia che hanno conseguito il titolo di laurea in un Ateneo straniero. Quanto al livello di occupazione per i dottori di ricerca, dallanalisi considerata, si osserva una percentuale di occupati superiore al 90% per entrambe le leve analizzate. Molti sono, tuttavia, i dottori occupati in posizioni professionali a termine o impegnati in assegni di ricerca o borse postdottorato. Si possono ipotizzare due misure con lobbiettivo di favorire la mobilit: la prima, gi adottata nel contesto del dottorati di eccellenza nel periodo 2002-2004, quella di richiedere che le universit riservino una percentuale dei posti coperti da borsa a studenti esterni; la seconda quella di erogare una integrazione della borsa, pari almeno al 50% a tali studenti. Tali misure andrebbero applicate congiuntamente e in un contesto che preveda adeguati incentivi.

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Capitolo 5. - Le risorse umane delle universit: caratteristiche attuali ed evoluzione negli ultimi anni
5.1. Premessa Le risorse umane sono per tutte le imprese un fattore strategico che per anche al tempo stesso piuttosto rigido, poich possibile modificarne entit e struttura soltanto nel medio o, addirittura, nel lungo periodo. E ovvio, quindi, che la gestione delle risorse umane condizioni le attivit delle singole istituzioni universitarie, sia in termini di capacit operative e di offerta di servizi sia quale ostacolo alle loro trasformazioni strategiche. Infatti, anche in relazione alla regolamentazione vigente, esistono vincoli che incidono nel governo degli atenei impedendo i vantaggi che sarebbero possibili con tempestivi ed efficaci interventi, che soltanto una programmazione di medio-lungo periodo consentirebbe di superare. Tra laltro levoluzione delle spese non comprimibili per le retribuzioni fisse al personale - in larga misura indipendenti dalle scelte degli atenei compromettono spesso, per la loro sostenibilit, i processi di cambiamento di cui il sistema ha bisogno. Allo stato attuale non possibile sapere se e quali atenei hanno attuato e/o stanno attuando una reale programmazione degli accessi e di gestione e sviluppo delle carriere del personale docente e tecnico-amministrativo. Tuttavia, le informazioni disponibili consentono, intanto, di effettuare una analisi a livello di sistema universitario, e la loro analisi pu fornire elementi per programmare interventi di programmazione nazionale che considerino le opportunit offerte dalla situazione attuale e dalla evoluzione degli assetti normativi, con particolare riferimento a quelli attualmente in discussione. Ci appare indispensabile per evitare che prevalgano esigenze individuali o di gruppo rispetto a quelle istituzionali. A questo fine presentiamo un quadro informativo, il pi completo possibile, sulle risorse umane nelle universit italiane, riferito prima al personale docente e poi al personale tecnicoamministrativo. Questa distinzione si impone come si vedr anche per la differente disponibilit dei dati al riguardo. Si inizia quindi con lillustrazione della situazione attuale, al 3 Novembre 2010, dellentit del personale docente e delle sue caratteristiche per qualifica, sesso, et e area scientifica di appartenenza. Successivamente, si passa ad analizzare levoluzione del personale docente di ruolo dal 1998 al 2010 per individuare i cambiamenti che vi sono stati nel numero e nelle caratteristiche dei docenti, anche al fine di individuare eventuali elementi di difficolt e di rischio per la gestione del personale, e di verificare se sulla base di queste evoluzioni e cambiamenti sia possibile effettuare delle proiezioni su cosa potr avvenire nei prossimi anni. Per comprendere meglio i meccanismi che governano le entrate e le uscite di personale occorre evidenziare quali sono i fattori che determinano entrambi i flussi. Per questo motivo si dato ampio spazio, in due successivi paragrafi, allanalisi del reclutamento dei docenti dopo la legge n. 210/1998 e alla analisi delle motivazioni della uscite dei docenti dal sistema universitario. Tenendo conto della situazione attuale e di queste analisi, si sono poi presentate delle stime sul turn-over teorico da ora al 2015 con alcune considerazioni sul quadro generale che si presenter. Per completare il quadro informativo sembrato importante fornire alcune informazioni sul numero e le principali caratteristiche degli assegnisti di ricerca nelle universit statali, ai quali a volte vengono attribuiti anche compiti didattici e che comunque spesso poi accedono ai ruoli del personale docente; nonch alcune informazioni sui ricercatori a tempo determinato. Nellultima parte del capitolo, si presenta la situazione, al 31.12 2009, del personale tecnicoamministrativo -che ha un ruolo molto importante sia nella gestione amministrativa che di ausilio
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per il buon svolgimento della formazione e della ricerca- illustrandone le caratteristiche e levoluzione pi recente. Attraverso lanalisi dei dati che verranno di seguito presentati, si possono valutare, sia pure approssimativamente, anche gli effetti delle norme e delle differenziate scelte adottate, le criticit attuali, quelle prospettiche, nonch le opportunit offerte da particolari situazioni degli atenei e delle diverse aree scientifico-disciplinari. 5.2 Situazione attuale: Consistenza e caratteristiche del personale docente di ruolo delle Universit statali e non statali al 3.11. 2010 5.2.1 Docenti utilizzati nelle varie Istituzioni universitarie, per qualifica e aree scientificodisciplinari e facolt di appartenenza

Nelle tabelle e grafici che seguono sono riportati i dati relativi al personale docente, in servizio nelle diverse istituzioni, statali e non statali, che compongono il Sistema delle Universit italiane al 3 Novembre 2010. I dati sono presentati distintamente per qualifica e per Area Scientificodisciplinare e gruppi di Facolt di appartenenza del personale. Come si rileva dalla Tabella 5.1, oltre il 95% dei docenti risulta inquadrato nelle Universit statali. La composizione per qualifica del personale in servizio nelle diverse istituzioni risulta piuttosto simile, in totale il 27,6% sono professori ordinari, 29,2% professori associati e 43,2% ricercatori. Diversa la situazione nelle Universit Telematiche dove la percentuale dei ricercatori sul totale dei docenti nettamente prevalente (63,6%). Tabella 5.1- Docenti inquadrati nelle diverse istituzioni universitarie al 3.11.2010
Numerosit al 03/11/2010 Ricercator Ordinari Associati Totale i 15.144 16.030 23.637 54.811 98 690 13 15.834 54 715 19 16.745 71 1.147 56 24.784 223 2.552 4,4 88 57.363 100,0 100,0 100,0 100,0 4,3 4,6 4,4 14,8 27,6 21,6 29,2 63,6 43,2 100 100 Percentuali dei totali di colonna Ordinar Ricercator Associati Totale i i 95,6 95,7 95,4 95,6 Percentuali dei totali di riga Ordinar Ricercator Total Associati i i e 100 27,6 29,2 43,1 43,9 27,0 24,2 28,0 31,8 44,9 100 100

Universit statali di cui Scuole speciali Universit non statali di cui Univ. telematiche Totale

Le figure 5.1 e 5.2 evidenziano chiaramente le aree scientifiche e gruppi di facolt nelle quali si trova il maggior numero di personale docente. Si rileva che le uniche aree scientifiche nelle quali la percentuale del totale dei Ricercatori superiore a quella dei ruoli dei professori sono: Scienze mediche, Scienze biologiche e Scienze politiche e sociali. Lesame dei dati riferiti sia alle aree scientifiche che ai gruppi di Facolt (Tabelle 5.3 e 5.4 e figure associate) sembra mettere in evidenza che si sono seguite, almeno implicitamente, politiche e programmazione del personale docente specifiche per ateneo e facolt allinterno degli atenei che hanno condotto a questi risultati. E per ora opportuno verificare se i fabbisogni di personale che le varie aree richiedono sono corrispondenti alla situazione attuale. Se cos non fosse certamente da sconsigliare ladozione di generalizzate politiche di scorrimento alle qualifiche superiori del personale gi in servizio nei ruoli inferiori. Infatti, senza una attenta regolazione dei reclutamenti
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iniziali e dei passaggidi qualifica, con valutazioni correlate ai fabbisogni prevedibili, si giungerebbe, nel tempo, ad avere la distribuzione corrispondente agli attuali valori. Tabella 5.2- Docenti inquadrati nelle Aree scientifiche al 3.11.2010
Valori assoluti Area Scientifica Scienze mediche Scienze dell'antichit, filol.-lett. e stor.-artist. Ingegneria industriale e dell'informazione Scienze storiche, filosof., pedag. e psicol. Scienze biologiche Scienze giuridiche Scienze economiche e statistiche Ingegneria civile e Architettura Scienze matematiche e informatiche Scienze agrarie e veterinarie Scienze chimiche Scienze fisiche Scienze politiche e sociali Scienze della terra Totale docenti Ordinari Associati Ricercatori Totale 2.163 1.511 1.577 1.457 1.233 1.585 1.580 953 954 825 702 604 435 255 15.834 2.968 1.613 1.440 1.431 1.355 1.115 1.284 1.086 985 881 942 799 473 373 16.745 5.102 2.257 1.942 1.999 2.265 2.032 1.752 1.513 1.252 1.311 1.283 861 756 459 24.784 Ordinari 13,7 10.233 5.381 4.959 4.887 4.853 4.732 4.616 3.552 3.191 3.017 2.927 2.264 1.664 1.087 57.363 9,5 10,0 9,2 7,8 10,0 10,0 6,0 6,0 5,2 4,4 3,8 2,7 1,6 100,0 Valori percentuali Associati Ricercatori 17,7 9,6 8,6 8,5 8,1 6,7 7,7 6,5 5,9 5,3 5,6 4,8 2,8 2,2 100,0 20,6 9,1 7,8 8,1 9,1 8,2 7,1 6,1 5,1 5,3 5,2 3,5 3,1 1,9 100,0 Totale 17,8 9,4 8,6 8,5 8,5 8,2 8,0 6,2 5,6 5,3 5,1 3,9 2,9 1,9 100,0

Figura 5.1 Docenti di ruolo nel 2010 per Area scientifica


SCIENZE MEDICHE SCIENZE DELL'ANTICHIT, FILOL. LETT. E STOR . ARTIST. INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE SCIENZE STORICHE,
FILOSOF ., PEDAG. E PSICOL.

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

9.000

10.000

11.000

SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE GIURIDICHE SCIENZE ECONOMICHE


E STATISTICHE

INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA SCIENZE MATEMATICHE


E INFORMATICHE

SCIENZE AGRARIE
E VETERINARIE

SCIENZE CHIMICHE SCIENZE FISICHE SCIENZE POLITICHE E SOCIALI SCIENZE DELLA TERRA

Ordinari

Associati

Ricercatori

143

Figura 5.2 Composizione percentuale per Area scientifica dei docenti di ruolo per qualifica
0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0%

SCIENZE MEDICHE SCIENZE DELL'ANTICHIT,


FILOL. LETT. E STOR . ARTIST.

INGEGNERIA INDUSTRIALE E DELL'INFORMAZIONE SCIENZE STORICHE,


FILOSOF ., PEDAG. E PSICOL.

SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE GIURIDICHE SCIENZE ECONOMICHE


E STATISTICHE

INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA SCIENZE MATEMATICHE


E INFORMATICHE

SCIENZE AGRARIE
E VETERINARIE

SCIENZE CHIMICHE SCIENZE FISICHE SCIENZE POLITICHE E SOCIALI SCIENZE DELLA TERRA

Totale

Ordinari

Associati

Ricercatori

Tabella 5.3 Docenti inquadrati nei gruppi di Facolt1 al 3 novembre 2010


Valori assoluti Gruppo di facolt MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MFN INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA ECONOMIA GIURUSPRUDENZA ARCHITETTURA SCIENZE POLITICHE AGRARIA FARMACIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA SOCIOLOGIA SCIENZE STATISTICHE INTERFACOLTA & Altre Totale Ordinari 2.617 2.320 2.414 1.860 1.521 1.216 568 623 586 380 432 361 260 217 118 95 246 15.834 Associati 3.413 2.717 2.335 1.759 1.294 722 682 587 650 590 493 447 295 217 144 91 309 16.745 Ricercatori 5.884 3.629 3.043 2.337 1.746 1.579 926 949 898 858 854 557 475 324 138 76 511 24.784 Totale 11.914 8.666 7.792 5.956 4.561 3.517 2.176 2.159 2.134 1.828 1.779 1.365 1.030 758 400 262 1.066 57.363 Ordinari 16,5 14,7 15,2 11,7 9,6 7,7 3,6 3,9 3,7 2,4 2,7 2,3 1,6 1,4 0,7 0,6 1,6 100,0 Valori percentuali Associati 20,4 16,2 13,9 10,5 7,7 4,3 4,1 3,5 3,9 3,5 2,9 2,7 1,8 1,3 0,9 0,5 1,8 100,0 Ricercatori 23,7 14,6 12,3 9,4 7,0 6,4 3,7 3,8 3,6 3,5 3,4 2,2 1,9 1,3 0,6 0,3 2,1 100,0 Totale 20,8 15,1 13,6 10,4 8,0 6,1 3,8 3,8 3,7 3,2 3,1 2,4 1,8 1,3 0,7 0,5 1,9 100,0

Le diverse Facolt attive, quando con nome non corrispondente a quelli usuali, sono state aggregate in funzione delle loro caratteristiche in termini di offerta formativa e di composizione dellinsieme di docenti. 144

Figura 5.3 Docenti inquadrati nei gruppi di Facolt al 3 novembre 2010


MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MFN INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA ECONOMIA GIURUSPRUDENZA ARCHITETTURA SCIENZE POLITICHE AGRARIA FARMACIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA SOCIOLOGIA SCIENZE STATISTICHE INTERFACOLTA & Altre 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 11.000 12.000

Ordinari

Associati

Ricercatori

Figura 5.4 Composizione percentuale nei gruppi di Facolt dei docenti inquadrati al 3 novembre 2010
0,0% MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MFN INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA ECONOMIA GIURUSPRUDENZA ARCHITETTURA SCIENZE POLITICHE AGRARIA FARMACIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA SOCIOLOGIA SCIENZE STATISTICHE INTERFACOLTA & Altre 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0% 16,0% 18,0% 20,0% 22,0% 24,0%

Totale

Ordinari

Associati

Ricercatori

145

5.2.2

La composizione per fasce det del personale e per aree scientifico-disciplinari nel 2010

Come facile rilevare dai dati delle tabelle 5.4-5.6 e dalla Figura 5.5, alcune criticit riguardanti let elevata dei docenti universitari appaiono evidenti, soprattutto in alcune aree scientificodisciplinari, con prevedibili consistenti uscite di personale docente, sulle quali ci si soffermer in seguito. Tabella 5.4 - Professori ordinari al 03.11.2010 per fasce di et
Scienze dell'antichit, filologicoletterarie e storico artistiche Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche Scienze agrarie e veterinarie Scienze politiche e sociali Ingegneria industriale e dell'informazione Scienze matematiche e informatiche Scienze economiche e statistiche Scienze biologiche Scienze della terra Ingegneria civile e Architettura Scienze giuridiche Scienze chimiche Scienze mediche Scienze fisiche Et nel 2010

3135 anni 3640 anni 4145 anni 4650 anni 5155 anni 5660 anni 6165 anni 6670 anni 7175 anni Totale

9 53 158 174 191 232 134 3 954


M AT 14,4% 38,7% 0,9% 23,1%

2 43 67 131 194 154 13 604


FIS 27,6% 59,8% 0,0% 7,5%

16 45 115 139 219 159 9 702


CHIM 23,9% 55,1% 0,0% 8,7%

1 4 18 43 51 91 46 1 255
GEO 18,4% 54,1% 0,4% 9,0%

19 80 213 302 370 239 10 1.233


BIO 20,2% 50,2% 0,0% 8,0%

1 17 101 320 530 763 399 32 2.163


M ED 19,9% 55,2% 0,0% 5,5%

2 15 105 191 179 208 121 4 825


AGR 15,2% 40,4% 0,2% 14,8%

1 28 93 112 172 314 219 14 953


ICAR 24,4% 57,4% 0,1% 12,8%

2 107 275 300 261 367 256 9 1.577

2 17 81 181 287 587 344 12 1.511

2 25 84 164 333 531 301 17 1.457


M 21,8% 58,3% 0,1% 7,6%

3 34 204 288 258 230 307 247 14 1.585


IUS 16,5% 35,8% 2,3% 33,4%

24 171 292 288 197 357 235 16 1.580


SECS 15,9% 38,5% 1,5% 30,8%

10 24 49 87 167 93 5 435
SPS 22,5% 60,9% 0,0% 7,8%

3 78 688 1.687 2.475 3.090 4.707 2.947 159 15.834


TOT 19,6% 49,3% 0,5% 15,5%

oltre 65 anni oltre 60 anni m eno di 41 anni m eno di 51 anni

INGIND L 16,8% 23,6% 40,1% 62,4% 0,1% 0,1% 24,4% 6,6%

Attualmente, i professori ordinari con pi di 60 anni sono quasi il 50% (circa 7.800) e oltre 3.000 di loro (circa il 20% del totale) ha pi di 65 anni. La percentuale degli ultra-sessantenni supera il 55% nelle aree scientifiche di: Scienze fisiche, Scienze chimiche, Scienze mediche, Ingegneria civile e architettura, Scienze dellantichit, Scienze storiche, e Scienze politiche e sociali. Per i professori ordinari con et inferiore ai 51 anni le percentuali pi elevate (> 20%) sono nelle aree di: scienze matematiche, ingegneria industriale e dellinformazione, scienze giuridiche e scienze economiche e statistiche.
Scienze dell'antichit, filologico

Tabella 5.5 - Professori associati al 03.11.2010 per fasce di et


Ingegneria civile e Architettura Scienze agrarie e veterinarie Ingegneria industriale e Scienze matematiche e Scienze biologiche Scienze della terra dell'informazione Scienze chimiche Scienze mediche Scienze fisiche informatiche fasce di et

letterarie e storicoartistiche

Scienze storiche, filosofiche,

pedagogiche e psicologiche

Scienze politiche e sociali

Scienze economiche e

26 31 36 41 46 51 56 61 66 71

30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 T ot a le

2 61 2 27 2 17 1 29 1 49 1 49 51 9 85

15 84 24 0 13 5 10 7 12 2 96 79 9

24 155 240 203 119 127 74 942

5 28 108 85 56 58 32 1 373

1 26 137 318 312 263 227 71 1.355

1 31 188 455 664 723 693 213 2.968

2 23 113 297 244 108 67 27 881

29 1 52 2 76 1 93 1 35 1 91 1 09 1 1.0 86

6 13 8 40 6 40 9 20 2 97 11 3 68 1 1.44 0

3 49 182 312 286 310 367 103 1 1.613

4 52 182 287 222 273 310 101 1.431

1 25 184 343 207 115 92 95 53 1.115

15 188 382 292 149 77 132 49 1.284

12 60 95 83 87 101 35 473

1 59 837 2.639 3.753 3.022 2.596 2.752 1.082 4 16 .745

oltre 65 anni oltre 60 anni m eno di 41 anni m eno di 51 anni

5,2% 20,3% 6,4% 51,5%

12,0% 27,3% 1,9% 42,4%

7,9% 21,3% 2,5% 44,5%

8,8% 24,4% 1,3% 37,8%

5,2% 22,0% 2,0% 35,6%

7,2% 30,5% 1,1% 22,7%

3,1% 10,7% 2,8% 49,4%

10,1% 27,7% 2,7% 42,1%

4,8% 12,6% 10,0% 66,6%

6,4% 29,2% 3,2% 33,8%

7,1% 28,7% 3,9% 36,7%

4,8% 13,3% 18,8% 68,2%

3,8% 14,1% 15,8% 68,3%

7,4% 28,8% 2,5% 35,3%

Totale complessivo

Scienze giuridiche

statistiche

Totale
6,5% 22,9% 5,4% 43,5%

146

I Professori associati con pi di 65 anni sono circa 1.100 (6,5%) e quelli con et superiore ai 60 anni sono il 23% (circa 3.800) . Soltanto il 5% ha meno di 41 anni. Tabella 5.6 - Ricercatori servizio al 03.11.2010 per fasce di et
Scienze dell'antichit, filologico letterarie e storicoartistiche Ingegneria civile e Architettura Scienze agrarie e veterinarie Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche Scienze politiche e sociali Ingegneria industriale e dell'informazione Scienze matematiche e informatiche Scienze economiche e statistiche Scienze della terra Scienze biologiche Scienze giuridiche Scienze chimiche Scienze mediche

Scienze fisiche

Et nel 2010

26 30 31 35 36 40 41 45 46 50 51 55 56 60 61 65 66 70 TOTALE
oltre 60 anni m eno di 36 anni m eno di 46 anni

10 233 376 302 129 72 95 35 1.252


2,8% 19,4% 73,6%

1 59 197 269 151 74 68 42 861


4,9% 7,0% 61,1%

6 157 429 332 186 83 70 20 1.283


1,6% 12,7% 72,0%

24 90 138 106 43 36 22 459


4,8% 5,2% 54,9%

4 151 467 571 464 310 216 82 2.265


3,6% 6,8% 52,7%

7 206 662 819 830 1.088 1.090 395 5 5.102


7,8% 4,2% 33,2%

11 151 292 340 250 170 65 32 1.311


2,4% 12,4% 60,6%

1 128 314 397 315 140 100 111 7 1.513


7,8% 8,5% 55,5%

13 413 794 431 144 79 37 31 1.942


1,6% 21,9% 85,0%

4 148 384 554 427 229 270 236 5 2.257


10,7% 6,7% 48,3%

7 186 497 457 298 178 197 172 7 1.999


9,0% 9,7% 57,4%

25 388 616 433 180 109 130 150 1 2.032


7,4% 20,3% 71,9%

34 423 581 360 154 81 48 71 1.752


4,1% 26,1% 79,8%

72 201 208 115 55 51 53 1 756


7,1% 9,5% 63,6%

123 2.739 5.900 5.611 3.749 2.711 2.473 1.452 26 24.784


6,0% 11,5% 58,0%

Nel 2010, quasi 1.500 Ricercatori hanno pi di 60 anni (6%). Peraltro, considerate le progressioni stipendiali per anzianit, questi non avrebbero, con le regole attuali, alcun vantaggio economico (anzi non potrebbero pi fruire degli incrementi annuali) dallinquadramento in un ruolo superiore. Ulteriori criticit si verificano se lanalisi per et dei docenti in servizio (tutti) viene condotta a livello di singolo ateneo. In appendice (Tabella A.5.1) viene riportata la situazione, per fasce di et, del personale docente inquadrato nel 2010. Figura 5.5 distribuzione per et e qualifica del personale docente di ruolo nel 2010
1.400

1.200

1.000

800

600

400

200

0 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75

Professore Ordinario

Professore Associato

Ricercatore Universitario

Totale

147

5.2.3

La presenza femminile tra il personale docente

La presenza del personale femminile tra i docenti di ruolo universitari ha raggiunto il 35% del totale dei docenti di ruolo al 3.11.2010. Come si vede dalla tabella che segue tale percentuale molto differente nelle varie aree scientifiche e per qualifiche dei docenti. Tabella 5.7 Distribuzione per area scientifica e qualifica del personale femminile docente di ruolo
Area scientifica Ingegneria civile e Architettura Scienze fisiche Scienze della terra Ingegneria industriale e dell'informazione Scienze mediche Scienze matematiche e informatiche Scienze economiche e statistiche Scienze agrarie e veterinarie Scienze giuridiche Scienze politiche e sociali Scienze chimiche Scienze stor., filosof., pedag. e psicol. Scienze biologiche Scienze dell'antic., filolog.-lett. e stor.-artist. Totale Valori assoluti Ordinari Associati 146 51 37 91 262 169 303 124 313 108 125 446 363 637 3.175 254 138 110 207 713 391 450 311 383 180 381 661 653 900 5.732 Ricercatori 562 238 146 394 1.975 514 803 612 960 346 732 1.049 1.439 1.434 11.204 Totale 962 427 293 692 2.950 1.074 1.556 1.047 1.656 634 1.238 2.156 2.455 2.971 20.111 Valori percentuali sui totali della qualifica Ordinari 5,8 8,4 14,5 15,3 12,1 17,7 19,2 15,0 19,7 24,8 17,8 30,6 29,4 42,2 20,1 Associati 14,4 17,3 29,5 23,4 24,0 39,7 35,0 35,3 34,3 38,1 40,4 46,2 48,2 55,8 34,2 Ricercatori 20,3 27,6 31,8 37,1 38,7 41,1 45,8 46,7 47,2 45,8 57,1 52,5 63,5 63,5 45,2 Totale 14,0 18,9 27,0 27,1 28,8 33,7 33,7 34,7 35,0 38,1 42,3 44,1 50,6 55,2 35,1

Tra i Professori ordinari la presenza di donne va da un massimo del 42,2% per larea di scienze dellantichit al minimo (5,8% ) di Ingegneria industriale e dellinformazione. Il valore totale pari a circa il 20% : una donna professore ordinario ogni 4 maschi. Per i Ricercatori le donne sono in maggioranza nelle aree di: scienze chimiche, Scienze storiche, scienze biologiche e scienze dellantichit. 5.3 Levoluzione quantitativa del personale docente in servizio nelle universit statali e non 2 statali dal 1998 al 2010 5.3.1 Levoluzione del personale docente per qualifica

Nella Tabella 5.8 riportata la consistenza numerica dei ruoli del personale docente al 31.12 di ciascun anno, a partire dal 1998, fino al 03.11.2010 3, e nella Figura 5.6 la presentazione grafica dei dati. La Figura 5.7 mostra le variazioni percentuali nel periodo 1998-2010 ponendo i valori del 1998 uguali a 100.

Informazioni costantemente aggiornate, anche nominative, sul personale docente di tutte le istituzioni universitarie sono consultabili allindirizzo: http://cercauniversita.cineca.it/php5/docenti/cerca.php. 3 I dati di ciascun anno sono riferiti al 31 dicembre, con leccezione di quelli del 2010 riferiti che sono riferiti al 3 novembre. Questa ultima informazione pu subire variazioni in relazione a nuove entrate e uscite nel residuo periodo dellanno. 148

Tabella 5.8 Docenti al 31.12 di ogni anno nel complesso delle universit statali e non statali dal 1998 al 2010
Anno 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Professori Professori ordinari associati Ricercatori 13.103 18.108 18.745 12.899 17.863 19.949 14.676 16.973 19.542 16.418 17.572 20.011 17.571 18.100 20.714 17.388 17.783 20.371 17.469 17.633 21.149 19.147 18.849 21.904 19.676 18.966 23.099 19.623 18.739 23.560 18.932 18.261 25.569 17.878 17.567 25.434 15.834 16.745 24.784 Totale 49.956 50.711 51.191 54.001 56.385 55.542 56.251 59.900 61.741 61.922 62.762 60.879 57.363

Figura 5.6 Evoluzione del numero di docenti nel complesso delle universit statali e non statali dal 1998 al 2010
65.000 60.000

55.000

50.000

45.000

40.000

Totale
35.000

Ordinari Associati Ricercatori

30.000

25.000

20.000

15.000

10.000 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Anno

149

Figura 5.7 Docenti al 31.12 di ogni anno nel complesso delle universit statali e non statali dal 1998 al 2010 Numeri indice con i valori del 1998=100
155 150 145 140 135 130
Valori del 1998 = 100

125 Ordinari 120 115 110 105 100 95 90 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Anno 2005 2006 2007 2008 2009 2010(*) Associati Ricercatori Totale

Dal 1998 al 2010 il numero dei docenti di ruolo aumentato di 7.407 unit (+15%) e gli aumenti riguardano in particolare i Ricercatori (+32%) ed i Professori ordinari (+21%), mentre il numero dei Professori associati diminuito (-8 %). In realt, come facile vedere dalle tabelle e dalle figure, sia i professori ordinari che quelli associati sono aumentati (i primi anche molto) fino al 2006, mentre successivamente hanno registrato una consistente riduzione (complessivamente di 6.063 unit, di cui 3.842 professori ordinari e 2.221 associati) mostrando il prevalere, per tali ruoli, delle uscite sugli ingressi. A questo proposito conviene considerare che, da un lato, le uscite sono state particolarmente significative per i caratteristici profili delle et ma anche a causa delle norme che hanno ridotto quelle massime per la permanenza in servizio e, dallaltro, gli ingressi sono stati ritardati dalla revisione e dal rinvio delle procedure concorsuali e, per le universit statali, dai limiti fissati per le spese di personale in rapporto al FFO assegnato annualmente. Con leccezione degli ultimi 2 anni, sono stati, invece, in significativo aumento i valori relativi ai Ricercatori il cui reclutamento stato anche incentivato, dal 2007 al 2009, con finanziamenti ministeriali, a valere sul FFO ma a destinazione vincolata 4. A causa dei ritardi dei bandi e delle incertezze nelle regole da adottare gli effetti di tale azione non sono ancora completamente riscontrabili. Da segnalare che, nel 2010, il numero dei Professori ordinari diviene (dopo quattro anni) inferiore a quello dei Professori associati. Per comprendere meglio i meccanismi che governano sia la numerosit complessiva dei docenti sia quella dei singoli ruoli, occorre ricordare che i valori annuali sono influenzati dai nuovi
I finanziamenti ministeriali relativi agli esercizi del 2007, 2008 e 2009 dovrebbero fornire copertura (80 milioni di consolidati dal 2010) per lassunzione, in regime di cofinanziamento, di circa 3.000 ricercatori. 150
4

reclutamenti, dalle uscite dal sistema e progressioni di carriera (promozioni di soggetti gi in servizio in ruoli pi bassi), come messo in evidenza dal seguente schema. Figura 5.8 - Schema dei flussi nei ruoli del personale docente
Ingressi Ingressi Ingressi

Ricercatori

promozioni

Professori Associati
Uscite

promozioni

Professori Ordinari
Uscite

Uscite

Nella Tabella 5.9 sono riportati i dati relativi a tali flussi per ciascun ruolo. Tabella 5.9 Consistenze e flussi netti del personale docente per qualifica dal 1998 al 2010

151

Tabella 5.10 Flussi totali dal 1999 al 2010


Uscite dal Sistema 951 1.023 1.053 1.073 1.238 1.101 1.119 1.367 1.590 1.811 2.361 3.901 18.588 Entrate nel Sistema 1.746 2.151 3.767 3.500 186 1.902 3.934 3.049 1.515 2.644 481 383 25.258 Passaggi di ruolo (promozioni) 552 4.054 4.743 3.642 765 1.210 4.433 2.366 1.064 337 60 302 23.528 Entrate Uscite 795 1.128 2.714 2.427 1.052 801 2.815 1.682 75 833 1.880 3.518 6.670

Anno 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 (*)

Di fatto, quello dei docenti pu essere considerato come un ruolo unico nel quale, per i nuovi ingressi, prevalgono nettamente le assunzioni dei Ricercatori e per le uscite i limiti di et stabiliti per ciascun ruolo. Per i flussi di transizione da un ruolo a quelli superiori le promozioni per concorso influenzano (prevalentemente) la consistenza dei ruoli dei professori, risultando molto modesti gli ingressi dallesterno. Il ruolo dei professori associati rappresenta una posizione di transizione e a determinarne la dimensione numerica sono, oltre alle uscite dal sistema, soprattutto i passaggi dal ruolo dei ricercatori e quelle verso il ruolo dei professori ordinari. I passaggi da un ruolo allaltro sono, altres, caratterizzati da una modesta mobilit tra gli atenei e le promozioni sono ottenute, come si vedr in misura quasi totale, nellateneo di servizio nel ruolo inferiore, nonostante gli interventi finanziari del ministero finalizzati (dal 2002) 5ad incentivare la mobilit dei docenti tra atenei di diverse regioni. 5.3.2 Levoluzione della struttura per et dei docenti

Tra le maggiori criticit del nostro Sistema, come appare anche con confronti internazionali6, vi sono le et del personale docente con valori medi particolarmente elevati. Peraltro, questi sono aumentati per tutte le qualifiche dal 1988 al 2010 di oltre 5 anni , come si rileva dalla Tabella 5.11 e dalla Figura 5.9.

Nella ripartizione annuale del FFO sono state previste (dal 2002) assegnazioni supplementari per la copertura dei costi dei professori chiamati dalle facolt con un rapporto tra studenti e docenti e precedentemente inquadrati in atenei di regioni diverse. 6 Si veda in proposito Luniversit italiana e lEuropa, di A. L. Trombetti e A. Stanchi Rubbettino 2010 152

Tabella 5.11 Et media dei docenti di ruolo per qualifica ed anno


Anno 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Ordinari 53,9 54,7 54,3 55,0 55,8 56,6 56,5 57,1 57,4 58,1 58,7 59,2 58,3 57,8 57,8 58,3 58,7 58,5 58,7 59,1 59,5 59,9 59,2 Qualifica Associati Ricercatori 47,4 39,5 48,2 40,2 49,3 40,3 50,1 40,7 49,2 41,1 49,9 41,5 51,0 41,8 51,8 42,2 52,5 42,6 53,1 43,2 52,0 44,0 52,6 44,1 52,6 44,4 51,9 44,5 51,5 44,4 52,0 45,2 52,4 45,4 51,9 45,0 51,9 44,7 52,3 45,0 52,7 44,8 53,2 45,3 53,2 45,5 Totale 46,6 47,3 47,6 48,1 48,3 48,8 49,3 49,7 49,9 50,4 50,8 50,9 51,1 51,0 50,8 51,5 51,7 51,5 51,4 51,6 51,5 51,9 51,6

Figura 5.9 - Et media dei docenti per qualifica dal 1998 al 2010
60,0 58,0

56,0

54,0

52,0

50,0

48,0

46,0

44,0

42,0

40,0

38,0 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Ordinari

Associati

Ricercatori

153

E evidente che la notevole quota di nuovi entrati nei ruoli dopo la riforma dei concorsi del 1998 e labbassamento delle et per la permanenza in servizio degli ultimi anni, non sono riuscite a realizzare latteso ringiovanimento del corpo docente ed , invece, prevalso il naturale invecchiamento di quanti erano gi presenti nel sistema. Le particolari distribuzioni delle et del personale consigliano, tuttavia, di trattare con cautela i soli valori medi, in quanto sono presenti distinte concentrazioni in alcune fasce di et. Nel 2010, le et pi frequenti per ricercatori e professori associati risultano rispettivamente di 38 anni e di 48 anni, molto diverse da quelle del 1998 quando erano di 49 e 52. Per i professori ordinari, invece, let pi frequente era nel 1998 di 58 anni e diventa di 63 anni nel 2010. E questa una osservazione che conferma una modesta ma costante tendenza alle azioni di ricambio generazionale per ricercatori e professori associati e un particolare addensamento nel ruolo dei professori ordinari di soggetti prossimi ai limiti di et, naturalmente causato dal passare del tempo Per una migliore comprensione della situazione la Figura 5.10 mette a confronto la composizione percentuale per et nei tre anni presi a riferimento: il 1998, il 2004 e il 2010. Figura 5.10 Distribuzione percentuale per et del personale docente nel 1998, nel 2004 e nel 2010
6,0%

5,0%

4,0%

3,0%

2,0%

1,0%

0,0% 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75

1998

2004

2010

Anche se i profili delle et risultano notevolmente modificati, rimane ancora nel 2010, come si gi visto, londa anomala determinata dagli inquadramenti - per idoneit - del 19807. Nel 2010 let pi frequente (tutti i docenti) di 63 anni, mentre nel 1998 era di 51 e nel 2004 di 57. (si tratta dei 28-32enni entrati nel 1980) Peraltro interessante verificare che nel 2010 la consistenza della classe dei 44enni ha un valore di poco inferiore al valore massimo (63 anni), determinando una distribuzione bimodale che segnala la

Le idoneit previste da DPR 382/1980 hanno determinato linquadramento nel ruolo dei Professori Associati di professori incaricati stabilizzati, assistenti e tecnici laureati e nel ruolo dei Ricercatori hanno ottenuto linquadramento contrattisti e assegnisti. 154

coesistenza di due diverse generazioni (circa 20 anni di differenza), probabilmente con caratteristiche ed aspettative fortemente differenziate. Per maggiore dettaglio, la figura 5.11 mostra i profili delle et dei tre ruoli del personale docente nel 1998, nel 2004 e nel 2010. Figura 5.11 - Distribuzioni percentuale per et e per ruolo dei docenti nel 1998, nel 2004 e nel 2010

155

Nei 12 anni del periodo esaminato, a valle della riforma delle procedure concorsuali e degli interventi per il contenimento delle spese fisse, la composizione per et dei soggetti inquadrati risulta radicalmente modificata con il prevalere di azioni di mobilit verticale degli attuali 6165enni verso le qualifiche pi alte. Daltra parte opportuno evidenziare che, sia nel ruolo dei ricercatori sia in quello dei professori associati coesistono tuttora due generazioni con caratteristiche diverse: quelli entrati per idoneit intorno al 1980 e quelli entrati nei concorsi degli anni successivi. I dati mostrano che, nel 2010, rimasta da 30 anni nella originaria posizione del 1980 una quota consistente di ricercatori e di professori associati: tra i ricercatori sono ben 2.274 (circa il 10% del totale) e tra i professori associati 2.017(circa il 12% del totale). Si tratta di soggetti con et intorno ai 60 anni, che hanno avuto negli anni molte opportunit concorsuali, e che, probabilmente, hanno perso motivazione al costante aggiornamento scientifico che dovrebbe caratterizzare tutte le posizioni accademiche. 5.3.3. Levoluzione delle et di ingresso nei ruoli dei docenti dal 2000 al 2010 Nonostante che nel periodo 1999-2008 si siano svolte oltre 30 sessioni per valutazioni comparative (fino a quattro per anno), con una nettissima riduzione dei tempi di attesa tra un concorso e laltro (fino al 2005), i dati relativi alle et medie di ingresso nei diversi ruoli non mostrano variazioni molto significative. (vedasi Tabella 5.12 e Figura 5.12). Tabella 5.12 - Et media, in anni, allingresso nei ruoli del personale docente dal 2000 al 2010
Anno 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 media 2000-2010 Ordinari 49,0 48,9 52,1 54,1 49,2 51,7 51,5 52,7 57,3 51,2 49,7 51,4 Associati 44,6 43,5 43,0 44,2 45,2 44,7 43,5 43,7 43,1 43,7 44,9 43,1 Ricercatori 36,4 39,2 37,4 39,7 37,3 36,6 36,1 36,3 36,3 38,0 37,7 37,1

156

Figura 5.12 - Et media (anni) allingresso nei ruoli dei docenti dal 2000nal 2010
59,00 57,00

55,00

53,00

51,00

49,00

47,00

45,00

43,00

41,00

39,00

37,00

35,00 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Ordinari

Associati

Ricercatori

In media le et allingresso sono state durante il periodo di 51,4 anni per i professori ordinari, di 43,1 per i professori associati e si 37,1 per i ricercatori8. Tuttavia si pu notare che le et medie di ingresso oscillano di anno in anno di pi per i professori ordinari. Let di ingresso nel ruolo dei ricercatori sembra relativamente alta Se da un lato, per lassunzione nei ruoli dei professori, le decisioni degli atenei possono essere state influenzate dalle pressioni e dai minori costi delle promozioni di personale gi in servizio, dallaltro appare particolarmente e relativamente elevata let media di ingresso dei ricercatori e tra laltro in aumento negli ultimi due anni e aumentata di oltre 5 anni se si fa riferimento al 1980, data di creazione di questo ruolo. Certamente ci dipende dal fatto che gran parte dei ricercatori consegue prima il titolo di dottore di ricerca, ma occorre anche rilevare che la maggioranza degli inquadrati in tale ruolo iniziale ha, generalmente, periodi pluriennali di attivit con rapporti a tempo determinato: in particolare assegni di ricerca (come si vedr successivamente. 5.3.4. Levoluzione della presenza femminile tra il personale docente di ruolo delluniversit Nel 1998 nei ruoli del personale docente gli uomini erano 35.993 e le donne 13.963 (il 28 % del totale); nel 2010 gli uomini diventano 37.252 e le donne 20.111 (il 35% del totale). I dati per anno ed area scientifica sono riportati in appendice (tabella A.5.2).

Relativamente ai valori delle et medie di ingresso dei ricercatori occorre ricordare che, dopo il 2000, stata data la possibilit di bandire concorsi riservati per laccesso al ruolo per gli ex tecnici laureati (possibilit utilizzata prevalentemente nelle Facolt di Medicina) e ci ha determinato un innalzamento della et medie di ingresso, che risulta evidente nel periodo 2001-04, anni nei quali tale possibilit stata utilizzata per circa 3.000 soggetti. 157
8

Figura 5.13 Evoluzione della presenza femminile nel personale docente dal 1988 al 2010 (valori percentuali)
47,5% 45,0% 42,5% 40,0% 37,5% 35,0% 32,5% 30,0% 27,5% 25,0% 22,5% 20,0% 17,5% 15,0% 12,5% 10,0% 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Associato

Ordinario

Ricercatore

Totale

La costante crescita della presenza femminile negli ultimi 13 anni mostra andamenti differenti per i diversi ruoli e sembra aver raggiunto, a partire dal 2005, un valore costante per la fascia dei Ricercatori, con un valore pari al 45%. La evoluzione della presenza femminile tra i docenti tuttavia molto diversificata a livello di area scientifica come reso evidente dalla tabella 5.13. Tabella 5.13 evoluzione percentuale della presenza femminile tra il personale docente di ruolo dal 1998 al 2010 per area scientifica
Area scientifica Scienze dell'antichit Scienze biologiche Scienze stor., fil., ped. e psic. Scienze matem. e inform. Scienze politiche e sociali Scienze chimiche Scienze econom. e statist. Scienze giuridiche Scienze agrarie e veterinarie Scienze della terra Scienze mediche Ingegneria civile e Architettura Scienze fisiche Ingegneria industriale e dell'informazione Totale 1998 52,8 42,5 38,2 33,3 29,4 28,3 26,0 25,7 23,5 21,2 19,8 17,8 15,5 8,5 28,0 1999 53,0 42,9 38,5 33,5 29,9 29,6 26,3 26,2 24,3 21,7 20,5 18,5 15,4 9,3 28,4 2000 52,9 42,9 39,1 34,1 29,9 30,6 26,8 26,9 25,3 22,6 20,8 18,8 15,4 9,4 28,8 2001 53,0 44,1 39,6 33,9 30,7 32,1 28,2 27,9 26,9 22,8 22,8 20,1 16,0 10,2 29,8 2002 53,3 45,0 39,9 33,9 32,2 33,3 28,7 28,8 28,0 23,0 23,8 21,1 16,7 11,0 30,5 2003 53,2 45,2 40,1 34,1 32,2 33,6 28,8 29,1 28,1 23,5 24,2 21,3 16,8 11,1 30,8 2004 53,6 46,1 40,4 34,0 32,8 34,2 29,2 30,0 28,7 23,1 24,8 22,2 16,7 11,3 31,2 2005 53,7 47,2 41,6 34,1 34,1 35,7 30,2 31,1 30,4 23,7 25,8 23,2 17,2 11,8 32,2 2006 54,2 48,0 42,2 33,9 34,8 37,1 31,3 32,4 31,1 24,4 26,6 24,4 17,7 12,3 32,9 2007 54,5 48,2 42,4 33,4 35,7 37,9 31,6 32,7 31,4 25,1 26,9 25,0 17,6 12,7 33,2 2008 54,7 49,2 43,1 33,3 37,0 39,3 32,4 33,9 32,5 25,5 27,4 25,9 17,9 13,0 33,9 2009 54,9 49,8 43,7 33,3 37,2 40,1 33,0 34,2 33,1 25,7 28,1 26,4 18,2 13,3 34,3 2010 55,2 50,6 44,1 33,7 38,1 42,3 33,7 35,0 34,7 27,0 28,8 27,1 18,9 14,0 35,1

158

La presenza femminile aumentata, tra il 1998 e il 2010, in tutte le aree scientifiche, ma con differenze percentuali significative: le variazioni vanno da un minimo dello 0,4% per larea di Scienze matematiche ed informatiche ad un incremento massimo del 14% per quella delle Scienze chimiche. Attualmente le donne sono in maggioranza soltanto nellarea di Scienze dellantichit (ma lo erano gi nel 1998) e Scienze biologiche (dal 2010). Larea nella quale la presenza femminile pi modesta continua ad essere quella di Ingegneria industriale e della informazione (14%), ma nel 1998 la presenza era inferiore al 9%. A causa della lentezza del processo verso la parit di genere, la presenza di donne in tutte le aree scientifiche sempre pi elevata nelle qualifiche pi basse ed in quella dei professori ordinari ancora inferiore ad una su cinque (19 %). Figura 5.14 - Valori percentuali della presenza femminile nel 2010 nelle varie aree scientifiche e nei tre ruoli docenti
70,0

60,0

50,0

40,0

30,0

20,0

10,0

Ingegneria civile e Architettura

Scienze matematiche e informatiche

Scienze economiche e statistiche

Scienze biologiche

Scienze giuridiche

Scienze chimiche

Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

Ingegneria industriale e dell'informazione

Scienze dell'antichit, filologicoletterarie e storicoartistiche

Scienze della terra

Scienze mediche

Scienze politiche e sociali

Scienze fisiche

Scienze agrarie e veterinarie

Ricercatori

Associati

Ordinari

Totale

159

5.4. Analisi delle caratteristiche delle entrate e delle uscite dal sistema universitario dal 1999 al 2010 5.4.1 Il reclutamento dei docenti dopo la Legge n. 210 del 1998 Questo paragrafo dedicato alle procedure concorsuali per gli inquadramenti dei docenti dal 1999 al 2010 in considerazione delle cicliche revisioni delle procedure per il reclutamento del personale delle universit, in particolare quello docente. Infatti, dopo la riforma dei concorsi del 19989 , si sono succeduti numerosi interventi normativi finalizzati, da un lato, al contenimento delle spese fisse derivanti da assunzioni non sempre motivate da esigenze di servizio e, dallaltro, a contrastare selezioni condizionate da interessi locali o di gruppi disciplinari. Tra questi interventi, i principali sono: dal 2002 al 2004, le limitazioni al reclutamento di nuovo personale di ruolo10; dal 2005 le possibilit di reclutamento di personale (docente e non) sono state vincolate ad una programmazione triennale che ha costretto gli atenei ad operare previsioni di nuove assunzioni (e/o promozioni) previa verifica della loro sostenibilit con le risorse disponibili ed in particolare quelle del finanziamento ordinario annuale; nel 2005, la revisione complessiva del reclutamento dei professori (Legge 230/2005) con selezioni degli idonei a livello nazionale e abolizione dal 2013 del ruolo dei Ricercatori che, a causa di ripetuti rinvii, non mai divenuta operativa; nel 2006, il Decreto relativo alla Programmazione triennale 2006-09, ha individuato indicatori11 e correlati incentivi finanziari finalizzati a orientare le scelte di ogni istituzione verso il reclutamento dei giovani; nel 2008 una revisione delle procedure concorsuali per definire, mediante sorteggio, la composizione delle commissioni per le valutazioni comparative, mantenendo, per tutti i concorsi banditi entro il 2008, le norme della legge del 1998; con lo stesso provvedimento legislativo sono state anche fissate stringenti limitazioni, per lassunzione o promozionedi personale di ruolo con limiti collegati alle risorse rese disponibili dal turn-over dellanno precedente (max 50%) e alle percentuali minime da destinare per lassunzione di ricercatori (60%) e quelle massime utilizzabili per i professori ordinari (10%); 5.4.1.1 Bandi, posti a concorso, idonei e chiamati Dal 1999 le variazioni quantitative del personale nei vari ruoli dei docenti, oltre che dalle uscite, sono il risultato degli ingressi nei ruoli di oltre 30 tornate di selezione comparativa12 bandite dalle universit con le modalit definite dalla Legge del 1998. A fronte di oltre 35.000 concorsi banditi negli ultimi 12 anni il numero di idonei selezionati pari a circa 50.000 13.
Tale riforma ha consentito un regolare svolgimento dei concorsi e persino una molteplicit di bandi annuali (fino al 2008) che hanno prodotto (per i ruoli dei professori) un numero di idonei nettamente superiore a quello dei posti messi a concorso in quanto era consentito alle commissioni, elette a livello nazionale, la possibilit di riconoscere pi idoneit e ha, comunque, attribuito la scelta del personale da assumere alle singole universit. 10 Che, peraltro, a causa degli associati provvedimenti annuali di deroga, hanno favorito le promozioni a ruoli superiori del personale gi in servizio nello stesso ateneo 11 Levoluzione dei valori degli indicatori consultabile nel sito http://programmazionetriennale.cineca.it/report/home_indicatori.php 12 Non sono compresi i risultati delle procedure nelle quali, pur avendo la commissione concluso i lavori ed avendo individuato gli idonei, non stata ancora deliberata la nomina dellidoneo chiamato dallateneo che ha bandito il concorso. 13 I dati sono relativi a: idonei chiamati dallistituzione che ha bandito il concorso; per i concorsi per professori di prima e seconda fascia, altri idonei chiamati successivamente alla nomina del primo chiamato; gli idonei non ancora chiamati. Il quadro con maggiori dettagli sulle singole sessioni dei bandi riportato in appendice (tabella A6). La diminuzione 160
9

Tabella 5.14 - Posti messi a concorso dal 1999 al 2010 e idonei /vincitori al 15.10.2010
Posti a concorso anno del bando 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Totale Ordinari 1.177 848 417 582 319 504 616 173 3 676 1 5.316 Associati 863 1.312 718 933 489 739 953 219 3 1.078 7.307 Ricercatori 1.869 3.027 2.848 2.441 1.304 2.364 2.966 1.585 2.754 1.544 483 23.125 Totale 3.849 5.187 3.983 3.956 2.112 3.607 4.535 1.977 2.760 3.298 484 35.748 Ordinari 3.520 2.540 834 1.168 639 1.031 1.174 191 3 377 11.477 Idonei al 15.11.2010 Associati 2.621 3.990 1.505 1.929 1.008 1.545 1.857 234 3 572 15.264 Ricercatori 1.869 3.014 2.828 2.445 1.357 2.450 3.063 1.616 2.946 538 22.126 Totale 8.010 9.544 5.167 5.542 3.004 5.026 6.094 2.041 2.952 1.487 48.867

Considerata la possibilit di selezionare, per le valutazioni relative ai professori, idonei in misura superiore rispetto ai posti da coprire14; il numero complessivo di idonei risultato nettamente superiore a quello dei posti messi a concorso e praticamente equivalente al numero massimo di idonei che le norme consentivano. Ci ha determinato un numero molto ampio di soggetti, in maggioranza gi nei ruoli delluniversit, che potevano utilizzare la loro idoneit per un inquadramento a livello superiore, spesso nella stessa istituzione nella quale erano in servizio con una qualifica inferiore. Deduzioni affrettate porterebbero ad affermare che le responsabilit di tali risultati risiedono tutte nellautonomia di cui godono gli atenei, ma il problema assai pi complesso. Da un lato occorre evidenziare che una tale mole di concorsi, che hanno richiesto il coinvolgimento della quasi totalit dei gi inquadrati nei vari ruoli 15, ha dato luogo a selezioni dei candidati con valutazioni di generalizzata idoneit nelle misura massima consentita. Dallaltro, le limitazione vigenti con il divieto di impegnare per assegni fissi al personale di ruolo pi del 90% del FFO, hanno reso preferibili , oltre che per le sollecitazioni degli interessati, le promozioni di soggetti della fascia inferiore dello stesso ateneo in quanto non comportano, nella maggior parte dei casi, incremento di spese iniziali. Le risorse rese disponibili dal turn-over e dagli incrementi di FFO sono state utilizzate, pur con comportamenti disomogenei, prevalentemente per operazioni di scorrimento ai livelli superiori di proprio personale. Inoltre, anche nei casi in cui limite del 90% fosse superato, gli atenei non avevano, fino al 2009, alcun vincolo nel bandire nuovi concorsi, anche se questi non avrebbero potuto dare luogo alle assunzioni relative. Questi potevano contribuire alla produzione di idonei, con titoli utilizzabili in anche in altri atenei.

degli idonei non chiamati rispetto al prospetto dellanno scorso conseguenza di idoneit scadute e di chiamate nel corso dellanno 2008. 14 Per le valutazioni comparative per professori il numero massimo di idonei per posto a concorso variato nel modo seguente: tre idonei per i bandi dal 1999 fino a tutti quelli del 2001; due idonei dai bandi del 2002 fino a quelli precedenti il maggio 2005; un idoneo dai bandi dopo maggio 2005 (fino a quelli precedenti il 18 maggio 2006) due idonei per la prima tornata del 2008 un idoneo dalla seconda tornata del 2008. 15 Fino al 2009 le commissioni erano costruite mediante votazione nazionale degli appartenenti al settore scientificodisciplinare e successivamente con estrazione. 161

Tuttavia, considerata la disomogeneit nella gestione dei nuovi reclutamenti di personale docente, opportuno distinguere e valutare con attenzione le diverse scelte degli atenei 16. In appendice (Tabella A.5.3) sono riportate le informazioni dettagliate per ciascun ruolo relative alle procedure concorsuali con le norme della Legge 210/1998. Vi sono Al 15 novembre 2010 vi sono 1.242 idonei liberi (498 professori ordinari e 744 professori associati) cio non ancora chiamati da alcun ateneo. La tabella riporta i dati riferiti allanno del bando concorsuale, dai quali sono stati eliminati quelli la cui validit della idoneit gi scaduta. Tabella 5.15 Idonei liberi al 15.11.2010
Anno del bando 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Totale Professore Ordinario 1 1 2 18 60 6 410 498 1 2 2 21 101 11 1 605 744 Professore Associato Totale 1 1 3 4 39 161 17 1 1.015 1.242

La netta maggioranza di tali idonei relativa ai concorsi banditi nel 2008, alcuni dei quali ancora in corso di svolgimento. Tra questi circa il 15% ha le idoneit in scadenza nel 2011. Tale percentuale risulter, probabilmente, pi ridotta quando saranno note le chiamate relative alla mobilit incentivata del 2010. Rimangono, comunque, oltre 1.500 professori idonei chiamabili dalle selezioni dei bandi del 2008, non ancora concluse. 5.4.1.2 Valutazioni comparative per i ruoli dei professori senza vincitorechiamato Al 15.11.2010, vi sono ben 521 procedure concorsuali per professori (229 per ordinario e 291 per associato) concluse senza che lateneo abbia proceduto alla nomina del vincitore e, tra queste, sono 101 le procedure per le quali lateneo non ha deliberato le chiamate entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori della commissione17.). Analizzando i dati si osserva che, negli anni esaminati, il numero di concorsi senza nomina del vincitore rappresenta complessivamente il 6,1% del totale dei concorsi banditi e che queste situazioni risultano particolarmente concentrate in alcune universit: Universit telematica Marconi di Roma (45 casi), Universit di Palermo (29 casi) e Universit di Salerno (21 casi). Tali selezioni hanno finora prodotto quasi 1.000 idonei (412 ordinari e 518 associato) destinati ad atenei generalmente diversi da quelli che hanno bandito i concorsi. Infatti, approfondendo lanalisi sul destino degli idonei in concorsi nei quali luniversit che ha bandito non ha nominato alcun

Una documentazione completa e aggiornata delle scelte di ciascun ateneo pu essere ricavata dai dati delle rilevazioni annuali (Nuclei 20XX) consultabili allindirizzo internet: http://nuclei.miur.it/sommario/ 17 Dopo laccertamento della regolarit formale degli atti della commissione, contenenti la individuazione degli idonei per ciascun posto bandito, luniversit pu, entro 60 giorni, nominare in ruolo oppure non nominare in ruolo, con delibera motivata del consiglio di facolt che ha richiesto il bando. Nel caso in cui luniversit non deliberi entro 60 giorni pu bandire, per lo stesso settore, un altro posto o chiamare in ruolo altri idonei dopo che siano trascorsi due anni dallaccertamento della regolarit degli atti relativi alla valutazione non utilizzata. 162
16

vincitore emerge che la netta maggioranza di loro (83%) ha gi ottenuto linquadramento nel nuovo ruolo e generalmente nello stesso ateneo nel quale era gi in servizio. Si tratta di un fenomeno, che mette in evidenza alcuni rilevanti problematiche: non marginale il numero di promozioni a ruoli superiori ottenute attraverso concorsi banditi da atenei che non danno poi luogo alla assunzione dei vincitori; queste procedure di selezione hanno consentito ad alcuni atenei, attraverso un impegno poi disatteso, di raggiungere i requisiti minimi di docenza necessari a sostenere i corsi di studio attivati 18; i soggetti risultati idonei hanno utilizzato, in netta maggioranza, lidoneit per la nomina nel ruolo superiore nellateneo di inquadramento nella qualifica inferiore. 5.4.1.3 Valutazioni comparative per Ricercatori co-finanziate dal MIUR dal 2007 al 2009 Lart. 1, comma 650, della legge 27 dicembre 2006, n.296, ha previsto, al fine di garantire una pi ampia assunzione di ricercatori e in attesa della riforma del loro stato giuridico, la disponibilit di 20 milioni di euro per lanno 2007, di 40 milioni di euro per il 2008 e di 80 milioni di euro per il 2009 e per gli anni successivi. Premesso che le assegnazioni relative sono state disposte, per tutti gli anni, verso la fine dellesercizio finanziario e la possibilit di bandire i relativi concorsi stata anche condizionata dai ritardi nelle scadenze dei bandi nazionali, si sono creati, in tutti i casi, avanzi di amministrazione che, in prima istanza, possono essere valutati non inferiori a complessivi 80 milioni di . Ulteriori ritardi nei bandi, nella messa a concorso dei posti da parte delle universit e nelle conseguenti assunzioni hanno determinato ulteriori economie di spesa delle quali il MIUR non ha tenuto conto nelle assegnazioni annuali del FFO. Occorre anche precisare che, negli anni in esame, le assegnazioni stabilivano criteri quantitativamente differenziati per la quota di risorse richieste agli atenei in termini di cofinanziamento. In particolare le assegnazioni ministeriali sono state: nel 2007 cofinanziamento nella misura del 50% e per garantire 1.050 nuove assunzioni (20 M) nel 2008 cofinanziamento nelle misura massima del 50% per garantire almeno 1.027 nuove assunzioni (20 + 20 M anno precedente) Nel 2009 finanziamento totale per coprire i costi relativi circa 600 nuove assunzioni (40 + 40 M anni precedenti) Gli interventi avrebbero dovuto conseguire, a regime, almeno 2.700 nuove posizioni di ricercatori di ruolo. Alla data del 15.11.2010 risulta invece che i concorsi complessivamente banditi (fino alla 1.a sessione del 2010) con il cofinanziamento ministeriale sono circa 2.200 come riportato nella tabella riportata negli Allegati. 5.4.1.4. Ricercatori a tempo determinato (art.1, comma 14 Legge 230/2005) Tale nuova figura di personale docente stata istituita ufficialmente dalla Legge 230 del 2005 ed ha avuto finorauna utilizzazione molto differenziata, come mostrato dalla tabella seguente nella quale sono riportati i dati al 31.12.2010. In tale anno risultano utilizzati 1.026 soggetti (598 nelle istituzioni statali e 428 in quelle non statali)..

18

In merito al possesso dei requisiti minimi una disposizione ministeriale consente di valutare anche il numero di concorsi banditi anche se non ancora conclusi con lassunzione dei docenti. 163

Tabella 5.16 Ricercatori a tempo determinato (art. 1, c. 14 Legge 230/05) al 31/12/2010


Universit statali FIRENZE Politecnico di MILANO ROMA "La Sapienza" ROMA "Tor Vergata" CAMERINO PAVIA MOLISE CHIETI-PESCARA URBINO "Carlo BO" TRENTO PERUGIA TRIESTE GENOVA L AQUILA MILANO-BICOCCA "L Orientale" di NAPOLI PALERMO PIEMONTE ORIENTALE FERRARA "Ca Foscari" VENEZIA FOGGIA Mediterranea di REGGIO CALABRIA TUSCIA BOLOGNA TERAMO "Parthenope" di NAPOLI INSUBRIA SASSARI Totale Universit statali Scuole Speciali S.ANNA di PISA Scuola Normale Superiore di PISA Scuola IMT - LUCCA SISSA - TRIESTE Totali Scuole speciali Totale Universit statali Numero 87 70 61 37 36 32 26 21 20 19 18 16 13 13 13 9 8 7 5 3 3 3 3 2 2 1 1 1 530 35 19 12 2 68 598 Universit non statali Bocconi MILANO UKE - Universit Kore di ENNA Libera Universit di BOLZANO Cattolica del Sacro Cuore Univ. "Campus Bio-Medico" ROMA LUISS "Guido Carli" - ROMA LIUC - CASTELLANZA Libera Univ. "Maria SS.Assunta"LUMSA - ROMA IULM - MILANO EUROPEA di ROMA Stranieri REGGIO CALABRIA S. Raffaele MILANO SCIENZE GASTRONOMICHE Univ. Telematica SCIENZE UMANE - UNISU Universit telematiche Univ. Telematica GUGLIELMO MARCONI Univ. Telematica "E-CAMPUS" Univ. Telematica Internazionale UNINETTUNO Univ. Telematica San Raffaele Roma Univ. Telematica PEGASO Univ. Telematica "LEONARDO da VINCI" Univ. Telematica UNITELMA SAPIENZA Totale Universit non statali Numero 62 35 31 21 19 16 15 14 10 9 6 4 3 2

72 52 21 21 9 4 1 428

A tale proposito va rilevato che le assegnazioni di co-finanziamento ministeriale per il reclutamento di ricercatori non potevano essere utilizzate per lassunzione di tale personale ma i Ricercatori a tempo determinato possono essere contabilizzati ai fini dei requisiti minimi di docenza per lattivazione di corsi di studio. Queste condizioni hanno, probabilmente, determinato una consistente utilizzazione di tali figure da parte delle universit non statali ed in particolare in quelle telematiche, soprattutto se si fa riferimento al numero di docenti di ruolo utilizzati.

164

5.4.2. Le caratteristiche delle uscite dal sistema: il turn-over effettivo (2000-2010) Landamento delle uscite di personale docente dalle universit tra il 1998 e il 2010 sono riportate nella Tabella 5.17 e nella Figura 5.15, con il confronto con quelle stimate in funzione dei profili delle et degli inquadrati e dei limiti di permanenza in servizio fissate dalle norme precedenti al 2008. Tabella 5.17 Uscite effettive e stimate dei docenti di ruolo per qualifica
Qualifica Ordinari Associati Ricercatori Totale Stima delle uscite per limiti di et20 1998 360 294 116 770 347 1999 430 371 150 951 365 2000 442 421 160 1.023 386 2001 456 443 154 1.053 406 2002 492 431 150 1.073 423 2003 529 463 246 1.238 432 2004 474 409 218 1.101 473 2005 482 432 205 1.119 560 2006 563 500 304 1.367 596 2007 617 555 418 1.590 743 2008 848 590 373 1.811 789 2009 1.073 702 586 2.361 1.133 2010
19

2.166 921 814 3.901 1.298

Figura 5.15 Uscite effettive del complesso dei docenti dal 2000 al 2010 e uscite teoriche per limiti di et
4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

1.000

500

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Tra il 2000 ed il 2010 si rileva che le uscite effettive sono state sempre pi del doppio di quelle previste per il solo raggiungimento dei limiti di et21, ma nel 2010 hanno superato il triplo. Le

19 20

I dati sono al 15.11 e quindi ancora incompleti. Quelli relativi agli altri anni sono al 31.12. Con le disposizioni ante 2008 21 Dal 2008 stato ridotto progressivamente il periodo fuori ruolo dei professori che, a partire dal 2010, stato eliminato. Rimane, nel 2010, la possibilit di optare per diversi regimi di permanenza in servizio. Comunque, le minori spese sono per le singole universit e non per il sistema Paese, poich lammontare della pensione praticamente equivalente allo stipendio in godimento e per sostituire, ove necessario, il docente occorrer procedere a nuovi reclutamenti. 165

minori spese .verificate per il turn-over dei docenti nel 2008 e 2009 sono state per le universit statali rispettivamente di circa 261 e 368 milioni di euro. Per analizzare con maggiore dettaglio le ragioni che determinano un numero di uscite superiore a quello prevedibile per limiti di et, si riportano le cause che hanno generato le uscite dai ruoli docenti nel periodo 2004 - 2010 (Tabella 5.18). Tabella 5.18 - Cessazioni del personale docente per qualifica e per motivo dal 2004 al 2010
Qualifica Valori assoluti Valori percentuali Colloc Colloc ati Dimiss Deced ati Dimiss Deced Altro Totale Altro a ionari uti a ionari uti riposo riposo 4.326 1.426 450 21 22,9 7,2 0,3 6.223 69,5 2.223 1.147 7.696 1.548 1.458 4.432 299 186 935 39 127 187 4.109 2.918 13.250 54,1 39,3 58,1 37,7 50,0 33,4 7,3 6,4 7,1 0,9 4,4 1,4

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Professore Ordinario Professore Associato Ricercatore Universitario Totale

Occorre precisare che le differenze tra il numero dei collocati a riposo e il numero di coloro che hanno raggiunto i limiti di et per la permanenza in servizio dipendono dalle scelte di quanti hanno maturato il diritto ad un trattamento pensionistico e quelli che lo esercitano effettivamente. Tra i ricercatori usciti nel periodo, circa il 50% risulta dimissionario ed il 20% di questi ha una et inferiore ai 45 anni, probabilmente per prospettive occupazionali pi gratificanti. Il rilevante aumento delle cessazioni nel corso del 2010 appare anche determinato dalle recenti norme che limitano (per alcuni anni) gli incrementi retributivi per anzianit e ritardano (a partire dal 2011) la corresponsione di una quota del trattamento di fine rapporto. Per questi motivi un numero consistente di soggetti che avevano gi maturato le anzianit per il collocamento a riposo ha, probabilmente, preferito farlo in anticipo rispetto allet massima. I dati riguardanti lanno 2010, riportati nella tabella seguente (per quanto ancora sino al 3.11.2010), dimostrano quantitativamente laccelerazione nei processi di esodo del personale docente in servizio. Tabella 5.19 - Cessazioni del personale docente per qualifica e per motivo nel 2010
Valori assoluti Qualifica Collocat i a riposo 1.697 548 437 2.682 Dimissio nari Deceduti 418 344 347 1.109 48 25 19 92 Collocat i a riposo 78,3 59,5 53,7 68,8 Valori percentuali Dimissio nari Deceduti 19,3 37,4 42,6 28,4 2,2 2,7 2,3 2,4

Altro 3 4 11 18

Totale 2.166 921 814 3.901

Altro 0,1 0,4 1,4 0,5

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Professore Ordinario Professore Associato Ricercatore Universitario Totale

5.5. Le stime del turn-over teorico del personale docente (2011-2015) nelle universit statali e non statali Volendo stimare, anche approssimativamente, il turn-over del personale docente occorre tener presenti i vari elementi emersi dalle precedenti analisi.
166

Innanzitutto, opportuno considerare che, da un lato, le uscite sono state particolarmente significative per i caratteristici profili delle et ma anche a causa delle norme che hanno ridotto le et massime per la permanenza in servizio e, dallaltro, gli ingressi sono stati ritardati dalla revisione e dal rinvio delle procedure concorsuali e, per le universit statali, dai limiti fissati per le spese di personale in rapporto al FFO assegnato annualmente. Occorre poi ricordare che vi sono ancora 1.242 idonei ai concorsi precedenti non ancora chiamati dalle facolt. Inoltre, sono in fase di conclusione le valutazioni comparative per i concorsi banditi nelle sessioni del 200822 che prevedono la copertura di 761 posti da Professore ordinario 1.222 posti da Professore associato e 1.648 posti da Ricercatore e che, limitatamente ai bandi della prima sessione del 2008, il numero di idonei ai ruoli dei professori che le commissioni possono selezionare doppio rispetto ai posti banditi: in totale oltre 1.400 per gli ordinari e 2.200 per gli associati. Infine, comunque difficile stimare quale potr essere landamento effettivo delle uscite nei prossimi anni in quanto questo dipende anche da: accettazione o meno, da parte delle singole amministrazioni, del prolungamento biennale delle permanenze in servizio oltre i limiti di et; possibilit di optare, da parte dei singoli professori, per le norme previste dalla Legge 230/2005 fissa let per il pensionamento a 70 anni (72 per quelli dellarea clinica); entrata in vigore di ulteriori norme per ridurre le et massime per la permanenza in servizio Anche con le ipotesi pi cautelative e considerato che ultimamente le uscite effettive sono risultate sempre pi elevate di quelle teoriche, nei prossimi 5 anni si possono stimare oltre 14.000 cessazioni dal servizio del personale docente. Occorre peraltro evidenziare che le uscite per limiti di et (turn-over stimato) non sono distribuite in modo uniforme nei vari atenei e nelle varie aree scientifico-disciplinari e che, per questo motivo, un condizionamento di nuove assunzioni al solo turn-over verificato nellanno precedente potrebbe esasperare squilibri gi presenti. Nella Tabella 5.20 riportato, percentualmente, il quadro dei docenti che, per ciascuna area scientifica, raggiunger i limiti di et per il collocamento a riposo (con le regole attualmente in vigore) nei prossimi 5 anni, senza considerare le proposte di una riduzione delle et per il pensionamento. I valori maggiori (>15%) si hanno nelle aree: Scienze fisiche, Scienze dellantichit, filologicoletterarie , Scienze storiche, Ingegneria civile e Architettura e Scienze della terra. I valori minori (<10%) nelle aree: Ingegneria industriale e dellinformazione, Scienze matematiche e informatiche, Scienze agrarie e veterinarie e Scienze economiche e statistiche. Particolarmente critica diverr la situazione nelle prime due aree scientifico disciplinare menzionate dove le uscite dei professori ordinari saranno almeno del 32%.

22

Prorogate fino al novembre 2009. Per il 2009 non risultano bandi formalmente riferiti a questo anno. 167

Tabella 5.20 Uscite per raggiunti limiti di et del personale docente per area scientifica nei periodi 2010-2015
Presenti al 3.11.2010 Area scientifica Scienze matematiche e informatiche Scienze fisiche Scienze chimiche Scienze della terra Scienze biologiche Scienze mediche Scienze agrarie e veterinarie Ingegneria civile e Architettura Ingegneria industriale e dell'informazione Scienze dell'antichit, filologico letterarie e storicoartistiche Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche Scienze giuridiche Scienze economiche e statistiche Scienze politiche e sociali Totale PO 954 604 702 255 1.233 2.163 825 953 1.577 1.511 1.457 1.585 1.580 435 15.834 PA 985 799 942 373 1.355 2.968 881 1.086 1.440 1.613 1.431 1.115 1.284 473 16.745 RU 1.252 861 1.283 459 2.265 5.102 1.311 1.513 1.942 2.257 1.999 2.032 1.752 756 24.784 Totale 3.191 2.264 2.927 1.087 4.853 10.233 3.017 3.552 4.959 5.381 4.887 4.732 4.616 1.664 57.363 Uscenti entro il 31.12.2015 PO 173 194 199 62 311 526 154 305 321 440 397 302 303 118 3.805 PA 72 114 98 39 102 308 41 143 85 139 134 67 64 47 1.453 RU 56 60 32 26 116 559 43 135 36 311 226 195 84 65 1.944 Totale 301 368 329 127 529 1.393 238 583 442 890 757 564 451 230 7.202 Percentuli di uscenti per limiti di et sui presenti nel 2010 PO 18,1% 32,1% 28,3% 24,3% 25,2% 24,3% 18,7% 32,0% 20,4% 29,1% 27,2% 19,1% 19,2% 27,1% 24,0% PA 7,3% 14,3% 10,4% 10,5% 7,5% 10,4% 4,7% 13,2% 5,9% 8,6% 9,4% 6,0% 5,0% 9,9% 8,7% RU 4,5% 7,0% 2,5% 5,7% 5,1% 11,0% 3,3% 8,9% 1,9% 13,8% 11,3% 9,6% 4,8% 8,6% 7,8% Totale 9,4% 16,3% 11,2% 11,7% 10,9% 13,6% 7,9% 16,4% 8,9% 16,5% 15,5% 11,9% 9,8% 13,8% 12,6%

D'altra parte, si deve tener presente che le limitazioni delle attuali norme hanno consentito nel 2010 e consentiranno nei prossimi anni, a ciascuna universit statale assunzioni di nuovo personale avendo come limite di spesa il 50% delle risorse liberate dal turn-over dellanno precedente ed una quota minima del 60% dovr essere destinata allassunzione di Ricercatori. A causa di queste limitazioni molti atenei, in considerazione della quota da riservare alle assunzioni di Ricercatori, non potranno ammettere in servizio gran parte dei vincitori (e idonei) nei ruoli dei professori, anche con riferimento ai posti originariamente banditi. La composizione per et del personale docente al 2010, che vede una presenza cospicua di soggetti prossimi ai limiti di et, costituisce ancora una opportunit per interventi di riequilibrio e razionalizzazione - sia per i singoli atenei sia per le varie aree scientifiche - sempre che sia fatta attraverso una analisi dei fabbisogni effettivi e non sulla base delle aspettative di quanti sono gi in servizio. Ci richiederebbe una adeguata programmazione delle entrate e delle promozioni, anche in correlazione con le uscite prevedibili e delle criticit che queste potrebbero determinare, onde evitare il prevalere degli interessi dei gi inquadrati, anche nella prospettiva della abolizione del ruolo dei Ricercatori 23. Occorre peraltro evidenziare che gli atenei, con la finalit di contenere le spese fisse per il personale di ruolo, hanno interesse ad assumere in ruoli superiori personale gi in servizio con elevata anzianit, in quanto, allatto delle decisioni, gli incrementi di costi derivanti da questi nuovi inquadramenti risultano pi modesti, se non irrilevanti, ma con ricadute sugli esercizi finanziari successivi.

23

Gi prevista dal 2013 dalla Legge 230/1995 ed attualmente, con effetto immediato, proposta con il ddl in discussione 168

Nei prossimi 10 anni, raggiungeranno i limiti di et pensionabile oltre il 55% dei professori e, senza adeguate regolazioni dei reclutamenti di soggetti pi giovani, risulter difficile rendere efficaci gli interventi per il complessivo ringiovanimento dei docenti. 5.6. Gli assegnisti di ricerca Una risorsa umana che ha assunto una sempre maggiore importanza nelle universit rappresentata dagli assegnisti di ricerca, istituiti a partire dal 1998 ed utilizzati in misura progressivamente crescente negli anni successivi. Da allora hanno utilizzato tale rapporto contrattuale a tempo determinato (massimo 4+4 anni) circa 50.000 soggetti dei quali, al 2010, circa 37.000 non risultano pi nelle posizione originaria. Nel 2010 risultano in servizio 13.993 (a fronte delle 9.834 unit del 2006 e in leggero calo rispetto al 2009, -272 soggetti) e oltre la met di questi risulta in possesso del titolo di dottore di ricerca. Le anzianit di servizio dei soggetti presenti dal 2006 al 2010 sono rappresentate nella Tabella 5.21. Tabella 5.21 Assegnisti in servizio per anzianit nella posizione, 2006-2010
Anzianit nella posizione (anni) <2 2-4 5-6 7-8 8> Totali 2006 v.a. 2.791 4.529 2.139 324 51 9.834 % sul Tot. 28,4% 46,1% 21,8% 3,3% 0,5% 100,0% v.a. 3.343 5.240 2.362 457 107 11.509 2007 % sul Tot. 29,0% 45,5% 20,5% 4,0% 0,9% 100,0% v.a. 3.279 5.571 2.344 463 129 11.786 2008 % sul Tot. 27,8% 47,3% 19,9% 3,9% 1,1% 100,0% v.a. 4.017 6.043 2.499 513 133 13.205 2009 % sul Tot. 30,4% 45,8% 18,9% 3,9% 1,0% 100,0% v.a. 3.702 5.929 2.690 476 136 12.933 2010 % sul Tot. 28,6% 45,8% 20,8% 3,7% 1,1% 100,0%

La composizione percentuale dei soggetti, per fasce di anzianit di servizio, rimane quasi immutata negli anni esaminati e soltanto il 5% ha una anzianit di contratto superiore ai 6 anni. Circa il 75 % ha una anzianit inferiore o uguale a 4 anni. Nella Tabella 5.22 e nella figura 5.16 riportata la evoluzione quantitativa degli assegnisti in servizio per aree scientifico disciplinari. Tabella 5.22 Assegnisti in servizio per area scientifico disciplinare,2006-2010
Area scientifica
Ingegneria industriale e dell'informazione Scienze mediche Scienze biologiche Ingegneria civile e Architettura Scienze agrarie e veterinarie Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche Scienze chimiche Scienze economiche e statistiche Scienze fisiche Scienze giuridiche Scienze dell'antichit, filologico-letterarie e storico-artistiche Scienze matematiche e informatiche Scienze politiche e sociali Scienze della terra Area non specificata

Valori assoluti 2006 1.494 1.247 978 647 694 612 616 585 547 552 569 375 267 315 336 2007 1.873 1.487 1.143 811 766 733 713 712 655 662 613 426 331 328 256 11.509 2008 1.987 1.624 1.179 845 764 758 687 702 651 625 610 404 353 315 282 11.786 2009 2.381 1.818 1.384 921 817 886 725 729 720 667 710 491 377 327 252 13.205 2010 2.453 1.865 1.352 942 765 828 729 691 639 590 686 495 358 292 248 12.933 2006 15,2 12,7 9,9 6,6 7,1 6,2 6,3 5,9 5,6 5,6 5,8 3,8 2,7 3,2 3,4 100,0

Valori percentuali 2007 16,3 12,9 9,9 7,0 6,7 6,4 6,2 6,2 5,7 5,8 5,3 3,7 2,9 2,8 2,2 100,0 2008 16,9 13,8 10,0 7,2 6,5 6,4 5,8 6,0 5,5 5,3 5,2 3,4 3,0 2,7 2,4 100,0 2009 18,0 13,8 10,5 7,0 6,2 6,7 5,5 5,5 5,5 5,1 5,4 3,7 2,9 2,5 1,9 100,0 2010 19,0 14,4 10,5 7,3 5,9 6,4 5,6 5,3 4,9 4,6 5,3 3,8 2,8 2,3 1,9 100,0

Totale

9.834

169

Figura 5.16 Assegnisti in servizio per area scientifico disciplinare,2006-2010


2500

2000

1500

1000

500

2006

2007

2008

2009

2010

Negli anni esaminati circa il 40% di tutti gli assegnisti utilizzato nelle aree di: Ingegneria industriale e dellinformazione, Scienze mediche e Scienze biologiche. Nellultimo anno, dopo la crescita, dal 2006, in tutte le aree scientifiche gli assegnisti utilizzati sono in diminuzione con la eccezione delle aree di: Scienze mediche, Ingegneria industriale e dellinformazione ed ingegneria civile ed architettura. Nella Figura 5.17 viene riportata la distribuzione per et dei soggetti attivi negli atenei al 31-122009 ed al novembre 2010.

170

Figura 5.17 Distribuzione percentuale per et degli assegnisti di ricerca nel 2009 e nel 2010
11% 10%

9%

8%

7%

6%

5%

4%

3%

2%

1%

0% 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 2009 37 38 2010 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51

Let pi frequente attualmente di 31 anni, peraltro si rilevano presenze consistenti in et superiori ai 40 anni. Let media circa 35 anni. Negli ultimi anni gli assegni di ricerca sono divenuti un importante canale di transito prima di un inquadramento tra il personale di ruolo delle universit, come si vede dalla Tabella 5.23. Tabella 5.23 - Ex assegnisti di ricerca inquadrati nei ruoli del personale universitario dal 2006 al 2010
Qualifica Professore Ordinario Professore Associato Ricercatore universitario Tecnico Amministrativo Totali 2006 v.a. 38 724 4.559 277 5.598 v. % 0,7 12,9 81,4 4,9 100,0 v.a. 63 1.010 5.415 435 6.923 2007 v. % 0,9 14,6 78,2 6,3 100,0 v.a. 75 1.091 6.660 586 8.412 2008 v. % 0,9 13,0 79,2 7,0 100,0 v.a. 77 1.097 7.634 772 9.580 2009 v. % 0,8 11,5 79,7 8,1 100,0 v.a. 95 1.167 7.879 822 9.963 2010 v. % 1,0 11,7 79,1 8,3 100,0

Infatti, la rilevazione condotta dal 2006 al 2010 mette in evidenza che nel 2010 gli ex assegnasti di ricerca inquadrati nei ruoli del personale degli atenei, docente e non docente, sono 9.963 (circa il 27% di tutti gli assegnisti di ricerca) e risultano inquadrati essenzialmente nel ruolo dei ricercatori (il 79,1%), ma anche in quello dei professori associati e ordinari (complessivamente il 12,7%). Come si vede dai dati della tabella, nel periodo 2006-2010, quasi 700 assegnisti per anno sono entrati tra i ricercatori di ruolo.

171

Dopo un periodo di sperimentazione oramai decennale di tale nuova figura tra il personale utilizzabile dalle universit in attivit di ricerca scientifica, con una retribuzione equivalente a quella di un ricercatore, appare opportuno un coordinamento con la nuova figura del ricercatore a tempo determinato di cui alla Legge 230/2005, considerando la opportunit di estendere ai ricercatori a tempo determinato le agevolazioni fiscali previste dalla legge per gli assegnisti di ricerca. 5.7. Il personale amministrativo e tecnico di ruolo nelle universit statali alla fine del 2009 Informazioni aggiornate relative a questo personale sono disponibili con omogeneit soltanto per le Universit statali e sono riferite al 31.12 del 2009. Le Tabelle 5.24 e 5.25 riportano la consistenza e la composizione di tale personale per Area funzionale e Livello di inquadramento. Tabella 5.24- Personale amministrativo e tecnico di ruolo per Area funzionale e livello di inquadramento al 31.12.2009. Valori assoluti e percentuali dei totali di colonna e di riga.
Are e funz ionali B Amministrativa e Gestionale 1.454 Servizi Generali e T ecnici 4.257 Biblioteche T ecnica, T ecnico - Scientifica 1 ed Elab. dati Area Socio - Sanitaria 423 Area non definita Totale 6.135 Valori al 31.12.2009 Live lli di inquadrame nto C D EP Dirig Totale 13.135 8.337 1.420 24.352 8 4.265 1.939 1.263 282 3.484 8.675 2.992 6 26.755 7.033 1.368 1.619 389 13 2 18.266 3.461 17.077 5.423 220 235 220 54.837 Pe rce ntuali sul totale di colonna Pe rce ntuali sul totale di riga Live lli di inquadrame nto Live lli di inquadrame nto B C D EP Dirig Totale B C D EP Dirig Totale 23,7 49,1 45,6 41 6 53,9 34,2 5,8 44,4 100 69,4 0 0,2 7,8 99,8 100 7,2 6,9 8,1 55,7 36,3 8,1 6,4 100 0 6,9 100 32,4 11,2 0 100 38,5 8,9 0,1 100 39,5 11,2 0,1 100 100 100 31,1 9,9 0,4 100 0 7,8 11,2 50,8 55,2 2,6 48,8 41,2 29,9 5,5 33,3 8 7,2 0,9 6,3 93,6 0,4 100 100 100 100

Tabella 5.25 - Personale amministrativo e tecnico di ruolo per Ripartizione geografica e per livello di inquadramento al 31.12.2009
Valori al 31.12.2009 Ripartizion e territoriale Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Totale livelli di inquadramento B
990
1.034 1.320 1.945 846 6.135

Percentuali dei totali di colonna livelli di inquadramento Diri g


23,6
13,6 22,7 25,0 15,0 100,0

Percentuali dei totali di riga livelli di inquadramento Tot


18,7

C
5.237
5.057 6.789 6.487 3.185 26.755

D
3.347
3.839 5.403 3.572 2.105 18.266

EP
613
706 1.013 851 278 3.461

Dirig
52
30 50 55 33 220

Tot
10.239
10.666 14.575 12.910 6.447 54.837

B
16,1
16,9 21,5 31,7 13,8 100,0

C
19,6
18,9 25,4 24,2 11,9 100,0

D
18,3
21,0 29,6 19,6 11,5 100,0

EP
17,7
20,4 29,3 24,6 8,0 100,0

B
9,7
9,7 9,1 15,1 13,1 11,2

C
51,1
47,4 46,6 50,2 49,4 48,8

D
32,7
36,0 37,1 27,7 32,7 33,3

EP
6,0
6,6 7,0 6,6 4,3 6,3

Dirig
0,5
0,3 0,3 0,4 0,5 0,4

Tot
100,0
100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

19,5 26,6 23,5 11,8 100,0

Larea amministrativa e gestionale impegna oltre il 44 % del personale non docente e quasi la met risulta inquadrato nel livello C. Circa il 10% del totale inquadrato nellarea Socio sanitaria utilizzata soltanto negli atenei con la Facolt di Medicina e Chirurgia. Confrontando il dato dei tecnici e amministrativi con quello dei docenti (Tabella 5.26), risulta che il rapporto tra loro , al 31.12.2009, pari a 0,94. Questi rapporti mostrano significative disomogeneit con valori nettamente superiori nelle universit localizzate nel Mezzogiorno.

172

Tabella 5.26 Rapporti tra personale amministrativo e tecnico e personale docente per Ripartizione geografica al 31.12.2009
Ripartizione geografica
Nord Ovest Nord Est Centro Sud Isole Totale Amm.vi & tecnici 10.239 10.666 14.575 12.910 6.447 54.837 Docenti 11.835 11.639 15.525 12.548 6.758 58.305 Rapporto Personale A&T Su Docenti 0,87 0,92 0,94 1,03 0,95 0,94 Differenza % dal valore medio -8,0 -2,6 -0,2 9,4 1,4 -

5.8. Levoluzione del personale tecnico e amministrativo nelle universit statali dal 2005 al 2009 Il numero totale del personale tecnico-amministrativo di ruolo rimasto sostanzialmente invariato tra il 2005 e il 2009, con valori intorno alle 58.000 unit.(Tabella 5.27). Tabella 5.27 - Personale tecnico-amministrativo per categoria24 dal 31.12.2005 al 31.12.2009
Qualifiche B C D EP Dirigenti Totale 2005 8.699 30.139 15.219 3.433 385 57.875 2006 8.159 29.696 16.107 3.535 379 57.876 2007 7.429 29.524 16.861 3.596 380 57.790 2008 6.621 28.881 18.553 3.684 317 58.056 2009 6.410 28.118 18.667 3.494 302 56.991

Considerati gli incrementi del personale docente nello stesso periodo, il rapporto tra il numero di non docenti e quello dei docenti passa da 1,19 del 2004 a 0,94 nel 2009, con unalta variabilit a seconda dellarea territoriale dellateneo, condizionata anche dalla presenza o meno della facolt di Medicina. Ci particolarmente evidente negli atenei dove era () presente un Policlinico a gestione diretta. La composizione del personale per qualifica , tuttavia, cambiata significativamente, come si rende evidente dalla Tabella 5.27. Il peso percentuale degli inquadrati nel livello B diminuito dal 15,0% del 2005 al 11,2% del 2009, quello del livello C si riduce ma in misura assai contenuta ed il personale di queste qualifiche costituisce circa la met del personale non docente in servizio. Il peso del personale del livello D cresce dal 26,3% del 2005 al 32,8% del 2009. La qualifica EP (Elevate Professionalit) da una consistenza del 5,9% nel 2005 arriva al 6,1%., nel 2009. Il personale inquadrato nel ruolo dei dirigenti si riduce negli anni analizzati, ma occorre evidenziare la presenza crescente di dirigenti con rapporti a tempo determinato (non di ruolo) tra i quali, in particolare, i Direttori amministrativi. Una analisi particolare sarebbe necessaria per quanto riguarda il personale utilizzato per le funzioni dirigenziali le cui informazioni quantitative sono variabili di anno in anno, considerata la possibilit di attivare contratti a tempo determinato anche con personale dellateneo, generalmente con condizioni economiche pi vantaggiose di quelle previste per il personale di ruolo. La Tabella 5.28 con i relativi dati (assoluti e percentuali) mostra la consistenza del personale utilizzato nelle varie aree funzionali e la sua evoluzione quantitativa dal 2005 al 2009 25.
24

Titoli di studio minimi per qualifica (posizione economica) B: Scuola media inferiore; C: Scuola media superiore; D: Laurea di primo o secondo livello; EP: Laurea ed esperienze specifiche. 173

Le aree amministrativo-gestionali e delle Biblioteche impegnano oltre il 50% del personale e risulta in diminuzione il personale delle aree mediche che, peraltro, continuano ad assorbire circa il 10% del totale, concentrato in alcuni atenei con Policlinici a gestione diretta. In particolare, oltre il 50% del personale di queste aree negli atenei di: Napoli Federico II (1.401 pari al 25,8% del totale), Roma la Sapienza. (1.209 pari al 22,3%) e II Universit di Napoli ( 688 pari al 12,7%). Tabella 5.28 - Personale tecnico-amministrativo per area funzionale dal 31.12.2005 al 31.12.2009
Area funzionale Amministrativa e Gestionale Biblioteche Servizi Generali e Tecnici Medico, Odontoiatrica e Socio - Sanitaria Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione dati Totali Valori assoluti 2005 22.111 3.411 4.866 6.727 2006 22.872 3.464 4.675 6.417 2007 23.562 3.472 4.603 6.179 2008 24.591 3.565 4.398 5.915 2009 24.356 3.484 4.265 5.423 2005 42,4% 6,5% 9,3% 12,9% Valori percentuali 2006 43,0% 6,5% 8,8% 12,1% 2007 43,6% 6,4% 8,5% 11,4% 2008 44,1% 6,4% 7,9% 10,6% 2009 44,6% 6,4% 7,8% 9,9%

15.083

15.732

16.223

17.344

17.077

28,9%

29,6%

30,0%

31,1%

31,3%

52.198

53.160

54.039

55.813

54.605 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

5.8.1 La presenza femminile tra il personale Amministrativo e tecnico La Figura 5.18 riporta la presenza femminile tra il personale tecnico e amministrativo nel 2009 e nelle varie aree funzionali Figura 5.18 Presenza femminile tra il personale Amministrativo e tecnico al 31.12.2009
100,0 25.000 90,0

80,0

20.000

70,0

60,0

15.000

50,0

40,0

10.000

30,0

20,0

5.000

10,0

0,0 Amministrativa e Gestionale Consistenza % donne 24.352 71,9 Biblioteche 3.484 70,7

Medico, Odontoiatrica e Socio Sanitaria 5.423 58,5

Servizi Generali e Tecnici 4.265 42,5

Tecnica, Tecnico Scientifica ed Elaborazione dati 17.077 34,2

non definita 235 39,1

25

Non sono compresi i soggetti inquadrati in area non definita 174

La presenza di donne nettamente maggioritaria nelle aree: amministrativa e gestionale ed in quella delle biblioteche (oltre il 70%). 5.8.2 I flussi di ingresso ed uscita per il personale amministrativo e tecnico Per quanto riguarda i flussi, cio gli ingressi e le uscite annuali i dati mostrano una netta diminuzione dei reclutamenti in tutte le qualifiche dopo il 2005 ricordando, peraltro, che in tale anno si sono verificati consistenti inquadramenti di personale con rapporti a tempo determinato: la cosiddetta stabilizzazione. Tabella 5.29 -. Ingressi ed uscite del personale amministrativo e tecnico dal 2005 al 2009
Ingressi ANNO 2005 2006 2007 2008 B 446 238 396 411 C 1.354 646 841 925 D 752 424 366 407 EP 73 31 43 35 Totale 2.625 1.339 1.646 1.778 B 253 295 309 261 C 655 730 902 802 Uscite D 365 473 640 540 EP 109 162 224 214 Totale 1.382 1.660 2.075 1.817 B 193 -57 87 150 C 699 -84 Saldo annuale D 387 -49 EP -36 -131 -181 -179 -244 -771 Totale 1.243 -321 -429 -39 -1.782 -1.328

-61 -274 123 -133

133 243 102 12 490 309 943 764 256 2.272 -176 -700 -662 2009 Totale 1.624 4.009 2.051 194 7.878 1.427 4.032 2.782 965 9.206 197 -23 -731 2005-2009 Percentuale 20,6% 50,9% 26,0% 2,5% 100,0% 15,5% 43,8% 30,2% 10,5% 100,0%

5.8.3 Il personale con rapporti a tempo determinato Nella tabella seguente viene analizzata anche la situazione del personale tecnico e amministrativo con rapporti a tempo determinato: confrontando le numerosit alla fine del 2005 e alla fine del 2009 si osserva una diminuzione pari a circa il 50%, probabile conseguenza dei processi di stabilizzazione avviati dal 2005. Tabella 5.30- Personale tecnico-amministrativo a tempo determinato dal 2005 al 2009
ANNO 2005 2006 2007 2008 2009 B 771 702 436 240 275 Qualifiche C 2.726 2.401 2.072 1.236 1.363 D 894 791 720 364 401 EP 86 88 73 36 33 Totale 4.477 3.982 3.301 1.876 2.072

Il personale in servizio con tale tipo di rapporto rappresenta, nel 2009, meno del 2% del personale amministrativo e tecnico di ruolo e risulta prevalentemente concentrato nella qualifica C.

175

Capitolo 6. La politica delle risorse finanziarie degli atenei statali


In questo capitolo si cerca di far luce sulla politica relativa alle risorse finanziarie adottata dal complesso delle universit statali cos come emerge dallanalisi dei conti consuntivi riclassificati1. Si per ritenuto opportuno presentare alcuni approfondimenti, usando differenti fonti informative, sulle le entrate contributive e sui dati relativi ai Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN), dal lato delle entrate, e sulle spese per il personale, dal lato delle uscite. 6.1 La capacit del sistema universitario di attrarre risorse finanziarie 6.1.1 Le principali componenti delle entrate Le entrate complessive del sistema universitario italiano, al netto delle partite di giro, sono state pari nel 2008 a oltre 13,6 miliardi di euro, con un incremento del 6% rispetto allanno precedente, nel 2009 passano a circa 13,2 miliardi di euro . Fra il 2008 e il 2007 si registrato un incremento che ha toccato, seppur in modo differente, tutte le principali componenti delle entrate; in particolare, si avuto un aumento dei finanziamenti provenienti dal Miur di circa 230 milioni di euro, dovuto di fatto allincremento del Fondo per il finanziamento ordinario (FFO) a fronte di una lieve diminuzione dei finanziamenti finalizzati, quali PRIN, Firb, Finanziamento alledilizia. Nel 2009 invece i fondi MIUR diminuiscono di oltre 100 milioni di euro a parit di FFO. La capacit degli atenei statali di finanziarsi presso studenti, imprese e istituzioni in aumento fra il 2008 e il 2007, presenta qualche criticit fra il 2009 e il 2008. In particolare, si segnala che: lincremento delle entrate contributive (+2,7% fra i 2008 e il 2007) sensibilmente superiore allinflazione si ridimensiona attestandosi sul 1,5%; il trend comunque crescente dal 2001, in otto anni, le entrate contributive degli atenei statali sono complessivamente cresciute del 60%2; la capacit degli atenei statali di attrarre finanziamenti esterni, attraverso convenzioni, contratti e vendita di servizi a imprese e istituzioni fra il 2008 e il 2009 si stabilizza. Questa voce, che evidenzia lo sforzo imprenditoriale delle nostre universit, ha segnato, un aumento del 9% nel 2008 rispetto al 2007 e risulta complessivamente pi che raddoppiata nellarco degli 8 anni che vanno dal 2001 al 2009. E bene sottolineare sin da ora che la crescita di questa componente, che rappresenta un segnale della capacit imprenditoriale delle nostre universit, ha degli ovvi effetti sullincremento delle uscite, poich le entrate finalizzate vengono in larga parte acquisite a fronte di specifiche attivit
Le risorse finanziarie cui si fa riferimento nel testo sono relative alle sole universit statali per le quali sono disponibili dati omogenei di riclassificazione dei conti consuntivi; pertanto sono esclusi dallanalisi gli Atenei non statali. I dati 2001-2005 sono consultabili sul sito web del CNVSU nella sezione Progetto di portale allindirizzo web http://nuclei.cnvsu.it/bilanci.html; le elaborazioni presentate prendono in considerazione i dati relativi agli accertamenti/impegni (solo per 6 Atenei gli incassi e i pagamenti). Per i dati 2006-2009 relativi al nuovo schema dellomogenea redazione si veda in appendice la nota metodologica. 2 Si noti che le entrate contributive non sono relative solo ai corsi di laurea e di laurea specialistica (le cui entrate non possono superare, in ciascun Ateneo, il 20% del FFO), ma anche a corsi di Master e di dottorato di ricerca.
1

176

di formazione e di ricerca addizionali, che solo in parte vengono fatte rientrare nellimpegno istituzionale del personale strutturato. Per effetto di questi fenomeni lincidenza complessiva dei finanziamenti provenienti dal Miur sul totale delle entrate ulteriormente diminuita, anche se in misura meno consistente rispetto agli ultimi anni (Tabella 6.3). Si tratta di una tendenza che si manifesta senza soluzione di continuit passando dal 72,9% del 2001, al 63,2 del 2009, con una riduzione di circa 10 punti percentuali. La quota di finanziamento ministeriale appare quindi ormai allineata alla maggior parte dei paesi europei.

177

Tabella 6.1 Entrate del sistema universitario dal 2001 al 2009 per tipologia (valori in migliaia di euro)
Tipologia FFO Finalizzate da MIUR Finalizzate da altri soggetti Entrate contributive Alienazione beni patrimoniali e prestiti Entrate diverse totale entrate 2001 6.010.548 1.110.853 1.160.476 1.044.339 209.292 2002 6.209.630 1.012.739 1.314.935 1.143.082 436.207 2003 6.268.368 1.045.128 1.406.815 1.268.959 200.937 2004 6.451.557 1.043.523 1.463.534 1.370.586 302.546 2005 6.893.764 1.082.019 1.431.460 1.433.500 417.679 2006 7.008.342 924.183 1.939.770 1.514.291 397.025 2007 7.108.657 1.121.854 2.177.561 1.602.302 436.126 2008 7.372.328 1.088.474 2.370.834 1.646.232 383.988 2009 7.391.012 952.600 2.364.648 1.670.584

364.866 229.960 269.136 283.889 323.051 583.039 465.776 352.586 708.062 462.452 9.765.467 10.385.729 10.474.096 10.954.797 11.841.461 12.249.388 12.799.086 13.569.919 13.206.162

Tabella 6.2 Entrate del sistema universitario dal 2001 al 2009. Numeri indici (2001=100)
Tipologia FFO Finalizzate da MIUR Finalizzate da altri soggetti Entrate contributive Alienazione beni patrimoniali e prestiti Entrate diverse totale entrate 2001 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 2002 103,3 91,2 113,3 109,5 208,4 117,0 106,4 2003 104,3 94,1 121,2 121,5 96,0 123,5 107,3 2004 107,3 93,9 126,1 131,2 144,6 140,5 112,2 2005 114,7 97,4 123,4 137,3 199,6 253,5 121,3 2006 116,6 83,2 167,2 145,0 189,7 202,5 125,4 2007 118,3 101,0 187,6 153,4 208,4 153,3 131,1 2008 122,7 98,0 204,3 157,6 183,5 307,9 139,0 2009 123,0 85,8 203,8 160,0 174,3 201,1 135,2

Tabella 6.3 Entrate del sistema universitario universitario per tipologia: valori percentuali sul totale, dal 2001 al 2009
Tipologia FFO Finalizzate da MIUR Finalizzate da altri soggetti Entrate contributive Alienazione beni patrimoniali e prestiti Entrate diverse totale entrate 2001 61,5 11,4 11,9 10,7 2,1 2,4 100,0 2002 59,8 9,8 12,7 11,0 4,2 2,6 100,0 2003 59,8 10,0 13,4 12,1 1,9 2,7 100,0 2004 58,9 9,5 13,4 12,5 2,8 2,9 100,0 2005 58,2 9,1 12,1 12,1 3,5 4,9 100,0 2006 57,2 7,5 15,8 12,4 3,2 3,8 100,0 2007 55,5 8,8 17,0 12,5 3,4 2,8 100,0 2008 54,3 8,0 17,5 12,1 2,8 5,2 100,0 2009 56,0 7,2 17,9 12,7 2,8 3,5 100,0

178

6.1.2 Le entrate finalizzate Nelle tabelle successive, viene approfondita lanalisi relativa alle entrate finalizzate (escludendo i finanziamenti dal MIUR) con riferimento alle diverse aree in cui gli atenei sono localizzati3. Nel 2007 si era assistito a un sostanziale allineamento della quota delle entrate finalizzate sul totale delle entrate nelle diverse aree del Paese, ma con frequenti cambiamenti di anno in anno. Il 2008 ha fatto registrare un sensibile miglioramento delle universit collocate nel Nord Ovest che tuttavia nel 2009 si ridimensiona ai livelli del 2006-07. Se nel 2008 erano in calo le universit meridionali nel 2009 registrano invece un significativo aumento invertendo lo storico differenziale fra le due aree (ora il Sud supera di quasi 3 punti percentuali il Nord ovest). Si mantiene significativamente pi elevato il dato delle entrate per docente nel Nord Ovest dove le universit hanno avuto una capacit di attrarre entrate finalizzate per docente superiore in media di circa il 27% nel 2008 rispetto a quelle localizzate nellItalia meridionale e di circa il 22% nel 2009; la differenza rispetto allItalia insulare di circa il 32% nel 2008 e di circa il 48% nel 2009 . In costante aumento il corrispondente dato per il Centro. Tabella 6.4 Entrate finalizzate da altri soggetti sul totale entrate: valori percentuali per area geografica
Area Geografica Nord ovest Nord est Centro Sud Isole Totale Italia Media 2006 17,3 16,6 15,3 13,1 15,4 15,8 Media 2007 17,4 16,7 15,1 16,9 17,9 17,0 Media 2008 19,6 17,5 16,1 15,5 18,1 17,2 Media 2009 17,1 15,2 17,6 19,9 16,7 17,6

Tabella 6.5 Entrate finalizzate totali per docente: valori medi per area geografica (valori in euro)
Area Geografica Nord ovest Nord est Centro Sud Isole Totale Italia Media 2006 56.825,30 52.151,70 47.987,80 42.644,70 40.994,60 46.546,30 Media 2007 61.391,00 57.919,30 50.057,50 55.007,70 52.017,30 54.161,70 Media 2008 64.870,85 59.138,57 53.247,79 50.785,31 49.195,20 55.749,65 Media 2009 63.886,65 56.871,64 55.029,07 52.011,34 43.195,35 55.146,78

Per una maggiore comparabilit sono stati esclusi gli Atenei: Roma Foro Italico (ex IUSM), Perugia Stranieri, Siena Stranieri, Trieste Sissa, Scuola Normale di Pisa, S. Anna di Pisa, IUSS Pavia, IMT di Lucca, SUM di Firenze e Univ. di Trento.

179

6.1.3 Analisi dei dati relativi ai Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) Tra le entrate finalizzate degli Atenei un posto di rilievo spetta ai finanziamenti dei Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (i cosiddetti PRIN). Proprio per fornire unidea della recente evoluzione delle caratteristiche di questa fonte di finanziamento alla ricerca si utilizzano i dati rilevati dalla apposita banca dati MiurCineca, anche se non sono completamente omogenei con i dati dei bilanci delle universit utilizzati in questo capitolo. Si riporta di seguito lanalisi della partecipazione ai bandi PRIN, cofinanziati dal Miur, negli ultimi otto anni disponibili, dal 2001 al 2008. Come si pu osservare dalle successive tabelle (Tabelle 6.6 e 6.7) e dai grafici (Figure 6.1 e 6.2), lentit del finanziamento concesso dal Miur diminuisce da un ammontare pari a 124,7 milioni di euro nel 2001 a 90,3 milioni di euro nel 2008 (con un minimo di 81,6 milioni di euro nel 2006). La partecipazione a tali bandi cresciuta nel periodo considerato, sia in termini assoluti (da 24.113 partecipanti nel 2001 a 32.765 nel 2008), sia in rapporto al numero di docenti di ruolo complessivamente presenti (nel 2001 partecipava il 44,7% dei docenti, il 52,2% nel 2008). Nello stesso tempo aumenta anche la capacit di ottenere un giudizio positivo dei partecipanti ai bandi, infatti il numero di valutati positivamente cresce, erano 14.242 pari al 59,1% dei partecipanti nel 2001, mentre nel 2008 erano 27.030, pari all82,5% dei partecipanti. A causa della diminuzione dellentit complessiva del finanziamento, diminuisce anche il numero di soggetti finanziati, anche se con un lieve ripresa negli ultimi tre anni. I soggetti partecipanti ad un bando PRIN che avevano ottenuto il cofinanziamento erano oltre 10mila nel 2001, pari al 71,6% dei valutati positivamente, salivano fino a quasi 13mila nel 2004, ma pari a soltanto il 50,1% dei valutati positivamente, mentre nellultimo anno considerato i docenti di ruolo coinvolti in un bando PRIN cofinanziato erano poco sotto la soglia dei 10mila, pari al 37,0% di coloro che avevano ottenuto un giudizio positivo. In appendice si riportano gli stessi dati, relativi al 2008, in dettaglio per ateneo ed area scientifica. Tabella 6.6 Finanziamento Miur, partecipazione e successo ai bandi PRIN
Anno 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Finanziamento MIUR 124.703.567 132.638.200 135.419.500 135.516.900 130.700.000 81.639.124 94.317.382 90.391.034 Di cui Di cui in Docenti di ruolo partecipanti progetti presenti al 31/12 ad un bando valutati PRIN positivamente 54.001 24.113 14.242 56.385 28.124 16.313 55.542 28.063 17.173 56.251 28.870 25.772 59.900 27.337 22.483 61.741 25.225 18.403 61.922 32.430 25.953 62.762 32.765 27.030 Di cui in progetti finanziati 10.193 11.542 12.269 12.916 12.135 7.648 9.290 9.992

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Tabella 6.7 Tassi di partecipazione e di successo ad un bando PRIN


Anno 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 % di partecipanti su docenti presenti 44,7 49,9 50,5 51,3 45,6 40,9 52,4 52,2 % valutati positivamente su partecipanti 59,1 58,0 61,2 89,3 82,2 73,0 80,0 82,5 % finanziati su valutati positivamente 71,6 70,8 71,4 50,1 54,0 41,6 35,8 37,0 Finanziamento Miur per finanziato (migliaia di euro) 12,2 11,5 11,0 10,5 10,8 10,7 10,2 9,0

Figura 6.1 Finanziamento Miur, partecipazione e successo ai bandi PRIN

Figura 6.2 Tassi di partecipazione e di successo ad un bando PRIN

181

6.1.4 Le entrate contributive Anche nelle entrate contributive persiste una rilevante differenza tra gli atenei del Nord e quelli del resto del Paese (Tabelle 6.8 e 6.9); anzi, se si considerano le entrate medie per studente, si osserva che il differenziale risulta ulteriormente accentuato rispetto allanno precedente. Tabella 6.8 Entrate contributive sul totale entrate: valori percentuali per area geografica
Area Geografica Nord ovest Nord est Centro Sud Isole Totale Italia Media 2006 14,1 15,2 11,6 11,5 8,7 12,4 Media 2007 14,0 15,1 12,1 11,1 9,1 12,5 Media 2008 13,8 15,1 11,7 10,3 9,0 12,3 Media 2009 14,7 15,3 12,2 10,6 10,3 12,9 Valore minimo 2008 8,8 10,6 6,9 5,4 6,9 5,4 Valore massimo 2008 17,5 20,4 19,7 16,1 10,5 20,4 Valore minimo 2009 9,7 10,9 7,2 2,8 7,4 2,8 Valore massimo 2009 20,8 19,2 24,3 16,3 11,3 24,3

Tabella 6.9 Entrate contributive per studente iscritto: valori medi per area geografica (euro)
Area Geografica Nord ovest Nord est Centro Sud Isole Totale Italia Media 2006 1.121,29 1.223,43 852,24 625,62 527,68 885,67 Media 2007 1.210,78 1.292,81 951,42 699,37 582,42 947,39 Media 2008 1.276,51 1.384,61 946,74 649,25 600,14 964,90 Media 2009 1.307,80 1.364,79 988,59 637,13 657,40 982,37

Analizzando i dati della contribuzione studentesca della rilevazione dellUfficio di statistica del Miur relativi allanno accademico 2008-09 si possono predisporre interessanti elaborazioni che dovrebbero portare a considerazioni pi attente in materia di contribuzione pubblica per il finanziamento dei percorsi formativi di livello universitario. Per una analisi pi approfondita occorre distinguere la tipologia dei corsi tra corsi di laurea (vecchio e nuovo ordinamento) e corsi di laurea specialistica o magistrale. Nelle rilevazioni dellUfficio di statistica i livelli di contribuzione sono suddivisi secondo le fasce (in euro) riportate nella successiva tabella 6.10, in cui si riporta anche la distribuzione degli iscritti per fascia di contribuzione e per ripartizione geografica dellateneo di iscrizione.

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Tabella 6.10 Iscritti per fascia contributiva e per ripartizione geografica dellateneo negli atenei statali (a.a. 2008/09)
Valori assoluti Fasce contributive (euro) N. di studenti Ripartizione geografica Totale Nord Centro Sud Isole Est 216 2.530 352 0 3.527 0 935 31 0 966 1.135 18.469 42.527 3.975 72.687 3.542 55.906 88.780 62.737 230.225 18.888 86.444 105.339 50.233 287.426 27.356 80.151 72.062 24.583 248.069 28.340 37.302 35.948 13.420 146.482 62.928 36.271 29.484 15.071 171.833 42.161 30.813 6.939 1.791 102.626 26.018 24.487 3.153 1.722 93.383 15.539 9.202 204 153 48.880 23.566 19.606 5 97 54.879 4.911 1.395 7 366 23.279 718 225 1 682 11.334 57 144 0 186 12.269 137 46 0 4 1.966 9 15 0 0 725 25 44 0 0 108 255.546 403.985 384.832 175.020 1.510.664 N. di studenti Ripartizione geografica Nord Centro Sud Est 0,08 0,63 0,09 0,00 0,23 0,01 0,44 4,57 11,05 1,39 13,84 23,07 7,39 21,40 27,37 10,70 19,84 18,73 79,99 39,49 19,68 11,09 24,62 16,50 10,18 6,08 9,22 1,92 0,28 0,02 0,05 0,00 0,01 100,00 9,23 8,98 7,63 6,06 2,28 4,85 0,35 0,06 0,04 0,01 0,00 0,01 100,00 9,34 7,66 1,80 0,82 0,05 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00

Nord Ovest contribuzione non prevista (esclusi esoneri) 429 contribuzione finanziata da enti esterni 0 Fino a 200 6.581 da 200 a 400 19.260 da 400 a 600 26.522 da 600 a 800 43.917 da 800 a 1000 31.472 da 1000 a 1200 28.079 da 1200 a 1400 20.922 da 1400 a 1600 38.003 da 1600 a 1800 23.782 da 1800 a 2000 11.605 da 2000 a 2500 16.600 da 2500 a 3000 9.708 da 3000 a 3500 11.882 da 3500 a 4000 1.779 da 4000 a 5000 701 oltre 5000 39 Totale 291.281 Percentuali di colonna Fasce contributive (euro) contribuzione non prevista (esclusi esoneri) contribuzione finanziata da enti esterni Fino a 200 da 200 a 400 da 400 a 600 da 600 a 800 Oltre 800 Di cui da 800 a 1000 da 1000 a 1200 da 1200 a 1400 da 1400 a 1600 da 1600 a 1800 da 1800 a 2000 da 2000 a 2500 da 2500 a 3000 da 3000 a 3500 da 3500 a 4000 da 4000 a 5000 oltre 5000 Totale

Nord Ovest 0,15 0,00 2,26 6,61 9,11 15,08 66,80 10,80 9,64 7,18 13,05 8,16 3,98 5,70 3,33 4,08 0,61 0,24 0,01 100,00

Isole 0,00 0,00 2,27 35,85 28,70 14,05 19,14 7,67 8,61 1,02 0,98 0,09 0,06 0,21 0,39 0,11 0,00 0,00 0,00 100,00

Totale 0,23 0,06 4,81 15,24 19,03 16,42 44,20 9,70 11,37 6,79 6,18 3,24 3,63 1,54 0,75 0,81 0,13 0,05 0,01 100,00

183

Dai dati emerge che ad oltre il 44% degli iscritti viene richiesta una contribuzione superiore ad 800, ma con una forte variabilit di comportamenti tra le diverse aree geografiche (66,8% al Nord-Ovest, 80% nel Nord-Est, 39,5% al Centro, 19,7% al Sud e 19,1% nelle Isole). Ipotizzando che allinterno delle classi4 i valori siano distribuiti in maniera uniforme possibile calcolare la contribuzione media per studente, attribuendo alle frequenze registrate il valore centrale della classe. La distribuzione dei valori cos calcolati riportata nella tabella 6.11, dalla quale si pu osservare che la contribuzione media per studente pi che doppia negli atenei del Nord-Ovest (1.270 euro circa per studente) rispetto a quella degli atenei del Sud (552 euro per studente). Tabella 6.11 Contribuzione media per studente per area geografica e regione dellateneo negli atenei statali (a.a. 2008/09)
Area geografica Nord Ovest Regione LIGURIA LOMBARDIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA TRENTINO-ALTO ADIGE VENETO LAZIO MARCHE TOSCANA UMBRIA ABRUZZI BASILICATA CALABRIA CAMPANIA MOLISE PUGLIA SARDEGNA SICILIA Contribuzione media per studente 1.163,7 1.385,2 1.084,0 1.270,8 1.207,0 1.059,7 887,1 1.288,2 1.197,2 751,5 958,7 849,9 804,3 807,6 420,2 468,3 557,4 627,9 585,8 490,6 552,0 582,8 559,5 564,8 869,6

Nord Ovest Totale Nord Est

Nord Est Totale Centro

Centro Totale Sud

Sud Totale Isole Isole Totale Totale complessivo

In appendice possibile esaminare la distribuzione della contribuzione media per studente per singolo ateneo, anche relativamente agli atenei non statali.

Le classi di contribuzione per le quali si effettua la rilevazione sono in realt pi dettagliate di quanto riportato nelle tabelle, nelle quali si proceduto ad ulteriori raggruppamenti.

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6.2 Limpiego delle risorse nel sistema universitario 6.2.1. Il quadro generale I dati relativi alle uscite delle universit statali evidenziano un assestamento del tasso di crescita del costo del personale pari a +0,9%, rispetto al 3,8% dellanno precedente; contestualmente si assiste a un aumento dellincidenza dei costi del personale sul totale delle spese, che passa dal 62,6% al 64,9%. In termini pi dettagliati, si pu osservare che lincremento delle spese per il personale docente stato del 2,9% fra il 2007 e 2008 e del 2,5% fra il 2008 e il 2009 (Tabella 6.16), mentre quella per il personale tecnico-amministrativo aumentata del 5,7% fra il 2007 e il 2008 ma scesa del 2,7% fra il 2008 e il 2009 (tabella 6.19). Si tratta di fenomeni in larga parte legati allevoluzione dei vincoli amministrativi: nel 2008, infatti, vi stato un blocco dei concorsi per professori di prima e seconda fascia e, contemporaneamente, stata incentivata la stabilizzazione del personale tecnicoamministrativo. Queste dinamiche hanno interessato in modo omogeneo i diversi Atenei; di conseguenza, il rapporto tra spese per il personale tecnico amministrativo e spese per il personale docente cresciuto ovunque, mantenendo valori sensibilmente superiori negli atenei insulari e meridionali rispetto a quelli delle universit localizzate nellItalia centro-settentrionale. Tra le altre componenti delle uscite, va inoltre segnalato il forte aumento degli interventi a favore degli studenti, aumentati di 278 milioni di (pari a una crescita percentuale del 24,8% tra il 2007 e il 2008). Come riportato nella tabella 6.13 laumento riguarda soprattutto la voce relativa alle scuole di specializzazione medica a norma UE; va invece segnalata con qualche preoccupazione la riduzione delle borse post-dottorato, pi che dimezzate rispetto allanno precedente. Fra il 2008 e il 2009 la spesa per interventi a favore degli studenti si riduce invece del 10,5% registrando per un aumento delle spese per borse di dottorato e post doc. Infine, si conferma una ulteriore riduzione delle spese per lacquisizione e la valorizzazione di beni durevoli, che hanno raggiunto il valore pi basso del decennio, con un forte calo, in particolare, negli Atenei dellItalia nord-occidentale (tabella 6.23). In termini percentuali, leffetto appare ancora pi preoccupante; il rapporto tra queste spese, che costituiscono investimenti in infrastrutture, e le spese del personale infatti passato dal 22% del 2001 al 10% nel 2009.

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Tabella 6.12 Spese del sistema universitario per tipologia dal 2001 al 2009 (migliaia di euro)
Tipologia di spesa Spese per il personale (*) Spese per il funzionamento Interventi a favore degli studenti Oneri finanziari e tributari Altre spese correnti Acquisizione valorizz. beni durev. Estinzione mutui e prestiti Trasferimenti Totale uscite (al netto partite giro e trasferimenti interni)
(*)

2001 5.764.404 1.229.383 681.167 93.091 163.228 1.277.626 60.000 76.494

2002 6.209.346 1.348.294 755.670 96.086 267.807 1.428.171 68.128 63.239

2003 6.538.715 1.425.904 780.015 105.884 303.876 1.185.230 81.744 99.136

2004 6.714.916 1.518.704 818.042 121.079 287.625 1.209.229 104.993 115.886

2005 7.291.815 1.632.361 881.705 136.951 318.162 1.321.035 123.397 117.436

2006 7.953.975 1.640.470 858.065 158.248 163.769 1.238.286 151.763 265.450

2007 8.150.265 1.658.762 1.115.341 173.714 146.904 1.304.922 236.415 178.516

2008 8.459.889 1.716.575 1.399.724 192.948 179.103 1.204.460 156.824 200.166

2009 8.537.927 1.644.088 1.252.962 198.457 191.512 904.882 195.495 231.425

9.345.393 10.236.741 10.520.504 10.890.474 11.822.862 12.430.026 12.964.839 13.509.688 13.156.747

include collaboratori ed esperti linguistici e assegni di ricerca.

Tabella 6.13 Dettaglio delle spese per interventi a favore degli studenti 2006, 2007, 2008 e 2009 (dati in euro)
Voci di spesa relative a Interventi a favore degli studenti Dottorato di ricerca Scuole di specializzazione Scuole di specializzazione mediche a norma UE Post dottorato Perfezionamento all'estero Altre borse Altri interventi Totale 2006 2007 2008 2009 Var. % 2007 vs 2006 7,6 22,5 80,1 13,1 3,4 18,1 -1,0 30,7 Var. % 2008 vs 2007 20,3 23,2 38,3 -54,0 -24,6 7,7 12,5 24,8 Var. % 2009 vs 2008 9,3 -86,7 -21,3 27,2 -31,9 -7,0 1,7 -10,5

290.501.715 312.629.720 376.247.174 411.230.174 24.358.930 29.845.752 36.782.335 4.877.190 272.873.709 491.495.727 679.534.449 534.750.735 11.592.714 13.113.106 6.036.439 7.675.992 5.654.983 5.845.395 4.409.203 3.002.017 93.544.889 110.461.417 119.009.671 110.711.990 159.538.007 158.013.680 177.704.961 180.713.906 858.064.947 1.121.404.797 1.399.724.232 1.252.962.004

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Tabella 6.14 Spese del sistema universitario dal 2001 al 2009 per tipologia (valori percentuali)
Tipologia di spesa Spese per il personale (*) Spese per il funzionamento Interventi a favore degli studenti Oneri finanziari e tributari Altre spese correnti Acquisizione valorizz. beni durev. Estinzione mutui e prestiti Trasferimenti Totale uscite (al netto partite giro e trasferimenti interni)
(*)

2001 61,7 13,2 7,3 1,0 1,7 13,7 0,6 0,8 100,0

2002 60,7 13,2 7,4 0,9 2,6 14,0 0,7 0,6 100,0

2003 62,2 13,6 7,4 1,0 2,9 11,3 0,8 0,9 100,0

2004 61,7 13,9 7,5 1,1 2,6 11,1 1,0 1,1 100,0

2005 61,7 13,8 7,5 1,2 2,7 11,2 1,0 1,0 100,0

2006 64,0 13,2 6,9 1,3 1,3 10,0 1,2 2,1 100,0

2007 62,9 12,8 8,6 1,3 1,1 10,1 1,8 1,4 100,0

2008 62,6 12,7 10,4 1,4 1,3 8,9 1,2 1,5 100,0

2009 64,9 12,5 9,5 1,5 1,5 6,9 1,5 1,8 100,0

include collaboratori ed esperti linguistici e assegni di ricerca

Tabella 6.15 Spese del sistema universitario dal 2001 al 2009 per tipologia. Numeri indice (2001 = 100)
Tipologia di spesa 2001 2002 2003 Spese per il personale (*) 100,0 107,7 113,4 Spese per il funzionamento 100,0 109,7 116,0 Interventi a favore degli 100,0 110,9 114,5 studenti Oneri finanziari e tributari 100,0 103,2 113,7 Altre spese correnti 100,0 164,1 186,2 Acquisizione valorizz. beni 100,0 111,8 92,8 durev. Estinzione mutui e prestiti 100,0 113,5 136,2 Trasferimenti 100,0 82,7 129,6 Totale uscite (al netto partite 100,0 109,5 112,6 giro e trasferimenti interni) (*) include collaboratori ed esperti linguistici e assegni di ricerca.. 2004 116,5 123,5 120,1 130,1 176,2 94,6 175,0 151,5 116,5 2005 126,5 132,8 129,4 147,1 194,9 103,4 205,7 153,5 126,5 2006 138,0 133,4 126,0 170,0 100,3 96,9 252,9 347,0 133,0 2007 141,4 134,9 163,7 186,6 90,0 102,1 394,0 233,4 138,7 2008 146,8 139,6 205,5 207,3 109,7 94,3 261,4 261,7 144,6 2009 148,1 133,7 183,9 213,2 117,3 70,8 325,8 302,5 140,8

187

Figura 6.3 Spese del sistema universitario dal 2001 al 2009 per tipologia. Numeri indice (2001 =100)

Tabella 6.16 Spese per il personale docente dal 2001 al 2009 per tipologia di spesa (*)(migliaia di euro)
Tipologia di spesa 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
5.458.994 3.908.290 148.828 1.401.875

Personale docente 3.840.081 di cui a Tempo indeterminato 2.731.737 di cui a Tempo determinato 125.475 di cui Oneri previdenziali e 982.869 assistenziali (*) Esclude le competenze accessorie, del indennit una tantum ..)

4.198.908 4.349.931 4.495.524 4.749.183 4.964.818 5.173.709 5.326.224 2.978.391 3.077.653 3.175.043 3.364.305 3.528.004 3.679.759 3.793.030 155.703 146.178 169.303 165.324 163.914 162.714 164.905 1.064.814 1.126.100 1.151.178 1.219.554 1.272.901 1.331.236 1.368.289

servizio sanitario, gli arretrati, gli assegni di ricerca, le collaborazioni ed esperti linguistici, altri oneri (equo indennizzo,

188

Tabella 6.17 Spese per il personale docente dal 2001 al 2009 per area geografica(*) (migliaia di euro)
Area Geografica 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Nord ovest 800.749 857.703 904.723 930.064 999.828 1.057.334 Nord est 804.578 906.749 933.890 961.610 986.384 1.042.096 Centro 1.071.912 1.169.735 1.190.132 1.233.139 1.300.575 1.341.630 Sud 704.396 774.324 811.764 849.612 911.904 954.065 Isole 458.446 490.397 509.422 521.099 550.492 569.693 Italia 3.840.081 4.198.908 4.349.931 4.495.524 4.749.183 4.964.819 (*) Esclude le competenze accessorie, del servizio sanitario, gli arretrati, gli assegni di ricerca, indennit una tantum ..) 2007 2008 2009 1.102.184 1.128.845 1.163.137 1.075.758 1.102.898 1.113.918 1.391.277 1.448.928 1.509.604 1.016.383 1.043.745 1.060.821 588.106 601.808 611.515 5.173.709 5.326.224 5.458.994 le collaborazioni ed esperti linguistici, altri oneri (equo indennizzo,

Tabella 6.18 Numeri indici delle spese per il personale docente dal 2001 al 2009 per area geografica (2001=100)
Area Geografica Nord ovest Nord est Centro Sud Isole Italia 2001 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 2002 107,1 112,7 109,1 109,9 107,0 109,3 2003 113,0 116,1 111,0 115,2 111,1 113,3 2004 116,1 119,5 115,0 120,6 113,7 117,1 2005 124,9 122,6 121,3 129,5 120,1 123,7 2006 132,0 129,5 125,2 135,4 124,3 129,3 2007 137,6 133,7 129,8 144,3 128,3 134,7 2008 141,0 137,1 135,2 148,2 131,3 138,7 2009 145,3 138,4 140,8 150,6 133,4 142,2

Tabella 6.19 Spese per il personale tecnico-amministrativo dal 2001 al 2009 per tipologia di spesa (migliaia di euro)
Tipologia di spesa 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Spese personale tecnico-amm 1.749.593 1.806.776 1.970.810 1.856.124 2.215.264 2.469.014 2.418.092 2.559.725 2.489.943 di cui a Tempo indeterminato 1.208.240 1.247.238 1.330.383 1.304.870 1.457.733 1.496.997 1.459.222 1.612.330 1.602.890 di cui a Tempo determinato 77.758 87.083 122.255 144.759 166.984 369.133 361.674 307.819 248.125 di cui Oneri previdenziali e 463.595 472.455 518.172 406.495 590.547 602.884 597.196 639.575 638.927 assistenziali

189

Tabella 6.20 Spese per il personale tecnico-amministrativo dal 2001 al 2009 per area geografica (migliaia di euro)
Area Geografica Nord ovest Nord est Centro Sud Isole Italia 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 277.024 292.839 327.736 312.387 388.812 442.252 444.587 476.178 463.126 278.865 324.164 345.834 341.498 389.360 460.011 449.914 472.516 481.986 512.753 505.436 557.981 519.043 603.572 680.727 650.667 704.127 673.404 429.025 418.865 472.554 436.391 538.215 583.342 554.541 582.456 562.109 251.926 265.472 266.705 246.805 295.305 302.682 318.382 324.448 309.318 1.749.593 1.806.776 1.970.810 1.856.124 2.215.264 2.469.014 2.418.092 2.559.725 2.489.943

Tabella 6.21 Numeri indici delle spese per il personale tecnico-amministrativo dal 2001 al 2009 per area geografica (2001=100)
Area Geografica Nord ovest Nord est Centro Sud Isole Italia 2001 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 2002 105,7 116,2 98,6 97,6 105,4 103,3 2003 118,3 124,0 108,8 110,1 105,9 112,6 2004 112,8 122,5 101,2 101,7 98,0 106,1 2005 140,4 139,6 117,7 125,5 117,2 126,6 2006 159,6 165,0 132,8 136,0 120,1 141,1 2007 160,5 161,3 126,9 129,3 126,4 138,2 2008 171,9 169,4 137,3 135,8 128,8 146,3 2009 167,2 172,8 131,3 131,0 122,8 142,3

Tabella 6.22 Indicatori di spesa per il personale tecnico amministrativo su spesa docenti dal 2001 al 2009 per area geografica*
Area Geografica 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Nord ovest 0,35 0,34 0,36 0,34 0,39 0,42 0,40 0,42 0,40 Nord est 0,34 0,35 0,36 0,35 0,39 0,43 0,41 0,42 0,42 Centro 0,47 0,42 0,46 0,41 0,45 0,49 0,45 0,47 0,43 Sud 0,61 0,54 0,58 0,51 0,59 0,61 0,55 0,56 0,53 Isole 0,55 0,54 0,52 0,47 0,54 0,53 0,54 0,54 0,51 0,45 0,43 0,45 0,41 0,46 Italia 0,49 0,46 0,47 0,45 (*) Per una maggiore comparabilit sono stati esclusi gli Atenei: Roma Foro Italico (ex IUSM), Perugia Stranieri, Siena Stranieri, Trieste Sissa, Scuola Normale di Pisa, S. Anna di Pisa, IUSS Pavia, IMT di Lucca, SUM di Firenze e Univ. di Trento.

190

Tabella 6.23 Spesa per acquisizione e valorizzazione di beni durevoli e per il personale dal 2001 al 2009 per area geografica e categoria di spesa (*) (valori in migliaia di euro)
Area Geografica 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Spesa per acquisizione e valorizzazione beni durevoli Nordovest Nord est Centro Sud Isole Italia 304.551 227.377 337.974 221.367 134.589 1.225.857 463.020 226.583 306.953 291.009 89.334 1.376.899 278.371 192.165 338.257 264.635 71.936 1.145.364 322.053 229.318 320.238 234.802 59.467 1.165.878 312.606 245.076 236.059 378.124 95.583 1.267.448 243.859 217.763 357.331 292.452 57.121 1.168.527 444.188 193.642 251.402 286.402 81.226 1.256.860 270.324 276.219 254.803 237.925 94.258 1.133.529 179.728 185.427 195.716 225.448 43.839 830.159

Spesa per il personale (escludendo i collaboratori ed esperti linguistici e gli assegnisti di ricerca) Nordovest Nord est Centro Sud Isole Italia 1.077.773 1.036.224 1.542.184 1.133.421 710.372 5.499.973 1.150.542 1.176.583 1.628.983 1.193.189 755.869 5.905.166 1.232.459 1.219.338 1.698.393 1.284.318 776.127 6.210.635 1.242.451 1.240.667 1.702.912 1.286.003 767.904 6.239.938 1.388.449 1.305.855 1.847.420 1.450.119 845.797 6.837.640 1.498.248 1.424.350 1.960.827 1.537.407 872.375 7.293.208 1.544.445 1.443.792 1.975.813 1.570.925 906.488 7.441.463 1.748.033 1.597.057 2.234.913 1.709.109 984.712 8.273.824 1.776.679 1.632.350 2.262.732 1.705.171 969.965 8.346.897

Spesa per acquisizione e valorizzazione beni durevoli su Spesa personale Nord ovest 0,28 0,4 0,23 0,26 0,23 0,16 0,29 0,15 0,10 0,22 0,19 0,16 0,18 0,19 0,15 0,13 0,17 0,11 Nord est 0,22 0,19 0,2 0,19 0,13 0,18 0,13 0,11 0,09 Centro 0,2 0,24 0,21 0,18 0,26 0,19 0,18 0,14 0,13 Sud 0,19 0,12 0,09 0,08 0,11 0,07 0,09 0,10 0,05 Isole Italia 0,22 0,23 0,18 0,19 0,19 0,16 0,17 0,14 0,10 (*) Per una maggiore comparabilit sono stati esclusi gli Atenei: Roma Foro Italico (ex IUSM), Perugia Stranieri, Siena Stranieri, Trieste Sissa, Scuola Normale di Pisa, S. Anna di Pisa, IUSS Pavia, IMT di Lucca, SUM di Firenze e Univ. di Trento.

191

6.2.2. Unanalisi delle spese per il personale Si presenta di seguito levoluzione dei costi per il personale di ruolo nelle universit statali dal 1998 al 2009. Lanalisi delle informazioni relative alle spese fisse per le retribuzioni del personale di ruolo assume particolare rilievo per la valutazione della loro sostenibilit nel tempo e per i limiti fissati dalle norme. Per questo vengono monitorati periodicamente dal Ministero e gli Atenei (statali) sono tenuti a realizzare la propria programmazione, con proiezione almeno triennale. Nellanalisi dei dati importante premettere che le retribuzioni fisse al personale di ruolo sono regolate a livello nazionale e appare utile riportarne i valori fissati per il 2009, sia per il personale docente sia per quello amministrativo e tecnico. Tabella 6.24 - Le retribuzioni fisse per il personale di ruolo
COSTO TOTALE annuo Ricercatori Professori associati Professori ordinari Qualifica B Qualifica C Qualifica D Qualifica EP
(*)

Inizio Carriera TOTALE LORDO annuo 30.116 43.023 56.840 25.892 30.087 35.769 41.072

NETTO Mensile (*) 1.560 2.110 2.690 1.390 1.620 1.920 2.210

COSTO TOTALE annuo 84.816 114.058 155.677 23.367 26.588 32.518 40.927

Fine carriera TOTALE LORDO annuo 61.732 82.987 113.238 32.267 36.699 44.865 56.635

NETTO Mensile (*) 2.890 3.740 4.910 1.740 1.980 2.420 3.050

41.278 58.969 77.937 18.761 21.810 25.945 29.680

Stimato sulla base dellIRPEF media

Lammontare e la evoluzione delle spese per assegni fissi al personale di ruolo delle diverse categorie (dal 1998 al 2009) sono riportati nella Tabella A6.2 in Appendice. Nella Figura 6.4 sono riportati i numeri indici ponendo uguali a 100 i valori del 2004.

Docenti Tecnici & Amm.vi

192

Figura 6.4 - Spese per assegni fissi al personale di ruolo nelle universit statali dal 2004 al 2009 Numeri indici, 2004=100
160

150

140

130

120

110

100 2004 2005 Ordinari 2006 Associati Ricercatori 2007 T&A Totale AF 2008 2009

Considerando che landamento delle spese annuali per le retribuzioni fisse influenzato per i docenti, dalla consistenza degli inquadrati nei ruoli, ma anche dagli incrementi per progressioni di carriera e dagli adeguamenti al costo della vita, dai dati si evidenzia che, nei 6 anni tra il 2004 ed il 2009, a fronte di un incremento delle spese per assegni fissi del 33% (circa 6% per anno), con un aumento dei soggetti inquadrati (+ 23%), le spese per le retribuzioni fisse ai ricercatori aumentato del 53% mentre per le altre categorie gli incrementi sono stati inferiori al 30%. Nel 2009 il costo per assegni fissi ai professori ordinari risulta, per la prima volta negli ultimi anni, in riduzione rispetto allanno precedente. Nella Figura 6.5 viene messa in evidenza, attraverso i numeri indici (2004=100), levoluzione dei costi medi per qualifica, eliminando gli effetti derivanti dalle variazioni quantitative del personale nei diversi ruoli.

193

Figura 6.5 Costo medio degli assegni fissi al del personale di ruolo . Numeri indici, 1998=100
120 118

115

113

110

108

105

103

100

98

95

2004

2005

2006

2007

2008

2009

PO

PA

RU

T&A

Nel valutare le evoluzioni dei costi medi, si deve tenere presente che questi se da un lato aumentano per effetto degli incrementi retributivi periodici e anche per le ricostruzioni di carriera (generalmente 3 anni dopo linquadramento), dallaltro diminuiscono a causa delle cessazioni di personale docente con alta anzianit di servizio e con retribuzione individuale pi elevata. Il rapporto tra i costi medi del personale per qualifica e la sua evoluzione messa in evidenza nella Tabella 6.25, dove si posto pari ad 1 il valore medio del costo medio dei professori ordinari (punto organico). Tabella 6.25 Il costo medio delle qualifiche in rapporto al costo medio dei professori ordinari ( =1) dal 1998 al 2009
Qualifica Professori Ordinari Professori Associati Ricercatori Tecnici amm.vi 1998 1 0,71 0,47 0,27 1999 1 0,68 0,46 0,26 2000 1 0,69 0,46 0,28 2001 1 0,70 0,47 0,29 2002 1 0,69 0,47 0,29 2003 1 0,70 0,47 0,30 2004 1 0,69 0,46 0,29 2005 1 0,69 0,48 0,31 2006 1 0,68 0,47 0,32 2007 1 0,68 0,46 0,31 2008 1 0,67 0,46 0,31 2009 1 0,67 0,45 0,31

Si pu verificare che tali rapporti sono rimasti quasi costanti nel tempo e questa verifica consente di confermare la stabilit della semplificazione adottata dal MIUR5 per stimare gli impatti della programmazione del personale e della sua compatibilit con i limiti fissati (AF/FFO), nonch per la valutazione delle possibili nuove assunzioni collegate al turn-over dellanno precedente6.
5 6

In accordo con il Ministero dellEconomia e della Funzione Pubblica Il MIUR ha reso disponibile (dal 1994) una procedura informatizzata (PROPER) che consente di valutare tempestivamente la compatibilit delle programmazioni adottate dagli atenei. La procedura

194

In merito alla questione relativa al rapporto tra le spese per assegni fissi al personale di ruolo ed il Fondo per il Finanziamento ordinario assegnato (AF/FFO) si segnala che dal 19977 stata prevista una limitazione a nuove assunzioni di personale nei casi in cui tale rapporto fosse risultato superiore al 90%. In questi casi le istituzioni interessate non potevano utilizzare, per nuove assunzioni, pi del 35% delle minori spese determinate dal turn-over dellanno precedente. Successivamente la Legge 1/2009 ha stabilito che le possibilit di assunzione (o di promozione) siano contenute entro il 50% delle risorse rese disponibili dal turn-over dellanno precedente e che almeno il 60% debba essere destinato al reclutamento di Ricercatori8. A partire da tale data le istituzioni che avessero superato il limite del 90% 9non avrebbero potuto procedere neanche a nuovi bandi di concorso. Nel periodo dal 1998 al 2009 si osserva che il rapporto tra le spese annuali per assegni fissi al personale di ruolo (AF) e le assegnazioni del Fondo per il finanziamento ordinario (FFO) per le universit statali ha subito un innalzamento determinato dalle diverse assegnazioni di FFO ma anche per nuove assunzioni, per passaggi di qualifica del personale e, soprattutto, per gli incrementi retributivi al personale in servizio. La Tabella 6.26 consente di verificare che, a livello di sistema, il valore percentuale di tale rapporto aumentato di circa 7 punti in 10 anni, con una consistente crescita negli anni tra il 2005 e 2009. Tabella 6.26 - Le spese per assegni fissi sul FFO alle universit statali (dal 1998 al 2009) (valori in milioni di )
FFO Anno Assegnazione alle universit statali 5.273 5.402 5.743 6.042 6.165 6.215 6.516 6.896 7.014 7.119 7.325 7.409 Incremento annuale 207 129 342 299 122 50 301 380 118 105 106 84 % Incremento annuale 4,1 2,4 6,3 5,2 2 0,8 4,8 5,8 1,7 1,5 1,5 1,1 % incremento al netto dell'inflazione[1 ] 2,3 0,8 2,7 3,2 -0,5 -1,6 2,6 4,4 -0,5 -0,3 -0,5 -1,4 Spese per assegni fissi al personale di ruolo (con oneri riflessi + 37,7 %) 4.320 4.483 4.687 4.814 5.077 5.225 5.340 5.681 5.966 6.327 6.555 6.787 % Assegni fissi su FFO 82 83 82 80 82 84 82 82 85 89 89 92 Quota di FFO non impegnata per spese fisse al personale di ruolo 953 919 1.056 1.228 1.088 990 1.176 1.215 1.048 792 770 622

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 (*) 2009 (*)

[1] Inflazione calcolata attraverso lindice dei prezzi al consumo. (*) Il valore del FFO comprende i 550 Ml del Patto MEF-MIUR, valido, per 3 anni, fino al 2010 ed altri interventi per il personale.

(gestita dal Cineca) stata resa disponibile dal 2005 quale supporto per la programmazione del reclutamento del personale da parte degli atenei con un costante monitoraggio ministeriale. 7 Articolo 51 della legge 449/1997 8 I dati pi recenti che sono stati riportati, relativi al 2009, non possono ancora verificare completamente gli effetti della nuova norma. 9 Con le correzioni adottate annualmente dal 2004.

195

La criticit della situazione, anche per la progressiva riduzione del FFO prevista nei prossimi anni10, appare pi evidente se si considerano anche gli effetti degli sconti finora applicati e confermati annualmente, dal 2004 al 2010. Ai fini dei calcoli, tali sconti sono stati riferiti a: incrementi annuali delle retribuzioni fisse (incrementi indici prezzi al consumo ISTAT per docenti e rinnovi contrattuali:per tecnici e amministrativi) che per il 2009 sono stati complessivamente pari a 213 milioni di (nel 2008 di 176 milioni); costi per assegni fissi al personale impegnato in attivit assistenziale sanitaria convenzionate con il Servizio sanitario detratti nella misura pari a un terzo che per il 2009 sono stati pari a 358 milioni di (nel 2008 di 354 milioni); convenzioni stabili con Enti esterni finalizzate allassunzione di personale di ruolo che vengono contabilizzate, per la loro quota specifica, quali incremento del FFO. Per il 2009 tali quote sono state quasi di 90 milioni di (in crescita di circa il 10 % rispetto al 2008). La Tabella 6.27 riporta landamento di tali correttivi, dal 2004, ed il loro risultato in termini di riduzioni percentuali del rapporto puro. Tabella 6.27 - Gli effetti delle riduzioni nel calcolo del rapporto annuale tra assegni fissi al personale di ruolo e FFO dal 2004 al 2009
Valori assoluti (in milioni di ) Anno
Totale FFO (*) Totale Assegni Fissi Riduzione per attivit sanitaria Quota per Convenzioni Quota per incrementi stipendiali

Rapporti AF/FFO
Rapporto puro (%) Rapporto con sconti (%) Attivit sanitaria

Effetto % degli sconti


Convenzioni Incrementi stipendiali Totali

2004 2005 2006 2007 2008 2009 (*)

6.560 6.928 7.029 7.163 7.367 7.410

5.453 5.792 6.075 6.327 6.574 6.787

292 309 331 351 354 358

25 52 60 74 80 88

71 190 178 123 177 213

82,82 82,98 85,69 87,42 88,27 90,53

77,30 75,54 78,51 80,84 81,15 82,92

-5,36 -5,34 -5,45 -5,55 -5,39 -5,27

-0,38 -0,75 -0,86 -1,04 -1,09 -1,18

-1,31 -3,28 -2,93 -1,95 -2,69 -3,14

-7,05 -9,37 -9,23 -8,53 -9,16 -9,59

Il valore del FFO utilizzato per il calcolo non corrisponde a quello indicato in altre parti del rapporto in quanto comprende ulteriori finanziamenti finalizzati al personale (es rivalutazione retribuzione Ricercatori, ecc.)

Peraltro, leffetto delle riduzioni (sconti), complessivamente in crescita negli anni, non ha peso equivalente per tutti gli atenei ed particolarmente rilevante per quelli con le Facolt di Medicina, come messo in evidenza nellAppendice 2 a questo capitolo. Inoltre si segnala laumento del peso delle convenzioni a supporto di costi del personale sulla cui stabilit nel tempo non sembra esistano sempre adeguate garanzie. Si tratta di un argomento che deve essere attentamente valutato, anche nella eventuale ridefinizione dei limiti attualmente fissati dalle norme e delle riduzioni adottate annualmente. Comunque, come si rileva (tabella A6.3 in Appendice), con le modalit di conteggio finora adottate, 6 universit (escludendo quella di Urbino 11) hanno superato nel 2009 il limite fissato. Senza i correttivi, le Universit che avrebbero superato il limite sono 29.
10 11

Nel 2010 gi stata del 3,7% e per gli anni successivi prevista nella misura superiore al 15% Ancora in fase di statizzazione e con un FFO mantenuto stabile ai valori definiti allavvio del processo

196

Capitolo 7. Il sistema universitario italiano in unottica internazionale


Lanalisi che viene presentata in questo capitolo ha lo scopo di porre in unottica comparativa alcuni degli elementi caratteristici del sistema universitario italiano illustrati nei capitoli precedenti del rapporto, presentando i risultati conseguiti in Italia alla luce di quelli raggiunti negli altri Paesi. Il confronto tra i sistemi universitari dei diversi paesi non sicuramente agevole. Le informazioni esistenti sono limitate e, spesso, poco tempestive; inoltre, larticolazione dellistruzione superiore in ciascun Paese presenta alcune peculiarit, che rendono difficile un confronto puntuale tra le diverse realt anche per le differenze strutturali tra i Paesi, come per esempio la popolazione; confronto che per vale la pena effettuare poich offre comunque segnali e spunti di riflessione. La presentazione delle analisi sar strutturata come segue. In primo luogo, saranno presentati i dati sulla domanda di istruzione universitaria, facendo riferimento ai tassi di ingresso degli studenti in totale e separatamente degli studenti stranieri, al fine di fornire un quadro sia della partecipazione della popolazione allistruzione universitaria che, del grado di attrattivit del sistema universitario di ciascun Paese. Successivamente verr analizzata lofferta formativa in termini di composizione delle tipologie di corsi di formazione universitaria seguiti dai laureati, nonch lefficienza del sistema basata sul tasso di laurea. In unottica di analisi strutturale saranno poi presentati i dati sul rapporto tra studenti iscritti alluniversit e numero di docenti e la percentuale della spesa universitaria in relazione al Pil (Prodotto Interno Lordo) e alla spesa pubblica totale . Infine, sar presentata qualche considerazione della posizione del nostro sistema universitario cos come appare esaminando le classifiche internazionali prodotte da QS World University Ranking e Times Higher Education. 7.1 La domanda di formazione universitaria I dati elaborati dallOECD prendono in considerazione i vari tipi di istruzione universitaria, come indicato nella nota1. Facendo riferimento ai dati riguardanti i corsi di studio di tipo A (sostanzialmente di primo livello per lItalia), risulta che nei Paesi facenti parte dellOECD, circa 56 giovani ogni 100 si iscrivono a tali corsi universitari (che per opportuno specificare possono essere organizzati in maniera differente da paese a paese, ma di durata normale pari a tre anni, cio three years full-time equivalent).

1 La definizione fornita dallOECD per i corsi di tipo A la seguente: Tertiary-type A programmes (ISCED 5A) are largely theory-based and are designed to provide qualifications for entry into advanced research programmes and professions with high knowledge and skill requirements. The organisation of tertiary-type A programmes differs among countries. The institutional framework may be universities or other institutions. Tertiary-type A programmes have a minimum cumulative theoretical duration (at tertiary level) of three years full-time equivalent, although they typically last four or more years. Nella classificazione OECD i programmi terziari sono inoltre distinti in: Tertiary B type programmes (ISCED 5B) are typically shorter than those of tertiary-type A and focus on practical, technical or occupational skills for direct entry into the labour market, although some theoretical foundations may be covered in the respective programmes. They have a minimum duration of two years full-time equivalent at the tertiary level; Advanced Research Qualifications (ISCED 6): refer to tertiary programmes that lead directly to the award of an advanced research qualification, e.g., Ph.D. The theoretical duration of these programmes is three years full-time in most countries (for a cumulative total of at least seven years full-time at the tertiary level), although the actual enrolment time is typically longer. The programmes are devoted to advanced study and original research.

197

Tabella 7.1.- Tassi netti di ingresso (net entry rates) ai corsi di tipo A e B ed et al momento dellingresso (anno 2008)(1): valori ordinati in senso decrescente in base al tasso di ingresso netto ai corsi di tipo A
A-TYPE COURSES Country Net entry Males rates
(2)

B-TYPE COURSES Net entry rates(2) m 0,6 n 5,8 46,4 0,9 37,8 n a 9,9 x(5) N 21,2 9,0 11,9 30,3 n 8,9 29,1 19,9 48,0 26,4 21,7 19,2 13,7 2,2 37,0 22,6 n 15,7 11,7

Et al momento dellingresso: Females 99 90 92 94 84 86 70 86 79 78 72 67 73 65 62 64 60 56 42 49 49 53 48 39 37 34 32 28 25 63 62 20 50 80 percentile percentile percentile 18,7 19,4 18,9 21,0 18,6 19,5 18,3 19,8 19,7 19,9 18,4 18,4 20,6 19,6 19,2 18,5 19,2 19,5 18,2 18,4 18,6 18,2 18,4 20,0 19,9 18,4 18,3 18,5 19,9 19,1 19,2 21,0 20,3 21,5 23,2 20,6 20,8 18,8 21,1 21,3 22,1 19,4 19,8 22,1 20,5 20,3 19,5 19,7 21,1 18,6 19,3 19,8 18,9 18,9 21,6 21,2 19,5 18,7 19,8 21,5 20,4 20,4 27,0 23,0 31,3 32,1 33,3 27,9 24,0 29,4 26,2 30,2 25,5 22,7 26,1 25,8 24,8 24,6 21,0 25,3 18,9 21,1 25,6 28,8 22,2 26,6 23,9 22,7 19,8 23,5 24,7 25,4 25,0

Australia Poland Portugal Iceland New Zealand Slovak Republic Korea Norway Finland Sweden United States Netherlands Denmark Czech Republic Hungary United Kingdom ITALY Austria Japan Ireland Chile Greece Spain Switzerland Germany Mexico Belgium Turkey Luxembourg OECD average EU19 average

87 83 81 73 72 72 71 71 70 65 64 62 59 57 57 57 51 50 48 46 45 42 41 38 36 34 31 30 25 56 55

76 76 71 54 60 59 72 57 61 53 57 57 46 50 52 50 43 44 54 43 42 33 35 37 36 34 29 32 25 50 48

Note: (1): Non sono disponibili i dati per Canada e la Francia (2) Net entry rates definite come: net entry rate for a specific age is obtained by dividing the number of first-time entrants of that age for each type of tertiary education by the total population in the corresponding age group. The sum of net entry rates is calculated by adding the rates for each year of age. The result represents an estimate of the probability that a young person will enter tertiary education in his/her lifetime if current age specific entry rates continue. (m):missing data; (a): not applicable; (n): magnitude is either negligible or zero; x(n): means that data is included in another category column of the table -adjusted entry rate corresponds to the entry rate when international students are excluded

198

Il tasso di ingresso netto ottenuto come rapporto, per ciascuna et, tra il numero di iscritti per la prima volta ad un corso universitario e la corrispondente popolazione della stessa et, evidenzia, invece, un valore per lItalia pari a 51 inferiore sia alla media OECD che alla media europea (EU19). Si rileva comunque che il dato italiano migliore di quello di diversi paesi, tra i quali ad esempio il Giappone, la Spagna e la Germania, (ma occorre tener presente che in alcuni paesi vi sono in alternativa molti corsi universitari di tipo B, ad esempio in Germania le Scuole professionalizzanti, Fachhochschulen). Dalla tabella 7.1, riportata sopra, si rileva anche che let allingresso in et avanzate in Italia pi bassa della media dei paesi dellOECD e dellEuropa (21,0 contro rispettivamente 25,4 e 25,0). Con riferimento, invece, ai corsi di tipo B ovvero ai corsi, che si caratterizzano per una durata generalmente inferiore ai corsi di tipo A e volti allingresso diretto nel mercato del lavoro (corsi professionalizzanti) si nota per i Paesi Europei un tasso netto medio di ingresso pari all11,7%. In Italia, tali corsi sono limitati alla Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM). Successivamente al conseguimento di un titolo universitario di tipo A pu avvenire liscrizione ad un corso di dottorato di ricerca che, secondo la definizione OECD, rientra nella classificazione Advanced Research Programme. Le tabelle seguenti riportano, rispettivamente, il numero di studenti iscritti nei diversi Paesi OECD ed il tasso di ingresso netto, definito gi in precedenza, ad un programma avanzato di ricerca (Ph.D.) Ci che sicuramente emerge da una prima analisi della tabella 7.2 il basso numero, in valore assoluto, di studenti iscritti ad un corso di dottorato in Italia, se confrontato con i valori registrati per Austria e Francia; questultima negli anni considerati registra quasi il doppio, rispetto allItalia, di studenti iscritti ad un corso di dottorato. Nellanno 2008 il tasso di ingresso netto ad un corso di livello dottorale stato pari in Italia al 2,2% contro una media europea del 2,4%. Sempre in Italia, si nota che la partecipazione femminile leggermente pi elevata rispetto a quella maschile (2,4% rispetto al valore pari a 2,1% registrato per i maschi).

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Tabella 7.2 - Numero di studenti iscritti ad un Advanced Research Qualifications (ISCED 6): anni 2005-2008
Country/Year Australia Austria Belgium Canada Czech Republic Denmark Finland France Germany Greece Hungary Iceland Ireland Italy Japan Korea Luxembourg Mexico Netherlands New Zealand Norway Poland Portugal Slovak Republic Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom United States
Note alla tabella: (a): not applicable; (m): missing data

2005 38,776 15,837 7,391 34,716 24,907 4,385 21,581 82,696 (m) 22,314 7,941 134 4,824 37,520 73,527 41,055 (m) 13,081 7,443 4,758 4,360 33,040 18,410 10,290 76,251 22,216 16,592 27,393 91,607 384,577

2006 40,417 16,819 7,482 34,770 22,646 4,751 22,145 69,831 (m) 22,483 7,965 156 5,146 38,262 75,028 43,443 (m) 13,458 7,475 5,325 5,047 32,725 20,512 10,739 77,056 21,377 17,234 32,575 94,180 388,685

2007 41,355 18,151 7,389 36,705 23,654 4,831 21,899 71,621 (m) 21,698 7,784 201 5,590 40,119 75,504 47,560 (m) 15,135 7,508 6,065 5,650 31,831 18,678 11,066 72,741 20,795 17,555 33,834 99,416 396,231

2008 42,403 17,288 9,779 38,361 24,340 6,074 21,557 70,030 (m) 21,601 7,153 264 6,068 39,333 74,966 49,402 186 16,698 7,436 6,602 6,214 31,814 15,968 10,674 66,973 20,088 18,152 35,070 80,906 460,806

200

Tabella 7.3 Tasso di ingresso netto ad un Advanced Research Qualifications (ISCED 6) anno 2008
Country Total Australia Austria Belgium Canada Chile Czech Republic Denmark Finland France Germany Greece Hungary Iceland Ireland Italy Japan Korea Luxembourg Mexico Netherlands New Zealand Norway Poland Portugal Slovak Republic Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom United States OECD average EU19 average 3,0 5,4 m m 0,4 3,5 2,7 m m m 4,2 1,5 1,8 m 2,2 1,0 2,2 0,7 0,3 m 2,5 2,9 a 3,9 3,3 2,7 2,6 4,3 0,6 2,5 m 2,4 2,7 NET ENTRY RATES Males 2,9 5,7 m m 0,4 3,9 2,8 m m m 4,7 1,5 1,7 m 2,1 1,4 2,7 0,6 0,3 m 2,5 3,0 a 2,9 3,2 2,4 2,7 4,7 0,7 2,6 m 2,4 2,7 2,3 2,7 Females 3,0 5,2 m m 0,3 3,0 2,6 m m m 3,7 1,5 1,9 m 2,4 0,6 1,7 0,7 0,2 m 2,5 2,9 a 5,0 3,3 3,0 2,5 3,9 0,6 2,3

Note: (m):missing data; (a): not applicable; (n): magnitude is either negligible or zero; x(n): means that data is included in another category column of the table -adjusted entry rate corresponds to the entry rate when international students are excluded

La mobilit degli studenti - vale a dire gli studenti che si recano in un altro Paese per seguire un corso di studi di livello terziario - rappresenta una misura del grado di attrattivit delle istituzioni universitarie di un determinato Paese. Dai dati che emergono dal rapporto OECD, nel 2008, oltre 3,3 milioni di studenti universitari erano iscritti al di fuori del loro paese di cittadinanza (Tabella 7.4), con un aumento del 10,7% rispetto al 2007.
201

Tabella 7.4 - Studenti stranieri iscritti nelle universit di ciascun Paese: percentuale sul totale degli iscritti: valori ordinati in senso decrescente in base al programma di formazione universitaria di tipo A
Foreign students OECD Countries New Zealand Australia United Kingdom Austria Switzerland Belgium Canada France Germany Sweden Denmark Czech Republic Norway Netherlands Iceland Portugal Greece
4 4 1 2,3 4

A type programmes 24,4 24,1 20,8 18,8 17,9 13,7 13,7 12,4 12,2 7,9 7,6 7,5 7,1 6,9 4,8 4,7 4,1 3,9 3,3 3,0 2,9 2,4 2,2 1,6 1,4 1,0 0,7 8,6 7,8

Total 24,4 23,6 19,9 18,7 20,3 12,2 13,1 11,2 10,9 8,5 8,3 7,1 7,6 6,8 4,9 4,9 4,1 3,7 3,7 3,2 3,0 3,6 2,4 1,5 1,3 0,8 0,7 8,5 7,6

Advanced research programmes 46,9 33,8 47,7 26,0 45,9 31,2 38,6 39,8 m 23,7 16,5 9,9 25,0 m 17,4 11,0 m 7,7 8,5 16,9 7,0 24,0 5,5 12,3 6,6 2,7 2,6 21,1 18,6

Hungary Finland Japan ITALY Spain Slovak Republic Chile Korea Turkey Poland OECD average EU19 average

Note: 1. Excludes data for social advancement education 2. Year of reference 2007 instead of 2008 3. Excludes private institutions. 4. Percentage in total tertiary underestimated because of the exclusion of certain programmes. (m):missing data; (a): not applicable; (n): magnitude is either negligible or zero; x(n): means that data is included in another category column of the table -adjusted entry rate corresponds to the entry rate when international students are excluded

202

Come gi sottolineato nel capitolo 2 (La domanda e lofferta di formazione di primo e secondo livello), il sistema universitario italiano si caratterizza per una bassa percentuale di iscrizioni nelle nostre universit da parte di studenti stranieri. In particolare, nel capitolo 2 si fa riferimento alla percentuale pari al 4% per lanno accademico 2008/09 di nuove immatricolazioni nel sistema universitario da parte di studenti residenti in un Paese straniero. Il rapporto OECD evidenzia la percentuale di iscritti stranieri (pertanto non soltanto immatricolati) sul totale degli iscritti. Il valore per lItalia piuttosto basso; relativamente ai corsi di tipo A pari al 2,9% , subito dopo la Finlandia (3,3%) e il Giappone (3%). Un po pi elevata la percentuale degli iscritti stranieri negli Avanced research programme anche in Italia (pari al 7%). Non vi dubbio che il livello di internazionalizzazione critico per il nostro sistema universitario in quanto sconta il dato che soltanto recentemente sono stati introdotti corsi in lingua inglese per aumentare lattrazione degli studenti stranieri.

7.2 Lofferta formativa e loutput del processo di formazione per i corsi di studio di tipo A Il processo di Bologna ha dato avvio alla riformulazione della struttura dei percorsi di formazione terziaria attraverso lintroduzione di tre cicli formativi (la laurea di primo livello o Bachelor degree, la laurea specialistica o Master degree ed il dottorato di ricerca o Ph. D.). E certamente interessante vedere come si presenta la struttura dei percorsi formativi dei sistemi universitari nei paesi dellarea OECD. Tuttavia le informazioni disponibili consentono soltanto di avere una indicazione su questo aspetto facendo riferimento alla proporzione di soggetti che hanno ottenuto il titolo di studio nei diversi livelli formativi (si veda Tabella 7.5 e Figura 7.1), che comunque forniscono interessanti informazioni. Se in alcuni Paesi, quali la Danimarca, lIrlanda o la Svezia la totalit dei corsi organizzata in accordo alla struttura prevista dal processo di Bologna, in Italia circa l85% dei corsi, misurato sulla base dei laureati nellanno 2007, strutturato secondo tale struttura.

203

Tabella 7.5 Struttura dei corsi di studio di livello universitario nei vari Paesi OCSE (anno 2008)valori ordinati in senso decrescente per proporzione di laureati in corsi strutturati secondo il processo di Bologna
Of which: Degrees for less than 3 Proportion years but of considered graduations to be at following the tertiary level Bologna and part of structures1 the Bologna structure1 (first degree) Master degrees 4-8 years of cumulative duration (second degree) Long first degrees considered to be part of the Bologna structure1 (duration 5 or more years)

Country

Bachelor degrees 3-4 years of duration (first degree)

Ph.D. and doctorates

Proportion of graduations outside Bologna structures1 (ISCED levels 5A, 5B and 6)

Denmark Iceland Ireland Korea Norway Poland Sweden United States Netherlands Slovak Republic France Italy United Kingdom Belgium Australia Czech Republic Portugal Finland New Zealand Switzerland Austria Germany Spain Hungary OECD average EU19 average

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 96,3 95,3 87,0 85,0 77,0 70,6 68,7 65,9 56,6 55,9 55,9 48,2 31,7 13,7 4,2 2,9 71,5 70,6

15,4 5,4 m 34,0 6,8 a 3,3 33,9 a a 25,3 1,0 10,9 a a a a a n n n a n a 5,7 3,6

55,4 71,2 75,5 51,0 62,4 37,5 43,6 44,1 68,2 54,3 32,1 57,3 36,6 54,9 46,4 44,9 47,6 47,3 47,2 34,4 20,1 10,0 n 0,9 43,5 43,1

22,6 20,3 22,7 12,0 22,5 40,6 25,4 20,2 25,5 15,8 18,5 22,7 15,7 13,7 18,1 18,4 3,2 6,8 7,2 13,7 6,5 3,7 4,2 n 15,8 16,3

4,4 2,5 m 1,0 4,8 20,8 21,3 a a 22,6 9,3 1,0 11,4 a 2,2 a 5,8 n n n n a n n 4,5 5,5

2,2 0,6 1,8 2,0 3,5 1,0 6,3 1,8 2,6 2,5 1,8 m 2,5 1,9 1,9 2,7 n 1,8 1,5 n 5,1 a n 1,8 2,0 2,1

n n a n a a n a 3,7 4,7 13,0 15,0 23,0 29,4 31,3 34,2 43,4 44,1 44,1 51,8 68,3 86,3 95,8 97,1 28,5 29,4

Note: Data not available for Canada, Chile, Greece, Japan, Luxembourg, Mexico and Turkey. (m):missing data; (a): not applicable; (n): magnitude is either negligible or zero; x(n): means that data is included in another category column of the table -adjusted entry rate corresponds to the entry rate when international students are excluded

204

Figura 7.1 Struttura dei corsi di studio di livello universitari nei vari Paesi OCSE (anno 2008)

Note: Countries are ranked in descending order of the proportion of graduations following the Bologna structures . (1) Or in programmes that lead to a similar degree in non-European countries; (2) Year of reference 2007.

Con riguardo alloutput dei processi di formazione per i corsi di studio di tipo A, si deve rilevare che in molti Paesi, un numero consistente di studenti inizia un percorso di istruzione terziaria, ma non riesce a concludere il ciclo di studi (in media, nei 18 paesi OECD per i quali i dati sono disponibili, circa il 31%). Dal punto di vista del conseguimento di un titolo di studio universitario, in media, nei 26 paesi OECD con dati comparabili, si stima che il 38% dei giovani nel 2008 abbia conseguito un titolo universitario di tipo A. In Italia viene stimato che il 32,8% degli studenti porta a termine un corso di studio di tipo A; collocandosi appena dopo il Regno Unito (34,9), il Canada (34,4) e la Spagna (33,1). Di coloro che conseguono il titolo di studio, la percentuale di studenti iscritti alle universit italiane (e di nazionalit italiana) di et inferiore a 30 anni pari al 27,7% (Tabella 7.6). Let mediana al conseguimento del titolo per lItalia pari a 25,4 anni allineandosi, seppur ancora leggermente superiore, ai valori medi registrati per Paesi OECD ed EU 19.

205

Tabella 7.6. Indicatori al termine del processo: tasso di laurea(1), et alla laurea : valori ordinati in senso decrescente in base al tasso di laurea anno 2008
Tertiary-type A programmes (first-time graduation) Adjusted from international students2 All age of which 20th groups < 30 Males Females percentile m m 55,5 m 34,6 38,6 m m m 41,1 38,9 37,0 38,6 34,5 m m m m m m m m 22,5 m m m m m 34 m 28,7 27,0 m m m 33,5 35,8 24,8 m m m m m m m m m m 18,6 m m m 45,9 38,1 37,0 36,4 40,5 38,2 36,3 37 35,6 30,6 36,5 27,8 43,7 31,0 29,3 29,7 25,5 25,5 26,7 31,7 19,9 24,0 21,9 20,6 16,6 5,1 80,0 76,9 78,2 64,0 56,8 58,2 57,5 55,4 55,4 52,7 46,4 52,5 34,9 43,9 42,8 40,2 43,8 41,1 39,2 33,2 40,6 27,0 28,1 18,4 19,6 5,6 24,7 22,9 24,0 24,2 21,5 21,6 23,7 m 22,8 22,9 21,6 24,8 m m 23,3 20,6 m m 23,3 24,5 m 24,6 23,5 m 22,7 22,6

OECD Countries Finland Slovak Republic Iceland Poland Australia3 New Zealand Denmark Ireland Portugal Norway Netherlands Sweden Japan United States Czech Republic United Kingdom Canada Spain Italy Switzerland Hungary Germany Austria Turkey Mexico Luxembourg
3

All age groups 62,6 57,1 56,6 50,0 48,5 48,3 46,8 46,1 45,3 41,5 41,4 39,9 39,4 37,3 35,8 34,9 34,4 33,1 32,8 32,4 30,1 25,5 25,0 19,5 18,1 5,3

of which < 30 44,2 43,3 34,6 41,5 41,0 35,5 38,6 m 36,3 33,8 37,9 27,0 m m 30,3 31,9 m m 27,7 25,0 m 21,5 20,5 m 16,9 4,5

Age at: 50th percentile 26,9 24,7 27,2 25,7 23,1 23,8 25,8 m 25,0 25,2 23,4 27,5 m m 25 21,6 m m 25,4 26,9 m 26,5 25,8 m 23,9 24,4

80th percentile 33,3 31,4 38,8 28,3 27,7 35,5 30,4 m 31,2 30,9 26,5 35,3 m m 28,7 23,7 m m 30,6 32,6 m 29,3 29,8 m 25,9 29,0

OECD average EU19 average

38,0 38,2

30,4 29,7

45,9 47,1

23,1 23,3

25,2 25,2

30,5 29,8

Note: (1) Il tasso di laurea riportato nella tabella un net graduation rate ottenuto come ottenuto come la somma dei tassi di laurea specifici per ogni singolo anno di et, distinto per sesso e per tipologia di programma (corso) di iscrizione; (2) adjusted graduation rates corresponds to the graduation rate when international students are excluded (m):missing data; (a): not applicable; (n): magnitude is either negligible or zero; x(n): means that data is included in another category column of the table

206

7.3 La disponibilit dei docenti per studente e la spesa per istruzione universitaria Dal punto di vista strutturale, due sono le informazioni di principale interesse per la comparazione dei sistemi universitari anche in unottica di valutazione dei risultati conseguiti: da un lato la disponibilit di docenti, qui presentata ponendola in relazione agli studenti iscritti, e dallaltro la spesa per istruzione universitaria allinterno del Paese. Con riferimento al rapporto tra studenti iscritti ad un corso universitario e docenti universitari si nota per lItalia un valore pari a 19,7, ovvero in media si hanno circa 20 studenti per ogni docente nelle universit. Il valore medio registrato per i Paesi OECD pari a 16,2; la media europea invece pari a 15,8. Figura 7.2 Rapporto studenti/docenti (anno 2008) valori ordinati in senso decrescente

Note: (2) For Australia, public institutions only for tertiary-type A and advanced research programmes (3) For France: excludes independent private institutions.

La quota di spesa pubblica per istruzione universitaria in Italia in rapporto al PIL (Gross Domestic Product in inglese, GDP) pari allo 0,8% (Tabella 7.7). Il valore percentuale registrato per lItalia, che coincide con il valore della Repubblica Slovacca, superiore soltanto a quello di Cile, Corea e Giappone per i quali lincidenza della spesa universitaria sul PIL pari allo 0,6%. A fronte di un valore medio OECD pari al 3,2%, in Italia la quota della spesa pubblica per istruzione universitaria sulla spesa pubblica totale pari all1,6% che rappresenta il valore pi basso tra tutti i Paesi per i quali sono pubblicati i dati nel rapporto OECD (Tabella 7.7). La Danimarca, la Norvegia e la Finlandia sono i Paesi dove si registrano i valori pi elevati (rispettivamente pari al 2,3%, 2,2% e 1,9%).

207

Tabella 7.7 - Spesa pubblica per istruzione universitaria come percentuale della spesa pubblica totale e del PIL (anno 2007) - valori ordinati in senso decrescente in base alla percentuale di spesa sul PIL
Country Denmark3 Norway Finland Canada
2,3

Public expenditure(1) on tertiary education as a percentage of PIL 2,3 2,2 1,9 1,8 1,8 1,7 1,5 1,4 1,4 1,3 1,3 1,2 1,2 1,2 1,1 1,1 1,1 1,0 1,0 1,0 0,9 0,9 0,9 0,8 0,8 0,6 0,6 0,6 1,2 1,3
3

Public expenditure(1) on tertiary education as a percentage of total public expenditure 4,5 5,3 3,9 4,5 3,4 5,2 3,1 3,3 3,2 3,1 2,7 3,3 2,6 2,3 3,2 2,6 2,5 3,2 2,5 2,1 4,1 2,2 2,0 4,2 1,6 2,6 2,1 1,7 3,1 2,9

Sweden New Zealand Austria Iceland Netherlands Switzerland5 Belgium United States Portugal5 France Ireland Germany Czech Republic Australia Spain Hungary Mexico Poland5 United Kingdom Slovak Republic Italy Chile
4

Korea Japan3 OECD average EU19 average

Note: (1). Public expenditure presented in this table includes public subsidies to households for living costs (scholarships and grants to students/households and students loans), which are not spent on educational institutions. (2) Year of reference 2006 instead of 2007 (3) Some levels of education are included with others. (4) Year of reference 2008 instead of 2007; (5) Public institutions only (6) Year of reference 2005 instead of 2007.

Sempre con riferimento alla quota percentuale di spesa pubblica destinata allistruzione universitaria, i valori percentuali pi elevati si registrano per la Norvegia (5,3%), la Nuova Zelanda (5,2%), il Canada (4,5%) e la Danimarca (4,5%). Nelle ultime posizioni, subito prima dellItalia, si collocano il Giappone (1,7%) ed il Regno Unito (2,0%).
208

7.4 La performance delle singole universit e dei sistemi universitari: le classifiche internazionali Una valutazione della competitivit dei singoli Atenei italiani - anche se indubbiamente parziale, e non sempre accettata in relazione ai metodi seguiti per effettuarla - si pu ricavare dai ranking internazionali delle universit prodotti annualmente da QS World University Ranking2 e da Times Higher Education (THE)3 Ci che comunque interessante ricavare da queste classifiche la valutazione complessiva dei sistemi universitari, piuttosto che il posizionamento in classifica delle singole universit; infatti in questa ottica che utilizziamo qui i dati disponibili. Il ranking QS fa riferimento a 500 Top universities, il cui elenco aggiornato annualmente. Le universit vengono valutate sulla base di 6 indicatori, relativi alla valutazione dei pari (Academic peer review), alla valutazione dei datori di lavoro (Employer review), alla presenza di studenti e docenti stranieri (International students e International faculty), alle pubblicazioni - pesate in base al numero di citazioni- (Citations per faculty) e al rapporto tra studenti e docenti (Student faculty). Si tratta di indicatori che misurano la qualit dei processi formativi e della ricerca, unendo cos ad indicazioni qualitative di stakeholders, importanti informazioni quantitative; la completezza della valutazione quindi buona, pur se anche questo tipo di comparazioni non completamente esente da fattori di contesto nazionali4. Con riferimento alle valutazioni e graduatorie del 2010, si nota che tra le prime 500 universit al mondo, ben 15 sono italiane, anche se prima universit italiana nella classifica Bologna che occupa la 176-esima posizione e poi seguono lUniversit Sapienza di Roma (190-esima), luniversit di Padova (261-esima) ecc. . Ma ci che interessante e importante far presente che le 15 universit italiane rappresentano, complessivamente, il 41,8% del sistema universitario nazionale in termini di studenti e oltre il 46,5% in termini di docenti. E questo un risultato di rilievo poich verosimilmente significa che le politiche attuate nel nostro sistema universitario hanno avuto leffetto di assicurare una buona qualit media pi che di fare emergere effettive punte di eccellenza. Una valutazione diretta dei sistemi universitari nazionali si pu ricavare invece dal ranking QS SAFE dei sistemi nazionali, il quale si basa su quattro criteri, le cui definizioni sono riportate per esteso nello schema 1: System (che rileva le prestazioni medie degli Atenei di un Paese), Access (che misura la percentuale di studenti di un Paese che studia in una buona universit), Flagship (che valuta la migliore universit di un Paese) ed Economic (che rapporta il posizionamento delle universit al PIL del Paese).

The QS University Rankings consultabile allindirizzo http://www.topuniversities.com/worlduniversityrankings/ Il ranking THE consultabile allindirizzo http://www.timeshighereducation.co.uk/ 4 Ad esempio, una comparazione del numero di faculty staff almeno in parte distorta dalle diverse modalit di contrattualizzazione della docenza che esistono in ciascun Paese.
3

209

Schema 1 I criteri del ranking QS SAFE dei sistemi universitari nazionali 1. System This represents an evaluation of the overall strength of the system based on the performance of all the institutions from that country meeting a certain qualifying standard. More precisely, the number of institutions ranked 500 or higher, in the given country, divided by the average position of those institutions. 2. Access Widening participation is one of the hottest issues on the higher education agenda today. The first component of delivering against that agenda, for any given country, is having sufficient places at universities of an internationally recognised standard. This indicator is calculated based on the number of places at top 500 universities from the subject country (specifically the total number of FTE students at the universities from that country featuring in the top 500 in the QS World University Rankings) divided by an indicator of population size (specifically the square root of the population). 3. Flagship There is some international debate as to whether a country with limited funds ought to dilute their funds across many institutions in a system or concentrate funds with a view to building at least one "world class university". Whether by direct investment, or by riding the wave of domestic competition, the performance of a country's leading university is a credit to the system from whence it comes. This indicator takes the form of a normalized score based on the global performance of the leading university from the country in question. 4. Economic Not all nations, or higher education institutions within nations have access to equal funds. The strength of the country's economy is a major factor but also cultural influences that may affect factors such as industrial funding or alumni donations play a role. This indicator recognizes two key factors, firstly the relative fiscal emphasis that the given government places on higher education and secondly, the impact or effectiveness of that investment - essentially recognising performance relative to investment. The indicator takes an indexed score (5 points for a university in the top 100, 4 points for 101-200, 3 points for 201-300, 2 for 301-400 and 1 for 401-500) and factors it against the GDP per capita for the country in question.

Complessivamente, il sistema universitario italiano si colloca al 10 posto al mondo e al 5 in Europa (Tabella 7.8). Questo risultato costituisce per la media tra risultati molto diversi ottenuti rispetto a ciascun criterio di valutazione. In particolare, il sistema universitario italiano appare il quarto al mondo, e addirittura il primo in Europa, per accessibilit; al contrario, esso risulta 27esimo per Flagship, ovvero per la qualit delle primissime universit.

210

Tabella 7.8 - Il ranking QS SAFE dei sistemi universitari nazionali - anno 2010
Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Country United States United Kingdom Germany Australia Canada France Japan Netherlands Korea, South Italy Switzerland Sweden China Belgium New Zealand Spain Hong Kong Ireland Taiwan Finland Denmark India Austria Singapore Israel System Score Rank 100 1 98 2 94 3 90 6 86 8 93 4 93 5 89 7 77 9 75 12 76 11 72 13 77 10 62 17 53 20 67 15 70 14 52 21 64 16 50 23 46 26 62 18 46 27 62 19 42 30 Access Score Rank 100 1 96 5 96 6 98 2 96 3 78 12 70 19 83 9 73 16 96 4 71 18 79 11 18 42 76 15 82 10 83 8 61 22 77 14 58 24 72 17 65 21 15 44 78 13 59 23 56 25 Flagship Score Rank 100 2 100 1 95 13 98 5 98 4 97 9 98 7 94 15 95 12 74 27 98 3 93 16 95 11 90 19 92 17 79 254 98 6 94 14 89 21 91 18 95 10 71 29 80 24 97 8 86 23 Economic Score Rank 100 1 98 3 95 5 86 7 83 10 83 8 87 6 76 12 75 13 66 15 60 19 60 16 98 4 55 24 56 22 53 26 49 27 46 29 56 23 47 28 43 31 99 2 30 35 16 42 43 32 Overall Score 100 98 95 93 91 88 87 85 80 78 76 76 72 71 71 71 69 67 67 65 62 62 58 58 57

211

NOTA INFORMATIVA SULLE FONTI UTILIZZATE


Premessa I dati utilizzati nella stesura del Rapporto Annuale redatto dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario utilizzano sono provenienti da molteplici fonti statistiche, non sempre facilmente comparabili per luniverso e il tempo di riferimento e per la definizione delle variabili1. Tuttavia essi fanno principalmente riferimento alle procedure annuali denominate NUCLEI, i cui dati sono interamente disponibili e consultabili sul sito del Comitato allindirizzo http://nuclei.miur.it/sommario/. In base alla normativa vigente, infatti, i Nuclei di valutazione di Ateneo devono svolgere per il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (nel seguito CNVSU) e per il MIUR una attivit di analisi-revisione di una serie di informazioni da concludere entro il 30 aprile di ciascun anno, ed inoltre inviare una relazione sulla opinione degli studenti frequentanti riguardante le attivit didattiche. Mediante la procedura informatizzata, giunta alla sua decima edizione (NUCLEI 2010), sono rese disponibili una serie di dati ed informazioni definiti dal CNVSU a partire dalla sua prima edizione dellanno 2000 (NUCLEI 2000). Gran parte dei dati presentati provengono da rilevazioni ministeriali, in particolare dellUfficio di statistica del MIUR (USTAT), e sono sottoposti allanalisi dei Nuclei per una valutazione della loro affidabilit. Nei casi in cui le informazioni richieste non siano state trasmesse, o trasmesse in modo incompleto, ci si attende che i Nuclei, nellambito della loro attivit di valutazione delle azioni amministrative, evidenzino lesigenza di interventi organizzativi orientati sia al rispetto delle scadenze sia al miglioramento, quantitativo e qualitativo, nella raccolta e trasmissione delle informazioni richieste. Altri dati ed informazioni invece vengono richiesti direttamente ai Nuclei di valutazione, in quanto si tratta di informazioni non altrimenti reperibili attraverso le rilevazioni ministeriali. Questo vale, ad esempio, per i dati relativi allorganizzazione delle attivit didattiche (insegnamenti attivi e loro modalit di copertura), alla mobilit internazionale degli studenti, allattivit di stage e tirocini formativi, etc. La procedura NUCLEI comunque strutturata in sei sezioni: Offerta formativa, Studenti, Personale, Dati finanziari, Strutture, Ricerca scientifica. Inoltre, la sezione relativa ai Nuclei di valutazione di ateneo consente di aggiornare le informazioni su composizione, caratteristiche dei componenti, organizzazione operativa degli uffici di supporto. Questanno si segnalano alcune novit per le fonti di dati utilizzate, in quanto oltre alle fonti tradizionali, sono stati utilizzati i risultati di una indagine dellIstat sui dottori di ricerca e di tre Gruppi di ricerca attivati del Cnvsu sui servizi agli studenti, sugli indicatori di efficienza della formazione universitaria e sui dottori di ricerca. Di seguito si illustrano in dettaglio le fonti di dati utilizzate nella redazione di ciascuno dei capitoli del Rapporto annuale, tralasciando il Capitolo 1 che essendo un capitolo di sintesi ed introduzione fa riferimento ai dati contenuti nei capitoli successivi.

Il patrimonio informativo delle varie rilevazioni ministeriali pi ampio di quello reso consultabile in questa occasione e consentir ulteriori e pi dettagliate elaborazioni che saranno rese disponibili in sede di presentazione dei dati e si conferma, anche per il corrente anno, limpegno a rendere pubblicamente consultabili nel sito del CNVSU (http://www.cnvsu.it) i dati raccolti su tutto il sistema. 212

Note al Capitolo 2. Informazioni sulla domanda e offerta di formazione universitaria. I dati e gli indicatori sugli immatricolati, iscritti, laureati e le loro caratteristiche sono elaborati sulla base delle Indagini annuali sullIstruzione Universitaria condotte dallUfficio di statistica del MIUR. I dati sono consultabili allindirizzo internet http://statistica.miur.it/ustat/Statistiche/IU_home.asp e sono aggiornati fino allanno accademico 2008/092 e allanno solare 2009. Si presentano inoltre, limitandosi ad alcuni aggregati, i dati, ancorch provvisori (e non ancora verificati dai Nuclei di valutazione), relativi allanno accademico 2009/10. I dati sulla distribuzione territoriale dei corsi di studio di primo e di secondo livello (paragrafo 2.4.2) sono ricavati dalla Banca Dati Offerta Formativa, consultabile sul sito internet del MIUR allindirizzo http://offf.miur.it, e sono aggiornati allanno accademico 2010/11. I dati relativi allofferta di corsi di insegnamento delle facolt e la relativa modalit di copertura (paragrafo 2.4.3) sono rilevati in collaborazione con i nuclei di valutazione degli atenei attraverso le procedure Nuclei. Infine, nel paragrafo 2.7, le analisi effettuate per la validazione di indicatori di efficienza della formazione universitaria sono state riprese dai risultati raggiunti da un gruppo di ricerca3, attivato dal CNVSU. I dati e le informazioni utilizzate sono state ricavate dallAnagrafe Nazionale degli Studenti Universitari (MIUR-CINECA), parzialmente consultabile sul sito internet del MIUR allindirizzo http://anagrafe.miur.it/. Note al Capitolo 3. Servizi resi agli studenti universitari. I dati e le informazioni relative al grado di raggiungimento dei requisiti di trasparenza nei confronti degli studenti (paragrafo 3.2) sono stati ricavati direttamente dai siti internet degli atenei oggetto di indagine. Nel paragrafo 3.3. vengono presentati i principali problemi riguardanti lorientamento e tutorato emersi nel corso del seminario su Servizi agli studenti e strumenti volti a ridurre abbandoni e ritardi alluniversit del 17 novembre 2010, nel quale sono stati presentati i risultati di due gruppi di ricerca sul tema promossi dal Comitato4. I dati e le informazioni relativi agli stage e tirocini (paragrafo 3.4) ed alla mobilit internazionale degli studenti (paragrafo 3.5) sono ricavati dalle procedure Nuclei. I dati pi aggiornati sono riferiti allanno accademico 2008/09. La rilevazione dei dati sulla mobilit internazionale ha preso avvio, attraverso la procedura Nuclei, a partire dalla.a. 2002/03. I dati dellultima rilevazione riguardano lanno accademico 2008/09 e si riferiscono ai programmi di mobilit attivati dagli atenei italiani, sia in ambito europeo che extraeuropeo e comprendono gli studenti iscritti al primo ed al secondo livello. I dati relativi ai crediti acquisiti dagli studenti degli atenei italiani per attivit svolte allestero (paragrafo 3.5.3) sono stati rilevati a partire dallanno solare 2003 dallufficio di statistica del MIUR con la Rilevazione sullIstruzione Universitaria5.
I dati presentati si riferiscono a 93 istituzioni universitarie, statali e non statali. Le universit non statali comprendono anche le universit telematiche. 3 Gruppo di ricerca Individuazione di un sistema di indicatori per la misura dellefficienza della formazione universitaria attivato dal CNVSU composto dal prof. Guido Ferrari (coordinatore), dalla prof.ssa Tiziana Laureti, dalla prof.ssa Monica Pratesi, dalla dott.ssa Margherita Velucchi e con la collaborazione, per la segreteria tecnica del CNVSU, del dott. Luca Secondi. 4 I due gruppi di ricerca sono stati coordinati dai professori Santo di Nuovo dellUniversit di Catania (nel 2009) e Paolo Feltrin dellUniversit di Trieste (nel 2010). Gli esiti delle ricerche sono stati presentati a Roma in un convegno nazionale organizzato dal MIUR e dal CNVSU il 17 novembre 2010. I contributi al convegno sono reperibili sul sito del CNVSU (http://www.cnvsu.it/strumenti/eventi/eventi.asp?ID_EVENTO=34). Le universit coinvolte sono quelle di Basilicata, Catania, Milano Statale, Napoli Federico II, Napoli Orientale, Napoli Parthenope, Seconda Universit di Napoli, Padova e Suor Orsola Benincasa di Napoli 5 Nellutilizzare questi dati stato necessario tener presente il diverso riferimento temporale rispetto alla rilevazione Nuclei: i crediti/annualit acquisiti/superate sono rilevati/e per anno solare, mentre i dati della rilevazione nuclei sono 213
2

I dati utilizzati per le elaborazioni contenute nei paragrafi 3.6 e 3.7 relativi agli interventi degli Enti per il diritto allo studio universitario ed agli esoneri dalla tassa discrizione e dai contributi universitari sono stati ricavati dalla rilevazione sul Diritto allo Studio (DSU), anchessa condotta dallufficio di statistica del MIUR. I dati sono consultabili allindirizzo internet http://statistica.miur.it/ustat/Statistiche/BD_DSU.asp. Note al Capitolo 4. I dottorati di ricerca. Lanalisi dellofferta formativa e della domanda di formazione terziaria (paragrafo 4.1), nonch lanalisi della copertura finanziaria delle borse di dottorato (paragrafo 4.2), sono state realizzate sulla base dei dati contenuti nellAnagrafe dottorati, la cui disponibilit dei dati si estende fino alla.a. 2009/10, includendo quindi tutti i dottorati il cui concorso stato bandito nellanno 2009. Lanalisi delle caratteristiche dei dottorandi (quali mobilit, tipologia di sostegno finanziario a supporto della frequenza del corso di dottorato, et alliscrizione, ecc.), contenuta nel paragrafo 4.3, sono state invece analizzate facendo riferimento allAnagrafe dei dottorandi (ovvero gli iscritti ad un corso di dottorato), la cui disponibilit di dati si estende fino allanno 2008, includendo quindi coloro che si sono iscritti al primo anno di un corso di dottorato il cui concorso stato bandito nel 2008. Con riguardo alle attivit lavorative svolte dai dottori di ricerca, nel paragrafo 4.4 vengono illustrati i principali risultati dellIndagine Istat Linserimento professionale dei dottori di ricerca, svolta per la prima volta negli anni 2009-2010 e diffusa il 14 dicembre 2010. Note al Capitolo 5. Il Personale docente e tecnico-amministrativo delle universit. In questo capitolo ci si occupa delle caratteristiche attuali e della evoluzione negli ultimi anni delle risorse umane a disposizione delle universit. I dati e le informazioni relativi alla consistenza ed alle caratteristiche del personale docente sono ricavate dagli archivi MIUR-CINECA e sono consultabili allindirizzo internet http://cercauniversita.cineca.it/php5/docenti/cerca.php Note al Capitolo 6. Le risorse finanziarie e gli impieghi degli atenei statali. I dati elaborati sono tratti dalla Banca dati del MIUR dellomogenea redazione dei conti consuntivi e riguardano esclusivamente le universit statali. Per il periodo 2001-20056 si fatto riferimento allo schema di cui al D.I. 5.12.2000 elaborando i dati della gestione finanziaria (centralizzata e decentrata) e considerando le entrate accertate (senza i residui) e le spese impegnate (senza i residui), tranne per gli Atenei di Cagliari, Camerino, Firenze, Messina, Pisa e Trento per i quali sono state incluse le riscossioni e i pagamenti. A partire dal 2006 i dati sono desunti dal nuovo schema di cui al D.I. 1.03.2007, in particolare per tutti gli Atenei sono stati elaborati i dati delle entrate accertate di cui in gestione competenza e delle spese impegnate di cui in gestione competenza, tranne per lUniversit di Camerino e di Trento in cui sono stati considerati i dati di contabilit economica riscossioni e pagamenti (dati Siope ove rilevati). Al termine della nota, si riportano per ciascuna voce di entrata e di uscita i raggruppamenti utilizzati, sia in relazione allo schema di bilancio utilizzato dal 2001 al 2005, sia per lo schema utilizzato dal 2006 al 2009. I dati relativi ai Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (par. 6.3.1.) sono ricavati dallapposita rilevazione MIUR-CINECA. Allinterno del sito del Comitato possibile scaricare e consultare i dati relativi ai bandi PRIN dal 2001 al 2008 allinterno della sezione progetto di portale sui dati delle Universit, seguendo il link allindirizzo http://datiprin.cineca.it/.

rilevati per anno accademico. Pertanto si ritenuto opportuno attribuire agli studenti in uscita nella.a. t/t+1 le annualit superate ed i crediti acquisiti nellanno solare t+1. 6 I dati 2001-2005 sono consultabili sul sito web del CNVSU nella sezione Progetto di portale allindirizzo web http://nuclei.cnvsu.it/bilanci.html 214

Note al Capitolo 7. Confronti internazionali. La fonte principale a cui si fatto riferimento il rapporto Education at a glance: OECD indicators pubblicato annualmente dallOECD in cui sono disponibili una vasta gamma di indicatori aggiornati e comparabili relativi ai diversi sistemi di istruzione superiore terziaria. Il rapporto consultabile sul sito dellOECD allindirizzo www.oecd.org/edu/eag2010. Lanalisi della posizione degli atenei italiani e del sistema universitario (paragrafo 7.4) stata effettuata sulla base delle classifiche internazionali prodotte da QS World University Ranking (http://www.topuniversities.com) e Times Higher Education (http://www.timeshighereducation.co.uk).

215

Schema voci entrate


entrate FFO Finalizzate da MIUR Codice anni 2001-2005 2111 - f.f.o. 1 2 1 0 Contratti/Convenzioni/ Accordiprogramma: con il MURST 2 1 1 2 - borse di studio 2 1 1 3 - assegni di ricerca 2 1 1 4 - incentivazione docenti 2 1 1 5 - attivit sportiva 2 1 1 6 - altro 2 1 2 0 Fondi finalizzati piani di sviluppo 2 2 1 0 Edilizia universitaria 2 2 2 0 Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale 1 2 2 0 Contratti/Convenzioni/ Accordiprogramma: con altri Ministeri 1 2 3 0 Contratti/Convenzioni/ Accordiprogramma: con Unione Europea 1 2 4 0 Contratti/Convenzioni/ Accordiprogramma: con Org. pubblici esteri o int.li 1 2 5 0 Contratti/Convenzioni/ Accordiprogramma: con Enti pubblici 1 2 6 0 Contratti/Convenzioni/ Accordiprogramma: con soggetti Privati 1 3 0 0 Vendita di beni e servizi 2 2 3 0 Finanziamenti di Altri Ministeri per Ricerca scientifica 2 2 4 0 Altri contributi per spese in C/Capitale 2 3 0 0 Trasferimenti correnti da Altri soggetti 2 4 0 0 Trasferimenti per investimenti da Altri soggetti Codice anni 2006-2009 3110Trasferimenti correnti da Stato - Fondo finanziamento ordinario 1210Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con il MIUR 3310Trasferimenti per investimenti da Stato - Edilizia Universitaria 3320Trasferimenti per investimenti da Stato - Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale 3111Trasferimenti correnti da Stato per borse di studio 3112Trasferimenti correnti da Stato per assegni di ricerca 3113Trasferimenti correnti da Stato per attivit sportiva 3114Trasferimenti correnti da Stato - Altri fondi per il finanziamento delle Universit 3115Trasferimenti correnti da Stato - Fondi piani di sviluppo 1220Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con altri Ministeri 1230Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Unione Europea 1240Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Organismi Pubblici Esteri o Internazionali 1250Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Regioni e Province Autonome 1260Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Province 1270Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Comuni 1280Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con Enti di ricerca 1290Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con altre Amministrazioni pubbliche 1299Contratti/Convenzioni/Accordi programma: con altri Soggetti 1310Attivit commerciale 1320Tariffe per l'erogazione di servizi agli studenti 1330Altre vendite di beni e servizi 3330Trasferimenti per investimenti da Stato - Finanziamenti di altri Ministeri per Ricerca Scientifica E320CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DA ALTRI SOGGETTI E340ENTRATE DERIVANTI DA TRASFERIMENTI PER INVESTIMENTI DA ALTRI SOGGETTI 1111Tasse e contributi per corsi di laurea e laurea specialistica 1112Tasse e contributi per altri corsi E400ALIENAZIONE DI BENI PATRIMONIALI E PARTITE FINANZIARIE per il 2007 tolta la voce 4400 Prelievo da conti bancari di deposito E500ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI PRESTITI Entrate diverse totale entrate Ottenute per differenza 1000 ENTRATE PROPRIE 2000 ENTRATE DA TRASFERIMENTI 3000 ALTRE ENTRATE Ottenute per differenza E100ENTRATE PROPRIE E200ALTRE ENTRATE E300ENTRATE DA TRASFERIMENTI E400ALIENAZIONE DI BENI PATRIMONIALI E PARTITE FINANZIARIE E500ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI PRESTITI

Finalizzate da altri soggetti

Entrate 1100 Entrate contributive contributive Alienazione 1500Alienazione di beni patrimoniali beni 1600Prestiti patrimoniali e prestiti

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Schema voci uscite


uscite Spese per il personale Spese per il funzionamento Interventi a favore degli studenti Oneri finanziari e tributari Altre spese correnti Acquisizione valorizz. beni durev. Estinzione mutui e prestiti Trasferimenti Codice anni 2001-2005 1000 RISORSE UMANE 2000 RISORSE PER IL FUNZIONAMENTO 3000 INTERVENTI IN FAVORE DEGLI STUDENTI 4000 ONERI FINANZIARI E TRIBUTARI 5000 ALTRE SPESE CORRENTI 6000 ACQUISIZIONE E VALORIZZAZIONE BENI DUREVOLI 7000 ESTINZIONE MUTUI E PRESTITI 8000 TRASFERIMENTI Codice 2006-2009 S100RISORSE UMANE + S431Irap - 4321Irap sull'attivit commerciale S200RISORSE PER IL FUNZIONAMENTO S300INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI S400ONERI FINANZIARI E TRIBUTARI - S431Irap -+ 4321Irap sull'attivit commerciale S500ALTRE SPESE CORRENTI S700ACQUISIZIONE BENI DUREVOLI E PARTITE FINANZIARIE - S750CONCESSIONE DI CREDITI E ANTICIPAZIONI S670 VERSAMENTI A CONTI BANCARI DI DEPOSITO S800RIMBORSO DI PRESTITI S600TRASFERIMENTI+ S750CONCESSIONE DI CREDITI E ANTICIPAZIONI

Spese per il personale docente (escludendo i collaboratori ed esperti linguistici e gli assegnisti di ricerca)
uscite personale docente a tempo indeterminato Codice anni 2001-2005 1 1 1 1 - personale docente 1 1 2 1 - personale docente 1 1 3 1 - personale docente 1 1 4 1 - personale docente personale docente a tempo determinato 1 2 1 0 Supplenze personale docente 1 2 2 0 Contratti personale docente 1 3 1 0 Personale docente 1 3 3 0 Supplenze personale docente 1 3 4 0 Contratti personale docente 1 4 1 0 Personale docente 14 3 0 Supplenze personale docente 1 4 4 0 Contratti personale docente Codice 2006-2009 1111Competenze fisse al personale docente e ai ricercatori a tempo indeterminato 1131Altre competenze accessorie al personale docente e ai ricercatori a tempo indeterminato 1141Arretrati di anni precedenti al personale docente e ai ricercatori a tempo indeterminato 1151Indennit al personale docente e ai ricercatori a tempo indeterminato equiparato al SSN 1211Supplenze e affidamenti a personale docente e ricercatori 1212Docenti a contratto 1218Ricercatori a tempo determinato 1231Competenze accessorie ai ricercatori a tempo determinato 1255Arretrati di anni precedenti ai ricercatori a tempo determinato 1411Contributi obbligatori per il personale docente e per i ricercatori a tempo determinato 1415Contributi obbligatori sulle supplenze personale docente e ricercatori 1416Contributi obbligatori sul personale docente a contratto 1421Contr. prev. complementare per il personale docente e ricercatori a tempo indeterm. 1425Contr. prev. complementare sulle supplenze personale docente e ricercatore 1426Contr. prev. complementare sul personale docente e ricercatori a contratto 1441Contr.per ind.fine serv.e TFR per il personale docente e per i ricercatori a tempo indeterminato 1445Contr.per ind.fine serv.e TFR sulle supplenze personale docente e ricercatori 1446Contr.per ind.fine serv.e TFR sul personale docente e ricercatori a contratto 1409Contributi obbligatori per i ricercatori a tempo determinato 1431Contr. prev. complementare per i ricercatori a tempo determinato 1451Contr.per ind.fine serv.e TFR per i ricercatori a tempo determinato 4311Irap per il personale docente e ricercatori a tempo indeterminato 4315Irap per le supplenze e affidamenti del personale docente e dei ricercatori 4316Irap per i docenti a contratto 4322Irap per i ricercatori a tempo determinato

Oneri

217

Spese per il personale tecnico-amministrativo


uscite Pta indet Codice 2001-2005 Assegni fissi 1112 - dirigenti e personale tecnico-amministrativo Compet acc. 1122 - dirigenti e personale tecnico-amministrativo Compet. Assist. 1132 - dirigenti e personale tecnico-amministrativo Arretrati 1142 - dirigenti e personale tecnico-amministrativo Codice 2006-2009 1112Competenze fisse ai dirigenti a tempo indeterminato 1113Competenze fisse al personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato 1121Straordinario al personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato 1132Altre competenze accessorie ai dirigenti a tempo indeterminato 1133Altre competenze accessorie al personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato 1142Arretrati di anni precedenti ai dirigenti a tempo indeterminato 1143Arretrati di anni precedenti al personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato 1152Indennit ai dirigenti a tempo indeterminato equiparato al SSN 1153Indennit al personale tecnico amministrativo a tempo indeterminato equiparato al SSN 1214Direttori amministrativi 1215Dirigenti a tempo determinato 1216Amministrativi e tecnici a tempo determinato 1221Competenze accessorie ai direttori amministrativi a tempo determinato 1222Competenze accessorie ai dirigenti a tempo determinato 1223Competenze accessorie al personale tecnico amministrativo a tempo determinato 1230Straordinario al personale tecnico amministrativo a tempo determinato 1240Indennit al personale a tempo determinato equiparato al SSN 1251Arretrati di anni precedenti ai direttori amministrativi 1252Arretrati di anni precedenti ai dirigenti a tempo determinato 1253Arretrati di anni precedenti al personale tecnico amministrativo a tempo determinato 1310Personale con contratto di formazione e lavoro 1320Personale con contratto di fornitura di lavoro temporaneo - lavoratori interinali 1330Lavoratori socialmente utili 1340Collaborazioni coordinate e continuative (Co.co.co) 1408"Contributi obbligatori per ""Altro personale""" 1412Contributi obbligatori per i dirigenti a tempo indeterminato 1413Contributi obbligatori per il personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato 1418Contributi obbligatori per i direttori amministrativi 1419Contributi obbligatori per i dirigenti a tempo determinato 1420Contributi obbligatori per il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato 1422Contr. prev. complementare per i dirigenti a tempo indeterm. 1423Contr. prev. complementare per il personale tecnico-amm. a tempo indeterm. 1427Contr. prev. complementare per i direttori amministrativi 1428Contr. prev. complementare per i dirigenti a tempo determinato 1429Contr. prev. complementare per il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato 1442Contr.per ind.fine serv.e TFR per i dirigenti a tempo indeterminato 1443Contr.per ind.fine serv.e TFR per il personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato 1447Contr.per ind.fine serv.e TFR per i direttori amministrativi 1448Contr.per ind.fine serv.e TFR per i dirigenti a tempo determinato 1449Contr.per ind.fine serv.e TFR per il personale amministrativo e tecnico a tempo determinato 4312Irap per i dirigenti a tempo indeterminato 4313Irap per il personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato 4314Irap per i collaboratori ed esperti linguistici di madre lingua a tempo indeterminato 4317Irap per i direttori amministrativi 4318Irap per i dirigenti a tempo determinato 4319Irap per il personale tecnico-amministrativo a tempo determinato

Pta tempo det

1240 Amministrativi e tecnici a tempo determinato 1250 Direttore amministrativo e dirigenti a tempo determinato Oneri

218

APPENDICI

Appendice al Capitolo 2
Tabella A2.1 Matrice di provenienza/destinazione degli immatricolati a.a. 2008/2009 per regione: valori assoluti
Regione sede del corso EMILIA ROMAGNA TRENTINO-ALTO ADIGE FRIULI VENEZIA GIULIA VALLE D'AOSTA Totale complessivo 7.762 4.019 14.169 36.115 15.829 4.587 31.459 5.902 37.637 7.566 2.200 16.374 25.491 7.032 27.312 14.174 3.448 4.052 481 18.366 9 52 126 48 150 59 576 15 146 0 192 5 14.004 LOMBARDIA BASILICATA SARDEGNA CAMPANIA CALABRIA PIEMONTE

TOSCANA

ABRUZZI

MARCHE

LIGURIA

UMBRIA

MOLISE

PUGLIA

ABRUZZI BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO Totale complessivo

5.639 161 105 496 23 10 892 3 28 188 439 20 1.246 20 81 20 3 26

0 1.248 24 157 1 0 3

0 61 8.449

22 260 130

321 336 476 347

3 3 12 28 21 3.780

752 578 1.687 2.571 165 65

2 2 28 24 16 2 13 4.572

235 209 521 500 729 175 295 343

445 37 60 106 245 9 137 4 49 5.610 67 10 343 21 88 36 8 77 3 46 7.401

47 10 7 447 0 0 35 0 5 0 992

29 68 159 102 23 13 49 225 345 21 16

17 580 105 81 9 5 20 5 25 3 6 5

0 2 2 1 2 0 8 4 8 0 0 4 4 5.717

SICILIA

LAZIO

Regione di residenza degli immatricolati

1 2 1.638 17 8 1 19 4 35 1 2 152 12 7

151 372 520 579 125 41 383 434 143 105 79 97 579 196 791

3 3 8 12 11 10 8 2 111 8 0 8 14 6 31 6 2.213 2 1 625 3.082

62 76 192 146 11 1 361 4 19 151 38 15 163 20 76 180 7 3.057 0 12 4.591 1 33 3 1 2 0 0 0 6 0 0

16 30.441 4 0 9 1

18 14.261 8 272 6 29 7 35 73 114 186 1.600 823 109 97 1.472 250 765 421 275 64 10 1.247

8 28.808 3 28 11 2 11 43 9 40 5 32 4 3 1.198 85 312 337 351 131 1.635 309 1.041 425 34 523 9 219

2 0 1 0 125

9 1

89 34.007 9 0 525 29 38 73 87 5 1 4 11 231 53 1.851 1074 228 1062 247 220 97 49 772

4 14 0

14 147 2 59 15 0 8 1 13

2 13.343 150 0 7 1 0 0 0 0

372 17.940 158 302 39 14 5 239 82 2 26 6 4 1 0 17

1 0 0 0

131 2 0 0 1

29 22.557 2 1 0 0 3

9 12.614 1 3 3 8 55 169 7 90

19 9.419

0 1.562

8.702 31.487 23.247

5.244 40.037

5.530 42.898

1.703 15.604 18.857

5.787 24.480 17.530

16.622 283.975

NB: non sono compresi gli immatricolati provenienti dall'estero (in totale sono 11.986)

VENETO 33 11 46 44 157 394 25 21 787 60

Segue Tabella A2.1 Matrice di provenienza/destinazione degli immatricolati a.a. 2008/2009 per regione: valori percentuali di riga
Regione sede del corso EMILIA ROMAGNA TRENTINO-ALTO ADIGE FRIULI VENEZIA GIULIA VALLE D'AOSTA Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 LOMBARDIA BASILICATA

SARDEGNA

CAMPANIA

CALABRIA

PIEMONTE

TOSCANA

ABRUZZI

MARCHE

LIGURIA

UMBRIA

MOLISE

PUGLIA

ABRUZZI BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO Totale complessivo

72,6 4,0 0,7 1,4 0,1 0,2 2,8 0,1 0,1 2,5 20,0 0,1 4,9 0,3 0,3 0,1 0,1 0,6 0,0 0,1 3,3

0,0 31,1 0,2 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6

0,0 1,5 59,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,5 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 3,1

0,3 6,5 0,9 84,3 0,1 0,2 0,9 0,1 0,1 0,1 1,6 0,1 0,6 0,0 0,2 0,1 0,0 0,2 0,2 0,1 11,1

4,1 8,4 3,4 1,0 90,1 1,6 0,4 3,2 4,3 10,9 5,0 0,6 5,8 3,6 2,8 3,0 8,0 1,6 2,1 6,8 8,2

0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 82,4 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,0 0,9 0,1 0,6 6,5 1,8

9,7 14,4 11,9 7,1 1,0 1,4 91,6 1,4 0,8 4,5 16,0 0,8 6,4 4,4 3,8 3,0 1,0 12,9 1,9 1,2 14,1

0,0 0,0 0,2 0,1 0,1 0,0 0,0 77,5 0,2 0,1 0,0 3,2 0,1 0,5 0,3 0,6 0,1 0,0 0,8 0,1 1,9

3,0 5,2 3,7 1,4 4,6 3,8 0,9 5,8 90,4 3,1 2,4 11,3 4,2 3,2 3,9 1,7 6,4 2,4 10,2 4,2 15,1

5,7 0,9 0,4 0,3 1,5 0,2 0,4 0,1 0,1 74,1 3,0 0,1 1,3 0,3 0,3 0,3 0,2 1,9 0,6 0,3 2,6

0,6 0,2 0,0 1,2 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 45,1 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,6

0,4 1,7 1,1 0,3 0,1 0,3 0,2 3,8 0,9 0,3 0,7 81,5 1,5 2,2 1,1 0,3 0,4 0,1 49,7 0,4 5,5

0,2 14,4 0,7 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,3 0,0 70,4 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 6,6

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 81,3 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 2,0

0,0 0,0 11,6 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,0 0,1 0,9 0,0 0,1 82,6 0,1 0,0 0,1 0,6 0,0 8,6

SICILIA

LAZIO

Regione di residenza degli immatricolati

1,9 9,3 3,7 1,6 0,8 0,9 1,2 7,4 0,4 1,4 3,6 0,6 2,3 2,8 2,9 89,0 1,6 4,2 1,5 0,5 6,2

0,0 0,1 0,1 0,0 0,1 0,2 0,0 0,0 0,3 0,1 0,0 0,0 0,1 0,1 0,1 0,0 64,2 0,0 0,2 3,4 1,1

0,8 1,9 1,4 0,4 0,1 0,0 1,1 0,1 0,1 2,0 1,7 0,1 0,6 0,3 0,3 1,3 0,2 75,4 0,0 0,1 1,6

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 30,4 0,0 0,1

0,4 0,3 0,3 0,1 1,0 8,6 0,1 0,4 2,1 0,8 0,4 0,3 0,5 0,7 0,5 0,4 16,7 0,4 1,0 76,2 5,9

VENETO

II

Segue Tabella A2.1 Matrice di provenienza/destinazione degli immatricolati a.a. 2008/2009 per regione: valori percentuali di colonna
Regione sede del corso EMILIA ROMAGNA TRENTINO-ALTO ADIGE FRIULI VENEZIA GIULIA VALLE D'AOSTA Totale complessivo 2,7 1,4 5,0 12,7 5,6 1,6 11,1 2,1 13,3 2,7 0,8 5,8 9,0 2,5 9,6 5,0 1,2 1,4 0,2 6,5 100,0 LOMBARDIA BASILICATA SARDEGNA CAMPANIA CALABRIA PIEMONTE

TOSCANA

ABRUZZI

MARCHE

LIGURIA

UMBRIA

MOLISE

PUGLIA

ABRUZZI BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO Totale complessivo

59,9 1,7 1,1 5,3 0,2 0,1 9,5 0,0 0,3 2,0 4,7 0,2 13,2 0,2 0,9 0,2 0,0 0,3 0,0 0,2 100,0

0,0 79,9 1,5 10,1 0,1 0,0 0,2 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 8,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0

0,0 0,7 97,1 0,2 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 1,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0

0,1 0,8 0,4 96,7 0,1 0,0 0,9 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,5 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0

1,4 1,4 2,0 1,5 61,3 0,3 0,5 0,8 6,9 3,5 0,5 0,4 6,3 1,1 3,3 1,8 1,2 0,3 0,0 5,4 100,0

0,1 0,1 0,2 0,5 0,4 72,1 0,2 0,1 0,5 0,2 0,0 0,2 0,8 0,2 0,8 0,1 0,6 0,1 0,1 22,8 100,0

1,9 1,4 4,2 6,4 0,4 0,2 72,0 0,2 0,8 0,8 0,9 0,3 4,1 0,8 2,6 1,1 0,1 1,3 0,0 0,5 100,0

0,0 0,0 0,5 0,4 0,3 0,0 0,2 82,7 1,6 0,2 0,0 9,5 0,5 0,7 1,3 1,6 0,1 0,0 0,1 0,2 100,0

0,5 0,5 1,2 1,2 1,7 0,4 0,7 0,8 79,3 0,5 0,1 4,3 2,5 0,5 2,5 0,6 0,5 0,2 0,1 1,8 100,0

6,0 0,5 0,8 1,4 3,3 0,1 1,9 0,1 0,7 75,8 0,9 0,1 4,6 0,3 1,2 0,5 0,1 1,0 0,0 0,6 100,0

2,8 0,6 0,4 26,2 0,0 0,0 2,1 0,0 0,3 0,0 58,3 0,1 8,8 0,0 0,4 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0

0,2 0,4 1,0 0,7 0,1 0,1 0,3 1,4 2,2 0,1 0,1 85,5 2,4 1,0 1,9 0,2 0,1 0,0 1,5 0,5 100,0

0,1 3,1 0,6 0,4 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 95,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,1 0,1 98,8 0,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 100,0

0,0 0,0 6,7 0,1 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 92,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 100,0

SICILIA

LAZIO

Regione di residenza degli immatricolati

0,9 2,1 3,0 3,3 0,7 0,2 2,2 2,5 0,8 0,6 0,5 0,6 3,3 1,1 4,5 72,0 0,3 1,0 0,0 0,5 100,0

0,1 0,1 0,3 0,4 0,4 0,3 0,3 0,1 3,6 0,3 0,0 0,3 0,5 0,2 1,0 0,2 71,8 0,1 0,0 20,3 100,0

1,4 1,7 4,2 3,2 0,2 0,0 7,9 0,1 0,4 3,3 0,8 0,3 3,6 0,4 1,7 3,9 0,2 66,6 0,0 0,3 100,0

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,1 0,0 0,5 17,2 1,6 0,5 1,0 0,0 0,0 0,0 76,0 0,0 100,0

0,2 0,1 0,3 0,3 0,9 2,4 0,2 0,1 4,7 0,4 0,1 0,3 0,8 0,3 0,9 0,4 3,5 0,1 0,0 84,2 100,0

VENETO

III

Tabella A2.2 - Distribuzione per comune sede di almeno un corso di studi del numero di immatricolati, iscritti totali e del numero di corsi offerti per tipologia
Immatrico lati 2009/10 N. medio di N. immatricolati N. medio N. per corso di N . corsi di corsi Totale di corsi laurea e laurea a corsi iscritti di laurea specialistica ciclo offerti per laurea specialistica a unico corso ciclo unico
153 308 113 83 65 63 67 46 54 62 63 60 31 40 32 55 43 24 39 40 25 24 21 34 28 22 29 29 33 20 30 38 13 19 11 18 26 13 22 14 12 12 10 11 13 18 13 6 18 13 5 159 264 97 106 57 71 65 50 63 66 68 58 34 40 38 35 36 32 44 39 20 29 11 23 19 24 25 32 34 14 27 35 11 18 9 10 18 1 16 14 10 15 11 7 9 16 4 12 5 8 3 14 27 13 5 8 6 9 6 9 6 7 9 4 6 4 6 5 7 7 3 1 4 4 6 2 5 5 3 3 2 4 1 3 1 3 6 4 1 2 1 2 1 2 1 1 2 2 1 326 599 223 194 130 140 141 102 126 134 138 127 69 86 74 96 84 56 90 86 48 54 36 61 53 48 59 66 70 37 59 77 25 40 21 31 50 18 38 29 24 28 23 19 24 35 18 18 25 23 9 492,9 314,2 493,0 400,0 423,8 387,6 357,7 503,8 392,7 187,4 352,2 247,5 488,4 344,8 446,1 293,8 362,3 394,2 279,1 240,4 399,0 418,7 513,8 281,0 295,2 317,4 234,7 209,4 312,9 379,2 230,9 196,8 468,6 317,7 592,4 311,6 254,2 573,3 244,6 318,9 363,0 328,4 393,0 306,5 310,3 206,8 335,2 322,3 219,3 241,5 756,1 186,4 92,7 139,8 156,8 127,0 128,0 107,6 151,8 121,5 110,0 104,7 81,8 157,4 118,3 142,0 71,9 89,9 167,5 87,0 83,5 136,2 138,2 136,0 89,1 90,1 122,8 86,6 84,6 79,9 114,1 78,2 55,7 163,4 98,6 161,6 90,9 56,7 106,1 80,0 104,5 106,9 104,9 110,6 109,1 85,0 66,0 85,5 193,0 56,9 73,6 182,3

comune

Iscritti

MILANO ROMA NAPOLI TORINO BARI BOLOGNA PADOVA CATANIA PALERMO FIRENZE PISA GENOVA FISCIANO PARMA RENDE MESSINA CAGLIARI VENEZIA PERUGIA PAVIA VERONA LECCE CHIETI BRESCIA FERRARA TRENTO MODENA TRIESTE L'AQUILA ANCONA UDINE SIENA BERGAMO URBINO PESCARA FOGGIA SASSARI CATANZARO VITERBO CASSINO REGGIO CALABRIA MACERATA CASERTA RIMINI BENEVENTO POTENZA TARANTO FORLI' ENNA VARESE SANTA MARIA CAPUA VETERE

31.122 31.066 17.613 13.800 9.270 8.830 8.174 7.895 7.654 7.478 7.326 5.646 5.509 5.440 5.112 4.385 4.313 4.021 4.001 3.925 3.814 3.456 3.401 3.384 3.065 2.948 2.946 2.878 2.876 2.625 2.503 2.341 2.287 2.169 1.939 1.908 1.814 1.803 1.759 1.567 1.496 1.364 1.327 1.309 1.275 1.254 1.197 1.158 1.137 1.104 1.094

160.695 188.179 109.928 77.601 55.088 54.260 50.439 51.388 49.478 25.114 48.598 31.438 33.697 29.655 33.012 28.202 30.431 22.076 25.118 20.673 19.154 22.609 18.495 17.142 15.646 15.236 13.847 13.822 21.905 14.029 13.625 15.157 11.714 12.706 12.441 9.661 12.708 10.320 9.293 9.248 8.711 9.196 9.039 5.823 7.446 7.238 6.034 5.802 5.483 5.555 6.805

IV

comune

Immatrico lati 2009/10

Iscritti

N. medio di N. immatricolati N. medio N. per corso di N . corsi di corsi Totale di corsi laurea e laurea a corsi iscritti di laurea specialistica ciclo offerti per laurea specialistica a unico corso ciclo unico
11 11 8 17 11 8 9 7 5 8 11 7 9 2 12 7 3 7 6 7 8 4 5 6 7 9 4 3 2 1 10 4 10 5 5 4 5 2 3 4 2 4 6 3 5 4 7 6 5 2 1 2 2 4 7 5 9 11 5 3 8 9 4 7 7 1 4 4 2 5 2 5 6 4 1 6 3 4 3 5 1 1 2 2 2 3 1 1 2 3 3 2 1 2 1 2 1 3 1 2 1 2 1 1 1 1 1 3 18 19 13 28 22 9 16 11 14 18 16 15 19 3 16 11 5 13 10 13 15 8 8 13 10 13 7 8 4 1 11 6 12 7 9 6 6 5 7 7 2 6 7 6 7 6 8 6 5 2 1 4 3 265,4 249,5 309,7 233,8 238,6 496,0 366,8 306,3 356,6 235,3 215,0 205,5 240,3 341,7 0,0 106,5 620,2 214,9 251,8 212,8 202,7 274,4 348,5 250,7 257,8 186,9 308,9 226,5 536,5 1005,0 145,4 244,3 111,3 245,6 223,6 312,7 231,0 347,8 199,9 258,0 400,5 224,7 137,7 267,5 169,7 132,3 130,3 153,3 120,0 283,0 989,0 271,3 102,3 74,7 84,9 124,5 50,1 86,4 93,9 76,7 97,1 126,2 70,8 51,8 75,0 49,4 284,0 47,3 79,4 184,0 68,4 67,3 66,4 56,9 125,8 69,4 67,0 63,4 46,9 95,5 126,7 120,0 329,0 32,3 80,0 30,2 60,0 49,7 58,2 57,6 90,3 67,3 65,8 127,5 62,3 39,8 56,3 36,7 51,3 29,0 33,0 39,2 98,0 194,0 61,3 90,5

NOVARA COMO VICENZA CAMPOBASSO REGGIO EMILIA NOVEDRATE TERAMO TREVISO AVERSA CESENA LATINA RAVENNA CAMERINO SESTO SAN GIOVANNI BOLZANO EMPOLI CAPUA PIACENZA MONZA GRUGLIASCO ALESSANDRIA DALMINE AGRIGENTO LEGNARO BRINDISI AREZZO VERCELLI PORTICI RAGUSA NARNI MANTOVA PORDENONE CREMONA ASCOLI PICENO TERNI ROVIGO CUNEO CASTELLANZA LECCO GORIZIA SAN BENEDETTO DEL TRONTO SAVONA LA SPEZIA MATERA IMPERIA ROVERETO RIETI FROSINONE PRATO PORTOGRUARO POMEZIA ORBASSANO PESCHE

1.046 1.019 996 951 950 845 844 777 757 637 621 600 593 568 568 556 552 547 538 531 512 503 486 469 444 422 382 380 360 329 323 320 302 300 298 291 288 271 269 263 255 249 239 225 220 205 203 198 196 196 194 184 181

4.777 4.740 4.026 6.546 5.250 4.464 5.869 3.369 4.992 4.236 3.440 3.082 4.565 1.025 0 1.172 3.101 2.794 2.518 2.766 3.041 2.195 2.788 3.259 2.578 2.430 2.162 1.812 2.146 1.005 1.599 1.466 1.335 1.719 2.012 1.876 1.386 1.739 1.399 1.806 801 1.348 964 1.605 1.188 794 1.042 920 600 566 989 1.085 307

1 2 1 1 2 1

1 1 1 1

1 1

1 1

comune

Immatrico lati 2009/10

Iscritti

N. medio di N. immatricolati N. medio N. per corso di N . corsi di corsi Totale di corsi laurea e laurea a corsi iscritti di laurea specialistica ciclo offerti per laurea specialistica a unico corso ciclo unico
1 3 2 2 1 2 1 5 2 2 4 3 1 4 5 3 5 1 3 4 2 1 3 2 2 3 1 1 1 2 2 2 1 1 1 1 2 4 3 2 2 2 1 5 4 2 4 4 2 5 5 4 8 1 5 4 2 1 3 2 3 3 3 1 1 2 2 1 3 2 1 1 2 2 1 1 3 2 1 2 1 2 1 1 1 2 4 1 1 556,5 153,3 324,3 395,5 126,5 385,5 696,0 77,6 238,8 349,5 110,0 132,5 935,0 281,0 121,8 198,5 102,8 275,0 257,6 229,3 261,5 365,0 172,7 390,0 85,7 73,0 269,3 431,0 130,0 302,5 172,0 368,0 267,7 295,0 535,0 398,0 147,5 320,0 542,0 332,0 104,0 167,0 418,0 135,5 202,0 121,5 105,0 274,0 241,0 114,5 59,8 446,0 109,0 84,0 56,0 82,5 82,0 80,0 78,5 156,0 31,2 51,7 77,0 35,8 35,3 69,5 33,3 26,4 42,7 21,2 122,0 40,0 29,8 56,0 106,0 34,0 48,0 46,5 31,0 90,0 87,0 82,0 80,0 40,0 39,0 38,0 76,0 38,0 36,5 72,0 71,0 23,7 33,0 65,0 64,0 64,0 63,0 61,0 58,0 57,0 28,5 14,0 55,0 55,0

TRAPANI TERMOLI SORA TIVOLI VALENZANO NOTO CIVITANOVA MARCHE PISTOIA CASAMASSIMA BIELLA IMOLA GROSSETO SIRACUSA ISERNIA CONEGLIANO SALERNO LIVORNO CALENZANO FERMO AOSTA TERRACINA LODI FOLIGNO ASTI SAINT-CHRISTOPHE SAVIGLIANO OZZANO DELL'EMILIA OLBIA SCANDICCI PESARO FELTRE MOSCIANO SANT'ANGELO CREMA TREVIGLIO AVEZZANO GIULIANOVA COLLEFERRO ALGHERO ASSISI SARONNO POZZILLI JESI BORGIA BUSTO ARSIZIO CASALE MONFERRATO BRA FRASCATI GAETA IVREA CITTA' DI CASTELLO ALA BARONISSI BARCELLONA POZZO DI GOTTO

168 168 165 164 160 157 156 156 155 154 143 141 139 133 132 128 127 122 120 119 112 106 102 96 93 93 90 87 82 80 80 79 78 76 76 76 76 73 72 71 71 66 65 64 64 63 61 58 57 57 56 55 55

1.113 613 973 791 253 771 696 388 955 699 440 530 1.870 1.405 609 794 822 275 1.288 917 523 365 518 780 257 219 808 431 130 605 344 368 803 590 535 398 295 640 542 332 312 334 418 271 202 243 105 274 241 229 239 446 109

1 1 1 1 2 2

1 2 1

1 1 1 1 1

2 2 1 1 3 2 1 1 1 1 1 1 1 2 4 1 1 1

VI

comune

Immatrico lati 2009/10

Iscritti

N. medio di N. immatricolati N. medio N. per corso di N . corsi di corsi Totale di corsi laurea e laurea a corsi iscritti di laurea specialistica ciclo offerti per laurea specialistica a unico corso ciclo unico
4 2 3 1 2 4 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 2 1 1 2 2 1 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 4 2 4 1 3 4 1 2 1 2 1 1 1 1 2 1 1 2 1 2 1 1 1 2 1 2 2 2 1 3 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 2 1 1 2 2 1 1 88,3 158,5 77,0 237,0 102,0 77,8 227,0 166,5 260,0 88,5 398,0 221,0 173,0 143,0 159,5 146,0 134,0 265,5 154,0 99,0 174,0 134,0 125,0 92,5 620,0 328,5 102,0 38,0 82,0 110,0 84,0 130,0 112,0 91,0 167,0 120,5 74,0 120,0 112,0 39,0 87,0 55,0 42,0 111,0 46,5 20,0 1021,0 229,0 133,0 33,0 26,0 51,0 46,0 13,5 27,0 13,5 53,0 26,0 12,8 51,0 25,0 50,0 50,0 48,0 47,0 47,0 47,0 44,0 44,0 44,0 21,5 42,0 20,5 41,0 41,0 41,0 20,0 39,0 18,5 18,5 17,0 31,0 15,0 30,0 30,0 30,0 29,0 28,0 13,0 26,0 25,0 25,0 21,0 20,0 20,0 11,0 8,0 4,0 6,0 0,0

AVELLINO BRACCIANO TORREVECCHIA TEATINA LEGNAGO CASTELFRANCO VENETO SANT'ANGELO DEI LOMBARDI MIRANO ORISTANO LUCCA FANO CIVITAVECCHIA ACQUAVIVA DELLE FONTI VERBANIA EDOLO GEMONA DEL FRIULI ALBA DESENZANO DEL GARDA MATELICA BARLETTA PIETRA LIGURE NETTUNO SAN PIETRO IN CARIANO CESENATICO MARCIANISE MODICA CALTANISSETTA CHIAVARI FIGLINE VALDARNO BORGO SAN LORENZO NUORO VOGHERA PIEVE DI CENTO CHIARI ESINE CITTADUCALE CALTAGIRONE TORTONA SAN GIOVANNI ROTONDO VIGEVANO VINCI CODIGORO LAGONEGRO MONCRIVELLO MARSALA FAENZA MOLITERNO NOLA ATRI SAN GIOVANNI VALDARNO ARICCIA VENARIA REALE CHIOGGIA FOLLONICA

54 54 54 53 52 51 51 50 50 50 48 47 47 47 44 44 44 43 42 41 41 41 41 40 39 37 37 34 31 30 30 30 30 29 28 26 26 25 25 21 20 20 11 8 8 6 0 0 0 0 0 0 0

353 317 308 237 306 311 227 333 260 177 398 221 173 143 319 146 134 531 154 198 174 134 125 185 620 657 204 76 82 330 168 130 112 91 167 241 74 120 112 39 87 55 42 111 93 20 2.042 229 133 66 52 51 46

1 1

1 1

1 1 1

2 1

1 1 1

0,0 0,0

VII

comune

Immatrico lati 2009/10

Iscritti

N. medio di N. immatricolati N. medio N. per corso di N . corsi di corsi Totale di corsi laurea e laurea a corsi iscritti di laurea specialistica ciclo offerti per laurea specialistica a unico corso ciclo unico
1 3 3 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 2.542 1 1 3 4 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 4.931 35,0 7,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 336,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 102,5

ARIANO IRPINO BOSISIO PARINI BRESSANONE CARATE BRIANZA CERNUSCO SUL NAVIGLIO DESIO GARBAGNATE MILANESE LEGNANO MONTECCHIO PRECALCINO ROZZANO SANTORSO SONDRIO VERANO BRIANZA Totale complessivo

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 289.308

35 23 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.656.934

2.108

281

Fonte: Anagrafe nazionale degli studenti, a.a. 2009/10 e Banca dati offerta formativa, a.a. 2010/11

VIII

Tabella A2.3 Distribuzione per ateneo e facolt del numero di corsi attivi per tipologia a.a. 2010/11
ateneo Aosta facolta LINGUE e COMUNICAZIONE PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE dell'ECONOMIA e della GESTIONE AZIENDALE SCIENZE POLITICHE e delle RELAZIONI INTERNAZIONALI AGRARIA ECONOMIA ECONOMIA 2 FARMACIA GIURISPRUDENZA GIURISPRUDENZA 2 LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE BIOTECNOLOGICHE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE e NATURALI 2 SCIENZE POLITICHE ARCHITETTURA INGEGNERIA INGEGNERIA - TARANTO AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 1 1 1 1 1 5 4 5 1 1 2 1 5 2 24 1 2 6 12 3 3 72 1 9 2 12 4 1 1 3 2 5 15 1 1 3 2 4 2 2 1 3 1 4 4 2 2 IX 5 4 4 18 2 1 1 3 48 10 3 13 5 8 1 1 2 1 1 4 7 1 2 2 1 8 3 3 3 5 11 1 Totale corsi offerti 1 2 1 1 1 6 8 12 2 3 4 2 13 5 29 2 5 11 23 3 6 128 2 20 5 27 9 1 1 1 8 6 9 35 2 2 6 3 8 6 4 3

Aosta Totale Bari

2 1

Bari Totale Bari Politecnico

Bari Politecnico Totale Basilicata

Basilicata Totale Benevento - Giustino GIURISPRUDENZA Fortunato Benevento - Giustino Fortunato Totale Bergamo ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE UMANISTICHE

ateneo Bergamo Totale Bologna

facolta

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 14 8 1 3 1 4 1 2 2 3 11 4 9 2 18 1 1 3 14 2 6 2 2 1 101 1 3 3 2 1 10 1 1 15 4 2 3 7 3 3 1 13 5 15 3 2 2 5 4 18 3 4 5 4 2 108 2 1 1 1 5 1 1 5 9 3 17 2 2 1 8 4 3 2 2 1 1 2 4 10 1 1

Totale corsi offerti 30 12 2 5 4 11 4 5 6 5 25 9 24 5 22 4 6 7 32 5 10 7 6 3 219 1 5 4 3 2 15 2 2 8 2 18 29 57 3 5 4 2 15 7 6 16 5 X

AGRARIA ARCHITETTURA "Aldo Rossi" CHIMICA INDUSTRIALE CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI ECONOMIA ECONOMIA - FORLI ECONOMIA - RIMINI FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INGEGNERIA II LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE SCIENZE POLITICHE "Roberto Ruffilli" SCIENZE STATISTICHE SCUOLA SUPERIORE di LINGUE MODERNE per INTERPRETI e TRADUTTORI DESIGN E ARTI ECONOMIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE e TECNOLOGIE SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE SCIENZE GASTRONOMICHE

3 2 1

2 1

Bologna Totale Bolzano

Bolzano Totale Bra - Scienze Gastronomiche Bra - Scienze Gastronomiche Totale Brescia

ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE

Brescia Totale Cagliari

3 1 8 24 36 1 3 1 1 7 3 3 12 3

2 1

ateneo

facolta SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 9 2 45 5 2 7 5 10 3 32 2 1 2 1 9 15 1 1 2 3 1 6 5 1 16 1 1 2 4 3 2 4 4 3 13 3 8 4 48 1 2 10 13 9 3 36 5 1 10 10 9 3 38 2 4 2 1 1 7 9 1 1 4 5 5 1 15 1 1 2 4 3 2 2 1 4 1 1 1 5 1 2 1

Totale corsi offerti 18 5 86 11 5 18 15 19 6 74 4 3 3 2 16 28 2 2 4 7 2 11 10 2 32 2 1 2 5 8 1 6 4 2 15 10 6 20 5 20 10 107 2 4 13 19 5 XI

Cagliari Totale Calabria

ECONOMIA FARMACIA e SCIENZE DELLA NUTRIZIONE e DELLA SALUTE INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE ARCHITETTURA FARMACIA GIURISPRUDENZA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE e TECNOLOGIE ECONOMIA GIURISPRUDENZA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE MOTORIE ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE FARMACIA GIURISPRUDENZA MEDICINA E CHIRURGIA

Calabria Totale Camerino

Camerino Totale Casamassima Casamassima Totale Cassino

Cassino Totale Castellanza LIUC

1 1 1 1

Castellanza LIUC Totale Catania

10 6 3 5 2 12 6 51 1 1 2

Catania Totale Catanzaro "Magna Grecia"

8 1 1 3 5 1

Catanzaro "Magna Grecia" Totale Chieti e Pescara

ARCHITETTURA - PESCARA

ateneo

facolta ECONOMIA - PESCARA FARMACIA - CHIETI LETTERE E FILOSOFIA - CHIETI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE PESCARA MEDICINA E CHIRURGIA - CHIETI PSICOLOGIA - CHIETI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELL'EDUCAZIONE MOTORIA - CHIETI SCIENZE MANAGERIALI - PESCARA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - CHIETI SCIENZE SOCIALI - CHIETI

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 6 2 2 12 1 2 1 1 1 2 32 2 1 3 3 2 1 12 1 1 1 3 3 17 7 33 8 3 6 1 1 6 10 31 1 5 9 3 84 3 3 2 1 9 1 3 2 2 2 1 2 2 1 2 1 2 20 1 5 1 1 1 2 1 5 1 2 2 4 2 4 8 19 6 4 7 7 1 2 1 10 14 10 1 3 9 6 70 3 3 2 1 1 6 2

Totale corsi offerti 9 2 4 4 15 3 4 2 3 2 4 57 3 2 4 4 4 2 19 2 2 2 3 7 5 23 15 59 14 8 13 3 2 16 24 43 2 8 18 9 160 6 6 3 3 12 2 XII

Chieti e Pescara Totale Enna - KORE

Arti e della Comunicazione GIURISPRUDENZA Ingegneria e Architettura Psicologia e Scienze della Formazione Scienze Economiche e Sociali Scienze motorie e del Benessere ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE "Cesare Alfieri" AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE

Enna - KORE Totale Ferrara

2 1

Ferrara Totale Firenze

Firenze Totale Foggia

1 2

ateneo Foggia Totale Genova

facolta

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 19 3 4 2 13 6 2 31 4 11 2 78 1 1 1 3 10 4 4 22 1 2 3 3 14 1 2 6 1 33 3 2 3 1 4 2 3 6 3 27 1 1 4 3 1 2 4 6 13 2 1 10 4 5 1 1 8 2 34 4 3 6 1 4 3 3 6 2 32 1 3 2 1 3 3 10 3 4 1 17 9 3 7 2 12 4 62 10 3 1 2 2 1

Totale corsi offerti 32 7 8 2 5 31 15 5 42 6 23 6 150 1 1 4 4 12 8 10 38 3 3 14 7 21 2 3 14 3 70 7 5 1 9 2 8 5 6 12 5 60 2 4 7 XIII

ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

Genova Totale I.U.L ITALIAN SCIENZE DELLA FORMAZIONE UNIVERSITY LINE I.U.L ITALIAN UNIVERSITY LINE Totale Insubria ECONOMIA - VARESE GIURISPRUDENZA - COMO MEDICINA E CHIRURGIA - VARESE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - COMO SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - VARESE Insubria Totale L'Aquila BIOTECNOLOGIE ECONOMIA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE L'Aquila Totale Lecce BENI CULTURALI ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INGEGNERIA INDUSTRIALE LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE SOCIALI, POLITICHE e del TERRITORIO Lecce Totale Macerata BENI CULTURALI ECONOMIA GIURISPRUDENZA

1 2

ateneo

facolta LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE POLITICHE

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 4 1 2 2 15 3 1 2 3 7 33 6 9 5 69 8 3 1 7 33 3 16 1 8 80 5 1 16 2 2 11 2 4 43 5 5 3 5 2 1 1 6 46 2 1 4 2 5 1 2 2 16 3

Totale corsi offerti 9 2 4 4 32 6 3 3 7 14 39 1 10 18 9 110 14 6 2 20 44 6 30 3 19 144 10 3 20 6 5 22 4 7 77 16 16 6 12 3 2 2 12 51 6 4 11 5 XIV

Macerata Totale Messina

1 2 1

ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE AGRARIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE ECONOMIA GIURISPRUDENZA MEDICINA E CHIRURGIA - MONZA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE STATISTICHE SOCIOLOGIA ECONOMIA AGRARIA ECONOMIA ECONOMIA (sede di PIACENZA) GIURISPRUDENZA GIURISPRUDENZA (sede di PIACENZA) LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA 'A.Gemelli' PSICOLOGIA SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE LINGUISTICHE E

4 7 4 4 9 4 35 6 1 13 6 2 14 2 11 55 5 1 2 4 3 11 2 3 31 10 10 3 7 1

2 1

Messina Totale Milano

6 2 1 5 1

Milano Totale Milano Bicocca

9 1 2

Milano Bicocca Totale Milano Bocconi Milano Bocconi Totale Milano Cattolica

3 1 1

1 1 6 3 4 3 7 3 2

ateneo

facolta LETTERATURE STRANIERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico

Totale corsi offerti

2 2 3 80 1 2 1 1 5 2 7 5 4 3 6 6 1 4 38 1 4 1 6 1 2 3 1 2 4 2 2 12 4 1 6 40

2 3 2 44 1 3 1 1 6 2 3 6 4 5 5 5 3 6 39 1 1 1 3 2 3 5

4 5 5 128 2 5 2 2 11 4 10 11 8 8 11 11 5 10 78 2 7 2 11 3 5 8 3 3 11 4 6 15 9 2 12 5 81 6 7 2 2 5 2 3 XV

Milano Cattolica Totale Milano IULM

Arti, mercati e patrimoni della cultura Comunicazione, relazioni pubbliche e pubblicit Interpretariato, traduzione e studi linguistici e culturali Turismo, eventi e territorio ARCHITETTURA CIVILE ARCHITETTURA e SOCIETA' del DESIGN INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE e TERRITORIALE INGEGNERIA dei PROCESSI INDUSTRIALI INGEGNERIA dei SISTEMI INGEGNERIA dell'INFORMAZIONE INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA INGEGNERIA INDUSTRIALE FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA AGRARIA - REGGIO EMILIA BIOSCIENZE e BIOTECNOLOGIE ECONOMIA "Marco Biagi" FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INGEGNERIA - REGGIO EMILIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE della COMUNICAZIONE e dell'ECONOMIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE del BENESSERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

Milano IULM Totale Milano Politecnico

1 1 2 2

Milano Politecnico Totale Milano San Raffaele

Milano San Raffaele Totale Modena e Reggio Emilia

2 1 7 2 4 1 5 1 6 36 3 3 1 1 1 1 1 1

Modena e Reggio Emilia Totale Molise

3 4 1 1 3 1 2

ateneo

facolta SCIENZE UMANE e SOCIALI

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 2 17 4 2 5 3 16 9 16 1 2 10 3 2 73 2 4 1 3 2 33 1 2 3 1 52 4 2 1 2 12 5 2 4 2 1 2 1 1 2 1

Totale corsi offerti 4 31 9 5 9 5 1 34 18 24 3 6 20 8 4 146 5 6 3 9 4

Molise Totale Napoli Federico II

AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE BIOTECNOLOGICHE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA ARCHITETTURA - AVERSA ECONOMIA - CAPUA GIURISPRUDENZA - SANTA MARIA CAPUA VETERE INGEGNERIA - AVERSA LETTERE E FILOSOFIA - SANTA MARIA CAPUA VETERE MEDICINA E CHIRURGIA - CASERTA, NAPOLI PSICOLOGIA Scienze del farmaco per l'ambiente e la salute SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - CASERTA STUDI POLITICI e per l'ALTA FORMAZIONE EUROPEA e MEDITERRANEA Jean Monnet LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE POLITICHE STUDI ARABO-ISLAMICI e del MEDITERRANEO ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA SCIENZE e TECNOLOGIE 'P.LEONARDI CATTOLICA' SCIENZE MOTORIE GIURISPRUDENZA SCIENZE UMANISTICHE AGRARIA ECONOMIA

17 9 6 1 4 10 5 2 65 2 2 1 6 2 1 3 2 3 3 25 6 3 5 1

Napoli Federico II Totale Napoli II

8 1 1

3 1

37 4 5 6 4

Napoli II Totale Napoli L'Orientale

83 10 5 6 1 22 10 5 6 6 3 30 1 1 2 13 4 XVI

Napoli L'Orientale Totale NAPOLI Parthenope

7 5 2 3 3 1 14 1 1 8 1

15 5 1 3 3 2 14

NAPOLI Parthenope Totale Napoli Pegaso Napoli Pegaso Totale Padova

2 1 1

5 3

ateneo

facolta FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCIENZE STATISTICHE

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 1 1 12 10 32 2 5 4 14 6 3 99 5 3 5 1 16 12 5 1 7 6 14 6 1 77 5 2 3 2 2 1 5 1

Totale corsi offerti 4 3 29 22 42 4 12 10 28 12 4 187 10 7 8 2 3 26 19 15 15 24 3 5 137 4 2 8 2 3 13 12 16 2 2 20 2 86 7 2 2 15 14 30 3 16 7 96 XVII

Padova Totale Palermo

11 2 2 3 1 4

AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MUSICOLOGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

12 7 9 7 10 1 2 61 2 1 4 1 5 5 11 1 1 8 1 40 3 1 7 5 21 2 7 2 48

13 12 2 8 14 2 3 64 2 1 4 1 8 7 3 1 12 1 40 4

Palermo Totale Parma

12

2 1

2 1

Parma Totale Pavia

6 2 1 1 3

7 9 6 1 9 5 41

Pavia Totale

ateneo Perugia

facolta AGRARIA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE LINGUA E CULTURA ITALIANA ECONOMIA - NOVARA FARMACIA - NOVARA GIURISPRUDENZA - ALESSANDRIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA - NOVARA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - ALESSANDRIA SCIENZE POLITICHE - ALESSANDRIA AGRARIA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE AGRARIA ECONOMIA INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 4 5 2 5 5 12 1 3 9 3 49 2 2 4 1 3 13 6 2 29 3 4 2 1 17 7 2 20 1 11 2 70 3 2 7 12 2 26 5 4 1 6 7 4 2 9 5 43 4 4 2 8

Totale corsi offerti 9 9 3 3 12 12 19 2 5 18 8 100 6 6 6 2 2 6 16 9 5 46 7 10 4 3 37 17 5 29 3 27 6 148 4 6 15 14 5 44 6 7 2 6 21 5 5

2 1 1 3 1

Perugia Totale Perugia Stranieri Perugia Stranieri Totale Piemonte Orientale

2 1 3 2 3 3 13 4 6 4 1

Piemonte Orientale Totale Pisa

19 10 3 7 1 16 4 70 1 4 7 3 15 2 3 4 9 4 4

2 2 1

2 1

Pisa Totale Politecnica delle Marche

1 2 3 1 1 2

Politecnica delle Marche Totale Reggio Calabria

AGRARIA ARCHITETTURA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA SCIENZE MOTORIE

Reggio Calabria Totale Roma "Foro Italico" Roma "Foro Italico" Totale

4 3 1 2 10 1 1

XVIII

ateneo Roma Biomedico Roma Biomedico Totale Roma Europea

facolta INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA Ambito di Economia Ambito di Giurisprudenza Ambito di Psicologia Ambito di Storia ARCHITETTURA I Ludovico Quaroni ARCHITETTURA VALLE GIULIA ECONOMIA FARMACIA FILOSOFIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INGEGNERIA AERONAUTICA E DELLO SPAZIO INGEGNERIA dell'INFORMAZIONE LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA I MEDICINA E CHIRURGIA II PSICOLOGIA 1 PSICOLOGIA 2 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCIENZE STATISTICHE SCIENZE UMANISTICHE (LETTERE E FILOSOFIA - LINGUE - PATRIMONIO CULTURALE) SCUOLA DI INGEGNERIA AEREOSPAZIALE SCUOLA SPECIALE ARCHIVISTI e BIBLIOTECARI SOCIOLOGIA STUDI ORIENTALI ECONOMIA GIURISPRUDENZA SCIENZE POLITICHE GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE SCIENZE POLITICHE

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 1 3 4 1 1 1 3 4 2 7 1 4 12 1 7 11 71 21 3 1 3 12 4 3 8 2 1 3 1 2 1 4 8 1 8 1 4 12 2 6 14 9 4 5 4 5 21 5 6 6 1 1 2 1 179 2 1 3 3 3 5 11 1 2 2 2 5 2 1 3 1 127 4 2 6 3 3 3 9 1 1 3 2 6 2 1 1 1

Totale corsi offerti 3 5 8 2 1 3 2 8 13 4 15 4 8 1 25 3 13 25 86 26 8 5 8 33 9 9 14 1 2 5 2 319 6 1 3 10 8 6 8 22 2 4 5 4 11 4 XIX

Roma Europea Totale Roma La Sapienza

1 1 1 2 1 1

6 1

Roma La Sapienza Totale Roma LUISS

13 1 1 2

Roma LUISS Totale Roma LUMSA

Roma LUMSA Totale Roma MARCONI

2 1

ateneo Roma MARCONI Totale Roma Mercatorum Roma Mercatorum Totale Roma San Pio V

facolta

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 14 1 1 1 1 1 3 1 1 2 5 2 10 10 35 10 72 1 2 1 4 8 4 5 3 28 1 1 3 1 1 1 8 1 1 1 3 5 1 7 6 2 2 6 2 15 1

Totale corsi offerti 30 1 1 2 2 1 5 2 3 5 11 5 23 24 43 22 128 4 8 2 13 22 6 10 6 71 1 1 3 1 1 1 8 2 1 1 1 5 8 3 1 16 15 4 1 5 12 5 XX

ECONOMIA ECONOMIA INTERPRETARIATO E TRADUZIONE SCIENZE POLITICHE ECONOMIA GIURISPRUDENZA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ARCHITETTURA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE PSICOLOGIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

1 1 2 1 1 2 6 2 12 14 6 11 51 3 6 9 14 2 5 3 42 1

Roma San Pio V Totale Roma TEL.M.A. Roma TEL.M.A. Totale Roma Tor Vergata

1 1 1 1 2 1 5

Roma Tor Vergata Totale Roma Tre

Roma Tre Totale Roma UNINETTUNO

Roma UNINETTUNO Totale Roma UNISU ECONOMIA GIURISPRUDENZA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE POLITICHE Roma UNISU Totale Salerno ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

1 1

1 3

1 2 1 1

8 9 2 3 6 3

ateneo Salerno Totale Sannio

facolta

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 31 1 4 2 3 10 4 2 2 1 4 2 10 4 2 31 5 1 3 6 4 19 7 3 48 2 2 1 1 1 3 3 1 1 1 3 9 5 5 2 2 8 4 23 34 1 4 2 3 10 4 2 2 1 4 1 2 1 3 2 19 6 1 3 8 4 5 9 3 39 2 2 5 6 2 2 1 5 1

Totale corsi offerti 70 3 8 4 6 21 8 2 4 2 2 8 3 14 2 7 4 56 11 3 3 6 14 8 25 16 6 92 4 4 1 1 1 3 4 3 3 3 7 20 11 15 4 5 19 9 28 XXI

ECONOMIA INGEGNERIA SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE ECONOMIA "Richard M.Goodwin" FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LETTERE E FILOSOFIA di AREZZO MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE LINGUA E CULTURA ITALIANA AGRARIA

Sannio Totale Sassari

2 1

Sassari Totale Siena

Siena Totale Siena Stranieri Siena Stranieri Totale Telematica San Raffaele Roma

ARCHITETTURA e DESIGN INDUSTRIALE SCIENZE MOTORIE Telematica San Raffaele Roma Totale Teramo AGRARIA GIURISPRUDENZA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE POLITICHE Teramo Totale Torino AGRARIA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA

1 1 2 4 8 6 10 2 11 5 3 2 1

2 1

ateneo

facolta MEDICINA e CHIRURGIA S.Luigi Gonzaga MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 4 1 1 3 15 9 82 1 2 13 5 1 22 3 3 3 6 4 2 4 3 22 1 3 5 5 6 2 3 5 26 1 3 2 1 1 4 4 7 25 7 84 2 4 15 7 1 29 1 1 7 1 1

Totale corsi offerti 9 2 5 10 40 16 173 3 6 28 12 2 51 4 4 8 1 12 10 4 7 8 50 2 6 2 1 13 8 10 2 5 13 5 3

Torino Totale Torino Politecnico

ARCHITETTURA 1 ARCHITETTURA 2 INGEGNERIA INGEGNERIA III INGEGNERIA IV (Organizzazione d'impresa e Ingegneria gestionale)

Torino Politecnico Totale Torrevecchia Teatina GIURISPRUDENZA Leonardo da Vinci Torrevecchia Teatina - Leonardo da Vinci Totale Trento ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE COGNITIVE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SOCIOLOGIA Trento Totale Trieste ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCUOLA SUPERIORE di LINGUE MODERNE per INTERPRETI e TRADUTTORI Trieste Totale Tuscia AGRARIA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI ECONOMIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Tuscia Totale

2 1 4 3 7 1 3 6 2 1 31 5 2 2 3 3 2 17 9 5 1 1 2 7 3 2 34 5 2 2 2 2 1 14 XXII 5

70 10 4 4 5 5 3 31

ateneo Udine

facolta AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI GIURISPRUDENZA

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 4 3 1 6 4 4 9 2 2 3 38 5 3 1 7 4 4 4 1 3 31 2 1 3 4 7 1 1 1 1 3 2 1 8 2 1 1 3 1 2 6 1 1 2 20 5 5 5 5 20 2 3 1 6 4 1 4 3 1 3 5 8 1 1

Totale corsi offerti 9 6 2 13 8 8 14 3 2 6 71 1 6 9 16 2 2 1 2 3 2 1 9 4 3 2 7 3 4 10 3 2 5 43 14 13 12 11 50 3 5 3 11 10 2 9 6

Udine Totale Universit degli studi "Suor Orsola Benincasa"

LETTERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE Universit degli studi "Suor Orsola Benincasa" Totale Universit per stranieri Dante Scienze della societ e della formazione d'area Alighieri mediterranea Universit per stranieri Dante Alighieri Totale Universit telematica eECONOMIA Campus GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA PSICOLOGIA Universit telematica e-Campus Totale Urbino ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE e TECNOLOGIE SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA Urbino Totale Venezia C Foscari ECONOMIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Venezia C Foscari Totale Venezia Iuav ARCHITETTURA DESIGN E ARTI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO Venezia Iuav Totale Verona ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE

1 2 2 1 4 2 2 4 2 1 3 20 9 8 7 6 30 1 2 2 5 6 1 5 3 XXIII

ateneo

facolta MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE

N. corsi N . Corsi di Corsi di laurea a ciclo laurea specialistica unico 18 3 5 1 39 2 1 4 1 22 3 2

Totale corsi offerti 22 4 9 2 64

Verona Totale Fonte: Banca Dati Offerta Formativa 2010/11

XXIV

Tabella A.2.6 - Percentuale di iscritti regolari1 su totale iscritti corretto2 a.a. 2008/09
Universit Aosta Facolt LINGUE E COMUNICAZIONE PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELL'ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI AGRARIA ECONOMIA ECONOMIA 2 - TARANTO FARMACIA GIURISPRUDENZA GIURISPRUDENZA 2 - TARANTO LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE BIOTECNOLOGICHE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI 2 TARANTO SCIENZE POLITICHE Corsi di laurea 82,1 51,8 54,9 54,1 43,1 53,6 55,4 58,6 66,7 73,3 40,2 34,1 55,1 60,8 68,7 55,7 68,3 55,2 54,2 55,1 54,3 58,1 58,8 58,8 52,9 58,1 38,9 83,5 99,4 40,0 48,5 45,6 49,3 43,2 43,2 72,5 52,6 64,4 62,8 54,4 55,9 62,4 61,0 54,2 80,6 69,2 67,5 91,2 81,2 76,7 76,4 61,4 77,1 76,5 77,1 73,6 98,3 66,7 73,2 74,9 72,9 88,9 88,7 77,1 68,2 62,1 67,5 75,2 70,9 54,0 Corsi di laurea specialistica o magistrale 91,2 Corsi a ciclo unico

Aosta Totale Bari

Bari Totale Bari Politecnico

ARCHITETTURA INGEGNERIA INGEGNERIA - TARANTO Bari Politecnico Totale Basilicata AGRARIA ARCHITETTURA - MATERA ECONOMIA FARMACIA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Basilicata Totale Benevento Giustino Fortunato GIURISPRUDENZA Benevento - Giustino Fortunato Totale Bergamo ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA - DALMINE LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE UMANISTICHE Bergamo Totale Bologna AGRARIA
1

71,3 68,5 66,5 67,5 70,0

78,3 40,2 40,2

84,0 68,8 69,1 64,1 71,6 89,2 73,9 80,0

90,9

90,9

Iscritti da un numero di anni non superiore alla durata del corso Iscritti totali al netto degli iscritti di cui non si conosce la.a. di prima immatricolazione e degli iscritti gi in possesso di un titolo universitario XXV

Universit

Facolt ARCHITETTURA Aldo Rossi - CESENA CHIMICA INDUSTRIALE CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI - RAVENNA ECONOMIA ECONOMIA - FORLI ECONOMIA - RIMINI FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INGEGNERIA II - CESENA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA - OZZANO DELL'EMILIA PSICOLOGIA - CESENA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE SCIENZE POLITICHE Roberto Ruffilli - FORLI SCIENZE STATISTICHE SCUOLA SUPERIORE DI LINGUE MODERNE PER INTERPRETI E TRADUTTORI - FORLI'

Corsi di laurea 72,3 82,6 50,9 59,3 73,4 55,1 61,4 33,7 60,4 61,4 61,6 65,4 79,1 69,3 73,7 57,7 61,6 66,7 57,6 76,9 70,1 87,0 62,5 82,2 77,9 86,4 97,4 71,2 80,6 92,3 92,3 68,1 46,4 61,9 83,4 68,8 68,5 52,6 38,1 18,4 45,0 43,5 46,6 59,9 43,1 49,0 48,9 47,0 61,3 49,7 66,3 46,1 58,1

Corsi di laurea specialistica o magistrale 91,1 76,2 75,5 77,7 77,4 91,9 56,5 68,6 63,3 72,0 68,6 96,4 90,3 81,4 73,1 79,8 88,4 69,8 78,9 83,5 86,0 73,6 63,0 74,5 72,3 97,0 97,0 76,3 70,5 72,4 97,8 75,6 100,0 66,0 75,7 55,6 58,6 59,3 85,2 49,4 76,4 59,0 62,2 72,0 100,0 66,2 71,5

Corsi a ciclo unico 71,9

80,4 80,4 60,3

73,4 62,3

Bologna Totale Bolzano

75,1

DESIGN E ARTI ECONOMIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE - BRESSANONE SCIENZE E TECNOLOGIE SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE

Bolzano Totale Bra - Scienze Gastronomiche SCIENZE GASTRONOMICHE Bra - Scienze Gastronomiche Totale Brescia ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA Brescia Totale Cagliari ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Cagliari Totale Calabria INTERFACOLTA' ECONOMIA FARMACIA E SCIENZE DELLA NUTRIZIONE E DELLA SALUTE INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA

86,3 69,8 72,8 77,0 96,2 63,9 83,9 22,9 78,4

73,5 75,4 75,2 80,2 XXVI

Universit

Facolt SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

Corsi di laurea 61,5 69,7 56,3 63,3 75,5 54,1 36,8 0,0 59,3 58,1 70,8 42,7 66,5 52,1 18,8 55,4 57,4 59,5 52,4 74,8 0,0 71,0 71,6 20,4 46,4 51,2 50,7 60,0 2,2 49,9 43,7 54,0 68,9 39,5 50,0 44,3 45,7 16,4 0,0 49,4 75,3 63,8 67,2 62,4 0,0 56,3 59,8 68,2 55,4 60,4 70,5 40,8 52,3

Calabria Totale Camerino

Corsi di laurea specialistica o magistrale 69,6 72,0 70,5 60,2 69,2 72,3 63,3 64,2 94,5 82,1 90,4 75,8 60,7 62,9 70,6 65,6 96,6 50,0 94,4 95,5 89,3 70,9 62,5 83,2 63,9 71,8 78,9 78,7 99,5 90,0 78,6 74,8 79,4 66,3 84,8 83,6 80,9 78,6

Corsi a ciclo unico

76,1 60,1 66,1 48,9 58,4 71,9 71,9 83,4

INTERFACOLTA' ARCHITETTURA - ASCOLI PICENO FARMACIA GIURISPRUDENZA MEDICINA VETERINARIA - MATELICA SCIENZE E TECNOLOGIE

Camerino Totale Casamassima J.Monnet

ECONOMIA GIURISPRUDENZA Casamassima - J.Monnet Totale Cassino ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE MOTORIE Cassino Totale Castellanza LIUC ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA Castellanza LIUC Totale Catania INTERFACOLTA' AGRARIA ARCHITETTURA - SIRACUSA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Catania Totale Catanzaro INTERFACOLTA' FARMACIA - BORGIA GIURISPRUDENZA MEDICINA E CHIRURGIA Catanzaro Totale Chieti e Pescara ARCHITETTURA - PESCARA ECONOMIA - PESCARA FARMACIA - CHIETI LETTERE E FILOSOFIA - CHIETI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE - PESCARA MEDICINA E CHIRURGIA - CHIETI PSICOLOGIA - CHIETI SCIENZE DELLA FORMAZIONE - CHIETI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE MOTORIA - CHIETI SCIENZE MANAGERIALI - PESCARA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CHIETI

83,4 83,4 83,4 59,7 75,2 76,0 59,6 86,3

75,5 67,1 88,3 66,8 79,2 70,1 75,6

81,5 84,4 94,7 68,8 82,8 82,0 67,9 53,6

77,8

XXVII

Universit

Facolt

Corsi di laurea 40,7 56,4 69,8 55,6 47,7 57,4 73,8 68,1 72,9 69,9 22,4 52,7 54,3 73,6 67,0 60,6 66,9 43,9 59,4 42,5 20,1 53,5 55,1 62,3 42,5 51,6 55,7 61,4 54,4 56,8 56,8 66,2 61,9 64,4 59,8 73,9 56,6 64,1 68,7 60,7 71,0 37,7 49,8 67,7 53,5 63,6 70,2 60,2 62,3 55,5 63,1 68,4 65,5 76,1 61,6

SCIENZE SOCIALI - CHIETI Chieti e Pescara Totale Enna - KORE BENI CULTURALI ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE Enna - KORE Totale Ferrara ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Ferrara Totale Firenze AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE "Cesare Alfieri" Firenze Totale Firenze IUL SCIENZE DELLA FORMAZIONE Firenze IUL Totale Foggia AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE Foggia Totale Genova INTERFACOLTA' ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Genova Totale Insubria ECONOMIA - VARESE GIURISPRUDENZA - COMO MEDICINA E CHIRURGIA - VARESE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI -

Corsi di laurea specialistica o magistrale 59,5 72,4 100,0

Corsi a ciclo unico

74,6 89,2 73,4

72,0 85,7 86,8 68,8 83,9 65,0 63,6 66,9 82,1 76,6 70,3 65,8 80,2 72,6 76,2 57,1 61,9 63,5 86,0 61,3 73,1 69,5 64,4 67,8 82,3 88,1 0,0 80,7 100,0 80,3 84,8 75,5 70,8 81,5 64,7 72,5 71,4 74,4 95,9 76,1 72,6 81,9 75,4 79,7 83,9 79,0

75,4 76,4 86,3 76,5 79,5 79,6 59,6 75,9 77,4 74,6

72,0

75,9 72,4 74,1 75,9 83,1 86,7 83,2 80,0

82,0 89,4 76,9 XXVIII

Universit

Facolt COMO SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI VARESE

Corsi di laurea

Corsi di laurea specialistica o magistrale 71,2 77,4 63,8 72,2 69,3 71,6 96,2 79,1 72,9 62,5 82,5 73,4 82,4 68,2 68,5 70,4 67,6 89,2 69,1 71,3 86,6 66,5 68,2 100,0 82,0 69,9 82,2 81,2 70,7 75,5 91,0 92,9 69,1 87,1 70,8 70,2 77,8 88,1 69,6 56,8 75,7 98,1 81,0 78,3 92,0 74,3 76,1 82,2 87,0 90,6 89,6 61,4 77,6

Corsi a ciclo unico

Insubria Totale L'Aquila

BIOTECNOLOGIE ECONOMIA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE BENI CULTURALI ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE POLITICHE AGRARIA ECONOMIA "Giorgio Fu" INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCIENZE STATISTICHE AGRARIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE ECONOMIA GIURISPRUDENZA MEDICINA E CHIRURGIA - MONZA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

L'Aquila Totale Macerata

Macerata Totale Marche

Marche Totale Messina

Messina Totale Milano

Milano Totale Milano Bicocca

62,1 66,6 68,4 58,2 55,5 46,4 70,8 77,6 54,8 56,1 61,3 60,2 74,4 58,2 29,7 62,7 41,1 69,6 46,7 53,5 59,6 71,6 58,9 85,0 67,8 67,5 56,5 52,2 16,0 48,6 59,5 78,6 67,0 52,3 55,3 54,7 38,7 55,0 65,0 58,9 35,4 63,7 81,6 63,2 63,6 64,0 69,8 65,6 67,7 31,3 87,5 65,3 57,3 67,4

82,1 65,4 66,6

66,1 94,9

94,9 52,1 74,5 64,7 62,7 95,9 81,3 58,8

79,6 86,0 87,6 81,1 58,9

82,2 89,1 89,9

XXIX

Universit

Facolt

Corsi di laurea 69,8 67,4 66,0 87,3 87,3 74,7 64,9 77,4 77,3 34,7 28,5 75,2 91,8 86,7 82,7 68,0 78,0 74,4 73,6 81,2 77,5 73,8 59,2 61,5 77,6 69,0 84,8 70,6 75,9 82,9 63,3 67,2 74,8 74,2 84,3 90,2 87,4 88,3 100,0 100,0 100,0 100,0 69,6 78,9 77,6 56,6 53,7 69,1 66,3 67,0

SCIENZE STATISTICHE SOCIOLOGIA Milano Bicocca Totale Milano Bocconi ECONOMIA Milano Bocconi Totale Milano Cattolica INTERFACOLTA' AGRARIA - PIACENZA ECONOMIA ECONOMIA - PIACENZA GIURISPRUDENZA GIURISPRUDENZA - PIACENZA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA "A. Gemelli" - ROMA PSICOLOGIA SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI BRESCIA SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA Milano Cattolica Totale Milano IULM LINGUE, LETTERATURE E CULTURE MODERNE SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E DELLO SPETTACOLO Milano IULM Totale Milano Politecnico ARCHITETTURA CIVILE ARCHITETTURA e SOCIETA' DESIGN INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE e TERRITORIALE INGEGNERIA DEI PROCESSI INDUSTRIALI INGEGNERIA DEI SISTEMI INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA INGEGNERIA INDUSTRIALE Milano Politecnico Totale Milano San Raffaele FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA Milano San Raffaele Totale Milano UNITEL AGRARIA ARCHITETTURA e DESIGN INDUSTRIALE SCIENZE MOTORIE Milano UNITEL Totale Modena e Reggio Emilia AGRARIA - REGGIO EMILIA BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE ECONOMIA "Marco Biagi" FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA - MODENA INGEGNERIA - REGGIO EMILIA LETTERE E FILOSOFIA

Corsi di laurea specialistica o magistrale 73,5 61,1 76,9 93,9 93,9 87,7 95,2 86,9 94,2 62,8 83,5 81,5 97,5 88,9 81,3 82,5 88,8 83,1 84,3 80,8 85,7 96,3 82,1 85,0 69,1 66,8 65,5 71,6 73,3 80,0 59,7 83,6 66,3 69,2 82,4 98,8 94,5 92,3

Corsi a ciclo unico

89,4 99,3 99,3

82,0 83,4 90,1

84,5

77,5 77,5 94,1 94,1

87,9 88,4 77,2 82,6 71,1 74,4 70,2 78,3 95,1

XXX

Universit

Facolt

Corsi di laurea 80,4 59,6 69,8 67,3 70,2 41,8 52,7 21,3 69,0 85,0 66,6 58,7 49,6 52,4 0,0 51,7 61,3 57,4 52,6 57,5 55,0 62,5 48,0 0,0 55,2 56,5 76,5 0,0 63,8 59,5 52,2 46,5 56,6 60,9 57,6 10,0 50,1 56,3 50,8 68,4 50,2 47,6 56,6 58,0 53,5 58,9 57,5 57,2 63,3

MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E DELL'ECONOMIA - REGGIO EMILIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE - REGGIO EMILIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Modena e Reggio Emilia Totale Molise AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA - TERMOLI MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DEL BENESSERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI PESCHE (IS) SCIENZE UMANE E SOCIALI Molise Totale Napoli Benincasa GIURISPRUDENZA LETTERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE Napoli Benincasa Totale Napoli Federico II INTERFACOLTA' AGRARIA - PORTICI ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE BIOTECNOLOGICHE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA Napoli Federico II Totale Napoli II ARCHITETTURA - AVERSA ECONOMIA - CAPUA GIURISPRUDENZA - SANTA MARIA CAPUA VETERE INGEGNERIA - AVERSA INTERFACOLTA' - NAPOLI LETTERE E FILOSOFIA - SANTA MARIA CAPUA VETERE MEDICINA E CHIRURGIA - CASERTA, NAPOLI PSICOLOGIA - CASERTA SCIENZE AMBIENTALI - CASERTA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CASERTA STUDI POLITICI e per L'ALTA FORMAZIONE EUROPEA e MEDITERRANEA Jean Monnet - CASERTA Napoli II Totale Napoli L'Orientale LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE POLITICHE STUDI ARABO-ISLAMICI E DEL MEDITERRANEO

Corsi di laurea specialistica o magistrale 100,0 77,5 88,6 75,8 76,8 65,7 78,0 35,1 100,0 100,0 93,5 84,9 80,9 77,3 87,1 76,7 82,4 80,8 79,9 79,0 75,2 75,1 52,2 67,7 77,3 96,5 80,0 83,8 78,3 82,0 82,9 75,5 84,0 73,2 82,3 64,7 62,7 69,3 90,9 68,1 78,9 69,2 95,6 73,6 72,6 71,8 70,6 67,3

Corsi a ciclo unico 86,8

86,4 71,2 98,6

74,8 71,0 71,0

64,9 64,5 72,1 84,9 74,6 63,7

70,2 62,3 86,6 97,3 70,8

78,2

XXXI

Universit

Facolt

Corsi di laurea 58,1 56,8 46,0 63,7 57,1 69,1 58,2 82,2 82,2 48,1 51,0 49,6 56,9 55,1 51,0 62,2 59,2 73,4 59,5 35,2 67,9 57,3 80,6 69,5 60,2 54,7 69,1 53,5 72,5 62,7 46,5 52,0 52,4 23,2 8,2 51,7 47,6 56,8 47,2 50,6 69,3 41,0 48,4 66,0 66,2 71,8 53,5 41,1 61,9 57,6 72,9 59,5 72,0

Napoli L'Orientale Totale Napoli Parthenope ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA SCIENZE E TECNOLOGIE SCIENZE MOTORIE Napoli Parthenope Totale Napoli Pegaso GIURISPRUDENZA SCIENZE UMANISTICHE Napoli Pegaso Totale Novedrate - eCampus ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA PSICOLOGIA Novedrate - e-Campus Totale Padova INTERFACOLTA' AGRARIA - LEGNARO ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA - LEGNARO PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCIENZE STATISTICHE Padova Totale Palermo AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE Palermo Totale Parma AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA

Corsi di laurea specialistica o magistrale 71,5 87,9 78,5 74,7 78,0 86,8 84,4

Corsi a ciclo unico

76,3

76,3 49,5 49,5

63,1 66,7 61,6 72,5 62,5 65,1 65,4 74,9 67,9 76,8 75,0 60,0 52,9 65,8 84,5 80,2 76,7 51,2 73,9 77,0 95,6 75,2 77,8 91,2 63,7 75,7 79,7 72,7 86,9 57,9 68,1 66,3 85,8 78,4

71,0 90,5 100,0 76,3 63,2

79,8 65,1 64,8 81,8 67,1 70,0

73,9

78,5 75,9 74,7 59,6 XXXII

Universit

Facolt SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

Corsi di laurea 70,0 60,8 65,8 76,3 49,5 23,1 67,1 68,9 76,8 54,5 76,6 57,0 70,2 54,6 57,1 62,5 46,6 37,2 48,7 55,4 80,9 77,4 70,5 53,4 52,4 57,9 69,9 69,9 58,6 68,8 39,7 21,1 50,0 81,1 53,8 47,8 61,7 57,5 45,5 61,6 65,6 15,1 52,6 49,8 56,0 51,1 57,9 56,1 47,9 51,9 50,6 40,0 37,9 49,3

Parma Totale Pavia

ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MUSICOLOGIA - CREMONA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' AGRARIA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

Corsi di laurea specialistica o magistrale 81,9 72,3 76,2 82,2 76,3 78,7 78,8 94,0 73,1 90,7 76,9 81,7 67,9 85,0 74,6 73,3 78,6 63,9 68,0 82,7 72,2 75,8 79,2 72,0 67,0 67,0 98,4 82,2 0,0 84,0 94,5 74,8 63,0 79,4 67,0 59,1 62,0 61,7 58,5 63,7 54,5 68,2 64,7 59,7 59,7 61,1 81,6 73,9 83,8 65,6

Corsi a ciclo unico

74,3 78,6 91,1 67,2 91,9

Pavia Totale Perugia

84,9

66,4 77,1 98,2 75,0 58,2

Perugia Totale Perugia Stranieri LINGUA E CULTURA ITALIANA Perugia Stranieri Totale Piemonte Orientale INTERFACOLTA' ECONOMIA - NOVARA FARMACIA - NOVARA GIURISPRUDENZA - ALESSANDRIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA - NOVARA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ALESSANDRIA SCIENZE POLITICHE - ALESSANDRIA Piemonte Orientale Totale Pisa INTERFACOLTA' AGRARIA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Pisa Totale Reggio Calabria AGRARIA ARCHITETTURA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA

73,1

72,9 72,9 76,8

74,1

68,0 96,8 71,1 68,7 57,9 75,3 92,5 83,7 XXXIII

Universit

Facolt

Corsi di laurea 43,3 79,4 79,4 76,9 76,9 83,3 89,6 87,3 52,3 52,3 66,4 32,2 61,0 64,0 34,0 57,4 36,9 59,6 61,1 83,0 84,5 55,6 53,7 34,7 56,8 60,5 66,7 57,7 46,0 69,1 60,0 88,6 0,0 92,4 89,3 0,0 60,6 55,3 61,0 59,0 95,1 95,8 98,3 100,0 95,9 98,8 96,0 52,6 80,9 45,0

Reggio Calabria Totale Reggio Calabria SCIENZE DELLA SOCIETA' E DELLA FORMAZIONE - Dante Alighieri D'AREA MEDITERRANEA Reggio Calabria - Dante Alighieri Totale Roma Mercatorum ECONOMIA Roma Mercatorum Totale Roma Biomedico INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA Roma Biomedico Totale Roma Foro Italico SCIENZE MOTORIE Roma Foro Italico Totale Roma La Sapienza INTERFACOLTA' ARCHITETTURA - Valle Giulia ARCHITETTURA I - Ludovico Quaroni ECONOMIA FARMACIA FILOSOFIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA E CHIRURGIA 2 PSICOLOGIA PSICOLOGIA 2 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCIENZE STATISTICHE SCIENZE UMANISTICHE SCUOLA DI INGEGNERIA AEREOSPAZIALE SCUOLA SPECIALE ARCHIVISTI e BIBLIOTECARI SOCIOLOGIA STUDI ORIENTALI Roma La Sapienza Totale Roma LUISS ECONOMIA GIURISPRUDENZA SCIENZE POLITICHE Roma LUISS Totale Roma LUMSA INTERFACOLTA' GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE Roma LUMSA Totale Roma Marconi ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE SCIENZE SOCIALI Roma Marconi Totale Roma San Pio V ECONOMIA INTERPRETARIATO E TRADUZIONE SCIENZE POLITICHE

Corsi di laurea specialistica o magistrale 74,1

Corsi a ciclo unico 86,8

89,6 89,6 85,1 85,1 71,4 66,3 64,4 55,3 50,2 0,0 53,5 65,0 95,7 94,7 37,3 40,1 66,5 74,1 61,0 45,4 66,2 51,9 62,3 72,9 54,1 60,5 93,8 0,0 92,3 92,9 85,5 85,3 83,6 84,7 100,0 69,4 100,0 100,0 100,0 93,0 91,7 96,9 85,8 100,0 58,5 69,7 69,1 79,6 81,4 79,4 82,8 93,4 93,4

75,1 89,8 89,8 78,9 78,9 100,0

100,0

XXXIV

Universit

Facolt

Corsi di laurea 59,2 50,9 61,0 57,6 66,5 100,0 51,2 57,2 78,9 62,9 63,9 67,6 66,6 7,7 50,8 59,0 59,2 62,1 61,0 57,5 63,8 82,1 80,7 75,0 80,5 73,2 60,9 69,1 45,7 58,8 37,5 60,8 0,0 56,3 97,8 56,5 63,8 67,1 47,6 51,1 54,6 56,2 45,0 0,0 54,6 44,2 54,9 61,6 48,6 53,5 51,9

Roma San Pio V Totale Roma TEL.M.A. ECONOMIA GIURISPRUDENZA Roma TEL.M.A. Totale Roma Tor Vergata ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Roma Tor Vergata Totale Roma Tre ARCHITETTURA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Roma Tre Totale Roma UNINETTUNO ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE PSICOLOGIA Roma UNINETTUNO Totale Roma UNISU ECONOMIA GIURISPRUDENZA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE POLITICHE Roma UNISU Totale Salento BENI CULTURALI ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INGEGNERIA INDUSTRIALE LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E DEL TERRITORIO Salento Totale Salerno ECONOMIA - FISCIANO FARMACIA - FISCIANO GIURISPRUDENZA - FISCIANO INGEGNERIA - FISCIANO LETTERE E FILOSOFIA - FISCIANO LINGUE E LETTERATURE STRANIERE - FISCIANO MEDICINA E CHIRURGIA - BARONISSI SCIENZE DELLA FORMAZIONE - FISCIANO SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI BARONISSI SCIENZE POLITICHE - FISCIANO Salerno Totale

Corsi di laurea specialistica o magistrale 89,7 85,7 93,7 90,8 74,5 100,0 59,3 78,6 83,9 75,2 74,3 66,6 75,3 68,7 69,3 71,4 61,1 74,5 70,2 69,6

Corsi a ciclo unico

48,9 48,9 92,8 75,3 67,6 100,0 81,1 92,3

92,3

98,1 46,8 98,1 73,5 84,7 77,7 59,8 76,9 80,5 74,5 87,1 85,8 71,6 77,8 68,1 84,0 51,0 72,3 72,7 84,3 63,9 76,2 67,8 46,8 88,3

88,3 72,3 76,7 98,5 96,4

77,5 XXXV

Universit Sannio

Facolt ECONOMIA INGEGNERIA SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI INTERFACOLTA' AGRARIA ARCHITETTURA - ALGHERO ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE ECONOMIA "Richard M.Goodwin" FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LETTERE E FILOSOFIA di AREZZO MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE

Corsi di laurea 11,9 46,8 50,5 57,2 44,5 42,2 45,2 73,6 53,1 18,8 22,0 47,6 53,5 57,6 21,4 52,2 40,0 49,0 68,2 50,0 32,8 56,7 62,2 62,6 76,5 63,5 53,9 61,9 76,5 76,5 51,2 22,5 58,6 42,4 48,7 45,0 64,6 56,6 65,4 63,5 40,2 49,4 60,6 73,9 77,2 73,2 71,1 50,3 61,9 52,7 63,8 83,9 59,5 62,9 60,4

Sannio Totale Sassari

Corsi di laurea specialistica o magistrale 89,0 61,1 75,5 83,8 77,7 92,1

Corsi a ciclo unico 88,2

88,2 95,3

71,6 0,0 82,0 77,4 78,4 63,5 76,3 73,5 64,3 73,3 72,1 76,3 96,4 80,8 76,3 74,3 72,8 72,8 65,4 66,5 84,2 67,4 79,2 73,6 74,8 80,3 76,2 67,0 58,3 75,5 88,9 71,4 52,5 75,6 65,7 73,3 91,5 69,9 71,9 63,8 XXXVI 74,1 75,5 77,6 43,0 72,6 82,3 93,0

Sassari Totale Siena

82,6 86,1

Siena Totale Siena Stranieri LINGUA E CULTURA ITALIANA Siena Stranieri Totale Teramo AGRARIA - MOSCIANO SANT'ANGELO GIURISPRUDENZA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE POLITICHE Teramo Totale Torino INTERFACOLTA' AGRARIA - GRUGLIASCO ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA E CHIRURGIA 2 - ORBASSANO MEDICINA VETERINARIA - GRUGLIASCO PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCUOLA DI SCIENZE MOTORIE SCUOLA UNIVERSITARIA PER LE BIOTECNOLOGIE Torino Totale Torino Politecnico 2 FACOLTA DI ARCHITETTURA ARCHITETTURA

79,7 46,4 70,9

67,4 90,5 78,2 84,8 66,2

80,5

Universit

Facolt

Corsi di laurea 67,2 52,8 57,6 65,3 63,4

INGEGNERIA I INGEGNERIA II - VERCELLI INGEGNERIA III (INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE) INGEGNERIA IV ( ORGANIZZAZIONE D'IMPRESA e INGEGNERIA GESTIONALE) Torino Politecnico Totale Torrevecchia Teatina Leonardo da Vinci GIURISPRUDENZA PSICOLOGIA SCIENZE DEI BENI CULTURALI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MANAGERIALI Torrevecchia Teatina - Leonardo da Vinci Totale Trento INTERFACOLTA' ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE COGNITIVE - ROVERETO SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SOCIOLOGIA Trento Totale Trieste ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCUOLA SUPERIORE DI LINGUE MODERNE PER INTERPRETI E TRADUTTORI Trieste Totale Tuscia AGRARIA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI ECONOMIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Tuscia Totale Udine INTERFACOLTA' AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE

Corsi di laurea specialistica o magistrale 69,8 80,2 70,0 65,3 69,5

Corsi a ciclo unico

46,2 61,0 66,7 52,2 63,2 59,6 64,3 0,0 59,6 53,3 63,2 68,9 53,6 57,6 64,5 64,9 63,2 20,3 58,5 55,6 74,9 50,8 57,2 72,6 70,1 71,9 62,5 48,9 39,8 64,7 59,6 55,5 46,1 57,6 73,0 59,1 70,5 31,2 59,2 61,5 58,8 83,6 67,3 76,2 74,7 69,7 52,5 60,6 63,9 91,8 74,2 61,2 64,6 69,1 70,1 75,1 69,0 70,9 95,3 66,9 66,1 78,8 78,9 60,5 71,8 67,3 56,5 67,4 77,0 73,5 99,2 71,9 73,8 79,4 75,5 67,6 68,8 73,8 73,1 88,0 92,1 86,7

46,2 84,5 70,6

81,3 82,1 95,3 76,0

83,6

90,6

81,2

XXXVII

Universit

Facolt SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

Corsi di laurea 49,7 62,8 68,2 54,4 42,2 34,8 56,5 64,8 55,2 49,9 64,2 44,8 52,5 56,1 67,8 65,6 76,1 57,5 68,9 73,8 83,6 57,6 74,8 73,2 36,4 65,4 72,1 87,9 58,4 69,3 70,3 70,4 59,8

Udine Totale Urbino Carlo Bo

INTERFACOLTA' ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE E TECNOLOGIE SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA Urbino Carlo Bo Totale Venezia C Foscari ECONOMIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Venezia C Foscari Totale Venezia Iuav ARCHITETTURA DESIGN E ARTI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO Venezia Iuav Totale Verona ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE Verona Totale Totale complessivo

Corsi di laurea specialistica o magistrale 68,2 72,9 80,7 78,6 60,4 71,1 87,4 68,5 74,7 76,5 86,7 71,8 75,0 75,0 64,0 81,2 62,7 72,0 70,5 83,9 73,4 73,4 79,6 54,6 70,3 74,9 79,7 61,4 77,3 93,4 73,0 72,5

Corsi a ciclo unico

86,3 68,3 77,1

72,6

89,2 80,8

84,6 77,1

XXXVIII

Tabella A.2.7. Percentuale di Immatricolati (iscritti al primo anno per le lauree specialistiche) inattivi3 sul totale
Corsi di laurea Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 8,9

Universit

Facolt

Aosta

LINGUE E COMUNICAZIONE PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELL'ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI AGRARIA ECONOMIA ECONOMIA 2 - TARANTO FARMACIA GIURISPRUDENZA GIURISPRUDENZA 2 - TARANTO LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE BIOTECNOLOGICHE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI 2 - TARANTO SCIENZE POLITICHE ARCHITETTURA INGEGNERIA INGEGNERIA - TARANTO AGRARIA ARCHITETTURA - MATERA ECONOMIA FARMACIA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

0,0 7,3 0,0 3,6 6,7 4,1 13,2 16,6 17,1 17,6 13,7 22,0 23,4 11,6 7,0 19,6 8,3 5,4 12,8 10,3 14,2 13,9 9,1 22,4 32,1 23,4 38,5 15,0

Aosta Totale Bari

8,9 6,9 6,1 2,4 6,1 7,0 11,3 6,8 4,0 10,6 0,7 2,6 7,2 0,0 9,0 5,3 22,3 18,5 21,6 2,6 6,6 8,9 5,3 7,1 14,0 6,6

0,8 4,2

Bari Totale Bari Politecnico

Bari Politecnico Totale Basilicata

19,7 13,3 16,8 18,5 30,4 30,4 10,0 16,3 14,0 8,7

17,2 6,7 21,4 10,3 9,5 33,3 33,3 0,0 0,0 0,0 0,0 8,1

Basilicata Totale Benevento - Giustino GIURISPRUDENZA Fortunato Benevento - Giustino Fortunato Totale Bergamo ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA - DALMINE LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
3

Studenti immatricolati nella.a. 2008/09 che non hanno acquisito crediti nel 2009 XXXIX

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 0,0 0,0 0,0 10,6 2,6 3,8 5,6 17,0 11,9 10,0 7,2 13,2 39,6 9,0 2,2 0,0 14,1 2,3 8,5 8,1 5,7 8,8 5,8 5,0 2,4 8,0 0,0 7,5

SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE UMANISTICHE Bergamo Totale Bologna AGRARIA ARCHITETTURA Aldo Rossi - CESENA CHIMICA INDUSTRIALE CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI RAVENNA ECONOMIA ECONOMIA - FORLI ECONOMIA - RIMINI FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INGEGNERIA II - CESENA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA - OZZANO DELL'EMILIA PSICOLOGIA - CESENA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE SCIENZE POLITICHE Roberto Ruffilli - FORLI SCIENZE STATISTICHE SCUOLA SUPERIORE DI LINGUE MODERNE PER INTERPRETI E TRADUTTORI - FORLI' DESIGN E ARTI ECONOMIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE BRESSANONE SCIENZE E TECNOLOGIE SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE

13,8 8,4 11,4 21,2 9,8 19,7 19,8 12,4 15,4 13,4 21,8 20,2 17,2 9,7 19,6 17,8 6,1 15,6 3,4 15,3 15,8 19,6 17,0 12,4 15,0 1,2 15,5 2,0 6,2 1,4 5,3 6,0 4,7 1,9 1,9 15,5 24,5 19,6 4,3 13,3 5,0 21,3 19,5 55,3

8,1 0,0

8,9 9,8 2,8

3,9 2,7

Bologna Totale Bolzano

Bolzano Totale Bra - Scienze SCIENZE GASTRONOMICHE Gastronomiche Bra - Scienze Gastronomiche Totale Brescia ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA Brescia Totale Cagliari ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA

0,0 0,0 5,6 5,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

15,5 2,2 0,7 9,0

12,1 28,6 XL

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 6,7 10,0 23,8 19,0 14,0 3,8 16,7 7,9 0,0 0,0 0,3 0,0 0,2 3,8 0,0 3,0 0,2 0,0 0,0 1,5 1,1 0,0 0,3 0,6 1,4 2,8 20,0 4,4 1,6 0,0

INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Cagliari Totale Calabria INTERFACOLTA' ECONOMIA FARMACIA E SCIENZE DELLA NUTRIZIONE E DELLA SALUTE INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' ARCHITETTURA - ASCOLI PICENO FARMACIA GIURISPRUDENZA MEDICINA VETERINARIA - MATELICA SCIENZE E TECNOLOGIE

15,3 20,3 17,8 4,9 16,9 31,9 17,3 19,1 7,2 5,5 5,8 8,1 5,1 5,2 7,9 6,3 12,5 6,3 36,5 17,5 21,8 18,1 11,9 23,5 13,5 38,4 56,9 36,3 28,6 30,6 33,9 4,5 10,3 6,1 2,7 19,6 6,3 18,8 14,4 11,5 12,0 10,2 1,7

1,0

Calabria Totale Camerino

8,6 31,6 5,1 12,3 22,9 22,9 35,3

Camerino Totale Casamassima - J.Monnet

ECONOMIA GIURISPRUDENZA Casamassima - J.Monnet Totale Cassino ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE MOTORIE Cassino Totale Castellanza LIUC ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA Castellanza LIUC Totale Catania INTERFACOLTA' AGRARIA ARCHITETTURA - SIRACUSA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA

35,3 4,1 4,1

1,7 8,4 27,7 5,0

0,0 XLI

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 3,2 1,8 1,3 1,1 16,7 0,6 5,2 5,1 0,0 43,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 10,0 18,3 50,0 12,5 12,9 4,2 11,1 14,1 8,7 7,6 2,0 1,4 5,7 16,7 11,0 6,5 5,6 9,0 18,8 7,9 5,6 5,1 5,1 15,2 12,8 30,3 14,7 0,8 18,3 17,2 23,4 6,3 20,6 3,6

SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Catania Totale Catanzaro INTERFACOLTA' FARMACIA - BORGIA GIURISPRUDENZA MEDICINA E CHIRURGIA ARCHITETTURA - PESCARA ECONOMIA - PESCARA FARMACIA - CHIETI LETTERE E FILOSOFIA - CHIETI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE PESCARA MEDICINA E CHIRURGIA - CHIETI PSICOLOGIA - CHIETI SCIENZE DELLA FORMAZIONE - CHIETI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE MOTORIA CHIETI SCIENZE MANAGERIALI - PESCARA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - CHIETI SCIENZE SOCIALI - CHIETI BENI CULTURALI ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA

15,0 17,4 18,7 14,4

Catanzaro Totale Chieti e Pescara

34,5 11,7 18,5 29,4 17,6 20,7 13,9 15,5 28,4 19,1 21,9 35,0 14,0 22,6 21,8 6,7 31,1 29,6 52,6 22,7 25,4 6,8 6,3 26,5 6,5 7,2 1,8 10,4 7,2 23,0 9,2 17,5 51,4 23,0 15,7 13,1 9,3

Chieti e Pescara Totale Enna - KORE

Enna - KORE Totale Ferrara

17,3 0,0 1,8 13,7

0,0

Ferrara Totale Firenze

0,0 XLII

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 1,6 14,0 6,8 11,0 8,2 10,2

PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE "Cesare Alfieri" Firenze Totale Firenze IUL Firenze IUL Totale Foggia SCIENZE DELLA FORMAZIONE AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE INTERFACOLTA' ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE ECONOMIA - VARESE GIURISPRUDENZA - COMO MEDICINA E CHIRURGIA - VARESE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - COMO SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - VARESE BIOTECNOLOGIE ECONOMIA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE BENI CULTURALI ECONOMIA

12,6 17,8 24,1 11,6 15,7

Foggia Totale Genova

16,1 15,5 26,4 17,6 6,1 19,1 16,6 11,7 7,4 18,2 19,1 14,7 13,7 14,9 4,3 16,0 21,9 24,0 14,8 8,3 6,5 0,4 4,1 12,6 7,6 24,2 33,3 37,9 42,1 45,7 26,9 43,3 36,5 41,6 36,6 20,8 17,5

13,0 13,6 7,0 7,9 10,3 5,8 10,2 7,3 7,5 2,7 9,2 5,6 4,0 1,5 0,6 2,8 3,5 9,6 4,3 3,6 2,2 3,6 6,0 4,2 13,2 18,5 25,0 18,7 20,1 15,9 44,0 28,6 27,8 20,7 19,0 25,5 15,7 10,9 13,0 16,0 3,0 5,7 6,2 6,2 23,2 15,8 13,6

0,0

Genova Totale Insubria

Insubria Totale L'Aquila

13,1 19,4

L'Aquila Totale Macerata

XLIII

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 3,2 7,4 8,1 8,8 15,0 9,0 2,5 2,0 8,9 3,4 4,0 23,2 4,1 10,7 11,1 7,6 100,0 31,0 18,4 27,0 3,8 18,9 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 12,8 3,0 1,3 1,7 9,3 8,2 17,0 12,2 8,4 0,9 0,9 2,3 8,4

GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE POLITICHE Macerata Totale Marche AGRARIA ECONOMIA "Giorgio Fu" INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCIENZE STATISTICHE AGRARIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE ECONOMIA GIURISPRUDENZA MEDICINA E CHIRURGIA - MONZA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE STATISTICHE SOCIOLOGIA ECONOMIA INTERFACOLTA'

Marche Totale Messina

12,5 8,7 11,0 11,7 19,4 12,3 12,2 6,6 3,8 2,0 3,5 4,8 43,0 37,3 52,5 26,9 29,5 18,7 19,8 60,7 37,3 32,2 50,0 38,0 21,4 35,7 45,0 20,6 7,8 31,9 29,1 3,8 19,2 21,2 24,7 35,3 4,8 18,4 14,9 24,2 17,4 18,3 20,7 1,1 1,1 11,1

8,4

4,3 2,3 3,1 6,8 31,8

2,1 7,0

Messina Totale Milano

21,5 24,6 22,5 3,1 5,9

Milano Totale Milano Bicocca

19,9 23,6 2,8

Milano Bicocca Totale Milano Bocconi Milano Bocconi Totale Milano Cattolica

18,4 1,1 1,1

XLIV

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 7,1 2,8 3,2 0,0 0,0 2,9 0,0 0,7 3,5 2,7 0,6 0,0 3,5 1,2 1,9 2,9 1,5 2,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

AGRARIA - PIACENZA ECONOMIA ECONOMIA - PIACENZA GIURISPRUDENZA GIURISPRUDENZA - PIACENZA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA "A. Gemelli" ROMA PSICOLOGIA SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE LINGUISTICHE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - BRESCIA SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA Milano Cattolica Totale Milano IULM LINGUE, LETTERATURE E CULTURE MODERNE SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E DELLO SPETTACOLO ARCHITETTURA CIVILE ARCHITETTURA e SOCIETA' DESIGN INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE e TERRITORIALE INGEGNERIA DEI PROCESSI INDUSTRIALI INGEGNERIA DEI SISTEMI INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA INGEGNERIA INDUSTRIALE FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA AGRARIA ARCHITETTURA e DESIGN INDUSTRIALE SCIENZE MOTORIE AGRARIA - REGGIO EMILIA BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE ECONOMIA "Marco Biagi" FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA - MODENA INGEGNERIA - REGGIO EMILIA

10,5 8,2 7,7 21,3 0,0 10,0 0,0 10,7 9,1 22,5 13,8 10,1 21,0 21,9 10,5 3,6 11,1 9,8 5,5 5,7 5,1 12,8 10,5 11,7 18,6 18,5 14,5 11,0 0,0 0,0 0,0 0,0 40,0 0,0 63,6 48,2 9,1 6,1 5,7 11,8 5,2 8,3 8,5

12,1 14,7 0,0

9,5

Milano IULM Totale Milano Politecnico

12,4 12,4 0,0 0,0

Milano Politecnico Totale Milano San Raffaele

Milano San Raffaele Totale Milano UNITEL

Milano UNITEL Totale Modena e Reggio Emilia

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 13,0 7,5

XLV

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 11,8 5,5 0,0 0,0 0,0 12,0 11,3 3,2 5,8 0,0 1,0 0,5 0,7 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,6 0,8 1,7 8,3 7,1 3,4 0,0 2,6 3,3 XLVI 2,1 5,0 6,9 7,4 0,8

LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E DELL'ECONOMIA - REGGIO EMILIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE - REGGIO EMILIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Modena e Reggio Emilia Totale Molise AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA - TERMOLI MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DEL BENESSERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - PESCHE (IS) SCIENZE UMANE E SOCIALI Molise Totale Napoli Benincasa GIURISPRUDENZA LETTERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE Napoli Benincasa Totale Napoli Federico II INTERFACOLTA' AGRARIA - PORTICI ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE BIOTECNOLOGICHE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA Napoli Federico II Totale Napoli II ARCHITETTURA - AVERSA ECONOMIA - CAPUA GIURISPRUDENZA - SANTA MARIA CAPUA VETERE INGEGNERIA - AVERSA INTERFACOLTA' - NAPOLI LETTERE E FILOSOFIA - SANTA MARIA CAPUA VETERE MEDICINA E CHIRURGIA - CASERTA, NAPOLI PSICOLOGIA - CASERTA SCIENZE AMBIENTALI - CASERTA

11,5 2,3 16,3 12,9 8,3 7,9 22,4 4,8 12,0 16,0 1,0 6,3 1,4 11,2 7,5 18,2 16,1 16,6 13,4 18,2 6,0 18,8 7,4 17,8 15,0 2,0 11,0 16,2 12,2 16,9 15,3 4,9 8,6 11,9 10,9 14,6 10,1 2,7 6,4 17,6

5,8 0,0

6,9

6,8 8,0 20,9 8,2 0,0 1,5

16,1 2,6 10,9 4,3

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 2,0 0,0 2,4 1,5 1,3 3,1 5,4 2,0 0,0 8,5 70,0 6,3 17,3 7,1 8,4

SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - CASERTA STUDI POLITICI e per L'ALTA FORMAZIONE EUROPEA e MEDITERRANEA Jean Monnet CASERTA Napoli II Totale Napoli L'Orientale LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE POLITICHE STUDI ARABO-ISLAMICI E DEL MEDITERRANEO ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA SCIENZE E TECNOLOGIE SCIENZE MOTORIE GIURISPRUDENZA SCIENZE UMANISTICHE ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA PSICOLOGIA

3,2 4,0 7,6 7,8 13,2 9,1 0,0 10,4 23,7 33,3 27,7 29,8 14,0 23,7 1,4 1,4 26,1 23,8 55,4 27,5 27,1 34,6 4,4 7,0 4,1 4,9 18,4 6,0 6,3 3,3 13,1 9,0 7,9 9,0 9,4 6,0 6,9 33,5 18,4 40,7 48,0 16,5 22,0

Napoli L'Orientale Totale Napoli Parthenope

35,5

Napoli Parthenope Totale Napoli Pegaso Napoli Pegaso Totale Novedrate - e-Campus

35,5 2,8 2,8

Novedrate - e-Campus Totale Padova INTERFACOLTA' AGRARIA - LEGNARO ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA - LEGNARO PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCIENZE STATISTICHE Padova Totale Palermo AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,0 0,0

2,9 10,7 0,0 0,5 3,5

6,3 9,7 15,9 26,5 13,8 XLVII

1,2 1,0

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 0,0 0,6 0,5 21,4 0,0 0,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,1 4,3 5,6 5,1 2,2 5,2 2,4 4,7 4,1 3,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,8 0,8 0,0 0,0 13,1 9,3 32,4 8,7 15,3 8,6 0,0 2,0

MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE Palermo Totale Parma AGRARIA ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA PSICOLOGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MUSICOLOGIA - CREMONA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' AGRARIA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE LINGUA E CULTURA ITALIANA INTERFACOLTA' ECONOMIA - NOVARA

3,0 22,8 19,3 30,3 37,7 24,8 15,4 9,0 14,4 31,3 19,1 12,3 16,7 17,8 38,9 14,1 15,0 13,6 15,4 9,7 43,3 24,4 17,7 7,1 22,4 8,5 21,3 14,5 16,9 33,5 21,1 40,4 39,2 22,9 16,5 8,6 26,9 22,3 22,1 24,9 21,3 13,2 13,2 8,6 24,4

20,3

21,3 18,2

90,8 18,4

Parma Totale Pavia

Pavia Totale Perugia

24,3 12,7 5,9 2,4 7,4

Perugia Totale Perugia Stranieri Perugia Stranieri Totale Piemonte Orientale

XLVIII

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 10,4 20,8

FARMACIA - NOVARA GIURISPRUDENZA - ALESSANDRIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA - NOVARA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - ALESSANDRIA SCIENZE POLITICHE - ALESSANDRIA Piemonte Orientale Totale Pisa INTERFACOLTA' AGRARIA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE AGRARIA ARCHITETTURA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA

20,7 4,4 8,6 30,0 15,2 20,1 22,8 15,6 42,7 30,2 12,3 17,3 15,2 10,5 37,8 18,0 25,3 17,4 34,9 30,2 26,1 15,1 25,6 0,0 0,0 40,5 40,5 3,4 2,0 2,5 2,2 2,2 16,0 10,1 10,2 29,1 21,8 14,0 46,3 16,2 21,6 3,9 3,3 11,2

0,0 0,0 6,9 0,0 0,8 19,5 15,5 17,8 7,7 42,3 11,0 5,5 3,1 28,6 12,6 16,5 16,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

1,8

11,9

6,3 13,7 8,1

0,6 8,8

Pisa Totale Reggio Calabria

9,4 7,7 20,4 16,1

Reggio Calabria Totale Reggio Calabria - Dante SCIENZE DELLA SOCIETA' E DELLA Alighieri FORMAZIONE D'AREA MEDITERRANEA Reggio Calabria - Dante Alighieri Totale Roma Mercatorum ECONOMIA Roma Mercatorum Totale Roma Biomedico INGEGNERIA MEDICINA E CHIRURGIA Roma Biomedico Totale Roma Foro Italico SCIENZE MOTORIE Roma Foro Italico Totale Roma La Sapienza INTERFACOLTA' ARCHITETTURA - Valle Giulia ARCHITETTURA I - Ludovico Quaroni ECONOMIA FARMACIA FILOSOFIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA E CHIRURGIA 2 PSICOLOGIA

0,0 0,0 0,0 0,0 5,3 5,4 4,4 0,0 0,0 0,0

5,5 7,5 15,5 20,1 18,1 4,6 4,7 XLIX

10,0 4,7 3,8 1,2

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 8,2 5,4 4,2 8,4 50,0 6,7 7,3 6,2 2,5 0,8 2,0 6,8 6,5 1,1 4,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 2,4 14,3 2,9 30,0 6,5 10,7 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,6 12,4 6,6 35,2 11,2 14,3 0,2

PSICOLOGIA 2 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCIENZE STATISTICHE SCIENZE UMANISTICHE SCUOLA DI INGEGNERIA AEREOSPAZIALE SCUOLA SPECIALE ARCHIVISTI e BIBLIOTECARI SOCIOLOGIA STUDI ORIENTALI Roma La Sapienza Totale Roma LUISS ECONOMIA GIURISPRUDENZA SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE SCIENZE SOCIALI ECONOMIA INTERPRETARIATO E TRADUZIONE SCIENZE POLITICHE ECONOMIA GIURISPRUDENZA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ARCHITETTURA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA

16,0 18,9 31,3 23,1 19,7 25,5

26,0 14,9 19,3 1,2 0,9 1,1 22,0 8,8 8,9 13,5 3,7 4,9 3,6 4,9 5,0 5,3 4,7 7,7 2,1 8,3 4,7 19,6 16,5 17,5 25,1 20,0 27,3 34,3 15,9 29,2 25,3 9,0 23,3 45,8 21,7 25,3

Roma LUISS Totale Roma LUMSA

0,2 7,2

Roma LUMSA Totale Roma Marconi

7,2 4,5

Roma Marconi Totale Roma San Pio V

4,5

Roma San Pio V Totale Roma TEL.M.A. Roma TEL.M.A. Totale Roma Tor Vergata

42,9 42,9 41,9 7,1 4,2 8,1 32,2

Roma Tor Vergata Totale Roma Tre

16,2

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 12,7 4,2 10,8 11,6 16,2

SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Roma Tre Totale Roma UNINETTUNO ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE PSICOLOGIA

29,2 20,3 22,0 24,1 37,1 46,5 39,8 41,2 20,9 34,4 20,8 22,8 40,0 24,3 19,0 32,3 22,8 27,3 32,0 20,3 28,9 27,8 27,8 27,7 28,8 26,8 33,6 25,7 23,1 29,0 29,6 41,9 29,7 7,1 19,3 26,1 9,7 19,4 15,1 31,6

Roma UNINETTUNO Totale Roma UNISU ECONOMIA GIURISPRUDENZA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE POLITICHE Roma UNISU Totale Salento BENI CULTURALI ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA INGEGNERIA INDUSTRIALE LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE SOCIALI, POLITICHE E DEL TERRITORIO Salento Totale Salerno ECONOMIA - FISCIANO FARMACIA - FISCIANO GIURISPRUDENZA - FISCIANO INGEGNERIA - FISCIANO LETTERE E FILOSOFIA - FISCIANO LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FISCIANO MEDICINA E CHIRURGIA - BARONISSI SCIENZE DELLA FORMAZIONE - FISCIANO SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI - BARONISSI SCIENZE POLITICHE - FISCIANO Salerno Totale Sannio ECONOMIA INGEGNERIA SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Sannio Totale Sassari INTERFACOLTA' AGRARIA

0,0 37,1

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,5 0,0

37,1

39,4

39,4 4,9 33,1 15,5

4,6 0,0 0,0 0,0 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,4 LI 26,4 24,2 26,4

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 8,8 4,8 10,0 30,8 2,1 1,5 3,5 5,4 1,1 3,8 2,3 4,2 4,4 12,5 5,7 2,9 1,2 2,7 8,9 4,9 2,9 2,9 75,0 22,4 10,0 23,6 30,5 27,7 7,3 11,0 7,3 4,6 5,7 4,1 0,9 5,3 20,5 4,7 8,3

ARCHITETTURA - ALGHERO ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Sassari Totale Siena ECONOMIA "Richard M.Goodwin" FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LETTERE E FILOSOFIA di AREZZO MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE LINGUA E CULTURA ITALIANA AGRARIA - MOSCIANO SANT'ANGELO GIURISPRUDENZA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' AGRARIA - GRUGLIASCO ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA E CHIRURGIA 2 - ORBASSANO MEDICINA VETERINARIA - GRUGLIASCO PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCUOLA DI SCIENZE MOTORIE SCUOLA UNIVERSITARIA PER LE BIOTECNOLOGIE

15,9 35,9 87,5 29,9 28,9 6,9 38,5 29,2 30,5 5,2 1,8 12,0 5,9 7,0 8,0 10,1 10,8 7,4 10,1 10,1 23,2 43,2 35,8 23,5 31,0 30,6 7,2 12,0 10,5 4,8 16,3 8,6 14,1 3,4 3,6 7,7 10,0 11,2 9,6 12,0 4,2 2,4 9,9

0,0

Siena Totale Siena Stranieri Siena Stranieri Totale Teramo

12,8 2,3

Teramo Totale Torino

11,7

3,7 9,1

0,4 0,0 1,5

3,8 7,5 4,7 6,1 5,0 2,6 5,4 5,7 LII

Torino Totale

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 50,0

Torino Politecnico

2 FACOLTA DI ARCHITETTURA ARCHITETTURA INGEGNERIA I INGEGNERIA II - VERCELLI INGEGNERIA III (INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE) INGEGNERIA IV ( ORGANIZZAZIONE D'IMPRESA e INGEGNERIA GESTIONALE) GIURISPRUDENZA

5,8 5,1 17,2 4,3 20,7 32,2 16,0

Torino Politecnico Totale Torrevecchia Teatina Leonardo da Vinci

PSICOLOGIA SCIENZE DEI BENI CULTURALI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MANAGERIALI Torrevecchia Teatina - Leonardo da Vinci Totale Trento INTERFACOLTA' ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA SCIENZE COGNITIVE - ROVERETO SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SOCIOLOGIA Trento Totale Trieste ARCHITETTURA ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA MEDICINA E CHIRURGIA PSICOLOGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE SCUOLA SUPERIORE DI LINGUE MODERNE PER INTERPRETI E TRADUTTORI Trieste Totale Tuscia AGRARIA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI ECONOMIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE POLITICHE Tuscia Totale

24,0 0,0 5,0 7,7 13,6 18,5 13,9 8,1 10,4 20,9 8,4 13,9 5,7 15,3 25,5 16,7 10,9 10,9 2,8 14,0 14,0 13,0 5,0 5,0 11,1 12,7 9,1 11,0 14,3 8,7 17,5 11,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,7 6,3 3,2 19,5 7,8 0,0 9,9 8,6 4,8 8,2 0,7 6,4 25,0 1,3 3,4 0,0 2,2 14,2 6,0

50,0

13,1 9,1

12,4

4,3 8,9

1,3

6,0

LIII

Universit

Facolt

Corsi di laurea

Corsi di laurea Corsi a specialistica ciclo unico o magistrale 13,6 5,6 8,4 11,3 11,1 7,4 4,1 1,5 3,8 0,0 13,5 7,1 8,9 7,8 14,8

Udine

INTERFACOLTA' AGRARIA ECONOMIA GIURISPRUDENZA INGEGNERIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA MEDICINA VETERINARIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI INTERFACOLTA' ECONOMIA FARMACIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE E TECNOLOGIE SCIENZE MOTORIE SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA ECONOMIA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ARCHITETTURA DESIGN E ARTI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO ECONOMIA GIURISPRUDENZA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MEDICINA E CHIRURGIA SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI SCIENZE MOTORIE

5,1 33,0 14,6 39,1 14,7 20,3 14,2 2,3 13,2 10,4 14,6 15,4 1,1 14,9 10,0 11,8 7,1 8,3 7,9 15,4 12,8 19,0 10,1 10,6 10,1 6,4 4,0 18,6 8,2 2,3 2,5 2,8 2,4 7,8 28,4 4,9 7,5 2,7 6,5 11,3 4,6 7,0 16,5

20,1

1,5

Udine Totale Urbino Carlo Bo

3,3 8,0 5,6 6,3 2,9 17,8 7,0 6,8 3,4 8,0 6,1 8,5 2,0 7,5 5,5 2,5 1,0 9,3 2,6 3,7 5,1 2,6 3,6 0,0 3,2 5,2 3,2 3,3 4,3 11,5 14,6

Urbino Carlo Bo Totale Venezia C Foscari

5,6

Venezia C Foscari Totale Venezia Iuav

Venezia Iuav Totale Verona

17,2

0,8

Verona Totale Totale complessivo

LIV

Tabella A.2.9 - N. studenti e studenti regolari per docente di ruolo4


Universit Torino Torino Politecnico Piemonte Orientale Bra - Scienze Gastronomiche Aosta Genova Castellanza LIUC Insubria Novedrate - e-Campus Milano Milano Politecnico Milano Bocconi Milano Cattolica Milano IULM Milano San Raffaele Milano Bicocca Milano UNITEL Bergamo Brescia Pavia Bolzano Trento Verona Venezia C Foscari Venezia Iuav Padova Udine Trieste Parma Modena e Reggio Emilia Bologna Ferrara Urbino Carlo Bo Marche Macerata Camerino Firenze Firenze IUL Pisa Siena Siena Stranieri Perugia Perugia Stranieri Tuscia Roma La Sapienza Roma Tor Vergata Roma LUMSA Roma LUISS Roma Foro Italico Roma Tre Roma Biomedico
4

N. studenti per docente di ruolo 30,8 27,6 23,9 30,6 19,0 21,8 57,9 23,5 ND 24,1 25,4 60,0 26,4 56,1 20,6 31,9 ND 41,4 25,0 19,6 31,5 26,1 26,1 31,7 30,9 24,1 22,0 21,5 25,3 20,1 26,1 25,1 34,6 29,0 36,6 29,2 26,9 ND 28,2 17,9 12,6 25,2 29,8 30,6 26,7 22,3 98,7 87,4 28,4 36,9 12,0

N. studenti regolari per docente di ruolo 18,2 16,8 15,0 28,4 9,7 13,4 44,4 15,7 ND 15,4 17,3 52,6 19,8 35,1 18,4 21,1 ND 26,4 16,8 13,8 25,4 15,3 17,7 20,9 20,5 15,0 13,7 12,7 16,1 14,0 15,6 15,5 18,4 18,7 18,4 13,8 13,9 ND 14,7 11,6 9,4 14,7 19,4 16,9 14,1 13,8 63,5 75,9 16,1 22,0 10,7

Studenti iscritti a.a. 2008/09, di cui regolari (ovvero iscritti da un numero di anni non superiore alla durata normale del corso) e docenti di ruolo (Ordinari, Associati e Ricercatori) al 31/12/2008 LV

N. studenti N. studenti per regolari per docente di ruolo docente di ruolo Roma San Pio V 33,7 22,8 Roma Marconi 654,2 478,6 Roma TEL.M.A. 77,3 43,1 Roma UNINETTUNO ND ND Roma Mercatorum 61,0 45,0 Roma UNISU 368,7 187,9 Cassino 36,1 17,7 Sannio 35,8 18,5 Benevento - Giustino Fortunato 425,0 141,0 Napoli Federico II 28,5 15,6 Napoli Parthenope 49,9 30,0 Napoli L'Orientale 34,5 19,3 Napoli Benincasa 133,8 71,0 Napoli II 27,4 15,0 Napoli Pegaso 594,0 326,3 Salerno 38,4 19,4 L'Aquila 33,7 19,1 Teramo 34,2 17,4 Chieti e Pescara 40,6 23,6 Torrevecchia Teatina - Leonardo da Vinci ND ND Molise 31,8 16,2 Foggia 30,1 18,3 Bari 31,6 17,3 Bari Politecnico 34,6 19,2 Casamassima - J.Monnet 29,8 19,7 Salento 36,3 19,9 Basilicata 25,9 12,6 Calabria 39,5 22,4 Catanzaro 48,6 29,8 Reggio Calabria 34,3 17,1 Reggio Calabria - Dante Alighieri ND ND Palermo 30,1 15,2 Messina 24,1 13,2 Enna - KORE 86,0 57,3 Catania 34,7 16,5 Sassari 20,1 9,9 Cagliari 27,2 12,5 Totale 28,7 16,7 Con ND le universit che non avevano docenti di ruolo al 31/12/2009 Universit

LVI

Tabella A2.10 Indicatori di processo, iscritti totali e numero di corsi attivi per classe di corso di studi
Classe Classe corrispondente (DM 509/99) (DM 270/04) Denominazione Iscritti Mancate regolari iscrizioni su totale al II anno iscritti (a) corretto 68,7 53,6 66 60 61,7 56,8 65,9 56,5 54,1 64,1 61,3 58,4 48,8 54,4 58,9 54 64,6 55,1 53,9 56,8 71,2 59,1 55,1 56,6 69,6 47,5 54,5 65,5 61,5 53,5 16 72,1 64,6 59,7 56,4 53,1 66,1 52,9 56,7 61,3 55,2 66 92,3 77,7 34,6 35,8 17,3 27,1 22,4 22,2 18,8 23,9 30,9 27,7 21,4 42,1 29,1 23,5 30,7 31 25,6 31,3 50,4 32,3 33,4 55,5 32,1 35,1 29,2 40 46,3 26,8 24,9 30,6 24,2 30,6 21,2 14,7 25,3 30,4 25,1 29,8 28,1 38,6 30,9 9,1 16,4 8 % immatricolati inattivi (b) % iscritti inattivi (c) 13,7 29,1 12,4 14,1 16,1 14,6 12,8 18,3 23 17,7 16 15,9 18,5 16,7 18,4 18 17,4 19,7 19,6 15,4 20,1 19,5 21,8 17,4 26,1 18,6 18,4 18,5 19,7 32,5 17,7 16,9 17 18,6 18,2 19,3 21,6 15,6 21 13,9 9,9 2,9 8,9 N. di iscritti totali N. corsi attivi (d) 52 55 44 46 68 54 19 87 143 170 62 48 61 71 56 29 169 72 36 92 57 2 34 47 52 56 54 80 46 7 15 44 37 51 17 25 25 27 23 26 20 20 7 239

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 DS1 SNT1

L-02 L-14 L-12 L-17 L-10 L-39 L-21 L-07 L-08 L-09 L-11 L-13 L-01 L-20 L-36 L-34 L-18 L-19 L-16 L-25 L-27 L-28 L-03 L-29 L-30 L-31 L-32 L-33 L-05 L-06 L-35 L-22 L-24 L-37 L-40 L-41 L-42 L-15 L-38 L-43 L-04

Biotecnologie Scienze dei servizi giuridici Mediazione linguistica Scienze dell'architettura Lettere Servizio sociale Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale Ingegneria civile e ambientale Ingegneria dell'informazione Ingegneria industriale Lingue e culture moderne Scienze biologiche Beni culturali Scienze della comunicazione Scienze politiche e delle relazioni internazionali Scienze geologiche Scienze dell'economia e della gestione aziendale Scienze dell'educazione e della formazione Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione Scienze e tecnologie agrarie e forestali Scienze e tecnologie chimiche Scienze e tecnologie della navigazione Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda Scienze e tecnologie farmaceutiche Scienze e tecnologie fisiche Scienze e tecnologie informatiche Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura Scienze economiche Filosofia Geografia Scienze giuridiche Scienze matematiche Scienze delle attivit motorie e sportive Scienze e tecniche psicologiche Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace Sociologia Statistica Storia Scienze del turismo Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali Disegno industriale Scienze della difesa e della sicurezza Professioni sanitarie, infermieristiiche e

14,2 26,2 12,4 11,5 14,3 15,2 11,6 17,3 19,2 15,7 15,2 17,3 20,5 18 17,1 15,5 16,4 20,7 23,4 19,8 17,3 33,6 20,5 18,5 17,2 27,5 22,5 18,9 17,4 19,5 27,1 20,8 15,3 16,2 21,3 20,8 15,9 21,9 17,8 22,8 9,6 5,8 1,2 6,2

14.367 14.043 29.433 34.143 37.348 17.453 4.847 31.332 49.895 62.087 44.152 34.082 31.265 45.885 39.116 5.106 54.294 15.945 18.630 10.114 425 17.504 10.827 8.868 24.190 9.609 42.976 14.344 1.879 27.335 9.352 23.633 46.894 4.277 14.094 4.174 9.933 13.276 4.468 2.565 9.572 1.091 47.511

16,5 133.277

LVII

Classe Classe corrispondente (DM 509/99) (DM 270/04)

Denominazione

Iscritti Mancate regolari iscrizioni su totale al II anno iscritti (a) corretto

% immatricolati inattivi (b)

% iscritti inattivi (c)

N. di iscritti totali

N. corsi attivi (d)

professione sanitaria ostetrica SNT2 SNT3 SNT4 01/S 02/S 03/S 04/S 05/S 06/S 07/S 08/S 09/S 10/S 100/S 101/S 102/S 103/S 104/S 12/S 13/S 14/S 15/S 16/S 17/S 18/S 19/S 20/S 21/S 22/S 23/S 24/S 25/S 26/S 27/S 28/S 29/S 30/S 31/S 32/S 33/S 34/S 35/S 36/S 37/S 38/S LM-18 LM-43 LM-20 LM-21 LM-22 LM-23 LM-25 LM-27 LM-28 LM-29 LM-30 LM-31 LM-32 LM-33 LM-34 LM-35 LM-78 LM-16 LM-17 LM-80 LM-12 LM-94 LM-11 LM-19 LM-13 LM-15 LM-14 LM-01 LM-02 LM-03 LM-04 LM-05 LM-06 LM-07 LM-08 LM-09 LM-10 LM-91 LM-92 Professioni sanitarie della riabilitazione Professioni sanitarie tecniche Professioni sanitarie della prevenzione Antropologia culturale ed etnologia Archeologia Architettura del paesaggio Architettura e ingegneria edile-architettura Archivistica e biblioteconomia Biologia Biotecnologie agrarie Biotecnologie industriali Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche Conservazione dei beni architettonici e ambientali Tecniche e metodi per la societa dell'informazione Teorie della comunicazione Teoria e tecniche della normazione e dell'informazione giuridica Design Traduzione specialistica e interpretariato Conservazione e restauro dei beni culturali Informazione e sistemi editoriali Farmacia e farmacia industriale Filologia, letterature e storia dell'antichit Filologia moderna Filosofia e storia della scienza Scienze filosofiche Finanza Fisica Scienze geografiche Giurisprudenza Informatica Metodologie informatiche per le discipline umanistiche Ingegneria aerospaziale e astronautica Ingegneria biomedica Ingegneria chimica Ingegneria civile Ingegneria dell'automazione Ingegneria delle telecomunicazioni Ingegneria elettrica Ingegneria elettronica Ingegneria energetica e nucleare Ingegneria gestionale Ingegneria informatica Ingegneria meccanica Ingegneria navale Ingegneria per l'ambiente e il territorio 73,2 76,5 78,5 65,4 70,3 64,5 42,6 68,4 82,5 77,2 81,4 82,3 82,5 68,2 71,7 83,1 71 73,3 75 69 72,9 76,7 76,9 50 72,4 74,2 71,7 70,1 69,7 60,4 61,2 60,7 74,3 72,3 70,4 65,5 56,4 70,2 61,8 72,8 71,1 58,3 68,4 74,8 64,6 8,1 6,9 3,4 10,1 4,3 10,3 19,3 3,7 5 7,1 2,7 3,2 4,5 3,5 3,9 4,7 3 6,4 2,1 2,6 2,8 26,8 1,8 -10,9 2,6 13,2 9,9 6,1 7 10,8 4,4 5,1 4,7 6,5 4,3 2,8 2,4 2,6 0 8 13,9 2 3,1 5,3 5 5,4 13,8 1,9 4,2 9,1 8,6 8,9 16,2 13,6 15,5 2,4 21,4 8,7 10,9 8 8,1 14,9 13,1 16,3 29,4 10 9,3 9,1 13 13,2 8,4 11,4 17,1 15,6 11,2 9,9 13,5 8 20,5 16,4 10,1 5,6 9 6,8 9,6 11,7 13,9 10,5 9,6 8,8 13,6 9,7 9,2 8,2 15.442 12.495 2.951 1.691 2.824 279 40.572 620 7.952 307 1.289 2.972 154 349 1.840 83 2.346 2.527 700 3.829 44.080 1.258 5.561 70 3.164 1.421 2.328 338 14.253 4.004 209 2.307 2.152 1.440 5.883 1.283 3.235 1.035 3.928 1.089 7.022 6.689 6.730 465 3.322 213 240 47 13 38 4 85 18 104 15 27 49 4 7 19 2 16 16 18 21 61 30 47 0 36 14 39 8 55 46 5 14 15 18 49 18 31 17 36 13 27 38 52 4 36

LVIII

Classe Classe corrispondente (DM 509/99) (DM 270/04)

Denominazione

Iscritti Mancate regolari iscrizioni su totale al II anno iscritti (a) corretto 74,4 64,3 68,6 74,3 74,5 75,5 76,4 77,5 58 67,3 28 81,8 67,8 76,3 87,2 72,8 76,3 70,8 62,7 67,9 64,2 72,7 76,6 78,6 81,6 76,6 72,7 67,1 76,5 75,8 86,8 78,9 77 55,2 70,6 71 83,2 83 78,9 74,7 81,6 86,8 82,5 70,7 -37,9 -29,3 1,5

% immatricolati inattivi (b)

% iscritti inattivi (c) 4,5 12,5 8,4 10,4 9,6 17,9 10,5 9 15 55,6 24

N. di iscritti totali

N. corsi attivi (d) 3 4 8 51 30 22 41 53 15 1 0 6 12 34 7 13 19 20 36 53 10 36 20 42 3 73 13 8 22 27 8 32 30 5 35 16 15 26 38 26 16 1 14 32

39/S 40/S 41/S 42/S 43/S 44/S 45/S 46/S 47/S 48/S 49/S 50/S 51/S 52/S 53/S 54/S 55/S 56/S 57/S 58/S 59/S 60/S 61/S 62/S 63/S 64/S 65/S 66/S 67/S 68/S 69/S 70/S 71/S 72/S 73/S 74/S 75/S 76/S 77/S 78/S 79/S 80/S 81/S 82/S LM-52 LM-53 LM-54 LM-55 LM-56 LM-57 LM-58 LM-59 LM-60 LM-61 LM-62 LM-63 LM-64 LM-65 LM-73 LM-68 LM-67 LM-69 LM-70 LM-86 LM-72 LM-71 LM-75 LM-44 LM-45 LM-46 LM-47 LM-48 LM-49 LM-50 LM-87 LM-51 LM-36 LM-37 LM-38 LM-39 LM-40 LM-41 LM-42

Interpretariato di conferenza Lingua e cultura italiana Lingue e letterature dell'Africa e dell'Asia Lingue e letterature moderne europee e americane Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale Linguistica Matematica Medicina e chirurgia Medicina veterinaria Metodi per l'analisi valutativa dei sistemi complessi Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali Modellistica matematico-fisica per l'ingegneria Musicologia e beni musicali Odontoiatria e protesi dentaria Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attivit motorie Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale Progettazione e gestione dei sistemi turistici Programmazione e gestione dei servizi educativi Servizio sociale e politiche sociali Psicologia Pubblicit e comunicazione d'impresa Relazioni internazionali Scienza e ingegneria dei materiali Scienze chimiche Scienze cognitive Scienze dell'economia Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua Scienze dell'universo Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicit Scienze della natura Scienze della nutrizione umana Scienze della politica Scienze delle pubbliche amministrazioni Scienze delle religioni Scienze dello spettacolo e produzione multimediale Scienze e tecnologie forestali ed ambientali Scienze e tecniche dello sport Scienze e tecniche delle attivit motorie preventive e adattate Scienze e tecnologie agrarie Scienze e tecnologie alimentari Scienze zootecniche e tecnologie animali Scienze e tecnologie della navigazione Scienze e tecnologie della chimica industriale Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio

3,2 6,8 13 5,9 2,8 4,2 2,7 4,2 5,2 0 2,6 2,8 3,1 16,2 2,6 5,6 13,7 12,1 5,5 7,5 5,1 1,9 3,7 0,9 4,6 11,2 4,3 6,4 6,6 3,1 7,4 4,7 21,6 10,1 3,6 5,2 6,3 4,3 6,6 12,1 5,5 6

371 526 969 5.213 5.351 1.383 1.900 55.908 9.792 49 25 390 584 4.881 500 879 1.496 2.189 4.995 17.881 2.841 6.171 779 1.642 244 7.390 1.374 331 3.222 927 812 3.793 2.527 201 3.598 724 834 2.386 1.426 1.313 452 38 406 1.319

14,7 28,7 5,3 15,4 9,8 12,4 20,1 24,2 8,9 7,2 10,5 10,2 7,2 51,2 14 15,5 5,1 13 8 26,7 14,9 19,9 19,3 13,8 10,4 16,4 10,4 14,3 10,3 19,7 0 8,6 13,7

LIX

Classe Classe corrispondente (DM 509/99) (DM 270/04)

Denominazione

Iscritti Mancate regolari iscrizioni su totale al II anno iscritti (a) corretto 73,3 79,2 71 72,1 75,4 71,5 71,5 79,6 65,2 45,3 47,7 60,9 67,1 67,4 63,9 82,5 68 92,1

% immatricolati inattivi (b)

% iscritti inattivi (c) 7,9 10,8 12,9 6,9 18,7 9,1 15,9 18 12,1 15,2 14,1 13,3 14,1 15,3 14,7 21,9 10 7,9

N. di iscritti totali

N. corsi attivi (d) 12 140 6 33 27 16 29 11 14 1 2 8 39 6 5 21 13 10

83/S 84/S 85/S 86/S 87/S 88/S 89/S 90/S 91/S 92/S 93/S 94/S 95/S 96/S 97/S 98/S 99/S DS1/S LMG/01

LM-76 LM-77 LM-79 LM-74 LM-85 LM-81 LM-88 LM-82 LM-83

Scienze economiche per l'ambiente e la cultura Scienze economico-aziendali Scienze geofisiche Scienze e tecnologie geologiche Scienze pedagogiche Scienze per la cooperazione allo sviluppo Sociologia e ricerca sociale Scienze statistiche Scienze statistiche attuariali e finanziarie Statistica per la ricerca sperimentale Storia antica Storia contemporanea

5,7 4,6 0 2,7 9,7 6,8 5,1 12,5 3,5 0 0 3,5 6,7 4 11,1 6,7 4,6 3,3

890 32.453 124 1.653 4.731 1.498 3.187 492 928 203 88 895 5.417 959 479 1.158 909 915

LM-89

Storia dell'arte Storia della filosofia Storia medievale

LM-84 LM-90 LMG/01

Scienze storiche Studi europei Scienze della difesa e della sicurezza

Magistrali in giurisprudenza 82 17,2 18,7 13,3 243.836 154 Classe delle lauree specialistiche nelle scienze SNT1/S 92 1,7 7,1 2.173 33 infermieristiche e ostetriche Classe delle lauree specialistiche nelle scienze SNT2/S 94,8 2,2 5,8 805 17 delle professioni sanitarie della riabilitazione Classe delle lauree specialistiche nelle scienze SNT3/S 95,7 3,5 8,8 1.003 28 delle professioni sanitarie tecniche Classe delle lauree specialistiche nelle scienze SNT4/S 89 3,7 14,4 318 10 delle professioni sanitarie della prevenzione (a) Sono escluse le lauree specialistiche o magistrali (b) Sono considerati inattivi gli immatricolati ad un corso universitario nella.a. 2008/09 che, nell'anno solare 2009, non hanno sostenuto alcun esame o non hanno conseguito alcun credito; per i corsi di laurea specialistica non a ciclo unico il riferimento a gli iscritti al primo anno. (c) Sono considerati inattivi gli iscritti ad un corso universitario nella.a. 2008/09 che, nell'anno solare 2009, non hanno sostenuto alcun esame o non hanno conseguito alcun credito; sono stati calcolati al netto degli immatricolati inattivi. (d) Sono considerati attivi i corsi con almeno un immatricolato (oppure un iscritto al primo anno per i corsi di laurea specialistica non a ciclo unico).

LX

Appendice al Capitolo 4
Tabella A.4.1 N corsi di dottorato e posti banditi, per regione dellateneo proponente anno 2009
N medio posti banditi per corso 6,9 5,3 7,6 6,3 6,8 6,9 6,5 6,5 8,1 6,0 4,7 11,4 5,7 6,0 6,0 8,1 14,9 5,3 7,4 7,0

Regione ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VENETO TOTALE Fonte: Anagrafe Dottorati, 2009

N.Atenei 3 1 3 6 4 3 11 1 13 4 1 3 5 2 4 7 2 2 4 79

N corsi di dottorato 54 12 41 177 154 54 315 64 272 67 9 55 111 38 125 145 18 31 144 1886

Posti banditi 371 64 312 1110 1045 375 2039 416 2198 404 42 625 634 227 747 1180 269 164 1063 13285

Tabella A.4.1 bis N corsi di dottorato e di posti banditi per dimensione dellateneo proponente anno 2009
N corsi di dottorato 739 848 299 1886 N medio posti banditi per corso 7,3 7,1 6,2 7,0

Dimensione ateneo proponente Grande Medio Piccolo Totale Fonte: Anagrafe Dottorati, 2009

N.Atenei 11 30 38 79

Posti banditi 5420 6022 1843 13285

LXI

Tabella A.4.2 N di partecipanti alle prove, idonei e iscritti a corsi di dottorato per regione dellateneo proponente anno 2009
Regione ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VENETO Totale Fonte: Anagrafe Dottorati, 2009 Partecipanti alle prove 597 108 712 2558 3079 1189 4695 1147 5198 985 53 2310 1270 401 1761 4500 1474 251 2458 34746 Idonei 485 86 421 1585 1746 550 2839 567 3218 576 40 1706 779 304 999 1934 490 181 1600 20106 Iscritti 332 60 297 1059 1037 380 1927 341 1793 355 30 621 546 219 699 1025 234 135 916 12006

Tabella A.4.2 bis N di partecipanti alle prove, idonei e iscritti a corsi di dottorato per dimensione dellateneo proponente anno 2009
Dimensione Ateneo Grande Medio Piccolo Totale Fonte: Anagrafe Dottorati, 2009 Partecipanti alle prove 12698 15571 6477 34746 Idonei 7636 9787 2683 20106 Iscritti 4819 5546 1641 12006

LXII

Tabella A.4.3 Copertura finanziaria borse di studio erogate anno 2009 per regione dellateneo proponente valori %
Fondi a carico di progetti di ricerca MIUR

Regione dell'Ateneo proponente

Fondi N. MIUR per Atenei dottorato

Fondi di Ateneo

Fondi di atenei consorziati

Fondi esterni da enti di ricerca

Fondi esterni da privati

Fondi esterni da enti pubblici

Altri fondi

TOTALE

ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VENETO

1 1 3 6 4 3 10 1 12 4 3 3 2 2 7 2 2 4

38,7 50,7 37,1 57,3 48,5 58,9 43,8 27,9 43,8 66,6 46,0 68,7 18,5 52,5 42,4 2,9 49,3 50,4 45,7

0,0 0,0 0,0 0,5 6,0 0,6 1,9 0,0 2,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,4 0,0 1,2

45,3 14,5 53,7 27,5 30,1 24,8 42,5 16,7 31,4 11,7 18,0 2,1 40,5 39,7 30,9 26,5 21,7 21,5 29,8

2,7 2,9 0,3 2,0 2,4 1,4 2,4 0,0 1,4 1,3 0,5 1,8 0,9 1,6 1,3 1,7 0,0 1,6 1,6

4,0 11,6 3,3 4,1 0,2 3,3 3,1 32,0 2,4 0,9 9,8 3,0 2,7 1,1 2,4 1,7 4,6 2,0 4,2

9,3 0,0 1,6 4,4 3,6 2,5 3,2 4,6 15,0 11,1 21,9 4,3 18,7 3,1 10,7 29,0 22,8 17,6 9,8

0,0 20,3 2,3 1,2 5,1 3,8 3,0 18,8 2,7 6,4 3,7 17,2 2,0 8,4 37,6 1,2 3,1 5,6

0,0 0,0 1,8 3,0 4,1 4,8 0,0 0,0 0,8 2,0 0,0 2,8 0,0 4,0 0,6 0,0 3,7 2,1

100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

0,8 17,9

Totale complessivo 70 Fonte: Anagrafe Dottorati, 2009

Tabella A.4.3 bis Copertura finanziaria borse di studio erogate nellanno 2009 per dimensione dellateneo proponente valori %
N. Atenei Fondi MIUR per dottorato Fondi a carico di progetti di ricerca MIUR Fondi di Ateneo Fondi di atenei consorziati Fondi esterni da enti di ricerca Fondi esterni da privati Fondi esterni da enti pubblici TOT ALE

Altri fondi

Grande Medio Piccolo

9 29 32

46,4 46,0 42,5

1,7 1,1 0,3 1,2

33,1 25,7 34,7 29,8

2,1 1,2 1,5 1,6

2,4 6,3 2,0 4,2

8,4 10,4 11,3 9,8

3,5 7,0 6,5 5,6

TOTALE 70 45,7 Fonte: Anagrafe Dottorati, 2009

100 ,0 100 2,3 ,0 100 1,1 ,0 100 2,1 ,0 2,3

LXIII

Tab A.4.4 tassi di partecipazione, idoneit e iscrizione di candidati provenienti da altri atenei per regione dellateneo proponente anno 2009
Regione dellAteneo proponente % Part altro ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VENETO TOTALE * Ateneo diverso da quello proponente il corso di dottorato Fonte: Anagrafe Dottorati, 2009 38,2 37,0 26,1 26,3 40,7 49,5 42,6 42,5 38,9 29,5 47,2 32,1 22,6 17,5 18,1 44,0 41,6 29,1 43,7 37,3 % Idonei altro 36,7 38,4 25,7 26,2 33,6 54,2 37,0 28,9 34,3 34,7 47,5 28,7 20,5 16,1 16,9 40,7 35,5 24,9 36,3 32,9 % iscritti altro 32,8 33,3 24,9 25,7 25,7 47,9 34,0 24,0 34,3 35,5 40,0 22,4 20,7 15,1 17,5 36,5 30,3 16,3 31,3 29,8

LXIV

Tab A.4.5 - Tassi di partecipazione alle prove e di iscrizione sul totale dei posti banditi per regione dellateneo proponente - anno 2009
% % Iscritti/ Partecipanti/posti Posti banditi banditi 160,9 168,8 228,2 230,5 294,6 317,1 230,3 275,7 236,5 243,8 126,2 369,6 200,3 176,7 235,7 381,4 548,0 153,0 231,2 261,5 89,5 93,8 95,2 95,4 99,2 101,3 94,5 82,0 81,6 87,9 71,4 99,4 86,1 96,5 93,6 86,9 87,0 82,3 86,2 90,4

REGIONE

N corsi

Posti banditi

Partecipanti alle prove 597 108 712 2558 3079 1189 4695 1147 5198 985 53 2310 1270 401 1761 4500 1474 251 2458 34746

Iscritti

ABRUZZI BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VENETO TOTALE

54 12 41 177 154 54 315 64 272 67 9 55 111 38 125 145 18 31 144 1886

371 64 312 1110 1045 375 2039 416 2198 404 42 625 634 227 747 1180 269 164 1063 13285

332 60 297 1059 1037 380 1927 341 1793 355 30 621 546 219 699 1025 234 135 916 12006

LXV

Tab A.4.6 Dottorandi 2008 per tipologia di sostegno finanziario ottenuto e ateneo di provenienza
Regione dell'Ateneo di Provenienza Tipologia Ateneo Altro di Provenienza sostegno Altro Ateneo Stesso Ateneo ABRUZZO Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo BASILICATA Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo CALABRIA Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo CAMPANIA Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo EMILIA ROMAGNA Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo FRIULI VENEZIA GIULIA Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo LAZIO Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo LIGURIA Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo LOMBARDIA Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo MARCHE Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo MOLISE Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo PIEMONTE Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo PUGLIA Totale 1 4 17 21 1 2 13 15 2 3 5 6 8 14 4 11 15 1 3 12 15 21 13 34 3 8 1 9 1 4 11 11 12 2 14 4 4 4 3 5 8 8 15 23 3 1 1 1 13 14 3 3 Assegno % % con Nessun di Borsa Totale nessun borsa o sostegno ricerca sostegno assegno 27 141 168 6 27 33 46 109 155 244 459 703 233 431 664 65 108 173 327 304 631 21 168 189 323 721 1044 50 150 200 3 11 14 89 346 435 75 298 373 35 67 102 8 7 15 27 58 85 201 284 485 174 220 394 30 70 100 316 852 1168 29 44 73 214 273 487 41 54 95 1 6 7 72 132 204 68 158 226 63 224 287 14 35 49 73 182 255 460 750 1210 419 666 1085 98 178 276 672 1170 1842 51 212 263 546 1014 1560 95 215 310 4 17 21 164 491 655 149 476 625 55,6 29,9 35,5 57,1 20,0 30,6 37,0 31,9 33,3 43,7 37,9 40,1 41,5 33,0 36,3 30,6 39,3 36,2 47,0 72,8 63,4 56,9 20,8 27,8 39,2 26,9 31,2 43,2 25,1 30,6 25,0 35,3 33,3 43,9 26,9 31,1 45,6 33,2 36,2 42,9 64,3 59,6 42,9 80,0 69,4 63,0 62,1 62,4 53,7 61,9 58,8 57,5 67,0 63,3 69,4 60,7 63,8 49,9 26,1 34,7 43,1 79,2 72,2 59,7 72,3 67,9 52,6 69,8 64,5 75,0 64,7 66,7 55,5 73,1 68,7 51,7 63,2 60,5 LXVI

Regione dell'Ateneo di Provenienza

Tipologia Ateneo Altro di Provenienza sostegno Altro Ateneo Stesso Ateneo 2 2

% % con Assegno Nessun Totale nessun borsa o di Borsa sostegno sostegno assegno ricerca 3 2 5 1 4 5 22 103 125 133 523 656 216 487 703 10 64 74 29 98 127 133 324 457 137 229 366 8 9 17 37 49 86 2 2 56 203 259 267 851 1118 362 725 1087 18 73 91 88 170 258 2 2 245 593 838 51,8 48,3 49,0 49,8 38,1 40,9 37,8 31,6 33,7 44,4 12,3 18,7 42,0 28,8 33,3 100,0 100,0 36,3 28,2 30,5 39,3 44,6 51,7 50,2 50,2 61,9 59,1 61,0 68,0 65,7 55,6 87,7 81,3 55,7 71,2 65,9 0,0 0,0 62,0 71,7 68,9 59,5

SARDEGNA

Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo

SICILIA

Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo 4 3 7

5 6 11

TOSCANA

Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo

TRENTINO-ALTO ADIGE Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo UMBRIA VALLE D'AOSTA Totale Altro Ateneo Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo VENETO Totale TOTALE 4 1 5 144 2 8 10 119 2 1 2 1

48 121 169

150 417 567 7076

89 167 256

4752 12091

Tab. A.4.6 bis Dottorandi 2008 per tipologia di sostegno finanziario e dimensione ateneo di conseguimento della laurea
Dimensione Ateneo di Provenienza Ateneo dove viene svolto il Dottorato Altro Assegno Borsa Nessun sostegno Totale % nessun sostegno % con borsa o assegno

Altro Ateneo Stesso Ateneo Grande Grande Totale Altro Ateneo Stesso Ateneo Medio MedioTotale Altro Ateneo Stesso Ateneo Piccolo TOTALE Piccolo Totale

40 17 57 22 31 53 3 31 34 144

20 31 51 20 43 63 2 3 5 119

1151 2213 3364 722 2339 3061 215 436 651 7076

893 1852 2745 558 1056 1614 200 193 393 4752

2104 4113 6217 1322 3469 4791 420 663 1083 12091

42,4 45,0 44,2 42,2 30,4 33,7 47,6 29,1 36,3 39,3

55,7 54,6 54,9 56,1 68,7 65,2 51,7 66,2 60,6 59,5

LXVII

Tab. A.4.7 Mobilit dottorandi per regione dellateneo di conseguimento della laurea e per ateneo di iscrizione al corso di dottorato Valori assoluti e % - anno 2008
Ateneo di iscrizione al corso di dottorato Altro Ateneo Ateneo di iscrizione al corso di dottorato Altro Ateneo

Altra regione ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO Totale 50 14 65 298 355 53 395 51 302 76 4 116 108 49 175 233 18 87 2 173 2624

Stessa regione 13

Totale 63 14 8 73 460 419 98 672 51

Stesso Ateneo 224 35 182 750 666 178 1170 212 1014 215 17 491 476 203 851 725 73 170

TOTALE 287 49 255 1210 1085 276 1842 263 1560 310 21 655 625 259 1118 1087 91 258 2

Altra regione 17,4 28,6 25,5 24,6 32,7 19,2 21,4 19,4 19,4 24,5 19,0 17,7 17,3 18,9 15,7 21,4 19,8 33,7 100,0 20,6 21,7

Stessa regione 4,5 3,1 13,4 5,9 16,3 15,0 15,6 6,1 7,3 6,6 2,7 8,2 11,9 0,4 8,6 10,1

Totale 22,0 28,6 28,6 38,0 38,6 35,5 36,5 19,4 35,0 30,6 19,0 25,0 23,8 21,6 23,9 33,3 19,8 34,1 100,0 29,2 31,8

Stesso Ateneo 78,0 71,4 71,4 62,0 61,4 64,5 63,5 80,6 65,0 69,4 81,0 75,0 76,2 78,4 76,1 66,7 80,2 65,9 70,8 68,2

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

162 64 45 277

244 19

546 95 4

48 41 7 92 129

164 149 56 267 362 18

88 2

72 1222

245 3846

593 8245

838 12091

Tab. A.4.7 bis - Mobilit dottorandi per dimensione dellateneo di conseguimento della laurea e dellateneo di iscrizione al corso di dottorato
ALTRO ATENEO ALTRO ATENEO

Dimensione Ateneo di provenienza Grande Medio Piccolo Totale Grande Medio Piccolo Totale Grande Medio Piccolo TOTALE 488 451 140 1079 1112 597 199 1908 504 274 81 859 2104 1322 420 3846 23,2 34,1 33,3 28,1 52,9 45,2 47,4 49,6 24,0 20,7 19,3 22,3 100,0 100,0 100,0 100,0

LXVIII

Tabella A.4.8 Dottorandi per regione dellateneo di iscrizione e tipo di laurea


REGIONE ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VENETO TOTALE LAUREA V.O. LS,LSCU,LM TOTALE % laureati V.O. 216 28 133 503 376 143 823 115 602 112 17 149 292 113 660 503 46 109 344 5284 125 31 132 514 593 214 947 164 1018 229 13 488 304 123 420 723 109 102 558 6807 341 59 265 1017 969 357 1770 279 1620 341 30 637 596 236 1080 1226 155 211 902 12091 63,3 47,5 50,2 49,5 38,8 40,1 46,5 41,2 37,2 32,8 56,7 23,4 49,0 47,9 61,1 41,0 29,7 51,7 38,1 43,7

Tab A.4.9 Dottorandi 2008 per numero di anni dalla laurea e regione dellateneo
Regione dellAteneo di iscrizione al corso di dottorato ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA LAZIO LIGURIA LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE <=2 59,2 72,9 66,8 61,9 69,9 71,1 61,2 66,3 69,5 66,9 63,3 75,8 DA 3 A 5 18,2 15,3 16,6 18,2 16,9 14,6 17,5 16,8 15,6 14,7 16,7 11,1 DA 6 A 10 13,8 1,7 10,9 7,9 8,2 6,4 12,3 9,7 7,5 10,0 10,0 7,4 DA 11 IN POI 6,7 10,2 5,7 5,2 5,1 7,8 7,2 7,2 3,8 8,5 6,7 5,7 NON TOTALE INDICATO 2,1 0,0 0,0 6,8 0,0 0,0 1,8 0,0 3,6 0,0 3,3 0,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 LXIX

Regione dellAteneo di iscrizione al corso di dottorato PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO-ALTO ADIGE UMBRIA VENETO TOTALE

<=2 68,6 64,4 55,6 71,8 80,6 62,6 68,6 66,4

DA 3 A 5 16,6 18,6 23,4 14,6 8,4 23,7 14,2 16,7

DA 6 A 10 8,4 11,9 13,9 7,0 3,2 5,7 6,9 9,1

DA 11 IN POI 6,2 5,1 6,9 6,5 7,7 8,1 4,7 6,0

NON TOTALE INDICATO 0,2 0,0 0,3 0,1 0,0 0,0 5,7 1,8 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

LXX

Tabella A.4.10 N corsi di dottorato e di posti banditi per ateneo proponente anno 2009
N corsi di dottorato 74 13 12 14 79 2 18 27 21 10 1 13 1 104 6 21 7 17 88 16 9 70 18 24 22 3 18 29 54 71 32 6 52 5 26 5 28 7 2 N medio posti banditi per corso 5,9 4,8 6,0 5,9 9,1 11,0 4,8 4,5 8,0 7,6 12,0 5,5 8,0 4,6 6,7 8,8 4,3 9,5 5,5 6,3 4,0 6,4 5,1 5,6 7,3 15,0 5,1 5,6 7,0 8,6 8,9 7,8 6,2 11,0 15,1 12,2 6,8 5,1 3,0 LXXI

Ateneo Bari Bari Politecnico Basilicata Bergamo Bologna Bolzano Brescia Cagliari Calabria Camerino Casamassima - J.Monnet Cassino Castellanza LIUC Catania Catanzaro Chieti Enna - KORE Ferrara Firenze Firenze - Istituto Italiano di Scienze Umane Foggia Genova Insubria LAquila Lecce Lucca - IMT Macerata Marche Messina Milano Milano Bicocca Milano Bocconi Milano Cattolica Milano IULM Milano Politecnico Milano San Raffaele Modena e Reggio Emilia Molise Napoli Benincasa

Posti banditi 435 63 72 82 718 22 87 122 167 76 12 71 8 480 40 185 30 162 481 100 36 451 91 134 160 45 92 163 376 608 285 47 323 55 393 61 191 36 6

Ateneo Napoli Federico II Napoli II Napoli L'Orientale Napoli Parthenope Padova Palermo Parma Pavia Pavia IUSS Perugia Perugia Stranieri Piemonte Orientale Pisa Pisa S.Anna Reggio Calabria Roma Biomedico Roma IUSM Roma La Sapienza Roma LUISS Roma LUMSA Roma Marconi Roma Tor Vergata Roma Tre Salerno Sannio Sassari Siena Siena Stranieri Teramo Torino Torino Politecnico Trento Trieste Trieste SISSA Tuscia Udine Urbino Carlo Bo Venezia C Foscari Venezia Iuav Verona TOTALE

N corsi di dottorato 85 35 20 13 93 65 46 36 3 52 1 11 59 8 10 6 3 161 9 3 1 70 33 30 4 17 32 2 12 23 23 16 25 12 15 19 12 15 7 33 1886

Posti banditi 667 169 76 56 682 362 184 264 26 304 3 73 459 80 90 35 19 1055 62 12 4 464 261 224 36 128 392 8 58 517 251 250 200 68 101 170 94 160 64 231 13285

N medio posti banditi per corso 7,8 4,8 3,8 4,3 7,3 5,6 4,0 7,3 8,7 5,8 3,0 6,6 7,8 10,0 9,0 5,8 6,3 6,6 6,9 4,0 4,0 6,6 7,9 7,5 9,0 7,5 12,3 4,0 4,8 22,5 10,9 15,6 8,0 5,7 6,7 8,9 7,8 10,7 9,1 7,0 7,0 LXXII

Tabella A.4.11. N di partecipanti alle prove, idonei e iscritti a corsi di dottorato per ateneo proponente anno 2009
ATENEO Bari Bari Politecnico Basilicata Bergamo Bologna Bolzano Brescia Cagliari Calabria Camerino Casamassima J.Monnet Cassino Castellanza LIUC Catania Catanzaro Chieti Ferrara Firenze Firenze - Istituto Italiano di SCIENZE UMANE Foggia Genova Insubria L'Aquila Lecce Lucca IMT Macerata Marche Messina Milano Milano - Bicocca Milano Bocconi Milano Cattolica Milano IULM Milano Politecnico Milano San Raffaele Modena e Reggio Emilia Molise Napoli Federico II Partecipanti alle prove Idonei 805 107 108 279 1957 67 107 216 410 378 37 92 22 690 139 327 283 903 200 92 1147 137 195 229 1352 233 271 632 1266 451 338 503 57 1252 262 522 53 1531 481 84 86 146 996 38 88 153 221 118 27 62 12 338 77 260 212 601 42 58 567 106 164 129 89 136 248 359 633 314 183 320 41 931 107 305 40 883 Iscritti 337 51 60 118 624 24 65 114 154 58 18 38 12 229 53 158 118 410 20 43 341 67 126 97 45 100 141 271 429 200 45 206 25 364 45 141 30 563 LXXIII

ATENEO Napoli II Napoli L'Orientale Napoli Parthenope Padova Palermo Parma Pavia Pavia IUSS Perugia Perugia Stranieri Piemonte Orientale Pisa S.Anna Pisa S.Anna Reggio Calabria Roma Biomedico Roma IUSM Roma La Sapienza Roma LUISS Roma LUMSA Roma Marconi Roma S.Pio V Roma Tor Vergata Roma Tre Salerno Sannio Sassari Siena Siena Stranieri Teramo Torino Torino Politecnico Trento Trieste Trieste SISSA Tuscia Udine UKE - Universit Kore di ENNA Urbino Venezia Ca' Foscari Venezia IUAV Verona Totale

Partecipanti alle prove Idonei 265 186 133 1406 439 317 477 47 213 38 168 539 357 163 37 40 2358 413 66 18 9 807 718 383 60 185 1106 43 75 804 1338 1407 404 407 137 378 0 103 386 153 513 34746 225 73 89 991 302 233 302 35 163 18 112 535 189 123 33 23 1427 79 29 4 3 733 337 264 51 151 457 21 61 449 1145 452 204 90 109 256 0 74 183 90 336 20106

Iscritti 175 38 62 547 199 154 203 14 125 10 61 193 98 90 25 18 972 48 20 4 3 505 215 175 46 105 246 13 48 316 244 210 160 58 79 162 0 56 108 51 210 12006 LXXIV

Tabella A.4.12 Copertura finanziaria borse di studio erogate anno 2009 per ateneo proponente valori %
Fondi a carico progetti di ricerca MIUR 0,0 0,0 8,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 8,7 0,0 0,0 0,0 0,0 6,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

NOME ATENEO Basilicata Bergamo Bologna Bolzano Cagliari Calabria Camerino Casamassima J.Monnet Cassino Castellanza LIUC Catania Catanzaro Ferrara Firenze Firenze - Istituto Italiano di Scienze Umane Foggia Genova Insubria LAquila Lecce Lucca - IMT Macerata Marche Messina Milano Milano Bicocca Milano Bocconi Milano Cattolica Milano IULM Milano Politecnico Milano San Raffaele Modena e Reggio Emilia Napoli Federico II Napoli II Napoli L'Orientale Napoli Parthenope Padova

Fondi MIUR per dottorato 50,7 38,0 40,3 0,0 9,8 10,5 33,8 0,0 45,3 100,0 60,9 36,6 50,4 56,9 0,0 77,3 27,9 26,6 38,7 72,2 5,6 88,6 59,6 43,8 32,7 36,2 54,7 34,3 0,0 60,5 30,4 85,3 60,5 84,9 55,7 88,6 53,0

Fondi di Ateneo 14,5 22,2 33,7 93,3 32,8 75,6 16,2 18,5 44,2 0,0 27,0 56,1 41,6 21,3 40,3 4,5 16,7 50,6 45,3 0,0 72,4 5,8 17,7 52,7 45,1 47,1 41,0 22,9 100,0 11,8 0,0 1,7 22,4 1,2 44,3 0,0 18,0

Fondi di Atenei consorziati 2,9 2,8 3,3 0,0 0,0 0,6 0,0 27,9 0,0 0,0 1,8 0,0 0,0 1,7 0,0 0,0 0,0 0,0 2,7 0,0 0,0 3,2 1,0 1,4 1,4 3,7 0,0 6,3 0,0 0,0 0,0 0,0 2,0 2,3 0,0 2,9 1,5

Fondi esterni da Enti di ricerca 11,6 1,4 0,0 0,0 0,0 5,8 0,0 0,0 0,0 0,0 1,6 0,0 2,0 1,7 0,0 4,5 32,0 0,0 4,0 2,9 0,0 0,0 2,1 0,7 0,7 3,9 0,0 0,0 0,0 3,2 0,0 1,4 5,5 2,3 0,0 2,9 1,5

Fondi esterni da privati 0,0 32,9 3,5 0,0 39,4 3,5 16,2 53,6 5,3 0,0 4,7 0,0 6,0 4,3 7,0 4,5 4,6 16,3 9,3 0,0 0,0 2,4 13,9 1,4 10,4 6,6 4,3 36,5 0,0 13,8 66,0 1,4 4,3 5,8 0,0 5,7 22,3

Fondi esterni da Altri Enti pubblici fondi 20,3 0,0 6,2 0,0 1,6 0,0 20,3 0,0 5,3 0,0 4,0 7,3 0,0 4,6 52,7 9,1 18,8 6,6 0,0 21,0 20,5 0,0 5,7 0,0 1,0 0,7 0,0 0,0 0,0 3,7 3,6 2,9 1,6 2,3 0,0 0,0 3,7 0,0 2,6 4,5 6,7 16,4 4,1 13,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 9,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,9 1,5 0,0 0,0 0,0 0,0 1,8 0,0 0,0 0,0 0,9 0,0 7,2 3,7 1,2 0,0 0,0 0,0

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

LXXV

NOME ATENEO Parma Pavia Pavia IUSS Perugia Perugia Stranieri Piemonte Orientale Pisa Pisa S.Anna Reggio Calabria Roma Biomedico Roma La Sapienza Roma LUISS Roma LUMSA Roma Marconi Roma San Pio V Roma Tor Vergata Roma Tre Salerno Sannio Sassari Siena Siena Stranieri Torino Torino Politecnico Trento Trieste Trieste SISSA Tuscia Udine Urbino Carlo Bo Venezia C Foscari Venezia Iuav Verona TOTALE

Fondi MIUR per dottorato 59,4 48,2 15,2 53,6 0,0 49,6 61,3 0,0 72,9 19,8 26,9 33,2 40,0 0,0 0,0 74,9 82,9 5,5 59,1 26,3 38,3 38,6 56,5 34,6 3,2 47,5 96,9 6,9 29,9 79,7 68,8 64,1 28,9 45,7

Fondi a carico progetti di ricerca MIUR 0,0 0,0 0,0 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 8,4 0,0 0,0 13,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 1,2

Fondi di Ateneo 32,1 38,2 46,3 16,3 84,9 14,0 12,8 83,1 22,9 53,7 62,7 66,8 10,0 100,0 100,0 5,3 8,5 85,6 0,0 47,5 27,6 0,0 14,4 22,6 19,8 0,4 0,0 55,7 57,0 0,0 0,0 28,1 43,0 29,8

Fondi di Atenei consorziati 0,0 0,0 7,7 0,0 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,0 2,8 0,0 0,0 0,0 0,0 1,3 2,2 1,1 4,5 1,8 2,5 0,0 1,1 0,0 1,9 1,2 0,0 9,3 2,6 0,0 0,0 4,0 2,2 1,6

Fondi esterni da Enti di ricerca 0,0 4,3 0,0 5,0 0,0 0,0 7,8 1,5 2,1 13,3 2,3 0,0 0,0 0,0 0,0 2,6 2,9 2,2 4,5 5,1 0,0 0,0 2,3 19,6 1,9 15,4 0,0 18,5 1,3 0,0 6,3 0,0 1,5 4,2

Fondi esterni da privati 5,7 1,4 30,8 23,4 15,1 21,2 3,0 13,6 0,0 13,3 3,7 0,0 20,0 0,0 0,0 1,8 0,7 0,0 18,2 0,0 27,8 0,0 25,1 18,8 31,9 10,5 0,0 5,8 1,3 14,1 3,1 0,0 16,3 9,8

Fondi esterni da Altri Enti pubblici fondi 2,8 7,9 0,0 1,3 0,0 15,2 10,8 1,8 2,1 0,0 1,6 0,0 30,0 0,0 0,0 5,7 2,9 0,0 0,0 0,0 3,8 61,4 0,6 4,4 41,4 14,8 0,0 3,8 2,6 6,3 1,6 3,8 2,2 5,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 5,6 0,0 19,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 7,0 3,1 0,0 5,4 0,0 20,3 0,0 5,9 2,1

TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

LXXVI

Tab A.4.13. Tassi di partecipazione, idoneit e iscrizione di candidati provenienti da altri atenei per ateneo proponente anno 2009
% part. Altro ateneo 17,3 12,1 37,0 69,9 37,4 32,8 39,3 9,3 15,1 3,7 67,6 50,0 72,7 17,5 57,6 39,8 35,0 36,4 83,5 53,3 42,5 66,4 33,8 26,6 35,1 64,4 33,2 23,4 38,9 50,1 34,9 49,9 66,7 12,0 72,1 54,8 47,2 16,1 38,9 % Idonei % iscritti altro ateneo altro ateneo 15,4 10,7 38,4 63,7 27,7 31,6 36,4 8,5 10,9 9,3 55,6 46,8 58,3 13,9 63,6 37,7 37,7 30,1 83,3 56,9 28,9 61,3 32,9 22,5 50,6 63,2 32,7 24,8 37,8 43,3 33,9 47,8 53,7 12,2 61,7 47,2 47,5 15,5 40,0 15,4 11,8 33,3 61,9 23,4 20,8 29,2 8,8 11,0 15,5 55,6 28,9 58,3 12,2 64,2 32,9 23,7 26,6 80,0 55,8 24,0 49,3 30,2 21,6 53,3 63,0 29,1 24,4 35,7 39,0 35,6 44,2 56,0 12,6 46,7 33,3 40,0 14,0 40,6 LXXVII

ATENEO Bari Bari Politecnico Basilicata Bergamo Bologna Bolzano Brescia Cagliari Calabria Camerino Casamassima J.Monnet Cassino Castellanza LIUC Catania Catanzaro Chieti Ferrara Firenze Firenze - Istituto Italiano di SCIENZE UMANE Foggia Genova Insubria L'Aquila Lecce Lucca IMT Macerata Marche Messina Milano Milano - Bicocca Milano Bocconi Milano Cattolica Milano IULM Milano Politecnico Milano San Raffaele Modena e Reggio Emilia Molise Napoli Federico II Napoli II

ATENEO Napoli L'Orientale Napoli Parthenope Padova Palermo Parma Pavia Pavia IUSS Perugia Perugia Stranieri Piemonte Orientale Pisa S.Anna Pisa S.Anna Reggio Calabria Roma Biomedico Roma IUSM Roma La Sapienza Roma LUISS Roma LUMSA Roma Marconi Roma S.Pio V Roma Tor Vergata Roma Tre Salerno Sannio Sassari Siena Siena Stranieri Teramo Torino Torino Politecnico Trento Trieste Trieste SISSA Tuscia Udine Urbino Venezia Ca' Foscari Venezia IUAV Verona TOTALE

% part. Altro ateneo 44,6 60,9 34,6 11,4 42,6 43,0 17,0 18,8 86,8 54,8 33,2 46,5 27,0 51,4 65,0 28,8 62,7 50,0 100,0 100,0 50,9 59,7 36,6 35,0 27,0 57,3 76,7 42,7 34,3 27,9 42,0 47,3 39,3 51,8 63,0 35,9 51,8 51,6 60,0 37,3

% Idonei % iscritti altro ateneo altro ateneo 42,5 62,9 28,2 10,9 37,3 36,4 17,1 17,8 88,9 46,4 33,5 43,4 28,5 48,5 69,6 23,5 51,9 41,4 100,0 100,0 50,2 51,6 32,6 29,4 23,8 54,7 76,2 42,6 25,4 28,3 35,8 42,6 66,7 46,8 59,0 29,7 40,4 52,2 53,6 32,9 36,8 61,3 20,5 14,1 29,9 30,0 21,4 11,2 80,0 36,1 20,7 58,2 25,6 48,0 66,7 20,7 47,9 35,0 100,0 100,0 49,3 45,6 32,6 28,3 21,9 48,4 69,2 39,6 19,6 22,5 31,4 37,5 63,8 45,6 52,5 23,2 43,5 49,0 49,0 29,8 LXXVIII

Appendice al Capitolo 5
Tabella A5.1 - Docenti per fasce di et nel 2010 nelle Universit statali
valori assoluti U niversit
ROMA "La Sapienza" Univ. BOLOGN A Univ. N AP OLI Univ. MILAN O Univ. P ADOV A Univ. TORIN O Univ. FIRENZE Univ. P ALERMO Univ. BARI Univ. P ISA Univ. CATAN IA ROMA Tor Vergata Univ. G ENOVA Politecnico MILANO Univ. MESSINA Univ. P ERUGIA Univ. CAGLIA RI Univ. P AVIA IIa Univ. N AP OLI Univ. P ARMA Univ. SALERNO Univ. SIENA Univ. ROMA TRE Univ. MILAN OBICOCCA Politecnico TORINO Univ. MODENA e R. E. Univ. della CALA BRIA Univ. TRIESTE Univ. V ERONA Univ. U DINE Univ. CHIETIPESCARA Univ. LECCE Univ. SASSARI Univ. FERRA RA Univ. L'AQUILA Univ. BRESCIA Univ. TREN TO Politecnica MARCHE Univ. V ENEZIA Univ. U RBINO IN SUBRIA PIE MONTE ORIENTA LE Univ. FOGGIA Politecnico di BARI Univ. BERGAMO Parthenope NAPOLI Univ. CASSINO Univ. MACERATA Univ. BASILICATA Univ. TU SCIA Univ. Mediterranea Univ. MOLISE Univ. CAMERINO Univ. TERAMO L'Orientale N APOLI Univ. CATAN ZARO Univ. SANN IO (BN) IUAV V ENEZIA Univ. Str. PERUGIA IUSM ROMA Univ. Stran. SIENA Totale < 35 127 132 127 125 93 119 27 100 93 29 51 86 37 124 52 62 29 32 84 46 76 23 64 70 39 53 93 12 62 31 41 47 24 22 14 56 32 34 21 2 26 23 53 11 34 70 20 32 16 6 18 3 3 14 2 29 28 2 1 5 4 2.791 3645 691 818 674 617 587 604 406 547 479 361 351 426 299 449 298 331 294 229 275 268 361 218 235 335 299 234 295 136 223 196 208 266 172 160 127 187 187 143 107 93 143 126 159 109 107 135 133 117 86 58 95 99 62 112 32 63 81 27 10 18 17 14.975 4655 1.311 846 756 585 690 541 586 424 431 457 422 494 330 369 338 345 290 300 304 298 265 300 211 251 222 282 231 300 211 297 223 168 229 232 242 191 185 177 158 140 127 126 97 86 111 79 108 76 143 129 110 128 116 84 62 84 61 43 20 19 14 16.455 5665 1.557 895 857 658 654 590 717 592 530 575 564 377 593 264 475 329 338 353 283 277 221 352 284 184 186 213 195 247 196 149 192 162 188 166 175 101 134 139 161 129 67 93 50 82 62 34 45 73 57 76 49 43 74 31 110 45 15 68 24 8 4 16.362 >66 4 13 2 16 2 38 2 03 1 62 1 30 2 13 1 46 1 46 1 45 1 09 1 12 1 37 87 86 83 82 67 54 81 43 54 1 00 51 63 39 35 59 42 33 42 33 42 36 29 22 19 32 41 27 20 12 14 30 16 12 9 14 8 8 12 10 21 8 17 7 2 24 3 4 2 4.0 05 Tot 4.099 2.907 2.652 2.188 2.186 1.984 1.949 1.809 1.679 1.567 1.497 1.495 1.396 1.293 1.249 1.150 1.033 981 1.000 970 966 947 894 891 809 821 849 754 734 706 706 676 655 616 587 557 557 525 488 391 383 380 373 318 330 330 315 312 310 277 284 283 276 249 223 228 187 164 58 54 41 54.588 < 35 3,1% 4,5% 4,8% 5,7% 4,3% 6,0% 1,4% 5,5% 5,5% 1,9% 3,4% 5,8% 2,7% 9,6% 4,2% 5,4% 2,8% 3,3% 8,4% 4,7% 7,9% 2,4% 7,2% 7,9% 4,8% 6,5% 11,0% 1,6% 8,4% 4,4% 5,8% 7,0% 3,7% 3,6% 2,4% 10,1% 5,7% 6,5% 4,3% 0,5% 6,8% 6,1% 14,2% 3,5% 10,3% 21,2% 6,3% 10,3% 5,2% 2,2% 6,3% 1,1% 1,1% 5,6% 0,9% 12,7% 15,0% 1,2% 1,7% 9,3% 9,8% 5 ,1%

Valori percentuali
3645 16,9% 28,1% 25,4% 28,2% 26,9% 30,4% 20,8% 30,2% 28,5% 23,0% 23,4% 28,5% 21,4% 34,7% 23,9% 28,8% 28,5% 23,3% 27,5% 27,6% 37,4% 23,0% 26,3% 37,6% 37,0% 28,5% 34,7% 18,0% 30,4% 27,8% 29,5% 39,3% 26,3% 26,0% 21,6% 33,6% 33,6% 27,2% 21,9% 23,8% 37,3% 33,2% 42,6% 34,3% 32,4% 40,9% 42,2% 37,5% 27,7% 20,9% 33,5% 35,0% 22,5% 45,0% 14,3% 27,6% 43,3% 16,5% 17,2% 33,3% 41,5% 27,4% 4655 32,0% 29,1% 28,5% 26,7% 31,6% 27,3% 30,1% 23,4% 25,7% 29,2% 28,2% 33,0% 23,6% 28,5% 27,1% 30,0% 28,1% 30,6% 30,4% 30,7% 27,4% 31,7% 23,6% 28,2% 27,4% 34,3% 27,2% 39,8% 28,7% 42,1% 31,6% 24,9% 35,0% 37,7% 41,2% 34,3% 33,2% 33,7% 32,4% 35,8% 33,2% 33,2% 26,0% 27,0% 33,6% 23,9% 34,3% 24,4% 46,1% 46,6% 38,7% 45,2% 42,0% 33,7% 27,8% 36,8% 32,6% 26,2% 34,5% 35,2% 34,1% 30,1% 5665 38,0% 30,8% 32,3% 30,1% 29,9% 29,7% 36,8% 32,7% 31,6% 36,7% 37,7% 25,2% 42,5% 20,4% 38,0% 28,6% 32,7% 36,0% 28,3% 28,6% 22,9% 37,2% 31,8% 20,7% 23,0% 25,9% 23,0% 32,8% 26,7% 21,1% 27,2% 24,0% 28,7% 26,9% 29,8% 18,1% 24,1% 26,5% 33,0% 33,0% 17,5% 24,5% 13,4% 25,8% 18,8% 10,3% 14,3% 23,4% 18,4% 27,4% 17,3% 15,2% 26,8% 12,4% 49,3% 19,7% 8,0% 41,5% 41,4% 14,8% 9,8% 30,0% >66 10,1% 7,4% 9,0% 9,3% 7,4% 6,6% 10,9% 8,1% 8,7% 9,3% 7,3% 7,5% 9,8% 6,7% 6,9% 7,2% 7,9% 6,8% 5,4% 8,4% 4,5% 5,7% 11,2% 5,7% 7,8% 4,8% 4,1% 7,8% 5,7% 4,7% 5,9% 4,9% 6,4% 5,8% 4,9% 3,9% 3,4% 6,1% 8,4% 6,9% 5,2% 3,2% 3,8% 9,4% 4,8% 3,6% 2,9% 4,5% 2,6% 2,9% 4,2% 3,5% 7,6% 3,2% 7,6% 3,1% 1,1% 14,6% 5,2% 7,4% 4,9% 7,3%

LXXIX

Tabella A5.2 - Docenti donne per area scientifica nel 2010 nelle Universit statali e non statali
Area 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Ingegneria civile e 576 612 624 692 750 743 786 886 948 973 1.022 1.001 962 Architettura Ingegneria industriale e 326 373 383 435 493 488 509 578 622 650 685 687 692 dell'informazione Scienze agrarie e 633 657 693 777 841 837 865 965 1.022 1.029 1.061 1.060 1.047 veterinarie Scienze biologiche 1.835 1.881 1.894 2.097 2.235 2.207 2.277 2.448 2.561 2.560 2.633 2.561 2.455 Scienze chimiche 834 891 920 995 1.054 1.039 1.068 1.161 1.229 1.251 1.285 1.265 1.238 Scienze della terra 264 266 257 286 296 293 287 301 312 317 322 305 293 Scienze dell'antichit, filologico2.707 2.723 2.712 2.816 2.930 2.874 2.923 3.134 3.233 3.237 3.291 3.182 2.971 letterarie e storicoartistiche Scienze economiche e 849 896 949 1.056 1.131 1.132 1.171 1.323 1.442 1.481 1.592 1.594 1.556 statistiche Scienze fisiche 367 375 366 394 422 417 415 442 461 458 462 450 427 Scienze giuridiche 890 941 983 1.088 1.192 1.191 1.258 1.420 1.561 1.616 1.721 1.717 1.656 Scienze matematiche e 923 952 982 1.014 1.041 1.040 1.050 1.109 1.131 1.135 1.144 1.112 1.074 informatiche Scienze mediche 1.857 1.919 1.953 2.333 2.573 2.569 2.634 2.874 3.020 3.021 3.090 3.044 2.950 Scienze politiche e 363 375 379 412 461 458 478 544 592 616 662 654 634 sociali Scienze storiche, filosofiche, 1.539 1.560 1.609 1.705 1.805 1.791 1.851 2.074 2.187 2.220 2.305 2.269 2.156 pedagogiche e psicologiche Totale 13.963 14.421 14.704 16.100 17.224 17.079 17.572 19.259 20.321 20.564 21.275 20.901 20.111

LXXX

Tabella A5.3 Esiti delle Procedure concorsuali dal 1999 al 15/11/2010


Professori ordinari
Vincitori
Anni dei bandi concorsi chiusi N posti a N concorsi concorso 15.11.2010 Idonei totali

altri Idonei chiamati

Idonei non di cui da ancora di cui di cui non Ulteriori di cui da di cui non Vincitori altro chiamati ateneo accademici chiamati altro ateneo accademici chiamati scaduti

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

1.199 870 427 602 333 533 673 194 4 777 5.612

1.203 870 427 602 333 533 673 194 4 777 5.616

1.197 868 425 599 330 530 663 193 4 396 5.205

3.520 2.540 834 1.168 639 1.031 1.174 191 3 377 11.477

1.168 837 401 566 309 492 592 171 2 368 4.906

131 70 44 30 31 29 52 16 15 418

18 11 8 8 8 6 12 5 6 82

2.352 1.703 433 602 330 539 582 20 1 9 6.571

265 190 43 50 24 33 38 3 1 647

45 34 6 12 3 5 12 117

39 45 16 17 16 25 62 6 410 636

39 45 16 17 16 7 140

Totali

8,5%

1,7%

9,8%

1,8%

Professori associati
Anni dei bandi concorsi N posti a chiusi N concorsi concorso 15.11.2010 Idonei totali Vincitori chiamati di cui da Idonei non altro di cui non Ulteriori di cui da di cui non ancora di cui ateneo accademici chiamati altro ateneo accademici chiamati scaduti

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Totali

900 1.362 748 980 515 793 1.052 248 7 1.245 7.850

900 1.362 764 980 515 793 1.054 248 7 1.245 7.868

899 1.361 746 977 515 792 1.045 244 4 597 7.180

2.621 3.990 1.505 1.929 1.008 1.545 1.857 234 3 572 15.264

881 1.316 723 943 498 749 958 207 2 557 6.834

229 257 199 231 124 185 216 46 76 1.563

139 148 145 144 91 146 155 23 45 1.036

1.740 2.674 782 986 510 796 899 27 1 15 8.430

451 717 212 247 121 225 225 9 1 1 2.209

275 441 148 173 99 159 163 5 1 1.464

30 50 21 12 20 35 106 11 1 605 891

29 47 20 9 18 13 136

22,9%

15,2%

26,2%

17,4%

LXXXI

Tabella A5.4 concorsi per ricercatore dal 2007 al 2010 per ateneo statale, con indicazione quantitativa di quelli cofinanziati dal Miur
UNIVERSITA TIPO ISTITUZIONE UNIVERSITA PUBBLICO UNIVERSITA SCUOLA SUPERIORE QUALIFICA COD ATENEO S All RU Etichette di colonna POSTI messi a concorso dal 2007 al 15.11.2010 universit Totale

di cui cofinanziati dal MIUR Totale 1 3 36 2 0 0 0 7 0 0 1 13 2 17 2 29 2 15 30 10 2 1 7 6 7 1 1 0 3 0 0 6 9 4 4 4 2 3 2 3 5 1 241 125 123 94 110 82 31 32 28 94 60 54 47 99 64 52 40 56 35 37 67 38 37 46 40 13 15 13 65 32 14 29 33 17 18 17 29 26 24 43 24 12 26 40 18 13 13 21 13 12 12 16 14 18 11 13 13 4 10 12 8 10 2 4 2 1 2221

2008

2007

2010

2007

2008

ROMA "La Sapienza" Univ. PADOVA Politecnico MILANO Univ. BOLOGNA Univ. TORINO Univ. PALERMO IIa Univ. NAPOLI ROMA Tor Vergata Univ. MILANO Univ. GENOVA Univ. CATANIA Univ. PERUGIA Univ. NAPOLI Univ. BARI Univ. PAVIA Univ. ROMA TRE Univ. MILANOBICOCCA Univ. della CALABRIA Univ. MESSINA Politecnico TORINO Univ. SALERNO Univ. UDINE Univ. VERONA Univ. MODENA e R. E. Univ. CHIETIPESCARA Univ. MACERATA Parthenope NAPOLI Univ. PISA Univ. FERRARA Univ. CATANZARO Univ. SASSARI Univ. CAGLIARI PIEMONTE ORIENTALE Univ. L'AQUILA Univ. FOGGIA Univ. LECCE Politecnica MARCHE Univ. BRESCIA Univ. FIRENZE Univ. SIENA Univ. TRIESTE Univ. VENEZIA Univ. PARMA Univ. CAMERINO Univ. BERGAMO Univ. BASILICATA Univ. CASSINO Univ. TRENTO Univ. SANNIO (BN) Univ. Mediterranea INSUBRIA Univ. TERAMO Politecnico di BARI IUAV VENEZIA Univ. MOLISE Sc.Sup. S.Anna PISA L'Orientale NAPOLI Sc. Norm. Sup. PISA Univ. TUSCIA IUSM ROMA SISSA TRIESTE Univ. Str. PERUGIA Univ. URBINO Univ. Stran. SIENA I.U.S.S. PAVIA Totale complessivo

196 70 149 105 102 147 88 133 55 37 81 95 52 49 52 60 68 57 76 28 65 59 45 44 63 51 49 33 37 36 27 17 25 28 32 27 29 22 48 47 14 14 17 20 29 23 17 31 17 18 12 12 6 4 6 14 4 3 3 3 1 6 3 2761

148 158 38 101 67 9 55 4 50 65 40 28 65 64 27 47 25 44 26 17 18 8 2 17 7 16 18 35 16 7 12 34 25 21 16 22 16 14

62 11 36 3

2 4 34 24 4 1 1 32 4 17 5 48 2 16 36 10 2 1 7 10 14 1 1 1 3 12

1 16 16 13 11 12 13 2 3 6 11 5 12 13 7 15 4 10 4 2 5 2 1565

30 15 9 8

4 5

6 3 5

1 495

406 239 223 209 169 156 145 141 139 126 125 124 118 113 111 111 110 106 102 93 85 83 83 71 70 69 68 68 60 53 53 52 50 50 49 49 48 48 48 47 45 45 42 41 40 35 34 33 25 24 23 19 18 17 16 15 14 14 13 10 10 6 6 5 1 4821

51 48 28 53 38 30 16 26 45 22 21 22 41 30 16 21 21 18 17 21 21 14 16 14 12 8 3 30 11 4 10 15 7 9 9 14 12 12 43 24 12 9 15 8 8 6 6 13 5 6 7 7 6 4 5 4 4 3 2 3 1 4 2 1013

73 72 30 55 44 1 16 2 49 31 33 25 57 34 23 17 18 15 20 17 15 8 0 16 1 5 9 35 14 4 12 17 10 8 8 15 11 12

0 11 16 6 5 7 11 0 3 6 9 5 12 7 5 13 4 9 3 2 1 0 967

2010

LXXXII

Appendice al Capitolo 6
Tabella A6.1 - Contribuzione media per studente per Ateneo (a.a. 2008/09)
Tipo Universit Statale Universit Milano Politecnico Venezia Iuav Insubria Milano Pavia Modena e Reggio Emilia Bologna Padova Urbino Carlo Bo Siena Verona Milano Bicocca Genova Brescia Udine Torino Camerino Torino Politecnico Siena Stranieri Ferrara Trieste Parma Pisa Piemonte Orientale Bergamo Trento Roma Foro Italico Marche Perugia Roma Tre Napoli II Roma Tor Vergata Roma La Sapienza Tuscia Messina Cassino Macerata Firenze Perugia Stranieri Napoli Federico II Napoli L'Orientale Chieti e Pescara Salerno Sannio Cagliari Molise Catanzaro Contribuzione media per studente 1.711,1 1.677,0 1.658,7 1.425,5 1.372,9 1.342,6 1.298,4 1.286,2 1.274,3 1.223,3 1.187,9 1.166,7 1.163,7 1.145,3 1.132,2 1.115,5 1.071,8 1.055,2 1.047,9 1.031,8 998,9 966,2 956,7 948,5 928,7 887,1 836,6 828,9 813,4 801,3 781,4 756,1 747,6 698,4 660,9 645,6 644,1 643,6 635,0 626,2 622,4 614,9 602,6 601,0 594,6 585,8 580,6 LXXXIII

Tipo Universit

Universit Calabria Sassari Bari Catania Palermo Reggio Calabria Teramo Salento Basilicata Napoli Parthenope Foggia Bari Politecnico L'Aquila

Statale Totale Non statale

Bra - Scienze Gastronomiche Milano Bocconi Roma LUISS Milano San Raffaele Castellanza LIUC Roma Biomedico Roma Europea Milano IULM Milano Cattolica Casamassima - J.Monnet Roma LUMSA Novedrate - e-Campus Roma San Pio V Milano UNITEL Napoli Pegaso Benevento - Giustino Fortunato Roma Marconi Torrevecchia Teatina - Leonardo da Vinci Roma UNISU Roma Mercatorum Firenze IUL Roma TEL.M.A. Roma UNINETTUNO Bolzano Napoli Benincasa Enna - KORE Aosta

Contribuzione media per studente 572,1 558,0 553,3 537,5 519,7 499,4 497,7 470,6 468,3 452,1 372,7 316,4 149,8 869,7 9.176,0 8.236,8 6.482,9 6.123,2 5.214,0 4.873,0 4.785,6 4.768,1 4.395,9 3.637,0 3.422,3 3.286,8 3.265,5 2.750,0 2.391,7 2.150,2 1.955,1 1.929,2 1.841,1 1.602,5 1.438,6 1.396,2 1.282,5 1.263,9 1.220,2 1.204,6 643,0 4.043,5 1.083,1

Non statale Totale Totale complessivo Fonte: Ufficio di statistica Miur

LXXXIV

Tabella A6.2 - Spese per assegni fissi al personale di ruolo e costo medio annuo per qualifica (In migliaia di )nelle universit statali dal 1998 al 2009
Costo medio annuo assegni fissi con oneri a carico ente In migliaia di Anno Tecnici Tecnici Ordinari Associati Ricercatori Ordinari Associati Ricercatori Totale Totale Amministrativi Amministrativi 1.148.062 1.001.528 855.847 1.315.242 4.320.680 91,6 65,0 43,0 25,0 1998 43,1 1.177.274 1.118.318 851.706 1.336.119 4.483.417 94,4 64,6 43,0 25,0 1999 44,0 1.250.864 1.117.804 892.351 1.426.368 4.687.387 95,8 65,8 43,7 26,6 2000 45,2 1.410.156 1.098.562 903.947 1.489.407 4.902.072 94,3 65,9 44,0 27,4 2001 46,2 1.579.730 1.138.903 920.686 1.519.027 5.158.345 95,8 66,4 44,7 27,7 2002 47,5 1.658.653 1.172.901 949.411 1.526.517 5.307.483 96,9 67,4 45,6 28,7 2003 49,1 70,1 48,9 31,3 2005 53,1 1.828.949 1.209.218 894.269 1.704.248 5.636.685 101,8 70,1 48,4 32,5 2006 53,8 1.938.092 1.249.248 991.199 1.799.652 5.978.190 102,6 74,5 50,5 33,8 2007 56,5 1.998.467 1.295.597 1.079.691 1.824.031 6.197.786 109,7 77,7 52,6 35,6 2008 58,6 2.016.509 1.314.456 1.188.886 1.930.575 6.450.426 115,3 78,9 53,8 35,8 2009 60,1 1.984.726 1.326.351 1.290.767 1.973.871 6.575.715 116,2 Fonte: Banca dati (MIURECONOMIA CINECA) sui costi del personale per le universit statali Nota: Le spese per assegni fissi sono comprensive degli oneri previdenziali, assistenziali e IRAP (pari al 37,7 %). Spese per assegni fissi con oneri a carico ente In migliaia di

LXXXV

Tabella A6.3 Rapporto Assegni Fissi su FFO per Ateneo dal 2004 al 2009(1)
Cod. U nive rsit Ch iusura 2004 Chiusura 2005 Chiusura 2006 Chiu sura 2007 Ch ius ura 2008 Chius ura 2009

variazioni % 20102004 17,61 9,25 7,77 4,24 15,32 4,75 13,93 0,24 12,14 4,14 3,18 11,60 5,25 0,05 7,15 4,54 3,20 0,02 26,88 41,01 21,67 5,02 4,73 2,99 7,36 0,14 4,74 2,45 3,56 20,03 5,63 3,18 2,18 35,66 16,02 5,72 2,57 15,29 11,29 3,63 16,71 11,24 2,79 4,80 8,61 18,13 0,05 1,40 15,29 17,10 6,64 13,67 10,44 12,94 10,10 19,03 19,59 5,03 22,60 10,40 5,62

7 2 55 30 47 42 39 33 17 27 22 29 38 34 48 35 24 23 13 C9 A8 4 18 6 21 11 36 10 31 C7 20 15 26 41 28 3 9 12 5 19 C8 C4 14 8 49 40 37 32 A7 99 62 1 97 51 53 46 C6 16 C0 C5

CASSINO BARI L'AQUILA SIENA Mediterranea di REGG IO CA LABRIA "L'Orientale" di NA POLI MOLISE TRIESTE MODENA e REG GIO EM ILIA ROM A "Tor Vergata" PA VIA SASSARI BASILICATA UDINE Politecnico di BA RI TUSCIA PISA PERUGIA MACERA TA FOGGIA TERAMO CAGLIARI NAPOLI "Fed erico II" CAMERINO PA RM A GENOVA "Ca' Foscari" di VENEZIA FIRENZE TORINO INSUBRIA PA LERM O MILANO ROM A "La Sapienza" "Parthenope" di NAPOLI SALERNO BOLOGNA FERRARA LECCE della CALABRIA PA DOVA PIEM ONTE ORIENTALE SANNIO di BENEVENTO MESSINA CATA NIA Seconda Univ. NAPOLI VERONA Universita IUAV di VENEZIA Politecnico di TORINO ROM A TRE Stranieri DI PERUGIA TRENTO Politecnica delle M ARCHE Stranieri di SIENA BERG AM O CHIETIP ESCA RA BRESCIA MILANOBICOCCA Politecnico di MILANO ROM A "Foro Italico " CATA NZARO valore di sistema

78,06 84,08 84,58 87,48 75,76 94,84 76,03 89,58 77,23 85,05 85,83 76,49 82,58 87,52 80,04 82,58 90,14 86,44 59,23 45,07 64,36 81,00 81,19 82,78 77,86 85,13 89,58 87,14 80,69 64,06 78,42 80,65 81,59 48,05 67,35 76,79 84,85 66,96 70,19 77,48 64,22 68,81 77,21 75,15 71,23 60,55 78,62 79,66 61,77 59,52 82,99 62,21 65,38 61,94 63,21 54,05 53,42 61,43 36,83 38,88
77,30

82,03 86,01 83,97 83,84 77,37 92,02 81,29 87,97 76,05 79,16 85,55 75,99 81,49 80,34 81,64 82,19 88,27 81,05 61,53 56,08 71,23 76,11 81,49 80,09 79,09 81,73 81,56 88,57 76,89 66,91 75,77 76,84 78,32 56,74 68,81 75,49 79,65 71,56 67,97 73,05 63,91 61,06 73,88 74,07 70,19 62,21 74,47 73,61 63,61 60,05 73,41 63,33 65,83 59,42 65,91 59,03 56,01 57,98 39,49 39,99
75,54

86,73 88,12 87,93 87,04 80,01 93,94 84,11 90,02 82,41 81,26 88,32 79,53 84,65 83,29 83,24 86,75 90,09 81,81 66,04 64,57 75,57 82,38 81,55 83,89 81,31 85,12 85,73 91,59 79,55 74,49 78,96 82,84 80,82 60,71 72,12 78,44 82,08 74,38 72,62 76,89 70,63 65,05 75,58 73,26 73,85 67,15 77,09 76,08 65,76 61,78 74,53 71,61 73,75 67,26 69,25 64,23 61,92 61,02 43,15 42,16
76,54

91,37 91,04 89,09 89,72 83,25 95,78 89,61 91,64 85,86 84,59 89,34 83,03 87,84 87,04 86,04 87,74 90,00 82,77 71,88 73,69 79,00 84,26 86,04 83,89 83,27 86,58 87,86 92,17 82,06 78,84 80,69 83,87 81,13 67,81 75,74 83,39 82,93 78,37 76,74 78,75 73,83 70,96 76,98 73,29 73,13 75,06 78,31 80,04 70,17 68,62 78,55 73,06 75,26 71,06 70,91 67,81 62,08 64,09 50,64 43,67
80,84

89,96 86,84 89,86 94,14 86,67 92,94 87,95 92,59 86,02 83,73 88,12 83,51 86,24 86,66 84,02 88,01 88,79 83,33 80,59 76,42 79,78 84,22 85,53 85,18 83,19 85,98 84,51 89,96 82,91 82,27 81,43 83,53 81,74 73,69 78,00 80,91 80,84 79,34 77,45 79,76 77,27 74,28 76,89 75,06 73,27 76,57 78,47 80,16 72,48 75,07 79,85 73,91 77,73 73,56 70,58 69,12 68,91 64,07 55,99 44,31
81,15

95,67 93,33 92,35 91,72 91,08 90,09 89,96 89,82 89,37 89,19 89,01 88,09 87,83 87,57 87,19 87,12 86,94 86,42 86,11 86,08 86,03 86,02 85,92 85,77 85,22 84,99 84,84 84,69 84,25 84,09 84,05 83,83 83,77 83,71 83,37 82,51 82,28 82,25 81,48 81,11 80,93 80,05 80,00 79,95 79,84 78,68 78,57 78,26 77,06 76,62 76,35 75,88 75,82 74,88 73,31 73,08 73,01 66,46 59,43 49,28
82,92

(1) Le modalit di calcolo del rapporto AF/FFO della tabella considerano le riduzioni operate annualmente in termini di costo di personale LXXXVI

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